Cento anni di Luigi Pintor. Presentazione del supplemento speciale de 'Il Manifesto' dedicato al fondatore

Grazie davvero
A tutti a tutti di essere venuti
Per la presentazione di questo nostro supplemento per la presentazione di questo nostro supplemento
In una giornata particolare ragionata particolare la giornata
Di uno sciopero
A contro il genocidio di Gaza che ha avuto
Un risultato eccezionale io non sono stato questa mattina la manifestazione di Roma per mente anche
Voi o qualcuno di voi c'è stata una manifestazione
Molto forte che trasmette chiaramente il senso di urgenza che è molto molto sentita piena di studenti e con adesioni nella scuola molto alte nei trasporti molto alte
E quindi
Abbiamo anche la testa naturalmente in questi giorni sempre a Gaza e
Ma non da questi giorni perché
Dista questa coincidenza con questa giornata vi leggo cinque righe che ha scritto Luigi Pintor nel mille novecentosettantadue
I in un pezzo in uno dei suoi famosi editoriali che si chiamava giustizia è fatta
C'è un oppressore che non può cedere all'oppresso non può in ammetterne la rivolta e neppure l'esistenza preferisce sterminato dello sterminato
E nel quadro di una guerra di aggressione di annichilimento di un popolo povero simbolo delle minoranze delle classi subalterne contro cui in tutte le società capitalistiche si accentua la repressione questo è
Un piccolo pezzo da uno degli editoriali sono una ventina che abbiamo di pubblicato
In questo speciale che però ha
Tanti interventi originali tanti ricordi tra cui quello di Luciana Castellina perché oggi qui con noi che te tra un po'così e tra poco sentirete
Racconto prima di dare la parola a ai nostri ospiti cominciando dal nostro ospite nel vero senso della parola c'era Giuseppe Di Cristofaro al presidente al Senato l'esatta De Cristofaro che ci gentilmente ci ospita una cosa che mi ha detto
O uno dei nostri collaboratori uno tra i più bravi mi ha detto nel dire che gli era piaciuto l'inserto è molto bello Cia però un grande difetto perché mi sono andato così a rileggere
Tutti pezzi di Luigi io ho deciso che non scriverò più
è un po'questi rischi ed effetti
Va bene quindi cominciamo dando la parola
Allora grazie io naturalmente voglio innanzitutto ringraziare del manifesto il suo direttore Andrea Fabozzi per aver voluto organizzare qui al Senato la presentazione di questo inserto che il giornale ha dedicato al suo fondatore Luigi Pintor in occasione del centenario della nascita penso di poter dire che c'è stata
Così offerta un'occasione davvero preziosa per ricordare assieme naturalmente
A tutti gli altri ospiti che ovviamente ringrazio per la loro presenza una figura che è stata io credo importantissima non solo per il giornalismo politico
Ma per l'intera sinistra italiana della quale come naturalmente sappiamo bene tutti stato al tempo stesso appassionato protagonista e rigoroso fustigatore ora naturalmente quando Andrea Fabozzi quando il direttore Fabozzi ha cercato alcuni mesi fa
Per dirmi di questo convegno e per cercare per l'appunto questa bella sala che oggi ci ospita non potevamo sapere né io né lui credo che abbia fatto molto bene Andrea ricordarlo in apertura
Che questa data sarebbe coincisa con la straordinaria giornata di mobilitazione che sta attraversando che sta effettivamente bloccando il nostro paese in queste oppure io credo naturalmente è forse presto per dirlo ma che abbia ragione era vicedirettrice del manifesto dello scritto recentemente forse siamo davvero in presenza di un nuovo grande movimento globale
Che probabilmente come ha detto lei correttamente abbiamo fatto fatica a percepire nella sua portata e che in ogni caso mi sembra davvero il contesto migliore diciamo così per ricordare oggi Luigi Pintor le Pen tornerai voleva essere una figura scomoda
A differenza di molti altri intellettuali comunisti della sua generazione credo di poter dire che non abbia mai interpretato la sua missione
Come un sostegno fedele acritico il contrario cioè di un megafono di una cinghia di trasmissione
Delle decisioni dei vertici nazionali o internazionali che fossero
Che riteneva invece che il suo dovere fosse certamente combattere denunciare le manovre del fronte avversario ma anche essere coscienza critica ed impietosa diciamo così della propria parte politica e questo lo rendeva sicuramente scomodo per i gruppi dirigenti ma gli permetteva però anche di interpretare i sentimenti le richieste e le insoddisfazioni
