"L'autonomia della giurisdizione ed il potere ispettivo del Ministro Guardasigilli" org. nell'ambito dell'ottava Festa Nazionale del Secolo d'Italia

Tutti
Continua il dibattito politico
Nell'ambito della festa nazionale del Secolo d'Italia la ottava testa nazionale del Secolo d'Italia
Ieri abbiamo parlato in mattinata
Do una cosa apparentemente poco seria ma molto importante
Era il fumetto all'altro il problema del fumetto di destra o di sinistra
Ieri pomeriggio abbiamo parlato della cultura della politica della destra
Questa sera parliamo di un argomento che alla pace cioè è all'ordine del giorno
Un argomento
Molti italiani forse non riescono ad intuire a capire fino in fondo
Ma un argomento di vitale importanza di eccezionali importanza
L'argomento
Che si discute questa sera l'autonomia della giurisdizione il potere ispettivo del ministro guardasigilli core
Va be'Gigi i coordinatori di questo dibattito
Cioè coloro che hanno organizzato questo questa tavola rotonda sono gli amici
Relatore Giulio Maceratini presidente del gruppo di Alleanza nazionale al Senato
L'amico neri
Capo del dipartimento dalla giustizia di Alleanza Nazionale
Abbiamo un'assenza
Purtroppo per l'assente giustificata perché si tratta di motivi politici il proprio per motivi di salute procuratore dalla pubblica di Caltanissetta ammalato lapsus freudiano di Rosarno era solo motivi di salute
Amato non può essere presente appare che sia si collegherà durante il dibattito per telefono
Se succederà questo è un avvenimento può essere interessante anche per i giornalisti presente che io ringrazio per la loro ostilità e per l'attenzione e la serietà l'obiettività con cui seguono i lavori di questo grande grossa immensa presta nazionale adesso i puritani
Gli ospiti di questa sera oltre agli amici organizzatori Chioggia vi ho detto
Sono il dottor Mario Cicala vicepresidente dalla soluzione Alcyone magistrati
Ringraziamo particolarmente per la disponibilità dimostrata
Per la sensibilità che ha voluto anche in questa circostanza dimostrare con la sua presenza visto l'argomento la delicatezza dell'argomento che si dibatte
Il professor avvocato Enzo Musco ordinario di diritto penale all'Università di Roma che ringraziamo dal profondo del cuore sappiamo che ha fatto un sacrificio perché deve appena finisce la il dibattito dovrà partire prende l'aereo emendamento pro da Roma
Questo ci dispiace perché non possiamo averlo con noi gli accenti
è stato l'avvocato Cesare Previti che ringraziamo dal profondo del cuore per duplice motivi per la lunga amicizia che ci lega per la disponibilità che sempre dimostra anche in queste circostanze
Per la sua non solo esperienza di giurista ma anche per la sua per il suo ruolo politico che svolge in questo momento in quanto coordinatore nazionale di Forza Italia
Il moderatore di questo dibattito e Antonio Alibrandi che non ha bisogno di presentazione perché a tutti voi conosciamo piantone Alibrandi la parola ad Antonioli brande io col vostro consenso me ne vado tra il pubblico dal lavoro
Gli organizzatori del convegno per semplificazione hanno parlato di poteri ispettivi del ministro per l'esattezza bisogna parlare di poteri ispettivi e poteri di inchiesta la legge mille trecentouno del mille novecentosessantadue infatti riguarda l'organizzazione dell'ispettorato generale del ministero presso il mio del Ministero di Grazia e Giustizia prevede del ispezioni triennali o anche impedire dei minori sugli uffici e anche sul lavoro i singoli magistrati per quanto concerne sa esclusivamente però la tempestività del lavoro però quello che è importante di questa legge che ripeto successiva alla legge del cinquantotto sul Consiglio superiore dalla magistratura quindi connesso sono le disposizioni
L'articolo dodici la legge mila trecento undici riguarda
Inchieste amministrative cioè il potere d'inchiesta da parte del ministro di Grazia e Giustizia e credo che questo sia l'argomento di maggiore rilevanza
Perché il potere di inchiesta perché l'ordinamento giuridico attribuisce al ministero
La titolarità del potere dell'azione disciplinare
Che viene esercitata non direttamente ma mediante richiesta al procuratore generale altro titolare
