Un giorno per Martinoli guardando al futuro. Una disperata confusione: la scuola italiana al 2021

Buongiorno benvenuti a tutti
A tutte le persone che ci stanno seguendo in diretta streaming e benvenuti a questo nuovo appuntamento del Censis la giornata che ogni anno dedichiamo in memoria di Gino Martinoli
Quest'anno ci occupiamo della scuola il titolo è una disperata confusione la scuola italiana al due mila ventuno
Partiamo da un testo scritto da Giuseppe De Rita
Un testo che anche una forte connotazione autobiografica chiunque potrà scaricarlo dal nostro sito leggerlo
E discuteremo di questi di questi temi di questi problemi che la scuola sta attraversando con professor Giulio Sapelli economista con Andrea Gavosto direttore della Fondazione Agnelli avessi tutto che si occupa specificamente di scuola distruzione
Di formazione
Doveva essere con noi anche il ministro dell'istruzione
Patrizio Bianchi che però per impegni istituzionale come si dice per sopraggiunti impegni istituzionali non è potuto essere con noi però ha voluto mandare un videomessaggio che fra poco vedremo
Tratto però volevo dire due parole su Gino Martinoli poiché credo che De Rita nel suo intervento si diffonderà di più su questo aspetto insomma
è una giornata che dedichiamo alla sua memoria Gino Martinoli stato tra i fondatori del Censis è presidente della Fondazione
Fino al mille novecentonovantasei l'anno della sua scomparsa ed effettivamente dall'anno seguente noi dedichiamo la data del diciannove marzo
Alla al suo ricordo ogni anno cercando di affrontare un tema che riguardi a Società la l'economia italiana
Gino Martinoli ingegnere chimico si laureò al Politecnico di Torino una lunga esperienza professionale direi nell'industria
Lavorò alla Olivetti inizialmente dove addirittura introdusse la catena di montaggio
Poi all'IRI alla Necchi per passare poi all'Agip Nucleare di Mattei dove lavorò per la messa in opera della prima centrale atomica in Italia latina e poi nell'incontro con con Giuseppe De Rita
Si adoperò per la fondazione del del Censis appunto
E lui ebbe sempre un approccio mirerebbe a di un approccio manageriale ante litteram non già in quegli anni
Aveva il pallino dire dell'organizzazione scientifica del lavoro e quindi dedicava una grande attenzione alla formazione alla formazione dei quadri dirigenti credo che Giuseppe deriva ce lo ricorderà un modo meglio di quanto posso fare io quindi il tema di oggi è assolutamente appropriato
Prima di entrare nel merito della riflessione però come vi avevo diretto vorrei vedere il videomessaggio che ci ha mandato il il ministro Bianchi quindi mettiamolo in onda guardiamolo e poi passiamo la parola Giuseppe De Rita
Ringrazio moltissimo la Fondazione Censis per questa giornata dedicata a un uomo che ha dato molto alla sapere italiano alla scuola italiana atto d'o quel bisogno di conoscere la Società italiana in tutto il suo movimento dalla presenza e questo ricordo di Martinoli è un momento in cui noi riflettiamo
Sue trasformazioni che il Censis è riuscito a seguire con tanta attenzione in tutti questi anni
I lavoro che Giuseppe De Rita si propone oggi è su questi sessant'anni di storia italiana bastava italiana vista attraverso la luce della scuola
Una scuola che progressivamente dice questo testo è diventato una sorta di enorme macchina noto propulsiva e che invece oggi dovendo la rilancia ore ritrovare la sua capacità propulsiva legata alle comunità locali legata a delle comunità che vogliono essere comunità educa anti
E quindi che ci facciano uscire da quello che con questo termine
A
Pesante
Il Rettore il titolo disperata confusione
Noi dobbiamo rimuovere sia la confusione
Ritornando all'idea di un
Mondo in movimento perché queste la scuola
E che ritroverà speranza
Ecco alla disperata confusione con cui viene raffigurato la scuola di questi anni di vita repubblicana noi abbiamo l'ambizione non io ma tutti noi di poter riproporre l'idea di una scuola che torna a essere come è scritto qui nelle ultime pagine di questo saggio che attraversa tutta la vicenda del nostro Paese
Un rapporto importante
Per ritrovare una struttura di alta qualità la cui reputazione diventi la reputazione del Paese
Questo è possibile soltanto ritrovando una commissione strettissima fra la scuola la sua comunità i suoi ragazzi grandissime del Paese
Io credo che tutto il Paese debba ritrovare speranza e credo che tutto il Paese d'uscire da questo situazione descritta qui con grande forza come sempre da Giuseppe De Rita
Questo è l'augurio io faccio non soltanto per questo convegno che questo ricordo di Martino non lo faccio con attenzione a tutti coloro che si è restano a studiare tutti coloro che stanno studiando utricolo che hanno studiato le dinamiche della società italiana c'è un grande bisogno
Di esplorare nella profondità la realtà
Dati tutti i sentimenti del nostro Paese ed è per questo che io credo che dobbiamo ringraziare tutti il la Fondazione Censis e il suo presidente grazie Giuseppe e grazie a tutti
Un messaggio molto bello di quell'in Graziano assolutamente il ministro ha usato parole come speranza reputazione comunità
Ma ascoltiamo adesso Giuseppe De Rita ricordando che il il testo lo potete leggere tutti è disponibile sul nostro sito prego presidente
Grazie
Valeri
Un testo già stato detto molto autobiografica scritto di getto con uno stile che non è
Tipicamente Censis perché uno stile molto personale
Però o è un testo di cui non mi pento anche sì molto spesso dando cioè non lo sbrana Conte autobiografica
Ritornando si sono non non ci convince al momento non mi pento perché effettivamente
Un uomo come me che ha fatto politica scolastica che è cresciuto
Professionalmente sul proprio nella scuola comincia dall'Olanda il cinquantacinque
Con dal ministero Pubblica istruzione allora in mano o un mitico pure direttore ufficio studi del professor gol zero emendarlo vorrai io per dieci quindi una diecina d'anni ho fatto pongono quindici anni qua sì ho fatto uomo di scuola un esperto più scuro
A quell'epoca c'era addirittura dei giornalisti che facevano soltanto il giornalismo scolastico
Penso a Barilla senza Cervini cognomi che non non dicono più nulla ma c'era il senso che la scuola era un grande problema nazionale tant'è vero che c'erano i suoi specie ai giornalisti giornate il suo esperto scolastica
Oggi non è più così però quegli anni sono stati anni straordinari dal punto di vista della scuola
Perché poi mi sia spaccato di quella scuola lo dirò dopo perché non mi piaceva non m'era piaciuto perché ero stato sconfitto Kohl brutalmente nella battaglia negli anni Sessanta sulla scuola e in parte perché
Il nel frattempo avevo creato dal Censis il Censis
Mi è cominciato andar bene verso il sessantasette sessantotto sessantanove per miri mi sono ricoverato nelle fortune del Censis però del abbina ricordare non soltanto in quello che è stata la mia
Origine ma anche di doveri è stato all'origine della tematica della scuola come grande problema politico Italia
Perché
Negli anni Cinquanta incerto pronto esploso questo problema la scuola diventava un problema importante la formazione diventa un problema importante perché perché e qui entra in gioco Martinoli perché a un certo punto si comincia a pensare che il processo l'esito un processo tecnologico è un problema di aiuto ma i problemi di automazione avrebbero creato una domanda di personale
Qualificata altissimo era scuola dovrà immediatamente
Per restare dentro questo grande processo di sviluppo economico tecnologico organizzativa dovrà provvedere a fare del personale adeguata mantenere l'ha già detto Valeri era un ingegnere veniva da un esperienza uliveti ama lunghissimo danno credo di quarant'di trentacinque anni
Però aveva questo questo gusto di studiare l'automazione era anche il presidente dell'associazione italiano aveva un formazione quindi aveva questo senso del futuro
Intel Sempre e disciplina
E certo punto lui scrisse nel praticamente forse cinquantaquattro cinquantacinque un testo per il congresso nazionale dell'automazione in cui feci le previsioni Michel sanare qualificato laureato
Sedi provato al mille novecentosettantacinque cioè a vent'anni da cinquanta decise nel settantacinque noi avremo bisogno non lo so nel la società italiana avrà bisogno di questi quadri
Quadri laureati padre vengono ma mediante lo sviluppo articolati per Pierre geologi ordine ingegneri interessa poco però c'era questa forte pensiero
Questa questo testo che rimane perché accuse occupa briscola probabilmente l'inizio delle tematiche degli anni cinquanta soppresso fu ripreso poi da un testo mio personale come come scienza come Siemens allora era ancora perché invece di farlo solo per darmi industria lo spostammo su tutto
La realtà nel sistema italiano sembrerebbe che allora era il mio capo mi disse guardi Martena scritto queste cose se Brenda lo stesso nello stesso simili d'e faccio un discorso non so sull'industria ma su tutto il sistema
