27 OTT 2022
intervista

Antisemitismo e nazionalismo crescono in Russia con la guerra all'Ucraina. Intervista a Davide Assael

INTERVISTA | di Ada Pagliarulo - RADIO - 11:09 Durata: 17 min 43 sec
A cura di Valentina Pietrosanti
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La retorica nazionalista della Russia sulla guerra all'Ucraina provoca anche un ritorno dell'antisemitismo nel Paese.

Le pressioni sull'Agenzia ebraica russa e l'ampliamento della definizione di 'agente straniero' stressano i rapporti tra Russia e Israele.

La decisione del Rabbino capo di tutte le Russie e Presidente della Conferenza dei Rabbini europei Pinchas Goldschmidt di lasciare Mosca.

Le richieste di aiuto militare del Presidente ucraino Zelensky allo Stato ebraico, finora inevase per via della presenza in Israele di una comunità di circa un milione di russi e per avere mano libera nei
bombardamenti israeliani in Siria.

L'arrivo sulla scena militare di un attore come l'Iran, che fornisce droni alla guerra di Putin, fa mutare l'atteggiamento di Israele: Gerusalemme fornirà all'Ucraina sistemi di allerta contro attacchi aerei, missilistici e droni.

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