Autonomo di questa azione disciplinare quindi il ministro per poter esercitare questo suo potere disciplinare deve effettuare delle inchieste svolge o di ufficio oppure a seguito di esposti del cittadino
Quindi non c'è nulla di strano
Sia per quanto concerne il potere ispettivo sia il potere di inchiesta e dirò come esperienza poi altri lo diranno meglio di me che questo potere di inchiesta
Tutela il magistrato perché di fronte a un esposto di un cittadino altrimenti a meno che non si tratti di cosa del tutto il rilevati circostanze del tutto irrilevanti altrimenti il ministro sarebbe costretto a inviare questo esposto alla il giudice penale al proprio un procuratore della Repubblica
Quindi c'è tutta una fase di anticipazione che può chiarire tanti circostanze e ripeto anche questo articolo dodici
Precisa che poi il magistrato ispettore può chiedere informazioni sul magistrato inquisito come ci dice la legge
Anche ai capi degli uffici
Questa è l'impostazione di dato normativo adesso io darei la parola subito forse per ragioni anche di ospitalità
Al rappresentante dell'università è vero che anche avvocato al professor Musco ma in questa veste
No consideriamo rappresentante delle università cioè un po'al di fuori del nostro mondo di magistrati avvocati perché anche i politici poi sono avvocati o magistrati quindi un po'sempre in famiglia tempi col professor mosco io inizierei questa questo dibattito interessante perché nessuno l'ha mai compiuto perché vogliamo dire proprio una cosa
In un momento politico precedente in cui la magistratura era molto allineata e lo posso dire perché io non ero fra quelli con il potere politico non scoprirà mai niente anche Milano non scopriva mai niente
Allora anche l'ispettore probabilmente erano sulla stessa linea NI magistrati scopa indagavano le immagini negli ispettori scoprivano quello quello che indagavano i magistrati
Adesso vengono a proprio a al pettine tutti i nodi di trent'anni dei mancata democrazia in Italia grazie
Io ringrazio il presidente
Alibrandi per le sue parole di presentazione e soprattutto per verbo lutto sottolineare il fatto che io vi intervengo qui
Nella mia veste di come dire neutra di docente
Perché in questa maniera ha inteso il mio ruolo affrontando il tema oggetto del dibattito
E lo ringrazio anche per aver sottolineato un altro dato molto importante e cioè che poi alla fine
Il vero destinatario di tutto il cittadino
E che anche questo dibattito è scritto in questo più ampio arco di tutela dei diritti del cittadino
E vi dico che ripercorrendo all'indietro la vicenda dei rapporti fra autonomia e indipendenza della magistratura da un lato e potere di inchiesta e il potere disciplinare aggiungerei anch'io perché il potere di inchieste poi un potere finalizzato all'esercizio l'azione disciplinare
Sono stati già in sede costituente
Vissuti con grande consapevolezza critica di questo di questo refluire della tematica
Al alla posizione soggettiva dei cittadini
Proprio perché faccio il professore sono andata a leggermi gli atti
Della Costituente sul punto
Perché sembrerebbe che una sottolineatura forte dell'autonomia e dell'indipendenza della magistratura
Non debba in astratto tollerare un potere estraneo
Alla
Indipendenza e all'autonomia
L'ha scoperto che i costituenti erano perfettamente consapevoli di questa tematica di questa dialettica
E hanno scelto una strada che ha reso compatibili per un verso l'autonomia e l'indipendenza e per altro verso la
Esistenza del potere ispettivo
Il costituente ha rifiutato il modello tradizionale classico della separazione dei poteri
A tracciato di ingenuità una separazione netta assoluta
Fra i tre poteri dello Stato
Al tempo stesso ritenuto che fosse necessario garantire a tutti i magistrati pubblici ministeri compresi una indipendenza di carattere organico dal potere esecutivo
Però ha ritenuto che il controllo dall'esterno fosse condizione di esistenza e di credibilità della stessa autonomia della stessa indipendenza
Cioè leggendo le carte costituzionali e dibattiti alla Costituzione sia una conferma di come o sbagliano coloro i quali oggi ritengano che l'intervento del ministro sia un fatto improprio o costituisca un'aporia all'interno dell'autonomia della magistratura
