Festa Nazionale dell'Unità 2025 - Le politiche industriali che mancano all'Italia. Tra necessità di crescita e tutela dei diritti del lavoro

Pene innanzitutto da parte mia grazie per l'invito
Mi fa molto piacere essere qui
Perché il tempo passa ma comunque la festa dell'Unità nazionale è sempre un appuntamento degno di considerazione e devo dire anche se ricco di contenuti ma anche di passione
E sono due cose altrettanto importanti
Io fin da quando ero piccolo cominciato fa giornalista e mi sono sempre occupato di economia e di finanza
Occulta occupandomi di questo argomento inevitabilmente sono andato a parlare solo politica industriale
E devo anche dire che posso affermare senza timore di smentita che in questo Paese un po'dispari sfida perché ogni tanto se ne parla è un po'come un fenomeno carsico
Tutti ma proprio tutti sostengono che ce ne sarebbe un gran bisogno però gli anni passano
L'orologio biologico è inarrestabile anch'io ormai ho una certa età ma di politica industriale vera continuo soltanto a sentirne parlare
Detto ciò invece e e e qui c'è anche una cartina di tornasole se noi guardiamo l'università che è un serbatoio di conoscenza per un paese di conoscenze
Di esperienze per le carte delle di politiche industriali e chi si è sempre occupato di storia dell'industria guardate che si contano sulla dita di una mano e a me vengono in mente Romano Prodi che di questa zona Gian Maria Gros Pietro che poi ha cambiato mestiere adesso fa il presidente di banche intesa ma se dovessi dire degli altri per carità ci sono ma faccio anche un po'distratti
Bene allora la prima domanda con cui vorrei partire visto che non siete venuti qui a sentire me
Ma
Ho al mio fianco portatori di esperienze diverse ma significative ecco la prima domanda è l'Italia non è un Paese che abbia una tradizione di politica industriale
Ci dobbiamo rassegnare oppure non è mai troppo tardi ecco io partirei partirei e così che Vera Bonomi UIL
Buonasera tutte a tutti intanto grazie per l'invito di stasera anche soprattutto perché parliamo
Di un argomento che ha meno per la delega che io e per la mia organizzazione è molto importante tra l'altro o anche l'occasione venendo qui di salutare tutti iscritti della villa che sono venuti numerosi alla festa dell'Unità e che sono tutti Sala molti dei quali sono direttamente coinvolti nell'assenza delle politiche industriali di questo Paese perché qui ci sono lavoratori
Di grandi aziende che purtroppo sono insomma la prova provata di quelle che dei tavoli di crisi e delle vertenze che in questo momento sono al ministero quindi sono qui sono qui che ci ascoltano
Allora io penso che l'Italia abbia una tradizione rispetto all'importanza dell'industria
Ma non abbia
Mai avuto una giusta attenzione nei confronti delle politiche industriali comunque resta la seconda industria manifatturiera tre uno a sei voti ma mondiale la seconda a livello europeo e quindi ha sicuramente un'importante tradizione e ma purtroppo non c'è stata la giusta attenzione nel corso degli anni e negli ultimi tempi questa attenzione è andata sempre di più o diminuendo tanto che in questo momento ci troviamo di ad affrontare una delle crisi più difficili da con la quale venire fuori e che non c'è diciamo che non siamo nemmeno aiutati dal periodo storico che stiamo vivendo perché un periodo che è caratterizzato da grandi fenomeni di deindustrializzazione e anche da ripensamenti di interi processi produttivi importanti che che quindi si impattano direttamente sull'industria oltre a vivere un momento particolare rispetto alle grandi transizioni
Che purtroppo in questo Paese vengono visti come dei traguardi da tagliare non degli obiettivi da raggiungere ed è una cosa completamente diversa perché un obiettivo per essere raggiunto
Deve avere una strada e un percorso e quindi deve essere questa strada e questo percorso attraversata in modo tale da poter ottenere il risultato del raggiungimento dell'obiettivo quindi io penso che noi non dobbiamo assolutamente rassegnarci per tornare alla domanda
Non possiamo rassegnarci finché c'è vita c'è speranza o non solo perché finché c'è vita c'è speranza non possiamo rassegnarci intanto perché lo dobbiamo i lavoratori e le lavoratrici
Che purtroppo in questo momento vivono un periodo difficile perché sono attraversati direttamente
Da da questa crisi
E poi perché dobbiamo cercare di fare in modo che questo Paese e che all'interno dell'Unione ci sia una maggiore autorevolezza rispetto al modo in cui vengono affrontate queste transizioni
Tra cui quella sociale che quindi riguarda proprio i lavoratori e le lavoratrici che sono quelli che rischiano di rimanere più indietro rispetto a quelle che sono le politiche che in questo momento ci sono in questo Paese
Orlando
Ma
Io direttore
Concordo con la sua analisi anche se diciamo che non è che l'Italia non ha mai avuto politiche industriali il boom economico è anche conseguenza di politiche industriali che sono state fatte nel nostro Paese
La razionalizzazione dell'energia è stata una scelta di politica industriale che ha consentito l'accesso a basso costo all'Energia in anni in cui di questo Paese avrà bisogno di crescere
Era
Da allora lei è sulle stesse posizioni di di D'Alema che recentemente ha dichiarato combattuto Democrazia Cristiana per tutta la vita però adesso puoi piango no o la stessa posizione di D'Alema oggi non di quello che faceva le privatizzazione è passato abbiamo un
Però se per merita un applauso no no no no no non se ne foglio non era soltanto da lei no Roncato era tutto il centrosinistra ma quello che voglio dire questo
Non è del tutto vero invece che ci sia la consapevolezza dell'esigenza delle politiche industriali perché il ministro Giorgetti qualche
Settimana fa detto la politica investono in fondo stilare la fanno gli imprenditori che è una posizione che è in distonia diciamo così persino con
Il rapporto di Draghi che non è esattamente Fidel Castro no Draghi ha spiegato che ormai la competizione non è più
Tra impresa e mai tra sistemi e questo vuol dire essenzialmente che è il che la conseguenza di un rapporto tra Stato e mercato
Che
Appunto realizzato attraverso anche le politiche industriali l'ho cercato di spiegarlo nel rapporto in Europa abbiamo detto che è bravissimo nel rapporto e non è non e non è successo niente
Però la non è che serve ed è anche il rapporto di Draghi che la Cina faccia politiche industriali
Non mi pare difficile capirlo
Che in qualche modo ci sia un intervento pubblico in economia combined ma peraltro verso anche con Trump non mi sembra diciamo che sia una scoperta né mia né di Draghi
L'unico posto dove questo ancora non è pienamente oggetto di consapevolezza
è l'Europa in particolare l'Italia questa la la questione perché l'Europa ha timidamente incominciato nonostante la ritrosia di molti governi nazionali a occuparsi di politiche industriali e adesso
Si sta ricacciando indietro
L'intervento europeo perché i Greenville che cos'è se non una grande scelta di politica industriale
Ma mi sembra che l'operazione oggi diciamo dei conservatori europei sia tutta finalizzata a smontarlo e mi sembra che la fondarla e ha sostanzialmente al di là dei proclami che fanno i discorsi
Sì abbastanza disponibile ad andare in questa direzione
Quindi il problema fondamentale che noi oggi siamo in una fase nella quale
