Speciale Giustizia

Buonasera a tutti da Lorena D'Urso benvenuti all'ascolto dello Speciale giustizia non è casuale che il dibattito pubblico sull'apparire imparziali dei magistrati
Sia oggi dilatato a dismisura esso è il portato non solo delle contingenze politiche
Ma anche o soprattutto da una rivoluzione digitale che costringe ad aggiornare lo strumentario del diritto per primo quello del diritto costituzionale
Mi riferisco naturalmente alla libertà di manifestazione del pensiero ma non di meno alla clausola di disciplina e onore con cui adempiamo le nostre funzioni
E al centro solo della nostra rappresentanza nel momento in cui amministriamo la giustizia in nome del popolo italiano così il presidente della sesta commissione del Consiglio superiore della magistratura Marcello Basilico
Togato di Area
Il gruppo delle toghe progressiste nel suo saluto alla convegno la magistratura i social network o che si è svolto a Palazzo Bacelle il sedici è il diciassette maggio
Scorsi e di cui stasera vogliamo proporvi la prima aggiornata alla convegno è intervenuto anche il dice presidente del CSM
Fabio Pinelli lo sentiremo fra pochissimo che ha detto fra l'altro di fronte alla comunicazione sociale e la magistratura non si deve porre solo nell'ottica tradizionale dell'esercizio dei diritti ma anche soprattutto nell'ottica delle crisi reputazionali soprattutto della reputazione dell'istituzione ed è la sua legittimazione costituzionale
Che tale comunicazione può innescare occorre cioè che la magistratura si ponga anche nell'ottica delle nuove responsabilità
Che questo cambio di paradigma ha comportato nell'ottica di come prevenire e gestire comunicare le crisi reputazionali nella consapevolezza delle conseguenze che queste possono avere sugli stessi equilibri istituzionali
Costituzionali così fra l'altro il vicepresidente del CSM
Nell'introduzione introduttiva di questo convegno è stata invece affidata alla professor Luigi ferraioli professore emerito di Filosofia
Del diritto all'università Roma tre e poi c'è stato il seguito il dialogo tra il presidente del consiglio nazionale dell'ordine dei giornalisti Carlo Bartoli
E il professor Adriano Fabris professore ordinario di Filosofia morale dell'Università degli studi di Pisa coordinato dal direttore del TG due Antonio o preziosi
Bartoli il presidente del consiglio nazionale dell'ordine dei giornalisti a sottolineato tra l'altro come anche nell'uso dei social l'alternativa e tra la ricerca dell'autorevolezza o la ricerca del consenso la prima via quella della responsabilità
E della correttezza e l'unica che può essere imboccata da un magistrato e un giornalista per entrambi non è possibile ammettere una distinzione tra profilo professionale e personale si è magistrati giornalisti sempre e comunque
Dicevamo il convegno si è svolto in due giorni nella seconda
Giornata segnaliamo la tavola rotonda coordinata dal giornalista Arturo Di Corinto a cui ha hanno partecipato il dice il direttore generale dell'Agenzia per la fai per Security
Nazionale mia Nunzia Ciardi l'avvocato Andrea Mascherin già presidente del Consiglio nazionale forense il presidente dell'Associazione nazionale magistrati Giuseppe Santa Lucia e nella professoressa ordinaria di diritto del lavoro dell'Università di Bologna Patrizia Turini
La due giorni si è conclusa con la relazione della presidente emerito della Corte costituzionale Giovanni Maria Flick sentiremo questa a seconda aggiornata in una prossima puntata dello Speciale giustizia stasera invece come dicevamo ci concentriamo sui i lavori del primo giorno del sedici maggio scorso sentiamo onda prima il presidente della sesta Commissione del consiglio superiore della magistratura Marcello basilico poi come dicevamo
L'intervento del vicepresidente Fabio Pinelli e poi la relazione introduttiva del professor Luigi ivi ferraioli con seguito dal dibattito dal dialogo a due del presidente dell'ordine nazionale dei giornalisti Carlo Bartoli con il professor Adriano Fabris coordinati da Antonio Preziosi direttore del TG due iniziamo dunque ascoltare questo convegno dal titolo la magistratura i social network che si è tenuto nella sala conferenze di Palazzo Bashere il sedici e il diciassette maggio scorsi
Signori buongiorno non so se mi sentiate
Vi preghiamo se possibile di prendere posto così cominciamo
Grazie per questa entusiastica presenza
Dose subito la parola al vicepresidente del Consiglio superiore avvocato Fabio Pinelli
Per i saluti del convegno
Buonasera a tutti ringrazio
Le autorità presenti i tanti amici colleghi del Consiglio e tanti magistrati provenienti da tutta Italia tanti volti
Insomma che sento vicini ringrazio molto
Il presidente della sesta Commissione basilico per l'organizzazione di questo convegno come si dice
Ultimi ma ma non ultimi i relatori che si sono prestati insomma ad affrontare un argomento anche così Complesso
Complesso difficile controverso moderno con l'idea di di mettere a disposizione di tutti innanzitutto delle riflessioni delle idee degli approfondimenti per
Ampliare il nostro panorama di conoscenza del nostro patrimonio culturale
Io mi limiterò un brevissimo saluto e mi
Scuso in anticipo se non potrò restare mi dispiace davvero moltissimo perché assieme al comitato di presidenza la presidente Cassano procuratore generale avevamo Stati
Diciamo i cose sostenitori di questa bellissima iniziativa ma udienza disciplinare alle sedici e come voi tutti sapete meglio di me l'attività giurisdizionale
Un dovere che ha la priorità rispetto alle altre iniziative quindi
Vi dovrò lasciare ma leggerò certamente gli atti del del convegno e mi scuso davvero con tutti
Per la mia assenza dopo dopo le sedici
Viviamo da tempo nell'era della comunità e la comunicazione immediata
Dal computer
Si tratta di un vero e proprio cambio di paradigma non solo comunicativo ma anche culturale con ampie ripercussioni sociali
Politiche giuridiche determinate dalla cosiddetta logica
A Rete che ha inaugurato possiamo definirla all'epoca del posto del postmoderno del postindustriale ora anche del posto diritto per utilizzare una espressione usata da Giuseppe Zaccaria
Concittadino nell'omonima recente monografia
Opportuno di in dunque questo incontro di studio fosse addirittura urgente e necessario perché anche la magistratura deve adeguarsi credo a questa cultura digitale
Che si sovrappone e si integra io ai linguaggi già esistenti che assorbe fa propri diventando essa stessa un linguaggio anche la magistratura deve insomma affrontare le sfide di questa io credo sì posso definire cultura codificata in forma digitale
Cioè di costrutti elaborati per essere veicolati tramite le reti informatiche coi quali tutti ci stiamo abituando a parlare e a confrontarci
Questa cultura peculiarità rivoluzionaria e che non si esauriscono nella sua straordinaria diffusività
E ubiquità asincrona cioè la cosiddetta prossimità digitale che annulla i tempi e le distanze ma presenta anche caratteristiche potenzialmente pericolose
Essa è infatti poco fa era di social plus cioè degli indicatori sociali e para testuali propri della comunicazione faccia a faccia
Crea e ciocche ciambella se cioè bolle comunicative camere di risonanza che favoriscono la polarizzazione delle opinioni e che moltiplicano gli effetti di contare Jordan mis informazione disse informazione e ma alla informazione
Favoriscono fenomeni cosiddetti dire Frey mine cioè di riconteggio coalizzarsi onere riformulazione cioè amplificazioni delle possibilità di fraintendimento
Insomma ci dovrò ci troviamo di fronte a una forma comunicativa con elevato potenziale di fra imprendibili età e in controllabilità
Accompagnato da elevata riproducibilità e tendenziale immortalità delle informazioni messe in Rete credo che questi siano i temi i macro temi da affrontare
In tale forma comunicativa la tradizionale rilevanza mediatica delle notizie proprie dei mezzi di comunicazione di massa tradizionali sostituita dalla rilevanza percettiva delle informazioni
Si tratta insomma di un processo collettivo forte matrice sociale ai quali partecipano tutti
Stakeholder pubblico generico lo stesso sistema mediatico tradizionale e in cui tutti sono interconnesse in un sistema di influenza reciproca in grado di autoalimentarsi e di costruire senso
Cioè di costruire un'interpretazione collettiva del fatto
E del conseguente giudizio al cui centro sta il concetto di reputazione che
Tema a mio giudizio centrale nella modernità insomma il vero problema per chiunque agisce in questa info sfera a maggior ragione per gli attori istituzionali
O in genere perché agisce con responsabilità pubbliche diventa così la crisi reputazionale che la comunicazione digitale in Rete può innescare una crisi che è tale in quanto percepita come tale con i conseguenti corollari di come gestirla e di come comunicarla
Pertanto di fronte alla comunicazione social la magistratura non si deve solo porre credo nell'ottica tradizionale dell'esercizio dei diritti
Di quali siano i diritti dei magistrati
Al riguardo di quali limiti possono essere configurati tema evidentemente comunque importante aperto ma anche e soprattutto nell'ottica delle crisi reputazionali soprattutto della reputazione dell'istituzione
E della sua legittimazione costituzionale che questa comunicazione può innescare
Occorre cioè
Che la magistratura si ponga anche nell'ottica delle nuove responsabilità che questo cambio di paradigma ha comportato per comprendere di come prevenire gestire e comunicare le crisi reputazionali nella consapevolezza delle conseguenze che possono avere sugli stessi equilibri istituzionali e costituzionali
è bene dirlo credo con estrema chiarezza contrariamente da quanto è stato detto Nelli info sfera non vige la regola dell'uno vale uno
Ma al contrario in importa molto chi parla
E forse ancor di più cosa dice e di come lo argomenta in fondo si potrebbe dire lo propongo come provocazione
Intellettuale e qui insomma si nasconde anche tutto il mio rammarico di non essere presente
Per il proseguo dicevo si potrebbe dire che il magistrato potrebbe essere anche un'influenza era in qualche modo cioè con tutto quello che questo significa nel senso proprio della autorevolezza della fondamentale importanza del ruolo che ricopre nella società e nella e nella conseguente dei colazioni delle informazioni
Opinioni notizie che contribuisce a far circolare
Non solo questo c'è il grande tema della imparzialità
è chiaro che se l'imparzialità assume un ruolo costituzionale decisivo nella magistratura tutta cioè i giudici e pubblici ministeri sia come garanzia di autonomia e indipendenza sia come dovere del magistrato
Per ottenere quella fiducia quell'affidamento della collettività che deriva dall'autorevolezza dell'agire allora la magistratura deve avere anche la consapevolezza che nell'era della comunicazione digitale l'imparzialità
