"Il caso Crotone: dove va l'industria italiana ?"

Con
Parlamentare diesis
Di Giorgio per maschi del segreteria dalla
Piemonte
E con il microfono vicino questa sera affrontiamo
Una questione
Centrale anche perché è già stata ripresa nel dibattito del Festival dal sindaco della città
L'emergere nella vicenda attuale di Crotone di una punta critica
Che in realtà io credo non riguarda solo Crotone ma riguarda il rapporto fra quello che noi continuiamo a chiamare il Sud
Io non devo porre le domande ma uno dei primi problemi e se il Sud e ancora il sud dell'Italia o se invece un qualche cosa che in realtà attraversato da ristrutturazioni più ampie non riguardano solo l'Italia riguardano complessivamente l'economia mondiale
Comunque il riferimento è l'emergere della vicenda Crotone perché a Crotone risulta evidente un fatto strategico che l'identità la partecipazione il conflitto la costruzione di una domanda sociale al Sud a ancora una dinamica
Rappresentata sostanzialmente dalle istituzioni il sindaco di Crotone qua ha rappresentato una domanda complessiva di sviluppo e di civiltà
E questo è importante perché è la risorsa strategica molto più pesante partecipazione conflitti identità naturalmente della risorsa finanziaria è il vero grande strumento di sviluppo
Seconda questione di fronte a questa domanda ancora viva di partecipazione e di capacità delle istituzioni in qualche modo di dare un segnale più forte della componente imprenditoriale beh dove l'imprenditore non solo a questo dibattito naturalmente ma dove l'imprenditore cioè la funzione pretoriana all'interno della macchina finanziaria italiana è completamente scomparsi
Faccio l'ironia naturalmente
Non la facciamo rispetto al rapporto tra finanza
E imprenditori in questi ultimi dieci anni forse vent'anni in Italia ma chiaramente a fronte del mantenimento della risorsa partecipazione al sud
La risorsa in predittiva non dico latente
Dissipata terza scomparsa e questo è un nodo strategico non solo per il Sud ma per questa cosa che continuiamo a chiamare Italia dove la funzioni prenditi
Terzo punto e altrettanto decisivo ci spostiamo di pochi chilometri da Crotone a Melfi permettetemi di di mettere sul tappeto anche questo fatto
I cinque mila e più miliardi che la FIAT investe in un'auto che deve essere strategica per molti aspetti secondo me non lo è ma non voglio entrare a far domande prima
E che cinque mila miliardi vengono comunque in buona parte dal pubblico
E in questo caso abbiamo un'operazione che si fonda sostanzialmente su una quota di finanziamento pubblico e a che fare con un processo di governo ed all'innovazione di prodotto e l'innovazione di processo e dei modelli organizzativi
Che sono stati sempre e comunque molto conflittuali rispetto al sindacato anzi il sindacato in molti casi è stato assente poi dovremo capire perché rispetto al disegno organizzativo fatto buona parte con il danaro pubblico quindi ritroviamo un modello a Melfi che non è forse così diverso da quello che oggi ha rappresentato il punto finale molto critico che si esprime poi nella vicenda Crotone cioè sostanzialmente lo sviluppo del Sud non è il Sud ma è lo sviluppo dell'Italia e questo credo che sia il passaggio decisivo con cui leggere i processi di ristrutturazione
Ristrutturazione protone alle strutturazione della fascia alta a Melfi il disegno organizzativo della logistica meridionale se ne pigliamo autostrade treni al sud e vediamo che la produttività complessiva del territorio
è relativamente non diversa da altre zone che noi chiamiamo Paesi in via di sviluppo allora in questo contesto questi nodi che emergano poiché possono forse trovare situazioni critiche non solo a Crotone ma molto raramente troveranno anche in altre aree
E in altri paesi del Sud trovano una loro origine complessivamente dello sviluppo italiano
Finisco ricordando una una vicenda dinamico di un compagno a Torino mi diceva io mi hanno fatto emigrare a Torino
Ho passato trent'anni ad assemblare prima la centoventisette poi da uno stavo pensando di andare in pensione vicino a Melfi
E da dove vengo dalla mia campagna e ci hanno piazzato c'hanno piazzato la fabbrica quindi anche geograficamente bio graficamente
Non esiste il Nord e il Sud ma esiste semplicemente la questione del governo dei processi di ristrutturazione unitario cioè a questo punto è chiaro che l'unica risorsa strategica è la partecipazione del soggetto popolare in particolare della classe operaia rispetto ai temi specifici dello sviluppo la latenza imprenditoriale è l'elemento più debole
E sostanzialmente e la percezione che abbiamo tutti che negli ultimi vent'anni la Finanza ha giocato un ruolo di destrutturazione dell'industria e di magari organizzazione di vicende private ecco questa contraddizione quella che oggi ci posizione a livello di governo dell'industria mondiale dell'auto in una posizione molto debole
Quindi paghiamo noi complessivamente problemi di mancata governo di industrializzazione nelle fasi in cui lo scontro per esempio sull'auto così evidente
Allora protone come simbolo di una latenza dell'imprenditore italiano
Io ti passo la parola
Anche se poi alcune domande mi verranno anche a me nelle permettere
Sì io credo anch'io come diceva prima Marchisio che a Crotone si accompagnano altri vale di crisi altri punti ed è un po'lo specchio di una che di una crisi di un modello di sviluppo ecco però in Crotone anche emblematico devo dire di una serie di polemiche furiose che sono nata in questi giorni soprattutto sui giornali
Polemiche in larga misura antimeridionali anti sud che io credo che possono trovare terreno fertile soprattutto qui nel Nord anche nel senso comune della gente che possono trovare un qualche assegno
Io qui visto che non c'è il un industriale cercano di fare l'avvocato del diavolo dimettermi un po'nei panni dell'industriale
Qui proponendo per esempio a Mussi alcune domande che faceva un famoso editorialista del Corriere della Sera il professor Panebianco l'altro giorno domande anche provocatoria in questo senso
Panebianco accusava in sostanza il vecchio partito comunista e oggi il partito democratico della sinistra
Di avere una cultura statalista anche industriale assistenzialista parassitaria e che tutto questo aveva avvicinato il caso Cottone la fabbrica di Crotone la fabbrica una fabbrica che produce solo debiti e che diceva Panebianco bisogna chiudere e vai al cielo se Ciampi
Non avesse deciso la chiusura di questa fabbrica ecco come risponde Mussi è questa
Panebianco
Di Ugolini c'è una feroce battuta di critiche io non faccio mia naturalmente guardo bene in tanti hanno fra due anni fa di Bertold Brecht
Che dice qualche volta gli intellettuali sono persino intelligenti no ce n'è molto intelligenti ma io invece la traccia di esclusi i professori e qualche volta i professori scrivono persino di cose che conoscono
Nel caso dell'editoriale di Panebianco il professor Panebianco ha scritto di cose che non conosce
E quindi questo attacco che parla rivolto essenzialmente a sinistra contro di noi erano attacco fondato su
Sull'ignoranza sulla scarsa informazione pare bianco dici ecco crotonese empio di una cultura di una politica statalistico assistenzialistica di cui è responsabile alla pari la DC e il Partito comunista italiano è che la sinistra non sa scrollarsi di dosso non è obbligatorio
Che Panebianco chiunque conosca la storia della società e del gusto italiano che conosca Crotone non sarebbe neppure obbligatorio che scrivesse per forza naturalmente ma invece
Pare che siano proprio tenuti a esprimersi su tutto
Gli hanno ricordato altre due intellettuale sull'Unità invece conoscano meglio la storia industriale italiana io stamattina opposto alla Camera parlando per il PDS su questo anche l'interrogativo a Paolo Savona
Anche lui un professore che a lungo frequentato gli uffici studi a Confindustria come ministro ancora non so esprimermi ma non mi pare che sia un granché mi pareva meglio come ricercatore dell'ufficio studi a Confindustria
Le le fabbriche chimiche di Crotone Inzago nate nel mille novecento cinquanta o sessanta perché le volevano la DC o il Partito comunista
Sono nato negli anni venti tornate molto prima l'esistenza di questi partiti e sono nate nel cuore di una terra come un'isola industriale in un grande mare gli anziani si ricorderanno che era quello della cui fondo lì c'era la marea dei braccianti poveri cristi di carne quelli che ancora guardiamo nelle immagini Di Carlo le di dei grandi pittori che li hanno ritratti negli anni dell'occupazione delle terre a due passi da Crotone cioè Melissa
E ancora lui quando c'erano queste due idee industriali intorno c'era nel Medioevo la grande proprietà delle famiglie nobiliari la guardiania e c'è stata una grande lotta per liberarsi dai rapporti di proprietà medievali per liberarsi dalla in fondo e c'è stata una grande opera è una grande battaglia di riscatto e di emancipazione dei contadini dei braccianti poveri
E uno degli strumenti che hanno avuto disposizione per liberarsi di questo incredibile passato che sembra un pezzo di una di una storia antica trasferito nel Novecento
Mille novecentoquarantasei
La vita media delle popolazioni sulle terre propone signora ventiquattro anni
Ventiquattro anni
Sì lavorava all'alba
A buio poi si tornava a piedi a casa altre tre quattro ore non fatte per tornare a casa per le fabbriche gli sono state lo strumento fondamentale dell'emancipazione e sono state fabbriche produttive per decenni fabbriche produttive
E sono arrivati ad occupare più di cinque mila operaia nelle fabbriche più diverse altre migliaia nell'indotto intorno insomma un pezzo di economia moderna di industria
Di possibile mercato e questo grande Apologia che si fa sempre del mercato di possibile ingresso in un mercato moderno delle merci
Ora vedete io sono testimone diretto anche perché nei primi anni ottanta per tre anni sono stato segretario del Partito Comunista in Calabria
E ricordo le battaglie dell'opera e degli operai dei lavoratori non solo operare poi di tecnici degli ingegneri
Di Crotone che siccome sono meno fessi e sprovveduti di molti che gli puntano il dito contro
Hanno capito abbastanza presto che certe produzioni invecchiano
Che certi prodotti andavano fuori mercato
Che certe tecnologie energivore dovevano essere cambiate sostituite rinnovate
Pesano più di dieci anni che aperta una battaglia per ristrutturare e rinnovare gli impianti per aver finanziamenti dall'ENI da governi
Naturalmente Lennie governi gliene hanno promessi a bizzeffe di interventi di investimenti non di assistenza
Per avere lo stipendio senza far niente di lavoro produttivo
E venivano approda proporli naturalmente apro metterli particolarmente vicino alle campagne elettorali come voi potete facilmente immaginare
Fino a che batti e ribatti quando ormai gli occupati dai cinque mila diventati mille due
Poco più
Lei è lì che M la Pertusola cellulosa calabra poche aziende medio grandi
Alla fine tanto sudore tanto tuonò che piovve è stato fatto un accordo nell'ottobre del mille novecentonovantuno
L'accordo prevedeva una riduzione di posti di lavoro all'NTM
Che una parte di operai si licenziasse lo perché venissero assunti e cento trenta sono stati convinti a licenziarsi nuova azienda
Che dovrà produrre racchette da tennis di grafite
Quaranta miliardi sono stati spesi
Ma questa azienda non s'è mai vista
Esaminata una racchetta non è stata assunta un lavoratore
E qua e l'impazienza e Reno è scoppiata la richiesta di cassa integrazione e l'ENI che M il vaso traboccante per la verità diciamo così erano abbastanza esperti Calabresi io vedete su questo sono d'accordo con Giorgio Bocca solo su queste poi punte a capo sul resto
Non sono più d'accordo sono d'accordo nel non fare del meridionalismo piagnone de quelli poveretti anche per richiamare le responsabilità di quella gente di quelle popolazioni
Che non sono solo vittime spesso sono stati recepiti responsabilità anche politiche topici politiche
Sociali civili
Non sono state solo vittime qualche volta sono stati i carnefici di se stessi quindi è inutile fare del piagnisteo
Però poi la responsabilità finisce lì vedete
Tanti anni fa avvenga fa venne fatta una media impresa industria chimica Lamezia Terme la sì
Migliaia di occupati
Sono ancora in cassa integrazione mi pare dal mille novecentosettantasei perché la fabbrica è stata aperta due mesi
Poi venne fatto un altro colossale investimento a Salina Ionica Reggio Calabria la liquidità doveva produrre ve le ricordate le famose mio proteine quelle estratte dal petrolio
