Una Costituzione da vivere

Ascoltiamo in piedi Lino italiano e l'inno europeo
Ma
Allora
Allora il
La la allora allora allora nella riunione l'onorevole
Nella riunione all'ora non non l'onorevole
La parola al magnifico rettore professor lui chiederei
Illustre viceprefetto vicario reggente
Caro professore presidente Paolo Grossi
Autorità civili militari religiose
Signore e signori benvenute e benvenuti a questa iniziativa promossa dalla nostra università e dalla Prefettura di Firenze e accoltella con convinzione ed entusiasmo dalle istituzioni pubbliche locali
Abbiamo deciso di celebrare l'anniversario della Repubblica con una lectio magistralis del nostro professore emerito di Storia del diritto medievale e moderno nonché presidente emerito della Corte costituzionale
Paolo Grossi
Quale tributo per i settanta anni della carta fondamentale del nostro Paese
Una Costituzione da vivere
Il titolo scelto da Paolo per la sua lectio mi induce ad alcune brevi riflessioni
Parlare oggi di costituzione a settanta anni dalla sua entrata in vigore
Significa anzitutto discutere di valori che dobbiamo ritenere non solo non superati
Ma drammaticamente cogenti a causa della loro mancata realizzazione la nostra Costituzione a un fulcro a mio avviso è inamovibile sul tema dei diritti umani e sociali oggigiorno nel contesto di un'Europa fortemente in fragilità da spinte nazionalistiche
Se vogliamo affrontare e sfidare sui loro temi le soverchianti demagogiche e populiste
Credo sia particolarmente importante rimettere con forza al centro il tema dei diritti e della giustizia sociale che permea erano fin dall'inizio l'animo dei nostri costituenti
Non è un caso che una lapide nel nostro Attilio qui al rettorato riporti una frase di Piero Calamandrei
Il conseguimento effettivo della parità sociale di ogni persona è il programma minimo che la resistenza affidato alla costituzione eppure questo tema della parità sociale pare esserci offuscato così come tutto ciò che non richiami ai mercati allo spread alla finanza al potere economico
Si parla di questa Europa con enfasi e accendendo polemiche assai meno di quell'Europa che promulgò la Carta dei diritti europei
Quei diritti basilari così come molte parti fondamentali della nostra carta costituzionale solo largamente disattesi
E molto resta da fare per rendere concreti i principi fondanti della carta
I nobili valori generali
Cui la nostra carta ci richiama trovano spesso delineazione dei proclami nelle petizioni di principio ma sovente faticano a concretizzarsi nella vita sociale quotidiana
Accade talvolta
Per non dire spesso che questi valori non si traducano in azione sociale coerente costante continua e pertanto rischino di rimanere Bay concetti
Che non producono gli attesi esiti di emancipazione
è un tema davvero cruciale
Non è un caso tanto per fare un esempio eclatante che il recente appuntamento dell'Istituto universitario europeo dal titolo the State of the Union
Tenutasi a Firenze i primi di maggio si sia incentrato su un'unica parola chiave la solidarietà
Dietro questo sostantivo si annidano ormai gran parte dei valori europei se li vogliamo valori che in modo lungimirante e per certi versi utopico la nostra Carta aveva già tracciato la solidarietà che è uno dei sei diritti fondamentali della Carta europea se ci pensate bene
è il diritto che poi madre e sta alla base degli altri cinque senza solidarietà non c'è dignità
Non c'è giustizia non c'è libertà non c'è cittadinanza non vi è uguaglianza dirò di più
Oggi come oggi se abbiamo un sentiero da percorrere per cercare di realizzare gli altri cinque cardine della Carta europea
Dobbiamo proprio mettere al primo posto la solidarietà come leva potente per stimolare le azioni volte a conseguire progressi nell'ambito degli altri cinque diritti
Quando noi pensiamo alle trasformazioni tumultuose della società
In queste sette decadi non possiamo non prendere atto con rammarico
Che l'uguaglianza delle opportunità le condizioni di lavoro dignitose la protezione e l'inclusione sociale obiettivi della nostra Carta disegnavano allora
E dobbiamo tracciare anche oggi obiettivi di progresso basati prima di tutto sulla solidarietà
Instillare fin dalla più tenera età questo seme di condivisione e cooperazione di attenzione alle fasce più deboli della società è il miglior viatico
Per costruire i cittadini di un domani che possa dirsi più progredito socialmente dell'oggi insomma è il miglior modo per dirla con Paolo per farla vivere davvero questa Costituzione
La Società della competizione sfrenata del Mors tua vita mea del prima agli italiani dell'interesse rispetto a piccoli gruppi o corporazioni è sempre in agguato e oggi più che mai seducente
Anche per grandi strati di popolazione afflitti oggettivamente da condizioni di vita spesso assai difficili
Se saremo stati in grado di far marciare con coerenza
