Presentazione del Rapporto di previsione "L’economia italiana torna alla bassa crescita?"

Commerciali nel nell'anno l'anno scorso abbiamo visto e tre mila nudi nuove nel due mila diciannove erano mille nuove quindi sia che va sempre più intensi viaggi Baba a braccetto con la la la la l'accentuarsi delle tensioni geopolitiche
E infine l'ultimo elemento che anche questo incide negativamente il comma cento nazionalità forzamento del dollaro che ovviamente la moneta la valuta di riferimento buona parte gli scambi ovviamente anche questo non agevola il il il commercio se andiamo a vedere la dinamica per aree
Che per grandi paesi e dare gli Stati Uniti
Si sta dando delle sorprese contrariamente abbastanza positive la la Grecia bravo dovrà dopo due giorni fa il
Il dato sul terzo trimestre del pile che è cresciuto dell'uno virgola due per cento noi diamo una crescita in questo momento nel nelle nostre previsioni di del due virgola uno per quest'anno ma realtà la crescita acquisita dagli Stati Uniti è già due virgola tre
Per quest'anno
Quindi questo nonostante i tassi elevati e questo è dovuto a una a una dinamica dei consumi che oltre ogni attesa in parte alimentata da una diga una una una crescita dei salari che superiore a quella del del del dell'inflazione
Gli investimenti che sono di solito la componente più colpita da rialzi dei tassi stanno invece tenendo questo anche grazie alla alla agli incentivi previsti dei piani
Dai provvedimenti adottati dagli Stati Uniti se l'inflation Reduction Hutter il CIPE Sancte in qualche modo come dire delli vedete nel grafico sarebbero la componente azzurrina vedete che primo e secondo dimessa ero deluso assottigliati soltanto nelle nel terzo
Crediamo che questa crescita proseguirà anche l'anno prossimo magari subito i più moderati ma semplicemente perché gli Stati Uniti almeno per quanto riguarda la propensione al risparmio è calata più che in in altri paesi si e di conseguenza probabilmente le famiglie americane vorranno pian piano ricostituendo risparmi è questo
Significa che si nonostante la riduzione dell'inflazione e nonostante il probabilmente l'anno prossimo l'allentamento della stretta monetaria in realtà questo non influirà molto sul sui sui consumi
Questo l'altro elemento in cui viviamo e che comunque l'impatto dei tassi del rialzo dei tassi sarà molto più stringente morderà molto di più verso la fine dell'anno e la prima metà del del prossimo anno
Peraltro il due mila ventiquattro sarà anche l'anno caratterizzavano elettorale quindi anche qui aumenta l'incertezza politica legata appunto alle alle al le le elezioni presidenziali del del due mila ventiquattro
La dinamica di Emilia la gente rimane karma assolutamente positiva e forse la componente più dinamica a livello a livello globale
Molto agganciata a quella del ad opera della Cina che ovviamente anche per dimensioni rappresenta un circa un quinto del PIL mondiale quindi a vedere una variazione anche dell'uno per cento la crescita del
Della Cina si riflette poi in una in una anche meccanicamente in una variazione del PIL mondiale di non di due di due decimi
Quello che lo vediamo vediamo due criticità una un pochino più strutturale una più congiunturale la quella più strutturale riguarda sostanzialmente per quanto riguarda l'economia cinese al bar fa riferimento a quello che già c'è nacque Cino prima
Questo cambio di modello di sviluppo Poggio molto sulla domanda interna
è chiaro che c'è già un un un disaccoppiamento rispetto all'Occidente che può riguardare l'importa anche tecnologico è chiaro che se su questo si innesta un rallentamento anche della domanda interna si di via che potrebbe esserci un po'di verifica su un calo degli investimenti e questo potrebbe portare a una riduzione del potenziale di crescita del del paese
Qui questo è un è un problema questioni che duri diciamo non riguarda esplicitamente questa fase storica ma è chiaro che il rallentamento potrebbe incidere su questa componente l'altro elemento invece ha a che fare con il processo di urbanizzazione
No accelerato negli anni scorsi dagli alti tassi di crescita del Paese che ha sostanzialmente creato un boom delle costruzioni e da un settore delle costruzioni ha raggiunto quasi il sette per cento del PIL del PIL cinese e con il rallentamento da noi solo lo scorso anno e che è un po'proseguito anche nella parte iniziale dell'anno è chiaro che questo
Rischia di mettere in difficoltà
Rischia di spingere verso un calo dei prezzi delle degli immobili e questo perché mette in difficoltà quindi tutte le le le le compagnie che operano in questo al in questo settore come è successo già prevede grande che è fallita
Che e quindi questo rischia di innestare anche un con comunque una crisi finanziaria che per quanto possa rimanere
Circoscritta alla all'interno del Paese qui niente né della Cina in realtà o comunque sia sempre impatti sulla dinamica della della del dell'economia cinese quindi su la dinamica del PIL mondiale
Per quanto riguarda l'eurozona
Diciamo un euro zona sostanzialmente prima abbiamo visto la crescita del PIL Pd piatta nel primo trimestre zero due nel secondo trimestre l'acquisito e zero cinque consumi
Stagnante investimenti rallentamento non le prospettive non appaiono migliori anche nei prossimi nei prossimi mesi per il brindisi i venti contrari i fattori ivi fattori critici sono quelli che anche attanagliano anche l'economia italiana cioè quindi rallentamento globale il il il levato inflazione ancora l'inflazione ancora alta e i tassi
E la stretta monetaria
Quello che si può aggiungere che vi è una elevata diversificazione cena certe ideologie in Iraq tra la nelle dinamiche tra Paesi dove diamo la Spagna che continua andare molto bene e l'Italia è andata molto bene fino al primo fino al primo trimestre
La Francia sta non è andata molto bene non andava così bene come Italia e Spagna lo scorso anno ma sta andando bene in questi ultimi in questi ultimi trimestri va male l'economia tedesca
L'anno scorso ha registrato una crescita più bassa tra i Paesi tra i grandi paesi europei nell'ultimo trimestre dell'anno il Pilieci sullo zero quattro ai è sceso anche nel primo trimestre di quest'anno
E acquistato piatto il secondo trimestre insomma la dinamica degli della della Germania assolutamente è assolutamente da tenere sott'occhio il le le le istituzioni internazionali quindi Fondo monetario commissionò Beha
Stimano una recessione quest'anno dello zero tre zero quattro per la Germania è questo per per per un paese come l'Italia che ha molto interconnesso con la Germania abbastanza rilevante
La recessione non è diciamo quello che ne possiamo dire che innanzitutto e mi cioè perché leggeva in recessione questo dipende in
Milan in buona parte dall'impatti dei rincari energetici la la Germania persino più dell'Italia era dipendente dal dal gas russo e poi soprattutto a una quota molto ampia di settori energia intensi per
Il sul valore aggiunto quindi questo significa che ovviamente questi settori settori come devo anche per l'Italia sono i settori che stanno faticando maggiormente poi chiaramente paga anche le strette connessioni produttive con i Paesi vicini alla guerra in Ucraina
E paga una forte esposizione nei confronti della Cina che ha rallentato di questo la pagherà anche strutturalmente quindi anche probabilmente i prossimi anni
Ci siamo chiesti quanto di questa recessione dei tedesca possa influenzare la crescita Liliana rispetto al passato quello che notiamo e che probabilmente questa questa riserva influenzerà meno la crescita Liliana
Quelli da un da un lato perché perché è molto
è una recessione che principalmente concitata sui consumi e dal lato dell'offerta sui servizi meno sull'industria industria sta andando negli ultimi tre trimestre dalla meglio di quella di quella italiana
Che ipoteche quello che notiamo e che rispetto al passato c'è una minore sincronia
Tra Italia e Germania abbiamo provato diversi metodi da un lato abbiamo provato il primo graffio vuole durare più a sinistra misura la correlazione tra al l'export
Italiano manifatturiero e la produzione industriale tedesca
Si vede chiaramente misurato in tre periodi differenti nel due mila tre il due mila otto dal due mila quindici il due mila diciannove e negli ultimi due anni si vede chiaramente che nel preparando è mia quindi sia prima de la grande crisi sia prima della pandemia
La correlazione era molto rivale più forte di quella che l'export dall'aveva con altri paesi come Francia né España invece quello che succede gli ultimi due anni che son diminuite
Fortemente le le le correlazioni e soprattutto quella con la Germania
Una cosa simile a vediamo nel nel grafico accanto qui abbiamo stimato una quanto la produttiva produzione tedesca Tarquinia producendo sei discariche esce a predire la dinamica del dell'export manifatturiero italiano
E qui anche qui sbrighiamo una cosa Simonato fatto con due modelli differenti
Ma se vedete c'è proprio un break con la pandemia i valori erano molto alti vicino quasi a tra lo zero otto lo zero uno in diversi periodi ciò momenti
Passati in realtà dalla pandemia vedete c'è un crollo inedita in crollo su valori molto bassi quindi significa che la produzione tedesca non è più in grado di
Di diciamo di influenzare in maniera
Esso considerevole la la la dinamica dell'export italiano è chiaro questo non significa che le due economie sono non sono interconnessi in ogni
Abbiamo esportato quel manifatturiero il dodici virgola cinque per cento del nostro export in in Germania settantatré miliardi lo scorso anno quindi sono sicuramente molto
Interconnesse lo vediamo dai dai dai settori in analisi settoriali due lì da nel sulle ascisse riportato il peso dell'export
Beh italiano verso la Germania mentre sull'asse delle ordinate è riportata la correlazione tra la la la l'export e l'export italiano e la produzione tedesche si vede chiaramente i settori che sono più più correlati e quelli che sono legati appunto alla alla dinamica tedesca sono appunto gli autoveicoli
Settore la gomma plastica dei prodotti in ferro cioè sono settori questi che la cui dinamica è molto legata quindi dell'export dalle molto legato a quella che è la produzione di Sky sono tra l'altro almeno per quanto dagli autoveicoli tra i pochi settori della manifattura che sarà andato bene perché in realtà nel settore auto sta andando abbastanza bene in in in Germania
Per quanto riguarda l'Italia frena l'export e dei primi otto mesi abbiamo visto una una subito di decisamente la batto arresto l'export di beni in particolare meno uno per cento tra l'altro diffusa gran parte dei settori manifatturieri
Questo oltre che per il rallentamento mondiale dico militò varato in precedenza anche ci sono anche di fattori aggiuntivi che riguardano la debolezza dei mercati destinazioni in particolare anno scorso amo asportato molto verso gli Stati Uniti invece sicuramente quest'anno è andata andata meno bene tempo c'è anche una questione anche di competitività di costo di prezzo dove abbiamo abbiamo un Billie l'aumento i rincari dei prezzi dell'energia che sono comunque su livelli ancora molto alti inevitabilmente finiscono soprattutto ora che son finite anche di per le le le misure e di di di di per ridurne l'impatto ovviamente adesso incidono maggiormente sulla sulla competitività Peppa abbiamo un aumento a voli di Stato questo nell'ultimo anno un aumento del del costo del lavoro degli per unità di prodotto e quindi anche questo incide sulla parte la completa continua al contrario accrescere la l'export l'export di servizi il turismo ormai è tornato ai livelli pre pandemia
L'altra l'altro l'altro l'altro fatto che stiamo osservando il forte miglioramento delle ragioni di scambio che porta quindi ad un miglioramento del saldo del saldo commerciale il saldo delle partite per le parti correnti come vedete l'export se quest'anno sarà in calo
Tendenzialmente l'anno prossimo recupererà più o meno con la dinamica degli degli degli scambi degli scambi globali però mentre nei due anni passati siamo cresciuti diciamo l'export è cresciuto molto più di quello che la domanda mondiale che vedete rappresentata in questa
In questa linea
Invece per quest'anno e per il prossimo sostanzialmente rimarrà in linea questo Silvia che anche le quote le quote diciamo un po'rimarranno sostanzialmente firme cosa che invece negli anni passati nell'anima sappiamo o cresciute
Legata all'export e alla querelle esporta la produzione industriale producendo stivale che per il quarto trimestre nelle nelle alla fine del secondo di un del secondo per il quattro di Vespa atto di Mestre consecutivo è scesa
Il il terzo trimestre di quest'anno c'è stato un un calo ulteriore a luglio poi un piccolo puro che non ha compensato però la caduta di di luglio
è scesa ormai sotto i livelli privando i mia quasi tutti gli indicatori non danno non danno in questo momento a le attese di produzione come vedete anche dal grafico che la linea tratteggiata per chiarire sinistra continuano a essere negative e di conseguenza non ci aspettiamo un recupero nell'immediato mentre invece questo recupero Torre arriverà probabilmente nel nel nel due mila nel due mila ventiquattro
