"AlimentiAMO la speranza". Collegamento con Leandro Bracco sul suo pellegrinaggio di carità in Africa

Martedì cinque dicembre buongiorno stimolando Bracco e mi trovo in Africa nello specifico nel regno di sua Tiny per quanto riguarda
Il pellegrinaggio di carità Tanzania Mozambico che si intitola alimentiamo la speranza e che ora oramai e agli sgoccioli avendo preso avvio il venticinque marzo scorso quindi oltre otto mesi fa
Otto mesi fa appunto era il venticinque marzo quando cominciai quando cominciato a camminare partendo dal sagrato della Cattedrale di Dodoma che la capitale della Tanzania finora ho attraversato in solitaria a piedi
Sei Nazioni che sono appunto la Tanzania stessa e poi il Malawi
Lo Zambia lo Zimbabwe il Sudafrica e appunto il regno di sua tini dove ora mi trovo e il cui confine varca euro oggi per entrare nell'ultima nazione del pellegrinaggio che sarà il Mozambico sinora le mie le mie gambe hanno macinato oltre cinque mila chilometri e ne mancano circa duecento o poco meno per arrivare se Dio vorrà a Natale presso la cattedrale dedicata all'Immacolata Concezione di Maputo che la capitale del più del Mozambico
Ricordo a questo pellegrinaggio di carità Mariano ha un duplice scopo da un lato smuovere scuotere le coscienze
E dall'altro a cogliere quanto più denaro possibile affinché possa essere data concretezza
E dunque di Rita a otto progetti di carità nelle sette nazioni che sta attraversando in solitaria a piedi due pare due progetti in Tanzania e un progetto a testa per le altre sei nazioni per un totale quindi di otto questi otto progetti andranno a beneficio di quattro categorie di persone fragili
E cioè i bambini orfani abbandonati le donne vittime di violenza i disabili un progetto attiene anche al reinserimento il Società degli ex detenuti
Ringrazio come sempre radio radicale per il tempo e lo spazio che oramai da oltre otto mesi statica sta dedicando a questa iniziativa di carità questa la puntata numero ventisette dell'inventiamo la speranza
E di fianco a me per questa appunto per questa puntata on ospite veramente veramente gradita si tratta di una suora una suora amante lata
Serva di Maria
Si chiama scorre Enrichetta Monte Magni è una suora originaria della della Toscana della Lucchesia
Ed è si trova qui Ines Batini appunto dal dal mille novecento novantacinque quindi sono oramai ventotto anni ed è una suora straordinaria una persona talmente meravigliosa
Che ho avuto il privilegio di l'onore anche di di conoscere nel durante la mia permanenza
In questa in questa nazione che ricordo e l'unica monarchia assoluta che è rimasta tre cinquantaquattro Paesi dell'Africa ci sono anche altre due uno monarchie che però non sono assolute sono in Marocco monarchia costituzionale e l'esodo una monarchia parlamentare comunque a parte questa breve parentesi questa suora ha un ruolo molto importante perché finora in a oggi Ines Martini le strutture le case delle suore Mantellate Serve di Maria sono sono trent'e si trovano ovviamente in tre luoghi differenti fra loro una Baban è che è una delle due capitali di questo di questo regno e poi c'è anche un'altra nelle località che si chiama Pica Speak un'altra ancora nella località di Stelluti io do il benvenuto a porre etichetta Monte Magni grazie suora per la sua disponibilità e Buongiorno innanzitutto prendono
Allora
Suor Enrichetta ci vuole vuole raccontare a agli ascoltatrice agli ascoltatori di radio radicale qual è stato un po'il suo il suo percorso che l'ha portata a cui appunto in questo regno che fino a cinque anni fa si chiamava suo filande lei mi ha permesso di dire di dire prima quando prima di registrare questa intervista lei in classe classe quarantasei
Appunto vive qui dal dal novantacinque io lascio alle birre e lavora qui dal novantacinque io lascio a lei la parola se ci può raccontare un pochi esporre Enrichetta Monte Magni
Allora sono una suora molto semplice
Che non ha fatto mai grandi cose e tuttora non ne faccio
Però quello che posso dire è che qualunque cosa io abbia realizzato un fatto l'ho fatta con tanto amore
Per il signore e per i miei fratelli e sorelle
Da mia vocazione missionaria partita diciamo da lontano forse non mi ero a Consob non ero a conoscenza
Ma a un certo punto quando alle superiori mi hanno detto cosa se io ero disponibile anche andare in Africa
In un primo momento ho taciuto perché volevo sentire la mia mamma che era rimasta ormai era già vedova però anche un altro momento io parlando con la mia mamma lei dice io l'ho sempre saputo che tu saresti andato in mezzo a quei bambini
Così mi sono preparata ho studiato l'inglese hanno in una scuola a Roma e sono arrivata qui
Quello che ho trovato è veramente differente da quello che uno può pensare quante in Europa Condemi in Italia
Però la gente molto disponibile aperta regole veramente Kolaj tenta il sei