Che servivano per mangimi animali venne fatta la fabbrica luccicante doveva aprire si accorsero ammesso che quella roba non si può dare la colpa agli operai dove vi erano stati assunti era quante volte l'anno in cui venne aperta la chiave andata così e poi ritirata così chiusa voi si passate è un monumento di precoce altra logica industriale da un mucchio di ruggine poi venne fatto il porto di Gioia Tauro uno dei più grandi del Mediterraneo
Mille cento miliardi dispensa altre Aes di dieci anni fa
Doveva Asquith ostentare enormi navi intendevano portare carbone che dovevano portare i prodotti d'acciaio fatti nella fabbrica devono essere lì son tre pescherecci
A quel tempo la Calabria era un terreno di conquista c'erano gli orsi di Orsi Illy i Rovelli gli Ursini incerto il capitalismo d'assalto che dallo Stato prendeva fiordi denari migliaia di miliardi poi le partecipazioni Zagli sono aggiunti poi è arrivata anche una generazione di imprenditori persino peggiori dodici anni no
Con un ammanco appesa alla mafia con quell'altra sul portafoglio delle tangenti allora scusa non è vero che il capitalismo non c'entra come ha scritto senza il nostro amico Panebianco Panebianco ha perso un'occasione per stare zitto
C'entra eccome quei capitalismo lì
Quando la goccia anatra bucato il vaso è scoppiata la rivolta io badate non è che qui sono venuto per dire dieci cento mille Crotone che mi auguro che ora lotta per il lavoro vada avanti
A bottiglie incendiarie e a blocchi stradali
Ma oggi persino uomo prudente come presidente a Repubblica ha fatto un discorso in cui dice capisco la rabbia di chi perde il lavoro
E la rabbia di quelli che perdono il lavoro sapendo lavorare e sapendo che se lo perdano lì ormai difficile lavoro ritrovarlo anche a Milano a Torino a Genova e persino a Firenze a Bologna ma se lo perdano lì non lo troveranno mai più non si passa neppure da licenziamento alla speranza di qualche altra cosa si passa al licenziamento al nulla
Per cui del vedete dice colpa del vescovo se la son presa in quel povero vescovo
Che è stato uno dei primi vescovi d'Italia mettersi in piazza contro la mafia quando il vescovo di Palermo diceva che la mafia non esiste monsignor D'Agostino era in piazza a Crotone a dire la mafia esiste
E vorrebbe che questa gente messa in libertà in mancanza di alternative poi diventasse come possibile
Ma no avanza per la macchina
Per cui la battaglia Crotone non deve essere c'erano i giornalisti che volevano qualche cosa piccante dell'Indipendente del Giornale di Montanelli magari per farmi dire diva quelle di Crotone abbasso quelle di Sesto San Giovanni
Ma queste sono provocazioni e miseri
Viva una lotta che deve ottenere dal governo e quello che gli abbiamo chiesto alla Camera stamattina
Un progetto di Orengo silenzio intero industrializzazione nonché gli dia brevi manu a piè di lista a carico del bilancio statale qualche sussidio non è questa la domanda
La domanda che non si cancelli un grande polo industriale anzi si investa per rilanciarlo e mi pare una domanda assolutamente leciti
Cremasche
Che Umma
Lunga militanza nel sindacato anche qui a Bologna mi sembra di ricordare
è stato il sindacato è stato chiamato in causa in queste polemiche soprattutto per le forme di lotta che hanno che tutti noi abbiamo visto adottate dai dagli operai di Crotone
Forme di lotta devo dire che facevano impressione coi fuochi
Alla televisione di notte
Ecco qui
Non si manifesta anche un ritardo
Del sindacato
Bisognava proprio giungere a questo non si poteva anticipare questo scoppio decollerà che è sembrata improvvisa per tanta gente
E perché queste forme di lotta secondo Cremaschi per fare spettacolo per arrivare come molti hanno scritto in questo modo e solo in questo modo sui giornali cioè oggi l'azione sindacale la lotta non può avvenire che in queste forme estreme
Io e tanto dico subito che le forme di lotta
Sono legate
Qui in molte altre realtà alla drammaticità della situazione che vivono le persone
Voglio dire che evidente che noi siamo in un momento nel quale chi perde il posto di lavoro hai bisogno di farsi sentire
Ed è stato abituato non dal sindacato bisogna dirlo ma dai mezzi di comunicazione di massa
Da un certa cultura della società io dico di più da una da una cancellazione del lavoro che c'è stata per tutti gli anni Ottanta perché negli anni ottanta il lavoro era sparito dalla Società italiana
Addirittura i lavoratori si vi era considerato una specie in via di estinzione dalla cultura di questo decennio e lavoro è stato messo ai margini e ovviamente è chiaro che nel momento in cui esplodono drammi occupazionale come quello di Crotone
Beh è evidente che noi siamo di fronte al fatto che uno per farsi sentire usa i mezzi che purtroppo in quest'ultimo decennio questa società a ha diffuso come i mezzi per cui ci si fa sentire
Ma io dico anche un'altra cosa e poi vorrei invece fare una breve umbre una breve considerazione rispetto alle cose che arrivano dette prima anche da Mussi
I ritardi del sindacato derivano da una questione di fondo ci sono sicuramente cercherò di dire quali particolare però bisogna partire da un'analisi
Io non so se i lavoratori che perdono il posto in queste industrie non troveranno più nessun posto di lavoro
Io so una cosa che è quella che sta avvenendo e corre il rischio nel Mezzogiorno di riproporre e di riprodurre in altri modi lo stesso meccanismo degli anni Cinquanta
Negli anni cinquanta che cosa c'è stata la distruzione di un'economia è stata distrutta l'economia del Mezzogiorno
E la gente è stata costretta a emigrare e queste migrazioni ha portato appunto i lavoratori del Sud ad andare riempire i cantieri vuole fabbrica la FIAT a Torino eccetera
Oggi non siamo a questo nessuno degli industriali pensa alla riapertura delle dell'emigrazione dal Sud al Nord
Si pensa l'opposto si pensa a un progressivo investimento in queste realtà ed è questo il giusto ovviamente ma condizioni diverse che nel passato
Qui se mi è permesso
Bossi
Panebianco che peraltro devo dire fa parte di quest'aria di intellettuali che fino a dieci giorni prima
Di una certa data erano craxiani poi sono passati in blocco con Bossi o giù di lì prima parlavano di governabilità eccetera poi parlano di efficienza nota la sette stenti all'ISMU con la stessa arroganza pensato che la condizione di fondo dell'intellettuale italiano e fare i voltagabbana ma detto questo
Non mi interessa tanto questa posizione mi interessa sottolineare perché
Di Bossi pane bianco la Confindustria in qualche modo imbrogliano gli operai del Nord che cosa dicono questi
Dicono no alle sentenzia lirismo no all'assistenza verso l'industria meridionale
Se il Mezzogiorno vuole crescere dice Bossi esplicitamente lo dice anche ormai anche la Confindustria immagino che prima o poi lo dirà anche Panebianco lo Nemo comodo per fare un'industria al Sud è tornare le gabbie salariali e peggiori condizioni di lavoro peggiori condizioni di salario
Allora io non dico che c'è un disegno occulto però metto la fianco due questioni da un lato
Nell'industria
Nella quale nel Mezzogiorno i lavoratori hanno diritti e condizioni uguali lavoratori del Nord si chiude
Dall'altro cresce
A partire dal investimento di Melfi a cui faceva riferimento Marchisio Unindustria grande piccola media nella quale i lavoratori non hanno più gli stessi contratti e gli stessi diritti del Nord dei lavoratori del Nord
Si va dalla situazione massima di Melfi
Che ovviamente non è paragonabile ad altre situazioni che ci sono nel Mezzogiorno e purtuttavia io credo che noi dovremo considerare il fatto che gli operai che a Melfi produrranno l'appunto
Verranno pagati il venti per cento in meno e lavoreranno il venti per cento in più degli stessi operai che fanno lo stesso lavoro a Mirafiori
Ci sono zone ancora più degradate del Mezzogiorno ad esempio la piccolissima industria che sta crescendo nei quartieri Mende delle grandi città un'industria a livello di Hong Kong
A Napoli c'è una situazione di De scolarizzazione cioè molti bambini o giovani non fanno le scuole non arrivano neanche non dico a ai sedici anni Mannarino neanche la scuola dell'obbligo
Ma molti di questi bambini lavorano
Nel Mezzogiorno d'Italia sta tornando il lavoro minorile ci sono lavoratori clandestini che fanno le scarpe laboratori clandestini che fanno piccole parti meccaniche
C'è cioè una situazione tipo Hong Kong tipo Singapore che già sta crescendo e allora che cosa dicono in realtà Bossi la Confindustria Panebianco quando dicono
Che no all'assistenzialismo
Dicono ovviamente non è che dicono semplicemente che non bisogna rubare nell'industria perché è evidente che l'industria chimica è un'industria dalla quali Italia si è rubato ma
Io non ho mai Credit pensato che per togliersi il cappello bisogna tagliarsi la testa cioè non è che bisogna dire che non c'è più bisogno dell'industria chimica perché in Italia i governanti solo industria chimica ci hanno rubato perché i Paesi più avanzati hanno l'industria chimica
E i loro governanti non rubano io non capisco il fatto ma qui ritorniamo al fatto che sono prezziari convertiti molti di questi leghisti che in qualche modo si passa dalla giustificazione i qualcosa si giustifica che si ruba perché si è no no lavoriamo chi ruba no aboliamo l'industria su cui si rubano
Io penso che bisogna abolire chi ruba e fare un'industria che tenga e che regga la competitività internazionale
Bene un'industria chimica qualsiasi Paese avanzato c'è la c'era la Germania Cina Giappone ce l'hanno gli Stati Uniti quindi non è vero che assistenza investire di una grande industria chimica tra breve si aprirà lo stesso problema e per l'industria siderurgica
Noi andremo rapidamente nel giro di poche settimane è una crisi drammatica della siderurgia del nostro Paese
Che propone prova in più nella quale si metterà ancora in discussione un grande stabilimento del Mezzogiorno lo stabilimento di tanto bene domando l'Italia non deve avere più la siderurgia
L'Italia non deve avere più la produzione d'acciaio
Io so qual è la sua lo lo sbocco se noi faremo anche qui una battaglia contro l'assistenzialismo la battaglia sarà il risultato sarà che da un lato certo ci sarà una destro una deindustrializzazione
La chiusura o il ridimensionamento di Taranto altri drammi sociali altre situazioni esplosive parlato compreremo l'acciaio dalla Germania
Questo che sta già avvenendo quindi in realtà la questione di fondo e se l'Italia deve avere un'industria
Se il Mezzogiorno deve essere sede di un'industria e terza questione ritorno al punto che dicevo all'inizio terza questione B e se i lavoratori dell'industria del Mezzogiorno debbono avere le stesse condizioni dei lavoratori del Nord
Dove si imbrogliano non solo i lavoratori del Mezzogiorno ma gli operai del Nord dove Bossi Panebianco eccetera
Lo agli operai del Nord facendogli credere che si salvano stessa che stanno meglio sei studi va in malora in qualche modo diventa la sede di un'industria da terzo mondo
Bene questa sarebbe un'operazione di degrado della dell'intero apparato industriale del Paese che porterebbe appunto a una situazione in cui alla fine di anche gli operai del Nord pagherebbero che cosa succederebbe succederebbe in peggio la situazione che rischia di giacche succedere per l'appunto
E cioè gli industriali prima fanno chiudere le fabbriche del del sud dove dove c'è una condizione di lavoro uguale a quella del Nord poi impiantano nel Sud fabbriche a me a condizioni
Peggiori per i lavoratori e poi chiudono le fabbriche hanno come è successo in altri posti
E diranno agli operai del Nord che se vogliono lavorare ancora devono accettare le condizioni dei lavoratori del mezzogiorno e si apre la guerra tra operai del Nord e il Sud lastra
Gli operai del Nord diranno ma allora se torno torno lì indietro anch'io rinuncio anch'io un po'di salario di reduci anch'io un po'di condizioni di lavoro per tenere qui l'impianto già sta succedendo questo
Al sud della chiedono sono disposti a fare l'appunto al venti per cento di salari meno al nord faremo l'appunto al venticinque per cento di sedare il meno e in quest'asta c'è il degrado della condizione di lavoro e la distruzione dell'apparato industriale in questo dico
Nelle cose che stanno avvenendo in questi giorni l'assistenzialismo non c'entra niente ci sono prove di una ricostruzione di un meccanismo di sviluppo selvaggio che rischia in altri modi di riprodurre i disastri degli anni Cinquanta nel nostro Paese
