Tra gli argomenti discussi: Economia, Elezioni, Esteri, Genocidio, Guerra, Israele, Libano, Medio Oriente, Politica, Putin, Rassegna Stampa, Russia, Siria, Sudan, Ucraina.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 16 minuti.
Rubrica
Convegno
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Buongiorno agli ascoltatori di radio radicale mercoledì quindici gennaio questo l'appuntamento con la rassegna della stampa internazionale a cura di David Carretta oggi apriremo con la guerra della Russia contro l'Ucraina è un commento interessante uscito sul Frasson Times la firma è Martin sambuco
A proposito dell'economia di guerra della Russia che si rivela essere un castello di carte la base finanziaria appare sempre più fragile e secondo il Financial Times questo potrebbe mettere in discussione il potere di Vladimir Putin costringerlo a scegliere tra la sua guerra in Ucraina e restare al Cremlino
Poi parleremo di Libano dopo l'elezione di un nuovo presidente il capo l'ex capo dell'esercito Josefa un stanno succedendo molte cose in Medioriente dopo
Il sette ottobre e soprattutto dopo la
Caduta del regime di Bashar al-Assad in Siria che aveva una forte influenza sul Libano
Vi proporremo un'analisi dalle mondo di ieri di lo Stefan il Libano nell'aspettativa dopo la rivoluzione
Siriana
Tra sollievo e apprensione il Libano preoccupato per le ripercussioni sul proprio territorio del cambiamento di poteri in Siria l'elezione di Josepha un alla guida dello Stato libanese potrebbe aprire un nuovo dialogo tra i due Paesi e infine se avremo tempo parleremo anche di Sudan e del genocidio ignorato questo il titolo di un editoriale del Wall Street Journal che ricorda che centinaia di migliaia di civili vengono uccisi per il colore della loro
Pelle il giorno al poi aggiunge mentre il mondo si concentra su
Israele con accuse di genocidio che sminuisca hanno il valore di questa parola ma partiamo dal farà sciolta INPS dalla Russia e Martin sambuco l'economia di guerra della Russia è un castello di carte la base finanziaria appare sempre più fragile
Scrive il quotidiano della City il messaggio più importante che il presidente russo Vladimir Putin vuole Park passare agli occidentali sull'Ucraina è che il tempo è dalla sua parte di conseguenza l'unico modo per porre fine alla guerra è accontentare i desideri di Putin l'apparente resilienza dell'economia russa e il conseguente scetticismo
Di alcuni sull'efficacia delle sanzioni occidentali
Sono una parte centrale di questa narrazione che è parte di una guerra informativa
La realtà secondo Sandu
è che le fondamenta finanziaria dell'economia di guerra russa appaiono sempre più fragili tanto da spingere esponenti dell'élite governativa russa
Ad esprimere preoccupazione in pubblico tra questi ci sono Sergei c'è mezzo fra amministratore delegato del gigante della difesa
Che appartiene allo Stato rostri che che ha avvertito che il costo del denaro sta danneggiando il suo business di esportazione di armi e Elvira Nabil Lina la governatrice della banca centrale russa queste due personalità ne sanno molto di più
Delle persone in Occidente che si fanno ingannare dai numeri ufficiali della Russia che indicano una crescita costante bassa disoccupazione salari in aumento
In realtà qualsiasi economia in una situazione di mobilitazione bellica totale può produrre risultati di questo tipo questo è il chinesi ennesimo di base la vera prova e come le risorse già impiegate vengono spostate dalle loro precedenti destinazioni alle esigenze di guerra
Uno Stato a premetto di per alimentare l'economia di guerra indebitamento inflazione e esproprio
Deve scegliere il mix più efficace indolore la presidente presunzione di Putin è stata di poter finanziare questa guerra senza provocare instabilità finanziaria o significativi sacrifici materiali
Era un'illusione se le frustrazioni di c'è mezzo frena di Lina emergono in pubblico significa che l'illusione sta iniziando a sgretolarsi un nuovo rapporto dell'analista russo ex banchiere crei Chennedy
Mette in evidenza le norme crescita del debito delle imprese russe più settantuno per cento dal due mila ventidue
Al di sopra del nuovo indebitamento delle famiglie del Governo formalmente privato questo debito in realtà Etna creatura dello Stato
Perché perché Putin di fatto espropriato il sistema bancario russo costringendo le banche a prestare all'impresa designate dal Governo