Del suo popolo il popolo della sinistra fasi storiche molto diverse tra loro e rivolgendo sì a generazioni altrettanto diverse per la generazione politica alla quale appartengo io alla quale ho appartenuto io Luigi Pintor e il manifesto con Luigi Pintor hanno significato moltissimo
Uno slogan che mi è molto caro perché accompagnato il grande movimento alter mondiali sta a cavallo del millennio
E anche probabilmente la fase più feconda più Fertile del partito in cui militava all'epoca che era Rifondazione comunista diceva come voi certamente ricorderete
Un altro mondo è possibile era il grande movimento Walter mondiali di stare a cavallo della fine del Novecento dell'inizio degli anni due mila
Ecco io credo che Luigi Pintor con i suoi articoli con i suoi libri ma in realtà con la sua stessa biografia
C'è avesse indicato da sempre proprio questo cioè che era possibile un altro modo di fare giornalismo che era possibile un altro modo di fare politica e che era possibile anche un altro modo di essere comunisti
In quegli anni il potere Siryn salvava ovunque adoperando una formula che gli anglosassoni avevano riassunto in un acronimo non c'è alternativa Luigi Pintor invece ci aveva già dimostrato il contrario ci aveva insegnato che l'alternativa era possibile praticabile ci aveva abituati asburgico sbugiardato il potente e io penso che da questo punto di vista la sua lezione davvero e attualissima sappiamo tutti che Pintor era un grandissimo giornalista Berlinguer lo considerava
Il migliore del suo tempo e probabilmente aveva ragione ma credo sia giusto chiedersi cosa vuol dire essere un grande giornalista ora Pintor scriveva benissimo fosse meglio di chiunque altro Andrea ricordato i suoi risplende di editoriali che noi ragazzini leggevamo avidamente
Ma probabilmente questo non basta per essere un grande giornalista grande giornalista politico almeno io credo non è quello che si limita semplicemente a raccontare la realtà magari con uno stile magistrale
è quello che della realtà alza coglierei sardi svelare l'essenza nascosta
E così facendo sa anche insegnare i suoi elettori a osservare le cose con uno sguardo diverso uno sguardo capace di cogliere l'essenziale
Di cogliere le dinamiche mascherate gli interessi tenuti nascosti ecco io credo che nessuno è stato più attento all'essenziale di Luigi Pintor la frase famosa quella secondo la quale dipingere è l'arte di svuotare una tela
Credo che calzi come un guanto al suo modo di scrivere e non è nemmeno semplicemente una questione di stile lo stesso metodo
Pintor lo adoperava per decodificare la politica ed era questa sua cifra diversa
Da quella i tutti gli altri però pure ottimi giornalisti che probabilmente ci insegnava a leggere e a capire la realtà
Luigi Pintor restato immerso della politica per tutta la vita è stato partigiano militante comunista militante del Partito comunista italiano redattore politico e poi col direttore di un giornale di partito d'unità che vendeva allora milioni di copie ha fondato e guidato per decenni un altro giornale che nelle sue intenzioni era una forma originale della politica e che probabilmente contro ogni previsione ancora oggi dopo cinquant'anni passati rappresenta una delle più autorevoli voci della sinistra in questo Paese
è stato dirigente di partito parlamentare ma nella sua bellissima Autobiografia che io avessi quando ero per l'appunto molto giovane serba a Botticelli molto chiaramente di essere stato sempre attento nel contatto continuo con il mondo politico
A preservare quella diversità che molti nell'ansia di cancellare la specificità dell'esperienza politica comunista hanno poi indicato come una specie di peccato originale
La diversità che Pintor custodiva che difendeva gelosamente
Era proprio quella che si separa la politica come rappresentanza cosciente degli interessi dei più deboli
Dalla politica come mera professione quella che spesso perde di vista la sua stessa ragione d'essere e diventa un mestiere fine a se stesso Pintor era consapevole di quanto chiunque faccia politica o la segua come giornalista per professione
Rischi effettivamente di perdersi dentro quella palude
