Sono intervenuti: Sergio Turone.
Sono stati discussi i seguenti argomenti: Governo, Partitocrazia, Politica, Varie.
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Buona giornata da Sergio Turone
L'editoriale di oggi come ogni domenica è in forma di Lettera aperta
Destinatario Gianni Brera
Caro Gianni Brera
Da collega a collega in tutta amicizia chi te l'ha fatto fare
Chi te l'ha fatto fare di metterti candidato nelle liste del Garofano
Ossia nel partito che negli ultimi anni ha conteso spesso vittoriosamente alla DC e al PSI di lo scudetto della corruzione più smaccata
Di RAI che nel mille novecentosettantanove accettai anch'io la candidatura nelle liste del PSI
è vero però nel mille novecentosettantanove il PSI caro Gianni Brera
Non era stato ancora coinvolto nello scandalo dello della P due nello scandalo dei miliardi neri avuti da Roberto Calvi nello scandalo e inni di donna nello scandalo delle tangenti di Torino
E cito solo i primi casi che mi vengono alla mente
Tu dirai che anche altri galantuomini hanno accettato la candidatura craxiana pure questo è vero però vedi erano tutti già da tempo impegnati in attività politiche o para politiche
Per loro fare lo strappo sarebbe stato doloroso
Ma tu scusa tu che sei Gianni Brera e sei riuscito a costruire di un tuo mondo fatto di sport di cultura di raffinatezze letterarie
Tu che cosa hai da spartire con quei dirigenti politici che in quattro anni o anche meno hanno trasformato il partito di Turati e di Nenni in un mercato di lottizzazioni mafiose
Nel calcio tu lo sai meglio di me se una squadra né corrompe un'altra o si fa corrompere la giustizia sportiva la punisce con la retrocessione d'autorità perché non dovrebbe accadere la stessa cosa in politica per i partiti corrotti
è vero che in tal caso ben pochi partiti italiani si salverebbero dalla serie B o magari dalla C
Ma questa non mi pare una buona ragione per fingere che ci sia gioco onesto dove c'è imbroglio
Tu Gianni probabilmente da letterato un po'distratto non segui abbastanza la politica e hai ancora del PSI la vecchia immagine di partito operaio riformista bandiere rosse l'Internazionale
Scommetto che non sai nemmeno che Silvano Labriola capogruppo del PSI alla Camera
è un autorevolissimo esponente della P due
Scommetto che non sai neppure chi sia Francesco Colucci sottosegretario del PSI accusato dai magistrati genovesi di aver protetto un gigantesco contrabbando miliardario di sigarette
Tutte queste porcherie ti sono estranee perché tu sei uno sportivo limpido e non conosci la politica
Allora quando sarai l'onorevole Gianni Brera se alla Camera sentirai parlare di rigore tieni presente che non si tratterà di calci a un pallone ma di calci nel sedere agli italiani
Calci e sprangate
E come farai allora Gianni a sostenere ancora con i tuoi lettori l'aureo motto primo non prenderle
Un caro saluto da Sergio Turone
Ha risentito
Buona giornata da Sergio Turone
Per l'editoriale di oggi chiedo agli ascoltatori un piccolo sforzo di fantasia
A volte chi voglia capire le contraddizioni del potere politico e i motivi delle sistematiche sopraffazioni a danno della libertà di ciascuno deve utilizzare anche le risorse della fantasia
Immaginate dunque che sui giornali italiani appaia la seguente notizia
Sabato sera il segretario del Partito liberale Valerio Zanone ha tentato di interrompere una trasmissione televisiva indiretta contestandone i contenuti mistificatoria
Allontanato a forza dalla sala e malmenato da funzionari della RAI l'onorevole Danone è caduto a terra
Immaginate ora la medesima notizia avente per oggetto antiche il segretario liberale Zanone il segretario del partito repubblicano Giovanni Spadolini
Direte che certamente nei Giannone né Spadolini sono tipi da abbandonare il loro pacioso sussiego borghese per esprimere proteste di quel tipo
Ma scusate cari ascoltatori proprio per questo bio sollecitati allo sforzo di fantasia
Fatto
Ecco adesso riflettete per favore su questo particolare
Spadolini e Zanone sono i segretari dei due partiti che nelle ultime elezioni politiche ottenne o meno voti di quanti ne ottenne il partito radicale
E poi che il solo criterio oggettivo legittimo sul quale misurare in una società democratica l'importanza dei diversi partiti è il peso elettorale di ciascuno
Possiamo con certezza aritmetica affermare che Marco Pannella è segretario di un partito più importante dei partiti al cui timone stanno Spadolini e Zanone
Ebbene se Spadolini o Danone fossero andati a Montecatini
Per contestare quel Pippo Baudo che giocava al Babbo Natale per fare pubblicità a ditte e a partiti politici sulla pelle delle masse che muoiono di fame
E fossero stati allontanati con la forza dalla sala
I grandi giornali avrebbero dato la notizia o l'avrebbero taciuta
è evidente che magari commentando la nei toni più diversi l'avrebbero pubblicata con grande evidenza
La contestazione di Montecatini invece è stata fatta come si sa da Marco Pannella e la consegna è il silenzio
Le fotografie scattate dai moltissimi fotografi presenti sono state ritirate dalla circolazione
Nei maggiori giornali non una parola sull'episodio o tutt'al più notizie o alle parziali e invivibili
E notate che sarebbe stata un'occasione ottima per sfoderare contro il segretario del pr tutta la livida terminologia del repertorio anti radicale
Giullare istrione provocatore esibizionista eccetera
Ma qualche spiegazione fra gli insulti i giornali servi lavora e devo pur dovuta dare ai loro lettori e sarebbe stato imbarazzanti stimo dare spiegazioni
Perché la meschinità della speculazione propagandistica fatta in questa occasione dalla RAI d'accordo con la partitocrazia
è così vistosa che i lettori capaci di ragionare con la propria testa avrebbero capito e probabilmente condiviso la protesta di Pannella
Sono due anni o più che il partito radicale pone al centro delle proprie battaglie politiche il tema della lotta contro lo sterminio per fame nel mondo
E sono due anni o più che gli altri partiti
Appoggiati in vario modo dalla corporazione giornalistica eludono il tema lo ignorano o lo deformano
