Conferenza stampa in onore del 75° anniversario delle relazioni diplomatiche tra Italia e Israele

I dare inizio a questa conferenza stampa conferenza stampa che è stata organizzata dai senatori Lucio Malan e Marco Scurria in presenza di sua Eccellenza l'ambasciatore a lombarda che ringrazio di essere qui con noi
Il senatore Lucio Malan come presidente dell'Associazione parlamentare di amicizia Italia Israele e il senatore Marco Scurria
Come presidente del Transatlantic Enzo vi Israel un gruppo di lavoro sponsorizzato dall'American Jewish Committee che riunisce i legislatori
A livello internazionale e trasversale ovviamente quindi questa conferenza stampa è stato organizzato in onore appunto del settantacinquesimo anniversario dell'avvio delle relazioni diplomatiche tra l'Italia di Israele
Un momento estremamente importante per me particolarmente importante per noi ricordarlo oggi in questi tempi che perché Israele ovviamente non sono affatto facili ed è un eufemismo quindi senza prendere più tempo Tolla parola al senatore Lucio Malan
La prima grande
Grazie buona sera a tutti sono particolarmente onorato di parlare di avere contribuito alla questo questo evento ringrazio tutti i presenti
Avrei voluto salutare con particolare in particolare alcuni degli degli ospiti rischio di dimenticarne qualcuno ma chi parlerà dopo di me magari supplì grandine carenze allora vado nell'ordine di Como sedute vedo presidente dalla Comunità ebraica di Roma presidente
Far loro capire il presidente della Commissione esteri Stefania Craxi presidente del gruppo di Italia Pitagora il senatore Borghi il presidente delle Comunità ebraiche Noemi Disegni
E poi aiuta il presidente della poi Commissione politiche europee l'ambasciatore Giulio Terzi il viceambasciatore di Israele il l'onorevole
Presidente della delegazione OSCE il senatore Alfieri per Benedetta Buttiglione appena parlato adesso e sicure scusate se non se il presidente di presidente di Finmeccanica il generale Graziano e poi gli altri chiedo
Eastern e la senatrice esterni è lì che si si nasconde un po'dietro però c'è effettivamente e e e tutti qua
Il vicepresidente del Senato Marco centinaio che prima era qua adesso anche lui si è messo con
Si è messo molto sobriamente indietro e che mai e in breve saluto saluto tutti quanti detto superamenti scusa di non aver fatto tutto le ed aver mancato qualche qualche nome
Quest'anniversario particolarmente significativo io mi mi piace ricordare che quando sono iniziate le le relazioni diplomatiche
Tra Italia Israele
Israele era già membro delle Nazioni Unite l'Italia lo stava diventando stava diventando in quegli anni per cui diciamo a volte qualcuno diciamo allo Stato di Israele sulla legittimità dello Stato di Israele che peraltro è molto più come dire radicata di quei di questo semplice fatto ma già solo questo e se l'aspetto c'era di ci dice qualcosa di molto significativo
I rapporti fra nostre due nazioni i nostri due popoli sono i rapporti fra due nazioni che a mano la libertà amano lo Stato di diritto l'uguaglianza dei diritti
E amano la pace per sé e per i propri vicini e questa è l'aspirazione naturalmente niente gli italiani degli israeliani e la nostra aspirazione anche a livello internazionale di poter lavorare verso verso la pace cade questo anniversario in un momento molto difficile molto complesso
Controversie su quanto sta avvenendo in queste settimane sono sono molto forti
Ogni opinione in merito naturalmente e legittima ma trovo inaccettabile sentire parlare della quando si menziona la parola genocidio perché il genocidio sappiamo che cose e in particolare lo sanno le comunità ebraiche lo sanno gli abitanti dello Stato di Israele che hanno Ski sono sfuggiti avvolte nei modi più rocamboleschi e difficili a al vero genocidio
Lasciando tantissimi parenti e amici in ogni caso persone che anche se non conosciute appartenente allo stesso popolo e alla stessa
Di solito la stessa fede hanno la sono sono sentite come carne della propria della propria casa
Queste vicende recenti hanno anche visto alcuni episodi che io trovo per usare una parola molto
Anodina
Sconcertanti l'appello di taluni perché non siano ammessi Ilia
Alcun alcun esponente israeliano alla Biennale di di Venezia io lo trovo assolutamente Ina anche questo inaccettabile
è è una
è una
è un aspetto veramente di discriminazione uno può non essere d'accordo con quello che fa il Governo le autorità israeliane Ballack colpa di essere cittadino israeliano io non la sedia c'è stato un caso per certi versi ancora più grave quando qualche mese fa ci furono delle manifestazioni anche violente anche come assalto le forze dell'ordine contro il presunto padiglione di Israele alla mostra di Vicenza sull'arte ora fa quando in realtà non c'era nessun padiglione di Israele ma c'erano alcuni espositori che erano semplicemente e Bray
Cittadini italiani e basta dopodiché fossero stati i cittadini israeliani sarebbe stato grave lo stesso ma qui la loro unica caratteristica era di essere ebrei
Considerato colpa per la prima volta dopo il mille novecentotrentotto in Italia di conseguenza
Di fronte a queste cose
Chiudo il
Qual è il rimedio
Non sempre basta
Ma di certo ci vuole informazione e conoscenza studio che se qui si conoscesse la storia non si direbbero certe cose
Se si conoscesse anche il presente si tenesse presente che la dalle il mondo non comincia per esempio l'otto ottobre ma il sette ottobre dell'anno scorso sono successi fatti
Del tutto diversi da quelli cui assistiamo in questi giorni perché lì
L'intento e ira quello di uccidere il numero maggiore di civili possibili incluso
Donne incluso bambini persone di ogni età nei modi più atroci quello è ciò che dà origine a quanto vediamo oggi che può suscitare che suscita controversie ma non dobbiamo dimenticare che l'origine che l'origine quella per cui io
Ringrazio innanzitutto da casa l'ambasciatore allontana io credo il miglior oppure che possiamo fare è di proseguire questo straordinario rapporto fra i nostri due nazioni i nostri due popoli per camminare nel sempre nella strada della libertà della democrazia e del rispetto delle persone nell'aspirazione alla pace che proprio un popolo che ha conosciuto la guerra in vari modi come quello israeliano negli ultima anzi tutta la vita della dello Stato di Israele
Proprio quel popolo è particolarmente assetato di pace questo è quello che auspichiamo tutti
Grazie senatore Malan per queste parole così pieni di significato adesso do la parola all'onorevole Fassino
Grazie grazie naturalmente
L'ambasciatore del tribunale
Senatore Malan il senatore scorrere tutti
Gli ospiti dico subito chiedo scusa se non potrò SAR marmi per tutta la iniziativa perché ho treno l'ultimo possibile alle diciotto e venticinque rinvio prendo questo treno otto un riesco ad arrivare
A Torino dove ho l'impegno domani mattina presto neanche con l'aereo ci arriveremo
Ma io penso che
Celebrare il settantacinquesimo anniversario della
Lo stabilimento delle relazioni diplomatiche tra Italia e Israele oggi
Si serva a ribadire alcune cose che si si legano molto l'attualità la prima è
Come nacque lo Stato di Israele
Perché la vulgata schede soprattutto in questi ultimi tempi legati alla crisi è stata diffusa e che lo Stato di Israele sia nato per un atto di imposizione sia un sopruso sia qualcosa che non ha legittimità
Con lo Stato di Israele nacque per una decisione come tutti sappiamo delle Nazioni Unite
Che decise che su quel territorio che era fino a quel momento mandato britannico dovessero nascere due Stati
Uno Stato israeliano è uno Stato palestinese lo Stato israeliano nacque lo Stato palestinese non nacque perché i Paesi arabi né contestarono
La mia scelta
Cercando di impedire con la forza la guerra del quarantotto la nascita di Israele
Quindi
Intanto diciamo celebrare il settantacinquesimo anniversario significa ribadire la piena legittimità
Politica e istituzionale della nascente Israele che nasce tra l'altro con un consenso Lene seno Nite larghissimo a partire dal consenso di tutte le potenze vincitrici della seconda guerra mondiale
Che erano del tutto consapevoli c'è una lunga storia del popolo ebraico per avere
Siamo una patria era tanto più un legittimo una legittima aspirazione dopo l'Olocausto
E che quindi era necessario come dire dare esito a quello che conferenza di
Di Santa Margherita di Sanremo con la dichiarazione Balfour con la commissione per e con tutto quello che è avvenuto nel corso dei degli anni aveva fatto maturare e crescere la esigenza di dare una risposta
