Rassegna delle riviste di politica e storia

Un saluto agli ascoltatori ecco c'è anche per oggi all'appuntamento della programmazione di radio radicale in cui vi parliamo di storia per le nostre segnalazioni oggi ci serviremo di una newsletter di una rivista che tornata
Comunque alla pubblicazione cartacea e poi di di una di un'altra pubblicazione che già abbiamo segnalato nelle scorse settimane sotto il vulcano edizione Annuario del due mila venticinque
Ma partiamo dalla prima segnalazione di oggi storie in Rete
Da qui vi segnaleremo il primo contenuto oggi che appunto è tornata nella nella forma cartacea vi presentiamo oggi un approfondimento
Che prende spunto dalla scomparsa di questi giorni me ne abbiamo anche parlato da radio radicale dello storico molto noto Giuseppe parlato che appunto scomparso il due giugno scorso
So che rete è una rivista newsletter naturalmente riflette il punto di vista della edizione cartacea una rivista che e riguarda la storia da una prospettiva possiamo dire
Di destra ma naturalmente anche in forma molto originale e approfondita vedrete
Appunto il ragionamento che tenteremo di fare oggi chiedono apriamo con una citazione che prendiamo sempre da storie Ermete ma che in realtà ci porta altrove
Archivi e rivoluzione digitale interessante riflessione scrive storie in Rete di Michael Waters sughi atlantiche di cui parleremo oggi sul futuro degli archivi e sul lavoro degli archivisti visto che sempre più le comunicazioni su carta sono sostituite da posto mail storie video
Audio vocali sms e altro scrive tra le altre cose Waters gli archivisti con cui ho parlato mi hanno detto che si stanno preparando al momento in cui inevitabilmente un personaggio pubblico donerà il proprio smartphone
Per certi versi è la donazione più personale che si possa fare offrendo Cherson messaggi corrono logiche di WhatsApp foto
Messaggi di Kinder ricette salvate like su Tick Tock naturalmente questo tema davvero molto ampio
E l'otturazione poi forse non dovrà riguardare solo l'oggetto smartphone insieme anche i profili
Che le persone tutti noi abbiamo sulle diverse piattaforme che tra l'altro possiamo trasferire anche
E da un smartphone all'altro da una età dopo gli altri strumenti
E che oggi si possono usare per le nostre attività questi profili saranno naturalmente per le persone che hanno un ruolo una responsabilità istituzionale oggetto di studio nel futuro gli storici hanno davvero
Davanti grosse sfide ma davvero straordinarie risorse con i quali con le quali appunto ampliare la lettura
Della realtà partiremo da questo oggi perché
Perché secondo Fabio Andriola anche autore di questo articolo e stiamo per segnalarvi
La scomparsa di questo grande storico offre l'occasione per dimostrare una volta di più come certi cacciatori di bufale
Dovrebbero essere più cauti e lasciare da parte l'ideologia se parliamo di storia vedremo il problema naturalmente presente per tutti e anche per lo stesso Andriola ma anche naturalmente
Per chiunque parla di storia rigidi me lavoro previdenza pensioni Fake Iuss il ventennio alla prova dei fatti questo è il titolo spiega Andriola
Giuseppe Parlato andato via troppo presto il due giugno scorso ho deciso di recuperare un'intervista dello quale penso emerge lo spessore culturale
E storico di quello che è stato uno degli allievi più dotati estimativi Enzo definisce con tutto rispetto naturalmente per l'opinione di Andro di Andriola
E appunto per Giuseppe Parlato ci sono straordinari protagonisti come Colarizi gentile Cordova anche pure vengono da quella scuola è un dialogo che verte spiega
Spiega l'intervistatore autore di queste interviste vedremo tra un istante entrava è un dialogo che verte su un tema che Giuseppe Parlato che pure si è occupato di Risorgimento di d'Annunzio di Fiume di temi legati a Trieste al confine orientale