Ebbene la RAI dei partiti lottizzatore di scopre il tema della fame nel mondo solo alla vigilia delle elezioni
E lo trasforma in una fasulla fiera di beneficenza nella quale capitalisti di vario livello compresa la segreteria della DC
Si fanno con pochi soldi una clamorosa pubblicità
Se un giornalista non venduto ne parlasse
Dovrebbe necessariamente parlarne in termini almeno critici
Magari attaccando
L'istrionismo di Pannella ma riconoscendo che quell'asserito istrionismo ha richiamato l'attenzione dell'opinione pubblica su una vicenda nauseante di sciacallaggio pubblicitario e politico
Ecco perché la grande stampa preferisce il silenzio
Ora o le lettere a cui rispondere prima però vorrei rivolgere un appello ai cittadini romani nostri simpatizzanti romani
Io dalle dieci dieci e mezza al massimo sarò stamattina a un tavolo per la raccolta di firme a Campo dei Fiori
è un impegno che il partito radicale ha chiesto a tutti i radicali che sono candidati
Noi candidati che come è noto non chiediamo il voto non facciamo come candidati degli altri partiti che vanno ma indicando voti di preferenza
Con impudenza vergognosa noi viceversa ci siamo impegnati a condurre la nostra campagna elettorale semplicemente sostenendo le petizioni le sei petizioni del Partito Radicale per questo non è sufficiente
Fare propaganda a voce occorre anche impegnarsi in prima persona io mi sono assunto la responsabilità di gestire un tavolo permanente fino al dodici luglio giorno in cui aprirà la nuova Camera e presenteremo
Le firme raccolte
Occorre che raggiungiamo un gruppo di almeno dodici quindici persone che assiduamente che si alternino perché occorre essere almeno tre per volta e non non è possibile ovviamente
Che ciascuno si son parchi turni troppo lunghi io vi prego mi rivolgo ai cittadini radicali
Ripeto dalle dieci al massimo dalle dieci e mezza sarò con altri compagni a Campo dei Fiori a Roma
Venite mettetevi a disposizione per i prossimi giorni per qualche turno a questo tavolo che dobbiamo cercare di sostenere tutti
Prima di passare alla corrispondenza vera e propria devo parlare di una telefonata che ho ricevuto ieri
Mi ha telefonato il celebre disegnatore umorista Jacovitti a proposito dell'editoriale trasmesso ieri mattina
Io conoscevo Jacovitti soltanto di nome per alle sue famose meravigliose vignette e francamente mi ha fatto piacere apprendere che Jacovitti eh fra gli ascoltatori anzi fa gli estimatori come ha tenuto a dire di radio radicale
La ragione specifica della sua telefonata a me però è stata una rimostranza che Jacovitti ha fatto in termini molto amichevoli
A proposito di quanto avevo osservato ieri mattina sui manifesti ricorderete della candidata liberale Paola Pamparana
Jacovitti mi ha detto di essere da sempre un elettore liberale
Amico dei radicali ma votante liberale e gli è dispiaciuta e ha desiderato dirmelo la critica da me fatta alla candidata liberale Pamplona per i manifesti abusivi che esibiscono il molto della bella ragazza
Ebbene io qui colgo l'occasione grazie alla telefonata di accoliti per precisare che non intendevo assolutamente essere offensivo nei confronti di questa avvenente candidata alla quale anzi farà piacere apprendere che un disegnatore così illustre ha preso le sue difese
La mia critica nasceva semplicemente da una maturazione culturale che ho assimilato dalla nuova cultura femminista
Se le donne non desiderano più come è giustissimo essere considerate a seconda della loro bellezza ebbene una candidata che sollecita voti non proponendo idee e opinioni ma semplicemente esibendo un Vito attraente gioca a mio giudizio sulle corde un po'stantie del maschilismo
è vero che la moda americana suggerisce ai candidati un largo uso di fotografie sorridenti ma personalmente una moda che non condivido non a caso relax Etica di ieri io accomunavano la candidata liberale Pamparana
Al segretario del PSI Craxi il cui viso eppure appiccicato su tutti i muri di Roma
Certo caro Jacovitti dovessi scegliere fra Craxi la pampa Na neanch'io ci sicuro avrei un solo istante di esitazione
Passiamo alle lettere
La prima e di Tommaso Comito arriva da Cafasso e provincia di Torino
Ci sono alcune brevi considerazioni per me dice Comito la non presentazione del partito radicale avrebbe significato l'uscita definitiva del Partito Radicale
Dall'ASS dalla scena politica considerando il dirottamento massiccio di voti ad altre forze politiche di una base che non va per il sottile
Comito comunque è soddisfatto che le cose siano andate così che comunque una le liste radicali siano credenti anche se la propaganda del Partito imperniata come si sa sulla richiesta del non voto della scheda bianca o nulla
Comunque Tommaso Comito dice credo che molti cittadini possano votare radicale
Pressappoco sullo stesso tono è la lettera di Francesco Vitucci il quale mi scrive da Casamassima provincia di Bari
Ora questa poi niente mi incuriosisce perché per quel che ci risulta qua a Casamassima che la massima non dovrebbe essere uno dei luoghi in cui la radio radicale si sente è possibile però che Francesco Vitucci mi abbia scritto dato che mi ha scritto a casa
Non in quanto ascoltatore della radio radicale ma semplicemente in quanto militante radicale Francesco Vitucci esprime estrema simpatia
Incoraggiamento alla lotta politica io ricambio di cuore
Sia la sua simpatia sia l'incoraggiamento
E concludo con una lettera che leggerò per intero
Perché affronta in maniera così abbastanza approfondita i temi politici
Che si pongono davanti al partito radicale in questo momento è una lettera che arriva da Genova
Firmata da Massimiliano Sansone un giovane segue la molto radio radicale e la tua rubrica l'editoriale sono radicale simpatizzante diciannovenne
La non presentazione alle elezioni sarebbe giusta senonché a premetto la dà la lettera è datata diciassette maggio quindi credo che Massimiliano Sansone l'abbia scritta prima che fosse o notte le conclusioni definitive paese dal partito