Istituzionale e statuale ad un'aspirazione e che fu una decisione della comunità internazionale nel suo massimo consesso che furono le Nazioni Unite
Secondo
Oggi c'è chi vorrebbe nuovamente contestare la legittimità allo stato l'esonero con una narrazione
Secondo cui su quella terra sarebbero in conflitto un torto è una ragione
Il torto sarebbe l'esistenza di Israele e la ragione sarebbe l'aspirazione dei palestinesi ad avere una parte questa narrazione è una narrazione falsa
Perché su quella terra coesistono un torto e una ragione ma due ragioni
Perché è una ragione il diritto di Israele a vivere
Nella sicurezza riconosciuto e specifico riconosciuto dai suoi vicini perché è questo il punto
Israele si è riconosciuto da un Paese asiatico importante ma il problema della sicurezza è legato al fatto che sia riconosciuto
Da chi incidere sullo stesso contesto quindi è un vero è una ragione il diritto di Israele a vivere a esistere riconosciuto dei suoi vicini e nella sicurezza ed è una ragione l'aspirazione del popolo palestinese ad avere una patria
Simul stabunt simul cadent
Per lungo periodo e abbiamo avuto tal quarantotto e il novantuno in realtà
La tendenza in entrambi i fronti
A non accettare questa legittimità del doppio diritto perché paletti il palestinese come sappiamo per lungo periodo fino alla revisione dello statuto dell'Oltrepò contestava non esiste il diritto di Israele a esistere
E Israele considerava che il problema palestinese era sostanzialmente al problema dei profughi
Ecco no ecco il novantuno che cambiano le cose conferenza di Madrid che mette le basi in poi di quello che si farà con gli accordi di code con i colloqui di io ho solo gli accordi di Washington fondate esattamente sul principio che esistono due diritti ugualmente legittime che bisogna trovare una soluzione che ne soddisfi la realizzazione
E non a caso oggi per uscire dalla crisi drammatica che si è prodotta in questi mesi viene rilanciato il
Facciamo il progetto di poco
Che oggi sia realizzabile come lo era nel novantatré discutibile
Perché nel frattempo il fatto che il processo per
Per trent'anni non abbia avuto un esito e in questi trent'anni si sia approfondito il solco di incomunicabilità
Rancori e diffidenze e rancori e odio fino
Alla tra sacro del sette ottobre non rende facilissimo di riprendere come su una se nulla fosse
Però
Il punto è quello lì
O tu dai soddisfazione entrambi i popoli e tu pace sicurezza non ce l'avrei mai e il tema che noi abbiamo davanti a dopo la crisi
Pragmatica di questi mesi e che non è esaurita come tutti sappiamo come si ricostruisce si riapre la strada un percorso
Di riconoscimento reciproco
Della te la reciprocità dei diritti le si costruisce una soluzione
Chi non accede a questa lettura e continua a sostenere la illegittimità
In suo favore
Non solo non lavora per la pace dire ancora di più
Con tutte le conseguenze in questo a conseguenze che come sappiamo tutti
Non investono soltanto l'esistenza di Israele
Ma si ribaltano immediatamente sugli ebrei in qualsiasi parte del mondo vivano con tutte le manifestazioni di antisemitismo
Di cui abbiamo avuto notizia
Come ha colpito nord molto
Allora
In un comunicato del ministero degli Interni
Che per spiegare che è quello che è accaduto a Pisa era un episodio isolato a nel comunicato
Ho ricordato che si sono svolte dal sette ottobre ad oggi oltre mille trecento manifestazioni la stragrande maggioranza delle quali in favore della Palestina
No no segnale perché ci segnala un problema
E quella lettura che una lettura deviata che nega il diritto di Israele a esistere e esalta unicamente al diritto palestinese non è non solo non porta alla pace ma rischia di creare diciamo un sostrato nell'opinione pubblica di valutazione e di giudizio che non aiuta la costruzione di un percorso di pace che io penso che e finisco che noi siamo qui per ribadire questo poi naturalmente aggiungo
Di di un governo di un Paese si può sempre esprimere una valutazione un giudizio critico
Nessun partner non si può assegnate come dire far coincidere l'identità di uno stato e la sua legittimità esistere col giudizio che si dà sulle politiche del suo governo del momento io ho molta ragione come credo molti altri
Di critica nei confronti del governo Netanyahu
Mai del tutto in un transfer inaccettabile trasferire dalla critica che tu puoi esprimere alla politica del Netanyahu
Nel tradurre da questo l'illegittimità delle sorelle esistere perché questo transenne non lo facciamo per nessun Paese al mondo
Che che
Con io come tanti altri criticare dominante ma non mi viene in mente di trasferire in questo nelle illegittimità della Turchia desistere no già dal tuttavia il teste quindi noi abbiamo bisogno di da questo punto di vista sapere che c'è un'operazione pedagogica da fare e la cosa e finisco davvero che mi preoccupa di più
Ecco che queste posizioni delegittimanti nei confronti del diritto service sono molto forti tra i giovani
Il quale non hanno
Nel memoriale storia
E allora c'è un problema che ci riguarda
Come mettiamo in campo un azione di carattere conoscitivo cognitivo pedagogico che spieghi le ragioni per cui Israele esiste quali sono i qual è i caratteri dell'identità di questa nazione
Che cosa significa costruire la pace in quella regione
C'è un lavoro da fare perché siamo in salita siamo assolutamente in salita il vento tira contro
E quindi io penso che abbiamo questo dovere perché questo è il modo per aiutare una pace per due popoli perché quello che vogliamo è una pace per due popoli grazie
Grazie onorevole Fassino di questo messaggio così chiaro così preciso adesso è un onore per me andare la parolaccia eccellenza l'ambasciatore a Lombardo
Grazie
Onorevoli senatori e deputati
Egregi a Torrita in situazionale presente membro della comunità ebraiche cari amici tutti
Sono felice celebrano insieme con voi i settantacinque anni anni che relazioni diplomatiche tra Israele Italia
I rapporti tra il nostro dopo mesi sono iniziati pochi mesi
Dopo la costituzione dello Stato Vessel quando il venticinque gennaio un minuto per centoquaranta il nuovo e non e il Governo italiano guidato da Alcide De Gasperi
Re con nove de facto
E il neonato spetta ad Israele
La Repubblica italiana giornata dopo la che era una deliberazione del dominio nazifascista
Alla quale avevano contribuito anche il volontario nella Brigata Ebraica riconobbe lo Stato d'Israele pochi mesi prima del riconoscimento riconoscimento ufficiale da parte della Nazioni Unite così che sono Natella relazioni tra il maestro del Paese durante questi settantacinque anni
Abbiamo conosciuto tanti momenti belli da amici sia vicinanza interessi comuni comuni e prosperità
Sono contento che Israele Lele israeliani
Siano partner preziosi prese per l'Italia israeliano italiani lavorano insieme molto più ambiti dei grande importanza
Per entrambe le parti con un impatto sostanziale sulla qualità della vita perché ciascuna ciascuna ciascuno de noi
Condividiamo interi capitoli di storia comune scriviamo sullo stesso mare godiamo della stessi valori comuni e persino della stessa cucina mediterranea
Lo scorso anno intendevamo intendevamo e intendevano famoso fare un ulteriore passo avanti nei rapporti il nostro capi di governo hanno deciso di organizzare un città oggi condurlo biglietto oggettivo di apportare un significativo salto di qualità alla relazione
Io spero che si può sostenere e in un prossimo futuro
Cari amici e una sacca del sette ottobre è stato concretizzazione di tutti i nostri incubi
Da quel terribile giorno combattiamo quella che erra che ci è stata e imposta
Il che ha convochi attivo quello de impedire a fa Max di compiere un altro attacco terroristico contra i cittadini di Israele
Il mio forte nella liberazione degli ostaggi
Israele cercate di evitare di colpire civili
La vittima e civili e la distruzione a casa sono conseguenza dell'utilizzo che fa ma si fa della popolazione civile Como scudo umano ed e e della infrastruttura civili i delle insinuazioni della ONU
Como passerà per il lanciò invisibili gli attacchi terroristici
Nei negoziati che si svolgano in questo giorni
Sono massime sua i soli sostenitori sono interessati a riorganizzare
Le proprie capacità per attaccare Israele eretti tigre
E il e il re Peter periodi terre e il massacro del sette ottobre
Noi scorgiamo enogastronomici che chiedevano un cessate il fuoco
Anche noi abbiamo interesse che si raggiunga
Ma un cessate il fuoco sostenibile dovrà necessariamente includere la liberazione dei rapiti
