Tra gli argomenti discussi: Berlusconi, Decreti, Governo, Parlamento, Partito Radicale, Privato, Rai, Televisione.
La registrazione audio ha una durata di 1 ora e 30 minuti.
Rubrica
Convegno
18:00
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16:00 - CAMERA
17:30 - Camera dei Deputati
9:45 - Roma
10:00 - Roma
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Radio radicale
Il servizio che ora ascolterete e dedicato al dibattito svoltosi alla Camera il trenta e trentuno gennaio scorso nel corso del quale il ramo più importante del Parlamento approvato il decreto del governo che reca il numero ottocentosette ma che forse è meglio conosciuto con il più porre con i poemi che più veritiero nomignolo di Berlusconi bis
Stiamo parlando cioè del decreto sul emittenza televisiva i network nazionali privati la RAI le piccole televisioni private a carattere locale
Un decreto entrato in vigore ricordiamo il quattro dicembre scorso e che faceva seguito a quello analogo precedente
Decaduto perché clamorosamente bocciato dal voto dell'assemblea di Montecitorio del ventinove novembre ottantaquattro sulle pregiudiziali di costituzionalità proposte dalle opposizioni
Ricordiamo ancora che il decreto era stato presentato dal governo in seguito all'intervento dei pretori di Roma pescare Torino che avevano oscurato le maggiori emittenti televisive private nazionali Canale cinque Retequattro e Italia uno
Ora nelle recenti sedute della Camera il decreto e proceduto di un primo passo nel suo iter parlamentare benché ancora sono molte le incertezze sulla sua sorte con duecentosessantadue voti a favore infatti e duecentoquaranta contrari la maggioranza richiesta era di duecentocinquantadue presenti cinquecento due deputati nessun astenuto l'assemblea di Montecitorio approvato il trentun gennaio il decreto Berlusconi bis
Il provvedimento nella giornata distesa di venerdì è passato al Senato affrontando dapprima la votazione sui requisiti richiesti dall'articolo settantasette della Costituzione cioè sui motivi straordinari di necessità e di urgenza
Ma a Palazzo Madama il primo febbraio il decreto è stato accolto da un'aula progressivamente sempre più vuota
Chiesta dalla sinistra indipendente la verifica del numero legale
Questa è venuta a mancare per ben quattro volte ed alla fine presenti solo cinquantanove senatori su trecentoventuno ventisette assenti giustificati il Presidente Cossiga ha tolto la seduta rinviando al giorno dopo
Ma anche il giorno dopo sabato due febbraio il Senato era assente e quindi la sorte del decreto e ancora tutta da giocare lunedì quattro febbraio
Comunque il provvedimento oltre che in aula e anche affidato al vaglio delle commissioni Bilancio e lavori blu pubblici sempre del Senato il termine ultimo inderogabile per la sopravvivenza del decreto è la mezzanotte del quattro febbraio salvo ovviamente ripresentazione da parte del governo
Ma torniamo un passo indietro e ripercorriamo le vicende del decreto alla Camera nella seduta antimeridiana del trenta gennaio la prima parte dei lavori della seduta del Senato della Camera chiedo scusa è occupata dal dibattito generale
Si passa poi nel primo pomeriggio alla illustrazione delle pregiudiziali di costituzionalità presentate da partito radicale Sinistra indipendente e Democrazia proletaria
Di da questa parte del dibattito vi facciamo ora ascoltare l'intervento del radicale Stanzani per dichiarazioni di voto appunto sulle pregiudiziali di costituzionalità
Onorevole ora lei è la prego onorevole Stanzani Ghedini vediamo se è possibile e e stabilire un po'di temperie in quest'aula per potere consentire a lei di parlare meglio onorevole ringrazio onorevole Piro è onorevole capitolini Tumbarello pensare i mirini ebbe scusi non l'avevo visto che io ho da lontano
Onorevole Stanzani Ghedini in occasione del
Precedente decreto noi presentammo una mozione in cui ovviamente esponevamo quelle che erano le considerazioni che a nostro avviso
Si opponevano al riconoscimento di legittimità costituzionale del provvedimento
La mozione che presentammo allora è la stessa identica che abbiamo presentato in questa circostanza
E questo perché non perché probabilmente non avremmo potuto aggiungere o modificare la mozione
Il collega Bassanini questa mattina a illustrato chiarito ben quindici elementi se non mi ricordo male che a suo avviso undici grazie per le ministro veramente undici elementi che a suo avviso credo che li abbia illustrati molto puntualmente convincente mente
Si oppongono al
Ammissione
Che questo decreto legge rientri nell'ambito venerdì una costituzionalità
Noi invece abbiamo presentato la stessa presa identica ma l'emozione per sottolineare un aspetto che ci sembra essere quello essenziale
E cioè che il secondo decreto quello che odo oggi bene si chiedeva di cui oggi si chiede per la conversione in legge
Nella sostanza non ha modificato è mutato in nulla quel primo decreto che ebbe qui in quest'aula
Di nel Mauro
No no
Non abbiamo votato in un nulla ma e quello che era bene il contenuto se non altro rispetto va bene alle implicazioni di costituendone Seta che in quest'aula il decreto precedente non ebbe perbene riconoscimento di cui non ebbe riconoscimenti
E vediamo perché
Non vi è dubbio e credo che questo sia comunemente condiviso da tutti
Che le norme incluse nell'attuale bene decreto e che riguardano la regolamentazione diciamo così
Per servizio pubblico della concessionaria del servizio pubblico della RAI TV non sono pertinenti su un argomento va bene che nulla hanno a che vedere che per nulla incidono né direttamente né indirettamente sulla materia che era stata fu oggetto del primo decreto
Allora il secondo decreto quello attuale in che cosa è diverso
E se diversità sostanziali vi sono queste differenze sono tali da eliminare quelle che erano le Riserve bene di costituzionalità avanzate riconosciuto bene dalla Camera non molto tempo fa ho solo invece tali se queste differenze vi sono da farsi che è la i incostituzionalità va bene del credito ve ne sia fortemente accentuata bene a nostro avviso è a mio avviso non vi sono dubbi
Che differenze sostanziali questo decreto non ne aggiunge
Abbiamo già accennato bene questa mattina
L'unico elemento che può a vere
Una influenza un significato una rilevanza sostanziale
E quel punto cui si fa riferimento alle limiti che il decreto pone ai tempi riservati
Beh quasi quale c'è da augurarsi va bene come stamattina quando Laura va bene anziché essere diciamo così in un certo senso popolato va bene solo costituita da cinque sei persone perché almeno per me si può parlare ha ragione onorevole Stanzani
La
Purtroppo non posso costringere l'attenzione i nostri colgo io non voglio la tensione scusi Presidente si figuri non è un silenzio vorrei sempre ce ne anche se lei non lo può anche avere dormire almeno non disturbare Stanzani lei l'America non la vuole cortesemente ma e io invece non ho mai avuto a rivolgergli era allora dicevo bene che questo elemento che è relativo alla dai limiti che il decreto ponevo bene ai messaggi pubblicitari inseriti nelle trasmissioni bene radiofoniche e televisive
Nona ai fini
Beh alla questione venerdì a rilevanza costituzionale nulla perché evidentemente è una norma che non è tale da modificare quello che è il rapporto tra quanto è stato unito
Nel decreto è quello che sono va be'negli ordinamenti e le indicazioni bene della Costituzione quelle che sono i dettati delle costituzionali e quello che era lo Stato venne normativo preesistente
Se è questione di incostituzionalità esiste tale è stata riconosciuta certamente non è stata va riconosciuta per il fatto che vi era poco troppo tanto va bene pubblicità ma per il fatto che la condizione in cui oggi la situazione va bene esistente
Ma le consente di trasmettere programmi radiofonici e televisivi è una situazione che dice che di fatto contraddice sostanzialmente quello che è l'orientamento costituzionale quelle che sono state le indicazioni fornite va bene e stamattina avevo occasione venerdì richiamare a mio avviso l'attenzione me dei colleghi ed alla Camera sul fatto che quelle indicazioni bere della corte costituzionale più il tempo è trascorso più sono tali da far sottolineare come in questa circostanza
