Capire per conoscere

Io radicale capire per conoscere la consueta rubrica del lunedì di radio radicale appunto dedicata all'economia con il professor Mario Baldassarri
Be'professor Baban tassati oggi convegni in Confindustria presentazione del rapporto del Centro studi e la più importante organizzazione imprenditoriale di rappresentanza imprenditoriale del nostro Paese
E ci sono punti di dissenso tra il centro studi economia reale Centro studi di Confindustria
No anzi con positiva sorpresa
In realtà noi l'ultimo rapporto del tredicesimo l'avevamo presentato a fine giugno primi di luglio scorso quindi due tre mesi fa ma questa mattina cento sui Confindustria parte dalle stesse
Conclusioni e cioè sostanzialmente indica anche con onestà intellettuale che
Se fosse aumentata l'IVA
L'anno prossimo la crescita sarebbe andata a zero per cento è il deficit si sarebbe contenuto attorno all'uno virgola sette per cento del PIL
Se non aumenta l'Iva come pare dalle indicazioni della nota di aggiornamento al Def
è vero che la crescita l'anno prossimo sarà lo zero virgola quattro per cento
Ma il deficit tendenziale va al due virgola otto per cento cioè
Sfiora il tre per cento e questo è il punto di partenza che fa nel suo rapporto il centro studi di Confindustria e cosa ne ricava il centro studi di Confindustria lei come giudica insomma l'analisi di confine
Ma niente come come ho già detto è un'analisi molto molto ben fatta come sempre ma soprattutto partendo da questa constatazione ok
Valuta poi le linee che emergono nella nota l'aggiornamento del suo e del Governo per la manovra di Bilancio due mila venti
E anche lì non si può che concludere che ciò che è scritto nella ad essa che erano al giovane è è è una manovra minuscola
Perché facendo chiarezza sul fatto che il ventitré miliardi per evitare l'aumento dell'Iva non sono manovra che spinge l'economia verso la crescita è vita che Trieste fosse aumentata viva ci sarebbe stata una forte frenata la crescita in mente scampato pericolo non vuol dire impulso alla crescita dell'economia e quindi resto che rimane quattro miliardi circa sono spesi
Obbligatorie
Quindi anche questo non è che siano proprio una manovra restano quei due miliardi e mezzo di intervento sul cuneo fiscale a favore dei lavoratori
E però è una manovra che complessivamente minuscola pari allo zero tre zero quattro per cento del PIL se immaginiamo i sette miliardi comprese le spese obbligatorie
E tra l'altro lo stesso Governo nella nota aggiornamento tecnico e dice che l'impulso che si attende da questa manovra è un più zero due per cento nella crescita dell'economia tra invece zero quattro avremmo zero sei per cento
Ma a conti fatti questo impulso a nostro giudizio
Quasi zero quasi totalmente zero cioè del tutto irrilevante fatto questo
E il Centro Studi Confindustria fatte le analisi di approfondimento molto serie che potrebbero portare avrà suggerimenti importanti da quel tipo
Da un lato un'analisi di possibili potenziale riforme dell'IRPEF con una riduzione delle aliquote sulle fasce di reddito medio basse
E dall'altro anche ripresa seria degli investimenti pubblici sia utilizzando le risorse già stanziate
Sia magari aumentando anche queste risorse qui mi son permesso di fare una precisazione attenzione
E quando giustamente diciamo ci sono più di cinquanta miliardi di euro di risorse stanziate per gli investimenti che non sono stati spesi è sacrosanto dire che è ora di spenderli gira investimenti di farle sul serio con un'attenzione e cioè che nel momento in cui quegli investimenti si fanno e quindi si spende è quello il momento in cui vanno a finire sul debito pubblico finché facciamo gli stanziamenti
è è competenza quindi non non accetto sul debito pubblico certamente
Quando li si spende e si fa sul serio accetto sul debito pubblico
Va detto che però almeno questo effetto sul debito pubblico e a fronte di investimenti veri fatti investimenti pubblici fatti che alimentano la domanda e modificato dal lato dell'offerta
La struttura delle delle potenzialità di crescita
Del Paese
Da ma subito qual è oggi il il ruolo di Confindustria nel nostro sistema politico ma in un ruolo positivo no
Ma forse vale la pena chiedersi quale e potrebbe essere il ruolo di tutte le parti sociali nel nostro Paese
Nel senso che abbiamo vissuto magari più scrivente anni fa anche più trent'anni fa all'epoca dalla cosiddetta concertazione e cioè le forze politiche il governo in particolare che insieme alle parti sociali concordavano
