Presentazione del libro di Nadia Maria Filippini "Mai più sole contro la violenza sessuale. Una pagina storica del femminismo degli anni Settanta" (Viella)

Al pomeriggio o a tutte buon pomeriggio sono a tutti vi do il benvenuto alla sala stampa della Camera dei deputati e devo dirvi che per me oggi è un vero onore
Essere qui per presentare un libro straordinario che invito veramente tutte e tutti a leggere
Ed è la professoressa Nadia Maria filippini si chiama mai più sole contro la violenza sessuale una pagina storica del femminismo degli anni settanta
Questo libro ci tengo veramente a dirlo eh bellissimo perché dava voce
Alle testimonianze dell'epoca degli anni Settanta di chi era dentro al movimento femminista e soprattutto traccia un quattro
Preciso con dati con una storia relativo a quelli che sono stati di diciamo i principali quindi iniziali processi per stupro meglio violenza carnale
E e lo fa ripercorrendo anche la sua esperienza a Verona
Le sue origini
Ed è veramente tocchi con mano tutta la passione la cultura la conoscenza che è veramente in questo libro quindi grazie perché veramente è un regalo
Che fa ai cittadini e cittadine che veramente invito a leggere ma in primis alle istituzioni a chi presto servizio temporaneo lo Stato che dovrebbe essere il primo che deve studiare
Quindi grazie do subito la parola
Alla senatrice Sicilia rinvia vince presidente della Commissione anti femminicidio grazie veramente di cuore dalla sua presenza e qui oggi e le lascio subito la parola
E per i saluti istituzionali ringraziandola veramente per l'impegno costante e continuo nel contrasto alla violenza di genere grazie alla sua presenza e grazie grazie all'aereo e cresce
Perché a Sky vera è la deputata Ascari per aver organizzato questa presentazione con la Società delle storiche e di un libro che racconta e un momento veramente cruciale e un anno di svolta come non non solo sul tema della violenza ma anche su quello della della morte nel mille novecentosettantasei un anno in cui davvero precipitano una serie di cose e vengono messi in atto una serie di cambiamenti
Dalla grande manifestazione per la Bortot per cui per la prima volta anche l'associazione come l'Unione donne italiane si unisce ai movimenti femministi
Ma è anche l'anno di se avesse o no e quindi del di quella terribile esperienza che fa vedere quanto i sedicenti pro vita non siano poi pro vita noi non è realtà sono soprattutto non irrispettosi della scelta delle donne quindi quanto possa essere violenta anche questa esperienza di maternità non desiderata e acquisire costrette ed è l'anno di questo processo
In qualche modo dimenticato c'è una domanda che l'autrice si fa come mai una cosa così veramente il primo scusate questo per uno il primo episodio in cui non solo c'è una denuncia ma c'è una denuncia che non rimane solitaria ma che cercano la la relazione con le altre donne e col movimento
E una denuncia che non è solo sul sindaco l'ho fatto su quello che è successo a lei ma che una denuncia anche della violenza istituzionale la la per la prima volta una Corte viene ricusata insomma tutte le cose che vengono raccontate e il movimento si fa parte attiva quindi diciamo è un processo al Patriarcato diremmo oggi no che viene messo in atto in cui c'è una soggettività femminile forte
Che si che e che prende che prende parole a quindi davvero un un come dire uno spartiacque e un momento molto importante che noi non possiamo lasciar cadere
Nell'oblio che poi il lavoro che le storiche in questi anni hanno fatto e ci riconsegna no e siccome non voglio farla lunga io penso a chi vi accusa comunque a che fare col lavoro che stiamo facendo e che vorremmo fare anche come commissione Femminicidio
Perché non abbiamo cambiato molto le norme soprattutto le norme penali verde rispetto allora non era neanche un reato contro la persona stiamo parlando del settantasei passeranno altri vent'anni prima di avere una legge però le pratiche dentro il processo la cultura no che e che vive dentro i processi non sempre adeguata e all'altezza di questa come dire di questa coscienza di quello che è la violenza il dato strutturale che rappresenta tant'è vero che noi abbiamo chiesto formazione degli operatori della potente DC monitoriamo anche questo quindi davvero
Un libro che ci riconsegna intanto la forza di una storia e anche di alcune trasgressioni cioè perché serissimo non è solo manifestazioni e pratiche e cose dette non c'è fatte insieme
E poi che mai più sole è una cosa che deve rimanere perché non ci si salva da sole
Non ci si salva dal sole per questo i centri antiviolenza per questo la relazione con le altre non si cambia una cosa così enorme
Come il controllo sul corpo femminile e la violenza in solitudine per questo abbiamo bisogno di una grande Rete ma anche della forza che ci viene dalla storia che abbiamo che la nostra storia di cui ringraziamo le protagoniste grazie
Rimango fino alla ora perché non abbiamo il premierato e me ne devo andare quindi però voglio sentirle
Grazie grazie mille
Alla senatrice eccessive di chi ha veramente io passo lascio la