La Corte costituzionale via se abbia operato se sua pronunciata
Con attenzione probabilmente più puntuale di quella che ha finora non dico il Parlamento ma le forze politiche non abbiano dedicato in termini di attenzione va bene al settore
E quindi questo punto certamente non è tale da modificare nelle sue implicazioni bene quello che è l'attuale decreto rispetto a quello che era il precedente
Vi sono altre va bene e modifiche
E sono modifiche che abbiamo visto anche in Commissione essere tutte modifiche che non hanno valore esecutivo non sono cioè tali da modificare
Il dispositivo ve ne preesistente ma si limitano a fare delle affermazioni e a dare delle indicazioni sul futuro
Ma non incidono ve ne concretamente con la situazione di fatto e di diritto alla quale va benissimo le valvole provvedere bene col decreto stessi
Vi sono però anche altri aggiunte che a mio avviso e a nostro avviso è questa mattina va bene ho avuto modo venerdì ascoltare a questo proposito anche le autorevoli bene e interessante considerazione prospettate proprio dal collega Bassanini
Che aggravano
La situazione di questo decreto a mio avviso dal punto di vista della costituzionalità rispetto a quello precedente
Perché se è vero
Che l'unico argomento che io ho sentito ad operare e in sede di dibattito nell'occasione precedente è in sede di Commissione anche in questa bene occasioni dalla maggioranza è stato quello che l'intervento dei pretori avrebbero determinato una situazione di disparità di diritto del cittadino nei confronti bene di quanto sancisce la Costituzione in quanto in alcune regioni bene si potevano potevano i cittadini italiani
Vedere i programmi di Canale cinque altri mentre in altre regioni bene questo loro diritto gli veniva precluso
Allora c'è da chiedersi in base a questo argomento portato avanti va bene dalla maggioranza che cosa succede con questo decreto
Al cittadino che avendo fuori dalla legge
Installato va bene impianti e avendo ve ne ha avuto quindi per la possibilità esercitando bene di fatto diritto va bene di trasmettere programmi
Con questo decreto in che situazione si viene a trovare di fronte al cittadino
Che avesse da domani o dal momento prese precisi in cui il decreto entrato in vigore quindi diventato legge dello Stato abbia intenzione di installare in un impianto o di esercitare quel diritto
Perché questo è incontrovertibile qui sarebbe bene che ci si chiarisse
è incontrovertibile che questo decreto blocca la situazione al trenta ottobre
Perché è inconcepibile
Pensare con in quel punto bene che in cui il decreto Beba sanatoria riconoscendo quindi implicitamente il diritto e la esattezza degli interventi va bene dei pretori
E cioè da sanatoria coloro che hanno usato
Collegamenti radio alle tredici o ponti per collegare va per i loro studi con i trasmettitori e i trasmettitori coi ripetitori
E quindi il decreto ha sentito il bisogno e io so che c'è una ragione concreta inevitabile
Ma tutto questo serve a mettere in evidenza in quale situazioni si sia mosso il governo in quale situazione bene aberrante ci si stia muovendo
Perché se quella punto non venisse inserito bene nel decreto è vero che in via di fatto e di diritto i pretori avrebbero motivo e titolo per intervenire anzi
Vi è anche il rischio che il ministro e che gli organi bene dello stadio proposte a questo che non è solo va bene ovviamente va bene la magistratura
Ma se io lo richiamati a omissioni di ufficio perché il Codice Posca postale che non viene toccato
è penalmente tale da intervenire nei confronti di chi in stalli e usi queste apparecchiature senza vere avrà avuto la concessione o comunque l'autorizzazione
Allora siccome noi sappiamo che tutta l'emittenza privata non può esistere non può funzionare quindi non è solo la questione va bene di Canale cinque di Berlusconi
Ma è di tutte le emittenti se non possono ricorrere all'uso
Di questi collegamenti se non altro
Per collegare e trasmettere il segnale dagli studi al trasmettitore che nel novanta per cento dei casi non risiede nello stesso posto non è possibile va bene collocare nello stesso posto in cui si trova lo studio ma e a distanza bene di chilometri soprattutto dei in cima
Montagne o imposti quindi posizioni elevate
Ecco quindi dico è indubbio che qui siamo tutti tutta l'emittenza bene radiofonica e televisiva quando ricorre questi mezzi è contro la legge non è che siamo in assenza in carenza e in carenza di legge
è contro la legge
è correttamente volendo ottenere volendo far sì che il dispositivo del decreto legge sia operante
è stato Necci necessità da parte del governo inserire una clausola di sanatoria di cui io sul piano di fatto va bene non posso va bene contestare bene sulla utilità sulle indispensabilità di questa norma
Ma non vi è dubbio che questa norma è garantita da una sanatoria
Da una sanatoria quindi che al rigore per coloro che si sono venuti a trovare in questa situazione prima
Ma resta intatta la legge cioè resta intatto il codice postale e quindi non credo che sia ammissibile che una sanatoria quali le posso avere per il rigore anche per chi
Commetta il reato successivamente
E allora bene questo viene a creare una effettiva disparità di diritto nei confronti del cittadino fra quello che ha in una situazione bene di illegalità
Usufruito va bene di questi mezzi e ha costituito una situazione di che oggi di viene legittimata rispetto a colui che di questo cittadino di questo diritto proprio nel momento in cui ci troviamo di fronte al primo atto al primo intervento dello Stato perché per otto anni
Il Parlamento le forze politiche non l'hanno fatto hanno lasciato andare la situazione così come tutti noi sappiamo che ve ne sia evoluta
Finalmente abbiamo un intervento bene dello Stato e questo intervento dello Stato è costretto e messo nella necessità di creare una condizione palese di disparità di diritto tracci Tadini
Ecco allora avere questo elemento questo dato che credo sia incontestabile è un ulteriore elemento cioè un dato di più in più che siccome le condizioni preesistenti non sono mutate assolutamente in nulla
Perché non vi è nulla che modifichi la sostanza operativa esecutiva
Cioè non le affermazioni di principio non le intenzioni di volontà ma quello che va bene per cui questa legge diventa operante non si modifica il nulla
E quindi le condizioni va bene che hanno portato la Camera alcuni ebreo tempi fa di recente a riconoscerne la incostituzionalità permangono e in più a mio avviso non dico gli undici motivi viene gli undici argomentazioni del collega Bassanini ma almeno questa mi sembra che sia incontestabile incontrovertibile
E quindi ecco come in effetti qui la rilevanza venne bene non costituzionale va bene del provvedimento assume peso e qualità bene non tanto poi in sé e per sé
Per le conseguenze già gravissime a mio avviso va bene che questo provvedimento comporta
Ma ancora una volta mette in evidenza come il nostro Stato di diritto rischi giorno per giorno minuto per minuto attraverso dei piccoli provvedimenti dei piccoli comportamenti
Va bene di subire un degrado va bene che il degrado che effettivamente dovrebbe preoccupare le forze politiche dovrebbero comportò preoccupare il Parlamento perché attraverso questi piccoli fatti che ha sembrano venerdì per se stessi poco significativi
Ma i che in termini di diritto
In termini di definizione di chiarezza di che cosa sia lo Stato di diritto di precisare i diritti e i doveri dei cittadini nella chiarezza le norme del gioco perché la democrazia è questa e la nostra Costituzione vuol dire essenzialmente questo
L'essere così trascurati e indifferenti compie anche in questo momento quindi liberissimi di farlo va bene tutti gli atti cari colleghi va bene dimostrano perché ognuno di noi ha già la posizione preconcetta
Perché intanto ormai ci si è abituati al su Pruzzo al sopruso vederli di diritto del diritto è lo strumento che è diventato va bene lo strumento quotidiano attraverso cui questa Repubblica va bene continuava ad andare avanti