La politica industriale un elemento essenziale della competizione tra i sistemi ma noi non abbiamo politiche industriali e non è che sia una competizione che è basata soltanto sul fatto che ci troviamo
Diciamo in una fase diversa della globalizzazione è uno degli strumenti attraverso i quali si sta combattendo la guerra
C'è una guerra commerciale c'è una guerra vera e propria
Perché ora tutti si sono scandalizzati della
Della sfilata la di Pechino ma
è la ricca la risposta alle ai missili sull'Iran no questo è sa e siamo di fronte a un utilizzo di forme di intervento massicce anche dell'utilizzo di politiche di riarmo come strumento di competizione a livello internazionale
Noi non abbiamo gli strumenti per fare questa partita perché l'Europa non ha le competenze degli Stati nazionali
Non hanno all'unità di intenti e di muoversi minuti in una direzione univoca l'Italia non sa neanche i soldi per altro per poterle fare e quei pochi soldi che spende male e nell'arco di questi due anni voi ne scrivete frequentemente
L'Italia sostanzialmente perso l'automotive
Nel silenzio generale di molti
L'ENI ha deciso Leni lo vorrei dire qua tanto io non ho più incarichi di grande livello posso dire non sono al governo posso dire quello che voglio ENI che si chiama oggi io direi piuttosto Emil cioè la fusione tra ENEL ENI
Ha sostanzialmente
Deciso di chiudere tutta la chimica di base in Italia nel silenzio generale
L'acciaio ce lo stiamo giocando
Perché mi sembra che il ministro Urso piuttosto che cercare degli investitori stia cercando dei capri espiatori stia cercando c'è qualcuno a cui dare la colpa del fatto che non si possono fare gli investimenti sull'ex Ilva
Il combinato disposto di questi di tutto questo fa sì che noi siamo in una situazione nella quale andiamo a questa guerra come la cavalleria polacca contro i carri armati tedeschi
Cioè senza gli strumenti di dei quali gli altri si stanno dotando e questo è valido a livello nazionale mai valido anche a livello europeo questo ragionamento perché anche a livello europeo mesi Thuram situazione in cui sui grandi problemi che il rapporto Draghi lo cito ancora indica non ci sono gli strumenti per intervenire Draghi dice quattro cose sostanzialmente poi Laura mi con mi correggerà
Una domanda interna piatta perché la gente non sa i soldi
Per comprare non solo in Italia in Italia la cosa aggravata dalla crisi salariale
Una scarsa capacità di innovazione e l'Italia da questo punto di vista aggrava il problema europeo perché la dimensione delle imprese si fa sì che il trasferimento di tecnologia se più sia più complicato
E uno una
Crisi demografica l'Italia aggrava la crisi democratico demografica europea perché
Oltre a quelli che non nascono ci sono anche quelli che se ne vanno da questo Paese sempre per la crisi
Salariale
E poi abbiamo programmi sul Sole ventiquattro Ore scusate faccio un po'di Madonna certo che sono qui pubblichiamo i dati dell'Istat e la il calo delle nascite continua a essere significativo tranne il due mila venticinque signora un record negativo
E ultima questione ma non ultima per importanza e che noi abbiamo un costo dell'energia che più alto di tutto il resto del mondo e noi abbiamo il costo dell'energia più alto dei del resto d'Europa
Mi dite una misura sulla quale il governo ha assunto l'iniziativa
A proporre sembra che faccia abbia una fissazione ma a proposito di questo devo dire che non credo che sia una coincidenza il fatto che
Noi abbiamo le bollette più care d'Europa ma contemporaneamente i grandi player dell'energia hanno realizzato i più grandi profitti della storia del Paese
E tutto questo alla fine frutto di una scelta che a quella di non fare le politiche industriali
Perché le politiche industriali e io non credo che la Meloni non sia consapevole della sua esigua le politiche industriali non non necessariamente creano consenso
Perché vuol dire che tu scendi un settore anziché un altro dirci qual è strategico
O dire che interviene sfidando anche i grandi potentati economici vuol dire che decidi a un certo punto di fare una politica per sostenere i salari mettendosi contro anche un pezzo dell'economia e dell'impresa
Nulla di questo si sta facendo perché si preferisce utilizzare quel po'di risorse che ci sono
Prevalentemente per comprare il consenso perché cos'è se non un acquisto di consenso il forfettario che è un modo attraverso il quale si disincentiva la crescita dimensionale delle imprese che cos'è
Se non un modo di fare
Di fare consenso il fatto di più promettere l'ennesimo condono e la rete l'ennesima rottamazione
Delle l'ennesima rottamazione delle cartelle esattoriali più esattamente la quinta sì cioè noi siamo di fronte a un Paese che avrebbe bisogno di dire alziamo l'asticella
Lavoriamo sulla crescita delle imprese
Lavoriamo su sostegni ai salari
Lavoriamo sulla valorizzazione del lavoro ma contemporaneamente le scelte degli ultimi quattro tre quattro zero tre esercizi di bilancio vane vanta la direzione che sono sostegno all'evasione fiscale o comunque con Piacenza come disabile
Se ne fiscale e contemporaneamente compressione della corsa a la ripresa salariale che sarebbe anche un'esigenza fisiologica in un Paese che sostanzialmente se guardiamo nel suo insieme ha perso un una mensilità
Sia in termini di pensione sia in termini di salari dopo la la la fiammata
La fiammata inflazionistica non c'è niente di tu di tutto questo che vada in questa direzione in più con la grande ipocrisia
Di tutti quelli che dicono appunto Draghi c'ha ragione Draghi è bravissima Draghi indica una cosa Draghi dice una cosa che nessuno anche sulla stampa progressista vuol dire fino in fondo cioè che la fase neoliberista e completamente terminata
Nessuno è disponibile a Printemps trarne le conseguenze da queste decora Draghi che bravo ma contemporaneamente non c'è un investimento che ne che perché sia la conseguenza di quel tipo di analisi
E così così noi ci troviamo al ventisettesimo mese di caduta della produzione industriale in una situazione nella quale però questo poi questo lei ne è stato anche testimone credo
Nonostante questo si prendono anche grandi applausi grandi applausi è caduta della produzione industriale perché perché sostanzialmente viene premiata in qualche modo una stasi una stabilità che si è che sicuramente questo Governo garantisce ma è una stabilità nella direzione del declino industriale anche perché gli altri fanno peggio parte invece ormai sì gli altri altre stanno gli anni gli altri stanno peggio ma agli altri hanno fatto qualcosa negli anni passati
La Germania qualcosa affatto anche se si trova in una crisi profonda sul tema della trasferimento di tecnologie la Francia sull'utilizzo della presenza pubblica in economia qualcosa ha fatto l'Italia molto tempo che non fa molto ecco
Laura Pennacchi
Da pronto sì
Con la faccenda della del declino industriale e delle difficoltà in cui anche l'Italia si trova che è vero che l'Italia è arrivata tardi Allo sviluppo industriale ma pur con grandi errori che sono stati compiuti all'epoca della ricostruzione dopo
La fine nella
Seconda guerra mondiale uno degli errori è stato di stimolare uno sviluppo con basato moltissimo sull'immigrazione dal Sud più di un milione di persone è più di milioni di persone si spostarono perché avevano bassi salari nel triangolo industriale
Ci sono stati errori però un sistema industriale importante era stato costruito negli anni cinquanta sessanta settanta poi allargato con i distretti industriali