Cioè la decisione di presentare in ogni caso le liste dice Massimiliano la non presentazione alle elezioni sarebbe giusta senonché primo se si vuole combattere la partitocrazia bisogna rimanere all'interno del sistema
Secondo le schede bianche favoriscono sempre la DC e quindi consigliarle apri ai propri iscritti simpatizzanti è a mio parere molto grave
Però una protesta vera reale contro i partiti e gli onorevoli corrotti contro le elezioni truffaldine non c'è alcun bisogno di votare scheda bianca il partito sano esiste c'è è quello radicale
Per quanto poi riguarda la fame nel mondo continua Massimiliano Sansone è un problema anche su giustissimo e anch'io lo reputo uno dei più importanti sbagliata è invece la campana che il partito radicale
Fa in pratica errato il modo di affrontare il problema
Nel pretendere cioè che la massa senta questo problema
Ma il partito radicale dimentica una legge economica che afferma che i cittadini non avvertono spontaneamente i bisogni pubblici ne è una prova l'imposizione fatta dallo Stato per provvedere alle spalle pubbliche specie quindi figuriamoci se avvertono i bisogni del terzo mondo
A conferma di ciò ancora l'altro giorno ho sentito radio radicale stava parlando uno dei vostri intervistatori che ha detto
Per la fame nel mondo ho raccolto soltanto quarantanove firme perché la maggioranza della gente sostiene che c'è ancora tanta fame in Italia
Quindi il problema conclude Massimiliano Sansone viene sentito davvero da un'élite vorrei un tuo commento a voce al martedì nella tua rubrica l'editoriale per adesso ti ringrazio ecco caro Massimiliano
Io credo che si debba abbandonare questo discorso di élite ciascuno che ne parla si sente partecipe di questa cosiddetta élite e ciò porta a un distacco fra chi si occupa di politica chi viceversa
Resta assenteista per forza
Ma per quel che riguarda le firme delle varie parti petizioni
Non credo sia fatto vero che quella sulla fame nel mondo raccolga meno firme delle altre per quel che ne so sulla base così di qualche sondaggio che ho fatto presso i compagni del partito che stanno facendo i conti su queste firme
La petizione che mi raccoglie di più credo sia quella contro la partitocrazia
Quella che ne raccoglie di meno credo sia quella contro il nucleare però c'è un divario abbastanza modesto fra quella che ne raccoglie di più è quella che ne raccoglie di meno
La petizione contro la fame nel mondo credo che sia a livello medio tanto è vero che a fini statistici
I compagni che si occupano di contare le firme ma mano che arrivano prendono come riferimento proprio quella relativa alla fame nel mondo
Certo è una battaglia culturale che noi stiamo sostenendo e le battaglie culturali non si vincono nel giro né di sei mesi né di un anno su questo sono d'accordo però dagli e dagli questo problema l'evidenza di questo problema sta emergendo
L'opinione pubblica si sta rendendo conto che parlare della fame nel mondo non significa soltanto fare un discorso di pietà nei confronti di coloro che muoiono di fame ma significa fare un discorso di prospettiva economica generale significa impostare
I criteri dell'economia mondiale futura su basi diverse da quelle allucinanti sulle quali finora è stata condotta la politica mondiale che è una politica come tutti sanno nelle mani dei Grandini imprenditori dei grandi commercianti darmi dei grandi commercianti di droga
Siamo su questa linea le il potere di in tutti i Paesi cerca di non vederla questa realtà ma la realtà è questa
Se vogliamo cominciare a cambiarla occorre impostare un discorso culturale in profondità occorre dire
Procedere sulla strada delle spese militari alla Lelio Lagorio ieri lo definivo Lelio Vittorio e credo che sia una nomignolo meritato
Procedere sulla strada dell'aumento delle spese militari e del tentativo di rilanciare una economia che ha i suoi punti di forza nel commercio delle armi nel commercio della droga è un'assurdità assoluta
La petizione sulla fame nel mondo è una frustata
Inflitta ai governanti di tutti i Paesi perché si rendano conto che questo problema va affrontato in profondità alla radice che è importante oggi salvare tre milioni di vite umane destinate a morire
Non solo per quei tre milioni di vite umane ma è importante anche per incominciare a impostare i discorsi di convivenza
Sulla successo città umana del futuro in termini veramente alternativi il fatto che l'ITC sia un qualunquismo diffuso il quale dice
Vecchie tanta fame anche da noi de non deve scoraggiarci certo questo dice quanto poco demagogica sia stata questa scelta questa battaglia
Del Partito Radicale lo sapevamo fin dall'inizio che non sarebbe stata una battaglia facile
Sappiamo che ancora occorre occorre lottare per portare avanti questo tentativo di evoluzione culturale
Per quel che riguarda la prima parte della scheda beh tu dici caro Massimiliano se si vuole combattere la partitocrazia bisogna rimanere all'interno del sistema il partito radicale resta comunque all'interno del sistema sette al sistema si intende il sistema delle istituzioni democratiche anzi noi siamo proprio una forza politica che rifiutandosi
I criteri della lottizzazione del del potere se e perse vorrebbe ridare limpidezza alle strutture della democrazia e alle istituzioni in questa circostanza occorre anche qui devo parlare di frustata occorre una frustata a quei partitocratico dei generi che trasformando la democrazia italiana in una decreti Pia di truffe e la porcini hanno proprio minato alle basi la forza stessa della democrazia
A questo punto io non stop poi a dire scheda bianca Scheda nulla ho ripetuto ho detto e ripetuto che la Campania
Del partito radicale è una campagna
A favore del non voto proprio perché riteniamo che una larghissima percentuale di astensione clamorosa stavolta metterebbe in crisi o comincerebbe a mettere in crisi la partitocrazia l'altra però per quegli adempimenti che abbiamo dovuto sul piano notarile attuare anche noi per poter partecipare
A questa campagna elettorale le nostre liste ci sono sono depositate caro Massimiliano se tu sostieni che sia giusto