Parola alla professoressa Nadia Maria Filippini leggere il suo libro io ho preso tantissimi appunti tantissimi Verona mille novecentosettantasei
E soprattutto quello che lei mette in evidenza un processo alla colpevolizzazione quindi sarebbe importante proprio Ford Focus su tutto quello che ha vissuto
In prima persona nel libro Alma
Per quanto riguarda anche
Una vittima che diventa imputato i sentirsi colpevoli sensi di colpa la reazione del paese che la condanna soprattutto le signore considerate perbene che se n'è andata a cercare rimasto immobile i
Colonnelli dei carabinieri che penso non sia stata in realtà una modalità
Lasciare il fidanzato addirittura sera sia cercata e poi la scuola è stata completamente isolata Alma
Nonostante uno stupro brutale i ragazzi la minimizzazione dell'azione
Violenta addirittura si è parlato di bravata di uno scherzo finito male i giornali che hanno vivamente normalizzato lo stupro e da qui ovviamente parallelamente
Un movimento femminista o più movimento femminista che hanno in realtà supportato da subito Alma ma parallelamente
Al processo di Verona del mille novecentosessantasei il
Processo relativo ai mostri del Circeo eppure arrivare a settantanove con il processo di cattiva si faccia veramente professoressa un quadro come lei ha saputo farne soli grazie
Grazie onorevole Ascari grazie per l'opportunità che mi ha dato e che mi dà in questo momento di non solo di parlare del mio libro
Ma di quello che il mio libro ha voluto dire e quindi del tema più generale della violenza contro le donne che è un dato una realtà quanto mai presente urgente nel nostro Paese
E dunque davvero un ringraziamento
Questa vicenda che ho ricostruito è una vicenda per tanti aspetti esemplare esemplare di che cosa da un lato come lei diceva di quella che è la vittimizzazione secondaria
Oggi noi abbiamo la le parole per dirlo allora non c'erano non non c'era neppure la definizione vittimizzazione secondaria
è la seconda violenza che una donna
Subisce se denuncia quando denuncia la violenza subita ed è una violenza ancora più terribile se voi volete perché agita spesso da soggetti da quei soggetti che dovrebbero tutelarla da quei soggetti che dovrebbero rendere lender le giustiziate per i soggetti da cui lei si aspetterebbe appunto di essere sostenuta e aiutata
Come dire e e tanto più all'ora era forte questa di tipizzazione in un momento in cui ancora vigeva il Codice Penale Rocco ricordo Codice
Fascista che pubblicava il reato di violenza carnale all'articolo cinquecentodiciannove come un reato contro la moralità pubblica e il buon costume quindi non contro la persona
Non contro la persona
Quindi assolutamente minimizzando
Ecco e poi appunto la vittimizzazione secondaria e e questo caso è un caso veramente eclatante eclatante di questo perché abbiamo il caso di una ragazzina visti sedici anni che viene rapite addirittura con lei il fidanzato che l'accompagnava ferito gravemente ferito viene portata in mezzo ai campi viene stuprata e tutto questo nonostante la presenza di testimoni eccetera eccetera appunto
Non basta a non farla passare sul banco degli imputati
Perché e lei che viene poi passata sul banco degli imputati e fine da subito perché addirittura e i carabinieri le chiedono appunto come ricordava l'onorevole Ascari se per caso non avesse messo in scena lei tutta questa questa vicenda magari per nascondere una gravidanza magari appunto per celare ruppe voler lasciare il fidanzato cioè delle domande assurde come assurde saranno poi le domande che le rivolgerà hanno
I giudici
Offensive lei dei e interamente lesive della sua dignità
Ma io parlo al passato di questa vicenda voi sapete bene che la vittimizzazione secondaria è qualche cosa di estremamente attuale ancora adesso anche se in forme diverse modalità diverse ma è estremamente attuale al punto che al punto che alcuni anni fa nel due mila e ventuno l'Italia e Stars è stata sanzionata dall'unione europea proprio per vittimizzazione secondaria nei tribunali e per stereotipi di genere questo che la dice lunga appunto diciamo così su questo terreno
Però ecco questo non è un libro solo su questa vittimizzazione sullo stupro su questa vicenda ma è un libro anche molto centrato diciamo su quello che il la reazione del movimento delle donne la grande manifestazione che prende piede in questa occasione diciamo e davvero si manifesta in tutta la sua vitalità esplosiva
Da questo punto di vista io sottolineo davvero il processo di Verona segna una svolta radicale svolta radicale nella storia delle donne
è veramente uno spartiacque perché inaugura una stagione di grandissima mobilitazione a trecento e sessanta gradi direi su tutto il tema della violenza
Allora si diceva carnale appunto sulla violenza contro le donne
E e quindi si uno spartiacque è un libro che presenta molti io li ha chiamato molti primati nel senso etimologico del termine tante prime volte Signac tante prime volte nella storia delle donne
