Festa Nazionale dell'Unità 2025 - Pace: la via maestra

Allora buona sera buonasera a tutti e benvenuti a la festa nazionale dell'Unità del Partito Democratico quindi retta da Reggio Emilia saluto quindi chi c'è venuta a trovare qui proprio a Reggio Emilia che ci sta seguendo da casa
Inizieremo a questo dibattito che si intitola pace la via maestra somma una parola molto importante che in questo momento insomma un significato incredibile soprattutto perché è molto usata molto basata però nello stesso tempo capire come declinarla in un momento in un contesto storico come questo così difficile la guerra in Ucraina la crisi in Medioriente quanto è successo in Qatar a quanto è successo in Polonia
Voglio ricordare che nel mondo ci sono ancora cinquantasei conflitti sommo questo perlomeno sono oli cifre che vengono riportate da le le maggiori testate insomma parleremo di tutto questo anche con in i richiami che ci sono stati anche del nostro
Presidente della Repubblica Sergio Mattarella proprio che ci ricorda insomma che siamo sull'orlo del baratro ma soprattutto che ci sono anche altre vie come la via diplomatica allora ne parliamo con i nostri ospiti
Intanto saluto subito e li ringrazio però voglio partire proprio dalle donne perché ricordo che qua
Lei festeggiamo anche la festa nazionale delle donne democratiche quindi saluto le nostre ospiti la senatrice parità che appunto presidente e del gruppo d'Italia viva al Senato grazie e poi Raffaella dispensa vicepresidente vicaria appunto delle ACLI benvenuta grazie
E poi il saluto Walter Massa presidente delle Arci Nazionale e poi Alfredo D'Attorre segretario nazionale del partito democratico grazie che è un po'anche il padrone di casa allora io partirei subito dai raccontò insomma mi chiedo veramente dopo tutto quello che è successo insomma è possibile parlare di pace è ancora possibile come declinarla vorrei appunto una testimonianza soprattutto insomma da chi
Sommare lavora anche insomma sotto nei guai Farren tante situazioni insomma in cui comunque e lei come dire quello che ci racconta nella quotidianità Walter Massa
Allora questo
Bach e intanto buona sera e grazie per quest'invito sono molto contento di essere qua
Allora alla domanda posta meriterebbe diciamo sì tanti approfondimenti saprebbero tante finestre però vado al diritto il punto io penso che occorre parlare di pace
Penso e lo dico in questa sede in particolare perché la pace oggi è il miglior progetto politico che ci assicura presente e futuro
Credo che sia importante farlo anche perché dall'altra parte penso che dobbiamo assumere un dato e siamo in tempo di guerra
Ed essere in tempo di guerra ci pone di fronte a una responsabilità maggiore che è quella che non ci possiamo più balocca are come forse abbiamo fatto negli anni passati
Non ci possiamo permettere di fare passi falsi e dobbiamo provare a indicare una linea d'uscita di fronte una crisi internazionali che anche una crisi nostra
E quindi credo che non possiamo pensare che ci sia solo un problema
Legato diciamo così appunto al pacifismo ma che ci sia bisogno proprio di un progetto politico che tende al pacifismo dentro come cuore pulsante diciamo così di questa nuova di questo nuovo a di questa nuova prospettiva perché io credo che siamo arrivati fin qui
In tempo di guerra credo anche a causa di tante scelte del passato che comunque si stanno anche reiterando penso che non sia casuale che in tempo di guerra stiano aumentando le tensioni autoritarie nel mondo pensiamo a quello che accade negli Stati Uniti
Pensiamo a quello che accade in Francia piuttosto che in Inghilterra piuttosto che in Germania con le restrizioni sui migranti ma pensiamo al decreto sicurezza nel nostro Paese
Si prendono quindici anni se si va a fare un picchetto di fronte giocosi a uno sfratto
Ecco io penso che bisogna parlare di pace perché la pace in questo momento è davvero l'unica soluzione che abbiamo dicevo l'autoritarismo ma pensiamo anche al riarmo sfrenato a cui stiamo andando incontro un riarmo che non costruisce nessun esercito europeo peraltro sarebbe anche impensabile visto che non esiste neanche una politica estera avere un un esercito europeo ma alimenta e arma Paesi che domani non sappiamo neanche se risponderebbero diciamo così a l'Europa noi abbiamo Paesi tra i ventisette che forse sono più propensi a rispondere a Paesi che stanno fuori dall'Europa a quelle potenze che oggi si possono tranquillamente definire nero imperiali penso alla Russia penso alla Cina penso agli Stati Uniti
E lo stanno dimostrando
E penso anche che la pace sia necessaria perché noi siamo oggi di fronte e non uso mezzi termini siamo di fronte ad un'internazionale nera ben radicata
Che fede connessioni strabilianti tra gli Stati Uniti e la Russia tra la Russia e la Cina
Tra gli Stati Uniti e Israele e le cose che accadono a Gaza come quelle che a Cazzano in Ucraina io credo che non siano due cose differenti sono parte di quella stessa medaglia che alimentata da un'idea di mondo appunto autoritario
Che ha scelto di utilizzare le armi la guerra come la nuova politica economica e noi sappiamo che quando si producono più armi quelle armi poi verranno usate
Credo che sarebbe bene svegliarsi de riconoscere il fatto che quelle armi europee che stiamo costruendo non saranno usate solo da altre parti probabilmente essere usate anche nel nostro continente allora io credo che la pace oggi
Posso diventare quel collante per costruire cianosi o una nuova idea di mondo una nuova diedi mondo in un momento in cui il mondo appunto è in una fase di completamente riequilibrio credo che sia importante per noi lo è per me continua a essere l'elemento centrale attorno a cui far ruotare tutte le nostre azioni tutte le nostre politiche tu citavi Ruel farà ma mi verrebbe da dire anche la cultura
Perché è indubbio che questa fase sta segnando anche una nostra sconfitta e quindi credo che io credo che la pace possa essere quel motore per ridare appunto speranza non solo per il futuro ma anche per il nostro presente grazie accertato grazie
Veramente