Proprio un'autonomia e una indipendenza fortemente sottolineata richiede in un po'nell'esistenza di un controllo che non sia un controllo diciamo così autoctono che non sia un controllo che proviene dalla stessa magistratura ma che sia un controllo esterno che debba venire proprio dal rappresentante del potere politico che costituisce il punto di collegamento con la sovranità popolare Mema colpito una frase
Del presidente dell'Assemblea Costituente rullini
Il quale allora replicando ad alcune obiezioni disse
Che non ci sono custodi che non abbiano sopra di loro custodi in un'autentica democrazia e aggiunse che il ministro di Grazia e Giustizia cito testualmente
Non avrebbe
Dovuto essere considerato in può essere considerato il mero economo dell'amministrazione della giustizia né può essere considerato nel avrebbe potuto essere considerato come una sorta di gerente
Responsabile amministrativamente dell'amministrazione della giustizia
Quindi già il legislatore costituente aveva in testa
E lo ha delineato con chiarezza
Il rapporto dialettico che necessariamente deve esserci fra l'esercizio della giurisdizione in assoluta autonomia indica indipendenza da un lato e l'esistenza di un potere ispettivo
E questo input impostazione io naturalmente semplifico perché voi non voglio togliere spazio agli altri intervenienti e stava poi anche confermata da alcuni pronunciati della Corte Costituzionale voglio soltanto citare una sentenza del mille novecentosessantatré Mario Cicala della Ricordi quel la numero centosessantotto
Dove appunto si ribadisce come debba essere considerato del tutto funzionale alla stessa concezione di autonomia e l'indipendenza della magistratura l'esistenza di un potere
Di inchiesta e quindi di un potere disciplinare e successivamente
L'ultima decisione della Corte quella che riguardava il concerto del ministro di Grazia e Giustizia nella scelta dei capi dell'ufficio e c'è la sentenza della Corte costituzionale
La presente nove del mille novecento novantadue con la quale la Corte diede ragione nel conflitto di attribuzione all'allora ministro di Grazia e Giustizia che rivendicava un concerto del ministero per la scelta dei capi degli uffici mi pare che la vicenda allora in discussione fosse la presidenza della corte d'appello o la Procura di Palermo qualcosa portafoglio la presenterà proprio per d'appello di palle
Bene oggi perché noi discutiamo di queste cose che in via astratta sembrerebbero o del tutto normale
Perché c'è stata da parte di alcuni settori del mondo politico un tentativo di delegittimazione di iniziative di inchiesta da parte di un ministro
Ora io invece ritengo che
Proprio chi vuole al massimo sottolineare l'autonomia della indipendenza della magistratura
Non possa che saresti come dire consenziente soddisfatto dell'esistenza di un potere estranea al contro dalla magistratura
Che posso in un contesto come quello italiano
Spesso avvelenato da questa
Tentacolare concezione dietro logica della uso della giurisdizione
Che possa dimostrare appunto l'esistenza del potere ispettivo e sull'esigenza di trasparenza e l'esigenza
Di assoluta legalità nell'esercizio della giurisdizione
Insomma io vi devo dire che non capisco
Assolutamente le ragioni di coloro i quali ritengono che certe procure italiano non debbono essere sottoposte al controllo ispettivo da parte del ministro
Ritenere sulla base di una presunzione assoluta che ogni ispezione
Sia mossa da strumentalità politica
Credo che sia affermazione di natura dogmatica che non può essere condivisa
Certo mi rendo perfettamente conto
Che dietro le ispezioni ministeriali si possono anche nascondere insidie e tranelli politici
Ma io credo che prima di tacciare di strumentalità politica
Una inchiesta ministeriale sull'operato di una procura si abbia il dovere di indicare almeno quali sono gli indici sintomatici che fanno ritenere che sia così ora mi pare che nelle vicende italiane degli ultimi tempi
Questo non sia impropriamente accaduto io siccome Scrivo per un giornale mi trovo a commentare i fatti più significativi che avvengono al mondo della giustizia queste cose le ho già scritte
E quindi mi sento qui assolutamente in pace con me stesso con la mia riflessione teorica nel momento in cui dico che le ispezioni ministeriali devono considerarsi la normalità
