Assemblea Nazionale dei Comitati referendari locali promotori del referendum per l'abrogazione di alcuni punti della Legge Mammì

Come diciamo questa Assemblea dei comitati
Ove fallendo sull'abrogazione di alcuni punti della legge Mammì io do la parola al presidente della federazione nazionale della stampa Vittorio Roidi ringraziando anzitutto alla Federazione per l'ospitalità che ci ha dato
Ma il mio è soltanto un saluto
Ci mancherebbe altro che sia che non si che non si svolga qui
Una riunione come questa mi auguro che non sia quindi soltanto ospitalità visto che i giornalisti devono essere in prima fila in questa battaglie quindi non vi voglio far perdere del tempo ci sono mi pare molti molti fronti sui quali dobbiamo lavorare come sindacato come organizzazioni dei giornalisti
In questi mesi mi pare grande la preoccupazione ma anche grande il grado di coscienza
Che c'è nella categoria e mi pare anche in parecchie settori
Dei cittadini dell'opinione pubblica che l'informazione sia il punto di partenza di lavoro di questo Parlamento sia la grande questione di questa legislatura certamente con grandi preoccupazioni
Sulle volontà sulle capacità di questo Parlamento di affrontare in modo civile maturo responsabile queste questioni
L'abrogazione della Mammì è il vero punto di snodo e di partenza di questa battaglia io so che il vostro lavoro e già abbastanza avanti e quindi mi pare importante prendere coscienza di come le cose si stanno svolgendo e credo che poi forse anche noi come Federazione possiamo all'interno delle redazioni un po'in tutto il territorio fare un lavoro di sensibilizzazione quindi siamo qui in ascolto per vedere qualche contributo possiamo dare Grazia Volo ora tutti
Grazie a Vittorio Roidi alla e alla Fnsi
Vittorio già sottolineato per il ruolo che i giornalisti hanno in questa nostra iniziativa
Noi speriamo che
L'adesione larga
I grandi settori
Del giornalismo italiano a questa nostra iniziativa
Fossa riflettersi nelle prossime settimane
In una attenzione
Degli organi di informazione
Maggiore di quanto non sia stata finora
Per la verità
Abbiamo avuto dell'attenzione sul servizio pubblico radiotelevisivo sui importanti giornali su importanti emittenti radiofoniche
Ci sono delle vaste zone d'ombra in questo panorama dell'informazione di anche di questo noi parleremo oggi ma questa occasione d'incontro
Vuole essere anzitutto
Vuole Fo darci soprattutto la possibilità di discutere tra di noi
I motivi di questa grande campagna che è in corso la possibilità di fare il punto sullo stato dei lavori diciamo così
Eppure su questo avremo tra poco una relazione di Stefano Semenzato che il coordinatore del comitato di coordinamento a questo tavolo oltre il presidente della Federazione nazionale della stampa cioè il comitato di coordinamento del comitato promotore del referendum
E poi di scambiarci tutti quelli suggerimenti quelle quelle proposte quelle valutazioni quelle critiche
Che al momento in cui siamo cioè a un terzo
Superato un terzo del nostro percorso abbiamo alle spalle il primo Mese di raccolta delle firme
Ci possono servire per raddrizzare ove sia necessaria
La lotta per colmare dell'insufficienza che sicuramente ci saranno state e per proiettarci come ancora maggiore forza e rigore
Nelle prossime settimane per il raggiungimento del nostro obiettivo che come voi sapete è quello di raccogliere entro il ventotto di luglio il che vuol dire in termini pratici entro la prima settimana di luglio perché poi occorrono alcune settimane per procedure organizzativa per la raccolta e la prima verifica dei dati raccogliere un milione di firme
Noi vogliamo che questo referendum pesi nel modo dovuto nei prossimi mesi nel prossimo anno in tutte le sedi in cui si discuta come non si potrà non discutere dei di assetti futuri del sistema di comunicazione radiotelevisiva e più in generale del sistema di comunicazione nel nostro Paese
E perché questo referendum pesi occorre che l'obiettivo di un milione di firme aldilà quindi del limite
Di legge che come voi sapete di cinquecento mila firme l'obiettivo politico di un milione di firme sia raggiunto sia raggiunto tranquillamente come del resto le indicazioni che abbiamo raccolto fin qui ci stanno a dire essere possibile essere realisticamente alla portata alla nostra portata
C'è stato
C'è stata una partenza non facile per questa raccolta di firme e non poteva che essere così
Dato il momento in cui veniva a collocarsi all'indomani di una dura battaglia elettorale
Che ha visto vincente
La parte che
Rispetto al al problema dello al posto del sistema delle comunicazioni di massa in particolare del sistema radiotelevisivo
A
Una posizione
Di vantaggio e di predominio senza pari
Delle esperienze analoghe a quella nostra esperienza di tipo europeo o di tipo occidentali
Un momento difficile dal punto di vista politico generale ma anche dal punto di vista organizzativo perché c'era stanchezza come sempre dopo un impegno che anche gravoso interni proprio di di risorse umane di capacità di dedizione e di impegno
Questo momento è stato data base dove non avevamo come voi sapete molte possibilità di scelta per far sì che il referendum
Si possa tenere nella primavera dell'anno prossimo c'erano dei tempi tecnici da rispettare le firme andavano raccolte esattamente in questo periodo
Noi avremmo potuto poiché questo referendum non è nato dopo le elezioni come sappiamo bene avremmo potuto e pensare con maggiore tranquillità a una raccolta di firme nel primo periodo di quest'anno ma lo scioglimento delle camere e la successiva edizione delle elezioni ce lo hanno impedito duca noi dovevamo partire quando siamo partiti affrontare le difficoltà che sapevamo ci sarebbero stati tutto questo è stato fatto e devo dire ad un primo sommario necessariamente sommaria del provvisorio bilancio devo dire che la fase di maggiore difficoltà è stata superata con buon successo grazie all'impegno
Dei tanti che in giro per l'Italia si sono rimboccati le maniche e si sono messi a lavorare
Noi abbiamo avuto in queste quattro settimane
Una andamento un po'un po'vario molto articolate
In senso orizzontale in senso verticale mi spiego
La raccolta
è andata avanti sia su iniziativa dei comitati locali non annulla che detto ormai in tutte le province italiane ci sono costituiti in tutti i capi luogo di provincia e in molti centri minori ma questo è un percorso ancora da completare perché in non in tutti i centri minori
Ci sono iniziative già in atto
E dall'altra parte la raccolta è proceduta per diciamo calme Canneto a canna d'organo cioè per l'impegno delle grandi organizzazioni nazionali associazioni movimenti e partiti che hanno accettato di darsi degli obiettivi ciascuno
Impegnandosi a rispettarlo ecco l'incrocio di questi due modi di procedere su a livello locale per iniziativa di comitati misti che si sono costituiti sul territorio
E a livello nazionale per iniziativa di organizzazioni partiti e associazioni che è agiscono con una visione nazionale della delle proprio impegna ci hanno acconsentiti di arrivare a questo punto una annotazione particolare va fatta per quel che riguarda l'impegno degli edicolanti voi sapete che nel comitato promotore cioè il sindacato e dico al ci sono tutti i sindacati ci sono i sindacati degli edicolanti
Con in più un'annotazione particolare per quel che riguarda l'iniziativa che ha visto impegnate numerose edicole numerosi punti vendita dei giornalai in tutto il territorio nazionale nelle giornate del ventisei e ventisette maggio al giovedì e venerdì della scorsa settimana
Una momento che ha fatto di evitare il il risultato complessivo della raccolta ma che ha avuto soprattutto un grande significato di e di comunicazione diretta
Devo dire che piovuto una certa emozione Jovetic non ero a Roma quel giorno era a Venezia saldato all'edicola a comprare a comprare i quotidiani e l'edicolante con molto garbo assieme ai quotidiani
Mi ha dato un un foglio in cui era erano scritte i motivi
Del referendum i motivi della iniziativa dell'edicolante di quelle edicolante che si rivolgeva ai suoi clienti abituali ai lettori dei giornali
Spiegando di come una sistema dell'informazione di comunicazione aperto libero maturo
Non posso reggersi su situazioni di monopolio quali quelle esistenti nel nostro Paese assieme a questo c'era l'una descrizione molto molto accurata dei quesiti referendari
Delle procedure per la raccolta delle firme l'indicazione dei tavoli che in quei giorni in quella città Venezia
Erano a disposizione della gente per firmare devo dire un'iniziativa di gran non soltanto di grande valore dal punto di vista organizzativo che ci ha consentito appunto di fare un un notevole passo avanti nella raccolta delle firme ma soprattutto un'iniziativa di grande rilievo politico nel proprio per questa carattere di di contatto diretto di operatori
Del sistema dell'informazione quali e appunto i venditori di giornali sono indie contatto diretto con il grande pubblico dei lettori che poi pubblico dei telespettatori e dei radioascoltatori
Io non voglio non voglio farla molto lunga devo ancora Davide darvi conto di alcune adesioni
E lo faccio con molto piacere perché per il senso che che hanno adesso con un po'di pazienza io voglio leggere bene questi questi brevi messaggi il primo è di Citto Maselli voi sapete che la situazione nazionali autori cinematografici dal resto presente qui in sala con Nanni Loy con molti altri è stata fin dall'inizio a a pieno titolo
All'interno di questa nostra iniziativa referendaria ci scrive cito mi ero organizzato per essere con voi tornando a Roma stamattina presto purtroppo mi ha letteralmente strappato un ritorno alla grande di colpo della strega consideratemi con voi scusatemi cito Manzelli
Poi ancora l'associazione televisioni locali Terzo Polo un altro elemento di diciamo essenziale nella costruzione di un'aggregazione e basta
Attorno attorno alla parola d'ordine della libertà di informazione e di una comunicazione moderna aperta e libera
Al comitato al coordinatore delle da Stefano Semenzato all'associazione televisioni locali terzo Poro conferma l'adesione al referendum abrogativo per la riduzione della concentrazione proprietaria delle reti televisive private nazionali
A tal proposito si può osservare che il governo di destra francese ha recentemente raddoppiato il limite proprietario di un unico soggetto portandolo alla metà di una sola rete
Ritenendo questo il limite massimo contemplato il mentre in Spagna rimane un quarto di una lettera come nazione latina democrazia occidentale l'Italia dovrebbe adeguarsi a tali indirizzi come sapete noi proponiamo molto meno noi proponiamo di ridurre alla proprietà di una rete la possibilità di proprietà per un unico privato
A tali indirizzi che rappresentano scelte precise di salvaguardia della libertà riformazione
Anche per essere più forti in Europa nei cui organi comunitari la difesa degli interessi televisivi privati nazionali era stata sostenuta ufficialmente per l'Italia dal professor La Pergola attualmente impegnato nel considerare la possibilità di superamento degli interessi privati in atti di ufficio da parte del Presidente del Consiglio e riferimento apro sola prego in quanto uno dei tre cosiddetti saggi nominati dal Presidente del Consiglio Berlusconi
L'associazione leggo sempre il messaggio dei terzo polo l'associazione aderisce poi sentitamente al quesito per la riduzione della concentrazione pubblicitaria televisiva
Ribadendo che la soluzione sta comunque nella fissazione di un chiaro limite percentuale antitrust all'interno del settore televisivo
Dove la Fininvest oggi attiva intorno al novanta per cento della raccolta pubblicitaria privata come confermata dalla redazione del garante al Parlamento questo esempio di libertà del mercato
Attuato da Berlusconi già prima del ventisette marzo ha contribuito a ridurre le televisioni private locali a dare a emarginata del sistema
Soffrendo ossia di soffocava internazionale che di conflittualità indotta dall'assenza delle regole cosicché la quota di raccolta pubblicitaria
Di tutte le televisioni locali è ridotta del quattro virgola tre per cento compagni ed amici sono questi poi i dati su cui riflettere questa è la sostanza dei motivi della nostra richiesta di regole del gioco diverse da queste assolutamente indecenti che questo Paese deve subire in materia di comunicazione televisiva
Conclude il messaggio di Terzo Polo il riequilibrio del sistema televisivo italiano passa quindi innanzitutto dalla predisposizione di condizioni di equità aziendale autonoma
Da parte dell'emittenza locale perché possono assolvere al proprio ruolo pluralistico informativo e culturale articolato sul territorio firmato il presidente Tommaso Mastrandrea segretario generale Giulio Cesar Rattazzi
E anche agli amici di terzo polo come agli amici dell'associazione autori cinematografici nostro ringraziamento infine con messaggio di Leoluca
Orlando
Amava della segreteria nazionale dal movimento per la democrazia la Rete
Cari amici oggi non sono a Roma
Perché impegnato nel mille problemi dell'amministrazione della mia città problemi concreti quotidiani attraverso la gestione dei quali però passa un messaggio fondamentale
Si afferma dopo il giorno dopo giorno che i valori della legalità e dell'ambiente della giustizia e della pace e della solidarietà e della democrazia non sono solo patrimonio dell'opposizione ma sono soprattutto grandi valori di governo la democrazia
Il valore dei valori è il fondamento del nostro referendum perché questo è il senso dei tre quesiti referendari
Stabilire se il nostro Paese sia e possa restare un Paese democratico pure stia diventando qualcos'altro
Un paese in cui le regole sono adattabili alle necessità del Governo in cui il monopolio schiaccia la concorrenza in cui l'informazione velina di regime in cui la libertà è un accessorio da salotto
Giorno dopo giorno ci capita di leggere le dichiarazioni di qualche neo ministro di qualche neo sottosegretario nelle quali si ipotizza con la più assoluta serenità
Lo stravolgimento delle norme e dei principi fondamento del nostro ordinamento costa del nostro ordine costituzionale
D'altronde non c'è da stupirsi l'intera impalcatura su cui si regge il governo rischia di collocarsi ai limiti della legalità
Sia sul piano formale che sul piano dei principi generali del diritto visti gli innumerevoli conflitti di interesse che coinvolgono il Presidente del Consiglio e alcuni suoi ministri
Allora il referendum sulla Mammì diviene una vera e propria cartina di tornasole
Per comprendere se il grado di protetti penetrazione di questo messaggio individualista e sprezzante delle regole è talmente avanzato da convincere gli italiani a rinunciare al più elementare dei loro diritti e la libertà
La libertà di avere un informazione concorrente pluralista la libertà di poter investire nel campo della comunicazione come mille altri senza la certezza di essere schiacciati da un monopolista
La libertà di avere diverse e molteplici espressioni culturali in sostanza la libertà di scegliere
Ma io sono certa se breve saggio di Leoluca Orlando che la situazione non sia il recuperabile anzi il nostro è un Paese in cui attraverso centinaia di storie di piccola e grande impegno civile quotidiano si è costruita una sensibilità diffusa verso alcuni grandi valori fondamentali
Mille esperienze di Società Civile non a caso mobilitate sì per questo referendum hanno dimostrato la capacità di realizzare anche nelle situazioni più difficili grandi momenti di mobilitazione e di realizzare risultati visibili e concreti
Il referendum sulla legge Mammì è una scommessa difficile ma entusiasmante e sono certo anzi certissimo è una scommessa che assieme vinceremo Leoluca Orlando
E anche a Leoluca il nostro ringraziamento
Allora io ho concluso adesso la parola a Stefano Semenzato che ci dirà
Tu
Ci darà un un momento alle linee
Di sviluppo della nostra iniziativa così come come oggi trentuno maggio si presenta all'occhio delle organizzatori
Le prospettive per le prossime settimane dopodiché io ho già una serie di iscrizioni a parlare e che desidera parlare basta che venga qui ci mandi un biglietto con il suo nome
Ti diamo tutto il tempo possibile siamo tutti interessati a sentire quello che abbiamo reciprocamente da dirci vogliamo discutere sia sulla sostanza delle iniziativa referendaria sia su tutti gli aspetti organizzativi
Logistici finanziari di qualsiasi genere per questa del pomeriggio eventualmente il comitato di coordinamento e anche a disposizione dei singoli compagni dei comitati periferici che abbiano problemi particolari
Da sottoporre la parola a Stefano sapienza
Abbiamo iniziato a discutere di questo referendum lo scorso anno
Berlusconi non era ancora entrato in politica eravamo convinti della necessità di una iniziativa tesa ad abbattere gli aspetti più iniqui e più feudali della legislazione sull'etere
Di avvicinare l'Italia all'Europa di aprire una strada per la ristrutturazione della RAI e per la ricostruzione di un valido servizio pubblico
Da questo punto di vista ci sembrava e ci sembra invece radicalmente sbagliata l'iniziativa referendaria gestita da Pannella che se approvata avrebbe come risultato unicamente lo smantellamento dell'intero servizio pubblico