Votare non scheda nulla ma votare per il partito radicale venti nessuno te lo puoi bisce e questo è un discorso che può essere fatto ovviamente a tutti elettori
Sergio Turone vi saluta collo proverbio del giorno che stavolta è un po'stiracchiato potrebbe essere
Il mondo è fatto a tavoli c'è chi firma e chi si fa i propri cavoli
E prima di finire rinnovo l'appello per i cittadini romani
Venite a al tavolo che abbiamo adesso allestito sarà uno dei molti tavoli spero che ci sono oggi a Roma io personalmente ho detto mi sono fatto carico di questo tavolo in piazza Campo dei Fiori accanto al monumento a Giordano Bruno un monumento che per noi radicali significa pure qualcosa e dalle dieci dieci e mezza al massimo in poi sarò lì spero che arrivino altri radicali simpatizzanti e che si prenoti una per i prossimi giorni per turni di presenza a quel tavolo a domattina
Buona giornata da Sergio Turone
L'editoriale di oggi e dedicato alla campagna elettorale in corso che è truffaldina non solo sul piano generale del privilegio camorristico accordato dall'informazione alle forze della partitocrazia
Ma anche sul piano del piccolo cabotaggio dei candidati spudoratamente Arras fondi
Le assillanti campagne pubblicitarie televisive a caccia di voti preferenziali
Per esempio a Roma quella del bancario democristiano Durso o quella del socialdemocratico Moroni
Sono una riprova clamorosa della corruzione presente nel mondo politico
Infatti chi mai può investire tante centinaia di milioni a sostegno di una candidatura le risposte plausibili sono a mio avviso tre
Ho un ricco vanesio che cerca nell'elezione il riscatto della proprio stupidità
Oppure un furbo al servizio di potenti padroni dei quali difende difenderà gli interessi privati quando sarà deputato
Ho infine un avido che punta a un sottosegretariato come fonte di arricchimento personale e si ripromette di incassare decubito decuplicati i quattrini spesi
C'è a Roma un candidato liberale che ha tappezzato i muri della sua baffuta fotografia
A un cronista della Repubblica che gli ha domandato quanto gli fosse costata quella campagna
Il candidato liberale ossia di un partito che ha per slogan l'onestà ha risposto ho avuto contributi spontanei danneggi e conoscenti che mi appoggiano in base a quel che ho fatto
Beh strano stranissimo
Io ho molti amici e conoscenti le quali mi vogliono bene e apprezzano le campane che ho sostenuto i libri che ho scritto le posizioni che ho preso
Sono anch'io candidato sia pure in un partito ben diverso da quello liberale
Eppure anch'esso un amico mio è saltato in mente di telefonarmi per domandare scusa Sergio Lo accetteresti un contributo spontaneo per far stampare cento mila manifesti con la tua faccia
Sia chiaro
Avessi ricevuto una telefonata del genere non avrei certo ho detto no e avrei accettato l'assegno passando però al tesoriere del partito anche perché francamente l'idea sole della mia foto appiccicata su tutti i muri della città come quella di Craxi mi fa agghiacciante
Ci sono anche forme di propaganda politica personale che rasentano lo sciacallaggio
Come quella di un altro candidato un avvocato socialista
Che invia lettere promettendo appoggi e chiedendo il voto alle famiglie degli handicappati
Soltanto in tre partiti i candidati si astengono da qualsiasi forma di propaganda personale
Uno è il PC che tuttavia per tradizione controlla il proprio elettorato fino all'ultima preferenza e notoriamente predispone l'elenco dei candidati destinati a riuscire
Un alto e Democrazia proletaria dove in formato ridotto vige il medesimo sistema centralizzato del PC
E poi c'è il partito radicale
Che fornisce alla luce del sole indicazioni di massima al proprio elettorato attraverso la designazione dei testa di lista e mobilita i propri candidati esclusivamente sul piano delle idee se qualche televisione o radio privata ci ha invitato a partecipare a dibattiti lo ha fatto perché interessata contrariamente alla grande informazione nazionale a conoscere anche le idee dei radicali e senza chiederci una lira
Giorni fa mi ha invitato a un dibattito le l'emittente romana Canale sette g BR che ringrazio
Dopo la trasmissione abbastanza vivace mi si è avvicinato l'esponente comunista Santino picchetti
Che conoscevo ma non vedevano molti mesi Santino picchetti mi ha espresso tutto il suo stupito rammarico per la mia adesione al partito radicale
A suo giudizio un socialista che come me ha studiato e studiare il movimento sindacale non dovrebbe schierarsi con un partito che nel convincimento di picchetti mostrerebbe scarsa attenzione ai problemi dei lavoratori
Ebbene caro compagno picchetti il tuo convincimento è smentito non solo dalla presenza mia nel partito Bellarosa
Ma soprattutto dal criterio di fondo cui i radicali si ispirano che mette l'uomo e le esigenze dell'uomo al centro di un impegno politico diretto allergico alla scorciatoia dei compromessi
Proprio perché ho studiato la storia del movimento sindacale e la insegno in una facoltà di Scienze politiche
Sono convinto che negli ultimi anni il movimento sindacale italiano del quale riconosco i passati meriti si sia lasciato inquinare dalla deteriore logica dei compromessi di matrice partitocratica
Ma questi sono idee non slogan propagandistici appagamento
E le idee faticano enormemente a trovare spazio in una campagna elettorale dominata dalla violenza dalla grande informazione
E dall'affarismo dei piccoli mediocri candidati i quali vedendo nella politica un investimento finanziario
Scambiano l'elettore per un sotto sviluppato da convincere con le tecniche della costosa pubblicità normalmente usata per detersivi e formaggi vini
Sergio Turone vi saluta con l'epigramma del giorno
Fior di carote chi dice le mie mani insomma pulite smentisce se non ha le tasche vuote
Fior d'erbe chiare se il candidato spende troppe lire non ti fidare di lui ti vuole fregare
Domani come ogni sabato l'editoriale sta a riposo ci risentiamo domenica per l'editoriale che come di consueto sarà in forma di lettera ha per a risentirci
Buona giornata da Sergio Turone
