Cinema&cinema: "La zona di interesse" di Jonathan Glazer

Un saluto agli ascoltatori di radio radicale
Un film di argomento storico può facilmente basarsi sul contrasto fra il modo in cui certi avvenimenti del passato apparivano a testimoni contemporanei di quegli avvenimenti coi loro stessi protagonisti
Per il modo in cui invece si sono consolidati nella nostra memoria
Nel caso del film la zona di interesse del regista inglese Jonathan Glazer è un finto tratto da un romanzo di Martinet misto quel contrasto è condotto a un'intensità estrema paradossale
Gli avvenimenti di cui si occupa sia pure in forma indiretta spesso allusiva sono lo sterminio degli ebrei nel campo di concentramento di Auschwitz
Ora se questa appare alla vostra coscienza come una delle tragedie più efferate avvenute nel secolo scorso
Il film mostra che per certi o per tanti dischi di allora non solo per i comandanti o gli ingegneri del campo ma anche per le loro famiglie copre una parte della popolazione civile
Quella tragedia di cui pure erano consapevoli era un fatto normale non mi veniva insomma percepito lo future
Ecco allora che la famiglia del comandante del campo chi risiede in una villa proprio antistante quel campo potrà scorrere tranquilla una giornata di sole sulle sponde di un lago dei dintorni
L'uomo può fumarsi in giardino una sigaretta mentre la torre nel campo spande del cielo il fumo dei cadaveri
Quando l'uomo viene trasferito in un'altra città quel provvedimento deprecato dalla moglie viene da lui trattato con una spiacevole ma ordinaria questione di lavoro
Se il contrasto appunto fa l'orrore effettivo e la normalità percepita
Ah per lo spettatore del film un effetto surreale sgradevolmente onirico lei sa l'Autore accolto così un fenomeno probabilmente reale
Se tanto orrore ha potuto essere perpetrato è stato anche perché le coscienze degli autori e dei testimoni sono rimasti a lungo come anestetizzante
Tuttavia l'autore non ha voluto indagare le ragioni Italia ermetica insensibilità mi ha voluto soltanto mostrare sbagliate esemplificazioni
Di qui a mio parere due limiti del racconto l'esteriorità nel senso che non siamo mai messi in grado di entrare nella coscienza dei personaggi e la ripetitività perché l'assunto vi semplificato resta per tutto il film sempre lo stesso
Va detto però che il film presenta alcuni elementi di contrappunto che rompono la sua uniformità come ad esempio l'apparizione di una bambina che distribuisce di notte in campagna
Delle veline destinate probabilmente ai prigionieri che riescano a fuggire
Un personaggio dunque positivo che per una parte paradossale inversione di valori appare invece sinistro
O i disturbi psicosomatici le crisi di vomito che assalgono tutti in una scena il comandante del campo nelle quali sembra riemergere la coscienza rimossa dell'orrore
Si tratta di un film che riesce a essere spesso inquietante presentato al Festival di Cannes aveva vinto il Gran Premio speciale della giuria ed è ora candidato a cinque premi Oscar fra cui quello per il miglior film
Dunque la zona di interesse di Jordan blazer un saluto da Gianfranco Cercone