Quei potenti valori costituzionali e le conseguenti azioni sociali concrete potremo forse sperare di invertire certe derive che francamente mi impaurisce cono
I sommovimenti sociali sempre più repentini debbono trovare adeguate risposte nelle trasformazioni e nei giusti e opportuni adeguamenti del dettato costituzionale
Ma non possono farci perdere di vista quei valori fondanti senza i quali nessuna trasformazione nessun adeguamento può garantire che il cammino verso una società migliore più giusta venga effettivamente perseguito
La nostra Costituzione nacque dalla lotta per la libertà di cui novecento possiamo dire è stato testimone oculare travagliato
Una lotta connotata dalla volontà di pensare altrimenti di ribellarsi al fatalismo del così è
Al desiderio di modificare il destino dell'uomo grazie alla volontà di non piegarsi all'accettazione passiva dell'ingiustizia e della tirannia
Non lasciamo per favore che la contestazione dell'esistente la critica cessa di un sistema economico che genera diseguaglianze iniquità sia appannaggio di movimenti politici demagogico populisti
Recuperiamo il fervore di questi valori la nostra Costituzione ci consegna questo universale e sempiterno messaggio in bottiglia
Sono tornare il foglio custodito nel vetro portato da un'onda memore di settanta anni di storia
è il miglior testimone che possiamo trasmettere ai giovani per far vivere la nostra Costituzione davvero oggi ancor più che ieri grazie
La parola al viceprefetto vicario reggente della Prefettura di Firenze Tiziana Tombesi
Autorità insigniti
Signore e signori grazie per la vostra partecipazione a questa cerimonia
Nella quale ci troviamo a far festeggiare due ricorrenze così significative il settantaduesimo anniversario della fondazione della Repubblica italiana e il settantesimo anniversario della nostra Costituzione
Un sentito ringraziamento e un deferente saluto desidero rivolgere al professor Paolo Grossi presidente emerito della Corte costituzionale che con la sua presenza conferisce massima autorevolezza quest'evento
La Festa della Repubblica quest'anno si celebra in una cornice del tutto nuova grazie alla collaborazione con il rettore dell'Università di Firenze professor Luigi lei
E dell'ex prefetto di Firenze Alessio Giuffrida oggi qui presente tra noi che salutiamo calorosamente
Un'intesa piene fruttuosa che ha permesso di unire i due eventi così importanti di promuovere una celebrazioni inedita e di altissimo profilo
Tra pochi minuti infatti come già annunciato al magnifico rettore il il presidente emerito della Corte Costituzionale professor Paolo Grassi terrà una lectio magistralis dal titolo una Costituzione da vivere
L'iniziativa di oggi dunque desidero sottolinearlo con grandi onori ed entusiasmo
Sì se dice un quadro delle manifestazioni pubbliche organizzate per celebrare il compleanno della Repubblica nello spirito di collaborazione di Comuni impegno in favore della crescita culturale ed etica civile del nostro territorio
Rappresentandone oggi uno dei punti di forza
I valori che ci hanno unito il due giugno del mille novecentoquarantasei come ha ricordato il presidente Mattarella continuano a guidarci ancora oggi ripropongono la memoria di un passaggio democratico fondato su valori testimonianze
Progetti ad alto valore simbolico impressi profondamente nella memoria storica del popolo italiano una metamorfosi istituzionale democratica
Momenti significativi di un percorso e di un'ambizione che vide compimento nella Carta costituzionale ove valori condivisi hanno determinato l'evoluzione democratica del nostro Paese
Penso in particolare al sentimento che comincia ad essere avvertito fortemente proprio in quell'epoca il senso di appartenenza ad una comunità coesa
Il rispetto dell'interesse nazionale il virtuoso dispiegarsi un processo democratico in una cornice di valori di progetti condivisi segno dell'amore per il nostro Paese
Oggi come allora le sfide non sono venute meno e si possono affrontare con l'impegno e la condivisione e il dialogo
Così possiamo restare fedele ai principi che hanno sorretto i nostri padri costituenti e che sono contenuti nella nostra Carta fondamentale nella quale come disse Piero Calamandrei
C'è dentro tutta la nostra storia tutto il nostro passato tutti i nostri dolori le nostre sciagure le nostre glorie
E nella nostra Carta ciò che troviamo sancite le condizioni di libertà di partecipazioni in una parola quei principi democratici che costituiscono le basi della casa comune come Giorgio la Pira aveva definito la nostra Costituzione ed eccoci qui oggi tutti qui riuniti circondate dalle bandiere dai labari accompagnati dall'inno di Mameli di Mameli e delle linee d'Europa in un momento solenne di festa e di orgoglio per le nostre radici e per il nostro futuro
Al termine dall'ex magistrali se il professor Grossi procederemo come ogni anno nel corso di questa ricorrenza alla consegna dei dodici magnificenza al merito della Repubblica italiana