Garantire che la minaccia di fra mass venga rimossa il consentire ritorno residenti del Sud e del nord d'Israele nella nuova classe senza la minaccia dei missili i del terrorismo
Siamo preoccupati per l'ondata di episodi ed espressioni di odio e demonizzazione di Israele i delle librerie
Spesso sotto la copertura della promozione De Pace commozione De Pace giustizia
E purtroppo in atto un tentativo deliberato de impedire oltre a volte con Violent sa
Espressioni di solidarietà il sostegno nei confronti dei Israele alcuni hanno anche tentato de imporre censure ma nei confronti delle artistiche Strait negli anni indicava il loro diritto di espressione artistica
Auspico che il Senato e la società italiana non cedano il proseguano a sostenere il rafforzamento del legame storico tra Israele e Italia
La celebrazione dei settanta e centrale della relazione diplomatica tra Italia e Israele
Tenutasi al Senato questa mattina è stato di massima importanza e ringrazio il presidente del Senato di Dinacci aveva corso ai tutte coloro che hanno sostenuto questo evento
Sappiamo che la rivalità e complessa l'opinione pubblica e facilmente influenzata da voci estremiste ed è difficile per i leader opporsi adesso
Oppure vediamo sentiamo io apprezziamo ogni gesto le solidarietà con Israele
La vostra presenza qui Mescal del coro Invorio augurare a Israele l'Italia molti anni di prosperità di sicurezza reciproca stima
Grazie
Grazie ambasciatore e adesso il momento di sentire il senatore Marco Scurria Marco
Sì grazie non vi saluto tutti i colleghi e le istituzioni qui presenti cercherò anche di essere Breve perché mi piacerebbe che non c'è nata come questa ciascuno dei presenti almeno di vuole possa potesse lasciare un saluto una testimonianza perché comunque questo è un momento importante ed è un momento importante perché ricordiamo ovviamente settantacinque
Anni di rapporti diplomatici tra Israele Italia settantacinque anni
Anche di amicizia e di confronto siccome tutto questo non può avvenire solo attraverso convegni parole sul io sono tornato di di recente insieme ad altri colleghi che sono qui penso che pone ne parleranno anche loro come la collega Gelmini
E il collega al fieri di una missione alcune giornate passate in Israele perché poi l'amicizia con le persone si vede con i popoli si vede soprattutto nei momenti di difficoltà e quindi è stato importante anche grazie all'American Jewish Committee
E al transitanti facendo Israel di cui sono il presidente italiano poter affrontare queste giornate
Ricordare al mondo che lì esiste
Una democrazia basata sul concerto di Stato di diritto di libertà
Abbastanza rara in quella zona di mondo diciamo così
Uno stato aperto perché molte volte ci dimentichiamo che Israele fatto da decine e decine di nazionalità diverse uno Stato che si è aperto a anche popoli diversi nazionalità diverse
Ma soprattutto
Sono rimasto penso che questo sarà confermato eventualmente anche da altri colleghi molto colpito dalla situazione che qui noi non percepiamo perché ci arriva poco rispetto a quello che giornali televisioni eccetera posso raccontare
Il sette ottobre è molto presente ancora in Israele
La popolazione israeliana è ancora sotto choc per quello che è accaduto perché sono accadute cose che non si possono raccontare non si possono far vedere
Israele avrebbe potuto sconvolgere il mondo se avesse voluto mandare alcune delle immagini che esistono se avesse voluto fare un po'di neanche vittimismo perché c'è davvero di di che raccapriccianti insomma di quello che è accaduto non lo ha fatto lo ha fatto vedere lo ha fatto raccontare solo ad alcuni addetti ai lavori perché si capisse lealtà Colella
Questa situazione e la cosa che mi ha colpito particolarmente andando nei kibbutz in un kibbutz israeliano anche nell'ospedale viene che tutti molto limitrofi al confine con Gaza e che sono state colpite strutture persone che avevano in piedi i processi di collaborazione con il popolo palestinese
Che avevano aperto ponti verso danza
L'ospedale di astronavi a formato ci raccontavano il settanta per cento dei medici palestinesi che operano su Gaza ci sono opere avevano iniziato a opera di volontariato e di collaborazione soprattutto sui diritti delle donne su tante altre cose
Con appunto esponenti di Gaza queste molte di queste persone oggi non ci sono più sono state uccise
Molte di queste persone sono ancora in mano ad Hamas perché sono tra gli ostaggi ancora non riconsegnati e
Quando si parla e qualcuno anche fa una giusta differenziazione tra masse le altre parti del popolo palestinese
Voglio semplicemente per verità storica ricordare che a tutt'oggi la l'Autorità nazionale palestinese non ha condannato gli attacchi al sette ottobre
E quindi di questo è quello di cui dobbiamo parlare perché quello che noi abbiamo percepito
La perdita della speranza da parte
Della popolazione israeliana
Cioè ci dicevano fondamentalmente ma con chi parliamo adesso che tutto ciò che abbiamo messo in campo è crollato
Nel giro di qualche ora fondamentalmente ecco rispetto anche al discorso dei due popoli due Stati di cui si parlava bisogna ricominciare totalmente da capo
Perché c'è oggi una grande difficoltà a capire chi può essere un interlocutore credibile con cui costruire una prospettiva di questo genere
Allora di fronte a quello che oggi sta accadendo anche nel mondo a livello più scene Arale
C'è un asse diciamo così del autoritario del male talvolta dell'orrore che non a caso si appoggia reciprocamente lasse Russia Iran un Cina con Corea del Nord
Ecco di fronte a tutto questo c'è la risposta dei popoli liberi della libertà e della democrazia e Israele combatte questa battaglia diciamolo francamente anche per noi
Anche per ricordare quali sono gli aspetti dei quali non si può tornare indietro la quando si vedono alcuni attacchi tipo questa della Biennale di Venezia che su cui insomma collega Malan ha già detto ed ovviamente ribadisco quanto da lui detto anche perché ho anche il ministro San Giuliano a insomma già fatto sapere che l'Italia non ha nessuna intenzione andare appresso a qualche personaggio che che dice cose strampalate
Importante ricordare che ancora una volta oggi noi siamo di fronte ad una ad un bivio fondamentale e cioè SPSAL
A guardare libertà democrazia rispetto al terrore ed orrore e oggi ha settantacinque anni e l'uso di sorelle siccome la storia fatta anche da esempi e dalla capacità di vedere praticamente queste situazioni è un modo meraviglioso per poterlo ricordare anche un momento drammatico come questo dagli o della libertà rispetto a quello dell'orrore
Grazie Marco e di avere riportato con tanta chiarezza quelle che sono state le esperienze in Israele che credo che sia stato importante condividere con tutti i presenti adesso vogliamo i ritardi a guardare un video sulle relazioni invio storico sulle relazioni italiani tra
Nel senso che questa carrellata di immagini una più bella dell'altra meramente testimonia quanto sono forti le relazioni dei tra i nostri due Paesi io personalmente mi sento orgogliosa ieri era solito essere di dare la parola all'onorevole Orsini
Grazie grazie senta
Anch'io stavo riflettendo sulle bellissima immagine che abbiamo appena visto e sono immagini che testimoniano la profondità la ricchezza la complessità delle relazioni che uniscono da settantacinque anni Italia Israele per azioni economiche relazioni culturali relazioni scientifiche e tecnologiche
Azioni
Sul piano della della ricerca dell'elaborazione intellettuale la collaborazione fra università
Le cose che alcuni
Facinorosi perno non voglio usare un termine garbato vorrebbero che venissero boicottato vorrebbero che venisse per rotte lo sarebbero che
Che venissero meno
Dispiace vedere le firme di molti artisti e di molti intellettuali
A sostegno di richieste di questo tipo come nel caso della Biennale
Purtroppo
La cultura italiana
Non nella sua totalità ma in una sua parte significativa anche in altre epoche ha dimostrato non deplorevole conformismo nei confronti degli atteggiamenti antisemiti quando gli ebrei furono espulsi dalle università italiane furono molto pochi a nel trentotto a a chiamarsi fuori e farsi da parte girati
Purtroppo da questo punto di vista il clima culturale
Non è cambiato
Non è cambiato
Nonostante la profonda affinità profondo legame che ribadisco culturale nel senso di valoriale che ci unisce a Israele
Israele in qualche modo lo diceva sempre presente Berlusconi è una parte di noi della nostra anima della nostra identità
