L'intervista è stata registrata giovedì 14 aprile 1994 alle ore 00:00.
Nel corso dell'intervista sono stati discussi i seguenti temi: Balcani, Bosnia Erzegovina, Crisi, Guerra, Islam, Jugoslavia, Nato, Onu, Russia, Serbia.
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AMBASCIATORE
Radio radicale abbiamo i nostri microfoni e Sergio Romano già ambasciatore del nostro Paese nella unione Sovietica allora al era ancora Lunio
Commentatore specialmente di politica internazionale per il quotidiano torinese Stampa colei che vogliamo parlare anzi continuare a parlare della tragedia della in Bosnia Erzegovina è
Anche secondo le ultime notizie a Goran
Non ci sarebbero attualmente combattimenti però comunque nell'ex Yukos
Drammatica lei come valuta come vede questo atteggiamento della Russia nei confronti della NATO dell'Occidente dopo le incursioni dei gli aerei della
Lenza romantica mi sembra tutto sommato che la reazione russa sia giustificata i russi erano intervenuti in modo anche abbastanza efficace
Al momento dell'ultimatum per Sarajevo e avevano dimostrato di essere un elemento importante nel dialogo e nella ricucitura di una trama negoziale
Il fatto che siano stati deliberatamente tagliati fuori dalla decisione americana di colpire le postazioni serbe ancora tre mi sembra che sia è un grosso errore politico e diplomatico i russi hanno reagito male era inevitabile adesso bisognerà cercare di introdurli nel gioco
Ore questa
Animazioni
Non Moretto che l'attacco in sé e per sé che era stato un errore ho detto che è stato un errore attaccare senza avere concordato l'attacco Russi se lei invece mi chiede un giudizio sull'attacco allora le dirò che era un errore altra ragione penso che sia stato un errore attaccare il corrette e penso anzitutto che si è un errore pensare che possa effettivamente qualificarsi una decisione delle Nazioni Unite restiamo solito equivoco sono decisioni delle Nazioni Unite e quelle che gli Stati Uniti prendono nel momento in cui le Nazioni Unite non possono dire di no
Per ragioni formali o sostanziali si tratta sostanzialmente in effetti e di una decisione americana sono gli americani
Hanno in questo momento assunto il ruolo dirigente nella condotta delle trattative lo stanno facendo con i loro metodi Bari che i sei per fare la cosa non è poi del tutto sbagliata sei bene che ci sia un Paese guida tutto sommato gli americani stanno svolgendo per l'appunto questa funzione il grosso guaio è che lo stanno facendo in circostanze in cui uno non capisce mai bene se le decisioni americane siano dettate da una strategia internazionale coerente o non piuttosto dagli alti e bassi della politica interna americana nel corso delle ultimi settimane e degli ultimi giorni in particolare abbiamo ascoltato in materia di Jugoslavia
Venire da Washington segnali di ogni genere segnali contraddittori che per l'appunto sono stati interpretati diversamente dei vari per tra cronisti e hanno in gran parte creato lo scompiglio che poi gli americani stessi hanno cercato di risolvere con la decisione di attaccare
Grate di sicurezza o protetti
Naturalmente lei mi chiede che cosa motivato gli attacchi adorato
Anzi credo che bisognerebbe anzitutto chiederti perché i serbi abbiano in qualche modo ripreso l'offensiva al governo in questo modo abbiano indubbiamente suscitato a Washington un dibattito sul che cosa fare
Credo che i serbi abbiano deciso di attaccare Agorà via perché hanno interpretato gli accordi prima fra musulmani e croati all'interno della Bosnia poi fra croati
Fra voglio dire se m'fra musulmani e Croazia per la costituzione di una confederazione come un'alleanza fra croati e Musso mani in funzione anti serba il forse l'errore della diplomazia americana fu quello di non comprendere che quel gesto che poteva sia essere così
