RadicalNonviolentNews

Buona sera ecco uscirà radicalmente non se lo spazio dedicato alle novità che riguardano in particolare il fronte transnazionale del partito radicale con alcune segnalazioni di iniziative voti situazioni che il partito segue da tempo
E che questa volta ci portano ad osservare quanto sta continuando ad accadere nonostante l'emergenza sanitaria nonostante i richiami
Del Unione Europea in Polonia in Polonia dove come sapete è stata attuata una riforma del sistema giudiziario molto preoccupante molto imponente e molto ingiusta
Perché va a minare quelli che sono i principi fondamentali della separazione dei poteri e della indipendenza quindi tra giudiziario esecutivo e legislativo la notizia dunque che non è freschissima perché riguarda una decisione di un tribunale tedesco il del diciassette febbraio ma ha iniziato a circolare in maniera insistente da pochissimi giorni
Nel circuito europeo perché nel circuito europeo perché di facendo sì a una sentenza della Corte di giustizia dell'Unione Europea
Del sette gennaio
Il tribunale regionale di caso rughe in Germania
Il diciassette febbraio appunto ha rifiutato l'estradizione di un cittadino polacco richiesta da Varsavia trame del mandato d'arresto europeo
è una decisione senza precedenti del tutto indipendente tra l'altro dall'emergenza sanitaria
Perché le motivazioni addotte dal tribunale regionale di Karlsruhe
Infatti indicano come determinanti le recenti riforme che hanno travolto la magistratura polacca una riforma che come dicevo all'inizio è stata avviata l'anno scorso dal potere dal partito al potere legge e ordine e giustizia guidato dal sopravvissuto gemello Kaczynski e che era stato ex primo ministro e che è stato questa l'ha fortemente voluta proprio per arginare quella fastidiosa abitudine dei giudici della magistratura polacca di seguire il diritto europeo
Un diritto europeo che sempre più adesso scalzato
Messo da parte per dare la priorità a quello polacco quindi questa fastidiosa questo ingombrante
Prassi di voler
Applicare il diritto europeo è stata aggirata così
Purtroppo non è il primo Paese ad affrontare uno e ad attuare riforme di questo genere andremo vedremo tra poco anche che cosa
Successo in Ungheria però la chiave di lettura è proprio questa e ne parla abbastanza
A lungo una ricercatrice polacca una un giornalista freelance Anna
Voi ci che descrive questa sentenza come storica perché dice
La decisione mostra che un tribunale tedesco ritiene che un processo avviato contro un cittadino polacco in Polonia non sia più condotta nel rispetto dei diritti che garantiscono lo svolgimento di un processo equo non si tratta di un'espressione di sfiducia nei confronti dei giudici polacchi bensì nei confronti del sistema giuristi giudiziario costruito dalla maggioranza al governo
La ricercatrice poi spiega che la corte ha invocato una risoluzione del sette gennaio due mila diciannove
Che a sua volta citava una sentenza della Corte di giustizia dell'Unione europea in risposta all'interrogazione di un'altra corte un tribunale irlandese
Che aveva interpellato la Corte di giustizia europea sulla legalità o meno
Di estradare un cittadino polacco un altro cittadino evidentemente nel suo paese in Polonia secondo la procedura del mandato d'arresto europeo
Il tribunale tedesco ha quindi effettuato una valutazione un esame del caso specifico e in base a alcuni casi precedenti
Finiti davanti ai l'attenzione delle Tribunale di Karlsruhe e al tribunale di Düsseldorf nel due mila diciannove
E al fatto che ci sia stata una esame della riforma del sistema giudiziario polacco perché tutti i documenti sono stati tradotti in tedesco
Il tribunale di caso due ha stabilito che il cittadino polacco rischia di subire un processo che non sia rispettoso degli standard del processo equo fuori al di fuori quindi delle norme internazionale e nazionali che
Garantiscono lo Stato di diritto
A partire dalle Aule di un tribunale
Questo dunque per quanto riguarda la continua degenerazione dello stato della giustizia in Polonia ma anche quindi la fra la frizione con un altro Paese Stato membro dell'Unione europea la Germania
E il danno che continua a essere perpetrato ai danni dell'Unione europea che è sempre più incapace di arginare tali derive adesso passiamo alla presentazione di un rapporto sulla democrazia presentato dal di e-democracy Institute de dote Gore
Che ha
Presentato un lungo una lunga ricerca effettuata dal due mila nove al due mila diciannove
Che indica l'andamento della democrazia o dell'aula autocrazia nel mondo a livello globale è la seconda che sta prevalendo nettamente dato che la tendenza vede ormai la crescita di paesi autocratici