E e sarà sempre di più credo una imparzialità percepita
E che in ogni crisi nella percezione della imparzialità potrà funzionare da innesco di una crisi reputazionale non solo del singolo ma dell'intera istituzione
Mi limito a queste poche osservazioni che spero possano essere di Spiš di spunto vi ringrazio
Ho ancora della presenza ringrazio tutti i consiglieri che hanno partecipato all'organizzazione del convegno
Ivi incluso ore colato professor Romboli che poi sarà anche protagonista nella giornata di domani se non erro
Ai mi auguro che il senso di questo incontro ultimo sia quello di poter dare un valido aiuto su quanto meno sotto il profilo degli spunti di riflessione alla magistratura per affrontare le sfide
Culturali che l'attendono e auguro davvero un buon lavora tutti grazie
Ringrazio il vicepresidente come presidente della sesta Commissione pochi saluti di tutta la Commissione ai presenti e non solo i presenti ma anche chi ci segue ci seguirà attraverso radio radicale teme sul canale You tube che il Consiglio superiore ha attivato
Siamo qua e questo è l'intendimento della sesta Commissione per interrogarci assieme
Su un tema cruciale quale quello che abbiamo scelte qual è quello che è già stato così bene e così approfonditamente dice in un punto e vi saluto delineato
E che poi attiene all'essere magistrato e la società moderna se la modernità è data dal progredire
Della vita sociale scandito dalle innovazione del pensiero delle arti delle scoperte scientifiche della tecnica
Ecco
Per l'uomo per la sua integrazione realtà moderna
La modernità è fatta di adattamento a questo cambiamento in corso
Le regole di convivenza civile che gli Cida
Sono soggette a una costante verifica e più cambiamento rapido più questa verifica deve arrivare tempestiva la tecnologia che ha mutato le abitudini relazionali dell'uomo
Saluto il dottor preziosi
Ha segnato un solo Coop secondo me è un vero sol Co tra generazioni con quella stessa rapidità con cui
La tecnologia avanza all'interno dei nostri dispositivi dei dispositivi che portiamo con noi chi è nato negli anni due mila
Comunica intreccia rapporti crea e scioglie legami personali in modo del tutto diverso da come molti di noi invece sono stati abituati come da chi ha vissuto gran parte la sua vita nel secolo scorso
Ma non solo immerso in questa realtà tecnologica così pervasiva che viaggia costantemente assieme a lui che non lo abbandona mai io credo che costruì non abbia nemmeno la percezione di come queste modalità comunicative
Abbiano conosciuto alternative comunicative
Su basate su relazioni dirette su tempi più lunghi e più riflessivi su messaggi meno frenetici
Ecco stiamo anzi abbiamo abbracciato un modello pervasivo e rivoluzionario
I social network ci hanno invaso in ogni momento della nostra vita e hanno stravolto i criteri ordinari di relazione personale
Le creiamo amicizie virtuali senza conoscere i nostri Amici
Diffondiamo notizie su noi stessi e su terzi senza mediazione
Qualcuno ha detto che quindi oggi non esiste più l'editore possiamo noi stessi editori
Delle informazioni che diffondiamo
Partecipiamo in prima persona la trasformazione della Società da massmediatica quella società lituane livelli liquida che aveva teorizzato Sigmund ma una liberiamo in Rete testi foto video suoni con nazioni che diventano irreversibili
In definitiva diffondiamo informazioni che di fanno parte di quella eternità mediatica di cui non abbiamo poi consapevolezza e che però ci etichetta no ben al di là di quanto noi vorremmo o abbiamo pensato possa capire
Credo che poi assistiamo anche poi non lo credo io perché è stato detto
Alla sovrapposizione della dimensione privata alla dimensione pubblica
Rendendo in definitivi confini tra queste tra queste due sfere la messaggistica telematica attuale
Rende spesso difficile l'individuazione di questa linea distintiva
Se fino a ieri l'attenzione mediatica dunque si concentrava sulle esternazioni pubbliche perché erano le dichiarazioni pubbliche quelle che erano oggetto
Di notizie di giornali di dibattito pubblico oggi non è più chiaro se ciò che avvince il dibattito pubblico e dato da esternazioni che hanno una dimensione davvero collettiva o appartengono invece almeno nella loro Igino una sfera privata
Dell'interlocutore
I magistrati sono parte di questo contesto lo possiamo dare per scontato perché lo sono come anni altro individuo e non credo sia casuale
Che il dibattito pubblico sul loro apparire imparziale
Se oggi dilatato a dismisura perché al di là delle spinte della della politica o della contingenza politica c'è davvero questa rivoluzione digitale che costringe ad aggiornare la riflessione ad aggiornare anche lo strumentario del diritto in primis del diritto costituzionale
Penso naturalmente l'articolo ventuno della Costituzione ma penso anche alla clausola della disciplina e onore cui adempiamo nelle nostre funzioni e penso anche al senso della nostra rappresentanza nel momento in cui amministriamo la giustizia in nome del popolo italiano
Perché non c'è dubbio ad esempio che la relazione è posto dall'articolo centouno primo comma oggi vada valutata in termini più problematici
è vero che i costituenti con la poppa con la preposizione con la proposizioni in avevano voluto rimarcare che la giurisdizione non si amministra per il popolo
Quindi non è sensibile al consenso della pubblica opinione
Però vale la pena che l'interrogarsi oggi su come si ponga al magistrato rispetto a questo principio che ninfomane habitus quando attraverso blog forum post semplici laiche diffonda in in Rete dei messaggi che dimostrano invece come avviene per i comuni fornitori dei social network un'aspirazione ad una approvazione sociale nel mondo virtuale perché di questo spesso si tratta
Io credo che però possiamo confidare anche sul fatto che l'aggiornamento della riflessione giuridica indotta da queste tematiche così complesse
La delicata individuazione del limite tra la sfera pubblica la sfera privata
Ci inducano da un lato a rinsaldare nei nostri comportamenti quella esortazione espressa dal presidente Mattarella nell'incontro alla scuola sopra della magistratura del cinque aprile del due mila diciannove
Ad una maggiore sobrietà nei comportamenti e nelle esternazioni popolo sui social ma dall'altra parte anche a di mattina da dipanare un po'quella matassa concettuale dell'apparenza di imparzialità
Sfuggendo magari al pericolo che questo dibattito e questa matassa
Ho Fuschi non primo e vero prerequisito del magistrato che è e resta l'indipendenza naturalmente anche nelle sue componenti di dover essere e di responsabilità
Mi pare ma poi avremo gli interventi ben più autorevoli che seguiranno in questi giorni che un primo punto fermo già sia venuto per esempio dalla delibera del consiglio di presidenza giustizia amministrativa del cementifici in quel marzo
Del due mila ventuno uniche nelle raccomandazioni sull'uso dei mezzi di comunicazione elettronica e dei social media da parte i magistrati amministrativi distingue in premessa
Tra strumenti di comunicazione elettronica soggetti alla sta lì alle linee di indirizzo e strumenti invece di comunicazione elettronica privati che sono soggette alla garanzia della corrispondenza private ex articolo quindici della Costituzione
Consapevole della complessità della tematica
Che trattiamo e che investe queste nostre abitudini di vita questi modelli comportamentali diffusi prima ancora che l'ambito strettamente giuridico quindi il consiglio su quella magistratura
Intende con questa iniziativa procede ad un approccio graduale che si trasfondere anche nelle sessioni di questo convegno perché partiamo da una riflessione di carattere generale che affronta la dimensione sociale e filosofica etica
Della comunicazione che associa
Seguirà un approfondimento domani sulle fonti costituzionali sovranazionali sul bilanciamento tra i valori in gioco
E poi avremo uno sguardo sui costumi dei magistrati con l'opinione di chi fa parte e ed è abituato a guardare delle foto dalla nostra categoria dall'interno
E lo che Stern invece di quanti professionalmente soppesa non i rischi dell'uso di questi strumenti sul piano tecnologico i riflessi sull'immagine e reputazione
La relazione lavorativa e i riflessi sulla relazione lavorativa
Questo convegno è una tappa prima e fondamentale ma è una stampa a cui altre seguiranno in questo percorso di avvicinamento in cui il consiglio persegue l'obiettivo di lavorare delle mini guida che avvalendosi di saperi anche stermini prevedono delle avvertenze sull'uso di avveniristici strumenti
Ma offrono al contempo un messaggio culturale
Di attenzione verso una realtà sociali in continuo cambiamento e nella quale il magistrato e della quale magistrato è inevitabilmente partecipi grazie
Salutiamo ancora quindi vicepresidente Pinelli direi che possiamo dare inizio con una puntualità quasi da associa al netto che tedesco
Al nostro in conto con il primo intervento abbiamo il piacere il piacere prestigioso di avere con noi il professor Luigi ferraioli
Che come si suol dire in questi casi ma possiamo dirlo non ha bisogno di presentazioni
Aspettiamo con grande interesse la sua relazione introduttiva e quindi gli cedo volentieri e onorato la parola
Molte grazie
Desidero innanzitutto ringraziare il Consiglio superiore della magistratura per avermi invitata al svolgete questa relazione
Una relazione
Su un tema per l'appunto quello delle comunicazioni dei magistrati attraverso i social network
Che ha rappresentato un'innovazione rispetto
A tempi anche recenti io sono qui forse il più vecchio di tutti voi certamente quando io ho fatto il magistrato più di cinquanta anni fa
Non era neanche immaginabile il tipo di comunicazioni
Appunto
Propri dei magistrati
E tuttavia penso che proprio la consapevolezza delle norme novità delle innovazioni dei cambiamenti
E anche della rilevanza pubblica sociale che hanno le comunicazioni
Proprio questa consapevolezza deve invitarci a riflettere in maniera ancor più rigorosa sui principi deontologici che devono informare per l'appunto la comunicazione
La comunicazione dei magistrati con la società nelle più diverse forme
Che è un tema classico tra la deontologia giudiziaria
Io direi che ci sono due tipi
Di rapporti che i magistrati possono intrattenere
Con i cittadini con l'opinione pubblica
Con diciamo la società il primo tipo di rapporto e quello basato sulla
Ricerca del consenso sul consenso
Il secondo tipo di rapporto e quello basato viceversa su un valore della fiducia
La tesi che qui sosterrò credo abbastanza scontata ma che intende approfondire e che la legittimazione della giurisdizione
Si basa non sul consenso ma sulla fiducia
Il consenso sappiamo bene la fonte di legittimazione del potere politico
è un consenso che si esprime attraverso per l'appunto le forme della rappresentanza