Con il decentramento produttivo che e con la via Adriatica lo sviluppo che aveva portato lo sviluppo dal triangolo industriale anche appunto
Fino alla Puglia
E con le i distretti industriali di cui per esempio l'Emilia Romagna è un caso esemplare
Poi ci sono stati però
E infatti enormi
E mi è avvenuta a la globalizzazione Pini al liberismo la spinta dello quantizzare le produzioni industriali più importanti per andare a cercare
Sì i salari a basso costo dei paesi emergenti dei paesi in via di sviluppo teniamo conto che anche
La battaglia la guerra come per riprendere liparòs la parola di Orlando che usava Orlando la guerra sui dazi che non è il solo guerra sui dazi di Trump nasce
Dalle conseguenze nefaste vederli delocalizzazione per ci sono state anche negli Stati Uniti e anche la svolta a destra l'affermarsi i populismi
Xenofobi ne chiusi
Basati su questi lavoratori bianchi
Che si sentono non riconosciuti
E non premiati dalla globalizzazione che è avvenuto dobbiamo sapere che di tutto questo complesso di fenomeni fa parte anche l'assegno la svolta a destra che abbiamo visto vediamo negli Stati Uniti ma la stiamo vedendo
Anche in Europa in modo molto allarmanti
Quindi questo discorso sulle politiche industriali sulla deindustrializzazione che è stata indotta per mancanza di politiche industriali e per scelte politiche che andavano in una direzione è diversa le industrie la deindustrializzazione in alcune regioni d'Italia è stata
Della ragione delle difficoltà anche queste regioni incontrano a partire dalla Liguria di
Andrea Orlando ma anche lunghi anche la quella terza Italia che era stata appunto un un elemento di vanto dello sviluppo degli anni settanta ottanta oggi è tutto insofferenza perché un paese che ha conosciuto
Un'importanza del settore industriale non può vedere se c'è un'industria dentro sterilizzazioni massiccia e l'altro elemento molto importante
Che conta
è il fatto
Che e lo sviluppo che c'è stato
Molto enfatizzato dalla globalizzazione neoliberista dica se molto basato soprattutto sulla stimolazione delle esportazioni
Quindi sono stati creati modelli ex colleghi la Germania da questo punto di vista
E un esempio eclatante ma anche l'Italia
E che non a caso viene è considerata Impact è effettivamente una sorta di
Sub manifattura molto legata a a quella tedesca e quindi tutte le difficoltà della Germania
Si è dimesso no anche su sull'Italia
E e qui c'è un problema di fondo che è un problema europeo perché tutto il il sistema Europa deve essere profondissima mente disinformato basandosi molto di più per l'appunto sulla domanda interna e sugli investimenti pubblici investimenti pubblici vuol dire però che si fanno se c'è una politica industriale e si fanno le scelte indicazione degli investimenti pubblici bisogna agire con molta forza
Che le privatizzazioni che sono state fatte
Negli anni novanta dagli anni novanta in poi sono state nefaste da ogni
Punto di vista perché noi siamo di fatto ridotti a con un sistema che non ha una vera grande impresa il problema è che non è che l'ha fatta soltanto il centrodestra
Il problema delle privatizzazioni non le ha e che non le hanno fatte soltanto i governi di centrodestra ma anche i governi di centrosinistra lo sbaglio
No figuriamoci sulle privatizzazioni varrebbe la pena di fare una riflessione aldilà delle battute io era un governo Prodi anni alle il ministero del Tesoro con Ciampi
Bisogna innanzitutto dire che Prodi è stato l'unico che ha fatto tentativi fino in fondo
Di mantenere in vita lì ieri è stato l'unico che l'ha fatto perché si era determinata
Un concorso di circostanze sfavorevoli c'erano il famoso il famoso accordo Van Miert Andreatta Andreatta essa di cui io ho ho avuto conservo una grandissima stima ma quando si fanno degli errori bisogna dirlo apertamente Andreatta i settanta spalle al muro con l'aumento a Andreatta affatto un grande errore con quell'accordo che ha poi preso
Forse inevitabile non lo so e molto però
Non era appunto inimitabili che andasse come è andato io mi sono dimessa
Dal governo D'Alema in polemica sulla privatizzazione di Telecom la privatizzazione di Telecom è stata una devastazione fatta a debito e creando tantissimo debito
E distruggendo un'impresa pubblica ad altissima capacità di innovazione allora
Telecom era a livelli mondiali come capacità di innovazione è stata distrutta e quando noi discutiamo di come se guardiamo i dati per esempio della ricerca e sviluppo sedi guardiamo dagli anni Novanta dalla metà degli anni novanta in poi vediamo che parallelo a restringersi dell'attività dell'in della grande impresa pubblica
Perché le le le imprese privatizzate
E Mario pratiche anche questa responsabilità era quello che ci diceva vedrete privatizziamo le riprese
E daremo
Vita a una esplosione IG imprenditorialità che vorrà intervenire nei campi privatizzati e le cose andranno molto bene la perdita era stata che noi siamo venuti a mancare di vere grandi imprese
Pubblico-privati che fossero e la ricerca e sviluppo quella di base che è quella più importante soprattutto nella fase Delia grande innovazione dell'intelligenza artificiale di oggi lei è la la ricerca di base crollata irritante
Bene
In questo momento
Ci trovi ci si trova con in una situazione in cui il principale fattore di incertezza e rappresentato dalla geopolitica
Largo circa abbiamo in corso in questo momento nel mondo una sessantina di guerra
Il Monte spaccato da una parte l'Occidente diviso peraltro che alla fine rappresenta se uno fa bene i calcoli ne siamo abituati a considerarci l'ombelico del mondo ma se uno fa i calcoli siamo intorno al trenta trentacinque per cento del mondo
Come Occidente quindi un mondo spaccato
Da una parte c'è d'Occidente peraltro sottolineo ancora diviso Stati Uniti Europa dall'altro c'è più del settanta per cento del mondo circa quindi c'è un amico sono una larga maggioranza
In un mondo spaccato ecco con queste condizioni guerre in corso oppure in Europa l'Ucraina l'altra drammatica inaccettabile inguardabile è un massacro però nella guerra violato togliere guerra chiama bombe alla
Agrate ecco in questa situazione così complicata ma c'è davvero spazio per una politica industriale in Italia avanti in Europa c'è spazio oppure no
Polo ma intatto noi viviamo delle grandi contraddizioni che poi ha una caratteristica non solo di questo governo ma anche di quelli probabilmente precedenti ma in questo momento non lo vediamo lo vediamo anche in questi ultimi giorni da un lato quasi festeggiamo no quello che è stato l'accordo sui dazi
Considerandoli delle uno considerando la quasi una grande vittoriano
E quindi vediamo per esempio che i dazi sull'acciaio sono rimasti al cinquanta per cento da un lato e dall'altro lato ieri appena il ministro dell'Ambiente ha fatto una conferenza stampa e ha dichiarato di aver insomma costruito rientravo costruire un percorso con il suo omologo insomma statunitense per acquistare più Gasser
Naturale liquefatto ha dei prezzi modici quindi calmierati per poter sostenere le industrie italiane come quelle per esempio siderurgica
Chimica saranno anche calmierati manometri afro americano amico mangia finire no è questa la la contraddizione no per sostenere proprio per alimentare le industrie
Come quelle dell'acciaio come quelle chimiche come quelle scemenze quelli del cemento che hanno bisogno in questo momento ancora prima dell'energia green perché hanno delle alte temperature di processo proprio della del Enzo MOI dire di di questo tipo di di combustibile