L'editoriale di oggi non sarà come annunciato come ogni domenica in forma di lettera aperta perché ieri sera sono stato testimone di un fatto significativo e desidero parlarne subito ho partecipato per conto del partito radicale ad una chilometrica tumultuosa gigantesca tavola rotonda promossa da una emittente televisiva privata
Per spiegare perché l'episodio è significativo
Nel senso che puntualmente conferma sia il carattere truffaldino dalla campagna elettorale
Sia la logica funesta della partitocrazia imperante
Devo spiegare come quella partecipazione è nata
Un paio di settimane addietro poiché sono candidato anche nella circoscrizione Apruzzese
I compagni di quella regione mi hanno invitato a tenere un comizio a Pescara
Quel giorno molte emittenti televisive
Abruzzesi a volte senza neppure che noi lo chiedessimo mi hanno invitato a partecipare a dibattiti e mi hanno intervistato evidentemente perché nell'ora ascoltatori c'è interesse verso le posizioni dei radicali
Tornato a Roma mi ero detto perché non provare con qualche emittente privata romana
E ho telefonato ad una che da tempo usa trasmetterà i dibattiti politici
Ho trovato subito cortese disponibilità e martedì scorso ho partecipato a un primo confronto di opinioni
Senza incidenti né imbrogli
In quell'occasione i conduttori della trasmissione mi hanno informato che per sabato ieri
Ci sarebbe stato un non stop pre elettorale con tutti i partiti
Mi hanno invitato per il partito radicale pregandomi cortesemente di estendere l'invito a un paio di parlamentari o dirigenti del pr stesso
Io ne ho parlato con Pannella che sapevo sarebbe stato impegnato in un per noi più importante non stop a radio radicale canale sessantasei
E come è venuto Francesco Rutelli
Il quale peraltro oberato da altri impegni di partito si è potuto fermare solo il tempo di un prete intervento
Ora il primo dato da riferire
Per chi non ha visto quella trasmissione la scenografia della sala
C'erano alle pareti ripetuti più volte
I simboli di tutti i partiti con l'esclusione di quello radicale e di Democrazia proletaria
Sul tavolone dominava in tricolore la scritta vota col punto schema attivo e il conduttore a esordito affermando Almirante chiaramente che chi non vota è un disertore
Ora chi mi segue sa che io
Ho condotto una campagna leggermente eretica rispetto alla linea della segreteria e che pur riconoscendo piena legittimità morale politica al non voto
Ho dichiarato la mia scelta a favore del voto radicale
Naturalmente però in quella sede dove in qualche misura rappresentavo il partito non ho potuto esimermi dalla rilevare come quelli imperioso vota fosse per noi un'imposizione
E soprattutto che l'assenza del simbolo radicale rientrava nella stessa logica partitocratica in base alla quale la stampa di regime nasconde sistematicamente la presenza del nostro scomodo partito
Ammetto di aver parlato senza peli sulla lingua e non mi importa molto che il conduttore della trasmissione mi abbia pesantemente aggredito facendomi cadere dall'alto il favore dell'invito
Ho preferito tener botta e rimanere
Ben sapendo che almeno qualche siluro sulla questione morale e la corruzione della partitocrazia mi sarebbe riuscito di lanciarlo il che è stato nonostante la gazzarra
Ma perché riferisco l'episodio
Perché tutto e lo si è capito solo a dibattito cominciato è ruotato intorno al PSI il quale evidentemente aveva sponsorizzato la trasmissione
Mentre tutti i partiti erano presenti con due o tre rappresentanti e pessimisti come dice Pannella erano ben otto e strategicamente disposti al centro
Il fatto dei simboli riprodotti nella scenografia lascia capire che il dibattito era previsto senza i radicali
E che i promotori si sono evidentemente sentiti costretti ad invitarci solo dopo la mia esplicita richiesta telefonica
Ma della mia presenza devono essere stati pre avvertiti i rappresentanti del PSI
I quali nella speranza di controbilanciare l'effetto per loro negativo si sono portati dietro anche l'ex radicale di turno
Uno di quelli per intenderci che hanno scoperto la bontà del PSI
Dopo che il PSI ha conosciuto gli scandali della P due dei miliardi Caldiani delle tangenti torinesi eccetera
Nei titoli di coda i nomi dei partecipanti che appartenevano all'Arco partitocratico dal pc all'MSI
Sono apparsi scritti in carattere grosso col loro bravo simbolo
Quelli dei radicali dei demo può letterari sono arrivati alla fine senza simbolo in carattere minuto
E quindi siamo veramente al ridicolo poco male
Ma che cosa voglio concludere
Che l'aver convocato delle elezioni politiche in assenza di una legge disciplina attrice delle televisioni private è stato
Come noi radicali sosteniamo da tempo un attentato contro la decenza democratica
Quello di ieri sera è solo un episodio locale in sei abbastanza trascurabile e non ho citato la sigla dell'emittente in questione perché le responsabilità dell'andazzo non vanno certo attribuito attribuite alle singole emittenti
Sono responsabilità politiche
Questa campagna elettorale è stata davvero truffaldina
Noi però resistiamo
Ieri sera spesso il non stop di Pannella ha portato il numero degli iscritti a superare la quota record di tre mila questo vale più di qualsiasi esito elettorale
Molti o pochi che siano i seggi radicali nel futuro Parlamento
Non siamo mai stati così forti
Sergio Turone vi saluta con l'epigramma del giorno
Fior berbera avare
Contro la prepotenza del potere il nostro motto resta non mollare
A domattina
Buona giornata da Sergio Turone
L'editoriale di oggi una riflessione sulla giornata elettorale è in forma di lettera aperta al presidente degli Stati Uniti
Caro Presidente Reagan
Io non so se lei dalla Casa Bianca si interessi in qualche modo delle cose che avvengono qua giù in Italia in questa provincia periferica e sotto sviluppata del suo impero
Ma forse qualcuno dei suoi solerti funzionari l'avrà informata signor Presidente che ieri e oggi qui da noi il popolo è stato chiamato a votare
Più che chiamato per la verità direi sospinto forzato a giudicare dalla forsennata campagna propagandistica con cui tutti i partiti