Spostando le zone colpendo le zone diverso dalle altre ma riproponendo quella questione
Qual è il limite del sindacato
Il limite del sindacato di essersene accorto troppo tardi di questo questo è un limite che noi abbiamo
Noi ci siamo accorti troppo tardi che la questione occupazionale la questione del lavoro è la questione centrale di questo Paese e che non si risolve solo al di là dei giudizi che si possono dare se questi accordi con accordi che intervengono sulla scala mobile che intervengono sulle politiche dei redditi non c'è questo caso ma un meccanismo automatico
Non è vero quello che ci hanno fatto credere per tanti anni che se il sindacato voterà i salari
Che sei governo fa una politica di compressione di certi costi se in parte si taglia la spesa sociale se cioè si fanno delle operazioni dal lato dei costi automaticamente
Io e si rimette in moto il meccanismo dell'economia
Io dico Sempre probabilmente sarà un caso ma non sa però come si dice a pensar male qualche volta ci si prende anche sarà anche un caso ma il fatto che noi abbiamo la più grave crisi occupazionale dopo che è stata abolita la scala mobile e dopo che ci è stato spiegato per anni che la scala mobile che una volta abolita la scala mobile economia sarebbe ripresa perché erano i salari che succhiano sostanzialmente la crescita industriale tagliando i salari
Sì avrebbe avuto inevitabilmente la ripresa dello sviluppo il fatto che proprio quando abbiamo e sono due anni nel nostro Paese che questo avviene i salari dei lavoratori dell'industria
Che aumentano a un ritmo inferiore all'inflazione aumentano a un ritmo del due tre per cento con un'inflazione del quattro cinque per cento il che vuol dire che ogni ma alla fine di ogni mese io o meno soldi per comprare roba
Perdo sempre più potere d'acquisto bene il fatto che noi abbiamo la più grave crisi occupazionale del nostro Paese
Di fronte alla prima grave dal dopoguerra recessione del nostro paese di fronte a un taglio dei salari come ci stati questi ultimi due metri cioè il di fronte al fatto che ci hanno spiegato che se avrà o meno salario era o più lavoro
Noi abbiamo la più grave crisi occupazionale proprio quando c'è la marzo giorno a maggior perdita salariale per i lavoratori ecco questo dovrebbe essere una riflessione
Una riflessione profondamente autocritica io credo per tutti gli economisti del nostro Paese che continua a riproporre la stessa ricetta mi fa venire in mente davvero certi dottori del Seicento che non sapendo come curare in nessun modo i malati per qualsiasi cosa facevano il salasso che usavano
Quelle bestie che mettevano addosso una vera qualsiasi malattia di mettevano il salasso ci sono economisti che ancora adesso continua a dire che il problema il costo del lavoro che il problema sono i salari
E qui pensano che in questo modo non so fino a che punto si arriverà a un vogliono arrivare prima o poi si rimette automaticamente in modo me colonia ecco io penso che ci vuole un'autocritica profondi questi sindacato deve fare una scelta diversa
Il sindacato credo anche la sinistra devono capire che il lavoro da solo non viene ci vuole una battaglia per il lavoro ci vogliono progetti per il lavoro
Ci vuole una lotta per il lavoro ci vogliono piani programmi per il lavoro e ci vuole anche una battaglia per spostare risorse soldi dai settori nei quali non fruttano fruttano speculazione o frutta nodi o fruttano dissipazione ai settori del lavoro ma questo richiede una scelta che va in direzione diversa delle cose fatte negli ultimi anni
Mussi
Tu sei anche vice capogruppo del parlamentare del PDS e c'è un'occasione di patente a quella battaglia di cui parlava adesso Cremaschi perché c'è una legge finanziaria che è appena uscita e che in qualche modo ha a che fare anche o dovrebbe avere a che fare con il caso Cottone
E con i problemi drammatici aperti per l'occupazione
Ecco perché che cosa fa bene che cosa va male in questa finanziaria
E davvero come come è sembrato dire Ciampi una specie di porta stretta per poter risanare il Paese per poi avviare la ripresa e il PDS in Parlamento
Quali cambiamenti
Chiedeva quali proposte fa proprio per rispondere alle esigenze suscitate anche da una vicenda così forte drammatica come quella di Crotone
Sì rispondo prima però una parola sulle cose che diceva
Cremaschi che popolo gettare un ponte anche sullo sviluppo della discussione
O in direzione di alcuni spunti che ci dava all'inizio Marchisio
Cremaschi ha detto delle cose che non appartengono a qualche stravagante opinione di qualche minoranza sindacale
Perché anche qui una delle uno degli aspetti dell'ignoranza avere quello di non conoscere come va il resto del mondo lo si studia sempre meno allora un anno fa avete diventa presidente a Confindustria
Ed espone
Il suo manifesto il suo programma
Il programma era costituito essenzialmente in due punti
Il primo punto è quello no perché si è cominciato a battagliare su questo nel mille novecentottantaquattro
Quando gli industriali sostenne erano il famoso taglio dei quattro punti di scala mobile
Come sta dimostrando l'inchiesta Mani pulite Tangentopoli pagando in tangenti più di quanto avrebbero pagato ai loro operai se fossero restati quattro punti di scala mobile
Ma sorvoliamo su questo aspetto che può anche indignarci
Costo del lavoro
E il costo del denaro
Quando avete diventa presidente la Confindustria la dinamica del costo del lavoro italiano effettivamente più elevata che la media europea
Ma il costo del lavoro se uno faceva la fotografia un anno due anni fa in Flash
Era sulle medie europee
Correva di più ma era sulle medio rope
Si sono fatti degli accordi il costo del lavoro cresce al due tre l'inflazione cresce al quattro e cinque vuol dire che ogni anno il salario operaio o lo stipendio dei di
Dette lavoratori dipendenti perde due punti e mezzo
Ci sono categorie che hanno contratto fermo da quattro anni
E che hanno perso il dieci quindici anche il venti per cento di salario
Va bene comunque questo sì ottenuto si è affermato costo del lavoro anzi vi si è fatto fare un passo indietro l'inflazione anche se è calata
è più alta del costo del lavoro
Abete ricordo disse
Mi basterebbe la riduzione di tre punti del costo del tasso di sconto del costo del danaro
Per poter rilanciare gli Investimenti l'economia italiana l'iniziativa privata
Costo del lavoro
è sceso più dell'inflazione
Il denaro
è stato ribassato di più dei tre punti chiesti da dette un anno fa e ancora troppo alto verissimo
è troppo alto rispetto ai tassi che si pratica negli Stati Uniti o in Francia o in altri Paesi verissimo il differenziale negativo ma è meno tre punti
Come mai non succede niente
E in una in un anno abbiamo avuto un vero e proprio crollo della produzione industriale una crisi dell'industria una disoccupazione che è risalita oltre il dodici per cento
Ma Crotone il trenta cosa che forse Panebianco non sa e nel sud del sedici diciotto denti ventiquattro
Ma comunque ormai molto alta insopportabilmente alta per esempio nel famoso Triangolo industriale che non so se oggi ancora ci sono le condizioni per definirlo che triangolo industriale Milano Genova attori
Come mai non è successo niente
Intanto perché noi soffriamo di un particolare deficit che ricordava Marchisio ed è un deficit di borghesia industriale perché noi abbiamo un'imprenditorialità
Debole Sbrinz dell'Ata
Che s'arrangia i momenti di crescita
Italiana o internazionale ma appena ci sono i primi segni di crisi non sa più che cosa fare e si mette capelli le mani nei capelli ma non è più capace di iniziativa e purtroppo nella formazione storica del nostro Paese
Una delle grandi debolezze di una imprenditorialità che sia galleggiato nel piccolo nel sommerso persino in quel sommerso che oggi bisogna portare alla luce tirare a galla di cui parlava Cremaschi
Ma che restata con le mani in mano a guardare invece l'iniziativa di altre concorrenti di altri paesi che anche momenti di crisi avevano ben altra capacità di rischiare del proprio di rischiare del proprio
Perché l'imprenditore come Lucchini ha più o meno come agenti
La fabbrica dei valori quattrocento miliardi che è stata data gratis se con il consenso del governo a ridurre il settecentotrenta gli occupati è certo che quest'anno il bilancio va un po'meglio poi si andrà male la chiude e a questa non è capacità imprenditoriale capacità di rischio invenzione
Scoperta di modi di produzione confronto con i livelli più avanzati della competizione internazionale questa è un'altra cosa quindi attenzione a dare dell'esistenzialismo gli statalisti ai lavoratori quando chiedono il lavoro
Si è scoperta una verità grande come una casa
Che se non c'è una politica attiva in virata
Ho visto documento
Prodotto dal commissario della Comunità europea al signor Flint sulla questione del lavoro del costo del lavoro
Che manda una raccomandazione a tutti i Paesi che compone Comunità europea e dice non vi fate l'illusione che agendo semplicemente sul costo del lavoro PIL riducendo riducendo riducendo il salario alla fine si avrà lo stesso lavoro di qualità ma molto meno pagato perché a quel punto non avremo più lavoro dice non è non è un bolscevico è
Signore moderato credo conservatore inglese dice la strada che porta semplicemente a stringere che che che la strada sulla quale c'è semplicemente le viti per stringere il lavoro
Stringere questa vite sul lavoro a Suzzara e sul lavoro non porta da nessuna parte porta in un vicolo cieco ed è una prova provata del quello che sta succedendo in Italia della verità di questa raccomandazione comunitaria
Si sta scoprendo cioè che per il lavoro occorrono grandi politiche nazionali
Il sovranazionali mira occorrono oltre che impegni di qualità dei privati investimenti pubblici da qui da pubblica i pro e politica che occorre formazione scuola ricerca scientifica a proposito dei maschi nel protocollo del tre luglio il governo si impegna massicci investimenti sulla scuola
Ho visto il decreto duecentottantotto a Rosa Russo Iervolino che riduce cinquantasei mila classi ma la fine che farà per esempio l'obbliga sedici anni ancora non è chiaro
E il governo si impegna a portare almeno al due per cento nell'accordo del tre luglio
La quota di prodotto interno lordo destinato alla ricerca scientifica che è un punto strategico se si perde qui abbiamo perso tutto vero
E non vedo ancora però impegni seri per attuare quell'accordo ci vogliono politiche mirate perché in questi anni ci sono altri governi che ci stanno pensando
E c'è dell'OLAF per questo dico a Panebianco agli altri informate dei ragazzi
Si è scoperto che questi anni hanno portato ad una situazione che viola apertamente la legge economica classica cosa diceva legge economica classica a produzione crescente occupazione crescente
A occupazione calante a produzione calante occupazione calante quando c'è lo dell'espansione c'è lavoro quando c'è la recessione ce la disoccupazione
Non è più vero con le nuove tecnologie con la microelettronica
Perché può accadere che la prima parte della legge vale a produzione calante occupazione calante e questa è una regola ferrea quando c'è recessione la gente perde lavoro
E invece poi può accadere che occupazione crescente ok reale produzione crescente occupazione stagnante o persino in arretramento
Allora occorrono politiche mirati attive del lavoro
E occorre che anche il governo italiano e l'Italia partecipi a questa grande discussione
Che vede ingaggiare una grande battaglia tra conservatori progressisti Pradè sta a sinistra e che riguarda il mercato del lavoro qualità del lavoro e orario di lavoro perché ormai matura come fu in pieno Ottocento un'altra grande spallata per una radicale riduzione d'orario di lavoro bisogna come dice dell'otto no come dice Rosa Luxemburg
Parte delle travaglio
Dividere lavoro redistribuite lavoro e questo si fa con un grande impegno a cambiare radicalmente il mercato cominciando dagli orari di tutto questo ancora si vedano poche tracce Caro Marchisio nonostante che ci sia qualcuno che tenta di sfondare a pedate questa porta ma credo che non dobbiamo fermare questa spinta perché questo ormai il momento è è il punto storico in cui si pongono queste questioni
La domanda di Ugolini sulla finanziaria
Questa è una finanziaria che dice e non dice fa il rimanda
L'anno scorso si presentò con la faccia feroce Amato novantatré mila miliardi d'un botto e poi ci fu a fine anno l'aggiustamento di un altro bel po'di miliardi sedici mila mi pare e si arrivò ad una manovra di maggiori entrate