A condizioni predefinite e preferenziali il risultato è stato un'ondata di credito a tassi inferiori a quelli di mercato per attori economici favoriti dal Cremlino
In sostanza la Russia impegnata in una massiccia creazione di moneta
è stata esternalizzata in modo che non compaia nel bilancio dello Stato
Kenneth di crei Chennedy stima il totale a circa il venti per cento del prodotto nazionale della Russia nel due mila ventitré un ammontare
Paragonabile alle allocazioni per la guerra su larga scala le allocazioni
Pubblica ovviamente
Dalle azioni del Cremlino prosegue Martens Nimbus sono Sean Times si può dedurre che Putin consideri due cose come inaccettabili finanze pubbliche visibilmente deboli e inflazione fuori controllo
Il governo è vita
Di registrare un disavanzo un deficit di bilancio significativo
Nonostante l'aumento della spesa legata alla guerra la banca centrale rimane libera di alzare i tassi d'interesse attualmente al ventuno per cento non è abbastanza per tenere a bada l'inflazione che alimentata dal credito sovvenzionato
Decretata dallo Stato ma è sufficiente per mantenere l'aumento dei prezzi entro certi limiti il risultato però quale che i problemi di c'è mezzo vena Millina
Diventano un errore che non può essere corretto perché interessi che a mente legato alla scelta di Putin
Di appianare le finanze pubbliche mantenere un certo controllo sull'inflazione qualcun'altro deve pagare Lane prese non riescono più operare in modo ricco di Tizio perché i costi di indebitamento superano il venti per cento
Nel frattempo questa strategia genera una crisi di del credito perché i Prestiti iniziano a diventare inesigibili
Data l'esperienza dei russi con depositi che diventano improvvisamente senza valore
Le Paure potrebbero facilmente innescare una corsa agli sportelli questo distruggerebbe non solo la legittimità delle banche ma anche quella del governo insomma scrive Martin salgo sul Financial Times
In realtà Putin non al tempo dalla sua parte
Siede su una bomba finanziaria orologeria creata da lui stesso la chiave e per gli amici dell'Ucraina e negare a Putin l'unica cosa che potrebbe disinnescare questa bomba cioè un maggiore accesso ai fondi Esterni
L'Occidente ha congelato circa trecento miliardi di dollari di riserve russe ha ostacolato il commercio di petrolio ha colpito la sua capacità di importare una serie di beni combinati questi fattori
Impediscono la Russia di spendere tutti i suoi guadagni in valuta estera per alleviare
Le restrizioni di risorse all'interno del Paese intensificare le sanzioni e trasferire le riserve all'Ucraina come pagamento anticipato per le riparazioni di guerra
Potrebbe intensificare ulteriormente la stretta su Putin
Sambo ricorda che l'ossessione di Putin
è il crollo improvviso del suo potere e questo è il rischio che la sua economia di guerra ha messo in moto farà arretrare questo rischio cioè perdere il potere aumentando l'accesso a risorse esterne tramite un alleggerimento delle sanzioni sarà il suo obiettivo in qualsiasi negoziato sull'Ucraina l'Occidente deve convincerlo che questo non accadrà
Questo è solo questo costringerà Putin a scegliere tra la sua guerra contro l'Ucraina e il suo potere in patria così tra l'altro Martin sambuco
Sul Financial Times dalla guerra della russe contro l'Ucraina ci spostiamo al Libano
E le ripercussioni per questo Paese di quanto accaduto
In Siria dopo la caduta del regime di Bashar al-Assad le racconta le Mondin un'analisi pubblicata ieri a firma lo Steffanin in Libano nell'aspettativa dopo la rivoluzione siriana
Andiamo a leggere a differenza di Riad Amman o Baghdad Beirut non ha preso l'iniziativa di inviare rapidamente una delegazione ufficiale in Siria dopo l'arrivo del nuovo uomo forte di Damasco ha commentato Sciara proveniente dalle file
Dei potenti ribelli islamisti dia Jatta Rival Shammah che hanno rovesciato il regime di Bashar al-Assad lotto dicembre
Il Libano a alcune scusanti il tumulto politico in Siria è avvenuto mentre il Paese aveva altre priorità
Dopo due mesi di guerra una fragile tregua tra Hezbollah e Israele era appena entrato in vigore il ventisette novembre
Nell'anno scorso giorno che ha segnato l'inizio dell'offensiva che ha portato la caduta del regime Assad