La fiducia invece è la fonte di legittimazione della giurisdizione e in generale direi di tutte le istituzioni di garanzia
Comprese le istituzioni di garanzia
Che a causa della nostra diciamo dipendenza dalla classica tripartizione pensiamo alla sanità all'istruzione
Si sono sviluppate non come istituzioni indipendenti secondo la logica delle istituzioni di garanzia logica anti maggioritaria
Ma all'interno del potere cotico non potendosi collocare nel potere legislativo nel potere giudiziario si sono collocate io credo che questa sia noi abbiamo moltissimi debiti di riconoscenza nei confronti di ma
The schema Montesquieu scriveva nel mille settecentoquarantotto
Da allora la geografia dei poteri è enormemente
Cresciuta complicata
E certamente le istituzioni di garanzia
Che si fondono sulla accertamento dei presupposti legali delle prestazioni pubbliche
Avrebbero dovuto essere sviluppate come istituzioni indipendenti questo vale soprattutto a livello sovranazionale ciò di cui abbiamo bisogno
Non sono tanto istituzioni di governo ma istituzioni di garanzia che io ho chiamato primarie per distinguere da quelle giurisdizionale che sono la salute l'istruzione la sussistenza
La pace
Garanzie per l'appunto che richiedono
Per la loro valenza universalistica
E anti maggioritaria indipendenza e la cui legittimazione si fonda per l'appunto sul filo sulla fiducia così come cercano di mostrare la fiducia e fiducia appunto nel rigore intellettuale morale nell'onestà nella competenza tecnica consenso e fiducia
Possono apparire concetti
Simili tra di loro ma soprattutto per il discorso che qui stiamo facendo e cioè le fonti di legittimazione delle istituzioni pubbliche
Da un lato le istituzioni politiche di governo dall'altro le istituzioni di garanzia consenso e fiducia risultano concetti
Diciamo molto diversi che possono anche entrare in conflitto il consenso e l'adesione o la condivisione del merito di provvedimenti giudiziari
Che possono anche essere il frutto delle pressioni dell'opinione pubblica dell'inclinazione dei giudici a soddisfarle
Diciamo del conformismo giudiziario e quindi della ricerca del consenso dei propri colleghi
E un rischio sempre immanente alla ricerca del consenso
è quello che chiamiamo ormai da qualche anno il populismo giudiziario
La fiducia invece consiste nel confidare nella correttezza nella soggezione alla legge nel rispetto delle garanzie
E nell'indipendenza dei magistrati
Credo che per mostrare la differenza tra fiducia e consenso
Si può affermare questa massima
Un giudice a tale un magistrato è tale
E cioè merita fiducia
Se è in grado di assolvere
Quando tutti la stampa
I partiti il governo l'opinione pubblica
Chiedono la condanna
E quindi è capace di assolvere in mancanza di prove contro l'opinione
E quindi contro il consenso della maggioranza e perfino dell'unanimità
Ed è anche in grado di condannare
Quando al contrario
La maggioranza e perfino la grande maggioranza per lo più ne pubblica della stampa
Delle forze politiche
Richiedono l'assoluzione
Ciò che infatti delegittima la giurisdizione non è il dissenso
E tanto meno la critica che non solo sono legittimi ma responsabilizzano i magistrati
Quel che delegittima la giurisdizione e la fiducia
La sfiducia nei giudici fino alla paura
Generata dalla mancanza di garanzie
Ho peggio ancora dalla violazione di garanzie esistenti
E questa paura che fa del potere giudiziario il terribile potere di cui parlava Montesquieu
E la paura è sempre un segno di fallimento della giurisdizione
Della quale segnala di solito il carattere arbitrario perché imprevedibile proprio a causa dell'assenza o della violazione delle garanzie
Garanzie materia penale in particolare di carattere sostanziale di carattere processuale
Dunque consenso e fiducia corrispondono due tipi di rapporti
Molte volte opposti il consenso e le comunicazioni soprattutto quelle dirette arco ad acquisire fiducia
In televisione attraverso i social
Rischia sempre come dicevo prima di favorire il populismo giudiziario il populismo è una malattia della democrazia
Il populismo politico che tuttavia punta all'acquisizione sia pure demagogica del consenso ma il consenso e la specifica fonte di legittimazione della politica
Mentre il populismo giudiziario contraddice la fonte di legittimazione della giurisdizione
Che consiste per l'appunto
Nella
L'accertamento della verità processuale
Il consenso non aggiunge nulla alla verità o la felicità di una tesi giudiziaria e la garanzia dei diritti dei cittadini
Garanzie che sono tutte virtualmente contro la maggioranza
Una specificità dei diritti fondamentali di tutti i diritti fondamentali
E precisamente questa valenza anti maggioritaria
C'è un promotori Bernotat edilizi di Dworkin è questa valenza anti maggioritaria dei diritti fondamentali
Ed infine in scena una lunga serie di corollari interrati intorno deontologia giudiziarie di comunicazione
Io credo che la prima implicazione la prima condizione della fiducia dei cittadini nella giurisdizione
è il rispetto dovuto dai magistrati sia dei giudici che dei pubblici ministeri alle parti in causa
Prima fra tutte nel processo penale l'imputato chiunque egli sia
C'è un passo molto bello
Del Diario di un giudice di Dante Troisi
Un libro scritto settanta anni fa
Il Consiglio sempre ai magistrati
Anche gli imputati scrisse Troisi
Dovrebbero indossare la toga
L'usciere li aiuterà vestirla per nascondere gli stracci o il doppiopetto
La carne livida
O la camicia di seta
Un imputato vestito come i giudici e gli avvocati
Forse imporrà rispetto agli uni e agli altri che non gli presso non gli presta un'attenzione voglia né pressano quel tanto che è necessario per rafforzare l'opinione che già ne hanno ognuna delle due parti si palleggia l'imputato con la presunzione di sapere tutto di Luís con la toga forse egli colpevole o innocente
Si vedrà simile a chi lo giudica e lo difende
Se no quel segno serve unicamente incutere timore
Io ho delle gelide le tasche
Questo rispetto per le parti in causa comincerebbe all'imputato
è necessario per due ragioni innanzitutto
Per la a simmetria
Che deve sempre
Sussistere
In materia penale tra l'inciviltà del delitto e la civiltà delle istituzioni
Contrariamente a una tesi anche sostenuta
Dal pensiero illuminista la pena il processo non deve mai assomigliare al delitto
Deve differenziarsi proprio perché nella a simmetria
Tale processo la pena da un lato e il delitto dall'altro consiste la principale forza di delegittimazione del crimine
Di sollevamento sociale
Di delegittimazione morale e quindi di prevenzione
E l'altra ragione e il principio
Dell'uguale dignità
Tutti gli esseri umani inclusi gli imputati inclusi i condannati hanno la medesima dignità
E il rispetto dovuto a queste persone è il segno della civiltà del diritto
E purtroppo questo non avviene e questo può dire se non soltanto per la funzione del giudiziarie può dirsi purtroppo per tutte le funzioni di potere
Per tutte le funzioni pubbliche
Che spesso si caratterizzano precisamente per la distanza e talvolta per il disprezzo che interpongono concittadini e questo è un fattore non solo di indebolimento della credibilità delle istituzioni
Ma anche di rifiuto delle istituzioni medesime
E nella giurisdizione questo rispetto
Diventa diciamo più decisivo che mai
L'altro corollario connesso al primo
Che ha che fare Sempre con il tema delle comunicazioni in questo caso interna al professor
Ed è legato al rispetto per l'appunto delle tra per le parti ella dispone abili disponibilità all'ascolto di tutte le diverse ed opposte ragioni la capacità dei magistrati di rinunciare alle proprie ipotesi di fronte alle loro smentite e perciò il dubbio come abito intellettuale c'è un pericolo molto diffuso
Lo è sempre stato
Che riguarda un atto tendenziale diciamo inclinazione inquisitoria consistente nella forza del pregiudizio e nell'assunzione come specifico metodo
Come specifica la logica specifica logica
Della petizione di principio
Infostrada la quale il pregiudizio accusatorio
Si mostra diciamo in falsificabilità funzionerà da
Criterio di selezione di valutazione delle prove credibili se conferma la non credibili si viceversa smentiscono
E trasforma il professor in una specie di partita in cui si perde o si evince la seconda che prevalgono le tesi
Che vengano a volta a volta sostenute dall'accusa o dalla difesa
Ma veniamo al tema più specifico del nostro incontro quello delle comunicazioni dei magistrati
Come influisce l'alternativa tra fiducia e consenso sulle regole che devono informare le comunicazioni le comunicazioni di diverso tipo
Comprese quelle sociali mi pare che si debba distinguere in proposito due tipi di comunicazione
Le comunicazioni giudiziarie mi rendo conto che non appartengono queste comunicazione alla fenomenologia dei social e tuttavia non possiamo ignorarli perché sono le comunicazioni più importanti
All'interno del processo e quelle extragiudiziarie dirette per l'appunto all'e sterno
Le comunicazioni dei magistrati all'interno del processo
Sono quelle che si esprimano che i provvedimenti giudiziari nelle sentenze
Ecco io credo che faccia parte del rispetto dovuto a tutte le parti del processo prima tra tutti gli imputati
E quindi ha un presupposto della loro fiducia
L'uso da parte dei magistrati nel comunicare con loro di un linguaggio semplice
E comprensibile
Che eviti quanto più possibile il Lessico burocratico le frasi criptiche oscure o del gergo giudiziario del gergo giuridico possiamo anche dire
Trasposto adesso sembra che lo scopo di questa antilingua per usare un'espressione di Calvino in cui consiste il linguaggio burocratico e spesso anche linguaggio giudiziario sia quello di non farsi capire
E invece ha un corollario del rispetto dovuto dei magistrati e destinatari dei provvedimenti
E precisamente
La capacità di convincere
Questo è lo scopo delle motivazioni convincere soprattutto le parti in causa convincere soprattutto nel processo penale gli imputati
Questa semplicità e questa chiarezza del linguaggio
Devono riguardare soprattutto le motivazioni
Fiducia e consenso ispirano due forme di comunicazione
Diverse perché spesso sono diversi gli interlocutori io credo che dobbiamo essere consapevole almeno questa è la mia opinione
Che i soli interlocutori
Interlocutori privilegiati dei giudici dei processi debbano essere le parti in causa
Che le motivazioni devono essere scritte per gli imputati
Soprattutto se condannati per le parti in causa e assai meno per il giudice dell'impugnazione ancor meno per la stampa e per l'opinione pubblica
Soprattutto le sentenze di condanna
Devono essere in grado di convincere
Di convincere
Attraverso
Quel libero convincimento
Che si richiede come surrogato indispensabile all'imposti dall'impossibile certezza oggettiva
Ma che deve essere suffragato
Da una pluralità di confermo né dall'assenza di qualunque smentita
