Presentazione del documento "Non possiamo restare in silenzio. La società civile per la sanità pubblica"

Ora di iniziare che ti dire proprio due parole per tutti presentazione di questa mattina
Chiederei a Sandra Zampa che c'è aiutato organizzare questo questo evento di prender la parola prego
Sono veramente due parole però buongiorno benvenuti enti grazie molte a chi è qui
Io anch'io a mia volta davvero di con un poco cinque due parole perché in realtà non c'è mio merito in questo incontro se non mio interrare essere la preoccupazione la passione con cui questo tema
Viene dobbiamo un cui tutti siamo chiamati ad affrontare questo tema sappiamo che oggi siamo
Qui dicevo non ho alcun merito se non quello di avere prenotato questa bella sala e mettendo a disposizione come è giusto che sia agli spazi delle istituzioni per una cosa importante che sta davvero credo a cuore a milioni di italiani
E in particolare anche una parte del mondo politico della realtà politica istituzionale
Che ha una da te una viva preoccupazione per il declino che la sta nella seduta pubblica sta subendo sapete che verrà presentato un manifesto un lavoro importante
Che consiste non solo in un'analisi dei problemi ma anche in una stele di proposte un documento che non è come gli stessi estensori
Sottolineano non è esaustivo di tutto il mondo di tutti i temi che riguardano il Complesso mondo
Della sanità si tratta del lavoro congiunto di oltre centotrenta associazioni e questo è un fatto di straordinaria importanza
Che aderendo all'appello non possiamo restare Silenzio la società civile per la sanità pubblica anni
Aderendo all'appello hanno deciso appunto di procedere in un lavoro che era stato deciso stabilito in occasione de di un piovoso perché io ricordo di essere andata alla parte iniziale mattutina dei lavori un piovoso ventidue febbraio a Firenze
In quella occasione le associazioni che già da tempo erano impegnate rinuncia grandissimo lavoro di analisi di studio e anche lì denuncia appunto della situazione della sanità e del servizio sanitario nazionale
Hanno deciso di procedere e il lavoro che oggi presentano l'esito di questi mesi
Si tratta di individuare elementi fondamentali per il rilancio del servizio sanitario nazionale voi sapete che
Anche
In parlamento e non solo in Parlamento
Devo dire che per me è un grande onore essere qui e anche il potere di dire che anche il partito democratico a lanciato sulla sanità una lavoro intenso intensissimo non soltanto noi per fortuna
Io credo che sia molto importante che le persone si rendano conto di cosa stava per succedere
Noi lo abbiamo visto di recente in occasione del voto sulle prestazioni sanitarie dove è stato fatto un tentativo molto pesante non solo di intervenire su una questione che riguarda la non autosufficienza
Ella perché sicuramente letto anzi lo stimo conoscerete meglio di me il tema ma che sulla questione del pilastro privato cioè della terza gamba della sanità
Questo è un disegno di privatizzazione molto chiaro
Che ha visto lì un primo forte diciamo tentativo di spalla Tata
Per fortuna respinto anche diciamo per merito degli stessi autori per nel senso che hanno trovato coi nel ministero dell'economia e della finanza un ostacolo insormontabile ma certamente abbiamo solo assistito al primo
Tentativo c'è un'indagine conoscitiva in corso c'è un lavoro intenso
E non so quanto davvero poi i cittadini siano consapevoli di cosa potrebbe significare detto questo non voglio entrare io appunto poi invece nel merito
Di questa discussione di questa mattina
Io sono veramente felice di essere
Seduta di fianco a persone che hanno dedicato tanta parte della propria intelligenza della propria competenza della propria vita
Alla sanità a cui credo che dovremmo tutti riconoscere è un grande merito a cominciare da Rosi Bindi Nerina andirivieni Vasco Errani
Sono a mia volta a associata una di queste centotrenta che è quella intitolata a Giovanni Bissoni anche perché sia Vasco che io siamo entrambi come era Giovanni
Emiliano-romagnoli abbiamo visto Giovanni Bissoni inazione non solo romagnole o Vasco
Stessa io nel frattempo diventata più emiliana perché da quarant'anni e vivo a Bologna ma sono nata in Germania Giovanni erra Romagnoli Simo
E e a ricordo di Giovanni ma soprattutto il tributo al suo lavoro è stato davvero un uomo straordinario che ha dato alla sanità
Una come dire un contributo importantissimo è una persona che manca ancora
E quindi davvero lo considero un onore potere appigliare i lavori di questa mattina grazie
Bene grazie davvero grazie
Perché questa mattina se penso è strano della mattina di di riflessione su questi temi volevo solo ricordare appunto nel ringraziare intanto ancora voi che siete qui le persone che sono collegate
Vorrei appunto citare tanto le organizzazioni promotrici vorrei ricordarle tutte l'associazione salute diritto fondamentale la soluzione che mi ha detto Giovanni Bissoni