Oggi il referendum sulla legge Mammì aggiunto a quelli iniziali nuovi significati diventando esso stesso misuratore del tasso di democrazia del nostro Paese
I referendum sulla Mammì infatti aggredisce due grandi nodi irrisolti nella formazione del governo Berlusconi
Da una parte la commistione tra interessi privati e potere politico dall'altra il fatto che tramite la legge che assegna i presidenti delle Camere il potere di nomina il capo del governo avrà a breve anche il controllo della Rai
Per questo abbiamo titolato questa Assemblea referendum unica garanzia
Non potendo essere considerati garanti i tre consiglieri di Berlusconi
Non avendo poteri reali il garante per l'editoria
Il referendum diventa l'unico strumento istituzionale
Per dare certezza che entro il quindici giugno del novantacinque termine fissato per legge l'attuale sistema televisivo deve cambiare o tramite una legge o tramite il voto referendario
Per questo rivolgiamo anche un invito ad appoggiare il referendum a coloro che magari con idee diverse vedono il pericolo di una pax televisiva di un accordo che salvaguardi il duopolio come e rinvia ogni riforma
Credo che questa attualità e pregnanza del referendum sia proprio ciò che hanno colto le decine e decine di migliaia di persone che si accalcano ai tavoli per firmare
Il primo dato che vogliamo sottolineare proprio che i banchetti dove si raccolgono firme vengono assediati da gente che vuole firmare
Solo pochi referendum solo quelli particolarmente sentiti dall'opinione pubblica vedono una simile partecipazione
Il risvolto organizzativo di questa constatazione è una media di firme più che doppia rispetto a precedenti referendum
Ad esempio a Roma le prime quattro settimane sono stati fatti novantotto banchetti raccogliendo oltre diciotto mila firme con una media di centottantaquattro firme banchetto
Una media storica diciamo dei referendum è sulle settanta ottanta firme a banche quindi siamo oltre il doppio dei livelli normale
Il secondo dato riguarda la crescita tumultuosa impetuosa di comitati spontanei
Avvenuta soprattutto nelle ultime due settimane e tuttora in corso anche da finalmente alla raccolta di firme quella capillarità necessarie per raggiungere l'obiettivo di un milione di firme
Ci sono arrivate richieste di costituzione di comitati persino da Praga e da Berlino
Chiudiamo le prime cinque settimane di raccolta con un attivo di centosessanta centosettanta mila firme se guardiamo al valore assoluto non è un gran risultato anzi piuttosto basso rispetto al milione di firme che ci prefiggiamo di raccogliere ma se guardiamo alla tendenza possiamo dichiararci soddisfatti
La progressione di raccolta è stata infatti di venti mila firme la prima settimana ancora di venti mila la seconda trenta mila la terza quaranta mila la quarta oltre cinquanta mila la quinta
Un calcolo analogo si può fare dando meglio il polso dell'impegno organizzativo analizzando il numero settimanale dei banchetti la prima settimana sono stati meno di cento
Ma la manifestazione del primo maggio ha permesso un alto numero di raccolta di firme la seconda settimana centocinquanta per aumentare gradualmente fino a superare i cinquecento banchetti in questa settimana
Sempre rimanendo all'esempio di Roma a fronte dei novantotto banchetti organizzati globalmente nelle prime quattro settimane nella settimana in corso sono previsti cinquanta sette tavoli di raccolta
Ciò che dobbiamo proporci in questa Assemblea e di aumentare ulteriormente lo sforzo organizzativo fino arrivare in mille banchetti alla settimana in modo da realizzare da adesso al ventisei luglio una media di cento mila firme settimanali
Per raggiungere questo obiettivo
Voglio ricordare un paio di questioni intanto con forza
Il fatto che il referendum non ha niente a che fare con la campagna elettorale in corso
Non abbiamo pause elettorali da rispettare la legge non prevede alcuna limitazione perciò rivendichiamo la più ampia possibilità di raccogliere firme nei giorni di sabato e domenica undici e dodici giugno
Abbiamo anzi già chiesto un incontro al ministro Maroni
Notoriamente sensibile ai problemi degli enti locali perché vengono studiati meccanismi atti a garantire la piena possibilità di raccolta firme all'interno dei Comuni anche nei giorni di sabato undici e domenica dodici
Come è noto infatti la necessità dei certificati elettorali rende quasi impossibile la firma per i referendum ai non residenti ma per il voto europeo molti cittadini e cittadine tornano a votare nel Paese di residenza
E garantire loro il diritto di poter andare al proprio Comune permettere una firma per i referendum ci sembra un elemento importante di democrazia
La raccolta di firme non è che la prima fase della campagna referendaria che si concluderà o con una revisione legislativa che si muova nel solco antimonopolistica dalla proposta o con il voto entro il quindici giugno novantacinque
Per questo va senz'altro accolta la proposta proveniente dal Gruppo di Fiesole e che sarà illustrata
All'Assemblea di rendere stabili i comitati che si stanno formando e di darci fin da ora un appuntamento in autunno per una grande assemblea nazionale sull'informazione in cui mettere appunto elaborazioni e proposte
Vorrei che a questo proposito non si dimenticasse mai che l'iniziativa referendaria si colloca nel più ampio quadro della campagna per una informazione pulita che ha obiettivi più guasti della revisione della legge Mammì
Il sei giugno lunedì prossimo scade il termine concesso dalla c'è per adeguare la normativa italiana in materia di interruzioni pubblicitarie agli standard europei
Non risulta che il governo intenda rispettare gli orientamenti della Comunità europea
E diviene quindi pressoché certo che l'Italia finirà davanti alla Corte di giustizia europea con rischio di pagare una consistente multa
Ci troveremo così di fronte al fatto che il Berlusconi Presidente del Consiglio spenderà i soldi dei contribuenti italiani per garantire interessi considerati illeciti di Berlusconi proprietario di Fininvest
Noi intendiamo dedicare l'iniziativa del prossimo fine settimana a denunciare ancora una volta i rischi che comporta la commistione di potere pubblico e interesse privato nel campo dell'informazione del Presidente del Consiglio
E a spiegare come l'attuale legislazione si stia allontanando sempre più dall'Europa
Chiediamo a tutti i parlamentari che sostengono il referendum di porre con urgenza anche nel parlamento questa questione e di partecipare come il Comitato nazionale ad alcune iniziative simboliche di protesta nella giornata di lunedì sei giugno
Abbiamo ancora davanti a noi un massimo di sette settimane di raccolta
Di cui sei piene e l'ultima già ridotta perché non è pensabile una raccolta diffusa su tutto il territorio nazionale dopo la metà di luglio servono infatti una decina di giorni per sistemare tutte le firme raccolte prepararle per la consegna in Cassazione
In queste sette settimane dobbiamo raccogliere settecento mila firme che sommate alle centocinquanta centosessanta mila già raccolte e quelle che ci perverranno dei comuni ci possono portare altra Guardiola del milione
è un obiettivo difficile ma realistico siamo tutti consapevoli che il numero di firme che raccoglieremo sarà molto importante ai fini dello scontro politico sui nodi dell'informazione che ci aspetta nei prossimi mesi e quindi credo e chiedo che coloro che interverranno oggi diano contributi e suggerimenti concreti
Sul come contribuire ad incentivare l'appalto di firme la prossima settimana che l'obiettivo che il comitato si dà in questa fase e quindi è l'obiettivo principale a cui dobbiamo assolvere a partire da oggi
Allora diamo abbiamo avviato interventi ha chiesto di parlare subito perché d'assentarsi per partecipare
Al Monte Cavo
A una manifestazione di lavoratori del re emittenti locali Mario albanesi libri nuove antenne prego
Senta io le volevo dire cari amici che da da nove giorni venti lavoratori provenienti da tutta Italia sono attestati al Monte Cavo uvetta
E assorbono quantità di radiofrequenza incredibili
C'è una delibera del del medico responsabile del direttore sanitario della UE se le ventinove
Che invita a chi di dovere intervenire immediatamente per distaccare
Il nell'erogazione di energia elettrica i trasmettitori o in alternativa sgomberare il traliccio su cui sono arrampicati venti lavoratori
La notizia purtroppo è stata negata in regionale in locale
E se c'era notizia nazionale era proprio questa perché sono rappresentanti di televisioni e radio locali provenienti da tutta Italia
Contestano una legge dello Stato e lo si vede per quale motivo la notizia si è finita in regionale ma i motivi puramente si intuiscono
L'emittenza locale è stata sempre vista come non dico la sorella minore ma come un qualcosa di inesistente
Questi lavoratori erano già saliti una volta sulla vetta del Monte Cavo c'erano stati due giorni e dopo quarantotto ore dopo aver assorbito quantità incredibili
Di energia elettromagnetica di radiazioni che non dimentichiamoci fanno parte le radiazioni elettromagnetiche radiotelevisive dalla stessa famiglia delle radiazioni ionizzanti atomiche
Dopo quarantotto ore ero riuscito a fargli discendere
Questa volta domenica non questa o quell'altra sono risaliti sul traliccio
Dicendo caro libanesi noi rispettiamo unto sindacato rispettiamo la tua persona ma lasciaci in pace noi scenderemo da questo traliccio quando avremo ottenuto le modifiche alla legge che chiediamo
Quali modifica chiedono questi lavoratori
Modifiche ad una legge figlia perversa dalla Mammì la quattrocentoventidue del ventotto ottobre scorso
Che esclude dalle concessioni coloro che non hanno presentato il documentino ad una determinata data
Pensate la serietà e i tranelli di cui è stata cosparsa questa legge
Entro il trenta novembre l'emittente dove noi presentare un documento un atto sostitutivo di notorietà e il preavviso è stato di appena quindici giorni trenta giorni per legge quindici giorni effettivi
Questa la serietà di coloro che mettono a punto le leggi altra ragione
L'impedimento creato dalla legge ad effettuare normalissimi rivolgimenti di carattere societario a norma del Codice civile
Nei giorni scorsi avrete sentito sempre stampa locale purtroppo avete sentito
Parlare di un tale che non è neppure nostri scritto chi ha tentato suicidio lo stesso personaggio ieri si è incatenato davanti al ministero delle Poste
Ha cercato di prodursi dei danni fisici ebbene del è stato escluso questo titolare di mittente semplicemente perché lui marito aveva ceduto la la la la proprietà alla moglie
Coloro che erano e titolari di un'emittente in quanto singoli proprietari che hanno voluto allargare a norma del Codice civile peraltro sondati notai hanno creato una società si sono trovati esclusi
Quindi questa non è la battaglia degli esclusi come qualcuno vorrebbe far credere abbiamo Antonello Cassis a un ragazzo che a quindici anni ha cominciato costruirsi la sua radio adesso ne ha venticinque un punto di lavoro
Un punto di lavoro indispensabile per lui al quale sono stati chiesti cento milioni di cauzione
Più nove milioni fra canoni e tasse ha un fatturato annuale di trentacinque milioni civile Trane un piccolo stipendio queste la legge quattrocentoventidue ventidue passata
Fra fra l'indifferenza generale sì perché vedete questa volta i lavoratori sono saliti sul traliccio per colpa di Michele Santoro il quale durante la trasmissione ultima tra le giornate in in onda di Rossi è nero si è ben guardato dall'invitare una rappresentanza sindacale
Delle circa due mila emittenti esistenti in Italia locali nessuno parla delle locali
Ecco loro hanno definito Santoro Costanzo
E Funari in termini molto brutti
Molto brutti
Li hanno definiti energumeni dell'informazione noi respingiamo questa questa per noi sono solo dei cannibali scusate se non è zuppa e pan bagnato
Ma quando si pensa a rivendicare il solito propri interessi e si fa piazza pulita si fa Concita
Tutto ciò che sta al di sotto delle proprie istanze del qualche ambizione bene sia dei cannibali magari forma benevolo perché
Fra colleghi certamente in questi termini ce li ripetiamo cioè gli diciamo fra di noi certo non li portiamo all'esterno bene io voglio invitare dal momento che l'onorevole Teodoro Buontempo è andato alla vetta del Monte Carlo
è salito sulla vetta del Monte Cavo rende se non altro omaggio i lavoratori in lotta io voglio invitare chiunque possa farlo di solidarizzare in tutti i modi anche facendo sull'agito al Monte Cavo
Il Monte Cavo e circondato dalla polizia ma i colleghi muniti di tesserino dell'ordine
Sono lasciati passare quindi cerca dei solari realizzare per in questo una lotta sacrosanta una nota di lavoratori
Di un settore che esiste da circa vent'anni e chi ha una gran forza di continuare a sopravvivere è il vero terzo polo l'alternativa perché il terzo polo non è ne Telemontecarlo e Videomusic dubbiosi che o altri il vero terzo pone l'emittenza locale
Altrimenti nel nostro Paese si finirebbe ancora una volta per consegnare in mano le quattro cinque famiglie che hanno sempre contato l'informazione televisiva radiofonica cioè il mezzi potenti del nostro tempo i massimi mezzi del nostro tempo grazie
Sì la la parola Lorenzo Gaiani del comitato promotore del referendum per Milano e provincia
A Milano la raccolta di firme è partita regolarmente il ventotto aprile ma solo dopo le prime tre settimane si può dire che la macchina organizzativa abbia preso a funzionare più o meno a a pieno regime
I dati a nostra disposizione a tutt'oggi fra città e provincia compresa quindi anche l'ultimo week-end
Ci parlano di circa venti mila firme o forse più il che è un risultato forse inferiore a quello che ci aspettavamo però sicuramente positivo e i suscettibile di aumentare anche perché come detto attualmente alla macchina organizzativa funziona molto meglio è
Noi possiamo totalizzare nel corso di una settimana circa una un'ottantina di banchetti fra città e provincia
Fino all'inizio della campagna abbiamo voluto sottolineare come la responsabilità e la direzione dell'iniziativa referendaria dovesse principalmente ascriversi alle forze sociali culturali e sindacali che figurano nel comitato promotore correlativamente ai partiti agli esponenti politici è stato chiesto come dire di fare un passo indietro non certo per assurdo i pudori anche perché più o meno si sa Kissin chi chi aderito e chi non ha aderito
Quanto perché la natura si è voluto rimarcare la natura particolare di questo referendum e la sua particolare valenza d'iniziativa autonoma di cittadini che sentono il bisogno di dire la loro su di una questione fondamentale per la democrazia in questo Paese soprattutto adesso qual è controlla la trasparenza dei mezzi d'informazione
E proprio questa la riflessione che noi come comitato milanese vorremmo sottoporre al Comitato nazionale agli amici e compagni degli altri comitati locali e a tutti i nostri potenziali interlocutori
Se cioè in questa particolare referendum gli aspetti di carattere propagandistico ed organizzativo che pure sono importanti non vengano in qualche misura dopo le profonde implicazioni culturali
Implicazioni che vanno ben oltre i tre quesiti referendari che pure impattano significative questioni di carattere politico economico culturale
E vanno anche oltre la stessa questione dell'emittenza radiotelevisiva
Il problema infatti è che noi ci troviamo a discutere sulla regolamentazione di un mezzo quale te quello televisivo che in qualche misura è ormai abbastanza obsoleto
Che in Breve verrà superato anche a livello di fruizione di massa da allentare nuove tecnologie a partire dalle reti troppo telematiche che supereranno l'unilateralità della comunicazione del mezzo televisivo
Per questo è necessario superare i pregiudizi e le incomprensioni che hanno determinato il particolare atteggiamento di alcune fra le culture storiche del nostro Paese
Nei confronti dei mass media e della televisione in particolare atteggiamento che potremmo definire come perennemente in bilico fra la tentazione della strumentalizzazione ai fini di propaganda e una sorta di rifiuto culturale
Il problema della comunicazione della percezione che gli esseri umani hanno di se stessi della loro vita
Della realtà che li circonda la pluralità e la trasparenza delle fonti da cui esse traggono le informazioni il controllo ha dette democratico di tali fonti
Non possono sicuramente esaurirsi nel volgere di questa campagna referendaria e nemmeno potrebbero considerarsi avviati a risoluzione neppure nel caso di una larghissima vittoria dei sì la prossima primavera
Per questo la proposta che noi formuliamo e che ci fa piacere che abbia già trovato consonanza da parte di altri soggetti come il Gruppo di Fiesole
E quella che il Comitato per un'informazione pulita sia a livello nazionale che nelle diverse realtà locali non cessi la sua attività
Con la raccolta delle firme con le voi attuale celebrazione dei referendum ma si strutturi come osservatorio permanente sulla libertà e sulla qualità dell'informazione intesa come nuovo diritto costituzionale per eccellenza
In tal modo i comitati potrebbero anche essere il luogo privilegiato
Per trovare spazi di interlocuzione e ricercare linee di azione comune
Fra soggetti sociali e politici che si sono differenziati nel recente passato ma si riconoscono nel valore fondamentale della libertà di espressione grazie
