XXVII congresso del Partito Radicale

Allora
è stato constatato che nonostante il divieto i partecipanti al congresso fumano in sala preghiamo di collaborare e di astenersi dal fumare nella sala
Il gruppo
Su questo vorrei dire anche formare compagne
Che per ogni piccola bruciatura bruciatura c'è un minimo di dieci mille lire da da pagare poi dopo l'altro congresso qui a Bologna in questa stessa sala ci governa non essendoci portacenere materialmente possibile volare alto fumare senza Carmela che danno ci sono stati i milioni i danni da pagare quindi ci sono tre milioni
Quindi ci sono sia fatto ovvio che essendo invitato da amici fumatori
Non c'è l'attrezzatura criterio presente veramente che fumare oltretutto rischiare probabilmente di
Dare un colpo molto duro alle scarsa del partito e vanificare i contributi che diamo
Allora fra fra tre minuti riprendiamo la sessione plenaria con le relazioni dei presidenti dei gruppi parlamentari ed alcuni saluti che adesso vediamo che adesso vediamo quali delegazioni sono in aula e chi vuol portare il saluto stamattina
Quindi vorrei pregare e i compagni che sono in giro per il palazzo reale eventuali commissioni che sono ancora in sessione di interrompere per consentire la ripresa dei lavori d'Aula
Vorrei pregare se c'è Peppino Calderisi se può venire un momentino la presidenza
Vorrei anche pregare se è possibile dare un annunzio tutto il palazzo con il microfono se c'è un compagno che può andare all'ingresso per dare all'annunzio che fra qualche pochissimi minuti riprendiamo i lavori in aula della sessione plenaria ripeto con le relazioni dei presidenti dei gruppi parlamentari ed eventuali la saluti di delegazione di altri partiti
Per poi interrompere grosso modo prima tra le due e mezza le tre per riprendere i lavori di Commissione
Tor scusa visto che mi pare la seduta non è formalmente ricominciata avessi annuncia e comincia fra due o tre minuti
Quindi come avrei fatto delle commissioni se avesse avuto tempo di girarle
Colgo l'occasione parlarvi con l'aiuto del microfono in un modo non formale non verbalizzato dal Congresso volevo con la riflessione contabile come avete costa tanto
Ieri il congresso si è diviso il sessanta per cento quando con Pannella e il quaranta per cento corri De Cataldo lo avete constatato forse non tutti voi
Avete letto i giornali ma tutti i giornali hanno ovviamente ovviamente
Ecco io per quel che mi riguarda devo per onestà dichiarare che poi che si trattava di serie
Contrapposizioni di metodo sì di lavoro e nell'ordine del giorno e di serie quindi fisico preferenze si riteneva più opportuno una cosa è un'altra ritengo che sia offensivo nei confronti della verità
Ritenere che quel sessanta per cento di compagno che hanno votato la proposta del Consiglio federale del partito votata con un solo voto contrario
E tre astensioni ripeto che questo sessanta per cento di compagni chi ha votato una proposta statutaria del Consiglio debbano essere appiattiti a rappresentati da Pannella
Quindi questa è la prima precisazione che io faccio è una falsità
E una falsità deliberata da parte di compagni di questo partito
Coloro che ieri mattina si chiedevano io ero seduto lì c'era una compagna che aveva votato tra virgolette De Cataldo ripaga votato delle cose
Quando De Cataldo ha chiesto la seconda per la seconda volta una controprova questa compagnia un po'l Bitetto ma noi chiarissimo
L'esito e ho detto alla compagna
Sì ma è chiarissimo che c'è bisogno evidentemente per un qualche motivo lo vedrà i dopo
Lo vedrai dopo di fare così
Ed è così è stato
Personalmente mi limito quindi a dire che quel sessanta per cento non è sicuramente pannelliano
Non è restato inaugura perché pannelli Anna
E che si qualifica da sé ma era prevedibile la operazioni di dire vi rappresento voi e vi rappresento io De Cataldo io Ripa vi rappresento voi novantanove e voi in cento dieci
Che avete votato
Su una questione di ordine del giorno di procedura in questa direzione io dico semplicemente questo
E che se uno crede davvero di rappresentare il quaranta per cento del partito in partenza
Beh probabilmente cerca di raggiungere il cinquantun per cento o che il quarantuno
Se per caso cifre degli iscritti alla mano
Cifre dei presenti alla mano
Ci si accorge magari che il partito non il congresso ci sta lasciando allora è chiaro che probabilmente la piccola truffa
Compiuta ieri mattina deliberatamente freddamente per arrivare a quello che immaginavamo è l'unico modo per cercare appunto di essere protagonisti di qualche cosa ma è indubbio basta guardare le iscrizioni le presenze e via dicendo che a mio avviso politicamente la lettura dei fatti di ieri era questa
Si sapeva che si guadagnava il protagonismo
Che si guadagnavano le prime pagine dei giornali a spese della verità del partito non del partito hanno fatto a spese del Partito l'hanno fatto io credo che in effetti se vogliono vivere politicamente credo
Visto che rifiutano lo scontro e il confronto politico e lo sapete e visto che voi mettete qualche compagno che non la faccia tosta di venire come io sto chiedendo da un mese
A documentarci le accuse scritte che non abbiamo diffuso in tutta Italia faccio presente il nome di Valter Vecellio
No del quale aspetto ancora che ci documenti le quattordici accuse che ha fatto al partito scritte limpide che ho difese
Probabilmente e più comodo e più comodo agire in questo modo e quindi vi chiedo scusa ma ci tenevo a fare questa dichiarazione allora possiamo riprendere
Possiamo riprendere quindi formalmente la seduta in Assemblea plenaria ripeto che i lavori per ora sono previsti con le relazioni dei presidenti dei gruppi parlamentari alla Camera e al Senato ed alcuni saluti
Quindi proprio in questo quadro io darei subito la parola a Gianfranco Fini
Che fa parte della delegazione del movimento sociale italiano per portare il saluto al congresso
Alla parola Fini
Pannella
Se mi consentite siccome il segretario del movimento sociale
Siccome il segretario del Movimento sociale come voi sapete quando la nostra delegazione si è recata al congresso del Movimento Sociale
Ho portato ha deciso di portare il saluto ha usato la cortesia al Congresso da tutti noi
Di dire però prima come segretario del partito del modello sociale due parole anzi quattro io ne dirò due finì per salutare
La tua venuta del tuo saluto il tuo intervento
In quella occasione il segretario del del tuo partito
Dichiaro Caro Pannella immagino
Che tu verrai a dirci che qui non siamo nemmeno fasciste voglio dirti invece che il fascismo e qui
Come tu sai per la verità poi qualche tuo compagno un amico camerata
Ti ha dopo il Congresso mugugna alto se il fascismo al quale ci dobbiamo ispirare davvero fosse tutto qui
Ecco no
Era un po'anche la mia convinzione d'altra parte io voglio dirti vicini che l'antifascismo non è tutto qui
Ma un certo antifascismo antifascista
Coevo del regime fascista
In cui le persone che ho nominato Alto congresso
Marco gli assassinati
I carcerati di quel periodo
Erano in carcere
Perché soprattutto chi commette
Forse ritiene di essere fascista
No questo non interessa
Avesse al limite lo zero zero zero virgola uno per cento più di diritti
Dinoi antifascisti nella società antifascista la differenza abissale credo fra le due concezioni
E che contrariamente ad altri tipi di antifascismo l'antifascismo di Giustizia e Libertà l'antifascismo radicale
L'antifascismo rigorosamente liberale lottava per una società nella quale i propri diversi i propri più lontani fossero liberi al cento per cento e semmai un tentino di più rispetto a loro ed è per questo che siamo lieti di vederti qui
Ti ringraziamo del saluto che ci porti poi chieda nove l'organizzazione gerarchica non serve non significa molto per nove che sia tempo Giorgio Almirante qui presente e la stessa cosa prendiamo atto che Giorgio Almirante non ha potuto
Grazie a Pannella e grazie a tutti quanti voi per l'invito che è stato rivolto al Movimento Sociale Italiano che io quest'oggi rappresento a nome dei giovani del Fronte della gioventù che ho l'onore di dirigere il nostro non può essere un saluto il tutto usuale
è un saluto direi un po'diverso per usare un termine che a voi e tanto congeniale
Perché non può essere un saluto fraterno certamente in quanto sono tali e tanti i motivi di ordine ideologico e politico a dividerci da rendere impossibile a meno che non si sia in malafede il portare un saluto fraterno
Però al tempo stesso non è e non può essere un saluto di maniera
In quanto è questa la prima occasione che al Movimento Sociale Italiano è data di portare il saluto ai partecipanti ai dirigenti del partito radicale
E allora direi che è un saluto se lo vogliamo aggettivare
Rispettoso e attento
è un saluto rispettoso così come fu estremamente rispettosa l'accoglienza che il congresso del Movimento Sociale Italiano e dico a Pannella quando venne per portare a sua volta insomma
Ed è al tempo stesso un saluto attento perché siamo particolarmente attenti a certe vostre analisi politiche
Ho ascoltato con estremo interesse la relazione di Pannella
Siamo attenti al vostro modo di intendere e di praticare l'opposizione siamo attenti a certi criteri organizzativi estremamente anticonformista
Ma al di là dell'attenzione e del rispetto
Che mi auguro reciproci che il Congresso testimoni in questo momento reciproci tra Movimento Sociale Italiano il partito radicale non ci può essere oltre e non si può andare
Ecco non c'è come qualcuno ha scritto un po'frettolosamente nei giorni scorsi
Un rapporto di amore e di odio perché non vi è certamente oggi
Ma non c'è nemmeno certamente amore
E direi che non c'è nemmeno simpatia
Se non umana simpatia non in termini politici
Ci possono essere certo che ci sono e hanno fatto parlare la stampa tante volte delle convergenze occasionali casuali
Nella strategia comune in Parlamento soprattutto i due forze politiche che rappresentano la opposizione
Ma al di là di questo non si va perché vi sono tali e tanti steccati
Gli ordini dialogico di ordine morale di ordine politico e di ordine sociale che ci rendono certamente diversi gli uni dagli altri
Concetti
Quali quello di tradizione
I patria in azione
Gli onori di fedeltà
Di partecipazione sono concetti a voi tanto estranei e penso in alcuni casi ostili
Quanto per noi irrinunciabili punti fermi di una visione del mondo e quindi della società che a nostro avviso assicura un'autentica libertà
Che forse non è propriamente quella democratica così come attualmente concepite e in autentica giustizia sociale che certamente non è per noi quella libertaria o di sinistra
E anche in termini appunto più propriamente politici
Noi certamente non crediamo che l'alternativa libertaria e di sinistra mi si è di fatto ieri con la sua nota insolita
Abilità di eletti anche Pannella ecco non crediamo che questa alternativa libertaria e di sinistra sia la strada migliore per garantire agli italiani al nostro popolo un avvenire diverso e migliore da quello che attualmente ha davanti
Perché se è vero come certamente è vero
Che questo è un regime corrotto e al tempo stesso corruttore
Che questo è un regime vile con i prepotenti con i piduisti con i massoni e arrogante e prepotente con i non garantiti o con i giovani
è però altrettanto vero badate bene che questo è un regime di sinistra
è un regime orientato dalle idee di sinistra ecco mi pare che fosse soltanto esercizio dialettico il definire l'attuale cultura erede della cultura del fascismo al contrario questa è la cultura dell'antifascismo
E allora noi non sappiamo non sappiamo o per lo meno non so
Se l'autentico antifascismo e qui come ha voluto dire ieri Pannella
E l'antifascismo cattivo l'antifascismo responsabile delle stragi l'antifascismo responsabili delle ingiustizie sociali l'antifascismo che incarnazioni in questo regime è fuori di qui
Non lo sappiamo sappiamo però certamente che non può esistere alternativa se non si è se ma la strada che ha portato in questi anni verso sinistra se non si spezza definitivamente quel totem e al tempo stesso quel tabù che è diventato l'antifascismo di regime