Questa questa logica di legare il processo scolastico al processo di sviluppo economico
è entra negli anni cinque infine ci anni cinquanta sessanta nella discussione
Nella discussione perché con una parte della politica italiana decise quello era il lo schema da seguire
Penso al ministro medici ad esempio fu ministro alla Pubblica istruzione in quel periodo pensa lo stesso Bozzolo pensa perché no Alvaro Vargas Llosa indossa il che si schiera super argomenta e sembrava che fosse in qualche modo una possibilità di fare politica scolastica
In ordine al processo di sviluppo la domanda di personale qualificato
Abbiamo bisogno di ingegneri abbiamo bisogno laureandi abbiamo bisogno di diplomati tecnici abbiamo il e focalizziamo i nostri interventi formativi in quella direzione
Il questo non riuscì questa tematica questa questo modo di pensare lo sviluppo della scuola in relazione lo sviluppo economico osteggiato in maniera durissima
Forse Monti ma chi non ha vissuto quel periodo non sa che è stato una battaglia durissima perché a un certo punto scattarono le opposizioni culturale e non torno prima ancora
Culturale che politiche dedicò quasi ridicolo
Sia a destra che a sinistra dissero no questa è uno schema di pensiero il collegare lo sviluppo della scuola allo sviluppo del sistema le tecnologie addirittura del sistema sbaglia
Perché la scuola aveva vere una sua funzione autonoma deve formare l'uomo per l'uomo e non l'uomo per il sistema economico
Posso Ambra retorico ma guardate che questa frase la scuola formarsi uomo per lo e non un l'uomo per il sistema economico ed è un successo Sorrento
Tutta la destra cattolica via ma penso l'aria allora allora
Della dei maestri cattolici penso hanno segni go e il vero ideologo della cultura
Scolastica cattolica nel fondo prove degli insegnanti medica tonici si schierano tutti
Tutti proprio in in maniera furibonda questa cosa qui non passa la scuola deve avere una sua autonomia un suo prestigio alcuni ricevono anche è una bella signora va mantenuta così
Non si deve asservire ad altre non diventa
Serva a Vialba dall'altra parte non è che a sinistra si questa era l'estrema destra ma estrema destra anche culturalmente dall'altra parte l'estrema sinistra e della stessa siano no a Martena no o medici no a a De Rita tutti coloro che volevano far questo perché la scuola non fa i semilavorati per Centonze classica frase di Rossana Rossanda
Che poi guardi Nevio
Abbiamo molto amato con cui abbiamo avuto anni e anni di affetto e di collaborazione però in quel momento la rossa era quella responsabile culturale vertici non era ancora uscito dal partito schierato al partito
Brutalmente questa cosa
è evidente che
E il centro sinistra degli anni sessantasei sessantasette sessanta sessantaquattro è sempre in via Santa sei ebbe dei problemi su questo punto
Perché la maggior parte della struttura dell'organizzazione addirittura dalla maggioranza alla fine circa cedette
Allora si alla realtà di questo accordo
Destra e sinistra contro un'ipotesi che non ancora centrista avevano ipotesi tecnocratica ecco questo sì che vuol dire nei finalizzazione della scuola a processi di sviluppo economico e sociale
Tecnologico industriale fu produttiva dei dite quello che volete e a quel punto prima in una va agguerritissima Commissione parlamentare
Sui provvederà scovano sessantatré sessantaquattro Martinoli che era e dei rappresentanti di questa di questa linea
Dentro la commissione s'arrabbiò predica un po'con tutti ma alla fine capì che la commissione per la sua stessa composizione nell'ultimo mese può fare avviene
Forse l'unico in genere di quella Commissione era lui
Fuoco in qualche modo sconfitta e nella logica
Che seguiti specialmente con una ministero con un ministro come voi che in qualche modo non aveva grandi interessi di questo genere probabilmente anche lui Bomba a trovare un buon Veneto conservatore il buon scolastico percepire si la cosa andò lentamente a morire se uno pensa all'ultimo testo programmatico
La sua scuola sta dentro il carattere e il capitolo scuola piano di sviluppo sessantasette su sì
Centosessantasette settantotto settantuno
Leggero
Predisposto Pieraccini portato poi in Parlamento Verona fantomatiche approvazione parlamentare l'indiano non esisteva il giardino quel capitolo già non dava più la ridimensiona della realtà
Di questa discusse
è evidente che a quel punto chi aveva vinto
Gli sconfitti c'erano
Vicini ai tagli anzi forse sono l'unico sopravvissuto degli sconfitti però gli sconfitti c'era ormai chi aveva vinto
Intorno Sandra rientro
Hanno segni colorati vinto quarantuno chiedervi intorno autopromozione della scuola appunto libretto l'ipotesi di una scolarizzazione a oltranza
Non interessa dove andranno a lavorare ai ragazzi non interessa se troveranno lavoro troveranno lavoro non interessa
Qual è il collegamento tra scuola e formazione fra formazione e lavoro interessa fare tanto a scuola
Tanti anni standard risoluzione la modernità di un sistema si disse eh data dal numero di anni istruzione descritti i la cittadinanza voluta dalla popolazione
Più anni di cittadini scuola abbiamo avuto che siamo un Paese moderno un paese capace di
Concorrenza a tutti gli altri e fondali manca
Dobbiamo fare discordo abbiamo qualche scuola organo perché iscritti più classici professori quello è diventata la dimensione avrebbe detto
Severi Egina una dimensione a propulsiva che diceva contro Severino alla condanna a morte in qualsiasi sistema
Perché quando un sistema pensa solo ad Aldo Moro
Ad Autun proteggersi e poi ad autoalimentarsi e poi ad auto proporsi come centrale alla fine serve consistenza perché perde perde la relazione
Nella scuola italiana perso l'ordinanza
Allora io ritorno ma per caso due nel due mila venti leggendo i giornali Cima
Sta scolate punto sta e dopo vent'anni che non vent'anni quaranta viene se andasse dal dal settanta sono cinquanta dopo cinquant'anni da una scuola totalmente diverso da come l'aveva lasciata
Senz'anima non ce n'è una discussione a che cosa serve dove si porta perché tanto
Io ricordo il primo testo a stampa del Censis forme sessanta quattro un reading cioè un insieme di saggi su
Investimenti in istruzione
L'investimento nel sociale noi stessi scienza essi amiamo centro studi investimenti sociali perché tutto il sociale Vernole allora come adesso è un investimento nella sanità nella formazione professionale ricerca
Nella scuola naturalmente è un investimento
Erano questo non è avvenuto
Ne abbiamo un grande investiti in grande estesa in istruzione però non è stato Investimenti
Se oggi dovessimo prendere quel vecchio testo senza sessantatré sessantaquattro e dovessimo riprendere la stessa tecnologia
Terra tutto molto americana di studio il fattore di Seedorf residuo a ai fautori del residuo no e troveremmo che la spesa per l'istruzione in Italia non è stato nei desideri eppure
Eppure questa è la provocazione che ho sentito in questi ultimi mesi eppure tutti parlano promesse
Perché arrivare investimento in capitale umano un investimento in formazione gli investimenti in istruzione la scuola come investimento al nonno e fino
La parola la scuola come un investimento è diventato un alibi per l'altro promozione del sistema
Ma se l'autopromozione del sistema e senza un fine senza una relazione con queste no e la confusione sobrietà volando
Perché è i problemi diventano tutti interni al sistema non diventa no di relazione con lo sviluppo con la società
Compreso lavoro del figlio comma
La crescita dell'istruzione nel Paese
Diventa non meccanismi di reazione Marchesi interni
Da
Dal dal problema del personale di de dei precari fino al problema dei banchi fino al problema della della della didattica a distanza tutti passiamo chic
I testi gli articoli lebbrosi piccoli comprende interviste gli ultimi il dodici mesi e ritroviamo suolo argomenti interni al sistema
Come se l'autopromozione l'auto alimentazione il dragaggio di risorse che la scuola ha fatto sul finanza italiana abbia prodotto soltanto confusione in testa
Sono troppo cattivo come ho detto prima è un testo autobiografico quindi con qualche dei nerazzurri vecchio combattente reduci addirittura sconfitto quindi per carità tutti possono benissimo far guardare al settore elettrico ed è notizia che erano certamente questo è stato elemento di grave crisi
Non di grave crisi della della società che s'è trovata senza l'alimentazione di investimenti in istruzione ma anche grave crisi da Scorsese
Chi è che comanda può cinquant'anni di sviluppo scuole
Le organizzazioni territoriali sindacati i maestri cattolici insegnanti veri cattolici di le conventicole degni di pedagogisti Chierchia comanda
A chi dobbiamo dare le colpa di una realtà che si è andata sfarinamento giorno procedure