Nell'altro osso dall'associazione prima la comunità l'associazione Alessandro Liberati saluto internazionale Cittadinanzattiva il gruppo Abele e il forum risultati anzi diversità e in più sono presenti anche qui in sala
Alcune delle persone che in hanno contribuito alla scrittura di questo documento Chiara Giorgi ed era una delle Naiadi attimo Maciocco non c'è mai collegato Francesca Moccia è collegato don Virginio Colmegna
E insomma questa sarà una il mattino in cui si presento questo documento che voi avete sicuramente già avuto modo di scordare di leggere
E debbo ricordare come anche un pochino le origini a lo scorso autunno in occasione delle mobilitazioni che ci sono state a novembre anche a difesa del servizio sanitario nazionale c'è stato un primo appello promosso da queste associazioni e in questo primo appello era una pagina però diceva il titolo era simile non possiamo restare in silenzio dobbiamo fare qualcosa per il rilancio servizio internazionale e poi ci sono stati tanti incontri on line
E poi c'è stato come veniva ricordato dalla la senatrice zampa c'è stato un incontro a Firenze il ventidue
Il ventidue di febbraio e poi sono seguiti altri incontri gruppi di lavoro che si sono messi hanno scritto questo documento che e una sintesi del e tante cose che sono venute fuori in questi gruppi di lavoro ecco
E quindi c'è una ricchezza
Di discussione e veniva ricordato che hanno aderito cento oltre centotrenta associazioni un numero sbalorditivo che dimostra anche la ricchezza di attività organizzata che c'è in Italia
Io nel Tare immediatamente la parola insomma l'idea è di appunto non possiamo stare in silenzio e non si può accettare l'idea che il servizio sanitario nazionale possano non essere universale non si può accettare l'idea che mano a mano una riduzione delle risorse
Crei una profezia che si autoavverano
E anche che l'alternativa sia del del secondo pilastro ecco
Io Derain tanto per illustrare il documento nelle prime partite la prima parte la parola a Nerina di Endine che illustra la parte che riguarda
Il servizio sanitario nazionale
Poi nella mattinata seguirà l'intervento di di Vasco Errani sui temi dell'autonomia differenziata
A partire dalla legge Calderoli la sentenza della Corte costituzionale le implicazioni per il servizio sanitario nazionale e poi Rosi Bindi per una riflessione di insieme naturalmente poi ci sono perché domande discussioni sui vari temi trattati Tel documento e dalle relazioni
Quindi forse chiedere Nerina prego
Buongiorno a tutti tanto grazie per essere qui ci fa molto piacere
Perché abbiamo bisogno di stare uniti
Il mio compito è quello di illustrare la prima parte del documento che tutti voi credo abbiate ricevuto ci sono delle copie anche a disposizione
E che come è stato detto è frutto di un lavoro congiunto che è stato fatto
Da rappresentanti delle di alcune delle associazioni che hanno aderito al nostro appello prima e poi al documento
Volevo prima fare una premessa
Da quando è nata il Servizio sanitario nazionale non ha mai avuto vita facile
Lo sappiamo bene ci sono stati anni in cui la sua attuazione è stata possibile e sembrava anche promettente ci sono stati anni in cui ha fatto dei passi indietro e forse dobbiamo ricordarci tutti che
Sin da quando è nato
Qualche cosa ha minato la sua attuazione che era un servizio sanitario nazionale come quello che nel settantotto
I nostri genitori hanno contribuito fare in modo che venisse costituito e istituito
La costituzione del servizio sanitario nazionale ha soffocato le legittime dal loro punto di vista aspettative di coloro che nel mercato come produttori o come finanziatori assicuratori
Erano interessate alla crescita del mercato privato e servizio sanitario nazionale ripetitiva questa crescita e sin da subito sono state nati in embrione le esistenza e che nei primi momenti erano relativamente contenuti e poi pian piano sono diventati sempre più rilevanti e sono stati diventa più rilevanti soprattutto quando alcuni fattori come l'invecchiamento della popolazione e il progresso tecnologico scientifico la cronicità sempre più diffusa
Hanno reso evidente che questo mercato era un mercato ancora più promettente di quanto coloro che negli anni Settanta avevano osteggiato l'istituzione del servizio sanitario nazionale
Era ancora più promettente e quindi bisognava creargli delle prospettive
Le prospettive sono state tentate nel novantadue con quello che in qualche modo è stato un blitz come sappiamo del rene con la cinquecento e due che per fortuna voto del dei conti pensi nella in Parlamento e nella società e poi pian piano invece si è creato on sistema
Si è creato si sono create le condizioni per rendere sempre più difficile l'attuazione
Dal Servizio Sanitario Nazionale per fortuna in alcune regioni è stato appena ricordato Giovanni Bissoni ma non è l'unica in alcune regioni si è dimostrato che si poteva dare attuazione al servizio sanitario nazionale si poteva renderlo sostenibile in altre realtà invece si è fatto esattamente l'opposto e come dicono autorevoli scrittori