Ecco noi pensiamo che vi possa essere un'alternativa
Un'autentica reale alternativa segno accettate la provocazione un'autentica radicale alternativa
Soltanto se si inverte la marcia soltanto se si va a destra soltanto se si definisce chiusa è morta questo tipo di Repubblica questo tipo di regime che è nato dalla Resistenza
E viene vantate ma che anche prosperato certamente nel fango e in certe occasioni e lo sapete nel sangue perché Udre definitivamente una pagina aprirne un'altra
Ecco altro non ho da dire
Vi ringrazio dell'accoglienza e nella speranza di aver portato oltre a un saluto che era doveroso
Anche qualche elemento di riflessione
Chiedendovi scusa se non potrò partecipare per intero al vostro congresso vi auguro certamente buon lavoro
Ringrazio ancora Gianfranco Fini che ha voluto portare il saluto del movimento sociale al nostro congresso
E ora la parola Emma Bonino per la relazione come capogruppo dei parlamentari radicali
Che i è presente in sala mirto Rousseau Solomon presidente della Warner Sisters International
Nel invitare mirto all'Solomon alla presidenza vorrei ricordare che lavoro esistere International è l'Internazionale dei resistenti alla guerra degli obiettori di coscienza
Con i quali ormai da molti anni anzi da più decenni andiamo conducendo le azioni internazionali pacifiste e non violente
Se metro Solomon Wolverine alla presidenza la ringrazio alla parola Emma Bonino
Compagne e compagni
Io vi ringrazio molto del aiuto che credo con l'applauso iniziale volle con le vaste vorreste boh volevate darmi
Perché
Dopo sei sette anni sei anni di Parlamento
Io dicevo ai miei compagni che non riesce a passarmi l'emozione che ho tutte le volte che devo prendere la parola
In aula e anche qui
Questa volta
Differentemente dalle altre volte ho cercato di scrivere una relazione
Voi non non so se riuscirò a leggerla o se come mi capita spesso in Parlamento a un certo punto decido di buttare via i fogli e di dire quello che che penso in questo modo evidentemente dimenticando delle cose certi passaggi eccetera ma proprio per una difficoltà che io di di leggere ma ci proverò anche perché questa relazione è stata composta voglio voglio dirvi a più mani con il contributo di una serie di compagni che hanno voluto aiutarmi a riflettere per cercare di portarmi un lavoro un po'più complessivo non analitico io non vi racconterò quante interrogazioni quanto interpellante quanti interventi quanti accidenti eccetera eccetera eccetera
Ma un'analisi un po'più complessiva di che cosa vuol dire ancora oggi essere in Parlamento
Cosa ha voluto dire all'inizio che cosa è cambiato quali spazi e se spazi ci rimangono
Compagne e compagni
Durante l'ultima crisi di governo
Nelle consultazioni del capo dello Stato siamo andati da Pertini e noi che per anni abbiamo sostenuto che era indecoroso un ennesimo scioglimento delle Camere
Abbiamo proposto al Capo dello Stato in realtà la fine della legislatura e la immediata convocazione dei comizi elettorali
Dicevamo allora al Capo dello Stato che di fatto la gravità della situazione economica in cui il regime ha ridotto il Paese
Con forza politica che sono attente solo a curare i loro interessi elettorali
Unite nell'impedire qualsiasi forma di rinnovamento
E poi di fatto così sfrenata mente divise
Nella concordo corpi concorrenzialità di spartirsi il potere noi ritenevamo che non ci fosse nessuna
Possibilità che si provvedesse finalmente ad una politica di governo adeguata alla gravità della situazione
Sociale ed economica
In subordine proponevamo al Capo dello Stato il segretario del partito radicale per un incarico di governo
Rivolto a ricercare la più ampia convergenza delle forze politiche proprio su quello che il capo dello Stato ci va raccontando del mille novecentosettantotto
E c'è una convergenza per svuotare gli arsenali per riempire i Granai per liberare questa Repubblica dai ladri dette curatori dagli sfruttatori dai corruttori dalle mafie patente ed occulte e cioè proprio su quella cosa
Per il presidente Pertini
Si racconta quando va in televisione
Trovammo il presidente profondamente ostile
E deciso a difendere la legislatura e a riproporsi una minestra riscaldata lo Spadolini bis identico a se stesso
E ne abbiamo subito la reazione irritata
Coppa stupefatti
Perché di fatto proponevamo al Capo dello Stato un programma di governo che era la traduzione pratica di quello che
Dai vari telegiornali ci viene a dire tutte le volte che può
Le ha prese come pure proposizione provocatori e non lo era
Erano di fatto l'unica risposta seria che ritenevamo di dover dare di fronte alla commedia degli inganni e delle menzogne dei ricatti reciproci
E guardate cosa è successo
Sono passati due mesi da loro
E le verità che allora censurati e ignorati Marco diceva al Paese noi tentavamo di dire in Parlamento
Riempiono ormai da settimane le prime pagine dei giornali
Oggi non siamo più soli
A dirle le dicono da una parte Visentini
Presidente dal partito che ha dato la maggioranza alla maggioranza il suo presidente del Consiglio lodigiano industriale
Come ebbe Benedetti
Lo dicono persino litigando tra di loro da una parte il ministro del Bilancio la Malfa dall'altro Andrea
Eravamo i soli a dire che le misure economiche la stangata per intenderci
Del governo erano ingannevoli e controproducenti e che di fatto le previsioni economiche dei ministri finanziari erano false truffaldine e che ancora una volta non avremmo avuto tetti attendibili forse solamente
Che ne so
Delle cifre sparate più o meno Bandera
E oggi lo dice persino che il tetto non è sessantatré mila miliardi ma si avvicina ai novanta mila
Lo dice persino il presidente della Commissione per il controllo della spesa pubblica una fonte insospettabile l'ex ministro Reviglio silurato non a caso
E invece tutti quanti uniti
De Mita
Con un uno strano discorso sulla democrazia compiuta
Berlinguer con la riproposizione del governo dei capaci e degli onesti
Craxi riproponendo oggi una tesi quella del complotto anti socialista
Pertini e Spadolini piogge ne ho già parlato tutti quanti ci hanno fatto un regalo
L'hanno fatta al Paese il bel regalo di pronto di protrarre la legislatura
Ebbene io credo che questa situazione non è più sostenibile
Noi siamo di fatto in Parlamento lo vediamo ogni giorno in una situazione di campagna elettorale strisciante patente permanente
In cui di fatto l'unico interesse e come accaparrarsi sacche elettorali e clientelari in cui nessuno si occupa delle sorti complessive del Paese
Abbiamo avuto un regalo in questi anni di circa duecento decreti legge
Arriveranno tra poco i cosiddetti decreti legge elettorali quelli fatti per le categorie quelli fatti per certe città quelle fatte per certi Paesi
E siccome due ne fa il PSI tre ne farà dici che conta di più uno lo faranno i socialdemocratici che contano un po'di meno ma ci sono sempre anche loro e un altro lo farà e si sceglieranno queste sacche elettorale
Perché il clima in corso e quella di una campagna elettorale permanente e l'unico interessa sono le prossime elezioni
Noi abbiamo in Parlamento è dietro le spalle ormai un altro anno di duro lavoro
Di lotta politica durante il quale abbiamo tentato di avere in luglio una risposta di speranza di vita di salvezza la crisi interna e internazionale che si sviluppava con nuove stragi di vita e di qualità della vita
Durante il quale abbiamo tentato di tenere ferma la nostra caratteristica di opposizione intransigente alternativa
Aperta al dialogo sempre su due cose
Sui valori
E sulle regole del gioco
Per tentare di proporre regole del gioco oneste credibili in cui fosse possibile a tutte le forze politiche al Paese riconosce
Vera e regole del gioco come base della vera unità nazionale di cui il Paese ha bisogno
L'unità nazionale fondata su alcuni valori fondamentali sul loro rispetto sulla loro promozione
Quella unitario nazionale di valori che abbiamo contrapposto all'unica unità nazionale che da quando siamo entrati nell'istituzione abbiamo conosciuto fin qui
Quella cioè del settantasei settantanove fondata sulla spartizione del potere e sulla spoliazione delle risorse del Paese il famoso Periodo dell'unità nazionale
Questo dialogo lo abbiamo sempre ricercato
Sui valori e sulle regole del gioco
Sulle nuove regole di governo del paese ma abbiamo avuto solamente chiusure faro POIN degli esempi specifici
E siamo stati invece ogni volta costretti a ripercorrere la strada amara della dura opposizione a questo regime
Perché compagne e compagni che sia in atto e che ci sia un processo di regime nel nostro Paese
Così aderente alle logiche di gestione della democrazia da identificarsi nella storia della repubblica io credo non vi sia nessun dubbio
Ne è segnato tutto il sistema di rapporti tra società politica è stato tra società politica istituzioni tra società politica e società civile
E certa non è qui né il tempo né il momento di fare un'analisi approfondita di questa situazione
Ma io credo che bisognerebbe raccogliere il suggerimento che ci viene dal compagno Franco Roccella se ne avremo la capacità
E anche perché ne sentiamo io ne sento un bisogno urgente quello che ci consiglia di riattivare il lavoro intenso e le attenzioni puntuali dei convegni degli Amici del Mondo
Quei convegni segnarono insegnano a mio avviso uno dei momenti più alti della passione civile del nostro Paese
E sono nella nostra storia un punto di riferimento certo per il nostro orientamento nel complesso Travaglio che viviamo
La voce che si leva da questi convegni del mondo la voce dei tanti ma soprattutto quella di Ernesto Rossi denuncia ancora oggi con straordinaria forza di rivelazione di persuasione il processo di regime
E quindi anche l'intransigente antagonismo che adesso pone i radicali in uno scontro durissimo e forse finale
Quali momenti abbiamo avuto e basterà ricordarne alcune
Basterà a richiamare la nostra attenzione i fenomeni e gli avvenimenti che sotto i nostri occhi abbiamo vissuta che abbiamo denunziato con tutta la forza che potevamo e con tutta la puntualità di cui eravamo capaci
Il finanziamento pubblico e se non bastasse il raddoppio del finanziamento pubblico
L'affare Moro il caso D'Urso le cosiddette leggi antiterrorismo la lottizzazione totale e Amman bassa della RAI come organo ufficiale
C'è chi oggi appunta il suo sguardo e le sue riflessioni sulla crisi radicali
E quante volte io suggerisco compagni di riflettere che abbiamo rifiutato il tanto peggio tanto meglio
Proprio affermando che nessuno poteva pensare di costruire le sue fortune sulle sfortune del paese sulla crisi della Repubblica
Certa in questo senso a mio avviso c'è crisi radicale
E della crisi bella Repubblica crisi che è anche nostro
Io credo e mi devo dire
Che noi non siamo riusciti
A cambiare a sufficienza le istituzioni
Anche se dobbiamo chiederci e lo chiederemo alla mente soprattutto alle delegazioni degli altri partiti
Che cosa sarebbero oggi le istituzioni senza la nostra presenza e la nostra opposizione
Non le abbiamo cambiate a sufficienza
Ma per ora non ne siamo stati cambiati
Non siamo stati piegati dal regime non siamo stati cooptati al tavolo delle lottizzazioni e non ci siamo fatti copta
è una condizione sufficiente
Io credo di no
Ma certo è una condizione necessaria
Perché finché c'è questa condizione necessaria affinché reggiamo resiste anche la speranza e la possibilità del cambiamento
La speranza e la possibilità forse di fermare il dissesto e lo sfacelo
Certa ricordate cosa diceva Adelaide Aglietta lo scorso anno nella sua relazione
Ricordate quello che diceva sulla nuova legge del finanziamento pubblico
Sulle rifiuto degli altri partiti a prendere in considerazione le nostre proposte alternative le regole alternative che proponevamo
E qual è il risultato di questo rifiuto
Il risultato di questo rifiuta che oggi noi abbiamo la presidente comunista della Camera Nilde Iotti d'intesa con Amintore Fanfani