Questo Kirche scriverà la storia di questi ultimi anni del dopoguerra italiano troverà questo specie diciotto di volontari forza innovazione
Degli anni Sessanta coi spento e poi alimentato solo da discussioni interne sono discussioni interne anzi ma mai esser razziste
Solo qualche volta quando si è parlato dei diplomi universitari quando s'è fatto il tre più due perché sta cercando con la laurea magistrale disdire in qualche modo agganciare quello che aveva vinto e che era diventato
Terrena di di di
Discorre boss universitario quasi l'intera nei fatti no non abbiamo nessuna realtà di trasformazione
Finisco su questo punto con cosa è
E che io vedo
Io vedo oggi sostanzialmente due cose
Il mio
Tutte e due legate a a al al discorso iniziale
Oggi c'è bisogno ancora oggi di fare un sistema scolastico moderno in qualche modo orientato all'esterno orientando va all'esterno anche accetti di essere rientrato dall'esterno perché non ha la forza di orientare
L'esterno come sistema Scovazzi
E questo significa due cose primo aveva un sistema Ford scolastico Ford reputazionale
E dall'altra parte uno spazio di formazione io ho detto Neonatologia di cento fiori ma perché sono ancora Como degli anni sessanta
I cento fiori che in qualche modo garantisca rapporto domanda offerta
Non forma di allora Cosimo dove noi sbagliando pensammo che il rapporto domanda offerta fosse su tutto crisi tutto il sistema
Il sistema scolastico del sistema economico che dovranno dialogare adesso no se uno vede ci sono tanti rapporti domande offerto tanti tanti di iniziative quelle basse dei dei vecchi centri interaziendali a quelle altre di di di di di scuola di manageriale ci sono
Sono non fanno più parte del sistema scuola sono mondo diverso
Che però non nessuno conosce nessuno controlla nessuno lo auguro e allora due mondi due passi per il mais rinfacciano al sistema scolastico il naturale che sia un sistema di base che non abbia ambizione di essere il mondo in trasformazione
Garattini lisce
Sulla sanità la sanità deve essere trattata come se fosse il sistema di difesa nazionale
Esagera Garattini dicendo che era salita a destra organizzava continuo degenerare verso arriva a rigore di legge meraviglia non è che non siano arrivate però organizzata come sistema come ci dobbiamo difendere
Da un ipotetico nemico le frontiere dobbiamo sapersi difendere da una pandemia e bisogna avere la stessa struttura organizzativa lo stesso spirito la stessa elasticità la stessa reputazione sistemica
Perché se c'è un sistema che non non era reputazionale non tirano più manco agli ospedali non vi confluivano faccina e questa è la stessa cosa che sta avvenendo in Italia dobbiamo creare un sistema scolastico non mi verticalizza nuova sfida per ai militari non no non prendiamoci in giro perché siano diventa una tragedia però
Come organizzazione richiede anche un livello di personale sempre più qualificato senza le sbavature dei concorsi non fatti dei precari dei di supplenti il casino infernale della confusione
Un sistema chiaro preciso confuso funziona
Si è voluto Aldo propulsivo sia a loro volta si consiglia autonomo rispetto al sistema economico ma si almeno funziona perché è l'unica reputazione che poi in qualche modo riconquistare quel
Non certo riconquistare la capacità di essere l'investimento infortunio ma
è un servizio che lo Stato garantisce a tutti fino alla laurea in una maniera ordinato e preciso basta non non creiamo riprese e dall'altra parte invece tutto quello è ormai è enorme il campo di
Attività di domanda e offerta di informazione legate a domanda e offerta dalla pubblica amministrazione fino
Alle associazioni industriali locali scienza né ce ne sono tantissime che però non fanno sistema ne sono nessuno non mi conosce nessuno le le guarda
L'altro giorno
Cesare Vaciago a cui ho mandato il mio testo ha fatto una lunga lista delle cose che ci sono spontanei in questa situazione
Verranno riprese Due
Non per lasciare la libertà dei cento fiori ma per garantire una loro lenta convergenza stesse
In modo tale che si possa dire che il rapporto domanda offerta non è più stato non poteva essere fatto come nel sessanta
Su una un legame di Cisterna tra sistemi economici sia una speranza di un fatto spontaneamente da tanti soggetti
E questo può essere la seconda gamba di un sistema formativo Italia
Banale probabilmente si addirittura l'idea di rifare un sistema scolastico funziona anche in se stesse senza ambizioni di funzione sociale probabilmente una riduzione
Di di di dignità per alcuni ma almeno una cosa che non riduce la reputazione
Non riduce la reputazione anche dei grandi anche di ragazze
Perché
O forse no pandemia interrotto una voglia dei ragazzi di non di non legittimare la scuola
Adesso anziché dice non vogliamo dare in classe cioè però la la la reputazione di livello reputazione del sistema scolastico quindi non è suo perché l anno scorso sagoma nuovi disperata confusione ma perché tutto il processo degli ultimi anni la polizza valere bassa reputazione
Al tanto sesso SOS un mondo quotidiano
Semplice di rapporto domanda-offerta di iniziative alquanto quando la che non può restare come puro Centofiori da coltivare va in qualche modo valuta organizzato un sistema antico
Volte spetterà molti aspetti
Va sottoposto a quella capacità di leggere ordinatamente le cose che per esempio Fondazione Agnelli ha avuto per la scuola per tutte le attenuanti anche sul versante non scolastico va fatto quello al tipo di sforzo quel tipo di cultura quotidiana quel tipo di approfondimento gotico di coinvolgimento degli operatori
Ecco io ho finito scusante questa dove il criterio mi sembrava giusto in una giornata intitolata Martinoni Martinelli è stato iniziato pure e il grande protagonista negli anni Sessanta di una popolarità di su di di funzione di di una pluralità di culture particolari
Ogni tanto scherziamo dicendo che quando si parla di Martino ci storpia sempre il nome anche il ministro Martino
Nell'UE scherza anche loro perché ricordava Martino che era di quindi
Città amiche ebrea suo padre era il famoso professore lei insegna padre di tre premi Nobel quindi lui era fratello di Natalia Ginzburg e quindi il lui era in una logica particolari racconta quando dovete cambiare cognome perché no
Non proprio dirigere non identico a prima comme il cognome levi evidentemente scelse di cognome della mamma del signor Martinelli che era una bambina a Trieste senior crea enormi e se ne andò a Trieste c'è da da vent'vi chiedo crediamo nel mio male il quello sbaglio ufficiali di stato civile sbaglio e gli disse quindi le dispiace io invece Martelli ha scritto Martino rileva bene e e Ginori Tenaris e va be'bassa media segretario PD di razza ariana era a livello di una incombe e quindi o della non allievi
Raccontava sempre nove punti alla fine bisogna intervenire andrà in ecco io Valerio finendo assemblee chi la conduzione della giornata
Grazie grazie presidente per per i ricordi personali per la rievocazione di Gino Martinoli ma soprattutto per per la Roma la sua riflessione
Io credo che un inquadramento storico di quelli che sono stati i problemi della scuola il dibattito che ha riguardato i problemi della scuola sia molto utile anche per affrontare i problemi dell'oggi
In fondo dietro la sua riflessione pace una domanda fondamentale no a cosa serve la scuola
Beh oggi oggi io prima di ascoltare Sapelli Gavosto volevo fare anch'io un paio di considerazioni perché naturalmente sarebbe fin troppo banale osservare
Come l'emergenza sanitaria l'impatto sociale ed economico
Della pandemia abbia stravolto le nostre vite non l'abbiamo lettura
Accettato sopportato delle restrizioni alle libertà personali senza presente precedenti questo sarebbe fin troppo banale osservarlo
Meno banale constatare che invece la epidemia questa grande questo grande sciocca ha rappresentato per il nostro sistema
Anche un imprevisto inaspettato potentissimo fattore direi accelerazione
Di una serie di processi che erano preesistenti anche con riferimento specifico al mondo della scuola
Faccio un paio di esempi per spiegarmi voi ricorderete tutti che più o meno la metà dello scorso anno la polemica relativa alla scuola riguardava il tema dei banchi monoposto con le rotelline utili naturalmente per avere una maggiore distanza interpersonale dei ragazzi e quindi limitare contenere il la diffusione del contagio e quindi la grande polemica era che questi banchi non arrivavano nelle scuole
Ma
C'eravamo dimenticati che fino a a all'anno precedente la polemica nella scuola era quella relativa al contributo volontario delle famiglie che poi era tutt'altro che volontario
Necessario per l'acquisto di beni di consumo indispensabile al funzionamento della scuola insomma
Presso questo ce lo siamo dimenticati come quando poi abbiamo dimentica abbiamo cominciato a sperimentare la didattica a distanza la Dad abbiamo scoperto che un numero significativo
