Georgescu era risultato sorprendentemente il candidato più votato al primo turno delle elezioni del novembre scorso, poi annullate dalla Corte costituzionale a causa di numerose segnalazioni di possibili interferenze russe.
A febbraio la polizia lo aveva fermato e interrogato per cinque ore.
Dopo l’esclusione, centinaia di suoi sostenitori si sono radunati davanti alla sede della Commissione elettorale a Bucarest, dando luogo a scontri con la polizia, che ha … disperso i manifestanti con gas lacrimogeni.
Georgescu ha presentato ricorso alla Corte costituzionale, che ha iniziato a esaminarlo ieri pomeriggio.
Le decisioni dei giudici rumeni sono state al centro delle critiche all’Unione Europea espresse dal vicepresidente Usa J.D.
Vance alla Conferenza di Monaco e da ultimo di numerosi attacchi da parte di Elon Musk.
Sulla difficile situazione in Romania abbiamo chiesto una valutazione al professor Stefano Bottoni, che insegna storia dell’Europa orientale e storia globale all’Università di Firenze.
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