La storia e il suo attuale uso politico dopo l'ultimo decennio in cui l'economia è stata egemone. Intervista al prof. Sandro Rogari

Radio radicale parliamo delle ricorrenze dei cento anni dalla fine della prima guerra mondiale e lo facciamo con la professor Sandro proroga eh il presidente dell'Accademia Toscana di Shenzhen e lettere la Colombari ha già ordinario di storia contemporanea alla scuola di senza di politica e l'Università di Sully Firenze presidente la società toscana per la storia del Risorgimento e presidente della Fondazione Casa Oriani di Ravenna innanzitutto ringraziamo il professor
Locali per essere con noi Buongiorno professore dal PRI tre grazie a voi condurlo allora il professore erogare i tra l'altro ha tenuto una lectio magistralis
Proprio nelle celebrazioni della ricorrenza della vittoria il quattro a novembre che è radio radicale tra l'altro ha mandato in onda e tutta la
Manifestazione diciamo la
Il convegno che si è svolto in cui è stata tenuta questa lectio magistralis è a disposizione
Degli ascoltatori degli utenti di radio radicale sul sito www punto radicali punto it dove è presente tra l'altro anche la registrazione video di questa di questa lezione del professore allora con il professore però volevamo partire da un punto questa settimana l'Economist il settimanale
Britannico a pubblicato vari editoriali sul questo tema sul cento anni dalla fine della prima guerra mondiale e ci sono commenti di diverso tipo uno di questi sembra proporre una chiave di lettura anche della del del momento attuale l'Economist sostiene in estrema sintesi che gli anni che stiamo vivendo proprio anche quello che stiamo vivendo con labbra exit da una parte coi sovrani ismi diciamo nel arresto d'Europa dall'altra sembra essere il il tempo della storia della li rilettura della storia e sembra essere finito invece il tempo dell'economia quello del decennio ho passato in cui all'economia è stato dato il posso d'onore anche nel dibattito politico e nei provvedimenti che poi sono stati e presi che sono tra l'altro oggetto di forte contestazione in questo momento la professore lei che cosa
Pensa di questa lettura dell'Economist da un lato penso che economico non proprio un po'in crisi nell'immaginario collettivo
Perché non hanno avuto la capacità di prevedere la grande crisi esplosa
Nelle nel due mila otto esclusa primaverile patronimico insomma che è dilagata in tutto in tutto il mondo un pornologa mentre è come rosa negli Stati Uniti la grande crisi e ventinove poi dilagata
Nel mondo allora gli economisti non avevano previsto la portata della crisi avevano minimizzato cessato il famoso fallimento de la Mer Lehman Brothers perché entrato un po'e nell'immaginario collettivo
Solo tardivamente le responsabilità dei governi di Stati Uniti e in Europa
Si sono resi conto della portata della crisi sono corsi ai ripari soprattutto nel tentativo di salvare le grandi industrie e soprattutto salvare le banche perché la tracimazione delle banche avrebbe portato a una impoverimento generale disoccupazione distruzione dei risparmi e quant'altro
Allora da allora la categoria dei economisti entrare un po'in crisi diciamo si è dimostrato che una scienza le cui capacità previsionali sono molto relative sono modelli rispetto a quella che era presunzione di Monti ambienti economici all'epoca adesso quindi c'è una sorta di recupero della storia è una storia per definizione non non ha aspirazioni o bellezza di carattere previsionali perché è un detto comune
Acquisito dalla storiografia che la storia non si ripete mai cioè fenomeni di degenerazione anche gravi che si verificano nella storia si manifestano sempre con le modalità e con dinamiche profondamente diverso
Tuttavia io non sono molto d'accordo sul fatto che oggi la storia torni tra virgolette di moda devo dire devo confessare mi piacerebbe sesto storico professionista professionale mi piacerebbe che fosse così in realtà c'è una grande cubatura sull'attualità sulla breve periodo sulla l'effimero
Che pervade la cultura comune soprattutto i giovani non hanno la percezione delle radici storiche dei fenomeni politici economici sociali
Perché sono scarsamente educati alla Allo studio la lettura della storia purtroppo probabilmente anche nel caso italiano ultimi programmi divisioni riforme sistema di istruzione superiore ha indebolito la la cultura storica e tutto questo tali impressione prendeva diffondere l'idea soprattutto nei giovani che i fenomeni sociali circa scaturiscono come funghi dalla terra ma non abbiano delle radici profonde radici profonde non significa determinare i fenomeni e quindi prevedere fenomeni significa avere una sorta di marcatura di questi fenomeni che è proprio della carattere storico di un'ora
In una società di una storia che politica
