L’economia italiana tra rialzo dei tassi e inflazione alta

Buongiorno buongiorno a tutti grazie di essere qui con noi in presenza i tantissimi che già so si sono collegati
A dare moto era esattamente un anno fa erano i primi di aprile che ci troviamo qui a presentare lo scenario per il Duemila e ventidue poi ripreso naturalmente ad ottobre c'era
Una variabile molto importante drammatica che era la guerra cominciata la pochissimo tant'è vero che se vi ricordate bene
Erano stati presentati tre scenari una guerra che doveva durare poco si parlava addirittura del nove di maggio giorno della festa il giorno della vittoria e Russia poi uno scenario di medio termine poi di lungo
Purtroppo ha prevalso per ora quest'ultimo caso e poi c'era un altro elemento da tenere in considerazione cara il caro energia
Ma come già Confindustria diceva l'anno scorso era precedente
A la guerre la guerra non ha fatto che sicuramente accudire però qualcosa è cambiato almeno in questo
In questo parametro quello della dell'Energia invece è subentrato un altro tema un tema che va gestito e quello dell'inflazione e del rialzo dei tassi sia da questa sponda che dall'altra
A te lo c'erano da qui oggi ripartiamo per cercare di capire
Qual è la fotografia del due mila ventitré ma prima di entrare nel vivo proprio del rapporto che ci presenterà come sempre il direttore del Centro studi di Confindustria le Sandro Fontana fatemi
Presentare Giada Giani economista signora euro zona di siti e Sergio De Nardis signor fallo Luís schools of European politica economica che ci aiuteranno un po'a chiarirci le idee a su questo scenario
Ma insomma entriamo subito nel vivo perché i temi sono tantissimi ma il tempo il poco interesse Obito la parola Alessandro Fontana
Ok
Benvenuti benvenuti a tutti grazie Yanina grazie agli ospiti
E che interverranno si sente grazie anche al ministro che si ricovera nonostante gli impegni da da da lontano
E io inizia con un ringraziamento ai colleghi del centro studi e come al solito hanno fatto un ottimo lavoro credo che sia un che migliore degli ultimi due tre rapporti che abbiamo fatto quindi numero grandi complimenti e i complimenti a Cirio ora Facciolo che ha coordinato il lavoro un ringraziamento anche ai gli amici di share vent'personale di Antonio Angelino con cui abbiamo realizzato anche un focus sulle piccolo interessante fosse sulle piccole e medie imprese che chiuso nel volume che su quella Gino riusciva a entrare ma perché veramente ci ha veramente troppo da that's tante tante tante cose interessanti rapporto quindi vi invito anche a dargli a dargli una una lettera che può dare molti spunti
Iniziamo con con la la presentazione il io pare partiamo dal dal contesto internazionale
Dove quello che abbiamo notato nelle nelle due mila ventidue abbiamo visto una crescita della bastava Grecia del del commercio mondiale del tre virgola due per cento non questo nonostante le l'invasione di la Rustica russa dell'Ucraina
E le conseguenze ha avuto quindi le sanzioni la crisi energetica e nonostante anche le strozzature
Dei colli di bottiglia sulle catene si rende catene di fornitura internazionali globali
E nonostante questo quindi siamo rivali a una crescita che è sostanzialmente in linea con quella degli ultimi vent'anni che all'incirca intorno alla al tre virgola tre per cento
E questo diciamo a quello che abbiamo notato è che diciamo la forte resilienza degli scambi anche al conflitto perché in realtà son venuti meno lo scorso anno diversi fornitori di importanti materie prime gas argilla fertilizzanti grano e quindi lo state riorganizzate forniture nonostante soprattutto appunto gli scambi hanno hanno tenuto abbastanza bene abbiamo visto come nel corso dell'anno sono andati progressivamente
Riducendo sì le tensioni sulle sulle catene di fornitura qui nel grafico riportato il Global saprò esce in Treasury indetti Index che che collassa invertito fa vedere come dalla fine del due mila ventuno sono
Di fatto si son più impegno allentate le tensioni siamo arrivati adesso un volo dell'indice che sostanzialmente il suo livelli di del pre pandemia quindi tutto sommato diciamo il dal lato dell'offerta abbiamo avuto un forte allentamento dei vincoli l'ultimo in ordine di tempo è quello relativamente all'abbandono da parte della Cina delle politiche zero convinte che
In qualche modo hanno rallentato la la la produzione
E tra l'altro hanno anche superato la fase successiva è quello dell'aumento dei contagi quindi stanno questo fase la la Cina sta ripartendo abbastanza bene quindi se da un lato abbiamo avuto un allentamento dei vincoli all'offerta dall'altro adesso quello che vediamo invece un indebolimento della domanda
Dopo l'evento da vandali e lo vediamo già dai dati sul quarto trimestre della dinamica del commercio internazionale che è socio son stati dati negative e poi diamo anche da qualche altro indicatore ad esempio quello del del
Dell'attività portuale di container che soprattutto nel Nord nei porti del Nord Europa
Lo abbiamo visto in calo questo
Ci porta a pensare che anche per quel che per quest'anno ci sia un rallentamento degli scambi globali rallentamento che in gran parte legato alla crescita molto ridotta delli dei Paesi avanzati presenza righe
Cosa nell'ultimo al lavoro contributo circa l'ottanta per cento della della crescita del del del del commercio internazionale
Pechino aggravare la diciamo c'è una crescita ridotta dei Paesi avanzati preceduta perché in realtà sono stretti sia l'eurozona qui con siamo la ragione e Stati Uniti
Ma sono stretti tra l'inflazione che ancora alta e un i forti rialzi dei tassi abbiamo nel nell'eurozona
Abbiamo l'inflazione che per quanto si è cominciato a scendere dai picchi di ottobre e ancora l'otto virgola cinque per cento
L'inflazione core inflation cioè quell'al netto di degli alimentari e degli energetici ancora in aumento i tassi di interesse proprio qualche giorno fa dieci giorni fa hanno raggiunto del trio di tre virgola cinquanta
E di urgenza e ci aspettiamo che forse rimangano quando questo le aspettative di mercato che rimangono su questi livelli fino verso la fine dell'anno dove dovremmo cominciare a vedere una limatura
E quindi poi per scendere successivamente nelle il prossimo anno all'incirca intorno al tre per cento
Inflazione elevata crea pressioni ovviamente era o del potere d'acquisto e quindi crea pressioni sui consumi quindi riduce contiene i consumi
I rilievi di rialzo dei tassi agisce sulla dose investimenti e sia sui consumi deprimendo d'entrambi
E quindi per questo motivo diciamo Paul Palmer sia la la l'eurozona che gli Stati Uniti per noi vediamo in relativa compressione consigliere per l'eurozona quello che sono i valori che ne abbiamo dato come insorge la previsione sull'economia italiana e siamo all'incirca all'intorno allo zero virgola cinque per cento
Andar via via migliorando a mano che la tensione leggono che si ridurrà l'inflazione ma mano che si allenterà la stretta monetaria prossimo anno quindi sul due mila ventiquattro rispetto a un miglioramento intorno all'uno virgola due per cento
Quanto alla dagli Stati Uniti che sono più avanti nel processo di di di di rientro dell'inflazione ma sono Paesi in cui però l'inflazione sta rientrando molto più lentamente di quanto non sia accaduto hanno perché aveva delle origini leggermente diverse da quelle che ha allora nell'eurozona che era prevalentemente dipendente da rincari energetici
Quindi l'inflazione si alzerà certo si sta pian piano allineando sulla sulla cori inflation
Che al cinque cinque però a differenza delle della zona è già entrata e abbastanza mai ha sostenuto all'interno delle dei dei salari le retribuzioni anche nel quarto rimesso cresciute
Di più del cinque per cento quindi di fatto si sta creando alimenti e quindi questo probabilmente da quello che dicono i mercati richiederà un ulteriore aumento del tasso di disinteresse attualmente al quattro settantacinque rialzato pochi giorni fa e quindi arriveranno al cinque per poi iniziare anche loro verso fine anno una progressiva riduzione prima con una limatura nel all'Inter nel nel nel due mila ventitré verso Milano mentre per convergere poi verso la fine dell'anno dalla altre come nel nel caso dell'eurozona
E ci si mette in quindi Paesi avanzati non non non non non cresceranno e non contribuiranno molto gli scambi mondiali in realtà contribuiranno di più
I l IVA I si emergenti il baricentro tra crescita mondiale si sposterà quindi dai paesi avanzati quest'anno si sposterà verso i Paesi emergenti che riprenderanno un ritmo di crescita più sostenuta rispetto a quello dello scorso anno continueranno a crescere
Ma era sostenuta e tenendo sotto controllo l'inflazione gli emergenti asiatici
E in particolare la Cina la Cina al nel due mila ventidue ha registrato il più forte rallentamento degli ultimi quarant'anni la crescita si è fermata soltanto tra virgolette al tre per cento quest'anno tornerà secondo gli obiettivi al cinque per cento e continuerà anche l'anno prossimo a a crescere a questo ritmo
Comuni un contributo e comunque quindi andranno anche positivamente anche gli altri emergenti che esportano idrocarburi quindi partirà i paesi del Medioriente a tal sebbene il prezzo di di di questi sia in calo
Mentre invece andranno male nell'ambito degli emergenti divergenti europei
Polonia Romania Ungheria questi Paesi hanno usano adesso in questo momento un'inflazione sopra il dieci per cento soffrono la vicinanza alla al conflitto e anche gli stretti rapporti con la Germania è in qualche modo ne limitano anche
La dinamica la dinamica per per quest'anno e probabilmente anche per il prossimo
A rimandare andando all'economia italiana di lavori e diciamo forse vola la migliore notizia che è quella del
Il del della riduzione della discesa del del prezzo del gas che nei primi mesi dell'anno rimasto sotto i cinquanta Rover megawattora
Ricordo che ben lontano dai picchi chiamare giunto quest'estate ad agosto avevamo intorno al trecentotrenta euro per megawattora e anche nella media dell'anno tramonto né centoventiquattro euro per megawattora che si tratta quindi di valori ben al di sotto di quelli che abbiamo registrato lo scorso anno
Questo grazie al fatto che abbiamo ancora degli stock abbastanza elevati di gas consumi che sono scesi le condizioni climatiche favorevoli e anche comunque delle aspettative le la sostituzione delle forniture degli esportatori in particolare la Russia con altri fornitori internazionali a far ha ridotto la pressione sul prezzo e quindi in qualche modo probabilmente questi rimarremo su diciamo su numeri di questo tipo non dovremmo ritornare ai picchi registrati lo scorso anno
Naturalmente però si tratta di ricchi comune di di di livelli che sono non soltanto Pilati rispetto al passato nostro pubblico diamoci che a firma diciannove a motore tredici euro per megawattora il prezzo del gas
Ma soprattutto molto più alto di quello che è il prezzo del gas che registriamo in altre aree del mondo Stati Uniti Cina
Ciò pone dubbi spetta agli Stati Uniti il prezzo in Europa è sette volte più alto e questo quindi crea un divario di competitività per le imprese
Che ci porteremo dietro probabilmente questa ne fintanto che non riusciremo a portare a termine la transizione quindi fintanto che riusciremo a ridurre i consumi di di di di di combustibili per un possibili forse dall'altro lato la riduzione del del prezzo del del gas agevole il rientro dell'inflazione oltre a ridurre i costi delle imprese appunto accelera il processo di rientro dell'inflazione
Cominceremo a vedere i primi effetti BBC effetti veramente positivi della seconda metà dell'anno quando l'impatto dei rincari energetici sulla a variazione ai dodici mesi dei prezzi al consumo andrà via via riducendosi
Naturalmente ora l'inflazione comunque rimane su livelli ancora molto alti abbiamo adesso dimostrate siamo scesi dei piccoli picchi toccati ottobre-novembre dell'undici otto siamo ancora al nove uno al nove virgola uno per cento
La corre in crescita e questo per il rimarrà in crescita per tutto il due mila ventidue questo per gli effetti a cascata perché gli aumenti registrati a monte volendo che è un bravo trasferiti lungo le filiere
Produttive quindi e i prezzi diciamo la la conoscendola con un certo ritardo ovviamente l'inflazione elevata Allen palle feto innanzitutto di di di di frenare frenare i consumi dall'altro lato non proprio per ridurre
Milelli inflazione intervenuta la banca centrale come dicevo prima i i tassi hanno aggiunto adesso il tre e mezzo per cento
E gli impatti di questa stretta monetaria ancora non sono ben visibili nel senso che comincio a vederne a vedere l'inizio degli la prima parte degli in parte questo perché perché le è stata aumenterà abito gli aumenti
E che in realtà ci siamo domandati noi innanzitutto vedere per vedere di approfondire diceva di quanto tempo impiegano questi rialzi per dispiegare pienamente in effetti all'interno dell'economia
L'ho fatto diverse stime eccolo Maria questi ci hanno più ci portano più o meno
Ma a convergere su un ritardo di cinque trimestri quindi significa che l'impatto pieno degli aumenti i tassi d'interesse lo vedremo nella seconda metà di quest'anno quindi a partire dal dal dal dal dal dal quarto trimestre
