Tra autonomia differenziata e presidenzialismo. Per un'altra idea di Repubblica fondata sul lavoro e la coesione sociale

Buongiorno a tutte e a tutti benvenuti a questa mattinata di lavori del il cui titolo è tra autonomia differenziata il presidenzialismo per un'altra idea di Repubblica fondata sul lavoro e sulla coesione sociale
Ringrazio innanzitutto i nostri ospiti per aver accettato l'invito a discutere con noi di questi due interni
Delicati e importanti che come intervengono sull'assetto istituzionale del Paese da una parte con a nostro avviso con un po'forte rischio disarticolazione
Dei diritti e mi riferisco ad autonomia differenziata a cui noi contrapponiamo unità di paese fondata sulla coesione sociale e la perequazione
Delle risorse al fine di garantire l'unitarietà dei diritti è un altro ipotesi di riforma costituzionale volta introduca forme di elezioni Diretta siano presidenzialismo semipresidenzialismo o premierato forte con uno stravolgimento nell'ordinamento
Repubblicano cui che non possiamo condividere a fronte invece della necessità di introdurre misure volte a rafforzare lo i luoghi della rappresentanza democratica e della partecipazione
Ne discutiamo oggi come avete potuto vedere dal programma con illustri esponenti accademici e non solo ringrazio fumo professore Gaetano Azzariti professore ordinario diritto costituzionale all'unica persona inserita la Sapienza di Roma nonché presidente dell'Associazione salviamo la Costituzione aggiornarla non demolirla
Di cui ma non lo erano anche la nostra organizzazione fa parte fin dall'origini il professor Mario Pianta professore ordinario di politica economica presso la scuola Normale Superiore
E il presidente emerito della Corte costituzionale Giovanni Maria Flick
Che non credo abbia bisogno di ulteriori presentazioni si raggiungerà nel corso della mattinata la l'onorevole Rosi Bindi presidente onorario dell'associazione salute diritto fondamentale che diciamo i loro contributi saranno come avete visto il programma
Intervallati dai contributi ai nostri compagni e compagne nelle strutture
Della CGIL in particolare da Serena Sorrentino segretario nazionale Funzione pubblica CGIL
Il regista mondo segretario generale della CGIL Puglia Tiziana basso segretaria generale della Cgil Dante Francesco Sinopoli segretario nazionale CGA e della fede CGIL prima per le conclusioni del nostro segretario
Generale Maurizio Landini dove la parola perché la relazione introduttivo ai lavori di questa mattinata a Christian salutato in segretaria confederale
Della CGIL
Allora intanto spero che mi sentiate un buon giorno a tutti a tutti è un benvenuto sia a chi è qui in sala sia soprattutto nel senso che abbiamo molte presenze molte collegamenti anche nella nostra diretta che stiamo mandando in tutto il Paese e ovviamente un saluto e un ringraziamento particolare ai nostri autorevoli ospiti
Allora noi siamo qui innanzitutto come diceva
Il titolo e come dicevamo Giordana poco fa per rappresentare un'altra idea di Repubblica
Fondata appunto sul lavoro e sulla coesione sociale rispetto a quella che si realizzerebbe con l'approvazione delle proposte di autonomia differenziata e di riforma previdenziale presidenziale che sono state avanzate dalle forze politiche di maggioranza
Noi non ci limitiamo dunque ad esprimere la nostra forte preoccupazione e la nostra opposizione al progetto istituzionale della destra
Ma avanziamo e vogliamo far vivere nella società innanzitutto tra i lavoratori e cittadini una proposta alternativa sia concretamente sia anche come filosofia di fondo nella convinzione che abbiamo profondamente che l'architettura istituzionale dello Stato non sia un tema da addetti ai lavori ma riguardi la visione stessa del futuro dell'Italia ed è suo anche modello sociale economico e di sviluppo e su questo vogliamo questo il nostro obiettivo
Contribuire ad alimentare una grande discussione che deve essere aperta trasparente pubblica e che deve coinvolgere tutto il Paese dal Parlamento sino alla società
Evitando evidentemente innanzitutto che il tutto si risolva
In maniera autoreferenziale come è stata fino ad oggi all'interno degli equilibri della maggioranza di governo o nel rapporto tête à tête con le singole regioni interessate e non dimenticando mai
Una regola non scritta
I cittadini hanno sempre fatto valere quando sono stati chiamati ad esprimere il loro parere
La costituzione non si cambia a colpi di maggioranza perché il bene comune più prezioso che ci lega che ci tiene insieme tutti cittadini forze politiche e forze sociali
Venendo subito al dunque senza tanti giri di parole la nostra valutazione questa il mix
Tutt'altro che contraddittorio tra presidenzialismo e autonomia differenziata che si sta Prosperetti curando rappresenterebbe una volta approvato il superamento definitivo della nostra Repubblica parlamentare e sostanzialmente dalla carta del quarantotto
Con un'autonomia differenziata che se va bene cristallizzare belli intollerabili divari territoriali che sono già in essere
E se va male gli allargherebbe ancor di più e con un presidenzialismo che favorirebbe un modello che concentra il potere e che riduce ulteriormente gli spazi di partecipazione di mediazione politica istituzionale e sociale
Se vi ricordate un tentativo simile ci fu anche nel due mila e cinque ai tempi il mix era devolution e premierato forte
Allora partecipando come sindacato da protagonisti al Comitato lo ricorderanno in molti salviamo la Costituzione
Che al tempo tra l'altro era guidato dal presidente emerito Oscar Luigi Scalfaro che approfitto dell'occasione per ricordare con riconoscenza anche con affetto
Allora allora dicevo
Vincemmo tutti insieme quella battaglia che non era solo una battaglia referendaria ma in una battaglia politica e culturale nel Paese e con la stessa convinzione intendiamo batterci anche oggi
Nella speranza ovviamente di raggiungere lo stesso risultato magari senza nemmeno arrivare ad un altro referendum
Ma attraverso un movimento di idee di opinione e di popolo che spinga il governo e la maggioranza parlamentare a fermarsi prima
Allora sull'autonomia opinione personale io penso ci siano tutte le condizioni per riuscirci perché le nostre preoccupazioni sono tutt'altro che isolate e sono anzi largamente condivise nel Paese
Sul presidenzialismo le cose sono obiettivamente più complicate ma su questo punto ci torno alla fine del di questo mio intervento sull'autonomia
La CGIL elaborato sin dall'inizio di questa vicenda un proprio punto di vista originale soprattutto evitando di inseguire i posizionamenti di questa o quella forza politica e di questo o quel governo
In un percorso di iniziativa e di elaborazione che abbiamo messo in campo in tutti questi anni soprattutto ovviamente dal due mila e diciassette in poi
Che ha sempre messo al centro quello che è il vero nodo da sciogliere le disuguaglianze sociali e i divari territoriali inaccettabili esistenti e che stanno addirittura aumentandolo come sappiamo bene anche negli ultimi anni
Perché fin da subito c'è stato chiaro molto chiaro un punto
Che alla base di questo progetto c'è l'idea e l'illusione
Secondo cui le regioni più ricche hanno il diritto di cavarsela da sole magari separando il loro destino da quelle più deboli
La negazione alla radice dei valori di unità del Paese e della solidarietà che proprio di quell'unità è presupposto è sostanza
Una concezione che oltretutto rischia di non fermarsi alla sola dimensione territoriale ma di tassare mi verrebbe da dire naturalmente alle condizioni alle classi sociali con quelle più forti che si sentono in diritto di negare solidarietà verso le classi più deboli
La nostra convinzione è che imboccare questa strada sia non solo sbagliato sul piano valoriale e dei principi fondamentali cosa che a noi basta e avanza
Ma non sia nemmeno nell'interesse concreto ad esempio del nord del Paese che senza un rilancio della domanda interna partire proprio dal Meridione non ha alcuna possibilità di agganciare una prospettiva di crescita solida e duratura
E tanto meno conviene i lavoratori che già oggi subiscono una competizione sfrenata tra le persone di cui è intriso nostro modello economico e sociale
E ci manca solo di affiancare a questa competizione sociale anche quella territoriale e allora davvero abbiamo chiuso il cerchio
Per questo noi abbiamo sempre portato avanti non rimanendo solo sul piano teorico ma entrando anche nel merito delle questioni alcuni per punti fissi e in particolare tra che sintetizzo ovviamente ci sarebbe da discutere moltissimo nel merito ma non è questo
Il compito di questa relazione introduttiva primo
La preventiva definizione e l'effettivo finanziamento dei letto e concernenti i diritti
Civili sociali di cittadinanza tema che tra l'altro in questa vicenda siamo stati i primi a sollevare nel dibattito pubblico sin dall'inizio del due mila e diciassette
E che ormai e anche patrimonio per così dire acquisito della dibattito politico
Ma non basta e fra un po'ci arrivo secondo la definizione dei principi fondamentali della legislazione statale in tutte le materie concorrenti anche in quelle non riconducibili ai letta penso all'ambiente alla cultura l'infrastruttura ad esempio e terzo l'istituzione di un fondo comunque di tutti gli strumenti di perequazione necessarie a rendere concreto ed esigibile ovunque l'esercizio di quei diritti civili e sociali e di cittadinanza e ancora sul piano delle materie oggetto di possibile decentramento in base alla disposizione che conoscete
Poi abbiamo detto e ribadiamo un chiaro no a tutte quelle materie che sono indivisibili che insuscettibili di frazionamento e di diversificazione territoriale
La scuola in primis no alla regionalizzazione della scuola perché l'istruzione pubblica è un pilastro della coesione e dell'unità del Paese e perché indebolirlo infliggerebbe un colpo pesantissimo alla stessa identità nazionale
Quando si compiono scelte di questa portata non ci si può muovere da apprendisti stregoni ma noi pensiamo bisogna avere uno sguardo lungo e soprattutto bisogna avere la memoria storica
Anche di quello che è successo ad esempio in altri Paesi
In Catalogna il paragone lo so è forte ma non è per nulla casuale
Il secessionismo è stato teorizzato e praticato proprio dal controllo regionale delle istituzioni scolastiche dalla scelta degli insegnanti e così che è nata la teoria della sedicente nazione catalana
Prima si regionalizzato a scuola e poi si ragiona Lizza la cultura e persino la storia di un Paese
Un errore evidentemente da non ripetere per nessuna ragione qualunque siano anche le migliori intenzioni di chi vuole commetterlo
Così come per un altro verso andrebbe noi pensiamo aperta anche una riflessione seria ad esempio sulla sanità domandandosi
La sua regionalizzazione ha prodotto gli effetti sperati ha garantito il diritto alla salute a tutti i cittadini italiani
Proviamo a rimediare o peggioriamo ulteriormente la situazione
E qui non dico altro perché poi ci saranno interventi che approfondiranno più e meglio di me questi aspetti in particolare apre invece una parentesi proprio sul tema dei letto i livelli essenziali delle prestazioni
Perché guardate che la nuova offensiva è già iniziata ed è partita proprio da qui
Con le disposizioni che contenute in quest'ultima legge di bilancio che snatura hanno completamente il concetto stesso di livelli essenziali delle prestazioni che diventano una soglia distesa una sorta di tetto poi di fatto legato alla spesa storica e non invece come dovrebbe essere l'insieme dei servizi degli interventi delle prestazioni e delle attività effettivamente finanziato con risorse vere della fiscalità generale
Per assicurare in maniera appunto uniforme omogenea gli stessi diritti le stesse condizioni in tutto il territorio nazionale tradotto
Invece di partire dal diritto da garantire
Dalle prestazioni necessarie a rendere quel diritto esigibile dalle risorse necessarie ad assicurare queste prestazioni e ovviamente dei meccanismi di perequazione per redistribuire queste risorse nei territori che ne sono privi
Al contrario questa legge di bilancio già in vigore oltre tutto con una tempistica molto serrata e con una procedura centralizzata che esautora completamente il Parlamento perché i letta dovrebbero essere definiti con DPCM e non con legge questa legge di bilancio non fa altro che fotografare l'esistente cristallizzano dei vari e disuguaglianze che sotto il già ci sono
E che stanno appunto aumentando ed è per questo che non possiamo semplicemente limitarci a dire che lo schema di disegno di legge Calderoli non va bene e lo diciamo a chiare lettere assolutamente ma non ci possiamo limitare a questo perché a noi neppure lo status quo va bene
E perché noi vogliamo porre la vera questione di fondo che è quella delle risorse e degli investimenti necessari a invertire questa tendenza e a ridurre quella forbice che che abbiamo visto c'è poi una questione più di fondo che prescinde dai vari aspetti e anche dagli inevitabili tecnicismi
Parlare degli e autonomia nel due mila ventitré non può essere la stessa cosa che farlo nel due mila diciassette
Noi non possiamo ripetere la stessa discussione di cinque anni fa quando tutto inizio perché nel frattempo molto semplicemente cambiato proprio tutto
La pandemia la guerra le emergenze sociali ed economiche l'accelerazione dei processi di trasformazione anche dei sistemi produttivi tutto ciò non solo ha fatto esplodere ancor di più le contraddizioni
E proprio i nodi strutturali del nostro modello di sviluppo ma sconvolto completamente anche lo scenario le prospettive
E questo è semplicemente inconciliabile con la pretesa di alcune regioni di ottenere la competenza esclusiva addirittura su materie come sicurezza sul lavoro ambiente
Porti Ario porti e grandi reti di trasporto e navigazione infrastrutture investimenti pubblici politiche energetiche nazionali e potrei andare oltre
Direi che la loro frammentazione regionale di queste materie
Vorrebbe dire né più né meno rinunciare ad un governo nazionale unitario delle politiche economiche industriali e di sviluppo del Paese proprio in questo momento storico in un'epoca in cui oltre tutto
Neppure la dimensione nazionale ormai sufficiente per affrontare le grandi sfide strategiche che abbiamo di fronte a partire dalla conversione ecologica ed alla transizione digitale e anche le emergenze come ad esempio appunto una gravissima crisi energetica che sta colpendo il nostro core il nostro continente figuriamoci se può funzionare un'ulteriore per così dire ripiegamento localistico quando piuttosto dal nostro punto di vista la questione come si rilancia un processo di integrazione europea che punti decisamente all'unità politica del nostro continente
E quali strategie e strumenti risorse comuni l'Unione può mettere in campo per fare le politiche che servono innanzitutto ad esempio a reggere quella vera e propria sfida esistenziale che l'industria l'economia europea hanno di fronte a loro
Con il rischio concreto di ritrovarci a causa di una drammatica caduta di competitività letteralmente schiacciati tra leadership tecnologica cinese e neo protezionismo americano
Altro punto e sembra poco a proposito di non limitarsi a difendere lo status quo per noi essere contro l'autonomia differenziata non vuol dire affatto che vanno bene gli assetti istituzionali così come ci sono configurati cinque
Soprattutto faccio un esempio dopo l'evoluzione delle regioni
Che le ha trasformate da enti di coordinamento di programmazione di indirizzo anche legislativo a enti che hanno accumulato sempre più funzioni amministrative e gestionali dirette un'anomalia che snatura annoda il Lodi regionalismo disegnato originariamente e che francamente anche dato una pessima prova proprio ad esempio nella gestione dell'emergenza pandemica
Il decentramento legislativo e amministrativo che è insito nell'articolo centosedici comma terzo
Rischia proprio di consolidare di aumentare lo svuotamento e la marginalizzazione della dimensione territoriale più autentica e vera quella delle Province delle città metropolitane dei comuni
Il cui ruolo a nostro avviso va invece rilanciato
Insomma a cinquant'anni dall'istituzione delle Regioni
A oltre venti dalla riforma del titolo quinto a quasi dieci dalla disastrosa riforma delle province e dopo quindici anni di politiche di austerità scaricate soprattutto sulle autonomie locali B
Dovremmo forse questi tirare una riga fare un bilancio serio e chiederci quale idea di Repubblica vogliamo e come tornare investire sul valore della prossimità delle amministrazioni territoriali rifuggendo qualsiasi centralismo regionale o statale che sia in chiusura
Dico qualcosa ovviamente anche sulla forma di governo Quaratesi chiami presidenzialismo semipresidenzialismo sindaco d'Italia o premierato forte
Una riforma in questa direzione sarebbe un punto di non ritorno la fine della centralità del Parlamento in favore di un modello plebiscitario liederistico
Sono tutte proposte tra l'altro che nascono da una precisa ideologia e soprattutto da un equivoco di fondo
Si attribuisce alla forma di governo la crisi della nostra democrazia certificata da ultimo che indubbiamente c'è
Dall'altissimo tasso di astensione che abbiamo registrato alle elezioni politiche del venticinque settembre
Noi invece siamo convinti del contrario ad essere in crisi non è la governabilità
Ma è proprio il principio di rappresentanza e la rappresentanza il punto debole della crisi la nostra democrazia e una crisi di questa portata non si risolve con operazioni di ingegneria istituzionale
Chiamando le persone a scegliere ogni cinque anni leader di turno
E inseguendo proprio quel modello presidenziale che sta dimostrando in questo momento storico negli Stati Uniti in Brasile e per altri versi anche in Francia una sempre più evidente fragilità democratica
Ma nemmeno mettendo in discussione pensiamo un'istituzione come quella della Presidenza della Repubblica che sta dimostrando grazie proprio alla sua terzietà di essere ancora oggi e soprattutto nei momenti di maggior temperie
Un punto di equilibrio di garanzia per tutti dovremmo piuttosto tornare allo spirito regional originario della nostra Costituzione restituendo davvero centralità un Parlamento che nei fatti la persa da molto tempo
Fiducie decretazione d'urgenza eccetera eccetera eccetera e ricostruendo in quella sede dove dovrebbero essere rappresentati tutti i cittadini permettetemi anche i lavoratori
Come presenza la dico così ricostruendo in quella sede una vera dialettica politica e un rinnovato rapporto con il Paese la società a partire da partiti politici strutturati sul territorio democratici realmente partecipati questo è quello di cui abbiamo bisogno noi di una riforma della forma di governo del nostro Paese tirando le somme e concludendo davvero
Allora su entrambi questi fronti autonomia differenziata presidenzialismo il compito che ci proponiamo è innanzitutto quello di mettere in campo un'azione culturale diffusa e capillare nella nostra società per far comprendere fino in fondo
Che l'assetto istituzionale della Repubblica non è una variabile indipendente rispetto all'idea di paese rispetto a alle modalità di governo dei processi economico-sociali
E soprattutto rispetto alla prospettiva e all'idea che abbiamo di modello di sviluppo che ci vuole portare avanti
E l'alternativa che abbiamo di fronte da questo punto di vista è molto chiara
Una setto plurale decentrato ma unitario e solidale da una parte oppure un modello centralizzato e magari monocratico ma frammentato egoisti con è ripiegato localistica mente dall'altra ecco noi faremo tutto ciò che lei nelle nostre possibilità
Per creare le condizioni
Di una convergenza di soggetti di persone di realtà
La più ampia e inclusiva possibile
Che contrasti il disegno di disarticolazione del paese e di differenziazione dei diritti e delle condizioni delle persone
E che faccia vivere come dicevo all'inizio un'altra idea di paese di Repubblica appunto fondata sul lavoro sul welfare universalistico e su un modello produttivo che sia ambientalmente e socialmente sostenibile
Grazie davvero a tutti dalla vostra presenza e soprattutto buona discussione
In questa mattinata
Grazie grazie perizia avvocato la parola alla professore Gaetano Azzariti Presidente l'associazione citata nella relazione salviamo la Costituzione aggiornarla non demolirla
Grazie grazie per l'invito ma dire grazie soprattutto per aver organizzato questa iniziativa su presidenzialismo autonomia differenziata perché sono due temi trattati direi con ordinaria disattenzione considerate cronaca politico scaramucce tra partiti
Considerate queste due riforme molto distanti dalla vita reale dei cittadini
In una fase di lotta per i diritti dunque il sindacato non si dovrebbe occupare di questioni istituzionali dovrebbe prestare attenzione soltanto alla difficile crisi economica ecco io credo che questa iniziativa della CGIL dimostra come questa organizzazione sia consapevole che invece qui si gioca una partita che ha come finalità anche quella di stravolgere gli equilibri sociali
Compromettendo la concreta possibilità di far valere i propri diritti materiali
La questione istituzionale le questioni sociale non sono separabili e questa è la ragione per la quale il compito è compito del sindacato occuparsi e prendere posizione sull'organizzazione che essi voglio dare i poteri alla forma di governo rapporti tra Stato e regioni
E e non ci può essere distratti insomma io penso di dirla così
Anche al sindacato spetta difendere la Costituzione e in qualche modo anche ai sindacato è tra quei soggetti nelle cui mani è posto il futuro della nostra Costituzione
E che in questo caso c'è in gioco il futuro nostri così costituzione per me non credo che vi siano dubbi
Io partirei da uno fatto da un fatto credo difficilmente discutibile come che la si pensi anche chi è a favore magari delle riforme che stiamo per criticare che sto per criticare bene l'introduzione della forma di governo presidenziale
Il passaggio alle Regioni di vaste competenze in materia di diritti fondamentali ciò solo ci consentirebbe ad un uomo Repubblica questo credo che sia poco discutibile si abbandonerebbe l'orizzonte dei governi parlamentari dello stato dell'otto e le mie locali intesi in senso solidaristico tornerò poi su questo per che hanno disegnato il i nostri padri costituenti per avere un altra Repubblica appunto d'altra parte loro la volontà di stravolgere definitivamente l'assetto costituzionale è stata dichiarata ad alta voce
Nei programmi dei partiti politici che hanno vinto le elezioni nelle dichiarazioni esplicite degli iter
Presidenzialismo e autonomia differenziata
Rappresenta no è stato dichiarato
Chiaramente onestamente mi verrebbe da dire
Come i due principali obiettivi che si vogliono raggiungere in questa legislatura obiettivi tra l'altro con coerenza insisto nel dire