Da rappresentare un passo avanti sulla via della pace era in quelle particolari circostanze obiettivamente destinato ad essere percepito dai serbi come un gesto ostile come un tentativo di isolamento come un tentativo in qualche modo di pregiudica fare il negoziato a loro danno a loro sfavore allora naturalmente hanno reagito attaccando Goražde lo hanno fatto anche perché i musulmani una certa ragione gliel'hanno data i mussulmani sentendosi le spalle Coop The nei confronti dei croati hanno dirottato le loro forze armate su altri settori si sono sentiti più liberi di condurre quelle operazioni militari sulle quali ancora avevano investito una parte delle loro speranze
Attacco serbo
Federazione tra
Si può risolvere
Ma i fossi
Giustizia
Deve in qualche modo le possibilità di un accordo sono già state delineate da tempo la cosa più buffa più paradossale addirittura più tragica di questa faccenda che il giorno in cui l'accordo si farà e lo si finirà per fare sarà l'Accord do che già dal novembre dicembre dello scorso anno era stato delineato dei negoziatori si scoprirà che si è combattuto per altri quattro cinque mesi quasi girando intorno ad una sezione che era stata per certi aspetti già delineata ed è finita da un pezzo sarà un accordo di tipo vagamente confederale tratterei unità statali costituite sul territorio della vecchia Bosnia ciascuna delle quali mi riferisco in particolare a quella croata e quella serba avranno degli stretti rapporti con la madrepatria covata e con la madre Patria serba discuterà di qui ad allora come si è discusso da allora a oggi semplicemente per rettificare alcune posizioni sul terreno che non saranno mai decise finché non vi sarà stato un consensuale contemporaneo ha deciso che decisione di abbassare le armi di rinunciare alla forza io ho l'impressione che il l'intervento americano
E l'intervento della NATO Appiano per certi aspetti ritardato la conclusione dell'accordo
Credo che l'accordo fosse più vicino nel momento in cui sul terreno erano presenti i due maggiori negoziatori stolto invertire o uguali di quanto non sia ora in cui l'America presente con tutta la forza sa del suo dispositivo militare del suo dispositivo politico l'America è un enorme quantità di D'morra sul fondo della barca jugoslava lo voglio non lo voglia quando l'America sposta la propria proporrà da una parte riesce inevitabilmente a dite equilibrare i rapporti fra le tre forze sul terreno più ancora di quanto non lo siano a suscitare i sospetti della terza a creare con le sue stesse azioni in altre parole il le condizioni le premesse di un nuovo conflitto non ho l'impressione che complessivamente si possa qualificare di positivo l'intervento degli Stati Uniti
O del dopo Yalta
Ma le dirò che io di questo avuto occasione di durante le più volte proprio anche con Antonio Cassese Antonio Cassese dibatte argomenta con grande entusiasmo con grande certamente lucidità integrità morale
La sua convinzione che questo si possa e si debba fare io sono convinto che non si possa fare
Al limite che non si debba fare non ho non riesco a capire non riesco a rendermi conto di quanto sia immaginabile trattare al tempo stesso una persona da partner oggi da imputato domani se noi vogliamo la pace siamo necessariamente costretti discuterla questa pace con una serie di interlocutori i quali presentano ai nostri occhi un insostituibile vantaggio quello di essere responsabili
Responsabile magari con una forte quota di irresponsabilità ma insomma responsabili per sono titolari di forte sul campo perché hanno posizioni sul terreno perché somma sono gli uomini con cui lei deve quotidianamente parlare se può far passare un convoglio umanitario se vuole ottenere che i gli osservatori dell'ONU si spostino dal posto al posto di se vuole
A realizzare un minimo di convivenza con le popolazioni e quegli stessi interlocutori con cui giorno dopo giorno noi dobbiamo negoziare vogliamo forse portarli domani sul banco degli accusati perché non esiste differenza fra le persone le persone è accusate o potenzialmente accusate di crimini di guerra sono le stesse con cui dobbiamo quotidianamente parlare di cose che sono essenziali fondamentale per la sopravvivenza dell'ambiente nella regione
Pace
Perché se la pacifici