All'interno della del dell'e dell'industria soffrono molto si smise di settori nel G intense ve l'avevamo già notato lo scorso anno quando la produzione italiana era cresciuta Mamoli sto dei cali significativi in nei nei nei settori più più NRG intensi quest'anno nonostante tra gennaio che e agosto abbiamo avuto un calo della produzione USA dell'uno complessiva aggregato dell'uno virgola tre per cento questi settori quarti sono carta
Cemento metallurgia vetro ceramica sono settori che in cui il cui calo è tra il nove e l'undici per cento in questi primi otto mesi dell'anno
Quindi è una va posta l'attenzione particolare si tratta di settori che che proprio perché scontro ancora di prezzi e lei gli ha più elevati rispetto alle altre aree macro aree mondiali eliminabile che rischiano di rimanere meno competitive anche al lungo e in assenza di adeguati supporti
Secondo temo all'inflazione ancora alta né io avevamo ombre ancora alta ma info in riduzione negli Stati Uniti è scesa a settembre al tre virgola sette per cento
Dal picco grecista l'anno scorso del nove virgola uno ma risale da da giugno questo in parte legato alla alla forte domanda interna come dicevo prima la dinamica delle retribuzioni comunque più elevata del del del dell'inflazione e anche il tasso di disoccupazione e altre setto e il tre sette che sotto il quello che la fede considera come il e il tasso disoccupazione di lungo di lungo periodo
Nell'eurozona anche nella regione è scesa anche sui rimane ancora su un livello più alto al quattro virgola tre per cento scesa dal dal picco questo hanno aiutato sicuramente la discesa del prezzo del gas agli dato sicuramente anche il rallentamento dell'economia in particolare
Quello che che si nota è che quella spinta che con la Resistenza la discesa dell'inflazione Camus votato anche nella nella prima parte dell'anno che ha molto legata alla dinamica dei profitti casta più volte a livello europeo che non era quella dinamica di profitti abbiamo visto a livello italiano
E
Dichiarare decisamente in discesa e questa mi avevi profitti realtà sta andando perdendo mordente questo perché perché un calo della domanda poi il rialzo dei tassi negli avvenimenti e comincia a vedere che anche si riduce anche il potere di mercato delle imprese e quindi evita abilmente
Si riduce anche la la componente la componente profitti quello che si nota più che altro alla dinamica di
Molto differenziata nell'eurozona tra i tassi di inflazione quelli di passiamo dalla Slovacchia no al nove per cento ai Paesi Bassi almeno zero tre
Per cento questa è un è un è un un questo dipende via ovviamente dalla diversa esposizione dei pareri dei sì dei paesi ai rincari
Dalle diverse politiche adottate saprà la Spagna che riuscita a fissa a al minimo Giudici ha decide un tetto al prezzo del del gas
Ma ovviamente divenne anche nei contesti nazionali e quindi ognuno ha le sue dinamiche anche interne dei relativa al costo del lavoro e anche la sua forza
In particolare dei delle imprese ovviamente però questo è un costituisce un importante problema per quello che riguarda la conduzione della politica monetaria perché ovviamente tassi che posso risultare tredici sicuramente espansive alcuni Paesi potere alta diventano eccessivamente restrittivi
Era peraltro in Italia l'inflazione
Leggermente più alta di quella che registra vollero zona quelli a cinque virgola tre per cento da un picco che è più alto di quello registrato nel nel nell'eurozona che l'undici e otto è stata registrata ottobre novembre dell'anno scorso
Riduzione non ci aspettiamo che entro il due mila ventitré anche per un per specialmente per un effetto base visto che il picco è stato toccato lo scorso anno e la il il tasso d'inflazione è una variazione sui dodici mesi
La dovremmo registrare dunque entro la fine dell'anno il ritorno all'obiettivo del del del due per cento l'inflazione corra rimane leggermente al di sopra scesa ma è ancora al tre virgola nove per cento
I rimangono ancora delle resistenze interne noi c'è un focus dedicato a questo abbiamo cercato di scomporre il depuratore della domanda che nient'altro che è un è un indice dei prezzi leggermente diverso da quello di None non riguarda soltanto i prezzi al consumo ma la storia diverso abbiamo scomposto il depuratore della domandando de interrogando scomposto il depuratore del PIL
E nella differenza tra il depuratore dell'importo del depuratore dell'export si vede chiaramente che la dinamica dell'inflazione in Italia derivata da una forte crescita fino al terzo trimestre lo scorso anno del depuratore dell'importo e quindi dei prezzi all'import
E poi dopodiché dal quarto trimestre quel l'attenzione si è spostata invece sul sul depuratore le pile quindi sulle pressioni domestiche pressioni domestiche
E quindi qui vedete la scomposizione delle componenti al depuratore del pile si vede da un lato una componente del costo del lavoro una componente profitti che dalla fine dell'anno ripreso va bene soltanto per due trimestri già dal trimestre dal terzo trimestre cioè dal secondo trimestre di quest'anno già in calo
Mentre cresce la componente costo del lavoro che è quella che continuerà a porre resistenza alla riduzione del del del dell'inflazione anche nel prossimo il prossimo anno
L'inflazione ovviamente la principale responsabile di una della dinamica dei dei dei dei consumi perché perché quella che stanziamenti ha visto ridursi il reddito disponibile la vedete nel grafico a sinistra e la linea arancione
Quello che è accaduto che accade dal terzo trimestre dello dello scorso anno è sostanzialmente dei conti consumi che tengono tengono sostanzialmente in linea con quella che era la dinamica diciamo un livello pre pandemia e invece vediamo Reggio disponibili che scende scende perché appunto e le le le le per per appunto per l l'inflazione più elevata
Questo significa anche che la dinamica dei consumi che comunque si hanno registrato un più zero sei nel primo trimestre un più zero due nel secondo quindi abbiamo un apposito di uno e due quest'anno
La dinamica è tutto sommato abbastanza positiva
Sono di fatto finanza di una riduzione della propensione al risparmio riceva risparmio che è stata nel primo trimestre il sei e sette nel secondo del sette ma siamo su livelli decisamente più bassa di quella che era la la propensione al risparmio del pre pandemia era circa pari a nei cinque anni precedenti all'otto all'otto virgola due
Nei prossimi mesi vedremo una risalita del reddito disponibile un recupero del reddito disponibile questo grazie alla alla alla alla alla riduzione dell'inflazione e anche all'aumento delle delle retribuzioni nominali
Questo recupero però in realtà non porterà Nunzi trasferita di un crediamo che si trasferisca ai ai ai consumi che rimarranno per lo più con una dinamica molto simile a quell'attuale questo lo vediamo dal grafico a destra perché le aspettative aridi di di risparmio quindi le le possibilità che le fa venire spettro di risparmiare
Stanno crescendo rapidamente e quindi le famiglie intendono ricostituire risparmio che hanno che hanno speso in questi ultimi tempi e quindi la dinamica tutta semente dovrebbe rimanere tendenzialmente piatta Brigi stiamo anche anche in Italia una una una uno spostamento dei consumi dai dei beni ovviamente che stanno frenando ai servizi con i servizi turistici che sono ben oltre Roma e livelli i livelli pre pandemie Fini e tra l'altro questa tendenza accentuata anche dal fatto che le famiglie che stanno che che possono spendere risparmi sono le famiglie più abbienti che hanno una domanda di servizi molto più elevata di quelle delle delle delle famiglie meno meno meno abbienti che tra l'altro anche per una una una un un problema di testi latini nel senso precluso lo diamo sui prezzi alimentari prezzi alimentari per quei beni alimentari sono cresciuti più di quello che sono cresciuti servizi ristorazione quindi o evidentemente questo pone anche una questione di di scelte di spiazzamento di nel nel da parte delle famiglie che preferiscono il servizio piuttosto che la questo tipo di beni ovviamente preoccupante per tutto e per tutto una fascia che perché i beni alimentari sono in forte riduzione quindi questa preoccupante per la dinamica diciamo anche per per per quello che sarà il la la la la possibile possibile di consumo delle famiglie a più basso reddito
La dinamica dell'occupazione è stata positiva nella prima metà dell'anno più positiva della della dinamica del del PIL però il sostanzialmente ormai l'incremento il miglioramento dell'occupazione l'abbiamo già tutto già visto
Nel secondo trimestre fino a luglio fino a luglio son cresciuta l'occupazione
Le teste quinto in quanto teste mentre invece da già dal nel secondo dimesso scene scesa l'occupazione in termini di Hula questo perché son ridotte il numero delle delle ore lavorate questo sfasamento
Che adesso si diciamo pian pianino sì sì che ridurrà e legato ovviamente dal modo in cui siamo uscì dalla pandemia anche lì l'attività è cresciuta molto più di quello dalla recuperato l'occupazione e quindi adesso l'occupazione ritarda scendere per adeguarsi a quella che è la dinamica del verde del PIL
Generale nel biennio lo diciamo che l'occupazione avanza più o meno per lo più in linea con con la dinamica del PIL
L'altro elemento è quello invece della della dinamica delle retribuzioni che in crescita nel settore privato già da quest'anno questo sia per le le le misure una tantum nel commercio abbiamo visto anche il documento e minime nel settore metalmeccanico
Agganciati alla alla alla al all'ippica Alletto degli energetici importati sette di meccanismi che ritardano in qualche modo la trasmissione sul sulle sulle retribuzioni dell'incremento dell'inflazione ma e che inevitabilmente quindi si trascinano per un tempo più più più lungo
Quali sono i rischi almeno per quanto riguarda la la la la la i prezzi e quindi l'inflazione cala al primo tema è quello che riguarda il petrolio a Boy superato negli ultimi tempi il prezzo crescere nell'Est nell'estate passo Prato ampiamente i novanta i novanta dollari
De questo principalmente dovuto alla alla ai tagli della produzione di Vetralla parte di Russia e Arabia Saudita
Alla il qui il punto è che il rischio che c'è che il le logiche che normalmente quasi tutti i Paesi produttori si pure quella dell'ottimizzazione della massimizzazione delle entrate
Brad nel lungo periodo ecco il rischio pochi parliamo di uno dei paesi che ha contratto l'offerta che la Russia e il rischio che queste logiche non seguono quelle di sosta dell'oggi consulente che quindi prevalgano logiche politiche e che quindi questo prezzo potrebbe spingersi anche oltre
Quello che stiamo vedendo adesso abbiamo registrato anche negli ultimi tempi anche un aumento del prezzo del gas che all'incirca intorno ai cinquanta euro per megawattora ricordo che siamo su numeri che sono decisamente più elevati del pre
Crisi energetica non è all'inizio del due mila ventuno eravamo intorno ai venti euro per megawattora se andiamo nel dominare in Teramo addirittura sotto i dieci questo spiega anche parte del discorso che facevo prima sulla competitività
Perché chiaramente con prezzi energetici di questo tipo è inevitabile che in qualche modo rispetto ad altre aree del mondo soprattutto il prezzo del gas che molto regionale inevitabilmente questo pone dei problemi nell'altro rischio che vediamo quello relativo alla guerra israelo palestinese che finora non sembra aver avuto un impatto molto forte sul sulle quotazioni del del petrolio
Ma è chiaro che un'estensione un allargamento ad altri paesi non Clemente un coinvolgimento di altri Paesi avrebbe sicuramente un effetto innanzitutto sui prezzi sul prezzo del petrolio ma questo si potrebbe estendere anche al prezzo del gas perché parte dei nostri fornitori fanno parte diciamo sono in quell'area che e questo potrebbe anche in Aubry far ripartire un ciclo di di di aumento di prezzi di delle altre commodity che molto spesso vengono legale la dinamica del petrolio quindi i rischi da questo punto di vista sono abbastanza elevati
Per quanto riguarda i tassi d'interesse
Solo alti sono ai massimi diciamo di di di la fede già portati fino al cinque cinquanta giugno scorso la Banca centrale europea settembre al quattro e cinquanta siamo in una fase di riflessione stelle le banche centrali stanno valutando se questi posso è sufficiente far rientrare
A fare entrare infrazione
Noi invitiamo le attese dei mercati sono per una per un per andrebbe affinché Carling che questi siano i picchi massimi quindi che non ci siano ulteriori rialzi e dalla metà del due mila ventiquattro dovrebbero comincia a scendere questo è anche il nostro scenario che abbiamo assunto
Nella previsione che qui dovrebbero cominciare a scendere per portarsi acqua alla al quattro quelli della il tasso la bici e quindi una riduzione di cinquanta punti base una riduzione di settantacinque punti base per per gli Stati Uniti
Parallelamente a questa azione sui tassi
A breve Lella by sia la Banca centrale che la fede hanno anche fermato i gli gli acquisti di di titoli e trecento questo già l'anno scorso da questa da questa estate hanno anche bloccato il reinvestimento dei titoli dei titoli a scadenza la la Fender ha fatto un po'la mente la bici in realtà affermato soltanto il prediletto quei due lì sono circa ventotto miliardi da a mensili mentre invece continuare a investire i titoli del del petto questo tengono in alto i tassi a lunga il bund da gennaio è salito di circa sessantacinque punti base il il tredici ori salita di circa cento punti