La diminuzione conseguente quindi gli spazi di democrazia di
Stati che rispondono a uno Stato di diritto democratico
E con ormai la maggioranza è questo il dato più fondi significativo di abitanti della terra che si trovano in
Governati da autocrazie il cinquantaquattro per cento della popolazione mondiale secondo questo istituto
Si trova sotto il governo di regimi autocratici andiamo a leggere una parte dell'interruzione del rapporto
Nel giugno due mila diciannove scrivono gli autori Vladimir Putin aveva dichiarato che il liberalismo era obsoleto
A prima vista dobbiamo concludere che secondo i dati riportati nel nostro rapporto questa affermazione e veritiera perché risulta un declino globale delle istituzioni democratiche e liberali
Per la prima volta dal due mila uno infatti ci sono più autocrazie che democrazia del mondo
L'Ungheria non è più una democrazia e l'Unione Europea si ritrova così il suo primo stato membro ufficialmente non democratico un declino democratico si è registrato anche in India
Ormai è prossima a perdere il suo status di democrazia gli Stati Uniti
Sembrano avere smarrito la strada
Tuttavia il valore del liberalismo politico continua a brillare
è fondato sui principi dell'Illuminismo sui diritti sulla ragione e sulla tolleranza principi che hanno liberato il mondo da società governate dalla depressione del pregiudizio
A favore di società aperte fondati sul merito la libertà per questa ragione parallelamente all'aumento di regimi autocratici
I dati raccolti dal nostro Istituto mostrano un numero crescente di proteste a favore della democrazia
Ciò dimostra che chi vive sotto un regime autocratico continuano a lottare per maggiori diritti e maggiori libertà si tratta di raggi di speranza che abbiamo riscontrato in Paesi come l'Armenia la Tunisia in Sudan
Dove abbiamo osservato sostanziali progressi democratici
Tutto ciò dimostra che Putin si sbaglia la democrazia liberale non è morta e non lo sarà finché le persone continuano a volere libertà eguaglianza
Sono i cittadini di tutto il mondo a chiedere un futuro più democratico anche in Russia
Questa dunque una parte dell'introduzione al al rapporto sulla democrazia dell'istituto vide am Istituto svedese che oltre a misurare appunto l'andamento dei regimi autoritari o democratici nel mondo ha misurato anche il tasso di proteste
Di partecipazione e anche di risultati ottenuti da queste a livello globale
Molto importanti per capire appunto qual è anche la temperatura delle opinioni pubbliche e quanto è il desiderio la volontà di a vere e mantenere laddove c'è la libertà
Andiamo a chiudere adesso con un articolo apparso pochi giorni fa nel numero di marzo di Foreign Affairs dove
Si parla appunto di libertà e di regimi autocratici
Sposati alla tecnologia alle nuove tecnologie in particolare che risiedono nella nell'uso di algoritmi e di
Intelligenza artificiale con in particolare il riconoscimento facciale è un argomento che
Il partito radicale a seguito sollevato dei danni con Marco Pannella che già metteva in guardia come i regimi autocratici regimi più autoritari avrebbero potuto anche brillare rispetto alle cosiddette
Democrazie reali come li chiamava Marco Pannella per la loro maggiore efficacia nello stroncare
Alterando addirittura i rapporti comportamenti
Sul nascere le manifestazioni e ogni forma di dissenso anche la meno visibile nelle loro rispettive nelle loro rispettive popolazioni
Andiamo a vedere cosa scrivono dunque gli autori di questo articolo ambito dittatori digitali come la tecnologia rafforza le autocrazia di Kendal sella France Joseph White
La Stasi il servizio di sicurezza della Germania dell'Est potrebbe essere stata una delle agenzie di polizia segrete più pervasive mai esistite
Era tristemente nota per la sua capacità di monitorare gli individui e controllare i flussi di informazioni aveva quasi cento mila dipendenti regolari nel mille novecentottantanove
E secondo alcuni resoconti tra i cinquecento mila e i due milioni di informatori in un Paese con una popolazione di circa sedici milioni di abitanti
La sua forza lavoro e le sue risorse gli hanno permesso di penetrare la società e di tenere sottocchio praticamente ogni aspetto della vita quotidiana dei cittadini della Germania dell'Est
Migliaia di agenti hanno lavorato per mettere sotto controllo telefoni infiltrarsi nei movimenti politici clandestini e riferire riferire sulle relazioni personali e familiari
Gli agenti negli uffici postali per esempio erano incaricati di aprire le lettere e i pacchi che entravano da ossidi di o si dirigevano verso i Paesi non comunisti