Il dimensione degli impatti è abbastanza rivelano di levante questa stima riguarda Google tiene conto degli dei delle delle dei rialzi registrati negli ultimi vent'anni a livello trimestrale qui degli impatti su pelle quello che noi abbiamo stimato è che un aumento di un punto percentuale il tasso di ferimento post porta a una contrazione del PIL di
Zero sei punti percentuali quindi questo capite che significa che per i rialzi abbiamo in questo momento si tratta di un impatto complessivo
Che al piccolo dovrebbe raggiungere circa due punti percentuali di contrazione del del del PIL
Passiamo all'analisi delle delle componenti del del PIL innanzitutto partiamo dai consumi che hanno registrato un'ottima dinamica nelle nel due mila ventidue e questo nonostante l'elevata inflazione a Baudo nelle a fine anno un incremento compreso del quattro virgola sei per cento
Questo grazie
A due fattori sostanzialmente il primo la tenuta almeno fino al terzo il terzo al terzo trimestre del reddito disponibile reale e che su questo ci torno tra poco
E il secondo anche al contributo nel suo studio il supporto dita i consumi di derivanti dall'ex risparmio che è stata accumulata nei due anni precedenti
Nel terzo trimestre la propensione al risparmio è scesa
Al sette virgola uno per cento un livello che è più basso di quello che era stato mediamente nel nel due mila diciannove era intorno
All'orto e qui dinanzi a questi consumi nell'anno sono andati abbastanza bene anche se affini hanno abbiamo registrato al primo alla prima caduta con le il meno uno virgola sei del quarto trimestre
E questo probabilmente perché anche la il pian piano sta peggiorando la tenuta delle disponibile perché poi diventa persistente era l'effetto del del dell'inflazione
Proprio su questo proprio per vedere anche le prospettive su quest'anno abbiamo un pugile che abbiamo cercato di costruire
Data di contabilità nazionale il e di stimare il la dinamica della radio disponibile reale lo scorso anno e come vediamo la free
E complessivamente nell'anno
Quello che ci viene fuori e che in realtà il calo è stato di oltre poco oltre l'uno virgola cinque per cento si tratta di un calo tutto sommato contenuto se vediamo i livelli dell'inflazione che a cui a quei abbiamo assistito lo scorso anno e questo perché perché
Da un lato retribuzioni nominali sono cresciute ma in termini reali sono cadute Soroca Luca sono scese
Parental Monte Contri dal monte retributivo ha giovato molto il forte aumento la forte dinamica dell'occupazione socio del tre virgola cinque per cento in termini di una lo scorso anno
Quindi sul calo delle monte retributivo non è stato così accentuato ed è stato soprattutto aiutato anche da parte gli altri venti di quindi in particolare quello gli aumenti identità interessi degli altri redditi
Non derivanti dal rialzo dei tassi e poi anche dai non hanno un ruolo non indifferente hanno avuto anche hanno giocato anche i sostegni pubblici il supporto pubblico nel Dumitru dato del due mila ventidue sosta distrazioni circa ventidue miliardi di euro escludendo le misure per quanto riguarda i carburanti
Per cui naturalmente però vediamo che poiché non ci aspettiamo una dinamica dell'occupazione quest'anno ddl simile a quella dello scorso anno quindi ci sarà un rallentamento della della dinamica dell'occupazione
Non ci aspettiamo che il reddito e poiché l'inflazione rimarrà comunque alta non ci aspettiamo che reddito disponibile reale riesca a recuperare nel corso del due mila ventitré e quindi questo influirà diciamo farà sì che quell'onda di John Bosco il quarto trimestre negativo che abbiamo visto sui consumi probabilmente proseguirà non riuscirà forse a recuperare qualcosa ma comunque rimarrà molto debole la la la la la la dinamica dei dei consumi
Quanto riguarda gli investimenti gli investimenti son stati sicuramente il traino degli ultimi Italo principale del della crescita del pile negli ultimi due anni sebbene nel due mila ventidue
Abbiano col perso molto slancio rispetto al due mila ventuno nel due mila ventidue abbiamo chiuso con un più nove virgola quattro per cento di investimenti che son quasi la metà del tasso di crescita capo regista della l'anno precedente
La crescita degli investimenti e sarà spinta soprattutto dal dalla dall'Italia e gli investimenti in costruzioni ma non solo perché sondati anche molto bene anche gli investimenti in macchinari
Per mezzi di trasporto
Quest'anno soprattutto dalla parla già dalla parte finale dello scorso anno son cambiate completamente le condizioni son diventate negative le condizioni per investire questo da un lato ad hoc tutto appena visto che le prospettive
Della domanda sono un più negativa sia a livello internazionale sia a livello interno dall'altro Babe avuto un regista del venir meno lo scorso mese della cedibili tardi dei crediti d'imposta deliberativi e le agevolazioni edilizia che queste comunque siano dato una buona spinta come dicevo agli investimenti in costruzioni quindi questo significa anche che avremo una flessione degli investimenti
In abitazioni che saranno soltanto parzialmente compensati da un aumento degli investimenti in fabbricati non residenti in Paperino residenziali
E questo grazie all'implementazione delle delle delle degli investimenti previsti dal dal piano azione di ripresa resilienza
Un altro motivo per cui gli investimenti non avranno una dinamica accusi positiva quando registra nel due mila ventidue è forte ovviamente forti incrementi forte rincaro il rialzo dei tassi d'interesse
Residenze che sono i cui tassi di mercato sono circa per le imprese sono circa quattro volte quelli che registrava la fine del due mila ventuno
Questi comportano un onere maggiore per i i prestiti in essere che abbiamo stimato al vino nel in un anno all'incirca intorno ai sette miliardi
E poche infatti ovviamente cominciava a vedere che la domanda di di di di di prestiti per investimenti e assolutamente in discesa la domanda di chi i prestiti in generale si sono fermati a fine anno anche perché questi la dinamica di questa era anche legata alle esigenze di liquidità connesse ai rincari dell'energia dello scorso anno
E quindi anche questo sarà un altro fattore che contribuì a negativamente la vita degli investimenti
E infine anche le risorse proprie delle imprese sono sono sono diminuite questo lo abbiamo visto facendo un approfondimento sulla sulla evoluzione di margine delle delle imprese manifatturiere
E siamo partiti dalle tavole input output ricostruendo
Sia gli gli le variazioni in aumento dei costi
E sia le variazioni sui prezzi alla produzione che come vedete sono molto diversificati a seconda dei settori ma complessivamente in media i margini sono comunque ridotti all'incirca dell'uno virgola otto per cento questo rispetto a
Alla al due mila dice al due mila diciotto mila diciannove quindi rispetta per quanto è mia
Il cavo di margini ovviamente il se questo è la condizione generale quello che abbiamo dato a livello settoriale che il il calo riguarda dopo prevalentemente i settori vicini alla fase del consumo in meno i chili di settori più a monte
Poi ovviamente nel nell'esaminare come vedete ci sono alcuni settori che invece hanno visto partire nei particolari aumenti dei margini ma sono paradossalmente proprio quei settori che e il cui valore aggiunto non è ancora tornato a livelli arriva lì prego vite e quindi sono quei settori che stanno cercando di ricostituire un un un una una redditività della loro attività
E quindi dicevo quindi voglio abbiamo prospettive negative abbiamo aumento delle la le le le all'avvenimento delle agevolazioni e del giudizio edilizie un maggior costo del credito e anche meno risorse interne
Per quanto riguarda l'export l'export va registrato lo scorso anno numeriche sono tunc totalmente diversi da quelli che e vediamo che abbiamo visto regista e dagli altri Paesi europei
L'export di beni e servizi lo scorso anno è cresciuto il nove virgola quattro per cento se ne avere quel valore siamo al ventuno virgola quattro per cento in più rispetto al al al due mila
Due mila ventuno quasi tutto in questa bella sono riportati il confronto anche su diversi settori delle variazioni registrate nell'anno
A comparate con quelle registrate nei settori quelli medesimi settori in Germania in Francia come si vede in quasi tutti i settori l'export è andato meglio in Italia rispetto agli altri due Paesi sicuramente ci son dei fattori congiunturali da un lato un l'occhio al formarsi di alcuni settori dall'altro una specializzazione nei e Giove Africa dell'export che c'ha particolarmente favorito perché più specie siamo più specializzati verso più concentrati verso l'Europa e gli Stati Uniti che sono due aree che hanno aumentato le e le le diciamo in cui è stato diciamo sono analoghe una dinamica positiva e quindi aumentato l'esportazioni
Le importazioni e sicuramente una mano la dato soprattutto nei confronti degli Stati Uniti l'ha dato il il il cambio indebolito dell'euro ma realtà però sa di avere questa che l'export sui quattro anni quindi se li facciamo rispetto ai quattro a quattro anni fa
Vediamo che l'aumento è molto consistente del tredici virgola otto per cento e questo è ben superiore a quello del tedesco che invece negli States José subito è sceso o quello francese che è sceso ancora di più
Quindi questo vi è pervenuta questa dinamica dell'export che c'è proprio ci sono alcuni fattori che strutturali che riguardano il tessuto produttivo italiano ed in particolare Minna cito il primo è quello di una base produttiva
Che si è sicuramente ridotta negli ultimi nel decennio precedente la pandemia ma che si è molto rafforzata sia nella dimensione che nell'internazionalizzazione
Sono elementi questi che su cui voi eserciterà disse che è qui il più il più sistemi diciamo il più strenuo sostenitore di questa di questa componente in realtà poi guardare oltre i dettagli però non abbiamo avuto nel due mila sette il due mila venti una riduzione della base brutti Ambu significativa è diviso in di numero di imprese è diminuito di oltre il ventitré per cento molto di più di quello che è successo in altri Paesi europei
E soprattutto incontro diversa rispetto a quella di sempre successo in Germania dove nello stesso periodo sono cresciute di circa il dieci per cento quindi da una base logica ristretta ma contemporaneamente dal due mila quattordici a Boy son mentale il numero di medie e grandi imprese
Quindi la produttiva una una una una base prodiani si è ristretta ma che contemporaneamente Cresci dimensionalmente e nello stesso tempo la quota di medie e grande impresa esportatrice è cresciuta tra il due mila dodici e il due mila diciannove di circa due punti ma insomma se nel venti otto al ventidue virgola otto per cento
Perché questa in controtendenza rispetto a Germania due invece la quota pur partendo a livelli molto elevati sta si sta riducendo altro elemento sempre di strutturale che sicuramente avuto un immuni un po'qua un impatto positivo sulla sulla dinamica no ottima dell'export è sicuramente uno della diversificazione produttiva rispetto ad altri Paesi quasi più con la Germania non siamo dipendenti da un settore particolare come ad esempio è caduto per l'automotive in Germania
E quindi questo ha consentito in una fase sotto degli ultimi anni che carte azzarderà molteplici e differenziati sciocche di cogliere le opportunità e di subire meno il contraccolpo diretta del rallentamento di determinati determinati settori
A questo va detto anche che rispetto a quella che era stata la dinamica dei primi anni due mila tre dal due mila al due mila e due mila quattordici in quel modo varammo
Avuto subito una forte perdita di competitività invece dal due mila quindici oggi abbiamo registrato un miglioramento qualche guadagno in termini di di di dinamica del costo del lavoro per unità di prodotto uno vede dal rapido si vede che dal due mila quindici la la la linea gialla gialla marrone quella che riguarda l'Italia e quella forse più e quella forse più più bassa è questo già mossi stimava amo perché tra il due mila e il due mila quattordici questo comportava
Il peggioramento della complica di costo ciccia torcia tutto circa un punto percentuale in termini di esportazioni
Adesso degli ultrà domina quindici invece ne sta restituendo positivamente contribuisce positivamente all'incirca per due tre decimi di punto il due tre decimi di punto all'anno ma il miglioramento forse migliore è proprio quello che riguarda le il miglioramento qualitativo dei prodotti esportati qui ci son così capisci che sono abbastanza complessi ma in realtà partono dalla costruzione di un indicatore che rapporto i valori medi unitari ai prezzi divenga prezzi di di produzione dei beni esportati
E calcola la variazione di questo indicatore che quindi rappresenta un poco la variazione qualitativa in qualche modo misura la la la qualità dei dei beni esportati
Lo correlarlo mette lo stesso Gavio con la variazione dei volumi esportati e Nesi che si ciascun grafico riporta le differenze rispetto alla Germania e la Francia o la Spagna quindi questo significa che all'intersezione di due assi nell'interno del grafico