Per questo mignolo almeno si è riuscito a farlo senza Lalla un ampliamento del delle degli spread e trenta su titoli sovrani almeno per il momento
E l'innalzamento del del dei tassi inevitabilmente ha portato l'aumento del costo del denaro
I prestiti mi hanno subito mediamente le conseguenze da o da da in un anno sono per diminuiti del sei virgola due per cento e ovviamente sono puntato l'onere per interessi pagato
Pagato dalle imprese parallelamente le imprese hanno ridotto i prestiti e dall'utilizzo sempre più le disponibilità le le disponibilità liquide quelli che avevano accantonato soprattutto nella quel periodo la pandemia dove da questo grafico vedete che c'è stata una sorta di bolla di i depositi che erano deposti precauzionali erano stati accumulati dalle imprese per fronteggiare quello che non si capiva bene cosa sarebbe un perché non sapeva bene cosa sarebbe accaduto
Che ovviamente poi con il con il costo così elevato delle depressi questa questi depositi stanno calando molto rapidamente siamo Nino in poco più di un anno una una diminuzione dell'otto virgola quattro per cento si tratta di circa trentasei miliardi in meno eseguiamo soltanto dicembre siamo oltre il sei per cento
Deduzione ci siamo domandati se questa riduzione sia tale
Per cui la liquidità disponibile per le imprese si ancora adeguata e le indagini qualitative sia pure di Banca Italia che quelle Istat dicono sostanzialmente che la liquidità in questo punto è stabile ma registrano una caduta
Quindi regia viene registrato una caduta della gravità rispetto a qualche tempo fa
Noi lo abbiamo l'abbiamo provato a stimare a vedere se siamo tornati diciamo un se era disponibile era adeguata da un lato provando a a stimare il trend di lungo periodo e che quello che vedete nella nella figura riportata qui quindi vedere se del trend preparando è mia in realtà se siamo tornati al trend prima vendemmia e da cui si vede chiaramente che ormai con i dati di agosto siamo tornati sul trend di Djomo precedente la pandemia e quindi se molto diciamolo possiamo consigliare un po'il trend di di di di Dida dinamica normale
Ovviamente in realtà non è non è proprio fatto soltanto rispetto a questo perché si tratta di un trend che non non tiene conto della dinamica del dei prezzi continua di nominativi della dinamica dei costi
Che sono poi quelli che incidono sulla necessità da parte delle imprese di tenere maggiori o minori disponibilità
E quindi lo abbiamo fatto anche stimando la relazione tra PIL nominale e e e depositi di lungo periodo
E cercando di individuare quanto lo sarebbe stato potrebbe l'ammontare teorico di depositi che dato il PIL nominale le imprese oggi dovrebbero detenere e da qui si vede che non riportato in figura ma perché è scritto nella slide e si vede che in realtà sarei molti rispetto a questa stima saremmo già sotto quindi la liquidità nelle imprese ed ebbe l'impresa che ebbe già al di sotto di di di quella quello che possiamo dire per certo è che in questo momento e diciamo un non non è tanto il problema attuale ma è chiaro che poiché le condizioni Varano queste probabilmente per i prossimi mesi è chiaro che nel questa questa che adesso sembra un sostanziale equilibrio
Una certa stabilità potrebbe presto diventare scarsità e quindi questo potrebbe diventare un problema che da affrontare soprattutto nei primi mesi del del del del prossimo anno
E questo preoccupa anche guardando la dinamica degli investimenti Kharja investimenti era stata straordinariamente positiva negli ultimi due anni cresciuti del ventisette nel due mila ventuno del nove sette
Nel due mila nel due mila ventidue né siamo arrivati adesso ad una crescita un tendenziale sul secondo trimestre è pari a zero e una diminuzione nel nel nel nel se nel nel secondo trimestre questo ovviamente ha un oltre che dall'aumento del costo del ticket dipende anche da una riduzione della domanda
E la domanda sia interna che sia domestica che estera e da un depotenziamento del dei degli incentivi fiscali stanno frenando molto la parte delle delle delle dell'Ict le degli investimenti in costruzioni curava anche questo largamente atteso
Un ruolo potrebbero averlo per quattro agli investimenti le risorse piene RR
Già mura dopo stimato l'impatto Massimo faremo avuto sul PIL se fossero state utilizzate tutte le risorse programmate ad aprile scorso sia per quest'anno
Per l'anno prossimo sono impatti relativamente importanti mettere un punto percentuale in più quest'anno zero otto punti percentuali in più l'anno prossimo in realtà cito la nave feci ci dice e le risorse utilizzate saranno molto inferiori perché verranno posticipata al due mila venticinque due mila ventisei questo anche alla luce della rimodulazione del patto questo significa non il nostro scenario abbiamo potenziato che soltanto un terzo delle risorse programmare sia stato e sia utilizzato quest'anno sia stato implementato quindi siamo sui quindici miliardi investiti quarantacinque
E circa la metà quindi meno di venti sui trentotto programmati l'anno prossimo è chiaro che questo diciamo le il piede era avrebbe potuto avere una un impatto oltre che che di crescita del Po sulla cresce del potenziale debba volevo ha potuto avere anche un impatto anticongiunturale è chiaro che se li spostiamo in sempre in avanti questo impatto viene meno chiaramente meno quali rischi
Su per quanto riguarda i tassi diciamo un'accelerazione la discesa dell'inflazione anche favorita dall'effetto base quindi sia in Italia che nell'eurozona
Che in un po'elevarsi entro l'anno i i tassi riscendere olive all'incirca intorno al tre nella ragione questo potrebbe portare la banca centrale ove ad anticipare la riduzione dei tassi ovviamente questo
Cambierebbe il quadro ride migliorerebbe probabilmente unico rischio al rialzo
Un rischio al ribasso invece quello che vediamo soprattutto un ribadisco che le dinamiche americane che sono eccessivamente positive non questo
Non esclude quindi che la Fed possa continuare ad alzare i tassi per far scendere ulteriormente l'inflazione vista anche la forte resistenza per l'economia di frutta un rialzo dei tassi della Fed
Non è da escludere che la Banca centrale europea segua la la la fede per evitare un deprezzamento una una un non è un deprezzamento dell'euro
E questo perché perché questo crescerebbe l'inflazione importata tramite le acquisti di scambi soprattutto delle commodity che avvengono in dollari quindi questo significa che anche una scelta di di della fede potrebbe influire relativamente parecchio su su quello che il la dinamica italiana questo le previsioni
Le previsioni prete o per il due mila venti del due mila ventiquattro come si vede quest'anno di fatto la crescita si ferma allo zero virgola sette per cento che esso stanze vent'già acquisito quindi diamo scontiamo per il terzo il quarto trimestre la crescita sostanzialmente piatta
Un bel libro risalirà lentamente invece il prossimo anno invece per il prossimo anno e pari a a allo zero virgola cinque per cento
è una crescita chi non è non è una dinamica una previsione pessimistica ci tengo a dirlo perché siamo se andiamo a vedere il consenso se siamo all'incirca nella media centrale del consenso in questo momento è De zero sette zero sei mai zero cinquantasei un anche dentro le previsioni nostre vecchie quindi siamo siamo intorno all'incirca ad una previsione
Dello dello de ad una stima dello zero cinque e quindi sostanzialmente ci dobbiamo per lo più d'accordo con con le altre regioni né in entrambi gli anni il fattore trainante saranno i consumi il prossimo anno avremo un contributo positivo anche da parte dell'export è netto
Mentre ne faremo un contributo negativo del né degli investimenti l'occupazione come accennavo prima crescerà molto più più di più quest'anno rispetto alla alla alla al PIL in meno l'anno prossimo appunto sul biennio crescerà allineata col PIL i prezzi al consumo l'anno prossimo vedete scenderanno praticamente entro l'uno il due per cento due virgola uno per cento l'anno prossimo
Io ho vinto le retribuzioni pro capite
Per quanto riguarda l'indebitamento ogni la finanza pubblica abbiamo ovviamente scontiamo è una questione nostra una previsioni a legislazione vigente quindi senza gli interventi della manovra sostanzialmente siamo qualche decimo sopra quello che sul deficit e un paio di decimi di decimi sul tema ditte qualche decimo in più sul sul sul debito pubblico che comunque rimane fermo ai centoquaranta
Ma al centoquaranta per cento del PIL sia quest'anno che tornano l'anno prossimo
Quali sono le le le diciamo le quali i quali quali potrebbe essere la ricetta del momento cosa fare di fronte alla situazione di questo tipo quello che noi vediamo che un po'tra quello che c'erano dei TG a qualche tempo fa forse all'Alpe nel precedente seminario parte
Il supporto agli investimenti che vediamo veramente in difficoltà ovviamente le le l'abbiamo uniti siamo in una fase di décalage dei delle agevolazioni previste l'industria quattro punto zero probabilmente un rafforzamento di queste prenderebbero più conveniente la realizzazione di investimenti e quindi potrebbe dare un minimo di né di di di supporto anche alla luce del fatto che vanno realizzate le due transizioni
In Brindisi è largamente pubblica in poco tempo il secondo elemento è un maggiore supporto finanziario alle imprese questo legato anche a quella situazione che soprattutto sul due mila ventiquattro quindi questo importante per per per la parola dove probabilmente qualche difficoltà a registreremo
E infine una sala sabato salvaguardare i settori industria la maggiore intensi cioè dire questo è un ripeto è una su cui va un po'fatto alcun discorso di medio lungo periodo per accelerare la transizione ma è cruciale perché è difficile immaginare una manica la seconda manifattura
Europea con un peso via via ridotto del dell'acciaio de de dei metalli del bene o del cemento del gesso
Quindi probabilmente su questo barba va fatto una un operazione ad hoc e poi infine il supporto alla all'atto dell'acquisto delle famiglie
E questo come a oggi ha più volte sottolineato il taglio del cuneo contributivo cosa fa la manovra la manovra
Non mi addentro nei numeri
Mendicino soltanto che almeno per quanto riguarda il supporto delle famiglie c'è una larga parte della manovra è quasi destinata a a questo sia dal lato del taglio del cuneo contributivo sia per quanto riguarda anche l'accorpamento degli scaglioni quindi col primo modulo
La riforma fiscale non si vede granché sugli investimenti che sembrano essere
Però demandati al PM al PNR RTI modulato
Ne e quindi probabilmente per fine anno dovremmo avere sapere quello che poi in realtà riusciranno Ruggeri diciamo quali saranno le misure adottate per gli investimenti c'è poco su settori NRG intensi ma anche questi potrebbe essere Interpower you e soprattutto sulla rafforzamento finanziario de delle imprese
Lukoil compiuto con un rischio di di medio e lungo termine io l'ho inserito come rischia di medio e lungo termine
La il la il la riforma del Patto di stabilità e cresce in realtà il rischio è che rimaniamo sulle vecchie sulle vecchie regole la riforma sicuramente migliora molto il il e è molto migliorativa rispetto al passato rimangono comunque ancora criticità felicità che riguardano sia regole complesse la scarsa ownership dei dei piani che verranno presentati la scarsa tutela ancora degli investimenti che diciamo si conclude semplicemente un allungamento del tempo in cui si realizza il piano di rientro
E ma soprattutto quello che chi a me sembra cruciale che quello che manca è l'assenza di un meccanismo di stabilizzazione macroeconomica da associare alla riforma del Patto di stabilità e crescita
Questa questa figura che vede qua dentro abbastanza abbassa rende abbastanza evidente quello che è accaduto qui son riportati la la fiscal stanza europea come somma debole di ribilanciare Zenale tra due mila undici del due mila ventiquattro
E si può guardare i due i due quadranti virtuosi cioè quelli che del Brasile ha voglia di bilancio cioè essere anticiclica solo il secondo e il terzo quindi quello in alto a destra e quello in basso a sinistra
Se voi vedete gli anni latenti sono quasi esclusivamente gli anni in cui il patto di stabilità stima sospeso
Quindi sono gli unici anni in cui si riuscì a fare probabilmente le politiche più ci più più anticicliche rispondi rispetto alla al due mila uno dal due mila undici a oggi
Questo lo dico non perché non significa che non debbano esserci regole ma che e il sì fintanto che lasceremo i la stabilizzazione macroeconomica ai singoli Paesi ovviamente i singoli Paesi saranno costretti a avendo dei piani di rientro a rispettare quei piani
Faranno inevitabilmente chiederanno delle deroghe chiederanno spingere premieranno per per per per per non rispettarle nel proprio perché perché ardeva andata a loro anche dal punto di vista politico la stabilizzazione macroeconomia
Nel frattempo che non si riusciva a fare la la la la la probabilmente unica in questa abitazione forse sarebbe importante anche se non altro accrescere il coordinamento tra le regole dei vari Paesi perché niente assicura che una fase ciclica negativa noi riusciremo ad avere delle politiche europee