Ed è questo che ha brindato essenziale che mi preoccupa che mi preoccupa Mele come cittadino che mi preoccupa come rappresentante legittimo va bene della nostra pane gente che mi preoccupa come radicale grazie
La votazione sulle pregiudiziali di costituzionalità darà i seguenti risultati
Duecentonovantasette voti contrari e quindi a favore del decreto duecentoquarantasei favorevoli alla incostituzionalità e quindi contrari al decreto nella maggioranza alcune decine di deputati non hanno ubbidito alla disciplina di partito e si sono schierati con l'opposizione
Ma l'apporto sostanziale al decreto è venuto dal gruppo missino formato di quarantadue deputati che con Badino nella mattinata avevano annunciato il loro voto contrario alle pregiudiziali di costituzionalità
Passato il voto sulla costituzionalità i lavori sono proseguiti affrontando gli emendamenti vi sono stati presentati in totale cinquantatré dei gruppi del partito radicale democrazia proletaria Partito Comunista Sinistra indipendente Movimento Sociale
Su tutti la commissione il governo avevano annunciato parere contrario
L'esame degli emendamenti e le rispettive votazioni impegnerà quasi tutta la giornata di della seduta della Camera del giorno dopo cioè giovedì trentuno
Tutti gli emendamenti vengono respinti senza grosse sorprese tranne due di questi il più significativo riguarda il censimento delle emittenti
Con tale Censimento i titolari degli impianti dovranno prossimamente indicare tra gli altri requisiti richiesti anche le ore di programmazione le loro variazioni previste sulle rispettive antenne benché era scontato che la maggioranza bocciasse tutti gli emendamenti sostanziali al testo del decreto
Qualche brivido comunque gli osservatori del gruppo Berlusconi che assisteva in tribuna devono averlo sentito quando si è trattato di votare un emendamento sulla pubblicità nelle trasmissioni
Cioè gli spot pubblicitari che ogni tv privata inserisce interrompendo a bruciapelo il programma in corso
L'emendamento e chiedeva che gli spot pubblicitari fossero trasmessi solo nelle pause naturali del film del programma previste dall'autore in modo da non intaccare la continuità contenutistica dell'opera
Immediatamente prima la Camera aveva approvato un subemendamento che avrebbe fatto scattare all'imitazione degli spot al primo gennaio ottantasei
Ma l'Assemblea ha compiuto una frettolosa marcia indietro e subito dopo ha respinto l'emendamento con la seguente votazione
Pongo ai
Realmente aumenta carenti due andare a Manerba carenti sette sono uguali ecco l'arbitraria l'ambizione ed averne dichiaro aperti Caravà operazioni
Dichiara chiusa la votazione
Allora
E per e via restava ragioni tecniche militari capolavoro operazione
Allora
Si tratta del Cremlino duettare bistecche contraria Commissione e Governo
No di chi è no
Malamente scusate io obbedisco a lui
Yara aperta la votazione
Dichiaro chiusa la votazione
Per esempi eclatanti quattrocentonovantadue
Maggioranza trecentoquarantasette
Favorevoli duecento quarantadue
Contrari duecentocinquanta canalare
Quindi
Fine anno ora
Dopo la votazione di tutti gli emendamenti agli articoli si è passati a quella sull'intero testo del provvedimento da questa fase dei lavori della Camera del trentuno gennaio scorso sul decreto TV ascoltiamo alcuni degli interventi di dichiarazione di voto
Chiara azione ricordo ha la parola l'onorevole Bernardo ha facoltà di parlare
Signor presidente il gruppo comunista voterà contro la conversione in legge di questo secondo decreto televisivo è stato sottolineato dal governo dai relatori da diversi commentatori
Come il testo giunto alla valutazione finale della Camera sia molto diverso da quelle ma nato dal governo all'indomani della bocciatura per incostituzionalità del primo decreto pro Berlusconi
A tali modifiche si è giunti attraverso un aperto confronto nelle sedi parlamentari in Commissione accogliendo il governo diversi emendamenti presentati dal nostro gruppo
Abbiamo quindi svolto il nostro ruolo di grande forza nazionale che non rinuncia
Anche quando conduce la più ferma opposizione a provvedimenti di cui non solo non condivide l'impostazione umane i quali avverte anche ambiguità pericolose a conseguire risultati parziali
Quanto meno disinnescando gli aspetti più assurdi e inquietanti della proposta iniziale del governo
Questo confronto parlamentare può offrire a tutti l'occasione per uscire dalla logica della decretazione d'urgenza in materia
Comunque la Camera esprime si esprima in questo voto finale noi insistiamo nelle nostre indicazioni di voto negativo
Se nostro voto negativo venisse accolto se il decreto fosse ha bocciato lo voglio dire al Governo al relatore non sarà un disastro il disegno di legge governativo
Offre lo strumento per un'operazione analoga a quella che noi proponemmo tre mesi fa e dimostra mo'possibile e che lo stesso onorevole Garra ha voluto ricordare stamane come operazione politica meritevole di attenzione
Alcune norme stralcio ricavate dal disegno di legge pochi articoli a comporre una legge leggera anziché ottantatré articoli potrebbero trovare un cammino spedito in Parlamento e dare risposte più adeguate ai problemi di regolamentazione delle televisioni private
E sbarrare la strada a chi dopo aver impedito che per nove anni il governo riuscisse a provare un qualsiasi disegno di legge avesse ora in pensione di impedire per altri nove anni di giungere a una qualche conclusione
Qualunque sia l'esito finale di questo voto comunque il decreto scade a giugno signor ministro già è improbabile che il Senato abbia il tempo di approvarlo
Già si parla di reiterazione del decreto
Non ci sono tanti colleghi non c'è neanche la collega Garavaglia che con tanta passione ha dato questa fiducia stamattina dicendo ma c'è il disegno di legge del governo
Si farà la legge per cui quanti dubbi contraddizioni della maggioranza stamane nel voto si sono superate dicendo c'è il disegno di legge voteremo poi il disegno di legge
Signor ministro
Due mesi con il primo decreto di legge bocciato due mesi con questo decreto di legge che difficilmente sarà convertito nel voto finale sarà reiterato la scadenza di giugno rimarrà ho immensi da sei come chiedeva la DC nel concreto diventeranno già dieci è un interrogativo
Che sarebbe utile che anche i deputati della maggioranza sì ponesse
Comunque alla scadenza di giugno
Che si pensa di fare che pensa di fare il Governo e la maggioranza
Si pensa di allungare i tempi si pensa future reiterazioni
Il regno sapere che in quel caso
Le cose sarebbero di una gravità eccezionale e il nostro anche atteggiamento di opposizione dovrebbe modificarsi anche nell'intensità con cui si fa l'opposizione con cui abbiamo fatto l'opposizione a questo decreto sarebbe questa sarebbero queste logiche pensare ad allungare Coin decreti prima uno poi due poi tre senza mai arrivare a un voto finale poi quattro una logica furbesca e pericolosa che non potremmo accettare
E allora proprio per evitare queste furberie dato che c'è lo strumento forse la cosa più saggia
Sarebbe bocciare il decreto e che non può essere che non può diventare uno strumento finale fare una leggina leggera con procedure d'urgenza cominciare a dare regole solide al sistema radiotelevisivo
E dopo il comunista Bernardi ha preso la parola per il gruppo socialista sempre per dichiarazione di voto le deputato Pillitteri con l'approvazione del decreto il governo prima nel parlamento ora
Non soltanto prendono coscienza della situazione
Generale del sistema radiotelevisivo italiano
Ma propongono una serie di norme e di regole che fanno uscire
Dalla emergenza uno dei settori più importanti della nostra economia della nostra società se è vero infatti che la decisione del governo del sei dicembre scorso andava nella giusta direzione come del resto la volta precedente
Giacché poneva rimedio ad una situazione di disagio e di disparità creatasi nel Paese in seguito al reiterato oscuramento di network privati in due regioni