Che a Balla non loro modelli di bilancio che sentano ai partiti da rendere pubblica la loro situazione patrimoniale
Oggi abbiamo la lista oggi non abbiamo
I bilanci dei partiti abbiamo la lista di crediti di decide di Calvi ai partiti
Alla DC al PSI alticci
E vi ricordate quando Adelaide diceva e parlava dei colpi di mano regolamentari
E affermava che si illudevano di mettersi sotto i piedi il regolamento per piegare l'opposizione radicale in realtà il colpo di mano era rivolto contro il Parlamento non contro i radicali
Ebbene oggi abbiamo un Parlamento le cui regole del gioco sono letteralmente impazziti
Altro che politica della governabilità
Noi abbiamo oggi l'ingovernabilità
La paralisi il malgoverno
E io devo richiamare l'attenzione del congresso
Perché
Non so chi altro dirlo
Su uno dei più pericolosi processi di eversione costituzionale messi in moto da Spadolini bis
Con lo stimolo e il contributo determinante del Partito Socialista Italiano
Faccio riferimento qui alle cosiddette riforme istituzionali
Che dovrebbero costituire l'elemento caratteristico di questo e diversificando e di questo governo uguale a se stesso
Noi io credo stiamo assistendo alla fase terminale quindi più pericolosa del regime
Quella in cui si vuole completare formalizzare la manipolazione delle regole repubblicane a cui abbiamo assistito in questi ultimi anni
Cioè si tratta cioè sostanzialmente
Di adeguare anche sulla carta anche formalmente
La Costituzione le regole del gioco al regime e alla partitocrazia questa è l'operazione in corso
E quando si afferma e badate anche la scelta del linguaggio non è un caso
Quando si affermava durante le crisi di luglio che bisognava governare il Parlamento
Beh ho fatto un salto sulla sedia come governare il Parlamento
A prescindere che già non si riesce a governare il governo mi sembra di capire
Certamente il Parlamento non è
Una camera che debba essere governata
Quando si impongono forme di censura preventiva all'attività emendativa dei deputati stava a Strasburgo e ho letto
Che addirittura destro i deputati della maggioranza per presentare degli emendamenti sono pregati non di depositarli alla Camera
Ma di depositarle nelle mani di tale ministro radi ministro dei Rapporti col Parlamento in quale li fa vedere al Governo il quale governo se è d'accordo allora si presentano se no non si presenta
Quando si richiede l'abolizione del voto segreto
Perché i parlamentari votino secondo disciplina e non secondo coscienza
Quando si vogliono imporre termini ultimativi al dibattito parlamentare il governo può chiedere che una legge sia votata mettiamo entro il venti novembre
Quando le assemblee legislative sono ridotte a pura e Camere di registrazioni delle decisioni adottate altrove noi siamo arrivati in una situazione ve lo dico per come esempio
Che quando il governo è entrata in crisi e Spadolini si è dimesso la camera era stata mandata in vacanza la sera prima nonostante le nostre proteste
Quindi i parlamentari sono andati in vacanza se non fossimo abbonati all'anno solare pubblica della crisi del governo non sappiamo assolutamente nulla
Siamo stati ricollocati il giorno in cui si è ripresentato Spadolini bis
E i deputati hanno avuto la vergogna
Essendo una camera di sentirsi leggere nello stesso giorno la lettera di dimissioni di Spadolini uno alla lettera di rinascita la morte la resurrezione del governo nello stesso giorno mentre la Camera ha mandato in vacanza questo per fare semplicemente giustizia
Di tutte le affermazioni anche nel nostro gruppo di chi pretendeva che questa era una crisi parlamentare
Certo nata da un voto parlamentare
Ma le valutazioni che hanno portato alle forze della coalizione ad aprire la crisi certa non sono state illustrate in Parlamento o comunque non nel Parlamento italiano può darsi in qualche Parlamento esotico ma nel nostro sicuramente no
E quando
La funzione legislativa viene esercitata in via ordinaria da puri e semplici decreti legge credo abbiano superato il numero dei duecento
Voi come lo chiama il resto è questo
Se non
è troppo forse parlare di colpo di mano istituzionale certi
E che differenza c'è tra un Parlamento che è in ballo imbavagliato dalla manipolazione delle regole del gioco
è quello che imbavagliato dalla presenza fisica per esempio degli squadristi
Voi ne vedete qualcuno io vedo solo la pericolosità della prima scelta perché più subito perché meno visibile
Perché meno difficilmente attaccabile
Allora certo forse c'è il rischio di analisi catastrofiche o catastrofisti ma io credo che non sia
Ha fatto così in questo momento
Perché quando non si ha la capacità di vedere che nel Regno Unito nonostante tutti continuino ad affermare che vestito Versace visto che il made in Italy piace molto ad una certa mostrare
Quando non si ha la capacità di capire che gli aggiustamenti istituzionali di fatto rappresentano la demolizione dei cardini dell'impianto costituzionale
Allora il crollo improvviso della struttura democratica sorprendendo ci ci può seppellire
Ma se ne siamo avvertiti e coscienti possiamo almeno tentare di non farsi seppellire ed è questo impegno urgente drammatico delle prossime settimane
D'altra parte
Se noi analizziamo la grande riforma istituzionale che doveva essere elaborato da una grande commissione
Di cui ci avevano indicato persino il presidente vista l'autonomia della Camera il governo ci aveva detto che ad esempio il padre della patria Aldo Bozzi avrebbe molto gradito
E questa mega commistione di fatto si è ridotto al sub comitato della Commissione affari costituzionali
E quando della grande riforma istituzionale rimangono da una parte
Le proposte un po'il improvvisate
E presidenzialisti che di Craxi
Da un'altra rimane una specie di rimasti Ca'mento sul dibattito sul sistema bicamerale uno due camere troppi deputati pochi deputati e cento
Due inutili comitati di studio di cui dicevo prima che sono contestati persino da quella forza socialista che ha fatto della riforma istituzionale il punto qualificante si fa per dire della sua partecipazione al governo
Tutto questo non c'è più che cosa è rimasto sono rimaste le riforme regolamentari
Che di fatto erano l'unica cosa che interessa
Quello che dovrebbero dare la possibilità al Governo di imporre il voto palese ogni qual volta lo richiede
Quindi un'abolizione del voto segreto neanche per maggioranza parlamentare ma per richiesta dell'esecutivo
E quella
Di bissare inderogabilmente il termine di discussione di votazione di una proposta di legge o di un decreto ce la cosa funzionerebbe così
Il governo presenta un disegno di legge ritiene che è fondamentale per la sua stessa sopravvivenza chiede alle Camere che venga votato inderogabilmente entro un mese
Col gioco congiunto dell'ordine del giorno che ha votato a maggioranza si può spostare in là la discussione insomma arrivare a votare una legge in tre o quattro giorni
E quel giorno emendamenti o non emendamenti iscritti a parlare un iscritto a parlare sì V
Decade tutto
Apparentemente è la montagna ha partorito un topolino ma non è così è gravissimo
E come se non bastasse l'altra sera
E nessun giornale lo ha riportato noi abbiamo avuto un'anticipazione di queste riforme regolamentari che badate ancora non sono il regolamento della Camera la Giunta le sta studiando quindi non lo sono per ora dice il nostro regolamento che non abbiamo voluto noi
Ma che rispettiamo
Ebbene l'altra sera la presidente comunista della Camera Nilde Iotti è arrivata con l'appoggio della maggioranza a presentare alla Camera un ordine del giorno in cui di fatto stravolgendo il Regolamento si imponeva alla Camera
Il con il contingentamento dei tempi
Quindi non c'è più il deputato che si scrive parla non parla litiga fa emendamenti eccetera ci sono tre ore per il gruppo radicale sei ore per il gruppo democristiano sette
Cinque ore per il gruppo comunista quattro ore per il gruppo liberale e si vota il venti di novembre
Questo lo stravolgimento incredibile che è stato proposto
Ebbene di fronte a queste e non importa che l'onorevole Bianco che è un generoso
Abbia proposte radicali di utilizzare anche le sue sedi ore
Sappia l'onorevole Bianco che noi non abbiamo velleità logorroico e il nostro problema è quello della possibilità almeno teorica della lotta e della battaglia politica
Non è quella evidentemente
Di usare anche le sue sei ore più alcun ce ne frega assolutamente niente
E il collega bianco che a duecentotrentadue deputati penso ad esempio che i suoi deputati peones sarebbero molto contenti di non avere più dall'altra i militari parola
Noi difendiamo contro questi colpi di mano la dignità del parlamentare singolo in quanto tale
Non difendiamo la piccola o grande opposizione radicale
Non stiamo curando il nostro orticello
Difendiamo l'autonomia e la dignità del Parlamento e dei parlamentari eletti dal popolo e dal OP dalla nazione che solo dal popolo e dalla nazione possono restare revocati ma non possono essere né imbavagliati né ammutoliti
Da chiunque Iotti o bianco che sia o Labriola che semplici sempre centra con
Ebbene
Queste riforme regolamentari
Che lei ha TG anticipato in via sperimentale
Dicendo ci bontà sua che non erano definitiva e ci mancherebbe pure altro visto che ancora non sono state votate
Ma che in via sperimentale potevamo vedere se potevamo per caso trovare un accordo
Ma guardate che qui non è una questione di galateo
Non è una questione di estrae più o meno raffinati
O avere più o meno ostile
Credo che questa volta non ci sia stata la necessità fisiologica di saltare sul banco
Ma se ci fosse stata ben venga
E io voglio qui porre il problema con molta chiarezza
Su quello che è stato e che ha attraversato anche il gruppo come dibattito profonde sull'uso dell'ostruzionismo
O son cosiddette gesti provocatori
Anche se non è la parte più interessante che mi interessa discutere con voi ma ne voglio accennare
L'ostruzionismo a prescindere che dopo le riforme del Regolamento del novembre scorso non è più praticabile non esiste più
Ma badate
La scelta di fare l'ostruzionismo su alcune leggi
Non era affatto ideologizzare l'ostruzionismo per cui si fa solo ostruzionismo
E che di fronte a situazioni particolarmente gravi si sceglie lo strumento
Che è più efficace
Questo strumento ha un solo limite che deve stare nell'ambito delle regole del gioco
Io mi ricordo una volta chi diceva fate sempre l'ostruzionismo bla bla bla bla Marco ha avuto un'immagine molto efficaci
Perché se non è un problema di stile come io non credo il problema è di sostanza
Se voi andate in macchina con uno che sta andando a sbattere contro un treno
Il treno cioè passare contro un camion
E voi secondo voi cosa fate scusi mi scriva a parlare vorrei dirle che lei sta andando un po'troppo a destra o gli salta addosso prende il volante certi di andare a sinistra
Ed è la stessa cosa c'è doveri che stanno avvenendo delle forme gravissime
Allora nell'ambito delle regole del gioco il problema di trovare gli strumenti più efficaci
Appalesare anche drammaticamente visivamente la drammaticità della situazione
Ma nessuno di noi si diverte in modo particolare o si divertiva ai suoi tempi quando era possibile per parlare dieci o dodici ore
Il problema reale è sempre stato quello di non far passare
Possibile o non sono più possibili
Io credo che bisogna pensare su quali spazi di espressione del dissenso e quindi di pratica democratica sono oggi rimasti
Ad una forza politica che non intende rassegnarsi al ruolo di comparsa in questa situazione di regime
E che non accetta di farsi complice con le pratiche di eversione costituzionale che non accetta neanche le briciole di libertà che questo regime consente faccio riferimento preciso alle messe io al tu
Perché il problema se ce lo vogliamo porre
E quello di tentare di riflettere
Su che cos'è rimasto dell'agibilità parlamentare e soprattutto
Non voglio qui spendere molte parole per denunciare che