Nella storia della destra politica nella Repubblica ha sviscerato come pochi cioè l'aspetto economico sindacale e sociale del fascismo è un argomento sul quale spesso si concentrano critiche poco attente alla realtà dei fatti allo stato delle ricerche
Ovviamente non si tratta di demonizzare o esaltare niente nessuno ma di inquadrare nel modo più corretto e documentato un fenomeno e consegnarlo al giudizio dei lettori
Correvano i primi mesi del due mila diciotto spiega Andriola italiana si apprestava a tornare a votare il quattro marzo si sarebbe decisa la conquista la composizione della diciottesima legislatura sono passati sette anni ma sembra un secolo dice Andriola
Per dire l'affluenza fu del settantadue per cento settantadue virgola novantaquattro Cinquestelle vinsero con oltre il trentadue per cento dei voti e sempre per dire i Fratelli d'Italia
Preso ero poco più del quattro per cento il Partito Democratico rimediò una Scoppola memorabile
Mentre la lega di Salvini viaggiava oltre il diciassette per cento quadro politico era così scombussolato frammentato che ne è seguito
Una lunga lunghissima crisi alla fine della quale nacque il primo governo Conte basato sull'inedita alleanza per cinque stelle
E lega in netto contrasto con tutto questo la campagna elettorale era stata dominata guarda un po'la novità dalla paura del ritorno del fascismo paura alimentata dalle solite sparate da destra e da sinistra sui presunti meriti e sicuri demeriti del ventenne siamo siamo sempre a questa questione ovviamente lo si è fatto con la solita con la solida approssimazione non so se è un errore di stampa
Da una parte e dall'altra e la situazione non è migliorata con l'intervento in massa di commentatori e degli ormai immancabili de Bankers'cioè gli smaschera attori delle bufale gente che viene presentata come preparata e puntuta abituata a quella pratica definita col solito inglese di cui sembra non si possa fare a meno
Come fa checking cioè il controllo dei fatti
Non ricordo francamente francamente bene il perché ma nel bailamme generale oltre che di architettura ovviamente di leggi razziali di gas di leggi speciali di politica estera un particolare accento commesso sulla politica sociale del fascismo
Decisi così di concentrarmi sulla politica sociale del regime mussoliniano e chiesi lumi a quello che per oltre il che oltre che un amico apprezzato storico accademico era fin dal nostro esordio del due mila e cinque membro del comitato scientifico di della rivista Storia arredo appunto Giuseppe Parlato
Vediamo questa intervista
Prima domanda iniziamo dal contesto generale perché tanto scandalo di fronte ai provvedimenti sociali veri o presunti del fascismo risposta di parlato lo scandalo dipende o la vecchia visione demonizzando Tel del fascismo
Chi ha le sue origini nella interpretazione Gobetti Anna del regime nel senso che il fascismo non è più un fenomeno storico mai un oggetto indistinto privo ormai di coordinate storico temporali chi aleggia come il male assoluto
Sulla storia italiana e non solo e lei quindi definito il male per eccellenza quest'ansia di demonizzare può essere spiegate compresa dal punto di vista politico dice parlato ma in chiave di interpretazione storica diviene pericolosa
Perché obbliga posizioni unilaterali giustizialiste come si dice oggi
Questa è l'epoca del moralismo poco prezzo diceva nel due mila diciotto parlato rileggendo uno scritto giornalistico giornalistico idee felice che poi sono stati ripubblicati questi scritti vediamo già come negli anni settanta
Definisce criticarla quanti vogliono trasformare la storia in un tribunale della moralità vivamente con i valori di oggi che dovrebbero giudicare i comportamenti di ieri in quest'ansia moralizzatrice per principio
I del fascismo non si può parlare che male poi succede però che alcune questioni fascismo si si è dato da fare alcune questioni abbia contribuito a una certa modernizzazione