Che ha interesse a a sviluppare il mercato privato e non a sostenere la sanità pubblica non perde nessuna occasione
Di qualunque tipo dalla crisi della finanza pubblica al dover entrare in Europa al dover rispettare i parametri di stabilità eccetera del Patto di stabilità per cercare di dare un corpo via via sempre più
Difficile da reggere alla sanità pubblica
E adesso abbiamo missioni Tom potete permettere ma anche questo è un piccolo elemento che è stato scritto nel documento adesso abbiamo addirittura le spese per la difesa chiede rischia di di
Intimorire la possibilità di continuare a finanziare il welfare allora abbiamo provato a dire non possiamo stare zitti
E abbiamo scoperto che c'è tanta gente che si sente sola e che è pronta
Se insieme ad altri a cercare di creare album di mobilitarsi si direbbe una volta si diceva allora abbiamo lavorato vediamo se riesco a far abbiamo lavorato con queste associazioni che hanno risposto abbastanza rapidamente convintamente al nostro appello per creare questo documento che è un primo documento
Non è un documento esaustivo di tutti i temi che possono essere considerati importanti ma abbiamo cercato di concentrarci su alcuni temi che in questo momento sembrano essere più rilevanti
E li abbiamo sintetizzati
Io rapidamente dirò qualche cosa per ognuno di essi e poi proseguirà Vasco Errani
E poi ovviamente lasciamo spazio al dibattito e il primo punto dice che il declino del servizio sanitario non è irreversibile sembra una banalità ma non è vero è invece una cosa importante
Ci stanno sempre dicendo che non è possibile recuperare
Una funzionalità adeguata del servizio sanitario nazionale ma che c'è pronto il secondo pilastro anzi il Governo sta sostenendo lo sviluppo del secondo pilastro
Il e invece dobbiamo pensare che la soluzione non è il secondo pilastro perché è il secondo pilastro ovvero tutto quello che può essere fondi integrativi
Sostitutivi o o polizze assicurative sarebbero meno efficienti e più equi
E servono in questo momento dobbiamo ricordarcene scelte coerenti col dettato costituzionale la salute l'unico diritto fondamentale
Con le priorità espresse dalla popolazione perché sappiamo che tutti i sondaggi in questi ultimi tempi hanno messo la sanità come priorità per la popolazione
E con le evidenze scientifiche che dicono che un sistema
Oliver tale globale solidale
è sistema che costa meno riesce a me
Produrre risultati migliore
Il secondo punto è quello fondamentale partiamo ad avviso dalla necessità di risorse adeguate
Guardate perché il diritto alla salute dice la Corte Costituzionale incomprimibile e quindi deve essere considerato prima di qualunque altro Toritto nel momento dell'allocazione delle risorse
E poi abbiamo ha voluto anche ricordare
Quello che sentiamo più frequentemente quando noi osserviamo che cosa succede sul territorio indebolimento di questi anni crescente
Da parte dell'esito amministrazioni regionali e locali della sanità l'indebolimento della capacità di programmazione di indirizzo e di controllo e questo è vero non solo per le regioni i livelli locali ma anche per Rivello centrale che ha saputo essere
Cogente attivo soltanto attraverso il ministero dell'Economia quando si trattava di controllare i bilanci ma il Ministero della Salute ha perso la capacità di rappresentare il diritto dei cittadini rispetto alla salute
Quindi c'è bisogno di rafforzare questa capacità
E di potenziare
E questo lo sosteniamo con grande fermezza attraverso le risorse che chiediamo siano messi a disposizione in maniera più adeguata potenziare la produzione e l'erogazione diretta da parte del servizio sanitario nazionale
Da parte del sistema pubblico di tutti i servizi delle prestazione dei percorsi di corsa
Riducendo progressivamente il ricorso agli erogatori privati
Il terzo punto fa riferimento agli ambiti prioritari di intervento
E sottolinea come la prima cosa che è importante è lavorare per aumentare il personale che opera da
Operatori dipendenti del servizio sanitario nazionale dentro la sanità pubblica
Abbiamo indebolito enormemente
La capacità
Di dare una struttura al personale senza personale non si producono servizi e abbiamo sostituito il personale e le esternalizzazioni acquisto dal privato o addirittura
Abbiamo rinunciato a evitare che ci Dini vadano dal privato tout court
In mancanza del personale
Questo è il primo e il personale
Il secondo è la prevenzione
Che abbiamo trascurato sotto tutti gli aspetti alle cure primarie ce l'ha insegnato la la pandemia anche abbiamo troppo negli anni nei decenni trascurato le cure territoriali e alla domiciliarità
In particolare per le persone non autosufficienti per le persone che hanno una qualche forma di disabilità
Per ognuno di questi aspetti abbiamo cercato di dare qualche
Indicazione propositiva
Solo del personale abbiamo detto che bisogna superare i tetti di spesa e dal due mila e cinque che abbiamo tetti di spesa sul personale che sono stati allentati soltanto