Fatta eccezione per quel partito bislacco e irrequieto che è quello radicale
Hanno martellato e martellano gli elettori anche stamattina perché votino votino votino
Comunque vadano le cose caro presidente Reagan lei può stare tranquillo so bene che lei ha troppi grossi problemi di cui occuparsi per badare a quello che succede in questo lontano satellite
Anche ammesso che qualcuno l'abbia informata sul fatto che da noi i pensionati hanno redditi da fame oppure che l'abbiano detto come l'inflazione bastoni sempre i lavoratori a reddito fisso
Oppure che le abbiano riferito le difficoltà in cui versa la scuola italiana per mancanza cronica di fondi
Parliamoci chiaro
A lei Presidente Reagan che gliene frega
La sola cosa che a lei preme
Di tutte le possibili notizie riguardanti l'Italia
è che in questo Paese continua ad esserci una docile governo fedele disposto ad affamare i propri cittadini pur di accrescere l'impegno finanziario italiano nelle spese militari a favore della NATO
Per questo sono sicuro che lei in merito all'esito numerico di queste nostre elezioni è tranquillissimo infatti anche ammesso che la democrazia cristiana per da qualche voto
A tenere alta la bandiera delle crescenti spese militari ci penserà sempre il PSI il partito del ministro militanza socialista Lelio Vittorio
Anche ammesso che pure il PSI perda o non guadagni quanto sperano i suoi capi
Ci saranno sempre i partiti laici minori
A cominciare da quel partito repubblicano che si traveste da ecologista ma sostiene la logica delle centrali nucleari
Che grida al rigore e alla necessità di ridurre tutte le spese ma si guarda bene dal proporre che si spenda una sola lira in meno in armamenti
E non parliamo delle cosiddette opposizioni
Il movimento sociale dice di essere contro la partitocrazia ma ogni volta che c'è da stanziare qualche migliaio di miliardi in più in casa in carri armati i carri armati missili o nuovi sistemi d'arma è il primo a dire evviva
Il PC invece non dice evviva e organizza anzi le marce pacifiste ma stia tranquillo Presidente Reagan
In parlamento i comunisti non hanno mosso un dito contro i bilanci militari di Lagorio e anzi quando quegli scriteriati dei radicali hanno tentato di proporre emendamenti per destinare a spese sociali almeno una parte dei quattro investe dei quattrini destinati agli armamenti
I comunisti sono stati dalla parte sua Presidente Reagan
D'altronde non le hanno riferito che Berlinguer in una recente intervista ha detto di considerare la NATO una garanzia per la salvaguardia della democrazia in Italia
Insomma caro mister Reagan a darle qualche disturbo in questo Paese ci sono soltanto i radicali che sono porti non danno preoccupazione
Dal suo punto di vista però signor Presidente i radicali hanno almeno quattro difetti
Teorizzano e praticano la non violenza
Perciò è difficile incastrarli con la tecnica dei pentiti
Hanno imparato a fare politica anche nelle strade
Sono testardi e non si riesce a corrompere lì
Fossi in lei Presidente Reagan non sottovaluterei questo partito antimilitarista e pacifista
Non lo sottovaluterei anche se stasera le urne manovrate dalla partitocrazia
Dovessero sanzionare un apparente trionfo della croce bellicista del Garofano cannoniere
Belle ed era guerrafondaio
Del comunismo filo atlantico
Distinti saluti da Sergio Turone
Buona giornata da Sergio Turone
L'editoriale di oggi una breve analisi sul rapporto fra
Calo della numero dei votanti e calo della Democrazia Cristiana
Nel crollo della Democrazia Cristiana che resta il dato saliente di questa consultazione elettorale ed ha le dimensioni di un evento storico possono aver confluito diverse motivazioni
Un ascoltatore un operaio iscritto al partito radicale mi ha telefonato ieri da Padova per osservare che sicuramente una parte del tradizionale elettorato operaio cattolico
Ha voluto abbandonare stavolta lo scudo crociato per protesta contro la ritardata stipulazione dei rinnovi contrattuali l'osservazione è fondata e mi sembra giusto raccoglierla
A mio parere tuttavia l'elemento più significativo moralmente e politicamente fra le spinte che hanno determinato l'inaspettata sconfitta democristiana va ricercato nell'aumento dell'astensionismo
In merito alla scelta di chi non è andato a votare di chi proprio non è andato a votare vorrei riferirmi
Pur ammettendo che il paragone calza solo in piccola parte alle elezioni del mille novecentoventinove quando il regime fascista inscenò il suo fasullo referendum
Io non ero ancora nato mio padre mi raccontò poi che in quell'occasione non andò a votare
Mio padre era una vocale
Liberale repubblicano in tempi di monarchia
Antifascista che non aveva intenzioni cospiratori e e semplicemente volle rifiutarsi di apportare anche il suo sì ad un governo che non approvava
Naturalmente la scelta di non votare lo pose poi fino alla caduta del fascismo in una posizione difficile nociva sul piano professionale
Ebbene da quando abbiamo in Italia una costituzione democratica le cose sono cambiate
L'esercizio del diritto di voto dovrebbe essere libero un diritto appunto non un obbligo
Eppure il potere ha sempre operato ingannevolmente per convincere la popolazione italiana che non votare è brutto non votare è reato non votare è pericoloso
Perché in Italia la percentuale di votanti è tradizionalmente più alta che in tutti gli altri Paesi democratici
Perché ancora fino a ieri da trentotto anni molte centinaia di migliaia di cittadini italiani andavano a votare per paura
Per paura di avere grane se si fossero astenuti dalle urne ad ogni elezione infatti accadeva regolarmente che tutti i partiti in lizza
Famelici di voti e di potere pungola servo l'elettorato a votare
Il povero elettore dunque per decidere di non votare
Doveva essere o un emarginato indifferente al marchio di nefandezza con cui l'intero mondo politico bollava l'astensionismo
Oppure un anticonformista abbastanza corazzato da poter sfidare con un gesto di protesta il costume generale
Per la prima volta nell'ultima campagna elettorale i cittadini italiani fra tutte le voci dei partiti ne hanno potuto ascoltare una che ha costantemente sostenuto la correttezza civile del non voto