Si vogliono la pace per ora in questo momento sta diventando anche come dire difficile come dici te anche Perrelli tutta la questione del riarmo è per quello che accade con figure come trompe come Trump Netanyahu e sicuramente
Chiaramente e Putin voglio chiedere a fa la dispensa ecco io mi viene in mente adesso la flottiglia che in giro che sta cercando appunto di arrivare a Gaza con tutto il suo carico di significato ovviamente
Ecco voi anche sul territorio voi quali Quality state portando avanti insomma anche azioni in questo senso Perre come dire declinare e rilanciare la parola pace
Bene si allora questa esperienza della sottile veramente un'esperienza incredibile che credo stia dando un po'
L'idea che e possibile costruire un'alleanza diciamo che ci che abbia in mente di agire sul pianeta c'è un'alleanza per l'Italia in qualche modo che chiami
La società civile nuova a muoversi ecco è un richiamo forte che credo s'è spero che possa aprire no anche in futuro a delle azioni non solo appunto rispetto a Gaza ma in generale delle azioni
Del nostri mondi nota in una riunione alleanza tra la politica che il mondo appunto della società civile della cittadinanza attiva di chi fa attivismo in qualche modo sui territori
Perché dobbiamo riuscire a superare quelle divisioni che secondo me oggi indeboliscono chi crede nella pace no quindi come diceva molto bene Walter oggi si pensa che ce la fa la pace è un concetto che è stato estremamente banalizzato quindi la prima cosa che manca è il fatto di credere nella pace cioè di costruire un consenso intorno a questo a questa parola che sia un po'svuotata anche
Sembra un po'una chimera che è stata delegittimata proprio
No mettendo contrapponendo rompo alla Realpolitik o o alla comunque al ragionamento del grande scacchiere globale quindi chiaramente se ragioniamo sul grande scacchiere globale
Niente sembra più possibile ecco quindi questa esperienza che tu hai citato secondo me ci dice che invece bisogna avere un'altra direzione
Noi nel nostro piccolo stiamo cercando di riattivare un po'i nostri territori con un'idea molto semplice già realizzata da molte altre organizzazioni
E quella di una carovana della pace quindi una carovana che parte dal Sud Italia che attraverserà l'Italia
Che ambisce anche ad andare nei Balcani appunto che sono stati no forse l'ultimo grande e triste teatro di guerra dell'Europa
E a raggiungere poi anche Strasburgo quindi in qualche modo ad a lanciare un appello anche l'Unione Europea
Qual è il senso ed è proprio quello di provare a risvegliare le coscienze per Marie svegliare le coscienze non per lavarsi appunto la coscienza ma con l'idea che il risveglio possa creare mobilitazione possa in qualche modo mette aiutare anche a mettere insieme a quelle persone che sono disponibili invece ad un pensiero diverso no quindi e a credere nuovamente che sia possibile nonostante
Questo emergere
Questo consolidarsi dei nazionalismi che sta in qualche modo un po'distruggendo dall'interno anche l'Unione Europea no per cui sta indebolendo la stessa capacità che i nostri paesi hanno di attivare appunto un pensiero sul sul pianeta
Un per un pensiero che appunto si alternativo a questa crisi del multilateralismo e che in qualche modo punto vediamo insomma gli effetti anche sulla nostra Europa no perché i nazionalismi sono aumentati fortemente soprattutto nei Paesi più grandi dell'unione europea
Perché appunto sono soprattutto dopo Grexit quindi dopo il due mila e sedici quando si era sviluppato questa tendenza molto aggiravo europeista ecco forse tre exit ha evidenziato che non è stato così come dire favorevole no l'uscita per la Gran Bretagna e quindi molti partiti si sono di rilanciati diciamo non tanto di una retorica anti europeista quanto in una sorta di delegittimazione dell'interno quindi ripiegando sì su questi punto concetti fortemente identitario e la politica securitaria piuttosto che l'idea della famiglia tradizionalista dista appunto in alternativa cioè come emblema di una comunità che si deve chiudere no quindi che deve
In qualche modo respingerà ecco
Quindi nel nostro piccolo questa azione che stiamo facendo colazione che vuole parlare di pace ma vuole soprattutto promuovere partecipazione ecco quindi il nesso forte che c'è tra pace e democrazia no che già Walter metteva molto in evidenza per noi fondamentale perché siamo un'associazione quindi una realtà che pensa di poter dare un contributo proprio attraverso la mobilitazione dal basso in qualche modo dal basso incontrandosi però con quelle che sono le forze culturali politiche
Complessiva insomma che ci possono essere un Paese e che dobbiamo essere in grado dal mio punto di vista di fare convergere di fare coagulare di far precipitare maggiormente ecco altrimenti
Ci sentiremo sempre più impotenti in qualche modo di fronte a quella d'un mondo che sembra andare un po'in un'altra direzione ecco questo è un po'è un po'l'idea
Ecco la senatrice
Senatrice Faita le volevo chiedere acque di fronte a tutto questo il mondo alla rovescia la politica hanno anche e a mente tutto quello che sta avvenendo sembra è all'altezza non in altezza si vede sempre come una sorta diciamo così di al quasi manco come se ogni giorno insomma cercasse una soluzione a una escalation neanche comunque
Aumenta no io ripeto le parole del presidente repubblicano anche questa il richiamo la diplomazia che poi e lavoro anche un po'della politica no voi come come vi sentite chiamati in questo momento storico così Complesso
Guardi non so se
Dare un giudizio rispetta l'adeguatezza della politica
Può essere sufficiente a nostro ragionamento nel senso che senz'altro la politica non è adeguata in questa fase
E tuttavia
Noi abbiamo uno scenario
Chi ha molto differente rispetto a quello a cui molti di noi la nostra anche la nostra generazione si era in qualche modo abituata
Uno scenario di pace in Europa nonostante alcune diciamo situazioni di crisi e di conflitto gli abbiamo vissute anche nella nostra generazione sostanzialmente decenni di Thatcher costruiti anche nella fase di disgelo dei blocchi che abbiamo conosciuto durante la guerra fredda quindi diciamo
Uno scenario tutto sommato in equilibrio
