Rassegna stampa estera

Voi giovani ascoltatori di radio radicale giovedì ventinove febbraio questo l'appuntamento con la rassegna dalla stampa internazionale a cura di David Carretta in apertura torneremo sulla guerra della Russia
Contro l'Ucraina in particolare le parole del presidente francese Manuel macro volume di a Parigi macro non ha escluso l'invio di truppe di terra in Ucraina cosa che ha provocato enormi polemiche un po'ovunque a livello europeo
Ci concentreremo sulla Francia ma non solo leggere morì vittoriale critico di le Figaro mentre un editoriale molto più positivo di liberazione
E poi vedremo la prospettiva dei giornali non francesi con il Financial Times e non al Macro punta al Walter It takes sull'Ucraina la famosa frase di Mario Draghi durante la crisi
Per il debito sovrano nella zona euro ma questa posizione più dura che volta scuotere le ipotesi della Russia sulla stanchezza europea
Avuto come risultato di evidenziare soprattutto le divisioni dell'unione europea
Leggeremo poi un commenta o dal New York Times dedicato non all'Ucraina ma al Medioriente la situazione casa
Thomas Friedman Israele sta perdendo la sua più grande risorsa
Essere accettato
Non solo
Dai Paesi occidentali ma anche soprattutto dai paesi del Sud globale l'esempio che porta Friedman è quello dell'India
Chiuderemo se avremo tempo con l'Italia e l'opinione piccolo giornale francese che racconta le ripercussioni le conseguenze
Del voto regionale in Sardegna una brutta caduta per Giorgia Meloni il titolo del pezzo firmato Francesco Maselli
Il Presidente del Consiglio aveva imposto il suo candidato nelle regionali contro il parere dei suoi alleati Meloni aveva trasformato un voto molto locale in un test per il governo
Il suo metodo ora e messo in discussione all'interno della coalizione di destra al potere
Partiamo però dalla
Guerra della Russia contro l'Ucraina e da Emmanuel macrolide polemiche dopo le sue dichiarazioni sulle truppe di terra lunedì lo figlio ieri editoriale andare in guerra effetto opposto a quello ricercato
Scrive
Scrive il quotidiano conservatore
Francese
Chi parla troppo e il perturbato ore della città dicevano gli antichi contrariamente alla saggezza che ci si aspetta da chi governa e Manuel macro
Anna assumere questo ruolo come estasiato dalla sua capacità di ribaltare i tabù con una semplice invettiva il problema collaterale di mettere a nudo le sue contraddizioni
Non lo ferma in alcun modo macro era stato l'ultimo in Europa a predicare la pacificazione con Vladimir Putin ora il primo a considerare la guerra Diretta con truppe sul terreno in Ucraina
Un atteggiamento che sinonimo di isolamento dato che i partner senza i quali idea non ha senso si affrettano tutti a sottolineare che non è né un'idea prevista né attuale cd sono stati rifiuti garbati e il tutto si è concluso con un Nine tedesco fermo e non negoziabile
Di conseguenza dobbiamo porci una domanda scrive le Figaro a cosa mirate ma nel macro vestendo i panni dell'uomo che va in guerra impressionare Putin
La minaccia dovrebbe avere un potenziale deterrente credibile per un uomo che uniformemente insensibile agli avvertimenti da da qualunque parte provengano
Macro forse voleva preparare l'opinione pubblica occidentale a un'inevitabile spirale
L'effetto in realtà potrebbe essere esattamente l'opposto a quello spiccato consolidando il blocco dei timidi o cauti in Europa e stimolando l'isolazionismo elettorali in voga oltre atlantico
L'autonomia strategica dell'Europa di cui ma Crozier fatto profeta non vedrà alcuni impulso se l'unico orizzonte che si traccia sarà quello dello scontro diretto con la Russia
Resta una spiegazione quella meno gloriosa perché slegata dalla serietà dei problemi ma senza dubbio secondo le figlia o la più improbabile in questa fase aspirando all'eterea solitudine dei visionari macro ha parlato troppo in fretta
Anche se lo stato maggiore sta studiando questo scenario l'idea e di quelle lanciate a casaccio nell'arena pubblica dopo le esitazioni Problemi sul rimpasto di governo e la rivolta agricola politicamente disastrosa
Macro forse cercava un diversivo adeguato alle sue paludi nazionali si avvolto nel mantello del signore della guerra di fronte a Putin ma lo ha fatto senza truppe essenza munizioni