Perseguiti gli dava le due forze politiche che oggi sono prevalenti nell'attuale maggioranza la destra e la lega per queste forza è una conquista storica
Ove ottenessero il risultato ovviamente e per noi
E per noi cioè per chi si riconosce ancora nei valori della Costituzione anzitutto direi perché che per questi si tratta di una sfida alla propria coscienza
Siamo stati avvertiti domani non potremo dire non lo sapeva
L'hanno preso all'improvviso non avevo ben capito
Sì si dovrà mettere
Che si era consapevoli
E che non sia stato in grado di impedirlo
Sperando di non dover invece confessare che non se n'è fatto nulla
Per evitare allora
Neppure quel poco quel tanto che si dovrebbe fare ma ora vengo al merito
Mi limiterò qui solo ad alcune considerazioni di carattere rigorosamente empirico fatti
Evitando di interrogarmi sulla domanda di fondo qual è la migliore forma di governo parlamentare
Tu su cui dovremo in realtà riflettere
Ma visto che ho poco tempo
Vorrei sempre in Italia a denunciare i rischi che stiamo correndo
E per questo io credo che basti ancora una
Tutta
Perché riflettere sui fatti difficilmente discutibile
Per quanto riguarda il presidenzialismo
Si dice non è un male in sé
è vero infetti non si può constatare si può constatare si deve constatare che esistono forme di governo presidenziali democratiche normalmente si citano gli Stati Uniti e la Francia due esempi che che come che la si voglia pensare di democrazia residenziali semiresidenziali bene
Al pari però non può negarsi è un fatto che esistono molti paesi in cui l'elezione popolare del diretta del presidente La Repubblica attratti autocratici la Turchia e la Russia anche non si citano la sono forme di governo se i presidenzialisti presidenziali
Non voglio far nessun parallelo magico che dunque non è un bene in sé non è un male in sé certamente non è un bene in sé
Se questi sono i fatti vorrei dire che dipende dal contesto e allora vorrei invitare tutti i noli me per primo a concentrarci sul contesto per avere una valutazione di fatto
Fatemi dire per inciso che in realtà
Sulla scelta per forme di governo vale anche le diversità di democrazia ma di quanti qui non parlo perché ho detto poc'anzi rimango fedele al mio impegno all'Italia osservazioni empiriche
In ogni caso al netto di questo per quanto riguarda i diversi contesti comparati si scorge una condizione necessaria necessaria
Per evitare se si vuole introdurre la forma di governo presidenziale per limitare i rischi di degenerazione di presenzialismo in in autocrazia
Ed è questa è una parola magica e l'esistenza di equilibri The River si potesse
Se avessi tempo citerei da Aristotele Loconte Elia tutte le persone che l'accostamento tra risorgere leopoldo Elia e ardito mi rendo conto ma per dire che molto generalizzato un principio molto chiaro nella storia del pensiero nostra pratica è un problema di cui riprende rapporto tra forme di governo
D'altronde lo sapete lo sappiamo tutti non si parla d'altro che della questione del sacro principio
Della divisione dei poteri e doccia carpale anzi
Allora d'altronde ancora insisto perché credo che sia decisivo questo
Se avessimo tempo di fare un rapido excursus ora comparatistico sappiamo che le forme di governo preselezione sono dei giornali tutte
Il Sudamerica perché non c'era il complice bilanciamento tra poteri
Devo dire voglio dirlo con provocazione a me stesso ma compro con l'azione per la riflessione che anche di recente vicende lista genia formali o la presenza di accertamento la forma di governo
Democratica e però l'assalto di a capitolo il rappresenta un segnale inquietante delle difficoltà e delle forme di governo più solidali pur con soli date
E i fatti di Brasilia dimostrano che non è un caso che la e che la democrazia non può mai dare essere data estere per scontata
Ciò non vuol dire che c'era tutto immunizzare il presidenzialismo ma impone credo molto si talmente di considerare lo stato complessivo degli altri potenti della forza degli altri poteri
Io vorrei dire che la domanda di fondo quale dovranno porci allora è la seguente corriamo noi il rischio di un presidenzialismo senza contrappesi perché si era riposto alla risposta dovesse essere positiva
Dettata in itinere Dio ci scampi e liberi dalla Ford al presidente e introdurre il presidenzialismo Italia ora io credo che non posso negarsi è un fatto che tale possibilità di rigenerazione deve essere considerata reale del nostro Paese vista è stato ricordato prima la grave indubbio debolezza del Parlamento insomma non si può non possiamo nessuno posso certamente seriamente tu
Dubita equiparare il nostro organo legislativo al potentissimo Congresso degli Stati Uniti che non ci mette un secondo
A dire no le richieste presidenziali non gradita
E la mancanza di contrappesi il pericolo del presidenzialismo in Italia nel nostro Paese il Parlamento è debole
Stage oggi si trova in condizioni di merito di minorità rispetto al governo l'attuale governo l'attuale debole governo che in realtà e però nei rapporti tra potere vero dominus dei lavori parlamentari
Con la forma di governo presidenziale quale che sia la sua forma finirebbe per indebolirsi ulteriormente rischiando così di trovarsi il Parlamento al servizio del despota democraticamente eletto
In un contesto del genere io vorrei dire
Ai fautori del presidenzialismo in primo luogo ma all'ONU o a me che presidenzialista non sono prima di ogni altra cosa si dovrebbe chiedere che se non sia più saggio porsi il problema di far funzionare meglio questo Parlamento perché di questo avremo gran bisogno razionalizzando i lavori
Autorizzandolo il ruolo definendone la fu una forza che oggi non ha
Chi tiene oggi ad eleggere il capo prima restituisca dignità e rappresentanza parlamentare al Parlamento stesso
Ma che questo qualcuno potrebbe dire ch'esso si faccia qualche muso fatemi dire potrebbe direbbe lo si faccia che questo non sia l'intenzione appare evidente
Sì esplicito chiara
In fondo per capire quali sono le reali intenzioni dell'attuale maggioranza basta leggere il testo della relazione che nella passata legislatura è stata presentata dalla dalla Fratelli d'Italia primo firmatario Giorgia Meloni permettetemi di reggere un
Passaggio assoluta sull'ente significativo quella relazione
Cito la destra italiana sempre indicato come vie di uscita ai tristi balletti parlamentari nella formazione dei governi ai quotidiani riti trasformisti ICI
Delle maggioranze parlamentari ondivaghe io la strutturale debolezza di democrazia lente avvitata su se stessa il presidenzialismo
La crisi in cui è sprofondata l'Italia né per il pena conclusosi rilancia l'esigenza di un capo dello Stato eletto direttamente dal popolo italiano e quindi legittimato ad assumersi ogni responsabilità
L'indirizzo politico dall'azione nel più importanti scelte di politica nazionale e internazionale un presidente votato dagli italiani legittimato degli italiani che risponde al proprio peraltro solo di fronte ai suoi elettori
E è la più importante riforma costituzionale che potremmo
Regalare ad una nazione che ha bisogno di stabilità
Ma anche di passare da una democrazia interloquì ente ad una democrazia decidente non potremmo dire che non ce l'hanno detto poche ce lo hanno nascosto torniamo
Agli equilibri che è necessario conservare nel contesto italiano devo dire con forza che se ricordo anzi con forza che la Costituzione italiana segno fondamentale ruolo di garanzia politica quindi di contrappeso al presidente La Repubblica un compito che si è rivelato Sempre e sempre più risolutivo
Soprattutto nelle fasi di correnti sempre più ricorrenti di lacerante crisi del sistema politico che non credo spariranno ecco comunque una garanzia
Ora è un fatto che qualunque sia la scelta sul tipo di presenzialismo
E sugli effettivi poteri che verranno assegnati ai singoli organi costituzionali il presidente eletto
Verrebbe trasformato
Il Presidente della Repubblica avrebbe trasformato
Verrebbe trasformato in rissa seguirebbero poteri di governo non sarebbe più un garante in sostanza e allora pongo la domanda che credo sia decisiva
E alla quale non credo si debba rispondere sfuggire non possiamo sfuggire possiamo in questa fase di debolezza dei soggetti politici e istituzionali rinunciare all'unico organo realmente autorevoli salvaguardia degli equilibri degli equilibri costituzionali attualmente operante il presidente La Repubblica nostro presidente Repubblica non è un caso che hanno detto giustamente fatemi aggiungere giustamente che una volta fatta la riforma Mattarella dovrebbe dimettersi per lasciare il posto a ben altra figura di tutt'altra natura possiamo permettercelo io questo chiedo fatemi aggiungere in proposito non ho il tempo per esaminare diverse forme di governo pre parlamentare presidenzialismo semipresidenzialismo elezione del premier
Però fatemi dire che quest'ultima elezione del premier all'elezione diretta del premier o del Sindaco d'Italia aumentare la forma più ingannevole ingannevole perché fondata su una motivazione false su un modello sbagliato
Una motivazione falsa perché si teorizza
Sì teorizza bontà loro che in tal modo eleggendo il premier e non il capo dello Stato quest'ultimo nuovo rimarrebbe garante Endo Cati i suoi poteri ma se si toglie al presidente della Repubblica e poteri nominati dal Parlamento quello di conferire la fiducia
Al al nuovo governo
A capo lo Stato non rimane più nulla ed è c'è un'unica certezza avremmo un capo eletto dal popolo emigrante chiuso al Quirinale
Ma poi
Il modello del sindaco
è un'immagine riflessi in uno sketch specchio deformato
Non posso dilungarmi ma credo che non nessuno possa realmente credere che amministrare una città se lo stesso che governare una nazione i rapporti interni e internazionali e mi fermo qui perché devo passare rapidamente a parlare
Dell'autonomia differenziata
Per quanto riguarda l'autonomia differenziata per rassicurarci ci dicono
Che in fondo non si tratterebbe altro che dare attuazione alla Costituzione al terzo comma del centosedici dunque i timori di stravolgimento non sarebbero insomma sarebbero infondati in questo caso
Però non crei credo che non si consideri la realtà dei fatti e le intenzioni espresse anzi gli atti già compiuti stato detto Pontormo
In base al principio di realtà al dunque anche in questo caso a ben vedere il maggiore problema riguarda gli equilibri gli equilibri parola magica costituzionali che vengono stravolti
Per rendersene conto basta osservare come richieste delle reti le richieste che le Regioni hanno già ora operato
Chiesto fatto e operano entro una logica di media appropriazione appropriazione
Di tutte le funzioni
Possibile
E
Non a caso sono state fatte dal dalle regioni forti economicamente più forti senza nessuna tensione dunque agli assetti ed equilibri complessivi senza nessuna solidarietà del popolo nel riprova la richiesta di Veneto e Lombardia che hanno ottenuto
Hanno richiesto tutte le materie nessuna esclusa nessuna esclusa basta che mi date in qualunque tipo di progetto che il Veneto posso occuparsi e le ventitré materie è secondario
Una richiesta di mera applicazione delle risorse dettata dunque dalla volontà gestioni diretta di servizi pubblici essenziali senza alcuna reale valutazione del rapporto tra garanzie e diritti i livelli territoriali che sarebbe il vero tema da affrontare
Non sono i diritti a Tessera dovrà essere assicurati
Sono le funzioni a dovere essere trasferite un passaggio per potenziare i poteri locali prima ancora delle popolazioni locali
In questo contesto
Che si rende palese a mio modo di vedere il rischio che l'automazione d'autonomia differenziata figlioli operi in violazione dei principi supremi della nostra Costituzione
Inviolabili lo farò farò una radio lo scorso stando più o meno spero tutti riconosciamo
L'articolo cinque la Costituzione che fondamentale non derogabile
E che è il fondamento dell'autonomia locale dell'autonomia
Riconosce riconosce e promuove le autonomie locale ma a condizione che si preservi l'unità e indivisibilità della Repubblica allora domanda che vorrei porre seriamente
è la seguente siamo sicuri che attribuisce in via esclusiva ad alcune regioni fatto salvi gli arredi essenziali materie come sanità scuola lavoro ci Fassari c'a rimanere ancora una Nazioni Unite visibile
Ancora la nostra Costituzione inoltre deve garantire diritti inviolabili su tutto il territorio nazionale normalmente si fa riferimento al centodiciassette i letti e via di seguito ma io vorrei ricordare prima e ancora perché lo si ricorda proprio poco che c'è l'articolo due della nostra Costituzione un altro principio fondamentale inderogabile che impone di riconoscere e garantire i diritti inviolabili su tutto il territorio nazionale
A tal fine impone dove ieri doveri inderogabili di solidarietà politica economica e sociale e in questo caso si deve seriamente domandare se sì posso attribuire in via esclusiva alle Regioni fatti salvi letto tutti i nostri molti scusate non tutti molti dei nostri diritti fondamentali senza perché penso incrinare l'effettività Enrico eletto si è manifestato in modo più evidente io credo da ultimo veniva richiamato in precedenza la Filosofia di fondo che sorregge l'intera costruzione dell'autonomia differenziata secondo le aspirazioni dell'attuale governo
Si potesse palizzata io credo in quello che sto per dirti la falsa coscienza marxiana mente parlando se posso dirlo
La fascia la falsa coscienza dei nostri governanti
Si è sempre affermato c'è sempre affermato nessuno lo contesta mi sembra qualcuno sì ma non troppo che l'articolo centodiciassette il secondo comma la lettera M
Il buonsenso dice presupposto di ogni autonomia
Per evitare la successione dei rischi è che almeno siano fissati premente chiaramente i livelli essenziali delle prestazione e inoltre aggiungo anche lì fabbisogni standard
Per conformare un equo riparto di risorse tra tutte le regioni interessate all'autonomia e anche quelle che l'autonomia non chiedono
Operazione che è oggettivamente oggettivamente non facile
Non poteva andiamo al cuore dello Stato sociale e alle sue risorse
Al centro le politiche economiche del Paese tant'è che sono ventitré anni dalla riforma del titolo quinto che siamo in attesa di una legislazione che non arriva allora per uscire da questo angolo
Complessa obiettivamente complessa
è stato fatto un colpo di mano
Qui la falsa coscienza nel silenzio dei più
Inserendo Diso
Piatto mi verrebbe da dire sul piatto la brutta parola la ritiro ma insomma inserendo
Di nascosto
Tra migliaia di commi della legge finanziaria che viene approvata come sapete con grande disattenzione un meccanismo anche per a mio parere incostituzionale ti dirò perché di determinazione delle però da trovarsi con veniva ricordato poc'anzi con DPCM in base ad una istruttoria compiuta da una cabina di regia in base ad indicazioni di una commissione tecnica
Tutto sottoposto a una tempistica da cardiopalma entro un anno tutto questo si farà
Io e per ragioni di tempo mi limito ad osservazioni tante ce ne sarebbero ma queste due credo che siano quelli più di fondo
La prima è mai possibile immaginare che la riscrittura in sostanza
Dell'intero Stato sociale
L'effettività dei diritti fondamentali delle persone cito scuola e sanità ma poi sappiamo che sono molte di più
Sì ha definito con un atto me amministrativo generale di responsabilità del capo del governo frutto di una valutazione tecnica
Senza bisogno di coinvolgere la rappresentanza nazionale il suo organo del Parlamento
Il buon senso prima della costituzione
La politica come governo della polis prima dalla Costituzione
Tenuto fuori il Parlamento
Non solo dall'intesa e non ho tempo ma voi sapete che tenuto fuori anche dalle intese dal seguito che non riuscirò per ragioni di tempo di esaminare ma addirittura in Parlamento tenuto fuori dal definizione dei presupposti di queste
La seconda osservazione più netta la dico nei modo brutale perché regioni tenta anche qui l'articolo centodiciassette
Che tutti citano ma forse pochi leggono non so possedimenti stabilisce che lei sono di
Cito a memoria competenza legislativa esclusiva dello Stato ovvero del Parlamento
Non credo che per far rispettare tale riserva sia io non credo che per far rispettare tale riserva sia sufficiente la regolamentazione di natura esclusivamente procedurale dettata dalla legge di bilancio è stato indicato un precedente
Quello di DPCM emanati fasi di pandemia sulla scorta di un decreto legge il meccanismo che in altre occasioni parleremo discuteremo dobbiamo discutere ma io credo limitare conclusione che non abbia nulla a che fare
Questi DPCM con quei tipi DPCM quella legittimazione il decreto legge con la legittimazioni di cui alla legge finanziaria e non foss'altro perché ora nessuna necessità o d'urgenza a porci significare lo strappo alla legalità costituzionale
Alla luce di quanto fin qui ben vi ho accennato mi sembra di poter concludere
Che al fondo
Il disegno complessivo definiti Costituzione che il disegno complessivo della messi in discussione dall'assetto costituzionale suo compresso altro che la sua attuazione attuazione altro che l'attuazione centodiciassette del centosedici terzo comma
Sì sì
Il nostro sistema anche qui lo do per scontato chiedo scusa il nostro sistema costituzionale prevede un regionalismo solidale
E non uno competitivo il modello di regionalismo che l'Italia i suoi equilibri economici e sociali
Ha determinato il primo il secondo quello competitivo non può essere eletto dal nostro Paese perché la corsa ossessiva l'appropriazione delle funzioni tutte quelle elencate la per centosedici terzo comma
Finisce per offuscare il vero principio che dovrebbe costituire la bussola per le civiltà legittimare anche la più ampia autonomia sì perché no anche la più ampia autonomia
Che il principio di differenziazione io dico ogni volta ma avete sentito nel dibattito corrente utilizzare questo termine differenziazione ma soltanto autonomia
Il rischio in sostanza è che il meccanismo messo in moto porti alla spaccatura dell'Italia la secessione e ricchi lo è stato detto più più volte ma dovremo tre prenderlo con più con più attenzione questa questo urlo di questo muro di allarme la divisione in cui
In cui tra l'altro si determinerebbe fatemi dire due ultime cose qui chiudo veramente
Rapidamente si chiederebbe anche dal punto di vista sistematico
Che non è poca cosa non è Ceriana sistematica
La situazione in quella pulitissima in cui non se ne uscirebbe più perché la verità è che si che lei ben una Babele di Autonomie
Non avremo soltanto la differenziazione che già qualche problemuccio lo crea tra Regione a statuto ordinario a regioni a statuto speciale
Ma avremo una differenziazione tra le regioni regioni ordinarie regione a statuto speciale le Regioni a statuto ad autonomia differenziata che sono differenziata l'una rispetto all'altra una babele un caos dal cui dal in cui il
Ciò che verrebbe si sacrificato è proprio
La ragione delle differenziazione io non ho il tempo ma l'invito a studiare permettetemi dirlo con ironia ovviamente ha suggerito principio di differenziazione che si che fonda una sana e corretta giusta
Autonomia chiudo con un'ultima battuta
Singleissimo
Che forse anche una provocazione nel dibattito corrente se volessimo finalmente dare attuazione al regionalismo in Italia per come previsto in costituzione dovremmo credo seguire un'altra strada rispetto a quella che ci viene proposta
Attuare la Costituzione come viene detto ma iniziare a costruire dalle fondamenta e non dal tetto
Il fondamento e non il tetto il tetto forse il fondamento non è centosedici terzo comma ma il fondamento il successivo articolo centodiciannove della nostra Costituzione
Che prevedete udite udite mi verrebbe da dire nel contesto e nel dibattito politico che invece non parla di questo
Che prevede la nascita di istituire un fondo perequativo per i territori con minore capacità fiscale per abitante no da abitante nonché risorse aggiuntive per promuovere lo sviluppo economico la questione e la solidarietà sociale sembra una provocazione ma non lo è una volta ristabilito all'eguaglianza sostanziale
Avvicinate le condizioni di fatto tre cittadini come pretende il principio fondamentale di cui l'articolo tre secondo comma la nostra Costituzione si potrà allora pensare si potrà allora si dovrà allora pensare a come devolvere funzioni al fine di assicurare il il rispetto del principio del decentramento amministrativo il principio di differenziazione
E l'esigenza di dovuto non mie di un'autonomia in armonia con i principi fondamentali di cui gli articoli due e tre
Cinque inderogabili
è vero
La nostra Costituzione da attuare non c'è dubbio iniziamo però dai diritti le persone e non dà il potere di dei poteri delle Regioni in lotta tra loro evitiamo è la nostra Costituzione da attuare evitiamo di eleggere Carpi
Pensiamo invece di dare forma al Parlamento bistrattato il sindacato credo abbia un ruolo decisivo per la salvaguardia dei diritti dei lavoratori in tutto il territorio nazionale ringrazio
Grazie grazie professionale per i molti spunti e la chiarezza santificare le argomentazioni inconfutabili eterei chiamerei a intervenire Serena Sorrentino segretaria nazionale generale della funzione pubblica CGIL
Proverò a leggere i temi che sono oggetto della nostra riflessione dal punto di vista della categoria che la presente alle lavoratrici e lavoratori del settore pubblico e che per missione istituzionale mi permetto di dire a che fare da tanti anni con questa attenzione continua tra l'attuazione della Costituzione in tutte le sue parti e il funzionamento della macchina amministrativa
Diceva giustamente cristiana nell'introduzione che questa è una discussione che e lunga e che vede una nostra determinazione puntuale nella declinazione di che cos'è l'equilibrio tra i poteri dello Stato
E i poteri decentrati
Che parte non da ora ma certo non possiamo sottovalutare che il disegno di legge Calderoli ha modificato in parte e forse anche accelerato la discussione dandone una dimensione sotto alcuni aspetti valoriali
Molto diversi due cose mi permetto di dire per sintesi non convincono
Oltre le altre che sono state già sottolineate Bindi quel disegno di legge la prima è Calderoli non nel senso diciamo della profilo personale ma del profilo istituzionale
Non semplicemente il richiamo ai principi ispiratori della legge elettorale mando ricordiamo anche nelle sue attitudini verso la semplificazione e la delegificazione
Ma in particolar modo anche le preoccupazioni che hanno destato le sue affermazioni sul riordino istituzionale di Roma Capitale lasciando intravedere che quella è una parte che non affronta il disegno perché ha bisogno d'una modifica costituzionale
E che nelle previsioni però negli obiettivi del governo dovrebbe trovare la definizione di un altro di uno Statuto come città Pato
A proposito diciamo di tanti livelli istituzionali con competenze funzioni che diventano non più concorrenti ma competitive confliggenti tra di loro