è anche vero che con lo stesso decreto venivano e vengono proposte alcune norme organizzative sia pure limitate e dei principi di fondo da applicare al nostro sistema televisivo
Pubblico e privato in questo e solo in questo modo almeno a me pare è possibile favorire una concreta via d'uscita
Da una duplice emergenza
Che vede vittime sia alla RAI che il settore privato televisivo
Le nuove norme riferite alla RAI possono infatti assicurare alla più importante fabbrica di immagini e di notizie del nostro Paese condizioni nuove per darsi un nuovo governo tutti sappiamo che l'attuale consiglio di amministrazione è in prorogatio da mesi e mesi se non anni
Mentre le indicazioni normative contenute nel decreto
Rispetto ai privati garantiscono a questi ultimi l'opportunità di andare avanti in un quadro di certezze che non possono non riverberarsi positivamente
Sugli investimenti le prospettive i programmi che la loro qualità dando una parola di sicurezza l'avvenire di uno dei settori da qualsiasi parte lo si voglia guardare più vivaci dinamici ed in espansione della nostra società produttiva e creativa
Già l'aver preso atto col decreto e con la legge cavalli cui esso è anticipatore
Dell'esistenza del cosiddetto polo privato significa un passo avanti nel superamento di una cultura pre moderna non poco diffusa
Da noi e basata sulla sfiducia il pessimismo il piagnisteo Lin firmi tasti dell'uomo e quindi l'autoritarismo il paternalismo il collettivismo quale forma di rassicurazione
E il favore per la dimensione pubblica quale soluzione mitica dei problemi dell'individuo
Non vorremmo essere tacciati di ottimisti a tutti i costi
Ma è indubbio che in questa vicenda anche in questa vicenda del decreto bis della nuova legge che il Governo ha presentato sta venendo fuori sia pure in forme non sempre nitide quel tipo di cultura che una società come la nostra richiede una cultura umanistica illuminista liberale
Che vede al centro l'uomo la fiducia la libertà come slancio e positività
Senza ovviamente ignorare la dimensione pubblica statuale ma con una funzione ben precisa quella di strumento di garanzia delle regole di tutela degli interessi generali e diffuse
In una società come la nostra immersa come non mai nella civiltà dell'immagine della comunicazione visiva
Compito dalla classe politica è quello di agevolare stimolare aiutare coordinare e potenziare non ostacolare pregiudizialmente ordinare anche farà crescere comunque tutte le energie produttive culturali creative
Che esistono e che ci sono qualunque sia loro segno qualunque sia la loro ambito sia pubblico che privato
Non si tratta di esaltare il privato rispetto al pubblico anche perché il problema è più vasto e più complesso
Ma è certo che col decreto
Con la discussione in commissione con i vari e diversi contributi che sono stati dati che sono stati raggiunti
Possiamo dire che c'è stata che c'è stato finalmente il superamento dell'antica contrapposizione fra pubblico e privato
Insieme alle ozioso divagazioni sulla centralità del servizio pubblico
E la diversa e la direzione di marcia e quella verso la convivenza fattiva e potenzialmente importantissima per l'avvenire del mondo della comunicazione dei due settori
Che sinergicamente potranno e dovranno costituire i polli indispensabili per la crescita della cosiddetta civiltà delle immagini
Non si tratta di deregulation di rispetto delle leggi e delle regole
Di sviluppo selvaggio si tratta semplicemente di capire e favorire il nuovo che viene avanti e di più e di utilizzarlo ai fini di una crescita globale dell'intera società e dell'intero sistema radiotelevisivo italiano
Per parte nostra diremo di sì non soltanto a questo decreto come direi ovvio ma tutte invita tutti i miglioramenti legislativi in direzione d'una salvaguardia non nazionalistica
Ma culturale dello spettacolo dell'informazione della cultura visiva insomma del nostro made in Italy
è iscritto a parlare l'onorevole Bubbico ne ha facoltà
Signor presidente onorevoli colleghi il voto della Democrazia Cristiana alla conversione del decreto legge in esame non può essere che favorevole
Con gli emendamenti apportati e col disegno di legge varato dal governo ci avviamo decisamente ed è una svolta importante nella nostra legislatura verso l'organica regolamentazione del sistema da tempo auspicata
La situazione è dunque del tutto diverso da da quella del primo decreto
E la nostra adesione convinta va non solo all'insieme delle norme che la Camera ha esaminato e definito con tanto scrupolo ma anche al ponte che esso esse costituiscono verso la disciplina del sistema radiotelevisivo nazionale come efficacemente hanno ricordato i colleghi Cazzola ora vale stracci Lucchesi è Garavaglia né i loro interventi
E all'adesione al merito si aggiunge e questo è il dato politico primo di questa nostra posizione un'adesione al metodo adottato e da noi in questa materia Sempre convintamente seguito
La Democrazia Cristiana non da oggi è consapevole del fatto che comunicazioni di massa e informazioni sono materie di rilievo istituzionale e debbono quindi essere ricercati con pazienza collegamenti consensi più ampi possibili
In questo senso ci siamo mossi e in questo senso registriamo un successo in quest'aula
Sento anzitutto il dovere proseguendo nella dichiarazione di ringraziare il ministro Gava per l'opera tenace intelligente paziente che ha saputo svolgere in una sintonia ideale con i suoi predecessori con gli amici Vittorino Colombo con l'ottica spari che voglio qui ricordare a testimonianza di una tenace iniziativa politica della Democrazia cristiana in questa direzione
E voglio ringraziare insieme a Luigi sottosegretario Boggi
Per l'intelligente continuità di ispirazione in questa materia i relatori Aniasi e calzone quanti presidenti e membri delle Commissioni di merito hanno dato un positivo contributo alla definizione di norme
Che secondo molti pessimisti non sarebbero mai dovuto giungere a destinazione
Mi auguro che questo clima costruttivo prosegue nell'esame del disegno di legge che regola l'intero sistema
Il nostro giudizio complessivo sul disegno di legge di sistema del Governo è positivo
Ed è largamente favorevole questo non significa che la Democrazia Cristiana ritengo la maggioranza siano arroccate su quel testo siamo disponibili a miglioramenti a per pensionamenti
Rendo conto dei tre pilastri fondamentali l'esigenza primaria del servizio pubblico la una nuova imprenditorialità televisiva privata e un quadro rispettoso degli indirizzi costituzionali
Ci muoviamo quindi subito dopo la conversione di questo decreto per un confronto parlamentare serrato continuo e in un punto di rilievo istituzionale che è forse l'unico in questo quadro politico incerto che è rimasto dinanzi a noi
Venendo al decreto osservo poche cose primo la regolamentazione del servizio pubblico è fin da ora pressoché definitiva
L'ispirazione di fondo della centotré verso la riserva dello Stato e l'impegno pluralistico della concessionaria resta intatta
Ed è riconfermata
Un'altra novità è l'eliminazione dell'articolo tredici la RAI cessa di essere un'azienda eterodiretta riacquista la propria potestà autorganizzati Horia riprende fiato nella propria
Imprenditorialità e professionalità almeno questo è l'augurio con cui accompagniamo queste norme
Altra novità importante la separazione per muovere lungo un cammino anche gli elaborazione di per il quale mi piace ricordare Lea le tesi continue del Presidente della corte costituzionale Leopoldo Elia
Quando i partiti invadono troppo la società civile e occupano spazi che non sono loro propri occorre ristabilire i confini dividendo i compiti il coordinamento l'indirizzo al Consiglio la gestione all'azienda si è operata l'applicazione di questo principio che è proprio della nostra cultura politica
Conclusione di questa breve dichiarazione dico che per il servizio pubblico non sarà una controriforma
La centralità verrà rafforzata ci auguriamo nei fatti e non nelle formule