La vanificazione totale dello stesso principio della sovranità popolare attraverso l'impossibilità pratica del cittadino di esprimere un giudizio
Di esercitare il voto perché se il problema è conoscere per deliberare quello che certa che oggi cittadino oltre Spadolini che può farsi la barba di fronte al televisore in qualsiasi ora del giorno e della notte certe cittadine conosce poco altro
Forse il faccione di Craxi ma certa conosce poco poco altro
E allora qual è il problema
Io credo che
Il problema determinante oggi
E di valutare che sì certo è vero
Che si è data settantasei all ottantuno il Parlamento è stato un luogo dove i radicali hanno portato lo scontro politico
Sia rappresentando e difendendo le battaglie referendarie non che il partito conduceva nel Paese
E sia bisogna anche riconoscerlo scoprendo nei meccanismi di democrazia parlamentare occasioni originali d'iniziativa politica di lotta contro l'ammucchiata
Ed era prevedibile che di fronte a questa capacità
Le stesse forze tentassero di far fuori questi due momenti di lotta antagonista da una parte il referendum facendolo fuori prima con una Corte costituzionale ormai lottizzata e adesso tentando di far fuori il Parlamento
Questo per far fuori i radicali io non credo
O non credo soltanto
Io credo che sia fatto soprattutto per rimuovere definitivamente il rischio di doversi confrontare con realtà impreviste
Con espressioni non in regime intatte della domanda politica della gente noi avevamo individuato due strumenti uno il referendum che mi pare non sia più leggibile o almeno in questa fase l'altro l'istituzione in Parlamento io sono venuta per dirgli riflettiamo non è più così agile
E ci sono riusciti e mi dispiace dirlo ma è un'accusa grave che sento di valutare fino in fondo
In gran parte con il concorso determinante della cosiddetta opposizione comunista
Criminalizzando l'istituto referendario
E sottoponendolo ai poteri discrezionali di una corte ormai lottizzata dall'altra manipolando e modificando il regolamento della Camera
Ebbene io mi chiedo fino a che punto vorrà spingersi impicci
Con la Presidente della Camera in prima persona
Nel supporto nel dare un supporto reale a questa contro la riforma in atto a questo regime
Noi abbiamo chiesto le dimissioni di Nilde Iotti e io le richiedo qui con tutta la forza che possono fare
Perché quando una Presidente della Camera
E non mi interessa in questo momento se comunista o no
Tenta in via sperimentale
Di diminuire il potere del singolo parlamentare
Che è eletto dal popolo e che al popolo risponde
Violando il regolamento
Io credo che siamo di fronte ad un tentativo gravissimo
Ed è sconfortante dirimpetto sconfortante
Che l'unico che abbia tentato almeno a parole o abbia detto
In tutto il panorama politico e partitico ha voluto almeno a parole tutelare il Parlamento dagli attacchi scomposti del Presidente Spadolini è stato il presidente Fanfani Aparo Polo vedremo nei fatti
Perché quando Spadolini ci viene a raccontare che tutto il problema è che le Camere sono un po'lente
Che non gli consentono decisioni rapide
E che quindi bisogna sveltire i lavori della Camera io credo che bisognerà anche a ricordare al Presidente Spadolini che la Camera dei deputati al Parlamento non è la FIAT
E che quindi il problema non è aziendalistico quante leggi si riescono a votare durante il giorno ma il problema è anche qualitativo
Quali leggi perché per rispondere ai bisogni di chi per rispondere agli interessi di chi lui è bravissimo velocissimo vi dicevo più di duecento decreti
Ma non è questo mi pare il metro che si debba usare
Ebbene
Vi dicevo che è sconfortante
Il comportamento che ha assunto la Presidente della Camera
Che a mio avviso porta la responsabilità di aver consentito con un crescendo di manipolazioni regolamentari
La vanificazione delle prerogative dei deputati
Aprendo così la strada alle affermazioni anche deliranti di Spadolini
Che vorrebbe addossare tutte le responsabilità della crisi all'eccesso di autonomia delle assemblee legislative dal Governo
Abbiamo appena cominciato a discutere della legge finanziaria e del Bilancio c'è stata tutta una grande propaganda il governo presenta la legge finanziaria il trentun luglio
Trentun luglio non glielo chiede nessuno ma insomma era la sua grande pensata pubblicitario
Infatti il trentun luglio c'ha depositato la copertina perché dentro non c'erano
E siamo arrivati al punto che abbiamo dovuto cominciare l'analisi del Bilancio su tabelle dei vari ministeri compreso quello della difesa inesistenti
Perché il Governo è stato il primo a ritardare la presentazione dei documenti alla Camera e ancora oggi noi discutiamo del bilancio della legge finanziaria senza documenti fondamentali il bilancio delle imprese per esempio
Non mi pare che in questa situazione di buco non di buco signor nelle mente importante
Ebbene ci sono centottanta
Ve lo dico per informazione centottanta bilancia allegati che devono arrivare in Parlamento prestata esaminato Andreatta già detto pacifico l'altro giorno che lui ne ha consegnati cento
Un buon cinquanta per cento la Camera non ha avuto il tempo di stampa né neanche uno
E questa è la condizione in cui ci si chiede di votare il bilancio entro il venti novembre pena pare la crisi del Paese che mi sembra sia già
In un dato di crisi economica e sociale estremamente grave indipendentemente dall'approvazione uno di questo bilancio
Ebbene io credo di dover dire con molta franchezza che se passeranno le modifiche regolamentari in proposte dal PSI
E fatte proprie dalla maggioranza anche il Parlamento diventerai impraticabile per la democrazia e non solo per i radicali
è una formazione estremamente grave ma credo che la consapevolezza di queste cose
Possa darsi il modo di discutere anche quali sono le nostre priorità a me interesserebbe molto discutere con voi per esempio non so se siete il sessanta per cento un po'di più insomma
Questi a me interessa discutere con voi compagne e compagni come diavolo facciamo le prossime settimane i prossimi mesi prossimi giorni
A sventare questo tentativo gravissimo in corso
Perché almeno un una trincea di lotta il Parlamento con tutta l'importanza che ha per noi che siamo il partito delle istituzioni non anti istituzionale o extraparlamentare
Ne siamo affetti da cretinismo parlamentare lo dico al compagno boato già accusato
Accusato spesso di essere affette da cretinismo parlamentare mi dispiace non è così
Ma noi abbiamo sempre creduto nelle istituzioni e nel migliorare le istituzioni per adeguarle alle esigenze del Paese e non per essere completamente sottomesse semplicemente a delle esigenze di potere
Come lo sono eccome rischiano di diventare
Ebbene se passeranno queste modifiche parlamentari dobbiamo veramente porsi il problema
è ancora praticabile uno spazio di democrazia in questo Parlamento o non lo è più
Non so darmi la risposta oggi ma certo sono molto scettico
E per passare il più
Specificamente alle fai temi del gruppo io credo che si debba riconoscere che la perdita parlamentare del gruppo è stata buona
E anche se non se ne sa nulla credo di dover dire che in aula in Commissione la presenza dei deputati radicali non è passato inosservato
Ma al di là del quotidiano e sistematico impegno di lavoro
Possiamo dire che non c'è stato alla Camera nessun momento di elaborazione di scelta di portata significativa
Nel quale la partecipazione critica dei deputati radicali non abbia avuto un peso consistente e non abbia contribuito all'accumulazione di un cospicuo patrimonio
Che non si esaurisce nelle cose fatte ma include anche le tensioni e intelligente necessaria delle cose da fare
E voglio citare qui solo
Alcuni esempio e alcuni temi
Il nucleare per esempio
Io credo che dobbiamo all'impegno di Franco Roccella di Alessandro Tessari sia da più di un anno è bloccata in Parlamento l'articolo diciassette e la legge
E la legge che di fatto che di fatto consente alle nella nel né a chi li governa di comprare i comuni
A danno evidentemente dei cittadini
Ed è un lavoro silenzioso perché questa Commissione legislativa contro il regolamento non si riunisce pubblicamente ed è un lavoro che va avanti vi dicevo da oltre un anno
Quanto resisteremo ancora
Se non riusciamo a uscire nell'opinione pubblica non lo so però ci proveremo
Non arriveremo a compromessi
E poi le reti stanno sempre lì a illustrare emendamenti e a far votare la gente e soprattutto e siccome la maggioranza grande tanta Anto compatta non è a un certo punto manca il numero legale ma insomma un po'dura
Dobbiamo a Roberto Cicciomessere un'analisi credo approfondita del bilancio militare
In questa pubblicazione che è difficile da leggere infatti bisognerebbe invitarlo far dei riassunti
Ma credo sia stato per tutti noi un contributo estremamente importante sulla struttura del militare oggi in Italia
Dobbiamo ad Adelaide Aglietta
Un lavoro tremendo vi assicuro in questa specie di buco chiamato Commissione parlamentare di vigilanza che infatti non si capisce su che cosa vigili certo non sulla RAI TV
Le dobbiamo il lavoro paziente
Le dobbiamo
Questo modo di protestare ogni giorno edita soprattutto arrivare a proporre ogni giorno delle cose
E qui mi soffermo momento per dirvi semplicemente che il potere ha voluto ridurre le tribune politiche e in realtà la politica e ci viene a raccontare che la politica è una cosa noiosa tant'è
Che le tribune politiche avevano diciannove milioni di ascoltatori nel settantasei dodici milioni nel settantanove sei milioni attualmente ma è una menzogna una volgare menzogna serto è noiosa come si fa a Tribuna politica
Certa è noioso dodici persone dietro un tavolo che sembra una seduta spiritica ognuno di questi già a disposizione due minuti è una palla micidiale sfido chiunque a seguirlo
Certamente le conferenza stampa registrate al mattino con giornalisti che scrivono degli articoli di fuoco e poi quando ti devono farle domande sembrano tutti improvvisamente convertiti e tutti improvvisamente striscianti non è un bello spettacolo
Ma quando noi abbiamo proposto ai fini di reti e ci è stato detto di no e poi scopro che come si chiama Pippo Baudo in Domenica In li fai piacciono molto
Allora qual è il problema credo che Adelaide l'abbia individuato bene quando ha proposto comprare formalmente Pippo Baudo diva dirigere tribuna politica
Credo sia stata
Badate che
Sono anche disponibile a Mike Bongiorno non è che ciò preclusioni se è il problema è quello di avere in realtà gli scontri politici seri
E allora non è la politica che annoia Domenica In ha un altissimo indice di ascolto e fanno le le strade riservata e personale a chi ai ministri
E quindi non è che la politica non annoia quand'è palpa l'ho data la Iacobelli o paludata così come la vogliono paludata la DC il PSI perché perché loro di tribuna politica non gliene frega niente avendo interamente i telegiornali
Perché dovrebbero mai sforzarsi
Di avere una
Ebbene vi dicevo io credo che dobbiamo a molti compagni
Al
Alla relazione Sindone alla Commissione Sindona per quanto riguarda Massimo Teodori devo a tutti gli altri a Peppino un lavoro enorme sul bilancio la legge finanziaria
Lo devo lavoro Franco Corleone che sta tentando colma enorme difficoltà di imparare anche e magari con scarsa attenzione mia per aiutarlo ad imparare lavoro del parlamentare
Devo a Mauro Mellini
Di aver Chasse sezionato ogni giorno inascoltato e loro ci rendiamo conto oggi
Sul problema istituzionale i partiti le regioni eccetera
Eppure l'abbiamo ascoltato un po'
E io mi auguro che Mauro vogliamo selezionare un po'anche voi qui riproporvi questo tema che credo abbiamo sottovalutato finora
Io spero di non avere dimenticato nessuno e proprio per non dimenticare nessuno voglio dire molto chiaramente che non intendo in questa sede
Parlare qui di Franco De Cataldo DG empirico
Che non intendo parlare nel parlare del loro dissenso perché avevano tutti gli strumenti per portarlo direttamente in questa Assemblea senza che io non vengo a
Senza che io debba dare interpretazioni più o meno autentiche
