Più libri più liberi - Conversazione con Domenico Vecchioni sul suo libro " "Saddam Hussein. Sangue e terrore a Bagdad" (Editore Greco e Greco)

Radio radicale bentornati questo spazio di approfondimento da più libri più liberi siamo in compagnia di Domenico Vecchioni benvenuto a Radio Radicale grazie
Allora Domenico Vecchioni è autore di questa biografia di Saddam Hussein e dal titolo sangue e terrore a Baghdad
Nella quarta di copertina recita conosciamo Saddam Hussein il paese di Baghdad della guerra scatenata contro l'Iran per aggressione al Kuwait per le sconfitte subite dagli Stati Uniti
Per la repressione degli sciiti per il tentato genocidio dei curdi iracheni per la politica
Particolarmente ambigua nei riguardi la produzione delle armi di distruzione di massa non siamo invece molto informati sull'esercizio del suo spietato dispotismo e questo si ravvede anche all'interno del libro è uno degli elementi cardine su cui inizia perché è impossibile parlare di Saddam Hussein e se non lo inquadriamo ovviamente all'interno
Di un profilo caratteriale e familiare esattamente lo scopo era quello di dare di Saddam spendo un ritratto a tutto tondo quindi non solo il politico quindi le sue iniziative
Di politica in tema di politica estera ma anche i suoi rapporti per esempio con il potere come è riuscito a rimanere in sella per quasi venticinque anni
Pur avendo perso
Due guerre pura avendo delle contestazione all'interno del Paese pur avendo la condanna della comunità internazionale
O il suo rapporto con il denaro Saddam Hussein era diventato un uomo molto ricco e allora ci si può chiedere ma come ha fatto
Certo non col suo stipendio di presidente o di generale dell'esercito iracheno i suoi rapporti con la famiglia con i figli i due figli maschi
Sono stati personaggi più odiati del regime più odiati farsa dello stesso padre perché potevano commettere dei reati in tutta impunità e quindi abbiamo cercato di di approfondire tutti questi aspetti che forse sono stati un po'non dico trascurati ma siccome Saddam Hussein è stato al centro di avvenimenti internazionali di grandissima importanza probabilmente aveva l'opinione pubblica si è concentrata più sulla sulle guerre appunto sulla prima guerra del Golfo seconda guerra del Golfo e forse ci si è dimenticati di sapere chi era Saddam Hussein nel suo Paese che tipo di dittature esercitava è tutto quello che ha fatto soffrire al popolo iracheno
Ecco la storia di Saddam Hussein è anche la storia del
Possiamo dire di un nuovo tipo di immagini delle dittature mediorientali perché il lo sfrenato culto della personalità la rappresentazione
Diciamo che era proprio appunto tutti quanti i dittatori da sempre Balla propria diciamo rappresentazione espansa in tutto il Paese
La prestanza fisica e nella parte giovanile unità ovviamente a un allo sfoggio di abita militari abita tecniche e abilità diplomatiche
Hanno in qualche modo creato questo munito anche all'interno della narrazioni e pubblica dell'allora Iraq però Saddam Hussein era una persona estremamente fragile soffriva
Di di di di schizofrenia era molto iracondo nei confronti del prossimo ecco e in questo modo lui però ha governato una nazione cioè non ha avuto diciamo la cosiddetta
Bifase come viene detto in termini psichiatrici ma ha avuto una fase unica cioè lui ha e era Saddam Hussein e dentro e fuori casa nello stesso modo
Esattamente ma io credo che comunque Saddam Hussein si inserisce perfettamente in quella che il comportamento di tutti i dittatori sotto qualunque cielo e a qualunque ideologia politica
Appartengano perché ci sono delle caratteristiche comuni la prima è che tutti questi ditta tutti coloro che esercitano il potere assoluto
Soffrono probabilmente di una patologia
Che è stata ben descritta
Scoperte in un certo senso da uno psichiatra
Inglese
Debito Owen che è stato anche un politico inglese molto importante la fine degli anni settanta è stato segretario suoi e nostri est che mi individua appunto le caratteristiche del del dittatore in quattordici sintomi e che probabilmente se ne aveva tutti cioè cominciare dal narcisismo a cominciare dalla sensazione di essere onnipotente invulnerabile
Col fatto di distaccarsi gradualmente dalla realtà di di non sapersi fermare in tempo prima del precipizio quasi in una sorta di di suicidio inconsapevole quindi il culto della personalità è uno degli strumenti di cui praticamente tutti i dittatori si servono per creare e mantenere il consenso quindi credo che lui si sia comportato come come gli altri e lui lo era come giustamente ha detto lei sia insieme il politico che l'uomo per esempio
Come Saddam Hussein trattava le donne non anche il rapporto con le donne è stato abbastanza articolato ha avuto cinque mogli
Innumerevoli amanti occasionali il stabili ebbe e il suo comportamento era assolutamente lo stesso nel senso che era il dominatore assoluto ed erano tutti degli strumenti di cui si serviva per soddisfare nelle sue visioni politiche o certe esigenze ITC acqua di tipo fisico
Ecco
La io brevi se che è questo grande agglomerato come l'abbiamo raccontata adesso in qualche modo ha fatto sì che nella fase del rovesciamento emergesse tutta quanta la grande debolezza di quest'uomo abbiamo le immagini pubbliche e tra l'altro che lo ricordo abbastanza bene perché se non erro la sua cattura fu il quattordici dicembre che era il mio compleanno per gli quel giorno Racz attorno a ricordare quel giorno ricordai appunto di di quest'uomo