Il partito radicale infatti non solo accolto ogni occasione per sottolineare che l'astensione è una scelta politicamente corretta
Ma ha addirittura rinunciato a sostenere le proprie liste pur di avallare la legittimità democratica dell'astensionismo
Grazie a questo anche elettori lontani da noi hanno capito una cosa importante
Hanno capito che votare per paura non ha senso
E poi che la grande maggioranza di coloro che votavano per paura soggiogati dal potere davano il suffragio al partito più tradizionalmente identificato col potere la Democrazia Cristiana
è bastato che la morsa della paura si allentarsi perché lo scrutinio registrasse il minimo storico dei voti democristiani
Ora le sinistre riflettano
Il fenomeno verificatosi questa volta non si è esaurito
Nonostante tutto c'è sicuramente una parte di elettorato che anche stavolta è andata alle urne solo per conformismo e paura
Se alle prossime elezioni altri elettori apriranno gli occhi e capiranno che non siamo più nel mille novecentoventinove nel mille novecentoquarantotto
E che non votare è lecito
Il malloppo di voti su cui la DC rifonda il suo quarantennale potere può ridursi ancora sensibilmente
Ricordate compagni comunisti
Quando ancora pochi giorni fa ci attaccavate di Grignan ridenti e sostenendo che i radicali con la loro propaganda a favore del non voto facevano virgolette il gioco della Democrazia Cristiana
Riconoscete che ora le cifre dello scrutinio smentiscono quella sbrigativa previsione
Stavolta il partito radicale a deliberatamente scelto di pagare a proprie spese il prezzo di una campagna diretta a rendere più civili le elezioni in Italia e a sottrarre l'elettorato al ricatto della paura
Pur di ottenere questo risultato importantissimo eravamo anche pronti e l'abbiamo detto a scomparire del tutto per una legislatura dalla mappa del Parlamento
Era l'uovo di Colombo la DC continuava a fare il pieno finché tutto concorreva a far crescere forzosamente la percentuale dei votanti
è bastato offrire una copertura a chi sceglie il non voto perché la dei la DC retro cedesse clamorosamente
Voi ci azzanna batte cari compagni comunisti anche quando sostenevamo la scheda bianca o nulla
A quella strategia scomodi stima il partito radicale ha sicuramente sacrificato almeno mezzo milione di voti propri di voti potenzialmente propri forse anche un milione
Ma le schede bianche e nulle sono state due milioni e trecento mila
Le cifre dello scrutinio dicono che in maggioranza erano destinate alla DC non ne valeva la pena
Sergio Turone vi saluta evita la risentirci a domani con l'epigramma del giorno
Fiore di Pera
Se l'elettore trema di paura
Per la DC non si farà mai sera
Fior di chinotto Sele togliamo l'arma del ricatto la DC se lo sogna il quarantotto
Buona giornata da Sergio Turone
L'editoriale di oggi una riflessione sulla bocciatura elettorale di Riccardo Lombardi
Spero con tutto il cuore che il presidente Pertini abbia modo al più presto di nominare senatore a vita Riccardo Lombardi
Perché sul socialismo italiano non gravi oltre a tutte le vergogne della corruzione che ha inquinato negli ultimi anni il partito del Garofano
Anche l'onta di aver imposto un'amara sconfitta a un vecchio dirigente ammirevole che non si sarebbe voluto ripresentare aveva anzi già deciso di rifiutare e aveva ceduto solo per le pressanti e interessate insistenze di Craxi
In merito a Riccardo Lombardi credo mi sia lecito oggi rivelare una testimonianza personale
Lombardi conoscerla denota ammirazione che ho sempre avuto per lui
Due anni fa quando maturò Himmel la decisione di dimettermi dal Partito socialista per protesta verso la gestione corrotta della segreteria
Scrissi due volte a Lombardi e lo incontrai due volte a Montecitorio e nella sua abitazione
Io speravo forse inconsapevolmente
Che mi convincesse a non restituire la tessera del PSI oppure che si inducesse a compiere anch'egli un gesto clamoroso
Nella dura critica alla posizione assunta dalla segreteria socialista sullo scandalo della P due e sullo scandalo Calvi
Riccardo Lombardi si dichiarò allora senza riserve d'accordo con me
Riteneva però che lasciare il partito fosse un errore avrebbe combattuto le degenerazioni Craxi année conservando la tessera del PSI
Gli eventi dimostrano lo dico in tutta modestia
Che è stato un errore il suo
Quando lessi prima di questa campagna elettorale che lombardi non si sarebbe ripresentato
Ricorda in quelle sue parole di allora e pensai che la rinuncia a ripresentarsi era coerente col giudizio critico che aveva confidato a me
Poi apprendemmo viceversa che Bettino Craxi aveva insistito a lungo e che infine lombardi aveva accettato la candidatura in un collegio senatoriale di Milano
Ora se c'è un meccanismo elettorale che come osserva anche oggi Rossana Rossanda sul nell'articolo sul manifesto dedicato al problema
Se c'è un meccanismo elettorale che permette ai partiti di sapere in anticipo con ragionevole approssimazione quali sono i collegi sicuri è quello del Senato
Ma il collegio che Craxi ha riservato a Lombardi era tutt'altro che sicuro per il PSI tanto è vero che il candidato socialista benché di nome così prestigioso è stato battuto insomma il segretario del PSI aveva tanto insistito per avere in lista evidentemente a fini di propaganda Riccardo Lombardi maglia affibbiato un collegio ed uno solo ad alto tasso di rischio
Dal ponte il comportamento dell'elettorato socialista milanese ossia di una città dove il socialismo autentico a tradizioni gloriose è molto significativo
Nella circoscrizione Milano Pavia il PSI a numericamente mantenuto le posizioni ma con ogni evidenza ha acquistato voti di clientela perdendo voti di opinione
Se è vero che in tutta Italia il PSI va mutando natura e perde e perde le caratteristiche di partito operaio per acquisire quelle di Società d'affari il mutamento è vistosissima o a Milano
I milanesi di convinzioni socialiste non possono più dare il proprio voto a un partito così inquinato