Anticicliche
Da troppo lungo scusate non
Mi scuso io considero Tre Fontane
Lo ringrazio invito quindi sul a sedersi accanto a me
Gelsomina degli ottimi dice Presidente Banca Europea per gli Investimenti e Piercarlo Padoan presidente di UniCredit
Sono stati individuati da tra chi ha disegnato quest'evento questo evento come di scarsamente della ampia relazione di Alessandro Fontana
Eccoli li ringraziamo per aver accettato l'invito di Confindustria
Passo subito il professor Padovan
Qui c'è questo punto interrogativo della della bassa crescita volevo evidentemente all'inizio proprio sapere la vostra non solo la sua poi opinione se noi andiamo verso gli anni in cui i fantasmi dello zero virgola sono i protagonisti quindi la bassa crescita se questa rischia di essere strutturale
Se in questo regime di bassa crescita e noi torniamo ad essere i un vagone di coda
E ovviamente un po'come queste traiettorie il sì collega non le traiettorie della riforma i mastri
Prego
Buongiorno intanto buongiorno a tutti e grazie per questo invito molto gradito
Ma io direi che il titolo di questo rapporto è purtroppo molto azzeccato perché parliamoci chiaro il rischio che l'economia italiana torni
Alla sua normalità
Chiamiamola così
Lui vent'pluridecennale cioè almeno a vedere quello che sta succedendo non è detto che succeda ma il siamo un punto di svolta
Se guardiamo i dati che vanno indietro un po'più di vent'anni i dati che colpiscono sull'andamento della crescita italiana sono abbastanza chiari
C'è una indebolimento progressivo della crescita sua volta collegato potremmo dire il determinato tra un indebolimento della produttività
Che va a sua volta di pari passo con un indebolimento degli Investimenti siano essi privati che pubblici
E che quindi sei non vedremo una svolta in questo dal dal lamento confermerà quello che di questo titolo suggerisce
C'è però il patto lista il patto di resilienza e ripresa il ne impiega perché dico però perché questo è il secondo me la grande occasione io continuo a pensare che
La reazione del dell'Europa alla crisi Covito e altro
Attraverso piene attraverso un ex neve sci New sia stata una svolta estremamente lungimirante che ancora possiede le potenzialità per invertire questa tendenza
Questo si vede per esempio in uno delle dei focosi questo rapporto molto ricco faccio e ne approfitto per fare i miei complimenti a chi l'ha redatto in cui si stimano gli affetti del degli investimenti pubblici sulla a seguito del PM
Sono effetti importanti direttore Fontana CEO ricordava un attimo fa sono anche incompleti
Se non nel senso questa non è una critica
Una precisazione quella stima come molte altre ci dice qual è l'effetto dal lato della domanda degli investimenti pubblici e quindi ha un effetto espansivo ma per ragioni anche tecniche
Evita no oppure rimanda mettiamola così un invito a fare ulteriori analisi in futuro rimanda all'analisi successive l'effetto sull'Offerta sul reddito potenziale non dimentichiamoci che il vecchio esci New è basato su alcuni pilastri i cui principali sono gli investimenti pubblici e le riforme strutturali
E ambedue queste variabili sono considerate giustamente aveva un impatto positivo sulla crescita potenziale ci sono come probabilmente noto diversi studi di istituzioni ufficiali dalla Banca centrale europea alla commissione al Fondo monetario
Allocazione che fanno vedere come nel lungo termine l'effetto di impatto dall'alto dall'offerta sia tale da permettere alla reddito di andare più nella di quello che l'effetto sulla domanda propone quindi nella misura in cui in questi mesi in questi in anni iniziale del PM le risorse cominciano ad essere dirette verso l'aspetti strutturali quindi se volete semplici semplificando all'atto dell'offerta
C'è questo potenziale in più che potrebbe essere ancora guadagnato non dimentichiamoci che l'Italia è il paese che almeno in termini quantitativi a beneficiato della maggiore quantità di risorse pubbliche
E all'interno di questo aggregato di quantità di risorse pubbliche indire indirizzate verso i nodi strutturali cioè tutte quelle cose che
Ostacolano frenano gli investimenti sia pubblici che privati
è la combinazione di questi fattori Investimenti pubblici e privati e riforme strutturali che dall'effetto finale questo effetto finale nelle simulazioni giustamente si vede più in là
Si vede cioè
In media dopo più di cinque anni
E quindi viene di fatto ignorato
Tra l'altro permettetemi quasi una
Battuta perché viene quasi ignorato perché il ritorno visibile anche in termini di consenso
Di chi mette in pratica queste riforme non si vede e quindi l'incentivo politico a fare le riforme e questo vale per l'Italia ma vale per tutti gran parte dei paesi incentivo politico per fare le riforme più basso
Banalmente e quindi
Quando noi proiettiamo nel futuro questi effetti assumiamo che ci sia una piena risposta del Paese
Verso queste verso questi investimenti che non è detto che non ci sia giustamente si faceva notare come certi ci può essere un legame fra riforma del Patto di stabilità e piene questo legame ci può essere ci sono alcuni elementi che lo suggeriscono la riforma del Patto di stabilità come veniva ricordato
Passa una maggiore ownership INPS nel senso intellettuale anche di policy di questi programmi
è una riforma che vede un impegno molto più con complessivo delle dei governi e delle pubbliche amministrazioni nell'implementare quindi chiama ancor più all'essere responsabili i governi che vanno che utilizzano queste regole quindi tutti mi tutti i Paesi ovviamente che di cui stiamo parlando
Ma che richiedono appunto una visione di lungo termine l'aspetto strutturale l'aspetto riforma e crescita che alla base delle raccomandazioni restituzione internazionali viene messo più in evidenza
Di conseguenza ci sono meno spazi per rinviare
Queste regole ci sono più spazi affinché i Paesi siano più più coinvolti e qui arrivo l'ultimo punto che volevo trattare se no fatto troppo tempo c'è una questione che pure il direttore Fontana sollevava le io invito a sollevare in modo anche più esplicito che il legame
Sarà riforme e Piave riforma del Patto di stabilità e la necessità di a vere una senso al fisco capacitivo la capacità fiscale centrale come si dice nel dibattito che possano eventualmente colmare
Una carenza di domanda anche nel lungo termine
E di conseguenza non permette di sfruttare tutti i benefici del piano nazionale degli Next Generation you nel suo complesso
Quindi siamo di fronte veramente a una fase di cambiamento istituzionale in Europa della governance economica
Molto importante di cui forse non c'è piena consapevolezza c'è una prevalenza come è naturale quando aleggiano elementi elettorali
C'è una prevalenza
Nella breve termine giustamente breve termine importante
Ma in alcune situazioni come quella di oggi
Il breve termine e anche l'anticamera o può essere l'anticamera del lungo termine e questo è indispensabile perché altrimenti fra qualche anno in una nuova edizione di questo bel rapporto il titolo rimarrà uguale
Più mi collego le chiedo una risposta veloce
C'è un dibattito attorno la riformulazione dibattito anche abbastanza accesso alla riformulazione di Maastricht
Lei prevede un punto di atterraggio di questo dibattito che evidentemente nei nei prossimi mesi dovrà qualche maniera cercare un solo un suo esito un suo sbocco al mare
Io prevedo che ci sarà perché il pensare che non ci sia vuol dire perpetuare l'incertezza e questo sarebbe un costo che nessuna economia tanto meno la nostra si può permettere dove sia severa più difficile
Ci può immaginare che ci sia una soluzione chiamiamolo di compromesso in cui si trovi una combinazione di Fattori in cui si privilegia la dimensione crescita e medio termine che fattori in cui invece c'è più controllo ciclico che era all'ispirazione principale del vecchio patto io mi auguro che tutto ciò sia fatto in modo coerente
E che ci sia la possibilità ripeto li sfruttare la ownership cioè il fatto che i Paesi in primis si assumano questa responsabilità il patto non deve essere fatto in modo da dire dare responsabilità non è più mia
Non dimentichiamoci e questo aspetto è molto importante la maturità alli paesi che decide se funzionerà o meno quindi dovremmo mettere da parte il famoso detto ce lo chiede l'Europa
Ceruti Change abbiamo l'Europa siamo noi scusate la banalità dello slogan quindi non è che ce lo chiede un un estraneo
Siamo noi che a livello europeo anche come uno dei principali paesi europei hanno il dovere di dire dove dall'Europa quindi non è qualcuno che ce lo chiede ci sono la porta un giorno a cui di pioggia non ce lo aspettiamo
Ecco questo dibattito che va sotto il terreno ownership
Centrale
Presidente Iotti
Le devo fare la stessa domanda quel punto interrogativo la sua analisi
Strutturale l'Italia rischia di essere il vagone di coda
Di questo di questa economia dello zero virgola e ovviamente le traiettorie rispetto alle riforme europee
Innanzitutto buongiorno a tutti è grazie mille per l'invito a restauro a questo dibattito
La Bay annualmente produce un rapporto sugli investimenti che ha basato su una serve di tredici mila aziende
In Europa
Il rapporto di quest'anno è stato concluso alla metà dell'anno quindi diciamo in un momento in cui ancora agli investimenti erano su un su una traiettoria crescente dove però già si cominciavano a intraprendere a intravvedere delle difficoltà su quelle che potevano essere le dinamiche future
Ovviamente l'Italia ne uscì va bene con alcuni con alcuni aspetti positivi altri negativi dal punto di vista positivo quello che emergeva dalla quello che emerge dalla nostra César Brie
E che negli anni di espansione degli investimenti l'industria italiana aveva investito molto in digitalizzazione
Probabilmente meno nella transizione climatica però anche all'interno a chi aveva sfruttato molto bene gli incentivi pubblici che erano stati forniti a supporto del degli investimenti
Ma dal lato negativo quello che si vede è una dicotomia diciamo in questo progetto DTT e qui in questo processo di digitalizzazione con le piccole e medie imprese che rimangono indietro rispetto alle grandi imprese che a dispetto ad altre
Industria europea per un fatto di grandi prove progressi
Sto dal punto di vista della transizione ecologica quello che emerge dalla nostra serve i e l'industria italiana
Per quanto ancora in ritardo rispetto alle dinamiche generali punta più che altro sulle assicurazioni rispetto agli eventi climatici
Per quanto le analisi della Banca d'Italia comunque sottolineano che anche questo aspetto va ulteriormente sviluppato e meno si interventi rivolti alla mischia alla mitigazione e alla Risiera Enza
Volevo soffermarmi su questi due aspetti della digitalizzazione e della e della transizione climatica perché rispetto a quello che che noi vediamo come prospettiva dello zero virgola penso che possa ritornare in voga tutto il dibattito sulla stagnazione secolare che avevamo visto negli anni precedenti il confida
Dove molti tra cui l'articolo un vecchio dibattito su cui tantissimi economisti sono a si sono soffermati e mai primi mesi della del due mila ventitré Blanchard ripropone grosso tema ripropone questo tema dicendo si guardare adesso abbiamo una fiammata d'inflazione
Ci sono stati degli sciocchi d'offerta probabilmente negli Stati Uniti anche degli sciocchi domanda ma di fatto ci sono dei fattori strutturali che ci riporteranno sempre di più verso una dinamica di crescita piatta che sono legati fondamentalmente a al fattori legati alla musica alla demografia all'invecchiamento che porta un maggiore risparmio di tipo precauzionali
A livelli di reddito non tassi di crescita di reddito ma livelli di reddito più elevati in molte parti del mondo che porta comunque questa dinamica risparmi sempre sempre più avanti
E anche diciamo la regolamentazione finanziaria che per quanto abbia messo in ordine tutto il sistema finanziario internazionale vicino si scusa
Per quanto abbia messo in ordine la situazione patrimoniale di a livello internazionale comunque di fatto come dire pone un un certo limite anche rispetto alla presa dei rischi
Quindi qual è il ruolo degli investimenti e quale ruolo anche del supporto pubblico che istituzioni internazionali come la Bei possono andare ovviamente la spinta che può avvenire per superare questo questo processo diciamo strutturale di indebolimento della crescita può avvenire solo attraverso un grosso progresso tecnologico nostro progresso tecnologico che a livello europeo è stato pienamente riconosciuto con le varie iniziative che sono state messe in campo non ultimo il fatto stesso di riconoscere che conta quel Covito con l'interruzione delle grandi catene del lavoro c'è necessità di lavorare sull'indipendenza strategica sull'autonomia strategica sulla ricostruzione di alcune catena del valore è il tema appunto di capire come ricostruire delle catene di il valore che siano più ristrette
Possa portare a maggiori investimenti che possano compensare eventualmente la riduzione del commercio che potrebbe essere legata a questo tipo di fenomeno