E quindi hanno bisogno anche del gas per essere alimentate quindi da un lato noi consideriamo positivo che i dati siano cinquanta per cento sull'acciaio dall'altro lato compriamo il gas dall'America
Per alimentare gli aziende come l'Iva che in questo momento da dodici anni ad oggi stabilendo quindi voglio dire una una crisi senza precedenti e dei della per la crisi che non accenna a finire
E di cui non sappiamo assolutamente niente perché al di là di quello che dichiara il ministro Urso rispetto alla possibilità che ci siano degli acquirenti e dopo il quindici settembre lo sapremo c'è un problema di fondo e cioè noi non sappiamo se quell'azienda
E come quell'azienda deve essere alimentata come dire arrivare il gas a quell'azienda per produrre e soprattutto noi non abbiamo nessuna certezza rispetto ai livelli occupazionali perché la decarbonizzazione totale
E la produzione dell'acciaio verde comporterà necessariamente un passaggio degli altiforni eletto a dall'altoforno ai forni elettrici
Che diminuisce di tantissimo la manodopera perché per un altoforno servono mille lavoratori per i forni elettrici ne servono trecento quindi questi ha già è una grande contraddizione che ci mette di fronte al fatto ad un fatto offerto e cioè che non
Che abbiamo un'industria importante dell'acciaio che abbiamo un'industria chimica che abbiamo industria farmaceutica ma quella siderurgica
E varie altri eccellenze che però non sono soltanto d'industria ma sono anche l'indotto perché l'industria trascina con sé una grandissima un grandissimo numero di lavoratori e lavoratrici e di piccole e medie aziende che sostengono l'indotto prima parlavamo dell'Automotive d'l'Automotive va non è soltanto la produzione di automobili è chiaramente anche componenti stimata meccanica non meccanica e quindi li concerie la pelle il vetro e tutto quello che che c'è
E e le contraddizioni evidenti ci portano a pensare che non c'è una visione d'insieme e non c'è la capacità di progettare per il futuro
Cioè non c'è in questo momento in questo Paese non so se posso dire la volontà però si va avanti a spot e si va avanti a dichiarazioni di intenti tra libri verdi libri bianchi
E quindi varie altre posizioni da parte soprattutto del ministro Urso ma non si riesce a comprendere effettivamente quali soluzioni noi possiamo cercare ricercare e possiamo temere per quelli che sono le filiere più importanti del Paese
In Europa ma che vada molto meglio in Europa non va molto meglio ed è questo è chiaramente un altro delle preoccupazioni che che abbiamo ma sta di fatto che noi dovremmo cercare di avere una maggiore autorevolezza anche rispetto alle scelte che vanno fatte
Come ha all'interno dell'Europa un'autorevolezza che in questo momento non abbiamo come Paese non abbiamo un sistema paese
Di fronte a le dichiarazioni che si susseguono rispetto a Stellan Tissot noi pensiamo in una regione in cui la produzione delle auto a Modena è a me a meno settantotto per cento
Sono state produttivo quarantacinque autoveicoli probabilmente e questo vuol dire semplicemente che non c'è
Una volontà di comprendere che questa filiera è una filiera in declino che ha bisogno di un sostegno completamente diverso rispetto a quello che ci è stato dato in questo momento
E quando si parlava della delocalizzazione perché adesso le do l'equalizzazione non sono più solamente per il costo del lavoro ma sono anche per il costo dell'energia che come diceva Andrea insomma in Italia e in maggiore rispetto a tutti gli altri Paesi dell'Europa
Se l'anti se ha fatto lo sapete tutti una proposta a i dipendenti di Mirafiori di Pomigliano d'Arco di spostarsi nello stabilimento in Serbia dove si produce la Panda
La Panda che doveva dovrebbe essere prodotta lì in un quantitativo di cinquecento auto al giorno e che invece arriva a trecento proprio perché manca la manodopera cioè in Serbia manca la manodopera perché i lavoratori serbi non accettò lo stipendio di seicento ottocento euro est dell'Altis propone ai lavoratori di Mirafiori di Pomigliano
Di trasferirsi lì
Per venticinque euro al giorno rispetto più vitto e alloggio per i primi quindici giorni e poi sale a settanta euro al giorno è chiaro che questo non è soltanto la volontà di disinvestire in Italia perché è chiaro che c'è una volontà da parte di Stellan test
Di disinvestire in Italia ma è una mancanza di rispetto nei confronti di lavoratori che sono già particolarmente stressati da contratti di solidarietà da cassa integrazione
Voglio dire significa consentire una cosa del genere significa non voler riprendere in mano in modo autorevole e in modo propositivo quella che è una delle fiere più importanti che ne abbiamo in questo Paese
E che trascina come ho detto prima un indotto significativo
Orlando forse si potrebbe partire proprio dall'industria automobilistica il numero condiviso Pomponi personalmente di produzione minimali per giustificare un'industria dell'auto in Italia è un milione
Sono più o meno d'accordo tu
Adesso siamo a quota trecentocinquanta mila
Cosa si fa
Ma e io sarò ancora parlamentare quali sono rimaste in Consiglio regionale dopo le elezioni Liguria quando è venuto il ministro Urso a spiegare un uso un po'diciamo
Ho una espressione che appartiene alla sua tradizione storica che avrebbe spezzato le reni a Stella pièce
Cioè
Ha spiegato Urso che avrebbe trovato un secondo produttore
Che avrebbe condizionato gli incentivi alle garanzie sugli investimenti
E che ci sarebbe stata un'azione molto piano proattiva rispetto a quella dei governi precedenti che devo dire hanno le loro responsabilità
Chi vi parla è uno che aveva criticato il prestito fatto durante la pandemia senza adeguate garanzie sul mantenimento della sede
Legale in Italia essenza le garanzie sui la tenuta occupazionale per questo sei sette miliardi si ebbero questo direttore un suo collega mi aveva stufato un articolo nel quale spiegava che io ero nostalgico dell'Unione Sovietica la Francia sta facendo esattamente le stesse cose
Devo dire che all'epoca Conte che giustamente si ritaglia uno spazio un po'alla sinistra del Pd invece mi aveva detto che il le garanzie c'erano e quindi non c'era
Problema particolare fatto sta questo è il problema sul quale insisto
Che Elkann qualche mese dopo è venuto in Commissione sostanzialmente ora voler si tratta di una persona che appartiene anche a un certo milieu quindi non lo ha fatto così ma a Urso gli ha fatto una pernacchia perché ha spiegato che lì che Spell anche sabato molto di più all'Italia di quello che ha ricevuto e con questo penso che la abbia liquidato esattamente la questione
è del tutto evidente che non stanno esercitando un protagonismo non solo a livello globale nel quale oggi sicuramente complicato competere perché molte occasioni sono state perse perché quando si diceva che bisognava passare all'elettrico
Si diceva che non si poteva ancora rimanere molto sul sulle potermi con lui ci siamo rimasti alla fine le quote dell'elettrico se le sono prese i cinesi e poi ci lamentiamo che se si va sull'elettrico si regala a quota di mensile qua si regalano consumi cinesi non è che i cinesi
Sono cattivi cinesi hanno fatto quello che avevano deciso prima di loro i grandi produttori europei perché quando si racconta che l'Unione europea che ha deciso il passaggio all'elettrico si racconta una una balla io facevo all'epoca il ministro