In modo molto parziale
E limitato in occasione a ridosso del Corviglia
Tetti di spesa de abbiamo considerato anacronistici e chi sono stati hanno prodotto Effetti perversi
Perché hanno costretto le aziende sanitarie una delle tante cose ad acquisire personale dell'esterno che costa molto più che non attraverso personale dipendente o addirittura di esternalizzare i servizi e come diciamo non abbiamo mai visto un caso dimostrato che l'esternalizzazione abbia consentito di risparmiare
Devono essere modificate le dotazioni bisogna incominciare a porre male la remunerazione del personale
Perché non è possibile che i giovani siano attratti all'estero perché sono pagati e di più in qualche caso molto di più da quanto li paghiamo in Italia dobbiamo riconoscere il valore del lavoro che fanno migliorare le condizioni di lavoro
All'interno dei servizi siamo una dei pochi paesi che è stata sanzionata che è stato sanzionato per
I turni di lavoro e la mancanza di rispetto delle ferie e gli altri diritti dei lavoratori
Promuovere la formazione in particolare una formazione che non sia fatta soltanto dal privato usando fra l'altro
I dirigenti del servizio sanitario nazionale chiede al punto di vista tecnico scientifico sono molto Esperti quindi una formazione e fa direttamente il servizio sanitario nazionale
Dando al personale
Possibilità di crescita di carriera perché il personale non chiede soltanto più soldi chiede opportunità di essere riconosciuto nella professionalità di che ha opportunità
Di crescita all'interno del sistema e questo bis farlo subito prima che sia troppo tardi cioè prima di aver perso troppo personale
Vado avanti il punto quattro fa riferimento ai fondi sanitari un tema che sappiamo essere molto delicato perché una delle insidie che nel tempo è servita indebolire la sanità pubblica
I fondi sanitari credo che su questo siamo tutti d'accordo poi città su alcuni dettagli non così devono essere orientati all'interesse generale
Prevenendo la creazione di iniquità
Perché le iniquità ci sono alcuni possono accedere altri no e delle inefficienze perché costituiscono una sopra l'assicurazione rispetto allo stesso rischio limitando le agevolazioni fiscali a quelli che sono effettivamente integrativi
Sogna ragionarci su come fare
Ma bisogna ritornare a questa soluzione
E prevenendo e preservando il loro carattere non lucrativo
Anche nella gestione delle quote versate dai lavoratori che vanno spesso a finanziare
I costi di amministrazione delle assicurazioni che
Presente presso le quali assicurazione private for profit presso le quali fondi sono essendo diventati molto grande hanno finito con l'essere abbia assicurato sappiamo che un tema molto delicato sotto tanti aspetti ma su questo dobbiamo lavorarci
Poi ci sono le cure primarie
Articolate per distretti il Distretto deve tornare ad essere il punto centrale
Per un'assistenza di prossimità anche qui la lezione del corridoio mai ce la stiamo dimenticando ma noi non vogliamo che sia dimenticata perché c'è un'epidemia di cronicità particolarmente importante e poi delle case di comunità
Che dove case dalla comunità correggo sempre quelli che dicono di comunità e oggi mi sono sbagliata pure
Case della comunità
Se ho detto al terzo piano io
Case della comunità che vuol dire che sono le comunità che devono metterci tutto l'impegno e qui ognuno per quello che può fare per sostenere le persone che hanno più bisogno
E per aiutare il servizio sanitario a garantire le le risposte
E poi c'è l'assistenza alle persone non autosufficienti noi non ci rassegniamo a dire che per fortuna c'è stata una legge delega la legge trentatré del due mila ventitré che avevamo tutti salutato con grande speranza e noto che sia la migliore in assoluto con non c'è niente di perfetto in assoluto ma certamente aveva tantissimi riferimenti importante se non altro ne cito solo uno il fatto la invecchiamento attivo dell'aiuto le persone a stare a casa propria evitare leghisti tutto Istituto Sturzo analizza dazione tutte le volte che è possibile
E invece è stata rinviata decreto legislativo assolutamente non fa altro che rinviare e promuove semplicemente la sperimentazione
Della universale
Sono un vero limitatissimo di persone che assolutamente non poche fra sorridere se non fosse che ci fa invece
Preoccupare enormemente quindi presto un problema della nostra autosufficienza non può essere solo sbandierato per dire che non è più sostenibile il servizio sanitario nazionale bisogna lavorarci perché si possa fare qualcosa
Poi il governo dell'assistenza farmaceutica
è che ormai occupa il diciannove venti per cento della spesa complessiva del fondo del servizio sanitario nazionale giusto quanto Giuseppe che è il nostro esperto che richiede una regolare revisione dei prezzi se
E dei farmaci a carico del servizio sanitario nazionale l'adozione di rigorosi criteri per la valutazione dei farmaci innovativi perché l'ultima legge di bilancio invece indica fra come possibile