Alcuni beni pubblici europei la difesa l'aumento degli investimenti in difesa gli aumenti d'investimento nella transizione ecologica e nella digitalizzazione che abbiamo capito tutti essere veramente i motori i motori di crescita
In questo sappiamo che le risorse necessarie per portare avanti questo questi processi sono sono enormi
E sicuramente lei Stille le finanze pubbliche considerato anche la necessità di dover rientrare tante grandi disavanzi che sono stati e costruiti negli anni della pandemia necessitano di di coinvolgere il capitale privato
Capitale privato che in un clima di incertezza non sempre molto motivato in questo ruolo di istituzioni come la Bei ma anche il ruolo delle delle finanze pubbliche potrebbe essere quello del catalizzatore dove non necessariamente la finanza pubblica o il istituzioni pubbliche devono finanziare il cento per cento degli investimenti ma dove possono introdurre quella parte di capitale necessaria ad attrarre il il il capitale privato in questo volevo spostarmi sulla su un aspetto che essa toccato nella presentazione e che ha molto importante nella dinamica anche italiana e quello dell'accesso al credito dalla nostra
SAR veri di cui parlavo prima emerge come rispetto a un dieci per cento delle imprese che si sentiva ristretto rispetto all'accesso al credito
è stato un sei per cento di imprese europee che si sentiva ristretto rispetto all'accesso al credito in Italia questa percezione era più alto ed era vicino al dieci per cento
Una restrizione legata non solamente alla all'aumento del costo ma anche proprio la possibilità di accedere alla modalità di credito e in questo abbiamo sviluppato abbiamo abbiamo sviluppato degli strumenti finanziari
Che in qualche modo soprattutto perché la Beggio gioca anche un ruolo molto ciclico chiaramente in un contesto di tassi di interesse la domanda per i nostri servizi per i nostri strumenti aumenta di più quello che abbiamo visto
In particolare per il finanziamento delle piccole e medie imprese
è una cosa una grossa crescita della la richiesta di finanziamento da parte di grandi istituti di credito come per esempio UniCredit ma anche gli altri banche di minore dimensione
Attraverso degli strumenti che non sono più le classiche linee di credito ma attraverso strumenti che possono essere la cartolarizzazione di portafogli attraverso attraverso strumenti di condivisione del rischio perché di fatto quello che vediamo anche negli istituti creditizi italiani che nonostante la loro ottima situazione patrimoniale
C'è bisogno per aumentare la capacità di credito anche di liberare parte del capitale quindi attraverso questi strumenti che liberano capitale e che dando la possibilità di creare nuovi portafogli riusciamo a mobilitare molte più risorse
Ovviamente con degli obiettivi con dei rilievi con delle linee di policy sempre più orientate verso la sostenibilità è sempre più orientate verso l'innovazione
Quindi da questo punto di vista è per dire che
Gli investimenti manco parlo molto del del ruolo degli investimenti pubblici non perché questi debbano fare il carving atto di quelli privati ma perché in qualche maniera debbano incentivare gli investimenti privati e in qualche modo l'utilizzo delle risorse private deve funzionare Dallera rispetto rispetto a questi in Europa abbiamo avuto molta esperienza se dalla dal piano Juncker che poi è stato sostituito da età investiti on ma tante altre piccole iniziative
E che mi portano a parlare di un altro tema che secondo me molto rilevante per il sostegno all'economia reale e quello del dell'unione dei mercati di capitali di fatto diciamo fondamentalmente in particolare
In Italia ma crebbe a sud dell'Europa anche se in maniera minore siamo un sistema molto bancocentrico dove il il mercato dei capitali non offre sufficientemente sufficienti
Risorse da poter investire nella nell'economia reale
E questo lo vediamo attraverso se vediamo il i valori degli investimenti nel Venture Capital tra le varie economie re io curo Pei L'Italia s'
Puramente indietro a grandi paesi come Francia e Germania ma anche rispetto a Paesi come come l'Olanda e che siamo vicini anche a Paesi come la Spagna per quanto stiamo vedendo un aumento degli aumenti di degli investimenti in Venture Capital la dinamica di crescita di questi investimenti sta aumentando
E in questo il fondo europeo degli investimenti che è una sussidiaria della Bay svolge anche qui un ruolo a da catalizzatore fondamentalmente diciamo sappiamo che il l'intervento pubblico deve intervenire laddove c'era un fallimento di mercato ma non deve intervenire solamente per andare a riparare quel fallimento ma anche per creare un mercato per dargli una dimensione e in questo senso diciamo quello che il sei vuole fare è anche quello di promuovere la nascita di ha così stemmi che siano favorevoli alla nascita e allo sviluppo delle delle start-up
E in questo sappiamo Cappai sono è questo il mondo dello sport a cui possono nasce ci svilupparsi le le grandi innovazioni che possono portare la frontiera tecnologica quindi la frontiera di un sistema produttivo
Sempre più avanti questo sobbarcarsi nel solco di quel padre parlare una volta all'anno a questo punto però mi ha dato della
Tessuto degli analisi
Proposte che lei ha fatto come si collocano due iniziative o suggestioni il CID Sac
Nella discussione sul fondo sovrano europeo in cui peraltro penso Confindustria sia molto favorevole come le colloca nella nella trama che lei ha disegnato
Ma la trama è quella di cui parlavo prima cioè la ricerca di foto di un'autonomia strategica alla ricerca di colmare un gratta rispetto a ad altre con economia rispetto in particolare alla alla agli Stati Uniti in cui ci siamo resi conto e la crisi di approvvigionamento dei semiconduttori ma non solo dei semiconduttori ma anche dei dei pannelli diventa sempre più un impedimento
Alla allo sviluppo dell'industria europea quindi in questo senso è
è la necessità di andare a investire e a e a guidare degli investimenti in questa in quei settori che effettivamente possono darci l'autonomia l'autonomia strategica sul fondo sovrano devo dire che la discussione mi sembra che stia andando in altra direzione
Adesso abbiamo un Parlamento il Parlamento europeo la DC la la discussione del cosiddetto spetta anche a questo Regolamento che prevede nell'ambito della revisione del quadro pluriennale delle finanze europee dieci miliardi addizionali che verranno riallocati per la finanziare ulteriormente investì Duke
Per incrementare di programmi come quello del dell'Innovation council quindi dove diciamo una una iniziativa apparentemente piccola ma rilevante perché come dicevo prima uno di quegli strumenti che tende a far trasformare l'idea della ricerca in un business e per esempio rispetto ad altri Paesi quello che abbiamo visto proprio andando a vedere i progetti che vengono presentati in questo ambito si vede che dall'Italia arrivano dell'idea molto brillanti delle dei progetti molto brillanti che in genere si fermano anche vengono fuori dall'università da questi Abba
Sono in grado di raccogliere come dire il cosiddetto Granta per portare avanti la ricerca ma dove manca
La progettualità di diventare un'azienda dove effettivamente i fondi europei possono entrare per porre dell'equilibrio entro e quindi far sviluppare l'azienda in questo senso stiamo lavorando insieme anche al ministero della ricerca per capire anche nell'ambito di queste indagini quali possono essere le modalità per per far sviluppare questo questo tipo di
Di ecosistema che porto può dare la alla a a delle industrie che possono essere sempre più innovative e quindi come dicevo prima a spostare un po'la frontiera tecnologica e quindi a supportare anche il l'imprenditoria italiana
Fondo sovrano mi sembra che non se ne parli molto
Attorno dal presidente
Torno dal presidente padrone devo fare una piccola svolta perché l'imprenditore che ci seguono
Diciamo sono molto attenti a questo tema
Credito inasprimento del credito calo dei depositi
Devono preoccupare o dal suo osservatorio devono preoccupare come Alessandro Fontana ci ha detto o dal suo osservatorio della banca a elementi aggiuntivi di analisi
Da considerare da mettere a nostra disposizione
Va innanzitutto che le condizioni di credito siano più Sky più strette è un dato di fatto
La politica monetaria in Europa e altra dove è cambiata di intonazione lo ha fatto in modo repentino e significativo
Quindi c'è intanto un effetto di aggiustamento
La parte dei prenditori di credito che in corso
Questo effetto di aggiustamento viene associato per esempio all'altro che riportava il direttore Fontana del riduzione dei depositi questo è vero a parziale
Mitigazione del diciamo del significato di questa operazione ricordiamo che c'è stato anche uno spostamento della liquidità
Dai depositi alle attività finanziarie a breve che sono state messe a disposizione lo dico perché questo fatto che non risolve i problemi ma di diciamo li rende meno meno pressanti
Questa riduzione dei buffer se da parte delle imprese e delle famiglie qualcosa che in qualche misura ci si poteva attendere di nuovo richiamo l'attenzione su quel grafico molto chiaro che fa vedere come si è ritornati una situazione di normalità per quanto riguarda i depositi dopo la cosiddetta bolla
Dobbiamo abituarci al fatto che si sta tornando verso una nuova normalità come ricordavo prima la nuova normalità auspicabilmente e anche una normalità nella quale la crescita è maggiore di quella passata
Ma non non abbiamo tutte le garanzie
Le il sistema di imprese di banche per quanto mi riguarda la mia un punto di osservazione sta reagendo bene in questo senso cosa vuol dire bene
Vuol dire che tiene conto del del grado di stringente sa più elevato del mercato della situazione di politica o monetaria
Che sta cercando con strumenti diversi di evitare di trasmettere in misura diciamo completa sul sistema le prendi tu sulla sugli imprenditori queste condizioni quindi migliorando stato citato alcune misure migliorando alcune misure introducendo altre misure che permettono in qualche multa in qualche modo di
Di di di agevolare l'assunzione di liquidità
Certamente il quadro generale detto questo il quadro generale è un quando un po'più difficile di prima
Mi aspetto ma questa è un'attesa del tutto diciamo personale che la si osservi che l'andamento dell'inflazione può permettere una rallentamento dall'astringenza e quindi in qualche modo alleviare anche questo aspetto
Aggiungo una cosa che forse può essere di minore interesse mediatico in questo momento ma che è importante che tutto ciò avviene con una situazione delle banche italiane ma non solo relativamente solida quindi bilanci di migliore qualità che in passato in cui la l'incidenza delle sofferenze sicuramente molto minore e quindi fa parte se possiamo dirlo una situazione di normalità anche da questo punto di vista
Concludo con una aspetto che giustamente Gelsomina richiamava e cioè
Il fatto che anche dal punto di vista del sistema finanziario bisogna avere un atteggiamento di cambiamento strutturale
Cioè bisogna andare verso una capital market Ciconi non che effettivamente funzioni nel fare questo migliorare anche la Banchini junior la quale ha dei problemi ne cito uno
Che per quanto riguarda una banca come UniCredit che presente in tredici Paesi dell'Unione europea è molto importante
E cioè che a volte questa cappe questa banche nel mio non c'è e non c'è paradossalmente neanche all'interno di uno studio lo stesso gruppo bancario perché c'è il cosiddetto ring Dancing che sembra un termine diciamo da concorso ippico ma che in realtà molto più importante e cioè il fatto che dal punto di vista della pratica di gestione
Sia del capitale che della liquidità ci sono ostacoli al trasferimento all'interno del diciamo della geografia della Capital Markets Sirmione delle risorse
Questo rende
Il ed i benefici potenziali della banche in Union cioè la dimensione del mercato del credito
Non non fruibili ed è un problema è un problema legato a pratiche di gestione atteggiamenti dei governi nazionali che si inserisce in quel quadro europeo di cui purtroppo non ci possiamo dimenticare che in Europa per fare molte delle cose su cui siamo tutti d'accordo manca un
Ingrediente fondamentale e cioè la fiducia reciproca non si fanno perché non c'è fiducia reciproca e questo purtroppo va ricordato
Questo vale da banche in junior vale per il dibattito sulla riforma del Patto di stabilità vale per altre misure
E il la ricetta per produrre più fiducia reciproca
Qualcosa come il Santo Graal ancora non è chiaro dove sia nella mia esperienza personale sicuramente qualcosa che è associato da una cosiddetta interazione ripetuta
Cioè il fatto che siamo tutti sulla stessa barca e quindi dobbiamo farci carico dei problemi che non sono miei tortuosità sono problemi comuni quindi concludo come concludevo prima
Siamo tutti europei però c'è questo aspetto che ripeto non è la titoli di giornale ma sicuramente pesa sull'attività quotidiana anche del sistema bancario
Senta dal suo osservatorio sempre Lea il segnale che le richieste di finanziamento delle imprese si spostino dagli investimenti di medio termine
Già ha problemi di circolante