Il secondo elemento invece l'articolo nove
Quella dato diciamo che è sempre complicata alle prospettive di qualsiasi disegno di riforma di carattere istituzionale amministrativo e cioè che il disegno di autonomia differenziata Debby a compiersi a invarianza di spesa e di risorse del a carico dello Stato
Veniva ricordato e quindi lo cito solo per titolo che
Per noi è sempre stato punto di orientamento l'articolo cinque della Costituzione nel anche nell'anni flessione che la categoria sempre fatto insieme a CGIL sul tema del decentramento amministrativo
Unità e indivisibilità promozione riconoscimento delle Autonomie Locali ampio decentramento amministrativo sono principi concatenati tra di loro che devono trovare sostanze equilibrio
Non a caso questi principi costitutivi furono introdotti dai costituenti per sostituire quel modello di forte attenzione accentramento dello stato d epoca fasciste quindi per Repubblica Ana con un decentramento di competenze di funzioni che caratterizza serio lo Stato democratico e però la scelta fu quella di traslare questi principi dall'originario articolo centosei all'articolo cinque quindi di in cardinali tra i principi che poi orienta né conformano
L'atteggiamento istituzionale verso il decentramento amministrativo proprio tenendo fede a questi tre principi prossimità efficienza
Della macchina amministrativa non possono essere slegati dall'esigenza di garantire l'indivisibilità e l'unità della Repubblica
Tentando in questo modo di trovare un equilibrio a pericoli che si intravedevano già allora e cioè la tentazione della deriva autonomistica
Della garanzia ricercata in un equilibrio sempre difficile da conseguire di integrazione normativa tra livelli di governo che hanno competenze funzioni diverse
L'unitarietà di valori e di principi della prima parte della Costituzione tradotti come diritti universali
Un punto di particolare attenzione quello che riguarda la promozione delle autonomie locali perché da un atteggiamento proattivo positivo del legislatore del padre costituente verso la funzione del decentramento amministrativo e quindi anche non semplicemente la individuazione di responsabilità a livello di prossimità rispetto alla gestione della cosa pubblica a tutela delle comunità
Ma soprattutto e penso anche forse prioritariamente
Rispetta ruolo da assegnare in termini anche di democratizzazione di partecipazione delle comunità locali a partire chiaramente per quello che ci riguarda anche dai soggetti che lavorano e operano all'interno delle amministrazioni pubblica
E quindi non può essere stregato un ragionamento che tiene insieme il processo di decentramento amministrativo di dislocazioni di funzioni amministrative
Da un ragionamento più complessivo che riguarda il modo in cui decliniamo il concetto di autonomia degli enti locali
Significa non semplicemente la determinazione di regole e di organizzazione a livello decentrato
Significa anche evitare che forme di autonomia legislativa producano anche fenomeni di secessione legislativa
Nella Garanzia
Poi dell'esigibilità dei diritti universali perché proprio questa differenziazione nell'esecuzione dei poteri di regolazione potrebbe essere quell'elemento che aumenta
La forbice della disuguaglianza sociale non invece interviene per garantire ovviamente quella che dovrebbe essere la prospettiva di coesione
Ma dicevo il percorso del decentramento è stato molto lungo e in realtà forse diciamo a una tensione in continuativa nel corso del tempo che però ha avuto diversi caratteri di orientamento politici
Già negli anni settanta
Ma penso diciamo in particolar modo negli anni novanta ma già negli anni Settanta ne abbiamo conosciuto il primo trasferimento alle Regioni di funzioni donne in attuazione degli articoli centodiciassette centodiciotto della Costituzione la legge duecentottantuno del settanta al D.P.R. seicentodiciassette del settantasette
Negli anni Novanta forse diciamo si disegna maniera più compiuta la prima fotografia del decentramento amministrativo con la centoquarantadue del novanta che configura appunto il nuovo ordinamento degli enti locali
Ma forse con due legislazioni organiche che si disegna la reale assenza di quello che potremmo definire un decentramento amministrativo possibile nell'equilibrismi
Tonale che non cambia la Costituzione una furono le due leggi Bassanini che non a caso fu uno definito il processo di decentramento a Costituzione invariata l'altro
Ovviamente guardando ad altri aspetti che riguardano la categoria la duecentodiciannove della novanta del novantanove cioè la riforma Bindi
Che declino il per il il principio di decentramento amministrativo rispetto al sistema sanitario nazionale
Arriviamo poi la riforma del Titolo quinto di cui ampiamente ha discusso cristiane quindi non ci ritorno fino forse diciamo all'ultimo intervento legislativo a Costituzione invariata Chiappero minato
La funzione stessa del decentramento amministrativo proprio intervenendo in maniera sperequata sull'attribuzione di funzioni che la legge del rio o meglio no la legge cinquantasei del due mila e quattordici
In cui proprio quest'elemento di non concomitanza tra l'attribuzione la riorganizzazione delle funzioni
A
Invarianza di compensazione in termini di risorse ha determinato oggi una crisi verticale di un livello istituzionale garantito costituzionalmente che sono gli enti Province e le neo costituite città metropolitane
E che quindi a maggior ragione ci dovrebbe far riflettere nel momento in cui ci approcciamo addirittura a individuare un modello che poggia strutturalmente su questo principio c'è la riallocazione delle funzioni senza la garanzia delle risorse intanto per il funzionamento dell'azione amministrativa ma poi anche per lo sviluppo delle politiche che sovraintendono quei livelli istituzionali dovrebbe farci riflettere
E però già su questo io penso diciamo Cristian lo ha lo ha già accennato come tema e credo che sia un punto di approccio che bisogna mantenere presidiare in questo dibattito che non è mai semplice perché tende alla semplificazione
Che già
In tanta parte del pensiero meridionalista c'era una forte attenzione a distinguere tra il regionalismo e il federalismo
Che sono due cose completamente diverse anche nell'attitudine all'approccio rispetto
Alle funzioni istituzionali
Salvemini intendeva il decentramento amministrativo come forme di democrazia partecipativa diffuse e radicate nel territorio
Non ha mai messo in discussione il fatto che ad esempio l'incremento del decentramento amministrativo potesse portare a una differenziazione territoriale
Nella garanzia dell'unità della della Repubblica
E allora per concludere
Credo che proprio la lezione della pandemia ci lascia in eredità dal punto di vista dell'approccio di
Di di di chi si affaccia a discutere del capitolo dell'autonomia differenziata o meglio di come si dà attuazione
Negli articoli centosedici e seguenti della Costituzione
Che c'è sicuramente un punto che va in qualche modo riaffermato ricostruito nella sostanza non semplicemente del profilo normativo ma anche proprio istituzionale de di valore democratico
Che è la garanzia dell'esercizio istituzionale delle funzioni ad ogni livello di governo a partire dagli Enti di prossimità cioè quelli che sono più a diretto contatto con le comunità e quindi piuttosto che discutere di autonomia differenziata noi forse dovremmo concentrare l'attenzione in una riflessione di come noi interveniamo sul riordino istituzionale sugli assetti amministrativi
Del nostro Paese intanto ponendosi il problema
Di avere una politica di attenzione diversa rispetto alle Autonomie locali e tra le autonomie locali quelle di maggiore prossimità penso per esempio al tema dei piccoli comuni
Per evitare che la misura della ricchezza di una comunità sia in realtà l'unico elemento di garanzia del soddisfacimento dell'alveo di diritti costituzionalmente garantiti
E in questo proprio la pandemia ma soprattutto le politiche che sono conseguite alle legislazioni che hanno in qualche modo strutturato i percorsi di decentramento amministrativo ci devono dare qualche punto di orientamento si è fatto già molto riferimento ai LEA hai letto
Non abbiamo discusso dei LIVEAS ma un modello che fonda sulla standardizzazione di obiettivi
E costi
La Garanzia dell'universalità dei diritti e forse andrebbe sottoposto a una qualche manutenzione
Noi oggi abbiamo avuto l'aggiornamento dei LEA che teoricamente sono finanziati
Ma questo non ha voluto dire un'uniformità ad esempio nella qualità
Delle prestazioni sanitarie su tutto il territorio
Perché non basta la definizione di livelli essenziali se poi mi mi amo la garanzia della omogeneità e dell'accessibilità a servizi e prestazioni
Non finanziando adeguatamente il funzionamento
Dell'amministrazione pubblica
Che per noi a due dimensioni quella organizzativa dei servizi e quindi sto parlando di Investimenti ma l'altra è la dimensione del lavoro
Non c'è dubbio che non ci potrà essere universalità dei diritti è garanzia di equilibrio in qualsiasi ipotesi di decentramento istituzionale non solo se discutiamo solo della redistribuzione dei poteri magari anche squilibra Ando l'equilibrio costituzionale
Ma se noi non garantiamo quell'organizzazione democratica il funzionamento della macchina amministrativa non sia adeguato alla risposta
Altrimenti ciò che si sta configurando e che poi sarà fondamento il manifesto culturale della società che si affaccia che viene dalla esercizio dell'autonomia differenziata nelle previsioni del legislatore attuale sarà caratterizzata per forza di cose
Da una differenziazione che si basa su due principi che sono oramai diventati quasi incompatibili nella traduzione del modello sociale uno Stato minimo che dà risposte solo i bisogni
E che sono bisogni primari e quindi già selettivi diverse
E invece un'articolazione dell'organizzazione democratica che nell'equilibrio dei poteri garantisca i diritti sono due approcci differenti
Vale sul capitolo della povertà vale sul capitolo della salute vale sul capitolo ovviamente di tutte le funzioni che sono in qualche modo assegnate alla missione pubblica
E il criterio della spesa storica come elemento sostitutivo in assenza di raggiungimento degli obiettivi fissati dai livelli essenziali delle prestazioni
E e noi abbiamo già visto in passato che significa cristallizzare i differenziali territoriali
Ed c'è una forte preoccupazione rispetto anche lo dico accennava cristiani lo cito solo per titolo perché non può non essere parte della riflessione
Nel fatto che la politica economica e la politica fiscale nel nostro Paese non sono più titolarità che sono in capo solo al governo nazionale immaginiamoci se poi vengono frammentate in venti sistemi regionali di governance delle politiche economiche ma sono fortemente condizionate dalle regole fiscali che vengono deciso dall'Europa
E siccome in queste ore si ridiscute il patto fiscale tra gli elementi di contenimento della spesa c'è anche la sorveglianza sulla spesa di parte corrente che per noi significa il finanziamento del funzionamento dell'organizzazione democratica
E il livello di preoccupazione aumenta
Proprio guardando all'esperienza che abbiamo fatto in in questi anni e a nulla vale una discussione sul tema delle eventuali compensazioni fiscali perché già oggi
L'elemento della perequazione non esercitato esercitato in parte della conferenza stato regioni penso per esempio alla distribuzione del fondo sanitario nazionale
Non è sufficiente sedi basse il funzionamento dell'organizzazione della macchina amministrativa non è garantito come precondizione
A quel punto noi saremmo di fronte a non semplicemente ad un'autonomia differenziata ma ad una cittadinanza sociale differenziata di cui lavoro diventa una dimensione non marginale
Anche nelle ipotesi di differenziazione del trattamento del rapporto di lavoro dei regimi di contrattazione collettiva mi permetto di inserire diciamo un punto di riflessione
Se l'autonomia non è semplicemente
Nell'esercizio delle funzioni che già di per sé è un rischio
Ma all'esercizio delle funzioni cammina insieme anche l'organizzazione e la possibilità di intervenire sui rapporti di lavoro
Ciò che oggi è prerogativa delle autonomie speciali diventerà prerogativa anche delle regioni a statuto ordinario e c'è la possibilità attraverso la contrattazione di primo livello di differenziare la contrattazione collettiva dei dipendenti pubblici
Se proprio la devo dire imbattuta
In un sistema di organizzazione sanitaria
A regime concorrente che ha venti dimensioni organizzative differente l'unico punto di unità nazionale che è rimasto è proprio il contratto collettivo nazionale di lavoro
Se viene meno anche quello quel principio della coesione che tiene insieme
Esigibilità dei diritti organizzazione efficienza della macchina amministrativa e riconoscimento valorizzazione della componente lavoro viene definitivamente a saltare
E credo che sia uno degli elementi di maggiore preoccupazione che come organizzazione sindacale chiaramente noi dovremmo non dovremmo temere anche perché capacità azione organizzativa capacità azione fiscale non secondariamente capacità azione amministrativa
Non solo possono produrre chiaramente come ho provato a dire un'associazione contrattuale ma di fatto possono anche mettere a rischio la garanzia del funzionamento democratico che l'unico elemento che ci consente di garantire
Lo sviluppo di una pubblica amministrazione che possano pur nella diversità delle esigenze organizzative
Provare a dare risposte omogenee in termini di prestazioni in qualità di servizi riconoscimento anche delle professionalità e del lavoro in un'ottica di coesione sociale
Grazie grazie Serena molto più facile dopo il tuo intervento richiami hanno cuore delle politiche economiche fiscali dare la parola al professor Mario Pianta della scuola Normale Superiore
Grazie professore
Molte grazie per questa occasione di discussione che molto importante e molto i articolata ed è importante proprio tenere insieme da una parte gli aspetti istituzionali del dibattito sul presidenzialismo autonomia differenziata con alcuni elementi che riguardano le basi materiali quali sono le basi materiali nell'economia italiana la struttura del mercato del lavoro
Nella distribuzione che stanno dietro questa storia
Breve riepilogo veniamo da vent'anni di declino del reddito pro capite in Italia impoverimento è la parola chiave che non si legge sui giornali ma che sta nell'esperienza delle persone
La pandemia
La recente la crisi finanziaria del due mila otto la crisi del debito del due mila di undici poi dopo la pandemia del due mila venti oggi la crisi dell'inflazione e le prospettive che il due mila venti tre sì e un anno di recessione per effetto delle politiche restrittive introdotte soprattutto dalla Banca centrale europea sì da non lo scenario
Di medio periodo di indebolimento strutturale del nostro Paese a fronte di questo abbiamo avuto delle novità importanti e cambiato una quadro politico gli elementi più rigidi del neoliberismo riduzione dello Stato taglio della spesa pubblica
Indebolimento dei diritti si sono aperti con la risposta che è stata data nome alla crisi due mila otto due mila undici ma quella della de pandemia si quindi fine delle vincoli europei sul divieto di deficit fine del divieto europeo
A al sostenere le imprese con l'aiuti di Stato quindi una grossa occasione una grossa occasione rafforzata poi da che cosa il discorso sul Europe New il Greenville europeo prima che poi è stato un pochino messo in ombra dall'emergenza pandemia e poi finalmente Next Generation Europe e duecento miliardi che arrivano in Italia
Per il pm RR una occasione grossa uno di recupero di potere della politica nei confronti dell'economia e delle trasformazioni che hanno portato il declino due un recupero di priorità ridiscutiamo dopo la pandemia il fatto che le nostre economie devono avere due transizioni sulla sostenibilità ambientale e sull'aggiornamento tecnologico ai tempi del digitali queste son due elementi
Fondamentali però questa roba non stati in come dire nel vuoto
Sta in un contesto in cui l'impoverimento e il declino del nostro Paese ha cambiato le gerarchie dentro l'Europa le l'Italia è diventata al un Paese se mi periferico rispetto al nucleo forte del tedesco
Dell'Unione Europea l'Inghilterra andata fuori la Francia sta ma in grossa difficoltà
E la Germania si sta costruendo una corona di di di economia che dipendono dal dal motore tedesco
E quindi da questo punto di vista che cosa è successo
Piccoli dati le sapete meglio di me
Ogni crisi a ogni crisi l'occupazione e la produzione e scienza e caduta vedete la linea azzurra e quella dell'Italia grassa crisi col due mila otto ulteriori tre e non si recuperano mai c'è la crisi non è un momento di caduta
Ed s'a cui segue una ripresa ci si stabilizza a un livello inferiore vedete l'occupazione
In Italia e la la novità negli ultimi anni che tutti nuovi posti di lavoro che sono creati sono in larghissima misura precari quindi due terzi oggi quest'anno nell'anno scorso
Nel complesso in Italia due terzi dei nuovi posti di lavoro creati che dicono vecchie c'è stata una ripresa dopo il crollo pandemia sì ma che tipo di sui lavori sono e soprattutto che tipo di salari sono questo è l'ultimo dato che ci mostra le l'Organizzazione internazionale del lavoro
Fatto questo rapporto pochi poche settimane fa sulla rapporto sui salari nel mondo vedete che l'Italia las la la riga a bordo in fondo e quelle in cui i salari reali cioè al netto dell'inflazione sono crollati più di tutti gli altri Paesi abbiamo una dinamica contrapposta tra il due mila otto l'anno della crisi del due mila ventidue c'è una perdita del dodici per cento in termini reali del salari reali meriti ok mentre ad esempio anche solo la Francia ha avuto un aumento del sei per cento quindi abbiamo un gatto
Molto forte dal punto di vista della capacità dei salari nominali di crescere ma specialmente in questi anni vedete l'ultimo anno l'effetto dell'inflazione ha un effetto di divaricazione drammatico per quanto riguarda le condizione
Qual è la la storia in dietro questo
Ci si indebolisce
Il salario come sempre dive come è già stato negli anni Settanta eccetera il salario e la salario reale soprattutto al netto dell'inflazione diventa la variabile con cui le imprese comprimono i costi e mantengono dei margini di competitività
Questi questa è la storia di questi mesi
I salari sono fermi in Italia lì i prezzi al consumo sono cresciuti del nove per cento nel
Ultimamente il tre quarti di questo aumento dei prezzi è dovuto all'aumento dei prezzi dell'energia sul sul riprese energia non si fanno politiche sull'energia si fanno al massimo delle mance dei bonus
E delle dei pesi e dei piccoli sgravi fiscali e quindi la dinamica di perdita di e capacità d'acquisto dei salari reali quest'anno nel nell'anno che finisce che FIAT era finito nell'anno che è appena iniziato diventeranno un problema molto molto rilevante perché una caduco un'inflazione che comunque rimarrà intorno all'otto per cento la caduta su due anni del salario reale estremamente rilevante
Quindi riepilogando abbiamo un quadro di
Di basi materiali di questa discussione che col fatto di di declino produttivo di divari territoriali che sono un'eredità storica del nostro Paese che non sono mai stati affrontati anzi
Il la un il recupero di aumento del divario a livello regionale in Italia parte dalla fine degli anni Settanta cioè il neoliberismo che inizia con gli anni Ottanta la prima cosa che fa e smontare il processo di convergenza limitato che si era realizzato tra Sud e Nord poi all'interno di questo la deindustrializzazione fa sì che certi pezzi di nord
Il Piemonte la Liguria non sono più il motore del del sviluppo produttivo sono a pezzi che stanno perdendo e stanno arretrando drammaticamente e si configura una snob struttura geografica
Che fatta dall'asse Milano Bologna e pezzi di Veneto questo è il pezzo che tiene resto del Paese perde perde completamente i pezzi alcuni perdono di più altre perdono del
Meno rapidamente e poi però c'abbiamo aspetti sto cioè da questo punto di vista i divari regionali sono gravi anche dei livelli di istruzione abbiamo in Italia in generale
Il venticinque per cento di persone che lavorano che sono laureate e e la media europea il trentacinque per cento ma nel nelle regioni fragile al Mezzogiorno questa percentuale e bassissima quindi abbiamo un ritardo
Nella cultura delle persone nella capacità delle imprese di assumere persone qualificate
E abbiamo ovviamente lo sapete meglio di me bassi livelli di occupazione bassa partecipazione delle donne alta disoccupazione dappertutto ed è questa precarizzazione del lavoro che ulteriormente polarizzata le le diverse questioni
In termini salariali il gatto tra i salari italiani salari tedeschi non solo sta crescendo ma e diventato di grandissimo rilievo stiamo parlando di oltre il trenta per cento
E quindi questa storia qua de definisce un elemento di debolezza e di declino che frammenta che frammenta la struttura produttiva polarizzare la struttura delle regioni e frammenta la struttura produttiva e quella sociale
Sei d'accordo perfino la Banca d'Italia che l'anno scorso riconosceva questo circolo vizioso tra bassi salari mo'basse l'opportunità di impiego e bassa dinamica tecnologica e di ricerca
Allora da questo punto di vista l'occasione che viene fuori negli ultimi due anni Cornel dopo pandemia e importante perché ci sono anche le risorse per la prima volta l'Europa accetta di
Emettere eurobond per finanziare un intervento che riequilibratore e non polarizzatore con il tender e le gravi duecentotrenta miliardi dati all'Italia in questo contesto il problema e una sfida molto importante
Dico politica industriale cambiare che cosa si produce e come ma disegnare un'estradizione di sviluppo in cui la sostenibilità ambientale le tecnologie avanzate il digitale e il welfare come elemento centottanta
Non solo dell'esigibilità dei diritti ma proprio come attività economica per un Paese deciderà il di di vecchi con in cui cogliere le esigenze di tenuta insieme dei dei bisogni di salute dei bisogni di assistenza dei bisogni distruzione come abbiamo visto sono un punto centrale questo diventa una parte importante dell'attività economica
Stessa dell'occupazione delle dello sviluppo tecnologico pensate
Non soltanto alla questione della ricerca farmaceutica dei vaccini che è stata messa in sul tavolo dall'emergenza della pandemia ma pensate all'innovazione nella Nella Salute che è estremamente rapido dal punto di vista tecnologico eccetera
Pensate alla alle forme di apprendimento che sono aperte dal digitale e così via
In questo contesto quindi il re con libretto e le chiedo territoriale essenziale in una traiettoria che abbia uno sviluppo di qualità ok quindi il punto è la qualità del vino lo sviluppo dopo questo lungo declino