Di allievi e di studenti ne rimanevano esclusi non meno dell'otto per cento
Degli
Degli studenti sono rimasti esclusi dalla didattica a distanza
E nel caso degli alunni con disabilità si arriva al ventiquattro per cento uno su quattro
Quindi abbiamo scoperto una scuola degli esclusi
Ma c'eravamo dimenticati che in realtà già il nostro sistema scolastico era caratterizzato da tassi di abbandono scolastico tra i più alti in Europa
Allora con questi esempi cosa voglio dire che i problemi erano già tutti lì sul tappeto naturalmente la pandemia ne ha provocato una forte accelerazione al punto da squarciare il velo su questo tipo di di vulnerabilità
Ma la cosa più interessante più importante secondo me da sottolineare
E che mi sembra che oggi ci sia un approccio molto divergente
Alla scuola e al al percorsi di istruzione e formazione da parte dei dei soggetti dei giovani perché da una parte abbiamo quelli che veramente ci si rapportano con una con un atteggiamento di forte disinvestimento appunto gli abbandoni scolastici cioè sono quelli che non percepiscono più il percorso di istruzione e formazione delitto regola raggiungimento di quello che una volta si chiamava il famoso pezzo di qua di carta
Non lo percepiscono più come un traguardo importante da raggiungere perché il pezzo di carta sarebbe il biglietto di ingresso per i piani alti della scala sociale
Cioè sono quelli che hanno percepito o hanno avvertito che il percorso scolastico di istruzione e di formazione non è più quel meccanismo che mette in moto
I processi di mobilità sociale ascensionale cioè sanno che l'ascensore sociale è fermo
E quindi abbandono scolastico
Dall'altra l'opposto ci sono quelli invece che continuano a stratificare i titoli di studio
La laurea il dottorato il post dottorato il master di primo livello il master di secondo livello e poi le scuole di specializzazione e poi le lingue straniere l'arabo il cinese
Cioè che pensano di poter competere con una ma diventa quasi una competizione per titoli piuttosto che per talenti
E e questi finiscono per andare a ingrossare mi sembra una le le file di quello che oggi potremmo chiamare un nuovo proletariato cognitivo chi sono questi sono quelli che sono per dire con una battuta
Troppo ricchi per rinunciare alle proprie ambizioni troppo ricchi se pensiamo magari al alle famiglie di provenienza
Ma troppo poveri per realizzarle troppo poveri cioè se facciamo riferimento a un contesto generale che non è in grado di dare soddisfazione alle loro ambizioni
Allora mi sembra che in questo approccio totalmente divergente ci sia la fotografia no dell'impasse che il sistema scolastico oggi sta affrontando
E che figlio della rievocazione storica che De Rita ha già fatto e del dibattito che ha condizionato profondamente poi lo sviluppo del sistema scolastico italiano
Allora su questo vorrei sentire professor Giulio Sapelli che naturalmente ha potuto leggere in anticipo il il testo di Giuseppe De Rita
Come come si misura con le riflessioni di diritta e e e con la domanda fondamentale no a cosa serve la scuola oggi prego professore Grazia
Grazie non solo avevi grazie all'amico
Quote nel Pelleriti grazie ad un corpo avvolto vedete partecipo anch'io questa saga una riunione che agli aspetti con la saga della memoria
Neanch'io o uno ha avuto un approccio allo scientifico autobiografico perché tanto per impegni mi a quello che ha detto prima di utente
Lui scriveva in quegli anni io ho dato che sappiamo la certe differenze d'Italia non rilevante papaveri
Quindici anni di differenza orari
Mi vince al recente dei o comunque trenta vuol dire molto non c'è la vita
Mentre invece occupava già dire come doveva essere la scuola ci rifletteva io ero protagonista di quel tempo
Allora io credo che l'essenza della crisi della scuola italiana ma non solo di quella italiana ma della nota che ripete poi l'incapacità del sistema culturale vitali ho avuto di mediare tra le due culture il vecchio rito dissero recente attuale a una derivazione a una declinazione diversa
Diciamo che l'intellighenzia italiana così come è sempre stato tanti industrialista io ho combattuto un po'un po'la vita contro l'altro l'antindustriali ritmo naturalmente non potevate riflettersi nella scuola
Il cattolicesimo italiano mentre risultava tutto di quello che aveva di positivo il modernismo o non poteva che di dotare in tutto anche quello che aveva l'attenzione per la società tecnologica
Il vecchio libro di Nampula Chris conto pur quasi spiega molto meglio di tanti unica abbiamo abbiamo visto recentemente statistici o sociologici su questo tema
Cosa voglio dire voglio dire che un sistema soprattutto un sistema scolastico deve essere per essere integrato non tanto nella riproduzione della vita economica cioè non solo nella circolazione
Nella circolazione nella nell'ampliamento dell'accumulazione capitalistica ma le Generali produzione della vita sociale e quindi nella vita culturale Teresa De Sio mono o meno statico non c'è dubbio ma deve essere ridondante
Benché vecchio saggio di Gandino come dice quali sono le imprese che funzionano meglio tutti hanno un'organizzazione omeopatica fa niente esterno ambienti interno tutta domanda offerta
Cicli tecnologici contratti ente capacità di internalizzare
Attraverso gli spillover tecnologici codeste tecnologia ma però hanno sempre una di domanda
Non sembra in grado di far fronte le varianze di processo e di formazione di informarmi profonda aldilà
Vedete io sono convinto che la crisi della scuola certamente e poi dopo quest'auto con gli enti Autori flettente quindi produzione di auto Iain topica racconta di cui parla puntualmente e poi mettono è una scuola e in due rifletteva solo se stessi sistemi di riproduzione del potere e decide che i ceti sociali o di quasi gruppi tecniche Suessa Sacco criticamente si sviluppavano
Però non era solo quelli la crisi secondo me inizia inizia quando si decide di riformare la scuola ereditata dal sistema del fascismo e dell'intaglio iniziale
In fondo non scuola gentiliana era qualcosa
Voglio dire la cosa interessante dei riti risuona Politano ma quel soprattutto delle attuali o e che era lista l'istituzione più adatta alla riproduzione di un capitalismo arretrato che doveva riprodursi feroce fondata sulle differenze di classe però che nella differenza di classe doveva curare l'elevazione culturale delle classi sport
Esempi ma ne potrei farne a io avevo fatto avviamento al lavoro quindi Nuvolento Fantola milioni no non favorevole oggi uno dice lei ha fatto l'avviamento al lavoro c'erano dei bambini operai si andava a scuola rivoltosi usciva a mezzogiorno ridurci ritornava a scuola
L'ultimo Guess mettevamo l'avevamo di grembiulini piccolino avevamo dieci anni dopo fino a tredici anni io ero un anno avanti
E poi emettevamo invece dei grembiuli facevamo Lima facciamo il punto è che il però lato ma una delle domande che mi fece lo all'esame e avviamento al lavoro perché c'è sedevano anche il parere la musica e solfeggio lavori la mia professoressa la professoressa Aldo direi di me la ricordo ancora adesso avevo tredici anni venisse Sapelli mi dava del lei
E lei adesso vai a Apa comprare della frutta chiamò il dubbio no Piovani Dario Brusca pancione che che i fari puntati per terra no
Necessario pelli umidità quali sono le differenze tra la riforma Group chiamerà di forma fa mediana nel piatto velisti
Via Siccardi cinquanta metri da piazza Statuto
Torino mille novecento mille novecento sessanta mille novecento senza Giusto
Bene questo era l'avviamento all'amo
Quando care e poi dopo io sono andato a fare di tutto il tecnico lo faccio di Ugo Pancani poi mio padre per rappresaglia sindacale fatti di Piazza Statuto
Forse aveva attirato anche con qualche pietra contano Wind anche se è un uomo cattolico presidente della San Vincenzo de'Paoli ma allora gli operai esistevano dunque gli operai tutti torinesi non erano dei veri che qualificati ma gli operai foto incidono di Cupertino pali probabilmente allora ha tirato giù qualche cosa della UIL che non era un sindacato ieri come oggi ci indagati rimangono
Più o meno sempre gli stessi basta vedere i loro dirigenti e e allora lo licenziano
Io vado un anno dopo a fare le scuole serali ma da nel conoscere un ricordo benissimo era una fatica pazzesca ma non è il ritardo che convinto ad alta tela sole centocinquantuno perché ci insegnavano come se facessimo la scuola in onda non parlavamo di elettivo io femministe come nel centocinquanta ore quello ci cinesi sì era vicino alla lezione di economia e di indirizzo cento non ci faceva greco e latino
Io ancora adesso quello che sente la mia mancanza d'anima formazione e che tutte le volte che sentii regola l'OPA il rabbino tipo c'ero fatta perché poi presi anche il diploma da privati vittoria ma diventare grazie a un grande seicento che bene che cos'è Cosa voglio di voglio dire che
