Senato: riecco il terzo mandato. Intervista ad Alberto Balboni

Radio radicale siamo col presidente della Commissione affari costituzionali del Senato Alberto Balboni che si trova davanti la statua di Bonomi autorevole presidente del Consiglio per parlare con senatore Balboni delle terzo anzi io direi sesto settimo mandato
Allora probabilmente la lega presenterà all'emendamento comunque si ritorna a parlare del tema però mi sembra che la vostra posizione non non cambi
E vuole dare anche una parola di chiarezza su come questo dibattito torna ripetersi adesso lo vedremo in tutti in tutti i provvedimenti dove sarà possibile infilarlo
Ma io non credo cioè è una battaglia identitaria che la lega ha deciso di fare ma credo che siamo tutti consapevoli dalle che per prima che non c'è la possibilità che una norma del genere possa essere discusse inserita e in un disegno di legge di conversione di un decreto legge fatto per dettare le regole per le prossime elezioni amministrative
Ed europea quindi non è questo certamente luogo perché andrebbe rivisto comunque l'intero ordinamento delle regioni non Popper anche per i comuni atti la lega da vende amento che riguardano i comuni sopra i quindici mila abitanti l'uva
Lo ha ritirato quindi ha mantenuto soltanto quello per la Regione ma era scritto tra l'altro il modo
Che non poteva assolutamente essere votato perché come ha detto lei se fosse passato l'emendamento proposto da leghe mandati non sarebbero diventati tre trarre dalle sei sette LA sette perché
Azzerava il contatore
Il conteggio ripartiva nemmeno dalla conversione della legge addirittura
Dalla legge regionale che recepiva che doveva recepire
Questa modifica quindi chiaramente se poi se non ci fosse la legge regionale dopo il voto e l'entrata in vigore del della legge per esempio si ecco il Veneto non votasse la legge una legge regionale non ci potrebbe essere il sesto settimo mandato e non decorrerebbe il contatore infatti
Lei credo che ha fatto l'esempio del Veneto con un motivo ben preciso perché come tutti sappiamo il Governatore Zaia sta facendo già il terzo mandato proprio in ragione
Del fatto che il Consiglio regionale del Veneto non aveva eccepito tempestivamente la norma che poi insomma una norma del due mila quattro quindi sono
Sono passati di anni eppure ancora serietà discutere in tutti gli ordinamenti democratici quando
C'è una elezione diretta di una persona
Che quindi concentra su bici se è un grande potere il governatore della Regione più poteri di un ministro
E è chiaro che ci deve essere un limite al mandato perché non si può concentrare troppo a lungo
Troppo potere in una sola persona questo è il significato del limite ai mandati e faccio presente che quindici giorni prima
Di discutere questo emendamento in commissione avevamo presentato tutti insieme tutti d'accordo
Un emendamento al disegno di legge sul premierato di cui sono relatore che prevedeva appunto un limite di due mandati consecutivi per il premier quindi quindici giorni prima inseriamo il limite a due mandati per il premier e quindici giorni dopo votiamo il terzo anzi come dice lei sesto mandato setting al settimo al al ai governatori cioè è un altro senso o si fa un ragionamento complessivo che riguarda pesi e contrappesi vogliamo aumentare i poteri dei governatori dobbiamo però potranno mettere anche i poteri dei Consigli regionali Torrieri
Degli organismi di controllo cioè un discorso troppo ampio cioè ridurlo in una discussione su un numero lei si è pentito di essere stato troppo buono
Perché ci in fondo avrebbe potuto anche non ammetterli questo emendamento e poi ce lo sta tutta la serie c'è stato l'effetto domino abbiamo visto c'è stata una polemica anche per altri emendamenti quello Lotito su quel qui la vicenda di quel Consigliere allora
Bisogna essere un po'più diciamo come si può dire po'più chiari nell'affrontare perché il Pd su questo già diciamo è intervenuto insomma ha detto guardi io
Ho ragionato a lungo sull'ammissibilità o meno di questo emendamento come di altri però ci sono due ordini di considerazioni la prima è che se c'è un tema politico è giusto affrontarlo politicamente non per ingessato trincerandosi dietro una interpretazione comunque sarebbe stata in ogni caso opinabile
Del Regolamento qualcuno potrebbe aver la roba Pat cui Ciarla di no non vuole affrontare il tema è un anti dato quindi alla fine se c'è un tema politico che questo era un tema politico perché legittimamente la lega la sua idea
Allega pensa che
Quando votano i cittadini tutto quello che dici tu dici quindi va bene noi come dicevo prima abbiamo invece un'idea furono anche dei limiti e dei contrappesi no certi sono due opinioni legittime ci siamo confrontati nel merito la commissione ha votato sedici a quattro lire
Però devo dire che ho ragionato a lungo sull'inammissibilità altro non voglio fare nomi e cognomi ma in molti mi spingevano
Da tutte le parti a dichiarare l'inammissibilità perché avrebbe significato toglie di mezzo come dire un tema un po'spinoso certa e però se la legge dice all'articolo uno
Che è dettata per regolamentare
La disciplina d'elezione europea ed elezioni comunali e delle lesioni regionali come si fa a dire che questa norma anche questo emendamento non era ammissibile lo era in base all'articolo uno del disegno di legge per questo lo reso ammissibile certo
Provarci troppe volte prende un po'
Cioè loro fanno questo ragionamento che insisto o come quelli che vogliono fare i don Giovanni con una ragazza ci provano tutti i giorni però poi scatta la denuncia per stalking spero che la vediamo questo qua
Stalking parlamentare ma io credo che la lega faccia la sua battaglia delle ragioni politiche per farla però se non c'è il consenso nella maggioranza mi sembra di capire neanche nell'opposizione
In democrazia alla fine dovrà prenderne atto
Chiarissimo grazie al senatore Balboni presidente la Commissione affari costituzionali di Palazzo Madama