Che il capo dello Stato conferisce ai nostri concittadini che si sono distinti nel mondo del lavoro delle facce cioè associazionismo e dell'impegno civico si tratta di un riconoscimento per il contributo dato alla nostra comunità che grazie al loro può dirsi senz'altro più ricca ai nuovi ufficiali e camerieri e nostri vivissime felicitazioni
Presenteremo quindi alla consegna di otto medaglie d'onore un riconoscimento istituito nel due mila e sette a favore di nostri concittadini civili e militari che durante la seconda guerra mondiale
Sono stati deportati nei campi nazisti e li costretti a lavorare al servizio dell'economia di guerra
Le medaglie di cui sette alla memoria saranno ritirate dei familiari dei decorati e ne siamo onorati di stringere tra poco la loro mano meglio memorie tanti sacrifici patiti dai loro cari
Lasciatemi chiudere questo mio saluto con alcune parole che non devono apparire come un'esortazione retorica ma piuttosto un'espressione di sentimenti profondi Piva il due giugno viva la Repubblica
Il professore emerito Paolo Grossi presidente emerito della Corte Costituzionale tirata esso la lectio magistralis una Costituzione cattiverie
Può andare
Magnifico rettore autorità tutte presenti in questa sala cari colleghi carissimi studenti
Signore signori
E con gioia sincera gioia che ho risposto positivamente all'appello del rettore
E questo per due motivi
Il primo è perché
Anche durante tutti i nove anni trascorsi all'interno della corte costituzionale io mi sono sempre qualificato come un professore universitario prestato per nove anni alla Corte
Ma mi sono sempre sentito professore dell'ateneo fiorentino
E che ci sia stata questa iniziativa da parte del magnifico rettore della mia Università di Firenze
Mi dà sempre gioia e non posso che corrispondere con una adesione immediata
Il secondo motivo di compiacimento è perché io interpreto questa mia presenza qui oggi come l'ultimo anello di una catena che mi ricollega a quanto ho tentato di fare negli ultimi due anni della mia presenza in Corte come presidente della Corte stessa
E cioè tentare di operare un maggior conosci mento della carta costituzionale
è inverosimile ma a settant'anni ancora
Dalla nascita della carta io credo che il popolo italiano abbia una scarsa conoscenza di questo straordinario documento
Quindi credo che sia lodevole ogni iniziativa
Che volge a una conoscenza maggiore anche perché solo se si conosce un testo lo si può anche a mare come questo nostro testo meritevole di essere Amato
E ieri perché ultimo anello per me questa nostra presenza quindi nell'aula magna dell'ateneo fiorentino proprio perché io ho cominciato addirittura due anni fa
Ad Afragola nella Terra dei Fuochi in una terra disastrata
Socialmente economicamente e moralmente Edu avuto un'edificante incontro con quasi seicento studenti delle scuole medie inferiori è superiore del circondario
Poi gli altri appuntamenti infine ultimo anello della catena
E certamente forse il più fulgido ai miei occhi quindi grazie ad Ettore per questo invito
Ho qui un orologio per controllare la mia verbosità
Sono settanta anni
La Costituzione vecchia
Ma se è vecchia perché una costituzione da vivere
Ha detto bene il rettore ho scelto io questo titolo e un titolo in cui il profondamente credo
Una Costituzione da vivere
Per un motivo elementare è la semplice conseguenza
Di questa premessa
La nostra Costituzione repubblicana è intimamente collegata alla vita del cittadino
E guardate durante la storia del costituzionalismo italiano ed europeo
Un diale nordamericano non è sempre stato così
Il primo costituzionalismo che si è disteso nel dal Seicento dal tardo Seicento inglese al settecento nordamericano il francese e poi per tutto l'Ottocento
Fu certamente un tentativo riuscito di costruire un argine all'arbitrio del potere politico
Ma non intese connettersi
Con la vita dei cittadini
Lacrime di questo costituzionalismo
La rivoluzione francese almeno sul continente europeo e in sei anni di
Movimento rivoluzionario dall'ottantanove al novantacinque noi abbiamo tutta una serie di dichiarazioni dei diritti
Delle nobilissima proposizioni di carattere filosofico politico
Dirette ai legislatori perché i legislatori le tramutasse Roy indisciplina giuridica in norme
E se avevano alla base quello che ho sempre chiamato un sublime artificio
Come poter costruire quest'argine
Immaginare che prima della storia politica ci fosse un momento primigenio dell'uomo in cui l'uomo stato di natura stato di natura primigenia
Era naturalmente libero indipendente
Uguale è l'uno all'altro tanti individui muniti di libertà indipendenza ed uguaglianza
Questa è la base del primo costituzionalismo una base noi si direbbe su un piano filosofico giuridico giusto naturalistica
Quale difetto è in questa ricostruzione in questo sublime artificio di essere un artificio cioè di essere una irrealtà