Lo zero individui liberi a situazioni in cui le variazioni della qualità e le variazioni di volume esportati sono pari a zero e quindi che abbiamo migliorato rispetto alla Germania la Francia la stessa qualità dei prodotti e e che abbiamo abbiamo esportato punta al due mila ventuno del due mila ventidue le stesse proprietà due mila diciotto due mila ventuno gli unici a non ridurre ventidue le stesse quantità
In realtà come vedete il cerchio grande rappresenta la media manifattura come vedete quelle quel cerchio è fissato nel quadrante a destra in alto quindi significa che abbia avuto una più rapida un più rapido miglioramento qualitativo dei beni più rapido rispetto alla Francia e rispetto alla Germania
E quieta Coop corrisposto anche una aumento delle delle quote di indica export e quindi questo credo sia l'elemento più più diciamo strutturale più importanti insieme a quello del della base produttiva che registriamo in
Diciamo in questa in questa analisi
Nonostante la dinamica positiva che abbiamo registrato lo lo scorso anno non ci aspettiamo comunque che e l'export la dinamica prosegua così ma era così sostenuta anche quest'anno e il prossimo eventuale finale verrà limitata la dinamica della domanda potenziale che sarebbe ciò con l'aumento dell'import
De nei paesi Chieti nei lamento l'importo dei paesi di destinazione del nostro del nostro export e questo perché rallenterà perché da un lato perché c'è una frenata nei principali mercati destinazione del nostro export
E dall'altro però entrano in gioco anche quei fattori acque cioè non precedenza cioè e i fattori di costo quindi da un lato c'è un equilibrio ci sarà un effetto di un riequilibrio un effetto negativo derivante riequilibra del cambio
Euro dollaro con un rafforzamento dell'euro rispetto al dollaro e dall'altro un i più alti prezzi dell'energia che comunque sia per farlo perdere competitività rispetto ad altre alle altre ma colare in particolare rispetto all'iter gli Stati Uniti
Se guardiamo dal lato dell'offerta
Corrispondentemente vediamo a dopo lo abbiamo la testa una ottima tenuta del del dell'industria abbiamo chiuso il due mila il due mila ventidue con un miglioramento uno aumento della produzione USA dello zero quattro per cento
Ne che non sarà molto breve nota si dice comunque è stato sicuramente il più alto di altri di altri Paesi e soprattutto milioni di altri paesi degli altri Paesi europei
E soprattutto e qui ci ha portato a registrare rispetto al pervade mia o d'un aumento ben superiore appunto la produzione industriale è salita a livelli ben superiori a quelli che a lei per quando è mia e questo è l'unico tra i Paesi tra i maggiori Paesi europei industriali quindi questo significa che in realtà la la la la produzione industriale è cresciuta cresciuta negli ultimi anni è cresciuta soprattutto il gusto anche nell'ultimo anno sebbene nella seconda metà dell'anno sia andava calando
E e parallelamente alla al miglioramento all'aumento della produzione industriale è scesa è sceso il consumo di e di energia qui lo consideriamo nel senso più ampio quindi gas petrolio elettricità
E e decisa sia nei consumi assunti tanto quanto anche nel nella nelle nei consumi per unità di prodotto quindi è diminuita anche l'intensità energetica conveniente era un percorso di lungo periodo che era in termini diciamo intrapreso dall'industria Daniela che presero interrotto nel due mila venti
Per poi ritornare di scendere nel due mila ventuno adesso nel due mila ventidue di fatto abbiamo ripreso il sentiero di riduzione che era stato avviato negli anni negli anni precedenti la pandemia
La di la discesa la la diminuzione dei consumi non è però avvenuta senza senza creare problemi perché in realtà quello che quello che vediamo qui abbiamo provato a vedere gli effetti cioè lui motivi dietro la riduzione del dell'intensità energetica in realtà il motivo
E che come si veda questo grafico che riporta l'incidenza dei consumi sulla sulla produzione
Se messi in relazione con la variazione della produzione industriale si vede che i settori in basso che son quelli quindi in basso a destra e sono quelli che hanno quindi l'incidenza più elevata di consumi energetici sulla produzione
E su quelli che hanno ridotto maggiormente la produzione
Quindi solo su quelli che hanno ridotto maggiormente la produzione tra il due mila ventuno e il due mila ventidue in conseguenza dei rincari dell'energia qui questo significa che di fatto l'abbiamo assistito rafforzata ricomposizione settoriale
Prefetto dei rincari dei rincari energetici e questa svantaggi soprattutto dei settori energia intense per questo pone un problema anche di competitività futura di questi settori perché visto che i prezzi appunto uno stop per quanto stanno lì si stia riducendo realtà hanno stanno non si stanno allineando a quelli delle altre maturare con comprendiamo questo è il quadro delle previsioni per Perlita
Dopo nel due dopo le le le e il due mila ventidue si è chiuso con una variazione delle una crescita del PIL riceventi sopra quello che ci aspettavamo durante il corso dell'anno questo soprattutto per i buon andamento migliore andamento degli atti rispetto alle attese e la seconda parte sia nel terzo trimestre nel nel quarto
è proprio questo miglioramento in qualche modo ha rialzato le nostre stime su quel sul due mila ventitré di fatto la stima Aldo zero virgola quattro su quest'anno è molto simile alla stima che avevo fatto ottobre a ottobre prevediamo stagnazione
Di fatto adesso abbiamo alza le le le le miglior andamento del due mila ventidue a alzato il la variazione acquisita per quest'anno il che significa che se rimanessimo se facessimo quattro trimestri di variazione
Nulla noi cresceremo questa lo zero virgola quattro per cento ed esattamente quella
La la la la la la previsioni di crescita per le come Elena per quest'anno andrà meglio alla donna se contemperino nella seconda parte dell'anno
Quando si ridurrà l'inflazione e pian pianino nel prossimo anno quando si ridurranno anche lì
La si dovrà l'impatto anche della della stretta monetaria le quindi Sella la crescita riprenderà un pugno di slancio salendo all'uno virgola due per cento come si vede sia quest'anno che il prossimo quest'anno nelle sopra del venerdì prossimo il il le le la maggiore di maggior contributo daranno sempre consumi investimenti che risale a un anno più di consumi il prossimo anno
Dal prossimo anno tornerà a essere positivo anche il contributo dell'export netto che è stato negativo molto negativo l'anno scorso sarà negativo anche quest'anno perché comunque le importazioni sia per la crescita
Delle seguiranno insomma seguirà la dinamica delle de de dell'export
Come vi accennavo prima l'occupazione dopo la dinamica positiva registrati nel due mila ventuno che nel due mila ventidue rallenterà quest'anno B e seguendo sempre con la stessa dinamica del PIL
Mentre rallenterà e diciamo che spettava andare diciamo o comunque lascerà ad un ritmo più basso rispetto a quello del pelle nel due mila venti del due mila ventiquattro e questo anche perché diciamo riteniamo che comincio possano convincersi a a realizzare alcuni guadagni di produttività connessi all'implementazione delle riforme degli investimenti previsti dal Piano nazionale riprese resilienza
Come vi dicevo l'inflazione rimarrà alta dal dall'ottobre dello scorso anno scenderà alla sei e tre quest'anno esso sperano di tornare a un livello vicino al due per cento soltanto nelle nel due mila ventiquattro l'indebitamento netto della PA
A valori che non sono quasi confrontabili o quelli della della nota di aggiornamento della della la nota
Dalla nate fra pubblicata dal governo a ottobre questo in parte per la riclassificazione dei crediti d'imposta cioè delle dighe di imposta ceduti
Ma in parte anche per in parte per la minor crescita rispetto a quanto previsto nell'aver fra e anche però per Elli alzo i tassi d'interesse che comportano un con la maggiore spesa degli interessi siamo all'ordine di zero quattro zero cinque punti di PIL in più
E poi anche una dinamica maggiore della spesa in particolare quella pensionistica che indicizzata all'inflazione e quindi anche su questo avremo un deficit che sarà un pochino più alto
Più alto quest'anno di quanto di quanto previsto i rischi rischi connessi a questo scenario sono rischi sono chiaramente esclusi dal dal dallo chalet previsione sono per il principale è quello che vediamo è quello che connesso a non corretta calibrazione della politica monetaria e noi abbiamo assistito in questi nove mesi al più al più ampio il rapido rialzo dei tassi da quando la banca centrale e europea è stata in sesta sorta è nata quindi al mille novecentonovantanove
Lei è chiaro che quindi questo significa che nel nel nel rialzare i tassi la barchetta non ha avuto la possibilità di valutare prima
Gli impatti e questa che questi rialzi stava avendo sull'economia e quindi non è da escludere che in realtà c'erano suo sarebbe una sorta di uno shooting per cui i pistilli alzo i tassi sia eccessivo rispetto a quello che era necessità del del del del del contesto e che quindi questo possa deprimere l'economia in misura superiore a quello che che ci aspettavamo
Al momento dopo i killer comunicato del sedici marzo la Banca centrale europea che ha più o meno sostanzialmente un limitato i chili i prossimi rialzi a evidenti a quello che potrebbe emergere dalla dai dai dati di contesto di fatto possiamo dire che complessi eventi i chili questo rischio esisti sono abbastanza bilanciati ma non sono gli unici quelli riguardanti appunto la deve pile un altro rischia quello relativo all'instabilità finanziaria questo
Riguarda sia la parte più più banche sia anche quello che riguardano i Paesi è chiaro che i rialzi dei tassi in presenza di una crescita molto ridotta la parte debole del Quai di Paesi potrebbe spingere a i mercati a richiedere maggiori rendimenti sui titoli di Stato di alcuni Paesi noi siamo tra quelli più candidati di trenta il maggior candidato in questo senso visto che abbiamo il debito pubblico più elevato e quindi questo
Porta rischi di frammentazione anche del mercato europeo e quindi a rischi di rischio che che la la la la la la banca centrale riesca più e anche a far a a far pervenire in tutti i Paesi lo stimolo di l'impulso della politica monetaria
Qui questo è un rischio che al momento non vediamo però ripeto anche questo nello scenario ci sta e l'altro è quello che riguarda anche le le banche perché abbiamo visto diversi problemi che però probabilmente non sono collegati particolarmente rialza i tassi ma è chiaro che rialzi dei tassi nel momento in cui alcune banche dovessero essere particolarmente esposte nei confronti di alcuni clienti che vanno in sofferenza che a seguito del rialzo dei tassi è chiaro che che questo potrebbe avere ripercussioni suo su su quanti a suo alcune banche europee da un lato dall'altro
Di rialzi i tassi tendono a a ad aumentarle i rendimenti titoli di Stato e aumentando i rendimenti stato riducono il varo dell'attivo di alcune banche quindi anche questo sms l'altro canale
Patrizio il quale le banche potrebbero andare in difficoltà rivedo su questi rischi al momento
Non abbiamo non abbiamo già molto di vedere lo share sono rischi soltanto chiunque strumento soltanto potenziali non sono rischi effettivi ma comunque sia vale la pena citarli perché i rialzi grassi sono stati molto molto rilevante e questi rischi
Riguardano solo un questi rischi soprattutto questi di instabilità finanziaria sono anche ne presenti a livello globale perché i rialzi non riguardano soltanto controllare la la la elogiò la mano riguardato diversi Paesi avanzati e quindi soprattutto per quei Paesi che hanno già deficit di Bilancio deficit commerciale
E il rialzo Ida si rischiano di provocare fughe di capitali e questi ovviamente si riversano coi divisi vengono ne diciamo producono effetto sulla una crisi di cambio vuol parte quello che un post accadendo in Paesi come l'Argentina e la Turchia dove agenti abbiamo inflazione che sta ormai oltre il settanta per cento in Turchia siamo oltre il cinquanta per cento
Se vedete le le valute sono assolutamente in caduta libera quindi anche questi pochi ci sono altri ma molti altri paesi che hanno già un deficit di di di di di bilancio pubblico è un deficit delle partite correnti è chiaro che quanti questo è un rischio potenziale nel senso che
Lo in questi potrebbero poi creare anche degli effetti a catena e anche essere avere rilevanza sistemica nel momento in cui dovessero ancor coinvolgere altre istituzioni finanziarie o o il intestando da altri paesi
Venga qualche ultima considerazione di policy Beyond più o meno quello che emerge un po'da da da dallo scenario e che vediamo a che un po'son deboli sia consumi sia Investimenti
E quindi diciamolo la prima indicazione così è quella di su diciamo sì c'è qualcosa da fare Rosa fare sosta cerca di sostenere più possibile delle famiglie soprattutto quelle delle famiglie meno abbienti
Perché è chiaro che se io prima ho parlato soltanto di tenuta del reddito disponibile in termini aggregati poi l'inflazione ha chiaramente gli effetti distributivi molto forti soprattutto a svantaggio delle famiglie meno abbienti tra l'altro l'impatto anche dei rincari che abbiamo registrato lo scorso anno