E dalla non plausibilità di potessi esplicative del reato e dell'insieme del materiale probatorio
Sia in presente ad un'induzione e mai di una deduzione come avviene viceversa nella logica inquisitoria non solo alla vecchia logica delle prove legali che deduceva la condanna delle prove
Ma anche in quella che si fonda su quella primo chiamato alla petizione di principio
Certamente non sono motivazioni quelle diciamo stereotipate redatte spesso su moduli a stampa
Ai miei tempi cioè erano su questi questo tipo le motivazioni diciamo su stampati in materia di perquisizioni
Ma non sono diciamo delle motivazioni convincenti
Neppure le motivazioni lunghe centinaia o migliaia di pagine
Spesso il prodotto dalla tecnica copia incolla
In cui il cittadino il destinatario non è in grado di orientarsi
E che vengono scritte assai più che per il condannato assai più che per gli imputati per soggetti esterni al processo
Centinaia di pagine molto spesso inutili
I
Nelle quali le parti e soprattutto i non esperti di diritto sono
Destinati inevitabilmente smarrirsi
La motivazione inutile sottolinearla è una condizione essenziale
Del diritto di difesa
Nella capacità di replicare per l'appunto di difendersi
E quando fu introdotta nel merito nel Regno di Napoli su iniziativa di Filangieri
Produsse un un enorme
Rivolta dei giudici che considerarono le motivazioni
E cioè queste specifiche comunicazioni dei magistrati
Rivolte per l'appunto
Ai destinatari del processo come una lesione del loro prestigio
Una lesione della loro sovranità ha come come si richiede
E del resto poi quest'idea della mancanza di motivazione arrestata anche nel processo accusatore alla giuria che non deve motivare quando invece la motivazione
è la fonte di legittimazione principale è questa e la comunicazione più importante che devono fare del resto prescritta dal nostra costituzione che devono fare tutti i magistrati
L'altro diciamo mondo
Per il quale rileva la differenza fra Firenze fra fra fiducia e consenso in materia di comunicazione quello delle comunicazioni con l'esterno
Qui è relativamente facile
La fiducia impone un costume di sobrietà
Di riservatezza impone riserbo
Del magistrato soprattutto in ordine
Ai processi di cui è titolare
Impone diciamo come regola deontologica e di stile il rifiuto della ricerca del consenso attraverso l'ostentazione pubblica
Dell'attività giudiziaria
La ricerca del consenso al contrario nell'odierna società dello spettacolo rischia sempre di decadere in forme di protagonismo
La fiducia che i cittadini devono avere nel loro duplice prende dunque inammissibile che si parlino dei loro procedimenti
Questo credo che sia una questione acquisite ormai
Mentre è giusto che i magistrati non parlino dei loro provvedimenti tuttavia e assolutamente non solo giusto ma è una dimensione della democrazia
Che i loro provvedimenti siano soggetti a critica
E siano commentati e di essi parlano nel sociale in qualunque forma anche i magistrati
Io credo che da antidoto principale al corporativismo
Questo ricordo fu una questione che occupò gran parte del dibattito pubblico sulla magistratura nei lontanissimi anni Sessanta
è la non solo legittimità ma opportunità della critica interna
Da parte dei colleghi
Che ci attacca interrompe la solidarietà
Ma è anche un segno di mancanza di corporativismo di solidarietà corporativa
E io credo che la vitalità di una democrazia
Consiste in gran parte per quel che riguarda la giurisdizione
Nella diciamo critica che ovviamente non può arrivare alla denigrazione come viceversa accade
Accade che assai spesso che la critica di merito fondata per l'appunto sul diritto
Sulla valutazione dei fatti avvenga viceversa
Con campagne di stampa nei confronti di questo o quell'atto giudiziario perché motivato da ragioni politiche
No la critica la critica nel merito dei provvedimenti questa è la fonte di legittimazione della giurisdizione nel senso che la sua assenza è una fonte di legittimazione mentre invece assolutamente in contrasto di entrare con sempre nel alternativa fiducia e consenso le forme di
Protagonismo dei magistrati che rischiano sempre di risolversi in partigianerie in settarismo e quindi di leggere e l'imparzialità
E sotto questo aspetto mi sembra molto giusto
Per realizzare il difficile equilibrio tra il diritto all'informazione da un lato e la riservatezza dall'altra dei magistrati i quell'articolo cinque di un decreto legislativo del due mila e sei poi modificato nel due mila e ventuno che riserva
Personalmente ai capiente la procura le comunicazioni
Con gli organi di informazione
E vincola queste comunicazione ad un atto motivato nerazzurra in ordine alle ragioni di pubblico interesse che la giustificano
E aggiunge che la diffusione di informazioni sui precedenti penale consentita solo quando è strettamente necessario per la prosecuzione delle indagini o ricorrano altre specifiche regioni d'interesse mentre fatto divieto agli altri magistrati
Di che lasciare esternazioni dichiarazioni e via dicendo
Io credo che ci sia un passo molto illuminante di Cesare Beccaria
Che ci mostra la differenza
Tra un processo fondato sulla fiducia nei cittadini
E il processo fondato sulla ricerca del consenso
Una differenza che dà luogo a due modelli opposti
Quello che Beccaria chiamava il professor informativo
Cos'è il processo informativo il processo informativo dice Beccaria e quello basato sulle indifferente ricerca del fatto
Sulla disponibilità del giudice all'ascolto delle Poste ragione
In contrasto con il processo offensivo nel quale sono parole di Beccaria
Il giudice diviene nemico del reo
E non cerca la verità del fatto ma cerca nel prigioniero il delitto e lo insidia e crede di perdere se non vi riesce e di far torto a quell'ineffabili fu infallibilità che l'uomo si arroga in tutte le cose
è un rischio prodotto dallo spirito partigiano e settario
Frequente appunto nelle indagini
E che ha la sua manifestazione più perversa
In quella nozione io credo aberrante che pure ha circolato alla letteratura del diritto penale del nemico
L'idea dell'imputato come nemico con del delinquente come nemico
Contraddice radicalmente la logica dello stato di diritto
La giurisdizione non conosce nemici
La logica delle mica la logica della guerra
Che a sua volta la negazione del diritto ma conosce soltanto cittadini ed è tanto più grave è la logica del nemico quando si inserisce come momento degli scontri politici in cui la magistratura
Rischia di essere strumentalizzata o gli stessi magistrati e di strumentalizzare i loro processi
Ma torniamo alle tesi di fondo
Di questo intervento quello delle due diverse fonti di legittimazione dei pubblici poteri
Consenso delle funzioni politiche e di governo fiducia di tutte le funzioni di garanzie il potere giudiziario non dobbiamo mai dimenticare è un potere contro maggioritario
L'ho detto all'inizio
Per le due fonti di legittimazione con la caratterizzano la prima è la garanzia dei diritti dei cittadini e come ho ricordato sono sempre diritti virtualmente anti maggioritari
E la seconda
E l'accertamento della verità processuale
Mi rendo conto ovviamente non c'è tempo per approfondire la questione
Delle carattere Complesso discutibile problematico è il tema da sempre dalla filosofia teoretica
Della verità processuale
Una cosa però possiamo dire
Che nessun consenso
Rende vero ciò che è falso o falso ciò che veniva nessun consenso sostegno politico sostegno d'opinione può surrogare la prova mancante o screditare la prova acquisita
In un sistema penale informato alle garanzie
Il consenso o il dissenso non aggiungono né tolgono nulla alla legittimità dei giudizi
Cioè la verità o alla falsità delle tesi sia fattuali che giuridiche poste affondamento delle pronunce giudiziarie
Dunque la fiducia forma il presupposto di entrambi i valori
Della deontologia giudiziaria innanzitutto l'indipendenza
Ho detto all'inizio che un giudice indipendente merita fiducia
Se ha la forza la capacità non è stata ma ovviamente la competenza per assolvere quando tutti chiedono la condanna per condannare quando chiedono la soluzione ma è una condizione la fiducia anche dell'imparzialità
E perciò il divieto di rapporti
Con la stampa in opportunità che i giudici avevano in televisione e meno che mai parlano dei processi resisti si gestiti e sulla necessità della fiducia
Che si basa
Un primo ordine di garanzie a cominciare dalla ricusazione
Dalla ricusabilità quanto più ampio possibile del giudice ad opera delle parti
Non imparzialità che deve contraddistinguere ovviamente anche il Pubblico ministero
E cioè il distacco istituzionale dagli interessi in gioco
E il secondo ordine di garanzia un comunque di presupposti è per l'appunto l'ho già detto il rifiuto del diritto penale del nemico
Perché la logica delle amico è una logica antitetica a quella dell'accertamento della verità e della garanzia dei diritti
Io concludo
Con ulteriore considerazione sulla differenza tra consenso e fiducia
Nelle diverse forme di comunicazione dei magistrati
Diciamo che il consenso svanisce
La fiducia invece così come la sfiducia
Saranno sempre ricordate
Il consenso è effimero
Dura il tempo dalla vicenda giudiziaria
Nelle cronache che ne danno notizia
La fiducia e la sfiducia resta no
E per questo io ho più volte proposto i magistrati
Un esperimento mentale
Tutti voi vedo che in gran parte sono magistrati presenti nella loro lunga vita
Incontrano migliaia migliaia di persone come imputati
Come testimoni come parti offese
E naturalmente non ricorderanno nessuna di queste persone
Ma ciascuna di queste persone
Ricorderà il suo giudice
E sarà un giudice implacabile
Ricorderà la sua
Il suo senso di umanità la sua equità o la sua iniquità
Ricorderà soprattutto se questo giudice gli ha messo paura
Ricorderà il loro rispetto pure il loro disprezzo per la persona
La loro capacità di ascoltare le sue ragioni con la loro supponenza ottusità burocratica
Solo
Se ricorderà appunto
L'imparzialità e l'indipendenza del giudice mi difenderà l'indipendenza
L'indipendenza evidentemente una condizione
Del corretto giudizio ma dobbiamo anche sapere che vale anche l'opposto
Il corretto giudizio
è una condizione perché a livello di opinione pubblica la di l'indipendenza venga difesa
Con una garanzia dei cittadini
E non tanto come una garanzia dei magistrati
I giudici garanzie régime
Erano indipendenti perché proprietari delle loro cariche il principio della penalità
Ma come ricorda Tocqueville
Nessuno rimpianti se la loro indipendenza perché erano gli unici feroci
Giudici iniqui che ignoravano il valore delle garanzie e soprattutto il rispetto della persona
Io credo che nell'era della comunicazione digitale
Naturalmente cambiano le forme della
Comunicazione dei cittadini delle persone con la società