E di riduzione di spesa che superò nel novantatré novantatré mila miliardi e cento mila miliardi ora si vede anche vero che effetti recessivi avuto di calo della domanda sul mercato interno con una crescita pesantissima della pressione fiscale e con un drastico taglio alle spese in particolare le spese sociali questa Finanziaria Dini Ciampi sono ventotto ventinove trenta mila miliardi vale un quarto di quella di Amato e più leggera
Ma alcuni difetti gravi
Su cui noi daremo battaglia parlamentare
Battaglia politica
Non so esattamente che cosa farà il sindacato visto annunci di di resistenza di opposizione a certe parti di questa finanziaria l'unica cosa che va veramente bene della finanziaria e che promette una riduzione di un punto e mezzo la pressione fiscale novantaquattro questo va bene perché siamo arrivati a quarantatré per cento ormai siamo ai vertici europei
E il fisco porta via troppo
Lavoratori dipendenti e a quelli autonomi che pagano fino all'ultima lira dovuta ormai una pressione che è diventata insostenibile la finanziaria di quest'anno a differenza di quella di Amato annuncia la riduzione di pressione questo va bene
Le cose che non vanno bene
Non c'è una difesa del potere d'acquisto delle pensioni soprattutto quelle basse
Rimandata ancora
C'è sulla sanità a parte diciamo
L'annuncio dell'abrogazione della famosa tassa dell'ottantacinque mila lire per novantaquattro a riprova che era una bufala
Io penso che dobbiamo batterci fino all'ultimo perché venga abolita anche per i novantatré non solo per il novantaquattro e quelle non son tasse quelli sobbalza l medievale
E la gente fa bene anche lì a resistere a protestare
Però c'è questo fatto che verranno esentati dai ticket oltre sessantacinque anni sotto i dodici
E per il resto si pagano tutti i ticket
è un operaio in cassa integrazione di quarantadue anni con la moglie che non lavora di trentotto e un figlio non i politici li paga tutti i ticket
E allora è vero che siccome in Italia c'è l'imbroglio fiscale cioè molti che non pagano e può capitare che Pizzi Cagnola o che va a tutti gli anni alle Maldive dichiari io sette milioni l'anno di reddito e quindi il sette e quaranta non è sempre veritiero
Però bisogna mantenere una fascia di esenzione dei ticket e per le categorie le fasce sociali che effettivamente non è che son cattive non possono permette e questa è una cosa che va modificata
E infine e soprattutto va modificata nella Finanziaria una cosa grande come una casa e del punto di critica nostra fondamentale
Che sui Investimenti lavoro
Non c'è una lira per far cantare un cieco come si dice con proverbio cinico dalle mie parti in Toscana
Che l'impegno preso di spostare risorse
Verso gli Investimenti la produzione e l'innovazione il lavoro quest'impegno non viene rispettato
è vero che questo governo non deve fare a rivoluzione deve traghettare alle prossime elezioni che devono essere presto perché così non si va avanti e così si rischia di sfasciare tutto deve traghettare presta nuove elezioni
Ma nel frattempo non si può mandare allo sbando un Paese che ha tre milioni di occupati perché anche la cui
Viene un rischio mortale le quindici batteremo perché in questa Finanziaria nessuno chiede la luna
Ho in molti di più di quelle che sono stati annunciati tant'è vero che per generalista l'idealista della stampa suggerisce al governo beh
Ammorbidite un altro comma trovate soldi per gli investimenti e per il lavoro credo che sarebbe molto grave una finanziaria che non è feroce come quella di Amato ma che su questo non desse risposte a quanti hanno diritto a questo punto della vicenda italiana ad avere delle risposte positive
Ma io chiederei anche a Giorgio Cremaschi
Una sua valutazione
Sulla legge finanziaria sulle cose che ha detto adesso Mussi con una giunta però una Giunta che riguarda la risposta del sindacato questa Finanziaria la Cgil Cisl UIL finora hanno annunciato una manifestazione dei pensionate che si annuncia abbastanza imponente a Roma altre iniziative se ho ben capito sull'occupazione c'è una discussione in corso nello stesso tempo c'è come tutti voi sapete un'altra iniziativa collaterale che è stata assunta da un gruppo consiglieri che si ritiri che i giornali definiscono autoconvocato in sono appalta i consigli che hanno avuto origine soprattutto a Milano che hanno indetto per il venticinque settembre a Roma una manifestazione
Che
Dovrebbe soprattutto toccare temi della finanziaria ai temi dell'occupazione
Ecco qui in questo stesso a testa L'Unità D'Alema rispondendo anche a domande di giornalisti e ha proposto un rinvio di questa manifestazione è una ridiscussione della piattaforma
La mia impressione scusa Cremaschi è che all'origine di questa cosa ci sia anche come dire il giudizio che tuttavia sul protocollo del tre luglio
Cioè un dissenso sul sull'analisi di quel protocollo sulle prospettive che può aprire o invece sulla sconfitta che qualcuno ancora volta vede qualcuno come come Cremaschi spesso vede in questo protocollo ecco io mi chiedo è possibile organizzare una manifestazione unitaria come si vuole organizzare partendo da un giudizio di questo tipo dà un giudizio sul protocollo del tre luglio di questo tipo che che vieta invece la maggioranza del sindacato italiano
Esprimere
Una valutazione sostanzialmente positiva
E comunque non rischia così anche questa manifestazione ad essere destinata diventa una manifestazione di una parte soltanto insomma
Ma io dico subito che io alla manifestazione
Del venticinque quella delli proprio promossa dai consigli di Milano iberici di altre realtà antro
Andrò a questa manifestazione anche se non condivido tutti i punti di quella piattaforma
Perché ritengo molto molto serenamente che oggi sia il momento di fare le cose
Si può avere delle critiche sulla quella piattaforma si povere delle critiche anche sul fatto che forse c'è qualche eccesso di strumentalizzazione da parte di qualche partito questo non c'è dubbio
Questo rischio c'è sempre nelle cose
E tuttavia noi dobbiamo anche mettere sull'altro piatto della bilancia il fatto che c'è bisogno di una vasta mobilitazione nel Paese se no le cose non si ferma non se no le cose non cambiano e c'è bisogno ma questo fa parte forse non dell'argomento di questa sera di un cambiamento sia nella sinistra si nel sindacato
Perché è chiaro che c'è una parte della sinistra
Per quel che mi interessa più direttamente del movimento sindacale
Che magari non è una grandissima forza quando si riuniscono i gruppi dirigenti a Roma che nelle fabbriche esiste presente sono delegati sono gente che lavora che vuole contare di più vuole pesare di più
Nel movimento sindacale io credo che questo sia una scelta che sia giusta e c'è bisogno di un cambiamento c'è bisogno dico se vogliamo
Trarre qualche conseguenza anche dalle analisi
Perché abbiamo fatto nell'abbattimento nella tornata precedente che se cambia tutta la politica del nostro Paese se si fanno certi giudizi di cambiano su su su quelle che sono stati gli anni ottanta anche la politica sindacale degli anni Ottanta secondo me va cambiata
E io credo che il sindacato deve ovviamente sulla base della sua autonomia sulla base delle sue scelte però decidere di muoversi
Io considero importante che i lavoratori cioè che i pensionati si mobilitino sulla Finanziaria
Però la finanziaria non è una questione dei pensionati non possiamo lasciare il pensionati a difendere le pensioni i problemi della sanità i problemi dello stato sociale
Giustamente anche i pensionati sostengono che dietro questo settore ma più generale della condizione di lavoro del nostro Paese
Quali sono i diritti dei lavoratori del nostro paese quali sono i diritti che del futuro avranno i lavoratori quali saranno i diritti che si preparano per i giovani che adesso entrano a lavoro
Insomma c'è bisogno io credo che non non sono mai esistite l'escussioni soltanto a tavolino lo sviluppo di questo Paese c'è stato uno sviluppo distorto accetto ma è stato anche uno sviluppo che ha visto io una crescita dei consumi delle condizioni di vita perché non perché è stato programmato a tavolino da qualche governo ma perché del corso di tante tante lotte abbiamo cambiato l'economia di questo Paese
E ad abbiamo avuto un momento di grande riflusso di grandi difficoltà ma non c'è dubbio che sulle questi sei su quelle questioni del lavoro il movimento sindacale confederale non interviene con forza
Beh ma io credo che il rischio è davvero che il movimento sindacale confederale nel nostro Paese
Diventi una forza magari molto grande dal punto di vista formale ma che parla sempre a meno persone questo è un problema che c'è nel nostro Paese siccome io credo profondamente nella necessità di un grande sindacato confederale
Magari unita
Più grande sindacato uguale fredda da da dal nord al sud
Un grosso indagato che abbia la solidarietà e l'unità dei lavoratori come punto centrale e penso con con con con terrore invece a rischio di una frantumazione del movimento sindacale
In tante armi sindacati diari di gruppi di tendenze o anche al ritorno perché no a sindacati di partito o cose di questo genere si come temo queste cose
Dico che la la soluzione a questo però nonostante il fatto che il sindacato si difende chiudendo si arriccia il se stesso in un ascoltando le critiche che sono evidentissime sindacato deve cambiare
Non è un problema di una maggioranza la maggioranza io credo che al di là di come è stato il pronunciamento del voto
Sull'accordo del tre luglio credo che chiunque abbia discusso in questa fase con i lavoratori poi ci sono anche i sondaggi ormai che lo dicono gli stessi iscritti
Del sindacato citato un recente sondaggio della UIL magre della UIL commissionato che diceva più o meno queste cose la maggioranza degli iscritti non parlo dei lavoratori non iscritti al sindacato che purtroppo sono sempre di più
La maggioranza degli iscritti ai sindacati confederali chiede un cambiamento chiede una una rinnovamento dell'organizzazione sindacale e questo è un punto che o si dice che sono tutte invenzioni e allora cerca si aumenta la difficoltà e la crisi
Oppure si decide come affrontare
E qui c'è un nodo non risolto che ovviamente non è al centro della nostra di questo di questa sera ma che conta poi i problemi di fondo che rinnovamento del sindacato parte dal ripristino della democrazia sindacale io ho molte ripeto non sono d'accordo con tutte le cose che dicono gli amici i compagni della Commenda movimento dei consigli però lo al loro riconosco un merito
Di avere risollevato la questione della democrazia se la sindacale certo mi si dirà adesso lo fa anche la CGIL è vero questo c'è un progetto di legge però io credo per capirci che l'esperienza ci ha insegnato che occorre oggi farsi sentire per essere ascoltati sono anni che in tanti posti di lavoro non si leggono i delegati non sarà colpa della CGIL so bad in molti casi la CGIL si batte per questo
E le altre organizzazioni sindacali dicono di no io vengo da una regione dove ci sono realtà penso alcune aree di Mirafiori dove da tredici anni non Siri e leggono i delegati a Mirafiori non si viene con i delegati per tredici anni i sindacati devono ovviamente facendo le riunioni nominano i delegati pensate in quanto cosa è successo pensate alla politica che c'era in Italia tredici anni fa
Ed è da tredici anni non li leggiamo i delegati ma è evidente che questo meccanismo che ha bloccato la democrazia sindacale poi porta altri fenomeni più negativi burocratizzazione re chiudersi in se stessi gruppi dirigenti che ascoltano sempre meno e che ovviamente si ascoltano più d'tra di loro che ascoltare i lavoratori io non credo che questo problema ripeto si risolve con la frantumazione io credo che vi si serve anzi c'è bisogno di un grande sindacato confederale ma credo che la questione del rinnovamento democratico del movimento sindacale sia una questione di fondo
E chiudo siccome è stato fatto un ragionamento sulla corda il tre luglio io sull'accordo del tre luglio da dire due cose qui ovviamente dicono opinione come anche sulle altre questioni totalmente personale
Accorda il tre luglio ha due difetti
Uno possiamo dire tutto quello che vogliamo però io credo che
è importante che ci sia stata anche una consultazione sull'accordo però guardate quando si fa
Quando si vuole essere democratici insomma lo si è un po'fino in fondo cioè si va a sentire la gente all'inizio e alla fine cioè io non ho partecipato a nessuna consultazione sulla piattaforma cioè i lavoratori italiani non hanno potuto decidere sul percorso che ha portato all'accordo il tre luglio