Era naturale che gli elettori potenzialmente orientati a sostenere lombardi scegliessero altre forze della sinistra
Ne è stata una riprova la batosta che a Milano ha subito tutta la sedicente sinistra socialista per esempio non torna alla Camera Michele Achilli
Si torna invece trionfalmente Francesco Colucci
Ricordate
Ne ho parlato più di una volta
Colucci è quel sottosegretario che la magistratura genovese ritiene implicato in un contrabbando di sigarette per miliardi e che per sottrarsi al processo si è rifugiato col beneplacito di Bettino Craxi dietro lo scudo dell'immunità parlamentare
Un elettorato che premia così vistosamente un solo un sottosegretario protettore dei contrabbandieri poteva eleggere un Riccardo Lombardi
No per i galantuomini c'è sempre meno spazio nel partito di Craxi
Forse anzi non ce n'è proprio più
Sergio Turone vi saluta con l'epigramma del giorno
Fior di vinaccia
Nel partito in cui prospera la feccia
Craxi ha preso lombardi a pesci in faccia
Fiore di pesca
Se è un glorioso partito si fa cosca
Un galantuomo è meglio che se ne esca a risentire
Buona giornata da
Sergio Turone
L'editoriale di oggi a smentire quanti proclamano che radicali disdegnano la politica quotidiana riguarda gli interrogativi su al sulla coalizione ministeriale che scaturirà e con quale programma dalle recenti elezioni
Lo squallore della campagna elettorale ha ceduto il posto all'ancor più stantio squallore dei resoconti politici relativi al futuro governo
Dopo tante lacrime versate sull'astensionismo elettorale e sul distacco fra gente comune e classe politica
Tornano le formule con cui l'informazione di regime fa di tutto per aumentare in concreto quel distacco rendendo la politica un fatto astruso da addetti ai lavori
è questo un costume politico giornalistico a cui chi vi parla tentò personalmente di opporsi
Infatti nei venti mesi scarsi durante i quali fra il mille novecentottanta e mille novecentottantuno ebbi la responsabilità del servizio di politica interna in un grande quotidiano nazionale
Che ci quanto era nelle mie possibilità per dare ai resoconti un taglio agile ed accessibile
Forse quello fu uno dei motivi non ultimi che determinarono
Con i dissensi d'ordine politico sorti sulla questione morale il mio siluramento o meglio il mio consapevole auto siluramento da quell'incarico
Ma non voglio divagare i giornali di questi giorni parlano di pentapartito e in fatto di politica economica
Contrappongono la strategia cosiddetta del rigore a quella del cosiddetto sviluppo
Ben che io sappia che questa radio a un pubblico abituale che sia o no vicino alle nostre posizioni ha familiarità con la politica non sarà male tradurre le formule stereotipate del giornalismo di regime in un linguaggio da gente normale
Per pentapartito si intende un governo a cinque formato da democristiani socialisti e repubblicani socialdemocratici liberali
La strategia economica del cosiddetto sviluppo sostenuta sulla carta da PSI EPS di spera di rilanciare il modello industriale in virtù di una vigorosa ripresa degli investimenti
Per credere nella quale peraltro più che l'ottimismo della volontà occorre l'ottimismo della minzione Ria o meglio dell'ipocrisia
Viceversa la strategia economica del cosiddetto rigore sostenuta dai repubblicani dai liberali e se non cambia idea dalla DC
Prevede una massiccia riduzione dei consumi un contenimento drastico dei salari e in poche parole il risanamento dell'economia italiana ottenuto attese delle categorie a reddito fisso
Fra le due ipotizzate strategie economiche in realtà non c'è alternativa
Infatti la prima quella del cosiddetto sviluppo
Dopo i guasti prodotti nella società italiana da una classe politica dirigente corrotta e incapace è ormai un sogno cui soltanto la demagogia può dare parvenza di plausibilità
La sola via obiettivamente praticabile e l'altra quella del rigore che però chiameranno Sviluppo
Quella delle stangate che però chiameranno provvedimenti quella delle misure anti operaie che chiameranno austerità
Il nascituro pentapartito dunque dovrà attuare una politica economica restrittiva
In cui tutte le voci di spesa verranno tagliate ad eccezione ma questo sarebbe un discorso lungo e lo faremo di quelle militari
Vincerà insomma la linea economica Spadolini De Mita Zanone
A questo punto come convincere Craxi e Longo ad ammainare la bandiera fasulla della difesa dei salari in chiave di sviluppo
Semplicissimo
Bando a Craxi in cambio la Presidenza del Consiglio
I giornali di stamane riportano l'inasprirsi della polemica del PSI contro De Mita
Sembra la classica manovra cui un partito ricorre per alzare il prezzo di un proprio assenso
è chiaro insomma che il PSI punta in ogni modo ad ottenere Palazzo Chigi e lo ha detto esplicitamente Rino Formica divenuto ahi noi il leader della sinistra socialista
Questo che ha tracciato è un quadro pessimistico e non è detto che non si riesca a scongiurarlo
Ma ci vorrà in Parlamento un'opposizione vera molto più ampia di quella rappresentata dalle pattuglie dei radicali e dei demo proletari
Un possibile pentapartito guidato da Craxi sarebbe doppiamente pericoloso
Perché i socialisti saranno ben consapevoli del rischio elettorale che correranno attuando una politica economica di stampo anti operaio
E cercheranno compensazioni sul piano di quella famigerata grande riforma alla quale da tempo aspirano
E noto che era quella grande riforma la partitocrazia si ripromette di consolidare il proprio potere riducendo ai minimi termini i margini di libertà democratica
è un programma sgomenta Devole
Per scongiurarne l'attuazione chi nella libertà crede sul serio dovrà moltiplicare vigilanza ed impegno
Sergio Turone e mi saluta con l'epigramma del giorno
Fiori d'ogni fiore pentapartito tu ci puoi fregare con la grande riforma e con il rigore
Fiore di zucca
Cos'è il rigore Hanoi pedate in bocca alloro le mammelle della mucca
Fiorin Fiorello
Se sarà Craxi a comandare il ballo
Gratta il rigore e trovi il manganello
A risentirsi non domani Itaca sabato come di consueto riproviamo bensì a domenica
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