Non sono il portaparola di nessuno neanche loro
E loro hanno io mi mi auguro che lo usino la possibilità di venirci a spiegare quali sono le loro proposte le loro analisi in che cosa differiscono dalle nostre che cosa ci viene proposto
Devo dire che certe questo dissenso che ha investito soprattutto il partito ma in parte anche il gruppo ha minato su alcune battaglie specifiche anche la nostra operatività e la nostra puntualità questo è vero
E io devo dire molto francamente che sono rimasta molto stupito
Che Franca De Cataldo abbia proposto qui ieri la commissione sulla P due non perché non sia importante fondamentale in questo clima di moralizzazione di tentativo di moralizzazione del Paese
Ma semplicemente perché abbiamo tentato già di farlo al gruppo è proprio per responsabilità forse più generali non ha funzionato
Voglio solamente dire qui che probabilmente io sono stata disattenta per quanto riguarda la questione P due ma da quando me ne sono resa conto ho tentato da treni in poi di portare maggiore attenzione e non ho avuto nessuna proposta di iniziativa che non ho potuto quindi neanche respingere non c'è un dissenso semplicemente non ho avuto non sono stata capace io d'iniziativa certo dal commissario della P due non ho avuto proposte di iniziativa
Ma detto questo
E non credo che sia questa la drammaticità della situazione
Io voglio ancora dire due parole per quanto riguarda il gruppo
Sulla situazione dipinto di Boato
E rivendico
Alla norma statutaria
Del nostro Statuto
Diverso da tutti gli altri
Che dice appunto che il deputato non a disciplina di gruppo
E risponde solo all'opinione pubblica
Devo alla straordinaria intuizione di questa norma statutaria
Se Pinter Boato hanno potuto vivere nel nostro gruppo
Senta alcuna difficoltà e senza alcuna restrizione o in posizione che non ci è consentita
Da nessuna parte
Questo avrà un costo per il partito compagni
Ma il costo della nostra diversità è il costo che noi dobbiamo essere disponibili a pagare a pagare anche fino in fondo ma detto questo
Davvero noi poiché siamo libertari e abbiamo una norma dello statuto non possiamo permetterci dei giudizi politici
Io credo che a maggior ragione ci dobbiamo permettere dei giudizi politici
Ed è forse troppo chiedere a questi compagni che dopo otto mesi di Travaglio di accostamenti di pensionamenti di turbamenti e di mille altre menti arrivassero per favore a prendere una decisione
è forse mongolfiere dopo mesi e mesi
In cui constatiamo reciprocamente che abbiamo fatto una parte del cammino insieme ma che oggi non abbiamo più niente da dirci
è forse troppo è un linciaggio è un anatema chiederà questi compagni che visto che ha un prezzo lo dobbiamo pagare possano essere così generosi
Da non farcelo pagare in campagna elettorale
Per dirci chiaramente come stanno le
Per non nascondersi dietro
E se loro appostamenti mentre finito un periodo di assonanza con voi
Se i loro
Accostamenti
Li sentono più vicini e li coinvolgono di più
Con il PSI della lottizzazione della P due degli armamenti di largo Rio degli stravolgimenti regolamentare di Calvi e del Banco Ambrosiano cari compagni tanti auguri tanti tanti a un perché non vi sarà facile
Non vi sarà facile e volato avuto l'onestà di ammetterlo e non su un intervista credo l'Europeo
Non vi sarà facile
Mantenere
E davvero e garantiti quei margini di totale autonomia che il gruppo radicale in base a una norma statutaria
Non ha concesso perché non concediamo nulla ma ha rispettato voluto difeso anche sapendo che lo pagheremo e lo pagheremo molto
Ebbene compendio
Voglio concludere questa relazione
Dicendo e ponendo quindi interrogativo
Abbiamo perso forse
L'immagine la coscienza la consapevolezza l'intelligenza dell'alternativa di sinistra
Io credo di no
Certo non ci illudiamo e non pecchiamo per difetto di realismo per un tour di eccesso di Utopia
L'obiettivo che ci poniamo nei tempi urgenti e attuali della lotta politica e di avviare un processo di rigenerazione che dia luogo alla possibilità dell'alternativa che non è pura alternanza all'interno del regime
Questa pura alternanza all'interno del regime non ci ha interessato mai
Quello che noi abbiamo sempre voluto e difeso e L'Unità il rinnovamento
è l'alternativa di sinistra posata su un valore su valori particolari
E io ho individuato qui io ho cercato di individuare
La correlazione tra politica e istituzionale e politica del diritto
La nostra politica quella che già portato con coerenza contestare il decreto Cossiga e la politica della fermezza
Adottare per la vita di Moro e di Durso
A confrontarci sulla legge sui pentiti a opporsi all'eccessiva decretazione d'urgenza ma io ritengo che una politica istituzionale è una politica del diritto vanno al di là
Del merito specifico perché presuppongono dei valori e acquistano il loro segno definitivo se conseguenti ad una premessa di valori
E lo dico per ricordare che per me questo è per me l'individuazione
Bella
Lotta contro lo sterminio per fame nel mondo
Per ricordare che l'indicazione più alte più sintetica
Di una premessa di valori
Diversi e alternativi noi l'abbiamo data con la nostra lotta contro lo sterminio per fame nel mondo che ha determinato uno degli impegni più assorbenti del gruppo
Voi sapete come si è conclusa la prima fase di questa vicenda
E io mi chiedo se è ragionevole accettare questa conclusione
Ma chiedo al collega Bianco se mai verrà tu che si dice di a luglio noi voteremo questa legge contro di voi
Noi stiamo ancora aspettando che la votiate contro di noi
Invece non c'è stato neanche possibile chiedere l'iscrizione all'ordine del giorno
E possiamo permettere che questa battaglia
Si concluda così
Io credo che lo possiamo permettere solo se perdiamo di vista l'analogia che corre tra il potere che si consuma nel dominio del mondo e potere che consuma e non c'è che si consuma nel nostro regia
Non possiamo permettere
E non solo e non tanto perché ci sono i morti
E sino a che ci sono i morti
Ma anche perché questa nostra lotta riassume i valori di fondo che danno il segno a tutta la nostra azione politica
Vivere per la vita difendere la vita
Inventare una nuova qualità è una diversa qualità della vita credo che sia questa la base e il valore di fondo che noi prospettiamo alle altre forze politiche appunto per l'unità il rinnovamento e l'alternativa
Se a questa viene contrapposta il militarismo
La guerra la pace di potenza e non la pace tra i popoli lo stravolgimento delle istituzioni e dello stato di diritto
Dire queste cose e forse essere come dice Vecelio una setta intollerante all'interno e all'esterno cosa dovremmo dire a queste forze politiche che ci ripropongono la corruzione gli armamenti
La dimenticanza di questi valori
Per questo io riprendo che dobbiamo riprendere l'iniziativa
Riconfermando l'indicazione nostre dei sindaci sulle quali
Esiste un dato di unità che dobbiamo valorizzare
E voglio solo concludere con una riflessione che ho fatto molto recentemente quando abbiamo deciso di occuparsi di come il governo spenda in mille cinquecento miliardi
Stanziati quest'anno di aiuto pubblico allo sviluppo
Innanzitutto e devo subito dire che cinquecentoventicinque di questi mille cinquecento miliardi cioè un terzo al primo ottobre mille novecentottantadue non erano stati spesi
Il secondo dato e che di quelli che sono stati spesi noi non abbiamo il bene di sapere neanche a quali Paesi siano andati
Non solo non sappiamo per quali progetti per quali finalità diretti a chi fatti da chi quali ditte italiane quali appalti
Quali accidenti ma non dobbiamo neanche quali siano i Paesi beneficiari
E da qui nasce una riflessione
Alla nostra
Linea
Dell'intervento immediato per garantire dei divi allo sviluppo c'è stata contrapposta pare la linea più seria dello sviluppo a medio e lungo termine
Ebbene io credo che questa politica seria e questa seconda linea semplicemente non esiste
Esiste solamente la linea degli affari degli appalti delle corruzioni degli armamenti dei regali delle clientele elettorali
Dei piccoli o grandi benefici che si possono ottenere Jo stando con mille cinquecento miliardi
L'altra linea seria della politica lo sviluppo forse sta scritto nel rapporto Brant ma io non la vedo operare da nessuna parte
E allora rivendico la concretezza della nostra linea come tentativo estremo di capovolgere la politica dello sterminio per una politica di vita e di sviluppo reale
E detto questo
Concluda dicendomi che in termini istituzionali e politici
Il problema drammatico che noi abbiamo davanti è quello di un trasferimento di poteri dallo Stato alla società civile
è un'industria un trasferimento di interesse e di attenzione dal potere ai valori
E mi pare che invece siamo molto lontani
Da quello in cui opera e si massacra di fatto la partitocrazia nel nostro Paese
Dove la Società dei partiti ha occupato lo Stato espropriato le istituzioni imposta un'egemonia di potenza sulla società civile
Trasformandosi incorporazione di potere questa società politica
Queste forze di maggioranza questo P S i compagni non governa ma rattoppo
Non governa ma corrompe
Non governa ma lottizzato
E ora sta tentando di adattare i suoi vizi le istituzioni
è il momento per me di uno scontro estremamente dura
Nel quale di fronte alle contraddizioni che forse si aprono uno schieramento di potere
Sì la forza delle cose ci ripropone
Come protagonisti di un'opposizione se ce la faremo
E in questo quadro si è iscritta e si scrive la nostra attività parlamentare
Forzatamente solitari
In un Parlamento che è un Parlamento dei gruppi
La cui centralità autonomia e vitalità e ogni giorno massacrata dalla sottrazione di poteri e di facoltà
Siamo solitari compagni
Credo come solitaria è diventata è anche persa sempre di più la voce del parlamentare del singolo parlamentare a qualunque forza politica esso appartengo
Ma di questa solitudine credo che ne dobbiamo assumere assumere l'ombre nere come condizione di consapevolezza e di forza della nostra presenza e del nostro operato
Per sempre no
Sino a quando insieme lo riterremo possibile
Perché io credo che esiste un limite di praticabilità oltre il quale compagni la partecipazione parlamentare può diventare semplicemente complicità e suicidi
E io mi auguro compagne e compagni che su quel versante in quel momento mi auguro che insieme noi tutti noi non ci saremo grazie
Compagni e molti
Dunque compagni e mai in compagnia
Mi pare che l'applauso del congresso sottolinei a sufficienza e con il calore tutti noi ringraziamento Emma Bonino per la sua relazione per l'attività
Svolta in Parlamento ora la parola Patuelli che porterà il saluto a nome del Partito liberale poi avremo ancora un saluto e poi ci sarà la relazione
Di Gianfranco Spadaccia per i senatori radicali la parola a Patuelli
Buongiorno compagni e compagni drogati compagni omosessuali in compagnia se li stesse
Compagni delle degli attori
Compagni vota dolori
Noi siamo qui
Gli infortuni su questo questo battello neppure nella maggior
Scusate
Scusate quaranta
No immaginare
Ecco alla parola Patuelli poi presidente grazie
Domani
Agli amici radicali io desiderano solo rubato i pochi minuti
Esprime un solo voto di amicizia di rispetto
Di attenzione
Al partito radicale
Per l'importanza che noi diamo alle battaglie del partito radicale anche quando le condividiamo solo in parte o per niente
Per l'importanza che noi diamo a una opposizione costituzionale
Anzi proprio un'opposizione costituzionale
Estremamente scrupolosa dei delitti dell'opposizione
Non è compito mio dei invitato entrare nel vivo della dialettica congressuale di questo congresso
Voglio solo sottolineare al partito libertario di sempre
Che oggi ad avviso dei liberali
Vi sono nuove battaglie per i diritti civili reti sociali
Battaglia e che sono spesso fuse
E che sono battaglie di critica alle degenerazioni tipiche italiane dello Stato assistenziale
Lo stato sociale
è una conquista irrinunciabile insopprimibile di una moderna società democratica
Ma in Italia vediamo volte degenerazioni