Una qualità che deve essere nelle tecnologie nei salari nella produttività ma anche nella distribuzione territoriale
Allora c'è tutto un discorso sullo specifico delle strade delle politiche industriali perché molti Paesi hanno fatto a partire da da
Francia e Germania politiche di settori importanti le energie all'auto il digitale eccetera eccetera e su questo in Italia c'è un vuoto completo
In Italia il PNR a quattrocento pagine quando è stato pubblicato la parola politica industriale c'è stato due volte parlando di internazionalizzazione delle imprese non si può
Spendere due duecentotrentacinque miliardi per ricostruire la base produttiva del Paese senza avere un concetto di politica industriale che ci dice in che direzione la ricostruiamo
Che cosa fa il pm RR come le politiche precedenti soprattutto incentivi alle imprese e su questo terreno ma gli incentivi alle imprese come vedete qua che partono da da Calenda industria con
Di quattro punto zero dove vanno il vanno per due terzi nelle prime tre regioni Lombardia Veneto Emilia Romagna questo è il posto dove le politiche
Contribuiscono allo stesso processo spontaneo delle imprese di polarizzazione quindi i soldi pubblici vanno dove ci sono già i soldi privati i soldi pubblici vanno a rafforzare la polarizzazione e i divari
E vedete che Piemonte Toscana e Sicilia che Piemonte Toscana non sono marginali nello struttura produttiva del Paese ma non sono capaci non sono di di cogliere le come vedete dal una quantità di incentivi analoga alla loro presenza della struttura produttiva ok
Cioè i soldi vanno in maggiore di misura maggiore dove c'è già una struttura produttiva maggiore queste questa è la politica sbagliata è una politica che complica i problemi aggrava i problemi anziché risolverli
Lasciamo perdere i dettagli di questa roba
Il punto fondamentale e che il Pnr R in Italià
è un'occasione che tende a essere un'occasione perduta e non soltanto perché e il estremamente frammentato con duecentotrenta linee di intervento e nessuna massa critica su alcune questioni non c'è una massa critica sulla politica energetica di fronte all'emergenza energetica che abbiamo oggi non c'è una cura nella politica italiana un massiccio incentivo lo sviluppo delle le fonti di energia rinnovabile solare eolico di fronte ai problemi che abbiamo con gas e petrolio
Da questo punto di vista ad esempio l'ENEL sta facendo una politica importante
Di lungo termine Leni e parte del problema e non dico la soluzione per il tipo di strategia che sta facendo sul petrolio e casa
A parte la pubblicità che sta facendo in televisione quindi il punto è che bisogna capire quali sono gli strumenti concreti che traducono riderà transizione ecologica e del come affrontare l'emergenza energetica di oggi in un contesto che abbia un orizzonte di coesione del Paese di integrazione delle strutture produttive ma anche di a fronte capaci di affrontare le sfide
Altri esempi ce ne sono no morti sul la transizione all'auto elettrica
La mobilità al tempo del digitale dell'elettrico non c'è nessuna massa critica di interventi su questo terreno quindi abbiamo un disastro per quanto riguarda le strategie dell'impresa Stellan tesse un disastro per quanto riguarda l'assenza
Di una politica di intervento su questo sono solo due esempi che potremo fare molti altri
Il richiamo degli oratori che mi hanno preceduto alla questione la democrazia ce la ritroviamo
Pari pari dalla questione della governance Kenner top da una c'entra Rizzo azione delle decisioni burocratizzazione dei processi per cui si tirano fuori i progetti dei cassetti senza nessuna partecipazione
Nessuna attenzione all'impatto che questi decisione poi hanno sui territori sulle città sugli sulle regioni e quindi il problema della come dire di una coerenza tra processi democratici deve partecipativi e interventi delle politiche diventa fondamentale
Ci sarebbe moltissimo mo'moltissimo molto spazio su questo fronte per aggiustamenti istituzionali cioè non abbiamo un soggetto di politica industriale degno di questo nome in Italia
Non abbiamo una banca pubblica l'investimento la Cdp Cassa depositi e prestiti alcune cose male fa male in direzione distorte non abbiamo impresa che sono partecipazione
Controllate dallo Stato come ENI ENEL che sì nuovamente Rezzonico contraddittorie l'una con l'altra non c'è una coerenza tra le priorità di politica del governo e la realizzazione attraverso gli strumenti di soggetti economici con che possono essere le imprese pubbliche
Sapete che in Germania il governo ha nazionalizzato un'impresa energetica importante che rende sepolta di fronte alla crisi energetica cioè dappertutto l'Inter lo Stato interviene in modo massiccio con azionariato pubblico rifinanziamenti
Direttive su dove investire come investire e qui abbiamo un un una frammentazione che ricorda quella che avete raccontato sul piano regionale che che riguarda le stessi soggetti di imprenditoriali pubblici in più abbiamo un altro rischio diciamolo chiaramente
Il rischio di fronte alla guerra uno Krajina e che i soldi pubblici siano per la spesa militare per costruire un'industria militare e che questo sia un pezzo della politica industriale
Che dell'Italia e dell'Europa
La Germania con un miliardo di programmazione dis di spesa per armi
E io e uno è una strada è un esempio di strada pericolosissima per la storia tedesca per la il sistema produttivo del dell'Europa per la capacità dell'Europa di pensare alla sicurezza non in termini di aumento di armi e corsa
Riarmo ma in termini di organizzazione di un sistema di sicurezza
Comune garantita da rapporti politici ed economici non verrà
Da da alleanze militari e questo è un elemento estremamente drammatico che abbiamo di fronte dobbiamo un attimo tenerlo presente da questo punto di vista lasciamo perdere queste cose concludo su un il circolo prende intanto in questo contesto quindi come vedete ci sono porte
Questa partita del presidenzialismo dell'autonomia differenziata e complicate in modo drammatico dal sovrapporsi di questi elementi sia strutturali declino sia congiunturali inflazione
E su questo bisogno un attimo
Come dire integrata costruire una risposta che sia il più possibile integrata il punto fondamentale qua e che siamo di fronte a un circolo vizioso che alimenta questa questa dinamica
Il declino porta un impoverimento delle strutture produttive a un impoverimento delle classi medie e soprattutto
Sono queste i pezzi che sono stati colpiti aumento tesi eguaglianza i poveri sempre più poveri ma non soltanto i poveri sempre più poveri anche le classi medie che si avvicinano a livello di povertà
Abbiamo fatto uno studio sul comportamento politico in Italia nella Seconda Repubblica viene fuori che le regioni in cui la destra aumentato i propri consensi
Sono le regioni in cui gli l'impoverimento relativo delle classi medie che si sono avvicinati ai più poveri è stato più forte cioè la base sociale del voto alla destra esattamente questa dinamica di impoverimento delle classi medie che trova una risposta di tipo localistico nazionalista eccetera eccetera
Questa roba qui che cosa fa alimenta leggere quella il progetto che c'avete raccolto illustrato che abbiamo discusso sulla frammentazione anche istituzionale ma questa frammentazione istituzionale a sua volta contribuisce al al declino complessivo
E all'obiettivo di corto periodo di tutelare i pezzi più forti le regioni del centro del del nord del Nordest che possono pensare di agganciarsi al carro della crescita tedesca
E avere qualche briciola da questa da questa strategia e chiaro che questa è una strategia che porta ad accelerare il declino del Paese a frammentare il Paese
A una divisione e drammatica all'interno del dal punto di vista territoriale dal punto di vista sociale
Quindi avere una visione complessiva di questo rischio che abbiamo di fronte e di come la la frammentazione del istituzionale del Paese alimenta è risultato ma anche un elemento che contribuisce ulteriormente a questa spirale
Pericolosissima che abbiamo di fronte e un elemento importante ad avere di fronte grazie
Grazie grazie professore pianta appunto liscia sulla questione dirimente di come i divari regionali possano solo saranno condizionati dai provvedimenti in previsti come tra la parola ai nostri segretari generali regionali cominciando da Pino Gismondo segretario
Generale della CGIL Borgna la presidente Bindi sta è in arrivo che e in macchina anche in arrivo quindi aggiornamento in corso
Le utilizzano senta sì
Utilizzano questi Meggie dieci minuti a disposizione per provare
A dare una situazione di contesto nella quale questa discussione che noi siamo oggi affrontando approfitto per ringraziare anche la CGIL nazionale per la quale la voluttà
Affrontare con questa modalità a questo livello e con questi ovviamente importanti interlocutori
In una situazione nella quale nel Mezzogiorno evidentemente già a partire dalla mia regione quindi dalla Puglia questa è una discussione che ha affrontato e che sta in un dibattito centrale che che rappresenta una grande preoccupazione per i lavoratori per i cittadini
E che vede una situazione di contesto di questo tipo anche una disarticolazione rispetto anche i posizionamenti politici sulle valutazioni sulla detrazione rispetto a quello che il parlamento o Parlamento crimini il ministro Calderoli soprattutto si accinge a fare quindi se non ci sono interessi valutazioni differenti anche dei rappresentanti dell'impresa del mondo la cooperazione degli attori istituzionali e e in alcuni casi come dicevo anche al di là dell'appartenenza dello lo schieramento politico perché questo è un asilo e una un intervento alla discussione che ovviamente viene affrontata in esso è fuori contesto complicata ovviamente quello del Mezzogiorno
Situazione nella quale ovviamente i temi erano temi sui temi di sui temi dello sviluppo della contrazione delle condizioni sociali vedevano già un divario che da tempo non non riusciva a trovare
Risposte e soluzioni adeguate rispetto a quello che era avvenuto nel passato Investimenti sui territori del Mezzogiorno che ovviamente non hanno tenuto conto
Delle vocazioni territoriali investimenti che erano state sostanzialmente calati dall'alto
E che avevano prodotto si una risposta immediata in termini occupazionali ma che in realtà avevano violato le istruzioni contesto che avevano creato e che oggi peraltro sono tutta Topolinia penso all'Idra penso
Alla situazione della delle del Bernardi Cerrano del del di Brindisi eccetera e quindi situazioni sulle quali bisognava intervenire bisogna intervenire perché si è aggravato il il divario il disagio soprattutto sul piano sociale sul piano occupazionale in una situazione di contesto nella quale il precariato
La fa da padrona quali dati delle povertà sono drammatici re quale le difficoltà e le differenze territoriali anche sul piano della sanità dell'UE far rappresentano il disagio costante per i cittadini dei nostri territori
E che cosa avvenuta è venuta la Carla pandemia amplificato ovviamente questi di questi divari amplificato questi disagi
Ha costretto il territori del Mezzogiorno soprattutto a fare i conti con la situazione di contesto nel quale
E lavoro nero dopo lo grigio lavoro precario e anche le difficoltà dei tanti aziende hanno fatto sostanzialmente implodere un sistema produttivo che
Ovviamente
Espelle dare dei propri circuiti produttivi soprattutto mano d'epoca debole
Ha bisogno ovviamente di interventi strutturali era situazioni contesto storica sostanzialmente nella quale ovviamente
Pagano il prezzo soprattutto in Italia nel Mezzogiorno di scelte che nel tempo sono state sbagliate e scelte che hanno comportato sostanzialmente prese una disattenzione su quei territori
Che
Ovviamente
Ma visto un divario sempre più più forte tra i territori del Nord territori del nostro territorio cosa succede oggi affronti una discussione sull'autonomia differenziata
Sono tenuti referenziale che evidentemente per come si sta sviluppando per quali sono le proposte crea delle grandi preoccupazioni sui nostri territori perché dopo la pandemia la risposta era ritiene ovvero la possibilità di utilizzare al meglio con le risorse quindi una sorta di un'aspettativa grande che si era aperta sui nostri territori rispetto alla possibilità di utilizzare quelle risorse per rilanciare il Paese permettere al cento il Mezzogiorno adesso le proprie potenzialità le proprie capacità di dare un contributo allo sviluppo complessivo del Paese mettendo a disposizione quello che c'è intanto quella posizione strategica nel Mediterraneo il Mezzogiorno in seria intanto provando a mettere a disposizione anche delle fonti rinnovabili quella posizione geografica per la quale ha visto tante attenzioni penso oltre al tema dell'idrogeno a quello che può rappresentare il Mezzogiorno in questo senso
è però quello che sta succedendo
E che questa discussione sta alimentando delle paura
Paura che sfocia un da una parte da
Il Napoli
Condizione di rassegnazione di una parte la parte della del dei lavoratori da parte dei cittadini rispetto alle misure che questo punto sembra ineludibile di una parte di una parte del Paese e da un'altra parte risposte
Pericolose sul piano della deriva anch'esso dell'ordine pubblico l'ordine sociale ecco da qualche parte anche in alcuni assetti istituzionali addirittura un richiamo
Un richiamo a un regionalismo neo borbonico da contrapporre al resto del Paese pericolosissimo ovviamente
Vorrei ricordare che Regione pure restituito la giornata la
Dell'orgoglio borbonico non sto scherzando l'hanno fatto l'icona delibera di Giunta nella quale anche l'operazione di contrapporre una parte del Paese all'altra come dire facendo ammenda del fatto che non c'era una scelta di valuta di di
Di sostegno alle politiche del Mezzogiorno e in qualche modo aveva creato anche una condizione
Diciamo di di di di questo tipo di contrapposizione netta a una parte del Paese e questo non è più ovviamente anche per un lavoro che noi come CGIL abbiamo fatto
Per la discussione che si è aperta nella che si è aperta all'interno del nostro territorio in realtà non una discussione istituzionale ma la discussione di una parte di associazioni di organizzazione pensa svenne spettacolo che abbiamo fatto
Noi come CGIL provando ad alimentare una discussione che provasse a sgombrare il campo da una cupola contrapposizione netta con il resto del Paese provasse però a ragionare delle criticità e delle potenzialità che pure il Mezzogiorno la frase
E però quello che a cosa assistiamo
Perché è evidente che se dobbiamo affrontare questi temi non provare innanzitutto a colmare il gap storico dal del no del Mezzogiorno del Paese
Di accessori che sa se si affronta provando a capire quali sono le criticità ma puntando soprattutto sulle grandi potenzialità del nostro territorio
E allora il PNR perché era era che invece come si sta gestendo cosa sta succedendo rispetta gratis questa grande opportunità
Che nel Mezzogiorno rappresenta probabilmente
Una delle ultime possibilità perché questa il questo bar questa parte del Paese possa in qualche modo riscattarsi emettersi mentre a disposizione le proprie strutture proprie
Le proprietà potenzialità per il per per rilanciare l'intero Paese questo piene R. sostanzialmente per come è stato articolato
In quanto anche centralizzato nella gestione e disse articolando anche un rapporto finanche con i livelli istituzionali intermedi
Sass seguendo esattamente gli investimenti ma non per come dirette da una politica industriale che come si diceva poc'anzi manca assolutamente nel nostro Paese ma se penso ad energetici
Chi sta gestendo e sta impostando la politica di investimenti energetici anche sulla sede ritorni utilizzando la posizione strategica del nostro territorio sono i finanziamenti privati
Che stanno determinando loro
Dove andare a fare investimenti e lì arrivano gli investimenti pubblici
Lì arrivano i progetti del Piano
E lì arrivano le possibilità di gestire quelle risorse quindi ancora una volta non una visione complessiva di rilancio del Paese utilizzando sfruttando le potenzialità che è anche il Mezzogiorno commenta la disposizione ma gli ha il grande asse i grandi
I grandi prede privati che decidono dove fare investimenti vale per l'Energia
Vale per la valorizzazione dei porti si continua di insiste sul porto di Trieste si di Genova
Non tenendo conto che tra Gioia Tauro e Taranto avremmo potrà risenta importanti si può sulle quali poter investire nel nostro Paese nel nostro Mezzogiorno e fare in modo che il Mezzogiorno che le quelle politiche di sviluppo complessive
A me da mettere a disposizione lo stesso paese quindi se non si superano queste vicende se non si interviene rispetto alla possibilità anche lo diceva bene serena prima di me di fare investimenti veri nella pubblica amministrazione dove il gap rispetto anche alle tutele di natura sociale sono sempre più ampio
Penso alla sanità pensa al Guelfa penso all'incapacità della pubblica amministrazione del Mezzogiorno di utilizzare quelle risorse a disposizione del PNR
Perché purtroppo i bilanci sono ingessati da troppo tempo non si fanno investimenti adeguati per colmare le i divari è non è che le uniche risorse a disposizione sono uguali dei fondi comunitari
è oggi quelli a tenere ma vorrei ricordare che in questa fase ancora il reparto non è stato fatto rispetto a fondi comunitari quindi in una situazione di contesto di questo tipo potrei aggiungere
Rispetto ai trasporti rispetto alla all'istruzione dove in Puglia ma nel Mezzogiorno si rischia di perdere quattrocento istituti scolastici
è evidente che c'è bisogno prima di colmare questi gatti e poi
Probabilmente di fare ragionamenti di differenziazione se proprio dobbiamo affrontare affrontare questo tema ma per mettere a disposizione potenzialità che oggi in giro per il Paese comunque ci sono e potrebbero messe essere messi a sintesi
Quindi evidente che c'è da fare politiche diverse in questa fase ed è evidente che se queste per queste politiche non si mettono in campo di vari conti non alimentare penso per esempio a quanto
Poco sporco fanno le imprese Uba partecipazione pubblica nel nel nostro Mezzogiorno a quanti pochi investimenti è arrivato rispetto alla spesa cosiddette del sistema pubblico allargato che comprende le amministrazioni
Ma anche le imprese pubbliche nazionali regionali e locali quella pro capite vede negli ultimi quattro posti Puglia Sicilia Calabria Campania
In Puglia tredici mila euro il Lombardia sedici mila euro potrei fare gli stessi esempi rispetto al fondo sanitario nazionale tra tra Emilia Romagna Puglia a parità di popolazione
Queste non colmiamo questi che il rischio perché c'è una parte del Paese che può affrontare questa vicenda l'autoreferenzialità in maniera non proprio corretta direi fatemelo dire ortodossa lo dico
Senza esagerare se penso che ieri c'era anche il signor saltato lesionarsi della CGIL
E ci sono frange diciamo di facinorosi che su queste preoccupazioni su queste tensioni nessuna mancanza di prospettiva vera di investimenti di attenzione verso il Mezzogiorno provo una speculare creare diciamo anche operazioni di natura di natura politica e quindi
Venendo al tema è evidente che c'è bisogno di intervenire in maniera differente
Evidente che il tema oggi è quello di provare intanto a colmare i divari e a fare in modo che le risorse arrivano dei paramenti sui nostri territori
Tentoni che hanno dei grandi potenzialità
Questo
Questa storia che nel Mezzogiorno il problema è la criminalità organizzata e all'incapacità del dalla classe dirigente di organizzare e di gestire il territorio diciamo che è una favola che secondo me esiste esiste in tutto il Paese e che è evidente la barba tolta di mezzo perché poi c'abbiamo grandi asset strategici sui quali si può lavorare che che stanno diventando assessore
Fateci globali pensa dallo spazio in Puglia
Penso a quello che ha rappresentato la meccatronica e adesso la grave difficoltà
Nella trasformazione nella transizione con l'elettrico dove abbiamo dei problemi là dove se non interveniamo i livelli occupazionali anche lì salteranno dove c'è un problema di formazione di investimenti di trasformazioni
Abbiamo importanti
Foa fonti sulla formazione pensa Politecnico all'Università tutto quello che possiamo dare possiamo
Con le quali possiamo contribuire a creare una condizione di sviluppo complessivo del Paese quindi
Dobbiamo provare diciamo a ragionare in termini differenti e far cambiare idee opinioni a questo governo
è evidente che la battaglia è complicata hanno da tempo la facciamo lo facciamo
Quanto regioni del Mezzogiorno facciamo in quanto CGIL complessivamente ed è bene che questa sia una discussione
Che come dire sia patrimonio di tutta la nostra organizzazione che affronti e che noi ci sforziamo di fare questa discussione di propaganda ad estenderla complessivamente del Paese perché non è patrimonio di tutti questa discussione
è evidente che proveniva nel Mezzogiorno questo tema si affronti mania differente rispetto ad altre parti del Paese quindi evidente che c'è bisogno di aprire una discussione complessiva spiegando che questa è un'opportunità e che il rilancio del Mezzogiorno non è soltanto un'opportunità per il Mezzogiorno può rappresentare sicuramente un'opportunità per tutto il Paese se non altro pensando alla domanda interna quei venti milioni di persone che comunque professor Vietti riferiva alle regioni meridionali che hanno un importo del settanta per cento proveniente da regioni del nord
S possiamo metterla anche anche sotto questo punto di vista
Quindi abbiamo bisogno di a di di di bloccare sostanzialmente questo tipo d'iniziativa abbiamo bisogno di mettere aprire una grande discussione nel Paese che coinvolga complessivamente il Paese e che parta ovviamente dalla
Dall'arrivo dalla
Dall'Unire territori Dario Di Vico ricongiungere i divari che peraltro con le risorse del PM
Potremmo potremo utilizzare al meglio se solo si affrontasse il tema in maniera complessiva e non si guardasse ovviamente a uno scambio ritiri addirittura un baratto politico con la gestione di contesto rispetto al rischio di cambiare complessivamente l'architettura
L'affiche tutta l'architettura istituzionale di questo Paese
Per per il futuro che il rischio
Grande il Mezzogiorno rispetto a questo tema un stallo sta affrontando con grande preoccupazione la situazione di contesto che si complica sempre di più
Se le risorse se gli investimenti non arriva per provare a colmare il gap quindi abbiamo un compito di quanti davanti a noi importante sul quale ognuno di noi deve svolgere il la sua parte
Grazie grazie Pino parola ora Tiziana Basso segretario generale
Della CGIL Veneto
Cioè giovane coppia importante in questa discussione
Intanto volevo ringraziare la CGIL per l'organizzazione di questa aggiornata