Cioè i lavoratori italiani non hanno potuto ad esempio decidere che era giusto abbandonare la richiesta di avere la scala mobile in favore dell'attuale meccanismo contrattuale hanno dovuto decidere se era meglio continuare questa cosa così oppure se era meglio andare avanti ma in una situazione in cui già le proposte del sindacato non erano state discusse e questo è un primo punto è un difetto
Perché uno viene chiamato come si dice a discutere a decidere alla fine di un percorso che dura due tre anni gli ultimi cinque minuti di questo percorso di dicono prendere o lasciare io trovo che questo è un modo sbagliato di affrontare le questioni
Seconda questione l'accordo del tre luglio d'accordo il tre luglio
è stato fatto con spirito molto diverso e questo è un altro punto su cui bisogna discutere io a Brema non è non c'è tempo anche delle critiche di merito su alcuni punti ma salto questo passaggio di riallaccia anche alla questione che sollevava prima Mussi l'accordo del tre luglio è stato fatto da tre parti che pensavano delle cose diverse
La sindacato in qualche modo di chiudere la vicenda scala mobile accordo del trentuno luglio eccetera stabilire un nuovo sistema industriale che permettesse di fare contratti
Il governo che pensavi realtà semplicemente di fare un accordo per la politica dei redditi perché tutta la parte che riguarda non solo questo ma le politiche industriali
La politica della ricerca eccetera non c'è niente nella finanza io non so quando verrà fuori io c'è una parte voluminoso appunto della corda il tre luglio che riguarda
Gli impegni del governo sull'occupazione sul lavoro l'impegno del governo sull'appunto sulla scuola o s'
Sulla formazione professionale o sulla ricerca impegni cioè per produrre risultati sul fronte dell'occupazione su cui ieri mi riallaccio le cose che ho detto prima non c'è nessun impegno realisti quindi un governo che in realtà
Ha fatto un accordo promettendo delle cose ma sapendo che molte di queste cose in realtà sono futuribili del resto bisogna dire nel raccordo del tre luglio a fianco di ognuna delle intenzioni del governo
C'è una frase
Che dice sempre
Che ci sono quelle frasi che noi sindacalisti hanno fanno fanno parte insomma dei punti
Negli accordi sindacali come servizio e rappresento per caso che faceva sempre dire questo non verrà fatto
Compatibilmente con le esigenze eccetera se guardiamo tutti gli impegni loro c'è compatibilmente eccetera se guardiamo tutte le cose nostre non è compatibilmente mossi da e basta
E quindi anche questo è un altro punto e terzo punto io capirei ancora un accordo con una Confindustria
Che appunto decide in qualche modo di cambiare di io capire una corda come quello del tre luglio con una Confindustria che dice
Va bene abbiamo fatto tutti degli errori adesso troviamo il modo col sindacato i cui lavoratori di uscire dalla situazione in cui ci siamo adesso dico terra-terra la cosa ma per cercare anche di di dire che poi questa è la sostanza della questione
Invece non è così
Abbiamo avuto questo convegno degli industriali di Cernobbio
Nove un solo industriali in realtà secondo me una posizione molto isolata De Benedetti ha fatto un
Timida autocritica
Sul passato come Agnelli abrogata al capitalismo agenzia a Barbara abrogato il capitalismo ma non mandando unendomi Capital ce lo dice il capitalismo la Brocato non c'è mai stato in Italia ci sono stati il regime delle delle delle grandi famiglie che dicevano noi governiamo il
Così
Romiti
Che devo dire mi e mi è sembrato uno che dopo cinque metri con un c'è un calciatore che ha avuto cinque mesi di di sospensione cartellino giallo
Tranquillo con tutto quello che è successo nell'economia dei rapporti FIAT impresa mercato eccetera ritorna e riparla esattamente con lo stesso linguaggio degli anni ottanta
Di fronte alla chiesa che dice che il problema del lavoro è anche un problema degli industriali dice cavolate un po'più credo che abbia detto così poi gli idoli come si sa ieri di i i giornalisti non sempre riportano quello che dicono gli industriali
Dico siamo reagisce dicendo ancora una volta lavoriamo lanciava i modelli Romiti ricordiamocelo non era quello che diceva negli anni ottanta
Il profitto innanzitutto la santità del profitto il profitto l'unica condizione per creare lavoro e i risultati di vediamo
Siamo di fronte a un padronato cioè che contribuito per che ha sprecato a questo voglio dire
Le enormi risorse di produttività che sono stati dati nei primi anni Ottanta nel nostro Paese perché non bisogna dimenticare che tra il mille novecentottantadue il mille novecentottantasette in Italia la produttività e i profitti sono cresciuti nell'impresa a un livello più alto di quello giapponese bene questa enorme quantità di risorse date dal lavoro sono state sprecate dall'industria italiana che oggi si trova con modelli vecchi deve fare le feste per l'appunto perché altrimenti perdiamo rischia di non essere competitivi nei settori di punta non c'è una strategia di volendo sta è stato sprecato ha voluto e di fronte a questo
Io dico
Si potrebbe pensare una Confindustria che dice va be partiamo da forse da anche da un punto in cui l'aveva già facciamo davvero come fanno in parte gli industriali tedeschi in parte alta industriali cioè riapriamo rapporto vero con il mondo del lavoro
Si sceglie invece la strada che e quella appunto dell'accordo del tre luglio in cui la Confindustria torno al punto firma l'accordo secondo me in assoluta malafede
In assoluta malafede la Confindustria dà già un'interpretazione dell'accordo che Yuri iscrittiva del testo spesso dell'accordo che pure molti limiti
Già ci troviamo lo dico per l'esperienza che stiamo discutendo l'abbiamo cominciato a discutere non metalmeccanici di fronte al fatto che noi dovremmo fare il prossimo contratto dei metalmeccanici con una dichiarazione di Cipolletta
Che è uno dei di massimi dirigenti della Confindustria che dice che i prossimi contratti si faranno semplicemente con un rigido rapporto tra i salari e l'inflazione prevista governo programmata al Governo che non è quella reale cioè il questo fa venire in mente quella barzelletta de del medico che per ancora una volta scusate il gli esempi dei medici ma certe volte la magia di certi economisti è uguale a certe alla magia di certe vecchie culture di quel medico che per abbassare la temperatura al malato
Dice cambia la struttura del termometro per cui uno a trentanove scriviamo trentasei
Al posto del trentanove così uno non ha più la febbre il governo programma di fronte all'inflazione reale del quattro cinque per cento programma
Un'inflazione al due per cento la Confindustria dice i salari dovranno essere del due per cento ma in tale duplice uno dice ma i prezzi aumenteranno in quattro e mezzo sì ma il TAR inflazione prevista governa il due e noi di quei numeri immaginari dovremo fare i contratti ma cosa ancora più grave già oggi dopo che abbiamo detto che l'accordo del tre luglio serviva a difendere la contrattazione articolata la Confindustria dichiara che intende
Fare coincidere
Allungare ancora i tempi della contrada San Nicola fa out cominciare la contrattazione articolata nel mille novecentonovantasei cioè tra tre anni e cioè avendo altri tre anni di tempo libero per organizzare le ristrutturazioni senza una reale contrattazione aziendale
Quindi viene meno uno dei punti che si diceva essere uno dei punti più importanti del raccordo e infine a me ha colpito profondamente la dichiarazione sempre di questo sì proprio perché era un programma per i prossimi contratti
The sostanzialmente diceva basta con la concertazione cioè dalla sostanza diceva va bene
Abbiamo fatto molti accordi triangolari
Questi accordi servivano per smantellare la scala mobile e la struttura tale contrattuale adesso no gli incontri col sindacato vi facciamo solo in una bella quando si tratta di chiedere quelli che lei gli strali chiamano le flessibilità cioè gli straordinari licenziamenti eccetera
Una contrattazione complessiva nei confronti del sindacato non c'è
Quindi noi abbiamo fatto un accordo questo è il punto che non risolve i problemi
Io potrei anche discutere sul fatto che questo accordo segna una fase come è stato detto che finisce se vedessi sindacati italiano può una reazione da qui ripartiamo
Ma se sento questo mi preoccupa
I molti sindacalisti la CISL e la UIL e anche della CGIL ragionare dopo l'accordo del tre luglio
Così come si è ragionato dopo il trentun luglio dell'anno specie dette così come dopo gli altri accordi dall'ottantanove così dopo come l'accordo il protocollo Scotti cioè non è che ho avuto tutto una fila di acqua centralizzati
Che dovevano essere l'ultimo che apre una nuova fase e che da cui si ripartiva per ricostruirlo potere contrattuale ripartire così
Non vedendo che senza una ricostruzione effettiva di potere contrattuale nei confronti dei più sleali senza riconoscere che bisogna intervenire nei confronti del potere degli industriali senza cambiare atteggiamento nei confronti della Confindustria le cose non cambiano ecco quando sa
Saito questo biossidi preoccupo perché temo che noi ci troveremo ai prossimi contratti nazionali e qui faccio una previsione non difficile da fare
Con una Confindustria con una Federmeccanica che dirà ancora una volta si la corda il tre luglio c'è stato bene però adesso c'è l'accordo il cinque luglio del dieci luglio e questa corda vuol dire fare le gabbie salariali vuol dire fare altre operazioni vuol dire appunto le rinviare ulteriormente la contrattazione aziendale vuol dire fare contratti non l'ho detto prima lo dico adesso che che danno cento mila di aumento per tutto il contratto lavoratori che non hanno più la scala mobile e che non hanno
Più in molti casi la contrattazione aziendale questa è la situazione che abbiamo di fronte ora io
Non discuto avete sbagliato eccetera dico solo se vogliamo prendere atto che questa è la realtà e ricostruire una linea del sindacato che affronti questa realtà
Queste sono le ragioni della mia critica al tre luglio e al rischio che continui il clima del tre luglio
E credo che Mussi poi ritornerà su tutte queste cose ma volevo solo salvare io credo senz'altro che la Confindustria farebbero che dice Cremaschi
Cioè diranno avvisato alle gabbie salariali importante alle diverse avrà di fronte un interlocutore unito e compatto che non dirà le stesse cose che dice la Confindustria
Insomma e
E il problema un'altra cosa che mi veniva da dire
Nonda moderato come osservatore a troppa gente in scala mobile ecco io non credo che come sembra far credere Cremaschi che bastasse uno scatto curioso da CGIL un suo uomo riottenere un diverso meccanismo di scaramanzia un meccanismo di scala mobile uguale a quello che era stato disdettato non dai sindacati ma dalla Confindustria e che bisognava riconquistare
Ecco insomma però anche cremasche mi sembra di capire che
Punta
Sui rinnovi dei contratti e che questa sia la partita da giocare
Avendo
Come l'interlocutore al tavolo un interlocutore sindacale unito
Cremaschi anche
Parlato del capitalismo e qui vorrei interloquire anche con ancora con Mussi
Lui suscitando questa polemica che ha riempito i giornali questa estate
Dopo quella battuta di Agnelli che che che diceva anche sul piano la parola che diceva si cambiavano nome abbiamo nove al capitalismo chiamiamo senza proporre poi un nome
Ecco io una domanda che voi fate a Bossi
E questa è possibile riformare il capitalismo o ci troveremo sempre di fronte questa forma che abbiamo conosciuto e che così bene
Ci racconta anche Cremaschi
La al via d'uscita la ricetta e quella che proponeva per esempio Marchisio la partecipazione
Non sa intanto sulle cose che ha detto Cremaschi che ho ascoltato con attenzione
Ugolini mi ha tolto un po'le parole di bocca naturalmente
Se si lascia la Confindustria sola in campo a interpretare
Applicare rilanciare la palla e alla fine giocata da una parte solo dalla partita la vincerà diciamo
Tre a zero tre zero tre a zero il problema di vedere se c'è un sindacato
E naturalmente qui entriamo nel vasto campo della discussione sulla crisi effettiva del sindacato una crisi propria che il sindacato sta sottovaluta il sindacato è tra quei soggetti in questa fase storica che pensano che la crisi si essenzialmente di altri lo pensa implicitamente sulla base del mondo lo dicono lo deduco da interpretando il modo come si muove