La l'uso di di criteri meno rigorosi dal punto di vista scientifico di quelli che abbiamo adottato fino all'anno scorso ovviamente anche la promozione dell'appropriatezza nella prescrizione del Komsomol la revisione del prontuario terapeutico che avrebbe dovuto essere rivisto da tempo e che non mai stato previsto e poi abbiamo voluto ricordare una cosa sulla quale molti di noi
Si è erano collegati e avevano aderito che è quella della creazione di una infrastruttura pubblica per la ricerca e la produzione di farmaci e vaccini che era stata già discussa dal precedente parla vento europeo che deve essere ripresa con questo Parlamento
E poi c'è la prevenzione ormai porta questo nome qua nel per
La salute in tutte le politiche che sappiamo che da decenni stando ai documenti nazionali come tante altre cose stanno nei documenti nazionale ma quelle che sappiamo benissimo anche i documenti sono quasi tutti vuoti
E il problema è che restano carta morta anche perché non sono finanziati dal piano per la recita il piano per la non autosufficienza eccetera
è ugualmente la salute in tutte le politiche per contrastare i determinanti sociali
Economici i determinanti commerciali della salute sempre più c'è attenzione determinanti commerciale ovvero gli interessi
Delle imprese private quasi sempre le multinazionali che promuovono consumi dannosi alla salute o promuovono processi produttivi di che sono dannosi per la salute
E le iniziative per contrastare i rischi ambientali e legati all'inquinamento e e cambiamenti climatici
Lasciò a
Vasco Errani concludere con gli altri punti
Buongiorno a tutti
Io sarò molto schematico
La questione dell'autonomia differenziata che
Riguarda in modo importante
Il servizio sanitario nazionale così come la scuola peraltro
Anzi
Se procedesse
La la legge ottantasei cosiddetta Calderoli
Noi riteniamo che sarebbe con un colpo mortale per il servizio sanitario nazionale
Oltre che naturalmente
La messe in discussione
Di un equilibrio già precario tra i diversi livelli istituzionali di questo Paese
Non la pensiamo così solo con lui
Ma
Basta leggere la sentenza centonovantadue della corte costituzionale
è una sentenza che prima di tutto mette in discussione la radice
Il modo in cui
La legge
Calderoli interpreta il terzo comma del centosedici della costituzione
In fondo per guardare questo modo di interpretarlo
è un tentativo di aggirare
La Costituzione stessa
E di costruire un percorso per realizzare
Dellera
Giù delle regioni a statuto speciale senza la possibilità di essere a statuto speciale
Dobbiamo
Credo su questi punti di rete le conosce molto netta e molto chiare non c'è spazio per l'ambiguità del resto la Corte di Cassazione
Quando si è pronunciata sul referendum
Ha detto qualcosa ha usato un'espressione molto forte cioè
Ha parlato della sentenza
Della corte costituzionale
Diurna massiccio Effetto demolitorio
E la Corte costituzionale di la sentenza
Prima sentenza del venticinque
Non
Dando la legittimità del referendum motiva questo non per ragioni legate a Padova non chiare esso meno del ma perché la sentenza precedente ha demolito la legge Calderoli dunque
Tutte le interpretazioni a cominciare dal ministro
Secondo le attuali con qualche aggiustamento si va avanti con la legge dell'autonomia scadenza sono destituite di fondamento
Scusate la nettezza ma credo che sia davvero necessario il documento
Diciamo così interpretano
Interpreta no sbagliato dire in tempi il documento percorre
I punti di riferimento della sentenza centonovantadue
Primo punto
Non ci può essere in questo Paese tutte un Otello duale
Cioè ti fai da tempo
L'assetto istituzionale che preferisci
Perché di questo si tratta
E lo dice in modo molto netto spiegando che
Si mettono in discussione
Articoli fondamentali della Costituzione l'articolo tre l'articolo cinque l'articolo trentadue l'articolo centodiciannove
Cioè non è possibile interpretare un comma della Costituzione
Prescindendo dai il resto degli articoli della Costituzione peraltro questo la corte costituzionale l'aveva ribadito in ne sentenze su altre materie
E allora
Diciamo così il regionalismo può essere solo cooperativo
Non conflittuale
Non fai da tempo
Il secondo punto
è molto importante non si possono trasferire materia né
Parti TS
Si possono trasferire solo delle funzioni ed attenzione
Devi specificare
E motivare la ragione per cui e la particolarità per cui il c.t. chiedi quella funzione specifica
Spiegando che
è nell'interesse non solo della Regione
Ma del Paese
Perché ci sono principi l'unitarietà l'uguaglianza che non possono essere derogati
Stesso punto
Si fa chiarezza finalmente
è triste che debba essere la Corte costituzionale tra sul volgere questa funzione perché è una funzione tutta politica ma si fa chiarezza
Su che cosa sono i livelli essenziali delle prestazioni
Ricordando giustamente che nel dibattito sulla riforma costituzionale del Titolo quinto
Quella riforma entrò come i livelli minimi di prestazioni
E il Parlamento
Meritoriamente