Credo che la la le posizioni rispetto alla nostra idea sull'autonomia differenziata le abbiamo prese sia a livello locale che nazionale però credo ci fosse bisogno di un approfondimento e ringrazio appunto per per questa occasione così importante
Io credo che poi c'è un'altra necessità c'è la necessità di allargare il fronte dell'opposizione sociale un progetto di riforma che consideriamo pericolosa
Non solo per le persone che rappresentiamo ma anche proprio per la tenuta del Paese
Questa esigenza l'avvertiamo particolarmente nella mia regione in Veneto dove si può dire che questo processo è partito ormai cinque anni fa
Contro questa è vera e propria deriva non trovo un'altra parola per descriverla
Come CGIL ci siamo battuti in solitudine
Sia rispetto alle altre associazioni ma soprattutto rispetto alla politica locale che ha sostenuto la posizione della Giunta regionale sostanzialmente all'unanimità
Credo valga la pena ricordare per un attimo quando tutto è nato perché in questo caso anche le date sono importanti
Il referendum consultivo si è tenuto il ventidue ottobre due mila e diciassette
Il Presidente Zaia senza infingimenti spiego allora che la scelta era caduta su quella giornata
Perché era la risposta centocinquantuno anni dopo al plebiscito del ventidue ottobre mille ottocentosessantasei con cui il Veneto
Si era unito all'Italia
Non serve aggiungere altro per spiegare con quale spirito è stata inaugurato questa inazione iniziativa
Certo con il passare del tempo e soprattutto penso anche grazie alla nostra iniziativa insomma le difficoltà per approvare il progetto si sono fatte avanti alcuni toni sono stemperate i ad esempio è scomparso il tema molto pericoloso del residuo fiscale che prevedeva di lasciare sul territorio la gran parte dei proventi delle tasse pagate dai cittadini della regione
Ma i rischi di quell'approccio iniziale che quell'approccio iniziale esprimeva in maniera così esplicita non sono affatto fugati
Il Veneto rimane infatti fermo sulla sua richiesta di trasferire tutte le ventitré materie che secondo il titolo quinto della Costituzione possono passare alla competenza regionale
è evidente che se ogni regione facesse lo stesso dell'unità nazionale rimarrebbero solo le briciole
Ma c'è un'altra verità da dire
Bucando la bolla della propaganda che alle mie latitudini continua a proteggere le posizioni leghiste
Il Veneto non sarebbe assolutamente in grado di gestire un passaggio così in così massiccio di competenze
Non lo è neppure per le materie su cui già oggi potrebbe esercitare un ruolo e a questo proposito c'è un mito da sfatare
Ossia che le istituzioni regionali in particolare quella veneta siano virtuose per definizione mentre le inefficienze caratterizzerebbe o o esclusivamente le istituzioni nazionali vi assicuro che questo mantra diventa insopportabile in molte delle riunioni che affrontiamo livello regionale
Non è così si tratta poco più di una leggenda metropolitana
Questa non è la sede per elencare nel dettaglio i problemi che a livello territoriale non si stanno affrontando
Vanno dall'inquinamento dell'aria il consumo del suolo e alla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro agli scarsi investimenti in innovazione e ricerca alla negazione
Della presenza della crimini criminalità organizzata anche nella nostra regione e alla battaglia contro questa criminalità
Ma su un punto ci tengo a soffermarmi ed è quello della sanità
Lo ha accennato anche Christian nella sua relazione Intek introduttiva
Sulla pandemia contrariamente a quanto solitamente si sostiene il ruolo delle regioni e nello specifico della mia regione del Veneto
Non lo consideriamo affatto positivamente soprattutto nel rapporto con lo Stato un conflitto latente in alcuni casi esplosivo attraversato tutta la fase dell'emergenza
E molte scelte locali soprattutto durante la Seconda andrà ondata di Copi d'non si sono affatto distinte per aver dato un contributo fattivo al continuo al contenimento dei contagi
Al punto che i numeri veneti nell'autunno del due mila e venti sono stati ben peggiori della media nazionale
C'è da stendere un velo pietoso sul tentativo della mia regione di cercare i vaccini per proprio conto sul mercato addirittura in contrapposizione con l'acquisto condiviso a livello europeo
Questo per dire che anche sulla sanità come ha detto Christian nella sua relazione introduttiva andrebbe avviata una riflessione
Tra carenze di personale la necessaria la necessità di valorizzare le lavoratrici e i lavoratori turni massacranti negli ospedali ma anche nelle case di riposo le liste di attesa la migrazione di pazienti e di personale verso il settore privato mi sembra evidente che la regionalizzazione della sanità presenta sempre più ombre che andrebbero DC provate
Sulla scuola
Ho poco da aggiungere rispetto a quanto è stato detto se non ribadire la nostra contrarietà senza se e senza ma a qualsiasi ipotesi di affidare la competenza dell'istruzione pubblica a livello regionale
E basterebbe conoscere il livello di discussione locale su questo punto tra l'insegnamento del dialetto i posti da riservare ai veneti
Per i per gli insegnanti per capire cosa si andrebbe incontro e la malaugurata ipotesi si cedesse sul punto di una scuola pubblica di esclusiva competenza nazionale chiudo sulla questione economica che è stata richiamata anche nella relazione introduttiva e anche per ultimo da Pino
Perché anche su questo credo ci sia da parte dei sostenitori dell'autonomia differenziata una grande illusione
Illusione che sulla ricca locomotiva d Italia che però sta rallentando
Che se la la ricca locomotiva d Italia si separasse da quella dalla parte d'Italia che più in difficoltà decollerà ebbero la crescita al benessere
Basta conoscere il tessuto produttivo veneto
Per capire che non sarebbe così
Appena un terzo delle nostre aziende accesso ai mercati esteri la gran parte delle imprese venete vive di domanda interna nazionale se ce ne privarsi mo'sarebbe una casta una catastrofe
E se quella domanda interna non la rilanciamo come diceva Pino a proprio adesso proprio dal Meridione
Contrastando anche l'inflazione che sta facilitando le retribuzioni dei lavoratori anche le imprese venete e più complessivamente quelle del Nord pagherebbero pesa ente pesantemente pegno
Al fondo di questa illusione c'è un atteggiamento rinunciatario
Della nostra classe imprenditoriale non scommette sulla capacità di innovazione delle aziende sulla qualità di prova dei prodotti accanto accontentandosi molto spesso di svolgerà un ruolo di conto terzista
Del centro e del nord Europa soprattutto della Germania
Senza peraltro pensare che la Germania si sta organizzando rispetto alla crisi
E che l'intero continente sta vivendo a causa dell'instabilità geopolitica
Una difficoltà Forte
Ecco credo che contrastando questo sguardo mio per sul nostro futuro produttivo
Dobbiamo mettere al centro innanzitutto la qualità del lavoro abbiamo detto molto in questa mattinata senza il quale non potremo vincere la sfida della transizione Genet digitale quella ecologica e della riconversione
Una qualità del lavoro che troppo spesso manca
Lo diceva il professore rispetto a cosa è successo per il rimbalzo dopo la crisi pandemica
Al punto che nella mia regione l'emigrazione dei giovani all'estero e anche rispetto alle regioni vicine per trovare uno sbocco professionale di giusto digit dignitoso appunto
Ne è prerogativa non è una prerogativa del solo Sud ma un dramma vero e proprio per la mia regione che si aggiunge all'inverno demografico in corso da anni
Risultato la fascia giovanile nella nostra popolazione si è ridotta di duecentocinquanta mila unità negli ultimi vent'anni
Ho cercato di usare temi concreti per smontare la propaganda dei cosiddetti autonomistico
Anche perché sul piano dei principi dei valori di solidarietà di universalità dei diritti e dei servizi fondamentali è già stato detto molto io condivido totalmente la posizione della CGIL
Con l'autonomia differenziata sono in gioco gli stessi ideali per i quali la nostra organizzazione è nata oltre un secolo fa
Chiudo davvero
Prezzi va precisando che la nostra contrarietà all'autonomia differenziata così come è stata concepita non deriva affatto da una concezione centralista dello Stato
Al contrario
Noi siamo favorevoli al federalismo ad avvicinare le decisioni ai cittadini e contrastiamo il centralismo non solo quello nazionale ma quello regionale che viviamo in prima persona
Parliamo molto di autonomia ma poi la Regione centralizza moltissimo
Mentre appunto invece noi sosteniamo ruolo degli enti locali dalle Province a ai piccoli comuni perché pensiamo che sia assolutamente necessario valorizzarli
Siamo appunto federalisti ma nella convinzione
Che le scelte strategiche i servizi fondamentali vanno garantiti dallo Stato a tutti i suoi cittadini a prescindere da dove si nasce dove si vive e dalla famiglia alla quale si appartiene
Nella convinzione che il futuro nostro non siano le piccole patrie ma l'Europa unita all'inizio parlavo del di allargare il fronte per condurre questa battaglia
Credo sia fondamentale
Credo sia assolutamente necessarie anche da chi oggi
è all'opposizione del governo un ripensamento un cambiamento rispetto alla Subert subalterni Subert somma quella la bara culturale dimostrata fin qui su questo tema
Il referendum del Veneto nel due mila e diciassette superò di poco il cinquanta per cento
Ci fosse stato allora un atteggiamento diverso ci fossero stati più coraggio e più autonomia di pensiero forse le cose sarebbero andate in maniera diversa però secondo me siamo ancora in tempo grazie
Grazie grazie Tiziana adesso la parola al professor Giovanni Maria Flick Presidente emerito dalla Corte costituzionale
Sì più
Grazie sono
Molto contento di essere qui
Mi riporta indietro di tre anni circa quando con Maurizio Landini battevamo
Nei giorni festivi
Emilia Romagna per parlare di Costituzione e di elogio lacustri e lo stesso discorso Emily mi permetto di riproporre oggi alla luce di brutte novità rispetto a quello che dicevamo anzi ancor più brutte
Che spettacolo che dicevano loro quando cercavamo di festeggiare il settantesimo compleanno della Costituzione
Credo che
Per esaminare dal tecnico quindici a zero
Quindi essere molto sintetico di nove miliardi
Il tema che avete proposto nel suo libro dei grandi momenti il dibattito presidenzialismo e autonomia
Si debba tornare al discorso della Costituzione come metodo cioè come riformarla
Come
Come ragionarci sopra con il dialogo e di merito che cosa contiene e che cosa eventualmente vada aggiornato vada modificato in questo senso
Cioè io sono preoccupato dell'idea che sia nella definizione dei valori dei principi fondamentali fissa costituzione
Sia della prospettiva della riforma cioè del metodo sono preoccupato che si battano strade
Molto nuove e molto poco approfondite
Parto dal presupposto che l'ipotesi di un'Assemblea costituente
Non è prevista dalla Costituzione non so perfettamente che tecnicamente si può cercare di superarli
Ma l'appello diretto al popolo a settantacinque anni istanza per riscrivere in tutto o in parte quella che si propone una parte molto grosso
La Costituzione
Mi pare che sia una proposta più per ragioni politiche concrete cercare di trovare una coesione nella maggioranza che evidentemente si teme non vi sia e non c'è alla luce di quello che gli ha
Alcune discussioni
Anche attraverso un
Coinvolgimento un po'finto dell'opposizione
Facciamo un'assemblea costituente e usciamo con una nuova costituzione con una nuova maggioranza
Non è il tempo in cui nel quaranta sei quarantotto
Si è riusciti a scrivere una Costituzione che frutto di fame sangue guerra lotta per la libertà perché la nostra Costituzione come il maggior la maggior parte delle Costituzioni nasce ed ha funzionato sia pure con i suoi limiti proprio per la sua origine
Che per noi era quella da un lato la resistenza
Cioè la lotta contro il tedesco purtroppo non invasore ma occupante perché l'avevamo chiamato noi
Il superare una sconfitta di una guerra in cui avevamo
Pretendevamo di entrare per avere mille morti e sederci al tavolo della pace ne abbiamo avuti molti molti di più rischiamo rimasti in piedi perché solo una dignità a restare
Ecco io credo che a questo punto
Si tratti di prima di parlare di una nuova costituzione
Di vedere quanto sia immodificabile il suo nucleo fondamentale di democrazia
Di Repubblica
Prima e
Vedere se non è il caso di correggere ciò che c'è e non funziona piuttosto di spazzatura ovvia
E tra l'altro mi preoccupa l'idea che sta prevalendo da un po'di tempo
Di affidare ai tecnici e al tecnicismo delle regole quella che la scelta dei fondamenti politici e dei principi fondamentali per il suo di infelice esito della riforma costituzionale del due mila
Il titolo quinto
Che non rispettava
Fondo
Se non formalmente i criteri sostanziali di riforma di una Costituzione previsti dall'articolo centotrentotto le costituzioni sono certamente modificabili
No vanno modificate con una serie di criteri che presuppongono in primo luogo la coesione
L'Assemblea nazionale necessaria per la coesione quando non c'è la coesione non la si può
Sostituire contro l'Assemblea nazionale
Ecco io credo che
Dobbiamo riconoscere
Senza estremismi dall'uno o dall'altra parte
Che non si è stata di cambiare in toto la Costituzione holding escludere a priori la necessità di adeguamento
Si tratta di trovare un equilibrio
Per questi adeguamenti che sono inevitabile necessarie collettivi dopo settantacinque anni di vita di una Costituzione che bene o male ho tante limitazioni e con tanta non applicazione
Perché la Costituzione in buona parte non è stata ancora attuata che ci ha però consentito in questi settantacinque anni dividere e di sopravvivere nonostante i problemi le lacune
Allora
Penso che affidarsi ai tecnici e pericoloso perché i tecnici si occupano di regole le regole che devono applicare i principi e spesso e volentieri le regole possono essere calibrate in modo senza farlo capire troppo apertamente di svuotare il principio di mascherare l'elusione
Allora
I temi
Fondamentali del emblematici
Della identità del nostro Paese
Segnati con molta chiarezza della Costituzione
Repubblica democrazia lavoro eguaglianza solidarietà
Messi scritti lì dall'articolo uno all'articolo dodici
E vero che son temi generici generici però fino a un certo punto perché la sostanza la si coglie se non ci si perde nella
Serie di alternative di discussioni che consentono di guardare i principi proprio attraverso la discussione su di essi
Ricordo a me stesso che ad esempio la
Bicamerale
Il quorum cui
Si è cercato più volte di riguarda costituzione
No fregata e l'ultima
Quella di D'Alema e naufragata sul tema della giustizia che in questi giorni ha una particolare situazione particolare attenzione o meglio una particolare serie di sanzioni
Che seguono un loro percorso
Proposta che la maggioranza attuale governo propone sul tema della giustizia sganciata
Qual è il limite del confronto tra i principi
Che devono essere coordinati tra di loro ed equilibrati il loro attuazione di tutela mediante le regole che dobbiamo affidare i tecnici sulla violazione delle regole è compito loro
Qual è il limite punto di equilibrio
Tra l'altro riconoscimento e la tutela della persona della sua identità comprese le sue relazioni con gli altri
E la con libertà da un lato e la tutela della sicurezza della collettività della ricerca del bene comune
Non è che lo risolveremo come stiamo cercando di fare adesso ad esempio per le intercettazioni ci tocca
Con una serie di ragionamenti e di
Discussioni di carattere tecnico cambiando gli aggettivi dei paesi problema di fondo un'altra
E se dovessi sintetizzare lo grossolanamente diciamo e le investigazioni adesso molto aumentate nella loro efficacia e nella loro capacità
Tecnica
Fino al punto di rischiare di compromettere molto di più quelli valore che nella privacy la riservatezza cioè l'identità della persona
Quale
Il punto di equilibrio
Non possiamo andare a risolverlo giusto punto di equilibrio trovando gli aggettivi o lasciando ai tecnici gli aggettivi investigazioni indispensabili investigazioni possibili
Sostituibili con altri mezzi dobbiamo decidere se questa
Entrata delle investigazioni della sfera della personalità
Può essere giustificata solo quando vi siano già tracce di un reato
I gravi indizi
Oppure se possiamo usarla come ipotesi di pesca a strascico perché tanto qualcosa verrà fuori
Lo sto mettendo in modo grossolano non esprimo valutazioni ormai non è per me più compiuto di esprimere valutazioni il mio mestiere il tecnico l'ho fatto nello lascio alle spalle
Mi serve solo per
Tener presente l'esperienza che ho maturato in questo
Cioè io temo che
Troppo spesso lo sto continuando verificare
L'urlo il richiamo ai principi costituzionali sia fatto
No per una valutazione di sul loro sulla loro consistenza sulla loro validità Massiah ha fatto per ragioni di politica politici e come si dice di politica di tutti i giorni
Penso ad esempio al tema della riduzione dei parlamentari dei parlamentari
Invece di affrontare a fondo la decisione due camere essi due camere no
Identità di lavoro tra l'una e l'altra siamo c'è un problema di spesa
Mi pare non non sia una motivazione sufficiente per ridurre il numero dei parlamentari anche perché mi pare che dopo l'arrivo riduzione sembra che le specie siano più o meno uguale a prima
Cioè o la paura che
Questo discorso
Non porti lontano uno dei principali problemi che io come come ex tecnico mi pongo
E l'astuzia di dire dichiaratamente ricorriamo ai decreti del Presidente del Consiglio dei ministri per gestire discorso dell'aumento delle Autonomie
Per eludere nel discorso di cambiamento della Costituzione che richiede però il metodo dell'articolo centotrentotto
Gestire le Autonomie il riconoscimento dell'autonomia del Comune decreto del Presidente del Consiglio dei ministri come attività amministrativa vuol dire sottrarre il controllo di questo questa operazione alla Corte costituzionale che il dovrebbe essere che il primo garante della conformità costituzione delle leggi
E lì deve entrare in gioco la presenza del popolo attraverso la riforma costituzionale attraverso l'articolo centotrentotto il referendum popolare
Se la riforma proposta in sede parlamentare no raggiunti approvata in sede parlamentare
Non raggiunge un certo livello e tutti ricordiamo come la riforma della polenta
Cioè quella del due mila e sei mi pare non approdato proprio per la mancanza di una di un approvazione da parte del popolo
In fondo
Molto più saggio di quanto possa sembrare
Quando non lo si prende per mano e lo si lascia nel labirinto del tecnicismo dove nessuno di noi comperano sottoscritto più pulite dedica un po's'intende dovrebbe
Sapersi adattare
Quella di questi giorni sto riflettendo anche molto
Non c'entra niente con l'arresto finalmente di un latitante pericoloso che però per trent'anni ha potuto condurre la folla stanza catastrofiche
Un problema che va affrontato e che si sta affrontando e che non la leva al merito di averlo finalmente prego
Ecco si discute molto in questi giorni yard Arturo sta attivo e ripeto che non ha nulla a che vedere con il problema della cattura del latitante e delle strumentalizzazioni Inc e tinte dall'una e dall'altra parte
Che possano innestarsi su di essa
Mi sono non dico spaventata un po'perplesso
Di fronte all'Inter molto tortuoso per mantenere invita l'ergastolo ostativo cioè quello che dura
Se la persona se il delinquente condannato in via definitiva per certi reati non collabora
Per mantenerlo invita in questi casi
Di fronte una costituzione che dice che la pena detentiva le pene devono tendere alla rieducazione del condannato e se uno è chiuso per sempre in una cella
Non può tendere alla rieducazione non voglio entrare nel problema io da tecnico mi imbatto da ex tecnico del mestiere che ho fatto prima penso al tema delle intercettazioni devono servire
Coprire
Andando con la pesca a strascico
Tracce di altri reati più pericolosi oppure devono servire nell'ambito di un processo per
Confermare quando si è indispensabile
Le investigazioni che riguardano però quel processo e quella persona
Lo pongo come domanda semplicemente cioè voglio dire che a me sembra che troppo spesso la Costituzione la Costituzione viene chiamata in causa
Comma il discorso ad esempio della aumento delle competenze
Fra formare questa procedura che la Costituzione non c'è in termini molto generali nel premio ai più bravi o nel castigo i più cattivi
Per fare un trasferimento di massa di tutte lo ricordava bene il primo Azzariti con il quale sono totalmente in sintonia con quanto detto
Trasferimento di massa di competenze e non una scelta di martedì è coerente con le particolarità dei tempi al collasso
Tipicità di quella regione
Pc felicità regionale
Mi pare che questo discorso sia cominciando a lambire anche un po'il lavoro degli organismi di vigilanza e di controllo
La garanzia della Costituzione e assicurata dalla figura del Presidente della Repubblica e da qui quindici giudici maschi e femmine finalmente che lavorò nel palazzo di fianco il Palazzo della Consulta
Comincia un po'a preoccuparmi proprio a proposito della vicenda dell'ergastolo ostativo come tutte le altre la serie di acrobazie e la Corte costituzionale
Ha dovuto fare per rispettare l'autonomia la sovranità di un Parlamento di oppure no lavorato sia nel tema del fine vita
La devo
Si spense al suicidio
Sia nel tema
Più ristretto ma importante della responsabilità dei direttori dei giornali sia nel tema adesso dell'ergastolo citati
Cioè dell'ergastolo e viene considerato
Definitivo senza possibilità dopo molto tempo di ritornare alla società di colui che è stato condannata a questa pena se non collabora
Con l'autorità giudiziaria
Non interessano per
Come dire riconosce il giusto con la firma di
Vi interessa preoccuparmi un po'delle complicazioni con cui questo discorso è stato portato avanti
E con il fatto che l'invito sulla della corte costituzionale al Parlamento poteva risolversi e poteva interpretarsi il doppio senso o nel senso di dire
Io aspetto che tu decida
Ti sottolineo quel
Questa norma quella regola e con non non è conforme alla Costituzione ma non lo dichiaro ancora perché tu abbia tempo per porre rimedio
Praticamente un un apporto rimedio in tempo a nessuna di queste tre situazioni
Si va avanti in modo abbastanza complicata
E non è intorno agli ulteriori profili cioè mi pare di capire che uno dei problemi questo tutti lo posso dirvi
Altri hanno già parlato moltissimo e molto meglio di me di quello che occorre per un'ipotesi di riforma io posso dirle che pericolosa la delega implicita o esplicita i tecnici
Dei tecnici venduto anche i magistrati i giudici
Perché siano i tecnici tra di loro a decidere
Con i commi entusiasmato questo onestamente
Il tentazione di ricorrere
A un comitato di saggi un'assemblea di saggi
Famosa Como le commissioni di saggi perché ho sempre avuto il timore che le commissioni di saggi o prima o dopo si ritrovano in commissioni di seggi cioè che si entri in quelle commissioni che era tra