Specie se come io penso che la grande crisi che sta
Terremo tagliando la società italiana
A proprio nel sindacato uno dei suoi epicentri e non dico che sia irrimediabile
è rimediabile a patto che ci si dia una mossa
Sulla questione del rapporto tra sindacati e partiti il sistema politico tra sindacato e governo restituzione
Sulla questione l'unità del sindacato sulla questione della rappresentanza della democrazia
Il sindacato e di fronte ad un'esigenza colossale di autoriforma
E se non si spicci ai non l'affronta
è tra quelle che rischiano di più
Di sparire dalla scena
Diventare un soggetto minore
Badate che il sindacato americano trent'anni fa
Rappresentava il quaranta per cento dei dei lavoratori
Ora mi pare sono iscritti a quella potenza che fu una volta si paga del sindacato americano il sette per cento dei lavoratori non si fanno più contratti collettivi
Il rapporto di lavoro e personalizzato lavoratore con l'imprenditore si firma
Si assume si licenzia si alzano si abbassano gli stipendi
Io penso che dobbiamo guardarci dal precipitare in questo modello
Allora queste il momento che il sindacato affronti pienamente la questione con coraggio non non è mica una vergogna insomma la questione la propria crisi e della recita di ristabilire
Un rapporto organico con i lavoratori qualche mese fa ho sentito un sindacalista in Veneto che in un dibattito pubblico ha detto
Il sindacato perde stabilire un patto con i lavoratori compatto come offerto segata di fare un patto con gli imprenditori e col Governo azzeccata di rappresentarli lavorato
E per questo bisogna rifare quella democrazia che ormai ridotta al lumicino
Noi come rischio Cremaschi
Stiamo insistendo
Prima della chiusura estiva il parlamento abbiamo posto la questione della legge sulla democrazia
Come una delle poche cose su cui il PDS si batterà prima anche se avessimo solo quindici giorni di tempo
Dello scioglimento di queste Camere e D'Alema nella riunione dei Capigruppo dell'alto ha riproposto questo tema per noi decisivo
Nel quadro di un rinnovamento della democrazia italiana che riguarda leggi elettorali Parlamento partiti
La questione della democrazia sindacale è uno dei punti strategici che riguarda la democrazia italiana non solo diventano il sindacato
L'idea che a D'Antoni che il sindacato alla fine se la vede con i suoi scritti e non metteteci il becco
è un'idea perdente poverissima
Perché il tipo di rapporto democratico al sindacato riguarda tutti riguarda il Paese non riguarda solo gli stati maggiori guai se la sentenza così quindi noi su cui e poi gli autoconvocati si muovano perché
Il sindacato sta fermo diciamo non
Il rischio che anche quelli che hanno cominciato a muoversi con le migliori intenzioni ricordo il ventisette febbraio
Anche lì fu un po'prepotente Rifondazione Comunista mise tre bandiere
Per proprio partecipante sembra manifestazione di Rifondazione Comunista però lì
Diciamo la spinta positiva di fiducia verso il sindacato che veniva anche da considerato convocati che dicevano non contro ma per rinnovare il sindacato era forte
Io non vorrei che questa spinta si esaurisse nascessero anche le illusioni di settori del mondo del lavoro degli operai e degli impiegati dei tecnici di fare da sé di farsi proprio sindacato magari
Ciascuno dei nuovi che nascano collegato con questo o quel partito questa o quella forza politica nuovo vecchia che sia che sia la lega o che siano le forze minori della sinistra sarebbe un esito catastrofico
Sulla manipolazione venticinque io mi associo pienamente rilancia la richiesta di D'Alema
Se si vogliono fare manifestazioni unitarie se devono essere unitario e manifestazioni si sieda intorno al tavolo
E insieme si decide la piattaforma modo in cui le manifestazioni si svolgono
Se le promuove una parte sola e poi dice chi non partecipa non è unitario entro
E penso che qualche tentazione da parte di Rifondazione Comunista di raccogliere truppa per portare le proprie bandiere
E per fare una precoce manifestazione elettorale queste tentazioni vanno smontate bisogna farla recedere
E la richiesta di D'Alema rinviamo una settimana sediamoci ad un tavolo vediamo poco me possa diventare effettivamente una manifestazione utile a tutti i lavoratori a tutta la sinistra è una richiesta che io condivido pienamente
Cui mi associo oggi c'era un incontro spero che l'incontro abbia un esito positivo
E sai la domanda che tu fai Bruno e
La risposta alla
La dà già alla storia insomma è riformabile il capitalismo certo ti è riformabile perché già tante volte
è stato riformato
Capitalismo originario quello del padrone delle Ferriere quello del tallone di ferro
Quello dello Stato che non interviene mai quello delle leggi che non tutelano il lavoro quello del lavoro MIR minorile quello ha libertà di licenziamento quello delle dodici quattordici sedici ore
Quello de
De de
Delle macchine a cui venivano in incatenati gli operai cinquanta gradi di temperatura il novanta per cento di umidità beh quel capitalismo è cambiato diverse volte ma non è che è cambiato per propria Interna bontà
è cambiato perché c'è stato movimento le lotte le battaglie il movimento operaio innato per cambiare
Il capitalismo
Marx gli aveva dato a questo benedetto capitalismo una vita più breve di quella che effettivamente storicamente vediamo
Lo aveva giudicato già piuttosto moribondo invece ha mostrato più spiriti vitali di quanti si potessero immaginare in pieno Ottocento
E poi c'è stata una grandissima riforma del capitalismo quelle gli anni Venti e Trenta quella di di Kenzo è quella di Roosevelt e quelle degli odi
Quella di un capitalismo in cui il libero mercato viene temperato all'intervento statale che interviene come si dice nella teoria sulla domanda aggregata
Che crea domanda che determina mercato che costruisce le reti di protezione sociale un capitalista del mille ottocentosessantasei crescesse all'idea che c'è il sistema sanitario che lo Stato a sue spese cura i malati perché vengano sborsa delle pensioni penserebbe che c'è stata una rivoluzione proletaria
E invece questo è figlia di quasi un secolo di movimento operaio quindi una capacità di autoriforma anche del capitalismo che negli anni trenta Realacci e seppe rispondere a due sfide mortali
Quella dei dei capitalismo disposti tutti i in Europa
Stava conquistando anche dei successi con con il fascismo poi il nazismo quella del capitalismo dispotico
Niente affatto democratico è quella del sistema antagonisti la rivoluzione ottobre l'URSS di fronte a queste sfide mortali capitalismo seppe riformarsi profondamente lo stato sociale nasce da lì
L'intervento pubblico nasce da Lille protezioni sociali nascono da lì
Il capitalismo che si accompagna a regimi politici più o meno democratici
Ma comunque democratici nasce da lì
La rinuncia all'intervento puramente repressivo e poliziesco che ogni tanto viene archiviata messa tra parentesi perché periodicamente
Rispunta fuori anche la violenza dei rapporti sociali capitalistici ma viene da lì oggi di questo benedetto sistema che non ha saputo allargare la sua Area
Di appoggio diciamo perché più o meno come qualche decennio fa
Canada Stati Uniti
Europa
Giappone
Un po'di Asia
Ma a cinque miliardi di abitanti del pianeta sul sei miliardi e mezzo abitano in tutt'altre forme di proprietà in tutt'altri regimi e allora abbiamo un capitalismo che
Alle prese almeno con una serie di problemi con il problema della disoccupazione che ridiventa organico e strutturale
Con il problema della qualità
E dunque della tecnologia della creatività del lavoro della scienza
Con il problema dell'ambiente
Il fatto che
Capitalismi galoppante Iccrea creano situazioni di disastro ambientale di mutazioni irreversibili negli ecosistemi
Che minacciano tutti i secoli a venire non solo i prossimi anni
E con la grande sfida
Del resto del pianeta del resto dell'umanità
Di quella parte di umanità il primo cerchio intorno al G7 diciamo ai Paesi capitalistici più consolidati primo cerchio che
Di pressione di pressione che domanda lavoro che deve dall'ex Est europeo che viene dal Nord Africa e viene al mondo arabo chiederà una parte dell'Asia e e il secondo cerchio girone infernale
Dei milioni e miliardi che muoiono di fame che non hanno un pugno di riso
Il capitalismo è alle prese con quest'altro passaggio
Se essa autoriformarsi
Ancora una vita futura possibile e allora democrazia economica e allora problemi del lavoro
La problemi del del dell'ambiente e i problemi dello sviluppo per il mondo intero non solo per i privilegiati che mangiano allora avrà ancora un futuro e io non so dare scadenze perché dobbiamo essere edotti la storia ci ha insegnato in questo secolo che quando noi pensiamo che ha preso una strada poi Cantona
Mi prende un'altra falla giravolta prende invece che l'autostrada la strada di montagna tutta curve buche quindi non so dire esattamente non so fare previsioni
E previsioni sono difficili per tutti ormai ma comunque se capaci di affrontare queste sfide allora può avere anzi credo che questo sia esattamente il momento storico una fase di autoriforma
Come quella vissuta negli anni Venti e Trenta la spinta che partì dall'America e poi vinta la guerra passo anche all'Europa
Altrimenti
Altrimenti c'è da tremare c'è da vedere la brutta
E a pensare invece a un incremento esponenziale dei puri rapporti di forza dei puri rapporti di violenza
Vecchio pensatore equilibrato come Popper l'altro giorno sul tuo è il nostro giornale ha fatto un'intervista per dire
Mi pare che siamo alla vigilia della terza guerra mondiale tema io son saltata sulla sedia ma già ce ne state due e più e tante altre è un po'leggermente anziano e
E leggermente anziano anch'io ho pensato questo detto a novant'anni
E poi ho detto speriamo però che non abbia ragione
Perché Barda risiamo nell'area Paesi capitalistici a forme di guerra commerciale come quelle che abbiamo vissuto negli anni mille novecentodieci undici dodici tredici poi la guerra vivo
Siamo a forme di guerra commerciale di guerra per la supremazia cominciando dall'Europa dove Maastricht e non l'hanno segni cancellato
I movimenti civili e democratici che volevano andare più avanti mastica lo sta cancellando la Germania
Pensando non all'Europa comunitaria malaria forte del marco
E quindi sarà bene che un portello spera ottico
Io ho fatto un balzo
Perché il rischio che invece che in un mondo cooperativo Paulson cose che ci danno speranza di grande spettacolo visto in diretta ieri da Washington e la stretta di mano tra Peres Rabin e Arafat son cose che ci danno speranza
Ma se non si prende quella piega li per questo di a chiamare all'appello tutta la sinistra europea e mondiale
Che è quella della pace della solidarietà della cooperazione eccetera eccetera eccetera e se si prende invece il dedizione che comandano quelli che sono più forti allora altro che autoriforma avremo un lungo periodo di stabilità di violenza e di guerre
Parziali o totali che siano siamo ad un bivio
Credo che dobbiamo ora non abbiamo tanto tempo a disposizione
Mettere in campo tutte le forze che è possibile mettere in campo per prendere la strada che è quella di una riforma democratica del capitalismo e dunque di un mondo che sappia vivere in condizioni di pace di solidarietà di cooperazione
Ma immagino che Cremaschi voglia dire la sua anche su queste prospettive per so che non non solo il capitalismo ma del mondo di questo Curious
Sconti e commerciali che possono portare anche piloti disastrosi
Ma io vorrei poiché tornassimo anche Cervia siano così alla conclusione di questa serata al tema iniziale erano state discussione H otto alla finanziaria
Per dire una cosa per fare una domanda io ho come l'impressione che questo governo il governo Ciampi
Per tante ragioni sia giunto ormai e anche per le spinte diversi spartiti fra cui il PDS sia giunto al suo epilogo
Abbia il respiro un po'corto e anche per questo non solo per questo sia incapace di promuovevano svolta di politica economica
E che si avviava vai verso elezioni anticipate
E molti tra gli osservatori ormai facendo un po'i conti valutando le proiezioni né già stabiliscono scenario per cui in qualche modo il PDS
Sembra destinato ad assumere un ruolo di governo con la mia ultima domanda Cremaschi è questa come l'avete Cremaschi questo prospettive che ripercussione potrà avvenire sul sindacato lo metterà ancor di più in difficoltà agevolerà la strada
Questo dipende molto dal PDS oltre che dal sindacato
Io dico molto nettamente che sono totalmente contrario
