Presentazione del libro di Valentina Calderone e Marica Fantauzzi «Il carcere è un mondo di carta» (Momo Edizioni)

Alla buona sera buonasera tutti a tutte
Inizierei con un applauso per
Le nostre Oderisi e l'assenza dice troppe leggi Manconi è un ringraziamento ovviamente ha alla Feltrinelli che è un travolta ci ospita Nadia Ibra e le librerie che fanno sempre un gran lavoro qui dentro
Siamo tanti però ci sono ancora dei posti sparsi quindi prendete lì
Prendetevi con il criterio di chi mena di più si prende il posto migliore
Allora io faraona brividi sente diciamo però l'inizio e cercherò un po'di gestire gli interventi che sono molti e anche le cose da dire sono molte però appunto è un libro pieno di persone come spesso nei diciamo i libri sono sempre qualcosa di collettivo particolare questo ha molto di collettivo non soltanto perché l'ha fatto ma per quello che porta dentro di sé
è un libro della collana Libri Monelli di Momi dizioni che perché non la conosce
è una realtà nata da quasi cinque anni e che in particolare
Ha voluto concentrare il proprio lavoro sul diciamo il mondo dell'infanzia dei ragazzi delle ragazze dei giovani adulti e non solo perché la facciamo anche molto altro
Però in particolare ha voluto fare sta cercando di fare un lavoro di cultura quote che noi chiamiamo radicale
Per radicare intendiamo andare alla radice delle questioni cerchiamo di fare quei libri che sono noi oggi mancano anche nel panorama della cosiddetta letteratura dell'infanzia ma non solo e che in qualche modo cercano di affrontare delle tematiche che sembrano essere un po'scoperte
Scoperti nel senso vengono coperte da da contenuti e e qui e ovviamente diciamo dentro questa collana che libri Monelli
Noi oggi non poteva non esserci un libro come quello che oggi andiamo presentare il carcere a un mondo di carta parleremo anche del perché si chiama così del come lo hanno costruito come l'hanno pensato come Ginevra già messo tantissimo del suo e come possano arrivare sia la prefazione di Giusi Palomba sia la postazione del Prof Luigi Manconi
Il contesto in cui questo libro si va a inserire è quello di un Paese che purtroppo come dire negli ultimi anni riuscito a sempre più a peggiorare sì
Anche dal punto di vista della di del dibattito pubblico e di quello che è il livello del dibattito sul tema non solo del carcere
Ma in generale anche tutto ciò che è legato alla sicurezza la legalità e così via che purtroppo ha degenerato sempre di più quindi un atteggiamento sempre più forcaiolo sempre più bigotto sempre più tra virgolette perbenista
Che però voleva prendersela sempre con i più deboli questo tendenza purtroppo non mi pare sia retrocedendo al contrario il tema che a fronte libro in tema dove non c'è per nulla consenso
E anche laddove si è provato con battaglie che anche negli ultimi tempi sono state accento come quella sul quarantuno bis caso Cospito o altre importanti
Tematica adesso anche la questione legata appunto alla vicenda di Ilaria salisse ti mettono al centro il tema della detenzione del di come Iris vanno usati di che cosa sono gli strumenti diciamo
Ai così detti anche legali che si legano alla alla libertà o meno della persona
E purtroppo lo stesso Paese dove come dire
Si dice che ormai non si può più dire niente per cui si sentono come dire
Di non potersi esprimere allo stesso tempo gli stessi che parlo di questo che Paroli piegarsi al culto receda su quelli che sanno tutti i giorni davanti revisioni e parlano tantissimo e quando gli si dice qualcosa loro sono i primi invece a offendersi e fare a passare nel ruolo della vittima
E ha allo stesso tempo no a denunciare fare questa questo tipo di di diciamo di attività
E e e per cui il tema diciamo che che loro in qualche modo hanno messo l'accento quello del carcere e qualcosa e e non solo quello del del garantismo ancor di più
E tutto quello che che in questo diciamo in questo periodo