Il problema è che questo continente non si è reso conto di quello che avveniva intorno
E che la inadeguatezza della classe dirigente europea ovviamente c'è un tasso di generalizzazione in quello che dico
Di cui mi scuso ma è inevitabile non ha compreso bene che questo mondo o era un mondo che stava diciamo anche
Avendo delle evoluzioni
Molto diciamo importanti e faccio un esempio
Noi abbiamo costruito tutta la nostra narrazione nostro ragionamento nel passato
Sul binomio demo
Grazie a capitalismo totalitarismo
Non capitalismo
In Cina avviene esattamente l'opposto
Il totalitarismo si abbina al capitalismo
Quello che abbiamo visto e cioè quella il regno di grandi potenze che fanno un enorme maggioranza di popolazione EDP il
India Cina
è qualcosa di di di molto preoccupante anche perché pur essendo Lilian diciamo una democrazia stata dentro Russia è stata dentro diciamo ragionamento e e qui che dobbiamo ragionare perché questo avviene
Avviene perché la politica dei sovrani visti e Trump stanno allontanando
Anche il dialogo con realtà come l'India che aveva invece avuto diciamo rapporto preferenziale in questi anni con gli Stati Uniti
Stanno avvicinando posizioni diciamo chi prima erano anche in contrasto e stanno costruendo una se che è un asset che rischia di essere diciamo antagonista nel profilo diciamo
Democratico e nella visione
Economica all'Occidente e soprattutto diciamo all'Europa
In tutto questo l'Europa e completamente balbuziente scusate il termine assente non riesce a incidere non è riesce a dotarsi di una linea
E questo avviene perché c'è una parte di Europa che guarda al sovrani Isma'è vero
Ed è condizionante
Però avviene anche per la debolezza istituzionale di questo continenti
Io appartengo a una forza politica che ha affrontato le elezioni europee dicendo
Istituzioni più forti a livello europeo esercito comune difesa comune non abbiamo fatto un cuoco cioè evidentemente sono temi che non sempre diciamo così sono compresi dai cittadini e da persone che hanno vissuto ripeto secoli di pace équipe
E che ora nu
Non non riescono diciamo a realizzare fino in fondo che ha multato un equilibrio e che dentro questo equilibrio noi abbiamo bisogno di un soggetto politico economico e di difesa
Con una logica di deterrenza non con una logica di aggressività
Però una logica di deterrenza lo dico per sano realismo siamo tutti per la pace
Tutti
E convintamente riteniamo che l'azione diplomatica sia qualcosa di non sostituibile però è anche vero
Che se di fronte diciamo ai droni che vanno in Polonia
Non ci organizziamo per essere un po'reattivi diciamo nel senso di una padronanza dell'iniziativa politica ma anche di una deterrenza dal punto di vista dell'azione di difesa
Noi
Rischiamo grosso
Perché la realtà diciamo di Putin è una realtà alle porte dell'Europa
Perché diciamo siamo un continente che probabilmente ha perso questa consapevolezza inquieti e dentro questo continente ci sono
Delle situazioni di debolezza guardate il caso francese
Guardate le difficoltà in Germania il caso appunto dell'uscita dell'Inghilterra
Ma potrei andare avanti quindi diciamo
Fare i conti con la realtà lavorare per un progetto europeo ti dia slancio autorevolezza questo continente
Difendere diciamo questo continente anche dal tentativo di Trump di dividerci di indebolire Ricci di renderci subalterni
E di utilizzare i sovrani stick che ci sono in Europa per diciamo così
Come dire disorganizzata re un modello
Economico produttivo e sociale che ha il suo fulcro nelle democrazie più avanzate
Questa è la consapevolezza che abbiamo di fronte certo come dire non vedo una classe dirigente così all'altezza delle sfide non la vedo per esempio nel nostro Paese
Oggi noi abbiamo avuto una discussione sulla situazione di crisi internazionale con il dice Primo Ministro e ministro degli Esteri Tajani che dice
Anche delle cose sensate quando diciamo Esterna il problema e non fa nulla
Non fa nulla nel tempo cercare di portare ragionevolezza Netanyahu in un momento eppure noi abbiamo una tradizione di rapporti con Israele
Sin io vengo dalla città di Exodus
è
E non non siamo riusciti diciamo a dire una parola non lo abbiamo fatto né nei riguardi della popolazione di Gaza né nei riguardi diciamo così di Israele siamo sostanzialmente irrilevanti nella vicenda Ucraino russa
E e sul stiamo molto spesso diciamo con chi ha obiettivi contrapposti opposti a quelli diciamo dell'Italia mi fermo perché esaurito il tempo a penso diciamo che il problema insomma son son parecchi
Allora Alfredo D'Attorre ecco la senatrice fai che ha messo in evidenza un po'come dire la la la mancanza diciamo così di quell'autorevolezza che ve cioè prima forza aveva l'europea il fatto che afona divisa ma soprattutto anche dei paesi paesi che hanno creato l'europea e comunque c'è anche mentre prima l'Europa veniva vista come un'alleata adesso addirittura insomma da Trump è ma dal suo primo come si dice dalla dalla prima volta che è diventato appunto Presidente degli Stati Uniti insomma non ha trattato l'Europa come tale ecco allora come rispondere
Rispetto a tutto questo
Ma la buona sera
Io penso cioè evidentemente un problema europeo
Sotto gli occhi di tutti però dobbiamo innanzitutto collocare questo problema credo in un quadro più ampio
Che la difficoltà dell'Occidente e più in generale l'affrontare questa fase storica
E lo spiazzamento dell'Occidente di cui attenzione
Trump è una conseguenza non è una causa conseguenza che aggraverà agli esiti a non è che la nostra crisi il nostro spiazzamento nasce con la elezione alla relazione dei tram
Spiazzamento deriva dal fatto che nel posto ottantanove in Occidente era diffusa l'idea che la storia fosse finita e che il mondo andasse sostanzialmente verso un'unificazione
Quella che chiamavamo globalizzazione in cui gli altri avrebbero accettato il nostro modello economico il nostro modello politico quindi la liberaldemocrazia il capitalismo rispetto dei diritti umani perfino la nostra cultura
Gli sviluppi successivi ci hanno detto che le cose non sono andate in questo modo quel tipo di globalizzazione neo liberale