Perché perché la nostra identità di europei italiani si fonda su radici giudaicocristiane che si sono incrociate con quelle greco-romane generando quello che noi intendiamo come incidente perché Israele compartecipe della democrazia il sistema di democrazia liberale nel quale nel quale noi crediamo in rete e una parte Dinoi del nostro mondo
Questo è un dato oggettivo l'hanno già ricordato diversi colleghi prima di me che va al di là delle valutazioni sui sugli specifici governi israeliani o forse anche dal punto di vista israeliano dall'attrazione sui governi italiani
Il rapporto che lega i nostri due Paesi e un rapporto
Fra Paesi fra storie fra collettività fra identità
Chieda al di là delle convergenze ma certo questo anniversario cade in questo momento
Traumatico un momento in cui
Noi abbiamo assistito a una strage di ed lei innocenti che non si vedeva dei tempi dei pogrom ed ai tempi del
Della Shoah e non c'è nessun episodio paragonabile dopo il mille novecentoquarantacinque a quello che è successo il sette ottobre
Anch'io sono stato in Israele recentemente lei da un Paese che comunque è capace di reagire ma è un Paese profondamente provato profondamente segnato da tombe quello che abbiamo visto quello che ho visto nel kibbutz al confine
Con Gaza quello che abbiamo visto
Dove ci sono le case
Di di persone comuni distrutte sventrate con una violenza impressionante persino sugli oggetti persino sulle cose un taglio sulle persone tratti austera otto dove ci sono quindici secondi di tempo fa quando suona una sirena quando cade un missile erano stati
A parlare con i sopravvissuti della con qualche sopravvissuto del reità arti con un ragazzo che
Il cui nonno era sopravvissuto alle
Ai rastrellamenti in Polonia
Era riuscito a sfuggire fortunosamente da un treno mentre veniva trasportato verso i campi di concentramento in Polonia in tutti i suoi compagni stanno fatto una fine tragica lui pur ferito è riuscito a nascondersi e a salvarsi
Al nipote è successa per paradosso la stessa cosa
I suoi congressi mentre fuggiva tariffate coi suoi
Amici è riuscito in qualche modo ferito a nascondersi i suoi amici sono stati uccisi lui
Si è fortunatamente e fortunosamente salvato
Questo ragazzo mi diceva io sono un oppositore del governo Netanyahu a tal punto che stavo pensando prima di questi eventi di lasciare Israele che andare a costruirmi un futuro fuori da qualche altra parte
Oggi ho capito che il nostro posto è in Israele che noi non possiamo che esse in Israele che l'unica sicurezza l'unico avvenire l'unico posto in cui vale la pena di essere il nostro posto e qui NSA ed è questo è un diritto
Che noi come italiani e come europei comici proviamo impegnarci
A garantire in tutti i modi
Questo non significa naturalmente
Voleva la guerra volere conflitto non significa negare che i palestinesi poco loquaci Nese sia vittima di questa situazione sia vittima delle sue cattive classi dirigenti prima di tutto
Sia vittima
Di un conflitto perché la guerra è sempre una tragedia la guerra sempre la cosa peggiore che può succedere qua qualunque guerra per definizione lo è significa anche che noi chiediamo come è giusto ma è una richiesta che è del tutto che trova ampia condivisione chiediamo i nostri amici israeliani di agire secondo quelle regole del diritto internazionale che ci accomunano e che condividiamo
Sì e sappiamo anche che il popolo palestinese ha diritto come ogni popolo del mondo ad avviare una sua definizione statuale autonoma sovrana
Ma questo deve essere il punto d'arrivo non il punto di partenza di un
Ragionamento di un negoziato di una discussione solo quando un ci saranno le condizioni e non possiamo cercare di aiutare M
Perché si anzi un processo negoziale vero fra Israele e un soggetto rappresentativo pienamente rappresentativo del popolo palestinese
A conclusione di tutto questo processo e delle garanzie di totale sicurezza reciproca a quel punto
Lo Stato palestinese potrà può diventare una cosa possibile oggi
Qualunque iniziativa velleitaria di riconoscimento dello Stato palestinese allo Stato dell'arte di
Di creazione di uno Stato di uno stato di fatto in una forzatura non solo con la vicina al processo di pace ma lo allontana perché come diceva poco fa il collega presidente Fassino Israele ha bisogno di avere la garanzia della sicurezza dei suoi vicini il fatto di avere buoni rapporti con il Brasile o con la Thailandia non è molto importante molto importante allieve ai confini qualcuno che non più umbri all'alba fra letture dire fra le tue sarei via etere per città sparando all'impazzata su tutto quello che il campione abbiamo visto sterrato le immagini riprese dalle telecamere quelle per il controllo del traffico
Di quello che è successo per le strade di quello che l'eccesso massacrando civili che si muoveva in tranquillamente per la loro città questo non deve mai più succedere gli atti
Grazie onorevole Hosseini avesse con moltissimo piacere che dà la parola la senatrice Gelmini
Poche considerazioni
Dopo avverrà salutato e ringraziato l'ambasciatore il presidente Marco Scurria a bella transatlantico senza offesa nel Lucio Malan tutti coloro che sono qui presenti in una giornata alla quale credo atto tutti noi attribuiamo una grande importanza non solo perché come ci ha dimostrato
Questo video eccome dimostra il lavoro della comunità ebraica su tutto il territorio nazionale le nostre relazioni sono profonde sono improntata sono improntate ad un'amicizia sentita
E soprattutto alla consapevolezza che Israele è e rappresenta una democrazia matura e un baluardo per tutto l'Occidente
Questi settantacinque anni sono stati settantacinque anni nei quali abbiamo costruito tante relazioni tanti Progetti penso all'insegna della cultura della ricerca dell'innovazione penso alla collaborazione tra le tante università
Italiane e israeliane penso al lavoro fatto nell'ambito della cooperazione e quindi come tra amici e nel momento del bisogno e nel momento della difficoltà che l'amicizia di riuscire e oggi noi come Paese abbiamo un compito lo ha detto molto bene il collega
Fassino prima io mi riconosco in particolare in quel richiamo ad una rappresentazione corretta di quello che è avvenuto il sette ottobre
Perché il sette ottobre non è solo un fatto disumano atroce chi come la sottoscritta insieme ai colleghi
Scurria Alessandro Alfieri
A tanti colleghi ha potuto visitare e anche all'American Jewish Committee e ringrazio benedetta per come ci ha accompagnato in questo viaggio abbiamo potuto visitare Damasco non austero abili ieri
E abbiamo visto la brutalità del terrorismo
Abbiamo visto immagini che non avremmo mai voluto vedere
E quindi quel fatto non può essere messo tra parentesi
Non può essere sminuito perché rappresenta un pericolo rispetto al diritto di Israele di esistere è un pericolo esistenziale
E come è stato detto prima è logico che abbiamo visto un Paese scioccato dalla brutalità dalla violenza dall'uccisione di donne e bambini ci sono persone che sono state arse vive abbiamo visto una situazione di totale atrocità
E allora rispetto acquista valenza del sette ottobre e non si può limitarsi ad invocare due popoli due Stati
Perché è chiaro che siamo tutti d'accordo che ci dovrebbero essere due popoli due Stati e però la rappresentazione di quello che sta avvenendo nella striscia di Gaza lasciatemelo dire completamente errata
Ci si scorda che a Massa a militarizzato quell'area che quell'area è ne in quell'area probabilmente ci sono gli ostaggi abbiamo ascoltato i racconti di persone che sono state liberate e trattate peggio
Delle bestie
E questo non è accettabile non solo non c'è la riconoscenza lei il riconoscimento del diritto di Israele a desistere mai cittadini palestinesi sono utilizzati da Hamas come scudi umani
E questa guerra regionale a un impatto geopolitico molto elevato perché l'influenza dell'Iran in quello che sta avvenendo è evidente e il legame tra l'Iran e la Russia di Putin è altrettanto evidente e quindi come è stato sottolineato prima Israele come l'Ucraina combatté una battaglia che anche una nostra battaglia
Rispetto alla quale non possiamo accettare
In Ucraina che ci sia un Paese democraticamente
Esistente da da tempo che venga travolto dalla violenza di Putin e non possiamo accettare che venga nominato il diritto ma io ribadisco anche il dovere di Israele di continuare ad essere quel grande Paese
Che noi conosciamo
A tutto questo si legano episodi di antisemitismo
Non solo in Italia ma in Europa e quindi io chiudo ricordando le parole di Liliana Segre
Che ci ha richiamato a riconoscere come gli orrori di ieri di oggi e di domani fioriscono all'ombra della parola indifferenza