La l'impostazione che aveva Martinoli ecstasy o una risposta ad una scuola
Che era naturalmente sono apparentemente età io mi ricordo mille novecentosessantaquattro pesi della Federazione giovanile comunista concreto del rettore dell'immobilità
Problema era la e dalla scuola nasce la teoria della scuola
Che produce forza lavoro per il meccanismo capitalismo ma qui uno sporco con le persone
Che disgraziatamente hanno influito sulla cultura di questo Paese come la Rossana Rossanda quelle distruttore di razionalità di Pietro Ingrao
Che già nel in Miani parlava di vivente non umano generando punterie fissi razze che sarebbero venute dalla cultura italiana dopo il punto debole Amendola aveva i piedi per terra eccetera eccetera
E del comunismo torinese
E milanese dell'epoca
Ma che cosa insorse insomma si è che la dimensione dividi di di dell'anticapitalismo si trasformino nella distruzione delle basi stesse dell'autorità tecnica
Che era anche l'autorità umanistica che non vuol dire separazione dell'umanesimo dalla scuola che si pronuncia del sessantotto in avanti l'uomo ad una dimensione si affermò
Ma fu l'uomo di una dimensione auto poliedrica che riproduceva il suo statisti temi sociali delle classi alte che si diffusero
Anche nella scuola in fondo al leader io no questo l'ho visto coi dopo quando c'è stato la trasformino è un caso che i danni dell'università italiana derivano da quando c'è il in Confindustria responsabile della cultura una persona che non che che sta che non sa nulla di cultura come il dottor fuoco statalismo fare i fondi un lettore come Luigi Berlinguer che diventa poi anche qui generalmente voi sapete che ci fa udire il rettore dell'università e comunque lo studio mai nulla che è lontano dalla cultura come io sto da lontano perché ho fatto è un burocrate auto poi pallonaro fai rettore ma che cosa fanno distruggono l'unica su cosa che resisteva di quel meccanismo auto compulsivo ma chi era la difesa del principio poi tanto della cupola
Umanistica intendono i tra i più duri
Perché l'idea di Rocca eviti questi ignoranti che hanno sempre diretto alla Confindustria e che bisogna adeguarsi al meccanismo capitalistico
Domando possibile facendo in fretta bisogna da invece di avere una formazione di base
Generale che che dopo poi nell'azienda che fa lei la fonda
Allora questo problema della scuola è un problema enorme
Quentin svela l'incapacità delle classi dirigenti di questo Paese
Dei essere propulsive rispetto a un sistema in industriale ed economiche in grande cambiamento volete un esempio quello di pensare che oggi le tecnologie vengono da quello che avviene nella transizione energetica
In una macchina elettrica c'erano brutti sono le tecnologie più poveri di tutto e una un un un frigorifero che viaggia su pericoli da dove vengono le grandi trasformazioni tecnologiche i grandi cicli contraria ma dalla conquista dello spazio
Tutto quello che abbiamo e che la luna quindi quello che dovremmo fare e di attenti del cambiamento e quindi non bisogna diminuire dare meno spazio di cui agli studi universitari ma allungarli e fare in modo che dopo quello che serve per adeguarsi ai cambiamenti alle varianti dico accetto che una scuola ridondanti processo IVA ma o meno statica con la crisi economica questo cosa vuol dire vuol dire che però nella scuola
Deve comandare non del principio di democrazia ma il principio di autorevolezza partorite
Che nell'università appare al all'elezione diretta o di participi no il personale non docente ma anche i bidelli è una vergogna
Io sono stato uno dei pochi professori credo al mondo o imita iscritto a un sindacato alla chiesa scuola ho dovuto a me nome iscrivermi più perché comandavano i bidelli e destinata quindi come Braghetti come questa incapacità di dividere sterile e quindi la scuole italiana soffre di tempo di demagogia qualità
Non è possibile offrire lo stesso cibo intellettuale popolare appunto evitarsi eccetera
Bisogna bisogna i tedeschi cosa fanno i tedeschi ti obbligano a scegliere qual è l'acqua via da un'istituzione Danny Boy un istruttoria non tecnica giovanissimo poi la possibilità di cambiare richieda io stesso con i dopo ho fatto da per non potevo iscrivermi rete di propria missione rispetto a Magistero e mi sono laureato in economia che un'analoga per stupidità o qualche avvocato uno che si laurea in economia
Non meno usate rispetto a laurearsi in filosofia e poi mi sono laureato credo credo che una nave seria a vita ma mancavo Grazzini economia come laurearsi e meno che che con un fantastico che è agli atti
Quindi quindi c'è sempre tempo per farne però si è perso assolutamente l'idea che la scuola è un processo organico e che deve essere dentro e fuori il meccanismo di valori
Perché allora Building qui Camus e gli studi di Martinoni
Soffriva un po'di quella che era la tipi la in piccoli emendamento degli ingegneri Olivetti alieno per cui nella tecnologia c'era la chiave fu e e poi dopo si andava la sera alla videoteca Nigra a sentire le e conferenze perché veniva Pampaloni e ci parlava di leopardi si parlava Dante invece il problema comici come Adriano aveva pensato pene dell'ordine politico delle comunità è molto più complesso però bisogna avere il coraggio di dire la verità
Nell'ordine politico delle delle delle delle comunità di via dice che non tutti possono essere eletti al Parlamento
Devono essere eletti al Parlamento sono quelli che fanno la scuola dello istituto politico quelli che passano un esame poi ci saranno i limitazione dell'elettorato
La tv
Torino l'altezza contiene alla scuola
Lo uguale l'egualitarismo che abbiamo immesso nella scuola
Senza alcuna della vocazione senza cura dell'orientamento senza capire da chi è chi chi viene da certe classi sociali a meno che non ha una una una virtus sua innata devi essere
Educato in un modo diverso in fondo alla scuola gentiliana c'era viva
Dopo Gentile Soro Lombardo Radice ha fatto un'azienda però Lombardo Radice con le diceva il metodo e il maestro
Quindi abbiamo perso non parliamo poi di disastro culturale delle centocinquantotto solo dei marchi come trentini e Carniti potevamo fare cioè cinquanta pensate che in un anno si potevano fare Spoletini
Eppure vedo alla televisione dietro ci fanno dire la verità però è una cosa in palio Artissima bisognava fare come avevamo in mente noi venti cattolici di sinistra
Che bisognava togliere agli operai da far dalla fabbrica alcune ore alla settimana ed a Yuri istruzione
Curriculare negoziato col padronato che gli dava delle opere di educazione prontamente Rienza Acri bellicista civili
Ecco quindi
Il problema della scuola e una cartina di tornasole per capire come questo Paese non solo sia caduto nella confusioni ma si è accaduto nella demagogia
Aver perso il principio dell'autorità che c'è c'è una unità tal punto unico di contingenza non a caso fatta dal tutte al dal peggiore dal peggiore
Presidente di Confindustria da Gianni Agnelli no che a Bitonto all'economia italiana con quell'accordo di veramente questo lo sanno tutti ma non lo dice nessuno
Giustamente vedo adesso che non se ne parla più si parla solo lui come i master eleganti chiaro ma e va a venire meglio così meno con ecco però questo è stato il grande fan non abbiamo tenuto saputo tenere alti la necessità di identity costruire un sistema scolastico non oculistica mento orientata un'uguaglianza che non è possibile il treno attraverso l'ascesa individuale lenta egli e graduale questa cosa invece l'abbiamo totalmente disperse totalmente e abbiamo
Condotto la nostra gioventù a forme di nichilismo che derivano da questa di sentenza morale perché non reggono più i classici perché sono tutti innamorati dalla tecnologia quindi abbiamo fatto tutti degli attori
E credo che ora il poi subappalta sentire Bianchi che confermava che Julia Martinoli credo che le speranze siano Moncucco
Grazie
Professore la ringrazio molto per la sua analisi dire identico molto netta affilata
Ascoltiamo ora Andrea Gavosto direttore della Fondazione Agnelli che proprio sul tema della scuola si impegna con studi analisi ricerca anche con una misurazione delle delle performances degli istituti scolastici secondari prego dottor che non sto
Grazie Massimiliano e grazie per quest'invito devo dire gli ho letto con una diciamo affascinante interessa troppo lo posso dire del il il breve saggio di di Belvedere ITA perché milioni appunto io mi occupo di scuola però sono veramente colpito non solo degli elementi al tipografici
Che abbiamo sentito oggi che sono comunque affascinanti di per sé ma anche proprio per la capacità di produrre diciamo idee non banali non scontate che Chiti pervade tutto il saggio normalmente appunto
Quando si discute di scuola si prendono così se ogni abbastanza prevenire abbastanza note