Abbiamo adesso la parola a Mario sei della CGIL nazionale
La CGIL ha aderito questa iniziativa referendaria non solo
Attraverso i suoi dirigenti nazionali ma attraverso una mobilitazione delle sue strutture
Parlo non solo di camere del lavoro importanti come quella di Bologna
Ma mi ha molto colpito recentemente un viaggio che ho fatto in Sicilia per questioni sindacali vedere
In molte camere del lavoro anche piccole il manifesto è una impegno per quanto riguarda la raccolta delle firme
Mi ha colpito favorevolmente perché
Il situazione in difficili come quelle del Mezzogiorno può venire la tentazione di dire che l'emergenza occupazione Dino viene prima di ogni altra cosa
è un rischio grandissimo
Che ha che al sindacato di farsi sommergere dalle questioni di emergenza
Tenere l'attenzione sulla questione diffonde di principio come quella che è sollevata con i temi di questo referendum mi pare una cosa utilissima non solo alla democrazia del Paese ma al sindacato quindi la prima sottolineatura che voglio fare
E soprattutto gli amici e i compagni del comitato è quella di mantenere un rapporto in modo tale da verificare là dove si sviluppano rapporti positivi fra le strutture della CGIL comitati
Potenziare questi rapporti positivi là dove invece ci sono delle difficoltà avere uno scambio di informazioni per vedere che cosa si può fare per risolvere queste difficoltà
Penso che l'interesse della CGIL preferendo sia anche legato al tipo di giudizio iniziativa che il sindacato la CGIL devono sviluppare rispetto a questo governo
Voi sapete che c'è un dibattito all'interno del sindacato sull'atteggiamento da tenere rispetto al governo
E qualcuno partendo dalla questione che in qualche modo in astratto
è una questione da affrontare quella che in il movimento sindacale non può avere un atteggiamento pregiudiziale nei confronti di nessun governo finisce per declinare questa nessuna pregiudiziale in una sorta di offerta di neutralità
Nei confronti del governo
Io penso che questa è una scelta sbagliata sarebbe una scelta sciagurata
Penso che non avere pregiudiziali debba dire debba i voler dire per le forze politiche sociali è impegnata in una battaglia dura in questo momento per la democrazia e per lo sviluppo del Paese indicare in alternativa a quello che propone il governo che cosa si deve fare
Non si tratta quindi né di agire di rimessa
Né di stare a vedere che cosa farà il governo si tratta di dire ci sono dei diritti da tutelare ci sono delle scelte politiche di fondo ci sono delle battaglie per la democrazia da fare
La questione dell'informazione e una di queste questioni questione decisiva che cosa propone il lo schieramento di forze che ritiene che le scelte che fa questo governo il modo stesso comico quei come questo Governo strutturalmente fisicamente entra nella questione dell'informazione
Sia da combattere con un'alternativa il referendum mi pare il pezzo di un discorso di alternativa
Che ebbene che continuiamo a fare insieme discutendo e confrontandoci anche perché è dell'ultima considerazione che voglio fare
Ed è una rivendicazione
Io trovo stupefacente
Che non si discuta del fatto che i quindici milioni di lavoratori dipendenti hanno rappresentato in Parlamento quattro o cinque fra deputati e senatori che hanno qualcosa a che fare con il lavoro dipendente
E stavo stupefacente del del pari
Che quando si affronta la questione dell'informazione ci si dimentica di un fatto
Che è una battaglia per i diritti formazione è stata fatta oltre che nel sistema dell'informazione nei luoghi di lavoro
è stata fatta dai lavoratori dagli impiegati dal sindacato è stata fatta per tanti anni è stata persa
Oggi con i modelli con i modelli nuovi di organizzazione lavoro quelli che schematicamente riassumiamo nel modello otto io ti sta siamo da parte delle imprese al di là del modello fordista non è più il vecchio modello per cui sono gli ingegnere il management che hanno tutte le informazioni lavoratori eseguono oggi siamo a un livello diverso un po'di informazione ai lavoratori agli impiegati va data perché se essi devono partecipare in via gerarchica ai valori e ai destini dell'impresa un po'di formazione adesso va data
Quindi siamo un terreno più complicato nei luoghi di lavoro non pub non dopo non ci limitiamo più a rivendicare dell'informazione come facevamo quando facevamo la battaglia per i diritti di formazione
Dobbiamo dire che qualità di informazioni ci serve perché tipo di progetto e quindi essere molto più in grado di contrastare l'iniziativa dell'impresa
Sento grande solitudine delle battaglie fra lavoratori in questo terreno quando si parla di formazione di questo non si parla allora se la battaglia sul referendum serve ai lavoratori gli impiegati del sindacato e della CGIL a non farsi travolgere dalle tante emergenze viene prima il pane o il diritto al lavoro l'informazione con a non cadere in questa trappola
Rendersi conto che questa battaglia altrettanto decisiva come la battaglia per l'occupazione lo sviluppo voglio dire a voi
Amici e compagni che soprattutto quelli che che stanno nel settore dell'informazione che però c'è anche un'altra cosa da fare
Da dire di sostenere con forza che se la battaglia per i diritti di informazione per i diritti a una contrattazione di qualità per il diritto a usare l'informazione per opporre il tuo il Progetto del lavoro dipendente al progetto d'impresa non è conosciuta sostenuta fatta diventare un pezzo fondamentale del dibattito che si fa in televisione se i lavoratori in carta
Affitti e se dibattiti saranno sempre fatti da quelli laureati con qualche carica importante famosi perché in qualche modo promossi
Quindi come dire
Io vorrei dire a fra un po'a un lavoratore dipendente che se vale europea guarda nella lista
E vede che non c'è su uno non c'è nessuno come lui nella lista forse deve porsi dei problemi e non voglio tornare al partito dalle mani callose voglio poi un problema sociale culturale anche sul treno informazione voglio dirvi
Lavoriamo insieme ma questo è un problema di tutti e quindi anche su questo riflettiamoci insieme
Grazie ad essa la parola
L'onorevole Giulietti
Io colgo l'occasione per segnalare la presenza in sala di numerosi parlamentari veramente voce ac conforta questa allarga adesione i parlamentari di diversi gruppi
Il cui contributo a questa campagna referendaria è inutile sottolineare prego Giulietti
Abbiate pazienza io ho chiesto di parlare presto il motivo lo lo capirete da soli
Ma credo che la prima cosa sia un ringraziamento a tutti i comitati referendari perché molti di questi comitati come dire dopo la gara si stanno in modo molto generose molto volontario stanotte organizzando in un referendum che è molto difficile
Io credo che alcune cose dovremmo sollevarle senza polemiche la prima eh
Nella prima fai c'è stato una straordinaria censura nei confronti di questo referendum questo referendum che si occupa di potere di incompatibilità di pubblicità
è un referendum che in qualche modo è sparito è scomparso noi assistiamo ormai ogni sera alcune sceneggiate sulle reti Fininvest anche i presidenti di commissione
Credo che forse sia giunto il momento con molta non violenza e serenità
Di porre al Presidente della Repubblica al Garante la questione della strage di pari opportunità e di legalità che è in corso questo è un Paese nel quale serenamente un presidente di Commissione cultura post colloquiare ogni sera insultare e aggredire offendere e così altre persone con un uso violento della comunicazione e cancellare alcune televisioni letteralmente queste persone che discuto di referente
Nonostante queste difficoltà sta crescendo referendum io voglio dare alcune indicazioni di lavoro per accogliere le l'appello di Semenzato per le prossime settimane
Tenendo conto con molta nettezza che questi non sono i comitati referendari dei finti ma neanche di progressisti questi sono i comitati referendari di donne e uomini diverso e di associazioni laiche e cattoliche
è un referendum che nasce tra le associazioni che mette persone diverse assieme se venisse concepito come referendum day vinto la rivincita dei progressisti io non lo firmerei questo referendum dobbiamo abituarci a lavorare tra donne e uomini diversi tra movimenti diversi credo che questo stiano facendo i comitati referendari che ho visto in giro per l'Italia
Guai se l'avessimo la caratterizzazione di alternativa una caratterizzazione di sconto tra le sinistre e le destre perché molto più ampio questo referendum e perché coloro che credono lo Stato di diritto sono molti di più dello schieramento di progressisti pensate a don Dossetti ai Comitati per la difesa della Costituzione
Ha una forte presenza del mondo cattolico guai a non capirlo quaglie a non continuare a dialogare con queste forze allora
Vediamo alcune cose possibili la prossima settimana le suggerisco alcune al Comitato l'ha già fatto
Credo che da tutte le forze politiche e lo chiedo anche a chi parlerà dopo di me di impegnarsi nell'elezioni europee
Nelle ultime manifestazioni chiediamo a tutte le forze politiche dai popolari a Rifondazione ovunque sia possibile di fare i banchetti per autogestire la raccolta delle firme quindi puntare sulle europee
Si vota il dodici e sulle amministrative in molte zone è possibile chiedere alle forze politiche rispetto tenuto la mia di raccogliere le foto di raccogliere le firme che lo quello sì è una cosa possibile
Prima questione
La seconda questione sfruttiamo i luoghi dove la gente già si associa sono partite oggi ho visto qui detti di Prisco so che ha già dato la disponibilità partono a giugno moltissime festa dell'Unità
Pato alcune feste patronali e popolari credo che laddove sia possibile vada immediatamente trovato un aggancio fra raccolta delle firme dentro le feste
Le edicole hanno già dato molto mi permetto di suggerire iniziative nel mese di giugno e luglio avremo le zone come dire dove ci sono le vacanze
Che sono stracolme di persone io penso ad un'iniziativa proprio mirata sulle località marine con le edicole con i comitati referendari dalla costiera tirrenica adriatica cioè usare la fantasia per moltiplicare la raccolta di firme
I milioni di firme il traguardo
Io però vorrei fare due proposte
E su queste chiudo padri prendevano gli amici del Gruppo di Fiesole
Guarda io ho capito una cosa che ho fatto una quarantina di assemblee sul referendum e gli esiti sono stati nefasti dalla mia gola
Ma una cosa ho capito dovunque sono andato nei paesi piccoli e grandi
Mi hanno detto ma questo è un gioco di società raccogliamo le firme poi ci Sogliano o questi comitati per l'informazione sono una cosa seria e solo l'avvio di una grande battaglia per rendere sostanziale l'articolo ventuno della Costituzione il diritto a comunicare ad essere informati
Questa è l'ambizione del referendum noi diamo una firma per abrogare ma chiediamo contemporaneamente una firma per costruire guai se dessimo come taluni momenti è stata data l'impressione è un grande referendum di rivincita contro l'imprenditore privato no questo è un grande referendum positivo
Che era una parte proprio delle leggi anti europee fuori dalla storia e dall'altro individua un percorso di costruzione di una nuova legge del sistema delle comunicazioni che metta al centro i diritti delle cittadine e dei cittadini
Questa grande lamento che è sparito in questa stagione allora io chiedo che i comitati permanenti si analizzi se è possibile fare un ordine del giorno che questi comitati referendari raccolte le firme diventi o comitati permanenti
Ma comitati permanenti significa che possono fare una serie di cose che vuol dire essere collegati non a gruppi progressisti ma i parlamentari che ci staranno perché questa volta la revisione della legge Mammì non sia un frutto di pochi ma sia una discussione collettiva diventi o delle sorte di garanti popolari cioè noi parliamo spesso di public company azionariato autogestione pensata la vicenda L'Italia Radio ad alcuni strumenti di comunicazione che rischiano di morire
Credo che i comitati per l'informazione possono essere luoghi di alfabetizzazione di costruzione di tutelare la libertà della comunicazione
E io lancio una proposta che spero sia raccolta non solo di costituire comitati referendari ma di arrivare entro il mese di ottobre alla prima assemblea nazionale sul diritto a comunicare
Nella quale si confronti ore diversi podi di revisione delle leggi nel settore della comunicazione cioè che non sia delegata agli esperti Marini sia per la prima volta una discussione collettiva che metta assieme le competenze le tecniche e la partecipazione popolare al diritto alla comunicazione quello che non siamo mai riusciti a fare
Ecco perché credo che occorra puntare dritti al milione di firme non facendosi coinvolgere parla della campagna contro questo referendum e fatta tutta presentarci come un residuo del Medioevo solo quelli che vogliono chiudere chiudere chiudere chiudere e lo stesso slogan della campagna elettorale
Io vedo che a questo si debba reagire non solo indicando il percorso positivo ma anche rispondendo con molta nettezza i nostri referendum badate che riguardino la Fininvest come la RAI quando si pone il tema la raccolta pubblicitaria riguarda Publitalia come riguardarsi pre
Quando si pone il tema del duopolio riguarda la RAI e la Fininvest come riguarda De Benedetti Agnelli
Questa è un referendum assolutamente positivo non è un referendum a chiudere e a moltiplicare le bucce a moltiplicare una distribuzione a moltiplicare i sogni Nora chiuderli guai si accinga a Biassono
Qualcuno e dà un'interpretazione che mi fa paura
Ogni tanto sento dire ma sarà un movimento di resistenza sessantottina padre questa fregnacce più grosso
Questo è un movimento che si colloca all'altezza dei più grandi movimenti dei consumatori dell'Occidente quando un Paese sviluppò una forte tendenza i consumi parallelamente si sviluppò una forte tendenza l'autorganizzazione cittadina dei cittadini
Queste ore freno che si con la propria la parte più alta del movimento dei diritti dei consumatori nell'Occidente
Credo che questo dato dovremmo riuscire a saltare
Mi pare che tutto sia non ci sia altro
Se posso dire una cosa che invitare a coinvolgere tutti i parlamentari
Anche con una lettera sono tanti parlamentari pattisti popolari progressisti di invitare in quest'ultima fase essere presenti almeno a un'assemblea a partecipare a questo referendum perché credo che sia necessario per noi cogliere il il risultato
Un'ultima cosa voglio dire concludo su questo
Io non so come comitati referendari stiano vivendo questa esperienza
Io so che molti luoghi dove sono stato
Ho visto una cosa che non vedevo da anni questa la prima cosa che si discute del diritto comunicazione
Tra movimenti associazioni diverse alcuni mi hanno detto
Che disgrazia ci tocca stare nella stessa stanza con persone distanti da noi
Che MiTo nel mondo cattolico del mondo laico
O che imita nelle associazioni io vorrei che riflettessimo che questa non è una disgrazia che il referendum sulla legge Mammì è uno dei pochi luoghi oggi dove persone diverse stanno discutendo assieme
Questa non è una disgrazia questa è una delle senza del referendum questo è un referendum che odia come dire il mondo in divisa
Che odia le persone che si vestono tutte uguali col distintivo queste un referendum che odio una comunicazione con l'elmetto questa un referendum che chiede la moltiplicazione delle culture delle voci
Se io dovessi dire cosa mi piace di questo referendum che ha costretto a me e a girare in mezzo ai movimenti alle associazioni più diverse
E mi ha costretto a sentire tante voci non avevo sentito in campagna elettorale questione preludere a differenza della ricchezza vorrei che questo dato anche nel nostro modo di comunicare in positivo con un minimo di allegria io oggi non ce la faccio
Fosse un elemento che riuscissimo come dire a far risaltare io sono convinto che se raccogliamo le firme non usciamo a fare i comitati referendari e siamo riusciremo per la prima volta non è mai accaduto non riusciremo a convocare la prima manifestazione nazionale sul diritto a comunicare
Io ho visto che questo periodo sognano tutti sogna Berlusconi sogna suo cugino sole un paese in cui si sognano la mattina la sera
Io soffro d'insonnia mi auguro mettendo assieme tante difficoltà a dormire che abbiamo tanti di noi invece di realizzare una cosa concretissima dopo il venticinque aprile dopo la manifestazione sulla scuola riuscirà a darsi un appuntamento che non è solo di protesta
Di presentazione della proposta ma anche di presenza cioè dire il diritto alla CUB alla comunicazione è una cosa che ci riguarda grazie
La parola al presidente dell'Arci Rasi Meli subito dopo Alfredo Galasso
Brevissimo anche perché sono d'accordo con moltissime delle cose che ha detto adesso Giulietti e anch'io non posso fare a meno avendolo promesso a alle alle associazioni che compongono il sistema dell'Arci in particolare i nostri circoli di chiedere qui
Che tutti coloro che hanno aderito a referendum facciano il massimo sforzo nelle prossime settimane per ampliare la gamma dei soggetti che è direttamente impegnato nella raccolta delle firme nell'organizzazione dei tavolini