Con i diversi tipi di interlocutori ma credo che debbano restare i principi fondamentali della deontologia giudiziarie appunto imparzialità e indipendenza fondati non più tanto e non già sul consenso quanto sulla fiducia
Difficile da acquisire da mantenere
Dei magistrati da parte innanzitutto delle parti in causa
Ringrazio naturalmente il professor ferraioli credo che il mio ringraziamento Possessed corale e condiviso con tutti noi
Ci ha già posto su un binario che è quello della deontologia e ci ha mandato una coordinata che quella della fiducia
Penso che potremo riprenderlo con il dialogo che darà seguito al nostro incontro dopo un coffee break avremo sarò lieto di cedere quindi la conduzione del dialogo al direttore del TG due Antonio Preziosi che è arrivato lo saluto con grande piacere il dialogo come sapete sanata il direttore il presidente del consiglio devo dei giornalisti che non è solo il presidente di un categoria di comunicatori ma è qui anche nella veste di studioso dei mezzo di comunicazione più moderni
In confronto con il professor Fabris che non è soltanto un docente di filosofia morale ma anche a sua volta un insegnante un professore di comunicazione
Pubblica e politica
E quindi credo che questo confronto questo dialogo sarà un passo ulteriore di approfondimento dopo questo vivo che c'è stato enciclopedica mente aperto dal professor ferraioli
Quindi possiamo concederci la pausa del coffee break e ci vediamo tra un quarto d'ora grazie buonasera buonasera a tutti
Grazie per essere intervenuti a questo nostro incontro dialogo delicato i temi dell'intelligenza artificiale e appunto della comunicazione sociale voglio ringraziare sentitamente il Consiglio superiore della magistratura in particolare il presidente Marcello Basilico per il cortese invito e vado subito a presentare gli ospiti di questo confronto saluto e ringrazio la mia sinistra il professor Adriano Fabris professore di Filosofia morale all'Università di Pisa direttore del master in comunicazione pubbliche politica nonché presidente della Consulta nazionale di filosofia così come saluto e ringrazio il collega
Carlo Bartoli Presidente del Consiglio nazionale dell'ordine dei giornalisti di saluto e ringrazio perché poi in realtà sono loro i protagonisti di questo incontro io sarò semplicemente colui il quale si limiterà a lanciare sul tavolo alcuni temi che possano sollevare riflessioni e questioni il tema su quale siamo chiamati a confrontarci e chiaramente molto importante molto stimolante quello dei socio lei sporche della comunicazione l'intelligenza artificiale rappresentano nuove sfide e nuove frontiere
E naturalmente fanno parte di quella che qualcuno chiama la rivoluzione dell'oggi
Assunto anche una importanza una centralità nel dibattito etico e culturale al punto che papa Francesco ha accettato l'invito rivolto dalla presidenza italiana
Del G7 per partecipare per sedere al tavolo dei decisori mondiali per poter parlare confrontarsi proprio su questi temi allora
Al giornalista e al filosofo vorrei fare prima una domanda di carattere generale
Qual è il livello di consapevolezza dell'opinione pubblica sui rischi e sulle opportunità
Di questi argomenti e in particolare il tema dell'intelligenza artificiale quanto è percepito dalle varie categorie sociali alle quali noi stessi come giornalisti ci rivolgiamo comincerei dal presidente Bartoli
Grazie grazie mille ringrazio ovviamente dell'invito che mi onora
E be'il non siamo ma
Siamo un punto a una in una situazione in un momento in cui dobbiamo prendere
Coscienza della complessità della situazione in cui viviamo
Quando parliamo
Di social network di digitale
Siamo spesso portati a aveva un approccio che riguarda MD mezzo di comunicazione
Beh non è così
Non è così è una illusione in cui forse ci siamo cullati ma non è così noi
Viviamo in un ambiente digitale la nostra vita e digitale che lo si voglia o no che si usi lo smartphone o meno questo non non incide tutta la nostra vita è permeata adesso da questa dimensione
In questo senso
Noi siamo abituati perché ormai da qualche anno da diversi anni
A utilizzare
Una serie di strumenti che noi definiamo strumenti i mezzi di comunicazione che in realtà non sono strumenti anche questi ma sono qualcosa di più
Che influenza la nostra vita nostri comportamenti o
Noi utili noi collettivamente
A dispetto di chi ha creato questi ambienti che abbiamo sviluppato dei comportamenti che forse neanche chi li ha pensati questi ambienti immaginava qui c'è una creatività anche nell'uso che a volte trascende supera anche quella che stava là
Come dire la portava l'importanza della della creazione della infrastruttura tecnica
In questo senso credo che
Tutti dobbiamo comprendere che che vigono nuove regole nuove regole d'ingaggio
E queste regole cambiano con grande rapidità io ricordo per far così un esempio banalissimo
Due mila tredici nella mia relazione credo una delle prime in Italia forse anche in Europa sì iniziò a sperimentare l'utilizzo di uno strumento un po'particolare un po'avveniristico molto complicata usare che stiamo Vozza
Adesso come dire come si passasse sta WhatsApp e quindi
Questa ambiente
è un ambiente nel quale non valgono non vigono le regole a cui siamo abituati
Non vigono le regole e le logiche a cui siamo abituati cioè qual è il nostro anche perché stiamo parlando di una fascia generazionale
Non non non giovanissima lo siamo abituati a pensare che per i nostri studi la nostra cultura che il progresso sia sostanzialmente con rotture un progresso sostanzialmente lineare
In cui poi al di se si va fattogli da eliminare i piccoli incidenti percorso comunque lo si posso iniziare un percorso lineare e tutto sommato
E tutto sommato
Dotato di un senso
E tutto ciò non è non è più così ciò che era vero ieri non è più vero oggi e ma nel senso del del oggi ieri nel senso letterale non più metaforico del termine
E quindi noi dobbiamo a saper rimodellare i nostri comportamenti con grande rapidità con grande lucidità con grande apertura cioè non siamo noi a dettare le regole
Sono regole a dettare i nostri comportamenti
In più
C'è una variabile
Di cui stiamo prendendo coscienza con grande difficoltà con attinta tentoni che è l'intelligenza artificiale generativa che avrà un impatto moltiplicatore e
Anti
Con aspetti con ricadute così complesse che non riusciamo a immaginarci alle perché noi siamo abituati ora ragionare su gli algoritmi che erano in un elemento una un argomento importantissimo ma gli algoritmi quando non solo selezionano
Ci propongono barra Shin pongono anche se non ce ne accorgiamo di fluidi determinati contenuti e non di altri
Hanno un ruolo importantissimo ma quando questi generano contenuti e possono generare contenuti
Che influenzano o determinano la nostra visione della realtà e la determinano con una potenza di fuoco che potremmo paragonare come quella che ha contraddistinto l'evoluzione della manifattura dal l'artigianato al alla produzione su larga scala fordista
Per voi capite che noi siamo siamo in un contesto che completamente stravolgendo nostri cannoni
Stravolge concetti che
Davamo per acquisiti
La reputazione
Beh la reputazione che bene principale fondamentale
Dell'individuo beh in ambito digitale
è una un qualcosa che viene influenzato che viene manipolato che viene alterato che viene modificato
Basta pagare
Washing potesse
Ci sono società che cambiano che alterano che modificano che salvano quindi anche tutto il nostro apparato concettuale rispetto al quale eravamo abituati
Ad esempio la rettifica
Presente banalissimo
Ormai da tanto tempo diciamo guarda se chiarirà rettifica forse fine doppio danno beh siamo molto oltre ma perfino utilizzi andata due volte no pesante per finire per no essere sufficientemente rapido voglio dire che quello che hanno a me diciamo no a me
Preoccupa di più la non consapevolezza di questa complessità che hanno i decisori i nostri decisori cioè nei momenti in cui di confronto
Abbiamo la percezione
Che affrontino questi problemi con uno una strumentazione concettuale
Che non è più che non è più in vigore
Grazie presidente che presidente Bartali ammesso subito a fuoco tanto tanto materiale di riflessione per il quale nella competenza del professor Fabris sarà utile
Per cercare di mettere a fuoco vari temi di quello che ha detto Bartoli mi ha colpito una cosa questo strumento senza connessione Wi-Fi e un telefono quindi è uno strumento che serve a chiamare dalla persona alla persona di con una connessione Wi-Fi non è più uno strumento ma diventa un ambiente
Diventa come dire una stanza un luogo quasi fisico nel quale non è tanto importante
Essere in grado di utilizzare
Ma quanto essere in grado di capire come starci no potesse cambiamo questo punto di vista è usciamo a fare anche un passo in più rispetto a quel nostro livello di consapevolezza che era poi l'oggetto della mia prima domanda professor Fabris
Sì grazie grazie da Roma ragazze naturalmente dell'invito
Se possiamo dire che
Possiamo dire che siamo tutti più o meno come dei pesci nell'acqua
Forse non è molto nobile il paragone ma la la situazione in cui viviamo oggi è esattamente questa
Possiamo nuotare più o meno bene posti sono delle persone che vi sono nate i cosiddetti nati digitali
Altre persone che hanno imparato invece a nuotare eccetera ma alla situazione proprio questa cioè viviamo in contesti in ambienti appunto in strutture che non siamo in grado noi di controllare
Questa è la differenza fondamentale tra lo strumento il mezzo di comunicazione si parlava appunto ancora
Fino a qualche tempo fa e si continua giustamente a parlare per certi media di mezzi strumenti di comunicazione che sono quelli che appunto noi siamo in grado di utilizzare con competenza e siamo in grado di controllare per quanto riguarda sviluppi ed effetti
Bene una piattaforma a una sua specifica struttura rispetto alla quale una serie di conseguenze una serie di comportamenti sono già predeterminati
Ad esempio un
Cioè le cose che ha detto prima il professor Ferrajoli che abbiamo ascoltato c'è una sorta di attenzione all'audience c'è una sorta di ricerca di un di un maggior numero di seguaci o di follow Aerts il potere ma maggiore è dato dalla visibilità di chi è seguito la ricerca
Like
Tutto questo è in qualche modo già predeterminato proprio dalla struttura del sociale perché di questo stiamo parlando
E volutamente in molti casi predeterminato perché
Viene fuori una sorta di atteggiamento molto simile a quello dell'assuefazione a ad una deroga
Determinate caratteristiche dell'essere umano
Vengono scatena le endorfine ci sono degli studi un neurologici ieri di molto molto esaurienti su questo vengono scatenate ad esempio dal fatto che io attendo l'ha confermato tendo I like sono in qualche modo costretto a a fare lo scrolla cioè quando sono su Instagram a vedere cosa c'è dopo e questo mi costringe a rimanere appunto attaccato alla ne alla piattaforma o a quel programma e questo volutamente tanto che l'anno scorso al due mila venti tre quarantadue procuratori di stati nordamericani degli Stati Uniti hanno fatto uno si sono coalizzati per denunciare metta per denunciare appunto la