Cioè rispettosa delle suore ora il tempo è un po'cambiato da quando io sono arrivata perché i giovani anche loro stanno cambiando ma rispetto Perrelli le persone c'è ancora qui
In linea di massima
Cosa faccio io qui come già detto all'inizio io faccio delle semplici cose mi rendo utile nella comunità in cui sono ok svolgo un c also anche in parrocchia attività parrocchiali esempio preparare per Rio carestia preparare i fiori lavare le le cose che necessitano per la loro
Per la liturgia
Per l'Eucarestia
Ma lo faccio ripeto con tanta volontà con tanto amore solo per il signore perché è lui che mi guida veramente io non ho delle grandi aspettative ripeto
Faccio le cose di tutti i giorni quello che uno potrebbe fare in una famiglia perché la comunità per me
è come una famiglia
Dovevano deve fare il compito che lei ha affidato
Però lo deve fare corresponsabilità con amore con gioia e questo lo posso affermare davanti al signore che mi è testimone che io l'ho fatto che continua a farlo
Non importa secondo me quello che uno fa ma come non lo fa
E se in ogni cosa ci si mettiamo pure questo riparata di ogni cosa
Io non vado in cerca di di chi le persone mi approdi Sconochini dicano brava o anche se mi fa piacere quando qualche volta sento questi apprezzamenti
Però realmente io quello che voglio e mi interrogo signore cosa di ci tiene
Sei contento della mia vita consacrata
Diciamo che
Quello che che lei ha detto suor Enrichetta mi dà ulteriore dimostrazione della sua umiltà perché io dico questo perché perché ci ascolta suor Enrichetta Monte Magni e la superiora del del convento di Baba né delle suore Mantellate per quei pochi che non lo sapessero la superiora una sorta di di coordinatrice quindi anche un ruolo di responsabilità detto questo io odio vorrei sottolineare un aspetto perché da quello che lei mi ha detto che suor Enrichetta Monte Magni prima di arrivare qui in in questo regno di Frattini in Africa nel novantacinque per ben diciannove anni è stata una maestra ha insegnato in in tre località differenti per dice appunto per una quantità di tempo veramente notevole appunto diciannove anni
In virtù di questo suore Enrichetta io le chiedo quali sono in base alla sua esperienza le differenze maggiori a livello di didattica tra la nostra Italia e questo Paese dove ormai da quasi un trentennio del lavora e dire
Ok in Italia io ho insegnato tutte le materie perché insegnava nella scuola elementare
E Miccoli termico mi coadiuvavano Ealing la collaborazione con i genitori con l'insegnante di inglese di ginnastica
Però Rolla titolare della classe facevo tutto io diciamo così
Posso dire che ho avuto un'esperienza bellissima nella scuola tanti genitori mi hanno aiutato venivano parlare del loro lavoro del loro
E quindi i ragazzi si sono diciamo aperti specialmente un anno intero una coppia venuta a fare teatro
E i ragazzi ho potuto notare che si sono aperti tutti nessuno escluso
Anzi poi questo li ha fatti maturare e così altri medici tassisti perché non non chiamavo soltanto le persone diciamo così come medico ma anche proprio quelle più semplici quelli che noi possiamo dire
Che i mestieri sono quelli un pochino che non non stanno in ufficio
Oppure hanno persone così
Quindi è stata un'esperienza molto bella egli sappiamo che in Italia c'è l'orale l'ho scritto poi tante altre cose e qui i ragazzi e siccome l'insegnamento specialmente nelle superiori
Di stile inglese quindi loro ascoltano insegnanti ma
Non hanno proprio l'orale come in Italia
E quindi poi fanno dei testi ma non so io però qui imminente o sono andata sempre in nelle elementari
Ho insegnato religione
Arte perché mi piace tanto fare educare alla creatività dei ragazzi e poi facevamo anche una mostra che veniva molto apprezzata dai genitori naturalmente ora non non sono più nella scuola
E la differenza è che qui i ragazzi
Tema non la disciplina
Perché se non vengono un pochino ora un po'meno ma se non l'insegnante aveva poteri anche di dargli qualche strafalcione oppure
Ecco dai dei panni cimenti
E in Italia bisogna stare molto attenti ragazzi sono un po'norme più meno disciplinati e ok
Quindi io ho trovato questo di differenza poi si sa i bambini sono sempre i bambini e quindi gli piace giocare gli piace chiaro chiacchierare così
Ma questa è la differenza notevole che io ho o no o notato qui
Più rispetto per la disciplina cui è molto meno in Italia dunque si un'ultima cosa suor Enrichetta e poi la ringrazio il visto che lei è stata in in tre strutture differenti babbani txt che Ende e assoluti
Mi vuole raccontare brevemente una nel dotto che in quel in questi quasi trent'anni di vita di sua vita africana l'ha colpita parecchio e che che lei sa non dimentica che non si dimenticherà mai terre
Le l'arricchimento o anche magari per il valore morale che questo avvenimento che lei ha ha vissuto le ha gli ha trasmesso