Del singolo Paese delle dei singoli continenti l'Europa e così via
C'è una ritorno alla storia
Ma esteso e deteriore come è il caso che emerge dall'analisi che viene proposta
In questo articolo igloo Justus Waterloo nel nel dell'Economist sì cioè una tendenza a manipolare il passato
Il leader politico o il politico di professione che rappresenta il passato in un certo modo
Superando quelli che sono i trascorsi del parlato cioè il Corbin cui fa riferimento al leader della sinistra radicale laburista britannica
Che si richiama questo episodio di massacro di lavoratori che risale al mille ottocentodiciannove rappresentando lo comunque il massacro perpetuato dai toni cioè dalla controparte politica dai ai conservatori
Prescindere dalla contestualizzazione storica cioè dal fatto che gli eventi
Nel contesto del mille ottocento diciannove sono completamente diverso i gli eventi con testo di due secoli dopo
Agli inizi agli esordi del ventunesimo secolo e quindi utilizzare quel massacro come strumento di lotta politica oggi manipolava conoscenza storica cioè propone ai giovani una lettura di eventi di duecento anni fa al di fuori del contesto la prima regola
Dello storico eh completo are you contestualizzare gli eventi con il calar Leni in quel clima in quella cultura in quelle condizioni generale in cui si sono verificate non manipolarli
Tra ponendoli poi cento duecento anni dopo come se cento duecento anni dopo le condizioni fossero gli stessi ecco in questo senso io nord non mi pare purtroppo qui ci sia
Una vera e propria cultura storica di ritorno c'è piuttosto una strumentalizzazione della storia questo è un tema si
Centrale professor Rugari in questo momento perché lei ha evocato gli strumenti dello storico di professione diciamo
Ecco però lusso che viene fatto di una memoria che è una memoria diciamo fai da te i che oggi è possibile con le nuove tecnologia e con questo viene accompagnato a un rifiutò anche e questo che non è la prima volta che si vede anche nel dibattito politico Dale del ruolo degli intellettuali che anche degli storici ecco questo è è un tema che si presta per esempio per quanto riguarda le celebrazioni del centenario a ricordare quel momento più come vittoria mutilata che come inutile strage ecco questi solco solo lui sintesi che ovviamente vengono da lontano ma che hanno un significato poi politico molto molto intenso
Certo
Ora devo dire che gli ultimi presidenti della Repubblica in Italia hanno fatto un grosso sforzo per sperare la fetta del quattro di novembre una volta era un festa nazionale
Lo era dal mille novecentodiciannove una festa nazionale lo è stata fino al mille novecentosettantasette poi dopo un po'passata nel dimenticatoio perché diventarono Khalifa mobile quindi si presentava la prima domenica successiva
Al quattro di novembre gli ultimi prendetele pubblica a partire da Ciampi e ne hanno fatto un recupero come non tanto come festa della vittoria quindi legato ad una guerra come il rap dell'unità nazionale
E come fetta delle forze armate e delle forze armate perché noi siamo che è l'unica guerra che l'Italia unico ha vinto poi sostanzialmente Italia unita mille ottocentosessantuno arriva praticamente poco più che cinquant'anni dopo l'unità d'Italia
A confrontarci con questi immane con questo immane conflitto cresce diciamo dopo Caporetto in modo molto fortunoso a Caporetto sembrava che l'Italia fosse finita sostanzialmente novembre mille novecentodiciassette riesce a resistere poi c'è Vittorio Veneto un anno dopo ecco questo il ricordo della vittoria è funzionale a come dire recuperare l'immagine delle forze armate nella storia nella storia italiana ma è la prima parte della fretta come è stata ricodificato ad a Ciampi e poi da e poi da Napolitano e poi da Mattarella e cioè la felpa dell'unità nazionale perché è un è una curioso ricordo questo è però il significato storico non è tanto che l'Italia flussi unica millenni quattordici quindici cioè alla vigilia dell'intervento dopo lo scoppio della guerra anzi
La più grande frattura della storia italiana coincide proprio con l'intervento
Perché la divisione fra loro ricchezze ventisei fu drammatica e e le conseguenze di questa divisione riportammo poi nel dopoguerra furono il preludio poi della quello che ha detto lei
Questa vittoria mutilata e poi la retorica fascista sulla vittoria mutilata e quindi uno strumento di potere per il fascismo sostanzialmente l'unità nazionale non è tanto quello perché non ci fu al momento dell'entrata in guerra perché il governo Salandra furti so la il Parlamento lo sforzo all'opinione pubblica italiana che era tutta localista
Ma l'unità ciascuno nel momento in cui sul fronte civile o questo grande amalgamati cioè il contadino meridionale che fu proiettato
Sul fronte