Ha finito per esacerbare le differenze i conflitti
Per spingere una parte del mondo in varie forme
E su una linea di distanza e di contrapposizione dell'Occidente
Questo è il primo punto da da riconoscere furibondo di oggi è molto è radicalmente diverso da quello che si poteva immaginare negli anni immediatamente successivi al l'ottantanove un mondo plurale
Diversificato in cui le culture mantengono e rivendicano anche la loro diversità è un mondo in cui l'Occidente più piccolo
Lo economicamente lo è demograficamente ricche rappresenta una tendenza molto rilevante nel lungo periodo
Tenderà a diventarlo ahimè anche militarmente quindi il problema che buona parte delle classi dirigenti occidentali non hanno elaborato e come gestire il nostro ruolo in un mondo che non può essere governato coll'imposizioni di un unico modello noi dettiamo le regole
E gli altri li accettano noi abbiamo il modello migliore e gli altri devono semplicemente assumermi in un mondo che necessita strumenti di governo della diversità del pluralismo del conflitto degli interessi molto più complessi
Punto primo
Questo quadro Trump rappresenta un fattore di aggravamento
E l'idea degli Stati Uniti di reagire a questa crisi da soli
Scaricando dei costi sui propri alleati
Con l'effetto di allontanare alcuni di questi alleati
Storici o potenziali
In questo si situa coi loro spiazzamento dell'Europa un'Europa che naturalmente anche qui dobbiamo dirci tutta la verità con l'allargamento è diventata più diversificata perché è un'Europa a ventisette molto più difficile da governare
Dell'Europa delle origini dell'Europa dei pesi fondatori e che affronta una crisi di legittimità politica nei suoi paesi cruciali
L'Italia che in tante fasi del processo di integrazione è stata un motore fondamentale un Paese decisivo per far avanzare il processo di integrazione oggi è un Governo che ha una funzione opposta
Che i due pesi cruciali la Germania e la Francia che vivono una crisi politica interna molto profonda in cui le classi dirigenti
Sembrano talora anche il manifestare la tentazione come dire di utilizzare la politica estera come me il meccanismo di compensazione di una crisi di legittimità sul piano interno
Allora io qui dico con franchezza io non credo che noi rilanciamo il progetto europeo immaginando l'Europa come una potenza militare mi sembra una strada sbagliata
Una strada che non porta da nessuna parte
L'idea di riconvertire il sistema un pezzo del sistema industriale europeo
Puntando trasformando la crisi dell'industria automobilistica in una leva per riconvertire una parte fondamentale industria militare che poi ciò che è alla base anche del Progetto fondarla Haendel pianori armi Europa è una strada molto pericolosa lo è innanzitutto perché è un tipo di keynesismo militare che rischia di non funzionare per la semplice ragione
Che le armi poi una volta prodotte per continuare a produrre c'è bisogno di consumarle
Non credo che sia questa una prospettiva come possiamo spiegare e anche perché questa riconversione in chiave militare rischia di determinare delle conseguenze sulle società europea insostenibili
L'ipotesi di alzare noi fino a qualche anno fa ragionavamo con preoccupazione dell'ipotesi del due per cento ramo visto come l'obiettivo ambizioso
Certo punto senza troppa parlare del tre e del quattro adesso si è sottoscritto con impegno
Il responsabile realistico in sede NATO del del cinque per cento
Adempiere a quell'impegno porterebbe alla cancellazione di gran parte del welfare europeo
Il nostro Stato sociale o ciò che ne rimane
Che dovrebbe essere uno dei tratti identitari europei uno delle cose con cui l'Europa parla al mondo attraverso la forza dell'esempio rischia di essere travolto definitivamente da una scelta di di di di questo tipo
Per cui io penso che quando ragioniamo di come rafforzare l'integrazione europea se ne vogliamo rendere un europeismo di tipo nuovo appunto non semplicemente un argomento retorico ma qualcosa che sia in grado di parlare anche al cuore degli elettori
E di rappresentare un argine valido alla destra nazionalista io preferisco usare questo termine nazionalista perché il termine stesso ranista mi sembra equivoco anche perché regala un concetto
Importante che è quello che la sovranità democratica forse che invece hanno quella caratteristica sono forse nazionaliste e forse contro l'integrazione europea ma per contrastare quel disegno
Che un disegno che immaginiamo l'Europa disarticolata e sostanzialmente disposto a in un chiave del tutto subalterna nei confronti degli Stati Uniti e di Trump
Quel disegno nello contrastiamo con l'europeismo retorico con l'appello a principe
Lo contrastiamo se mettiamo in campo un'altra idea di Europa che non è l'Europa potenza militare ma è l'Europa che sa difendere il suo stato sociale che offre un altro modello di società
Che difende lo stato di diritto e che infine sia un po'più credibile anche come esempio perché se vogliamo parlare al resto del mondo e parlare di diritti umani beh è evidente che è un'Europa che prosegue con questo adesso negli ultimi giorni c'è qualche timido segnale di risveglio
Ma il silenzio sostanzialmente complice che ha caratterizzato l'atteggiamento dell'Europa su Gaza è qualcosa che ha minato enormemente la credibilità del progetto europeo tra i cittadini dell'Europa e nel resto del mondo
Allora diciamo che fai per correttezza dobbiamo anche dire che il suo male lo cavalca già approvato la risoluzione di maggioranza su Gaza che imponga un'azione per combattere la carestia l'urgente necessità di liberare gli ostaggi insomma la soluzione dei due Stati per ha di fatto però di fatto ecco come come si può tornare ecco io Alfredo D'Attorre anche anticipato la questione appunto della manovra del due del cinque per cento del pile che immagino insomma
è è anche una preoccupazione come capire anche in questo modo come come il governo intende anche trovare le risorse però sostanzialmente ecco il tra l'idea dell'Europa che cambia come può essere credibile e nello stesso tempo ci sono gli Stati che sono
Chiamati