La chiave per comprendere le ragioni del male era chiusa in quelle cinque sillabe perché quando credi che una cosa non ti trucchi in Non ti riguardi allora non c'è limite all'orrore e quindi l'Italia lo deve dimostrare oggi di essere sempre dalla parte di Israele senza incertezze e senza ambiguità
Ogni qual volta il suo diritto-dovere di esistere venga minacciato posto in dubbio e sicuramente nei confronti delle giovani generazioni
Dobbiamo anche ricordare come ci è stato spiegato durante questo viaggio che Hamas non è solo una un'organizzazione terroristica
Purtroppo ha un'influenza sulla popolazione anche una grande strategia di comunicazione
E quindi è davvero inaccettabile che stia riuscendo il gioco comunicativo di Hamas di scaricare su Israele responsabilità che sono invece di quell'organizzazione terroristica
Grazie grazie davvero
Adesso dopo questi significativi interventi vogliamo proporvi un video un po'diverso dagli altri
è un video che è nato da un'iniziativa a sostegno del ritorno degli israeliani tenuti in ostaggio a casa è stata lanciata da Sharon derby la nuora di cioè interi rapito il sette ottobre dei terroristi di Hamas dalla sua casa in Israele
Iniziativa si chiama cacciato l'idea è nata quando il marito di Sharon ha ritrovato una foto sua e di suo padre davanti alla loro casa e ha voluto riprodurre la foto nella stessa posizione ma ovviamente senza il papà che è stato rapito
E quindi questo sottolinea maniera particolare la mancanza dei nostri carico dei loro cari come conseguenza del massacro del sette ottobre
E questa è attraverso questa iniziativa di famiglie degli ostaggi quindi hanno cominciato a ricreare tutte le famiglie degli ostaggi foto esistenti derby creano senza i loro cari
E questo è proprio per spiegare appunto che cosa ha significato per loro gli interpreti di questa canzone in cui Nim che significa melodie ebraiche e la canzone che accompagna le immagini sono ben Italia a Danzica
Minimi problemi tecnici che stiamo risolvendo
Nel frattempo saluto l'onorevole Formentini
Mondo zio
Da senso dello swing che nuovo se ovunque ci si era illusi undici
Nei loro in realtà così se si va i figli giusti o sarà tra sta di si va grotteschi sono sia
Il anzi sci sì
Capire a
Fine Isnardi nata il ramo sono fra conclusivo dice scena dove auguri
Ma per farseli Enea né b a terra
Ottiene una un
Nata
Siano la dei vede a Cinecittà ma che
Idea sino va Lilli
A a a
Io
Grazie e ha sentito l'onorevole Formentini anche C due parole
Buonasera mi scuso per il ritardo
Qui ci sono tanti e tanti amici per quali lavoriamo tutti i giorni per cercare di difendere dei valori
Un legame storico fortissimo un legame che oggi è diventato una parte del Cis strategica tra Israele e l'Italia
è difficile parlarne dopo aver rivista le immagini dei rapiti da Hamas il sette ottobre
Ma deve darci la forza e la convinzione che in tanti ma
Anche perché la nostra popolazione oggi sembra smarrita sembra non ricordare quei valori di libertà di democrazia che Israele rappresenta non li ricorda più né anzi vediamo tanti giovani presi da un'ideologia terribile protestare contro noi stessi contro l'Occidente contro Israele contro le democrazie
Lo fanno auto distruggendo tutto ciò che noi Occidente rappresentiamo
Fa male fa molto male ed no e per questo però dobbiamo riuscire a parlare a chi è fuori da questa sala perché qui ci parliamo tra amici tra persone che condividono degli ideali dei valori profondi delle radici
Ma fuori da qui c'è un mondo da convincere da Rick convincere che quei valori che noi rappresentiamo
Sono i valori che permettano la nostra convivenza civile che permettono di dire ancora oggi che Israele è l'unico Stato democratico di quell'area che è stata attaccata dai terroristi che si sta difendendo
Sono concetti semplicissimi ma che purtroppo tanti scordano
E del fronte a questo inviata terribile di odio noi rispondiamo che un futuro di pace in Medioriente è ancora possibile
Basta affidarsi a quella ricetta che Israele a elaborato di normalizzazione coi vicini coi Paesi arabi
Puntiamo alla normalizzazione prima possibile con l'Arabia Saudita puntiamo a tenere in vita di accordi di Abramo questo ci sono futuro possibile per una pace vera e duratura
Puntiamo a annientare la capacità di attacco di Hamas e puntiamo ancora su un progetto che su basi economiche può portare davvero stabilità e pace
Come qualcosa Vittorio che parte dall'India che arriva poi agli mirate ad Arabia Saudita la Giordania Israele infine fino ai nostri porti italiani immetti in sigla pochi ancora ne parlano
Ma è un grande progetto alternativo alla via della seta la via del cotone
Una via del cotone una via di pace che davvero deve essere il nostro impegno per il futuro
Costante deve essere anche nostro sforzo per far sì che l'antisemitismo di sorgente che sempre più si qualifica come odio verso lo Stato di Israele sia combattuto
E qui dobbiamo davvero condannare non tacere quando vediamo quelle manifestazioni che inneggiano ad Hamas
L'onorevole Orsini era con me a una missione parlamentare in Danimarca pochi mesi fa probabilmente però ha già ricordato ma lo fa spesso ha visto che cos'è la situazione di un Paese scandinavo a nord come e la Svezia di per strada si è trovato con la sua macchina in mezzo a una massa che inneggiava ad Hamas con bandiere della Palestina
Se noi chiediamo se noi non siamo più orgogliosi di quello che abbiamo costruito nei decenni quel modello di libertà altri modelli purtroppo si impongono e si imporranno
Difendiamo la nostra libertà difendiamo Israele è un nostro dovere è un dovere di occidentali è un dovere che ci hanno lasciato qui coloro che ci hanno preceduto noi della lega ci crediamo fortemente
Qui vedo seduto l'onorevole zoofili con Lugli nella precedente lancio di migliaia di razzi qualche anno fa
Da parte di Hamas verso inermi cittadini israeliani
Avevamo fatto sventolare alla Camera le bandiere di Israele dovremmo rifarlo ogni giorno grazie
Grazie onorevole Formentini intanto piegato salutare la senatrice Pucciarelli che è qui con noi e il senatore purché sia anche grazie di essere intervenuti questo momento così importante e invito forse Presidente terzi
Come si fa a a non essere profondamente toccanti e commossi da questi video che abbiamo visto
Un Israele di settantacinque anni di rapporti bilaterali che
Ho visto
Negli ultimi vent'anni ho lasciato Israele in questi mesi di vent'anni fa
Terminando una missione su cui poi torno in in una parola
Ma come si fa a non essere colpiti
Da un paese così amico così dentro a ognuno di noi in quello che sono i suoi valori sul senso di libertà
La sua cultura la sua arte la sua storia
E e vedere questo Paese un Paese di amicizia che ha dato all'Italia e che riceve tantissimo dall'Italia in primis con una straordinaria comunità ebraica italiana che è legatissima le stesse famiglie che stanno Gerusalemme stanno Italia sappiamo cittadini di entrambi i Paesi
E allo stesso tempo un Paese che ha accelerato in questi vent'anni diventando leader mondiali di tecnologie di presenza di esempio di influenza culturale e universitaria
Un Paese che ancora citata antichissimo sul piano della della nostra sicure
Sa della nostra difesa del posizionamento geopolitico di ampi e e di una strettissima amicizia alleanza
E allo stesso tempo quello che abbiamo visto il vuoti terribili di questi ostaggi preda di un'organizzazione che non è definibile come su un aggettivo non è definibile e non è neanche menzionato il nessun nome non merita neanche di essere chiamata col nome che si è dato
Che si è data
E allora questa organizzazione
Che cose perché quando parliamo di due Stati due popoli due Stati e negoziato di pace
Parliamo di della soppressione di questa orrenda piovra genocida Ardia che abbiamo addosso tutti
Perché quell'organizzazione quell'organizzazione io l'ho vista nelle prime settimane dalla mia missione in Israele
Era il ventisette marzo due mila e due
Cos'era uscito il ventisette marzo il giorno prima il mio orto un paio di giorni prima il New York Times aveva pubblicato un articolo ispirato a Thomas Friedman
Dopo lunghi contatti e incontri con re Abdullah
Aveva ispirato Thomas Frida Menia Abdullah aveva recepito perché stava già pensando da tempo per un accordo di pace che
Succedaneo a quello fra i genitori Israele ma l'accordo di pace fra rabbia saudita che cambiasse veramente il corso della storia del Medioriente