A morire poi sostanzialmente per una patria che gli era stata sempre matrigna in qualche modo avvicina il Veneto vicino a Pioltello vicine toscano cioè ciuco questo sorta di grande lavacro collettivo diciamo grande controllo collettivo incontro e anche possiamo dire data la distanza delle tradizioni di culture tra le varie parti i parchi del paese che in qualche modo concorso le a stabilizzare quest'unità nazionale faticosamente conquistata
Nel mille ottocentosessantuno il che poi non era poi mai stato un problema risolto
Nel cinquantenario qualcuno potrebbe dire che non è un problema del tutto risolto nemmeno oggi qua diciamo comunque la Grande Guerra questo questo crogiolo
Questo maltempo diciamo fra
Sudati che provenivano dalle diverse tradizioni culture larghissima misura l'altro venti che andavano e poi imparare con una scrivere qualche cosa nell'esercito che andavano Franceschini le tenevano d'dal dal sottotenente piuttosto che dal cappellano insomma questi soldati tra veneti e calabresi tra siciliani e piemontesi si incontrano in qualche modo concorrono vita nazionale quella che ha avuto di Couto richiamare il Presidente Ciampi
La re instaurazione di questa festa che poi era caduto nel dimenticatoio negli anni settanta le negli anni negli anni ottanta
Quindi una fetta
Non chiudo la vittoria come veniva chiamata quando fu istituita venisse novecentodiciannove manovre alle forze armate di unità nazionale in questo senso ora è evidente che in queste ricorrenze c'è sempre come dire una memoria storica
E che manipolava sto diversa cioè la storia non non non può essere ricondotta
Ad una memoria
Deve essere la storia si conosce solo con una grande lavoro sul contesto e con un grande lavoro sulla verifica di quelle che sono state gli effettivi alcuni grandi colossali eventi come la Grande Guerra non certo Gubbio mi pare che non ci sia il Contestabile lo accennava che lei sul fatto che insomma a grande guerra è stato un disastro Savona tragedia per l'Europa non solo il numero dei morti civili militare ma per le conseguenze domani di fenomeni drammatici
In termini politici o sociale in cui si sono verificati dopo perché hanno portato poi alla seconda guerra mondiale nascono di lì quindi è stata una enorme negatività
Probabilmente cui si arrivate anche per la non piena consapevolezza da parte di classi dirigenti europea che vivevano ormai da molti anni in pace sì sì non ci pensiamo in fin dei conti l'unica guerra importante risaliva
A nel mille ottocentosettanta Man poi comunque era la guerra che si era consumata in poche settimane è quella fra la Francia e la Prussia Prince completamente unificazione tedesca quindi diciamo ormai l'Europa vivere in pace da molto tempo ecco i i precedenti hanno indotto ritengo pensare insomma le guerre balcaniche erano state è una cosa molto localizzato nell'area balcanica
Molta condotta per interposta persona da parte delle grandi potenze quindi senza un coinvolgimento diretto tra parentesi il curioso che le guerre balcaniche
Mille novecentododici novecentotredici si scatenano perché Falcade scatenare l'Italia è una conquista della Libia
A danno dell'Impero ottomano ecco però erano quei
Guerre località localizzate o comunque Brad o comunque condotte per interposta persona come nel caso delle guerre balcaniche aveva ridotto le classi dirigenti europee le classi politico europea pensare che insomma
Il rischio di quella che poi è stata la la la prima guerra mondiale non ci fosse fossero diciamo un rischio molto molto marginale e che comunque le guerre ormai sarebbero state delle guerre
Librerie Periodo e invece la natura stessa di questa guerra cambia la storia dell'Europa e la storia del mondo
E con esso logaritmi torniamo un attimo sarà un tema che abbiamo in parte accennato poco fa la questione di questa di questo utilizzo dell'utilizzo di alcuni elementi in
Della storia dell'utilizzo politico in connessione anche all'uso delle nuove tecnologie al ai diciamo a un pericolo che c'è in questo tipo di di uso cioè nel trovare documenti che non che non hanno nulla a che vedere col lavoro degli storici
Per quello che è per come lei l'ha descritto è compreso che tra l'altro presentandola ne abbiamo ricordato che lei è anche presidente della Fondazione Casa Oriani di rapina che lei ci diceva è una delle biblioteche storia contemporanea più complete
Sì sì abbiamo quasi Progetto volumi specializzato lettore contemporaneo ecco e che cosa che cosa
Si fa oggi da parte di questo tipo di istituzioni per diciamo sbarcare in quello che è questo nuovo scenario cioè quello che in realtà è una grande prospettiva cioè quello che consente a tutti voi di accedere alle fonti e il problema è la qualità di queste fonti
Ma purtroppo la