Molto duro lo figlia o per contro e va notato
è Libération in un editoriale di ieri a salutare le parole del presidente francese non tanto è quello sul sull'invio o meglio non escludere l'invio di truppe sul terreno ma tutto il resto di ciò che Macron detto a Parigi lunedì cambiamento il titolo dell'editoriale divide
Qualunque sia il desiderio di provocazione o il livello di improvvisazione nascosto dietro le dichiarazioni di lunedì di Maderna cromo sulla possibilità di inviare truppe di terra in Ucraina
Non possiamo negare che non è in atto un cambiamento positivo nella posizione della Francia e forse dell'Europa rispetto alla Russia
C'entra senza dubbio il secondo anniversario dell'invasione dell'Ucraina celebrato sabato con dolore per il fallimento della controffensiva lanciata lo scorso anno
Con le armi necessarie quelle che erano state chieste in mano dagli ucraini all'Occidente questa controffensiva forse sarebbe stata un successore Vladimir Putin oggi non potrebbe pavoneggiarsi
Anche la morte di Aleksej Navalny è stato uno choc sebbene le speranze di vedere l'avversario russo di Putin libero e soprattutto vivo fossero pesi di questa morte brutale dimostra simbolicamente la feroce le e l'estremismo del regime russo niente ferma Putin certamente non i tentativi di seduzione compiuti all'inizio della guerra dallo stesso e ma nel macro
Macro lo ha capito solo di recente a sue spese dopo vari attacchi lanciati contro la Francia
Dietro l'Ucraina è l'Europa che Putin cerca di destabilizzare e questa minaccia e tanto più pericolosa per il fatto che dall'altra parte del atlantico
Il rischio cresce sempre più di vedere Donal Trump tornare al potere e con lui la sua ideologia filorussa e anti-NATO
Tutto questo a pochi mesi dalle elezioni europee che rischiano di vedere l'ascesa di un'estrema destra pronta a fare la pace con il presidente russo
E quindi urgente a sottolineare anche simbolicamente
Questo momento
E mostrare la propria capacità di deterrenza scrive liberazione naturalmente non si tratta di mandare soldati sul campo a combattere
Gli alleati europei della Francia e anche Washington hanno lanciato grida selvaggio di fronte a questa idea ma gli alleati europei e Washington potrebbero almeno fornire attrezzature militari
Quanto a macro grande diplomatico beh se fosse così lo faremo già saputo da tempo così Di Blasio nel suo
L'editoriale allargando la prospettiva però a tutta Europa uscendo un po'dal tema franco francese
Vale la pena prendere Fraktion Times e un commento di Layla Abboud dal titolo macro punta all'whatever it takes sull'Ucraina ma questa posizione più dura
Che mira
A fare deterrenza nei confronti della Russia avuto come risultato un altro evidenziare le le divisioni dell'unione europea
Scrive il quotidiano della City in meno di due anni il presidente francese non al Macro è passato da aspirante pacificatore di Vladimir Putin ha una delle voci più aggressive d'Europa sulla Russia
E sulla minaccia generazionale che la Russia rappresenta per la sicurezza europea
Lunedì macro infranto un tabù rifiutandosi di escludere l'invio di truppe di terra in Ucraina sorprendendo si è il leader europei sia a Mosca altre capitali europee si sono affrettate a sconfessare il suggerimento di macro
Ma questa non è stata una gas di politica estera è stata una risposta preparata a ripetute domande di giornalisti dunque una scelta vera e propria faremo tutto il necessario per garantire che la Russia non vinca questa guerra detto Macron dopo aver ospitato
Una conferenza a Parigi dei sostenitori dell'Ucraina macro ammesso che non c'è alcun consenso sull'invio di truppe ma che la questione e discussa e ha sostenuto che l'idea non deve essere tolta dal tavolo proponendo quello che sembrava uno scenario in plausibile macro stava tentando di ricreare un momento simile alla promessa
Quote per i temi tutto quanto necessario di Mario Draghi per salvare l'euro durante la crisi del debito sovrano
L'Europa ha fatto troppo poco e troppo tardi per aiutare l'Ucraina detto macro ha bisogno di uscire l'Europa dai vincoli auto in posti e modificare i calcoli di Mosca
Ma ciò è arrivato
A considerare le ambizioni imperialisti dei punti più come una minaccia esistenziale non solo per l'Ucraina ma anche per l'Europa siamo ben lontani dal febbraio due mila e ventidue quando macro