Cioè di essere completamente fuori della storia umana e qual è il suo carattere la astrattezza
Prendiamo un esempio la égalité l'uguaglianza che sui vessilli della Costituzione
La prima costituzione della Rivoluzione francese su tutte
E che è veramente un qualcosa di grosso
Tutti siamo uguali davanti alla legge
Era scritto su quei vessilli quel quello che oggi noi ci onoriamo di scrivere nelle Aule dei nostri tribunali però si tratta di uguaglianza giuridica
Si tratta di uguaglianza formale
Di uguaglianza potenziale sul piano di fatto
Resta confinata sul piano dell'astrattezza
Perché i perché quel costituzionalismo non aveva come in interlocutore un uomo come soggetto in carne ed ossa ma un modello di uomo quasi una statua
Che non ha mai vissuto in un momento della storia umana
Le dichiarazioni nobilissimi proposizioni filosofico politiche
Galleggiavano alte al di sopra della società civile
Perché questa astrattezza vedete siamo all'interno di una civiltà borghese che possiamo correttamente qualificare borghese
Perché il ceto borghese che ha voluto la rivoluzione e che ha voluto un certo risultato da questa rivoluzione
Quelle dichiarazioni non erano e non volevano essere
Mi devo fermare forse no no bietola
Queste dichiarazioni non erano e non volevano essere delle costituzioni
Cioè costitutiva e di un ordine nuovo non volevano influire sui fatti economici sulla distribuzione della ricchezza sulla diversità delle Fulton
La civiltà borghese non ha per protagonista il cittadino ma il patrimonio pensate a quel grande interprete forse il più grande letterato che Interpreti la civiltà borghese nella prima metà dell'Ottocento in Francia Honoré de Balzac
La come dire Mennea è veramente il ritratto di una civiltà Kia come base il patrimonio ed uno stato lo stato borghese e chi è chiamato a proteggere i patrimoni
A proteggere quella proprietà privata individuale che già nella prima dichiarazione con cui si apre la rivoluzione quella del giugno del mille settecentottantanove è proclamato all'articolo diciassette come un diritto inviolabile e sacro
Giustamente si è detto io condivido se c'è una costituzione delle Tabor chiese questa non è nelle dichiarazioni dei diritti e nel Codice Civile
Perché il codice civile è il Codice della proprietà privata individuale e del contratto cioè dello strumento di circolazione della proprietà
Cos'è che lo storico del diritto deve rilevare in questa civiltà che si identifica nella modernità
La civiltà borghese un solco profondo tra società è stato e la società che una sorta di piattaforma amorfa inerte
Un grande cultore del diritto pubblico italiano Massimo Severo Giannini parlava non a torto di uno Stato mono classe
Quand'è che sia un cambiamento profondo questo avviene fra ottocento e novecento quando questa piattaforma inerte
Sente di avere una sua dinamica e vuole essere percorsa da questa dinamica e vuole manifestarla
Abbiamo scioperi
Lotte virulente repressioni sanguinose ma abbiamo nel mille novecentotredici in Italia
Un risultato corposo un quasi perfetto suffragio universale maschile
Che è un enorme conquista se pensate che nel primo anno
Del regno unitario di taglia il mille ottocentosessantuno nemmeno il due per cento dell'elettorato maschile era stato chiamato alle urne proprio perché lui c'erano dei vincoli di carattere censita rio
Cioè dire soltanto il titolare di un certo reddito poteva aprire il diritto del voto
Dopo quel mille novecentotredici la prima guerra mondiale
Poi la dittatura fascista poi la tragedia della seconda guerra mondiale occorre attendere la caduta del fascismo
Ha inizio un periodo di straordinaria fertilità quegli anni tra il mille novecentoquarantatré tra l'estate del quarantatré e il mille novecentoquarantasei
Io che sono nato nel mille novecentotrentatré
Ho avuto il privilegio di viverli sia pure da ragazzo da adolescente e ricordo ancora che erano anni senza dubbio di distruzioni
Di miserie di fame
Di pene per l'intero popolo ma erano anche anni di speranza e di coraggio cioè di quel coraggio che solo la speranza può dare al popolo quel popolo in quegli anni riscopre IVA le sue radici sepolte
Si sentiva rigenerato dalla riconquistata libertà
Eurisko priva i grandi valori della convivenza democratica
Uno dei primi atti del governo nel quarantaquattro non c'era ancora un Parlamento c'era un governo che era democratico perché espressione dei comitati di liberazione nazionale che avevano
Efficacemente garantita una presenza durante la Resistenza ecco questo governo fissa due pilastri che sono i pilastri portanti del nuovo edificio da costruire
Un referendum popolare
Per la scelta tra monarchia e repubblica e l'elezione libera democraticamente libera di una Assemblea costituente
Nel giugno del mille novecentoquarantasei abbiamo questo questa Accame divinità per la nostra nascente società democratica il due giugno