A come dire a fare i conti con la realtà anche in questo caso di vengono richieste diciamo
Delle cose che noi non si non sa non sa forse non sa neanche come reperire risorse come realizzare certe cose che voi che che che risposte date
Noi che risposte diamo la bella domanda
Allora prova collegarmi alla domanda le cose che ho sentito che che condivido
Noi abbiamo certamente oggi un problema di contenitori
è un problema solo un problema è un problema l'Europa
Peraltro parliamo di un'Europa in questo Paese ancora spesso e volentieri facciamo fatica a capire di cosa stiamo parlando perché sostanzialmente stiamo parlando del consiglio europeo quindi dei governi che determinano ancora le scelte certamente una classe politica debole a livello europeo credo con lo abbia dimostrato in tutta la sua il suo poco splendore
Credo che però il tema vero sia che abbiamo anche un problema di contenuti
Come dire come riempiamo il contenitore Europa noi lo dico
Al quindici di marzo la chiamata di Michele Serra con grande rispetto per quella piazza abbiamo deciso di non aderire
L'Arci non ha aderito con la piazza non ha aderito per dare un segnale non ha aderito perché era importante che qualcuno si prendesse l'onere di fare da punti con i tanti che non hanno aderito ma che comunque non erano contrari all'Europa io voglio ricordare qui
Fare un parallelismo con una frase che considero illuminante
Che qualche tempo fa ha detto Rosi Bindi
Il tema era la caduta del muro di Berlino
La domanda era che cosa vi aspettavate da quella caduta
E Rosi Bindi dice noi ci aspettavamo tantissimo ci aspettavamo un mondo unipolare ci aspettavamo un cambio di passo ci aspettavamo un Europa dal Mediterraneo agli Urali ci aspettavamo tantissime cose eravamo tutti contenti per quella caduta del muro di Berlino e la giornalista e domande poi e poi ha vinto il capitalismo punto ecco io penso che sull'Europa siamo nella stessa situazione chi ha che non sia battuto qui
Per cui l'Europa sognata Ventotene che peraltro non è mai sta salutando è stata mai messa in pratica
Perché se qualcuno si legge il Manifesto di Ventotene ecco diciamo così c'erano delle proiezioni molta ambizione ecco molto ambiziose no ma siccome qui sembra che fino a ieri avevamo l'Europa di Ventotene
Questo significa che l'Europa non è più un sogno non dobbiamo più da Bracciano abbiamo vigenti costruirne un'altra di Europa e questa è la proposta su cui non voi
Con noi e intendo tutti coloro che non vivono per il nazionalismo e per i nazionalismi che stava avanzando che abbiamo il compito di farla e certamente lo dico utilizzare o dare la possibilità ai Paesi oggi di spendere ottocento miliardi di euro per ER mare i singoli eserciti e io non credo che sia passatemi quel sogno
Segnato appunto a Ventotene per quanto la fase diversa e non sia neanche però il contenuto da infilare dentro quel contenitore per rilanciarlo
Il credo che questo sia un elemento germi Queen Christina
Siamo in infranto una crisi economica e quella crisi economica
Se lei pensa di uscire con investendo in carrarmati invece che in ospedali io credo che questo non sia né diciamo sì una scelta giusta per i cittadini e le cittadine europeo non è che neanche quella scelta di dialogo e di pace che li facciamo al resto del mondo e non possiamo stupirci se poi per quanto inquirenti come diceva
Raffaella Paita anche uno come me non possiamo stupirci poi da qualcun altro organizzati per i campi
Abbiamo perso di credibilità quella credibilità io penso sì si debba ricostruire mettendo in campo dei contenuti che peraltro corrispondono più anche i nostri valori no
Io si parla della crisi della politica in cui su questo sono sempre molto cauto
Penso che bisognerebbe aprire anche delle riflessioni sulla crisi dell'informazione che spesso determina una percezione completamente distorta della realtà
Però sicuramente ne abbiamo bisogno di tornare a coniugare ciò che diciamo quelli che sono i nostri valori con le azioni concrete
Perché se la politica perde di credibilità ha perso gran parte della sua autorevolezza quindi io credo che appunto oggi l'idea di proporre a questo mondo
Un'idea che non sia quella delle arie armiamoci e partiamo penso che sia già un passo avanti
Dispensa io chiedo e chiedo a lei a questo punto so che ci teneva insomma sulla questione europea non un'idea diversa un anche come dire una ritornare un po'a quella che era il cuore dell'Unione Europea hanno il fatto che veramente Stati Uniti se vogliamo nel da andando a una stessa come dire matrice della stessa cultura in fondo voglio dire nell'Europa innata la civiltà insomma italiana Grecia e via dicendo
Sì anch'io mi ricollego un po'le cose che sono già state dette e alla tua domanda nel senso che anch'io condivido il fatto che siamo nel bel mezzo di una sorta di terremoto globale
Che sta mettendo in discussione tanti aspetti che destabilizza quindi sicuramente l'ordine diciamo e gli equilibri geopolitici ma destabilizza anche il diritto internazionale
Per stabilizzare anche le rappresentazioni degli Stati delle nazioni dei popoli delle persone no
Destabilizza anche le relazioni tra i paesi di scambi commerciali quindi destabilizzante quella capacità o meglio quella intuizione quella prospettiva che diventa sempre più debole di governare quelli che sono gli squilibri anche ambientali no di questo di questo pianeta
Allora in questo terremoto penso noi pensiamo che l'Europa nonostante tutto nonostante tutte le difficoltà a una riformare le istituzioni no tutte le i limiti che sappiamo che sono stati da tanti anni evidenziate insomma realizzati
Resti comunque l'unica prospettiva possibile se vogliamo pallore di pace cioè per poter dare rilevanza concreta appunto non di valori ma concreta
A questa prospettiva pensiamo che ne discuteremo proprio fra una decina di giorni faremo il nostro incontro nazionale di studi parleremo anche di questo cioè del fatto che è il modello europeo condivido quello che dice la primaria Torre cioè e il modello europeo che è stato faticosamente costruito soprattutto in quest'ultimi anni in questi ultimi decenni la tenuta sul sistema di web farà c'è il riconoscimento dei diritti delle libertà piuttosto che anche proprio questo tentativo di costruire una prospettiva verso la tradizione climatica verso la tutela in qualche modo del pianeta ecco questi sono degli elementi che dal mio punto di vista sono caratterizzanti il modello europeo c'è l'Europa vista come modello appunto ma come modello possibile e alternativo di sviluppo