La prima volta che una ragazzina così giovane ha il coraggio non solo di denunciare la violenza subita nonostante attenzione perché esiste ancora adesso molte pressioni che venivano fatte dalla famiglia della società molte intimidazioni da parte degli stessi stupratori non solo a questo coraggio ma il coraggio di andare in scena lei stessa di metterci la faccia dicendo non sono io che mi devo vergognare da vergogna non è mia e quindi di raccontare il suo vissuto il suo vissuto della violenza
E di raccontare soprattutto la violenza subita dai carabinieri dai giudici eccetera dai mass media dai mass media
Ecco questa diciamo così è una delle prime grandi volte è la prima volta che un movimento femminista si unisce a lei si unisce a lei
E chiede di essere presente in tribunale chiede di ST costituirsi in un certo qual senso parte civile
Non solo per solidarietà questo viene apertamente detto
Ma nella convinzione profonda ai politica che la violenza che una donna subisce è una violenza che riguarda tutte le donne
Perché trae radicare la DC e trae come dire veramente sì impulso da quello che è il sessismo cioè la differenza il dicotomia le relazioni e simmetriche dei generi oppure se vogliamo dirlo
Con le parole proprio della convinzione di Istanbul dei rapporti di forza e di potere storicamente diseguali tra i sessi
La violenza sessuale è tutto questo è espressione di questo ecco e questa era una consapevolezza chiarissima espresse appunto durante il processo dai movimenti dal movimento femminista e sulla base della quale il movimento femminista chiede appunto di essere presente
In aula chiede di costituirsi parte civile
Ma è ma questo processo segna anche molte altre prime volte
è la prima volta presente di Tina Lagostena Bassi e la prima volta in cui la boccata quella che diventerà poi L'avvocata delle donne secondo la nota espressione di Biagi
è diciamo così presente e diventa avvocato di parte civile in questo processo lei insieme a Maria Magnani Noja la l'importante senatrice anche lei appunto una vocate grande
Protagonista di grandi battaglie in questa direzione è la prima volta pensate un po'che unità collegio giudicante
Viene ricusato per maschilismo
è un'azione clamorosa che compiono le due avvocate ovviamente lo dicono ricusato per maschilismo dicono ricusato per assonanza di valori e di mentalità cito sto citando a memoria tra i giudici e gli imputati assonanza di valori e di mentalità
Con una mossa clamorosa loro compiono questa e abbandonano ai abbandoneranno poi Laura
Vi farò vedere poi delle immagini
E e dicevo appunto e invece paradossalmente poi i giudici forse avvertiti di questo per la prima volta emettono una sentenza che non è solo di condanna ovvia come dire dei dei due imputati ma è una sentenza in cui si riconosce
Il movimento femminista come portatori di valori e di battaglie importanti per la società civile e appunto contro la violenza sulle donne quindi
E
Last but not least è la prima volta che questo tema della violenza sessuale entra nelle Aule
Appunto del della Camera dei deputati nelle aule
Di di di questa importante istituzione diciamo perché perché Maria Magnani Noja dismessi gli abiti l'avvocato indossati quelle della deputata quale era presente immediatamente una interrogazione sui fatti di Verona su quanto avvenuto perché ci sono stati ovviamente di disordini anche pure una carica della polizia
Le lotte non sono mai facili
E
E poi gli altri deputati del Partito Comunista presentano anche interrogazioni chiedendo al governo questa volta che cosa intende fare davvero sul tema della del di contrasto alla violenza contro le donne quindi veri che il tema approda in Parlamento tutto a partire da una da questa manifestazione da questa manifestazione e io sono contenta di dire e che abbiamo qui oggi non so se poi vorrà dire qualche cosa una importante protagonista di quella di quella vicenda la guardo accompagna ed è amica ex
Deputata e senatrice per vent'anni devo dire in questa
Istituzione che Tiziana Valpiana ecco non so se poi vorrà il dare l'atto artisti Moni Anza ma nelle foto sei ovviamente ritratta in primo piano
Dicevo questa vicenda inaugura una importantissima stagione di lotta delle donne a trecento e sessanta gradi proprio contro la violenza
E gli anni che vanno dal settantasei all'ottanta sono anni cruciali
Sono quelli che gli storici definiscono evoca il definisce ambiti improvvisa accelerazione dei processi storici perché sono anni in cui appunto sembra che tutto maturi improvvisamente ed esploda sicuramente ha delle radici più profonde ma avviene questo perché perché sono gli anni in cui si determina che cosa nascono i primi centri di
Antiviolenza autogestiti il primo a Roma mille novecentosettantasei e poi a seguire Milano Bologna e molte altre città
Le donne mettono in piedi welfare su su questo tema della violenza prima ben prima che lo Stato intervenga anche con contributi aiuti sottolineano questa cosa
Sono gli anni in cui partono le prime ricerche gli i primi studi le prime statistiche sul tema della violenza in tutte le sue accezioni in tutte le sue manifestazioni sono anni in cui ci sono continue manifestazioni su questo tema
Riprendiamoci la notte
Una delle grandi manifestazioni in tutte le maggiori città italiane proprio la notte
Ci piace vogliamo uscire in pace era questo come dire