In questo giorno
La scelta per la Repubblica alla fine di quel mese di giugno l'inizio dei lavori della Assemblea costituente
E guardate Assemblea costituente non vuol dire un primo Parlamento democratico vuol dire qualcosa di eccezionale di assolutamente straordinario
è un'Assemblea che è chiamata ad un compito straordinario quello di e lavorare
Un ordine giuridico politico per il nuovo Stato
Componevano questa Assemblea le migliori intellettualità italiana
Ora i tornate dall'esilio
Ho che durante il ventennio della dittatura fascista avevano appartata mente non c'è dubbio studiato riflettuto magari con sdegno ma anche con la speranza di una riconquista di libertà
Qual è il risultato
Non una dichiarazione dei diritti
Ma una Costituzione
E come hanno lavorato per ottenere questo straordinario risultato
Intanto erano state veramente libere le elezioni pertanto erano padri costituenti provenienti dalle più diverse ideologie
Erano marxisti erano cattolici erano liberali
Ci fu un rissa
Ci fu subbuglio ci fu un disordine certo ci fu contrapposizioni ideologiche ma ci fu anche quella che un grande costituente Giuseppe Dossetti chiamava la forza della sinergia cioè la raccolta di opinioni diverse convogliate pur nella loro diversità verso un fine comune
E questa sinergia ci fu e si volle mettere a fuoco i perni del costruendo edificio
E come fecero quale fu la grande risorsa
Ai miei cari studenti fiorentini io dicevo sempre hanno letto si sono dati alla lettura
E si potrebbe dire il quale libro
No i padri costituenti libri mi avevano letti tanti però prima ora stavano leggendo in basso alle tradisce i del popolo italiano
Per fondare questa nuova costruzione sul degli autentici valori su quei valori che ora erano stati riscoperti e che formavano l'orgoglio del nostro popolo
Sopra tutti un valore essenziale
La dignità di cui ogni uomo portatore
E il dovere per il potere politico di rispettarla e il conseguente diritto fondamentale per ogni cittadino alla tutela della propria dignità
L'uomo come fine e non come mezzo
E la grande lezione che ci dà all'interno
Dell'Assemblea costituente un personaggio ammette molto caro e spero caro anche a voi
Giorgio la Pira
Venuto dal profondo
Meridione della Sicilia
Ma stabilizzato a Firenze diventato fiorentino per tutta la sua vita
Fra l'altro mio caro
E ammirato professore di diritto romano nelle Aule di giurisprudenza allora e qui vicina in via Laura ecco La Pira ha un compito fondamentale nell'ambito dell'Assemblea costituente ovviamente è uno dei padri ma a questo compito cioè di redigere la relazione introduttiva alla relazione guida per quella che è una parte della Commissione dei settantacinque chiamata per redigere la carta che si occupa del nodo centrale
I diritti e i doveri del cittadino i rapporti fra il cittadino e il futuro Stato
Ed è lì che la Pira dice contrapponendo questa grande verità
Alla faziosità tirannica del regime fascista l'uomo come fine ma non come mezzo non come strumento il fascismo è deprecabile perché ha strumentalizzato l'uomo
Con questa precisazione che mi preme di fare quest'uomo non è il modello dello stato di natura che non è mai esistito è un uomo in carne e da ossa
Quindi lettura lettura attenta oggettiva rispettosa da parte dei costituenti all'insegna dell'umiltà
E un verbo è forse tra i più usati da parte dei costituenti riconosce essi non intendono creare intendono riconoscere qualcosa che c'è che c'è nelle radici che ora si leggono bene perché sono Radice libere
Quindi leggere trascrivere da quanto è già scritto nelle radici della ormai libera Società italiana
L'importante è che l'interlocutore dei costituenti a differenza delle vecchie dichiarazioni dei diritti è il cittadino qualunque
Ogni cittadino ricco o povero sapiente o ignorante potente o inerme
Per questo il testo è scritto in uno stile che a me è sempre parso contro quanto si dice in contrario
Piano comprensibile a tutti tant'è vero che negli atti dell'Assemblea costituente si chiede che questo testo sia comprensibile citazione dal professore di diritto e in pari tempo dal pastore sardo dall'operaio dall'impiegato d'ordine dalla donna di casa
A differenza delle vecchie dichiarazioni chi erano un nobilissimo ere Elenco dei diritti di libertà la nostra Costituzione scende scende a occuparsi della vita quotidiana del cittadino
è ovvio che siano ben disegnati in essa i diritti fondamentali diritti di libertà ma si occupa anche distesa mente
Di lingua e di religione di cultura e di paesaggio di Scuola di Sanità di economia
Ripeto non è l'uomo del mai esistito stato di natura che interessa il costituente ma l'uomo immerso nella sua personale vicenda storica nella sua carnalità
Per questo viene bandito ogni astrattezza
Con uno sguardo intenso che scende bene all'interno dei fatti di vita
L'esempio dell'uguaglianza e illuminante