Cambio quella formulazione in livelli essenziali delle prestazione
Il nome della corrispondenza dei diritti costituzionali fondamentali
E allora
Non esiste che la definizione dei livelli essenziali delle prestazioni si è un esercizio di una Commissione
E di un decreto del governo
E una funzione precipua del Parlamento
E non esiste che tu definisce i livelli essenziali delle prestazioni come fosse un documento astratto a prescindere dal finanziamento
E tanto meno non esiste che tu faccia delle gabbie non salariali
Ma dei diritti essenziali perché il Mezzogiorno rispetto alla al nord il costo inferiore eccetera
Cassese Commissione Cassese no tutto questo dice la Corte costituzionale non lo puoi fare perché deve sono lavoro fatto dal Parlamento
Viene
Diciamo così
Chiarita
In chiave costituzionale
Questa questione delle materie non lei
Voi avete presente che nella legge Calderoli dice che di materie non letta
Possono essere
Immediatamente
Trasferite
Alle regioni
La Corte costituzionale dice guarda che in materia non lei
Non esistono perché prima di tutto le materie debbono essere viste
Come funzioni ripeto non con le materie una per una
Motivate una per una e va verificato che non in interagiscono con i diritti fondamentali
Quando
Nel governo si è tentato
Non non dibattito che non è arrivato in Consiglio dei ministri di affrontare la questione della protezione civile che teoricamente non non lei
Ok ma
Quanti diritti in una situazione di emergenza
Sì diciamo attraversano la vita delle persone dei nostri cittadini è infatti si è bloccata
Quinto punto
I vincoli europei non possono essere
Diciamo così evitati
E quindi anche le praterie edile funzioni teoricamente trasferibili rispetto al centosedici vanno voi rapportate agli accordi internazionali
Dobbiamo e vogliamo e chiediamo di escludere la sanità
Data qualsiasi forma di autonomia differenziata
Così come per me per la squadra ma questa è una parentesi mia personale
è vero gli esperti presto petto cioè se una Regione
Può determinare
La retribuzione dei medici
Se una regione può determinare autonomamente la regola le le le regole per i fondi integrativi
Voi capite che finito il sistema sanitario il servizio sanitario nazionale
Da tutti i punti di vista attenzione però fatto esempi che stanno nelle pre intese
Siglate
Ahimè AN
Dalla governo
Gentiloni
C'avrei anche un altro ahimè ma siamo in sede nazionale
No
Sono in conflitto di interesse ma sono molto contento che il presidente della Regione Emilia Romagna attuale abbia
Ritirato l'intesa
Poi c'è il ruolo fondamentale del Parlamento finito il ruolo fondamentale del Parlamento e qui
Noi facciamo due proposte una riteniamo che sarebbe più che maturo la istituzione di una commissione Speciale per fare una riflessione
Sul regionalismo
E per ritrovare un filo
è un equilibrio istituzionale che oggi non c'è
Anzi chi ha surrogato questo ruolo è stato fino ad ora solo la Corte costituzionale
Seconda proposta
A tutte le
Forze politiche tutti i gruppi parlamentari che non hanno condiviso
La legge calda Calderoli farsi promotore
E noi siamo pronti a dare il nostro contributo
Di una proposta di legge tra virgolette quadro
Che
Stabilisca esattamente i confini
Su cui
Dalla sentenza centonovantadue si può lavorare e magari così si potrebbe affrontare due grandissimi problemi
Che sono il fatto che la legge quarantadue sessantadue che sessantuno che
Dovrebbero avere dovrebbero regolare il federalismo
Fiscale non hanno avuto nessuna applicazione e tanto meno il centodiciannove
Che parla di perequazione
Gli squilibri territoriali sono evidentissimi
Che parla di un fondo speciale per le regioni e i territori in ritardo
Così si potrebbe discutere lo ha già detto Nerina malori patiscono della latitanza
Del ministero della Salute nella sua funzione di programmazione Indirizzo controllo vera e propria latitanza
Non solo questi ultimi anni
Insomma si potrebbe finalmente fare una discussione seria una discussione vera
Che ci potrebbe consentire di fare finalmente in questo Paese un salto di qualità ultima cose ho finito
Mettere insieme centotrenta e oltre associazioni estratto un lavoro importante e credo sia la prima volta
Che
Un ampio schieramento di associazioni territoriali nazionali
Con particolarità e specificità
Alla salute mentale alla non autosufficienza esse si mettono insieme è un fatto politico
Noi speriamo che venga colto anche dalle forze politiche la valenza di questo fatto politico
Grazie casca rane
Allora aprile la discussione le domande riflessione chiunque voglia intervenire e siccome c'è anche il collegamento da remoto
Può Maccari venire qui perché ci sentiremmo tutti però insomma da qui almeno riusciamo a
Possono sentirsi anche da casa
E quindi
Chi sia propone per rompere il ghiaccio sia Frei
Coloro che hanno contribuito per persone che ci sono insomma
Sì
Non so se quelli che sono collegati
Allora quindi per la nautica indie diesel serio
Prego
Sì meglio perché così si
Buongiorno io prima di tutto ringrazio