Ecco sera quest'accordo di pace raccordo di due di pace di due Stati che vivano in pace e sicurezza che si riconoscono reciprocamente che garantiscono il la vita dei dei rispettivi cittadini e che risolvono la questione palestinese cioè che Ri ritornano ai confini del sessantasette linee verdi un certi accordi per quanto riguarda i rifugiati
E e queste faccende
E cosa ha innescato la pubblicazione di questo accordo di pace
Ha innescato la più grave il più grave attacco terroristico a Netanya il ventisette marzo ad opera di quell'organizzazione che non è neanche degna di essere nominata
Diciannove morti centottantanove feriti di cui poi perché numerosi morti e l'inizio della seconda intifada condotta da quell'organizzazione in piena consapevolezza con purtroppo fatta
Da allora questa situazione ha caratterizzato Israele con vissuta con questa situazione per questi vent'anni
E negli ultimi dieci gli attacchi che ha subito sempre da Gaza hanno proseguito almeno in quattro tre in quattro dimensioni che sono state certamente delle operazioni
Della porzioni di guerra che non abbia mai voluto chiamare guerra
Ed allora come si fa ma come si fa a pensare che ci possa essere un'intesa nella quale una qualsiasi sopravvivenza di quell'organizzazione dalla sua capacità militare e anche dalla sua capacità di influenza politica
Possa continuare perché è quello che vogliono
Quei signori quei terroristi è semplicemente l'eliminazione di Israele
E questo ancora Anna nella narrativa che il professor onirica grandi artisti propano nei loro ambiti culturali radical chic Walk calciare eccetera
è la narrativa di quella organizzazione sostenuta anche da alcuni altri Paesi cosiddette grandi potenze revisioniste le tre principali sono state nominate
E e allora veniamo alla considerazione di quella che alla realtà oggi che è una realtà vecchia di vent'anni che non è mai stata risolta e che soltanto peggiorata
Ed è chiaro che si deve questa cosa Israele deve essere sostenuta in ogni modo per per risolvere il problema del terrorismo
Ma è chiaro che
L'obiettivo dei due Stati e due popoli è sacrosanto
è sacrosanto nei termini in cui era stato descritto da Oslo dal percorso di Oslo mil novecentottantadue ottantatré candeline è stato citato autorevolmente
E quel percorso su cosa si basa sulla risoluzione centottantuno del nazioni perché questa è stata citata la ripartizione e poi tutti gli altri atti risoluzione delle Nazioni Unite
Ma qual è il punto fondamentale di tutti quei percorsi è il punto fondamentale la realtà diplomatica che può essere non il contorno ma la sostanza vera di questi negoziati
Che le due parti negozi no
Decidano stabiliscano certo con l'assistenza della comunità internazionale e gli Stati Uniti e l'Europa dei membri permanenti del Consiglio di sicurezza di altri mediatori
Ma sono le due parti due popoli e il loro rappresentanti i loro rappresentanti non che si vogliono distruggere a vicenda ma a a vicenda no perché da Israele non c'è mai stata questa intenzione neanche lontanamente
Non torno sul discorso del terrorismo e del dell'atrocità di utilizzare questo termine in modo completamente antitetico antitetico alla convenzione con per la lotta contro il terrorismo le relazioni tra i quarantanove
Ma cos'è il punto che i due popoli devono negoziare i due lo Stato israeliano e lo Torrita palestinese devono
Negoziare e trovare loro una soluzione piano possa essere assolutamente imposta dall'esterno
Sarebbe un unicum nella storia delle Nazioni Unite che ci fosse una
Definizione neocoloniale impositiva dall'esterno di quella che deve essere la decisione di due nazioni a trovare un percorso di pace grazie
Grazie presidente terzi pensa con molto piacere che invito nemici segni amici del Canonica sì
Allora può prendere un respiro profondo perché è molto molto difficile intervenire
Dopo questi momenti emozionanti commoventi
Non mi è facile assolutamente parlare in una in un momento così i sentimenti sono veramente fortissimi
E rappresento ancora una volta quanto sia a livello personale e a livello di comunità nel livello
Di tutto quello che abbiamo di parenti conoscenti amici in Israele lo sciocco che si vive
Allora illustri senatori deputati amici che siete qui oggi assieme per celebrare questo momento così importante sua Eccellenza ambasciatore a Lombardo
Un saluto a nome di tutte le comunità ebraiche italiane intrinsecamente coinvolte ed impegnate sul tema delle relazioni tra i due Stati
Siamo qui per attestare il valore inestimabile dei rapporti diplomatici e un insieme di prestiti e canali di collaborazione strutturati in questo in moltissimi ambiti
Derivati dalla riconoscimento formale
La valutazione che ci proponiamo oggi in queste settimane in dopo il sette ottobre con la guerra in corso di azioni votazioni interlocuzioni quotidiane con esponenti del governo e parlamentari assume uno spessore proprio perché sono settantacinque anni di dialettica
Sempre intensa e sempre ispirata alla convinzione di ruolo centrale che Italia e Israele rivestono mi rispettivi ambiti regionali e insieme nel e dal mediterraneo
Decenni nei quali lo Stato ebraico è stato messo a dura prova da guerre focalizzate in termini di spazio tempo e l'affermarsi del terrorismo vocato all'annientamento come costante che minaccia ogni stante ogni metro palesando sì in varie intensità
Certamente il sette ottobre la più grave mai vissuta in mai immaginata con lo sciocco e gli orrori vissuti le alternanze dei governi in Italia
E in Israele hanno generato dibattiti sfide di allineamenti e precisazioni ma sempre conferme di quanto fosse centrale essenziale l'uno all'altro
Nella corre nella
A concretezza delle cooperazione in numerosi settori di avanguardia
Culturale nei percorsi poi politico di diplomatici tecnologici due paesi che hanno saputo in pochissimi anni dal dopoguerra
Dare pieno assenso alla dialettica democratica il funzionamento di istituzioni centrali esecutivo legislativo e giudiziario e autorità indipendenti a supporto
Per l'ebraismo italiano sono entrambi Israele Italia parte essenziale per la costruzione dell'identità di ciascuno di noi come persone cittadino come famiglie e comunità
Come ebrei nella relazione con le altre fedi
Non c'è innovi solo Italia osservando Israele o solo Israele vivendo per caso in Italia ed è proprio questa compenetrazione che genera al di là del senso identitario
Al di là della passione per il cibo il calcio la cultura l'orgoglio per le innovazioni dell'uno dell'altro
Anche un impegno di responsabilità nostra degli ebrei italiani di gridare con dolore e affermare in modo assoluto la legittimazione di Israele ad esistere
A difendersi a svilupparsi
Perché solo questo assicura i medesimi esistenza difendersi di svilupparsi anche per l'Italia stessa nel contesto europeo e sulla base dei valori che hanno portato alla costituzione alla ricostruzione del dopoguerra
Oggi abbiamo il cuore a pezzi per il massacro del sette la guerra allargata su casa in Libano per gli ostaggi civili per quanto mai accaduto prima nel passato di qualsiasi altro Paese
Quel che accade in Israele
è destinato a presentarsi cui il bene e il male assoluto che si presenta con il folto del radicalismo islamico e sta qui
Con noi
Non si argina quel che sta già accadendo e consenso di giudizio libertà di arbitro intelligenza di lettura storica stanno voi
Scegliere guidare governare
La pietà per il popolo palestinese che vive o vorrebbe vivere a casa e negli altri territori
Non è un sentimento sufficiente a guidare coscienze responsabili e l'impulsività degli appelli unilaterale al cessate il fuoco immediati e non armi
Abbinata al boicottaggio nella distorsione di fatti
Genera pericoli per l'Italia e non solo per Israele stessa il nostro impegno come brevissimo è quello di far comprendere le derive
Mio fasciste neonazisti o populiste come pericolo per il futuro dell'Europa e quindi anche per il bene Israele
La nostra attività la nostra aspettativa e mi rivolgo quindi senatori e deputati
E di udire in queste Aule parlamentari
E quindi essere capaci come Italia di esprimere la netta condanna del terrorismo islamico di fa mass in tutte le sue ramificazioni territoriali
Comprendere arginare la compenetrazione territoriali e sociali finanziaria e c'è di Shell nulle che raggiungono anche in Italia affermare il diritto di Israele di continuare ad esistere come Paese attaccato ai ferito di difendere il suo territorio e popolazione come farebbe qualsiasi Stato come sarebbe l'Italia
Ove mai fosse attaccate minacciata