La sua capacità imprenditoriale avrà luogo incentivo impulso e certezze legislative non diano cambiali in bianco a nessuno per quanto riguarda l'emittenza privata
Dopo l'avvio dei primi tempi l'apertura di strade comincia una fase nuova e diversa di certezze a noi
Noi abbiamo avuto a cuore una cosa la dico in una sfumatura dialettica con la dichiarazione dell'onorevole Pillitteri non ci interessa l'omologazione di culture particolari
Non ci interessa l'induzione a culture particolari
Ci interessa scrivere insieme col voto di questa sera qui
E poi col disegno di legge organico regole comuni che abbraccino
Tutte le forze del Parlamento e tutte le forze della cultura nel Paese all'interno delle regole e quelle le dobbiamo disegnare insieme all'interno di queste regole ognuno farà la propria parte
Per quanto riguarda la Democrazia Cristiana da questa sera come in questi giorni assicura il suo voto favorevole e il sostegno all'opera e all'iniziativa del Governo e del Parlamento per questa nuova regolamentazione
E concludiamo questa rapida che alle carrellata degli interventi dichiarazioni di voto degli esponenti dei partiti con appunto la dichiarazione di voto per il gruppo radicale del deputato Sergio Stanzani Ghedini
C'è un presidente e colleghi
Spero di non apparire presuntuoso se
Mi permetto in questa sede a questo punto di avanzare un suggerimento è una proposta al governo
E notavo venne
La contrarietà totale
Da parte mia
Del nostro gruppo
Al
Disegno di legge che sta per essere votato
Però io credo
E si potrebbe
Forse la mia
è un inutile perseveranza e fiducia nella speranza nelle speranze dell'intelligenza comune ed alla volontà
In buona fede di tutti nonostante le grandissime differenze che ci sono alla fine di voler perseguire vede di Skopje dove gli obiettivi che siano nell'interesse anche bene del paese
E allora io ritengo che siamo giunti a un punto in cui
Votare e approvare questa legge
Possa essere va bene un errore un grave errore
Io credo che le che lo sarebbe lo sia se non altro per rispetto perché non possiamo ignorare
Che il nostro sistema istituzionale prevede due camere
E io credo che sia estremamente scorretto
Chiedo scusa se dopo questi termini ma sapendo come tutti noi sappiamo
Che questo decreto scade per lunedì
Varare e approvare un questo decreto il disegno me ne di conversione
Lanciando al Senato
Un alla veramente un'alternativa direi un po'diabolica
Perché o il Senato ratifica
E questa volta sarebbe veramente una rettifica in questi termini in questi tempi
Il risultato va bene del lavoro bene dalla Camera
O se no la responsabilità di far cadere
Il decreto se l'assume come nell'altra Camera
Io credo che invece questo sia una responsabilità a chi spetti responsabilmente al governo
Io credo che il governo abbia ottenuto
Dal suo punto di vista tutto quello che di necessità o che il Di necessitava
Per poter arrivare per sua volontà e per sua iniziativa quella che mi sembra sia la conclusione inevitabile
Dell'iter che stiamo vuole portando avanti e cioè la reiterazione inevitabile va bene del decreto
Io su questo ho ascoltato con attenzione il collega e l'amico Bernardi ma mi permetto di avere le stesse sue preoccupazioni ma un'opinione diversa
Io credo bene che la leggina di cui lui parlava come conseguenza venerdì un eventuale ritengo poco probabile anche perché il collega Bernardi ha sottolineato l'UI
La diversità dell'intensità dell'opposizione comunista e quindi ritengo estremamente improbabile la bocciatura va bene del decreto del disegno di legge oggi da parte della Camera
E quindi l'ipotesi medi una leggina per le approvata con per procedura d'urgenza misteri mi sembra improbabile improponibile non solo per questa eventualità ma anche perché per quanto urgente è un procedimento di questo genere quelle lascerebbe scoperto un intervallo di tempo che consentirebbe al pretore XY di intervenire e di ripetere
Di ripetere e Vieri costituire la situazione che abbiamo assistito va bene dopo va be'della bocciatura della prima versione del decreto
Io quindi credo che questo sarebbe il comportamento più corrispondente nella sostanza e nella forma al momento in cui noi siamo arrivati
Però non credo che la mia speranza avrà ancora una volta una risposta positiva credo che arriveremo alla votazione va bene della disegno di legge allora a questo punto non posso fare a meno
Di ripetere qui alcuni dei motivi essenziali per cui noi riteniamo che bisogna fare fino all'ultimo tutto il possibile perché questo decreto non diventi legge dello Stato
E perché
Io ho seguito fare per adesso bene dal collega Pilliteri alcuni riferimenti
Per esempio all'arretratezza culturale che ispirerà ebbe con loro
Che credo con dovizia di argomenti hanno fatto presente come quella situazione di fatto che si è determinata a prescindere dalla volontà di chiunque ma certamente con una responsabilità della Camera ed all'epoca del parlamento delle forze politiche che per otto anni non l'hanno fatto perché non si determinasse
E credo bene che la parte politica cui appartiene Pilliteri Veneroni sia rimasta va bene completamente estranea e non sia certamente del tutto estranea va bene a questa va bene responsabilità
Ma la situazione di fatto a prescindere dai meriti o dei demeriti di coloro che hanno operato in questa situazione nel Paese
è una situazione che è oggettivamente contrasta con quelle che sono i principi costituzionali
Che la situazione di fatto a prescindere ripeto dai meriti o dai demeriti di Berlusconi è una situazione che è una situazione oggettivamente oggi tale da costituire non tanto il solo il pelo rischio ma la realtà di unico podio per non dire di un monopolio
E quindi nel momento in cui il Parlamento interviene con suo provvedimento che intervenga come piaccia o non piaccia il provvedimento che visto che è stata per approvare è un riconoscimento ipso facto della situazione venne così come è un fatto di una gravità enorme nei confronti del quale l'arretratezza culturale carovane compagno Pilliteri l'ENEL non ha nulla a che vedere anzi
Prese in questi termini lascerebbe forti dubbi a pensare qual è il forte supporto culturale che ti spinge che vi spinge va bene a un provvedimento ve ne di questo genere quindi per favore lasciamo da parte la cultura qui sono in campo interessi interesse estremamente precisi estremamente chiari
Nei confronti dei quali il Parlamento aveva età il dovere e avrebbe il dovere di intervenire con riferimento anzitutto a quelli che sono i dettati bene costituzionali ma questo non è
E purtroppo qui sono d'accordo anche con quanto ricordava l'amico con il compagno Bernardi alla luce di quel poco va bene che è stato possibile
Conoscere per mancanza di tempo
Dalla disegno di legge che comunque come tale costituisce un fatto positivo direi l'unico fatto positivo che dobbiamo registrare alla luce venerdì quello va bene che il disegno di legge prospetta direi che non vi sono molte speranze nel ritenere che anche la normativa generale che se e quando verrà formulata è sancita
Modifiche sostanzialmente una linea che rappresentata da questo disegno di legge che è una linea equestre ma mente pericolose
Ma perché e qui credo che ancora una volta le responsabilità non siano da attribuire solo a certe forze anziché certe altre credo che siano responsabilità che coi ci coinvolge valgono e ci comprendono un po'tutti
Perché ma perché se è vero che tutti siamo come siamo a favore di un sistema misto
E vero quindi che dobbiamo prendere atto e partire dalla constatazione dalla considerazione che viene a cessare una certa condizione che era quella del monopolio monopolio pubblico e quindi dalla Rai TV collocata
In questo regime
Per passare a una situazione in cui si dal campo all'emittenza privata come fattore che non possiamo non considerare e non prendere in considerazione come fattore positivo rispetto Crosa rispetto alle speranze
E alle possibilità di sviluppo democratico che si offrono al Paese