E per questo considerava un obbligo il ricordare a se stesso la distanza che separava e doveva continuare a separare da chi per l'appunto si limitava a vivere in un altro modo
La politica quanto quella raccomandazione fosse fondata l'abbiamo poi scoperto
Nel corso del tempo nel corso degli ultimi anni forse ormai negli ultimi decenni
Ma quello io penso che non dobbiamo dimenticare neppure in tempi così difficili come quelli che vediamo e che esiste che può essere praticato effettivamente un altro modo di intendere la politica
Pentola è stato un comunista orgoglioso di esserlo lo è rimasto fino all'ultimo ma il suo comunismo come naturalmente sapete meglio di me non aveva nulla di dottrinario quando si oppose alla trasformazione del PCI in PDS
Una battaglia peraltro nella quale nonostante la differenza generazionale ci siamo trovati fianco a fianco
Non lo fece per difendere un modello di partito asfittico autoritario verticistico quel modello di partito anzi lo aveva denunciato lo ha sfidato a viso aperto e proprio per questo come immagino sentiremo da Luciana Castellina nel mille novecentosessantanove era stato pagato da Tocci con gli altri redattori della rivista il manifesto si oppose poi svolta della Bolognina
E si oppose perché sapeva probabilmente che a essere messi in discussione non era o gli errori
Ma erano le ragioni fondanti non le degenerazioni male radici sane ecco probabilmente temeva che i rami secchi sarebbero rimasti tutti sarebbero invece stati tagliati quelli che bisognava difendere a spada tratta la difesa strenua della giustizia sociale della pace dei diritti dei più deboli se oggi ci troviamo in una situazione come quella che vediamo tutti i giorni con una destra arrogante rapace al governo dell'Italia di molti Paesi dell'Europa addirittura del mondo probabilmente è proprio perché quella profezia si è rivelata esatta ecco allora
Finisco dire che in questo difficilissimo momento avremmo davvero bisogno della sua lucidità
Suona inevitabilmente come retorico diciamo così ma qualche volta ti luoghi comuni della retorica dicono la verità come in questo caso io credo appunto abbiamo a disposizione quello sguardo attento all'essenza delle cose al quale la sua lezione CIA addestrato ecco io penso che questo sia davvero più che mai il momento di riscoprirlo e tornare ad usarlo grazie grazie a tutti grazie naturalmente a aveva organizzato
Grazie mille grazie
Grazie Giuseppe
è grazie anche non l'ho detto prima devo farlo adesso a a tutte voi tutti voi vedo in sala ci sono tante persone che con Luigi hanno lavorato il giornale che hanno condiviso
Assai più di me
Che villa anni di lavoro e di affetto con con Luigi ne cito due si è perché soltanto tra voi perché sono due autori di questo inserto se quindi grazie mille alla professoressa Calabritto qui è lei ha ha scritto un un intervento in questo inserto molto per lei è la biografa di già inventore ha scritto una biografia
Per UTET
Densissima di
Del fratello del fratello grande Luigi che che che come sapete tutti morì andando a unirsi ai partigiani saltando su una mina
Il Molise di lasciando a Luigi un'ultima lettera che tanto ha pesato nella vita di Luigi e grazie a Giorgio Frasca Polara
è stato ancora un maestro di tanti noi cronisti parlamentari che ha scritto in questo supplemento
Un pezzo molto molto bello ed è un delizioso pezzo che racconta del Comitato centrale del PC quello che decise la radiazione nel sessantanove Giorgio era resoconti sta di quel comitato centrale
E quindi ne fa ne fa un racconto molto gustoso
Noi abbiamo scritto in questo nella prima pagina di questo supplemento
Cento anni di Luigi partigiano comunista scrittore e soprattutto giornalista ha immaginato il manifesto prima di fondare lo dirigerlo e lasciarli per sempre la sua impronta ecco la immaginato prima
Prima voi sapete che la rivista
Del manifesto nata nel sessantanove quindi due anni prima del quotidiano ma ancora prima c'è un episodio che viene raccontato in questo supplemento Luigi giallo immaginava in quella fase la molto era condiviso con Luciana Castellina che era con lui e che oggi è con noi e che scrive il primo intervento di questo supplemento che ringraziamo per essere con noi le do la parola subito Luciana
Ma io penso che sia allo Stato una bella idea avere promosso così tante occasioni di commemorazione