Ma io non non ho un tachimetro di queste cose questo lo osserviamo diciamo dal fatto che i depositi che erano significativamente cresciuti ai già conosciuti rovistano di ritornando alla domanda direi che implicita il richiamo ancora il grafico presentato al direttore Fontana cioè che ci stiamo ci siamo allontanati significativamente c'è una situazione di normalità adesso stiamo tornando verso quello che la statistica ci dice
Dovrebbe essere la normalità
Quindi questo è un segnale in in vi invito a guardare quel grafico per rispondere alla domanda
Qual è la nuova normalità questo è una domanda cui è più difficile risponde anche dal punto di vista del mercato finanziario ci dovrebbe essere una nuova normalità in cui c'è
Fosse più liquidità da un certo punto di vista di altri strumenti e meno ad altri larga una banca la la le banche c'è quindi una possibilità di diversificare che poi è una dei vantaggi di avere un mercato un vero e proprio mercato dei diciamo finanziario che fino adesso in Europa che coi in parte limitata vero
Senta proseguo sui sui tassi la decisione la decisione comunque diciamo l'annuncio da temi sì l'analisi che ne ha fatto Fontana implicitamente la trova la trova d'accordo
Anche sulle possibile ruolo che la fee d'da potrebbe avere invece nel cambiare il quadro delle scelte annunciata da Atene
Stiamo parlando della decisione sui tassi sulla non decisione ma io non è che devo essere d'accordo col governo in caso dice per carità mi permetterei mai
Direi che c'è stato un perché amo la così
Nella nella risposta della politica monetaria di questi anni che sono stati e sono ancora anni difficili in cui non c'è più la normalità di prima in cui ci sono sciocchi inattesi che cambiano repentinamente il quadro
La velocità di adeguamento della politica monetaria al nuovo quando è stata forse supporti male vanno necessariamente per colpa delle autorità monetarie per colpa delle difficoltà
H a capire dove si stava andando oggi ci troviamo di fronte a una decisione che benvenuta perché diciamo fuga almeno per il momento la possibilità che ci siano ulteriori stringesse dei tassi così come qualcuno si poteva aspettare io penso che sia una decisione in linea con quello che sta succedendo penso che c'è una ci sia un raffreddamento è molto difficile
Capirlo con precisione soprattutto nell'immediato
Quindi da questo punto di vista non è tanto essere d'accordo quanto diciamo
S in linea con quella tendenza vuole aggiungere una cosa però
In questi mesi si è fatta molta attenzione riflettori sono stati molto puntati sulla politica monetaria
A parziale correzione di questa affermazione io ricorderei che la politica monetaria semplicemente non basta
A gestire una fase così difficile
Di nuovo cito il direttore Fontana che richiamava fino alla sua presentazione un assenso al fisco il K assetti
Che è un richiamo che io personalmente condivido
E dico banalmente che di fronte a una crisi di multiple Gioni rivolti per le cause ci vuole una risposta di polizia di multipli strumenti quindi chiedere alla politica monetaria di gestire tutte queste cose
Se non altro controproducente giustamente la politica monetaria dice il mio mandato rivolto all'inflazione lo faccio tenendo conto di queste difficoltà non dice che ci vuole più forte politica fiscale
Perché c'è una divisione uno esperto dei conti reciproci
A titolo personale lo dico io ci vuole più politica monetaria più politica fiscale più politica strutturale
In fondo leggi Neji Hyuga qualcosa che aveva in mente questa filosofia e dovrebbe avercela tutta la politica economica europea in questo momento
Se non sbaglio lei pensa che ingiù possa diventare qualcosa di permanente
Richiamo il mio problemi appunto riguardo alla insufficienza della fiducia
A me piace come diciamo costruzione concettuale laggiù perché se ci pensiamo un attimo al completo o quasi completo
A elementi di domanda a elementi di Offerta a nella sua versione implementata elementi di finanziamento non dimentichiamoci che tutto ciò viene finanziato con strumenti virgolette europea dei riproduce in grande il modello del suo un'idea italiana se posso ricordarlo di gestione del mercato del lavoro
Da questo punto di vista non so se lei in giro così come è oggi debba essere permanente sicuramente gli ingredienti con cui ha fatto l'ingiù dovrebbero essere presenti in una nuova macchina di politica economica europee questo è indispensabile altrimenti ho il timore che il processo di integrazione europeo che è sempre difficile possa rischiare di tornare indietro soprattutto alla luce di terribili segnali geopolitici che ci circondano
Grazie
Presidente Iotti una doppia domanda così ci avviamo alla conclusione di questo di questa tranche
Lei vede un punto di atterraggio del dibattito sulla riforma del Patto di stabilità dato che più vicina Anzio graficamente
Che ci aiuta a capire se ci dobbiamo aspettare appunto una un soft landing di questa di questa discussione la seconda domanda è un po'scollegate riguarda la transizione ecologica
E il suo pacchetto di Investimenti
Noi abbiamo parlato di difficoltà sul terreno degli investimenti
Che fine fa terrestre ecologica
E e come caso punto il caso non aiuta
Allora come eBay non siamo particolarmente vicini alla negoziato sul patto sul Patto di stabilità e crescita ma come il presidente Padoan a penso anch'io che non che non sia un'opzione non non chiudere il negoziato tornare alle vecchie regole
Dopo gli anni del Codice da penso che sia estremamente estremamente difficile complicato i rischierebbe veramente diventare prociclico
Nella nella nuova nella nuova proposta secondo me ci sono molti elementi positivi anche per un Paese
Ad alto debito come come Italia innanzitutto quello di De di ragionare su un periodo di di lungo su un periodo relativamente lungo che
E a me e avere degli obiettivi legati non rispetto puntuale
Di
Di risultati anno per anno
Ma rispetto al tema della della sostenibilità del debito e su sostenibilità del debito penso per tutti non debba essere io a ricordarlo
Che sostenibilità dipende non solo dei parametri fiscali ma anche dalla crescita del reddito da chi la crescita del reddito potenziale e in questo devo dire io ho avuto la fortuna o la sfortuna di seguire il Patto di stabilità e crescita dal mille novecentonovantasette impegno negoziato alla responsabilità di aver negoziato il primo il primo nel primo Regolamento tali investimenti c'è sempre stato
Il tema degli investimenti c'è sempre stato e probabilmente la mia considerazione ma non solo la mia è che il tema degli investimenti non abbia mai ricevuta la giusta attenzione perché non ha dietro nessun gruppo di pressione
E che quindi quando bisogna fare dei tagli o quando bisogna raggiungere dei parametri a la voce che più facilmente si taglia è quella quella degli investimenti
Quindi in questo senso secolare c'è anche una responsabilità nazionale nella nella determinazione delle delle manovre di bilancio e nell'individuazione nelle manovre di quelle che sono le misure
Che in qualche maniera possono possono sostenere la crescita
Quindi dal mio punto di vista ci sono molti elementi positivi London Scippa del paese che sicuramente va a va migliorata
Però come ricordava ancora prima il presidente Padoan a il tema degli investimenti deve essere accompagnato dal processo delle riforme e riforme prendono anni per essere implementate per cui la continuità la continuità di governo la credibilità che si immette nella nell'annuncio nell'implementazione delle riforme e assolutamente determinante sappiamo quanto la scelte sa rilevante per per per le decisioni di d'investimento quindi da questo punto di vista quello che io mi auguro che si possa raggiungere una al più presto una una soluzione dove all'interno sicuramente ci sarà spazio per dare maggiore visibilità in maggiore rilievo agli investimenti e qui mi ricollego con con la transizione ecologica l'Europa
A afferma ha fermamente
Stabilito questi obiettivi sulla transizione ecologica si sta sviluppando devo dire un dibattito che mette un po'in discussione diciamo questa scelta se considerata troppo rigida o meno ma bisogna pensare un po'al trade-off e quindi probabilmente bisogna pensare anche un po'a un cambio di scusate Davoli spalle su questa parte a cambiare anche un poi il il tipo di narrativa l'impressione che molto spesso la la rete via che si sviluppa intorno alla transizione climatica è quello del dovrei fare bisogna fare costi costi addizionali senza pensare molto spessi a questi sono legati delle delle opportunità e anche del risparmio di costi presenta il programma di favori più de risorse messe a disposizione dalla dall'Unione Europea
Per per far fronte alla alla crisi energetica il tema dell'efficientamento energetico efficientamento energetico e riduzione dei costi
Probabilmente un costo iniziale ma che viene più che compensato nel medio e lungo termine qui da questo punto di vista per esempio la commissione ha fatto uno studio per cui con l'uno per cento di risparmio energetico si riesce a ridurre del due virgola sei per cento l'importazione di di energia fossile
Quindi come vi è una maggiore consapevolezza dei benefici che possono venire dalla transizione sono sicuramente significativi e poi quello che noi vediamo almeno dall'esperienza anche dei finanziamenti che ne facciamo e che non lanciò volenti
Ma anche una parte degli investimenti sono rivolti sì il il il piccolo imprenditore che deve
Mettere nuove finestre al capannone metterà delle finestre che sono
Che che che che permetteranno di di di fare risparmio energetico quindi da questo punto di vista investimenti sono sicuramente enormi quello che il il settore pubblico può fare oltre a mettere a disposizione incentivi e anche a provvedere a una buona regolamentazione presenti sulla sulla produzione nella delle energie rinnovabili
Sui contratti di sui contratti anche di diffusione di acquisto e di vendita delle energie rinnovabili
E anche un aspetto secondo me molto importante quello della realizzazione mille delle grandi reti di grandi reti di trasmissione di energia
Sappiamo che esso ci a questo trend di portare l'energia da sud dal sud del mondo al nord del mondo sicuramente degli investimenti rilevanti che vanno però accompagnati anche in questo senso da una ricerca di una autonomia anche nazionale non si può dipendere sempre da qualche parte del mondo per la proprio giuramento energetico dell'Italia dell'Europa
E in questo senso la spinta arrendere il il settore dell'energia rinnovabile è sempre più in grado di fornire con continuità l'energia di cui abbiamo bisogno a rilevante volevo se mi permettete toccare un aspetto rispetto a ai settori energivori quelli che hanno bisogno di essere sostenuti in questo senso sono dei settori in cui si può lavorare molto si può lavorare sull'acciaio verde non lo abbiamo fatto abbiamo fatto tanti finanziamenti anche in industrie forte assorbimento di energia per ridurre per ridurre appunto questo tipo di a di assorbimento e per mettere in moto lo sviluppo e la diffusione di tecnologie
Che possono in qualche modo come dire rendere più competitivi in questi settori l'idrogeno l'idrogeno potrebbero svolgere un ruolo molto importante nei settori
Del cementificio della chimica quindi ecco su questi assi dove sappiamo che comunque le risorse del PNR R. dovrebbero essere indirizzate
Pensiamo che diciamo indirizzario e le risorse del PNR verso questi settori sono sicuramente fondamentali a supporto dell'industria italiana
A meno che
Presidente vado a non abbia altre cose da dirci io ringrazierei i nostri due speaker con un applauso
Inviterei
Adesso
Chiamo il tavolo il presidente di Confindustria Carlo Bonomi
Buongiorno a tutti ringrazio la mente il direttore Fontana per la presentazione della del rapporto IIT scassata presente di Viotti presente Padovan ma consentitemi anche un ringraziamento particolare
Al governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco sia per essere qui presenti che ancora una volta sottolinea la vicinanza al mondo per le imprese ma soprattutto la vorrei ringraziare per questi dodici anni di lavoro in un periodo molto complesso ne so qualcosa degli ultimi quattro un Periodo dove lei non ha mai fatto mancare una guida al Paese se posso permettermi soprattutto su tre punti
Il primo lei ha sempre sottolineato la gradualità delle azioni di politica monetaria e credo sia stata un indirizzo divisione preziose lungimirante ne abbiamo parlato parecchio oggi del tema della politica monetaria
La seconda io particolarmente ma tutte Confindustria diamo sempre apprezzato e condiviso
La sua promozione per una maggiore integrazione europea
Che poi si potesse anche realizzare attraverso l'unione del sistema bancario l'unione del sistema fiscale se ne è parlato tanto
E soprattutto per un tema che questo Paese affronta
Poco che Confindustria pro cercansi sempre cercato di mettere all'attenzione del Paese ed è quello del declino demografico lei lassù sempre sottolineato in tutte le sue relazioni annuali io l'ho sempre ritrovato e anche questo lo lo considero veramente è una capacità di visione sulle sui veri problemi del Paese molto importanti
E quindi le chiederei se fosse possibile so che fuori protocollo ma se volesse gentilmente darci qualche commento sul rapporto su quanto è stato discusso oggi cifra dei veramente molto piacere ma voglio mettere
In imbarazzo
Non assegna grandi poteri de diciamo che ne saremmo onorati la la ringrazio venticinque