Rispettata le famiglie meno abbienti quindi il e il quinti le più più debole il quinti e più ricco è quasi il doppio incide quasi il doppio interamente su quasi il doppio sulle famiglie meno abbienti quindi se c'è un intervento da fare sicuramente quello di sostegno dei redditi dei redditi più bassi e questo anche al fine di mantenere di Tartini ripete disponibile e di sostenere i consumi
Questo tra queste tale Polvani possibilità oltre che gli interventi in bolletta
Che erano già stati fatti l'anno scorso altre tre altre possibilità su quello e il dice rimane ancora in piedi la proposta di dello scorso anno delle che il taglio del cuneo fiscale perché anche questo era fatto sui redditi
E più bassi e quindi avrebbe l'effetto anche questo di sostenere le edicole famiglie quindi le famiglie meno abbienti
Secondo punto credo sia Ming o può assolutamente opportuno continuare a proteggere le imprese soprattutto quelle NRG intensi beh perché come abbiamo visto solo quelle imprese che subiscano subendo maggiormente una perdita di competitività rispetto alle altre macro aree
E ieri questa per i completi danno sta diminuendo con il rientro di questi rincari
Questo sia per l'effetto rispetto del dolore sia perché il in realtà l'i prezzi sono calati anche alta anche anche nelle altre aree quindi come dicevo prima se per si legge negli stadi in Europa rimangono sette volte quelli che gli stadi di questo significa che questi settori continua a far fatica a livello interazione quindi vanno in qualche modo e sostenuti probabilmente proseguendo anche con con incredibili dell'imposta che erano stati abbastanza efficaci in nel lo scorso anno
E tra l'altro ho credo che delle risorse a disposizione ci siano perché l'utilizzo delle delle diciamo quello che è stato stanziato sui crediti d'imposta per il primo trimestre di quest'anno realtà dai dai nostri calcoli ci risulta che all'incirca diciamo sì che siamo rimasti inutilizzati circa cinque miliardi quindi questi cinque miliardi potrebbero essere destinati ugualmente a sostenere ancora le le le le le le le diciotto Degeri imprese da rincari dell'energia
E infine l'ultima Poli supportare gli investimenti delle imprese soprattutto quelli che servono a ridurre ovviamente l'intensità energetica aumentare l'efficienza e accelerare la transizione questo credo sia proprio una fase come di questo tipo in cui abbiamo ancora una perdita di Covo rischiamo di avere una perde di competitività rispetto ad altre aree connessa alla a un prezzo l'energia più elevato
Provo la fase in cui andrebbero incide andrebbero diciamo sviluppati maggiormente dobro cresce maggiormente gli investimenti delle imprese ma è chiaro che le condizioni sono Turandot va assolutamente negative e che quindi qualche forma di incentivo anche questo fronte potrebbe aiutare
A a realizzare una quota di di di investimenti un ammontare di investimenti supera quello che le imprese da sole sono in grado di fare in questo momento
Ripeto tra qui in termini di risorse disponibili diciamo cinque miliardi poco fa che son Curnis sia quello che si è risparmiato ciò veri imposta nei primi mesi dell'anno un'altra parte potrebbe essere decorata dal dal dai dalla venir meno della cedibili da dei dei decreti imposta dei grilli imposta relative le agevolazioni edilizie che il blocco che abbiamo è stato diciamo deciso dal governo con il via alle undici il mese scorso e in qualche modo l'abbiamo stimato all'incirca che dovrebbe portare a un risparmio diede all'incirca otto miliardi
Perché significa che si che di fatto in qualche modo riduce gli investimenti che si possono fare quindi
Diciamo la la dotazione complessiva non è molto non è quella che abbiamo visto lo scorso anno ma siamo sempre lì intorno sui dodici tredici miliardi disponibili per poter portare avanti alcune di queste di queste priorità Grazia
Grazie grazie Rettore allora professore denaro sembra abbiamo il boh va capito fino adesso ma ci manca un pochettino più nel dettaglio nel due mila e ventidue l
Le quelle che erano le variabili abbiamo detto nella guerra al carro regia scarsità di materiali quali invece quelle da tenere in considerazione in questo due mila ventitré
Innanzitutto grazie al al centro studi Confindustria
Perché o fuso così vita rilegge un rapporto fatto come sempre in modo molto preciso diverto ti focus interessanti alcuna tirato la mia attenzione particolarmente
Però è cruciale il discorso sulla congiuntura su cui appunto mi sembra che la domanda
Mi porta
E è evidente che diciamo al alcune di quelle tendenze che hanno caratterizzato il due mila e ventidue sono venuto meno oppure hanno cambiato segno cioè A B alla scarsità dei dei materiali finita diretto l'energia ha cambiato segno non è un più prezzo ma non meno prezzo quello che era uno shock Yatom contro shock in qualche se in qualche misura
E è quello in definitiva e e e tre e però poi ci sono cose nuove quell'ultima quella Chamorro quello che può diventare un elefante nella stanza cioè di stabilità finanziaria in particolare di crisi bancarie che però è escluso dallo scenario Centro Studi Confindustria è qualcosa che forse potrebbe peggiorare lo zero quattro stessi regredisca ritrasse
E però secondo me dovremmo ecco fare attenzione
Alle tendenze che già c'erano lo scorso anno
E che hanno portato i televisori a sbagliare
La previsione fare la previsione a marzo ecco l'esercizio molto difficile sul vanno corrette perché sia poco più del trascinamento lo scorso dall'anno precedente
E così hanno scarse informazioni congiunturali quello che conta sono le ipotesi che uno fa
Su diciamo le variabili esogene neanche la visione che il Treviso era diciamo il giudizio o possiamo anche dire il pregiudizio che più di Soria
E adesso sempre guardiamo a come si stanno comportano proprio lei in all'inizio infatti ha fatto l'esempio di marzo due mila e il ventidue febbraio no Mazzolini istituì subito dopo l'invasione
Dell'Ucraina
E per e chiaramente rispetto a quelli previsioni d'errore è stato notevole sull'Europa sull'area euro ma soprattutto sull'Italia sull'Italia avrà lasciamo la distanza tra il realizzato è quello che veniva previsto è di uno due punti percentuali uno virgola cinque due punti percentuali
Quindi e secondo me dobbiamo ancora domandarci se quelle tendenze che hanno portato a sbagliare l'anno scorso incidono anche quest'anno e fra le varie però punto per farla breve ce ne sono diverse che hanno portato a sbagliare ma secondo me l'applique
Vitale e quella che è stata anche ricordata da Alessandro
E il fatto che la pandemia lo choc Hindemith oltre quello lo shock fortissimo abbia avuto prima ha portato al formarsi di un grande sto di attività liquide
Presso le famiglie ma anche presso l'impresa
E e e questo ha costituito un basso cioè un cuscinetto una possibilità di ammortizzare l'urto dello choc energetico fondamentale
Sia per le famiglie ma io direi anche per le imprese
Allora
La domanda diciamo quali sono le tendenze io Cecchini come televisore mi interrogherà i sì ancora questo basso re enti esistente
E io adesso la la valutazione della del centro studi e che questo basta esercita un grande affetto un effetto importante
E che però si sta esaurendo adesso vengono a galla gli effetti negativi dell'erosione dell'inflazione continua a essere alte sui rettili famiglie
Allora la mia mio punto di Roman diciamolo così e che se davvero questa la situazione nel senso che e si è ridotta la propensione al risparmio nel terzo trimestre nelle previsioni il Centro Studi Confindustria implicita in un bel riquadro che ha richiamato le Sandro Fontana sul reddito reale
Un ulteriore forte caduta e la propensione al risparmio nel quarto trimestre nei miei conti si va anche sotto il quattro per cento cioè l'otto per cento della media pre pandemia arduo Ciro perciò
Mi pare che in quei conti implicitamente quarto trimestre la propensione al risparmio va bene sotto il sette che abbiamo visto il terzo ma anche a quattro
Ma nonostante questo la montagna fatemi dire l'iceberg che ha fatto che ha come chiediamo andati in conflitto con i primi sorride lo scorso anno e che li ha fatti affondare c'è ancora l'iceberg di questo forte eccesso guardiamo solo le famiglie di risparmio nelle mie valutazioni nonostante questo diamo quattro per cento in cui c'era il risparmio è diciamo è un sette per cento del PIL ancora va bisogna un po'domandarsi nascosta perché fine fa c'è l'hotel possibilità una che venga in rosa dall'inflazione perché c'è e c'è però se negli fette molto piccolo
Due questo iceberg si solidifica descritta bello solido perché si trasforma in ricchezza il liquida cioè da liquido diventano investimenti finanziari e reali illiquidi
Ma se fa così se diventare ricchezza
Si riduce la necessità di fare risparmi né immensi nei trimestri successivi perché già agli accumulato una richiesta che volevi quindi c'è una spinta ai consumi anche si si trasforma
In ricchezza terreni no non si trasformi ricchezza continua S. liquide continua ad alimentare consumi
Nell'immediato consumi ancora nei servizi
E allora insomma pervenire perché punto non bottiglie stendermi troppo
Al punto secondo me questo è uno snodo su cui previsoni continuano un po'a non dico il Centro studi ma un po'tutti
Non solo quelli che dicono zero quattro che centro storico frusta ma anche l'OCSE qualche settimana fa cito studio OCSE di uno zero quattro militari c'è una differenza è però l'OCSE e negativa i specificamente sull'Italia perché l'aria euro cresce lo zero otto mentre il Centro Studi zero quattro numero comune alle Europa evitare quindi che non pessimismo e riguarda l'Europa non tanto vita
Ma ribalta anche forse quelli che dicono un per cento allora
Se posso più certe questo iceberg questa montagna questo elefante nella stanza in positivo mette dei rischi al rialzo delle previsioni e in particolare a quel centro studi che appunto si contro costruito in ci passo
Ne abbiamo anche la fortuna che poi ci sono a metà anno ottobre il centro studi rifà un attimo il punto quindi vedremo che punto sarà questo esperti allora dove dottoressa Giani l'abbiamo detto citato prima il tema del rialzo dei tassi sia la BCE che la fetta stanno facendo questa politica ma quello che un po'è allarmante questo rialzo continuo e pressante lo stesso Governatore di Bankitalia visto con l'ha detto l'ha detto anche il componente italiano della BCE Panetta insomma quasi una cosa ci dobbiamo aspettare soprattutto lei che idea si è fatta di questo ritmo
Sì grazie innanzitutto grazie buongiorno a tutti
Fare io due punti due considerazioni in merito gli ultimi nove me è vero questo rialzo è senza precedenti abbiamo visto quel grafico
Che andrò a replicare evidente ma molto molto significativo con vero questo rialzo non solo ampio ma repentino non meno di un anno fa la bici ha iniziato ad alzare i tassi e i tassi sono già stati aumentati
Di trecento punti base Trio di cinquanta punti base al momento fra i due ordini di considerazioni qua negli ultimi nove mesi come abbiamo sentito nell'esposizione del talk Fontana
E negli ultimi nove mesi l'EUR L'economia a sorpreso verso l'alto quindi negli ultimi nove mesi di fatto l'evidenza che noi guardavamo era
Questi rialzi dei tassi non hanno così grande impatto l'economia va bene l'inflazione ha continuato sorprendere verso l'alto è arrivata in Italia sopra l'undici per cento nell'euro zona sopra al dieci per cento alla fine dell'anno scorso quindi la percezione
Dei mercati finanziari degli operatori economici e della banca centrale stessa negli ultimi nove mesi dall'inizio dei rialzi è stata
Questa politica monetaria restrittiva in una così forte Presa sull'economia devo continuare devo andare avanti ora le ultime due settimane questo convincimento può anche essere venuto un pochino a meno
Si stanno verificando gli scoprì mi scricchiolii nel settore bancario negli Stati Uniti ora in Europa
A mio avviso non sono scricchiolii dovuti
A qualche scheletro nel cassetto nell'armadio vogliamo dirò qualche così bubbone eccome però abbiamo visto due mila e uno la dot Com Cry sì sì nel due mila e otto i subprime americano ecco tu tutti questi eventi
Di di di di instabilità finanziaria ecco secondo me questi scrittori e che stiamo vedendo sembra non siano dovuti a questo occupa qualche a debolezza fondamentale strutturale dal lato degli attivi delle banche
Se come questi scricchiolii sono dovuti semplicemente al fatto che il reato di intere dei tassi di interesse da parte la banca centrale in una prima fase è positivo per le banche è positivo per i sistemi bancari perché le banche hanno modo di ampliare lordo loro margine di interesse
Ad un certo punto del rialzo dei tassi però anche le banche cominciano a soffrire cominciano a Fo soffrire perché lo vediamo tutti devono cominciare a riprezzamenti prezzi dei deposte paga novità si interesse che pagano sui depositi
Questo è il prezzo amento
Che richiede tempo il rialzo dei tassi è stato molto repentino e secondo me ora stiamo vedendo la vera e propria trasmissione della politica monetaria
Prima le banche e quindi secondo me tra poco vedremo anche la trasmissione in vere e proprie Conidi effettive cominciano a essere più negativi su sull'economia reale
Come il dottor Fontana prima diceva ci vogliono cinque trimestri prima di vedere l'impatto grosso sul PIL
Sette otto trimestri per vederlo sull'inflazione quindi è davanti a noi l'impatto grosso della politica monetaria quindi questo è il primo punto che volevo fare non l'abbiamo visto fino adesso ma probabilmente lo vedremo il secondo punto è ma se ci mettiamo nei panni della BCE
