Cinema&cinema: "Perfect days" di Wim Wenders

Un saluto agli ascoltatori di radio radicale
In un bel film di Kiarostami intitolato il sapore della ciliegia un personaggio che aveva in animo di suicidarsi racconta che prima di compiere quel gesto definitivo
è salito su un ciliegio aveva assaporato uno dei suoi frutti e da quel sapore aveva ricevuto una specie di illuminazione aveva visto la propria vita da un diverso punto di vista
E così aveva deciso di continuare a vivere
Questa storia mi è tornata in mente assistendo all'ultimo film di Wim Wenders intitolato Perfect day is
In effetti la vita del protagonista è raccontata in modo da poter essere considerata da due punti di vista opposti sarà lo spettatore scegliere quale quello secondo lui più aderente alla verità
Per certi versi è una condizione di vita che potrebbe indurre allo sconforto forse perfino a propositi di suicidio
Si tratta di un uomo giapponese di mezza età che vive completamente solo
Senza amici senza relazioni sentimentali emarginato dalla propria famiglia per qualche tempo tra amici Carlo una nipote ma poi la sorella dell'uomo andrà a riprendersela accentuando in cui il senso della propria solitudine e svolti dalla mattina alla sera un lavoro che almeno ai nostri occhi gli occidentali non li procura prestigio sociale è impiegato in una ditta che si occupa della pulizia dei bagni pubblici di Tokyo
In giudizio che da lui steso della propria vita non sembra positivo quando la nipote che gli è affezionata dichiara che vorrebbe somigliare a Luís lurida ammonisce in tutta sincerità a non pensarci nel vino
Eppure l'originalità e il fascino del film di Wenders e che questa cronaca di vita in cui non risalta nessun fatto eccezionale neanche lontanamente romanzesco
è filtrata da un secondo punto di vista che la viabilità completamente
Il lavoro che svolge l'uomo e forse umile ma è comunque certamente di utilità pubblica
Ed egli lo compie in ogni singolo gesto con il massimo scrupolo
Non viene mai meno al dovere della cortesia nei confronti degli utenti dei bandi tanto che in caso di necessità interrompe le pulizie senza risentimento per consentire l'accesso il suo lavoro gli consente momenti di pausa in cui lui che conserva uno sguardo fresco può perdersi a osservare la natura e il mondo circostante
Sul suo furgone ama ascoltare i nastri delle sue canzoni preferite e la sera sul suo letto legge qualche pagina dei suoi scrittori preferiti come Faulkner o Patricia Highsmith
Della sua solitudine autosufficiente non soltanto da un punto di vista pratico ma anche emotivo
Tanto che disteso nella sua camera mentre dalla finestra filtrare la luce del tramonto può capitargli di sentirsi completamente appagato come se il giorno che ha vissuto fosse stato un giorno perfetto
Certo in una simile rappresentazione c'era il rischio di creare un personaggio edificante che incarna se una certa idea del bene destinato all'ora per cui sto assembrati un po'irreale
Non è un caso che si tratti di un giapponese che richiami un ideale di serenità buddista e che sia messo a contrasto con un suo giovane assistente più squilibrato incostante necrotizzato dall'uso del telefono cellulare e dei social
Ma il rischio dell'imposizione e ideologica di una morale è in gran parte scongiurato nel film dalla forma aperta enigmatica del racconto chiaramente appunto due punti di vista opposti un'ambiguità che si riassume nell'immagine conclusiva del film in cui il protagonista allo stesso tempo piange e ride prima era stato presentato al Festival di Cannes dove il protagonista l'ha vinto il premio come migliore attore
Ed esce ora nelle sale distribuito dalla Lucky Red dunque perfetto Dennis di Wim Wenders un saluto da Gianfranco Cercone