Del Paese ma invece di studiare questi aspetti di signora per evitare di passare dalla storia moralistica a quella vera misi permette alla brevissima osservazione ma anche in questa
è l'introduzione di un principio moralisti vuole dice bene bene e male sull'aspetto diciamo istituzionale del fascismo gli storici normalmente sono tutti concordi lo stesso di Felice seppure con le chiusure vetture che conosciamo sulla struttura di dittatura sulla soppressione delle libertà civili e la persecuzione delle o più delle opposizioni l'introduzione delle leggi razziste definite
Razziali e la complicità concreta fattuale nella shock ma andiamo avanti andiamo avanti stiamo ai fatti dice l'intervistatore dal ventidue al quaranta nell'epoca in cui appunto quando
Si cerca di fare questo ragionamento di trovare e quali sono le
Cose tra virgolette buone cioè gli elementi di modernizzazione della società naturalmente non si riesce ad andare oltre il quaranta hanno della nostra entrata nella seconda guerra mondiale come stavano i lavoratori italiani
Tal tra parentesi in un'altra puntata di questa trasmissione abbiamo proposto uno studio da
Da la rivista dell'Istituto Gramsci che ha una prospettiva diametralmente opposta a quella che vi stiamo proponendo oggi in cui pure questi dati che coincidono in realtà perché appunto gli storici fanno il loro lavoro seriamente come naturalmente sempre fatto al parlato
E questi dati coincidono le conclusioni sono naturalmente i tipo diverso
Dice parlava al due mila diciotto non è facile rispondere a questa domanda come stavano i lavoratori italiani tra il ventidue il quaranta del secolo scorso del secolo scorso possiamo dire che complessivamente stavano meglio rispetto agli anni precedenti compatibilmente con la situazione di crisi che l'Italia vipera tra le due guerre mondiali d'altra parte la situazione dei lavoratori ma anche della borghesia è all'indomani
Della vittoria della prima guerra mondiale tutt'altro che gradi pure
Le difficoltà della riconversione di un'economia di guerra a una normale
Il ritorno dei militari che chiedevano di ritrovare o avere un posto di lavoro le difficoltà delle finanze dello Stato dopo la guerra tutto questo porto a una situazione gravissima che sfociò nel biennio rosso occupazioni scioperi violenze contro i militari tornati dal fronte contro i borghesi difficoltà dello Stato liberale
A fronteggiare questi disordini senza questa situazione non si comprende l'ascesa del fascismo al potere naturalmente non è l'obiettivo di questo ragionamento per parlato
Di comprendere questo questo scenario ma naturalmente della condizione dei reduci
Del senso della vittoria tradita si è parlato molto qui non si fa cenno a queste questioni senza questa situazione appunto non si comprende la politica prosegue
La politica liberista del primo ministro del tesoro e delle finanze del governo Mussolini Alberto De Stefani
In carica dal dicembre del mille novecento ventidue al mille novecento venticinque non favorì
Certi tocchi il mondo del lavoro la politica liberista non favorito di De Stefani non favorì il mondo del lavoro nel sotto il profilo dei prezzi
Né sotto quello dei salari qualche miglioramento dice Parlato vi fu invece in merito alla occupazione dal ventidue al venticinque élite disoccupati si ridussero della metà anche grazie all'inizio della politica di opere pubbliche
La grande spinta inflazionistica poi dal ventiquattro al ventisei mise in crisi gli aumenti salariali che siano raggiunti tra il ventuno e il ventitré soltanto la politica deflattiva del successore di De Stefani Giuseppe Volpi
E di Misurata è un personaggio tra virgolette interessate il cui poi magari cercheremo di tornare in altre occasioni lisci a contenere i prezzi riuscendo a produrre una momentanea ma significativa crescita del potere d'acquisto dei salari
Nel mille novecentoventitré la retribuzione reale cioè il suo rapporto con il costo della vita ha un valore di cento sedici nel quaranta il valore di centootto