Dell'ambiente ricordo benissimo che il passaggio all'elettrico all'epoca fu spinto tantissimo dei grandi produttori tedeschi le grandi produttori francese
FIAT poi
Pezzi come si chiamava il poeta ebbe decise invece sostanzialmente siccome aveva investito sul diesel più innovativo di rimanere ancora sull'entroterra avrò perso quote di mercato ma abbiamo continuato a dare moltissimi soldi a questo solco a questo
A questo soggetto industriale perché io ho fatto il ministro del lavoro poi e se dovesse fare i conti di quanti soldi abbiamo dato di cassa integrazione nel corso di questi anni probabilmente si poteva prevista la pianta una nuova un nuovo produttore di
Automobili nel nostro Paese è del tutto evidente che in questo momento non c'è una strategia a livello europeo perché prego domanda vivai di chiedo scusa per l'interruzione Bivona IP che era il più importante
Produttore di auto cinese deve fare un grande impianto in Europa glielo facciamo fare l'Italia
Ma io non avrei niente in contrario però aggiungo il fatto che se noi mentre diciamo che vivo e di come ha detto peraltro Urso Nonino perché Urso in audizione ha detto o viene Hello maschile
Forse non si era ancora litigato con Trump oppure viene Dio validi
Però contemporaneamente nella stessa audizione ci ha spiegato che lui stava andando a Bruxelles per lavorare per cambiare i regolamenti e e per rendere più complicato
Lutti il passaggio all'elettrico ora vivo e di fare elettrico quindi una diciamo uno viene qua a mano di peggioriamo i regolamenti regolamenti contemporaneamente noi abbiamo messo i dazi ai cinesi
Cioè
è una cosa francamente noi abbiamo fatto delle cose che sono
Senza senso se
Se non quello di alimentare alcune rendite alcuni processi che sono andati avanti perché su questo devo dire ha ragione calendario difficoltà dagli ragione su qualcosa ma su questo ha ragione
Se uno vuole leggere
Qualcosa che riguarda la deindustrializzazione in particolare la crisi dell'automotive in Italia deve leggere dei giornali stranieri oppure in parte del Sole ventiquattro Ore per Lodi lo dico senza piaggeria
Con il Sole ventiquattro Ore ha avuto momenti di forte tensione quindi diciamo nome sicuramente una captati Rio ma il mi porto a casa volantini e un'alta medaglie no ma ma è del tutto evidente che noi abbiamo una difficoltà ad avere un racconto serio ad un su quello che sta succedendo sull'automotive per ragioni abbastanza evidente
Eppure noi e oggi se perdiamo l'Automotive come dicevano ne perdiamo una
Parte essenziale
Della capacità produttiva del nostro Paese e su questo
Noi abbiamo fatto un lavoro
Abbiamo fatto una conferenza nazionale sono venute sia Laura che vera
A il luglio su questo tema
Noi poniamo il tema di una reindustrializzazione del paese di una difesa della capacità produttiva in alcuni casi con un intervento anche diretto in economia dello Stato
Perché riteniamo che è un Paese che perde la propria industria perde la propria anima anche perché i numeri che citando i numeri che accettando di tenuta occupazionale ora incomincia andare male anche i numeri assoluti solo numerica ci raccontano di un progressivo passaggio dall'industria al terziario
E quindi di una qualità del lavoro che è profondamente diverso
Perché non lo devo spiegare qui a ai lavoratori presenti che tra lavorare in una grande industria della dell'Automotive o della chimica o della farmaceutica e lavorare in un bar non è la stessa cosa
E in termini di qualità dei contratti tempi in termini di qua di continuità del lavoro
E noi stiamo perdendo progressivamente la nostra dimensione industriale e manifatturiera e questo è una cosa una
Una catastrofe dal punto di vista economico ma è anche un problema dal punto di vista democratico perché è un Paese
Che alla fine non è più capace di progettare la propria innovazione e non è autonomo e venti produzioni di carattere strategico è un Paese che in una condizione precoloniale
Lei faceva una domanda
Si può
Invertire questo in non c'è mai stata una fase a mio avviso come questa nella quale
Questa domanda va legata anche a un po'un'altra
Come si posiziona geopoliticamente l'Europa
Perché noi possiamo mantenere la nostra capacità produttiva se immaginiamo un'Europa che è in grado di far dialogare il cosiddetto Occidente con il resto del mondo
Se l'Europa invece diventa una sorta di suo di succursale degli Stati Uniti noi saremo schiacciati da questa dinamica questa un problema fondamentale
Rispetto al quale io credo noi dobbiamo lanciare un grido d'allarme non in termini ideologici ma in termini
Pratici
Buon lavoro diceva una cosa diceva ma noi siamo andati abbiamo detto che il quindici per cento dei dazi
Era un un fatto positivo non solo abbiamo detto questo noi siamo corsi a dire che avremmo finanziato la NATO perché sostanzialmente abbiamo detto che quel cinque per cento del nostro bilancio finanzieremo la NATO senza porre il tema di che cosa serve la NATO oggi noi siamo stati capaci di andare a dire che andremo a pagare quattro volte i gas rispetto a quello che lo pagavamo precedentemente
Senza avere garanzie rispetto a un aumento dell'autonomia strategica dell'Europa
Ora se l'Europa diventa semplicemente una succursale di uno dei due grandi contendenti globali e non è in grado di svolgere un ruolo autonomo sia sul punto di vista economico sia dal punto di vista
Geopolitico ebbe l'Europa è destinata a diventare un appunto un'appendice ma per questo noi dobbiamo fare delle cose anche molto ardite in termini di integrazione dei processi di delega all'Europa di alcune funzioni che oggi non ha
E anche di ripensamento complessivo
Dei trattati perché i trattati sono stati pensati essenzialmente come un elemento per garantire la concorrenza interna non per sostenere la competitività delle imprese europee dei campioni europei che purtroppo in molti settori non ci sono più a livello globale
Ecco queste io penso sia il tema che noi dovremmo mettere addirittura al centro della costruzione del centro sinistra
Perché non ci sono diritti
Non ci sono garanzie non c'è tenuta sociale se non c'è industria manifatturiera e lo dico perché io sono convinto del fatto che non c'è mai stata com'è oggi una diretta una diretta con la correlazione tra ciò che avviene nell'ambito della produzione ciò che si determina nell'ambito della società
Carlo Marx diceva struttura e sovrastruttura ecco non c'è mai stato nella storia precedente un momento nel quale quello che produci diventa immediatamente ciò che organizza la società
E questa cosa io credo noi dobbiamo incominciare a mettere al centro del messaggio
In molti termini perché
Noi diciamo giustamente il PD ha fatto una bellissima battaglia qualificante sul tema del salario minimo quindi mettendo al tema dei salari al centro dell'attenzione ma noi ci dobbiamo porre complessivamente il tema di come viene remunerato il lavoro
Lo possiamo dire o no
Che
Ogni
Impiegato un operaio degli anni ottanta
E arriva che spesso aveva un modo reddito perché adesso le famiglie italiane erano così
Si compra un'automobile si compra una casa faceva un po'di vacanza e adesso con due redditi non riesce a arrivare in fondo al mese sicuramente una casa non te la compri addirittura non riesce neanche a trovare un'auto a comprarti un automobile se non te la compri usata allora qualcosa a che ha a che vedere con quello che produci tutto questi