Mi riferisco ai partiti mi riferisco alle organizzazioni sindacali mi riferisco a tutti i soggetti che hanno aderito alla campagna referendaria
Noi stiamo dando tanto speriamo che non abbiamo dato ancora il massimo che si possa ulteriormente anche da parte nostra apportare un contributo ulteriore però è assolutamente importante che si ampli nelle prossime settimane per mantenere il trend che diceva Semenzato
Bisogna allargare la gamma dei soggetti che sono operativamente direttamente impegnato così come sono d'accordo sulla necessità di mantidi presentare un carattere aperto e positivo della campagna referendaria
In tutte le occasioni in cui mi si domanda se questo è il referendum anti Berlusconi non è referendum anti Berlusconi io
Intanto sono portato a dare una risposta molto semplice che è quella che quando noi abbiamo pensato questa campagna referendaria non è non potevamo minimamente immaginare che le cose a questa data del nostro Paese sarebbero andate in una certa maniera
E nessuno di noi lo sperava francamente e quindi credo che partendo da da questo punto dalla realtà vera anche della nostra discussione
Si debba fare uno sforzo propositivo perché non so se saranno mosche bianche ma io so che ci sono anche alcuni casi in cui alcuni elettori che hanno scelto
Ad esempio Forza Italia nella nella nelle consultazione elettorale del ventisette ventotto marzo firmano il il referendum
E credo che non sia retorico lanciare anche un appello in questa direzione se si vogliono togliere le ombre pesanti che gravano su questo governo bisogna secondo me insistere chiedere che anche questi cittadini anche questi
Elettori firmino per un referendum che chiede una garanzia democratica e che impone una revisione di norme che ci allontanano dall'Europa che certo lontano dalle democrazie sviluppate che creano una distorsione la vita democratica
Del nostro Paese che si progetti un diverso sistema dell'informazione italiano più aperto più pluralista e così via dicendo
Lo dico perché nell'attività concreta dei banchetti poi questo si incontra questo tono della discussione questa interlocuzione concreta con i centralino che viene lì domanda magari espone la sua contrarietà oppure espone come dire il suo caloroso sostegno a questa campagna
Referendaria e siccome sequestrata dall'informazione ufficiale
No la discussione su questo referendum credo che intanto dobbiamo potenziare al massimo quella di cui disponiamo cioè il contatto con la gente che il contatto con i cittadini
Dopodiché sono d'accordo anche sul fatto che durante questa esperienza di campagna referendaria noi dobbiamo riuscire a porre anche alcuni punti
Io non mando entro per diversi motivi in una diciamo al discussione molto articolato delle questioni che adesso dico però insomma
Il il rapporto tra l'informazione
Televisiva della carta stampata e quant'altro
E il confronto elettorale in questa tornata europea io ci aggiungo anche quella precedente mai questo torna da europea
è veramente qualcosa di insostenibile
è veramente qualcosa di insostenibile la campagna elettorale
Vives di molti condizionamenti ma il fatto che non si riesca in nessun modo ad avere una cronaca me meno che degna di queste de di questo confronto politico
Così importante così di fondo diciamo per le scelte che stanno di fronte al nostro paese credo che sia veramente un fatto scandaloso ma non possiamo continuare accettare che si possono avere tornate elettorali che hanno questo risvolto credo che anche diciamo le garanzie che si è tentato di introdurre son risolto in un ulteriore danno io almeno dico così molto molto brutalmente e credo che questo problema vada affrontato io non so con quali iniziative qui ne sono state
In qualche modo evidenziate a alcune alcune possibili iniziative ma questo è un punto importante l'altro
E lavorare perché la Costituzione e poi il mantenimento in prospettiva dei comitati referendari sia l'occasione unica e irripetibile
Per costruire quello che adesso Giletti chiamava un grande movimento per un'informazione pulita e democratica nel nostro Paese
Che abbia le caratteristiche dei grandi movimenti di di utenti di consumatori che ci sono in altri in altri Paesi in altre realtà che credo siano nella società che viviamo una linfa vitale irrinunciabile
E credo che debbano essere
Anche il riferimento concreto
Per un dibattito culturale
Politico
Che ci possa consentire di arrivare da un lato anche ad un impegno propositivo
Perché anch'io vedo questo rischio su questo come su tante altre questioni
Che già stiamo affrontando si stanno affrontando in questa fase di passare per quelli che vogliono difendere tutto così come
Daremo un segnale veramente negativo in questa direzione
Allora bisogna che noi pensiamo alla progettazione di un movimento di una continuità di iniziativa entro la quale vi possono essere lo spazio concreto per avanzare un grande sforzo di ricerca propositiva
E che affranti anche i grandi nodi del rapporto tra l'informazione e la formazione culturale complessiva del nostro del nostro Paese
è un tema molto importante che coinvolge un grande dibattito tra quella componente di intellettualità oggi importante di prima linea che sono gli operatori dell'informazione
Che deve rispondere ad interrogativi fondamentali che che ci sono che ci sono mai se io posso parlare non di una realtà di
Di un insieme di di situazioni di esperienze dirette di vita dei cittadini ma anche di grandi movimenti culturali che hanno veramente una difficoltà di accesso enorme alla alla informazione
Che non sono privi di comunicazione tanto che riescono dà vita grandi mutamenti degli orientamenti culturali profondi del nostro paese della nostra società
Ma che hanno difficoltà ad essere riconosciuti e ad essere come dire acquisiti come
Interlocutori positivi Contini non episodici non occasionali non marginali del del mondo del dell'informazione non si tratta qui
Diceva assai con utile rudezza e non si tratta qui di rivendicare il ruolo la presenza la visibilità degli stati maggiori no delle realtà della cronaca positiva di un'Italia viva
Che vive la democrazia di questo Paese positivamente che vive propositiva mente
Il processo di trasformazione della società italiana della nostra democrazia e che deve poter avere un accesso non tanto per un diritto concesso ho contrattato quanto appunto per un positivo orientamento culturale pluralistico che deve animare la la vita dell'informazione e questo chiede
Un dibattito forte un confronto tra tutti anche tra coloro che sono come dire uniti in questa campagna referendaria perché un problema che ci riguarda tutti riguarda diciamo non soltanto la deontologia ma la qualità culturale anche del lavoro del del giornalista
Grazie ad altre belle Alfredo Galasso subito dopo il direttore di Avvenimenti Claudio Fracassi
Io sono un son d'accordo con le proposte anche le valutazioni facevo un momento fa Giulietti
Stefano Semenzato ha già ricordato che quando furono pensati i quesiti referendari e poi elaborati si era molto lontani dalla cosiddetta scesa in campo di Berlusconi
E fra i tanti possibili ritagli della legge Mammì noi ci siamo concentrati fin dall'inizio sulla eliminazione o la riduzione di quelle norme che costituivano un vero e proprio monopolio dell'informazione
Io quindi voglio sottolineare il fatto che questo referendum tende ad eliminare o a ridurre un monopolio dell'informazione
Vorrei però anche ricordare che strada facendo è accaduto per il monopolio dell'informazione si è fatto forza di governo
E questo ha determinato uno stravolgimento dell'ordinamento democratico e di un principio elementare di legalità costituzionale
Ecco perché io credo questo referendum è diverso dagli altri ed ecco perché stiamo raccogliendo via via un consenso un'adesione anche un risveglio di interessa e che probabilmente non immaginavamo che fosse quando abbiamo pensato il quesito referendario credo che di questo dobbiamo tenere conto ecco perché sono d'accordo particolarmente sulla necessità di pensare alla tappa
Della raccolta del milione di firme come una tappa politicamente importante alla quale fare eseguire una serie di altre tappe di tipo anche
Propositivo
Vorrei anche sottolineare un altro aspetto che riguarda proprio il punto della democrazia le cose che ricordava Orlando in questa nota mi sembra di dover le rimarcare in questo senso particolare
E il sistema
Maggioritario uninominale
Crea un
Uno squilibrio nell'ordinamento democratico
Nelle nella rappresentanza nelle modalità della rappresentanza e quindi dell'espressione
Della volontà legislativa rispetto alla quale il referendum rappresenta e riprende un grande rigore democratico
Perché
Rispetto a il principio fondamentale della libertà di informazione
Della riduzione di un monopolio di fatto esistente giuridicamente sanzionato è possibile che noi ci ritroviamo con altre leggi nel settore e in altri settori che questa maggioranza che non necessariamente rappresenta proprio per quel sistema che si è introdotto la maggioranza nel Paese
Pone di fatto uno stravolgimento del principio costituzionale allora
A parte la garanzia della Corte costituzionale resta il fatto che bisogna in qualche modo tenere presente che cosa significa la volontà popolare che si esprime attraverso anche la possibilità del ricorso al referendum
Io non sono stato mai un appassionato sostenitore del referendum ma in condizioni diverse quindi questa è una grande esperimento di democrazia che anche un significato come dire concreto e simbolico al tempo stesso rispetto a ciò che ci attende intorno ad altri diritti e ad altre libertà fondamentali
E badate che ciò che sta accadendo adesso in questa campagna elettorale che ci sta facendo vivere una condizione lontanissima
Dall'Europa e dal resto del mondo dove vige un qualche ordinamento minimamente democratico e anche deriva come dire in qualche modo sancito dal fatto che esiste un garante dell'editoria il quale si sta risolvendo ad essere per questo genere di legislazione per il clima politico che si è determinato un garante del monopolio di fatto non un garante della libertà di informazione
Quindi io intendo in sottolineare rispetto ai temi della libertà e della democrazia il significato diciamo sperimentale
Di grande laboratorio democratico che acquista questo referendum è il fatto che dunque si deve inserire come mi pare stia avvenendo attraverso anche la vivacità di questi comitati all'insieme delle idee che si manifesta non i tanti comitati ai quali io come dirò in qualche modo partecipato nella nella discussione così una vivacità questa vivacità dà il segno di un tema profondo largo che riguarda in qualche modo la tutela di libertà della libertà e della democrazia in tutti quei settori nei quali questo meccanismo e questo sistema politico come si stava sviluppando provoca o può provocare violazioni
Gravissime sotto come dire a leggi da di una formale legalità
Rispetto ad alcuni principi
Costituzionale
Grazie che avanzo adesso Claudio Fraccarossi dopo segretario di Rifondazione comunista onorevole Bertinotti
Io volevo fare treni e tre proposte comunque sottolineare tre punti
Il primo riguarda la necessità di aumentare o di evidenziare nella nostra propaganda il fatto che le firme avvengono anche nei comuni presso le segreterie nei non so se sia diciamo il caso che i comitati referendari o quello nazionale preparino anche una cosa propagandistica un manifesto o qualcosa che possa essere che posso sottolineare questo elemento perché una delle caratteristiche fondamentali di questo referendum per quanto ho potuto capire girando un po'per l'Italia facendo assemblee partecipando a banchetti
è che c'è una grande capillare disponibilità
Forse più che in altre circostanze diciamo una disponibilità spontanea non sollecitata forse c'è più offerta
C'è più domanda che Offerta di firmare e quindi credo che l'elemento comuni possa diventare non le cento cinquanta o cento mila firme che sono fisiologicamente così acquisibili ma può diventare una messe di firme molto più alta
Il secondo punto riguarda i rappresentanti delle forze politiche che sono qui presenti e che sono molte e che credo siano la testimonianza di come questo referendum abbia investito una affetta importante del mondo organizzato io credo che oltre alla presenza della tematica referendaria dei banchetti né i grandi comizi sia utile che almeno negli appelli di chiusura o nelle o nelle campagne o nelle
Tribune
Elettorali
I rappresentanti delle forze politiche che condividono la firma referendaria facciano esplicito cenno alla loro adesione alle referendum
E all'invito a firmare questo referendum come referendum tipicamente europeo e non mi soffermo su questo punto perché è stato chiarito
La terza questione credo che noi dovremmo possiamo farlo con le nostre diciamo modeste forze di avvenimenti o potremmo concertarlo in altra maniera ma credo che sia utile
Preparare una sorta di piccolo vademecum mi informativo più ampio di quelli che noi abbiamo dato come volantini diciamo un piccolo libretto
Ad altissima tiratura che possa essere disponibile per colori per coloro che firmano per coloro che vogliono firmare dando una informazione su qual è la legislazione in tutti i Paesi del del mondo civile quali sono le anomalie italiane quali sono le proposte
Dei comitati per un'informazione pulita
E infine vorrei rilevare un una esigenza che è stata posta da molti ma ma che secondo me fa questo riferendo ma diverso da tutti gli altri
Credo che noi abbiamo fatto bene
A innanzitutto a partire prima a partire molti mesi fa
In secondo luogo a collegare e l'iniziativa attivisti che ha diciamo di raccolta
Anche con uno sforzo supplementare e anche rischiando di distogliere l'attenzione dalla materiale raccolta delle firme
Abbiamo fatto bene a collegare questa raccolta credo che sia la prima volta che accade in un referendum a collegarla ad una enorme straordinaria iniziativa capillare nazionale di discussione di dibattito e credo che siano molte centinaia le assemblee che si sono tenute per quanto mi risulta la domanda sta crescendo so che queste faticoso so che poteva esserci il rischio di appunto distogliere forze ma credo che questo segna una differenza fondamentale
Cioè io credo che noi stiamo assistendo ad una cosa che forse ha anche diversa da un movimento di consumatori stiamo assistendo per la prima volta in un paese europeo
E sicuramente per la prima volta nel nostro Paese alla nascita di un movimento d'opinione pubblica organizzato e su scala nazionale sui temi cruciali dell'informazione credo che questo su scala europea non era mai avvenuto sia un fatto di straordinaria importanza
In Italia perché emerge per la prima volta con forza di massa il tema del diritto all'informazione badate stiamo lottando per l'affermazione di un diritto moderno che finora non veniva percepito come diritto io credo che questo movimento abbia questa dimensione non usiamo la parola storica ma sicuramente dirompente
Credo quindi proprio perché si collega non ad un referendum è soltanto non ad una occasione legislativa soltanto ma l'affermazione di un grande diritto civile moderno che questo movimento debba restare i comitati debbano organizzarsi come comitati per un'informazione pulita
Debbano applicarsi non solo all'elaborazione ma anche all'iniziativa
Ti chissà che controlla la stampa locali
Chi è l'interlocutore della stampa locale di cui spesso ci lamentiamo
Tutto tutto questo che noi finora siamo stati soltanto coloro che hanno subito l'informazione dico come cittadino e non come giornalista io credo che per la prima volta questi comitati possono diventare gli interlocutori
Del sistema dell'informazione e quindi possono come dire stabilizzarsi organizzarsi darsi forma come nuovo grande soggetto politico
Grazie per lasciarsi l'onorevole Bertinotti e subito dopo Giovanni Benzoni del comitato per il referendum di Venezia e provincia
Ma credo non sia il caso che io tende a dire delle cose che voi sapete meglio di me
Sulle questioni riguardanti il referendum voi presso tre osservazioni
Connesse al questa a questa iniziativa
La prima legata al momento politico-militare
Che noi dobbiamo trasmette avviene trasmette la consapevolezza che siamo facendo un'operazione attraverso la quale ci proponiamo di introdurre nella città italiana degli elementi di democrazia
Di riconquistare di immettere gli elementi democrazia questa operazione bisogna sapere in controtendenza la città italiana viene oggi
Diciamo così
Piove sulla società italiana piovono tanti elementi neo autoritaria democratici piovono in molti modi
E attraverso la profondamente la città italiana l'immissione di un elemento di democrazia e a questo punto di vista un elemento assolutamente essenziale
Questo elemento di democrazia riguarda sia l'obiettivo che la forma l'obiettivo infatti è quello di intervenire su un settore strategico delle democrazie come comunisti di massa
La forma è quello di un referendum attraverso la quale già concretamente così
Si può tentare di fare fronte a quel processo e a quella tendenza i passi imitazione delle masse che una parte costitutiva e organica all'introduzione di elementi né autoritarismo lascia italiana
Obiettivo è forma vanno valorizzati diciamo in questo contesto secondo i materiali né autoritari
Io credo che noi dobbiamo anche agli affetti di rendere più vasta
E più mobilitata