A lo è già purtroppo la pace dei cimiteri e sarà la pace indubbiamente dei bravi per usare un'espressione retorica molto no non qui Knox questi sono i bravi di più gol diciamo i fortini coraggiosi cioè quelli che hanno combattuto quello che disse combatte con la lo disse alla fine di una guerra mille novecentocinquantotto mille novecentosessantadue e in cui contendenti francesi allora Felle né dall'altra parte si erano uccisi torturati massacrati la chiamò la pace dei forti era un'espressione un po'retorica era una mano di bianco passata naturalmente su un mucchio di efferatezze ma era anche un modo per volta l'eparina per entrare in una storia diversa palestinesi e arabi forse non la chiamano anche loro una pace dei forti la filosofia non è forse la stessa
Diverso però il
Che ha cerca
Lei parla dei palestinesi e francesi e dei gollisti
Sia dei Alitalia
Lei fu accertato F. lei nel nel mille novecentosessantuno avrebbe parlato di un genocidio francese nei confronti del degli arabi e se fosse stato arabo alla vigilia dell'accordo del della firma dell'accordo di pace avrebbe egualmente parlato di genocidio
Eccetto ogni situazione molto diversa l'una dall'altra per carità ma guardi che questo non comporta un giudizio morale niente di tutto quello che accade
Ci deve rallegrare credo che l'obiettivo fondamentale c'è quella di farla finire questa guerra il più rapidamente possibile con i minori sofferenze per le popolazioni
Non sono certo che la strada intrapresa in questi ultimi mesi soprattutto dagli Stati Uniti sia quelle che ci porta più vicino al risultato sperato
Nel discorso un po'più
Orange o secondo lei l'Europa e
Tale questo
Ho sempre pensato che non lo potesse fare e ho sempre pensato che il il dramma di tutta questa faccenda fosse la contraddizione fra le speranze dichiarate fra i propositi dichiarati e le effettive posti visita di intervento di
Come dire realizzazione di una presenza efficace da parte dell'Europa l'Europa non poteva nulla e non ha mai veramente potuto nulla ma perché i problemi sul terreni non sono dei problemi non solubili politicamente e diplomaticamente ed è anche se scomodo sembra apparire un po'accademico troppo erudito credo che occorra pur sempre ritornare questa situazione sul terreno la convivenza fra le etnie è sempre stata difficile precaria per molti aspetti possibile soltanto in quelle fasi storiche in cui un grande potente arbitro dall'alto dava ciascuna delle etnie la garanzia che la convivenza sarebbe stata e qua nel momento in cui l'arbitro scompare nel momento in cui non c'è più nessuno che dall'alto dice ai bus
Danni state tranquilli di proteggerlo da i serbi e i serbi state tranquilli di proteggerlo dai musulmani ebbene in quel momento sia catena no le lotte fra le etnie così è accaduto in passato molte volte da ultimo durante la seconda guerra mondiale
L'Impero austro un
Oppure
L'imperatore comunista Tito
Comunista questo era pratica
Questo era inevitabile allora che cosa sta succedendo sta succedendo che in modo estremamente traumatico e spaventosamente Conte vestita realizza andò quella
Quella omogeneità etnica lo so che ogni qual volta uno dice parole di questo genere ha un sapore razzista però le ricordo che la seconda alba al momento della fine della seconda guerra mondiale i vincitori della Seconda guerra mondiale cioè titolari di tutto ciò che vi era di più virtuoso al mondo ideale i democratici ideali antirazzisti hanno provocato la maggiore pulizia etnica su scala continentale che si sia mai verificata nella storia del mondo perché i tonici milioni di tedeschi che dovettero fare i territori in cui abitavano configuravano un fenomeno di pulizia etnica su scala continentale non furono soltanto loro perché anche su piccola Carla infinitamente più piccola i trecentocinquanta milioni di tagli di trecentocinquanta mila italiani che dovettero abbandonare l'Istria rappresentarono pur sempre un fenomeno di pulizia etnica
Amo l'ambasciatore
Il canto sento
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