Ritrovato all'interno di un nascondiglio con Dalla Barba incolta i capelli lunghi quasi insomma un lontano parente della
Diciamo della della persona che avevamo conosciuto a livello di immaginario pubblico che è un destino similare se vogliamo anche alla all'uccisione di Gheddafi
Ecco lei nella sua esperienza anche professionale è stato un ambasciatore stato diplomatico è stato ha rappresentato il nostro Paese a Cuba che ovviamente anche lui c'era un dittatore c'è una dittatura e con delle caratteristiche dei connotati similari ma dinanzi al tempo stesso in qualche modo la povertà dei popoli e sempre però l'unico comun denominatore l'Iraq è ora un Paese poverissimo Cuba
Un Paese poverissimo ecco allora il depauperamento delle masse in qualche modo a nel caso di Saddam Hussein
Tolto anche diciamo l'ultimo avamposto che aveva di Sicurezza Interna fondamentalmente che era rappresentato dal popolo in parte dal suo esercito ma c'è una parabola comune che ovviamente
Accomuna tutti i dittatori di un certo tipo tranne Fidel Castro che è morto poi in modo differente però ecco la parabola
Del rapporto col popolo Saddam Hussein in qualche modo non l'ha mai avuta diciamo dalla sua è sempre stato una sorta di nemico del popolo non ha mai avuto dei momenti di se non ha forse qualche bagliore iniziale dei momenti di partecipazione popolare la sua dittatura
Sì perché i dittatori in genere sacrificano proprio il popolo alle loro alle loro visioni per cui il popolo diventa solo uno strumento da utilizzare per realizzare la propria politica le per le proprie il visioni politica estera le proprie sogni di grandezza non non c'è una una riflessione su come migliorare la situazione poc'anzi normalmente
Ci sono di terrore che arrivano in un Paese che e si trovano a certe situazioni economiche dopo vent'anni di dittatura come diceva lei si vedono molto
Molto peggio perché anche se vogliamo Castro ha ridotto il Paese le stelle da Cuba che ha ereditato Castro contrariamente a quello che si crede non era una una cupa poverissima certo c'era un di una dittatura c'era battiste c'erano delle di lì squilibri sociali però come paese Cuba era uno dei paesi più sviluppati dell'America Latina quando Castro andò al potere quindi anzi ha ereditato è vissuto per qualche tempo di di rendite e quindi anche nel caso di nel caso di di Saddam Hussein c'è stata questa questa strumentalizzazione
Del perché il dittatore perde completamente il senso della realtà e come diceva Montesquieu
Il il potere corrompere il potere assoluto corrompe assolutamente medico rompe nell'anima corpo rompe nella mente e nel cuore
Per cui non c'è un distacco assoluto tra il il dittatore il popolo insomma assumere riassumere in una frase in genere i dittatori vanno al potere sull'onda dell'entusiasmo iniziale nelle raccolte sono acclamati dittatori e poi finiscono sempre con essere rigettati da quello stesso popolo li aveva chiamati vent'anni prima
Ecco nell'ultima a parte ovviamente della sua vita diciamo oltre a alla fine che tutti ben conosciamo
C'è stato tutto il dibattito sulle cosiddette armi di distruzioni di massa la pena che in questa sede ricordare nella proposta
Che fece Marco Pannella sugli Silvio in qualche modo del di Saddam Hussein così come diciamo fu richiesto anche per il suo per il suo vice
E e e tuttavia però la storia andò in modo differente il rapporto chi il cottage e ha poi rivelato che diciamo quelle armi di distruzione di massa non c'erano insomma anche qui da un lato la capacità
Sviscerare interazioni di Pannella di prevenire quelli che potevano essere di risoluzioni che non avrebbero recato di problemi nell'aria perché ovviamente la la guerra in Iraq e e il gli sconvolgimenti successivi hanno ulteriormente destabilizzato milanesi Giannotti di vita facile però ecco
In quella fase finale secondo lei anche dalla personalità l'esilio e la salvezza di Saddam Hussein era no un'opzione possibile oppure l'unica diciamo l'unico futuro già scritto per un dittatore così era allora l'America
Se io penso a tutte le sofferenze del popolo iracheno a tutto quello che aveva subito con Saddam Hussein se penso a al milione di vittime il che ha causato la il regime di Saddam Hussein
I corti gasati gli Sciti oppressi insomma era difficile pensare ad una soluzione diversa anche se certo poteva essere auspicabile da un da da un punto di vista umanitario da un punto di vista per chi non crede di stato di diritto chi non crede nella pena di morte demente anche Saddam Hussein avrebbe dovuto però ha dato quel contesto quel momento storico particolare il processo c'è stato sono stati dei giudici iracheni certo influenzati un po'Lucky dall'Amministrazione americana ma sinceramente era fosse difficile prevedere una conclusione diversa del
Le acque per come è stato insomma
Bene allora mi ringraziano l'ambasciatore Domenico Vecchioni vere questa conversazione ricordiamo Saddam Hussein sangue terrore a Baghdad edito da Greco e Greco edizioni grazie ancora ambasciatore per questa conversazione grazie a voi grazie