E poi ovviamente sono anni in cui il modello Verona fa da prototipo
E in in moltissimi processi successivi le donne si mobilitano sono presenti entrano nelle aule dei tribunali chiedono la costituzione di parte civile e finalmente viene comincia a essere concessa
Appunto dei giudici riconosciuta io sto lavorando con la ricerca su questa seconda fase
E devo dire ne ha contati almeno una ventina in quattro anni di grandi manifestazioni a in tutte le città e anche perfino nei piccoli paesi come tesi do Alentejo fettina incredibile quindi veramente un grande manifestazione ovunque
Infine voglio dire sono gli anni in cui parte il Progetto di legge di revisione degli atti dell'articolo che citavo prima cinquecentodiciannove degli articoli del codice penale Rocco
E e questo Progetto nasce dal basso nasce da questo movimento delle donne nasce come proposta di legge di iniziativa popolare per cui si costituiscono comitati di di raccolte di firme in tutte le città d'Italia vengono raccolti in poco tempo trecento mila firme nasce su iniziativa del movimento delle mele di movimento di liberazione della donna ma del Woody
Ma del delle donne del sindacato di dirle di tutte le riviste di F. eccetera eccetera e parte e questa iniziativa ovviamente stimola che cosa stimola la presentazione di altri progetti da parte di tutte le maggiori forze politiche anche se c'è da dire che ci vorranno qualcosa come sedici anni sedici anni perché si arrivi in porto nel mille novecentonovantasei con la famosa legge sessantasei
Ecco ci vorranno sedici anni e questo la dice lunga sulle resistenze profonde che c'erano anche in Parlamento e anche voglio dire sulla veramente sfasatura tra quello che era una soggettività femminile nuova che si affermava nella società e resistenze devo dire profondamente radicate invece resistenze mentalità posizioni patriarcali ovviamente di potere patriarcale profondamente radicate nella società
Ecco allora come dire possiamo dire che è una battaglia conclusa questo punto sicuramente no ovviamente
Abbiamo fatto molte conquiste abbiamo ottenuto molte leggi
L'ultima voglio ricordarla come importanti in particolare importanza del Codice rosso di cui è stata prima relatrice appunti o Stefania scariche ringrazio come donna del movimento veramente
Quindi si molto è stato fatto ma molto e ancora resta ancora da fare resta ancora da fare soprattutto io direi sul versante del cambiamento della mentalità del cambiamento della cultura
E come storica devo dire che il cambiamento della cultura
è e questo noi lo sappiamo studiosi distrarre mentalisti
è qualche cosa che va molto a rilento molto più a rilento delle leggi è molto più facile ottenere una legge ma il cambiamento di mentalità va come dire con tempi molto più lenti e soprattutto sfasati
Ecco e e quindi sì molto testa da lavorare in questo campo e io ho scritto questo libro proprio con questo auspicio con l'auspicio che si rilanci un'iniziativa forte
Dentro e fuori questa istituzione dentro e fuori il Parlamento ma soprattutto fuori devo dire anche per portare avanti questa battaglia Dinoi donne degli anni settanta grazie
E adesso scusate ma velocemente vi faccio vedere alcune di queste immagini
Di questa manifestazione appunto vedete dentro la lau l'aula del tribunale vedete donne giovani ma non solo giovani c'erano anche le donne dei quartieri ecco e guardate un po'me telegrammi per ottenere le porte aperte
Scusate ma qua non va indietro
Forse sbaglio pulsante vediamo eccolo qua arrivano da tutte le parti d'Italia a sostegno di questa lotta
Per la presenza appunto delle donne in tribunale e guardate questo che porta una firma assolutamente come dire appunto onorevole come quella di Dacia Maraini figurati
E e poi anche appunto la firma DS che era una rivista importante del movimento delle donne
Questo un manifesto un manifesto che dice poche cose ma essenziali e che riporta i versi di una pulizia una bella pulizia che ho riportato nel libro
E poi certe il giorno della prima udienza e anche della seconda perché ce ne saranno due nella piazza dei Signori che la piazza centrale di Verona che dà accesso al tribunale vedete era una piazza appunto piena di cartelloni
Di cartelloni con dei contenuti e di denuncia molto forte il nostro corpo non ci appartiene in realtà siamo oggetto di piacere oggetto di consumo siamo proprietà queste erano e poi con fatti di cronaca
E e poi appunto cartelloni che denunciavano la violenza questo dice che la piazza che la casa che la stare in casa è un proverbio veronese che illustra la mentalità del tempo la donna deve la donna deve piacere essere bella accedere e stare in casa
E poiché ecco di fronte al tribunale questo grande striscione da cui ho preso il titolo del libro del libro stiamo insieme e ora per non essere mai più solleva
E di nuovo appunto l'aula del tribunale e Coni cartelloni affissi alle transenne
Vedete questo tazze Bow che dice appunto
La violenza carnale solo una delle violenze che le donne subiscono quotidianamente non c'è solo lo stupro ovviamente questa era una consapevolezza molto forte
E e quindi sit-in dentro Laura rifiuto di uscire