Siamo ormai di fronte ad un ordine nuovo l'ordine costituzionale
Ed ecco la sapienza di quell'articolo tre che è un articolo su cui tante volte la Corte costituzionale ha fondato le sue decisioni permettetemi di leggerlo
Al primo comma eh ribadita la vecchia uguaglianza quella delle dichiarazione dei diritti perché è giusto che si parta da lì
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale
E sono eguali davanti alla legge senza distinzione di sesso di razza di lingua di religione di opinioni politiche di condizioni personali e sociali
Giusto giusto partire da questa premessa
Ma forse c'è un secondo comma che la civiltà borghese e non avrebbe mai pensato di realizzare e che la Costituzione democratica della Repubblica vuole averi a suo fondamento è compito della Repubblica
Rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale
Che limitando di fatto la libertà e l'uguaglianza dei cittadini impediscono il pieno sviluppo della persona umana
Ho sottolineato quella locuzione avverbiale di fatto perché ci fu un po'baruffa nell'Assemblea costituente perché i giuristi del vecchio stampo liberale volevano espungerla
La maggioranza fortunatamente volle che fosse presente sancendo così la strada nuova che si intendeva percorrere
Quindi leggere e riconoscere è una lettura in basso alle radici della società
Che vuole essere una lettura oggettiva che fosse in grado di riscoprire valorizzare la complessità della società
Vedete il paesaggio politico giuridico della civiltà borghese era semplicissimo
Due protagonisti il Macro soggetto lo Stato
Il micro soggetto l'individuo l'individuo singolo
Era un riduzionismo artificioso
E aveva cominciato da quel mille settecentonovantuno quando la Rivoluzione francese aveva cancellato tutte le forme associative
Lo stato borghese
Unitario e compatto
Al di sotto c'è una società che è bene che resti passiva ed inerte quasi un suolo da calpestare
Ma il risveglio democratico dei primi del Novecento
è in corrispondenza a un risveglio interno della società che riscopre e riafferma le sue interne
Articolazioni e agglomerazioni
Ed è il relatore La Pira che cita la chiave di questa lettura che deve essere obiettiva dice La Pira cosa deve essere la Costituzione
Deve parole sue costituire uno specchio fedele della reale struttura della società
E allora ecco che non si può non cogliere quelle che sono le sue interne articolazioni permettetemi che continui a leggere
Il passo sempre di la Pira che polemizza con il totalitarismo fascista
è proprio questa concezione pluralista
Pluralismo economico giuridico politico la concezione che corrisponde alla struttura organica del corpo sociale
Perché la realtà di questo corpo sociale non è costituita soltanto da singole persone La Pira le vede le legge le legge nella realtà che ha di fronte
Le persone sono naturalmente raggruppate in tanti organismi che sono elementi essenziali ed ineliminabili del corpo sociale
La comunità familiare religiosa professionale che esistono nel corpo sociale lo articolano e lo definisco
Ed ecco l'articolo due perdonatemi un'ultima lettura
Che e all'inizio della carta quasi a segnalare un momento assolutamente fondamentale
La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo certo
Sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità
E richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica economica e sociale
Qui le formazioni sociali sono interpretate per quel che sono come una ricchezza del soggetto una sua preziosa integrazione
La società che direttamente spontaneamente le esprime grazie alla sua carica dinamica
E l'uomo ecco l'uomo di cui qui si parla con i suoi inviolabili diritti
Non è l'individuo il vecchio individuo
Creatura egocentrica forse anche egoistica una monade
La persona qui ha una sua vocazione sociale è pensata come creatura relazionale cioè in rapporto con l'altro con gli altri
Accanto agli altri anche in favore degli altri ed Eos che accanto ai suoi diritti la persona abbia una serie di doveri
E il dovere che rende sociale la persona perché la immerge nella società
E si capisce quello differimento netto alla solidarietà e mi fa piacere che ci abbia fatto riferimento anche al rettore che ha un solo significato
Questo il dirigente l'uno non sono contemplati in una e cui mistica solitaria assolutezza ma in armonia con quelli dell'altro
Temperati e tutti da situazioni
Il dovere
Termino con una sottolineatura
Le dichiarazioni dei diritti della vecchia civiltà borghese galleggiavano sulla società
E quindi sulla vita quotidiana del cittadino qualunque
Quindi quello che io ho segnalato poc'anzi solco profondo tra la vita della comunità le dichiarazioni e le istituzioni
Oggi oggi mille novecento
Quarantasei quarantotto
Il biennio di grande lavoro dell'Assemblea costituente
La Costituzione nascente intende essere il tessuto fondamentale della vita del cittadino
Quasi il respiro ossigeno ante di questa vita