Dico onestamente perché non sono stato d'accordo quando la politica non sapendo che pesci pigliare invece di andare in Parlamento e fare la sua battaglia dove la Costituzione non prevede
Si è rivolta ai saggi
Questo primo disposto
Guardate che nella costituzione abbiamo una serie di risorse molto importanti da valorizzare
Non c'è solo il problema lo ricordava
Azzariti prima
Dell'articolo due dei diritti fondamentali e della stretta correlazione tra l'articolo due e l'articolo tre perché l'articolo due parla di diritti fondamentali ma parla anche di di diritti inviolabili ma parla anche di doveri di solidarietà politica che sociale
Altre parole pagate le tasse
Ecco per quanto riguarda tutti questo
C'è anche un'altra norma per esempio che a me sembra importantissimo
L'articolo nove l'articolo nove sembra così l'etichetta un prodotto per addetti ai lavori
Quello che tutela la bellezza o quello che tutela il paesaggio o quello che tutela i capolavori artistici
Articolo nove ha un ruolo molto più forte
La tutela del passato
Della memoria storica del patrimonio storico e artistico e nel patrimonio storico del nostro Paese non ci stanno soltanto le cattedrali
Ci sta anche la Risiera di San Sabba e il campo di Fossoli
Ci stanno a che
Di un mondo in qua e in cui il lavoro dei minori delle donne veniva sfruttato e condotto in condizioni inverosimili e dobbiamo pensare anche a questo quando abbiamo un problema da affrontare come quello dell'IVA che deve mettere d'accordo per rapporti di lavoro salubrità dell'ambiente di lavoro e circostante e salute del lavoratore
E allora l'articolo nove che da un lato tutela
Sette non intuizione molto valida molto forte che poche costituzioni avevano avuto allora che tutela il patrimonio storico e artistico
E il Paese aggiornò la si parlava di paesaggio perché non eravamo ancora abituati a usare parole come ammette anche se il c.t. che altri hanno portato all'esasperazione e che qui però non si limita a dire che tanti apparteneva a una certa corrente politica anziché ad un'altra non entro nel contenuto ogni riferimento è puramente causale
Allora consentitemi vado avanti che con la riforma
L'articolo nove è un proclama quasi rivoluzionario perché ha parlato dell'interesse delle prossime generazioni esplicitamente tagliando corto tutte le discussioni con cui noi tecnici discutevamo ma chi è legittimato oggi a rappresentare la gente di domani che non esiste ancora
O tagliando corto al discorso che Digilio ieri non c'ero domani non ci sarò che me ne frega discorso voluti sono i postumi che non mi ricordo quale comico chiedeva a chi lo interrogava
Ma ha fatto di più
Ha aggiunto alle valori da tutelare la biodiversità voi non avete idea di quante specie vegetali e animali scompaiono
Con una rapidità inverosimile il che è bello ma fino a un certo punto
Perché se non altro
La pandemia tra i tanti insegnamenti che ci ha dato c'ha anche dato questo insegnamento
Nel passaggio del virus
Dall'animale calmo
Ecco io credo che allora
La il discorso della biodiversità umana perché anche la specie umana nota razza
La specie umana a una biodiversità si traduce da un lato di nuovo ancora una volta dell'avvertimento al pericolo della cancel cultura
Al diritto dovere della memoria e dall'altro nella necessità di guardare con attenzione a quei pochi serbatoi di biodiversità che rimangono ancora al mondo
L'Amazzonia per prima
Nella quale il discorso che viene in gioco e quello della deforestazione ma è anche quello della perdita della tradizioni della cultura della identità dei popoli indigeni amazzonici
E io credo che mentre noi abbiamo cominciato a percepire
Molto lentamente con molta calma
Il ritratto Humbert
I rischi dello sfruttamento delle risorse naturali e la crisi energetica che ne deriva
Non abbiamo altrettanta percezione dei rischi che nascono dall'evoluzione straordinaria di un progresso tecnico scientifico
Che ci ha messo a disposizione strumenti enormi per la comunicazione per le relazioni marchi comincia a mostrare le sue crepe
Globalizzazione da un lato e informatica dall'altro stanno cominciando a
Poco poco molto lentamente a proporci dei problemi
Sono i problemi ad esempio
Delle ultime conquiste dei padroni dell'informatica dei padroni delle piattaforme
I quali non sanno più se investire andando sui pianeti via lasciando Blatter con me deposito come spazzatura del punto di rifiuti
O se investire nel metà verso i famosi occhiali che mi consentono di andare a passeggiare del Foro Romano incontrare prima che eccetera e poi la mia bisnonna
E alla quale magari mi suggerisce di fare la pizza con un certo pomodoro anziché con qualche con l'altro cioè c'è un dimensione di profitto legata all'informazione e di potere sopra
Mi fa mi fa fa spavento anche lì io penso che stiamo guardate perché la storia come si ripete sempre
Siamo temo vicini a un prossimo diluvio universale nonostante la nostra illusione di sapere con una tecnica rimediare al saccheggio della natura che abbiamo fatto ma siamo anche vicini e non vogliamo capirlo ai rischi della tecnologia per i quali io mi limito a presentare due esempi biblici l'algoritmo d'oro
Vi ricordate gli ebrei nell'allungare penosa e faticosa marcia verso la terra promessa
Aggiornamento se ruppero le scatole delle ma cavallette della mamma del mamma e a e costruirono un Rizzello
Nella convinzione che li avrebbe aiutati ad andare avanti
Non era il pubblico
E infatti quando Mosè scesa dal Sinai con le tavole gliele Accor sulla testa e distrusse il Viterbo tutto ecco io temo che noi cominciamo a capire la pericolosità dei rischi dell'algoritmo d'oro
Che porta a tantissimi soldi maschile nelle dove li porta e scomparire realizza e li realizza attraverso anche gli occhiali del metallo verso
Cioè dopo aver estratto come li chiamano loro i Big Data tiglio spesso riconsegno con la mia tessera di fedeltà con la mia carta di credito con con i miei acquisti
Me li ripropongono
Manipolate opportunamente per farmi vedere una realtà che diciotto giudico uguale producono che pensavo
E certo perché viene dall'esame della mia identità solo che viene poi con delle finalità che possono essere da finalità politiche a finalità di commercio di profumi
E
L'altro discorso che colloquio Quartullo mi date ancora tre minuti l'altro discorso a me fa paura la possibilità di una nuova torre di Babele dice la Bibbia che gli uomini ripeto
Non è menzionata perché non c'erano ancora le norme che imponevano di menzionare le ma c'erano perché davano i Confidi ai loro uomini che andavano in piazza
Parlavano unico linguaggio
E dissero perciò facciamoci una torre che arriva fino al cielo andò male perché a metà strada
Confusione vorrei dire un casino stanno intorno egli furono costretti Katia
Ecco
Quel linguaggio unico di fa venire in mente il linguaggio unico dell'informatica
Linguaggio tra uomini e tre persone
Il linguaggio tra persone e macchine e il linguaggio tra Martina che quello che mi preoccupa di più perché stiamo
Senza renderlo senza rendercene conto o in fondo con un po'di compiacimento dire quattro siamo alla civiltà delle macchine
Che per me è una specie di eresia
Non ci Civiltà delle macchine
Ci sono state e ci sono tante civiltà umane che lasciano tracce che vano la memoria
Per progettare per costruire si è sicuro il futuro o in un senso o nell'altro
E arrivo proprio alla SINCERT ringraziandovi di avermi dato
Tutto questo spazio pertanto per quanto riguarda il presidenzialismo è stato detto tutto e il contrario di tutto
C'è una gran confusione andiamo da Trump o andiamo da macro andiamo dal cancelliere tedesco
A che tipo di presidenzialismo
Era gente già non capisce più
Capisce forse più che può farsi diurno perderete un presidente
Mediatore tutto stampatello e poi mediatore alto cioè mediatore col garante della dimensione di indivisibilità della Costituzione come tale
Poi inevitabile che nella politica ci si divida si litighi ci si dica di tutto ma non ci può non essere una carta comune della convivenza Lube metro curare i valori e mettersi da Coin principi e mettersi d'accordo su quel e interpretarli con una correttezza che al di là degli spazi che la politica certamente riconosce ha come interpretarli abbia per un dato comunque
E che questo vendevano porta senza preoccuparci tra l'altro o preoccupandoci molto poco
Del
Dei meccanismi di riequilibrio
Ogni volta che diamo più potere a una istituzione dobbiamo preoccuparci che non travalichi sulle altre ricerche Balla come mi chiamo gli americani e allora abbiamo due modi per affrontare il tema del presidenzialismo
Ho considerarlo all'italiana una specie di baratto tu qua e là giù e così i controlli quell'altro che rimane che rimane su viceversa
Si è proposto di dire l'attuale presidente del consiglio quello di allora ma dal suo al Quirinale corri controlla il suo vice attuale che diventa lui presidenza del non è mi fa paura questo semplicismo o l'altro semplicismo del baratto tu mi dai il presidenzialismo io ti do l'atomo
Che sono entrambi purtroppo striscianti in questo momento e ciò vale anche per il l'altro discorso per il discorso dell'aumento della autonomia delle regioni che rischia di diventare una forma di trasformazione qualcuno l'ha chiamata nelle piccole fatte
Attraverso un meccanismo che non è quello che vuol dire l'articolo centosei cento suturate centosedici e che l'articolo centosedici la sua maldestra la riforma del due mila e adesso non si fa più che abbia fatto io chiedo ogni tanto qualcuno ma tu ne segua porno io ero in America non solo non c'era o se c'ero dormivo ecco scusate allora ed è un
Il qualcosa che mi spaventa perché mi sembra può una nuova edizione della parabola dei due pesci dodici pari e cento
Ultronea ecco o credo che dobbiamo assolutamente chiedere una maggiore riflessione
Perché non è autonomia nell'ambito di un realtà indivisibile unitaria quella riprendere in marcia tutte le cose che mi piacciono e portarmele
Non è autonomia in quel senso quella che taglia completamente fuori il Parlamento o quasi perché gli attribuisce solo più
Un compito di notaio di un discorso al suo tuttora altri
E non è autonomia soprattutto perché questo discorso di piccole patrie e di squilibrio tra chi va bene e vorrebbe andare ancora meglio e chi va male anche per colpa sua se vogliamo
Rischia di diventare una forma di autonomia senza solidarietà e la solidarietà articolo due della Costituzione e il criterio fondamentale
Attuare un'eguaglianza nella quale tutti siamo diversi ma tutti dobbiamo essere uguali rispetto ad alcuni valori fondamentali
E infine e concludo proprio
La strada Bellina finale
Questo discorso taglia fuori il Parlamento anche il dibattito di questi giorni
Tutti riportano soltanto Bettini che stanno portando avanti
A tagli anche fuori un altro interlocutore
Che problematico la pubblica amministrazione parliamo tanto della riforma
Ci siamo accorti che nella nostra pubblica amministrazione lamenta entro certi limiti vige il principio dello spoils system
Che è nato negli Stati Uniti ottocento
Concezione un po'da far West quando chi arrivava cioè piazza pulita
Non facciamo prigionieri
C'è stata poi una serie di assestamenti centri attraverso i tecnici che ha portato però un discorso nel quale la pubblica amministrazione che dalla Costituzione viene considerata una cosa importante
Viene messa sullo stesso piano delle altre realtà
Ci siamo dimenticati di questo perché
Cammino
Della pubblica amministrazione un cammino tutto in discesa purtroppo
Nella sua disciplina un rendimento delle accuse che gli vengono rivolte perché parte da un discorso di privatizzazione
Passa proprio l'assimilazione della pubblica amministrazione alla alla realtà dell'impresa privata per ragioni di servizio
Quindi privatizzazione prossimi distrazione
Poi diventa però parzialità e politicizzazione
Questo discorso di cui dobbiamo preoccuparci in una situazione in cui lo spoil system è brutto bisogna addosso inutilmente per quella che hanno detto la corte costituzionale ha cercato di sì
Che finisce per essere una situazione in cui
Si può cambiare
Si può modificare si può non fare prigionieri solo con riferimento alla stretta cerchia dei collaboratori del ministro in posizione apicale Mohammad Ettore aveva detto la corte statura rispettato fino a un certo punto
E l'ultima corsa in questo dialogo io trovo un preoccupante silenzio sulla nostra presenza in euro
Che controbilanciato solo da un discorso di tipo diverso
E non entra nella riforma
Ma che dà per scontata quella teoria che il diritto del Paese prevale sul diritto dei il primato del diritto nazionale sul diritto europeo mi sa tanto il nostalgico autarchiche
Guardi io ho vissuto soltanto i primi anni della mia vita
Vorrei ritornare grazie
Grazie presidente sorte che la parola Francesco Sinopoli segretario generale della Slc Cgil
Ringrazio anch'io non retoricamente la CGIL
Nazionale per aver organizzato questo momento discussione molto atteso anche facendo una discreta forzatura perché siamo impegnati nel nei congressi però appunto ne avevamo ne avevamo bisogno sono tanti gli stimoli che inevitabilmente si aggiungono alle cose che volevo dire ma starò nel tempo che mi è stato
Che mi è stato dato
Nel mille novecento quarantaquattro
Vittorio Foa
Altiero Spinelli
E altri scrissero una lettera alla CLN Alta Italia
Allora era una componente Gelli sta
Nella quale proponevano CLN Alta Italia di farsi governo del territorio non in contrapposizione al governo di Roma
Perché erano convinti
Profondamente abbiamo maturato questa loro convinzione
Nella cultura decorsi chiarissimo
Che
La democrazia postfascista dovesse essere una democrazia diffusa
Una democrazia che
Si facevano i posti di lavoro
Si faceva nei territori
E credevamo profondamente quindi nelle autonomia
Come parte di questa nuova democrazia in polemica criticamente anche guardando l'esperienza dello stato pre fascista
E Carlo Levi nelle ultime pagine di Cristo si è fermato ad Eboli quando ragiona sull'oppressione dei contadini meridionali
Lo dice chiaramente nello stato di Roma che può dare delle risposte serve un autogoverno
Questa cultura
Nobile grande che alla base della nostra Costituzione Serena citato Salvemini giustamente
E anche alla base della nostra cultura
Non abbiamo questa idea di autonomia
Almeno io in queste ne ho sempre creduto
Ma questa idea autonomia non c'entra nulla con quello di cui oggi discutiamo
Allora c'è un
Dato
Che
Che voglio citare un numero
Quello delle iscrizioni nelle scuole di ogni ordine e grado che registrano una lieve incremento
A nord mentre assunta Calamo di quarantacinque mila unità
Poi ve ne propongo un altro gli quaranta mila studenti maturati nel due mila e ventidue che hanno scelto di matricola arsi nelle università del Centro-Nord
Quaranta mila
Che si sommano al calo dell'iscrizione a scuola
Ecco quando parliamo di autonomia
Differenziata in questo caso per l'istruzione quando parliamo di livelli delle prestazioni di spesa storica
Dovremmo fare riferimento sempre più a questi dati che ci raccontano di un'Italia che continua a essere segnata
Dalla vera grande questione
E continua a essere la questione meridionale diventata questione nazionale
Una cosa è certa
La questione settentrionale non è mai esistito
C'è una slide che volevo mostrarvi non so se se riusciamo dalla regia che illuminante su questo
Guardate quella che è una cartina le cartine sono affascinanti no e la
La cartina che ci dice quanti sono i nostri laureati rispetto agli altri paesi guardate i colori guardate quella il blu scuro uno rispetta la popolazione quarantasette sessantuno per cento cui diventa chiaro trentotto quarantasette trentadue trentadue da dell'Italia Italia e verde
Gialla verde gialla verde sopra
Guardate dove il Piemonte dove il Veneto a domanda è ma il Mezzogiorno dove arriva
Voglio oggi abbiamo
Di fronte
Ancora una volta la grande questione delle disuguaglianze dei divari
E la questione settentrionale non è mai esistita
Solo che da quest'ultima partì l'abbaglio che nel due mila e uno indusse
L'allora centrosinistra
Al governo con Giuliano Amato a riformare gli articoli centosedici e centodiciassette della Costituzione senza un vero dibattito pubblico senza una vera razionalità riformatrice senza alcuna attenzione agli effetti deleteri che quella riforma avrebbe indotto
Sotto l'abbaglio della questione settentrionale si cercò di inseguire la lega sul suo terreno autonomistico non federalistico secessionista ma non solidale
E vent'anni dopo e dopo
Tante
Gravi crisi che hanno colpito il nostro Paese ricordate peraltro Dario pianta prima
La lega di Calderoli e la possibilità oggi di evocare la legittimità costituzionale della secessione della sua giustificazione giuridica e politica
Ma la cosa che più impressiona
E che gli anni della pandemia
Non hanno insegnato nulla
Stella fallimentare gestione regionalizzata della sanità
Dello sperpero del denaro pubblico
E
Di quello che può diventare la scuola in un contesto regionalizzato
La pandemia ha messo in luce tutti i difetti della regionalizzazione voluta dagli articoli centosedici e centodiciassette del due mila uno
Ha fatto emergere i limiti della concentrazione dei poteri in venti Presidenti
Direzione
E oggi siamo di fronte
Allo scambio immorale ma forse sarebbe meglio dire patto leonino
Tra presidenzialismo e autonomia differenziata
Scambio possibile perché in fondo si tratta della stessa illusione
A crescere del disagio sociale si risponde con una doppia bugia
Quella che l'uomo forte alla donna forte a capo di una Repubblica presidenziale o di una regione rappresenti la soluzione idea fallace quanto autoritario
Noi abbiamo contestato dalla prima ora ogni richiesta di ulteriori e particolare forme di autonomia in materia distruzione
Lo abbiamo fatto con un appello nel due mila diciannove insieme un ampio arco di forze sindacali
E associazioni
Non solo studentesca
In quella fase avevamo proclamato anche uno sciopero generale che poi non si tenne perché fummo convocati dall'allora governo Gialloverde
Ci fu un accordo che escludeva la scuola
Dalla regionalizzazione
Quindi
Sappiamo bene
Quali sono i rischi oggi enormemente aggravati perché li conoscevamo all'epoca e già all'epoca iniziamo a fare discussioni importanti della nostra categoria
Allora
Le principali preoccupazioni ma
La questione vera
Riguarda la prima ecco
Che vogliamo toccare riguarda le risorse la scuola e il più grande capitolo di bilancio dello Stato centralizzato
E non a caso e uno dei capitoli che vengono messi sotto osservazione anche la pm RR ed è una delle ragioni per cui quando fu scritto il PNR
E stato previsto di contenere la spesa della scuola tant'è vero che gli organici sono stati ridotti e adesso con l'intervento che chiamiamo elegantemente dimensionamento scolastico ma in realtà
E la riduzione della rete scolastica nazionale che aggraverà quelle condizioni di fragilità che ho ricordato prima
Questa scelta si consolida ecco la scuola resta però il più grande capitolo di bilancio dello Stato e naturalmente questo capitolo di bilancio sta nel personale
Spostare queste risorse alle regioni corrisponde a spostare una quantità impressionante di denaro
Che cosa succede succede questo a fronte della crisi della scuola pubblica massacrata negli ultimi venti anni crisi percepita dalle famiglie prima di tutto
Che non trovano all'inizio dell'anno come ogni volta si dice il docente al proprio posto che non trovano i collaboratori scolastici perché non li assumiamo
Scuole che sono in ritardo su tutto perché le segreterie sono oberate di lavoro
Ma questo non è un portato del destino è una conseguenza di scelte ventennale
Che cosa dicono alcune regioni ma la facciamo noi la scuola
Ma se gli uffici scolastici regionali crea riguarda perché lo sa
Non hanno più personale e scarichiamo tutto sulle scuole le scuole non ce la fanno perché non hanno l'organico ma lo facciamo noi la Rep la Regione Lombardia ti fa un bell'ufficio scolastico che risolve tutti i problemi
E lo dice le famiglie
E poi naturalmente
Pensiamo
Ad esempio a come verrebbe impostata l'alternanza scuola lavoro in questo momento
Il risposta a quale idea di scuola
Quanto prossima
Al sistema produttivo di quel preciso territorio così come senza manco interrogarsi se vale la pena di cambiarlo posto che la scuola
Non ha questa funzione serve prima di tutto a formare cittadini democratici in grado di esercitare
E libertà democratiche no
Ma pensiamo ad esempio a quello che secondo me è uno dei punti chiave forse ancora più delle risorse i programmi scolastici
Perché a scuola può diventare un potente strumento di consenso politico
E quello a cui noi stiamo assistendo in questi giorni secondo me ce lo spiega bene
Revocato prima ligneo conservatorismo di Dante
Ma non è una boutade
Come non è una boutade la lettera sul mille novecentottantanove come non è una boutade la lettera che spiega direttamente le famiglie che cos'è l'orientamento pensate se lo fanno i presidenti di regione
Pensate se i presidenti di Regione nominano i dirigenti scolastici e in questo modello di scuola già piegato già piegato da anni verso l'impostazione aziendalista quegli stessi dirigenti esercitano un potere sui loro insegnanti
Questo e il rischio questa e la partita
E io penso che sulla scuola si gioca davvero quella più importante
Allora
Devo stare lì tempio già detto
Ho già detto troppo
Questa idea di scuola
Naturalmente manda in soffitta il contratto collettivo nazionale di lavoro ci sono qui
Compagni amici della formazione professionale
La formazione professionale regionalizzata col titolo quinto non ha un contratto
Danni non riusciamo a farlo
Contratto collettivo nazionale di lavoro è finito
Ed è evidente che i salari cd intere inizieranno non tanto tantissimo perché a quel punto cosa di diranno noi ci facciamo i nostri organici
Renderemo appetibile la professione a chi si laurea a in matematica in fisica così avremo tanti insegnanti di matematica e fisica che lo fanno perché lo hanno scelto non come come
Al conseguenza del fatto che non trovano un altro cosa li pagheremo bene no anche voi studenti magari potrebbero decidere di fare insegnanti di scuola ma non di farlo perché magari poi aspettano giustamente di continuare il loro percorso
E allora nuove gabbie salariali
E
Chiaramente
Chiaramente con la messa in discussione la metto per ultimo
Delle nostre prerogative ma la metto venuti
Non che non ci preoccupiamo nanetto per ultimo
Allora
In questa fase di avanzamento del progetto di autonomia differenziata che ha chiaramente una radice la quale non ci dobbiamo dimenticare perché nelle analisi dobbiamo sempre essere a mio avviso puntuali noi dobbiamo ovviamente iniziare un'opera di a
Di contro informazione perché vicino a bucare questa cortina fumogena per cui non si capisce mai niente non si capisce cosa succede in guerra non si capisce cosa succede con i famosi cause sa nulla