Il Libano all'epoca aveva anche un vuoto istituzionale con un governo in carica per gli affari correnti dalla primavera due mila ventidue e l'assenza di un presidente fino all'elezione giovedì nove gennaio del capo dell'esercito Josefa un per i contatti con il vicino siriano Beirut si era accontentata di telefonate
è stato necessario che la Siria adottasse restrizioni all'ingresso dei libanesi sul suo territorio affinché fosse organizzata sabato undici gennaio una visita a Damasco del primo ministro libanese uscente Najib Mikati
Ma ci sono anche altre ragioni più lontane e più profonde che spiegano la prudenza libanese innanzitutto una percezione degli eventi in Siria molto contrastante in Libano
Il rovesciamento di Bashar al-Assad è stato accolto con gioia da una parte dei libanesi e con timore da un'altra
Coloro che si rallegrano vedono in questa caduta una liberazione per i siriani è una vendetta contro la tutela che Assad ha imposto al Libano
L'esercito siriano occupato il Paese per ventinove anni dal mille novecentosettantasei al due mila e cinque
Io il regime degli Assad anche il padre è stato l'arbitro del dopoguerra libanese negli anni mille novecento novanta e all'inizio degli anni due mila gli ansiosi chi è preoccupato invece
Lo è per l'arrivo degli islamisti al potere e il pericolo di una nuova ondata di destabilizzazione dalla Siria tutti sanno che il cambiamento avrà conseguenze sul Libano
Intestini dei due Paesi vicini sono intimamente legati dalla storia dagli scambi economici dalle prossimità familiari e dalle dalla composizione pluri comunitaria delle due popolazioni
Nell'attendismo che ha regnato c'è poi il sentimento che nuovo potere Damasco non sia ancora stabile il Libano a nella memoria i colpi di Stato che si erano succeduti in Siria prima della dittatura degli Assad durata più di cinquant'anni
A partire dall'inizio degli anni settanta inoltre ai tempi della tutela siriana sul Libano da Vasco ha intessuto reti finanziarie che non sono mai state molto lontane dalla politica continuano
Queste reti finanziarie influenzarla infine una forma di disillusione si è diffusa all'interno dello sciita libanese dopo aver attraversato troppe crisi e troppe guerre la nuova situazione siriana però ha già infetti sulla scena politica libanese primo perché indebolisce ulteriormente hezbollah dopo i rovesci subiti da Israele
Durante la guerra civile in movimento politico militare scita
La guerra civile in Siria
Era andato in soccorso del regime Assad per garantire l'approvvigionamento di armi e per assicurare quello che era un alleato a Damasco
Hezbollah preso atto dell'arrivo di un nuovo potere tra i suoi sostenitori alcuni oggi temono però la vendetta da parte
Del nuovo nuovo potere a Damasco dal canto suo la comunità sunnita aveva sostenuto la ribollita ribellione siriana del due mila e undici gli islamisti avevano anche appoggiato militarmente logisticamente questa ribellione anti Assad i cristiani invece si erano mostrati divisi prima che l'ascesa dei jihadisti tra i gruppi che combattenti contro Assad
Non iniziasse a diventare un deterrente per molti cristiani
Cosa è successo che nel suo discorso d'investitura giovedì nove gennaio nuovo presidente libanese
Nuovo presidente libanese Josepha un ha promesso una nuova era per il Libano e ha rotto con gli atteggiamenti timidi sul nuovo potere a Damasco
Ha citato vari contenziosi il controllo delle frontiere la questione dei rifugiati siriani in quella dei dispersi e segnali sono arrivati
Anche da Damasco ha come dalla Sciara il nuovo leader siriano
A dicembre ha promesso che la Siria non esercita e eserciterà più ingerenze negative sul Paese dei centri e ha invitato i libanesi a cancellare dalla propria memoria il ricordo della Siria di un tempo in Libano così tra l'altro le mondo con lo Stéphane
Non abbiamo più tempo però vi segnaliamo l'editoriale che uscito ieri sul Wall Street journal sul genocidio ignorato in Sudan editoriale per commentare
Le sanzioni decise dall'amministrazione by indenne poco prima di andarsene
Il termine genocidio è stato Busato e degradato nel due mila e ventiquattro perché i critici d'Israele si sono messi a usarlo per screditare l'azione militare difensiva dello Stato ebraico contro Hamas
Tuttavia un vero genocidio è in corso da mesi in
In Sudan con omicidi di massa
Intrapresi con l'intento di distruggere un gruppo tecnico peccato che in pochi se ne siano a corti ci fermiamo però oggi è David Carretta una buona giornata con Radio Radicale
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