Nonostante e qui vedete
La il famoso volto di Tina Lagostena Bassi che sta parlando appunto con Alma al ma è un nome finto che vi sono grosse udon in loco mi sono inventata per proteggere la privacy di questa ragazza
E poi
E questa invece Maria Magnani Noja
E e ancora qui vedete le donne che affollavano non solo l'Aula ma tutti ma tutte le stanze i corridoi eccetera che gridavano slogan slogan che ho trovato io riproposto nel libro
E ancora vedete qui
Come dire i carabinieri la carica che poi viene e giù da basso invece in piazza anche la piazza piena di donne è stata una cosa veramente oceanica c'erano donne da tutta Italia soprattutto il Veneto ma anche da molte parti d'Italia
E le ragazzine vede il dicendo mettono insieme mettono in scena il cosiddetto contro processo cioè prendono in giro i giudici
Per il loro atteggiamento e e e qui vedete appunto sempre nell'attesa nell'attesa del del giudizio della sentenza e le donne che discutono sedute a terra di quanto sta avvenendo e di quanto ci si
Spetta ovviamente scambiandosi e ecco scambiandosi megafoni
Allora un ringraziamento veramente
Cioè di cuore cioè io ho la pelle d'oca perché ripeto il primo che deve studiare il legislatore non ci si improvvisa scrivere le leggi e lo si fa leggendo veramente fonti come il suo libro dottoressa Nadia Maria Filippini come ha detto lei nel suo libro questo un grande lavoro di ricerca
Per evitare che il passare del tempo potesse far venire meno la foce delle protagonista e sempre lei dice la prospettiva storica è fondamentale per analizzare le radici della violenza i modelli di genere che l'hanno alimentata
Le norme forme di legittimazione che ne hanno consentito il perpetuarsi nel corso del tempo ed è da lì che bisogna partire se vogliamo veramente scrivere norme che siano poi effettivamente a tutela delle vittime di violenza qui davvero grazie sempre nel suo libro lei
Fa un ringraziamento particolare al al all'importantissimo lavoro dei centri di documentazione delle donne
Con che hanno lavorato con praticamente senza risorse era più che altro la mente volontariato passioni credere in quello che che si fa in e grandissimo lavoro delle storiche
Ed è qui che io insomma voglio ringraziare la professoressa
Sampras annate Longines Stella sono presenze pioggia la Camera dei Deputati ringraziando la per il suo straordinario lavoro e appunto della società italiana delle storiche a lei la parola grazie mille della sua presenza
Grazie grazie
All'onorevole Ascari e alla commissione
E alla Commissione contro il femminicidio che ab voluto crea ci ha invitato qui dando anche continuità ad un primo rapporto d'una primi contatti che abbiamo tenuto nella precedente legislatura
Anche con un'audizione alla quale ha partecipato la Società italiana delle storiche
E che io appunto qui rappresento di cui porto il saluto porto il saluto in particolare per la presidente Raffaella Sarti del direttivo di cui faccio parte e
E qui vorrei dire perché noi siamo qui qual è la voce interna che perché abbiamo voce in capitolo in questa in questa vicenda in queste esperienze
Molte cose sono state dette e non le voglio ripetere
è stata appunto appena detto dall'onorevole Ascari il citando anche Nadia filippini che cosa la prospettiva storica rappresenta per il contrasto alla violenza le discriminazioni
E alle discriminazioni di genere il libro di Nadia filippini in questo senso rappresenta un po'l'Epitome di tutta è già stato scudetto da lei molto bene
L'Epitome di tutte le di tutte le esperienze di tutti i soggetti in gioco sulla scena della violenza quindi l'evento l'azione giudiziaria il processo la vittimizzazione secondaria
Il ruolo dei mezzi di comunicazione
Giornali non solo ma anche televisione eccetera che allora pure lo ebbero appunto per per la prima volta in modo molto molto significativo e soprattutto il ruolo delle donne e delle associazioni femminili del movimento femminista quindi della Presa di della presa di parola ecco noi la la Società italiana delle star anche messo ai trentacinque anni di vita a al suo attivo molte molti interventi sul tema della violenza in tutte le sue articolazioni non sto qui a ovviamente a fare
A farne il cui tacita hanno il curriculum però questa nostra esperienza fatta di ricerche e di pubblicazioni come si vede quella la una delle più recenti
Quella appunto è la ricerca di Nadia filippini ma altre ce ne sono state anche sulla rivista che noi pubblichiamo Genesis
Una rivista scientifica prima semestrale che esce ormai da da vent'anni e che ha dedicato molti interventi quindi noi sui temi della violenza abbiamo svolto un lavoro culturale
Lo devo dire da sola ma lo lo affermo e lo sostengo di di decostruzione di cultura della violenza e la cultura della violenza quindi come ha detto Nadia per a per andare alle dieci dei fenomeni spiegarne le continuità le differenze e le articolazioni gli scenari dicevo che la nostra esperienza è stata eh ed è tuttora quella di appunto ricerche
Che poi hanno visto la la la
Sono sono state sono state pubblicate convegni incontri ma soprattutto moltissima formazione formazione a tutto
Direi a tutto campo