Perché ha prodotto risultati non positivi anche se dopo è andato peggio ha un'idea per capirci di governo e di ruolo di governo del PDS che in qualche modo riproducesse la politica dell'unità nazionale della fine degli anni Settanta
Penso che sarebbe un errore e penso che oggi come oggi tra l'altro questo errore rischierebbe di portare tant'acqua al mulino di Bossi e della frantumazione dei anche rischi per la stessa democrazia nel Paese
Quindi io credo che il PDS ovviamente dovrà andare al governo su un prova sulla base innanzitutto se gli dà del mandato agli elettori questo ovviamente dipenderà dai risultati del voto
Ma io credo sulla base di un mandato chiaro a cambiare le cose sul piano economico e sociale
Questo io non credo che un partito debba avere come elemento programmatico l'opposizione però temo anche molto nel nostro Paese
I rischi di partiti che all'improvviso scopro che ho sono al governo non contano si può contare molto anche dall'opposizione la storia del PC è la storia di un partito che dall'opposizione cambiato molte cose in questo Paese
Io spero vivamente che il PDS raggiunga la forza per governare dico anche però che nel momento in cui raggiunge la forza per governare deve avere la forza per cambiare le cose sul piano dell'economia e delle cose che abbiamo detto fino adesso
La prova del PDS sulle questioni del Governo non sarà più
Sul fatto se cambiamo ancora ulteriormente
Il meccanismo elettorale
La prova del PDS sul piano del governo sarà sulle questioni economiche sociale
Se cioè in Italia cambiano alcuni punti di riferimento cambiano alcuni valori se ritorno la centralità del lavoro se cambiano le cose sul piano sociale detto questo io dico subito che per quel che riguarda il sindacato
Io sono questo è uno dei principi che credo sia tutto sommato uno delle originalità dell'esperienza del sindacato italiano in particolare dell'elaborazione della CGIL anche se molti dicono che degli altri sindacati pari al target elaborazione la CGIL io credo che la questione cioè che il sindacato deve essere totalmente autonomo dei partiti e non dobbiamo riproporre il modello largamente in crisi per cui se va al governo si a secondo del tipo di governo il sindacato cambia o grado alla sua posizione questo credo che sia un punto centrale quindi io dico esplicitamente che il sindacato dovrebbe fare il suo mestiere
Deve fare il suo mestiere sia che ci sia un governo di un certo tipo più vicino magari molti sindacalisti governo della sinistra sia un governo ovviamente di un altro tipo il sindacato deve fare il suo mestiere perché il sindacato deve capire
Che oggi come oggi la legittimazione democratica del sindacato non passa più da i tradizionali rapporti con la politica
E qui arrivo però un punto che se no sembra che dica me la cavo troppo facilmente
Questo implica una profonda revisione perché oggi sono troppi anche oggi è quasi normale evidente per capirci Psi quasi non c'è più
La DC sta come sta in tutti i cattolici contro sindacalisti socialisti o ex socialisti o democristiani ed ex democristiani che dicono autonomia del sindacato
Grazie troppo facile
Troppo semplice non è questo che intendo
Perché dipendono autonomia del sindacato Eric e qui un attimo solo sulla sulla discussione quella che abbiamo fatto prima e però in realtà pensano semplicemente metti
Manteniamo le cose così come stanno l'autonomia del sindacato a una fonte la democrazia
Il sindacato autonomo nel momento in cui costruisce con quelli che rappresenta il mandato a fare le cose padre fa la sua proposta qua dei lavoratori la discoteca ci litiga alla fine fa la la fa appunto la proposta rivendicativa può rappresentare controparti
Fa la sua contrattazione
Torna dai lavoratori gli assieme ai lavoratori decide se l'accordo va bene Obama e così via questo è un sindacato autonomo
Un sindacato che si divide per correnti partitiche vecchio nuove e non
E non nascondiamoci dietro un titolo tutti gli anni Ottanta
Sono stati anni paradossalmente di accentuazione de delle presenze partitiche nel sindacato
E questo mi fa pensare perché in realtà uno diceva come non è mica vero che negli anni Ottanta c'era ancora l'eccidio di trasmissione
Non giriamoci intorno cioè io davvero questo direi che direbbe una grandissima falsità uno che dicesse che negli anni Ottanta il PC decideva cosa facevano i sindacalisti del PC
Non è vero
è vero forse che negli anni Ottanta Craxi qualche peso ce l'aveva nelle decisioni di alcuni sindacalisti è vero
Però io dico anche che in realtà negli anni ottanta e si è creato un meccanismo per cui anche nel sindacato nella struttura sindacati
Si è affermato un modo di governare le organizzazioni sindacali la CGIL la CISL e la UIL che in qualche modo dico con una battuta ricorda quello della RAI TV la lottizzazione
Cioè noi avevo avuto negli anni ottanta una burocratizzazione del sindacato che si è trasformato in una gigantesca lottizzazione degli incarichi per cui
Al di là di quello che pensavano gli iscritti in questo caso non penso i lavoratori persone iscritte alla fine quel posto spettava quello perché era socialista quel posto spettava quell'altro per la comunista poi c'era l'incontro tra gli altri
Con che erano con i democristiani ma insomma c'era questo meccanismo di lottizzazione degli incarichi e dei ruoli che io credo sia un meccanismo che ha fatto il suo tempo
Ora io trovo dico
Dico con una battuta tutti oggi del sindacato di Conan indipendenza dei partiti
Questo meccanismo di lottizzazione però tende a continuare lo stesso cioè a noi abbiamo un meccanismo di lottizzazione senza l'azionista di riferimento per cosa è vera per cui spariscano magari ostili dimensioni partiti ma le correnti dentro il sindacato lottizzate ci sono ancora esattamente come prima allora io dico questo il punto
Nel sindacato ci vuole una profonda riforma burocratico una profonda riforma democratica e questa ricostruisce le basi dell'autonomia e a quel punto avremo un sindacato in cui uno può essere di Rifondazione democristiano occorrono del PDS o il liberale
Non mi interessa questo perché la discussione sul fatto che costruisco un sindacato che
Misura sulla rappresentanza degli interessi dei lavoratori le proprie scelte è un'idea semplicissima uno diceva com'è che non ci abbiamo mai pensato prima adesso bisognerebbe fare tutto un altro dibattito ripartire da capo resta il punto
Che solo su questo si salva l'autonomia del sindacato e io per questo intendo per autonomia del sindacato
Chiudo su una battuta solo sul capitalismo a me ha colpito molto il fatto che il Papa
Si è andato in Lettonia e abbia detto che il comunismo è caduto per merito della Madonna
Mi ha colpito perché voglio dire per una ragione adesso lui evidentemente crede anche questa cosa ma sta ma evidentemente perché sentiva anche il bisogno di dire
Che il non ha vinto il capitalismo trionfante che c'è oggi nel mondo quello di reca di bus della Tercera eccetera io dico molto onestamente trovo che questo capitalismo poi non so se ce n'è un altro
Questo capitalismo fa paura
A me questo capitalismo così come oggi senza controlli e senza regole fa paura
E badate bene
Non anche lì cito il Papa il Papa non a caso ha riutilizzato Marx
E tornerà ovviamente Marzi valore di marzo si scoprirà perché finché c'è il capitalismo Marx credo credo e il capitalismo che rende sempre attuale Marx beh io penso una cosa
Guardate che noi siamo di fronte alla tv Marx diceva che il capitalismo che i governi borghesi sono dei governi sono comitati d'affari della borghesia ora io è chiaro che se penso a un governo normale di un Paese democratico
Occidentale con appunto lo stato sociale pensioni anche tutti i clinici età non posso pensare che quel governo è un comitato d'affari che la borghesia certe volte solo comitato d'affari come abbiamo visto ma non comitato d'affari della polizia però pensiamo alla Subaru a livello mondiale
A livello mondiale milioni che le uniche forme di governo che ci sono nel capitalismo riguardano i commerci mondiali
La Monica
Il Fondo monetario internazionale c'è
Non è vero che non ci sono istituzioni mondiali di governo ma ci sono solo istituzioni mondiali che riguardano gli affari non è che ci sono istituzioni mondiali che abbiano dei poteri effettivi a tutela del tempio della concorrenza del lavoro è vero
Non si guarda che è vero adesso saremo sicuramente da coro pare che quelle condizioni che ti descrive di lavoro che non ci sono più in una parte importante del MoMA
Stanno risorgendo non solo anche da noi forse non così ma Gore
Io credo che avremo delle sorprese rapidamente purtroppo anche sulle condizioni di lavoro in alcune piccole medie fabbriche anche nel nostro Paese ma sicuramente stanno risorgendo in tutta una fascia del di lavoro di di di di realtà del Terzo Mondo
Busto Elettronica industria Veltroni che si espanse oggi c'è si espanse in questo modo dalla da un partiamo dal Giappone per non parlare dei tagli già poli hanno investito in Korea fino a che gli operai coreani non ho raggiunto un solare o meglio
Dice di equivalente di seicento mila lire al mese il salario medio di un operaio giapponese oggi ma è un ma calcolo che non si può fare perché negli anni ha rivalutato e quattro milioni al mese di lire ma credo che il salario medio coreano parlo della Corea del Sud
Da è arrivato a seicento mila lire al mese a quel Paul Dano detto calcola il costo del lavoro troppo caro e quindi hanno investito in Thailandia dove anche lì di Thailandia il costo del lavoro parlo sempre per il dottore trovi che arrivato duecento mila le dal mese adesso scopro che anche in Thailandia un po'troppo caro e c'è il momento del Bormida di Sumatra dove il costo del lavoro settantacinque cioè il nostro il costo mentre il salario medio di un operaio e settantacinque mila lire al mese uno mi dirà il costo della vita è diverso che stiamo attenti il mondo si unifica i salari quindi noi abbiamo una situazione in cui a livello mondiale ci sono tutte le libertà di trasmigrazione dei capitali e qui se devo dire top faccio solo una battuta sicuramente è stato un errore la scelta del governo di accelerare anche lo diceva anche pochi giorni fa parte carcasse L'Unità di accelerare la liberalizzazione dei movimenti di capitali per tornare siamo in una fase in cui i capitali possono senza nessun controllo passare da un paese all'altro chiudere una fabbrica perché Isella di salario duecento mila lire al mese e andare investire un altro posto per fare un salario di settantacinque mila lire al mese beh siamo questo sì a livello mondiale a un capitalismo ottocentesco
E queste sono le ragioni di cui noi abbiamo quel tipo di capitalismo che con durissime lotte abbiamo ridimensionato nei singoli Paesi oggi ci si ripresenta a livello mondiale tanto è vero che il Fondo monetario in aveva una sola ricetta per tutti i Paesi uguale la pasta Pino quando dice ai paesi più avanzati quando c'è un problema di crisi dice tagliata i salari tagliate le pressioni tagliate lo stato sociale beh questo è un punto questo tipo di capitalismo la combatto otto e non sarà una lotta semplice perché io credo che noi dobbiamo sconfiggere un modello economico un sistema di potere perché non c'è dubbio che gli anni Trenta hanno sconfitto anche non solo in un capitalismo anche bei capitalistiche sono che sono stati sconfitti battuti una cultura noi oggi c'è tutto il mondo economico che monetarista ad esempio e queste devo dire c'è un problema di rinnovamento anche nella sinistra io credo che noi dobbiamo rime in campo quella che si chiama l'economia reale per cui il benessere di un Paese misurato non semplicemente dalla stabilità della sua moneta ma dal livello di disoccupazione dalla qualità della vita dalla qualità dei prodotti dalla qualità delle cose bensì che si fanno cioè c'è un bisogno di rimettere al centro delle nostre misurazioni anche economiche sociali l'economia reale cioè l'economia delle persone rispetto all'economia monetaria ma questo sarà una lotta durissima sarà uno scontro sociale durissimo
A cui la sinistra attualmente impreparata se non sarebbe in difficoltà in tutto il mondo e credo che da qui parte però il problema per un cambiamento è un rinnovamento di tutti dei ovunque lo possono fare perché è chiaro che con le strade vecchie io temo molto che si corre il rischio di trovare ancora anche vecchi disastri compresi i rischi che diceva Popper
Ha interrotto prima Cremaschi