Società di Zac Alberto
Allora questa è la prima cosa siamo dei pesci nell'acqua siamo in un ambiente non riusciamo a controllare ciò in cui viviamo
Almeno per tutte quante gli a spetti Eureco alle conseguenze come possiamo controllare ad esempio questa penna che è uno strumento che serve per scrivere
Però possiamo diventare consapevoli di quelle che sono le regole possiamo diventare consapevoli di quelle che sono le condizioni per vivere all'interno di quest'ambiente nella maniera migliore
Però c'è un altro punto a cui Carlo Bartoli ha fatto accenno l'altro punto è che è la grande novità
Oggi noi non viviamo più soltanto in una ambiente
Nell'ambiente fisico ma viviamo nell'ambiente fisico con il nostro corpo e insieme viviamo in molteplici ambienti digitali
Perché sono quelli delle varie piattaforme perché sono quelli
Dei videogiochi perché sono quelli del Wall Satta eccetera
Ma io adesso ho davanti al mio computer collegato appunto
Ad alcuni programmi che mi però sono anche qui davanti a voi e posso che ne so se Marivaux alla notifica di WhatsApp o di posta elettronica posso anche se voglio rispondere siamo cittadini di più mondi e qui c'è un altro problema
Come le mettiamo in rapporto questi mondi
Se insomma centotrenta in autostrada ma arriva il messaggio di votato che faccio vado a guardare
La tentazione magari Ford perché c'è un altro problema il lontano è un'altra delle regole dei dei sociale il lontano ha più appeal del vicino
Le vedete anche voi no in pizzeria Lelli innamorati che stanno di fronte all'altro con il cellulare invece di di di di dichiararsi il loro reciproco affetto chattano con con gli altri ecco allora ho fatto qualche esempio ma qui il problema è etico un non nel senso non non pensate a cose strane
è tosto vuol dire il nostro comportamento e le regole del nostro comportamento che adesso vengono allargate vengono allargate anzitutto al nostro vivere all'interno degli ambienti digitali
E poi al nostro mettere in relazione mettere in gerarchia i diversi ambienti perché dobbiamo scegliere ciò che e più importante ciò che meno importante
Vivere all'interno essendo consapevoli che le regole non le decidiamo in molti casi noi e sapere quali sono queste regole e cercare poi di intervenire per modificarle
E dall'altra parte appunto e saremo in grado di mettere in gerarchia i diversi ambienti a seconda di quello che ci sembra più opportuno
Ma il professor Fabris ha stravolto presidente una delle regole tradizionali della notizia abilitano
Cioè che il vicino ha più appeal del lontano meno questo ci insegnavano nelle scuole di giornalismo qualche decennio fa
Invece oggi ci dicono che il lontano ha più appeal del vicino per cui l'esempio dei due fidanzati posto in essere al professor Fabris è sicuramente molto calzante come cambiano anche le regole del nostro lavoro
Rispetto a questa situazione e poi l'altra cosa che mi ha colpito delle riflessioni del professor Fabris e che ha usato l'espressione forte espressione della droga
E stasera dipendenza
Che cosa c'è
Di più straniante rispetto a concetti
Sacrosanti per i giornalisti di più per i magistrati come quello dell'indipendenza Coco dell'autonomia che non un concetto legato alla dipendenza quasi alla tossicodipendenza come appunto il concetto di droga
Sentiamo presidente Bartolo
Ma dal mio punto di vista che cosa posso dire posso dire che il tema partendo dalla dipendenza questo è un tema che è stato affrontato soprattutto nel mondo anglosassone per quanto riguarda i giornalisti
Perché determina una mutazione in quelli che sono i contenuti e nelle scelte che vengono proposte
Ossia
Una eccessiva attenzione alle metri che metri che sono tutta una serie di indicatori molto complesse molto articolati e molto variegati che ci permettono permettono giornalista di capire in tempo reale
In tempo esattamente reale ciò che sta avvenendo del contenuti che mette
E questo determina ma in qualche maniera anche il la persona qualunque né ne soffre determina ha un effetto di stress di cioè son molti casi giornalistiche speranza
Vanno dallo psicanalista per cui di reggere questo stress ma determina una mutazione in quelle che sono le nostre o d'un rischia di minare un mutazione in quelle che sono le nostre prospettazioni
Se capisco
Che un certo contenuto premiato più di un altro è chiaro che andrò a privilegiare questo contenuto ma
Questo che ha una sua logica dire la questa logica diventa aberrante
Sì monopolizza cioè se tutta la mia attività professionale viene finalizzata quei contenuti che hanno più risposte e che evidentemente ci sono contenuti hanno meno risposte
Che hanno invece una grande importanza e che rischiano di essere sacrificati
L'altro un altro elemento fondamentale di cui dobbiamo tenere conto come giornate come professionisti ma anche come cittadini è che quello che incide sempre meno lo dicono con il cuore mi sanguina la notizia la novità l'approfondimento della verità rispetto altri altri parametri che sono l'emotività c'è un contenuto che non nuove emotività non ha appigli
C'è poco da fare o ha un appeal molto limitato
E l'altro è la commistione con quello che definiamo l'intrattenimento quindi la notizia si è anche con fino a otto o o comunque si traduce nelle si spinge anche l'ambito di intrattenimento ha maggiori possibilità di essere di essere letta fruita e e diffusa a propria volta
Quindi questo come dire influenza influenza molto moltissimo in definitiva io credo che un giornalista ma credo che in questo ambito la similitudine col magistrato possa essere abbastanza
O dovrebbe essere abbastanza stretta il dovrebbero riferisco giornalisti e non la magistratura inteso
Cioè occorre fare una scelta di campo io mi riferisco alla alla
Al bivio che ci proponeva il professor ferraioli
Scendi la fiducia scegli il consenso perché questo anche nel nostro come dire abitare vivere nei sociale dirimente
Se io voglio avere un profilo molto frequentato devo fare certe scelte magari
Se offro di me anche dei gli a spetti che possono assecondano Melzi bizzarri magari suscitò simpatia
Magari suscitò adesione
Anche facendo cose tra virgolette particolari un po'strani un po'bizzarre
Perché genera consenso oppure non c'era un sesso ma comunque genera discussione
Le mie tre birre io non bevo vibrante pietre Billè fanno simpatia no perché costruiscono un'immagine di me che ma se io come presidente ruolo che svolgo adesso pro tempore di Presidente dell'ordine giornalisti
Devo decidere se dare di beni l'immagine di un buon bevitore di birra oppure di una persona molto seria
Che ha pochissimo appeal e quindici a pochissima frequentazioni sociali ma questa e questo poi quello che si devono porre attorno a noi ma ce l'ho fatto prima le regole d'ingaggio
Un perso una persona che svolge ruoli particolari quale profilo voglio scegliere perché se voglio far vedere che volo in Delta piano bevendo un bicchiere di birra e facendo altre cose bizzarre bene però come dire e qui mi limito a cose come dire molto neutre ne potrei dire il diciamo dopo molto peggiori
E è chiaro che faccia sa s'faccia la scelta di campo la scelta della fiducia noiosa grigia da burocrate o la scelta consesso degli luccicante carina simpatica ma che mi porta su un terreno diverso
Ed è una domanda che giro allora professor Fabris perché voi tutto nasce dalla radice della relazione del professor ferraioli la domanda di risposta a questa che fa parte anche del decidere come stare
In questo ambiente io posso stare in questo ambiente in maniera autorevole e quindi punto sulla fiducia oppure posso starci in una maniera non mi viene altro termine se non ruffiana no intrigante e quindi vado a cercare il discorso del consenso
Il discorso del consenso e poi si lega strettamente anche a quello di dipendenza di tendenza nel caso nostro di noi giornalisti esempio dei click no rispetto qualcosa che vuoi che andiamo a dare in pasto all'opinione pubblica o semplicemente la schiavitù dei like o dei follow Air per quanto riguarda la dinamica invece dei sociali professor Fabris
Sì un vorrei ripartire anch'io dalla fiducia
E faremo un piccolo approfondimento rispetto a quanto ha detto il professor ferraioli perché nelle lingue indoeuropee ci sono due radici diverse appunto invero pende in Giorgio Armani che per dire un quello che può in italiano diciamo con la parola fiducia adesso non chiedetemi perché non non parlo queste queste Lima però una radice è Bate bitte
Che è la radice di Fides sostanzialmente e di Pistis greco cioè vuol dire sostanzialmente
Quella apparirà sì ha qualcosa di alto quella disposizione soggettiva ad aprirsi a qualcosa di altro o a qualcuno quindi è una disposizione appunto individuale perché perché l'essere umano non è in grado di controllare tutto non sa tutto non al potere su tutto e quindi deve per forza affidarsi in certi momenti ad altri
E da qui appunto confidenza con finanza appunto se
Fede eccetera
Dall'altra parte però c'è un'altra Radice che rimanda e la Radice tre V ripeto non so come si pronuncia ma insomma fidatevi che la radice di fare Frauen ma di coi di Dick Cheney
E rimanda al motivo per cui io posso affidarmi a qualche cosa cioè perché c'è una solidità
Perché c'è qualche cosa di forte
Rispetto a cui io possa effettivamente aprirmi e quindi dare fiducia
Allora
Sì abbiamo queste due facce della fiducia capite bene che sono due facce della stessa medaglia
Nel nostro caso vale a dire proprio nel
Quello che accade nel mondo dei sociale nel mondo degli sviluppi tecnologici avviene una vera e propria trasformazione delle relazioni
Rispetto a cui la stessa idea di fiducia come apertura qualche cosa di altro
Viene in qualche modo la fuorviata
Perché perché
Questo affidarmi a qualche cosa di altro è semplicemente per averne approvazione
Non si tratta né pure soltanto di di di di di consenso si tratta proprio ancora di più io dipendo dall'altro perché quello che sono io è dovuto proprio all'approvazione dell'altro all'Aic
Dall'altra parte però i c'è l'altra dice io sono degno di fiducia può perché mi presento in maniera solida indipendente appunto degna di fiducia
Da questo punto di vista allora
In modi in cui noi possiamo vivere all'interno di quella dimensione d'acqua come i pesci nell'arco di cui si parla prima cioè negli ambienti digitali
Sono dei modi che offrono anche delle opportunità delle possibilità diverse rispetto a quelle che sono
Veicolati diciamo dall'uso commerciale o da sull'uso dell'influenza era
Diciamo che abbiamo sotto gli occhi anche per una serie di vicende piuttosto notte
Cioè c'è la possibilità proprio attraverso l'utilizzo anche delle stesse piattaforme di come si può dire proporsi di certificare assi come