Ora è stato eccessivo questo rialzo ecco questo secondo me è difficile poterlo concludere nella misura in cui la BCE si è trovata di fronte ad uno shock inflattivo peggiore dagli anni Settanta
Crescita salariale che alla fine dell'anno scorso come si diceva ribatte in euro zona arrivata al cinque per cento mai vista dagli inizi degli anni novanta
Aspettative di inflazione
Difficile misurarle ma che tendevano verso l'alto e sopra il due per cento
L'accumulazione disse disse di risparmi della pandemia che in qualche modo
Allentare al processo di trasmissione della politica monetaria di solito politico-militari alzi i tassi mi rende più conveniente risparmiare piuttosto che consumare ma se ho risparmiato il dieci per cento del reddito disponibile
Annuale negli ultimi tre anni probabilmente quell'incentivo e viene meno e quindi da un punto di vista diciamo di risk management la banca centrale probabilmente affatto
Bene se vogliamo ad alzare i tassi così velocemente perché i rischi sull'inflazione sono i rimangono a mio avviso significativi che non vuol dire che l'inflazione rimarrà sempre all'otto al cinque per cento io credo che il scenderà ma che nel breve periodo la stretta monetaria secondo me è stata la risposta adeguata ad un uno scenario di rischi inflazionistici
Significativo perché non è solo quello europeo ma anche quello americano e quindi ecco se ci mettiamo nei panni della BCE argomentare che è stata una scelta poco avveduta
O non corretta non solo alla luce dell'economia italiana ma alla luce delle colonie ovviamente dell'euro zona ecco io non mi sentirei di dirlo
Professore invece per quanto riguarda l'inflazione secondo lei si ridurrà nel lungo periodo o no
Allora magari porre parla prima del medio ha perfino dato presso il Minder dunque
Cioè medio nel senso rifrazione e mi aggancio proprio le considerazioni che faceva del prima
Dai clan inflation ed è in discesa chiaramente in discesa lo vediamo lo vedremo nei prossimi mesi
Il punto e la velocità con cui si verifica questa riduzione e la capacità di reazione la reazione appunto della politica monetaria salito Alessandra calibratura eccetera
Ma ma atti la questione chiave la core inflation a questo punto cioè di inflazione che al netto degli energetici fondamentalmente ostili degli alimentari
E e e e quello che in regola era la reazione che regola la reazioni della politica monetaria della BCE cala sulla cura inflation e piove tutto
Dei punti qui stiamo parlando non di brevissimo periodo nel medio periodo
E i in primo luogo
La velocità con cui illa cadute in acciai si trasferisce agli altri prezzi e questo è un punto che era stato detto in precedenza quella roba lì quel quell'aspetto che di risparmio
Per il intralcia la trasmissione della politica monetaria tracciato e ed io non so forse Cutino intralciare adesso le stime molto interessanti della del ritardo di cinque sei mesi e anche dell'entità
Per quanto riguarda il PIL italiano di un aumento dell'un per cento dei tassi d'interesse vengono fatti veemente sua spazi di una storia passata in cui non c'era otto per cento un sette per cento di spirito dei risparmi liquidi
Per quanto riguarda le famiglie Porsche anche l'asset liquido da parte di imprese questa roba qui come incide e difficile dirlo poco attutire
E e rimandare l'Effetto della politica restrittiva diciamo questo è un punto però c'è un secondo punto siamo in Confindustria così bisognerebbe citarlo
E ripetutamente i Tibor i membri del board della Banca centrale europea hanno sottolineato il rischio che la cura inflation non scenda per un conflitto distributivo
Profitti salari
In particolare che si mette in moto una spirale prezzi salari
E ancor più stiamo in Confindustria hanno sottolineato che i profitti e di dissonanti sono sono andati bene nonostante prima la pandemia nonostante
Lo choc energetico e quindi questo può mettere in moto il copia e quindi attenzione Warning stiamo attenti quindi politica munita ristretta per questo conflitto infrazioni come Coop risultati ufficio distributivo
Adesso a me pare che però sarebbe da indagare anche meno centro studio anche altri che questo caro ossia qualcosa che riflette con l'italiana rifletta soprattutto una questione tedesca
E di qualche altra economia lui i profitti sono andati in più forte in questo periodo Licci sono forti pressioni salariali sì o guardo ai dati italiani Alessandro
A me e guardo Cozzoli margini lordi in rapporto al valore aggiunto guardo al alla questione dei margini come l'avete trattata voi c'è una grande eterogeneità banca da quei share cioè la la quota del del lavoro
A me sembra che in Italia non ci sia questo conflitto non ci sia stato e non mi pare che in questa fase ci sia questo compito istruttivo le pressioni salariali essa lasciamo a parte appunto e gli ho detto che forse in Italia
Sì immagino saranno sono scesi forse devo scende più ma sono comunque scesi
E ma anche le pressioni salariali non sono certamente quelli che vedi in Germania quindi ecco il rischio e forse con la ratio dei maldipancia delle dichiarazioni scomposte che vengono dette a la banca centrale stringe troppo da parte italiana forse appunto c'è un intero genica
Diana che si discosta dalla media euro che dettata soprattutto da quel che avviene in Germania cioè la per il rischio che ci sia una dose di politica monetaria restrittiva adatta per l'area euro ma forse eccessiva per l'Italia
Dottoressa invece insomma questa politica di rialzo anche abbiamo detto abbastanza repentino Pino non so ma non sta portando a un abbassamento importante dell'inflazione anzi
La prima domanda è la seconda le volevo dire lei prima l'ha accennato il tema dei rialzi è impastato
Su due realtà penso alla Silicon Valley band essa una gli elementi poi di Credit Suisse invece per quanto riguarda loro OPA causa ci dobbiamo aspettare per il settore bancario
Allora inflazione prima di tutto non sta rispondendo alla mole etica monetaria accusi come la crescita finora non ha risposto alla politica monetaria un granché
Dobbiamo pensare all'inflazione prima di tutto la considerazione siccome da fare che dobbiamo pensare l'inflazione come a una variabile ritardata rispetto a quella del ciclo economico quindi se iniziamo a vedere i rallentamenti della crescita ora
Dovremmo aspettarci un rallentamento dell'inflazione cuor come si diceva tra qualche mese magari anche tra qualche trimestre
L'altra considerazione secondo me è che l'Italia così come l'euro zone è stata sottoposta
Non anni un solo Shock dal lato dell'offerta quindi questa inflazione che prevalentemente non è un'inflazione da domanda non è un'inflazione del generata dal fatto che la domanda è molto più alta rispetto all'offerta
Ma è stato generato da choc di offerta e non uno solo rione posso pensare tre è uno ovviamente con l'energetico
Quella l'altro di tutte le strozzature il post pandemia di ville del riduzione della dell'offerta di materie prime ma anche di prodotti finiti perfetto dei delle delle delle restrizioni pandemica
E la terza
Questo Ri effetto che abbiamo visto l'anno scorso di una riapertura repentina di certi settori dell'economia chiusi per due anni che est che ha fronteggiato una rallentamento uno come dire una riapertura dell'Offerta un pochino più rallentata quindi quando la domanda si muove in modo così repentino
I prezzi tendono ad aumentare il ci son tre inflazione da da più d'affezione che da da scostamento di domanda offerta ora
Questi choc sono stati enormi e secondo me come diceva professor De Nardis ci vuole tempo prima che questi Shock si trasferiscano
Pienamente a valle esso non solo sull'inflazione Airline cosa che è successa adesso i prezzi dell'energia stanno scendendo primo poi penso che anche i prezzi degli alimentari cominceranno con papà a moderare si perlomeno
Sull'inflazione coro io penso che ci voglia ancora qualche mese
Prima di vedere una svolta perché c'è in corso secondo me è un proprio un ritrae Issing delitti tutto paniere di consumo anche Illy settori che hanno subito un meno pressione di costo
Meno restrizioni dell'offerta anche quei settori
Colgono l'occasione diciamo di alzare i prezzi in questo momento perché tutto il resto lo sta facendo e quindi c'è questo ripenso che secondo me andrà avanti ancora per i prossimi mesi è questo
Diciamo nel contesto di aspettative sulla politica monetaria noi crediamo che la BCE non abbia terminato il rialzo dei tassi noi prevediamo che arriveranno con il tasso di depositò il quattro per cento quindi con il tasso di rifinanziamento al quattro e mezzo per cento quindici sarà ancora del cammino almeno altri cento punti base
Riteniamo da fare perché perché la BCE
Ci hanno detto ripetutamente negli ultimi mesi che sono guidati
Dalla dinamica dell'inflazione core
Quando vedranno l'inflazione corre allentare allora possiede potranno considerare Verdini distinte l'allarme il termine del rialzo dei tassi siccome quello non prevediamo posso succederà almeno fino alla fine dell'estate
C'è questo lasso di tempo in cui magari non a cinquanta basis point ogni meeting magari rallentando venticinque però ci aspettiamo che i tassi abbiano un altro cento basis point di punti base di rialzo da fare da qua
Il professore Christine Lagarde è stata molto chiara ha detto l'obiettivo è quello di arrivare un'inflazione al due per cento quindi si farà tutto il possibile affinché questo
Accada ma forse non è il caso di fermarci un pochettino prima e poi gli effetti potrebbero essere un'inflazione al tre per cento ad esempio
Ma diciamo un cambio del target d'infrazioni della Banca centrale europea non un rinnovo proprio non lo vedo nelle cose
Diciamo che questa però è una questione che è stata avanzata soprattutto negli anni passati soprattutto alcuni economisti diciamo di di sponda americana Blanchard francese
E Krugman
Ma si riferiva soprattutto la situazione che avevamo qualche anno fa domanda privata bassa tassi d'interesse bassi tassi intera di interesse reali bassi
E né punto tassi interesse Toldi policy nominali che hanno raggiunto il pavimento al di sotto il quale non potevo scendere
E nonostante questo l'economia reale debole a quel punto turistici U scendere ancor più con i tassi d'interesse per abbassare quelli reali che darebbero fiato all'economia non riesce a far fronte c'è un pavimento sotto il quale non può scendere per farlo poi cercare di alimentare le aspettative di inflazione futura in questo modo i tassi d'interesse reali scendono e un éscamotage statici e potrebbe essere quello di dire no la mia obiettivo inflazione Banca centrale più due per cento ai tre per esempio però attualmente dire che la situazione è molto diversa
Assi compio principale come diceva e quello di bloccare le aspettative inflazionistico oggi DC tre per cento e competente contro ma poi non è proprio consci non è proprio immaginabile diciamo data lager mandata diciamo la nostra storia
E che rimane tutto di di chiedersi ma in teoria sarebbe giusto o meno per a la risposta a questa domanda e che con cosa ci aspettiamo
Che avverrà dopo questo episodio di impennate infrazione si torna alle tendenze stanza staliniano di stagnazione precedenti alcuni dicono sì alcuni dicono non lo sappiamo in realtà se così fosse in linea teorica a vere scendere fermarsi con infrazioni non del due Mandel sopra al due potrebbe servire per affrontare meglio avendo un margine per abbassare i tassi d'interesse nominali quelli reali
Sì appunto ritorna a una fase di stagnazione però non lo sappiamo e comunque anche se fosse giusto e vero non è una questione per affrontate nell'area euro
Qual è la posizione di Confindustria su questo più che altro a Jenin era gestore la vi era una richiesta di precisazione no nel senso che prima d'accordissimo Vasconcelos giovedì infatti diceva correttamente faceva questo discorso a proposito dei margini
E dei profitti dell'impresa il conflitto distributivo Italia giovane
Realtà in Italia diciamo visto sia va a conferma di quello che già detto Sergio che abbia abbiamo visto sia una riduzione dei margini delle imprese che sia contestualmente a riduzione del reddito disponibile reale per famiglie quindi io pure entrambi in questa fase tutto sommato davo da questo Shock diritti l'ultimo anno diciamo entrambi stanno stanno stanno perdendo quindi diciamo che non era non era poiché poi ci siano differenze settoriali ma questo è assai la STET diciamo simmetricamente quello che accade anche tra le famiglie dove ovviamente come appunto diciamo rispetta la domanda precedente
Come ai le famiglie che hanno accumulato un un un risparmio diciamo sufficiente a stabilizzare il loro con i loro consumi cioè alle altre che invece hanno Basile dire che invece non ne hanno quindi ciò con le differenze poi settoriali o le differenze Bovisio dall'altro molto so collegate
Almeno negli margini sono legate al al alla perdeva raggiunto e saggista tra pandemia quindi sa giusto su una una piccola cosa resta
Dottoressa per quanto riguarda invece l'Europa e l'Italia alluce tutto questo quali sono i rischi per la tenuta del tessuto economico
Sì allora io credo corso sono abbastanza d'accordo con i rischi che il dottor Fontana ha elencato prima la fine della dell'esposizione ovvero