Diciamo come dicevo prima non ci aiutano l'ordinamento scolastico perché sappiamo bene che veniamo vediamo ma in tempi ormai abbastanza lontani da una tradizione dove la centralità degli studi storici era assolutamente preminente nell'ordinamento scolastico italiano
Da un lato perché diciamo con la riforma Gentile la studio della storia
Era centrale gli studi classici gli studi classici erano centrali erano considerati rientrare a formazione della classe dirigente
Per carità non voglio dire che questo fosse un buon modello bene e funzionale agli interessi nazionali
E che ha spazio alla cultura scientifica alla cultura tecnologica ecco io non non sto dicendo sto nessuno
Mi storica Nostalgia se no è anche vero che nella graduale trasformazione revisione del dell'organizzazione della formazione dei giovani
Sia per la scuola media inferiore ma soprattutto la scuola media superiore la lo studio della storia sempre più marginalizzato ora c'è stata anche un grosso dibattito ultimamente sul fatto che la storia scompaia
Come materia nel della motilità ecco
Allora tutto questo indebolisce la cultura storica
La preghiera preoccupazione che a fronte di un indebolimento della cultura storica che lì
Deve rispondere a un metodo cioè il metodo e la contestualizzazione comprendere i fenomeni del compenso del tempo in cui si sono verificati non chi contrappone invece una forte strumentalizzazione politica
Lo so per esempio ora sempre per richiamarne sfizi quest'articolo delle cose insiste questi storici britannico questi
Intellettuali britannici che li richiamano a urlo dicendo quotarla orientato qualche cosa di di di di e con la sconfitta del di Napoleone
E quindi la liberazione dal rischio dell'egemonia
Francese sulla Gran Bretagna è stato qualche cosa di analogo alla Brecht dicono qualcosa che non sta né in cielo né in terra turche Napoleone voleva imporre un'ironia un modello il blocco continentale
Piegare l'Inghilterra sottoporla e quindi la insularità forte spirito di indipendenza britannica
Sì ecco ha urlato è riuscito a reagire a resistere contro i tentativi napoleonici Brecht è tutta un'altra cosa è una libera scelta che la Gran Bretagna aveva fatto di entrare
Nel mercato comune agli inizi degli anni settanta dopo è salita tenuta alla porta ricordiamocelo da parte dei gol era la Gran Bretagna che voleva entrare ed era dei gol cioè la Francia la voleva fare e strafare
Negli anni Sessanta con tutta la gestione durante tutta la virtù Gran Bretagna entra negli anni tutto pertanto poi diciamo negoziare in qualche modo questa questa sua partecipazione quindi diciamo il vinile c'è un'analogia fra Blackheath Ruotolo è vuol dire qualche cosa che non ha al assolutamente con fondamento di conoscenza storica ma è una manipolazione che si può può opporre
Ai giovani e meno giovani all'opinione pubblica semplicemente se non si conosce la storia e non si non si vada attualmente che cosa fu la vittoria di Wellington contro contro Napoleone del mille ottocentoquindici non si sa che poi in realtà questa vittoria è stata resa possibile anche dalla vittoria delle armate prussiane e quant'altro cioè e poi comunque che Napoleone non era un fior di democratico che liberamente trattava era un imperatore conoscendo il tipo autocratico voleva imporre la propria volontà e volevo ancora il dominio il dominio della Francia in Europa e quindi anche alla Gran Bretagna cosa che non ha niente a che vedere
Con i patti reciprocamente sottoscritti contrattati la Gran Bretagna e allora Comunità oggi Unione Europea
La Gran Bretagna naturalmente può permettersi di di abbandonare di chiudere proprio perché rispondono a determinate procedure certe caratteri e condizioni di partecipazione dell'umanità che è stato dell'Unione europea che è stata liberamente accettata
Dalla Gran Bretagna il fatto che poi adesso voglio uscire per oltre un'infima ma la grande maggioranza molto limitata
Ha ha determinato un'uscita a mio avviso questo però è una valutazione porterà gravi danni alla alla alla Gran Bretagna che dovrà ricredersi su quelle che la decisione assolutamente contrari ai loro interessi nell'interesse nazionale comunque questo vedremo
Allora ringraziamo davvero molto il professor Sandro Rugari lo ricordiamo professor viarie presidente dell'Accademia Toscana di scienze lettere la Colombari ha già ordinario di Storia contemporanea scuola di scienze politiche dell'Università di suini Firenze Presidente della Società Toscana per la Storia del Risorgimento lo diamo ricordato presidente la Fondazione caro Oriani di Ravenna e con il professor droga ridiamo cercato appunto di affrontare i temi che sono stati in qualche modo toccati anche nel corso della ricorrenza dei cento anni della dalla fine della prima guerra mondiale prese la ringrazio davvero molto e a rintracciarlo appresso grazie grazie l'attacco grazie