La forza di persuasione nella raccolta delle firme
Mettere molto in luce contro chi ci battiamo e contro che cosa
Noi abbiamo davvero oggi siamo rischiamo di essere sommersi da questa continuerà manifestazione e costruzione graduale per dosi omeopatiche di elementi di autoritarismo
Abbiamo visto allo studio del governo
La figura del Presidente del Consiglio anche grande proprietario rapporto era sono sta l'ingresso ai ministri fascisti
L'introduzione crescente di elementi di fastidio di insofferenza per ogni forma di dissenso di critica e coinvolge anche la massima carica dello Stato
Un atteggiamento di passione crescente conto con ogni forma di conflitto
E insieme a questo una tendenza a riorganizzare la società in modo da di privarla di qualsiasi elemento che o dal basso o dall'alto segnale interveniva sulle scelte dell'impresa e mercato
Appunto fenomeni passivi trazione dal basso e destrutturazione di tutti gli elementi possibili di intervento nell'economia le privatizzazioni hanno essenzialmente questo compito e il compito diciamo così parallelo a quello della precarizzazione del rapporto di lavoro allora
La questione di formazione va assunta credo come un elemento di una grande risorsa strategica contro questa tendenza alla costruzione di un regime né Oto ritaglio o almeno ademocratico
Ed è per questo che io credo che abbia ragione ma io sai quando ci viene ci ricorda che le questioni formazione riguardano diciamo così il rapporto complessivo del con il cittadino
Senso taglia dimenticarsi chiedendo al cittadino c'è anche l'avvocato cioè c'è una condizione di alienazione di oppressione e di spoliazione di elementi di conoscenza che adeguato direttamente il lavoro
E che costruisce una parte importante di questo elemento noi lo tocchiamo soltanto diciamo
Periferica mente questo tema con il referendum credo che dobbiamo recuperarlo con con maggiore forza e con maggiore evidenza in ogni caso assumendo questa questione delle comunicazioni di massa come una questione insisto di forma e di sostanza democrazia non solo di forma
Lo sapevano i vecchi economisti quando parlavo della scuola sapevano che non si poteva pensare a Doha un esercito democratico
Salt soltanto per la sua il suo faccione
Ma che l'esercito democratico parla passava attraverso del resto lo recita così costruzione italiana la possibilità di rimuovere quelle condizioni sociali che fanno ostacolo all'esercito democratico
E da questo punto di vista la formazione era individuato precisamente comune elemento di questo genere oggi le comunicazioni di massa a occupano quella quella condizione strategico che aveva il pace ha forma Tivo e che c'era ancora oggi nella città italiana
E io trova lo attivato interpretata così la nostra iniziativa non semplicemente come una giusta battaglia contro l'oligopolio
Non semplicemente come un elemento diciamo di ripristino dei ai gole
Largamente stracciate quotidianamente come si vede in questa campagna elettorale in cui le disposizioni del garante vengono sistematicamente violate anzi non considerate da una delle parti di questo vino polli in particolare come la Fininvest
Non non solo questo seppure queste necessario ma anche l'apertura di un canale che individuando nelle comunicazioni di massa un elemento strategico la democrazia
Simile a quello che sta nel pasto la scuola è capace persino di sussumere i processi formativi ne faccio una grande battaglia di democrazia
In questo senso
Credo che dovremmo anche imparare
Da una modalità di lotta come quella scelta sulla scuola con la recente bella manifestazione perché anche su questo tema io penso che insieme alla campagna referendaria si possedevano costruita dagli elementi mobilitazione di massa
Momenti di mobilitazione di massa e questo è il terzo e ultimo l'evento che volevo porre che devono tuttavia aveva una precipitazione politica immediato io credo che questa nostra discussione sarebbe davvero scissa tra forma e sostanza se non affrontasse di petto la questione della STET
Non si può pensare
Di costruire una democratizzazione i sistemi di comunicazione di massa lasciando a fare lo paga la l'operazione di privatizzazione della STET
Per dire una forma più volgare noi davvero cominceremo a Paola Palaia distale quando le bestie sono già uscite se gli lasciamo fare l'operazione di produzione di la Spezia quest'operazione PUE così strategicamente decisiva che noi oggi vogliamo fare dava non avrebbe un piombo nell'ala avrebbe segato le ali
Allora questo è un punto che va messo all'ordine del giorno
Come apriamo una battaglia come di affrontare su questo elemento non era vecchia quella vecchia querelle tra pubblico e privato non è che siamo qui a dire ci vuole istanza statalista contro l'istanza di privatizzazione non è questo il punto
è che se si privatizza la stele
Allora tutto il resto viene a cascata perché la possibilità di competere su scala mondiale con le grandi concentrazioni che vanno crescendo si in un salto qualitativo promosso anche dall'innovazione tecnologica dati da satellite Sato talmente inerte
A quel punto la discussione sul finanziamento della RAI diventa pur necessaria diventa ridicola perché sei di fronte ad una ad un elemento uno in una scala che stanno in due e a mille avviene il terreno che la sfida oggi impedire la prenotazione della STET difendere suo carattere pubblico è una condizione preliminare
Per potere aprire una discussione che metta in connessione la televisione la telefonia
E computer e i processi formativi
E che pensa possibilità di modificare strutturalmente il sistema di comunicazioni costruendo nascita multimediale dentro la quale possono crescere gli elementi di partecipazione di democratizzazione delle comunicazioni di massa che noi rivendichiamo con la traiettoria indicata con il referendum e allora dobbiamo credo connette questi due piani lo sviluppo e la campagna per la raccolta delle firme referendarie e una mobilitazione di massa per fermare la preparazione dell'aspetto grazie
Grazie perché da Giovanni Bazoli del comitato promotore fallendo di Venezia e provincia subito dopo Vincenzo Vita del Partito democratico della sinistra
Mi trovo d'accordo con molti degli interventi che sono stati fatti però
Io ho l'impressione che bisogna introdurre qualche elemento di criticità maggiore
Rilevato dalla esperienza concreta
Il comitato di mirano un Paese città della provincia di Venezia ieri sera mi telefonava i dati della raccolta delle firme
Realizzato da loro
Ha fatto due banchetti centonovantotto firme ammirano
A Noale
Che è un Paese grosso rilevante dove credo gli iscritti solo gli iscritti a tutte le organizzazioni promotrici di questo referendum raggiungano almeno le trecento quattrocento persone annuale
Le persone che hanno firmato questo referendum sono otto cosa intendo dire con questo intendo dire che rilevare un dato che è stato già rilevato da molti ma che a mio modo di vedere abbisogna di un approfondimento
Cioè noi anche nella raccolta delle firme assistiamo a una situazione a pelle di leopardo
Dove anche nella Costituzione nella realizzazione dei comitati locali
Non sempre e non dappertutto corrispondono questi comitati locali nemmeno al Comitato nazionale così come è stato fatto
Spesso e volentieri c'è una persona impallinata che si dà da fare e realizza le raccolte
Allora questo che è un dato positivo
Deve far riflettere anche sui successivi processi organizzativi che si vogliono realizzare quando si lancia la parola giustissima la parola d'ordine
I comitati referendari continuano oltre la raccolta delle firme perché esprimono qualcosa di nuovo
Cos'è questo qualcosa di nuovo che esprimono a mio modo di vedere esprimono una sia pure in molte molti aspetti confusa percezione che intorno all'informazione
Si gioca una partita essenziale che come diceva prima fra casi attiene al diritto dell'informazione
Su questo però badate non ci sono nemmeno gli iscritti da un punto di vista di testa
Non ci sono nemmeno di iscritti alle organizzazioni Pro che hanno promosso il referendum la battaglia per un'informazione pulita attraversa tantissime forze allora sappiamo trasformarla
Io un pezzo reale
Di quei comitati di difesa della Costituzione
Un pezzo reale dei comitati di difesa della Costituzione altrimenti abbiamo perso la partita raccoglieremo anche e credo che basta darsi da fare si superano larghissimamente il milione di firme sì possiamo darci realisticamente anche l'obiettivo dei due milioni e sarebbe importante
Alzare il tiro tonici meglio di no ma io credo che è fattibile
Posso portare dati di come da la campagna che è partita con difficoltà ad esso sia stia crescendo e di fatto ancora adesso le organizzazioni tradizionali non hanno speso
Neanche un dito della loro capacità organizzativa per questo referendum per raccogliere le firme
Io ho visto facendo banchetti
E sabato scorso facendo banchetto solo sabato dopo che sull'Unità è venuto fuori che non ha mai parlato di questo referendum dopo che è venuto fuori l'appello di Occhetto mi sono arrivate persone che mi ha detto
Questo era firmare l'cos'è questo dico referendum cerco di spiegare no no me l'ha detto Occhetto firmo bene
Però tutte quelle queste firme raccolte in questo in questo modo vanno vanno recuperate per una effettiva battaglia culturale
Allora cosa vuol dire questo vuol dire che secondo me anche in ordine a questo referendum resi registriamo con lo stesso meccanismo che c'è stato per i il venticinque aprile
Che c'è stato per la battaglia sulla scuola dove c'è una reazione e una capacità di comprensione del problema più vasta delle capacità organizzative che abbiamo o si risponde io ho l'impressione che spesso e volentieri noi qui facciamo delle proposte anche delle ipotesi organizzative molto rituali
Badate che questo è il problema centrale non soltanto per la vittoria del referendum ma per la costruzione effettiva di un pezzo di democrazia
Allora su questa realtà di macchia di leopardo riusciamo a riflettere riusciamo a costruire per cui
Io faccio questa proposta noi dobbiamo prefiggersi in la Costituzione in ogni Comune d'Italia in ogni Comune d'Italia di un comitato referendario effettivamente attivo
Io quando ho per i dati di alcuni comuni dove Noale otto firme Pianiga due firme vuol dire varate che lì sono interi paesi
Che della libertà d'informazione dell'indipendenza dell'informazione non sanno mi
Masse scolarizzati a cui non me ne frega assolutamente niente allora
O si parte o questo comitato referendario nazionale riesce a capire trova gli strumenti perché io mi esprimo così dalle campagne
Nasca una forza e una capacità organizzativa per affrontare questo problema
Sul quale badate bene edicolanti giornalisti ci sono più con le loro forme di rappresentanza istituzionale che nella realtà pratica
A Venezia giornalistiche abbia visto venire a firmare per i banchetti o che si siano dati da fare sono davvero pochini
Molto meno di quanti erano dieci o quindici anni fa schierati su alcune battaglie allora questi dati vogliamo tenerli presenti se vogliamo tenerli presenti è possibile fare alcune cose allora dicevo la prima è questo davvero attivare con un'analisi organizzativa concreta un comitato in ogni comune perché nelle città bene o male dopo alla fine ci si arriva a far a trasmettere la notizia fa ragionare e via dicendo secondo
Le ha la proposta che faceva prima Fracassi riusciamo a fare io credo si dissi entro il quindici il quindici giugno al venti giugno
Uno libero un vademecum libretto che sia da un lato venduto in tutte le edicole a basso prezzo e dall'altro usato nei banchetti anche come forma di autofinanziamento in cui si apra dal problema del referendum si diano alcune infine prospettive sulla campagna dell'informazione politica dell'informazione pulita e insidia contemporaneamente anche punti organizzativi certi con l'appello
Terzo punto credo che sia da pensare da subito
Ad alcuni è stato già detto questi seminari di studio di approfondimento da farsi a settembre
Di lavoro effettivo da farsi possibilmente almeno nel nord sud e centro ripartiti in modo da avviare un meccanismo che è sia di studio e di informazione di massa d'un tempo
Grazie tensori Vincenzo vita subito dopo Gianni Minà
Ma la l'iniziativa di questa mattina mi pare abbia anche un contenuto molto concreto introdotto in modo molto solerte
Tito Cortese da Semenzato
Che voglio ringraziare anch'io per l'impegno che stanno mettendo insieme agli altri componente il comitato promotore in un referendum che finalmente sta decollando mi pare
Che è un si è rotto un po'quel muro di difficoltà che fino a un paio di settimane fa attorno al referendum sembrava ancora ergersi con tanti discorsi rotanti omissioni di discorso sul tema del referendum uno spirito dice ti cinismo che piano piano mi pare si stia rompendo e questo lo spirito con il quale pare PDS sicuramente vuol fare ciò tutto ciò che è possibile per la buona riuscita del referendum ma più in generale un'Area democratica
è bene che si impegni cogliendo la straordinaria occasione e questo referendum offre ho devo dire quindi fatta la chiusa a questo punto che dovevo a questa Assemblea in quanto diciamo militante del PDS la Regione io vorrei utilizzare quei pochi frammenti di tempo che credo ognuno di noi può sapere per dire una cosa
In questa occasione
Crede ancora più dirimente il referendum perché rispetta quando lo pensammo lo immaginavamo
Mettemmo assieme diciamo il comitato promotore
Superammo qualche dubbio
Rispetto a quel tempo che relativamente vicino comunque o la situazione si è ulteriormente aggravata e io trovo anche un pochettino sconvolgente e mi auguro che
Questa assemblea serva anche a dare in questo una scossa al dibattito sull'informazioni Rita
Il trombo sconvolgente che l'indignazione sia molto modesta anche nelle fila della sinistra
Cito tre questioni
è stato detto qui mi pare anche da Giulietti però io lo voglio dire in modo ancora più secco
Noi ormai stiamo compiendo in Italia in queste ore un regime sull'informazione si sta chiudendo il cerchio
Il ministro neo fascista Tatarella
A cui molti stringono la mano ci voleva un belga figlio di emigrati italiani perché ho visto recentemente in un'assemblea che molti anche nel mondo diciamo del degli operatori democratici dell'informazione naturalmente
Visto che il politico è autonomo tra virgolette hanno e come stretto la mano no non solo per non stringere le mani però devo dire che qualche
Anche qui qualche elemento ogni tanto di maggiore tensione sarebbe
Importante il ministro delle Poste
Neo fascista
Il sottosegretario la Presidenza del Consiglio Chiara la gestione dell'intero mondo dello spettacolo con quello che questo comporta per esempio l'indugio più visiva le provvidenze Roy sull'editoria
Gianni Letta e non aggiungiamo altro
La presidenza della come se la cultura della Camera Vittorio Sgarbi e lì è stato come è stato anche il caso di Ferrara Ministro Rapporti col Parlamento anche un atto io credo di esplicito disprezzo verso le Aule parlamentari cioè dare il segno tangibile di quello che poi conta il Parlamento fondamentalmente in questo contesto diciamo neo plebiscitario
Al Senato c'è una querelle nella maggioranza e qui diciamo ecco
Come quando insomma nelle
Si deve tifare no non una squadra che meno avversari somiglia a tifare per il leghista perché se va poi
L'ex radicale Stanzani con grandi complimenti alla pattuglia degli ex radicali da Taradash Stanzani che si stanno segnalando per la loro come dire
Volontà un po'da neofiti di appoggio spassionato alla nuova maggioranza Taradash candidato alla presidenza Rossini G. Lanza parentesi su questo punto
Io credo che fino all'ultimo minuto vada su sottolineato ciò che i gruppi progressisti hanno già detto che le commissioni di garanzia dovrebbero essere appannaggio dell'opposizione così vorrebbe un Paese democratico questa dovrebbe essere l'alternanza di cui la riforma elettorale era stata diciamo la premessa
Quindi un regime sull'informazione io guardate trovo e lo dico anche per svegliarci tutti noi un po'da questa specie di autocoscienza collettiva seguita al voto
Beh svegliamoci perché questo è il regime sull'informazione che dove ci vuole ancora di altro
L'abolizione per decreto nel sindacato non lo so cioè con lo deve a cadere ancora perché possiamo dire siamo in Italia a regime sull'informazione cioè che quando io ancora succedere che chiudano delle emittenti che la
Questo mi pare argomento su cui riflettere più di quanto ci vado fin qui per esempio c'è la cosa era come se le vigilanze io credo che vi sia una questione democratica molto
Seria concreta che non può essere neanche per un attimo tenuta in secondo piano
Secondo argomento la comunità europea ha richiamato più volte è stato detto ed è stato detto anche nei materiali di diciamo di dispiega del referendum
Il governo italiano per inosservanza della direttiva europea dell'ottantanove
Quella di europea che diciamo su tanti punti è stata violata ed in alcuni punti clamorosamente entro il sei di giugno al governo italiano è chiamato a rispondere su questo