Molte ipoteche clientelari
Una in cerca di occupazione della società
Da parte dei partiti attraverso gli strumenti di che dovrebbero essere di garanzia del cittadino
Delle disfunzioni delle inefficienze dei costi spropositati ai servizi pubblici offerenti dallo Stato assistenziale medesimo
In sostanza noi riteniamo che lo Stato sociale in Italia e rischi
Di divenire invece che uno strumento di garanzia dei diritti civili e sociali dei cittadini uno strumento di limitazione e di controllo verso l'individuo
Sono temi questi di dibattito politico più estranei al dibattito italiano
Mentre in Europa più concretamente gli amici radicali non sanno come me il meglio di me rappresentano le tematiche fa le più vive sulle quali lo scontro politico
Sì nuove voglio concludere questo mio beve saluto
Con una sottolineatura
Liberali radicali hanno fatto in passato qualche battaglia non dico se proprio comune ma parallela
Oggi dopo il caso io ambrosiano possiamo averne la conferma che una Ennesima conferma che era logica che consegue dall'esistenza ancora in Italia di un concordato fra la Santa Sede e lo Stato
Non garantisce
Come abbiamo sempre saputo poi noi non garantisce in pieno nella sovranità dello Stato
Ne esalta le libertà della Chiesa
Non è possibile Camenzind Kevin esistono ancora privilegi legislativi attraversa i quali tu fattori coi quali né voi né noi abbiamo mai avuto alcun legame nemmeno di conoscenza abbiano potuto operare
In Italia attraverso una banca straniera senza alcun controllo dello Stato ebbene le logiche concordataria oggi voglio proprio vedere vogliamo proprio vedere come possono essere rilanciate
In ogni negoziato di revisione del Concordato
Che non a caso è fermo da anni e anni perché è impossibile trovare un nuovo concordato
Che con ogni la totale sovranità dello Stato alla totale libertà religiosa della Chiesa grazie amici e buon lavoro
Ringrazio il vice segretario nazionale del Partito liberale Patuelli che ha voluto portare il saluto al nostro congresso c'è ancora un breve saluto del col rappresentante del Partito popolare pensionati unificati dopodiché prende la parola Gianfranco Spadaccia per la relazione sull'attività dei senatori radicali
E con la parola
A migliaia
Il colonnello P. ottiche pregherei data l'ora di portarci questo saluto particolarmente
Gli agenti benvenuto per l'attenzione ai pensionati ma di attenersi a un tempo breve grazie anzi leggerò per essere ancora più breve
Partecipanti al ventisettesimo congresso del Partito Radicale Italiano Buongiorno
Sono Alberto pioppi segretario nazionale del Partito popolare pesce varietali unificato sorto a Milano e Lodi junior scorso dalla unificazione del Partito popolare pensionati così lo a Como il sei febbraio ottanta
Dal Partito Pensionati Italia così va anche se nell'ottanta a Civitavecchia
E di altre formazioni politiche analoghe tra cui solidarietà questa presentazione ci impone perché i pensionati potenzialmente forti anzi fortissimi
Del loro numero di diciassette milioni trecentodue mila statistiche del due luglio scorso giungono anzi ritornò dopo alcuni tentativi sterile al passato nella Rengo politico italiano si impone anche perché perseguendo tenacemente la unificazione delle diverse iniziative partitiche nate in più parti per effetto di una profonda esigenza di ribellione
Alle ingiustizie imperanti nei loro riguardi i pensionati sono resi conto che è indispensabile loro coagulo sotto l'insegna di un unico partito
Perché essi stessi sanno benissimo che non si potranno ottenere mai affermazione significative se non uniti ciò doverosamente premesso passò il motivo della nostra presenza questa nobilissima stile congressuale
Che è quella di portare il sincero saluto del nostro partito popolare Pensionati Italia unificato al Partito Radicale Italiano che ha avuto l'attenzione di invitarci dimostrando un considerevole intuito politico
Che altri hanno finora dimostrato di non possedere nonché la dovuta considerazione verso una realtà elettorale magari in letargo
Che però potrebbe solo che si sbagliate erga sì maggioranza nazionale capace di imporre un istantaneo completo è responsabile rovesciamento dell'attuale aberrante quadro politico volto si direbbe
Più a distruggere che a verificare e ad affondare più che ad emergere coprendosi il disonore e di vergogna per l'inettitudine e la disonestà anche dimostra
Ora il partito radicale è indubbiamente emarginato dalla quale regime ma se da un lato questo fatto configura un reale sopruso reso regalo nei suoi riguardi dall'altro lo impone lo pone in condizioni di assoluta aspetti cita nei riguardi del mefitici morbida il potere il partito radicale riesce così ad assolvere integra la sua funzione di stimolo di rottura di opposizione sprone e monito a seconda dei casi
Si fa presto a parlare di filibustering o di pretestuosa ricorso all'arma del referendum
O di altri più o meno anticonformisti medio di lotta politica quali digiuni ricorrenti del segretario Pannella costretto per portare avanti le istanze del proprio partito a riassumere ogni volta all'immagine che di lui si è fatta nel tempo la pubblica opinione
D'altra parte sono i risultati che contano e non si può negare ennesimo nell'immobilismo di comodo della partitocrazia imperante sia pure con molte difficoltà i radicali hanno raggiunti
Non tutti sono stati condivisi questo va detto per amore di verità
E voi stessi lo sapete ma l'azione comporta questi rischi a differenza dalla colpevole gli Hardy altrui che pagherà tardi ma pagherà la macchina di Calais un moto perpetuo ed anche a politica di questo vostro partito
Si traduce in sempre nuove iniziative spesso generoso e a volte altamente qualificanti e vengo al dunque la battaglia per la fame nel mondo e per gli aiuti ai Paesi sottosviluppati
E qui e ce ne duole
E ai pensionati fortemente dissentono
Non perché non condividono obiettivamente la mobilità e la parità morale di questo disegno politico
Ma perché non possono fare a meno di considerarlo estemporanee prematuro ove si considerano e sarebbe fermamente grave ignorarlo lo stato di estrema difficoltà spesso di bisogno e in certi casi di indigenza
In cui versa una enorme percentuale di anziani e di invalidità gli anni
è una cosa su cui bisogna riflettere
Nell'enfasi della grandiosa universalità delle volte le felici intuizioni voi radicali vi dimenticata rivolto rivetti
Dei vostri minorati e non paga nulla per loro addirittura apposta ponendo poi ponendoli a detta dei forse meno ancora bisognose di provenienza urgente in questo e solo in questo comportandomi come partiti di regime che giustamente aborrita
Spetta al torture qualificano la classe politica di una nazione che presume ormai soltanto presume di essere fra i più civili del mondo
Occorre che batte ad una riflessione profonda su questi accenti all'argomento e noi pensionati riteniamo che era presente sovrana Assemblea sia la sede più indicata
Si tratta ricordato lo di priorità indifferibili ed innegabili si tratta di ristabilire un ordine sacrale nella successione degli impegni che ardono in voi citrato Ali compie un atto necessario onestà di essenziale dignità di innegabili solidarietà verso i più prossimi al vostro prossimo
Ma c'è di più
Che se non gli eterni sacrificati per i quali si dovrà pur fare di Horst giustizia rimuovendo gli ostacoli che solo un bieco egoismo politico ha volutamente frapposto potrà consentire di di realizzare il disegno altamente umanitaria devi ripromette
Sono pensionati italiani anziani o invalidi a siano che costituiscono l'enorme peso politico con cui sostenere al momento giusto nel modo opportuno questo ed altri livelli ugualmente eclatanti
Bisogna però prima comprendere la gravità dei loro problemi ed aiutarli lealmente a risolverli per loro è con loro
Con questo rinnova l'altro cavolo augurio per lo svolgimento costruttivo del ventisei mo'congresso del partito radicale
Ringrazio il rappresentante del partito popolare pensionati unificato italiano euro la parola Gianfranco Spadaccia per la relazione a nome dei senatori radicali
Compagni compagni
La mia non sarà una relazione sarà soltanto un'alterazione alla relazione del presidente del gruppo parlamentare della Camera
I due senatori radicali dall'inizio della legislatura come sapete hanno operato all'interno di un unico gruppo parlamentare quella relazione quindi si rappresenta in larga misura anche noi e anche noi del resto vi abbiamo contribuito
Credo dovendo integrarla
Che la prima integrazione debba riguardare
Un ringraziamento
Certo personale
Del radicale senatore
Simone
Ma io credo anche a nome
Di tutti di senatori e i deputati radicali
Vorrei grazie al mento al partito
Perciò che ha fatto quest'anno
Perché senza
La umile iniziativa
Senza le decisioni del Consiglio federale
Senza Mariateresa Di lascia che organizzava l'ufficio di coordinamento di servizio dei sindaci italiani
Senza Gaetano Quagliariello quello che mi piace ricordare di questo anno non quello che ieri lasciava insieme a ripeteva dica Taldo questo congresso
Che ricercava i calciatori
Per il minuto di silenzio nelle partite
Senza
L'iniziativa di Giovanni sull'informazione
Senza quella di Francesco Rutelli nel lavoro continuo di legare reazioni del disarmo a quelle della lotta allo sterminio dialogo continuo
Con il movimento della sinistra senza l'azione di diecina di compagni di centinaia di compagni noi non avremmo avuto la proposta di legge
Popolare Coppola contro lo sterminio
Nove non avremmo avuto le adesioni di
Migliaia di sindaci
Noi non saremmo riusciti come deputati e come Sergio senatori a incardinare
Una nuova fase della lotta contro lo sterminio nell'istituzione parlamentare
Io non so se qualcuno ricorda
Il congresso del settantasette
Va be'
Quando Pannella
Che conduceva da solo contro i deputati allora la lotta
Contro i governi di unità nazionale ci venne a dire che senza la raccolta delle firme per i referendum radicali quei quattro deputati sarebbero stati travolti in Parlamento su quanto gli essenziale era in gioco in quei mesi
Oggi ci ricordano quei medici e quegli anni come mesi facili di vittorie radicali erano mesi difficili
Ricordate il convegno dei congressi
Le assemblee quasi deserte dell'epoca del
Sequestro Moro
O delle approvazioni della legge Cossiga
E senza lo sbocco politico di quei referendum del settantasette non avremmo avuto
Una fase purtroppo perdente
Ma perdente su quei referendum vincente nello sconfiggere
Il disegno politico dell'unità nazionale salvare la vincente per salvare la sinistra
Il Partito Comunista
Da un errore storico che poteva essere fatale non soltanto ma a sinistra
Malta ma al Paese
E certo questo nuovo percorso che grazie al partito perché da soli non ci saremmo riusciti
Siamo riusciti
Ad attuare nella fase della lotta contro lo sterminio è stato
Apparentemente perdente
Io dico che è stato
Un elemento di crescita della nostra azione politica complessiva un alimento che ha
L'aria
Aumentato non diminuito le contraddizioni su cui possiamo agire
Ne citerò una soltanto
Ci troviamo di fronte a una chiesa italiana che è attraversata da processi di rinnovamento da processi di liberazione da esigenze di rinnovamento spirituale religioso che sono state per decenni compresse
è un diverso esigenza anche l'atteggiamento rispetto ai problemi della società civile
Non ho bisogno di ricordare qui le parole di Pappalardo all'indomani dell'omicidio di della chiesa e come se
Suonarono non per noi ma per i democristiani atto d'accusa nei confronti della classe cattolica di governo
Ebbene abbiamo approfondito queste contraddizione la contraddizione non soltanto tra queste esigenze dei rinnovamento religioso e civile del mondo cattolico e il governo dei cattolici italiani
Ma le contraddizioni stesse interno alla Chiesa
Fra la Chiesa del potere che quella di Marcinkus ma è anche quella dei duri e puri di Comunione e Liberazione
E la Chiesa
Della lotta contro lo sterminio per la fame nel mondo
Per non uccidere