No capito dall'acqua che riunione nacque a cui ha avuto diritto dalla bottiglia quindi evidentemente c'era un'aspettativa no ringrazio il presidente ma non è molto per le parole troppo gentile
Credo che abbiamo avuto rappresentazione è una discussione molto ricca su molti temi mi congratulo con il dottor l'ufficio studi della Confindustria direttore Fontana mi pare che abbiamo beneficiato moltissimo della dottoressa degli occhi e del professor Padoan presidenti pro tempore ma insomma in professore e dottori Pierce dunque il primo punto che a me pare molto interessante proprio il tipo la bassa crescita
è uno scenario che tutto sommato ci vede allineati nelle rispetto a queste proiezioni anche la Banca d'Italia i nostri colleghi hanno più o meno questa visione forse sono sembrano un po'più ottimisti per il prossimo anno ma molto di questo dipende
Da l'assenza di questi dei rischi ulteriore di natura geopolitica che qui stiamo osservando che stiamo osservando ma un punto che vorrei sottolineare vale per noi vale per tutti
Che noi continuiamo a concentrarci su questi scenari sulle stime puntuali ora restino e puntuale in un momento di incertezza così grande quale quello che stiamo divenendo
Sono utili utili per ragionare utili per muoverci ma non sono l'elemento sul quale io fondere la la nostra politica e questo è uno dei motivi anche per cui contrariamente a alcune osservazioni critiche che anche riceviamo come Governing Council la banca europea ancora lavoriamo sulla base dei dati è sembra che quindi non diamo una prospettiva ma non è vero perché la stessa non decisione dovrete chiamata o decisione di giovedì scorso è una prospettiva Tassi che per i quali più che l'intensità adesso guardiamo alla persistenza nella capacità che questi possono a vere di evitare una da un lato restrizione troppo forte dall'altro troppo debole di fronte al rischio ulteriori che ci possono essere dall'alto anche dall'altro l'offerta ma questi resti sono del tutto in questo vento difficili da valutare questo è il motivo per cui siamo ancora aperti questa è la prima osservazione sulla
Sullo scenario tutte le nostre stime dipendono sostanzialmente da dati passati diceva un filosofo Kierkegaard che spesso ci toglie nella vita si può comprendere solo sulla base del passato ma poi bisogna viverla al futuro testo questa questione di viverlo al futuro è la sfida più grossa che abbiamo abbiamo degli ottimi paradigmi teorici empirici
Che ci vendo la nostra esperienza
Pardon
Visco ce l'hanno dagli anni Settanta quindici ricordiamo molto bene il Controls shock petrolifero contro shock le dinamiche che ci furono
E però la domanda è contro diceva diceva che Carlo prima Novi equilibri
Beh insomma dobbiamo muoverci con con attenzione avendo due
Punti abbastanza chiari il primo sottolineato colui che io sottolineo sempre molto è che non esistono politiche da sole la politica monetaria da sola senza la politica di bilancio io vorrei dire anche senza la capacità di del di quelle che si chiamano si chiamavano le parti sociali di contribuire con loro comportamenti al rimettere a posto le cose quando le cose si si si sono sono corsi e gravemente
Messe in discussione molto importante e la seconda la seconda cosa è che non siamo soli nel mondo
Qui ormai siamo sempre più globali questa siamo stati sempre più globale sennò dei rischi geopolitici che porterebbero a restringere la nostra croce la detrazione
Le osservazioni sull'esportazione sull'apertura su su sulle conseguenze anche queste correlazioni tra Italia Germania e così via insomma sono molto importanti per capire come ci muoveremo ma la mia impressione è cruciale che e chi è veramente già fare molta attenzione a che non si rompa quel meccanismo di cooperazione internazionale che che in qualche modo anche se non sembra funzionato finora
E il sulla politica monetaria non dico molto
Eccetto che non insomma bisogna capire cosa si intende per come sotto detta poco fa devo anche capire come come è stato definito
Velocità del dell'adeguamento sub ottimale
Non so se questo vuol dire l'intensità o il ritardo con cui si è partiti
Per quel che riguarda il ritardo io sono totalmente in disaccordo con quelli che dicono c'è stato un ritardo non c'è stato non era possibile c'è stata una e normalizzazione progressiva
E quindi la gradualità vuol dire questo abbiamo uno shock offerto abbiamo capire sulla sua profferta eh così forte e ancora
Cinquanta verso su venti e più del CIPE più del cento per cento quindi ancora abbiamo quest'aspetto però il problema era che come sa avrebbe risposto
La il nostro sistema economico a quello choc la politica monetaria ma ha cercato di capirlo dopo di che c'è stata l'aggressione russa in Ucraina
Quel prezzo lì che era venti poi i ottanta nato a trecentocinquanta adesso ritornato cinquanta
Però ci ha messo
C'è stata molta attività sia in Europa sia anche in Italia nella
Diversificazione e così via senza di quello il saldo stati difficoltà però insomma il punto importante è capire e questi sciocchi vanno compresi nelle loro conseguenze e poi compresi per quelli che si chiamano il secondo round fra ex che pure sono sono mi sembra siano stati menzionati
Sul i prezzi delle delle imprese e sui costi del lavoro
Ci sono stati su citava prima dottor Fontana la diversità per esempio tra Slovacchia e
I Paesi Bassi ma il punto interessante che proprio i Paesi Bassi è proprio la Germania lo sono le due nazioni più
Attente a sostanzialmente vedere gli affetti dello shock
Sui prezzi attraverso i secoli racconta adesso il costo colto solo al cresciuto molto di più in quei Paesi che non altrove c'era più l'occupazione più tesa sostanze mercato del lavoro che che era più vicino alla piena occupazione se non oltre
E e adesso abbiamo un rimbalzo per la loro Paesi Bassi ma prima c'è stata molta molta crescita quindi eterogeneità nell'eterogeneità cosa fa la politica monetaria B guarda all'insieme la media
Poi tiene conto anche un po'della varianza però sostanzialmente la nel mandato riguarda l'area dell'euro
La ma molto rapidamente sulla condizione finanziaria dell'impresa della restrizione quanto conta e conta ovviamente ma
Conta per gli Investimenti si conta per gli investimenti però abbiamo avuto condizioni finanziarie ampiamente accomodanti per molti anni
E le imprese non è che abbiamo risposto tanto in quel periodo
Ci sono altre determinanti otto del corso il finanziamento parte la gli animo spirits dei crash test ci stanno prospettive domanda sicuramente ci saranno le condizioni nelle quali le imprese operano e e ci sta in qualche modo anche proprio quel mercato dei capitali che non è che serve soltanto a finanziare ma serve anche a andare a trasferire il risparmio finanziario dove si crea verso opportunità se lo fanno solamente l'intermediari bancali chiaramente c'è una responsabilità anche per intermediare di avere scadenze del passivo dell'attivo più o meno equilibrata e e quindi su questo c'è molto molto ancora nel ritardo dal comma da colmare noci noi partiamo come paese da insomma situazione molto molto difficile che però può essere anche una condizione per crescere di più quella crescita bassa
Riflette un lungo periodo di produttività bassa di bassi Investimenti fisici ma anche il capitale umano anche nelle infrastrutture cosa abbiamo di nuovo vecchiotto partiamo che possiamo colmare dei dei ritardi i ritardi nell'occupazione donna giovane e così via i ritardi nella istruzione quindi nel lire competenze necessarie per applicare oggi
Le nostre capacità in un mondo così innovativo tecnologicamente ma anche col per le sfide che sarete dal punto in altri campi per esempio quello climatico
E porre negli ultimi tempi
Nonostante questa tendenza del alla situazione finanziaria meno
Meno accomodante
Gli investimenti delle imprese sono cresciuti in Italia e sono cresciuti quasi di di del venti per cento dalla settantanove oggi affronterà di quattro cinque per cento dei Germania Francia nessuno lo complesso i paesi più più avanzati europee quindi cioè ci hanno risposto bisogna evitare che si raffreddi in questo si inserisce proprio nel il piano nazionale per la ripresa la resilienza ci sono ostacoli difficoltà eccetera ma è assolutamente vero che le stime che vanno per la maggiore quelle anche la Confindustria sono stime difetti domanda
Molte altre stime ci sono BCE
OCSE Mario
E Banca d'Italia da Manageritalia non solo le ha fatte non solo le ha fatte male anche presentate allungo anche nelle mie considerazioni finali di di due anni fa quella piaceva elemento osservare che cosa dicevamo dicevamo l'impatto al ventisei di questo piano sono due tre punti di PIL
Questo è anche su duecento miliardi che il dieci per cento del PIL in realtà per andare a vedere quanto sia innalza palestra permanente due tre punti
E domanda abbiamo fatto anche un grosso lavoro ricercare capire quanto si poteva fare dall'alto quanto queste avrebbero avuto un impatto
Sull'Offerta i punti sono sei punti percentuali in dieci anni cioè quindi noi andiamo quasi al dieci per cento se
Se questo piano effettivamente consente dimettere da un lato le infrastrutture a disposizione
Delle in prese ma dall'altro con le riforme dare anche la possibilità di utilizzare al meglio e questo credo che sia una una questione cruciale per l'appello come sfida
Non è persa abbiamo e dei rinvii abbiamo una situazione di finanza pubblica è chiaramente crea incertezza anche per come viene letta dei mercati ma sento
è salito il debito sul prodotto di venti punti è ridisceso dei quindici
Poi dopo resterebbe fermo ben per non tenerlo fermo bisogna che quelle valutazioni quelle proiezioni si si si affermi no e l'ultimo punto riguarda riguarda Gelsomina
Ha osservato comma è molto molto nettamente che c'è un gatto nei confronti di Stati Uniti sulla tecnologia beh questo gatto è un gatto lunghissimo se andate a
Vedere un articolo di Andreatta
Del mille novecentosessantotto sono cinquantacinque anni fa sia artisti indizi chiamava tecnologia ed economia riguardava all'Europa non l'Italia e abbraccerà anche prima assai conosceva perché parlava della sfida
L'americana e così via però il punto cruciale è che il ritardo tecnologico enorme e discende in buona parte proprio dal nostro non essere
Uno Stato federale l'Europa non è una federazione è uno un'unione
Risentiamo di questo l'unico pochi elementi federale ci sono forse la Bei un'istituzione che cerca di avere quell'andamento sicuramente la la Banca centrale europea per bisogna fare un grande sforzo in quella direzione terzo
Ringraziamo il governatore Ignazio Visco presso è stato qui e per averci dato il suo prezioso commento chiudiamo con una chiacchierata col presidente Bonomi
Lei nei giorni scorsi ha dato giudizi sulla manovra hanno in della manovra finora abbiam parlato molto poco abbiamo visto una slide di e basta ha dato giudizi Suma significativi sono impreparati sul tema Energia sulla riforma fiscale c'è poco o niente c'è poco e niente sugli investimenti
Si rinuncia investito dall'ATO Offerta vedo che poi in questo momento c'è anche si è aperto un dibattito dentro la maggioranza ecco ci faccia un po'il punto di Confindustria ad oggi a questa mattina
Sulla sulla manovra appunto lato
Energia e misure per il rischio energia che lato investimenti
Noi abbiamo definito la bozza di manovra che abbiamo visto ragionevole cioè ragionevole rispetto a quelli che erano stati degli annunci iniziali
E ragionevole perché comunque pur essendo una manovra che lavora su una buona parte sul deficit comunque è stata contenuta negli aspetti di utilizzo di finanza pubblica
Non abbiamo sempre detto che per noi dal nostro punto di vista gli obiettivi questa legge di Bilancio dovevano essere tre
Il primo era il supporto alla potere d'acquisto delle famiglie sapete che Confindustria sempre sostenuto negli ultimi anni
Un taglio contributivo del cuneo fiscale a favore dei lavoratori dipendenti soci trentacinque mila euro perché è innegabile che questi crediti a causa dell'amento delle materie prime amiche costi energetici che sono poi scaricati
Sul sui via prodotti e dovuto all'inflazione hanno visto il loro potere d'acquisto diminuire
E quindi in un Paese dove abbiamo una tassazione superiore sul lavoro che sulle rendite finanziarie ritenevamo corretto fare un intervento in questo senso e su questo la conferma del taglio del cuneo contributivo per noi è positivo
Anche se non strutturale brevemente a auspicavamo un intervento strutturale
è una manovra che lavora sul lato delle famiglie lo ricordava il dottor Fontana il sessantotto per cento della bozza che noi abbiamo visto sono interventi a favore delle famiglie solo l'otto per cento e dedicato agli interventi
Sulle imprese secondo noi questo è una deficienza perché la seconda parte che ne chiedevamo era uno stimolo forte Investimenti cioè
Tutta la mattina che noi stiamo richiamando uno stimolo forte agli investimenti
Secondo noi Investimenti che devono essere non generici ma peraltro finalizzati perché dobbiamo agganciare le transizioni che sono ineludibili cioè non sono in discussione
Anche se poi su questo magari qualche riflessione bisogna farla perché continuiamo a parlare di nuovi obiettivi nuovi traguardi
Ma qualcuno si ricorda del della direttiva venti venti venti