In una dialettica pluralistica
In una concezione della democrazia che non prevede soggetti immuni da controlli in una concezione della democrazia dove il principio di legalità costituisce il valore assoluto il supremo a cui tutti dobbiamo ispirare i nostri comportamenti
Vorrei dire un'ultima cosa così per i primati dare la parola agli altri che queste esigenze a mio modo di vedere non è un'esigenza propria della cosiddetta Prima Repubblica o l'esigenza prove del pluralismo
Secondo me questa è un'esigenza che va mantenuta
Anche nel passaggio verso una democrazia maggioritaria
Ovviamente con gli opportuni correttivi perché se l'esperienza diciamo così di diritto comparato se c'è l'esperienza cioè dei Paesi dove il sistema maggioritario in uso danni o da secoli ha un senso
Queste esperienze ci indica a a chiare lettere che l'esecutivo sente le le seduttivo tende a condizionare in senso adesso favorevole
L'attività dei giudici ed è per questo che l'attività ispettiva viene spesso attribuita alla minoranza quindi l'esigenza del controllo e delle ispezioni sul sull'operato delle procure va tenuta anche ferma mutando tipo di democrazia
Va naturalmente adeguata al tipo di democrazie maggioritarie che poi realizzeremo in questo Paese perché ancora non sappiamo qual è il tipo di democrazia maggioritaria che avremo in questo Paese stiamo ancora qui discutendo
Quando poi avremo scelto definitivamente il modello se sarà presidenziale se non sarà presidenziale se sarà forte se sarà debole ci sono tanti modelli teorici di democrazia maggioritaria
E quando avremo scelto questo modello allora a questo punto dovremmo anche scegliere il meccanismo è lo strumento che consenta di realizzare questo che io ritengo un valore inalienabile è un valore non negoziabile
Per la garanzia proprio dei diritti dei cittadini grazie
Ringraziamo il professor Moody circo allora siccome gli organizzatori questo è un ambiente dei politici che hanno organizzato questo dibattito diamo la parola io riterrei opportuno adesso all'Associazione nazionale magistrati
In persona del dottor Cicala
La mia presenza in questo convegno in rappresentanza dell'Associazione nazionale magistrati
Segna un importante passo avanti
Nel dialogo fra magistratura e forze politiche
Ed in particolare fra magistratura e dare a politica e culturale di destra
A questo proposito voglio ricordare che questo dialogo avuto origine quando segretario generale dell'Associazione nazionale magistrati
O nell'anno mille novecentottantanove che oggi ci appare così remoto e così lontano invitato il Movimento Sociale Italiano al nostro congresso di Perugia
E poi a quelli successivi di Vasto e di Milano
La partecipazione ai nostri congressi del rappresentante del settore giustizia del movimento sociale italiano ha preparato incontri dell'associazione nazionale magistrati con la segreteria del movimento sociale
E quindi l'incontro del febbraio del mille novecentonovantacinque a cui era presente l'onorevole Neri fra il presidente di Alleanza Nazionale e la Giunta esecutiva dell'Associazione nazionale magistrati
In quest'ultima circostanza l'onorevole Fini ha espresso la convinzione che la destra politica
Divenuta forza di governo debba instaurare un dialogo fecondo con la magistratura rappresentata dall'Associazione nazionale magistrati
E credo un primo segno di questo dialogo sia stato costituito dalla recente tavola rotonda del Secolo d'Italia Gwen ho partecipato esponenti dell'associazione magistrati Marcello Maddalena Alfredo Mantovano ed io stesso
Questo dialogo poggia sulla convinzione
La politica non si può e non si deve esaurire nelle polemiche che i partiti alimentano in funzione di interessi contingenti o di specifiche vicende giudiziarie in cui vengono coinvolti
Essa è o dovrebbe essere alimentata da un po'e ampio dibattito culturale
In cui vengono elaborate le scelte ideali cui si ispirano i singoli partiti
Caratterizzandosi così agli occhi dell'elettorato
E certamente un settore fondamentale di dibattito e oggi il cosiddetto autogoverno della magistratura
Il titolo di questa sessione esprime un dato estremamente importante
Il governo della magistratura non si esaurisce nel Consiglio superiore della magistratura