Il breviario come amo io dire della sua quotidianità
Insomma una Costituzione da vivere perché per il cittadino una garanzia della effettività dei suoi diritti grazie
Ascoltiamo impegnati linea delle università
Dopo aver avuto l'onore di ascoltare la lectio magistralis del professor Paolo Grossi si procede ora alla cerimonia di consegna delle onorificenze dell'ordine al merito della Repubblica italiana
E delle medaglie d'onore ai cittadini italiani militari e civili deportati e di internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l'economia di guerra
Il vice prefetto vicario reggente della Prefettura di Firenze Tiziana Tombesi
Unitamente ai fin da sci dei comuni di residenza degli infiniti chiamate in ordine alfabetico Firenze ultima per dovere di ospitalità
Procederà alla consegna delle onorificenze dell'olio al metro di pubblica italiana e da seguire delle medaglie d'onore
Invito il sindaco del comune di Empoli ad avvicinarsi se presente
Ecco
Ufficiale Filippo Torrigiani
Impiegato presso la Società a questa di Empoli è consulente della Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali
Ha collaborato con profondo impegno alla stesura della relazione prodotta dal decimo comitato infiltrazioni mafiose nel gioco lecito e illecito
Invito al sindaco del Comune di Fucecchio ad avvicinarsi se presente
Cavaliere Pietro Pirina
Comandante della stazione dei carabinieri di Fucecchio si è sempre distinto per la sua incessante attività sul territorio
Tesa non soltanto a prevenire e contrastare le azioni criminose ma anche a mantenere un rapporto diretto con la cittadinanza
Esempio di altruismo e dedizione ha ricevuto la Croce d'Oro per anzianità di servizio e nelle sue azioni ha sempre dimostrato coraggio ed un esemplare il senso del dovere
Invito il sindaco del comune di Montelupo Fiorentino ad avvicinarsi se presente
Cavaliere Lelio Rossi
Attualmente a riposo ha svolto la sua attività lavorativa come maestro ceramista
Consigliere comunale di Montelupo Fiorentino e cittadino onorario della scelta di Manta Elsa provincia di Valencia in Spagna e ha sempre svolto la sua attività con un comune professionalità e profonda dedizione
Invito il sindaco del comune di vaglia ad avvicinarsi se presente
Cavaliere Valeria Fabrizi
Docente di Sociologia presso la facoltà di Scienze politiche dell'Università degli studi di Firenze è responsabile del coordinamento percorso servizi
Sociali integrati dell'Abi Firenze inoltre è autrice di numerose pubblicazioni di libri attinenti la sua professione svolge la sua attività didattica con sommo impegno e dedizione
Invito ora il vice sindaco di Firenze ad avvicinarsi
Cavaliere Paola Conti
Direttore dei servizi generali amministrativi dell'Istituto statale d'istruzione superiore Leonardo da vinci di Firenze
è responsabile della divisione ispezione dei rendiconti scolastici e della formazione periodica di impiegati amministrativo contabili dello stesso istituto e attualmente responsabile del settore archivistico Unità d'Italia dell'Archivio di Stato di Firenze
Cavaliere Alfonso De Virgilis
Ve lo dico io
L'avvocato De Virgilio attualmente riveste la carica di console onorario della Repubblica della Costa d'Avorio
è presidente della Fondazione Premio Galileo due mila che ogni anno organizza una manifestazione che ne porta il nome ed è volta a premiare personalità italiane e straniere che si sono distinte nel campo della cultura della musica dell'arte dell'economia
E della tutela dei diritti fondamentali dell'uomo nel corso degli anni inoltre ha rivestito Bari cariche da gente cenare Linati Italia a presidente della banca internazionale toscana
Cavaliere Fabio Fanfani
Laureato in Medicina e Chirurgia presso l'Università degli studi di Firenze
Ha conseguito la specializzazione in diagnostica per immagini ed è titolare insieme al padre Manfredi alla sorella Stefania
Dell'Istituto ricerche cliniche Fanfani a Firenze sutura convenzionata con il Servizio sanitario nazionale
Anche nomi illustri come Christian Barbujani Spadolini Giorgio la Pira
Ed è Oriana Fallaci hanno avuto modo di usufruire dell'attività dell'istituto e hanno lasciato traccia del loro positivo e il lusinghiero giudizio attualmente l'interessato e contro le generale della Repubblica delle Filippine a Firenze
Il dottor Fanfani ha partecipato come relatori a numerosi congressi scientifici e culturali in ambito nazionale ed internazionale
Cavaliere Giacomo Giorgio
Ufficiale dell'esercito ha sempre svolto gli incarichi a due segnati con elevata professionalità profonda dedizione e non comune senso del dovere
Le sue spiccati doti morali lo rendono inoltre un sicuro punto di riferimento per superiori e colleghi
Cavaliere Ernesto Ricci
Attualmente impiegato presso il Consiglio regionale della Toscana