Non solamente in primis perché noi siamo anche una un ente accreditato per la formazione in itinere o degli insegnanti
Quindi abbiamo portato avanti stiamo portando avanti molti progetti formativi su questi su questi temi fra l'altro ma anche e molto su questi temi ma anche formazione in senso molto più molto più ampio la stessa Maria Filippini ha molta esperienza
In Veneto per la formazione ma anche altrove
In Italia per la formazione rivolta al agli avvocati alla vocate agli ordini quindi all'ordine allora all'ordine spesso fatta anche per per l'ordine e spesso formazione per
Per tutto il mondo della scuola oltre agli insegnanti anche
Quindi anche i
Anche di di i ragazzini di gli studenti e le studenti e poi la nostra scuola estiva che ogni anno da quando è nata la la Società dal dall'anno successivo alla nascita della società si tiene appunto ogni anno a Firenze quest'anno arriva la trentaquattresima edizione e che che è una su che è una un'esperienza di formazione anche questa a tutto campo rivolta non solo a studenti dottorandi dottoranda ma anche operatrici e operatori socio sanitari persone che nella pubblica amministrazione sono a dette sono
Bisognose richiedono formazione in questo ambito
Persone che lavorano negli organismi di parità quindi adesso fatto una una cosa molto frettolosa però voglio dire che questo aspetto e la formazione sul quale noi ci stiamo impegnando molto
Ecco crediamo di avere le competenze le competenze per farlo e ci viene anche richiesta quindi la nostra oserei dire che la nostra è una sorta di ricerca applicata cioè una ricerca che da cui vogliamo produrre conoscenza per agire e per per offrire strumenti strumenti di lettura strumenti di interpretazione un'avvocata che ha scritto su Sud Genesis in passato Maria Virgilio ha detto l'importanza di formale la strumentazione giuridica usato proprio questa per affrontare i temi della violenza ecco dico un ultima cosa che questa
Toccando un aspetto insomma e io ritengo tutte noi riteniamo di grande importanza cioè questa formazione
Ha bisogno di essere sostenuta quel questa questa questo ruolo ha bisogno di essere sostenuto
Si è parlato di volontariato si è parlato di che molto importante che è un ovviamente una una importante un'importante esperienza ma la competenza di chi
Di chi da nel nostro punto di vista che di chi lavora sulla prospettiva storica va riconosciuta sostenuta insieme con tutte le altre non è concorrenziale sui temi della violenza
Non c'è una concorrenza delle diverse figure c'è una necessità nostro avviso fortissima di integrazione di tutte queste di tutte le forze appunto di tutti i soggetti che Nadia a molto ha molto bene un messo in luce nel suo nel suo libro grazie di nuovo
Grazie grazie a lei è veramente
Professoressa Rosanna DeLonge se come giustamente ha detto la la formazione la cultura la conoscenza della violenza sono veramente le basi per poi scardinare la violenza e quindi il lavoro delle storiche
è la colonna portante in tutto questo
E soprattutto come nel libro della professoressa Nania Maria Filippini che ha fatto un quadro dettagliato dei movimenti
Femministi in tutta Italia sono stati precursori dei centri antiviolenza ai tempi autogestiti
E centri antiviolenza che sono il primo approdo a cui si rivolge una vittima di di violenza e sono veramente la luce per uscire da un fenomeno criminale che dovrebbe essere contrastato al pari del terrorismo e delle morti e delle mafie a questo punto io sostengo a lasciarla parola avvocata Antonella fa Aieta vicepresidente Telefono Rosa che per me è una colonna portante
E nel mio servizio temporaneo questo prestando lo Stato
Grazie ai suoi suggerimenti al Codice rosso grazie alla idea della legge oggi legge dello Stato italiano la legge stamane a bassa che rilascia un permesso di soggiorno alle vittime di costrizione vessazione al matrimonio forzato ed è proprio quello che secondo me a oggi manca questa condivisione questo lavoro di Rete questo lavoro di squadra
Che si era e che ha spinto a leggi importantissime deve essere ritrovato questa unità e come ha detto la professoressa Filippini c'è forse un vuoto di memoria o di dimenticanza della storia che andrebbe ritrovato
Quindi dei sistemi per ringraziarlo della sua presenza l'avvocata
Pajetta per il suo veramente importante continuo e costante contributo le istituzioni grazie
Grazie grazie per l'invito è grazie all'onorevole Ascari con cui veramente e si lavora benissimo che ha dimostrato una sensibilità una capacità rispetto a questi temi che non non non si riscontra facilmente veramente grazie
E e devo dire che ho accettato veramente con emozione di poter essere oggi qui perché questo libero e mi mi riporta un sentimento di Cretì tutine per l'autrice veramente sono porto vicepresidente dell'Associazione nazionale volontari del Telefono Rosa
Che nata del mille novecentottantotto quindi hanno esperienza di un di oltre trent'anni né ci occupiamo di violenza nei confronti delle donne
Sono vent'anni che opero in questa in questa in questo settore in questa e ama affrontare la violenza nei confronti delle donne e leggendo il libro e come