Nonostante probabilmente la banca centrale faccia bene abbia fatto bene a farlo fare questo Thai quindi politica monetaria il rischio secondo me che si vada in operetta il tenente chiaramente c'è se uno tende a essere guidata da poeti come unitaria solamente da una così un un guardando nello specchietto retrovisore guardando cosa linfa all'inflazione oggi che è riflesso di quello che ha fatto l'economia sei nove mesi fa
Rischia veramente di fare o Werthein quindi secondo me io questo rischio c'è e quando si tratta di over tightening si si dimise quando si cioè Lover tightening quello che succede è che anche realtà produttive realtà Corporet e realtà banche che sono stabili e forti nei con un rialzo dei tassi eccessivo
Rischia di mettere in discussione questa stabilità e secondo me in questi ultime settimane questo è un po'per tornare poi alla domanda precedente che ho un po'il vaso ma e il il rischio che i mercati stanno pranzando in queste settimane un po'queste insomma che tassi altre quattro cinque per cento
Non siano così sostenibile a un cambio di regime molto forte rispetto soprattutto per l'Europa rispetto agli ultimi quindici anni vorrà probabilmente non si tornerà sono d'accordo non si tornerà probabilmente ai tassi negativi non si tornerà a fare a chi guidi
Però io credo che questo questo rialzo s'repentino secondo me avrà degli impatti un po'un po'più a lungo a lungo termine quindi secondo me questo è il rischio un uno dei rischi secondo di cui magari non abbiamo parlato moltissimo ma che secondo me interessa molto l'Italia è cosa vuol dire questo rialzo dei tassi così forte per la politica di bilancio per la politica fiscale e io credo che in questo senso
L'impatto più diretto ovviamente che aumenta il costo di finanziamento del debito e il costo da pagare per pagare il lo stock di debito esistente questo è abbastanza ovvia matematico da fare quindi questo ci riduce lo spazio di bilancio in avanti
E e implicitamente questo cosa fa che introduce un incentivo molto forte per non fare per non supportare l'economia dal punto di vista fiscale città abbiamo visto gli ultimi anni colosso stimi stimoli fiscale
Non solo in Italia ma anche nel resto d'Europa
Il tie prende la politica monetaria riduce questi incentivi enormemente soprattutto in vista del rintrodurre cioè delle regole di bilancio europee nel prossimo anno non sappiamo bene
In che misura in quale forma ma qualche vincolo in più sulle spesi sui tagli delle tasse ci sarà nei prossimi anni e questo secondo me anche riflesso del Tai tenente la politica monetaria professore tornando sempre alle slide una sicuramente positivo molto positivo è stato il dato l'Expo a del dell'export
Ecco come legge quella slavi questa insomma questi numeri e soprattutto che lei li piace tanto come le vede nel medio termine
Anche lungo meglio ancora una volta anche una
Allora nel nel nel rapporto c'è un focus molto interessante
Sull'export ICI ho poco da aggiungere a quello che ho descritto di
In definitiva la la questione che si si domandasse punto è roba contingente determinata da fattori contingenti
E in particolare le caratteristiche della fase post pandemia hanno favorito le imprese italiane per le caratteristiche che hanno le imprese italiane
Oppure c'è qualcosa di più di fondo strutturale cioè un riaggiustamento del Settore Sport dove fondamentalmente manifattura che viene da lontano
La il il focus riconosce gli uni e gli altri ma appunto enfatizza i fattori strutturali io mi trovo d'accordo su questo
E nelle nella slide che c'è nelle slide che ci ha mostrato restando Fontana
Sono richiamati gli a spetti vari aspetti cioè la la la l'upgrading qualitativo molto interessante quei grafici che collegano la più iniqua negativo la dinamica all'export in volume rispetto ai concorrenti
Il posizionamento le catene il valore io e e altri due aspetti su cui forse posso posso sottolineare ulteriormente uno e il recupero di competitività di costo adesso compirà il costo sembra qualcosa qua non ricevono pedinati costo è qualcosa di cioè ebbene di diventare competitiva qualità ma non nel covo ben esposto meglio qualità che costa diciamo
Però von e questa è stata la questione centrale dentro l'Europa dentro l'area euro dalla crisi cosiddette i debiti sovrani potremmo anche dire crisi di competitività dentro l'Europa
Da lì in poi bisogna fare un aggiustamento di aggiustamento di costo di prezzo che era posta a carico Street esclusivamente delle economiche
Che che hanno perso competitività e l'altare complica un gioco a due c'è uno che dovrebbe rivalutare l'altro ebbe svalutare quell'epoca rivalutare nuova
Non è affatto anzi acconti cioè la Germania ha continuato a svalutare e quindi la fatica degli altri ne nominiamo negli altri di svalutare di più in termini reali rispetto alla Germania
E non faticosamente è stato fatto c'è grafico del gruppo che ci ha mostrato Sandro Fontana mostra che la dinamica il gruppo italiano manifatturiero quello intera economia
Manifatturiero è andato è cresciuto meno quindi attive di questo un punto i POR
Tant'è quella cosa peraltro a bloccato la deindustrializzazione cioè la quota della manifattura nell'economia italiana è andata giù molto molto molto molto opposto
Molto quattro mosto dall'inizio investita come valore aggiunto come occupati non si è invertita mai si è stabilizzata
E quindi questo è un punto l'altro punto è la ricco di organizzazione chiamiamola così del Sisto ore manifatturiere uno le localizzazioni più passiva
Cessano anche quell'attimo passiva nel senso che è stata il frutto di una selezione indotta dal al periodo difficilissimo delle scissioni
Quindi dolorosa penosa
Le impresse diciamo nei settori maturi egizia assottigliato ventitré per cento dice imene riprese e e il gran parte di questa diciamo libertà gran parte di questa caduta d'impresa e l'ottantacinque per cento della riduzione di previsioni prese micro
Cioè riguardano imprese micro Sottil dieci addetti
Ora le imprese micro orsono il problema non è aprire troppi imprese micro ne hai troppe ma che sono anche poco produttivi Fo Sufi produttive delle micro della Germania
E va beh quelle tu vantaggio comparato ma se addirittura meno produttivo quindi il fatto che si siano ridotte e c'è ancora strada da fare in questo senso di riduzione del peso le riprese
A
Di per sé Ecopass essendo l'aggettivo passivo
Ha aumentato la produttività del del settore appunto lo spostamento verso gli esportatori guardare però non è che gli esportatori sono aumentati il numero tre gli scontri sono diminuiti anch'essi quindi anche lì dentro c'è stato un diciamo una selezione esportatore verso esportatori più bravo
Ma si è ridotto in un esportatori in meno del numero degli di tutte le imprese quindi il il peso degli esportatori aumentato
Allora questo è un processo che viene da lontano ma io dico lei che viene da quindici e su quindici anni più che questo processo in atto che trovò lo trovi miei risultati macroeconomici nel senso che sono oltre dieci anni che la produttività manifatturiera italiana non scende più in rapporto rispetto alla Germania o la Francia ma va come loro Acri anzi negli ultimi anni la Turchia non è frutto di Hera
Cresci Italia più che in città Francia
Quindi definitiva c'è un processo di fondo mi metto i soliti a e diciamo questo è un elemento in più secondario marce che porta al dire che ci sono dei rischi al rialzo nelle previsioni
Dottoressa Giannino entro un pochettino più a gamba tesa con una domanda insomma così un po'così complessa secondo lei ci sono rischi alla luce di tutto quello che ci siamo detti fino adesso per la tenuta della del nostro debito pubblico italiano e soprattutto il Pnr che insomma sembra essere per noi la panacea di tutti i mali a che punto è secondo lei può realmente cambiare le sorti
Allora ci sono rischi per la politica perché il lassa stabilita nel debito pubblico
Sì io credo di sì a nella misura in cui
Ci sono tassi d'interesse che rimangono elevati è io credo non sole le varie non solo perché vengono portati al tre e mezzo quattro per cento ma perché credo che siccome ricca meno di rientro dell'inflazione sarà lento
Anche la banca centrale secondo messa rallenta nel rispondere a un rallentamento dell'economia perché questa inflazione sarà
Sticchi sarà fra fatica a scendere e quindi
Non prevediamo tagli dei tassi alla fine dell'anno all'inizio dell'anno prossimo probabilmente nella seconda metà del due mila ventiquattro più probabile quindi un periodo di tempo
Relativamente prolungato con tassi di interesse sul debito pubblico intorno al quattro quattro e mezzo per cento
Rendono proprio dal punto di vista matematico l'equazione di debito PIL difficile ma vederla sul cammino chiaro in discesa
Detto questo ci sono dei caveat secondo me positivi che pongono la situazione di oggi in in un'ottica migliore rispetto a quella di dieci anni fa cioè all'all'origine della della o alla all'IRI all'incipit della crisi del debito sovrano
Europeo ovvero che ci sono dei meccanismi europei di salvaguardia c'è da parte della BCE CEDAP c'è il Pnr R che dovrebbe limitare l'impatto sul deficit dovrebbe migliorare l'impatto la crescita economica e quindi a vero un po'un effetto positivo sulla sostenibilità del debito a vere lei lei riforme strutturali associata del PNR R che in ultima istanza dovrebbero migliorare questo cammino di prodotti il ricco recupero della produttività e quindi della crescita potenziale ci sono altri istituzioni europee
Che che che rendono diciamo attutiscono l'impatto negativo di sostenibilità del debito italiano soprattutto nella percezione del mercato e c'è anche un fattore così Pius
Se vogliamo più più strutturale il fatto che il debito italiano pasta con in confronto a quindici anni fa è detenuto prevalentemente da italiani
Dalla parte centrale ovviamente dopo punto post sette anni di lui ma anche dal dai gli italiani in generale quindi questo
Rende meno sensibile secondo me la la debiti mercati finanziari
A dei delle cambiamenti di percezione sul rischio Paese Italia questo è sicuramente un effetto un fattore positivo rispetto a quindici anni fa
Grazie io credo che sia già collegato con noi Adolfo Urso ministro dell'impresa il made in Italy ministro Buongiorno mi sente
E la vediamo
Mangiare frase
So che insomma ci teneva so che era Firenze poi era in viaggio tra ci teneva assolutamente a dare il suo contributo di suoi somma da parte del governo a questa discussione quindi a lei la parola
Sì ovviamente o non ho ascoltato il dibattito non potevo farlo però o letto le vostre rimosso rapporto di previsione da qui voglio partire dicendo che innanzitutto
Penso che siano già stati
Le smentite alcuni profeti di sventura e i profeti di sventura che avevano pensato che avevano detto che ritenevano che col nuovo governo italiana avrebbe rischiato morto
Così non è accaduto perché lo spread rimasto contenuto
Perché
E la Borsa italiana all'ira degli ultimi giorni che abbia in cui abbiamo risentito da crisi che vengono da lontano quindi dagli Stati Uniti dalla Svizzera ieri dalla Germania la Borsa italiana vada bene
In questi cinque mesi di governo
Il le impresse hanno manifestato con una resilienza e una capacità di adattamento e anche di rilancio per esempio guardia ma investimenti che sono continuati ma guarda malgrado il quadro generale non certo positivo
E l'occupazione
E continuata a crescere
La reazione del sistema produttivo italiano
Anche per quanto riguarda la crescita e l'occupazione è stata comitati sui primi due mesi di quest'anno dimostrano migliore più significativa
Di quelle di altre situazione economica europea
Migliore sia per quanto riguarda il prodotto interno lordo sia per quanto riguarda l'occupazione di quanto abbiano fatto nel contesto dato
Persino Francia e Germania
Questo ci verrà fiducia su come possiamo affrontare questo nuova fase ben consapevoli delle problematiche nell'ultimo intervento venivano evidenziate che noi abbiamo storicamente abbiamo con l'alto debito pubblico italiano rispetto alla crescita del tasso d'interesse che si è verificato
In questi mesi per determinazione della Banca centrale europea ovviamente non ci auguriamo che vi sia più concreta anche negli annunci che vengono fatti e più gradualità
Nelle decisioni perché l'impatto sul sistema anche il sistema bancario si è visto negli Stati Uniti quello che ha determinato questo ma certamente sul sistema produttivo che poi deve poi uno è costretto per realizzare i propri investimenti aumentare il tasso nel pagamento sui tassi d'interesse può essere significativo
In questo contesto il governo così intende fare quello che sta facendo in Italia
Con una delineando una politica industriale
Io mi auguro in maniera computer nell'arco di qualche mese in un confronto consapevole col sistema produttivo ecosistema sindacale abbiamo aperto insediato nuovi significativi tavoli di settore
Al nostro dicastero per delineare questa politica industriale quali necessariamente dobbiamo realizzare oggi in sintonia con quello che l'Unione Europea deve fare commosso contributi in questi mesi
Perché non si può aspettare il cambio di marcia che sicuramente ci sarà nel due mila ventiquattro con il rinnovo del Parlamento europeo con rinnovo della Commissione europea per prendere delle decisioni