Del dovere cristiano
Di dare da mangiare agli affamati
E la Chiesa
Del rinnovamento
E della religione dell'etica
Ed è la morale
Contro la Chiesa del potere
E la crescita di questa nostra battaglia sarebbe stata ancora più evidente sarebbe oggi ancora evidente più evidente
Se nelle oggettive difficoltà anni la durezza dello scontro politico che oggi attraversiamo come forza irriducibile
Noi non ne avessimo svenduto il successo
Alcuni compagni non avessero ritenuto
Di prestarsi a un gioco di lacerazione
Che lacerazione non soltanto della nostra immagine della nostra identità
Ma è la citazione anche di quanto di positivo abbiamo costruito
Perché vedete compagne e compagni si dice che la lotta contro lo sterminio per fame
è una lotta totalizzante ossessiva martellante nel partito
Totalizzante che significa
Una lotta che dovrebbe riassorbire tutto
Ma forse qualcuno ha impedito a Cicciomessere di lavorare un anno e mezzo
Sui problemi di spendere struttura degli armamenti in Italia
Forse qualcuno ha impedito a Massimo Teodori di scrivere e pubblicare il libro
Sull'inchiesta Sindone forse lo sterminio per fame nel mondo ha impedito a Mauro Mellini intraprendere inseguendo le sue mono manie che sono e sappiamo quanto preziose per il partito
Questa nuova lotta
Qualcuno ha ritenuto sul siero Bonifacio nono in realtà per i tumori sui tumori
Su questa malattia sociale
Su un problema che ormai sta diventando un problema
Di un numero sempre maggiore di famiglie in Italia
La verità è
Che su tutto il resto noi possiamo essere
Partito di protesta è partito anche ricostruzione
E possiamo essere partito come gruppo parlamentare ma su questo
Sull'essenziale per essere partito di proposta
E di una proposta che nasce dal paese
Per essere partito di valori e di dialogo con le altre forze quali politiche
Abbiamo bisogno del partito fuori delle istituzioni
Perché oggi questo
è il punto fondamentale
L'ancoraggio
Ha bisogno di richiamare qui
I dati che ormai sempre più leggiamo sui giornali su ciò che significa la crisi economica del dell'Occidente Chair
Toh
La debolezza delle nostre strutture economiche ci colloca in maniera particolare all'interno di questa crisi strutturale dell'economia occidentale
Ma oggi è sotto gli occhi di tutti che i Paesi del Nord nel mondo nella loro versione occidentale in quell'Oriente Ale chiudendo sì in una visione migliore imperialistica dei rapporti con il sud del mondo
Negando a quei popoli i loro processi di sviluppo e di liberazione
Distruggendo quei mercati non distruggono soltanto quei popoli non soltanto continua condannano a stermini
L'Olocausto e creano in maniera nazista e con cultura nazista tanto più grave quanto più sotterranea sottaciuta
Ed esercitata in nome della democrazia o del socialismo
Creano Olocausto esterni
Distrugge endo mercati
E con i mercati e con lo sviluppo distruggendo vite
Distruggono anche le basi stesse
Della loro economia
E delle possibilità di sviluppo della loro economia
Creano le premesse per la loro crisi
E ogni volta che questo si è verificato nel mondo compagne e compagni questa è stata la premessa di catastrofi belliche di massacri ancora più grave
E allora non solo è stupido contrapporre bisogna valori qualità della vita vita ma dobbiamo continuare a gridare
Che se questo Paese il settimo paese industriale
Se vuole uscire dalla crisi
Non poche uscirne con l'unica politica internazionale
Che sia all'altezza della situazione quella che contrappone alla necessità del controllo delle morti sostituito al controllo delle nascite
La necessità della salvezza della vita
Del diritto alla vita
Che anche diventa poi automaticamente
Per noi
Qualità della vita
Io credo che dovevo darvi
Questo ringraziamento
Perché sono assolutamente sono di coloro che è assolutamente convinto
Che lo scontro di lotta
Che è scontro di principi e di valori ma è scontro
Anche di classi democratico di classe
Che abbiamo scelto è quello l'essenziale
Il minimo comune denominatore
Ho il massimo comune moltiplicato Guglielmi un pur minimo comune moltiplicatori o il massimo comune denominatore
Della vita d'un partito alternativo come il partito radicale
Il resto certo
I due mila iscritti venti deputati radicali
La sanità le pensioni
Possiamo li iscrivere pubblicare io credo che dovremo farlo tutto ciò che abbiamo prodotto
Posso dire al l'amico pensionato che ha parlato poco di che senza i radicali
Non sarebbero state probabilmente certo le promesse di Longo
Assicurare la trimestrale Rizza azione della scala mobile
Ma certo
Non abbiamo e non avremo la possibilità
Di realizzare quella riforma delle pensioni che sarebbe possibile
Che sarebbe necessaria in Italia
Che è fatta di di forche riforma che deve abolire ingiustizie ingiustizie profonde discriminazioni sperequazioni che non è fatta soltanto di aumento delle pensioni
Ma è fatta anche di tetti è fatta anche Rin con
Tiberi tal fatta anche di ingiustizie perché ingiusto che categorie possono andare e questo è il costo dello stato in pensione dopo quindici o sedici anni e altre soltanto dopo trenta o quaranta di lavoro
Ma per far questo occorre una sinistra che abbia la capacità di compiere scelte
Di interesse generale del Paese di liberarsi dal coinvolgimento del potere in cui sempre di più la vediamo invischiata
E
Io credo sono uno di coloro
Crede personalmente e che Partito comunista più fatto
Qualcosa di importante nel momento in cui
Ha scelto proprio a Salerno la politica dell'alternativa
Io non sottovaluto
Ciò che è accaduto
In un partito come il Partito comunista
Che rappresenta un terzo del Paese oltre un terzo del Paese
Certe cose
Non passano non sono soltanto non sono liquidabili come cose
è un partito come come un elefante a passi lenti ma bassi profondi
E io non credo che la scelta di Berlinguer sia rovesciati le non c'è nessuna Politano
Che può con facilità rovesciato
Ma non dobbiamo farci illusioni nel breve periodo
Proprio
Perché nel breve periodo
La mancanza di contenuti i contenuti che si sono costruiti nel lungo percorso del compromesso storico trentennale con cui con
Processo di compromesso storico
Non hanno lo spessore sufficiente a impedire
Che questa scelta tendenziale dell'alternativa si tramuti già oggi in alternativa di valori e di progetti per tutta la sinistra e per il Paese
Io volevo venire già mercoledì pomeriggio
Prima del congresso perché volevo in qualche modo partecipare o capire la strategia congressuale le scelte procedurali
Perché volevo anche parlare
Con compagni in cui sto con cui con i quali sta insieme da anni
Per scongiurare lo dice dal compiere
Scongiurare lì con tutta la durezza che di cui sono capace ma anche con una capacità e pazienza
Che Sire compagni da compiere scelte che sarebbero stati per tutti
Gravi e forse irreversibile
Non ho potuto farlo compagni sapete cosa Company sapete perché perché c'era una leggina una delle tante dobbiamo approvare al Senato
Riguardava la ricostruzione del terremoto
Avevo dato assenso che si discutesse anche nostra assenza
Perché mi sembrava che la ricostruzione del Friuli fosse una cosa importante sulla quale non non avevamo molte proposte aggiuntive da fare
Poi mi sono accorta soltanto in un secondo momento che c'era in un articolo
All'undicesimo articolo nascosto come spesso capita in queste leggi
Una norma che istituiva a Udine
Bonomi ha facoltà una di medicina
E di Chirurgia
è un'altra
Di economia e commercio
E mi sono detto ma che c'entra con la ricostruzione e col terremoto
E mi sono andato a informare così ho appreso che aveva approvato quattro mesi fa Amedeo quattro mesi prima una legge che tassativamente impediva
Che per via legislativa si potessero approvare nuove facoltà stabiliva procedure precise affidata al ministero Consigli uno un unico lo università universitario nazionale
Ho scoperto che a Trieste esistono due facoltà fra meno di un'ora di macchina una di Medicina e Chirurgia prima di economia e commercio prego
Ho scoperto che la commissione Pubblica istruzione del Senato si era espressa con parere fu contrario proprio facendo appello
A queste due considerazioni che ho appena enunciato
Allora ho chiesto lo stralcio oberate non grandi cose lo stralcio di quest'articolo undici il rinvio alla commissione competente perché fra l'altro le le cose la ricostruzione appartengono alla commissione lavori pubblici e con la Pubblica istruzione non ha nulla a che fare
Non ho chiesto mica la luna ho chiesto che si seguissero una strada corretta perché il ministro della Pubblica istruzione non quello dei lavori pubblici venisse come è logico a rispondere se quelle due facoltà sono necessari
Mi sono venuti prima implorare ma ritirarlo ci metti in difficoltà
Ma non possiamo non possiamo è un problema sì hai ragione oppure gli altri
A allo stralcio si è arrivati
Al lo stralcio non si è arrivati ha votato sua favore
Tutti gli altri contro
Tutti gli altri compresi due senatori di Trieste
Non difesa più da nessuno perché è chiaro il grosso dell'elettorato nel fiume
La Lista per Trieste sta in giunta ormai con la DC
A Trieste
In giorni in Giunta nella regione Friuli-Venezia Giulia
Compresi i due senatori di Trieste
Imbarazzati impacciati
E questo da quelle forze politiche da quel governo da quei ministri che poi ci dicono la spesa pubblica è diventato un processo inarrestabile questi sono i processi
Che rendono inarrestabile la spesa pubblica
Istituire facoltà senza chiedersi se già il numero dei medici disoccupati non è troppo grande perché noi si debba istituire nuove facoltà e se quelle due facoltà erano proprio quelli necessari
Ma vedete un piccolo esempio
Sono i tanti piccoli esempi che distruggono la sinistra che distruggono la possibilità d'alternativa
Che coinvolgono tutto in tutte le disco Not tutto
Nel coinvolgimento corporativo del potere
La lotta per lo sterminio per fame è una lotta che tenta di scavalcare
Nel dialogo con le altre forze politiche nel dialogo col Partito comunista coi sindacati con i socialisti con i laici nel dialogo con la Chiesa nel dialogo con la società civile
Le ragioni stesse della nostra crisi e di aprire per tutti
Possibilità di speranza
Possibilità
Di uscita dalla crisi
Pronto
E certo io vorrei con voi un partito radicale forse capace
Di avere associazioni di treni la leader della sanità
Quella capace di inseguire le unità sanitarie locali altro luogo di spoliazione delle risorse pubbliche stanza di compensazione dell'occupazione del potere da parte dei partiti politici
Di inseguire anche lì negli ospedali
Negli ambulatori nelle cliniche convenzionate negli ambulatori convenzionati lo sperpero delle risorse del Paese
Vorrei la leader dei pensionati un partito radicale che avesse fra le sue federazioni il Partito dei pensionati la lega dei pensionati
Ma proponendo e pensionati le scelte che devono fare perché non si può chiedere l'aumento delle pensioni disinteressarsi
Per le diecina di miliardi
I settantasei mila miliardi che da qui all'ottantasei sperpero eremo in armamenti
A questa facile demagogia non non ci uniremo mai non saremo mai in questo modo partito di protesta
Vorrei un partito radicale in cui ci fosse la grande lega
Per i non vedenti
Degli handicappati
E le famiglie che a cui viene fatto pagare vergognoso a mente il costo
E la mancanza di strutture per la droga o per la malattia mentale
Non abbiamo le forze
Riusciamo a esprimerle
Ma se il partito pretendesse di fare tutto questo
Ci devono ridurrebbe un partito come tutti gli altri
Perché questo partito lascia libera
Quello non è l'essenziale e l'essenziale la capacità e non abbiamo scelto la sanità il vero
Non abbiamo scelto le pensioni
Perché le condizioni politiche nel Paese i problemi che abbiamo nel nostro Paese ci avrebbero se avessimo scelto quello spartiacque ridotto
A un partito che magari costruiva qualche foto piccola fortuna elettorale in più momentaneamente ma sarebbe stato partito velleitario e di protesta
O riusciamo a vincere sul fronte della vita sul fronte della politica internazionale sulle nuove guerre i nuovi massacri che si preparano