E anche per questo o anche prima che il professor Musco facesse le sue esatte osservazioni ho scritto che non si tratta di autogoverno ma di governo autonomo cioè la presenza nel consiglio superiore di una consistente di importante componente laica eletta dal Parlamento
La presidenza del Capo dello Stato i poteri del ministro di Grazia e Giustizia
Determinano un sistema di governo che non si esaurisce nella componente togata del Consiglio superiore e che comporta un delicato e complesso equilibrio di potere
In queste a questi insieme articolate Complesso
Di poteri
Spetta la gestione della cosiddetta professionalità dei magistrati ed in primo luogo di quell'aspetto della professionalità o meglio di quegli aspetti negativi di quelle violazioni della professionalità
Che devono essere evidenziate attraverso l'attività ispettiva e che meritano intervento repressivo sul piano disciplinare
Per fare questa valutazione questa riflessione occorre muovere dal passato
Io non credo che sia possibile a formulare una riflessione minimamente articolata di vicende che coinvolgono tanti anni di vita della nostra Repubblica in cui si sono susseguiti ministri profondamente diversi
Per orientamento politico e per atteggiamenti operativi
Credo che ci siano però alcuni punti salienti che io vorrei sottrarre alla polemica contingente pure importante su cui credo di essermi già espresso
Con la maggiore chiarezza relativa al ispezioni più recente
Innanzitutto si deve dare atto che il sistema politico
Attuale il sistema attuale di ispezioni e di controllo disciplinare si basa sull'unica imitata discrezionalità degli organi preposti a questo controllo
La legge del mille novecentoquarantasei ancora vigente definisce
Dichiara
Passibile di sanzione disciplinare il magistrato che ma anche ai suoi doveri ottenga in ufficio fuori una condotta tale che lo rende mere notevole della fiducia e della considerazione di cui deve godere o che compromette il prestigio dell'ordine giudiziario
La formule tanto generica da determinare una discrezionalità illimitata
Non esiste alcun parametro obiettivo predeterminato cui il ministro e il procuratore generale che in questa materia costituiscono per così dire il Pubblico ministero debbano fare riferimento per stabilire quando un giudice compromette il prestigio o si rende immeritevole della considerazione
E dunque essi non possono che farsi guidare dalle loro soggettive convinzioni
In particolare il ministro cui tra l'altro giungono tutte le relazioni elaborate dall'ispettorato ove non ritenga di ravvisare alcun illecito provveda alla cosiddetta archiviazione de plano
Cioè mette la pratica in un cassetto
Senza che la pratica giunga al Consiglio superiore e anche allo stesso procuratore generale le divergenze nella più bieca buona fede di tutti sono evidenti uno
Pratica che un ministro archiviato un altro ministro la dirittura mandata alla Procura della Repubblica di Brescia
Alle indeterminatezza dell'illecito corrisponde l'assenza di criteri per le indagini
Il ministro dispone nel significato più ampio dell'unica struttura investigativa dotata di capacità operative cioè dell'ispettorato
Assumere e licenzia gli ispettori lì in via dove ritiene opportuno individui pieni di indagini
Talvolta addirittura su questo lo abbiamo fatto delle critiche ma credo che un potere tanto discrezionale non possono sottrarsi alle critiche
Ponendo oggetto dell'ispezione attività giudiziarie in atto con il pericolo di interferenze e di sovrapposizioni
E ancora come accennato valuta insindacabile mente le conclusioni dell'ispettore
E in particolare non è infrequente che il ministro
Disattenda la loro richiesta di promuovimento dell'azione disciplinare
Questo insieme di poteri a concorso in passato e ancora oggi concorre ampiamente al governo della magistratura
Certa la parola la il consiglio ha l'ultima parola sulle accuse e nessun magistrato può essere punito senza un voto del Consiglio ma il ministro se non può condannare può assolvere può cioè trattenere presso di sé un'accusa tenere una spada di Damocle sospesa sul capo di un giudice in passato per anni oggi per fortuna solo per un anno