Alternativo che cosa alternativo a questo sistema che ha generato in questi ultimi trenta quarant'anni queste enormi disuguaglianze e che oggi proprio nelle nelle dei discorsi pubblici che diciamo chi ha i poteri e che chi ha il potere che lo assume interpreta questo potere logica appunto nazionalista
Tende a a riproporre inversione totalmente a critica cioè e danni che ci che discutiamo dei limiti del sistema neoliberista che ha prodotto queste enormi disuguaglianze
E adesso ci sta stanno puri propinando appunto l'idea invece di un possibile benessere per tutti
Che si possa raggiungere appunto evitando di mettere freni a qualunque cosa ci appunto evitando di mettere freni alla al all'accumulazione diciamo no del capitale piuttosto che di mettere freni appunto alle politiche che cercano di proteggere
L'ambiente nel ruolo di accompagnarla tradizione climatica
Ecco in questo senso secondo me io vedo questa questo elemento non sa aggiungo questo elemento alle riflessioni che son state stati fino adesso cioè mi sembra che si stia
Che rischiamo che si generi una saldatura e diciamo il l'icona rappresentata Tramper maschi che purtroppo sono un'icona perché
I problemi sono molti e e di più no oltre a questo a questo connubio diciamo che proprio un'icona in questo senso
Ed è questa sorta di tech notti Nismo no quindi l'idea che appunto sarà il lui il sarà appunto il la tecnologia l'innovazione tecnologica che è un problema anche se parliamo di riarmo no perché l'innovazione tecnologica
Oggi è un elemento anche di incertezza rispetto a come stiamo rielaborando in questo senso abbiamo visto insomma quello che accaduto insomma
Perché su i diciamo così chiedere elezioni tutta tutto quello che estiva intromettere chiaramente no nella nell'esattezza nazionale dei Paesi
E quindi appunto io credo che chi si riconosce maggiormente nelle forze progressiste di sinistra cattolicesimo democratico debba oggi farsi delle domande in più rispetto a come latte lo sviluppo tecnologico oggi possa creare un'alleanza con
Gli altri principi che dicevo prima cioè quelli di un la costruzione di un mondo più eguale di un mondo più plurale pluralista dove c'è un riconoscimento dell'identità ma come identità Peart e no ecco io oggi questo lo vedo come un un grosso problema c'è mi pare che
La fiducia ottimista nella innovazione tecnologica sia stata oggi in qualche modo incorporata solamente in discorsi pubblici perché prendere invece una deriva di tipo appunto nazionalista e di tipo
Appunto l'allegato un punto ampia se vogliamo dirlo proprio solo con un'icona quindi da questo punto di vista credo che abbiamo una responsabilità ecco di fare in modo che il discorso sulla pace non siano dei discorsi solamente astratti
Ho solamente di rapporti appunto tra potenze ma diventi una scelta che riguarda il modo in cui viene concepita questa società in cui vengono Contri concepiti gli equilibri
E i ruoli anche all'interno diciamo dei diversi soggetti che costituiscono questa società ecco quindi
Io penso che appunto soprattutto in questa fase di grande riarmo e di grande debolezza
Degli accordi internazionali perché appunto sappiamo che ci sono degli accordi anche consolidati che adesso andranno a scadenza i paesi difficilmente si rimetteranno raccordo per in qualche modo rinnovarli ecco questo sia veramente
Un po'un rappresenti un cocktail esplosivo ecco quindi quello che diceva Mattarella nel suo discorso proprio poche ore fa cioè del fatto che basta poco perché poi in qualche modo la situazione possa degenerare dico questo penso che ci debbo un po'interrogare anche proprio sui i discorsi dei linguaggi che noi utilizziamo nei nostri discorsi pubblici non solo politici
Sì ne fece Pai campi allora noi siamo oggi abbiamo messo in evidenza il fatto comunque che è tutto in evoluzione no però diciamo che in questo momento tra la parola pace a me mi sembra che contrasti oltre la questione appunto di riarmo delle cinque per cento del PIL ma c'è un'altra questione anche quella dei dazi no questa è una società che comunque costituita da persone la ricchezza delle persone
Ci voglio dire esposti tutta una serie di cose che non fanno anche come dire a accendere quella miccia che diceva
Che diceva appunto dispensa le cosa ne pensa insomma rispetto a tutta questa situazione che si è creata per livello economico soprattutto quindi cioè anch'che come dire passare questa questa guerra commerciale che si sta creando con quelli che erano i nostri alleati certamente non promette insomma non promette niente di buono
Allora non solo tra quelli che pensano chi lo squilibrio
Europeo che ha determinato come dire una crescita abili enorme dei nostri problemi
Sia solo di carattere sociale
Cioè c'è un grande tema sociale che va posta all'Europa
Di cambiamento di paradigma lo sottoscrivo diciamo
In tutti i modi se ci pensate bene l'unico gesto che l'Europa ha fatto è stato proprio diciamo il Pnr R. no quindi in un momento di grande difficoltà dopo la pandemia del Caulfield abbiamo costruito un'operazione di debito comune
Finalizzata a migliorare nostro Guelfa nella nostra sanità e via dicendo è un unicum
E quindi la critica diciamo un'Europa che corregga dal punto di vista sociale le sue priorità e che faccia debito comune per costruire quelle priorità la sottoscrivo
E e d'altronde sono esattamente le parole che Mario Draghi ha utilizzato recentissimamente però non è solo questo
C'è anche un tema
Economico che i dati rischiano di acuire di perdita diciamo di
Centralità
Per l'Europa
Noi siamo un continente che invecchia
Siamo un continente che fatica a mantenere diciamo propri modelli sanitari due il farro e i previdenziali
Non siamo diciamo in grado di
Essere competitivi con continenti che hanno una crescita della popolazione molto più ampia che hanno l'immateriale prime a disposizione