La prima appena arrivate in Africa sono andata del le suore specialmente un'infermiera mia portate con lei in una casa dove c'era una signora anziana che dormiva sulla stuoia
Faceva fatica ad alzarsi e in una casa dove
C'era il focolare il fumo
Fuori pioveva ricordo questi sono le prime impressioni pioveva e sono entrata in questa casa
Perché non Capanna perché per loro è la casa quindi Rispetto anche non dire Capanna io non l'ho mai detto ma casa però una una casa fatta di di paglia con Dematté d'argilla
Questa signora stava sdraiata su una master con una stuoia perché potete immaginare che in una stanza piccola
C'era tutto dal focolare
Alla alla branda alla brandina Man questa non aveva la brandina aveva solo la stuoia e scatoloni per poter mettere quei poveri investiti
Una pentola lì sul fuoco con poca Brancher sotto io mi fumo che mi mi faceva male mi faceva piangere perché faceva male
Poi questa signora qui che quando mi sono avvicinato e io non sapevo la lingua però è è anche vero che è il modo con cui si avvicinano le persone con quello che gli si trasmette con gli occhi
Che il loro capiscono che vi vogliamo bene che gli siamo vicini
Questo è stato un impatto così forte così terribile che quando sono andata in convento sono tornata in un convento ho detto
Ma signori così ho fatto io per a vere una stanza una cameretta con lei quarta dico quelle persone come vivono io non riuscivo innanzitutto sono sicura quella notte non ho mai tornita pensare a questo
Poi l'altra volta sempre questa signora qui quando piove le case sono fatte di con la ciglia e di matto nove di Spalletti di legno
Questa casa è crollata
Poi la signora è morta
E io quando ho visto che lui non c'era più che quella casa era crollata mi sono sentita come colpa del cuore quando non l'ho più vista questo è stato un fatto un altro fatto è stato che una famiglia mentre passava per la strada
è stata fermata dalle persone poco buone direi che gli hanno messo dei dei sassi attraverso così la macchina ha perso l'equilibrio e si è e delle persone hanno cercato di derubare questa famiglia
Il marito
Scappato nel bosco perché assunti noi siamo in un posto un po'isolato
E scappato nel bosco la mamma e il bambino ha incominciato a piangere perché queste persone hanno sparato e hanno preso la moglie di striscio e la gamba del bambino
Due anni aveva il bambino
Da signora rimasta Pancaro il girovagare in questo bosco prima di trovare la clinica Nostra
Per due ore si che il bambino ha perso tanto sangue quand'è arrivato alla clinica io ricordo che la signora ha fatto di tutto per rianimare questo bambino che era bellissimo
Due anni di un bel bambino paciocconi si vedeva che non aveva patito
Ma affatto il fatto ma questo bambino non ce la fa
Idem morto
Io non so cosa ho provato in quel momento a vedere quell'esserino così così piccolo anche adesso che l'ora contorni comunque
Gli ho detto ma è possibile ma perché queste cattiverie a questo perché questo bambino così bello tolto alla sua mamma il suo papà
Il Papa poi ha raggiunto
Anche lui la clinica dopo tanto tempo m'era ridotto male
E dopo si sono curati in una poi ho perso diciamo contati contatti
Io suor Enrichetta anche per me dopo aver ascoltato questo suo racconto non è non ne compie non è semplice
Riprendere la parola io comunque la la ringrazio molto per la sua disponibilità veramente esemplare ricordo
Ho intervistato suor Enrichetta Monte Magni una suora italiana originaria della frazione di Barga cerchia che è una frazione del comune di Massarosa in provincia di Lucca in Toscana
Questa suora vive appunto qui nel Fatini in questo regno africano dal dal novantacinque quindi sono ventotto anni
Grazie suor Enrichetta io concludo questa puntata la numero ventisette di alimentiamo la speranza chiedendo cortesemente all'ascoltatrice e gli ascoltatori di connettersi per favore assi tolto come punto net
Cliccare sull'iniziativa alimentiamo la speranza Leandro fora Africa e lì troverete il codice IBAN perdonare denaro
Io per la mia persona non trattarlo assolutamente nulla tutto il denaro che le persone in buona fede andranno a a donare sarà interamente devoluto per dare vita a questi otto progetti di carità
Nei sette Paesi che sto attraversato attraversato che sto attraversando e che attraversa ero a piedi uno di questi progetti riguarda appunto il regno di e Sabatini
E il progetto è stato redatto appunto dalle suore Mantellate Serve di Maria di Pistoia di cui suor Enrichetta
Monte Magni e una appunto fa parte di questo di questa congregazione interreligiosa
Ci sentiamo dunque la settimana prossima per la puntata numero ventotto di alimentiamo la speranza e ancora grazie a Radio Radicale per il tempo e lo spazio che mi ha che ormai da oltre otto mesi mi concede nell'ambito della propria programmazione alla settimana prossima grazie