La denuncia di Amnesty Internazionale sui processi di massa contro gli integralisti islamici in Egitto

L'Egitto il più grande Paese arabo investito da qualche anno da un'ondata fondamentalista molto aggressiva
E contro questa ondata islamica ha ha reagito con leggi sempre più repressive
Ne abbiamo già parlato attraverso le analisi dei rapporti di Amnesty International la sua situazione diritti umani in Egitto
Ne riparliamo oggi con Riccardo Noury portavoce della sezione italiana di Amnesty International perché oggi è uscita una nuova denuncia di Amnesty International in particolare su una questione che riguarda
La repressione degli islamici e la questione dei processi di massa c'è il poi parlare Riccardo certo dire che la questione centrale perché alla violenza grave però c'è dei gruppi armati fondamentalisti
Le autorità egiziane rispondono con se vogliamo fondamentalismo giudiziario datato su proprio sull'istituto dei tribunali militari che stanno Pietro viaggiando a tutta velocità e mettono sempre aperto di morte
Attraverso delle procedure assolutamente irregolare vi sono almeno tre diritti fondamentali stabiliti dal diritto internazionale che vengono violati in questo contesto ripeto a un processo regolare dinanzi a un giudice indipendente il diritto della difesa ad avere un tempo adeguato per preparare
La propria le proprie memorie punto a favore degli imputati e il diritto di ricorrere in appello sono diritti che l'Egitto si è impegnato a garantire undici anni fa quando ha ratificato il Patto internazionale sui diritti civili e politici
Questi processi regolari dicevo sono centrali all'interno della strategia politica repressiva adottata da più di un anno ormai dal governo del Cairo per contrastare l'ondata di violenza da parte dei gruppi armati dell'opposizione islamica
Ci si basa fondamentalmente su a dichiarazioni su confezioni Rete tramite tortura le procedure seguite sono talmente regolari che i principali e più noti avvocati egiziani hanno rifiutato di dipende da alcuni imputati per non le legittimità appunto queste procedure e soprattutto non vi è diritto di appello che è ancora più grave e pensiamo che negli ultimi nove metri sono state mi e al termine di questi processi assolutamente regolari ben trentotto condanne a morte la metà delle delle quali già eseguite e la tentazione di ammettere che e non vengono prese delle misure immediate
Ad esempio la sospensione dei processi e il trasferimento di tutte le procedure di tutti i procedimenti a tribunali civili le condanne a morte potranno aumentare
C'è stata una missione di Amnesty in Egitto tra agosto e settembre ai delegati di americano fatto rientro hanno assistito come osservatore due processi di Marzano e che hanno coinvolto numerose decine di imputati tutti quanti colpiti da un reato per così dire di natura associativa quello di appartenenza un'organizzazione illegale che è chiamata Tamayo Al Fatah
In tutti questi casi è stata applicata è stato applicato nei confronti degli imputati lo stesso lo stesso reato tutto questo deriva da una legislazione di emergenza antiterrorismo che in vigore ormai
Stranamente generica che proprio attraverso il reato associativo di appartenenza a organizzazioni legale colpisce magari anche persone che non hanno specifici addebiti relativi a fatti a fatti di sangue
Gli imputati hanno denunciato di essere stati torturati dopo aver trascorso settimane addirittura anche dei mezzi in uno stato di detenzione praticamente clandestina in isolamento Medea negli uffici del Cairo gestiti dalle forte di chi corretta
Perché entrata in possesso di numerosi referti medici che confermano la natura e la gravità delle torture subite dai dagli imputati che ad esempio hanno dichiarato di essere stati tenuti bendati il giorno sospetti né posizioni dolorose sottoposti a scariche elettriche fino a quando appunto non hanno accettato di conferma
Ecco Riccardo quindi Amnesty dopo avere rilevato queste e violazioni dei diritti processuali e e dei diritti umani come la tortura chiede che cosa in particolare alla al presidente egiziano Mubarak
Fondamentalmente chiediamo che ER sospetta questa prassi che ormai in vigore dall'ottobre del novantadue di emettere via via dei decreti speciali che trasferiscono sempre maggiori competenze i tribunali militari
Vorrei dire che ai tribunali i giudici gli appartamenti in membri delle giurie di questi tribunali militari sono persone da quindi pendenza è assolutamente aleatoria svolgono il servizio per due anni sotto le dirette sotto diretto controllo del ministero della difesa
E questo loro incarico può essere rinnovato via via per altri due anni evidente inoltre che i giudici militari potranno anche avere una grossa competenza
Quando si tratta di applicare il codice militare Perin per reati commessi da personale militare ma il problema è che a loro viene delegato di amministrare la giustizia civile
Tenta esperienza pensa naturalmente indipendenza e questo evidentemente fa parte di un disegno politico ben preciso noi chiediamo al governo del Cairo quindi di ritrasferire come dicevo prima tutti Katia attualmente sotto
Giudizio dei tribunali militari e delle corti civili l'Egitto uno dei paesi non soltanto nel mondo arabo che ha una delle più grandi tradizioni di giustizia civile ed indipendente dalla magistratura civile quindi sarebbe bene che questa qualità venite le luci in questo momento anche perché credo sia il commento comune di numerosi osservatori che rispondere anche ad atti di di barbarie da Procida con violazioni dei diritti umani
Non risolve affatto il problema aumenta la spirale di violenza e dire precauzione e credo che in questo rischiano nella stessa area geografica degli esempi abbastanza eloquente
Bene Riccardo e ti ringraziamo ringraziamo Riccardo Onori di Amnesty International era questa intervista sulla situazione diritti umani in Egitto grazie risentirci Grazia