Abbiamo compiuto tutta una serie di errori
Grossi di sottovalutazione di egoismo
Siamo diventati una società egoistica la strada ed essere c'è un po'come dire confusi d'altronde si d'altronde solo diciamo una società egoistica può immaginare una logica una impostazione come quella che gran parte dell'Europa nei confronti dell'immigrazione
Perché diciamo
è l'unica
Opportunità che questo continente Atel potere mandare avanti tante aziende tante industrie
Oltre ad essere giusta in sé
Dal punto di vista valoriale dal punto di vista culturale
Quindi come dire
Siamo in una situazione di debolezza se a questa devo
Pezzo assumiamo quella istituzionale perché per prendere una decisione dobbiamo esser da cornici ventisette
E capite che prendere una decisione anche la più banale con un potere di veto che può essere esercitato da chiunque non porta l'Europa ad essere tempestiva nelle scelte
Poi ci sono una serie Rory che qui magari li valutiamo diversamente io non sono diciamo tra quelli che pensa che il fanatismo sul green deal aiuterà nostro continente io non penso tra che avere messo in crisi il tre il sistema dell'automotive abbia fatto bene al nostro Paese all'Europa e sono certa che qui come dire potremmo articolare un ragionamento
Molto diciamo
Creativo e a tratti conflittuale ma ma non è questo il tema al tema è che l'Europa in questa situazione istituzionale non riesce essere indecisi i decisiva e tempestiva nelle scelte perché non è in grado di assumerle
Quindi queste queste un nodo diciamo su cui dobbiamo dobbiamo necessariamente
Metterci d'accordo
E sulla questione dei dazi per me siamo stati troppo deboli
Io l'ho sentito il discorso di Ursula von der leit
Ah ma sembrava più equilibrato Taranto
E e in quella conferenza stampa
E che è tutto dire cioè non si può contrastare un ragionamento come quello di Tampa con quei Toni e con quei contenuti perché i dazi
Sono una minaccia reali al quindici per cento uno come si dice la Meloni che sono sopportabili non come dice Lollobrigida che tutto sommato ci è andata bene no come dice Tajani non c'è andata bene
Perché il quindici per cento significherà a vere un problema serio su aziende che fanno dell'eccellenza un patrimonio enorme per l'Italia
Perché le esportazioni sono diciamo così un connotato nostro
Perché avremmo una difficoltà dal punto di vista produttivo che rischia di essere perdita di posti di lavoro e perdita anche di baricentro europeo italiano su alcune aziende
E quindi tanta ha lavorato diciamo per indebolire questo continente con una logica che penso estremamente miope vedendo quello che si muove attorno
Non so diciamo così dissi è dettata dai propri interessi personali diciamo
Che sicuramente ci sono no in questa vicenda sicuramente sbagliata sotto profilo geopolitico per le sorti dell'Occidente che
Non è riuscita a esportare la comune la democrazia come diciamo per sottolineare la datore
E che rischia di essere diciamo alla fine l'unico baluardo della democrazia e perché diciamo intorno a noi le autocrazie stanno aumentando proliferando quindi in gioco non c'è tanto diciamo il tema dell'Occidente accertammo il tema della difesa
Di un modello
Istituzionale che sarà pure pieno di problemi ma come disse qualcuno è il migliore a disposizione per il momento quindi dobbiamo oggettivamente aumentare la nostra consapevolezza sul rischio che corriamo in questo insomma cercare anche nel nostro Paese in questo senso voglio chiudere perché siamo qui diciamo ospiti
Della festa del maggior partito dell'opposizione costruire un'alternativa al governo Meloni per cercare di dare al nostro Paese la speranza di una guida diversa nei prossimi anni
Fondamentale ed è la ragione per la quale Italia vi ho fatto una scelta netta
Ha fatto la scelta di provare a costruire un centro anche più grande rispetto alla nostra formazione politica che però stia
Stabilmente nel centro sinistra e che offra l'occasione a questo centro sinistra anche diciamo comune robusti mento al centro di essere competitivo nel vuoto delle prossime elezioni regionali
E nel voto delle prossime elezioni nazionali un po'sul modello che abbiamo costruito a Genova qui è un amico Marsalis a che cosa è successo in Liguria
è successo che quando il centro non è stato nella coalizione si è perso le elezioni regionali già vinta
E che quando invece ha lavorato per dare una mano alla costruzione della coalizione una città importante nel contesto italiano a contribuito non solo con il per la propria forza ovviamente con quella di tutti però a vincere stesso modello per il Paese inteso diciamo come modello di costruzioni di alleanze ok
E proviamo a farcela anche lì mandando a casa Meloni e provando a riportare l'Italia in un contesto di guida progressista mi riformista che a quello che ci serve anche in Europa
Alfredo D'Attorre allora chiudiamo diciamo ma tenendo presente anche questa notizia che la Polonia schiera quaranta mila soldati al confine con Russia Bielorussia però cerchiamo anche di rimanere nella speranza l'alternativa al governo Meloni le Regionali quello che ci aspetta c'è rimaniamo anche all'interno della parola speranza della parola pace certo questo ci riporta alla realtà non sono i dazi non solo la crisi dell'Unione europea non solo appunto la crisi delle istituzioni cerchiamo di capire come riportare la parola speranza e pace a questo punto al centro
Ma assolutamente sì anche perché questo della guerra della pace la politica talvolta lo sottovaluta ma sta diventando una delle preoccupazioni fondamentali dei cittadini
Assieme a quella economica
Le persone comuni quelle che la politica fa anche più fatica intercettare questo è un tema che che sentono e io credo che un pezzo della capacità del centrosinistra di restituire una speranza al Paese
Devi portare al voto quella meta fa parte della metà del degli elettori che oggi si astiene quindi di cambiare i rapporti di forza nel Paese passi anche dal fatto di rappresentare un ruolo internazionale diverso dell'Italia
Un'Italia che torni a essere all'altezza della sua tradizione di politica estera