Non solo l'iniziativa del ministro può esercitare un forte impatto delegittimando l'opera di un giudice avanti all'opinione pubblica e avanti agli indagati e i testimoni Pecci testimoni dei processi più complicati e complessi
Può ritardare una promozione impedire il conferimento dell'incarico direttivo ho già sottolineato quanto sia difficile valutare vicende storiche tanto complesse ma credo di non sbagliare se affermo traendo il succo delle vicende di un periodo storico passato
Che nell'insieme è stata inviata ai magistrati un messaggio ce ne dava conferma il presidente Alibrandi un momento per evitate di rompere le scatole evitate di disturbare i potenti tenete in ordine le carte i registri e poi fate pure con discrezione quel che vi pare
Perché sia ben chiaro rispondo alla l'osservazione sulle recenti Politt polemiche
A me va benissimo che a Di Pietro sia sesto conto di tutto
Che si siano persi non mi posso persino accettare che siano stati intercettate le sue telefonate
Quello che su cui noi magistrati
Abbiamo una ferma protesta e che questo sistemi questi metodi siano sempre stati usati quasi esclusivamente con i magistrati che facevano il loro dovere questa e la nostra critica
Questo potere
Discrezionale
Così ampio secondo noi secondo l'associazione magistrati deve finire
La collettività deve esprimere attraverso la sua più alta rappresentanza politica il Parlamento una deontologia dei magistrati
Deve individuare quei comportamenti che giudica non conformi alle esigenze della collettività
E il riferimento agli illeciti disciplinari individuati dal Parlamento potrà e dovrà essere sancita l'obbligatorietà dell'azione disciplinare cioè il principio secondo cui se un magistrato con piatti che il potere legislativo ha individuato come illeciti
Non vi deve essere ministro non vi deve essere procuratore generale che possa sottrarlo al giudizio disciplinare
Che posso esercitare su di loro una pressione sia pure indiretta e bonaria
Facendogli sapere che ci sono contro di lui delle carte
Che però verranno dimenticate se soddisferà certe aspettative
In questo nocciolo forte su questo pilastro centrale deve essere commisurato il resto del sistema ed in primo luogo lo stesso organo giudicante
Io ritengo che quando l'illecito disciplinare previsto dalla legge
Sarà stabilito comunque per i precisata è il compito del giudice disciplinare sarà applicare una legge certa a fatti determinati il giudice disciplinare potrà e dovrà essere più simile ai giudici veri e propri che all'attuale Consiglio Superiore della Magistratura organo politico
E che quindi nel riorganizzare la sezione disciplinare del Consiglio superiore si potrà anche arrivare a giudici non più elettivi ma giudice ad esempio estratti a sorte nel corpo giudiziario
Secondo una proposta che a suo tempo fece l'onorevole Almirante
Il nuovo sistema dovrà riflettersi anche sull'Ispettorato di cui da Vanessa la cresciute l'autorevolezza come organo di accertamento delle verità
Sia definendo le procedure i poteri sì attribuendo agli ispettori adeguati garanzia che non vuol dire sia ben chiaro metterle alle dipendenze del Consiglio superiore che a sua volta è un organo che deve utilizzare i frutti dell'ispettorato
Ma dare loro l'autonomia nell'accertamento della verità
Questa secondo me sarebbe un punto qualificante di un modo diverso di fare politica
Se fare politica significa essere in grado di dispensare piacere o fastidi più o meno piccoli la riforma del sistema disciplinare ed ispettivo a cui ho accennato riduce il potere politico del ministro
Ma se come mi ostino a credere fare politica significa operare affinché nei limiti dell'umanamente possibile i principi ideali Silveri non è la realtà concreta
Allora una riforma di questo genere accresce il potere del ministro chiamando ad essere il custode e garante della deontologia dei giudici nessuno di noi pensa che questa sia una politica
La Costituzione vuole che Capo dello Stato componenti laici e togati del Consiglio superiore ministro ai singoli magistrati collaborino nell'amministrazione del giudiziario
Tocca a noi scegliere se questa collaborazione deve rispondere esclusivamente alla logica di una convivenza pacifica fra poteri senza polemiche nel principio scusate la forma semplice una mano lava l'altra