Nel corso degli anni invia una continua fluttuazione ventisette centoventuno tratta quattrocentoventidue centoventiquattro dopo il trentaquattro si sviluppa l'inflazione che era uno dei salari reali ma attenzione
Sì guardiamo gli indici dei salari nominali vediamo che essi scindono di oltre cento punti dal trenta al trentacinque questo è il dato di cui vi dicevo poco fa di cui
Appunto gli storici parlano diffusamente in tutte le ricerche cioè la discesa
Cioè la il i salari diminuiscono in questo periodo ma a dice Parlato i salari reali
Discendono solo di uno virgola due punti appunto da centodiciannove a centodiciassette quindi la maggiore crescita salariale si era trentatré trentaquattro possibile vecchi il regime ha in testa ha impostato spiega Parlato
Un meccanismo quasi automatico di riduzione dei prezzi che mantiene alto il salario reale
Pur diminuendo quello nominale
Dice
L'intervistatore insomma invece di alzare gli stipendi si abbassano i prezzi il contrario di quanto accaduto con l'avvento dell'euro
è qui mi permetta non se ne abbia a male Andriola questo paragone e non è molto
Chiaro perché naturalmente stiamo parlando di contesti davvero davvero lontanissimi in cui gli elementi gli indicatori
Di agenti che appunto con confluiscono nella situazione economica sono tutt'
Diverso comunque prosegue la domanda con la grande crisi del mille novecento ventinove la situazione cambia per tutti
Cosa fa il regime per contenere l'emergenza il colpo il micidiale le industrie sono ferme le condizioni dei lavoratori molto difficile il governo non è in grado di difendere più di tanto i livelli se la texana lineari
Ma qui intervengono due elementi tra loro concatenati la Carta del lavoro e la costruzione dello stato sociale dice Parlato
Prima che scoppiasse la crisi del ventinove d'Italia aveva posto in essere un progetto di stato sociale che già visibile nella Carta del lavoro del ventisette qualche segnale comunque c'era già stato prima del ventitré viene sancita la giornata massima lavorativa di otto ore ricorda parlato correttamente era il cavallo di battaglia dei socialisti prima della guerra
Elaine dicembre successivo viene dichiarata obbligatoria l'assicurazione contro l'invalidità
E la vecchiaia primo palazzo per la creazione della struttura pensionistica prima inesistente in questa forma esistenti in un'altra perfezionata nel ventisette ed estesa agli eredi la Carta del lavoro
Sviluppa una ideologia usa questa parola parlato previdenziali mistica dei campi intervento sono perfezionamento estinzione rassicurazione infortuni delle malattie professionali della tubercolosi attività contro la tubercolosi ventisette ventinove eccetera nel trentaquattro poi viene istituito il contratto collettivo di lavoro che non tutti in Europa allora avevano e oggi non abbiamo più nota
Nota parlato nel due mila diciotto e contemporaneamente vengono introdotti gli assegni familiari trentacinque viene introdotta la settimana lavorativa di quaranta ore allo scopo di riassorbire la disoccupazione
Viene allargata a tutti i settori produttivi l'assicurazione di malattia l'assicurazione contro gli infortuni il lavoro
Prima della guerra molto ristretta fu estesa a tutti i settori produttivi con la creazione dell'Inc file Istituto nazionale fascista assicurazione infortuni del lavoro che dopo la guerra duramente perde la F e diverrà INAIL
E che sostituì la vecchia Cassa Nazionale infortuni che pure esisteva appunto nel ventinove e trentacinque si definisce l'assicurazione contro le malattie professionali
Questa materia viene affidata a Linz sotto S davvero difficile da pronunciare che qui c'è la F di mezzo
Che si potenzia diventando dal trentaquattro dice Parlato il motore dello stato sociale sempre lì in Foxx viene affidata a lei che la sfida del settore e dell'assicurazione contro l'invalidità la vecchiaia eccetera