Quando eravamo un grande Paese industriale la condizione operaia è la condizione del ceto medio anche nel ceto medio basso era diversa
E noi dobbiamo provare a rimontare questa china ma per farlo l'Europa deve riconquistare se anche una dimensione di autonomia che oggi non ha purtroppo
E voglio dirlo nel giorno in cui Ursula von der Leyen ho fatto il discorso sull'Unione
Dire che
Noi faremo vedremo eccetera e non mettere un Euro sulle politiche industriali e non dire esattamente quali sono le risorse per rimontare questa china che si sta venendo a determinare è tanto vale non dire niente
E se l'Europa perde questa sfida anche la ragion d'essere Europa stessa rischia di essere messa in discussione
Calasso regole
No mi faceva riflettere Andrea rispetto alla questione dell'Europa del discorso di oggi della presidente ma soprattutto quando parlavamo e delle politiche europee del del faceva riferimento al quindi il partirò una cosa che sulla quale probabilmente non saremmo d'accordo però siccome io do conto e ascolto i lavoratori e le lavoratrici che incontriamo costantemente i luoghi di lavoro bisogna dire che
La
La transizione soprattutto il raggiungimento dell'obiettivo e soprattutto Della decarbonizzazione così come loro stop della produzione del motore endotermico dal due mila e trentacinque sì ripercuote purtroppo in questo momento inevitabilmente sui lavoratori e sulle lavoratrici
Quindi noi da un certo punto di vista come sindacato ci poniamo una domanda e ci chiediamo forse sarebbe utile sarebbe necessario
L'avremmo dovuto fare infine prima perché non è di ieri la notizia e la necessità di porre uno stop alla produzione del motore endotermico e non li lasciano manca di un evento annunciato il per esatto
L'avremmo dovuto fare da lungo tempo ma noi stiamo ragionando proprio di questo del fatto che non c'è stata visione non c'è stata programmazione non c'è stata la giusta attenzione quindi ci troviamo di fronte a queste crisi e questi
A queste realtà
Però sta di fatto che i lavoratori e lavoratrici sono attraversati in questo momento da un problema noi non facciamo altro che vedere da tutte le dichiarazioni da tutto quello che ci ruota intorno in Italia e non solo in Italia
Che non esiste però in questo momento l'idea di una transizione giusta
Perché per noi transizione giusta significa che nel raggiungimento di questi obiettivi che sono necessarie sono inevitabili e di cui noi dobbiamo tener condotta dobbiamo dar conto alla alla alla Paese dobbiamo dar conto al pianeta e dobbiamo dar conto alle nuove generazioni rispetto al raggiungimento di quegli obiettivi
Lei però ci troviamo di fronte al fatto che purtroppo tutti coloro i quali lavorano ancora in aziende che purtroppo non sono adeguate che purtroppo non hanno progettato per poter ottenere quel risultato e raggiungere quegli obiettivi saranno tra molti
E saranno chiaramente nuovi poveri perché come veniva detto prima noi qui viviamo una vera e propria caduta del mezzo l'Italia è il paese che negli ultimi vent'anni non ha aumentato assolutamente i salari rispetto al resto dell'Europa
E quindi i lavoratori tu dici parla di due stipendi ma trova una famiglia in cui ci sono realmente due stipendi
Perché molto spesso questo non è possibile un po'perché come hai detto tu l'industria perde e aumenta di sette punti percentuali il terziario
Perché nel terziario ci sono dei lavori
Chiaramente poco arbitri bui ti sono e lavoro povero e lavoro precario lavoro discontinuo e purtroppo quel lavoro che interessa molto di più soprattutto donne giovani e quindi il futuro perché riguarda le nuove generazioni
E difficile trovare delle famiglie in cui ci sono due stipendi
Anche perché molto spesso persone al lavoro nonostante una Presidente del Consiglio donna che avrebbe dovuto sfondare il tetto di cristallo e che invece ha fatto cadere addosso tutti calcinacci questo è un Non è un paese per donne per cui all'interno di una famiglia
Molto spesso si fanno delle scelte che portano ad avere un unico reddito
E e tutto questo crea la dimensione per la quale
Del mancato sempre costante coinvolgimento delle parti sociali perché in questo non c'è dialogo sociale non viene assolutamente esercitate agito perché ricorsi ci vengono comunicate non veniamo coinvolti
Ovviamente le nostre richieste continue e costanti per far ripartire l'economia per farli girare l'economia e far ripartire il Paese anche rispetto ai consumi è sempre una stese c'è quello di aumentare i salari detassare gli aumenti contrattuali rinnovare i contratti per tempo
Perché in questo momento ci sono sei milioni di lavoratori senza contratto
E tra cui il contratto dei metalmeccanici che stenta insomma anni prenderemo come trattativa per cui anche quello è un problema perché per far ripartire i consumi serve un salari servono di salari non poveri
Io penso che nessuno possa comprarsi un'auto come diceva Andrea si decide di acquistare delle auto usate le nuove generazioni non vogliono assolutamente acquistare un'autonomia elettrica né usata qualche domanda noi ce lo dobbiamo fare rispetto al futuro
E rispetto alle aspettative anche delle nuove generazioni che dovranno essere anche il futuro del Paese
Il tempo è passato veloce quindi siamo arrivati presso che alla fine vorrei fare un ultimo giro di domande però Pennacchi prima
Sì è quella che avevamo detto e cioè sessanta guerre in corso il mondo spaccato in blocchi
In due blocchi
In queste condizioni c'è spazio per una politica industriale
Io siccome sono molto d'accordo con le cose che hanno detto l'anno i nostri amici lei Andrea
Non tornerò tu gli aspetti che loro hanno abbondantemente sottolineato se non per cercare diapositive un orizzonte anche che dia
Un po'più di speranza un po'più anche di slancio positivo proprio
Il che può sembrare paradossale a fronte del fatto che la domanda riguarda le sessanta guerre le devastazioni
Gli omicidi il lo sterminio
Eccetto uno un'interessante
Analisi che viene fatta da un gruppo di studiosi che sono legati a quel gruppo che era stato fondato in Francia da Fernand Braudel tanti anni fa
Evitare in mano nel ruolo e sistemi gli studiosi del sistema Mundo
Più giovani studiosi di questo gruppo si domandano e anzi sostengono
Che foresta a estremizzazione dei conflitti della violenza della virulenza che stiamo vivendo fosse è proprio la risposta
Estrema il colpo di coda estrema conto un processo di democratizzazione dell'economia e del mondo che era andato molto avanti neri nei decenni precedenti su questa democratizzazione del mondo
Proprio guardando anche alle istituzioni mondiali multilaterali Lomu
E tante altre istituzioni di questo tipo c'è proprio ricerca empirica che mostra
Che contrariamente alla sensazione che abbiamo di un peggioramento drammatico ci sono stati in molti passi in avanti positivi
E questo a cui stiamo assistendo in particolare emblematizza attonita Trump è il colpo di coda più feroce
Per fermare questo processo
Sì allora questo è plausibile assumiamo la come ipotesi
Io credo che sia
Un'ipotesi molto plausibile dobbiamo lavorare con questa consapevolezza sapere che stiamo attraversando l'inferno
Ma cercare anche di allargare l'orizzonte e la visuale intorno a noi pensando anche a a strumenti innovativi
Io penso per esempio che debba essere molto recuperato l'istituto della cooperazione penso che debba essere molto recuperato il recupero per l'appunto cooperativistico delle imprese in crisi c'è sappiamo quante ce ne sono oggi e questo guardate è fattibile non è un'invenzione la la legge Marcora