O se deve essere qualcosa di più alto
Sedere come io credo completarsi in un'azione volta al comune obiettivo di trasparenza di probità
Accettando con serenità le divergenze fors'anche le polemiche come quelle odierne sulle ispezioni che possono nascere dalla difficile l'attuazione di un obiettivo così alto
Nello stato trova espressione forma giuridica quella collettività nazionale che denominiamo patria solo un legame di natura etica può vincolare i cittadini alle istituzioni
Può indurre gli uomini delle istituzioni a compiere fino in fondo il proprio dovere fino all'eroismo mi sia consentito a ricordarlo a due giorni dall'anniversario della sua morte di Paolo Borsellino che al mafioso Vincenzo Calcara
Che gli prospettava la morte rispose con un sorriso ma non sai che bello morire per ciò che si crede
Grazie al dottor Cicala il quale ha puntualizzato la posizione dell'associazione ha sottolineato un punto che a me sembra molto rilevante sganciare anche l'organo disciplinare che una sezione attualmente del Consiglio Superiore della Magistratura dello stesso Consiglio superiore
Questa un'idea che food gli Almirante lo ricordo perfettamente ma che nessuno ha poi approfondito
La dò la parola adesso al senatore Previti per ragioni di sempre di ospitalità
Grazie grazie presidente
Ho ascoltato questi interventi con grandissimo interesse i salvo qualche sfumatura qualche accento particolare mi sentirei di condividerli al cento per cento però
Consentitemi di essere un tantino provocatorio in questa sede ho l'impressione che verremmo un pochino meno al nostro mandato se ci facessimo un tranquillo minuetto
Esteticamente pregevole ma privo di contenuti seri ecco
Prima il professor Musco poi lei professor Cicala avete
Fatto un esame non soltanto dei tecnicismi che hanno portato alla scelta di certe vie a livello costituzionale e poi a livello di operatività
Ma avete anche diciamo dato ampia spiegazione del perché di una normativa di come questa normativa sia naturalmente perfettibile di come si possa intervenire perché questo avvenga
Ma qui il problema se mi è consentito è un altro
Il problema è molto più concreto apparentemente molto più terra terra
Ma è quello il problema che in verità riguarda i cittadini
E cioè il tema delle ispezioni e poi fra l'altro come ha detto il Presidente Aliprandi abbastanza improprio parlare di ispezioni perché in realtà qui parliamo
Delle inchieste o della inchiesta
Disposta prima da un ministro e poi confermata successivamente da uno strumento da un altro ministro
è un tema che non ha avuto soltanto un dibattito fra dette ai lavori creando una certa problematica ma ha avuto un grossissimo è serissimo dibattito politico tanto che a quella che il ministro Mancuso definiva una seconda fase della inchiesta promossa dall'ministro Biondi in perfetta e totale ottemperanza alla legge come voi stessi avete detto un attimo fa
Si è per sì avete fatto un discorso di carattere generale in cui avete detto che la legge quella che ampiamente discrezionale e che consente di fare di fare quelle cose
Ecco c'è stata una opposizione di carattere politico non una opposizione di carattere tecnico o tecnico-giuridico c'è stata una opposizione di una fazione politica
Che ha imposto un altro al ministro per lo meno un freno al ministro e che tuttora condizionato la sopravvivenza del governo nella ipotesi che il ministro abbia intenzione
Di proseguire sulla strada intrapresa quindi il tema del quale noi ci dobbiamo occupare e proprio quello di questa interferenza politica su una iniziativa del ministro prevista dalla Costituzione
E regolamentata da più di una legge dello Stato
E allora qui è necessario fare un passo indietro anche per essere capiti un pochino da chi da chi ci ascolta
Il Presidente Aliprandi lo ha adombrato ma non è che voi lo appianate negato nei vostri interventi e naturalmente
Anche in questo mi trovate assolutamente Consorte non litis consorte ma consorte nel senso pronto a fare consorzio su questo punto l'apparato giustizia
In passato è stato molto disponibile per i potenti
E nel presente
Ha continuato ha mostrato a mostrare di essere disponibili disponibile verso i nuovi potenti o comunque di tenere conto di quello che è la lotta politica in atto