Teneva negoziati disperati con Putin attorno a un tavolo comicamente lungo al Cremlino per cercare di scongiurare l'invasione dell'Ucraina
Anche dopo il sanguinoso attacco russo leader francese aveva insistito sul fatto che la Russia non doveva essere umiliata e che aveva bisogno di garanzie di sicurezza
In cambio della pace le sue posizioni accomodanti all'epoca avevano indebolito la credibilità della Francia presso gli alleati dell'Europa orientale
E indebolito la voce francese proprio nel momento in cui gli eventi confermavano
La tesi di Macron di lunga data secondo cui l'Unione europea aveva bisogno di aumentare gli investimenti nella Difesa e stabilire la propria autonomia strategica
L'incessante versione della russe contro l'Ucraina trasformato il pensiero di macro un giorno sì convinto all'adesione dell'Ucraina
All'Unione Europea un altro lanciato un raro mea culpa ai Paesi dell'Europa orientale
Dicendo che erano loro ad avere ragione sulla minaccia di Putin e ora macro ritiene come spiegato ma su gomma del think-tank i figli
Che ci stiamo avvicinando il momento della verità per l'Europa e che si è in gioco la sua stessa capacità di agire come una vera Potenza Geo politica
Una vittoria mitra ampio successo dell'estrema destra lezioni europee potrebbero secondo comma segnare la fine delle ambizioni strategiche europee
Il problema per macro è che a differenza di Draghi la Francia non ha i mezzi per fare il water veri takes per proteggere l'Ucraina
Ha un esercito di medie dimensioni ed è l'unico Paese dell'Unione Europea dotato di armi nucleari ma le sue finanze pubbliche limitate danno poca potenza di fuoco per investire nella difesa
Altri alleati hanno rapidamente preso le distanze lavacro e la sua idea di inviare truppe in Ucraina la Germania ha detto che è impossibile i critici diranno che il metodo di questo presidente
Ancora una volta a minato ha danneggiato il messaggio dello stesso presidente
Ma Kron poi manca di coerenza
Da mesi la Francia blocca l'uso dei fondi dell'Unione europea per acquistare munizioni per Luca e l'Ucraina da parte di Paesi extra-europei perché perché vuole rilanciare l'industria della difesa europea
Macro affermato che il fatto di non escludere l'invio di truppe in Ucraina mira a a ristabilire l'ambiguità strategica
Per indurre la Russia riconsiderare i suoi calcoli secondo cui il sostegno occidentale a un certo punto verrà meno
Eppure conclude sul Financial Times Lella Abboud
Eppure l'episodio potrebbe aver messo in luce qualcosa di più preoccupante gli alleati sono divisi su quanto sono disposti a spingersi per aiutare l'Ucraina
Così il quotidiano della siti rimane ovviamente attonita la situazione in casa malgrado alcuni segnali positivi che sono venuti in particolare da Washington
Negli ultimi giorni
Il New York Times pubblica un commento di Thomas Friedman
Interessante dal titolo Israele sta perdendo la sua più grande risorsa l'accettazione
Friedman spiega di aver trascorso gli ultimi giorni viaggiando da Nuova Delhi a Dubai e poi Ammannati e c'è un messaggio urgente da consegnare al Presidente by del e al popolo israeliano
Vendola sempre più rapida erosione della posizione di Israele tra
Bello di accettazione legittimità che sono erano stati faticosamente costruiti nel corso degli anni
Se vai del non starà attento la posizione globale dall'America precipiterà insieme a quella di Israele
Secondo Friedman degli israeliani nell'amministrazione by then comprendono appieno la rabbia che stare bollendo in tutto il mondo alimentata dai social media e dalle riprese televisive
La morte di così tante migliaia di civili palestinesi a causa delle armi fornite dagli Stati Uniti la guerra di Israele a Gaza
A un impatto a Massa si molto di cui essere chiamato in causa rispondere per aver innescato questa strage di umana ma Israele Stati Uniti ora sono visti come fattori trainanti degli eventi e si vedono attribuire la maggior parte della colpa
Che tale rabbia stia ribollente o nel mondo arabo è ovvio ma non dovrebbe essere ovvio in India la cosa ancor più significativa perché il governo del primo ministro Narendra modi dominato dagli indù è l'unica grande potenza del Sud globale