Comprendere che la condizione del popolo palestinese anzitutto responsabilità ed espressione della sua stessa leadership e appellandosi all'impegno coerente degli Stati e popoli che ne sollecitano la difesa
Affermazione come Stato sviluppo civile salvandoli dalla miseria e dalla condizione di scudi umani perenni non sono missili loro Calisti Nisi che oggi sono a Rafah
Osservati da telecamere e fotografati in continuazione non si nascondono non si salvano in nessun tunnel i tunnel sono riservati solo ad alcuni soggetti
Basare appelli iniziative emozioni su flussi di informazioni lineare non ho praticamente filtrate da stampa e propaganda di chi fa leva sulle propensioni sentimenti concetti occidentali
Comprendere che le categorie concettuali ma Kant certo quali scusate maturate dall'esperienza delle nostre fedi
E purtroppo da guerre della Shoah di beni convivenza tra popoli pace strutture parlamentare istituzioni democratiche non si esportano con i soli appelli dare al concetto all'impegno di Stato palestinese ha un significato ben diverso dallo slogan fronte quelle battute si o come premio consolatorio di un attacco terroristico
Criticare determinate azioni di governo
Ma mai demonizzare Israele tutta associando alla stessa il compimento di crimini verso l'umanità
O favorire boicottaggi espliciti o subliminali di tutta Israele tutti gli israeliani che si traducono in forme di antisemitismo e di odio antiebraico
Infiammando piazze reali digitali con una degenerazione grave
Del linguaggio e delle minacce che presto diventano caccia all'ebreo
Smettere di crogiolarsi nella capacità di far memoria della Shoah abbracciando gli ultimi sopravvissuti per poi considerare il loro e noi tutti come nazifascisti
Vigilare affinché il sistema radiotelevisivo e dei social media sia uno spazio di conoscenza di approfondimento utile e non il braccio apparentemente civile della propaganda di chi avvocato lo spot allo sterminio
Comprendere che l'antisemitismo è un male per ogni italiano e non solo per i suoi cittadini ebrei e le libertà oggi nuovamente sono limitate
Perché vivere come ebrei oggi in sicurezza non è più agire ogni giorno in positivo per rafforzare la cooperazione per i prossimi decenni
Il sette ottobre il mondo è cambiato e non si può in alcun modo dimenticare scollega are archiviare lasciare gli ostaggi al destino delle torture dell'oblio
Forse perché è presente cui e tutto ovvio e banale ma chiaramente non lo è per quel che vediamo e viviamo fuori da queste aule quotidianamente
E per questo il nostro monito come brand italiani e nuovamente sofferto indirizzato verso chi dall'alto di queste istituzioni propone vota e agisce per noi e per l'Italia tutta grazie
Grazie grazie alla Presidente delle comunità ebraiche italiane Noemi Disegni adesso intanto voglio salutare il generale Camporini e generale del Colle che sono qui con noi che ci stanno sfruttando quindi ci salutiamo reciprocamente grazie
E e e anche l'onorevole Andrea Causin che è arrivato
E e invito invece Victor fatto uno il Presidente tra Comunità ebraica romana grazie
Saluto gli onorevoli i senatori sua Eccellenza l'ambasciatore di Israele il Presidente dell'Ucei e tutti voi presenti vi ringrazio per questo momento di condivisione così importante
Le immagini che abbiamo visto prima mi hanno davvero colpito in modo profondo un pugno allo stomaco
Non ho potuto non pensare
A una mia cugina che purtroppo è stata assassinata il sette ottobre proprio nel nelle nei bar
E quindi la nella nella foto non non ci può essere anche la speranza di vederla perché non tornerà più
La sua famiglia pochi giorni dopo è venuta in Italia il padre e la sorella
Per rappresentare alle autorità italiane massimi vertici del nostro Paese quello che era la loro tragedia quello che Israele stava subendo
E in un in un gesto di grande dignità di forza morale questo Paese così travagliato che ha subito un attacco così tremendo
I suoi cittadini i più colpiti hanno trovato la forza morale divenire in Italia a raccontarci quello che stava succedendo per sensibilizzare il nostro Paese ricordo che una di queste persone è venuta
Al suo ritorno avrebbe poi seppellito la madre che era stata nel frattempo trovata
E quindi io dedico queste mie parole a queste persone la loro grande dignità e forza morale
Settantacinque anni sono sono tanti
L'Italia come è stato oggi ricordato qui al Senato ha riconosciuto lo Stato d'Israele pochi mesi dopo la sua costituzione
E comunque prima anche di essere riconosciuto dalle Nazioni Unite
Lo ha riconosciuto in un anno mille novecentoquarantanove che anche dell'Italia coincideva con una grande rinascita
Quei primi passi di questa nostra Repubblica sulla base dei ritrovati i valori di libertà di democrazia che erano stati allungo colpiti e schiacciati dal nazifascismo
Nessuno più di noi della comunità ebraica in particolare quella di Roma che ho l'onore di rappresentare oggi di fronte voi e che conta oltre la metà degli ebrei oggi residenti in Italia
Sa che cosa abbiamo abbiano significato i rigori e gli orrori di quel periodo
E con tutti gli italiani la nostra comunità ha potuto gioire per la fine della guerra e l'uscita dal tunnel buio della persecuzione razziale della Shoah
Nasceva oli nasceva anche in Israele uno Stato che aveva radici millenarie che ora si lanciava verso il suo nuovo futuro e che negli anni successivi non ha mai tradito quelle radici nel verso quel grande slancio iniziale
Lo stesso rapporto tra il popolo ebraico e l'Italia ricordo che affonda nei secoli
Come peraltro ha ricordato oggi il presidente La Russa quando a ricordato le radici cristiane Gitai che
Della nostra del nostro paese della nostra Europa
E la la mia comunità la Comunità ebraica di Roma è tra le più antiche del mondo il suo bagaglio il suo tesoro di tradizioni e valori è perfettamente inserito nel tessuto della storia e della società italiana
Incardiniamo la profondità e la ricchezza del terreno su cui sono nate e si sono sviluppate anche le relazioni fra lo Stato italiano e lo Stato di Israele attraverso le storie anche delle nostre famiglie
La solidità delle nostre tradizioni
E l'adesione convinta ai nostri comuni valori democratici
Ma anche attraverso scambi che non si sono mai fermati fra la comunità romana Israele quasi vi fosse un filo direi mistico
E di in intensamente alcuni che ci unisce culturale tra Roma e Gerusalemme l'Italia Israele fatto di grandi qualità umane e di una cultura che si alimenta incessantemente
Uno dei terreni di maggiore condivisione è proprio quello culturale e scientifico che sposa la tradizione con le nuove frontiere dell'innovazione tecnologica per il miglioramento della qualità della vita delle persone
In Italia in Israele ma in tutto il mondo
è una cultura di pace che ha curato i propri figli ma che purtroppo affrontato molte guerre e molti vicissitudini e ha dovuto e ancora deve lo vediamo oggi combattere per sopravvivere
E per questo ed è su questa base che troviamo oggi la forza anche morale
Per affrontare un periodo storico per me così tormentato così difficile
Abbiamo assistito in tutto il mondo alle risorgere dell'antisemitismo
Perché purtroppo il pregiudizio antisemita non si spegne mai e deve essere costantemente denunciato e combattuto
E questo è avvenuto proprio in seguito all'esplosione di ferocia antisemita del sette ottobre
Come altre che il popolo ebraico ha subito nel corso della storia non solo in Europa Medio Oriente
Devo dire e sono contento di poterlo dichiarare pubblicamente per celebrare i settantacinque anni delle relazioni diplomatiche fra Italia e Israele
Che dopo il sette ottobre nei mesi in cui sorelle ha dovuto portare avanti una guerra di difesa dura e difficile ma ribadisco una guerra di difesa
Abbiamo sentito forte la solidarietà e la vicinanza delle istituzioni italiane
Che non è mai venuta meno in questi mesi
Abbiamo toccato con mano questa vicinanza nel giorno della memoria al Quirinale con il capo dello Stato Mattarella e con la Presidente del Consiglio Meloni e ne abbiamo testimonianza ogni giorno nell'impegno profuso dal ministro dell'Interno Piantedosi ed a tutte le ramificazioni del ministero dell'Interno
Che insieme a tutte le strutture che da lui dipendono come l'arma dei carabinieri garantisce la nostra sicurezza insieme lo Stato di diritto in Italia
Non voglio fare torto a nessuno ma solo per la coincidenza temporale vorrei citare come ultimo esempio di vicinanza la presa di posizione del ministro San Giuliano
Che ringrazio
In risposta agli assurdi inaccettabili appelli a boicottare Israele alla Biennale d'arte di Venezia