Ennesimo richiamo della comunità ora il sei giugno è vicino al comitato referendario ha già detto che si farà un'iniziativa promise giù ma siccome è del tutto evidente che il sei giugno non accadrà nulla perché il governo italiano non è in grado di riformare anche qualcun che da qui al sei giugno e di rispondere in modo adeguato io credo che noi dobbiamo fare sulla questione cioè dell'Europa siamo anche in periodo elettorale dobbiamo fare un punto anche qui di qualità diverso e superiore rispetto a quanto finora è stato il tema europeo è una delle grandi questioni anche qui l'entrata o meno dell'Italia in Europa della democrazia italiana l'ultimo punto
Il più grottesco di tutti
Che io voglio sollecitare alla vostra attenzione qui perché trovo la cosa insieme
E come dire drammatica e e esilarante no in Italia abbiamo tre reti della Fininvest più ricorderete tutta la querelle attorno alle tele più di chi sono le tele più solo della Fininvest o no sì sono della fine sperato la mente fu dimostrato che no non è così detto eccetera eccetera
E si fecero tante battaglie la cosa insomma rimase lì ci fu nell'ex Parlamento nelle vecchie aule parlamentari un tortuoso iter che portò a vincolare la esistenza delle Grisoni pagamento
Almeno a una piccola cosa del tutto modesta del tutto inadeguata ma almeno una piccola cosa ci si diceva la concessione alle televisioni a pagamento però data sulla base di un Regolamento di attuazione di una delle tante leggine posto ma mi qual è un lamento non è mai stato fatto le tre tele più sono quindi tre televisioni pirata il cui status giuridico appunto è di televisioni pirata
Io mi chiedo perché mai questo come dire può essere tollerato cioè qual è una diciamo società minimamente diciamo
Regolata sul profilo degli ordini sordina menti che può tollerare
Un esempio così evidente di malversazione prime non è tanti per la televisione a pagamento che poi non è né non sono neanche l'aspetto più grave di tutto ciò che è accaduto come ovvio nel corso di questi anni Tanzi la tv a pagamento se fosse fatta col cavo col satellite sarebbe anche una grande di evolutiva del sistema quello che è grave è la più totale
E incredibile sfacciataggine con cui si è una piccola emittente non ha presentato in tempo i bilanci a norma dei decreto non ha la concessione ci sono alcuni poveretti
A cui va la mia solidarietà umana che stanno da giorni appesi ai tralicci a Monte Cavo ecco
Piccole emittenti del Sud naturalmente se poi tre tele più trasmettono avendo uno status simile a quelle prime ricorderete emittenti che trasmettevano dall'Argot della Gran Bretagna diciamo così l'inizio delle ecco quelle loro status in punto di diritto come dicono i giuristi ecco è questo non ricevesse non qualche così battuta di passaggio quindi la sua azione è più grande chiudo il referendum da più impegno ulteriore persino maggiore appassionato in questo periodo decisivo per la raccolta delle firme
Il referendum è uno strumento anche per svegliare le coscienze di tutti qui facciamo del referendum ma anche l'occasione per una battaglia civile democratica che oggi
è più indispensabile di ieri e con questo io credo dò la mia mi ulteriore diciamo impegno a questa battaglia l'impegno del partito murature la sinistra vi ringrazio
Allora Gianni Minà subito dopo il professor Rescigno
Molte delle cose che avrei voluto dire le hanno dette
Coloro che si sono succeduti su questo palco aggiungerò poche cose che mi sembra però fondamentali bisogna credo
Spiegare bene alla gente qual è la posta in palio
L'altro giorno il mio amico Riccardo Corato con cui avevo preparato un progetto di studio su come funziona la televisione negli altri Paesi europei che è stata poi la base dei un episodico cioè di una episodica scesa in campo nelle pare senti elezioni
Mi ha segnalato un articolo che de le mondi più amati di Ramone Ignazio Ramone
Che proprio partendo dal caso italiano
Titolava cittadini sotto sorveglianza
Le nuove armi del controllo sociale
Poi
Il titolo dei vari capitoli l'uomo programmato
Ha mai Strale elementi alimento per demagoghi
Impedire la ribellione eccitava anche un una frase di di pollo parlavi che un filosofo della conoscenza che dice tra tutte le illusioni la più perversa e credere che esiste una sola verità
Ecco
I francesi come sempre sono molto Lucidi e anche vanno direttamente all'obiettivo non è solo un problema di informazione pulita e di possibilità di tutti dire di di esprimersi
A e di avere tutti i tipi di informazione e il tipo di società che con la televisione
Tu vuoi formare o non formare il tipo di cittadino che stai crescendo con quali valori con quali miti con quali simboli con quali modelli di vita
Forse la gente che se seguire parli solo di informazione incomincia a dire quello di destra quello di sinistra quello di centro su queste cose
Sul sul che tipo di figlio sta crescendo per colpa o per merito della televisione può essere che
Reagisce meglio perché c'è molta gente che ormai vede questa nostra battaglia solo come ostilità vs signore più bravo di noi che è riuscito
A dare ottimismo al Paese e ha creare tre televisioni caliente dimenticando che in un Paese civile
Nel momento in cui erano in vendita il la verità Italia Retequattro di Mondatori e Italia uno di Rusconi si alza una ve un vero
Un vero ufficio antitrust e gli dice lei Berlusconi non può comprare
Perché lei possiede già una rete nazionale in qualunque Paese del mondo questo avverrebbe e in quel momento forse Berlusconi non sarebbe nemmeno diventato Berlusconi perché non avrebbe avuto tre reti ma una rete soltanto tra l'altro l'univocità delle tre reti perché già controllava la pubblicità con la Publitalia
Quando io ho parlato con i miei colleghi Santoro Costanzo Della possibilità del sogno di creare la United Artists di unirsi a un gruppo di professionisti e fare una televisione indipendente
Qualcuno a alla fine ha convenuto che questa è pura utopia perché fece finché il sessanta per cento della ricchezza
Per fare la televisione cioè la pubblicità e in mano un solo cittadino italiano non nascerà nessuna televisioni e moriranno le televisioni che già esistono
Il problema credo anche di fondo e far capire alla gente che la RAI può anche ritornare solo al cannone
Ma i soldi che era Lara illiberale nella pubblicità o vanno pienamente altri soggetti o veramente dispiegato un attimo fa Corato che uno studio di tutto questo
Vanno per iniziative culturali e didattiche di questo Paese perché un'altra cosa che forse bisognerebbe spiegare
Alla gente vedono dobbiamo solo proporre prendo spiegare il perché cioè che è una battaglia proprio di crescita o non crescita e de della della cultura del gusto dei valori della gente
Una
Credo delle dei fatti delle cose fondamentali a spiegare che sta nascendo un nuovo alfabeto che è quello della televisione dei satelliti e della telematica cioè dopo la la scritta dopo l'alfabetizzazione della gente che ora in teoria tutta in Italia sa leggere e scrivere c'è questo nuovo alfabeto se questo rimane nella mano di un relitto o addirittura di un solo Signore nella sua parte maggiore significa che noi ancora una volta come è successo nelle epoche buie della storia
Stiamo espropriando il paese di un suo diritto e pochi saranno i possessori del nuovo linguaggio del nuovo alfabeto questo invece va insegnato nelle scuole i soldi che si levano o da dalla concentrazione di potere che a Berlusconi oche leviamo alla RAI vanno dati perché tutto questo possa avvenire perché la gente Sat a sappia decodificare i messaggi che divengono della televisione sabbia leggere la televisione se no la gente schiava come nelle dittature
Tutto questo negli altri Paesi europei che si sono dati un organo un'organizzazione diversa da noi ed è strano che Paesi che non sono di sinistra non mi possono dire che la Francia sia con l'aveva sinistra o l'Inghilterra se una dalla sinistra o la Germania
L'hanno capito evidentemente delicato lettere è un bene pubblico che in Germania non viene dato nemmeno al privato un solo privato trasmette solo via cavo o via satellite
Noi questo dobbiamo spiegarlo alla gente colpirla su questo
Spiegagli quello che sta perdendo che quanto la televisione sta incidendo sulla vita delle dei suoi figli delle persone più fragili più deboli
E anche di chi che sta per essere espropriato della possibilità di esprimersi nel futuro che sarà riservata in questo modo solo a un'élite
Perché noi dobbiamo essere propositivi non può una volta che abbiamo ottenuto il referendum bisognerà non solo capire che cosa deve stabilire questo referendum ma anche che cosa noi vogliamo rifacendo la legge
Questo è il problema che credo di dovere sottolineare e di fondo si fa o non si fa un Paese con la televisione la telematica e lo sanno bene i nuovi dittatori grazie
Grazie a Gianni Minà adesso Giuseppe Ugo Rescigno del comitato promotore nazionale
Subito dopo che aspetta da molto tempo per la verità Gianfranco silenzi del sindacato edicolante selvagge della CGIL poi l'onorevole Giovanni Bianchi prego professor Rescigno se ha interesse a intervenire anche di tipo professionale in segno diritto al governo regionale un attimo Rosa scusate un attimo lei in fondo se potete abbassare il tono del brusio altrimenti si rischia si rischia di non capire
Insegno diritto costituzionale all'Università la Sapienza di Roma
Io ritengo che questo referendum
Come in parte per altri versi quello dell'anno scorso sul Senato
Siamo le faranno molto particolare non si tratta tanto di contrapporsi a livello popolare tra diverse opzioni che entro nel merito si tratta di un referendum in realtà i tipo costituzionale
Perché se noi cerchiamo di collocare l'attuale situazione di far normative di fatto per quanto riguarda i mezzi di comunicazione di massa in particolare la televisione
Io credo che qualsiasi costituzionalista degno di questo nome dovrebbe concludere che siamo al di fuori di qualsiasi principio accettabile alla luce del costituzionalismo occidentale quale serializzato gli ultimi due secoli non è una questione credo disputa aprile non è un caso che qui è stato ricordato in tutti gli altri Paesi comparabili con il nostro cioè Francia Germania Gran Bretagna Stati Uniti non c'è una situazione e non è neanche pensare in una situazione di questo genere
E allora io mi auguro che sia per la raccolta verso verso il delle cinquecento mila firme minime per poter addivenire al referendum sia soprattutto nella campagna che mi auguro lunga nella votazione emerga con chiarezza a questo punto
La
Volontà la necessità
Per il popolo italiano di dire a se stesso e di decidere democraticamente quale Costituzione vuole perché qui il punto è se noi vogliamo semplicemente mantenere un simulacro di costituzione
Un articolo ventuno che oggi rispetto alla televisione è vuoto di significato e qualcosa di scritto senza contenuto oppure vogliamo realmente crediamo realmente nell'articolo ventuno
Della libertà alimentazione al pensiero e quindi coerentemente creiamo una situazione normative di fatto che sia rispondente
Alla a alla costituzione cioè stiamo che faremo di cui stiamo discutendo qual è quale vuole essere deve essere la vera costituzione effettiva costituzione dei prossimi decenni e quindi io mi auguro che ci sia
Una grande battaglia consapevole a livello di grandi masse
Grazie professor Rescigno adesso Gianfranco silenzi del sindacato di collante stivaggio CGIL subito dopo l'onorevole Giovanni Bianchi
Ma io ho sentito il bisogno di intervenire dopo le parole i di Giolitti vecchio cortese che dava alla nostra categoria un
Un riscontro abbastanza positivo
Ecco noi diciamo che la di categoria degli edicolanti io parlo qui a nome di tutte le organizzazioni che hanno aderito a questo a questo Comitato referendario
è una categoria a disposizione di tutto il mondo dell'informazione
E lo ha dimostrato nei giorni scorsi ed è lì pronta ha dimostrato ancora
Ecco noi dobbiamo però evitare di perdere ma accentua rese possibile la problematica dell'edicola
Secondo noi porsi perché parte estremamente interessata è un vero terminale di ciò che sta avvenendo nella complessa galassia della comunicazione
Perché gli edicolanti italiani hanno aderito a questa a questa iniziativa
Perché prima degli altri probabilmente si sono sono stati consapevoli o hanno avuto l'opportunità di esserlo del pericolo forte che incombe fatta nelle in nel mondo dell'informazione
Le proposte di liberalizzazione della rete di vendita una proposte l'ibridazione selvaggia
Sono soltanto un po'un momento di partenza per ottenere un risultato definitivo come di vita si gli chiesi di chiedeva cioè quale altro anello manca questa catena per chiudere il cerchio dell'informazione in ma in modo egemonico in mano di qualcuno
Quando noi abbiamo costeggiato con tutte le forze democratiche che ci hanno dato una mano forte su questo problema
La liberalizzazione selvaggia dei punti vendita lo abbiamo fatto non già per difendere anche se questa è una parte evidentemente del problema in modo corporativo la corte la categoria che rappresentiamo ma perché sapevamo e sappiamo
Che questi tentativi non porterebbero altro che a eliminare
Sul mercato dell'informazione la piccola e media editoria la editoria locale con la quale mi pare lo stesso Pietro Agassi si richiamava oppure poco fa
Dando l'opportunità a coloro i quali gestiscono l'informazione nel modo in cui noi sappiamo
Di egemonizzare anche quel campo ovvero
Togliere dal mercato il piccolo e medio
Far rimanere soltanto quello che l'editore con la b maiuscola
Perché a me dà fastidio anche pronunciarlo
Riesce a controllare in modo che la gente poi trovi sul mercato soltanto quel tipo di editoria
Ecco che allora quel famoso cerchia quale ci facevamo riferimento poco fa si chiude
E italiani tutti grandi e piccoli che siano saranno costretti a leggere a pensare in un solo modo
Ecco il nostro pericolo iniziale che vedevamo e per questo abbiamo dico con con forte volontà con desideri partecipativo ecco aderito a questa a questo nostro impegno attuale quei sistemi ai quali faceva riferimento poco fa sono vecchi
Conosciuti vorremmo Nori viverli perché sono sistemi che hanno vissuto chi prima di noi ci ha preceduto e che hanno portato ad un ventennio in Italia che oggi si addirittura di di ancor più gravi di quanti non fossero quelli attuali di quelli dell'epoca
E gli edicolanti in Italia che hanno messo a disposizione nero rivendite nei giorni ventisei ventisette maggio sono pronti a rifarlo in qualsiasi momento questo sia ritenuto opportuno ma non solo mettendo a disposizione vuol mille punti vendita per i quali dobbiamo dirci la verità vera non c'è stata la copertura da parte dei comitati locali referendari non c'è solo la copertura mettere i banchetti nei punti che erano stati predisposti
Ma che hanno avuto di converso una richiesta da parte del pubblico dei lettori cioè del nostro pubblico quel pubblico che noi tutti i giorni
Conosciamo lo e approfondiamo nel nella nella conoscenza
Che è venuto da noi un po'inquietato per non aver trovato utili dove lo avevamo promesso il banchetto per la raccolta delle firme
E a questo noi i è questo noi abbiamo tutto spiegarlo avvenuto di dire le ragioni per cui non c'è stata l'opportunità di essere presenti o comunque avevamo preannunciato la presenza e abbiamo fatto in modo che questo appuntamento fosse rinviata ad altra data quando insieme lo fisseremo
Potremo anche proporre che al di là dei mille banchetti tutti insieme in ogni città importante o anche nelle piccole e medie città ci sia un punto vendita che possa essere il riferimento costante per tutti i cittadini che vogliono andare lì a firmare
E attraverso l'informativa che gli altri colleghi di quel rivenditore
Possono dare al pubblico dei lettori ecco forse riusciremo ad essere un momento abili aggregazione maggiore di quanto non siamo riusciti a fare fino ad oggi e permanente affaristiche quelle trenta mila firme che abbiamo stimato poter raccogliere delle duecento edicole di italiane nei giorni ventisei ventisette possono tramutarsi in centocinquanta mila firme perché crediamo che sia un obiettivo raggiungibili sì ma da parte nostra categoria almeno nei tempi più belli
Mi rendo conto che il tempo è brevissimo
Ecco due-tre cose sulle quali sono stato sollecitato a dare una anche un parere della delle nostre organizzazioni sindacali
Quei comitati che
Venivano
Richiesti come permanenti anche dopo la tappa referendaria
Ecco De credo che abbiano un ruolo essenziale così come veniva richiamato da qualche intervento precedente
Cioè noi abbiamo bisogno di comunicare con la gente con i massi con i lavoratori con i cittadini per far capire che il bene informazione qualcuno ricordò in maniera forte molto espressiva è un bene essenziale senza il quale noi compagni amici colleghi quello che volete siamo fritti
Siamo veramente fritti
Se non pace non trasferiamo né il cittadino né il lavoratore e noi possiamo farlo coi nostri dodici milioni i contatti al giorno che abbiamo col pubblico elettori
Il problema che senza un'informazione pluralista senza un'informazione libera questo Paese non avrà più futuro non l'avremmo fatto niente il se non un momento di aggregazione come questo ma senza risolvere i problemi alla radice
Finisco con una se volete con un'affermazione
Colorata
Di intanto cominciamo a pensare che l'informazione non sia soltanto un'informazione fatta attraverso un mezzo
Un un una una macchina maledetta che quella che appunto televisiva che accendiamo i spegniamo tutte le sere perché l'informazione non è solo quello