E allora quindi non possiamo prospettarsi una situazione in cui la RAI TV nata a sorte sviluppata come strumento di monopolio in una situazione di Poli un foglio resta intatta indenne intoccabile in un regime che diventa un regime diverso e questo è uno dei fattori a mio avviso va bene che non è sufficientemente preso in considerazioni da alcune parti politiche ad alcuni colleghi quei quali tuttavia io mi trovo a essere d'accordo per altri aspetti in gran parte dei punti e delle cose bene che loro hanno sostenuto quindi il problema è quello di passare al servizio di Stato
Il problema è quindi quello di affrontare quelli che sono i nodi reali
Della situazione di un sistema misto e che si chiamano per l'emittenza va bene privata
Il nodo relativo alla disponibilità delle risorse
Perché solo una disponibilità di risorse adeguate
Può consentire concretamente il non verificarsi di situazioni di oligopolio monopolio è il nodo economico e finanziario
Economico economico-finanziario si chiama pubblicità e quindi considerare con attenzione
Se sia veramente necessario perché il servizio pubblico sia tale e sia tale nel modo migliore possibile
Sia necessario riservare al servizio pubblico una fetta considerevoli stima di pubblicità che potrebbe invece costituire il collo di bottiglia per l'emittenza privata
E creare nel settore dell'emittenza privata effettive condizioni oggettive condizioni oligopolistico e monopolistica di fatto grazie
E dopo le dichiarazioni di voto infine la votazione con la quale la Camera ha approvato il decreto Berlusconi e bis
Anche in questa votazione il pentapartito ce l'ha fatta per una manciata di voti esattamente dieci di più della maggioranza richiesta
Avvalendosi per la seconda volta nel giro di due giorni del sostegno del gruppo missino
I radicali dichiaratamente contrari al decreto per coerenza con i loro codici di comportamento parlamentare non hanno partecipato al voto che comunque non sarebbe stato determinante
Come già il giorno prima i franchi tiratori della maggioranza che si sono schierati con l'opposizione sono stati alcune decine forse trenta o anche quaranta
Remore colleghi volevo avvisarvi prima di procedere a questa votazione che immediatamente dopo vi saranno votazioni a scrutinio segreto sua emendamenti che riguardano il disegno di legge sulla riscossione
Quindi pregherei di non abbandonare Laura immediatamente dopo questa votazione che invece è relativa
Alla conversione in legge con modificazioni del decreto legge sei dicembre mille novecentottantaquattro numero ottocentosette recante disposizioni urgenti in materia di trasmissioni radiotelevisive
Onorevoli colleghi vi prego di prendere posto
Lo avete già fatto
Dichiaro aperta la votazione
Hanno votato tutti onorevoli colleghi
Hanno votato a tutti
Dichiaro chiusa la votazione
Presenti votanti cinquecentodue
Astenuti nessuno maggioranza duecento cinquantadue favorevoli duecento sessantadue contrari duecento quaranta la Camera approva
Ora il provvedimento è al vaglio del Senato che dovrà convertirlo il legge entro la mezzanotte di lunedì quattro febbraio e in atto quindi da parte della maggioranza la corsa contro il tempo e contro le opposizioni che già si preannuncia abbastanza dure
Sono prede stati presentati molti emendamenti della sinistra indipendente
Se anche il decreto dovesse decadere
Appare difficile allo stato delle cose che le emittenti private soprattutto i grandi network di Berlusconi abbiano qualcosa da temere
Infatti il Governo è già disposto a reiterare il decreto continuando a mantenere così tutto il settore dell'emittenza tv in una sorta di legittimità provvisoria sine die
In conclusione di questo servizio sull'approvazione da parte della Camera il trenta e trentuno gennaio ottantacinque
Del decreto ottocentosette il cosiddetto Berlusconi bis con Sergio Stanzani Ghedini deputato radicale che segue il gruppo radicale le vicende della regolamentazione del settore dell'emittenza televisiva e radiofonica
Sergio siamo alla vigilia del dibattito al Senato quali sono le tue previsioni quali sono le tue valutazioni e un commento all'approvazione da parte della Camera di questo decreto è uscito dove sembra che sia un po'così coloristico parlare di vigilia del dibattito al Senato perché visto che il Senato è convocato per le dodici di lunedì
E che il decreto decadrebbe a mezzanotte di lunedì
Ecco parlare di dibattito credo bene che sia un po'una questione of mistiche cioè il Senato è stato posto bene di fronte a una situazione in cui ora tipica quello che la Camera me ha deciso o un certo punto si assume la responsabilità di far decadere il decreto
Questo perché che il Governo non ha ritenuto per esempio di accogliere il suggerimento che io in sede di dichiarazione di voto ho ritenuto di doverli fornire alla Camera dichiarazioni di voto la casa cioè va bene che mi sembrava visto che ormai era pacifico
Che i tempi che potevano di cui avrebbe potuto usufruire in Senato erano tempi assolutamente insufficienti perché il Senato potesse con un minimo bene di dignità e di serietà
E io d'altra parte ho fatto parte per una legislatura intera
Di questa al della camera alta cioè del Senato so anche quanto giustamente beni che si trova in quella camera
Ab motivi per molto di frequente reagire
Alla situazione in cui lo metterebbe la Camera dei deputati e cioè con leggi e decreti
Che vengano rimessi ben all'esame del Senato con tempi assolutamente insufficienti e inadeguati perché questa Camera possono svolgere bene in modo bene decente ebbe nella sua funzione
Ma questa volta venne questi tempi questa riduzione dei tempi credo che abbiano superato va bene almeno rispetto all'altra legislatura per quanto ricordo io credo che abbiamo superato tutti i limiti e che il governo non ha ritenuto appunto di accogliere il mio suggerimento che era quello che fosse il Governo preso atto di questa situazione e d'altra parte anche preso atto dei risultati che dal suo punto di vista positivi aveva ottenuto alla Camera dei deputati e cioè l'approvazione bene del decreto sia pure con le modifiche del ben introdotte forte quindi di questa situazione facesse non il bel gesto ma facesse Robin un gesto dovuto dire temi la Camera Beha bene o male vedere e approvato un certo testo beh il tempo perché questo testo venga Caro convalidato dal Senato e trasformata in legge non vi è allora io questa volta cosa ritengo di dover fare ritiro va bene il progetto il disegno il decreto legge
E lo reitero nel testo approvato dalla Camera credo che sarebbe stato ben una soluzione che a prescindere dalle posizioni favorevoli o contrari al contenuto di questo decreto legge così come è uscito dalla Camera sarebbe stata apprezzata bene doveva essere apprezzata da qualsiasi parte politica dell'opinione pubblica non so bene per quali ragioni il Governo non abbia ritenuto almeno fino a questo momento di procedere bene a questa in questa direzione però M Senato ovviamente giù subito come ha reagito ma probabilmente potrà sa anche se non una reazione ma una situazione effettiva tutti noi sappiamo bene che il parlamentare in gran parte non risiedono a Roma e quindi il venerdì e lunedì sono i giorni in cui salvo bene situazioni veramente eccezionali il numero breve già abbastanza di frequente limitato i presenti si riduce ancora e quindi venerdì dateci poi successivamente sabato su questo addirittura poi è stato un atto formale
Un del Senato non si è trovato va bene con le presenze il numero legali necessarie per i iniziare avviare bene le il la discussione bene del decreto legge
Si riunisce lunedì con ancora bene da iniziare bene la
Discussione lunedì vi sarà il numero legale pensieri sarà il numero legale utilizzando le procedure
Se lo vorranno fare né che che il il regolamento del Senato consente probabilmente entro mezzanotte potranno anche riuscire a ottenere un voto certamente non la discussione il dibattito
Ho poi il governo come si è sentito potrebbe anche ricorrere al voto di fiducia io non lo so ma mi sembra che abbastanza
Rischioso abbastanza improbabile che il Governo ancora una volta si esponga su questo argomento
A porre va bene la questione di fiducia quindi può essere va bene che il decreto decada o può essere che all'ultimo momento il Governo bene compia quel gesto René che se non avesse compiuto fin dall'inizio ve ne credo avrebbe certo senz'altro bene