In Europa nel Medioriente nella relazione con gli Stati Uniti paese fermati fondamentale alleato ma l'Italia sempre
Le fasi migliori della sua storia saputo interpretare questa alleanza anche con un senso della propria autonomia e dei propri interessi
Con passaggi anche difficili che hanno segnato talvolta tragici che hanno segnato la nostra storia repubblicana oggi abbiamo la presidente Meloni
Che intende la politica estera come la legittimazione che deriva da da Trump e il tentativo tutto sommato di ricostruire un rapporto con con la fondarla io
Ma né l'una né l'altra cosa che pare siano portando grandi benefici nel nostro Paese abbiamo lo dico senza elemento di politica personale ma il ministro degli Esteri credo più ininfluente della storia repubblicana non c'è un precedente ironizzava all'epoca sul Dimaio Manzi amori livelli ulteriori insomma un Paese abbiamo una delle istituzioni di questo Paese la Farnesina credo ci siano precedenti in cui la Farnesina abbia lavorato così a vuoto in maniera così inconsistente non la presenza del tutto irrilevante in tutti gli scenari internazionali fondamentali con una postura in particolare sulla vicenda di Gaza imbarazzante
E avevo bisogno di uno schieramento di centro sinistra che indichi con chiarezza l'alternativa evidente cioè le prossime elezioni saranno innanzitutto un giudizio sul governo uscente
Ma i cittadini dovranno anche pronunciarsi su un'alternativa quindi chiaro saranno come sempre quattro cinque i temi fondamentali su cui si giocherà la sanità un modello di rilancio della sanità
E distruzione dico io pubblicati in alternativa una visione che punta sostanzialmente a una privatizzazione sia del sistema sanitario sia di larga parte del sistema di istruzione
Il rilancio di un'idea della centralità della dignità del lavoro un piano per i salari per la politica industriale
E poi penso alla gara nacque una grande questione della del del ruolo internazionale avremo una destra che al di là delle della propaganda leghista
Avrà compiuto degli atti con i quali Grassi al piano di di riarmo quindi destinerà a già a partire dalla prossima legge di bilancio una parte significativa di risorse in quella direzione
Ma loro un riarmo per costruire un'Europa più forte autonomo un riarmo su base nazionale per dire sì al diktat di Trump quindi un'Europa che indebolisce il proprio modello sociale
Che spende di più per le armi che dovrà comprare armi militari americane anche perché non c'è una capacità dell'industria europea in questo momento di produrre tutte quelle armi
Che non costruisce una difesa comune
Non costruisce meccanismi è chiaro che oggi l'obiettivo di un unico esercito europeo può apparire utopistica in mancanza di un'autorità politico democratica comune
Ma si potrebbe immaginare almeno all'interno di un nucleo di Paesi europei i meccanismi di integrazione di cooperazione più stretta
Che potrebbero razionalizzare e perfino il sentire di ridurre la spesa militare piogge se sommiamo la la spesa militare dei Paesi europei abbiamo una un costo che maggiore molto maggiore di quello che affronta sicuramente la Russia ma anche anche la Cina
E senza poi avere la capacità di affrontare il vero tema col quale il nuovo mondo ci mette a raffronto che quello della minaccia la nostra autonomia
Oggi io non credo che l'Italia ed Europa siano a rischio perché non hanno sufficienti carrarmati sufficienti cacciabombardieri sufficienti munizioni
A meno che il di non ritenere che siamo alle soglie di un'invasione di Puntin all'Unione Europea con Putin ovviamente
Occorre avere un atteggiamento che non sia ingenuo ma dobbiamo anche avere in prospettiva difesa in Ucraina
Difesa di indipendenza dell'Ucraina dobbiamo anche avere la capacità prospettica di immaginare un futuro in cui si torni a parlare di un sistema di sicurezza europeo che possa includere anche la Russia ma soprattutto del punto fondamentale sul quale vorrei chiudere questo tentativo di riflessione oggi
La nostra autonomia e a rischio su alcune questioni tecnologiche fondamentale noi non siamo proprietari dei nostri dati
I dati degli italiani e delle europee non sono in possesso degli europei vengono custoditi da Claudio che sono le disponibilità delle grandi piattaforme americane
Non abbiamo un sistema satellitare autonomo dipendiamo da qualcuno che può spegnere un interruttore metterci nella nella nel nella condizione di impotenza
Siamo esposti sulla cyber sicurezza e scontiamo un ritardo che rischia di diventare micidiale sia sull'intelligenza artificiale sia sulla frontiera più avanzata
Dell'informatica quantistica oggi è questo che minaccia la sicurezza e l'autonomia europea
Ed è su questo che occorrerebbe un grande piano di ricerca e di politica industriale europee di riconversione in chiave davvero moderna del nostro apparato produttivo
Di cui non si vede traccia né nelle intenzioni della presidente Meloni ma ahimè nemmeno della fondarla quindi occorrerà davvero
Un centrosinistra che parla un altro linguaggio che declini la parola pace la parola sicurezza in termini concreti
E che sappia parlare di futuro riaccendendo anche una speranza
Allora io ringrazio i nostri ospiti rimarrei appunto su queste bellissime conclusioni insomma la strada è lunga questo sicuramente insomma però la palla la pace non deve mancare dobbiamo ancora spera nella pace e nell'Unione Europea
Nell'alternativa al governo insomma in questa siete chiamati anche ad essere come dire sprona insomma un contino
Monitoraggio di quella che l'attività io ringrazio i nastri ospiti Raffaella Paita Raffaella dispensa Walter Massa e poi naturalmente Alfredo D'Attorre in naturalmente la la festa prosegue vi ricordo i dibattiti che ci saranno subito il topo tra poco alle venti con conversione ecologica necessità ineludibile Chiara Braga Angelo Bonelli Michele fine nascono gli ospiti modera Andrea Carugati
E poi più tardi intorno alle ventuno si può fare con Michele De Pascale Stefania Proietti Matteo Ricci e Matera Nicola Caratelli ringrazio ancora tutti una buona serata e buona festa ancora tutti grazie per averci seguito presto