Io ho il piacere di leggere il saggio il proprio questo di trovare tutta una serie di reinterpretazioni storiche mi diede nuove cui parlerò fra un attimo che come dire scompagina un pochino appunto quello che inglese chiameremo commercio da questo cioè la il modo con cui normalmente ci avviciniamo ma questi terribili teoria stavano letture interessantissima
Per me soprattutto la parte di ricostruzione storica anche molto innovativa ricostruzione storica che appunto racconta la verità stesso
Parte mi devo dire con un certo successo se guardiamo poi nel lungo periodo con la con immediato dopoguerra quando sostanzialmente la DC essenzialmente la problemi di allora ha deciso di puntare moltissimo sulla leva scolastica Empoli successivamente universitaria
Per aiutare accelerare lo sviluppo economico del Paese ce n'era bisogno ce n'era bisogno ricordiamoci sempre che nel primo Censimento
Quello del mille novecentocinquantuno il cinquantacinque per cento degli italiani aveva al massimo la licenza elementare cioè avevamo nel dopoguerra un Paese che era sostanzialmente pervaso da enormi sacche di analfabetismo da tutti i punti di vista Queen diciamo se pensate la strada che è stata fatta diciamo nel successivo ventennio dal cinquanta
Dagli anni Settanta Hilary vediamo sempre importante
Vedere da dove si parte quando si si osserva un paese come l'Italia è stato fatto un progresso straordinario quindi diciamo da quel punto di vista considero si può considerare credo dal punto di vista della acquisizione diciamo di titoli di studio scolarizzazione del Paese anche dinamiche sociali quindi l'ascensore sociale a cui faceva riferimento Valeri credo che sia stata una stagione complessivamente Felice diciamo della della scuola
Poi le cose si sono come dire
Rovinato e diciamo bloccata partirà degli anni settanta e anche oggi se per esempio studiamo a con le indagini sugli adulti le competenze
Di cioè di chi ha studiato in diverse fasi vediamo come praticamente a partire dagli anni settanta il meccanismo ciclo ma ci arriveremo credo perché volevo riprendere diciamo la la la la visione storica sui due grandi temi che propone vuole verità che io ho trovato particolarmente affascinante uno e la scelta della Democrazia Cristiana di appoggiarsi gestire la scuola attraverso quello che viene lo chiamò collateralismo categoriale cioè una questa rete fitta di associazionismo una che poi diventa diciamo sindacalismo di matrice cattolica immagino
Non ne so abbastanza di queste cose che in parte forse una difesa diciamo nascesse come difesa dei valori cattolici in fondo devo dire il dibattito fra va scuola laica scuola cattolica e l'unica forse tema che diciamo dal dopoguerra a oggi continua dividere ferocemente
In maniera che si possa dire un po'stucchevole a questo punto gli anni militare cioè l'unica vera Poli voleva e continuiamo a fare
Pro o contro diciamo le scuole paritarie cattoliche francamente mi sembra ormai giunta accantonare supera ampiamente superata dai fatti però diciamo capisco che in quella fase il tema fosse politicamente rilevati immagine ci fosse anche il tentativo da parte DC rifermare l'avanzata magari del sindacato comunista la CGIL quindi del PC nel mondo della scuola così come sta avvenendo diciamo nel mondo delle fabbriche
Dai devoti ma capire mi interesserebbe poi magari sentire dedita a capire perché a suo avviso quella scelta non scontata dici di far gestire la scuola diciamo attraverso lo strumento prima l'associazionismo e poi del sindacalismo cattolico che però porta giù dice giustamente verità a quello descritto come l'auto propulsione della scuola e che rimane il grande problema
Oggi ancora oggi la scuola è totalmente tentano Ancona a l'osservazione delle stelle posso dire io che come dire faccio questo mestiere da da tantissimi anni
Dione quotidianamente viene rinfacciato ma tu non puoi capire come funzionano scuola perché
Non non sa in aula come se il fatto di essere in in aula con venti studenti cogliere desse maggiori competenze del fatto fatto ripassare decenni a studiare magari il sistema nel suo complesso però è un come dire un meccanismo automatico di reazione nascono scuola non vuole essere esaminata la scuola rimane in questo fra diciamo l'autoproduzione ha avuto dei ha tuttora degli effetti molto molto negativi rimane un po'la riserva indiana se ci pensate regole vecchie pensate al tema
Delle delle assunzioni cioè la scuola e i a scuola meccanismi di assunzioni avvengono attraverso una graduatoria che spiega tra l'altro caro Massimiliano perché la gente alcuni master ma stremate perché chiaramente sono tutti i titoli che voi ci servono in fase concorsuale quindi assolutamente razionale da un certo punto
Però che è una specie di residuato degli anni Settanta Cerignola il fatto che gli insegnanti non sono tutti uguali fra loro lo sappiamo non abbiamo studiato andando proprio osservare mille seicento insegnanti in Awlaki dichiaro che ai
Mi se niente eccezionali insegnanti che forse diciamo hanno sbagliato mestiere mettiamola così quindi pensare che davvero il meccanismo da quasi da collocamento obbligatorio visto che come dire stiamo paralizzando terminologie da anni settanta e quindi ignori le caratteristiche personali e come queste si sposano
Con la diciamo con lavoro dei colleghi con la con l'organizzazione anche con quello che vuol fare quella specifico istituto scolastico ma semplicemente certo senso uno vale uno ci può sostituire il docente non importa questo chiaramente e come dire un meccanismo di
Occlusione nei confronti dell'esterno che ha dei danni
E ha prodotto dei danni notevoli fra cui appunto il decadimento secondo me della qualità da scuole che avete la scuola non diventa un lavoro che può attrarre i giovani più bravi più ha più ambiziosi eccetera proprio perché non ci dà dei meccanismi per cui se impegni sembravo in qualche modo vieni vieni promosso diciamo quindi accetti sigilli ingenerosi ingenerato in me
Perché negli anni settanta un poco ricorrono economista italiano selezione avversa ci va nella scuola chi non ritiene di poter fare lavori
Diciamo più ambiziosi non è per fortuna sempre così ci sono tantissimi bravi
Docenti però questo è un fenomeno che sicuramente a parte compromesso diciamo la qualità del nostro sistema
Ma che la scuola sia un po'la riserva indiana lo vediamo come dire l'auto punto propulsione lo vediamo anche per esempio il
In questi giorni nel senso che quando che questo grande tema del recupero di quello che è stato perduto ed è stato battuto tanto
In termini dagli ragazzi militari di conoscenze e competenze durante la pandemia invece di come dire cercare di prolungare sostanzialmente serve servirci darà tregua durante il periodo estivo la scuola c'è stata immediatamente la levata di scudi da parte sindacale non è come dire devono prevalere direi che la tutela dei diritti di chi lavora quindi in un certo senso diciamo in maniera molto grezza prevale tende sembra prevalere la scuola
Degli insegnanti piuttosto che la scuola diciamo degli studenti quindi l'auto propulsione avuto un in cui dirà tuttora delle conseguenze molto negative è un problema è un problema secondo me è un meccanismo che non è sostenibile nel lungo periodo rischia di scassare
Il meccanismo della scuola nel senso che una da un lato forse anche per effetto della il fatto che la scuola entrata nelle case di tutti gli italiani nell'ultimo anno dichiaro che le famiglie saranno sempre più attente che vorranno avere sempre più voce in capitolo nel bene o nel male
Non sempre del bene su come funziona la scuola quindi ci sarà la scuola sarà sottoposto più pressione esterna
Ma secondo me il vero rischio di un meccanismo che non sappia riformarsi che quindi continui sulla sua traiettoria otto propulsiva riserva indiana come adesso dicevo il vero rischio di questa cosa
E che alla fine traspare anche alcune cose che scrive verità giustamente che le famiglie più ricche più avvertite sostanzialmente decidano
Strade diverse cioè decidano diciamo esempi sono per esempio
Il diffondersi delle scuole internazionali nelle grandi città italiane come Roma e Milano dove sostanzialmente le famiglie più ricche decidono che è più importante però ragazzi non non facciano la scuola italiana con curriculum italiano eccetera eccetera ma imparino l'inglese le tecnologie perché tanto poi comunque il loro percorso lavorativo sarà inevitabilmente un percorso fuori dai confini nazionali se questa cosa dove per future ancora formano io credo nella scuola il ruolo della scuola pubblica la diciamo è ancora molto limitata dal punto di vista numeri come dovesse prendere chiede chiaramente finiremo per avere ed è un grande timore appunto le famiglie più benestanti che si organizzeranno tramite Sco internazionali scuole private altre cose la scuola pubblica di diventa un po'ricettacolo diciamo delle persone