Influenze rock chiamiamoli etici e deontologici non semplicemente legati ad una dimensione economica
Perché a patto di riuscire ad evitare alcune piccole trappole che sono inserite all'interno proprio delle piattaforme
E quindi di compaio di cose Bopo maniera molto schematica
Evitare la mentalità che ormai mentalità comune a cui faceva riferimento anche Carlo Bartoli
Della logica della quantità invece che la logica della qualità
Che poi vuol dire anche la logica che permette le il proliferare delle tecniche USA invece che appunto
La notizia reale in quanto tale
Seconda cosa e mi sembra questa particolarmente importante anche poi per gli attuali sviluppi di utilizzo di diffusione dei programmi di intelligenza artificiale
Evitare la tentazione della sostituzione e praticare nei confronti di queste tecnologie l'atteggiamento dell'affiancamento la richiesta di un affiancamento di un potenziamento
Che però è sempre sotto il nostro controllo Human Centre da Jari come si dice in questo momento appunto relativamente agli sviluppi dell'intera vicenda speciale
Ma dietro l'angolo c'è sempre questa tentazione soprattutto nelle nostre ragazze i nostri ragazzi della sostituzione perché così comodo
Ma la sostituzione che cosa comporta comporta il destino Linda cioè la perde delle competenze
Se noi facciamo fare l'articolo acciaio gettiti o la sentenza cioè al CPT come fanno negli Stati Uniti
Poi alla fine che cosa ne resta del nostro lavoro del nostro mestiere cerco di dirlo ahimè studenti Emea laureandi laureando e che appunto
Usano città bicipiti per scrivere loro tesi
Abbiamo ancora qualche minuto per stare insieme fedeli al timing che ci ha imposto al presidente basilico che stiamo cercando di rispettare
Vorrei e che ci portassimo a casa finito questo nostro incontro sono sto dialogo anche una sorta di cassetta degli attrezzi
Per cercare di risolvere problematiche concrete allora se ho ben ascoltato interessantissimo dibattito che ci ha preceduto
Il tema che vorrei mettere sul tavolo entrambi gli interlocutori il seguente quali sono i rischi e le opportunità dell'uso dei socialisti
In relazione al rapporto della percezione Esterna che riguarda concetti sacri importanti come l'autonomia e indipendenza della magistratura cominciamo dal presidente dell'ordine dei giornalisti
Sì questo è un tema che comunque investe
Tante categorie professionali ovviamente a cominciare dalla nostra non so medici tutti quelli che
Volete ma intanto io credo che sia fondamentale
Avere un atteggiamento predittivo
Ossia
Calcolare prima di fare qualsiasi atto anche un semplice l'Aic difetti
E calcolarli non sulla base della propria esperienza ma di quello che può succedere
Non so affari casistiche esempi di sciagure che sono state determinate per frasi dette così banali disseminate crisi sui social
In contesti completamente diversi e poi riemerse dieci anni dopo dodici anni dopo e che hanno frantumato una carriera politica carriera sportiva
E quant'altro
E quindi
Avere la percezione che ciò che viene fatto
Può a vere degli esiti che sono anche molto lontani da quelli che sono le nostre le nostre il vere reali intenzioni
Il fatto che questi atti quindi dal più banale laica a un commentino
Di tre parole a invece atti più Complessi che come possono essere utilizzati travisati e i trasporti seguendo un concetto fondamentale nella Rete in ambito digitale niente tu niente neanche la tua nasce
E non hai possibilità neanche di riformarla io faccio solo l'esempio del dell'attivissimo cipressi al rapido
Anni fa era un panel con accanto un un un avvocato uno dei principali spetti di diritto digitale e apre e dice cavolo sul in hanno messo hanno aperto un un account con la mia foto ma non è mio
E io mi sono sfregato Lehman le tombe adesso voglio vedere
Cosa cosa fa cosa il come lo rovina questo disgraziato
Solide scriveva scusa carissimo per cortesia dato che la mia foto potresti per favore toglierla mi potrebbe creare dei problemi eletto scusa ma ma sta facendo non hanno gli fa l'azione legale ma sei matto
E quando mai l'unica soluzione e chiede di per piacere e se Luís acconsente Milena il la sua la mia immagine
Dal su da quel profilo che non è mio
Perché se io devo andare alla polizia postale che ha qualche altro problema un po'più complesso tipo
Magari di terrorismo vicini pedofilia e di quant'altro magari aspetta dieci anni o sei anni ammesso che qualcuno abbia la possibilità di farlo quindi a vere la percezione che tutto ciò che non mettiamo in Rete
Non ne siamo proprio più padroni in maniera più assoluta
E quindi
Essere pronti quindi essere accorti nella nella nel mettere qualsiasi cosa cercando di capire quali potrebbero essere ivi possibili dei possibili
Conseguenze l'altro aspetto Emily con netto alla questione intelligenza artificiale generativa e che poi quello che più inquietante ma si sta stiamo andando a tentoni nella nebbia cerchiamo di capire di intuire
Tramite queste
Questi nuovi sistemi
Quello che più inquietante vere e che la verità si formerà la verità concetto su cui giornalisti si interrogava da tre secoli cercando di capire qui e cosa si può avvicinare maggiormente a concerto ma sono senza entrare dentro
In ambito su cui il professor Fabris può dire molto più e molto meglio di me ma che la verità
Così come concepita dalla maggioranza delle persone si formi sulla base di criteri quantitativi perché
Nel momento in cui io racconto la cosa
Nel chi mi ascolta
Va a cercare una legittimamente una verifica su internet
Che cosa prova trova a seconda del posizionamento del ranking su Google su un motore di ricerca una serie di risposte
Queste risposte se sono costruite una certa maniera e se sono amplificate dalla produzione sostenuta la produzione su scala industriale
Di contenuti di quel genere assumono dal punto di vista quantitativo
Il ruolo di verità cioè la la mia verità S. folta c'è c'è ma
Trecento pagine dopo di nei risultati ritira inchini Google delle altre e quindi la generazione su massiva
Di contenuti che alterano realtà poi determina il fatto che queste macchine come vanno a colpo
Cioè CPT cosa fa costruisce
I propri contenuti attingendo a quello che c'è in Rete ma se in Rete trova trenta contenuti che dicono fu una cosa di me e uno falsa e uno che diceva cosa che corrisponde io diventerò io diventerò quei trenta contenuti perché l'algoritmo di Ciatti Pitti privilegerà così trenta contenuti
Falsi e io non avrò mai la possibilità mai la possibilità di riuscire affermare che invece così non è
Su base quantitativa magari tramite i miei vicini magari telefonando magari ma quattro dei dei WhatsApp ma non apro non apro possibilità di ribaltare
Questa costruzione di realtà che una uso sede alta che si baserà su dati quantitativi cioè sulla quantità di contenuti che vengono immessi
E sulla base di società che faranno questo lavoro in maniera come dire che sarà nuovo Eldorado
Che di professione faranno questo a richiesta delle distorsioni anche del crea della rappresentazione secondo me crea il il pericolo che la costruzione della verità
Come non l'abbiamo percepiamo come l'abbiamo vista finora
Si costruiscano diverso se non ci sono interventi chiudo fare buttando il sasso in piccionaia
Dico che secondo me ci sono autorevoli filosofi del più titolati di me che sostengono che non ci sta nel democrazia né verità
Se non ci sarà un spacchettamento è una frammentazione delle grandi piattaforme
Noi quando compriamo l'energia elettrica compriamo tra dieci fornitori diversi anche se arriva da uno solo
L'acqua uguale ci muoviamo in treno stesso bene nel utilizzo di questi strumenti noi siamo
Servi della gleba di uno due tre grandi player che hanno interessi convergenti e che qui si chiama libera concorrenza o se preferisci sit chiamare pluralismo che è un concetto che ci piace di più erano ecco esatto chiusa professor Fabris
Sì grazie cassette delle Trezzini ieri proprio quello di cui abbiamo bisogno ma tutti quanti
Discorso più generale due approcci diversi quella che potremmo chiamare una etica e deontologia dell'interim del dei soci al decreto legge tredici alle degli sviluppi tecnologici
E un'etica e deontologia
La a considerazione negli ambienti tecnologici negli ambienti digitali negli ambienti attraversati da intelligenza artificiale
Son due prospettive diverse la prima è fondamentale perché riusciamo in questo modo oppure essendo i pesci che nuotano dentro l'acqua alla l'acqua
Però
A capire anche le regole di quest'acqua e come funziona la nostra situazione questo è tipico dell'essere umano che non agisce solo per istinto ma in grado anche di distanziarsi
Rispetto all'ambiente in cui in cui vive e quindi a rendersi conto di quelle che sono i rischi e le opportunità
Rischio opportunità ma alle Lilli posso velocemente richiamare sono venuti fuori in questo pomeriggio un la la la la necessità d'esempio questo la rischio di di non distinguere on line e ho Flying
Questioni è un grande rischio
Sentiamo tanto dire assi viviamo in una situazione on line fa sì è un dato di fatto ma questo non me quello che ci consente di gestire le situazioni
Perché ci appiattisce in una situazione in cui non c'è distinzione
Tra mondo reale e ambienti digitali mondi virtuali ma noi abbiamo bisogno di prendere le distanze proprio per capire come funziona e per definirne le regole quindi la prima cosa da fare è distinguere
On line e ho Flying
E poi appunto si parlava di autonomia mantenere la reciproca autonomia tra questi
Diversi ambienti e assumere la responsabilità delle conseguenze nel mondo reale anche di ciò che avviene nei mondi digitali questo ma
Semplicemente per uno
Scopo
Un giudice del Cinquecento e Chien de la Boétie amico di Michel de Montaigne ha scritto un discorso a sedici anni intitolato discorso sulla servitù volontaria
All'epoca questo era applicato ad una determinata situazione politica dell'epoca adesso possiamo benissimo applicarlo
Al fatto che se noi non decidiamo la servitù volontaria effettivamente il nostro è il nostro futuro
Questo per la nostra considerazione appunto dei mondi digitali ma noi siamo anche i pesci dentro i mondi digitali allora
E allora le regole l'etica deontologia la negli ambienti digitali negli sviluppi tecnologici nell'intelligenza artificiale significa tener conto di quelle regole che già ci sono
Ad esempio per quanto riguarda le teme l'azione dell'intelligenza artificiale sono gli algoritmi che vengono utilizzati per gestire le piattaforme i soci alla che ci a me un diciamo inducono a rimanere dipendenti bene
Ci sono ma tutta una serie di importanti codici a livello internazionale mondiale che conosciamo lei Aglietta approvato due mesi fa dell'Unione Europea