Li abbiamo raggiunti quegli obiettivi
Stiamo già parlando di quelli nuovi
E magari ogni tanto fare anche un punto della situazione capire se siamo arrivati ma assorbe questo poi magari se ci sarà tempo fa lo approfondiamo
Quindi tema è stimolare gli investimenti finalizzate le transizioni Green e digitali Investimenti è stato ricordato anche un passaggio quando il tema de la difesa
Ritornato di grande attualità con quello che sta succedendo nel mondo
E un'attenzione alla a quello che il tema di il del settore energia intensi tre perché purtroppo lo io concordo su quello che diceva il il governatore Ignazio Visco mercenari dobbiamo guardare una dimensione globale
Molto il mentre noi siamo un Paese che abituato a guardarsi l'ombelico non guardare l'orizzonte e non imparare mai dalla storia
Perché se guardiamo cinquant'anni fa
Lo ricordava sempre governatore dello choc energetico cioè ottobre del settantatré
Guerra dello Yom Kippur
Non è che qualcosa di nuovo
Siria Egitto aggrediscono Israele che si fa trovare impreparato ma non voglio entrare in questi temi
E cosa succede i Paesi della lega araba aumentano il prezzo del petrolio per finanziare quella guerra
E lui entrano in crisi in crisi domeniche a piedi ero ragazzino me le ricordo
L'inizia uno studio lo studio l'utilizzo del gas nell'industria che non era mai utilizzato
Si parla di nucleare anche qui al tema che non voglio aprire però dico questo perché perché oggi noi ci troviamo di nuovo in una situazione del genere dove dal punto di vista strategico dobbiamo capire cosa sta succedendo
Noi lasciamo le forniture dei Paesi arabi per le primavere primavera araba ci spostiamo sulla Russia
Scoppia guerra russo crani diciamo non possiamo avere il quaranta per cento di forniture gas da un paese
Oggi noi dall'Algeria abbiamo il quarantacinque per cento di forniture di gas
L'Algeria cosa farà e in base a quello che farà l'Algeria noi comici posizione Remo quindi strategicamente qualche riflessione sui temi energetici va fatta che va fatta proprio perché come diceva il rapporto negli ultimi due mesi abbiamo visto raddoppiare di nuovo il costo del gas
Siamo oltre cinquantuno
Non è il picco di trecentoventitré di agosto dell'anno scorso ma è una tendenza che sta di nuovo mentale e questo ovviamente influirà quindi anche questo punto se non condono i va implementato quello che diceva presidente Padovan cioè indebolimento della crescita non rientra fra il tritacarne brunito degli investimenti è ben chiaro ed è chiaro da tanti anni
Non vediamo interventi strutturali su questi tre temi ecco è questo che per noi
La mancanza in questa legge di bilancio
Piene RR se non sbaglio
Una parte dei delle misure e degli investimenti in Russia cinque punto zero fa parte di quelle centoquarantaquattro revisioni su trecentocinquanta obiettivi che sono che sono in ballo
Il presidente Mattarella l'altro giorno ha definito piene era un Piano Marshall
Non so se in marcia la famiglia Marshall come Lapresa perché purtroppo la definizione giusta ma rapportato al come come sta gestendo non non va proprio ecco qual è il suo punto di vista
Evidente è stato detto da tutti di scarsa stamattina l'importanza del Piano nazionale di riprese resilienza ci mette a disposizione
Oltre duecento miliardi di Investimenti se poi lo subiamo anche i fondi di coesione il settennato di fondi coesione
Parliamo di qualcosa come quattrocento mi più di quattrocento miliardi nei prossimi sette anni
In un momento in cui stiamo ovviamente dicendo che abbiamo causa coprite tutto un debito pubblico sommato a quello del che avevamo nei decenni scorsi accumulato e ovvio che stiamo parlando di investimenti molto importanti
Investimenti però che si devono scaricare a terra bene
E velocemente
Il poter contare su quei finanziamenti del piano del piano sarà il presidente che sono stati spostati lo ricordava nel
Nel nella sua relazione il direttore Fontana vorrebbe dire un un per cento in più
Nel ventitré avrebbe voluto dire zero otto nel ventiquattro
Ricordo che noi abbiamo utilizzato ventiquattro miliardi due su ventiquattro e mezzo il novantanove per cento ad oggi ma ne abbiamo spostati diciotto miliardi al prossimo triennio questo per dire come stiamo utilizzando oggi i fondi però perché è importantissimo
è importantissimo perché ci mette a disposizione quei soldi per fare gli investimenti in infrastrutture che sono fondamentali per il Paese ma soprattutto noi pensiamo di stimolare investimenti per le imprese oggi sono legati a quello che diceva lei manca alla somma del re Power you quindi di poter contare su fondi che possono arrivare dalla rimodulazione del Piano nazionale di presidenza dunque delle parole Riu potrebbe effettivamente far partire quel piano industria ci in quel punto zero che sarebbe per noi fondamentale per mantenere una competitività che in questo momento è fortemente a rischio
La percentuale di investimenti per me si traduce poi in percentuale di competitività rispetto a Cina e Stati Uniti che c'ha annunciato una sfida
Molto forte
Quindi è ovvio che c'è un'attenzione da parte nostra molto molto sentita su questo tema
Speriamo di poter contare velocemente su questi fondi ad oggi non abbiamo ancora però una disabile visibilità e questo per un imprenditore che deve fare investimenti ovviamente non aiuta
Parliamo proprio degli imprenditori cioè molta preoccupazione sulla base attorno al credito
Abbiamo sentito la risposta del presidente Padoan
Volevo sapere quanto estesa questa preoccupazione
Se siamo già al punto che dicemmo dalle servono soldi per la LIPU per circolante
E come est che misura si possono prendere per arginare questo rischio
Ma anche qui ancora noi viviamo già decenni di tassi negativi che era francamente impensabile tra un sistema
Poi quando ti ci abitui diventa difficile in quel decennio l'imprenditore ha investito non così tanto come avrebbero potuto ma queste poi bisogna fanno avvisare il perché cioè quali erano le condizioni di mercato il tutto però questo va riconosciuto
Oggi i
Ci troviamo gli con una generazione di imprenditori
Che non ha mai aprirvi di vissuto l'inflazione chi conosce entrata al mondo del lavoro l'inflazione era oltre il venti per cento
Non dico che queste facile da affrontare anche psicologicamente però l'abbiamo vissute conosciuta c'è una tratta molto importanti imprenditori che non ha mai vissuto questa infrazione
Non non sembra banale ma psicologicamente io me ne sono accorto ha ha ha un impatto detto ciò i dati ci dicono che noi siamo al momento in una normalità di credito
Siamo abbiamo avuto una bolla siamo tornati in una normalità
Quello che personalmente ma credo su su cui bisogna fare una riflessione il rapporto che c'è stato tra impresa e il sistema bancario posso Covi e quello nuovo che sta a Trento cioè nel momento in cui affrontiamo il corvidi lo Stato interviene con garanzia
E quindi il sistema bancario danno spunti di sassi è abituato ad avere la garanzia pubblica
Che mitiga va tutto adesso verrà meno
Io credo che anche il sistema bancario debba tornare a fare banca
E non pensare di continuare ad a vere la garanzia pubblica
Questo secondo me il vero snodo che oggi c'è nel rapporto questo spaventa l'imprenditore magari lo spaventa di più di quello che dovrebbe essere ma il dubbio di cosa succederà dopo
E non ha vere una risposta positiva o negativa che sia e quello che in questo momento
Complica di più il la propensione del rapporto tra impresa il sistema bancario ecco su questo credo che dobbiamo avere la capacità entrambi di di lavorare insieme
Un'ultima domanda chiediamo ieri l'Istat sui primi nove mesi a ha detto che la distanza tra la dinamica dei prezzi e quella delle retribuzioni supera ancora il cinque punti percentuali
Noi abbiamo visto che il rapporto del CSC ci dice due cose che prevede nel ventiquattro un aumento del costo del lavoro ma soprattutto prevede un peggioramento del gruppo
Ecco qual è l'oroscopo due mila ventiquattro quindi di costo del lavoro Clup
E quindi come si può gestire visto presente il ventiquattro c'è già contratto metalmeccanici che scade per dirne per dire più importante
Qual è la sua
Ma
Anche qui io condivido la
Le preanalisi che ha fatto il il governatore di Bankitalia cioè dobbiamo basarci sui dati
Se ne vorremmo successo dal due mila al due mila diciannove quindi prima del Covent prima per Comit abbiamo situazioni molto disallineate ma anche su questo Point perché anche dopo come ci dice qualcosa
Cosa è successo a livello italiano parlo della manifattura ovviamente la manifattura riconosciuto un aumento salariale in questi trent'anni del diciotto virgola nove per cento
Rispetto o non mento di produttività del diciassette virgola tre
Cioè quindi la manifattura ha riconosciuto in vent'anni più aumento salariale della produttività che ha ricevuto in cambio produttività è un tema che qui in Italia non si parla poi però vediamo gli affetti sulla competitività
I nostri competitor quindi Francia Germania e Spagna la Francia aumentato i salari del diciotto virgola sette quindi meno di noi così come hanno fatto Mino Dinoi Germania España sui salari Germania diciassette nove Spagna dodici
Quindi la manifatture italiane qualche inventano riconosciuto limiti salariali più alti in percentuali in Europa la produttività in Italia diceva è stato diciassette virgola tre in Francia è stato del quarantacinque virgola sette in Germania del quarantatré virgola nove España del quarantotto virgola nove
Cioè sono dei dati impressionanti impressionante
Se guardo cos'è successo nell'ultimo triennio post corrida
La
L'aumento dei cosiddetti profitti
E per profitti in Europa si intende il molla giusto per dare un parametro di bilancio
Sono aumentati della in in media in tutta l'economia dell'otto per cento con un aumento dell'otto per cento quindi in Europa la media tra salario e aumento di profitti è stato identico nella manifattura europea
L'aumento è stato del quattordici per cento di profitti e dell'otto per cento dei salare quindi in Europa c'è stato chi avuto profitti maggiori ma la manifattura italiana
I profitti questo triennio sono diminuiti del cinque per cento e sono intatti i salari del sei per cento
Quindi di nuovo rispetto al momento minore dei profitti c'è stato aumento salariale
Questo lo dico perché si racconta invece che tutta la situazione uguale in tutta Europa non è così
Questo cosa vuol dire che vuol dire che vengo nuda sui dati perché sono significativi per dire cosa decidiamo noi
In questo momento l'abbiamo fatto delle proiezioni di cosa succede
Tra il taglio del mantenimento del taglio del contributo del Coni no del tali contributi del cuneo fiscale più il taglio delle aliquote IRPEF vorrebbe dire che una diciamo chi percepisce un reddito di trentacinque mila euro avrà un aumento netto in mille quattrocento euro lordi
Quindi è una mensilità in più
Non è strutturale come l'ASPI chiamo ma non esita in più
Alle imprese non è venuto niente
Le imprese non hanno avuto dalla legge di bilancio
L'ho detto prima niente sono di fronte un aumento dei costi dell'Energia
Siamo di fronte a una contrazione del commercio internazionale
E quindi è ovvio che questa cosa non può non essere tenuta conto nei rinnovi contrattuali perché se l'idea è quella di partire da piattaforme sindacali di aumento di quattrocento euro
A fronte fra l'altro di zero scambio sulla produttività
è impensabile che le aziende possono reggere
Peraltro come si è detto in cui in questa sede il PIL tutta stamattina noi dobbiamo fare degli investimenti importanti per le transizioni
Che col due numeri lo dice la Commissione europea per agganciare gli obiettivi
Di transizione ecologica servono tre mila cinquecento miliardi di investimenti e non rompa
Seicentocinquanta sono quelli stimati per l'Italia il piano nazionale di ripresa residenza che ne consideriamo essere un piano molto importante a secondo di come vengono classificati venete tre sessantacinque settanta
Vuol dire che mal contati cinquecentottanta miliardi di investimenti e devo fare famiglie e imprese
I numeri non si tengono
Anche noi siamo imprenditori siamo uomini di numeri il cui i numeri non si tengono insieme quindi nel rinnovo dei contratti bisognerà fare alcune riflessioni perché se da una parte ci saranno stima gli investimenti ci sarà la possibilità
Se no col sindacato dovremo trovare una piattaforma comune
Perché noi dal periodo del colpite in poi
Nelle leggi
Di bilancio che si sono susseguite io mi ricordo sì disse faremo il taglio prima alcune a favore dei lavoratori e non eravamo d'accordo poi l'anno dopo sarà quello delle imprese e quelle imprese non è arrivata
E ricordo oggi che il cuneo fiscale lo paga due terzi le imprese e un terzo il lavoratore
Quindi manca un pezzo
Dire bene
Ricoprire bene per quanto riguarda la nostra mattinata di lavoro nel senso che abbiamo lavorato con scrupolo nel mondo succedono tante cose non è facile entrare con la testa giusta
Rispetto alle cose che abbiamo discusso oggi perché ci rimane lecco dei delle delle Chibiusa dei telegiornali
Però noi abbiamo fatto il nostro piccolo o grande compito che
Che c'eravamo dati è questo si aspettavano io ringrazio il non speaker il di relatori il governatore il presidente di Confindustria per aver limato questa nostrana proficua discussione grazie