Grande democristiano di sinistra è ad aveva dato delle possibilità veramente straordinarie era stata da Confindustria che l'ha voluta far modificare dando un meno otto
Fondi ai lavoratori che si volevano costituire in impresa cooperativa per salvare la loro attività chiedendo Piero investissero di più nel capitale sociale quindi mettendomi in condizioni di disagio economico e materiali è stata la Confindustria con una miopia
Tremenda qui i politici alla Berlusconi e al Tremonti
Non dimentichiamo che noi abbiamo questo retroterra alle spalle che hanno modificato la Marcora o non ci si può tornare a modificarla in positivo
E ci sono per esempio cioè la Regione Toscana pista pensando a tutta una serie di misure per favorire questo tipo di attività altre se ne possono influenzare con l'Orlando quando era ministro del lavoro avevamo pensato alla possibilità di costituire un fondo per l'innovazione e per la creazione diretta di lavoro da parte dello Stato e di farlo ma non solo per i disoccupati di lunga durata
è il PRI lì i non qualificati
I le le figura più basso reddito ma chi farlo
Per il gioco anche che era appunto partono oggi ricordava Orlando che il problema demografico imitare italiano e anche dato dal fatto
Che abbiamo tanti giovani
Il prescolare Rizzati e qualificati che se ne vanno all'estero e si si potesse a
Offrire loro da parte delle con la creazione diretta da parte dello Stato che sarebbe uno strumento innovativo totali Melvin prenderebbe le ipotesi che aveva studiato Cancer che non aveva mai sostenuto che bisognasse semplicemente scavare in e dunque ma vedova proprio teorizzato il fatto che il capitalismo a una emittenza strutturale all'investimento
Cerca il profitto e non l'investimento e la finanziarizzazione dell'economia a cui oggi assistiamo è dettata proprio da questo che Cecconi profitti e uccidono le l'economia reale quindi per contrastare
Queste che sono alcune tendenze che vengono da molto lontano si possono pensare si possono pensare neanche dire strumenti innovativi
Allargando
I margini di quella speranza di cui parlava una speranza fondata nonno una
Una etolica male
Un disegno illuministico nella grande tradizione europea che dobbiamo assolutamente riprendere io penso che è vero che siamo il discorso son d'accordo anche su questo della della nostra Presidente della Commissione elimini per quanto abbia fatto sforzi perde per concedere qualcosa anche la al centro sinistra comunque deludente ma non per questo ci dobbiamo rendere ci dobbiamo fermare l'Europa non ha
C'è da scegliere tra le sue possibilità immense emergono anche dal suo grande patrimonio storico di civiltà G. civilizzazione che non possiamo assolutamente abbandonare
E l'Europa deve lanciarsi verso l'Africa
E lanciarsi verso Oriente quindi non solo non bisogna temere guizzi Jinping che riunisce tutti diseredati del mondo a Pechino ma bisogni attivamente lavorare
Per costruire re le grammi le relazioni che si portino a una cooperazione multilaterale a un governo multilaterale del mondo
Bene il tempo è scaduto volevo fare però un'ultima domanda a cui peraltro l'intervento che abbiamo appena sentito in parte ha già un po'risposto ma non l'avevo previsto morì farò lo stesso la domanda alcol e e vi chiedo però delle risposte sintetiche anche perché diciamo il pubblico a delle esigenze che non possiamo tradire cioè di avere anche spazio per il resto della serata
Allora la domanda è la seguente e riporta e faccio riferimento alla notizia che pubblichiamo domani in queste notti questa notizia è l'ultima trovata tram piana che dice
Beh c'è il problema dell'Ucraina siete d'accordo che dobbiamo contrastare l'Ucraina ecco la proposta mettiamo darsi al cento per cento quindi portiamo i dati al cento per cento per quei Paesi per esempio la Cina e l'India che contano le risorse minerarie della Russia
Quindi Ca'
All'Europa però devi essere d'accordo che tu quindi la proposta entrambe mettere i dati al cento per cento succitati e India cosa ne pensate Bonomo
Va be'allora intanto io penso di non essere d'accordo su niente di quello che dice tra un po'questo già mi pare essere come dire
Un principio straordinari consensi nella sala uno potrebbe dire nera ma non oppositore battuta che strappa i consensi
Della No Shame io strappo il consenso che saranno i lavoratori iscritti alla UIL e quindi lo strappo prescindere il consenso quindi probabilmente però evidentemente sono tutti d'accordo perché effettivamente il suo modo di dire se a metà tra la follia insomma è l'autoreferenzialità e quindi diciamo che e sicuramente un soggetto pericoloso quindi ripeto ribadisco non sono d'accordo su nulla di quello che dice Trump intanto il problema è che le do niente davanti al cento per cento nel senso queste è la premessa agile questa è la premessa
Però bisogna dire una cosa noi dobbiamo interrogarci sul fatto che abbiamo una dipendenza importante delle materie prime critiche da alcuni Paesi come per esempio la Cina no
Il nichel cobalto e molte altre di queste di questi materiali comunque sono concentrati nel chip per il cinquanta per cento nelle mani di alcuni Paesi come la Cina
E quindi noi non abbiamo un'autonomia da questo punto di vista e siccome sono fondamentali anche per quello di cui abbiamo parlato fino adesso anche per l'industria noi dobbiamo cominciare a ragionare sulla necessità di avere un'autonomia
E soprattutto dobbiamo cominciare a ragionare sul fatto che in quei Paesi in molti di quei Paesi
Le condizioni di lavoro PRI strade quei materiali non sono sicuramente dignitose quindi quando noi ragioniamo su quelle che sono le tenute anche dal punto di vista delle relazioni industriali al di fuori dell'Italia
Noi dobbiamo ragionare anche del fatto che è necessario che la nostra etica e la nostra morale
Sia sempre presente anche quando noi abbiamo bisogno di altri stati per sostenere la nostra industria perché altrimenti facciamo come tutti gli altri Paesi compresa l'America
Per per i quali tutto può succedere al di fuori dei nostri confini e quindi per quanto mi riguarda l'interrogativo anche soprattutto questo rispetto a questi dipendenze e sulla questione di darsi bisogna dire che sempre credo almeno per come mi è stato insegnato ci sono quelle profezie auto aberranti in economia no quindi i dazi
Sempre rappresentano un boomerang rispetto al Paese che gli impone
Dobbiamo soltanto probabilmente in questo momento visto che non siamo riusciti con la giusta autorevolezza rispondere a queste politiche folli di Trump dobbiamo aspettare che questo boomerang ritorni
Seduti sul muretto aspettiamo il cadavere
Orlando
In senso figurato per carità ma noi quando raccontiamo le sul green del ci sarebbe molto da dire perché volevo riprende una cosa dice la vera cioè sicuramente il tema l'errore sul Greenville è stato quello di dare degli obiettivi ambiziosi senza dare strumenti forti per raggiungere quegli obiettivi
Ma i Greenville è già una misura di carattere protezionista
Perché se domani mattina noi togliessimo le misure che sono state appunto di accompagnamento al venditore avremo un'invasione di merci di Paesi che non rispettano gli standard ambientali che farebbero concorrenza ai nostri noi dobbiamo pensare di aumentare questa selettività anche ad altri campi