E non è che non si sa nulla perché
Non capiscono le persone
Perché si lavora per non per far sì che non capiscano in modo sempre più ostentato ora la nostra responsabilità è così un'opera di coltre formazione e prepararci
Prepararci
Ad un'opposizione con ogni forma di lotta democratica sono io
Ho deciso di sostenere una raccolta di firme per mettere in discussione il Titolo quinto serve per costruire consensi una categoria che va sollecitata perché bisogna avere qualche gancio qualche strumento
Dobbiamo pensare a iniziative
Molto più ampia io credo che abbiamo una grande responsabilità e sono certo che avremo esercitarla insieme a tanti compagni di strada
Grazie
Grazie grazie Francesco la parola per l'ultimo contributo prima nell'intervento conclusivo del segretario generale avrà sibili di presidente onorario dell'associazione salute diritto fondamentale tante altre cose che sappiamo bene
Grazie
Buongiorno a tutti grazie come sempre dell'invidioso mi scuso per essere arrivata
Praticamente nella fase finale no aver ascoltato tutti gli interventi ma
Lo Ski chi mi ha invitato lo sapeva
Abbiamo provato ad insistere io non venire lei a farmi venire ha vinto lei e quindi come adesso vi prenderete quello che se questo ma io io vi dico quello che penso prescindere dalle tante cose che chi avete già ascoltato che sicuramente condivido tutte sicuramente quello che ha avuto la possibilità di sentire
Con il professore Azzariti abbiamo avuto altre occasioni immagino che non l'ha cambiato idea ma
E anch'io sono una di quelle che non ha cambiato idea e quindi purtroppo ci pensavo adesso detto ma teoricamente mi mi sentirei una progressista ma su alcune cose sono una conservatrice maledetta e quindi sopportate mi
Nella mia dico la mia età che con come capite bene ha superato una certa una certa soglia
Per la terza volta che mi mi trovo a confrontarmi con un tentativo di modifica profonda della nostra carta costituzionale
E dovrei essere ottimista perché le altre due volte ho vinto
Abbiamo vinto ce l'abbiamo fatta l'Italia gli italiani sono stati più saggi delle loro classi dirigenti
E ci hanno restituito la Carta costituzionale
Nella sua integrità
Poi ho anche pensato che
Con atteggiamenti diciamo molto diversi da parte mia molto differenti in alcune circostanze sia stando al Governo che stanno in Parlamento
E lo stato adesso confrontando col professore Azzariti
Ho contribuito qualche volta votando a favore il più delle volte votando in maniera contraria
A dei cambiamenti della carta costituzionale che sono stati in qualche modo
Diciamo modifiche cambiamenti che pur non essendo radicali e profondi a Corno comunque profondamente intaccato secondo me l'originario disegno costituzionale
Anche per il modo con il quale sono stati poi applicate queste riforme penso fra tutte aspettano
Quindi sarei pronta a fare di un lungo elenco di responsabilità della parte politica alla quale ho appartenuto
E continua ad appartenere pur dicendo con un po'di gli prese di distanza a seconda delle situazioni
Tuttavia
Io ritengo che anche questa volta
Nonostante la situazione sia molto molto differente rispetto alle volte precedenti
Io credo che valga la pena fare questa battaglia ancora una volta
Facendo tesoro degli errori fatti e cercando di impedire che si commetta diciamo un omicidio in qualche modo ecco
Parto da una considerazione molto semplice il sistema maggioritario c'è è ancora vigente in questo Paese
E quel governo che ha una maggioranza molto forte in Parlamento e si prepara
A fare una una modifica della Carta costituzionale secondo le dichiarazioni della Presidente del Consiglio se collaborate bene altrimenti non lo facciamo lo stesso
Presidenzialismo
Sicuramente non si potranno permettere di ignorare
Diciamo la le procedure indicate dall'articolo centotrentotto
L'autonomia differenziata la stanno facendo si preparano a farla non solo ignorando la l'articolo centotrentanove ma ignorando anche la gerarchia delle fonti in qualche modo a me pare perché credo che il Parlamento sia totalmente esautorato fitti di questo passaggio
Tuttavia nonostante questa maggioranza in Parlamento che hanno intenzione di usarla
Non solo per governare ma anche per comandare in qualche modo
Non ci dimentichiamo che non sono maggioranza nel Paese
Come come non lo erano i governi precedenti
Questo significa che sicuramente la maggioranza del Paese non condivide la riforma del presidenzialismo e dell'autonomia differenziata no non è assolutamente automatico
Ne sono assolutamente consapevole anche perché i cedimenti culturali
Che abbiamo avuto in questi anni non non parlo certo della CGIL e consentitemi di dire con un po'di presunzione neanche di me stessa
Ma che sicuramente avuto la parte politica che che che dovrebbe opporsi a questo a questo processo e che in qualche modo a come dire
Non ha praticato quella resistenza culturale che che sarebbe stato necessario
Esercitare sicuramente
Questa
Diciamo questo pensiero che io ritengo ancora alberghi nel cuore nelle menti degli italiani ha bisogno di essere di essere
Recuperato di e di risorgere in qualche modo aiutato naturalmente da un'operazione di impegno molto forte che che in questo momento il metronomo pena CGIL sicuramente vi ringrazio per ancora una volta sicuramente nell'Anpi
Non a caso di solito i titoli dei convegni sono uguali autonomia differenziata il presidenzialismo
Sicuramente in una parte del mondo cattolico
Sicuramente in alcune frange politiche trovo una grande timidezza anche in quei partiti che dichiarano di essere contraria questa riforma ma che già incominciare inserire alcuni distinguo
Allora perché faccio questa premessa perché io credo che ancora una volta questo lavoro sarà il caso di farlo ecco e e di non scoraggiarsi di non ritenere inutile di non pensare che la partita è persa
Che da un solo cher secondo me la possibilità di accompagnare il processo in sede parlamentare o nella formula che verrà scelta
Anch'io ho molti dubbi sulla su molte dichiarazioni annunci che sono stati fatti compresa naturalmente l'anomalia dell'autonomia differenziata ma io credo anche che se si dovrà arrivare ad un referendum io non do assolutamente per persa la partita
Sì è la mobilitazione degli volte precedenti avremmo il coraggio di metterla in piedi anche questa volta
Nella consapevolezza del cambiamento culturale del Paese che noi stessi cioè voglio dire io da questo punto di vista non mi sento responsabile ma faccio due dichiarazioni di la prima sicuramente il Titolo quinto il modo con il quale è stato applicato ci ritorno dopo sulla sanità
L'altro aspetto è quello per esempio della
Come si può pensare che gli italiani abbiano tanti anticorpi contro il presidenzialismo quando gli abbiamo fatto eleggere direttamente i sindaci direttamente presidenti di regione li facciamo chiamare governatori
E abbiamo creato una diciamo un mostro istituzionale e che quando ci sono dei momenti critici ci ritorna sempre davanti perché voi ricorderete durante la la la fatica durante la fase vescovi de di armonizzare i comportamenti dei sistemi sanitari regionali
Alla fine quando proprio non si trovava l'accordo qual era al il grande il grande argomento ma noi siamo stati eletti direttamente dal popolo e tu sei uno nominato peraltro senza aver fatto neanche le elezioni
No ve la ricordate questa cosa qua
è una pietra d'inciampo no poi se penso che in alcune regioni come la mia addirittura si fanno dimettere da consiglieri regionali gli assessori per cui diventano dei dirigenti del vicepresidente della Regione
Quando poi i presidenti della Regione non sono proprio va be mi fermo qui
Allora
Voglio dire tu tutto questo è è tutta questa questa materia complicatissima dentro la quale siamo compreso lo spoil system e mi permetto di dire
Che personalmente credo che cioè io ho fatto una fatica enorme quando ero ministro con i direttori generali della sanità
E forse qualcuno avrei voluto anche cambiarlo
E l'avrei cambiato volentieri
Ma io non so proprio se è costituzionale lo spoil system in Italia ho qualche dubbio
Ho assolutamente qualche dubbio
Nel senso che nessuno ampio pubblico nessuna nessun esponente della pubblica amministrazione si popola la volontà politica
Ma non è detto che la volontà politica per per esprimersi debba necessariamente nominare la burocrazia che sentinella di infatti l'imparzialità della correttezza anche nell'azione del Midwest in certi momenti
Perché non tutti i ministri sono virtuosi
Pur sapendo quanto è difficile rapportarsi accerta burocrazie
La Diana che il sistema di potere aereo rappresenta ma si lavori su quello non si stravolga assistere fatta questa premessa ne faccia anche un'altra dopo di che
Presidente emerito della Corte professore Azzariti mi massacrano
Ma io so Dossetti Anna nel senso che per me la Costituzione italiana non è riuscita soltanto perché ci vuole una certa procedura per cambiarla secondo me è rigida anche perché forma di Stato e forma di governo non si potrebbero cambiare
A mio avviso c'è una rigidità da questo punto di vista della quale s'sì ci dovremmo ricordare e si dovrebbero ricordare coloro che incominciano a partecipare a questo dibattito
Elezione del Presidente della Repubblica no ma premierato sì e quant'altro allora
Sgombriamo subito il campo da questa dico questo poi per e faccio due battute sull'autonomia differenziata sulla sanità e basta
Mi fermo qua per libri e vi chiedo scusa che forse è un intervento fuori centro rispetto a a a quelle di cui stiamo magari vi aspettavate o altro
Io credo che
Io credo davvero che la crisi di democrazia la democrazia di oggi il larga parte crisi della democrazia rappresentativa
Ed è crisi della democrazia parlamentare
Lo so perfettamente ma la la domanda è ma ma perché non si lavora per rafforzare la democrazia rappresentativa e la democrazia parlamentare perché si diminuisce il numero dei parlamentari
No pensando perché perché essi si consensi in croce all'antipolitica nella si insegue come sia in seguito la secessione della lega quando si è fatto il titolo qui
Perché essi sono questi cedimenti culturali convinti che in questo modo in questo modo si come dire
Diciamolo pure si vince
Salvo poi perdere puntualmente
Ma questo è è la e l'altro punto sul quale come mai in tutti questi anni ai quali ci siamo affannati a cambiare la Costituzione perché andava ammodernata andava aggiornata perché era vecchi aveva addirittura settant'anni
Perché non si è mai lavorato arraffona far lavorare per il Parlamento italiano
A ricordarci che la nostra è una di democrazia rappresentativa e il cui valore è ancora più forte dalle società complesse come quelle di oggi
Non meno l'idea del del del del dell'uomo solo al comando che noi viviamo in fondo come come tentazione permanente in questo Paese esattamente quella strada quell'asta quella scorciatoia
Che è la mortificazione del pluralismo e della complessità delle società moderne perché soltanto attraverso la fatica della partecipazione della rappresentanza
Del del dar voce a tutti che la politica può fare sintesi e che le istituzioni fanno le scelte tanto più dico questo perché da nostra Costituzione non è un capolavoro solo degli nei primi articoli dodici per primi dodici articoli è un capolavoro nel suo disegno istituzionale a partire proprio dalla figura del Presidente della Repubblica
Sul quale non a caso i nostri costituenti si sono attardati a lungo perché è un capolavoro di garanzia nel rapporto nella divisione nel rapporto tra i poteri
E quando dell'ottanta e tanta rozzezza ecco alla quale poi si scende in fondo dicendo ma non non respingiamo proprio provammo a discutere e so che già questo procedimento e
Io credo che il nostro atteggiamento debba essere in questa circostanza invece un atteggiamento assoluti di assoluta fedeltà al disegno dalla nostra Carta costituzionale
Avere il coraggio di dispiegare perché va così bene perché no non solo andava bene ieri quando si fa sì quando fu fatta perché non si trattava solo di fare una Costituzione antifascista
Ma di fare una Costituzione che non che superasse la causa vera del fascismo che era stata lo Stato liberale incapaci di aprirci alle società contemporanee oggi è ancora più importante tutto questo
Arriva l'autonomia differenziata
Non spende parole sulla scuola
Se posso aggiungere una piccola cosa siccome faccio il presidente del centenario del comitato di don Milani ecco
Io credo che noi dobbiamo per anche per combattere questo tentativo di stritolare la scuola pubblica in questo Paese
Che ha avuto anche da questo punto di vista dei preparatori a questa ultima ed era una lunga preparazione fatta di tanti sentimenti per poter arrivare a questa scelta
Oggi noi abbiamo bisogno in questo Paese non ha bisogno ha bisogno di ripensare la funzione della scuola pubblica come elemento fondamentale di cittadinanze per fare gli italiani oggi
Da quanti anni la scuola si riforma solo attraverso leggi organizzative e non ripensa alla sua funzione
Pensiamo al fenomeno dell'immigrazione cioè gli immigrati come l'intendiamo attraverso la scuola con con venti sistemi regionali diversi
Le le se penso alle sfide di oggi cioè ci vorrebbe una squalo europea forse ma insomma non non credo che non ce la faremo ma questo è il punto
Sull'autonomia differenziata allora primo ci sono alcune materie che secondo me dovrebbero essere non affidata alle Regioni affidate all'Europa
Di cui dovrebbero spogliarsi Paesi Lazio le le il i gli Stati nazionali
Penso all'Energia fra tutte rivendicare autonomia regionale in intorno ad alcune materie significa non aver capito come va il mondo
Sono un autonomista anch'io la mia formazione cattolica anzi come sapete i cattolici hanno avuto qualche problema a rapportarsi allo Stato mai al comune no anzi rendevano quasi paura
Allora quindi figuriamoci se non abbiamo questo timbro tutti insieme
Vengo alla sanità
Ma non c'è bastato il disastro fatto dal Titolo quinto
Cioè io penso che la sanità italiana sia vicina al collasso
Ve lo confesso con con la cuore ferito ecco ecco e con la mente dolorante
Non solo perché mancano circa trentacinque miliardi di finanziamento se vogliamo fare una cosa seria
Potrei fare un lungo elenco delle cause ma tra queste c'è sicuramente il modo con il quale è stato concepito soprattutto applicato il titolo quinto
Cioè i ventun sistemi sanitari regionali sono una delle cause principali del collasso del sistema sanitario italiano
I sistemi universalistici richiedono co-garanzia organizzative
Non ci saranno un paio di regioni in Italia che hanno coerenze organizzative con i principi del servizio sanitario nazionale
E che cosa chiedono compresa l'Emilia-Romagna nel chiedere l'autonomia differenziata in sanità poi dice che no che forse non la vogliono più ma durante il Governo Gentiloni
Le richieste erano alcune
Assolutamente scardina anche il sistema cioè se io consento ad una Regione di introdurre liberamente i fondi integrativi
Voglio dire che in mezza Italia io ho già sancito e regolarizzato un sistema a doppio finanziamento fiscalità generale per alcune cose quelle più coste osé quelle più pesanti ma è
Fondi integrativi e assicurazioni
Perché state attenti fondi integrativi assicurazioni per tutto presto
Se tutto questo lo si fa in Piemonte
In Liguria il Lombardia in Veneto in Emilia Romagna ora vedo che naturalmente poi c'è la corsa di tutti i governatori ad avere loro stessi dei pezzi no cioè sì sì se si consente questo
Si può pensare che ancora c'è un servizio sanitario nazionale in Italia
Diamoci una facciamoci una domanda e proviamo a vedere se qualcuno in grado di dare una risposta con i dati alla mano seconda cosa la gestione del personale ecco che la scuola peggio pure
Ecco è la e in questo momento è una del del delle mancanze principale nel sistema sanitario italiano lo sappiamo perfettamente per i numeri per la qualità per il per i contratti per i gettoni per le cooperative per tutto il resto
Serve autonomia differenziata tocca questo aspetto Mina alla base un servizio sanitario nazionale tutto il resto sono tutti problemi comuni ha tutte le ragioni
Compreso il fatto abolizione dei tetti
Per abolire i famosi silos figuriamoci se non siamo d'accordo io lascerei solo quello sulla spesa farmaceutica tanto viene sfondato tutti gli anni puntualmente perché sappiamo con chi abbiamo a che fare
Ma quello del personale il primo da togliere ma tutti i tetti di spesa vanno Spada tolti se si vuol dare un vero governo
A chi a chi poi ce lo deve valere ma perché questo non interessa tutti interessa solo alcune regioni
Beh il rapporto territorio-ospedale perché da pareva una soluzione regionale e e non e non deve avere delle indicazioni di carattere nazionale perché se ci sono problemi uguali si devono invocare poteri per dare soluzioni particolari
Sapendo che poi tutto questo si ritorce ovviamente in tutto in tutto il resto allora
Ho visto che nei vostri documenti sulla scuola siti più chiare che sulla sanità
Consentitemi di di di invitarvi ad avere altrettanta chiarezza e altrettanta fermezza perché Soddu alle grandi opere nazionali in questo paese la scuola e la sanità se perdiamo queste due è difficile poi dire che questo Paese
Cioè ecco che è come scritto nell'articolo cinque dalla Costituzione una è indivisibile faccio veramente molta fatica a pensare che lo restiamo
E anche la questione nord-sud
Naturalmente
Delfino che non è mai stata affrontata su questa mi chiamo una come legali siamo il non affrontarla con una scelta di questo genere ma attenti e disuguaglianze stanno attraversando tutta l'Italia lo sapete perfettamente
Quanto quanto le disuguaglianze stanno toccando ogni parte del nostro Paese quanto disuguali siamo in ogni parte del nostro Paese
E credo che per fare questa battaglia adesso anche per dire le procedure incostituzionali che stanno seguendo e nel disegno generale più grande che tocca il presidenzialismo
Sia l'unico lo dico seriamente l'unico modo che abbiamo per salvare ancora la democrazia di questo Paese
Crack grazie
Grazie presidente Bindi davamo parola al segretario generale nella CGIL Maurizio Landini per l'intervento conclusivo
Io penso che
Questa giornata sia una giornata davvero per lui importante anche per
Interventi dei contributi
Che abbiamo ascoltato di merito
E io vorrei che nelle conclusioni fare
Non mi risulta un esercizio che sfrutta le cose di merito che sono state dette
Quindi non non ripeterò
Le ragioni per cui non siamo d'accordo né con l'autonomia differenziata che viene proposta né con il presidenzialismo che viene proposto per quello che conosciamo fino ad oggi
Ma vorrei misurarmi
Invece con
Cosa dobbiamo fare cosa la nostra organizzazione deve fare
E quindi anche cosa dobbiamo mettere in campo
Per fare in modo
Non solo di fare un'opposizione
Ma come fare in modo
Che si possono determinare
La costruzione di un di un movimento
Di un'idea che possano presentare
Davvero un'altra idea la Coast la possibile costruzione
Di un'altra idea
Di società che parte da un punto
Di fondo che io credo per non sia molto chiaro
Che appunto pensare la Costituzione
Non semplicemente come elemento di difesa di diritti o ragionare con la bella Costituzione
Ma come la Costituzione posso e la sua applicazione possa essere in realtà lo strumento davvero di trasformazione di costruzione di un nuovo modello sociale
E questo
Lo penso perché
Questa
Nostra discussione
Avviene in un momento in cui noi dobbiamo tenere insieme
I problemi che le persone stanno vivendo
Il fatto cioè che la gente non arriva alla fine del mese
Il fatto cioè che la sanità non funziona come dovrebbe funzionare
Che la scuola i problemi che ha che tra il nord e il sud oggi c'è un elemento di divisione esplicito
Che ha già determinato
Una rottura sociale
Sia nel rapporto tra mondo del lavoro e rappresentanza politica
Sia una rottura sociale che chiede a noi la necessità di costruire o di ricostruire un elemento di solo
I DAR lieta e di unità sociale del mondo del lavoro
E lo dico perché anch'io son d'accordo
Che avendo già avuto occasione
Sia con governi di destra sia con governi che si dicevano di sinistra
Di fare i conti o di centrosinistra
Perché di sinistre bastano si somma il definitivo o era un elemento di precisione in quanto tale ma
Di fare i conti con il tentativo di un cambiamento della Costituzione e la nostra organizzazione
Non ha mai avuto dubbi
Su come muoversi su come battersi su come collocarsi
Ma io penso che oggi ci troviamo in una situazione più difficile
Di quella che c'era nel due mila e cinque di quella che c'era nel due mila sedici io non so se condividete questo punto e non lo dico perché sono segretario generale adesso non lo ero allora no quindi uno per no ma perché penso che oggettivamente
Oggi una serie di elementi sono avanzati
Cioè noi abbiamo già
Una crisi della rappresentanza
E lo dico banalmente se pensiamo che uno degli elementi è difendere il ruolo del parlamento
Oggi nella testa di tante persone il Parlamento ha già perso un fosso indicato un suo valore
Perché quando ha il quaranta per cento che a votare non ci va e perché c'è già si è già determinato un elemento di rottura
E quindi l'operazione che noi dobbiamo fare penso
Ed è importante questa discussione che perché vuole preparare
La fase finale del nostro congresso
E proprio perché ne vogliamo fare un congresso che parli al Paese
E che sia un elemento che rafforza il nostro rapporto con il Paese è chiaro
Che oggi la questione
Di come contrastiamo l'idea di autonomia differenziata per le conseguenze che questo ha e che qui è stato sono state molto ben illustrate dalla relazione da tutti gli interventi che ci sono stati
Ne abbiamo bisogno che questa battaglia
Così come il perché siamo contrari a un'idea di presidenzialismo come dire avanti che di fatto riduce gli spazi di democrazia e non affronta la crisi della rappresentanza che il nostro Paese vive ne abbiamo bisogno di tenere assieme
Penso che questo credo che sia
Un compito io invito naturalmente anche i relatori che oggi ci sono stati qui assieme a noi a proseguire questa nostra discussione e a costruire questa condizione perché la dobbiamo tenere assieme
Alla lotta che adesso va fatta
Per affrontare quelle differenze
Territoriali
E quel peggioramento delle condizioni di vita e di lavoro che le persone stanno vivendo
Per evitare un rischio fondamentale di avere una distanza
Da queste problematiche rispetto alla a quello che le persone vivono
E indirettamente favorire chi pensa o chi sta vendendo che queste riforme sono la condizione per risolvere sostanzialmente questi problemi che la politica il Parlamento così come non è stato in grado di affrontare perché questo secondo me è il punto se volete politico-sindacale che che ci troviamo ad affrontare
Quindi abbiamo bisogno non di una discussione al nostro interno
Non abbiamo bisogno davvero di essere soggetti insieme a ad altri perché da soli non ce la facciamo
Di costruire nel Paese una vera e propria mobilitazione discussione di massa come si sarebbe detto in altre occasioni