Che forse loro sarebbero più facile cambierà il clima politico in Europa cambierà all'asse per politico in Europa come già qualche segnale lo si è avuto anche negli ultimi due deliberazioni del Parlamento europeo in cui il dossier sui veicoli leggeri così ci sono membri quello che sulle casse Grigne passato per poche decine di voti se si fosse votato
Qualche mese fa probabilmente la maggioranza sarebbe stata schiacciata Champion consapevolezza persino in questo Parlamento europeo certamente lo sarà nel prossimo Parlamento europeo ma non possiamo aspettare C due mila ventiquattro perché la politica industriale
Europea va definita oggi
E noi con loro
Per visto consentirci di rispondere alla grande sfida asiatica consapevoli che oggi per farlo non bastano
Altre forze di mercato
E necessario un ruolo stratega dello Stato così come ci dimostra abbia fatto coloro in cui sempre credono di più le forze di mercato negli Stati Uniti
Se gli Stati Uniti hanno reagito con una politica statale fortemente assertiva
Con investimenti finanziari quali mai si era visto prima quasi due miliardi miliardi di dollari prima con l'INPS infrastrutture poi con le nuove tecnologie cucine con dirai
Se gli Stati Uniti hanno messo in campo una politica industriale se attiva in quello stato
Scende in campo con le proprie risorse anche con norme legislative
Molto significative che di fatto puntano a tutelare la produzione americana sia per quanto riguarda gli appalti sia per quanto riguarda noi tecnologia si per quanto riguarda la transizione ecologica comunque aria fermarsi di una spirito di Roscioli in via
Per tornare alla guida
Dello sviluppo industriale il pianeta se questo accade negli Stati Uniti credo dello stesso dobbiamo fare noi in Europa nell'Unione Europea
E e nel nostro Paese in Italia in modo tale che si facciano le riforme che sono necessarie
Venne questi su questi abbiamo per con grande cantiere legislativo con un confronto i sogni sogna aspetta la prossima prima in Consiglio dei ministri giungerà tra l'altro la legge annuale sulla concorrenza faremo ogni anno
A differenza del passato così come successivamente saranno altri provvedimenti che completeranno quest'assetto industriale voi sapete che abbiamo già presentato il disegno di legge delega sulla riforma degli incentivi che già all'attenzione del Parlamento nel contempo sui disegni di legge delega di riforma fiscale perché i due disegni di legge delega che avranno un percorso parallelo in Parlamento e su cui poi condimenti si potrà intervenire per migliorare di fatto sono i due binari su cui passa allo sviluppo del nostro Paese tra l'auto binari da coordinare perché il disegno di legge delega fiscale tra l'altro incide sugli investimenti
Facilitando gli investimenti delle imprese sull'innovazione
E incide anche sulla occupazione perché crea dei meccanismi di decontribuzione per i nuovi occupati questo va messo in relazione a quello che stiamo facendo con la riforma degli incentivi per semplificare disboscate omogeneizzare indirizzare di una politica degli incentivi fatta dallo Stato dalle Regioni sapete quello che abbiamo trovato
Quasi due mila e incentivi
Per l'esattezza duecentoventinove incentivi nazionali
E mille settecentocinquantatré diversi incentivi regionali alcuni di pochi mesi altri duraturi nel tempo per lo più senza una regia di alcun tipo io credo che l'impresa non sappiano che vi siano due mila incentivi diverse nel nostro paese anche se lo sapessero sarebbero impossibilitati ad agire in questa giungla inestricabile la semplificazione doveroso in connessa all'indirizzo
Ippolito industriale che dobbiamo dare anche il attraverso la riforma degli incentivi nel contempo abbiamo che stanno europea che cosa dico
Per utilizzare tutti gli strumenti finanziari già stanziati
Cioè quelli nel PNR recupera Loewy anche i fondi di coesione pertinenza in tempo utile
E appieno sono i prossimi anni così IVA contrastare quello che prima veniva delineato Unasca
Eccessiva lenta ripresa
Nel nel corso di quest'anno
Nel due mila ventitré spot benissimo meglio indirizzare le risorse il PNR Oliva you dei fondi di coesione in modo da mettermi in campo in maniera più celle rispetto a quello che
Abbiamo davanti a noi sicuramente potremo accelerare gli investimenti e quindi la ripresa già in questo due mila ventitré
Nel contempo abbiamo chiesto all'Europa di guardare in maniera strategica alla transizione Coloccini pongo soltanto un esempio
Come sapete nel report che ci è stato presentato è una proposta ancora e la Commissione europea ma grappolo Regolamento
Sono stati posti di uno degli ambiziosi obiettivi per quanto riguarda le materie prime critiche c'abbiamo un tavolo con ministri epiche Cossu questo perché stiamo censendo il fabbisogno del paese e anche le potenzialità le opportunità del paese che vi sono
Per la produrre materie prime di limitare bene quello che dice come la Commissione obiettivo molto significativo al due mila e trenta cioè in sette anni
Noi dovremmo produrre in Italia in Europa il dieci per cento metri cliniche critiche ci servono che non sono quelle che oggi Ciserano ma quello che ci serviranno nel due mila e trenta
Tendenzialmente quattro volte di più di quelle che oggi consumiamo
E in alcuni casi addirittura undici volte di più di quelli che oggi consumiamo e che significa riaprire i giacimenti o creare nuovi giacimenti nel nostro Paese
E questo
Lo dovremo spiegare giustamente nostri cittadini perché questo ha un costo ovviamente anche per quanto riguarda l'impatto sul territorio produrre in Italia in Europa quello che oggi importiamo dal Congo dal Sudafrica o dalla Cina
E parliamo solo del dieci per cento ma il dieci per cento del due mila e trenta non dieci per cento nel due mila ventitré e poi ci chiede di fare
Ancora di più per quanto riguarda la lavorazione materie prime critiche quaranta per cento da lavorazione ma di Rimini critiche ci serviranno nel due mila e trenta devono essere lavorate in Italia in Europa
Oggi sono lavorate esclusivamente in Cina perché il loro impatto sul sistema ambientale particolarmente significativo
E il quaranta per cento del due mila e trenta significa molto più di quello che oggi avviene perché parliamo sempre delle cifre del due mila e trenta
Che saranno ben diverse di quelle del due mila ventitré poi ci chiede il quaranta per cento di tecnologia a Brindisi bene
Ci dica con quale risorse poter finanziare questa straordinaria riconversione industriale ed ecologi visibilità pannelli solari ne faremo certamente a Catania poi in altre parti d'Italia
Significa cinque semiconduttori significa tutto quello che serve appunto donate ecologia
Della transizione ecologica e digitale e poi ci chiede anche il di riciclare il quindici per cento delle batterie nel nostro territorio
Quello che saranno consumate nel due mila e tre nel due mila e trenta e via via negli anni sempre crescente però questo significa una grande sfida culturale del nostro Paese
Tutti dobbiamo fare insieme per far capire che bisogna finirla con l'Italia dal no
Perché se continuiamo a dire non nel mio giardino alla fine non avremo più giardini
Ma solo
Era deserta perché improduttiva
Un significa che questa rivoluzione culturale per far capire che dobbiamo tornare comunitaria materie prime Energia materie prime critiche tutto quello che ci serve alla nostra autonomia strategica italiana ed europea
è importante che lo si capisca che lo si faccia anche per questo abbiamo previsto una serie d'iniziative legislative per consentire all'equipe ruoli da chi può
Di farlo ovviamente nel rispetto del dell'ambiente ma i farlo
Ecco io credo che questo lo vorremmo riuscire a farlo in questo anni a delineare così una politica energetiche c'è una politica industriale con il nostro Paese può ambire a fa
I presupposti ci sono perché la resilienza delle imprese italiane i dati che avete snocciolato anche le previsioni che sono migliorate rispetto a quello che sarebbe dovuta cadere nel Domine ventitré rispetto ad alcuni piccioni
Negative che avevamo dei mesi scorsi ci dimostrano che il sistema produttivo italiano è particolarmente congeniale
Alle nove sfide della de globalizzazione sia per quanto riguarda la forza delle medie imprese eliminarlo sempre più anche delle piccole imprese italiane
Nella loro capacità di esportazione di adattamento anti Sideri del mercato globale come hanno dimostrato in questi mesi
Sia per il fatto e la nostra economia particolarmente complementare e produttiva e non gli assenti primari dall'agricoltura all'industria servizi a differenza anche gli altri sistemi economici europei
Sia per le capacità di trattamento e per la flessibilità che è stata dimostrata dalle nostre imprese e dalla coesione sistema sociale
Nel si stia a situazioni diverse in Francia e ora anche in Germania
Io credo che un confronto positivo costruttivo per Di Rienzo quindi industriale con il sistema produttivo italiano cioè col sindacato debba intensificarsi
Perché questa questione sociale va mantenuta anzi rafforza soprattutto a fronte di quello che assistiamo basta guardare i telegiornali sulle servizi in Francia
O degli annunci di scioperi massicci in Germania ecco se riusciamo a mantenere
Uno confronto sereno e costruttivo con tutti gli attori io credo che in qualche mese io mi sono ripromesso in un anno che ho davanti
Riuscire ma delineare anche alcuni disegni legislativi che ci consentono di sviluppare finalmente una politica in vista del nostro Paese quale sorse manca da quando è stata smantellato allora giustamente forse non esattamente nei modi il sistema delle partecipazioni statali oggi dello stato tormentato
Perché deve tornare in campo e quindi anche le istituzioni europee
Devono essere in campo cominciando dimostra visto uniti io credo che questo alcuni industriale si possono scorgere in maniera compiuto in volo grazie ministra grazie a nome mio e a nome di Confindustria per il suo intervento e buona giornata
Allora se andiamo un po'alle conclusioni ma io volevo sfruttare l'occasione che abbiamo una rappresentante del mondo accademico nel mondo della ricerca e che un esponente di Riello Del Monte banche finanziarie per capire in un in una battuta lato ciascuno di voi quali sono gli scenari le previsioni per questo due mila sentite
Parto da lei professore che festiva mandane come arco di tempo
L'arco di tempo affidabile ventitré
Però gli affida così gli minuti mai ma ma Paolo mi pare di averlo detto voce
Secondo me
Diciamo la la la previsione invece prendendo come benchmark revisione che ci ha presentato le Sandro Fontana
Ci sono dei rischi al rialzo
Nell'ambito delle ipotesi fatte dal centro studi che sono poi quelle vengono condivise
E nell'ambito di Tolstoj poi c'è questo cosa che non sappiamo se saranno sciocca quelle banche e in questo modo diciamo e qualcosa del conga valutare non sappiamo non sappiamo di Telco da valutare ma siamo questa è la mia sensazione è gli ho detto già Sandro ho detto ai colleghi del centro studi
Zero quattro mi sembra appunto un pavimento rispetto il cui ma per le presteremo detto il risparmio processo iniquità che che continua a esserci e e altri fattori
Non so se mi due minuti ma io mi domanderei anche volto il ventuno e ventidue Marco oltre ventuno e ventiquattro
Allora
E noi siamo stati rimasti tutti Volpi dicevo ripetiamo come siamo stati bravi nel ventuno ventidue accrescere così tanto e a Creta fare anche meglio di Germania Francia semi partiamo quarto trimestre diciannove quarto trimestre intendimenti lo abbiamo fatto meglio di questi altri Paesi
E con sorpresa e sorpresa dipende dal fatto che ogni volta nei quindici anni precedenti in cui abbiamo avuto una recessione costati due profonde la nostra ripristino state fragili
Quindi siamo stati molto bravi ok usiamo questo aggettivo per quanto sia un po'non adatto ma ma nel ventidue e anche quest'anno non solo con la previsione dello zero quattro del Centro Studi Confindustria ma anche con una precisione clinico busta in un per cento il nostro chissà inferiore a quello del due mila e sette ora questa è una cosa scandalosa più che il debito pubblico ora stesso percosse sono legate evidentemente
Ma io la vedo nel senso nonché dal debito vale la bassa crescita marcata passa crescita dagli all'alto debito
E però la cosa più problematica e
Punto che nei ventidue rendimenti tre abbiamo lo stesso Pinassi siamo sotto il PD quindici anni fa
E e e allora la la cosa di commodus modo molto veloce perché non c'è tempo sì dei riforme strutturali dobbiamo stare attenti all'Offerta dobbiamo stare attenti a che
Come il Pnr R. sì faccio pure tutte quelle altre riforme e vengono richieste ma è fondamentale avere un ciclo economico forte
Se tu hai un ciclo economico dei ciclo economico cioè debolezze la domanda ma e per tanto tempo danneggi potenziali danni tiratura cresce strutturali ma forte danneggi
Perché non fa investimenti tipologia perché capitano mano si deteriora perché le risorse militari allocazioni eppure c'è stata buona nella manifattura
Che vanno verso le imprese migliori non ci vanno in misura sufficiente per quelle imprese migliori non hanno motivo di crescere dato innescato sfitti dico quindi aprire nei Comuni ad alta pressione
O comunque unicorni e vicino al suo potenziare e fondamentale per rafforzare i potenziali