Alcune linee e diciamo quella fase ha avuto un enorme successo perché perché sostanzialmente in quell'epoca si trattava di
Rientrare dall'inflazione contenere il deficit e il debito pubblico a vantaggio dei lavoratori e delle imprese
Perché i lavoratori acquisivano più potere d'acquisto non attraverso la spirale salari prezzi e le imprese avevano delle potenzialità in termini di miglioramento di produttività e di competitività per per in modo tale che potessero avere successo nei mercati esterni dei Mercati Traianei che ora non ci si riesce più a farlo bene questo eh perché poi siamo passati all'epoca del faccio tutto io le parti sociali non contano più niente l'intermediazione sociale è saltata
Decide il governo e molto spesso il governo decide con decreto e by pass oppure il ruolo del parlamento questa è la storia degli ultimi anni ora un recupero del rapporto con le parti sociali e può essere anche importante perché perché le parti sociali potrebbero essere dichiararsi disponibili come io auspico lo scritto recentemente sul Sole ventiquattro Ore
A fare veri e propri e scambi politici nel senso uno scambio politico che può essere benissimo aggiunto alla legge di bilancio così come il Governo anche se piccolina ma l'ha delineata
Nelle linee della nota aggiornamento del primo scambio politico ha rivolto ai lavoratori alle famiglie e cioè una bella seria strutturale riforma dell'IRPEF
Che noi proponiamo come economia reale a tre aliquote
Che però va per trenta miliardi di sgravi
Per l'ottanta per cento di questi trenta miliardi di sgravi ai redditi medio bassi sotto i cinquanta mila euro lordi l'anno di reddito e non ai redditi
Vedi alti al di sopra dei cinquantotto i cento mila euro l'anno
E lo scambio politico quale che la copertura di questo riforma dell'IRPEF può essere trovata nelle pieghe molto abbondanti
Delle cosiddette tax Spencer basti pensare che il Governo ha già detto che volevano linea Green di investimenti
Ambientali con l'economia circolare bene ma dentro gli ottanta miliardi di taxi è sperabile ci sono diciassette miliardi di incentivi che vanno alle fonti energetiche inquinanti
Ecco allora una bella analisi e lo stesso per le tax expenditures dentro le varie tracce spenti l'altro patto scambio sarà potrebbe essere colleghi prese e dicendo concordando anche con le imprese che dei sessanta miliardi di fondi perduti ogni anno eroghiamo da oltre vent'anni trenta miliardi non si erano chiusi italiano e quelle risorse servono per azzerare per venti miliardi di lire alta a tutte le imprese
E ridurre per dieci miliardi il cuneo fiscale e contributivo ma lei vede una nave sulla mi scusi
La tradizionale proposta Baldassari in uno schema di concertazione sociali scambio politico virtuoso
Credo che sia necessario per quale motivo perché altrimenti il governo regionale ho detto vecchia perché era tempo le propone assolutamente sì ha perfettamente ragione ma assenso oggi perché
Perché senza questo supporto o comunque partecipazione delle forze sociali delle forze diciamo di mediazione sociale sia dal lato delle imprese che dall'alto dei lavoratori il Governo rimane appeso da solo di fronte a cosa al fatto che quei tagli di spesa e quello spostamento di risorse non li farà mai perché ha di fronte in quattro cinque milioni di italiani che ci guadagna sulle tax expenditures evasore fiscale sui fondi perduti e quindi per ragioni di consenso abbastanza immediato non osava toccare
Quelle specifiche voci di spesa
Se attorno a queste scelte c'è un consenso ampio e diffuso delle parti sociali
Beh allora anche la politica può fare i suoi conti certo disturbo era qualcuno ma avrà il supporto di parti sociali importanti che rappresentano la stragrande maggioranza dei lavoratori
Serie che lavorano e che fanno fatica ad arrivare a fine mese e la stragrande maggioranza delle prese che tentano di competere tentano di stare sul mercato e e quindi ma non solo quelle che ricevono i fondi perduti
Quindi a questo punto coi soldi che vanno a fondi perduti a particolari prese qualche volta anche criminale li utilizziamo per azzerare l'IRAP a tutte le altre imprese che stanno sul mercato e rispettano le regole
Chiarissimo ma io spero che al Canova che speriamo che anche per i nostri ascoltatori sia chiaro questo doppio scambio politico proposto dal professor Baldassarri qui posso Banda Sara colloca la sua tradizionale proposta di politica di bilancio per l'intanto lo ringraziamo ringraziamo tutti nostri ascoltatori per questa nuova puntata di capire per conoscere un po'l'ascolto come sempre dalla nostra emittente da Radio radicale