Diciamo di quelli che hanno più difficoltà diciamo dei dei più fragili e quindi diventa rischia di diventare una scuola di serie quindi se vogliamo salvare senso di avere una scuola era pubblica in Italia secondo me questo meccanismo Aldo propulsivo va interrotto in questo e quindi la scuola sostanzialmente concordo con diciamo gli ultimi capitoli verità la scuola deve ripensare se stessa a cominciare dal modo con cui vengono selezionati e assunti gli insegnanti perché poi il grosso della scuola caramente viaggio sulle spalle deduzioni
De Rita offre moltissimi spunti di riflessione alla fine io mi concentro sul due che mi sembrano più pregnante il primo il ruolo dell'autonomia dice De Rita bisognerebbe avere un grande sistema educante nazionale c'è stato anche
Ministro Bianchi che orienti le migliaia di piccole comunità educante ce lo scopo di questo ripropone un po'il tema della scuola dell'autonomia noi da vent'anni con la ministro Berlinguer qui un parere diverso rispetto a sapere diciamo morto però a secondo me è stato comunque uno ho avuto una visione di scuola forse è stato l'ultimo ministro per una sua visione di scuola
Sostanzialmente l'autonomia
Teoricamente la la sulle scuole secondo la nostra Costituzione addirittura nello nuovo Titolo quinto sono autonome cioè una grande c'è la garanzia costituzionale dell'autonomia scolastica ha funzionato non ha funzionato
L'autonomia scolastica rimasta sempre a metà del guado nel senso che non si è mai arrivato al punto di sul modello anglosassone rendere le scuole no completamente autonome sia nel reclutamento del personale c'è nell'organizzazione sia anche come succede ad esempio Inghilterra nella scelta di tutto in parte il curriculum
Perché io devo dire
Difesi continua a difendere il principio dell'autonomia scolastica perché non si è arrivati fino in fondo essenzialmente secondo me perché anche da parte di chi l'aveva proposto quindi diciamo la sinistra che oggi è il più o meno
Si ispira diciamo rappresentata dal dal partito democratico sostanzialmente c'era il timore delle conseguenze ultime di una una scuola veramente un parapetto alla scuola veramente autonoma vuol dire
Anche differenziare moltissimo il i risultati scolastici scuola per scuola quindi accettare che ci siano scuole che funzionano meglio le scuole che funziona per il
E questo è diciamo non facile da citare anche se poi in pratica guardate
Segnava studiare i dati
Anche nell'attuale sistema ci sono differenze profondissima che vola due scuole vicine lo stesso territorio perché poi nel momento in cui la selezione dei docenti avviene in maniera casuale in maniera random mica è chiaro che tipo polvere
A fianco a fianco la scuola eccellente per caso è una scuola
O per caso per il contributo del dirigente scolastico è una scuola che invece non funziona quindi questi differenze già esistono però come dire sancirne dal fatto che le scuole otto-nove sono libere di differenziarsi come succede nei Paesi anglosassoni
Questo edificio citare tanto più difficile secondo me in un Paese che ha divari territoriali come il nostro
Quindi
Perché mentre possiamo immaginare che Hillary soprattutto nel Nord-Est che ancora tuttora uno dei migliori sistemi scolastici europei a cercare nei confronti internazionali le cose comunque si possono dare maggiore autonomia alle scuole e chiaro che lo stesso discorso non può funzionare
In alcune regioni soprattutto del Sud tirrenico quindi Calabria Sicilia Campania dove il sistema scolastico a dei risultati assolutamente inadeguati e non c'è nessun altro Paese come l'Italia che al proprio interno abbia differenze così profonde nei risultati scolastici
Puramente per ragioni territoriali è chiaro che cosa facciamo allora l'autore dobbiamo ripensare l'autonomia
Torniamo a un sistema centralizzato che un po'quello che propone di vita
Secondo me non funziona il sistema scolastico troppo compresso una otto mila cinquecento istituzione scolastica un milione docenti cioè governo centrale
Da viale Trastevere non riesce a funzionare ormai credo che la la complessità del sistema no e al di fuori di ogni
Gestione quindi quindi probabilmente dovremo accettare un sistema geometrie variabile cioè in alcuni Are si può procedere con maggior grado rafforzare il grado di autonomia delle scuole in altre dovremmo come dire intervenire con una un grado maggiore di
Direi dirigismo centralistico dove le cose non funzionano sostanzialmente deve essere lo Stato centrale
Su che riprende le fila quindi è un tema molto complicato ci decidere da questo punto di non rimanere a metà del guado e quindi andare da con l'autonomia andare verso una maggiore autonomia una geometria variabile o tornare al sistema centralistico e uno dei grandi temi che inevitabilmente citeranno la scuola nei prossimi anni
Il secondo grande tema è quello di quel diffusamente raccontato Giuseppe De Rita cioè la le due strade il grande dibattito fra fare una scuola diciamo a umanistica che
E comunque che non risponda direttamente alle domande per del sistema produttivo del sistema economico oppure invece l'acquisizione come dire minoritaria
Ha tenuta dove lo stesso De Rita che quella di fare una scuola che risponda anche alle esigenze
Diciamo del mondo del lavoro eccetera eccetera
Un esempio classico
Di questo diciamo del fallimento se volete la seconda strada e per esempio il tema delle Laura professionalizzati che oggi sta riemergendo l'Italia è l'unico Paese
Dell'Europa continentale dove non esiste se non qui piccolissima minoranza degli chiese una forma di laurea che non sia di natura accademica quindi di studio
Fortemente teorico ma che sostanzialmente porte già delle basi ovviamente ma che porti a acquisire come dire saperi pratici sostanzialmente con la forza
Presenza di lavoratori di tirocini presso le aziende eccetera
Questo e
Quello che esiste appunto dicevo in tutto il resto d'Europa e anche quello che spiega perché noi siamo così indietro né il numero di una percentuale di laureati rispetto agli altri Paesi europei perché da noi l'unico modello di istruzione a livello universitario diciamo terziaria e quello dell'Università quindi con una forte caratterizzazione
Diciamo ricchi di stampo accademico che però non va bene a tutti gli studenti cioè punto
Giustamente sapevi ricordava la grande filiera professionalizzante tedesca che però signori termina con la laurea con le fa cultura
Da noi sostanzialmente Kim in bocca la di istruzione professionale sostanzialmente sana di finire in un vicolo cieco dove si dovrà fermare un certo
Non ha prospettive sono rarissimi casi neanche solo almeno del dieci per cento prosegue poi con gli studi universitari quindi quello per esempio l'esempio di come il fatto di
Lavorare per la
Crescita della scuola in termini di anni di scuola scolarità titoli di studio abbia fatto perdere un po'di vista sostanzialmente le esigenze degli studenti come lavoratori anche come cittadini qual è il problema a mio avviso di tornare diciamo a una scuola che sia ha più vicina alle esigenze sostanzialmente dei ragazzi ma anche nel mondo del lavoro intanto l'opposizione culturale ancora oggi diciamo la posizione la Rossanda è largamente dominante nel mondo e la scuola
Gli insegnanti Cicolano insegniamo non per asservire la scuola le esigenze dell'industria
Concetto discutibile credo che sia interesse di tutti
Chi chi si diploma o chi si laurea trovi un lavoro gratificante retribuito che lo renda visto che lavora una parte importante diciamo della nostra vita per cui con non sarebbe così strano sulla scuola siccome occuparsi anche di quello però diciamo sostanzialmente la cultura è ancora molto ha resistente all'idea di avvicinare scuola università al mondo per lavoro ma secondo tema se devo dire
E se lo vediamo dal lato del delle imprese secondo me è quella che
Poteva esistere negli anni Cinquanta cioè la capacità di previsione diciamo di capire
Dal punto di vista delle aziende cosa cosa si aspetta futura della domanda di figure professionali oggi secondo me non c'è
A me capita spesso di parlare anche con le aziende magari appunto cercando di perorare la causa della formazione professionalizzante erano volti di che tipo di competenza avrete bisogno
E di fatto molte aziende oggi come oggi non hanno questa capacità di previsione non ce lo sanno dire oggi ripetono in maniera un po'circolare le cose che sento non le competenze per organizzare il lavoro di gruppo tempo siccome appunto
Cioè le cose che vi diciamo noi coloro cioè c'è rilanciano in un certo senso però non va bene cioè io non credo che oggi si sia produttivo sia in grado anche perché quelli a tecnologia impone di cambiamenti così rapidi a differenza degli anni Cinquanta di dare di permettere una programmazione stabile di quello che
Diciamo il tipo di competenze di cui loro la domanda avrà bisogno