Quando parlava di una rispondeva la domanda sulla possibilità che il PDS vada al governo dopo le prossime elezioni anticipate dicendo che è d'accordo niente governi di unità nazionale
Ecco la la mia domanda volare ma allora con chi lo potrebbe fare un governo il PDS con la lega consegni col nuovo partito di Martinazzoli cioè c'è una politica di alleanze che in un modo o nell'altro
Dovrà pure essere spiegata anche nel corso la prossima campagna elettorale oppure no e poi perché cose qui mi riallaccio alle cose che diceva Cremaschi la sinistra e preparata un appuntamento del genere alle cose da tale e ti faccio una domanda se voi un po'stupida e banale ma per ritornare al tema iniziale Crotone se tu oggi forse il ministro all'industria o il ministro del lavoro che cosa faresti subito per gli operai di Crotone
Tanto stasera ho avuto la sorpresa di trovare un Cremaschi papista giudice
Parla se ci riflette bene forse non ha tutti i torti il Papa a dire che quello in Polonia starci all'evoluzione della Madonna e perché
Ombrello per i loro da lì è cominciata ombra è un bel gioco di Pirelli ma comunque io non voglio intervenire su argomenti ne teologici sull'autonomia del sindacato sono alfiere firmò fino in fondo le la lettera di impegni che qui come sindacalista ha inviato Cremaschi
Credo che sia ormai storicamente superato quel rapporto sindacato partiti
D'altronde i partiti politici antifascisti in Italia costruire uno Stato ed anche una società civile
C'erano le cooperative rosse quelle bianche quelle verdi e c'era il sindacato rosso quello bianco
E quello un po'è un po'cioè sul modello dei partiti di massa sì sì sì costruire si costruì il grosso dei soggetti della società italiana e per tutta una fase quel modella funziona
Oggi quel modello non funziona più
Sarebbe triste paradossale se proprio mentre crolla quel modello si tendesse a ripristinarlo in forme laterali per esempio che nuove appartenenze puramente partitiche segnasse una vita del sindacato e questo però problema che problema gigantesco si si affronta e si risolve si ricostruiscono condizioni di democrazia
Alla fine si elude quel guaio di apparati
Nei quali posti di responsabilità vengano assegnate rispetto ad una tabella ad un'agenda che riguarda appartenenze Ex e nuove neo eccetera
Sei loro rappresentanti nel sindacato i loro dirigenti i lavoratori possono eleggere più direttamente perché questo e la la la la pietra filosofale
So che dirle semplice poi la legge le forme viene a trovare i sistemi sofisticati purché si parta da questo principio e questo principio non lo sento ancora palpitare vivere nella esperienza quotidiana del sindacato d'accordissimo sull'autonomia
Mi si accende solo una una lampadina perché sindacato ha sempre professato la sua autonomia
Ed è molto tempo che è piuttosto buono verso i governi in carica non vorrei che decide il segretario e cattivo proprio andò al governo dovesse andarci il PDS le forze di sinistra sarei disposto a scontare persino questa difficoltà ulteriore se avessi un sindacato effettivamente confederale rappresentativo
Perché temo molto come Cremaschi d'altronde il disfacimento e la frammentazione
Corporativa della società Italia
Io qui io userei accenti un po'diverso e sul tema Governo e opposizione perché lo so benissimo che vale anche l'opposizione conta anche l'opposizione a fare bene l'opposizione ma bada che se l'obiettivo che ci poniamo ora è di restare all'opposizione hanno vedi l'obiettivo facile facile
Ci vuole niente per ottenerlo mi pare che il il tema che è sul tappeto non è quello di rinnovare la nostra opposizione quello di cambiare il governo del Paese
è questa la partita che si sta giocando cambiare il governo del Paese perché ragioni del collasso di questo sistema perché è stato un buon sistema senza alternative
Non di classe politica come si dice usando questi antichi i termini di un pensiero anche questo di origine di destra ma se invece mi a Bedero ad un'altra fonte culturale che è quella dei Quaderni del carcere di Gramsci cioè una impossibilità di ricambio di classe dirigente questa espressione c'è
I governanti viene gli imprenditori i finanzieri cioè c'è un una classe una coalizione un blocco ecco visto che anche Panebianco usa l'espressione ma un blocco storico e sociale che ha governato il Paese l'impossibilità di sostituirlo di cambiarlo è stato il Venus è chi è ammalato e rischia di uccidere questo Paese
Porsi la questione
Come questione attuale urgentissima come compito politico per il PDS per la sinistra
Delle alternative bella democrazia compiuta del ricambio di classe dirigente
E dei alternanze di governi e di maggioranze
è qualcosa che non compete semplicemente la discussione sul destino del PDS della sinistra compete la discussione sul destino dell'Italia
E quindi accerto come messa in guardia la cosa che tu dici ma ci sento dentro un accento di un'impostazione ancora frenata che richieste se la volessi pienamente sviluppate non la condivido
Oggi la questione del governo è sul tappeto
Con chi come
E qui no intanto dobbiamo
Partire da quest'Italia in movimento non è che io ho un quadro tutto assestato di forze politiche come è stato per lungo tempo si votava tutte lezioni erano importanti ma poi la DC prendeva più lungo più poi più uno poi siamo arrivati persino a più sei meno sei a scostamenti più significativi ma insomma il quadro di riferimento politico per quasi cinquant'anni ed è stato quello
Con una inossidabile permanenza di uomini
Senza il voto della nell'aprile dell'anno scorso e poi l'iniziativa dei magistrati avremo ancora Giulio Andreotti che era sottosegretario nel mille novecentoquarantasette
Chiara Truman Georgij Stalin pensate voi l'avremmo ancora presidente della Repubblica o giù di lì insomma da quelle parti
Ma un quadro stabilirsi negli uomini instabili i governi
Perché non abbiamo battuto Cuba tutti i record e non so qual è la media dopo l'ultima annate diciamo di permanenza dei governi italiani
Sei mesi cinque mesi cui non mi ricordo più ho perso lo sapevo una volta stabilissimo i governi ma Suter stabili nuovi in gruppi di potere
Classe dirigente partiti al governo
Oggi non siamo più in quella condizione in cui in questa tabella più o meno stabile devo di volta in volta spostare le pedine dire
Più verso il PSI più verso la democrazia cristiana l'abbiamo tentate di tutte io non sono di quelli che rimpiangono la stagione unità nazionale che è stato un punto estremo di un tentativo che alla fine è fallito e poi diamo cominciato ad abitarci
Però parto dalla mobilità della situazione italiana chianche di possibile marxista correndo sul filo del rasoio ci si può tagliare si può cascare dalla parte sbagliata e rompersi le ossa
Oppure si può pescare anche dalla parte giusta di cominciare un cammino con un mondo democratiche una sinistra che finalmente si candidano vincolo
Sono a questo punto contro il barone De Coubertin a questo punto l'importante non è solo partecipare l'importante è vincere
Questo non limpida dei questa che si questa che si gioca da qui alle elezioni impianto importante
Oggi l motivate speriamo speranze che come accadde a giugno per le elezioni amministrative a novembre votano altri tredici milioni di elettori alle prossime elezioni amministrative la sinistra se non proprio cappotto opposta largamente prevalere
Vado alle prossime elezioni politiche con l'handicap di una legge elettorale che non favorisce l'alternativa secca ma la DC l'ha voluta così
Con la lega con i vecchi partiti del centrosinistra con qualche supporter inaspettato come Rifondazione comunista una legge che non favorisce l'alternativa moderati conservatori destra sinistra ma che complica assai sapendo che il grosso delle forze sono in movimento tu mi dici
Con la dizione con la lega io ti dico con la lega no perché ormai è chiaro che cosa sia questa formazione e quale rischio rappresenti per l'Italia mi pare che sia il contrario
Della sinistra e persino una formazione anche loro hanno un vecchio che a prima vista sembra un po'rinconglionito
Sembra il dottor Stranamore in pensione questo Miglio quando parla non vorrei che proprio negli intervalli in cui ci sembra un po'più fuori cervello dica invece la verità della Libia
Che l'obiettivo sia quello di una formazione dura
Tipo partito unico che liquida tutto e che al suo interno state tranquilli perché se siete di sinistra cioè Maroni
Se siete di destra c'è Miglio si siede di centro c'è Bossi è un supermarket e come tutti i partiti unici anche al fascismo Ceva Bottari
Cava Starace Bottari
Quello che usava l'olio di ricino e il bastone quello che intratteneva rapporti con gli intellettuali e fondava le belle riviste quindi tipo partito unico e persino sullo sfondo con questa minaccia suprema
Di una spallata separatista secessionista di una parte d'Italia e qui
Mi tremano i polsi perché in quel caso vedo le cose Vetrella e cosa mettersi molto male ma per il resto non so dirti
Io penso che dobbiamo puntare a tenere il più unita possibile questa sinistra che già oggi è molto forte ma molto sparpagliata
Questa sinistra storicamente molto forte ma ammalata di questa malattia della divisione continua da cui non si è mai sufficientemente curata tenerla il più possibile insieme
Vedo nella società italiana un pullulare un ribollire di forze democratiche di sinistra che cercano la loro strada
Le copie offrì una prospettiva un programma vedo un processo assolutamente incompiuto dentro in lex è vasto mondo
Non so se il PSI sopravviverà alle prossime elezioni c'è anche lo sbarramento del quattro per cento mi pare che Penco di lì intorno
Si può supporre che il vasto mondo che viene dalla democrazia cristiana invece abbia qualche possibilità di sopravvivenza in più ma cosa succederà davvero avverrà al miracolo altro che la Madonna qui c'erano le due di un partito che tiene insieme Martinazzoli Mattarella Mario Segni Rosi Bindi Pomicino
Mannino Scotti è è possibile
Se avviene entra nel Guinness dei primati è sicuro che avverrà questo
Io non mi metterei a dire quelli a tavolino pedantemente dire Tersite notte sì intente no per poi scoprire che oggi a tavolino cinquantun per cento non ce
E allora dedichiamo c'è l'opposizione questi mesi devono essere dedicati a una grande lotta politica
E di massa che evochi dalla società forze
E che cambi il quadro
E che schieri in campo il più possibile di forze democratiche della sinistra a cui io voglio offrire la possibilità e la chance di diventare maggioranza
Alle elezioni politiche prossime sarà molto difficile non so se basteranno sei mesi uccisi ci vorrà un anno due ma questa è la battaglia da fare quindi non mi lascio trascinare
Non mi lascio trascinare sul terreno un po'noti contabile diciamo ma allora state con la DCE con la lega e chi l'ha detto
Che alle prossime elezioni politiche la lega con questa il nord del PDS conquista tutto il centro e la DC con questa il Sud io a questo schema non ci credo
Perché ho visto la DC nel sud delle elezioni amministrative andare sotto e andare sotto parecchio
E ha vinto quasi esclusivamente dove ha fatto comunella con l'MSI e qui mi sono nato a campanello d'allarme
Davvero l'export del sistema di potere democristiano giocheranno la carta per esempio dell'alleanza a destra cioè qualcuno badate che ci sta lavorando non è che intuisco vi do la notizia certa
Ma allora in quel caso voglio vedere segni Bindi e quell'altro
Quindi una battaglia in una situazione di mobilità l'Italia un po'come chiamava Sartre e un grande gruppo infusione ad una grande crisi
Sono per proporre all'Italia democratica e di sinistra di fare maggioranza
Su Crotone
Io intanto farei una cosa che già è stata fatta
Sospendere la cassa integrazione
E poi andrei subito nelle voci della finanziaria
Per vedere quale vuota per investimenti produttivi nella finanziaria si stanzia e qui tenterei la furbata naturalmente più di quella che mi pare abbiano in testa i ministri del governo Ciampi
Non per Crotone
Ma per quelle sette otto aree di crisi industriale acutissima dove si stanno perdendo dappertutto Amman basta posti di lavoro per parlare
Ad un'Italia che perde tutta posti di lavoro e per porre finalmente sul tappeto no la politica economica del grande questione della disoccupazione
Ringraziamo lo futuro ministro delle industrie a Fabio no non ringraziamo Ugolini non porre limiti all'Ardenza amico tre maschi e io lo so ricordare che tra Crotone Melfi modo premette il futuro del Sud passerà sempre di più da Bologna e dall'Emilia non abbiamo la Madonna ma sviluppo creatività sì