Ottenuto il risultato un risultato positivo
Nel merito
Nel merito
Va bene voi sapete benissimo bene che la nostra posizione di contrarietà
A questo decreto legge egli concreta questo decreto legge bene perché per quanto riguarda l'emittenza radio radiofonica e televisiva privata questo decreto legge non fa altro che Harry proporre la questione negli stessi termini in cui è stata riproposta era stata proposta col primo decreto legge e in quei termini la Camera dei deputati l'aveva respinto per
Non riconoscendogli i presupposti di costituzionalità
Allora questi presupposti bene che non esistevano tre mesi fa va bene non si riesce a capire perché abbiamo esisterebbe oggi quando la la sostanza non è mutata di una virgola le virgole sono ci sono delle virgole nuove ci sono alcuni modifiche la sostanza va bene e identica e quindi questa è una ragione di opposizione bene ferma e precisa permane da parte nostra perché la parte nuova è da parte va bene che riguarda invece la regolamentazione per la nomina o l'elezione del consiglio di amministrazione della RAI TV ed è qui poi tutto il mistero della questione perché come mai la camera a distanza di tre mesi approvato e ha riconosciuto non solo di
I requisiti venerdì costituzionalità alla questo decreto ma lo addirittura approvato
Perché e perché ve ne era stato respinto tre mesi fa Teresa è stato respinto perché al convincimento della non costa eccezionalità erano associati comunisti
E comuniste nero talmente convinti che son stati loro che hanno determinato bene col loro peso bene la caduta va bene del decreto come mai che i comunisti invece in queste circostanze il Partito comunista non ha ritenuto Near che di presentare la mozione con la quale fare del bene e cessione di costituzionalità sì è vero i comunisti hanno votato per le mozioni presentate dalla Sinistra indipendente dei radicali bene ADP
Però il fatto che non abbia va bene presentato una sua mozione lo si è verificato nei fatti perché mentre l'altra volta bene la mozione di non costituzionalità è stata colta questa volta invece è stata respinta
E perché quindi questo diverso atteggiamento del Partito comunista perché il Partito Comunista va be in infetti attraverso questa manovra ottenuto quello che era l'unica cosa che gli interessava e cioè di avere problemi assicurati dentro la RAI più nel consiglio della RAI TV i posti prende per gestire direttamente il potere cioè per un problema di lottizzazione
Perché non lottizzazione nelle io non riesco a capire perché in certi momenti concerti forme si deve parlare di lottizzazione in sette altri momenti con altre forme quando il risultato spesso questa non è più il bene lottizzazione questa è la vera ragione per cui la legge il decreto legge è stato approvato va bene alla Camera dei deputati
Abbiamo anche anche fatti nuovi il fatto nuovo per me più interessante è che il ministro Gava sostanzialmente ha rispettato l'impegno che si era assunto di fronte alle commissioni bene alla Camera dei deputati e cioè quello di bisogna presentare non solo lui un
Disegno di legge che il generale che regolamenti tutta la materia al Consiglio dei ministri ma di farsi anche che il Consiglio dei ministri lo facesse suo lo approvasse e lo inoltrarsi alla Camera questo sembra che sia venuto dico sembra che sia venuto è avvenuto anche se for ma mentre noi alla Camera non abbiamo ancora potuto averi il testo venne pubblicato dalla Camera perché vi sono un bene dei passi formali che ne hanno e che ne ritardano va bene la formalizzazione bene di questo atto politico ma lato politico è stato dichiarato al ministro va bene quindi non si può pensare va bene che il ministro va bene menta e quindi me ne Gava ha mantenuto sostanzialmente bene il suo impegno oggi abbiamo un disegno di legge del governo e avendo un disegno di legge del governo c'è da sperare che l'iter di discussione di approvazione di regolamentazione del settore non trovi non dico tempi rapidissimi ma per lo meno trovi più quegli intralci quelle forme di insabbiamento che hanno caratterizzato gli otto anni che hanno proceduto né questo momento
Quali sono le posizioni degli altri partiti politici impartiva dei gruppi della sinistra che si sono delineate a Montecitorio negli ultimi dei giorni delle dibattito e e quali sono le posizioni di punti di di polemica e di differenza del della politica del partito radicale in merito alla regolamentazione dell'emittenza privata Sessa radiofonico e televisiva però anche se per il momento quella radiofonica esclusa dal dall'argomento del del decreto legge
No il decreto legge non è che si riferisce solo alla alle emittenti e televisive anche il decreto legge va bene interviene aver con le sue norme me sull'emittenza me ne radiofonica ma direi che è bene che il comportamento delle forze di opposizione
In Senato è stato un comportamento di facciata è stato un comportamento direi così generalmente contrario va be'a la decreto se volevi dire alla Camera
Alla Camera si alla camera di col comportamento va bene errato comportamento di facciata perché in effetti va bene non è stata fatta e non era forse neanche possibile in quella sede in sede di decreto legge non è stato fatto vedere non si sono delineate posizione mi in maniera chiara avvenisse in sé positivo in senso propositivo per quanto riguarda va bene la mia regolamentazioni tutta la materia
Anche bene così nel presupposto ve ne che va bene nel disegno di legge del governo avrebbe con sé
Tito va bene un termine di confronto è una possibilità di discussione più valida è più efficace
Quindi vi è una opposizione generica va bene alle affermazioni generiche che il decreto fa e cioè che la regolamentazione debba essere tale per esempio da non consentire in monopolio gli oligopoli
Però in effetti va bene non vi è non è emerso nessun indicazione precisa e né come poi concretamente questa regolamentazione possa fare in modo che effettivamente di oligopoli va bene e ogni ogni monopolio posso essere evitata sono state espresse venendo genericamente affermazioni a favore dell'emittenza locale nei confronti miei e di quella nazionale ma anche qui senza aver ben indicazioni che significative o per lo meno in maniera barbara suo vice
Tenente organica per far sì che effettivamente l'emittenza locale che è veramente il dato nuovo e che in fondo è stato quello che approvo promosso e lo sviluppo dell'emittenza televisiva privata ecco questo patrimonio di emittenti locali per che ha conservato non venga soffocato dallo strapotere nemmeno delle reti nazionali cosiddetti network e non solo dalle reti nazionali ma anche da chi si viene a trovare in posizione di coartare le emittenti locali
I quali le quali hanno bisogno per poter bene sopra vivere di accedere al mercato pubblicitario non solo quello locale ma anche quello nazionale e allora vi sono organismi oggi che sono meno in condizioni gli unici che sono in condizioni di alimenti dare le emittenti locali con la pubblicità nazionale e questi organismi di per sé non è che costituiscono un rischio di monopolio di oligopolio mi in ore inferiore di quello che non lo costituiscono come le reti nazionali quindi questi sono i punti io nella mia dichiarazione di voto cercato sinteticamente di precisare
Quali sono a mio avviso a nostro avviso i difetti di come è impostato e come si sta sviluppando il dibattito c'è il dibattito avviene sì è vero a nove anni otto anni di distanza da quando bene il fenomeno dell'emittenza radiotelevisiva private apparso ma siccome questi otto nove anni ve ne sono passati senza va bene che il Parlamento intervenisse è non è e quindi hanno determinato situazioni hanno mutato né i fatti la situazione rispetto a quando la radio televisione era un organismo monopolistico perché e vivevamo allora eravamo in una condizione giuridica di monopolio e quindi la RAI TV rispondeva
A questo presupposto e cioè che l'emittenza radiotelevisiva era monopolio riservato era riservata totalmente allo stato quindi c'è il monopolio di Stato