La domanda da parte della Regione quindi la scuola deve in qualche modo essere in grado di fornire
Come
Diciamo quindi dove si va avanti secondo me e il tema sia un pochino come nel dopoguerra
Cioè c'è un tema di che la scuola deve riuscire a chiodi che non fa più dagli anni Settanta a fornire comunque delle basi
Culturali e io credo che l'Italia ha un ritardo lo sappiamo nelle stemma ma non credo che tutto si esaurisca nel mese
Su alcune competenze di base capacità di comprendere testi capacità di seguire un ragionamento logico capacità anche di applicare il metodo ci indicò farsi delle domande sostanzialmente sulle cause delle cose ovviamente capacità di interloquire i con Paesi diversi con lingue diverse con
Con culture diverse eccetera eccetera quindi questo che quello che poi alla fine fa
Un buon cittadino anche una persona a come dire che a migliori profitti record questo è un pochino credo il compito oggi della scuola
Come
Io so che è un tema che su cui in passato e che De Rita non diciamo non abbiamo una totale sintonia secondo me però questo tema questo tipo di competenze
Non è una cosa serve due cose da un lato noi pensiamo alla domanda di competenze dalla da parte del del sistema produttivo e realtà quadrati c'è anche un tema di offerta di competenze cioè se così come nel dopoguerra arrivano diciamo sul mondo del lavoro persone
Più competenti meglio formati e dico con una qualità appunto scolastico universitario più elevata questo aiuterà anche il sistema produttivo fare il salto di qualità
Quindi c'è un'interazione fra domanda e offerta che secondo me non va sottovalutata le aziende hanno anche bisogno di cogliere di essere spinte di essere internazionalizzati di essere più tecnologicamente avanzate e questo non può che avvenire
Grazie anche allo stimolo diciamo di ha generazioni di
Di persone di nuovi diplomati i nuovi laureati che oggi ahimè fanno questo lavoro ma tante volte lo fanno fuori dai confini nazionali cioè più migliori più ambiziosi vanno a cercare lavoro fuori dalla
Dal nostro sistema produttivo in questo a e questo è un errore secondo è un tema europeo ci piace non ci piacciono abbiamo capito che come dire
Il destino prima dell'economia del Paese ma non solo ci sono società del Paese è un destino completamente europeo la definizione in queste competenze
Cosa
Di competenze di base che la squalifica deve fornire non può venire a livello nazionale dell'avvenire
A livello secondo me continentale a livello europeo e ci sono tanti sistemi da cui noi possiamo imparare
Pensate le scuole del dei paesi scandinavi che sono scuole che da quel punto di vista funzionano bene ha fornito le competenze sistema tedesco per esempio citavamo sulle lauree professionalizzante c'era quindi
Secondo me il fatto di non aver incluso la scuola fra le materie del Trattato di Roma è stato un errore
Quasi tragico da parte dei dei
Costin padri fondatori dell'Unione europea lasciarlo oggi secondo me questa cosa non funziona più cioè la scuola
E la discussione della scuola deve torna delle entrare anzi perché non ho mai stato alimentare un argomento di dibattito europeo quindi dubbi questa discussione che stiamo facendo oggi noi cioè nove dovrebbe veramente essere portata a livello comuni grazie
Molte grazie anche ad Andrea Gavosto che insomma una riflessione molto articolata che ha toccato tantissimi punti anche quest'ultima notazione con riferimento al quadro europeo
Io se ci avviamo alla conclusione la parola torna a Giuseppe De Rita sarà impossibile insomma tirare le somme della della riflessione ma
Insomma qualche parola conclusiva presidente prego
No no no nominale fare le conclusioni perché in fondo
Le conclusioni devo dovrebbero esser sempre di sintesi in una situazione come l'attuale molto confusa difficile fare sintesi si può soltanto pensare di di tentare strade come diceva che a vostro tentiamo quella tentiamo quell'altro
O come ricordava Sapelli era la sua strada personale partendo dal dalla scorie
Di cambiamento noi siamo in una situazione in cui non sappiamo neppure qual era stata la strada migliore
Facciamo l'esempio fondamentale quella della autonomia scolastica lo diceva
Quindi Jess come gestiamo la scuola qual è la dimensione profonda della capacità di fare istruzione sul territorio
Se ci pensiamo bene la a una dimensione dell'era favorirebbe anche quel rapporto domanda offerta da cui siamo partiti
E a chi chi ha gestito e chi può gestire oggi un'articolazione enterico
Io ricordo
Erano a fine anni ottanta
Ministro Mattarella Mancarella fece una grande convegno una grande iniziativa del ministero su l'autonomia scolastica
Due relatori io Cassese parlammo di questo tutti schierati sul fatto e Milan leader ha ricordato ancora gravoso che faceva parte del Regno d'Italia cattolica democristiana perché fin dal dal quarantasei
Nella nelle linee ricostruttive della Democrazia Cristiana
Gonella aveva scritto che la scuola aveva norma al Comune la scollina entrare dovrà essere gestita dal Comune perché più vicine ai cittadini è più vicino alle famiglie addirittura quindi c'era questo sforzo mio andare verso il territorio
Non ci si è riusciti le nostre quando Cassese Dio nell'ottantotto ottantanove se non ricordo male parlammo di questa roba qui ci fu una specie di non di resistenza
Mattarella stette poco alla pubblica istruzione quindi non riuscì a portare avanti il raccordo nella resistenza maggiore era macchine gestisce come la gestiamo chi controlla nell'aula in qualità del personale l'attualità
Tanto è vero che si disse se ci fosse un nuovo un un apparato di controllo Alida potremmo farlo anche l'autonomia
Però apparato di controllo qualità non sarà fatto perché il ministro precedenti ma il caso erano avevano investiamo bianco a avventato numerazione di fare la la la gestione della qualità scolastica con i ieri è uscito fuori rimbalzi cioè una struttura di pura
Verifica statistica dove vende dell'insegnamento non non c'era stato la cultura del del controllo di qualità e quindi noi proprio lì probabilmente fra no
Mi dispiace dover chiamare in causa due mila e due amici NASA il ministro Bianco davanti al ministro Mattarella d'altra parte si trovarono con le due grandi opzione
Fare il controllo e la qualità e fare autonomia fare queste due cose che invece furono travolte Oriana arrivo voi va bene Tangentopoli quindi non ne parliamo neppure ma furono travolte osteggiato dall'est dalla stessa cultura
Nel di di Nibali Edipo sindacale perché era il sindacato che gestiva coi la dinamica scolastica io non perché la politica poi alla fine non aveva fior d'autonomia di un disegno generale
E allora
Il problema è di cantare strade nuove questa oggi mi trovo più consenziente quella proprio di ritornare al territorio voi per me che ho son cresciuto sul sul territorio
Mi sembra giusto ritornare al micro persino per non esser tra dimensione
Sapendo che è una strada difficile sapendo che la strada non non non si ritrova facilmente in questo finisco ricordando Martinoli Martinoli era uno che partiva sempre dal piccolo partiva sempre dalla dalla realtà quotidiana articolando non aveva una cultura sistemica Martina mi aveva strangolato da questo però era appunto più più etereo che che che mitteleuropeo residente in più capace di piccole realtà di passi passettini precisi
Ricordo il periodo in cui si occupa di energia nucleare in una situazione di aventi con Enrico Mattei Enrico Mattei aveva dato piena libertà di fare quello che voleva e lui cominciava cominciare dicendo a norma
Pensavo di farvi reattori annebbia mi disse una volta io che non sanno neppure cosa fosse la nebbia reazioni MM vi che dice Jolanda dire
Ma attese facciamo direttore Mediaset più scendiamo e le televendite io vale a dire ma perché sembra racconto di Martinoni Matei ha alzato il telefono e il telefono al presidente del Consiglio di allora
Un dimenticato Adone Zoli forse qualcuno se lo ricorda ancora i visse residente Zoli sono qui con i miei tecnici abbiamo deciso di fare quaranta centrali e media in tutta Italia nei prossimi trent'anni
Queste Martino aveva fatto di un passettino di tentiamo una centrale annebbia e Matteo invece aveva già esplosa quaranta mai centenaria nebbia per tutto il cinquantennio ecco
Probabilmente dovremo continuare a fare proporre centrale e nebbia
In questo caso proporre un lavoro sul territorio perché è lui che cosa su cui simbolo aggiornare senza cadere nella impostazione sistemica che ove il delirante faremo quaranta
Centrali annebbia oppure resta quel prigioniera di degli operatori veri del sistema e sono in macro Imago sindacati del maggior forza e organizza ho finito grazie
E su quest'ultimo aneddoto molto divertente chiediamo questa nostra riflessione di questa mattina io ringrazio tutti ringrazio Giulio Sapelli Andrea Gavosto è lei il ministro Bianchi nonché le persone che ci hanno seguito in in diretta streaming e la punta