Trovare le proprie radici nel senso che io dico noi in io non sarei qui se non ci fosse state buoni
Se non ci fossero state queste donne coraggiose che hanno trovato veramente il modo hanno avuto il coraggio di
Essere il loro in prima persona si sono esposte come si sposta al malato la protagonista di questa della vicenda della dello stupro di Verona ricordiamo stupro loro ci hanno insegnato ad usare le parole
Vere quelle per etichettare dire che cos'è la violenza sessuale e leoni queste donne che
Sono il scese in piazza che sono entrate nelle aule di giustizia con quella forza con quella visibilità e ripeto anche con con molto coraggio hanno prima non non c'era mai stata una risposta di questo in questo senso per una donna che aveva subito violenza
E riuscire ad a vere l'udienza con le porte aperte allora al non era quello che poi viene utilizzato adesso quando la ragazza scende
Di avere le porte chiuse per una questione di tutela della della ragazza allora alle porte chiuse erano perché non si doveva turbare la moralità pubblica
Attaccando di questi argomenti riportando sempre e comunque ad una colpevolizzazione della della vittima
Quindi i temi che sono stati trattati di evitare la vittimizzazione secondaria
Che purtroppo ecco i io tenuto dei delle lezioni in una università privata né la e ho seguito per la prima volta una ragazza non la sua tesi che cosa ha scelto questa dottoressa
Per la tesi nella master di criminologia
Il tema che ha perché a scelte la vittimizzazione secondaria perché ancora oggi ancora oggi noi affrontiamo sia nelle aule di giustizia
Sia prima quando vengono accolte comunque dalle forze dell'ordine si è fatto tanto indubbiamente si è fatto tanto ma ancora si deve fare molto
Anche anche come venne affrontata nei mass media nei le queste e informazioni come vengono date riportano sembra un discorso di colpevolizzazione e quindi ancora oggi ci vuole tanto coraggio per una ragazza per sporgere una denuncia per affrontare ho un processo però ritorno al libro il libro appunto riporta e è stata una lettura emozionante tanto complimenti per la ricostruzione proprio storica bibliografica che c'è stata di riportare e il gli articoli di riportare i testi di riportare tutta la vicenda da loro da allora e e e poi anche devo dire queste colleghe io sono un'avvocata
Non nego che le mie scelte di affrontare la professione in questo modo di fare una scelta di campo di entrare a far parte associazione Telefono Rosa vent'anni fa sono il derivato dell'esempio di queste collega
E queste collega ci hanno insegnato tanto la loro preparazione perché comunque era una generazione di di avvocate che entrava nelle aule di giustizia in entrata con la loro competenza Tech
Dica come ricordava l'autrice prima la questione che è stata affrontata della ricusazione del collegio
E quella è stato un unire la competenza tecnica con quello che era il sentire di queste donne rispetto ad una mentalità maschilista che era in di cui era intrisa il il tribunale e che si manifestava
Attraverso le domande che venivano rivolte
Alla vittima quindi poi anche la scelta coraggiosa di rassegnare le conclusioni ma uscire non esporre la la discussione finale abbandonare l'Aula cioè queste colleghe sono state veramente
Un esempio per tutte noi che siamo venute dopo e nel processo del del Circeo c'era la la collega Tassi danno che sarà anche lei è una boccata io ero giovane avvocatessa delle aule di giustizia coraggiosa tenace quindi e devo dire che la nostra ai il quell'attività che svolge il Telefono Rosa l'accoglienza nasce tutto da lì nasce da quello che avete fatto voi
Che ci avete proprio insegnato ci avete aperto come dire la mente a farci capire che si poteva fare
Che c'è un modo di essere vicina le une alle altre l'accoglienza che viene fatta nei centri antiviolenza che un'accoglienza non giudicante
Che un'accoglienza tra donne
E o solo un modo per dare quelle informazioni di cui ha bisogno una vittima di che ha bisogno di sentirsi di sentirsi creduta di sentirsi supportata sostenuta questo ce l'avete insegnato voi
Cioè noi e diciamo sempre le donne possono venire in un centro antiviolenza
E non essere forzate nulla decidere se sporgere una denuncia noi non abbiamo l'obbligo di referto non abbiamo l'obbligo di avvisare l'autorità giudiziaria quindi la donna quando viene da noi e protetta
L'accompagniamo nella sua decisione di scegliere qual è la strada migliore per lei quale che cosa vuole affrontare
E questa sorellanza questo
Modo di essere appunto insieme il nostro logo dice più forti insieme che in un qualche modo e mai più sole cioè ci riporta a questo concetto è questo che ci ha dato la forza e questo che c'erano forse ogni giorno
Però come diceva anche prima l'autrice c'è una cosa importante in questo momento dobbiamo stare molto molto attente che e voi avete passato queste donne ci hanno passato un testimone in qualche botto noi comunque l'abbiamo accolto adesso noi cosa lasciamo a queste ragazze cioè queste ragazze devono pensare che ogni diritto che abbassiamo riuscite ogni diritto acquisito ogni nostra conquista conquista di quelle che ci hanno proceduto a preceduto ancora adesso dobbiamo stare attenti a che non ci sia un passo indietro non un passo indietro