Aveva ragione chi mi ha preceduto dicendo che bisogna cominciare a a saper code del Déco diffidare decodificare immagini e parole perché non solo le immagini dal vano di codificate facendo entrare il giornale nelle scuole
Insegnando ai ragazzi a leggere e lì a decodificare se non facciamo questo tutte le nostre battaglie saranno perse saranno inutili saranno battaglie che noi abbiamo speso senza aver da contenuto un risultato definitivo
Ecco allora diciamo
Se volete con una sorta di slogan accendiamo le edicole
Facciamo sì che in quell'immaginario schermo
Sì non è dandogli fuoco evidentemente si tratta degli stessi trasferisca il messaggio quel messaggio che tutte le tv soprattutto di fronte la Fininvest non hanno saputo dare vi ringrazio
Grazie a silenzi adesso l'onorevole bianche siccome passata Lorna dobbiamo conclude mi raccomando di fare un momento di silenzio in sala
Noi cerchiamo di dare la parola a tutti subito dopo per il comitato promotore del referendum il Napoli Di Matteo
E poi rapidamente gli ultimi interventi prego l'onorevole Bianchi
Sarò telegrafico dapprima una buona notizia da referendario incallito che ne abbastanza esperto in particolare per quel che riguarda Milano la Lombardia alla resa dei tavolini è superiore a quella che conoscevamo per il passato
Quindi è un buon dato vuol dire una grande attenzione una voglia di partecipazione diciamo così che supera almeno in questo senso quella precedente
Le altre due cose che voglio dire la partecipazione dei popolari questo referendum il comitato ha incontrato la reggente Rosa Russo Jervolino cioè non soltanto la nostra disponibilità ma secondo una linea di opposizione che trovo assolutamente congeniale alla collocazione del partito vedremo anche non solo l'impegno vi sono alcuni nostri e candidati per le europee che si aggirano presso i banchetti diciamo così e e che credo che non mancheranno o le nostre proposte in questa direzione terza ed ultima cosa più rapido di così credo non sia ha acconsentito mi piace dirlo qui Mario Segni mi ha detto di dire che si impegna viso aperto con grande interessa in questa battaglia insieme credo a Milano andremo apporre una firma che sia il significato dell'ingresso o anche di Mario Segni e dei pattisti in questo o preferendo mucca questo tipo di carattere
Grazie a Giovanni Bianchi anche per questo annuncio adesso oggi Matteo per il comitato promotore referendum di Napoli subito dopo Carmine Fotia direttore di Italia Radio
Mentre volevo dirvi un poche quello che sta succedendo a Napoli non stiamo vivendo grazie a questo referendum ma un momento molto bello molto significativo
La sede del comitato e sulla cima di Napoli e stiamo avendo continuamente un sacco di gente che viene anche disponibile su questa cosa
Che ci dà una mano che fa i banchetti che vuole lavorare che poi magari rimane per lavorare anche su altre cose che non sono direttamente il referendum
Che si propone di continuare a stare con noi a fare delle cose insieme a noi questa cosa secondo me è significativa della volontà di partecipazioni che oggi fa alla gente
Io credo che quello che è successo negli ultimi tempi quella che noi abbiamo chiamato ed è stata sicuramente una sconfitta
Non significa però che la gente non abbia voglia di fare le cose direttamente probabilmente era la la possibilità di farlo in maniera diretta non mediata che è mancata in questi anni
Io mi rendo conto che la gente e disponibile ha voglia di fare le cose quando le cose significano l'impegno concreto immediato quando non devono passare per una serie di mediazioni quando non significano passare per burocrazia per tempi troppo lunghi per ratti esiste attese sta incanti quando non significano dover delegare sempre a qualcuno quello che tu vuoi fare
E il significato di di questa cosa se penso che sia importante ed è il dato probabilmente che questo referendum ci sta dando la voglia di tanta gente di stare insieme anche con delle diversità
E ideologiche notevoli perché abbiamo per esempio una presenza enorme dei cattolici in questo
Per quanto riguarda Napoli nel nostro comitato con però molto entusiasma molta molta moltissima voglia di fare
Napoli diciamo che si sta attestando per quanto riguarda la la raccolta di firme più o meno intorno alle quindici mila firme verranno io risultato grosso tenendo presente che il il Budget chi si assegna Napoli di trenta mila firme quindi l'aver raggiunto la meta
Con quindici mila firme dopo un mese
è importante tenendo presente che probabilmente le firme sono di più di quindici mila solo che abbiamo la difficoltà di avere una serie di dati che arrivano magari da paesini della provincia da comuni
La partenza è stata immediata soprattutto in provincia dirittura la Provincia è partita prima ancora della del centro della città organizzandosi in piccoli i comitati locali
Io credo che il motivo per cui a Napoli le cose stiano funzionando indeterminato modo vada più o meno ricercato in un paio di cose almeno mi piace pensare che sia così un po'forse nella risposta di nascita che a molto la cultura della tolleranza e quindi molto si sente in linea con un referendum che vuole far parlare tutti e non vuole che parlino pochi
E quindi io molto credo che sia proprio il modo di pensarlo di di di una città che appunto fa sempre avuto questo rispetto molto grosso per molte voci
Un po'credo che sia anche il fatto che il nel comitato di Napoli c'è una grossa presenza forse ha superiore anche ad altri comitati di persone che già lavoravano sull'informazione
Ho gente che ha fatto radio o giornalisti segnano tra l'altro a Napoli ci ha dato una mano grossissima il Gruppo di Fiesole si sta dando moltissimo una mano molto grossa alternativa Napoli che è una è una una associazione locali comunque questa presenza di gente che già lavorava sull'informazione
Ha dato probabilmente uno slancio molto forte perché significa probabilmente il sentire il problema direttamente l'aver vissuto queste problematiche non quando sono scoppiate probabilmente il ritardo dopo la sconfitta ma l'Est ma il fatto di starle vivendo danni e di sapere da anni che sull'informazione si faceva troppo poco che si investiva troppo poco che se ne parlava troppo poco
E quindi mi piace pensare che in fondo siano questi motivi per cui a Napoli la raccolta sta andando bene il problema ora è un altro è in questo mi è piaciuto molto l'intervento di Giulietti il problema è nonna disperdere questa forza che si sta creando perché la forza scene cioè nel senso che c'è un sacco di gente che sta oggi impegnandosi sul referendum però non deve diventare qualcosa che corre ferendo ma cessa e finisce lì
Io credo che possa trasformarsi in qualcosa di più si possa pensare a fare dei comitati di cittadini che lavoreremo sul problema dell'informazione
Si possa pensare cercare spazi come comitati di cittadini all'interno di trasmissioni all'interno della RAI all'interno delle emittenti locali si passa a cercare addirittura a di pensare di ricostruire delle situazioni là dove è possibile di emittenza di piccola emittenza io voglio voglio anche dire di non sottovalutare affatto l'emittenza locale un altro errore che ne possiamo fare su questo referendum oltre a quello di dipingerlo solamente con una o come referendum anti Berlusconi
Può essere anche il fatto di farlo diventare un una specie di referendum che centri problema solamente sulla grossa emittenza la grossa emittenza è un nodo centrale della nostra vita politica della nostra vita culturale e sociale
Però esistevano emittenza locale emittenza che una volta erano le radio libere le tv libere non si usava questo termine molto bello
Che esiste e che è viva e che comunque condiziona molto spesso la vita delle città perché nelle città molto spesso sono le piccole radio affare
Veramente scuola a dare delle indicazioni di vita dare dei modelli culturali
Ad essere dei momenti di costume e a Napoli per esempio questo problema
E e sentissimo non a caso la camorra napoleonici sito moltissimo comparando moltissime radio piccole comprando moltissime tv locali condanna moltissimi periodici napoletani
Perché non è vero che il il il problema culturale o i modelli di vita sono proposti solamente dalle grandi televisioni sono proposti molto spesso anche dall'emittenza
Locale che in alcuni quartieri riveste alle volte Ruola di ritratti immediato in alcuni quartieri napoletani la radio di quartiere un modello di vita immediato che è superiore a Berlusconi perché magari Berlusconi e Milano è lontano
Perché magari non non riesce a dettare degli esempi concreti una radio di quartiere gestita da un camorrista locale può diventare purtroppo molto spesso un esempio di vita
Terribile quotidiano che però i ragazzi sentono modello culturale molto forte per quei non dimentichiamo assolutamente ruolo dell'emittenza locale anche perché questo è un referendum non per chiudere qualcosa come dicevamo prima
è un referendum per aprire più radio per aprire più televisioni per aprire più giornate per dare la possibilità a tutti di parlare di dire delle cose
E allora lavoriamo in questo senso perché io credo che lavorare in positivo in questo senso pensare anche dopo il referendum a continuare ad andare a enti costruendo là dove è possibile anche delle delle nostre espressioni costruendo piccoli giornali costruendo delle piccole emittenti da dove si può fare continuando ad avere quest'atteggiamento di proposizione di voglia di parlare sia una grossa tutela della democrazia io credo che il il pericolo più grosso che ne oggi viviamo a quella dell'unicità del modello perché l'unicità del modello crea io penso o a parte un discorso di non democrazia e di emarginazione del diverso di qualsiasi diverso crea bovini fatti anche un grosso problema di infelicità personale di vite non realizzate di persone che si riconoscono i modelli che non sono i propri e che sono stati imposti che poi è difficile seguire difficile vivere
A me piace pensare invece che questo referendum sia l'inizio di una fase nuova in cui noi apriremo Peter radio avremo più televisioni apriremo più giornali in cui tutti abbiano voglia di parlare di dire di esprimere la loro e in cui nessuno l'Amati davvero nessuno debba mai pensare di dover dire la vita degli è stata imposta dall'altro che tutti possano sceglierla la loro vita e perché no parlarne anche con tutti con tutti gli altri
Pronto
Io ringrazio l'amica di del comitato di Napoli e vi dico che sabato sono stato a Portici e ho constatato e ho vissuto insieme a loro l'entusiasmo che lei è qui ci ha riportato
E per la prima volta da tanto tempo tanti giovani
Che hanno fatto le vecchie campagne le precedenti campagna elettorale isolatamente divisi si sono rimessi insieme
La parola adesso a Carmine Fotia e io penso che questo referendum sia anche per radio radicale perché uno scusate
Per Italia Radio Valerio prevale no no cosa Paiato osava sbagliato sale no no perché è uno dei quesiti uno dei più importanti quesiti quello sulla raccolta del pubblicità va proprio nel senso del ridare vita a tutte le forme di emittenza quella così importante come Italia Radio
E poi parlare diamo la parola Vincenzo Striano
Ma io voglio dire delle cose brevissime collegandomi all'intervento che mi ha preceduto
E partendo dalle sue Ouzzine dalle sue ultime considerazioni
Noi dobbiamo dare
A questo referendum il carattere di un grande movimento positivo
Per l'affermazione del diritto della libertà d'informazione
Quindi deve essere un movimento che racchiude
Non soltanto
O dichiarazioni firme
Che sono importantissime naturalmente sono la base essenziale ma che raccolga anche pratiche
Pratiche
Di libertà dell'informazione di indipendenza dell'informazione
Noi dobbiamo cioè dare a questo referendum il carattere
Aperto e positivo
Di un movimento che vuole moltiplicare le occasioni le chance dei cittadini
Di un grande movimento democratico moderno che vuole portare questo Paese ad avere più possibilità di scelta nel campo dell'informazione radiotelevisiva e non meno questa è la cosa principale perché sull'argomento dei nostri avversari e e sarà voi volete ridurre gli spazi dell'informazione volete chiudere questo è chiudere o no no noi non vogliamo chiudere nulla né vogliamo consentire
Che si aprono tante tante esperienze che viva un vero per largo pluralismo del mondo d'informazione questo secondo me il contenuto più forte della ragione per cui la raccolta di firme stanno andando bene
Perché l'arco di forze così largo che non è il Comitato rappresentiamo e anche questa percezione di un movimento positivo fatto anche di pratiche
Di libertà di informazione significa questo riscontro secondo me significa questo
A me piace trovare anche un nesso
Tra il fatto che nel mese di maggio in questa stessa stessa sala della Federazione della stampa
E questo mi sembra assai positivo perché vuol dire che la Federazione nazionale della stampa torna a essere un luogo di aggregazione nel mondo dell'informazione qui si è tenuta il convegno di Evelina
L'Assemblea
A sostegno di Italia Radio e adesso l'assemblea dei comitati referendario sono state tre assemblee molto affollate molto diverse le une dalle altre ma che hanno detto tutti secondo me una cosa e cioè che oggi disse giungere
Una battaglia per
La propria sopravvivenza e per il proprio rilancio com'è il caso di Italia Radio oppure di un gruppo di professionisti validi validissimi del mondo dell'informazione che cercano
Una rete televisiva che possa consentirgli di fare televisione in modo libero e critico
Non si possono essere disgiunta da una battaglia per cambiare le regole
Molto spesso invece ciascuno ha pensato che la propria singola battaglia potesse essere risolta in se stessi quello che stiamo capendo grazie al referendum grazie all'iniziativa referendaria grazie all'impegno di tanti e di tante e che questo non può essere disgiunto e allora e concludo
Io vorrei anzitutto può sembrare pleonastico che noi arrivassimo a raccogliere un milione di firme non dimentichiamocelo per questo finché ci saremo in questo come dire l'accostamento con Radio Radicale può non essere semplicemente blasfemo alle mie orecchie noi siamo e vogliamo essere radio referendum
Cioè la radio nazionale che in forma quotidianamente su dove si firma su come si fa su come sta andando la raccolta delle firme ed essere lo strumento di collegamento anche via etere dei comitati
L'altra cosa che vorrei che restasse dopo la raccolta delle firme e l'idea che poi dobbiamo riuscire a trasferire al di là delle collocazioni politiche ideologiche
L'idea che uno sviluppo moderno democratico dei mass media
Deve prevedere una quota di associazionismo popolare democratico che diffuso senza il quale oggi non c'è nessuno che può competere sul mercato questa è la verità
La verità è che in Italia oggi non esistono le condizioni
Nel campo televisivo affinché qualcuno Possa intraprendere qualche nuova iniziativa solo con l'iniziativa del singolo privato
Noi nel nostro piccolo piccolissimo stiamo cercando italiano di realizzare questo esperimento cioè di superare la crisi
Della emittente dovuta diciamo le scelte giusto o sbagliato adesso qui non discuto della proprietà che il PDS
Portando definitivamente questa radio fuori dal controllo proprietario del PDS facendo una radio di tutta l'opposizione democratica e progressista incardinando attorno a una cooperativa di lavoratori
Altri soggetti interessati un grande a sull'azionismo popolare e un altro che un piccolo referendum questo quello che ho avuto modo nuovo pronto a modo nostro faremo anche noi
Cioè la sopravvivenza la sorte il futuro di queste imprese delle imprese editoriali del resto la strada che sta seguendo anche il manifesto non a caso delle imprese editoriali
Dell'aria dell'opposizione progressista democratica non possono che essere affidate un meccanismo avrà dopo del referendum cioè alla partecipazione diretta più attivo
Forma del sistema radiotelevisivo io non credo alle riforme che vengano solo dall'alto io credo alle riforme che vengono da una pratica concreta di libertà nel mondo dell'informazione grazie
Prendo della Tosca dall'Arci Nova Toscana subito dopo l'onorevole Sandra Bonsanti
Va bene io appunto parlo anche a nome del comitato toscano o io vorrei delle cose velocissimo anche perché siamo rimasti tutto sommato impotente anche ora di pranzo
Il primo è confermare un dato nazionale cioè quello della della crescita San partiti certo l'obiettivo io non lo giudico un obiettivo così banalmente raggiungibile però l'impegno c'è e il dato è sicuramente anche per la Toscana
Di crescita voglio dare solo un dato perché forse arrivano anche parzialmente i dati locali a livello nazionale ne abbiamo avuto per dire Firenze che e forse la cioè la città che in assoluto si sta muovendo di più all'interno della Regione Toscana
Che fa oggi una media dai cinque ai quindici banchine giornaliere per la raccolta delle firme nelle prime settimane nelle prime due settimane ne avrà fatti tre quattro voglio dire
E l'anche le e per Firenze come per altre zone il dato e di crescita grossa Firenze intorno alle dieci mila Pistoia intorno alle tre mila diverse migliaia si di firme sono state raccolte in altre città della Toscana
C'è e c'è tra l'altro anche questo è è un dato tutto sommato positivo a questo punto il fatto che in molte realtà non è ancora iniziata la raccolta delle firme ma si stanze stanno organizzando i comitati locali che inizieranno in questi giorni