Ora però da un punto di vista di impostazione generale non si può dimenticare che il punto di partenza è questa non si può dimenticare che noi abbiamo a che fare con una RAI più un servizio di Stato che in effetti è un organismo che è sorto si è sviluppato goduto di una condizione va monopolistica mentre invece noi dal momento in cui ammettiamo come stiamo mettendo e stiamo riconoscendo un sistema misto così detto misto pubblico e privato dal monopolio bene pubblico RAI TV si deve passare al servizio pubblico
E questo non viene sufficientemente bene anzi deve minimamente tenuto conto di ciò che quindi se è cambiato qualcosa per la presenza delle emittenze private che l'emittenza privata va regolamentata non per niente non bisogna anche tener conto di una regolamentazione dive essa che riguardi va bene il servizio pubblico invece va bene da parte di tutti direi equini Partito comunista della sinistra indipendente per esempio è antesignana oltre a poco componenti molto forti dentro la DC cerco di uno schieramento pre preconcetto a difesa della RAI TV così come a mantenere la RAI TV per quello che è e questo è il primo dato insediati due dati invece sono relativi al settore dell'emittenza privata
Cioè emittenza privata sarà un dato positivo se noi riusciremo ad avere come utenti come cittadini dal settore del privato un contributo a uno sviluppo di contrapposizioni va bene vite di idee di forme di modi di fare televisione che sì effettivamente diciamo concorrenziale
Senonché perché si verifichi questa situazione bisogna accertare due condizioni che sono preliminari e che non sono un bene queste precondizioni armi in mano degli operatori privati
è lo stato e qui che bisogna garantire le le condizioni sono uno le risorse per consentire questa pluralità come si dice di presenze va bene che in in cui in in in concorrenza tra loro nel settore delle dell'emittenza radio foniche televisiva privata le risorse ci sono sono sufficienti perché si è partiti da una posizione quando c'era il monopolio in cui le risorse venite divisive si ritenevano assolutamente insufficienti al punto tale da dovere consentire solo la presenza del monopolio di Stato poi si è passato dopo gli interventi delle della corte costituzionale alla convinzione che queste risorse fossero infinite limitate la verità è che le risorse ci sono probabilmente non sono così limitate come si pensava in un primo momento ma certamente non sono così
Il limitate come va bene si è indotti da più parti a far credere a ritenere eccetera e quindi il primo problema è come si stabilisce come si definiscono per quante sono le risorse disponibile come queste risorse disponibili vengono ripartite fra servizio pubblico emittenza privata nazionale emittenza privata venne locale su questi punti nessuna forza politica avvenne sì pronuncia perché le forze politiche sanno che questo è il punto centrale ma questo punto centrale solo voglio giocare sottobanco bene come me ne strumento di potere come strumento di contrattazione con le mitezza priva cioè con le grosse retinatura nazionali grossi gruppi nazionali oggi come oggi per parlarci chiaro se vogliono giocare in una contrattazione bene dirette va bene con Berlusconi
Con Tanzi e quei grossi operatori e quindi su questo non vogliono che venga fatto chiarezza perché se viene fatta chiarezza ebbene dopo quella discrezionalità
Viene meno
Ed è viene meno quindi la regolamentazione e qui è il primo punto secondo punto sono le risorse economiche ora non vi è dubbio perché vi siano delle pluralità di presenze delle misure che vi sia un mercato Finals Dario che poi la pubblicità sufficiente a tenere in piedi soggetti fra loro concorrenti e qui direi che Berlusconi ha ragione quando questo punto lo sottolinea eroici se mi viene fuori istintivo una domanda ma come mai
Che
Essendo provvede riconosciuto che dovendosi riconoscere il servizio pubblico essendo servizio pubblico non c'è nessuno che abbia il coraggio di dire che il servizio pubblico deve essere mantenuto dal della da dall'erario cioè dal denaro va bene dalle tasse
Ma invece non solo oltre alla questione aberrante del canone si spinge perché la RAI ossia la RAI sia presente sul mercato pubblicitario
E sottragga al al al alla all'emittenza privata una fetta importantissima circle terzo di quello che si ritiene essere il potenziale complessivo di questo mercato
Allora anche questa è una condizione oggettiva che gioca non a favore bene di una situazione pluralistica come dicono loro ma gioco a favore va bene alle istituzioni oligopolisti che perché quanto minori sono le risorse finanziarie tante minore sull'anno
Le presenze significative che si potranno alimentare col denaro fornito dalla pubblicità sia a livello nazionale che a livello locale ecco questi sono i punti alcun a mio visioni punti veramente essenziali su cui va bene poi si risolverà uno in senso positivo o negativo la una questione della regolamentazione se verranno risolti affrontati con coraggio e con serietà probabilmente ci possiamo aspettare da questa nuova
Legge generale va bene così una condizione e settima mentre tale da fa sperare che da questi potenti mezzi di informazioni della società civile veniva società ben italiane in paese le posso trarre un vantaggio c'è invece come io temo eccome purtroppo è da teme va bene questi pronti dovranno pervenire vitati verranno ignorati né in sede legislativa ma si cercherà va bene di riservarli alla trattazione bene del potere allora bene io credo bene che non è che ci sia da s'e Tare o non che ci dobbiamo aspettare che i cittadini italiani si devono aspettare qualcosa di positivo dal fatto che l'emittenza privata odio salvo vedere di avere qualche ballerino in più a qualche bel spettacolo in più una scelta bene di film più bene consistente eccetera eccetera ma nutriva sul piano dalle cose che dovrebbero interessare cioè sul piano poi in fondo così di un arricchimento generale bene della nostra società la nostra convivenza ecco su questo io temo bene che ci sarà bene d'aspettarsi Belvedere
Soluzioni piuttosto breve amare
E quindi in conclusione sulla situazione resterà così come tu hai delineato e non muterà il verso colpendo verso un quadro migliore il partito radicale continuerà opporsi
A la legge questa legislazione al decreto questi tipo di provvedimenti la innanzitutto dobbiamo per riconoscere prendere conoscenza va bene di quello che il disegno di legge del governo però io credo bene che in questo campo il partito radicale
Poi dovrà e potrà e credo che lo dobbiamo fare per dare un'indicazione per combattere una battaglia che è molto importante in un settore di importanza fondamentale e darà un'indicazione molto precisa e cederemo avanti e me ne con delle nostre opposte con delle nostre proposte che non sempre non è che abbiamo da pretese che si costituiscono la verità che siano la soluzione ottimale ma le altre proposte che abbiano soprattutto il significato e il senso di indurre gli alti e scoprire il gioco ci sia un confronto
E vinca diciamo il migliore
Poi c'è non è tanto importante che venga adottata una soluzione anziché l'altra eccetto ci sono soluzioni che noi riteniamo più giusto e più valide ma che se venisse
Adottate altre soluzioni ma venissero adottate in condizioni di chiarezza questo è il punto essenziale e quindi io credo che noi faremo il possibile per scendere diciamo sul treno con delle nostre proposte che intenda non me ne essenzialmente va bene a questo obiettivo in modo che il Paese possa capire posso giudica
Are possa comprendere uniche cose che sta avvenendo che cos'è che si vuol fare va bene in questo campo ringraziamo Sergio Stanzani Ghedini deputato radicale
Si conclude così questo nostro servizio sul dibattito alla Camera del trenta e trentuno gennaio ottantacinque che ha approvato il testo del decreto legge del Governo sulle emittenza TV il cosiddetto decreto Berlusconi bis
Non ascolto con i programmi di radio radicale da Sergio tra
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