Poi vengono teniamo presente dice che oltre a questi provvedimenti nascono anche l'ente opere assistenziali del Partito nazionale fascista
Il patronato nazionale di assistenza sociale organo legato al sindacato fascista che si occupa di sensibile a sensibilizzare nel mondo del lavoro la cultura previdenziale
Ecco ricordiamo che e altri sindacati non erano permessi ma questo ci arriviamo tra un attimo tutto questo per vocazione o per calcolo chiede parlando sicuramente lo scopo del fascismo dice
Con chiarezza era quello di realizzare il massimo di consenso attorno a sé lo scopo principale mi mi permetto di dire
Era questo poi certamente ci sono questi elementi che inseguono una trasformazione sociale che era in atto in tutto il mondo quindi anche in Italia
Lei quindi naturale che cercasse di coinvolge lo Stato quei settori che lo Stato liberale aveva escluso ma stiamo parlando di un contesto che cambia di molto anche dopo la stagione come è stato notato dell'economia di guerra che dette come sempre un grosso implora impulso a una trasformazione domanda venire vediamo più da vicino lo stato sociale fascista si è detto che la previdenza sociale in Italia c'erano già da prima della marcia su Roma che il fascismo
Non fece altro che ereditare queste istituzioni convinto INPS e INAIL è opinabile natura corretta
Il fascismo dice correttamente parlato non realizza una netta cesura con il passato ma Mussolini tende a ritirare queste strutture anche gli uomini dello Stato liberale questo avverrà pure dopo il problema è che per Giolitti la previdenza è un tentativo di tenere lontana la conflittualità sindacale il fascismo invece a partire dal venticinque
Con la carta del lavoro introduce la concertazione sindacale adesso io sicuramente dirò una cosa che non piacerà
Non ha parlato ma sicuramente ad Andriola che ascolta qui stiamo parlando di alcuni prodromi
Di quello che lo Stato corporativo naturalmente di Esperti di queste questioni
Aggiungono moltissimi altri particolari ma l'idea della concertazione allora lo sentieri anche dalle parole di Parlato
Si basa ancora qui sulla lettura diciamo organica della società a cui il fascismo Miralem la lettura dello stato organico rottura che espelle
I disfattisti coloro che hanno un'idea e si battono per un'idea diversa da quella dello Stato il nodo naturalmente e anche questo
Introduce questa concertazione sindacale rappresentante del sindacato quello del padronato quello dello Stato affrontano le controversie del lavoro
E poi che sono vietati lo sciopero e la serrata occorre trovare una soluzione corre comunque trovare una soluzione
Se non si trova si ricorre alla magistratura del lavoro che come rivelano gli studi più accreditati
Dan generalmente ragione al sindacato è questo è un dato che in realtà può essere interpretato da molti punti di vista anche interessante occorre anche ricordare che il diritto del lavoro in Italia nasce negli anni Venti diventa disciplina universitaria per inciso questo sistema viene mantenuto il dopoguerra senza modifiche non sostanziali finché in Italia e insistito uno stato sociale questa affermazione a me non è chiarissima quindi sembra anche un po'diciamo un giudizio che viene legittimamente dato ma sarebbe stato bello chiarirlo merito
A quel che si dice e si scrive è vero che la Cassa nazionale di previdenza nasce nel mille ottocentonovantotto ma non funziona perché non obbliga i datori di lavoro che è vero che il sito dell'INPS annuncia con gioia dice Parlato
Con ironia naturalmente dice Luigi che dal mille novecentodiciannove chi è l'assicurazione obbligatoriamente ma ma occorre fare una precisazione che non mi sembra marginale il decreto istitutivo dell'assicurazione obbligatoria fu presentato come il diciotto e poi fu convertito nel ventitré e sappiamo che cosa era successo ventidue dice Bassi il fascismo certo punto quindi perché questo è stato fatto se il fascismo affatto
