La nuda verità - Punto di vista con Massimo Barra. Differenza di genere e sostanze d'abuso

La nuda verità punto di vista con Massimo Barra ben ritrovato su Radio Radicale grazie buongiorno
Massimo Barra medico presidente emerito di Croce Rossa Italiana fondatore di villa Maraini agenzia nazionale della Croce Rossa per le dipendenze patologiche
E è un dato di letteratura consolidato e esistano ampie diverso differenze di genere Nella Salute nelle dipendenze patologiche nell'abuso di sostanze la differenza di genere quanto è a in quali condizioni è marcata
Bene
Se veramente noi avessimo una situazione come prevista dalla legge trecentonove novanta
E prevede il libero accesso del tossicomane al medico e al luogo di cura su tutto il territorio nazionale
E i luoghi di cura come previsto sempre dalla stessa legge fossero aperti ventiquattro ore su ventiquattro molti dei problemi che incontriamo anche per quello che riguarda le differenze di genere non sussisterebbero
Perché i servizi farebbero una trattamento una terapia tali ore su un soggetto e quindi inevitabilmente terrebbero conto delle esigenze del soggetto anche legate al genere
Questo purtroppo non avviene perché pur essendo una legge nazionale
Esiste un sottopotere
Che più forte del potere legislativo più forte anche delle indicazioni del governo per decide quali delle cose oggetto di legge
Vanno seguite e hanno diritto di diventare realtà e quali invece come l'apertura h ventiquattro non hanno dignità decidono che non si devono
Attuare
Ora è in una situazione ideale in cui dice antidroga sono avervi in cui c'era libertà è chiaro che la professionalità degli operatori sia in grado di venire incontro alle differenze digerente
Senza pure giudizi il problema sono i pregiudizi tossicomani sono vittime dei pregiudizi per esempio parlando di maternità
C'è un pregiudizio
Che chi ha problemi di droga non abbia diritto a curare i propri figli Terceira gigioneggia retrocedevano essendo una persona inaffidabile gli debbano essere sottratti i figli
Questa è una stupidaggine nella pratica nella mia pratica personale su migliaia di persone io spesso visto delle donne che che usa la droga perché sono particolarmente attente alle esigenze dei figli e che hanno curato con amore e anzi molte volte la presenza di un figlio può essere una valida motivazione deve smettere di drogarsi
Quindi non dobbiamo andare avanti a pregiudizi semmai apporto giudizi pensiamo per esempio ai pregiudizi di un soggetto che per già si porta appresso un fardello
Giudicante
E quindi si trova di fronte a una doppia discriminazione quindi se noi non più assumiamo come dogma rimanere avvia la personalizzata
Per non bisogna dare giudizi
Non giudicate se non volete essere giudicati era un condannate se non volete essere condannate diceva Nostro Signore e mi pare che su questo dovremmo essere tutti d'accordo
Mentre c'è una patologia dell'assistenza e si pone su un piedistallo perché va avanti per per farsi fatte verrebbe pregiudizi e io sono stato testimone di molte
Situazioni in cui i figli sono stati sottratti ai genitori perché si drogavano con un risultato assolutamente negativo è il contrario al buonsenso alla realtà
Quindi è chiaro che le differenze di genere
Fanno parte del trattamento e fanno parte della dell'Aprilia ma nel momento in cui la terapia è veramente fai lo rende senza pregiudizi
Non ci sono particolari problemi devo dire che per quanto riguarda i tossicomani
Su cento tossicomani settanta sono maschi e solo trenta sono femmine e questo è un dato pendenze almeno è costante
Che si rivela soprattutto delle droghe illegali e non per le droghe legali nelle droghe legali per esempio la nicotina
Il numero di di i soggetti di sesso femminile leggermente superiore rispetto a quel nel consumano droghe illegali
La ripartizione settanta trenta è costante
E e di questo dobbiamo tener conto nella elaborazione e nella strategia dei servizi
Grazie grazie a Massimo Barra Preside intenerito di Croce Rossa Italiana