Con nessuno si faccia illusioni che si possano vincere
Contro l'egoismo di questa società che imperversa
E distrugge tutto ogni sentimento spesso di solidarietà
Oltre ogni elemento fondamentale di convivenza civile che questo agonismo non travolgerà anche il più deboli i vecchi i malati gli handicappati gli indifesi di ogni strato sociale
Che in questa integrazione devo anche dire
Che certo
E lo dico libero so che stanno facendo un congresso parallelo utilizzando la stessa sala
E io sono lieto che pagando ci la nostra politica
Riusciamo a pagare
Anche la sala
In coloro che stanno facendo a se stessi alla loro storia primo che al partito radicale e a noi un così cattivo servizio
Libero qui in poiché hanno scelto
Di uscire da questa strana
Io devo dire a Franco De Cataldo
Che ci sono fra noi e i dissensi
Molto più seri
Spesso di quelli che nel passato ci hanno diviso da Franco De Cataldo io Franco De Cataldo dissenziente per molti anni l'ho mai conosciuto
Franco Roccella
Ciò ha dato un contributo critico drammatico all'interno del gruppo del partito per tre anni
Sa qui non è uscito da questa sala
Mauro Mellini
Ci sono fra nove persone
Che spesso
Anima non su singoli problemi
Dissensi o hanno riserve
Io stesso
Tanti di nuovo di Roberto
Noi siamo qui abbiamo scelto di stare qui
Ma non dimentichiamo mai che la scelta congressuale e quella del minimo comune denominatore
E allora non è vero certo noi abbiamo avuto abbiamo pagato come ha detto Emma il prezzo di questo partito libertario
Che nel nostro Statuto ci impedisce
Qualsiasi vincolo di disciplina
Qualsiasi possibilità di espulsione dei deputati che fanno parte del gruppo
Certo avremmo potuto fare molto di più sulla P due
E nella lotta contro il regime dando
Certo che se nei sessanta giorni di digiuno
Questi digiuni ridicoli
Superati pare che non vadano più di moda
Ma che io ho fatto innanzitutto perché in un momento difficile anche personalmente davano innanzitutto a lei la forza
Di riconquistare la consapevolezza e la coscienza della centralità
La nostra centralità
Nella lotta contro lo sterminio per fame e mi ridavano quindi la convinzione la forza
Di poter parlare a Spadolini ricordandogli le cose
Sulle quali aveva mentito al Parlamento ai capi di Stato della CEE di parlare Andreatta di parlare a Fanfani di parlare alla Iotti di parlare a Pertini
Di parlare uno per uno
Ai colleghi senatori
O i deputati della Camera
Ma se durante quei sessanta giorni di digiuno
Invece Valter Vecellio di preoccuparsi se il digiuno di Giovanni che si aggiungeva che era un elemento di rafforzamento
Con il suo specifico obiettivo del mio
E del suo quello iato
Licei preoccuparsi di questo si fosse preoccupato di lavorare insieme a me e con lui tutti
Con Franco Roccella
Agli strumenti di lotta che ci eravamo dati e alle scadenze di quella lotta cosiddette scadenze ultimative
Se Franco De Cataldo avesse trovato il tempo di fare in aula uni intervento sulla fame nel mondo forse io nonostante il digiuno avrei avuto la possibilità ad occuparmi di più della P due del regime
E invece siamo così riusciti
Nell'immagine esterna io spero non nella nostra consapevolezza compagne e compagni
A far disperdere quello che avevamo acquisito di grande successo di forza politica per tutti noi nei mesi di maggio o di giugno di luglio ed agosto gli ottocento iscritti potevano essere l'annuncio di quel movimento Fabiano di cui ci parlava Marco Pannella e siamo riusciti a non fare come avremmo potuto tutti insieme quella lotta contro i raggi sì me contro gli scandali dell'Ambrosiano contro la partitocrazia contro gli eredi della pittura che sono già al lavoro
Che come gruppo parlamentare tutti insieme potevamo fare
Marco Boato ha detto ieri perché non anche il seminari dei gruppi parlamentari devo dire nessuno l'ha mai chiesto
Cortese Boato De Cataldo l'avessero chiesto non avremmo chiesto h radio radicale
Di trasmettere in diretta gruppi radicali come i Consigli federali nessuno ha mai chiesto
Ma se qualcuno avrà
Curiosità storiche o storiografiche ne esce nulla quaestio
Per quanto mi riguarda Paolo vigevano saprà
Che le registrazioni dei seminari di gruppo di questi tre anni
Sono a disposizione degli ascoltatori di Radio Radicale
Ma siamo arrivati al punto che se Marisa Galli usciva dal partito
Noi eravamo stalinisti Leni mistici con portavamo con la Chiesa Scirocco peggio della Chiesa nei confronti del ex suora Marisa Galli non si poteva e dovevamo sentirci dire queste cose la Boato e se rispondevamo
Che fino a prova del contrario la chiesa Marisa Galli l'aveva cacciata via
Mentre da noi se ne era andata evidentemente per ragioni
Il dissenso politico quale altre ragioni
Se rispondevamo questo appunto si rincara la dose
E certo abbiamo avuto momenti gravi drammatici gravità del gruppo parlamentare radicale
Dicevo ricordavo maggio giugno luglio
Quegli ottocento iscritti che potevano essere l'annuncio di un grande partito del movimento Fabiano per la vita e per la qualità della vita
Quindi anche per la sanità per le pensioni per tutto il resto d'un partito che crescendo automaticamente può anche alimentare altre cose
Altre lotte
E invece abbiamo avuto lo ricordava ieri Marco
Alcune dimissioni
Nacquero nel Consiglio federale ma si ribaltarono subito
All'interno del gruppo
Perché un compagno cui dobbiamo molto
Franco Roccella aveva dato le dimissioni da vicepresidente del gruppo
E venimmo subito delinearsi in una riunione a drammatica
Uno schieramento che sembrava ormai dissolto
Boato e Pinto
Aiello
Franco De Cataldo
Geppi ricco
Ricordo un lungo intervento e credo di poterlo dire perché ormai sono certo non avrei detto senza una relazione di minoranza
Ma sono usciti dal Congresso
Ritengo di avere che io ho diritto di difendere
Certa la mia fedeltà io sono un po'uno di un partito i fedeli per Dino Compagni e compagne afferire a cosa frena Marco Pannella siamo fedeli a Marco Pannella non iscritti radiofonici e televisivi
Siamo fedeli alla nostra storia
Alla nostra politica la nostra identità
Marco Pannella e noi tutti
E quando dico nostra storia
Storie comincia prima del mille novecentocinquantacinque
Molto prima
Stata una storia di prigioni
Il minoranze sconfitti
Di testimonianze nobili
Ma solitaria
E anche la nostra storia è stata storia di qualche cross grande vittoria
E di molti anni di solitudine e capacità di durare di resistere
E molti anni
Di lotta
Erano stati quel giorno due interventi uno di Franco De Cataldo
Che riconfermava una posizione che peraltro si era espressa nell'ultimo anno e mezzo con sempre maggiore chiarezza
E che gli dicevo colore beh allontanato da noi poi sul fronte vento di Mimmo
Al termine di quell'intervento
E io devo ringraziare lo ringrazio allora Franco Roccella
Per la sua onestà
Franco ritirò le dimissioni ringraziando Pinto per la sua chiarezza
Gli disse io vivo liberamente la mia vita radicale
Le mie dimissioni avevano un senso questa mia concezione
Liberale Partito radicale nel quale non rinuncerò mai a dare il mio contributo critico ma non mi presterà o mai
A fare opera di distruzione del Partito Radicale io credo che lo dico perché credo che Franco forse non ne avrebbe parlato
Era ed è fatto ma
Io credo che nessuno qui fra noi si censura siamo qui perché siamo consapevoli della posta in gioco
Chi ma sentito in queste giornate per congressuali sa
Che non con ossessione ha detto
Che ciò che in gioco è indiscutibilmente Partito Radicale
Tentano di distruggerci e di distruggere o di toglierci potere ma perché ci devono togliere strumenti regolamentari
Forse perché siamo diventati più simili agli altri di quanto eravamo prima forse perché le istituzioni ci hanno trasformato no perché per quanto ci ha l'ho trasformato e cambiato non ci hanno trasformato è cambiato abbastanza a renderci tanto simili a loro danno doverci termini
Continuiamo a essere troppo diversi
Troppo pericolosi
Di fronte a regime della menzogna e della doppia verità continuiamo a essere troppo spesso maga qualche volta magari malgrado noi stessi
Troppo elemento di verità e voce di verità perché possano supportarci
E con ossessione ha detto
Che poi la politica
Anche per dei libertari e tanto più per dei libertari e dei laici dobbiamo esserne consapevoli
è stringente nella sua oggettività
Ci son delle scelte d'un momento che poi implicano un destino che diventa inevitabile
Io non so non credo che questo possa essere un appello una mozione degli affetti
Purtroppo è
La mia lunga esperienza di militanti purtroppo ritengo che sia
Un triste annuncio
E se così è
Devo rimproverare a Franco De Cataldo e se così sarà
Devo chiedere a Franco De Cataldo Agepi Ripa se non si rendono conto che per la prima volta non all'interno di questo partito ma ossia pure ma uscendo da questo partito operano nei confronti di alcuni radicali
Un'opera potenziale di corruzione politica io spero che nessuno dei due
Sia tanto banale e stupido
E a non capire quello che intendo dire
Perché non mi riferisco a corruzioni monetaria quella vengono sempre dopo compagne e compagni
E prima che si compiano San per sempre quelle morali e ideali
Nell'ultimo seminario del gruppo Franco De Cataldo ricordo
La responsabilità
Che si assunse Ugo la Malfa
All'indomani della Resistenza all'indomani del governo Parri
All'indomani delle formazioni gloriose di Giustizia e Libertà nel liquidare
Il Partito d'Azione
Certo Franco De Cataldo non è Ugo la Malfa
E io non so se voglia assumere nei confronti del Partito Radicale
Il ruolo che assunse certo consapevolmente Ugo la Malfa nei confronti del Partito d'Azione
Ma io auguro a me stessi a voi tutti al partito radicale a quello che siamo stati che siamo che riusciremo ad essere
Di non essere come il Partito d'Azione proprio per l'esempio che c'è venuto dal Partito d'Azione
Di non farsi liquidare sciogliere
Di saper resistere rissa per non mollare
Come
Qui la testata di quel bollettino clandestino
Più mesto
I nello tra quanti dei fratelli Rosselli
Perché dopo d'allora abbiamo avuto
L'esperienza di chi credeva che la rivoluzione si facesse con i soldi che provenivano dai per dal petrolio
O dall'Unione Sovietica
E che producevano soltanto politiche carristi
Le politiche
Di autodistruzione
Per la sinistra
E delle possibilità il rinnovamento che quei soggetti politici portavano nella sinistra
Veniamo da lontano
Dobbiamo riuscire
Nella nostra diversità e nella durezza indiscutibilmente questa questi fatti di questi giorni nessuno soltanto il preannuncio degli scontri che ci attendono
Dobbiamo riuscire
A non farci liquidare l'interesse a sinistra interesse del Paese
Questo piccolo grande partito
Deve avere la capacità di resistere e di esistere
Era il vostro sentimento nel ringraziare il nome di tutti Gian Franco per il suo l'intervento molto appassionato
Ora sono le due meno dieci la seduta in aula sospese
Le commissioni sono convocate alle quattordici e quarantacinque ognuna nelle proprie sale e nel frattempo c'è immediata di una riunione dei presidenti e dei coordinatori delle commissioni qui al banco della presidenza ricordo le commissioni sono convocate
Alle sedi alle quattordici e quarantacinque in linea di massima Laura viene riconvocata alle ore dieci a nove e ne sarà data Nunzio nelle varie Commissioni attraverso gli altoparlanti
La seduta è sospesa
Qui qui qua qui qui qui qui qui quella qui qua qui quella quella qua qua qui quindi qua questo qui quindi qui quel qua qua qua quanto qui qui qui qui qui qua qui quote qui quella qui quel quest'quindi qui quando qui qui quella quindi qua qua qui qui qua qui qui qui qui quindi quello qua qui qui qui qua qui quindi qui qua questo qui qui qui qua qui qui qui qua questa qui qui qui qui qua qui qui qua quella questa quindi qui qui quindi quindi qui qui qui qua qui quella quelle qua qui qua qua qua qui qua qua qui qui qui qui qui qui qua qui qui qua qui qui qui qui qui qui qui qui qui quella questo quando quindi quella qua quindi questo