Una cosa eh buona questa cosa se per caso è stato varato dopo perché non è più buona si deve tacere no è proprio la lettura della società che è stata messa in discussione ma andiamo avanti
Qui si fa ancora si parla del sito dell'INPS che diceva la cassa integrazione guadagni la cosiddetta Cicchetti era stata creata nel quarantuno poi di per ovviare alla situazione gli operai che non potevano andare più al lavoro perché la fabbrica era stata bombardata poi fu abolita
Nel dopoguerra ma ripresa nel sessantotto e allora c'è la polemica perché sul sito dell'Inps dell'INPS che c'è scritto c'è scritto che è nata nel sessantotto ma quella di oggi
Diversa da quella del quarantuno non foss'altro perché non ci sono i bombardamenti
Altre altre questioni domanda curiosamente sono rimasti fuori dalle polemiche due aspetti importanti della politica sociale di quegli anni l'assistenza alla maternità e all'infanzia aggiungo mi permetta mi scuserà
Andriola le continue osservazioni ma forse possono essere utili
A chi ci ascolta ricordiamo che il diritto di famiglia durante il fascismo aveva una diciamo un inquadramento che il partito radicale ha demolito
Nel corso dei decenni repubblicani appunto anche dal punto di vista erano rimasti in piedi alcune cose la posizione della nonna la condizione della donna che viene vista diciamo complementare al alla lettura organica
Maschilista possiamo dirlo del fascisti del fascismo il delitto d'onore
La la non punibilità della violenza sessuale l'obbligo del matrimonio riparatore tutte cose che da Radio Radicale avete sito spesso quasi non si evocano qui
Tra le cose il buone cioè l'assistenza alla maternità e all'infanzia era un'assistenza in questo quadro di cui ho detto veramente in maniera molto molto approssimativa ma sul sito di Radio Radicale
Trovate tutto se volete cercare queste cose l'on London mi Opera nazionale maternità e infanzia viene costituita con la legge del dicembre venticinque Giolitti non c'entra niente in questo caso con lo scopo di integrare e coordinare le varie forme di assistenza alle madri bisognose i all'infanzia abbandonata
Però erano situazioni appunto in quel quadro
Poiché il ventinove le provvidenze vengono precisati introduzione obbligatoria del lavoro prima e dopo il parto conservazione del posto di lavoro riposi giornalieri per l'allattamento sussidi di maternità nel trentasei dopo un passaggio l'intesa materia all'Info Pers
L'assistenza di maternità viene allargata alle salariati fissi o temporanee di campagna nonché ai mezzadri e coloni dopo una serie di allargamenti dei periodi di assistenza trentatré London mi iniziò ad occuparsi anche dell'infanzia dalla nascita fino al sesto anno di vita sostituendo
All'ente un'altra struttura poi nasce la casa della madre del bambino istituita nel trentadue in ogni provincia altra piccola giunta ancora nei mercatini si trovano
Per quello che riguarda quello che sto per dire lo trovai tanti anni fa in un mercatino di Latina un libero
Che veniva usato in queste strutture dove naturalmente già in quei momenti la propaganda a a tutela del regina
Era molto molto presente ma anche qui si ricordano le campagne per le vaccinazioni queste si davvero cosa impone il divieto di lavoro per i minori che era stato innalzato dai dieci anni
Della legislatore della legislazione giolittiana ai quattordici anni questa una cosa se possiamo dirlo buona
Aspetto poco trattato quello dell'edilizia popolare il cosa si fece in Italia a questo proposito durante il fascismo e Sigismondo i registri il regime dispose dispose durante la grande crisi post ventinove un piano di edilizia popolare ne fu protagonista Francesco Grossi dirigente dell'industria attraverso Lina l'Istituto Nazionale assicurazioni questo modello fu poi utilizzato nel dopoguerra
Amintore Fanfani
Che al ministro del lavoro organizzò al piano case popolari utilizzarlo sui sul sistema di grossi lo chiamò si fece dare la documentazione in suo possesso quella stessa