Non appunto questo gran consenso da sono riuscite a farlo in una modalità che secondo noi è quella di costruire ricostruire un nuovo immaginario e e soprattutto dà la possibilità a un libro del genere che parla di qualcosa che può sembrare di molto triste di darci la possibilità di immaginare cose nuove ed è qualcosa che va bene per i bambini e le bambine questo libro particolare indirizza da loro ma realtà va bene per tutti
Perché non ha età
Anzi lo consiglio ancor di più agli adulti
Ed è una cosa e ne chiediamo spesso gli odori e le autrici che si occupano di tematiche anche importanti spesso vengono al mondo della saggistica do richiediamo beh se questa questo argomento lo lo maneggi veramente bene devi essere in grado di spiegarlo un bambino una bambina e questo loro l'hanno fatto egregiamente ma in più ci dà la possibilità di immaginare questo perché nel momento in cui lo cominciamo immaginare come sarebbe un mondo senza il carcere ci poniamo il problema del perché esiste il carcere prima di tutto perché esiste perché non lo diamo per scontato a scuola appunto inizia proprio così il libro
Si dà per scontato del carcere debba esistere per forse non è stato inventava gli essere umani c'era già qualche modo e invece ribaltare questa narrazione ci fa anche ma
Cercare di capire perché esiste perché non funziona e cosa si potrebbe fare così come il dibattito per esempio messa tirato fuori da i Black flag Mathers poco tempo fa rispetto al lupo al senso meno della della polizia
Pensare a un mondo senza polizia ci fa a ci costringe a capire perché debba esistere per forza la pulizia e questa questa diciamo ricerca questa questo questa modalità ac ci dà la possibilità anche di immaginare un sacco di scenari diversi ma più di tutto bisogna conoscerli quindi a questo punto visto che probabilmente già sono stato en come dire ho già annoiato passerei direttamente la parola al professor Luigi Manconi che ringrazio ancora per essere qui
Che come dire non pensa abbia bisogno di altre presentazioni iniziare proprio così presentazione grazie
Grazie una sera
Pronto
Grazie una seria
Devo dire che
Da questa presentazione
Provo tre volte poi mi fermo
Vado via
Grazie buonasera
Devo dire che questa presentazione
Per me
è un'occasione di piacere
Addirittura nonostante il tema
Oggetto di questo libro
Un'occasione allegra perché mette insieme
Persone
Molte persone
Con le quali mi è capitato di condividere
Momenti assai importanti
Delle nostre vite
Soprattutto esperienze assai
Formative ma voglio dire utilizzando un termine in apparenza
In o più in alto eccitanti
Cioè occasioni di crescita comune
E soprattutto di riflessione su percorsi
Inediti innovativi
Arditi a volte
Che oscillano tra
La sofferenza di condizioni materiali
Dove
Emerge
Pena e dolori
E
La fantasia dell'immaginazione
Dell'utopia
Della ricerca di soluzioni innovative
E fuori dal senso comune più pigro e conformista ma oltre che un'occasione di piacere un'occasione in qualche modo di imbarazzo
Perché
Se posso usare
Una metafora
Ardita fino all'avventurismo sento questo libro in qualche modo come un frutto del mio seno
Lo avverto cioè come qualcosa
Che
Non solo per
Il riconoscimento che in maniera così generosa le autrici hanno avuto riportare sul libro ma per una serie di associazioni incroci
E comunanze
Davvero considero questo libro come un nostro prodotto
Un prodotto al quale Valentina Calderone e Marika fanta Uzzi hanno prestato
La mente il cuore e la penna
Un testo che appunto fa parte
Di quelle esistenze
Cui sono partecipi alcuni più di uno forse addirittura numerosi dei presenti che è fatto di questa
Via
Che per un verso
E interamente piegata sul dolore del mondo per l'altro verso cerca di emanciparsi se ne con uno sforzo di liberazione
Questo per spiegare il mio sentimento verso questo libro ma
Non mi voglio limitare a questo cioè non voglio semplicemente dire che queste un libro bello e utile
Importante e significativo qualcosa che
Sarebbe davvero importante che circolasse venisse eletto ha commentato contestato apprezzato e amato non solo questo questo libro c'è una virtù
Ed è qui che ancora una volta mi sento coinvolto in maniera