Allora sei
L'autentica rivoluzione liberale che noi stiamo faticosamente portare pur tentando di portare avanti ha un senso
Se cioè questo come ha
Mi dispiace soltanto adombrato l'amico Musco ci sarebbe piaciuto sentirne una dissertazione più ampia perché so quanto è bravo quanto è abile quanto è preparato su questo tema
Cioè se l'introduzione del maggioritario tutto quello che consegue ha un senso che cioè sì al maggioritario deve fare seguito
Il bipolarismo in politica la nascita finalmente nel nostro Paese di forze di governo cui si contrappongono forze di opposizione che fanno l'opposizione se tutto questo deve essere poi irrigidito in uno schema costituzionale nuovo che preveda la repubblica presidenziale accanto a degli organi di garanzia molto seri che intervengono in tutti i siti i settori istituzionali del dello Stato
Allora se questo per un cesso
Noi vogliamo che veramente vada avanti come atto di definitivo definitiva conquista alla democrazia di questo di questo Paese
E allora bisogna che il problema giustizia noi lo vediamo in termini se mi è consentito un pochino meno aulici e più concreti cioè che cosa dobbiamo fare perché la giustizia sia un servizio per i cittadini anziché quello che è stato fino ad oggi un servizio che i cittadini hanno intravisto in lontananza mentre medio tempore le diatribe di carattere politico hanno avuto il sopravvento
Questo è il vero tema che noi siamo chiamati ad affrontare ed è questo il tema sul quale io vorrei
Proprio
Dall'organo rappresentativo della struttura dei magistrati una risposta esauriente no è la risposta
Cominciamo a darcela allora noi vorremmo che l'apparato giudiziario
Fosse istituzionalmente distante dalla dalla politica cioè noi vorremmo che l'indipendenza del magistrato fosse prima di tutto una forte indipendenza morale
Cioè una autonomia di coscienza che non debba avere riscontro alcuno nel patronato politico
E io questo non lo voglio dire come semplice astrazione lo voglio dire in riferimento ai casi concreti lo voglio dire di fronte a questa opposizione che le sinistre hanno fatto alle inchieste i due ministeri lo voglio dire
Perché nessun italiano non c'è un italiano che non abbia capito il perché di questa opposizione soltanto l'Italia ufficiale insiste nel mettersi dietro questi paraventi che parlano di autonomia quando il tema non è l'autonomia
Che parlano di violazione dell'indipendenza quando nessuno la discute l'indipendenza che parlano di violazione di legge quando la legge prevede lo strumento delle inchieste per fare luce per fare chiarezza vede poco fa
Lei ha ha fatto un accenno a Di Pietro
Io sono assolutamente d'accordo con lei
Che è molto brutto quello che sta accadendo ed è molto brutto quello che è accaduto
E bruttissimo che si voglia costruire intorno a un personaggio che tanti meriti ha acquisito verso il Paese un qualche cosa che ne esca al fiscal magari anche profondamente l'immagine però io le dico che è ancora più brutto
Che di fronte alle denunce che sono state fatte anche pubblicamente io nel mio intervento al Senato e non perché me lo sia inventato ma perché qualcuno me lo ha fatto sapere
Ho detto in televisione che ci sono oltre quattrocento magistrati raggiunti da avviso di garanzia ho detto che c'è un presidente di una sezione molto importante del Consiglio superiore della magistratura
Che è sotto procedimento disciplinare per fatti che non so se siano veri ma sono comunque molto infamanti se sono veri
O anche detto ed evidenziato rilievo come dire
Riferito che l'aggiunto di Milano posto sotto procedimento disciplinare dall'attuale ministro
Era responsabile di altri fatti che venivano di giorno in giorno sui giornali poi ho letto un'interrogazione presentata da quaranta parlamentari
E questo aggiunto di Milano continua a svolgere la sua funzione allora
Credo che la gente debba sapere con immediatezza se quei fatti sono veri o non sono vere dall'altra parte vedo che sono ormai due anni che il dottor Carnevale sospeso dalla funzione e nessuno sa se i gravissimi fatti che gli sono addebitati siano veri o non siano veri allora
La mia domanda
Di difficoltà nelle quali si muove proprio in senso professionale più di un magistrato
Adesso la pioggia ci impedisce
Sì
A a a a