Che si in grado di unire queste corde e di costruire
Sul territorio quell'auto-governo è quella partecipazione democratica che può in un qualche modo costruire questa capacità
Io penso che siamo di fronte a questo passaggio
E quindi in questo senso
Abbiamo
Diciamo così anche degli argomenti molto preciso lo dico perché quando parliamo e come qui è stato detto di autonomia
Differenziata
è chiaro che questo vuol dire
Alla lunga può anche nell'immediato se si applica dare un colpo definitivo
A due diritti fondamentali
In realtà penso tre diritti fondamentali
Perché noi vogliamo difendere che la Costituzione in quanto tale è nata per difenderli e renderli esiti
E i tre diritti fondamentali sono sì la sanità e l'istruzione ma sono anche il lavoro i diritti nel lavoro
Perché è assolutamente vero lo diceva molto bene
Serena nel suo intervento su questo punto
Dietro l'idea dell'autonomia differenziata
Non c'è solo un'idea di sanità di un certo tipo di cambiamento della scuola vanno gli under in italiano una cosa di quel genere lì porta alla cancellazione dei contratti nazionali
E di conseguenza riporta non solo alle gabbie salariali ma riporta il lavoro a una condizione di competizione dentro alla stesso paese insetti pensiamo dentro le stesse regioni in alcuni momenti
E quindi da un certo punto di vista
Oggi
Noi abbiamo bisogno di fronte ad una situazione in cui in questi anni
I contratti nazionali da soli non sono stati capaci di tutelare il potere d'acquisto perché nella testa delle persone c'è il rischio che passi questa cosa
Noi abbiamo bisogno di coniugare una battaglia contro autonomia differenziata e per una diversa idea
Diciamo così non di presidenzialismo una diversa idea di rafforzamento della Repubblica e del Parlamento ornato da questa Costituzione dalla Repubblica con anche una battaglia concreta che si deve determinare su come noi aumentiamo i salari combattiamo la precarietà e superiamo un elemento di divisione che in realtà sia già determinato con cui siamo chiamati concretamente a fare i conti e lo dico qui per due questioni che in un qualche modo la stessa autonomia differenziata porta con sé compreso quelli che la stanno proponendo è indubbio che oggi stanno tentando con tante alchimie diverse
Di addirittura superare il ruolo stesso del Parlamento perché questo è quello che nella nuova forma sostanzialmente che viene avanti ha queste caratteristiche
Ma se la guardiamo da un certo punto di vista dietro questo ce propria anche un'idea pericolosa che tenta di far passare
Che la soluzione ai problemi che stiamo vivendo e quella che ognuno deve trovare il modo nel suo territorio o nella sua piccola patria di risolvere i problemi badate che questo è un tema con cui dobbiamo fare i conti
E lo dico consentitemi anche la battuta
Perché se uno pensa davvero
Che di fronte a quello che adesso sta avvenendo nel mondo di cui la guerra in Ucraina l'esempio più se volete lampante e cioè del fatto che siamo in una situazione in cui si stanno definendo gli assetti geopolitici del mondo
E in cui la guerra dell'Ucraina non è una guerra tra l'Ucraina e la Russia come è noto è una guerra che riguarda gli Stati Uniti lattina l'India la Route ciò che riguarda gli assenti generali
E stiamo vedendo anche alcune sente che alcuni Paesi stanno facendo perché per riprendere anche una parte delle riflessioni e dei dati che ci ha portato oggi Mario Pianta proviamo a pensare negli Stati Uniti gli Stati Uniti hanno deciso di investire se non ricordo male atti per più di quattrocento cinquanta miliardi di dollari
Sulle Abu quando parla l'inflazione per lui ridefinire il loro sistema produttivo e riportare tutte le produzioni dentro gli Stati Uniti
Nato a proposito di ridisegno degli equilibri geopolitici mondiali
E se davvero uno pensa
Che di fronte a una situazione di questo genere la soluzione l'autonomia differenziata consentite Matuta se lo pensa davvero aiutiamolo non fosse chiaro cioè uno se pensa davvero una cosa così va aiutato va curato non so come dire
Se invece dietro a questa cosa c'è non il fatto che lo pensa davvero in realtà sta coprendo questo è il tema una idea di modello sociale
Che in realtà apre ancora di più al mercato alla competizione da un certo punto di vista rischia di portare ancor di più il nostro Paese in una funzione
Di semplice provincia non so di qualche di di tante singole Province non so in mano a quali impero alla fine si determinerà e il fatto che non svolge alcuna funzione
E lo dico da questo punto di vista perché allora noi abbiamo bisogno in questo senso
Di affermare e di praticare
Un'azione naturalmente diversa
E in proprio per questo abbiamo bisogno che alcuni le tre questioni fondamentali di diritti
Debbono diventare per noi non la battaglia dei singoli settori cioè non può essere che la sanità è un problema degli addetti alla sanità
O che la scuola è un problema degli addetti della scuola ok la precarietà è un problema dei precari non so se è chiaro
Noi abbiamo bisogno a questo punto che questi tre elementi
Diventino davvero elementi che a partire da una battaglia che costruì sì anche sui territori per trovare le soluzioni diventi una battaglia generale
Cioè
C'è la guardo a un certo punto di vista la vera lotta alla contro l'autonomia differenziata il presidenzialismo se la guarda in termini di iniziativa come dobbiamo mettere in campo deve essere quella che noi arriviamo dopo il congresso la grande mobilitazione dei momenti di manifestazione dove al centro ci sono i diritti fondamentali la sanità il lavoro e la scuola questo diventa un elemento perché siamo contrari all'autonomia differenziata il presidenzialismo non fatica racconta perché se no se noi non uniamo questi elementi c'è il rischio che le singole persone vedono questi temi come temi lontani dalla loro condizione
E che chiede e che da un certo punto di vista passa anche l'idea che invece sono loro che usando quegli strumenti fanno credere che ti danno lo spaccio di maggior democrazia non faccia chiaro contro gli strumenti della democrazia
E mai come adesso il metodo vale più del merito non so se è chiaro come concetto
Perché mai come adesso la forma e sostanza ma se ci pensate siamo all'assurdo che stanno spiegando che l'autonomia differenziata aumenta la democrazia il Parlamento ha impedito impedito di poter discutere che dovrebbe essere lo strumento democratico
Dei cittadini per poter anche discutere di quella roba
E se la ragioni hanno dal punto di vista del presidenzialismo stanno spendendo che quello è un aumento a democrazie che cambia completamente la Costituzione e senza che i singoli cittadini possano decidere di questo e guardate che secondo me su questo tema c'è anche un punto
Da che noi dobbiamo forse ragionare e vedere anche di indicare qual è una proposta perché
Qual è il tema vero oggi
Di partecipazione democratica dei cittadini
Banalmente la dico così non voglio il problema è che abbiamo progressivamente si son determinate delle leggi elettorali balorde e del tavolo
Perché uno dei punti fondamentali e che oggi non sono i non sia non è il no noi quando andiamo a votare mica serviamo chi al parlamentare che ci rappresenta perché banalmente quelli che ci rappresentano gli hanno decisi quelli che han fatto le liste punto il nostro voto non conta più assolutamente nulla rispetto a chi a leggi e alla costruzione del fatto che chi eletto deve rispondere a te che ti ha detto
Chi ha letto risponde a quello che l'ha nominato punto
E questo sta determinando non solo una scarsa democrazia ma anche sta determinando poi anche il fatto
Come avvenuto in questi anni è forte proseguirà che c'è un cambiamento complessivo non si dimette mai nessuno nessuno mai se ne va da nessuna parte tutti aspettano di vedere come va a finire non so se è chiaro
E questo è uno degli elementi secondo me che ha determinato anche un allontanamento
Non so se è capitato a voi a me è capitato in questa campagna elettorale visto che un un pezzo di campagna elettorale iniziata in agosto e ognuno di noi in quel periodo era se sentivi le persone normali che discutevano e molti di dicevano giacché a votare non c'andavano uno degli argomenti che veniva utilizzato era proprio ma a votare per chi che da un lato è son quasi tutti quali secondo ma cosa cosa vado a votare io che non conto nulla e che non sono in grado di poter decidere nulla
E se la guarda un certo punto di vista visto che nessuno sta discutendo di cambiare la legge elettorale perché non sarà passata la riduzione del numero dei parlamentari a cui avevano i detto che avrebbero cambiato è certa male stanno peggiorando complessivamente e da un certo punto di vista sì io voglio davvero Ricuperati una democrazia dei cittadini da Porto ormai per recuperare quel rapporto qui che è la condizione per dare anche una nuova vitalità al Parlamento
E quindi di poter ricostruire sostanzialmente un rapporto di questo genere e allora io penso che sia queste questo diventa anche un modo per mettere in discussione quell'idea oggi di presidenzialismo che sta venendo avanti che in realtà rimette in discussione come qui è stato detto molto più molto bene come io non sarei capace di dire quindi partendo impara anche ricorda state oggi qui indicate che in realtà non solo rimette in discussione gli equilibri diciamo così su cui si regge la costituzione di equilibrio dei poteri ma che da un certo punto di vista in realtà diventa alternativa alla possibilità di ridare al Parlamento una sua funzione e di rimettere nelle condizioni davvero ittita
Vini di poter scegliere e di riaprire una discussione che diceva
Bene Christian nella sua relazione che affronta anche il problema di come ridai un significato alla politica e di come metti nella condizione di ricostruire anche un sistema politico che di nuovo abbia un rapporto di partecipazione di rappresentanza con le persone
Credo che questo sia il tema di fondo che noi abbiamo dopo questa dopo questa giornata ora non voglio tediarvi ulteriormente
A me pare che questo sia il tema che abbiamo di fronte e penso davvero che abbiamo bisogno di far vivere dentro al congresso questa nostra discussione e di ragionare già dopo la giornata di oggi
Come noi costruiamo
A partire da esperienze che in passato sono state fatte qui si citava il due mila e cinque siti tavoli due mila sedici
Ma io penso da un certo punto di vista
Che proprio perché c'è un quadro anche nuovo e non vuole essere una forzatura ma perché penso che è una cosa che c'è esiste in un qualche modo dobbiamo dargli una continuità io penso che abbiamo bisogno
Di unire queste queste discussione che ne stiamo facendo e quindi di unire le nostre proposte la nostra azione sul piano anche contrattuale sul piano dei contenuti e qui della situazione generale anche a quello che in questo periodo è avvenuto
Perché se la guardo a un certo punto di vista non partiamo da zero e faccio un esempio molto preciso dopo il venticinque di settembre
C'è un'altra data in cui è successo una cosa secondo me è particolarmente importante di cui anche noi siamo stati parte che è la manifestazione del cinque di novembre
E io penso che quella manifestazione
L'abbiamo detto è una partenza perché lì è successo una cosa che in quella dimensione almeno personalmente io non l'avevo mai vista né vissuta prima
E cioè il fatto che un mondo vastissimo di persone prima ancora che di associazioni
Poi c'erano anche le associazioni tantissime cattoliche laiche come non sono mai stati prima ma buona parte di di quella piazza che era strapiena come non si vedeva da tempo
Era fatta non semplicemente perché c'erano le organizzazioni che si erano mobilitate
Ma perché c'era anche una quantità di persone normali in carne ed ossa impegnate se vuoi sul sociale che ha sentito la necessità di andarci e se ce lo vogliamo dire c'erano proprio perché c'era una rappresentino i rappresentati in quel momento lì era i missili insieme di un mondo così largo che metteva assieme anche cose sostanzialmente diverso
E che non rispondevano a una logica di appartenenza partitica o di appartenenza politica presente non so se è chiaro
Io penso che da lì
C'è un elemento perché c'è un altro dato vero che non dico che mi fa essere ottimista ma che secondo me va guardato ed è un punto di investimento
La legge elettorale che c'è
Ha dato una maggioranza a chi è al governo
E che ha una maggioranza in Parlamento ma quella maggioranza del Governo e quella maggioranza in Parlamento non è la maggioranza del nostro Paese io insisto su questo punto
Perché chi oggi adottato quei partiti che oggi in base alla legge elettorale che c'è hanno una maggioranza assoluta in Parlamento son dodici milioni e mezzo di voti
Ma dopo ci sono altri quindici milioni di persone che han votato altri partiti che non sono al governo e ci son diciotto milioni di persone che a votare non ci sono andate
Allora noi abbiamo anche questo tema
Perché è chiaro che le politiche che sta facendo anche questo governo
Sono politiche che puntano ad allargare la loro rappresentanza sociale e proprio perché pensano di durare cinque anni e lo stand dicendo in ogni modo pensano di usare questi cinque anni per fare quelle riforme non solo
Istituzionale eccetera ma anche sul piano economico e sociale di riaffermare anche un nuovo blocco sociale di costruire anche un nuovo insediamento che ha determinate caratteristiche
Allora proprio per questa ragione
La nostra azione fatemela dire così non può essere semplicemente un azione di resistenza
Oggi de di chi tenta di ridurre il danno rispetto a quello che sta succedendo perché se la ragioniamo in questo modo ho la sensazione fatemela dire in termini calcistici che prima del novantesimo ti fanno gol non fronte chiaro come concetto
E allora se la ragioniamo proprio perché non c'è oggi neanch'c'è nessuno in questo Paese oggi che può dire che da solo e la maggioranza del Paese
E proprio perché abbiamo una Costituzione
Che ti permette anche di indicare il fatto che chi la vuole modificare in un certo modo deve arrivare a mettere la condizione tutti i cittadini di dire se sono d'accordo no anche con modifica di quella natura
Non dobbiamo dire perché non siamo d'accordo no ad esempio come abbiamo fatto con i governi precedenti avevano questo governo abbiamo chiesto un incontro per discutere con Calderoli dell'autonomia differenziata semplicemente non c'è ancora risposto prima sta discutendo
E voglio rendere esplicito quello che sta succedendo adesso con questo governo che non vuole riconoscere le organizzazioni sindacali come soggetti che possono avere una rappresentanza generale i due tavoli di incontro che abbiamo avuto il dodici sulla salute e la sicurezza e quello di ieri sulle pensioni noi ci siamo trovati convocati a dei tavoli con una quantità di associazioni di sindacati che non sapevo neanche che esistessero
E la discussione dentro questo schema e siamo qui per un dialogo per discutere perché come ci ha detto
Il Presidente del Consiglio e ha detto una cosa secondo te io gli ho contestato subito ma che dà l'idea
La prima e la seconda volta che ci siamo incontrati per adesso la prima e la seconda poi non c'è uno Stato un terzo incontro
Di fronte alle nostre obiezioni sia sulla legge di
Bilancio quando l'hanno fatta sia nell'incontro che abbiamo fatto prima egiziano ardite dite anche delle cose giusto esso problemi che voi dite esistono però di al dunque cosa c'ha detto però voi rappresentate degli interessi di parte
Mentre noi dobbiamo rappresentare l'interesse generale capite
Qui lo propri interrotta ha detto non è mica vero così come quando ma spiegato ama i lavoratori
Autonomi li dobbiamo trattare meglio che i lavoratori dipendenti perché i lavoratori dipendenti hanno comunque le imprese che li pagano i contributi che gli ho detto no non funziona così
Se le imprese pagano i contributi e perché quelli che lavorano rendono ricchi le imprese e quei soldi lì esistono perché noi abbiamo chiesto che pagina oltre al Salario
Anche quelle cose lì e quando ha detto ma buono era presente voi rappresentato una parte ne rappresentiamo il tutto metto non funziona così non è mica vero
Perché noia abbiamo la il diritto non solo di volerlo rappresentare ma di rappresentare l'interesse generale ma nel momento che ti dicono questa cosa
Se ci pensate loro stanno nella loro testa ammazzando il sociale non riconoscendogli alcun ruolo e pensando che la politica in quanto tale loro sono quelli che rappresentano il tutto non fosse chiaro come concetto e quindi non ti riconosceranno mai
Il diritto di poter discutere alla pari con loro sulle riforme complessive che si sta facendo
E dentro questo schema se ci pensate c'è una rete infiniti ione nei fatti anche del sistema della nostra costituzione materiale in cui ai corpi intermedi alle organizzazioni di rappresentanza tu non gli riconosce la stessa dignità che possono avere altri soggetti
E nel momento che tutti in venti che tutti i soggetti possono stare al tavolo a prescindere dalla rappresentanza che questi hanno perché quello che sta succedendo stai anche tentando di costruire un tuo sostegno sociale a prescindere dalla rappresentanza ma perché sei tu che sostanzialmente li pericolosi
E badate che questa logica qui non è diverso dalla logica che porta l'autonomia differenziato che porta al presidenzialismo e la stessa logica e da un certo punto di vista noi dobbiamo essere consapevoli
E su questo paghiamo perché è vero che abbiam dicono di fare anche un'operazione di un certo tipo quando dico parliamo qualcosa perché perché consentitemi anche qui la franchezza
Il professor Flick dice che non ne trova più neanche uno ma la la riforma del Titolo quinto non l'ha mica fatto un governo di centrodestra
O mi sbaglio o una cattiva memoria
Mettono a va benissimo io mi permetto di dire ma questo lo posso rivendicare che la CGIL non è mai stata d'accordo da quando l'han fatta veniva ad oggi non abbiamo cambiato idea
Perché aveva abbiamo sempre pensato che una riforma di quel genere lì
Non solo non avrebbe fermato la secessione o leader secessionisti Ca'ma in realtà avrebbe determinato quello che avviene perché non solo fatemela dire per avere un sistema sanitario nazionale non debba avere vento un sistema ne debba avere uno davvero universale ma la stessa cosa e abbiamo per questo anche chiesto che oggi
Ma io pianta forse prende fatte sul ragionamento
Perché badate che anche per avere un sistema di Paese nuovo sul piano industriale dei servizi ed è la politica industriali intesa in senso lato cioè in senso largo noi abbiamo bisogno di a vere un può ESE che fa sistema che a politiche perché politiche
E industriali fatemela dire non è solo che
Cosa produco industrialmente
Ma da un certo punto e viste politica industriale anche che cura mi prendo dell'ambiente chi cura mi prendo del territorio
E che quel far faccio come elemento di trasformazione del Paese e di sviluppo del Paese anche per questo ha bisogno di politiche sostanzialmente generali addirittura oggi ed evidente sotto gli occhi di tutti
La pandemia ce l'ha insegnato che hai sempre di più la necessità non solo di una dimensione nazionale hai bisogno di una dimensione almeno europea se vuoi fare i conti con quello che sta succedendo con i processi che sono in atto
Non nascondendoci che questa guerra sta dividendo e indebolendo
L'Europa
Così come l'abbiamo conosciuto come sostanzialmente volevamo che fosse ecco allora
Io penso che noi abbiamo il problema se siamo d'accordo e condividiamo di contributi che questa mattina ci sono stati il problema che dobbiamo mettere in campo naturalmente come diamo una continuità e come teniamo assieme una battaglia diciamo così sociale con anche un'idea di riforma
Istituzionale che per quello che ci riguarda non è il superamento la modifica della Costituzione ma è l'applicazione della Costituzione come elemento di trasformazione e per farlo abbiamo bisogno che questo sia un elemento vissuto discusso in cui il coinvolgiamo le lavoratrici e i lavoratori ma coinvolgiamo anche la società civile e diamo in senso sostanzialmente un percorso che vada in questa direzione
E lo dico perché
Proprio perché le risposte
Del governo non mi pare che vadano in questa direzione penso sia il confronto sulle pensioni ma penso anche alla questione salariale penso ad una questione di fondo
Che tra l'altro sta poi dietro anche la questione dell'autonomia differenziata qual è il elemento di fondo per un nuovo patto di cittadinanza nel nostro Paese il fisco
Non ce n'è un'altra è il fisco
In uno degli elementi di fondo con cui noi siamo in grado sia di finanziare la scuola sia di finanziare la sanità sia di finanziare nuove politiche industriali
è la necessità di una vera riforma fiscale e di una vera politica che affronti sostanzialmente questo aumento delle diseguaglianze e questo aumento della ricchezza della povertà del lavoro perché questa è l'altro grande
Tema che abbiamo di fronte che dobbiamo affrontare allora io penso che noi dobbiamo
Far diventare queste vicende vicende che hanno un carattere ludico sindacalmente verte iniziale non fosse chiaro
Per me avverte iniziale vuol dire che chiedo al governo di aprire delle trattative dei confronti e che le persone
Sono con me e sono pronta anche a scendere in piazza perché ho discusso insieme a loro e assunto con loro un patto di impegno che mi fa dire che ho al mandato per poter fare questa discussione per poter provare a determinare questi accordi
E questo è quello che dobbiamo fare non nel prossimo anno nei prossimi mesi
Noi abbiamo il congresso a marzo quello nazionale credo che la cosa di oggi sia importante per la dobbiamo far vivere non solo nel congresso della CGIL
Come confederazione ma in tutti i congressi regionali nazionali delle categorie che stiamo facendo e abbiamo bisogno che quel movimento nato il cinque di novembre che è partito dalla pace come elemento centrale ma che ha la sua forza nell'unire
La battaglia contro la guerra e per la pace per un nuovo modello sociale che oggi assuma la nostra Costituzione come elemento fondamentale insisto per rivoluzionare il modello sociale ed economico del nostro Paese e questo secondo me è il punto e la forza che dobbiamo avere e penso che è un momento
Lo dico così da vado vado piano dirlo non volevo dire una cosa fuori posto
Ecco penso che è un momento in cui non bisogna avere paura delle parole non so se è chiaro
Deve essere chiaro quello che vogliamo fare
E deve essere esplicito dove vogliamo arrivare
Poi se ce la facciamo no non lo so però di sicuro siccome questi che adesso al governo ci sono lo dicono che hanno i voti li vogliono usare li stanno usando e non staranno fermi
Dobbiamo sapere che noi non possiamo vedere come va a finire non so se è chiaro
è il momento di aver il coraggio di osare di non aver paura delle nostre idee anzi di sapere che possiamo rappresentare la maggioranza di questo Paese e per questa ragione dobbiamo mettercela tutta grazie