Sulla scia dell'apparente trionfo della democrazia liberale dopo la guerra fredda uno stato di polizia di questo tipo non sembrava più realizzabile
Le norme globale su ciò che costituiva un regime legittimo vanno cambiate
All'inizio del millennio le nuove tecnologie tra cui interamente il telefono cellulare promettevano di responsabilizzare i cittadini consentendo loro un maggiore accesso alle informazioni
Una possibilità di stabilire nuove connessioni e costruire nuove comunità ma questa speranzosa visione di un futuro più democratico si è rivelata ingenua
Nuove tecnologie offrono infatti ai governi nuovi metodi per mantenere il potere che in molti casi ricordano se non addirittura migliorano le tattiche della Stasi
La sorveglianza alimentata dall'intelligenza artificiale ad esempio consente ai despoti di automatizzare il monitoraggio delle opposizioni in modi che sono molto molto meno intrusivi rispetta la sorveglianza tradizionale non solo questi strumenti digitali consentono i regimi autoritari di estendere le ricerche rispetto ai metodi dipendenti dall'uomo possono fare impiegando molte meno risorse
Non occorre spendere in software per monitorare i messaggi di testo delle persone leggeri poste sui social media o monitorare i loro movimenti
Non appena i cittadini comprendono che tutte queste cose stanno accadendo alterano che il loro comportamento senza che il regime debba ricorrere alla repressione fisica
è un quadro allarmante in netto contrasto con l'ottimismo che originariamente accompagnava la diffusione di internet di social media e di altre nuove tecnologie emerse dal due mila la speranza ha raggiunto il picco nei primi anni del due mila due mila dieci quando i social media hanno facilitato la fine di quattro dei dittatori più longevi al mondo in Egitto in Libia in Tunisia e niente
In un mondo di libero accesso alle informazioni e di una tecnologia che permea sempre di più la vita degli individui si è fatta strada l'idea che gli autocrati non sono più in grado di concentrare le loro nelle loro mani il potere da cui dipendono
è ormai chiaro tuttavia che la tecnologia non favorisce necessariamente coloro che cercano di far sentire la propria voce o di opporsi a regimi repressivi di fronte alla crescente pressione e paura
I regimi autoritari si stanno evolvendo
Stanno abbracciando la tecnologia per rimodernare l'autoritarismo dell'età moderna guidate dalla Cina le autocrazie digitale di oggi utilizzano la tecnologia interesso Cerniglia intelligenza artificiale per potenziare le tattiche di sopravvivenza autoritarie di lunga data
Stanno sfruttando cioè un nuovo asse un arsenale di strumenti digitali
Per contrastare quella che è diventata la minaccia più significativa degli per il regime autoritario tipico di oggi la forza fisica la forza umana la forza delle proteste di massa antigovernative
Di conseguenza le autocrazie digitali sono diventate molto più forti rispetto ai loro predecessori e ai loro colleghi meno esperti dal punto di vista tecnologico a differenza di ciò che gli ottimismi della tecnologia dicevano gli albori del millennio le autocrazie sfruttano internet e altre nuove tecnologie non ne sono vittima
Ecco qua questa è solamente la parte iniziale di una lunga analisi condotto da tre scienziati politici e pubblicato da Foreign Affairs questo mese l'articolo prosegue parlando della Cina del credito sociale della Cambogia di come consensi sia al balzo anche di restrizioni on line per neutralizzare la opposizione democratica guidato da Samaranch il presidente del Partito radicale presidente onorario
Si parla di Russia e si parla anche di Global Magnitsky Act una proposta di legge livello globale avviata da un finanziarie britannico che aveva operato in Russia volta a colpire individualmente chi è responsabile soprattutto a livello governativo
Di violazione dei diritti umani quindi anziché applicare sanzioni che colpiscano un governo intero e spesso quindi anche un'intera popolazione
Attuare sanzioni mirate sanzioni individuale che colpiscano la libertà di movimento i beni possedimenti di singoli membri di governi o di
Esecutivi che hanno appunto la responsabilità di gravi violazioni dei diritti umani
E un percorso lungo naturalmente da un percorso che il partito radicale continua a sostenere l'articolo su Foreign Affairs disponibile in italiano in inglese
Sul sito del partito radicale sul sito anche del Global commenti sull'orlo il
Comitato globale per lo Stato di diritto Marco Pannella i due siti sono partito radicale punto it o oggi ci Harrell e punto o
E a questo punto non mi resta che salutarmi e David appuntamento passato prossimo