Nel ventuno e ventidue così è stato anche perché e non ce lo state regole fiscale dischetti abbattuti impediscono ora questa cosa però non è più fattibile perché si entra e nuove regole comunque in una necessità di consolidamento
E quindi e necessario ma bene queste non sono parole che si ripete c'è rivediamo che venga realizzato che tutte le forze vengono concentrate nella realizzazione dell'unico strumento di stimolo che abbiamo che piene
Le nostre previsioni sul quest'anno sono molto Legnate le previsioni lo scenario di Confindustria abbiamo anche non lo zero quattro zero cinque su quest'anno
Concordo che forse i rischi su questo zero quattro zero cinque sono sbilanciati verso l'alto
Io credo che ci sia comunque pubbliche nuove previsioni facciamo un po'fatica ad ad incorporare questi nuovi elementi l'accumulazione disse di risparmi della pandemia
Il Pnr Re Ludd l'utilizzo delle risorse del PNR gli spiriti trasferimenti da parte dell'Unione Europea sono già ingenti ma l'utilizzo di in nell'economia di queste risorse ancora non si è visto in modo ingente quindi nel momento in cui questo entrerà
Forse noi televisori abbiamo fatto un po'insomma facciamo fatica a tenere questi questi effetti guano fu in considerazione quindi posso posso essere d'accordo che sul due mila ventitré su ci siano tu rischi verso l'alto
Rimango un pochino più offrendo sul due mila ventiquattro
Per due motivi uno perché secondo me è come si diceva prima la politica monetaria avrà un impatto e non avrà un impatto quest'anno immediato ma più Hudel medio termine e due perché penso che la politica fiscale
Mentre è stata supporto alla crescita degli ultimi due anni per toglierà dalla crescita non tanto ma toglierà dalla crescita nel due mila ventiquattro due mila venticinque
Allora grazie davvero per la vostra visione a questo punto pericoloso in conclusione chiamerei vicepresidente per l'organizzazione e lo sviluppo il marketing di Confindustria al petto Marini
Buongiorno
Per me è un piacere e un onore portarvi i saluti del presenti Confindustria Carlo Bonomi che questa mattina non è potuto essere qua con noi per un altro impegno istituzionale desidero ringraziare e salutare già da Gianni Sergio De Nardis per l'importante contributo delle riflessioni che hanno fatto
Nella tavola rotonda chiamiamola così che c'è stata prima un saluto
Allora ministro Adolfo Urso al ministro per le imprese che per il made in Italy per l'attenzione che ha voluto dare a questa importante giornata e mi permetto anche di salutare coloro che in questa primo
Sabato di primavera ci stanno ascoltando on line collegati da remoto
Il rapporto di previsione del centro studi è da sempre
Prego un momento molto importante non solamente per Confindustria ma permettetemi anche per il Paese il centro studi negli ultimi anni anzi ancora di più a acquisito sempre più autorevolezza per quel contributo di analisi per quegli scenari di previsione che mette al servizio non solamente di Confindustria ma di tutto il Paese
Io desidero rivolgere al direttore Alessandro Fontana e a tutti i suoi collaboratori il ringraziamento del presidente Bonomi edito da Confindustria
Permettetemi alcune considerazioni suo rapporto che è stato presentato stamattina e sulle anche considerazioni che sono state fatte anche prima di me abbiamo visto il due mila ventitré sarà un anno i transizione l'eurozona e gli Stati Uniti riprenderanno slancio solamente l'anno prossimo nel due mila ventiquattro la Cina invece dopo il rallentamento dello scorso anno ha iniziato a ripartire molto velocemente l'anno scorso ovviamente la Cina è stata ancora impattata dalle politiche anticorpi
Abbiamo avuto e abbiamo tuttora una grande preoccupazione sul rialzo dei tassi di interesse che è stato anche primo oggetto di quella tavola rotonda noi riteniamo
Che l'azione della BCE sia stata repentina e senza precedenti
Il nostro timore e che questi tassi siano eccessivi rispetto al contesto economico nel quale siamo e che accompagnati dall'alto tasso dell'inflazione portino o rallentamento del PIL
Un'ulteriore stretta potrebbe far ulteriormente peggiorare il quattro come abbiamo visto nel rapporto ne dobbiamo ancora scontare appieno gli effetti di questi rialzi
E qui sto riteniamo che serva veramente molta cautela da parte della Banca centrale europea
E questo non solo nell'interesse delle imprese italiane ne sappiamo che tradizionalmente le imprese italiane pagano tassi di interesse superiore rispetto alle imprese europee ma questo anche a servizio e nell'interesse di tutte le imprese europee del resto anche la fede a rialzato i tassi ma si è mostrata molto più prudente
Quindi restare vigili va bene però serve agire veramente con cautela per non rischiare permettetemi una metafora di uccidere il paziente tornando al quadro italiano il rapporto ci mostra chiaramente che gli investimenti sono stati negli ultimi due anni la componente più dinamica del PIL
Continueranno a guidare la crescita anche quest'anno ma soffriranno e lo abbiamo visto nel rapporto le imprese hanno meno risorse a disposizione perché i margini si sono mediamente ridotti e ovviamente per l'aumento del costo del credito
Inoltre le prospettive della domanda non sono buone
Siamo quindi convinti che il Paese debba puntare sul rafforzamento degli investimenti
Riteniamo che vadano agevolati quelli Investimenti però mentale l'efficienza energetica
Che rappresenta un fattore di competitività cruciale e per accelerare insieme le tue transizione che abbiamo di fronte che sono quell'ambientale e quella digitale
Abbiamo ribadito questa necessità di investimenti anche martedì scorso martedì questa settimana durante la presentazione del nostro rapporto del fisco forzisti fai e in quell'occasione ho proprio citato
Una intervista del premio Nobel Stiglitz che ammonito che l'inflazione non si combatte solo con il rialzo dei tassi ma piuttosto vanno incoraggiati investimenti Green
Un altro elemento che emerge dal rapporto che c'è stato presentato questa mattina è il rischio di perdita di competitività per quei settori in particolare per quelli NRG intensi
Si tratta di Sartori che hanno visto diminuire la loro produzione del due mila ventidue perché ovviamente hanno subito l'alto omento del costo dell'energia
E questi settori sono in controtendenza rispetto ad altri i prezzi del gas abbiamo visto che sono scesi rispetto al due mila ventidue ma sono comunque al di sopra dei livelli registrati prima della crisi
Soprattutto rimangono molto più alti rispetto ad altre aree del mondo come ci ricordava prima il direttore Fontana rispetto agli Stati Uniti alla Cina ma anche alla Turchia i rischio è che questi settori energivori
Che stanno sperimentando una forte perdita di competitività finiscano per sparire in Italia soppiantati dalle produzioni di altri paesi che hanno prezzi degli input molto più favorevoli
Ed è difficile credetemi pensare che il secondo Paese manifatturiero d'Europa il settimo al mondo non produca più acciaio carta ceramica e chimica
Occorre intervenire che occorre farlo anche velocemente secondo noi agendo su due fronti
Il primo è che dobbiamo proseguire sicuramente i target di decarbonizzazione prevedendo meccanismi che agevolino gli investimenti
Dall'altro lato però dobbiamo proteggere questi settori dobbiamo proteggerli dei prezzi degli input energetici ancora alti e dalla concorrenza di Paesi che magari acquistano gas dalla Russia a prezzi decisamente più bassi dei nostri devo dire che ho l'ho trovato un po'trovato direttore Fontana molto interessante il ricco di spunti questo approfondimento che cento studiata voluto dedicare alla manifattura NRG intensi e questo non solamente perché non vi nascondo mi riguarda personalmente essendovi un imprenditore cartario
Ma sono convinto che è molto interessante anche per tutti i miei colleghi anche perché quando si parla di previsioni economiche
A volte sia diciamo si pensa sempre a fattori macro economici pensiamo di più alla teoria
Invece i rapporti come quelli di oggi ci fanno capire che i numeri ci riguardano direttamente e che le ricadute i questi rapporti sono all'interno delle nostre imprese
E quindi sono convinto che la lettura attenta di questi numeri e di questi scenari complessi aiuta da sempre le imprese italiane a cercare di prevedere e anche anticipare quelle che possono essere le difficoltà abbiamo un contesto Complesso lo abbiamo visto stamattina però mi piace anche ricordare per guardare perdonatemi Miki era in il bicchiere mezzo pieno
Che l'export dell'Italia ha registrato una performance che non esitiamo a definire straordinaria nel due mila ventidue
I motivi di questo risultato sono riconducibili in larga parte a fattori strutturali che testimoniano il percorso di rafforzamento che la nostra manifattura affatto
Ed è testimoniato anche dalla grande resilienza che l'industria italiana ha dimostrato nell'annus horribilis del due mila e ventidue sul fronte dei costi
Le imprese hanno retto il colpo che lo dico perdonatemi anche con molto orgoglio
Questa performances mette ancora una volta in luce che alcuni che in alcuni settori siamo diventati veramente dei fuoriclasse e dei leader mondiali
Il presidente Bonomi ci ricorda sempre che l'industria un fattore di sicurezza nazionale e chi in questo difficile contesto ha sorretto e sostenuto il Paese
Io mi permetto di aggiungere che l'industria ancora più un fattore di sicurezza nazionale in un contesto che è caratterizzato purtroppo da sempre più tensioni Jo politica
I nostri punti di forza sono da sempre l'ampia diverrà significazione la flessibilità rispetto ad altre realtà produttive europee ma soprattutto la ricomposizione
Intera settoriale su prodotti di qualità e a maggior valore aggiunto
Ora ci aspetta un anno di crescita molto modesta
Questo vuol dire che non possiamo sentirci al sicuro soprattutto considerati i rischi che abbiamo all'orizzonte
Non abbiamo noi abbiamo da sempre fiducia delle nostre imprese ma non ce la possiamo fare da soli
Dobbiamo lavorare con forza sulla spinta degli Investimenti serve uno scatto di reni
Dobbiamo puntare alla messa a terra di una politica industriale coerente e che non di spendere risorse
Serve una politica coraggiosa che non ceda alle constituency elettorali anche perché questo Paese non si può più permettere la distribuzione di incentivi a pioggia
Abbiamo anche la straordinaria leva del Pnr R e anche prima ne sono venuti fuori qualche riflessione interessante e devo dirvi che sul Pnr R. c'è una certa sottovalutazione
Sembra che ci siano forti ritardi difficoltà a mettere in moto la macchina
Oggi ora il Pnr R. è un treno che noi non possiamo assolutamente perdere non solo perché quelle risorse sono cruciali ma anche per la credibilità del nostro Paese in Europa
Dobbiamo puntare con forza rafforzare la domanda e i consumi interni
Che stanno subendo come abbiamo visto la mossa dell'inflazione ed è per questo che abbiamo proposto da tempo e lo sapete bene
Un taglio del cuneo fiscale per i redditi sotto i trentacinque mila euro che rappresentano la maggior parte dei lavoratori Investimenti e consumi riteniamo siano le due leve oggi più in sofferenza quest'anno e sembra che sembra come gli ho detto prima
Un anno di transizione un anno di passaggio
Ma i passaggi lo sappiamo sono sempre rischiosi anche perché si può andare avanti ma si può anche andare indietro quindi la strada è stretta
Sappiamo bene che lo spazio fiscale a disposizione non è molto per questo dobbiamo fare delle scelte molto mirate
Concludo rivolgendomi anche agli attori istituzionali che sono certo che prenderanno in seria considerazione lo scenario di previsione è stato di rapporti previsione che è stato presentato questa mattina
Ciclicamente ritornano le crisi finanziarie e quando ritorno ci ricordiamo sempre di quanto sia importante il valore che diamo all'industria e quanto l'industria lordi all'economia reale
E di come sia questo sia il salvagente per il Paese è vero la ricchezza e l'occupazione non si crea per decreto ma lo fanno l'impresa
Il due mila ventidue è stato un anno di grande resilienza e mi permetto di aggiungere anche di resistenza con i dati dell'export e dell'occupazione che come abbiamo visto hanno tenuto molto bene
Ogni giorno abbiamo l'orgoglio di contribuire alla crescita del nostro Paese
E alla creazione di ricchezza non ci spaventano le difficoltà e non ci spaventa questo due mila e ventitré dai confini molto incerti
L'unica cosa che ci spaventa essere lasciati soli o in alcuni casi essere ostacolati
Per questo vogliamo collaborare e lavorare insieme in modo costruttivo per un percorso di crescita che ci posso portare nel due mila ventiquattro anche a migliorare le previsioni che abbiamo visto questa mattina in questi anni si sono succedute diverse crisi da quella pandemica quella innescata dalla guerra dalla siccità e anche le crisi finanziarie che qualcuno a fasi alterne ciclico
Però ricordiamoci tutti
In queste crisi abbiamo avuto una sola certezza industria retto sostenuto il Paese e credetemi vuole continuare a farlo grazie dell'attenzione
Ogni ringrazia ancora i i relatori Cassano Giada Giani e Sergio denaro anche se ringrazio soprattutto nella direttore Centro studi di Confindustria restando Fontana voi che ci avete seguito in presenza i tanti da remoto quella giornata