Che ha sostenuto Israele ha costantemente dato la colpa Hamas per aver provocato la ritorsione israeliana e la morte di circa trenta mila persone
Il numero elevati di morti civili in una guerra relativamente breve
Sarebbe problematico in qualsiasi contesto ma quando così tanti civili muoiono in un'invasione di ritorsione lanciata da un Governo israeliano
Senza alcun orizzonte politico per il giorno dopo e poi quando il premier israeliano Benjamin Netanyahu offre un piano per il giorno
Dopo dicendo al mondo che Israele intende occupare di fatto sia la Cisgiordania sia gasate un po'indeterminato beh non sorprende che gli amici di Israele sì allontanino
Secondo Thomas Friedman
Sentimento diciamo indiano poi diffuso anche tra i Paesi arabi che in privato vogliono vedere a Massa
Distrutto Friedman spiega di essere sorpreso anche di questo
Sentimento o sincera simpatia per il dilemma strategico che Israele ha dovuto affrontare il sette ottobre un attacco a sorpresa di Hamas progettato per fare impazzire gli israeliani
Uccidendo genitori davanti ai loro figli bambini davanti ai genitori abusando e Muti Lando sessualmente donne rapendo neonati enormi
Pura barbarie inizialmente il mondo sembrava pronto ad accettare che ci sarebbero state significative perdite civili per sradicare amasse recuperare gli ostaggi
Hamas del resto si nascondeva in tunnel sotto le case negli ospedali nelle moschee nelle scuole
E non aveva alcun piano per proteggere i civili di Gaza dalla ritorsioni israeliana che Hamas sapeva sì ci sarebbe stata
Ma ora abbiamo una combinazione tossica di migliaia di vittime civili un piano di pace di Netanyahu che promette solo un'occupazione infinita
Di conseguenza l'intera operazione Israele Gaza inizia a sembrare
A sempre più persone come un semplice tritacarne umano il cui obiettivo è ridurre la popolazione palestinese in modo che Israele possa controllarla più facilmente
Difficile da credere ma Netanyahu è pronto a sacrificare la legittimità internazionale conquistata a fatica da Israele per le sue esigenze politiche personali
Secondo Friedman cioè una soluzione che aiuterebbe su tutti i fronti un governo israeliano pronto ad avviare un il processo di costruzione
Di due Stati per due popoli con un'autorità palestinese veramente pronto e disposto a trasformarsi questo cambierebbe la narrazione fornirebbe la copertura gli alleati arabi d'Israele per collaborare con Israele nella ricostruzione di Gaza
Farebbe anche da collante per l'alleanza regionale di cui Israele ha bisogno per affrontare l'Iran e i suoi Proxy
E invece Israele Netanyahu stanno mettendo a repentaglio decenni di diplomazia che avevano convinto il mondo a riconoscere il diritto del popolo ebraico all'autodeterminazione nazionale e all'autodifesa nella sua patria storica Israele e Netanyahu stanno anche sollevando i palestinesi dalle responsabilità e dei compromessi che implica una soluzione dei due Stati
E
Metteranno l'amministrazione by interne in una posizione sempre più insostenibile
L'ultima cosa stanno anche facendo un grande favore all'Iran così Thomas Friedman sul New York Times
Non abbiamo più molto tempo però vi segnaliamo sull'Italia le elezioni in Sardegna e diciamo la riflessione politica più ampia l'Opinion con Francesco Maselli ieri una brutta caduta per Giorgia Meloni
Il Presidente del Consiglio aveva imposto il suo candidato nel voto regionale contro il parere dei suoi alleati
Meloni aveva anche trasformato un voto molto locale in un teste per l'esecutivo il suo metodo e ora messo in discussione all'interno della coalizione di destra al potere
Ci sono altre riflessioni sul centrodestra per esempio il fatto che con la destra che Salvini abbia perso terreni in Sardegna e la cosa viene sottolineata da l'opinione ma non solo anche che Meloni non ha personale politico adeguato deve ricorre ai suoi fedelissimi di qui anche la tentazione di candidarsi alle elezioni europee
Chi gioisce la sinistra che dal due mila e quindici non riusciva a conquistare una regione guidata dalla destra
Questo risultato dovrebbe servire barcollante per un'alleanza Movimento Cinque Stelle al PD anche se i due partiti
Faticano a stabilizzare nel loro relazioni in particolare per le divisioni su questioni cruciali di politica estera come l'Ucraina
Ci fermiamo David Carretta una buona giornata con Radio Radicale