Dal mille novecentonovantaquattro al due mila nove ha lavorato sia come insegnante supplente come educatori di asilo nido ha ricoperto incarichi istituzionali presso il comune di Scandicci svolti con profonda dedizione e non comune senso del dovere
è socio dell'Istituto storico della Resistenza della Toscana di Firenze e dell'Associazione nazionale delle chi visti italiani svolge inoltre con profondo impegno attività di volontariato
Cavaliere Pierluigi Stefano
Direttore della cardiochirurgia De e dell'azienda Ospedaliera Universitaria Careggi di Firenze il dottor Stefano eseguito circa quindici mila interventi con un'attività volta al trattamento di tutte le forme di cardiopatia di interesse chirurgico dell'adulto
Con particolare attenzione alle procedure innovative ad elevato contenuto tecnologico il minima invasività
Autore di numerosissime pubblicazioni e articoli su prestigiose riviste nazionali ed internazionali è inoltre membro delle principali società scientifiche cardiochirurgiche e cardiologiche mondiali
Nella sua lunga carriera ai infine creato e consolidato rapporti di collaborazione
Tra prestigiosi centri di cardiologia in ambito internazionale ed alcune tra le massime autorità della cardiochirurgia mondiale hanno visitato il condotto interventi chirurgici per fare centro da lui diretto
Il vice
C'è prefetto vicario reggente della Prefettura di Firenze unitamente ai sindaci dei comuni di residenza
Procederà ora la consegna delle medaglie d'onore cittadini italiani militari e civili deportati di internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto
A tal proposito leggerò la lettera del signor Omero Parigi
Consegnataci dal nipote Alessandro dalle cui parole traspare comunque dopo tante sofferenze e privazioni subite e durissimo lavoro imposto come per tutti coloro che sventurata mente hanno condiviso la sua stessa sorte un messaggio di speranza rivolta alla famiglia per l'agognato ritorno accada tra i propri familiari
Miei cari tutti finalmente dopo lungo tempo posto dardi mie notizie che grazie a Dio dopo tutti i pericoli sono buone
Infatti io godo ottima salute al pari mi auguro sia di tutti voi sono stato liberato il giorno tredici aprile insieme al mio compagno Volpe che scriviamo insieme
Fiduciosi aspettando il prossimo grande giorno della partenza vi ricordate certo del mio amico
Affezionatissimo Mero alla famiglia molti che ricordo con molta simpatia cordialissimi saluti Parigi o meno
Invito il sindaco di Borgo San Lorenzo ad avvicinarsi se presente
Per il signor Guido bulli internata Starlight ieri in Germania ritirano la medaglia la moglie Annita Mannucci e le figlie Francesca e Paola
Invito il sindaco di Montelupo Fiorentino ad avvicinarsi se presente
Per il signore Vieri Polidori internato a Stam Lai ieri in Germania dall'undici settembre del mille novecento tre al quindici giugno del mille novecentoquarantacinque ritirano la medaglia la figlia Angela e la nipote Cristina Fanfani
Invito il sindaco di Pontassieve ad avvicinarsi se presente
Per il signore nello Focardi internata Brooks spalla Gallagher dal nove settembre del mille novecentoquarantatré al ventotto agosto del mille novecentoquarantacinque ritira la medaglia la figlia Graziella
Invito il sindaco di Rignano sull'Arno ad avvicinarsi se presente
Per il signor Carlo Galli internato a Lucan Wald campo di prigionia asfalto che nel tempo e all'hic pendente per lavoro coatto dall'otto settembre del mille duecentoquarantatré al quattro maggio del mille novecentoquarantacinque impossibilitato ad intervenire ritirare la medaglia la figlia Stefania e la nipote Caterina
Invito il vicesindaco di Firenze ad avvicinarsi
Per il signor Giovanni D'Auria internato a Stam Lager Dortmund fino al primo agosto del mille novecentoquarantacinque ritira la medaglia il figlio Ernesto
Per il signor o un mero Parigi internato a Gary Chieftain Stalag ritirare la medaglia i nipoti Marta ed Alessandro
Per il signor Osvaldo Rivara internata a Dortmund il nove settembre mille novecentoquarantatré al primo agosto del mille novecentoquarantacinque ritira la medaglia la figlia Barbara con i nipotini Duccio dell'APO
Per il signor Giancarlo Torricelli Ciampolini internato nei pressi di Częstochowa ed in altri tre campi di concentramento dall'otto settembre del mille novecentoquarantatré al primo febbraio mille novecentoquarantacinque ritirano la medaglia le figlie Paola qui detta e la sorella Simonetta
Nel complimentarsi con gli infiniti si ringraziano e si salutano le alterità
Ed in particolare il magnifico rettore e tutto il suo staff per l'accoglienza e la squisita collaborazione profusa per il miglior reddito della cerimonia
Un sentito e speciale ringraziamento va inoltre al professor Paolo Grossi per averci onorato della sua presenza
E per aver fatto sì che l'ascolto della sua lectio magistralis vendeste quest'evento ancora più significativo
Concludiamo ascoltando l'inno d'Italia viva l'Italia viva la Repubblica
Con
Sì
Operano