Israele ha detto San Giuliano non solo ha il diritto di esprimere la sua arte
Ma il dovere di dare testimonianza al suo popolo proprio in un momento come questo
Mi rallegro che oggi siano rappresentate le forze politiche di governo e di opposizione
Perché l'amicizia con Israele e il contrasto antisemitismo sono e devono restare valori trasversali
Che infatti hanno attraversato il settantacinque anni di relazioni diplomatiche tra i due Paesi con capi del governo da una parte e dall'altra come abbiamo visto nelle immagini prima di estrazioni e colori politici molto diversi
Sono fiducioso che usciremo da questo periodo buio con una rinnovata forza e capacità di visione
Non è la prima volta purtroppo che la storia ci mette alla prova ma insieme ce la faremo grazie
Grazie presidente della comunità ebraica romana adesso voglio invitare la senatrice Stefania Craxi che il senatore Porky dire anche loro esprimerci a portarsi in un messaggio grazie
Resterà vorrei intanto sgombrare il campo da un equivoco quello che è successo il sette di ottobre non ha niente a che vedere con la difesa della causa palestinese
Non si sono fronteggiati dei combattenti difendendo ciascuno le proprie ragioni ma c'è stato un
Attacco da parte di un'organizzazione terroristica che ha ucciso
Torturato violentato
Uomini donne anziani Bandini cittadini e inermi
Un errore un orrore che non ha giustificazione
Lo stesso legame tra Hamas è un vero e proprio network del terrore
Expo la
Iran la Jihad islamica gli utenti snatura completamente le cause di questo conflitto che Hamas e solo Hamas ha scatenato in quelle terre
Israele aveva diritto a difendere il suo stato e il suo popolo certamente tutti non abbiamo chiesto che lo facesse
Rispettando il diritto umanitario ma tutti noi sappiamo anche come stretta la strada ci torniamo di fronte a una realizzazione terroristica che utilizza la popolazione civile come scudi umani
Ci troviamo di fronte all'organizzazione terroristica che addirittura utilizza purtroppo nel silenzio di più le strutture dell'ONU per portare gli attacchi in territorio di Israele
La strada è stretta ma dobbiamo ricordare sempre una cosa Israele siamo noi
Gli israeliani hanno saputo costruire una comunità civile portatrice di civiltà di progresso di sviluppo in una terra difficile perché circondata da attori che liberali democratici
Portatrici di civiltà di progresso spesso non sono né Israele siamo noi io sono sempre più convinta che quell'orrore
Portato nel cuore di Israele il sette etti ottobre risponda in realtà a un disegno che viene da lontano
è un disegno che vede l'Occidente sotto attacco sul piano militare sul piano dei commerci sul piano dei suoi valori dei valori che l'Occidente difende per questo noi dobbiamo stringerci tra di noi
Dobbiamo aiutare Israele a vincere non la guerra dobbiamo evitare Isorella vincere la pace
Difendere i nostri valori questa guerra che io definisco ibrida perché portata anche sul piano della disinformazione che noi dobbiamo combattere
Con grandissima forza baratti o questi rigurgiti di antisemitismo che spesso investono i nostri giovani le nostre università gli ambienti culturali mi fanno paura e lo dobbiamo combatterli
Noi tutti che stiamo qua stasera e che stiamo con le madri israeliane con le madri palestinesi con le mani cristiane che per i loro figli chiedono la pace
Dobbiamo siamo qua stasera per fare due cose non solo per festeggiare il suo intatta cinque anni di una lunga amicizia che ha un'amicizia fra Stati ma e soprattutto l'amicizia fra pop
Ogni ma siamo anche paterne rinnovare i nostri sentimenti di fraterna solidarietà al popolo Israele tutto grazie
Prendo la staffetta dalla presidente grazie
Intanto buona sera a tutti grazie
Dell'invito grazie a sua Eccellenza l'ambasciatore Israele in Italia grazie al Presidente Malan per avere voluto chiamarci in questa circostanza alla quale porto naturalmente saluto dei senatori del gruppo Italia viva il centro premio Europe
E nel condividere pressoché integralmente devo dire le riflessioni gli spunti che sono stati forniti
In questa sede vorrei aggiungere un ulteriore elemento di riflessione che da un lato impreziosisce l'elemento che noi questa sera siamo chiamati a dover sottolineare cioè il quadro delle relazioni diplomatiche tra Italia e tra Israele due popoli amici due nazioni amiche
Istituzioni che come si è visto dialogano si confrontano si parlano in maniera franca come conviene agli amici
Perché condividono un quadro di valori e se mi è consentito anche delle radici culturali e in alcuni casi perché ci crede anche religiose molto profonde
E dentro questa cornice dal rafforzamento delle relazioni diplomatiche tra i nostri Paesi
Di amici si vedono nel momento del bisogno allora bisogna intanto stringersi
Nei confronti di chi vive un momento difficile
E le immagini che sono state mostrate prima hanno una loro drammaticità non loro eloquenza che commentarle significherebbe soltanto ridurne la portata
E old e al di là diciamo dell'elemento di
Di vera che è reale solidarietà io credo che però facendo noi politica
Dobbiamo capire anche le ragioni di quello che sta accadendo
E non basta limitarsi all'affermazione
Se mi permettete in alcuni casi fin troppo generica e generalista
E credo che fra le questioni che sono state ricordate in precedenza e particolare la presidente Craxi
Ha fatto un'analisi condivido molto
Oggi Israele rappresenta la frontiera avanzata dall'Occidente
Noi dobbiamo essere consapevoli che
Rafforzare il nostro sistema di amicizia di relazioni di supporto significa anche essere consapevoli di che quello che sta accadendo in quella terra
A dei riverberi e può avere anche delle ripercussioni in questo contesto cioè non è solo affar vostro
E anche affar nostro
E lo dico a quelli che in maniera un po'agnostica pensano che i problemi si risolvano stando alla finestra
E lo dico a quelli che non capiscono
Che esacerbare Ando le posizioni significa perdere di vista il senso storico
Perché oggi Hamas significa il nuovo nazismo
E andare nelle piazze nelle strade a rivendicare le ragioni della Palestina senza capire
Che le ragioni di quel popolo della libertà di quel popolo dei diritti di quel popolo oggi vengono innanzitutto conculcati deprivati da un'organizzazione terroristica
Che sta mettendo a repentaglio la sicurezza di quel teatro significa non comprendere la realtà per come si sta sviluppando
E secondo osservazione del mio contributo
Il fatto che Israele sia una frontiera avanzata dell'Occidente lo dimostrano anche le attività di guerra ibrida commessa Celori
Come dire riferimento al presidente grattarsi di questi giorni questa settimana nei giorni scorsi abbiamo visto che le stelle di David
Comparse di colpo in una notte in Francia durante le vicende drammatiche
Susseguente all'attacco di Hamas sono state un'operazione dei servizi russi
Capita di leggere che ci sono dei siti che improvvisamente sorgono dalla sera la mattina come è capitato in un sito polacco
Che nei quindici giorni successivi all'attacco di Hamas ha fatto nove virgola cinque milioni di totalizzazione diffondendo una narrativa antisemita
Nelle stesse ore negli stessi giorni nello stesso periodo di tempo
Il sito più contattato su Twitter che è stato quello di Fox News che come tale non parla soltanto della vicenda israelo palestinese ha avuto un milione e cento mila visualizzazioni
L'associato restar cento mila Cnn cento cinquanta mila ecco
Questo di fa capire la portata di un attività di disinformazione di guerra ibrida di attacco fondamentale che trova delle centrali molto precise che ha delle responsabilità dei nomi dei cognomi delle nazioni
A cominciare dall'Iran
E che pongono un'esigenza di riflessione molto profonda anche di capacità di
Partire e di rispondere e che però si fondano su un sentimento profondo di vicinanza di solidarietà di amicizia che questa sera grazie a questa iniziativa noi rafforziamo riconfermiamo grazie
Bene allora io ringrazio tutti voi per essere stati con noi stasera ringrazio i nostri relatori
E penso che possiamo concludere che sicuramente le relazioni tra l'Italia e Israele sono state delle ottime relazioni fino adesso abbiamo speranza e sicurezza che saranno ancora migliori sempre di più in futuro voglio solamente chiudere con un messaggio è importante è importante che tutti facciamo quello che possiamo perché già stati ritornino a casa loro dai loro cari
E perché Hamas e tutti i terrorismi che minacciano il nostro mondo occidentale siano eliminati che siano sconfitti per sempre che davvero questo è mio messaggio Ca'