Chi ha pensato a un documento del genere perché
Ritengo che tutto ciò che stamattina è stato egregiamente esplicitato faccia parte
Di uno stato di crisi del nostro non del nostro sistema sanitario ma socio sanitario a della crisi e quelle del Welfare State nel nostro Paese
Perché stanno venendo a mancare i due pilastri fondamentali perché lo reggono sanità e istruzione
E non si poteva che si era chi ogni giorno sul campo Quaglia come le associazioni danno il loro contributo
Mi permetto di
Inserire di proporre insomma anche l'inserimento di quello che oggi il terzo settore
Negli anni ottanta novanta già parte il concetto di welfare mix no nel nostro Paese cioè di coinvolgimento del terzo est settore che però è stato un segno Bortot ad oggi
Non c'è stato mai un vero coinvolgimento sono d'accordo con la prima istanza il sistema non è in salvabile non è già morto il cambiamento non è irreversibile io sono d'accordo e sono d'accordo però anche sul fatto e occorre pensare oltre che alle risorse a dei nuovi modelli organizzativi
E nuovi modelli organizzativi non sono più modelli organizzativi
Di presa incurante del paziente non possano essere più modelli organizzativi che parlano solo di sanità ma devono parlare
Di salute e quindi di presa incarico del cittadino
Allora non è solo una questione di soldi è una questione di modelli organizzativi modelli professionali intesi come cambio di paradigma cambio divisione cominciamo a guardare non più alla patologia ma al benessere
Voglio dire
Che per esempio bisognerebbe pensare a disputa aggiunti destinare maggiori risorse forse la prevenzione
Voglio dire che occorrerebbe cambiare lo status i professionisti perché una cosa è certa
Questi modelli non reggono non è più sostenibile questo sistema non è un problema
Di del fatto che sia o non sia un buon sistema non è più sostenibile perché l'unica al passo con i tempi guardate noi abbiamo una grandissima abbiamo avuto una grandissima vittoria la vittoria più grande risale al mille novecentottantotto
Perché da quel momento in poi noi abbiamo costruito e ancora oggi ce lo invidiano
Un servizio sanitario
Splendido perché nonostante tutto ci sono i professionisti che continua ad assicurare i due milioni duecento mila prestazioni al giorno gratuita
Tempi di attesa aspetti di più ma nessuno ti lascia a piedi in pronto soccorso nessuno ti lascia a piedi se stai male
Allora questo non dobbiamo perderlo di vista perciò non è vero che non irreversibile
Proprio cambiare modello poté localizzati e modello professionale cioè pensiamo diversamente la cronicità non di più ma diversamente
Pensiamo diversamente al concetto di professionista pensiamo diversamente al concetto di salute perché il vero cambi di paradigma è passare dalla cura
Della malattia
Alla prevenzione alla ricerca del benessere che non si può confinare solo all'aspetto sanitario ma che deve necessariamente coinvolgerà anche quello sociale quindi io vi ringrazio continua ad ascoltare con grande interesse
Dopo che la Lazio
Grazie allora chiederei a Daniela Barbaresi di CGIL di intervenire
Sì grazie più prova stava in pochissimi minuti ma devo ringraziare davvero per questo
Per questo documento documento che condividiamo in larghissima parte sosteniamo convintamente perché non possiamo restare in silenzio credo che sia estremamente efficace questo
Questa sollecitazione non possiamo stare in si restare in silenzio anche se devo dire noi silenti non siamo mai stati e proprio a raccogliere questo invito insomma interpretare questo appello a un'esigenza di uniti fare di più noi dobbiamo fare di più perché noi non vogliamo rassegnarci al declino della del servizio sanitario nazionale trovo estremamente efficace che il primo punto sia quello e abbiamo bisogno però se non vogliamo appunto rassegnarsi ci al decreto del servizio sanitario nazionale abbiamo bisogno di unire le forze e fare e e fare di più agire concretamente a ogni livello in ogni ambito in cui ognuno di noi esercita il proprio impegno il proprio ruolo dal livello nazionale a ogni singolo territorio
E e credo che sia questo il punto di forza di questo documento che ha saputo unire un ampio un'ampia rete di realtà associative quindi di Società Civile su dieci punti chiave chiari dieci punti chiave di piani per dire ciò che si deve fare subito
Perché appunto il declino del servizio sanitario nazionale non mail reversibile ma richiede azioni immediati ad azioni attraverso azioni concrete sicuramente c'è l'aspetto delle risorse
E anche questo importante che sia un punto chiaro perché noi oggi siamo e documento lo richiamo lo ricorda con nettezza che siamo al sei per cento di PIL destinata passa alla alla sanità pubblica
Che il livello più basso degli ultimi decenni non ricordiamo livelli livelli così bassi non c'è solo un problema di risorse certamente c'è un problema
Di modello organizzativo siamo troviamo difficoltà anche a spendere le risorse quando ci sono vediamo quello che succede sul PNR R.