All'inizio di quest'anno il decisione presidenziale D by then nel dicembre dell'anno scorso addirittura la Cina ha fatto un importante documento nel mio gruppo un Pisa che si occupa appunto di etica e deontologia rende degl'intervistati viscerale ne abbiamo censiti centoquarantadue e le abbiamo messe a confronto
Cioè il Messico cioè il Qatar c'è
E la cosa interessante la cosa divertente è che
In pur con diversi approcci i valori di fondo i riferimenti dei temi fondamentali i concetti giuridici di base le cose che bisogna fare sono le stesse
Rispetto della privacy riassunzione della responsabilità
Attenzione
A quella che la proprietà intellettuale trasparenza
Che deve essere gestita addio ogni momento del processo bene e allora facciamo li applica
Anzitutto prendiamone atto prendiamone coscienza e poi cerchiamo di far applicare perché parola prima professor ferraioli del fatto che ebbene a vere e una
Terreni no comune che sia davvero universale
Questo importa molto all'etica perché etica si rifà all'essere umano in quanto tale bene
Ci sono valori comuni universali che si esprimono in questi codici deontologici che sono le regole dell'oceano in cui ciascuno di noi
Sta veleggiando o meglio sta cercando di nuotare tutti quanti noi per quanto riguarda il nostro lavoro grazie
Grazie al professor Fabris se grazie presidente Bartoli abbiamo messo sul tavolo in questa forma dialogica una serie di argomenti
Importanti profondissime ero abbiamo fatto
In maniera veloce se vogliamo anche un po'in briciole ma la nostra speranza è quella di lasciare a ciascuno di voi
Alcuni spunti di riflessione a portare a casa per magari da riproporre o riproporci in altri momenti e altre situazioni non so se abbiamo dieci minuti di tempo per qualche domanda veloce
Per il professor Fabris e il professor eh il presidente Bartoli pace professor ferraioli che mi chiede la parola io lo gliela cedo con grande con grande piacere professore prego
Il il dibattito su queste due importanti relazioni
La domanda è questa
Questi mondi virtuali in questi ambienti digitali
Sono diventati un nostro ambiente di vita
La questione chi costruisce questi ambienti
Una flessione che ha che fare con il futuro della democrazie con lo Stato di diritto
Esiste un potere esistono potere dietro questi ambienti questi poteri sono poteri invisibili impersonali anonimi
Irresponsabili incontrollabili
E quali sono le garanzie perché a me sembra sentendo le vostre relazione
Che questi mondi siano anche delle giungle
Rispetto alle quali se la sola possibilità di tutela chiedere per piacere a chi chiedere dice dismettere di aggredirci
Significa che siamo condannati a quella che è la legge della giungla e cioè la legge del più forte
Qual è il futuro della democrazia
Dello stato di diritto di fronte a questi poteri invisibili che stanno dietro questi mondi li abbiamo identificati questi poteri
La tecnologia cresce e si mette immediatamente al servizio del mercato ma non dalla democrazia dalla sfera pubblica o perlomeno molto più lentamente
Il nostro problema dovrebbe essere quello di mettere al servizio della tecnologia anche dalla sfera pubblica
Identificando il problema di fondo il potere quali poteri e come si limitano perché il ruolo del free delitto il ruolo delle costituzioni limitare i poteri altrimenti selvagge
Su fra le cinque frecce al cinquanta per cento desideri serio
La Chávez ero presidente
Ma allora chiaramente una domanda da sei domande molto complessa
Probabile qualcosa
La legge della giungla si analizzano giunga che ha una sua regola passo regola precisa inesorabile che il profitto
è tutto regolato sulla base di ciò che da profitto senza alcun tipo di mediazione e questo profitto talvolta questa regola del profitto talvolta da anche degli esiti che inconsapevolmente virtuosi
Nel senso che né voi sapete cui il
Tutta la vicenda sulla deindicizzazione dei contenuti che per noi giornalisti particolarmente insomma dolorosa affidata alle grandi piattaforme da una sentenza Della Corte europea bene siccome a Google
Google per motori di ricerca non conviene dei indicizzare troppi contenuti allora loro fanno freno ma non lo fanno freno per salvare la democrazia per salvare pezzi della nostra storia quando perché monetizzato o meno
L'aspetto più insidioso per me la come dire
Il l'aspetto immateriale e di questi pericoli ossia alla io provo approvato
Provata condividerà che professor Fabris poiché ho abbozzato
Ma provare un fare uno studio sulla re intermediazione perché noi siamo abituati abbiamo sentito tante volte questa stucchevole frase sulla disintermediazione che è una secondo me una delle menzogne utili una stupidaggine totale zeri mentre disintermediazione e non è mai esistita è cambiata l'intermediario
Solo che l'intermediario non ha più una aspetto fisico non è più cartaceo una più alta attraverso lo schermo
Ma è impalpabile trasparente ti pare che sia anche non solo comodo ma gratuito ma che sia anche oggettivo pieni e anche sovrano
E con una potenziale capacità di assuefazione pazzesca perché si nutre dei tuoi comportamenti
Gli algoritmi calcolano anche non sesto crolli ma come scrolla di quanto con che velocità cioè calcola tic toc
Tifa un come dire un vestito un vestito che tutte sono di te non potresti fare con più precisione
E quindi questo è il
L'enorme pericolo club per fare una esempio ai a persone di una certa età come noi ecco età ragazze si può fare perché lo possano capire è come se tu andassi all'edicola e dicessi scusi
Mica un articolo di un giornale a sua scelta che parla di un argomento a sua scelta di un giorno a sua scelta faccia lei e io leggo quello esattamente così funziona su con i motori di ricerca e quindi questo genera assuefazione perché mi è più semplice a perché devo andare a cercare ce c'è uno Camerota e me lo dava seguendo quelle che sono anche le mie
Le mie inclinazioni le mie nevrosi le mie fissazioni e quindi mi dà il bis dà il biberon abituato a mangiare la bistecca piano piano mi sto abituando a riprendere il biberon tende però me lo costruisce questo signore
Grazie e a sé Carlo e naturalmente era la domanda professor ferraioli e s'è molto stimolante peraltro mi ha evocato un un ricordo personale perché
Proprio la riflessione sulla necessità di non perdere di vista dove tra il potere tra virgolette
E ha fatto ricordare una volta fino agli anni Novanta quando ero inviato seguito il professor Giuliano Amato che all'epoca era presidente del Consiglio dei ministri e si parlava di digital Divided digitalizzazione i concetti a già all'epoca
Molto compressi di fronte al concetto di Rete cura delle immagini che spesso malato utilizza utilizzava io quando penso alla Rete
Penso ad una ragnatela e quando penso ragnatela prima domanda che mi pongo è dove sta il ragno ecco adesso mi ha evocato il ricordo
Del della riflessione del professor ferraioli professor Fabris è insomma una domanda
Piena piena di l'altro che altrove grammatica e piena di significato si io sottolineerei due cose per rispondere la domanda velocemente brevemente anche se la domanda che invece richiederebbe davvero
Altro che un intero convegno la prima cosa Marco Zacchera Berger di fronte al Congresso americano in una delle audizioni allora che cosa ha detto
Ha detto ma io veramente era messo sotto inchiesta per Cambridge analitica per alla vendita dei dati per l'utilizzo improprio di tutto questo eccetera e noi dice ma io veramente non potevo immaginare quando ho iniziato la mia avventura
Che questa sarebbe decollata in questo modo avrebbe avuto questo Successo e diffusione mondiale
Che cosa vuol dire questo è in parte c'è anche la furbizia Rizzati ARBEA che per cercare di rompere se la responsabilità di determinate cose però c'è anche una base di verità nel senso che quello che lui ha fatto ha avuto quel grande Successo per una sorta di eterogenesi dei fini potremmo dire non è che fin dall'inizio aveva preordinato il raggiungimento di certi risultati certo la logica era logica economica la logica del mercato la ricerca dei dati l'utilizzo dei dati la vendita dei dati del
E gli essere umani adesso il Nuovo Progetto che quello del metà perso vedete non se ne parla più ma le ricerche
Continuano
Metà verso vuol dire proporre agli esseri umani un mondo parallelo o più mondi paralleli
In cui possono svolgere le le le loro attività esattamente come nel mondo fisico
Però ecco tutto questo
Non è predeterminato c'è qualche cosa che
Appunto sfugge
Al controllo al potere del grande fratello economiche diamo grande fratello e questo mi permette di con legame la seconda cosa che responsabilizza noi
Perché tutto questo funzionerà
Proprio nella mia ha funzionato popolo caso Ytzhak Albert perché siamo stati noi quelli che abbiamo dato i nostri i nostri dati i nostri profili abbiamo fornito senza problemi perché cosa per avere delle relazione un pochino più più ampia
E ci dica stiamo perché lo sapete che cosa
è successo con Cergy Pitti no perché c'è il CPT è stato ecco così così importante eccetera perché la questa questo questo programma questo questo
Programma sintattico
Collega determinate parole alle parole successive quindi non hanno significato sono
Discorsi che vengono fatti che era una plausibilità e che un hanno significato poi per noi una parola può essere collegata ad altre parole secondo
Ma un tasso di probabilità benissimo però la verifica
Viene fatta seriamente quali sono le parole collegate ad altre parole nella maniera più significativa poi dagli esseri umani perché hanno significato la parte del degli esseri umani riconosciuto questo significato
E chi utilizzava hanno informatici indiani di ingegneri indiani zero cinquanta centesimi all'ora
Costavano ancora troppo
E allora cosa hanno fatto proviamo a rilasciarlo gratuitamente e noi tutti ci siamo buttati ma che bello che è già GPP
E siamo stati ancora una volta gli utili idioti che hanno aiutato open Elia e a fare business ecco a quanto pare non impariamo
Se impara Asimo saremo anche in grado di limitare i Poteri
Di queste grande multinazionale
Ecco questa è la prima giornata del convegno dal titolo la magistratura i social network convegno che si è svolto a Palazzo Bashere il sedici è il diciassette
Beh maggio
Trascorsi in particolare stasera abbiamo sentito l'intervento del presidente della sesta Commissione del
CSM Marcello Basilico togato di aria
A Fabio Pinelli vicepresidente dello stesso CSM la relazione introduttiva del professor Luigi ferraioli e poi il dialogo a due tra Carlo Bartoli
Presidente del Consiglio nazionale dell'ordine dei giornalisti è il professor Adriano Fabris ordinario di la filosofia morale dell'Università degli studi di Pisa
Ha coordinato dal direttore del TG due Antonio o preziosi
Sentiremo in una prossima puntata dello Speciale giustizia anche a seconda aggiornata di questo
Convegno intanto per questa sera ci fermiamo qui grazie a tutti per l'attenzione da Lorena d'un sono buon ascolto con i successivi programmi di radio radicale