Di compagni che sono stati cari che ci son stati cariche ci sono pari ma perché soprattutto hanno avuto un ruolo decisivo nei momenti apicali della nostra stessa storia
Tra l'altro e curioso sembra che tutti siano morti emblematiche nella stessa data ci avete fatto caso Ingrao sempre il pittore Reichlin Elena
E così via
E però io debbo dire però
Ho qualche perplessità su come queste come le relazioni sono state impostate
Perché non sempre o perlomeno non abbastanza si è dato spazio al contesto politico in cui hanno operato
Sulle sue caratteristiche e dunque sul senso che ha avuto la loro rispettivo ai specifica funzione
Tutto solo certo giusto sulla loro personalità sulla loro individualità personalità e la loro qualità indiscussa naturalmente
Ma poiché io penso che la maggiore utilità di questa commemorazioni
Non è il solo di ricordare compagni eccezionali ma di fare capire quali sono state le scelte operate in quale frangente contro chi è cosa
Si sono battuti insomma la storia nostra di quando e come hanno operato
Nel caso di Luigi evidente è una storia che è cominciata nel quarantaquattro e quel quarantadue di inizio del quarantaquattro
Forse quello più conosciuto perché legato alla Resistenza è più difficile pensare però tutte tante cose che sono successe dopo
Ecco perché credo che il primo obiettivo dovrebbe essere quello di rendere partecipi più giovani di un pezzo di storia che non hanno potuto vivere e va nella quale riflettere anche oggi sarebbe sarebbe essenziale
Oltre
I sessantanove perché anche il manifesto non è nato nel sessantanove
è una storia che nel sessantanove non avrebbe potuto accadere se non ci fossero stati tutti gli anni sessanta egli fine degli anni cinquanta in cui quella rottura del Manifesto sia operata ed è nato la storia del Manifesto
E soprattutto vogliamo dirlo una storia non ci sarebbe stato se non ci fosse stato una cosa che adesso non so perché non si rovina limiterà il ritmo perché ignora o non è stato solo Ingrao è stato l'India ISMU che ha avuto una funzione collettivo molto importante
E così badate è successo anche per il ricco Berlinguer tante cose su Enrico Berlinguer come persona ma poi sul merito che quello che ha fatto delle scelte anche durissime che ha fatto del tutto contrari alla maggioranza del partito che l'aveva messo in minoranza nostre guardati tutti bene di dire una parola
Ecco io credo che questo non debba avvenire per Luigi che dobbiamo ancora insistere per questo che io ho deciso
Di ricordare qui Luigi Pintor partendo da un pur breve riassunto della sua storia politica che certo non si esaurisce nel fare bene il giornalista
Il regista che era fratello di jaime e che è stato un valoroso tappa per un pelo rimasto vivo dopo essere stato condannato a morte dai nazisti nella famosa pensione Iaccarino
Io ho avuto il privilegio di conoscerlo da allora perché facevo il ginnasio nella storia e nella scuola in cui li faceva
Il
Liceo e quindi ho potuto parzialmente almeno conoscere già dall'ora in immediatamente la più sbalorditiva azione partigiana che Luigi fece peraltro insieme al mio ex marito Alfredo Reichlin fanno andarono
Rientrarono a scuola
Dopo esser rimasto affatto la maturità non appena usciti a come dire a luglio e a gennaio si presentano
E vengono salutati con cordialità del portiere Paolo Fini siamo Cabello siete tornati a farci una visita quali salgono una scala
Vanno su la stanza del Presidente amante che era fiero di aver dai due figli di Mussolini che da Milano in quella scuola
E quando entrati chiudono la porta tirano fuori tutte e due la pistola e gli dicono bene sedie tutto qui un cappello di quello che dico qualcuno degli studenti che risponde all'appello di una protesta ai per la morte di guardarsi Fujitsu Bazzato dei fascisti noi torneremo e la pistola nausea
Ho chiuso la porta dello spread e fu così spaventato lo chiamò nessuno tornarono giuro ancora salutati affettuosamente dall'uscente Paolo
E questo per dirvi che questa cosa averlo conosciute in quella vicenda e quelle di ieri si è alzato la cosa più importante
E poi vedete soddisfatti all'unità presi all'unità giovanissimi
Anche questa è una cosa curiosa perché badate entrarono unità praticamente feroce ritorno neanche vent'anni elemento allora rapidamente adesso pensa Luigi e Alfredo che erano stati compagni di banco polemici per tutto il tempo