Pensiamo alla sostenibilità sociale oltre che la sostenibilità ambientale e questo è un conto ma l'idea che noi siamo in grado di
Rimarginare due terzi dell'umanità è un po'come la barzelletta di quello là che dice guardi capitano fatto tre prigionieri portale qua non è che non mi fanno tornare indietro cioè nolente se pensiamo che siamo in grado di risolvere la questione de di due terzi dell'umani diretta aprendo un conflitto con due terzi dell'umanità noi non abbiamo capito cosa sta succedendo
In un processo che abbiamo messo in moto onori
Perché noi pensavamo che l'India la Cina sarebbero entrati nel commercio globale continuando a fare soltanto delle ciabatte o delle
O delle magliette o delle o dei pezzi di di componentistica con i quali e le imprese europee che utilizzavano quei pezzi facevano dumping del quale oggi si lamenta e queste hanno incominciato a fare i telefonini hanno incominciato a fare le turbine Ahmetovic chiama globalizzazione si chiama globalizzazione adesso qual è la rete guardate perché qui
Attenzione ora Trump
è un modo parossistico e patologico gestire una contraddizione che esiste
Perché è del tutto evidente che quel tipo di processo determina una deindustrializzazione
Del resto del mondo che aveva goduto di una rendita di posizione e non è che ci possiamo possiamo dire agli operai americani piuttosto che italiani arrendiamoci attendiamo campo libero ai cinesi è chiaro che per questo diciamo politiche industriali ma per questa ragione
Che noi dobbiamo pensare anche a una gestione di questi conflitti che non sia né assegnata la guerra né alla guerra commerciale perché entrambe portano eviti inevitabilmente a distruzione di ricchezza
Il modo quale il modo di costruire un mondo del quale ci sia un equilibrio di carattere multipolare
E nel quale l'Europa è in grado di essere il punto di riferimento di chi si oppone alla gestione imperialistica di questo tipo di problema perché oggi noi siamo di fronte al fatto
La vicenda ucraina rischia di risolversi con un compromesso tra cui imperialisti quello americano e quello russo
Noi siamo di fronte al fatto che stare prevalendo la logica che vince chi è più forte
Se questa è la logica diciamo noi siamo il vaso di coccio se siamo in grado di far rivivere la politica allora fu probabilmente questi conflitti possono essere gestiti in modo diverso anche
Con una ricaduta positiva dell'Europa ma questo cosa significa significa fare diplomazia significa fare politica significa parlare con la Cina parlare con l'India parlare col Sudafrica parlare con il Brasile
Non colorato che mi pare del delle narrazioni cretine come quelle che ci sono state all'indomani
Della guerra con l'Ucraina il bene contro il male il la democrazia contro le democrazie pure no il problema fondamentale che la Russia avrà colpita perché ha violato il diritto internazionale ma ma
E la Cina va a stimolata verso l'evoluzione diverso dirgli dal punto di vista di vista dei diritti umani
Ma se noi rappresentiamo il mondo come noi come il bene
Di cui vessilli però dovrebbe essere poi Trump alla fine della della col e il resto del mondo e il male
Ma non stavo dici destinati a soccombere questo brano fondamentale e l'unico modo in cui si risolve il conflitto tra il bene e il male questo purtroppo la storia ce lo insegna e quello del conflitto totale
Ecco lui si può vogliamo questo io credo di no non lo voglia di giovani non lo vogliono le nuove generazioni
L'entropia è quella nella quale noi rischiamo di cadere se non c'è e un ritorno a un governo delle contraddizioni multilaterali è del resto quello che è successo scusi direttore mi pronuncio quello che è successo
In queste ore rispetto già a una catastrofe umanitaria lo dico io anche se non si può dire un genocidio come quello che si sta consumando a Gaza
E
E succede c'è un salto di qualità
Perché il bombardamento del Qatar
Non è affatto contro i palestinesi è stato un messaggio agli Stati Uniti
Vi si sta dicendo noi siamo in grado di agire a prescindere dal vostro consenso guardate se secche se scappa di mano questo se l'Iran dall'altra parte fa la stessa cosa nei confronti della Russia cioè
Esce fuori da una logica gerarchica ma il mondo acconsente rischia di essere condannato a una guerra di carattere globale ecco perché noi dobbiamo riprendere l'idea di una gestione multilaterale con tutta la fatica che necessaria quello che ha detto oggi ma sarà
è quello che ha detto oggi Mattarella e io dico grazie presidente
Perché difende l'onore d'Italia perché la vergogna di questo paese è il fatto che il nostro governo non è stato in grado di dire una parola chiara sulla questione di Gaza io mi vergogno perché questo è un Paese che ha avuto grandi statisti discutibile da tanto il punti di vista alcuni altri meno ma tutti quanti che hanno saputo mantenere un'autonomia un ruolo del Mediterraneo nel Mediterraneo dell'Italia
E noi stiamo tradendo con la tradizione guardate io ho visto io disprezzo e uso questo termine ancora di più
Chi sta zitto su questa vicenda piuttosto che chi la pensa diversamente da me
Perché lì non c'è la la l'errore lì c'è la mala fede e la pavidità di fronte a una vicenda come quella di casa fare finta di niente non dire una parola o come Tajani Bach balbettare delle cose incomprensibili
Disonora la tradizione di un Paese che ha svolto un ruolo di pace nella sua storia e che ha avuto un ruolo centrale nella costruzione di pace nel Mediterraneo
è arrivato davvero al momento di chiudere Pennacchi
Dazi del cento per cento Cina India ed Europa Orofalo Sarko sarò brevissima perché stiamo chiudendo concludendo mi limito
Ad auspicare e anche a immaginare che da anche da qui dall'Italia dall'Europa possiamo fare qualcosa a questo fine perché i democratici americani si risvegli no
Escano dall'inerzia in cui stanno perché tranne sulla Cina però la pensano come Trump
No non non credo affatto che sia così non lo penso
Purtroppo abbastanza stretto no per Natale
Affinché l'iter mafiosa vita c'è speranza poi erano residenti hanno eletto è voglio dire dobbiamo d'interrogarci anche di questo come l'han
Ostra no no no no perché bisogna chiudere a bisogna tener conto che tanto fa molte altre cose oltre il a dire queste cose per fare queste cose deliranti sui dazi compreso l'ultima di fare al cento per cento per il sulla Cina e sull'India Trump per esempio
Ordina a lo Smithsonian nobilissima istituzione di cultura di New York di riscrivere la storia
Tampere ha tagliato tutto i fondi della ricerca sanitaria e e su cancro
Trump tre a messo in discussione l'indipendenza non solo della spente mantiene ed grandi università secolari che risalgono al mille seicento al mille settecento quando sono e quindi tutti questi aspetti io non credo affatto che i democratici siano consenzienti su quei vistosa altrimenti quello che prima definivo la speranza si ridurrebbe moltissimo
Penso che si erano prigionieri di una spirale ed era dalla quale il suo sembrano soltanto le bilanci liberarsi la Occasio cortese ed Emily Sanders Emma ma per perché il colpo di coda contro quella democratica democratizzazione in realtà molto avanzata che è andata avanti fin qui che Tramper rappresenta si può arrestare
E investire nella sua virulenza soltanto se l'intero popolo americano si ribella a questa situazione
Bene io credo che
Credo che il modo migliore per chiudere questo incontro è un auspicio e cioè che nel mondo del futuro prevalga la ragione prevalgono i valori piuttosto che la forza