E su questo dobbiamo essere veramente tutte attente ancora voi ci dovete sostenere noi dobbiamo fare la nostra parte dobbiamo lasciare questo testimone grazie
Grazie grazie veramente grazie
Io adesso lascerei la parola alla a a alla già onorevole Tiziana Valpiana che è la storia
Il corpo baratro con la mano la storia Gigi visto che venga data la parola prego
Grazie no questo è un colpo basso perché ero venuta proprio per ascoltare la presentazione di Nadia e per ascoltare voi è ringraziarvi dell'ospitalità che avete dato a questo libro e a questo
Argomento
Io vorrei dire solo due due aspetti la prima è la nostra totale inconsapevolezza allora di quello che facevamo
Del senso che quando AIMA quella che nel libro viene chiamata arma si è rivolta a noi di
è stato l'entusiasmo e la solidarietà che ci ha guidato nulla consapevolezza il nulla conoscenza giuridica di tutti questi temi abbiamo affiancata io allora facevo la volontaria all'AIED Associazione Italiana educazione demografica a cui lei si era rivolta e quindi abbiamo sostenuto il suo coraggio perché devo dire per una ragazzina di sedici anni è stata di provincia di una famiglia di un certo tipo eccetera è stata veramente coraggiosissimo
E l'altro aspetto è che io mi sono trovata vent'anni dopo alla Camera a della stagione in cui finalmente è stata approvata la legge sulla violenza sessuale
Come reato contro la persona e non come reato contro e e mi sono resa conto solo allora appunto della strada che era stata fatta da questo movimento delle donne grazie alle avvocate
Perché quello che io ricordo moltissimo che avevamo vent'anni eravamo totalmente digiune di aspetti giuridici storici non se ne parla eccetera ma è la disponibilità sia deve Bianca Guidetti Serra e sia di Magnani noia di confrontarsi con lui l'abbia fatto
Decine di assemblee di riunioni con ricorsi ascoltavano ascoltavano la voce del movimento
A cui davano poi veste giuridica che a cui hanno dato voce anche nelle aule per cui io credo che questa che possiamo trasmettere noi adesso visto che la nostra volta di trasmettere alle giovani generazioni di dei contenuti è proprio quella di imparare la storia ricordare la storia formarsi alla storia questa fondamentale ma nata spetta al proprio la disponibilità di sia consapevolezza di chi ha professionalità di chi ad ascoltare le giovani aiutarle a interpretare i loro sentimenti ai loro cosa ecco credo che da questa a vicenda io ho imparato questo e sono veramente molto fiera di aver avuto nella viabilità la possibilità di vivere queste diverse stagioni e ringrazio davvero Nadia di aver me le fa per riscoprire
Grazie grazie mille
Onorevole Tiziana Valpiana veramente per questo contributo sono le basi della storia allora innanzitutto
Voglio fare i ringraziamenti un grazie sincero davvero cioè è stato un dono per le istituzioni
Essere qui oggi con la professoressa Filippini sul librone persone contro la violenza sessuale
E soprattutto io inviterò le colleghe e i colleghi a leggerlo e veramente a
Scoprire un passato che come lo ripeto lei ha scritto nel libro
Dimenticato eccellere questo vuoto si sente grazie all'importantissimo veramente lavoro
Della professoressa Rosanna DeLonge Società italiana delle storiche grazie veramente grazie all'avvocato Antonella Pajetta veramente per il lavoro straordinario che fatte
Eterno di Telefono Rosa grazie e a lei in prima persona grazie a tutti voi qui presenti
è stato un momento molto importante soprattutto come
Ha detto la dottoressa esaltò onorevole Valpiana Tiziana
Molto importante dare alle giovani generazioni agli studenti e le studentesse
Veramente un'Alfa bigliettino che ha un alfabeto gentile delle mozioni no per aiutarli a riconoscere e a gestire i sentimenti più anche difficili come la rabbia il saper gestire un rifiuto per gestire la la gelosia perché
Sono oltre quarant'anni l'auto di una professoressa Filippini lo scrive nel suo libro che grazie movimenti delle donne sono stati fatti passi importantissimi
Che noi non avremmo mai ottenuto però oggi viene uccisa una donna ogni tre giorni
Dopo quarant'anni di leggi dopo quarant'anni di leggi che hanno ovviamente fatto la rivoluzione però bisogna ricordarsi da dove veniamo
Veniamo da uno stupro legalizzato che era il matrimonio riparatore dall'omicidio legalizzato che era il delitto d'onore alla alla legalizzazione della violenza luglio scorre incendi
E se non capiamo che parallelamente come avete fatto voi
Serve una rivoluzione culturale in cui si mette sul banco degli imputati non le vittime ma la politica le istituzioni la magistratura
I tribunali bisogna ritornare unicamente a invertire i ruoli perché ancora oggi evidentemente qualcosa non funziona pagarne le conseguenze
Sono donne madri che veramente si ritrovano poi di famiglie accrescere orfani senza nomade senza un padre e questo è inaccettabile quindi grazie veramente ancora per la sua presenza
E per un importantissimo lavoro di ricerca che l'ha dato
Nella disponibilità dell'opinione pubblica delle istituzioni grazie