Pensiamo i quattro miliardi di finanziamento destinate alla alla realizzazione delle case della comunità indios Spedali di comunità a dicembre dell'anno scorso ne eravamo fermi a al due per cento di opere realizzate e di progetti completati e al nove per cento di risorse stese quindi noi rischiamo di arrivare alla fine della di quell'appuntamento insomma alla scadenza dei termini
I incapaci di portare a termine
Di portare a termine un'idea di di servizio sanitario nazionale presente
Radicato nel territorio capace di garantire appunto la presa in carico dei bisogni la presa in carico dei bisogni di salute ci misuriamo con troppi progetti che procedono a rilento
Molti progetti ancora fermi alla fase della progettazione esecutiva e molti PMI tantissimi progetti che non non hanno visto avviare avviare il cantiere quindi rischiamo di perdono un'occasione unica
Per ridisegnare una rete di assistenza sanitaria territoriale capace di dare le risposte alle alle persone non bastano strutture serve naturalmente il personale fondamentale cioè coloro che garantiscono che tutela lo gela lo Salute assistono e cure cura no
Quel personale troppo sfruttato non adeguatamente valorizzato né dal punto di vista economico né professionali con un governo che ha praticato non solo predicato il taglio dei salari di quel personale e su questo consentitemi di dire credo che sia opportuno imprestato importante il tentativo delle regioni nel documento dei giorni scorsi di mettere in fila alcune criticità
Noi vogliamo servizio sanitario nazionale attento alla salute delle persone delle persone non di potenziali clienti a cui vendere
Prestazioni e cure
Attento ai bisogni di salute e vogliamo naturalmente fermare questo processo di privatizzazione della sanità e della salute prendendo
Incarico i bisogni delle persone dalla nascita quando si diventa anziani a quando ci si misura con fragilità conflitti con non autosufficienza con cronicità
E sulla non autosufficienza consentitemi di dire io condivido la la la il passaggio che ha fatto
è Nerina Dini indie non bastano decreti d'urgenza risorse zero se non sia al centro si mette al centro le persone quindi noi non possiamo più restare in silenzio dobbiamo agire diceva apprezziamo largamente contro minuti
Di questo documento ma dobbiamo essere pronti a dare le gambe concrete
Su cui far correre quei contenuti
Come sapete armi organizzazione impegnata in queste settimane in questi mesi sul sui referendum che ci vedranno chiamati al voto l'otto il nove di giugno ma subito dopo noi ci vogliamo dare un'altra un altro obiettivo stiamo lavorando a una proposta di legge di iniziativa popolare sud i cui contenuti
Si possono ritrovare cioè gran parte dei delle del dei contenuti di questo di questo documento che peraltro io apprezzo notevolmente perché ci fornisce anche ulteriori spunti importante penso per esempio a tutta la partita sulla sulla non sulla non autosufficienza quindi Nerina diceva abbiamo bisogno di Stati Uniti uniamo le forze noi ci siamo per un servizio sanitario forte pubblico universale capace di dare le risposte le persone e rinnovo di il ringraziamento questo lavora questi impegni
Grazie del
Scritto Rossella Bucarelli per la UIL
Purtroppo Stefano Montalto poi comunque ci sono parlamentari oltre insomma
Chiunque benvenuto
Sì buongiorno a tutti anche la quindi ringrazia per invito a questo momento ovviamente anche noi condividiamo i contenuti di questo documento importante riassunti con i suoi dieci punti e all'interno del quale sicuramente ci sono poi argomenti che richiedono invece una riflessione
All'interno dell'organizzazione
Diceva Daniela prima dobbiamo salvare il servizio sanitario nazionale sì lo dobbiamo salvare oggi più che mai perché quando qualcuno fa un emendamento cercando di interpretare la norma istitutiva del Servizio sanitario nazionale cercando di definire oggi che cosa è assistenza che cosa ha bisogno di salute addirittura che cos'è un atto mitico secondo me siamo veramente in una situazione di crisi
Quando il governo decide di fare un DDL interpretando le professioni sanitarie senza conoscere le professioni sanitarie
Abbassando il livello di cura individuando delle professioni intermedie senza tener conto di che cosa invece dice dicono i contratti dell'evoluzione dell'impegno dei contratti nazionali in termini lordi mentre ordinamentali
Beh allora abbiamo un problema
Soprattutto abbiamo un problema quando qualcuno invece che intervenire cercando aiuto e dando voce alle lavoratrici e lavoratori per il tramite di sindacati confederali ANAGINA i sindacati confederati
Sponsorizzando e aiutando corporativismi per trovare soluzioni che non fanno che intervenire precari stando al lavoro e diminuendo la qualità del lavoro in questo Paese
Questo significa distruggere il servizio sanitario nazionale perché questo significa distruggere un diritto
Ecco noi ovviamente come organizzazioni sindacali unitamente anche a CGIL siamo scesi in piazza abbiamo portato avanti la voce delle lavoratrici e dei lavoratori delle pensionate e di tutti insomma le persone del del Paese
Cercando comunque in maniera concreta di far capire questo governo che non si può continuare a fare cassa sui lavora sulle lavoratrici e lavoratori dipendenti e sui pensionati
Che il secondo pilastro non può essere la soluzione a distinzioni di pezzi di sanità pubblica con il le risorse dei lavoratori e cercando quindi strategie per trovare un modo per fare una riforma sanitaria che si allontana dall'universalismo del servizio sanitario nazionale
Ricordiamo poi che abbiamo chiesto con grande forza di poter intervenire con una riforma fiscale una rete di una redistribuzione più equa della ricchezza
Perché le risorse si possono trovare dove agendo sulle cose vere agendo sull'evasione sull'illusione fiscale agendo su chi oggi non contribuisce per tramite di quella fiscalità a qualcosa che invece deve essere il più prezioso investimento della nostra nazione
Come organizzazione non ci arrenderemo siamo vicini abbiamo sostenuto anche alcune azioni che prima diceva appunto
Anche Daniela rispetta di referendum e rispetto alla possibilità che le lavoratrici lavoratrici Pettini esprimano la proprio diciamo il proprio pensiero
E comunque