Quasi intima
Questo libro scritto benissimo
Davvero vi invito a leggerlo voce per voce
Proprio soffermandosi e facendo una pausa tra una voce e l'altra per ripensare alle parole che avete letto e per Bush star delle quelle parole
Perché io penso che questo libro sia
Un importante esperimento letterario
Quindi
Vorrei che davvero
Proposito di il carcere un mondo di carta
Si usasse la categoria di letteratura
Ma questo è appunto io credo qualcosa
Alla quale abbiamo dedicato tante energie e tante fatiche
Io ho avuto la fortuna all'avventura e la felicità
Di lavorare
Con Valentina
Ancora quasi adolescente appena passata l'adolescenza sin da allora
E quando Valentina ricordo bene a una mia domanda risalente
Due mila e tre se non sbaglio
Così rispondeva io le chiesi
Sapendo
Quale sarebbe stato il suo probabile destino
Le chiesi ma tu cos'è scritto finora
Lei accenno ad alcuni temi che aveva fatto a scuola io insistevo le chiedevo ma non è mai scritto polizie
Lei non so quanto sinceramente nego di averlo mai fatto e non ha mai pensato un racconto
Il progetto di un romanzo e lei continuava ostinatamente annegare perché insisto su questo punto perché da quel momento la vita di Valentina
Tanto più quando io divenni progressivamente Cecco
Una vita di scrittura accanto alla militanza che a buon diritto comportava
C'era questa costante quotidiana attività di scrittura noi abbiamo sempre scritto tantissimo e quindi è successo che non solo tante pagine
Condivise
E scritte attraverso un intreccio di comunicazioni tra noi di parole ricercate di esasperante e crescente patologia della parola della quale io diventavo vittima
Fino al
All'esasperazione e lei mi teneva bordone
The Coburgo une Valentina mi teneva bordone pensate un po'e
Questa attività che poi divenne in qualche modo costretta perché
Io cominciai l'attività di scrittura fatta di dettatura e quindi molte ore della nostra fitta comune della nostra militanza condivisa erano de di qua e a questo fino alla pubblicazione di quel libro che ha avuto un suo ruolo significativo io credo nel dibattito pubblico italiano che è stato quando hanno aperto la cella
Dove
Riporta bariamo
In forma anche letteraria storie di abusi di vittime
E di battaglie per i diritti
La stessa esperienza solo assai più recente quella che ho fatto con Malika quindi per me
Questa lettura
è stata proprio come dicevo un'esperienza letteraria e questo libro
A mio avviso otterrà
Come si dice funzionale proprio perché l'aspetto narrativo
Che traduce
Un materiale in apparenza e accusi ruvido
E così anche freddo
Così materiale e allo stesso tempo così pesante
La narratività di questo testo e il veicolo fondamentale per garantire lo stesso testo un senso
Una capacità di comunicazione una capacità di espressione di sollecitazione del pensiero
Ecco questo è il mio rapporto come dicevo così intimo con questo testo il fatto di sentirlo appunto in qualche modo un frutto del mio seno anche bah due cose vorrei aggiungere per concludere
La materia carceraria
La sostanza
Della prigionia
La
Proprio struttura
Della detenzione
Evoca abitualmente
Non solo sentimenti cupi
Talvolta ai noi persino opporvi nella crudeltà nella sofferenza inferta
Della chiusura di qualunque prospettiva di qualunque via d'uscita ma in genere
La batteria carcere
Produce e come potrebbe non produrre
Una profonda tristezza
Perché
Il cuore di quella materia e appunto la pena
Parola
Scusi eloquente sia
Per ciò che evoca
Come provvedimenti misure
Condizioni sia proprio per la sua
Sono pulita
La pena e appunto
Il sostantivo del per ideare della sofferenza
Come si protrae nel tempo
La pena nona quasi mai nella sua accinsi ione e del suono che richiama
Il significato di qualcosa di immediato e di qualcosa che si esaurisce in sé
Non è possibile praticamente immaginare
Una pena
Che definisca immediatamente il suo petto il suo termine la sua conclusione la pena e un tempo che trascorre
è una sofferenza che si prolunga e che si riproduce
Dunque fatalmente la materia carcere questo richiama
Una
Inesorabile