Che abbiamo conservato dice Parlato in Fondazione Spirito definisce fino a metà degli anni Trenta era erano i privati e costruire villaggi operai vado a un certo punto con lo Stato occuparsene altra osservazione nel nell'Unione Sovietica negli Stati satelliti questa era la la norma strutture anche diciamo oggi con gli occhi di oggi dal punto di vista architettonico che hanno per alcuni un certo fascino per altri per altri no appunto vendiamo avanti Giuseppe Tassinari ministro dell'Agricoltura lancia l'assalto alla ti fondo pugliese
Nel trentotto quaranta latifondo siciliano nel feudo dei Nelson a Bronte Catania due gennaio il quarantenne G. medici dell'esproprio
E la costruzione di otto Borghi ai quali si aggiunsero poi altri sei uno di questi il borgo Caracciolo a Maniace
Così chiamato per ricordare l'ammiraglio Francesco Caracciolo eroe della rivoluzione giacobina a Napoli del settantanove il tentativo dimettersi in continuità risorgimento del fascismo è noto
Non appena ricorda parlato arrivarono gli alleati in Sicilia il borgo fu distrutto e quelle di quelle zone tornarono immani
Immani britannica la perfida ab Albione insomma per gli abbiamo ampiamente segnalato questo articolo perché contiene davvero delle notizie interessanti e ce le fanno vedere anche da un punto di vista diverso
La questione appunto della verità della lettura della storia e il problema diciamo dei prigioni sì ideologici dello storico del il commentatore del giornalista è un problema importante naturalmente occorre tenerlo presente abbiamo ancora solo pochi minuti a disposizione per la seconda citazione prendiamo sotto il vulcano
Non parliamo di disinformazione è un articolo che è stato tradotto da Francesca te
Tigna ascia Monte uno dei maggiori studiosi della crisi della democrazia liberale dell'ascesa del populismo professore alla John Hopkins University e dirigere gli stadi attuati che abbiamo citato in apertura dice
Dice appunto monco non parliamo di disinformazione
Non molto tempo fa scrive mi è venuto in mente a un certo punto dovremmo diffidare della parola disinformazione i per motivi che già illustrato cioè per la generalità diciamo in estrema sintesi di questo concerto quando giornalista descrive una dichiarazione di un politico come una bugia
Niente chiaro che cosa intende il politico ha detto di proposito una cosa falsa è un'accusa grave che deve essere corroborata da prove solide
Macchine anche priva di ambiguità e questo il loro ruolo che debba anche non parola che non piace Astoria in Rete
Appunto si cerca di di affidare a queste persone capisco di che cosa
Viene accusato il politico e posso fare le mie valutazioni sulla veridicità di tale accusa anche quando un giornalista dice che un politico usato un giro di parole un'espressione
Molto meno precisa più o meno so che cosa vuol dire quel che si chiede aveva quando si chiede un premier se ha ancora fiducia in un ministro coinvolto in uno scavo psicologico non lo scandalo di corruzione
Che e la risposta viene data con un giro di parole qui la questione diventa complicato
Poi
Il giornalista qui fa riferimento lo studioso qui fallimento fa riferimento a alla discussione su colpite ma qui naturalmente ci spostiamo ad altro ma il suo ragionamento che
Che occorre occorre sintetizzare perché è finito il tempo e proprio questo occorre cercare di non
Ricorrere a categoria astratte generalizzati come disinformazione ma cercare di verificare le affermazioni dei politici e verificare anche anche di fatti storici molto non fa riferimento in questo articolo a che cosa si intende per disinformazione quando si parla della prassi
Che è stata ricostruita con gli archivi con una serie di ricerche per quello che riguarda il mondo sovietico la propria politica estera ma di questo abbiamo parlato in altre occasioni e lo rifaremo
Nelle prossime puntate per oggi ci fermiamo qui perché abbiamo finito il tempo di diamo appuntamento alla settimana prossima