E la la raccolta delle firme per cui noi abbiamo come Toscana un problema organizzativo che poi il referendum e alla fine anche le firme si raccolgono
E che stiamo penso in qualche maniera sta partendo e noi siamo ottimisti anche se ripeto non non sottovalutiamo sulle difficoltà
Per diciamo un problema organizzativo abbiamo poi un problema di tipo politico che sta intorno alla alle queste del referendum come Comitato regionale tra l'altro sta che Remo il comitato regionale da quello Ferentino che oramai è partita bene
La la città e cercheremo di lavorare per star dietro a quelle realtà che sono più lente che non si sono ancora mosso che hanno bisogno di di uno stimolo per partire
Ecco e l'altra funzione cerchiamo Ida Chomet comitato regionale e anche quella di sorreggere però politicamente questa campagna
E anche creando di volta in volta in vari punti della Toscana degli eventi che facciano parlare del del della campagna della campagna referendaria
Il danno il comitato ha raccolto un'adesione ampia di molti soggetti hanno aderito molti parlamentari il sindacato da noi ha una presenza tutto sommato non indifferente attraverso le camere del lavoro e molti Consigli di fabbrica
Le forze politiche ripeto hanno aderito anche se io non so se questo è un dato nazionale però forse c'è una sottovalutazione
E sul piano organizzativo da parte dei partiti Lanois l'organizzazione appunto dei Banchini
Per la raccolta delle firme e probabilmente anche sul da un dato politico cioè discutere parlare capire
Una discussione intorno ai temi ai temi dell'informazione e poi soprattutto gran parte dello sforzo organizzativo viene fatto di alle associazioni non solo l'Arci Nova le associazioni di studenti e così via
E da una parte di giornalisti
Anche ad organizzare l'appunto un gruppo di giornalisti nella regione allora io per concludere voglio dire alcune cose oltre questi dati informativi io credo che il referendum
Per noi vada affrontato superando anche una serie di complessi il Complesso di Berlusconi
Io credo siano verissime le denunce che faceva Vincenzo vita su che tipo di situazione c'è oggi in Italia intorno ai temi dell'informazione
Ma credo che noi dobbiamo senza assolutamente sottovalutare la parte di denuncia avere un atteggiamento positivo cioè di intervenire sui temi dell'informazione
Intervenire su queste questioni e anche portare delle verità in positivo siamo portatori
Di un'idea di di King insomma c'è cioè non solo un protestare ma c'è una visione di un mondo che è differente all'interno del quale c'è un modello differente d'informazione che un fatto strategico ma insomma fondamentale del della vita della vita del nelle nostre città
Sbancamento asciutto molto l'intervento quello prima del mio velo di Melinda io credo pensando ai ruoli possibili dei comitati poi i locali perché c'è il comitato nazionale svolge una funzione essenziale indispensabili i comitati locali hanno bisogno anche loro di trovare una identità e credo due cose ho concluso da bere intorno a questo
La prima e che all'interno di un discorso ampio sulla sull'informazione non sto naturalmente a ad elencare i punti del referendum le questioni
Della concentrazione delle risorse o i dieci punti del e del comitato per l'informazione pulita che naturalmente condivido totalmente ma credo in un'altra delle cose importanti da dire sull'informazione
E che
Si difende un'informazione non solo se si difende la pluralità di voci ma anche la pluralità di mezzi informativi allora c'è una piena una miriade di piccoli strumenti d'informazione che è perché sono per esempio le radio sono carta stampata sono strumenti di informazione locale
Che sono che non sono un fatto banale però se visti nell'insieme del panorama dell'informazione
Ecco io credo che sono solo i comitati locali regionali o territoriali che possono avere questa funzione di allargare lo schieramento intona i referendum coinvolgendo questi soggetti questi soggetti sono soggetti piccoli ma che sono secondo me non banali all'interno del panorama informativo per fare che cosa e io ho trovato molto interessante alcune cose ha detto Giulietti poi sono state sono state riprese di vivere anche questo occasione del referendum non solo per i temi che il referendum propone ma più in generale come la possibilità di fare una cosa io poi lavora all'Arci mi interesso di associazioni come dire il mio lavoro però io credo che costruire oggi
Prende l'occasione del referendum per costruire oggi un movimento di consumatori e anche di produttori intorno ai temi dell'informazione
è un'occasione grande che abbiamo cioè lo spazio il bisogno di un movimento moderno sull'informazione esce il referendum pro un movimento si costruisse c'è c'è una campagna politica se ci sono degli obiettivi
Se la gente comincia a organizzarsi per fare una cosa ecco il referendum probabilmente l'occasione per fare anche questa questa cosa qui non perdiamo la e cominciamo a pensare in termini appunto di creazione di un moderno movimento
Dei consumatori e dei produttori intorno al tema del dell'informazione che poi probabilmente l'esistenza di questo movimento è anche l'unica forma di garante possibile io credo nel tenne il nel tende intorno ai temi dell'informazione grazie
Grazia Striano all'onorevole Sandra Bonsanti poi Butturini portavoce del gruppo difeso vero Pavia non è ringraziare l'Italia e David presidente della Federazione della stampa
Per la sua presenza e il suo interessamento e sono testimone che Della sua firmate del referendum latrina mattina che abbiamo messo al banchetto davanti a Montecitorio
Detto questo esprimo la mia delusione per il silenzio del sindacato dei giornalisti
è un silenzio che pesa moltissimo in questa situazione
è un silenzio che pesa non soltanto sulla campagna referendaria ma pesa anche sulla situazione più generale dell'informazione sui dischi che l'informazione sta subendo in questo momento io non ho sentito parlare la Federazione della stampa
Nel guardare casette
Sotto traccia ma che riguarda sulla sulla Presidenza del Consiglio alla maggiore
Caduta proprietaria di televisioni private non ho sentito esprimere preoccupazioni perché quello che abbia che vita elencato ora Gianni Letta Sgarbi eccetera diciamo che siamo vicini al regime in Italia ecco il ritardato del sindacato atti rendersi conto di quello che sta succedendo è una preoccupazione fortissima
Devo dire che il sindacato dei giornalisti non è solo in questo suo silenzio gli editori fanno altrettanto ecco io voglio solo che noi ci rendiamo conto che nel momento in cui si sta giocando una partita importante come questa sarebbe nostro desiderio che la Federazione alla stampa oltre ad accoglierci con tutta la sua generosità
Oltre alla sollecitazione alla presenza affettuosa di Vittorio Roidi
Ecco prendesse una posizione formale ufficiale questo non è un referendum che spacca i giornalisti alla categoria dei giornalisti no e non a tentiamo alla libertà
Ho al posto di lavoro dei giornalisti della Fininvest noi ci battiamo anche per loro
Perché possano essere giornalisti fino in fondo perché possano fare
Un informazione degna di questo Paese quindi una richiesta di un'uscita in campo prima che sia troppo tardi perché non si dica su questa battaglia fondamentale il sindacato dei giornalisti è stata assente
Una richiesta frettolosa e molto piena insomma il sollecita Federazione per una presa di posizione grazie
Adesso Butturini del Gruppo di Fiesole Roma
No io credo che molte cose sia stato già dette l'ora è tarda la bionda quindi vi dico tre cose sinteticamente la prima è che mi sembra che una cosa che che
è stata solo accennata ma che è importante ed è una delle regioni secondo secondo noi come Gruppo di Fiesole per cui questi comitati devono diventare permanenti e poi di diventare sia progettuali che fattuali
è che il problema la comunicazione non è solo un problema di democrazia diventerà un problema di democrazia industriale di sviluppo di questo Paese che inevitabilmente per le tendenze che che ci sono ormai in atto anche da noi
Non poche svilupparsi nel senso evidentemente del cosiddetto terziario avanzato quindi di tutto ciò che sarà comunicazione di dico solo un dato negli Stati Uniti in questo momento due
Persone su tre impiegate che lavoro lavoro nel mondo dalla comunicazione questo per darvi un dato voglio dire di concretezza anche economica industriale quindi mi dispiace che non ci sia più però forse l'ora del caso del Comitato riprendesse e sollecitato l'intervento del sindacato anche da questo punto di vista perché evidentemente non si pone solo un problema di regole formali e democratiche si pone un problema di modelli di sviluppo di investimenti di risorse di parlo del sindacato in generale non solo di quello dei giornalisti di investimenti di risorse di allocazione eccetera questo è il primo dato il secondo dato sul quale
Riflettere il perché trasformare i comitati in comitati permanenti molte cose le hanno già dette
La collega di Napoli
E tutti quelli che mi hanno proceduto io credo che questi comitati oltre ad avere questa funzione voglio dir di elaborazione
Dal basso diciamo così quindi anche diceva io mi ha molto colpito l'intervento del coordinatore del comitato di Venezia perché credo che sia un problema reale ma credo che sia un problema anche di identificazione dei soggetti beh il Gruppo di Fiesole un piccolo sforzo l'ha fatto
Se non sul tavolo avete trovato se l'avete preso sono vi invito a prenderlo il documento finale del Gruppo di Fiesole con allegati i nomi dei
Responsabili regionali che sono a disposizione di tutti i comitati per costruire anche insieme a soggetti della comunicazione che sono i giornalisti questa
Pro cesso di di
Come dire consolidamento della riflessione l'ultima cosa che voglio dire mi sembra importantissima è la questione dello sviluppo tecnologico
Lo sviluppo tecnologico di per sé è non è né un bene né un male è evidente che offre un delle chance enormi pensiamo la questione delle reti telematiche alla comunicazione diretto alla posta elettronica
A tutti strumenti che possono diventare
Strumenti di comunicazione diretta del cittadino con ad un altro cittadino con le istituzioni bene questo è un processo che evidentemente va governato va seguito da elaborato dal basso e quindi io credo che anche questo potrebbe essere una funzione dei comitati quella di cominciare insieme a un altro soggetto che sta nascendo che sono gli operatori telematici
E ci sono ci sono in tutte le regioni si tratta soltanto di di trovarle di identificarli cominciare a costruire anche proprio in in loco una serie di reti telematiche che possano essere controllate da associazioni da l'associazione di categoria da dei cittadini e quindi diventino lo strumento insieme ai fogli locali insieme le radio insieme alle televisioni diventi lo strumento di questo movimento per un'informazione pulita grazie
Grazie Dottorini adesso una parola
Da da parte del Presidente Federazione sarà stampato di lei che è stato chiamato in causa direttamente da no io satrapo ho detto all'inizio in apertura di ringrazio
S'è pure molto sinteticamente che cosa pensavo del lavoro che state facendo e non credo che da aggiungere altro per quello che riguarda l'atteggiamento della Fnsi sul movimento fedele Dario voi sapete non spetta al presidente nello stanare né difendere in questo caso l'attività della Giunta federale ma spetta al suo segretario l'unica cosa che vorrei invece precisare che però il giorno dopo
Della fiducia al Senato del governo Berlusconi in realtà la Giunta federale a Espresso delle preoccupazioni consistenti su quello che l'apparato dei media
Ladri la difficoltà e la necessità di arrivare ad una legge di sistema insomma delle preoccupazioni sono state espresse vorrei aggiungere che dopodomani in questa sala c'è una conferenza nazionale dei comitati di redazione di tutta Italia
Io credo quello il giorno in cui realtà ai giornalisti cominciare a discutere della piattaforma del contratto di lavoro ma io credo che quel giorno possa anche essere l'inizio di una sensibilizzazione sul problema dell'abolizione della Mammì proprio perché e sono d'accordo con Sandra Bonsanti che non solo il Sindaco all'Inter al sindacato ma all'interno delle redazioni
Chi più chi meno il problema della mia e della sua abrogazione sia stato fino a questo momento sottovalutato io spero che da dopodomani da questa conferenza nazionale inizi
E sono d'accordo molto rapidamente perché il tempo i giorni passano in realtà un lavoro molto più attento e cosciente grazie
Grazie a Rieti io dò lettura di un
Di un documento che sottopongo all'approvazione dell'Assemblea
Perché si riferisce alla situazione dei lavoratori delle emittenti private che stanno si sono abbarbicati a Monte Cavo come abbiamo sentito all'inizio di questa nostra riunione
L'assemblea nazionale dei comitati per il referendum abrogativo della legge Mammì esprime piena solidarietà ai lavoratori delle emittenti private disattivate che manifestano la loro disperazione sui ripetitori di Monte Cavo
Quei lavoratori sono l'esemplificazione del danno che una legislazione senza garanzie e senza diritti arrecato al nostro Paese
Della legge Mammì oggi si può
Ho anche morire l'unica garanzia è un referendum che liberi forse presenze risorse per una informazione pulita io lo pongo al lo sottopongo alla vostra approvazione
Chi lo approva è pregato di alzare la mano
Chi non lo approva alzi la mano è approvato all'unanimità a questo punto dove abbiamo dato la parola purtroppo non a tutti quelli che avevano chiesto perché per esempio l'onorevole Paissan si è dovuto assentare prima di di poter parlare Gloria Buffo del PDS ha rinunciato
Altri parlamentari sono stati qui con noi per il tempo che è stato loro consentito e se ne sono andati Riccardo le presenze dell'onorevole cosa Bindi dall'onorevole Mattarella dell'onorevole Bassanini
Di Carla Stampa ed altri ancora oltre quelli che abbiamo sentito alla tribuna
Anche molti comitati di presenti non sono intervenuti ma questo per loro scelta io credo che per tutti comunque lo scambio di informazioni
E di suggerimenti di critiche riproposte sia stato utile che volevi dire voto il onestà possibile far passare
Cancellarli
Sì italiana
Generale
Io credo che un voto o volto Italia Radio per la salvezza di questa emittente per che anche questa voce Fossa
Questa voce preziosa peraltro possa continuare il proprio lavoro nel panorama dei mezzi di correzione in massa al nostro Paese
Una uno specie in questo senso possiamo indirizzarle immediatamente con un applauso che si dice che fruttava no
Tutta la nostra volontà di impegnarci in questa direzione io
Non traggo ad alcuna conclusione non so se dal dal dai colleghi che sono al tavolo del Comitato promotore ci siano indicazioni in questo senso io voglio dire solo una cosa che
E beh e sta questa mattinata
C'è stata di grande utilità lo è stata sicuramente a chi dal centro al completo di coordinare un tantino l'attività referendarie tutti in giro per l'Italia io credo sia stata utile a tutti comitati locali
Ai gruppi associazioni forze politiche che sono venuti qui a dire ecco per la verità ma queste iniziative e anche ad ascoltare l'insieme delle indicazioni
Venuta dalla Assemblea il ora una ne vorrei cogliere che era sicuramente come li avete o Stefano Semenzato all'inizio che era sicuramente nelle nostre intenzioni fin dall'origine di questo movimento ma che qui è stata opportunamente ribadita questa donne
Un momento che passa senza lasciare il segno
I comitati promotori del referendum non si sciolgono all'indomani dello del raggiungimento dell'obiettivo per la raccolta delle firme intanto perché ci aspetta la campagna referendaria vera e propria ma al di là di quelle sta perché questa iniziativa si colloca nella Movimento per una informazione puri pulita che comincia prima e prosegue e prosegue dopo il raggiungimento degli scopi di questa iniziativa quindi sì atti tutte le proposte che da voi sono venute in questa direzione i comitati possono e devono diventare in molte parti del nostro Paese dove non c'è diversa articolazione di diversa capacità di aggregazione attorno a questi temi
Del diritto info all'informazione possono diventare davvero il punto di partenza per una processo diverso anche dei metodi oltre che nei contenuti per quel che riguarda i modi di comunicare i modi di fare informazione nel nostro Paese
Il comitato promotore è sempre a vostra disposizione siamo sempre a disposizione di tutti e quando dico comitato promotore dico il coordinamento che l'ha portato a questo tavolo dico i i ragazzi che lavorano
Che lavora d'accordo i i dalla mattina alla sera che poi sono gli interlocutori diretti vostri nelle centinaia e centinaia di telefonate e di comunicazioni che ogni giorno arrivano e partono dalla sede di i in via dei Mille dove cercheremo in tutti i modi di rispondere alle vostre richiesta alle vostre esigenze alle vostre comunque siamo sempre Amos la disposizione per qualsiasi contatto di carattere generale o anche di Carate partiva per questioni particolari che di luogo in luogo di zona in zona si debbano affrontare e risolvere in gamba forza tutti e arrivederci alla prossima occasioni
Ma