29 MAR 2023
dibattiti

Violenza Bullismo e Cyberbullismo - Violenza giovanile: l'altra faccia di un vuoto emotivo chiamato dolore

CONVEGNO | - Roma - 10:00 Durata: 2 ore 25 min
A cura di Stefano Chiarelli e Diego Galli
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Ogni forma di violenza è da bandire e questo, ancor di più, quando si manifesta tra i giovani.

Viene da chiedersi se violenti si nasca o lo si diventi.

Alice Miller, psicanalista svizzera, affermò che "dietro ogni bambino maltrattato si nasconde un potenziale futuro sterminatore": tale riflessione ci porta a comprendere l’importanza del contesto nel quale ciascun bambino cresce.

La famiglia, la scuola, il gruppo dei pari.

La famiglia è il principale fattore protettivo nella crescita sana ed equilibrata di un minore quando è accogliente, in grado di trasmettere valori e proporre limiti e
confini, e volta a valorizzare il naturale processo di crescita di un bambino.

Analogamente, diventa un fattore di rischio quando è disfunzionale e disorganizzata, quando propone un'atmosfera conflittuale ed espone a violenza assistita.

Il bullo, spesso, cresce in un contesto di tal genere, nel quale mancano affettività ed empatia, elementi essenziali per promuove il riconoscimento di se stessi e la scoperta della propria identità.

Un bullo che vive nel vuoto emotivo si carica di una rabbia che sente il bisogno di scaricare sull'altro e, da vittima, diventa carnefice, scagliandosi con rabbia su un pari senza che ci sia una reale motivazione.

Una vittima che, spesso, non è in grado di reagire.

Nell'incontro sono stati trattati tutti questi temi, da diversi punti di vista e con l'intervento di professionisti del settore.

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