Ecco questo già vedete un motivo d'una bella riflessione perché che cosa significa quelli diverso quella così rapida carriera giornalistica diciamo nell'unità segna una cosa un importo scones con un aspetto di Togliatti
Che su quell'oggi percosse riflette parte di bel Susa già quasi più Pietro gli atti che cosa diavolo abbia fatto ma lo facciamo per eccetera Togliatti ha fatto una cosa straordinaria e Luigi è uno degli esempi di questa storia e cioè quando è arrivato
A
Falerno nel mille novecento quarantaquattro febbraio del quarantaquattro tornado bevendo da da vostra e c'era già stata la liberazione giù del sud e capisce si guarda intorno e capisce che se lascia il dopo Partito Comunista che deve costruire le mani dei vecchi compagni eroici che erano state in galera che erano stati in esilio eccetera il disastro perché sono completamente estranei
A quello che è successo nei vent'anni precedenti perché meno il fascismo è durato vent'anni non dieci come in molti altri posti soltanto
E allora fa un'operazione coraggiosissimo scabrosa alghe per la quale è stato criticato e cioè ha fatto una prelazione coraggiosa perché appeso i giovani che erano diventati antico comunisti soltanto quarantaquattro quarantatré quarantaquattro e gli ha dato la responsabilità del partito e poi del giornale
E quel giornale diciamo e non sarebbe stato così se non fossero stato fatto quasi subito da chi aveva vissuto l'esperienza di tutti quegli anni
E questo credo che una riflessione su questa caratteristica di Togliatti che in quella che poi ha fatto sì che ci fosse un partito così particolare come è stato il Partito Comunista lo si sarebbe capito
La l'unità fu un giornale anomalo infatti come sapete era difficile colto e allo stesso tempo però molto popolare tant'è vero
Che un'intera generazione di comunisti sono di tutti alfabetizzati leggendo nelle sezioni questo giornale
E credo che ecco questa è una delle caratteristiche diciamo che ha fatto speciale questo partito che Togliatti non a caso chiamava che diceva che era una giraffa
E diceva che era una giraffa perché la giraffa e quell'arrivare così a dopo no come il collo lungo lungo le zampe così lungo lungo che non esiste d'altra parte e lo diceva per dire che il PC è curata o USA esperto ai partiti comunisti in generale e ci teneva questa specificità che è stata io credo unica storicamente molto importante
Luigi è uno di quei è il nella sua vita e la sua amica chi racconta un pezzo di storia e così importante
E allora come è capitato poiché si è arrivato nel mille novecentosessantasei a essere parte importanti del famoso il rarissimo che non è una corrente è un'area volare anche abbastanza Waffen
Che raccoglieva morte adesione un bel pezzo del del della CGIL
Penso cretini per esempio insomma è stato una cosa importante non è stato mai una corrente nessuno di noi si sarebbe azzardato Ventura pensarla una corrente perché eravamo tutti
Cura molto impegnati del rigidità del partito
Ecco
E perché qualche cosa è successo in quel momento e ecco io credo che
è bene fare capire quali è stata la natura del conflitto all'interno del partito comunista che ha prodotto lo scontro all'interno del partito comunista e dunque il manifesto
Perché manifesta è nato da questo scontro che è stato uno scontro importante e profondo
E che ha coinvolto tante parti del del partito estratto badate
Come dire
I e questo e poi è stata Sardelli gravissimo è stato una diversa analisi di quello che succedeva in quella strada fase storica e c'è c'è una parte del partito il più anziano Amendola Alicata
Napolitano
Che ancora pensavano Album italiano arretrata che ancora doveva modernizzarsi diventare normale come gli altri Paesi europei
E lì Grace mo'famoso in Grey's che diceva che ormai invece col boom economico che si era sviluppato già dagli anni cinquanta l'Italia era ormai segnata in modo caratterizzante decisivo da tutte le caratteristiche invece moderno capitalismo e tutto quello che questo significava che certo non si poteva non si doveva pensare che quell'orizzonte di modernizzazione fatto del capitalismo potesse essere un passo avanti ma che anzi portava
Nuove oppressioni e questo fu una delle cose che capiti sessantotto perché il Sessantotto debbo dire
Che fu si dice è stato ricordato nel suo cinquantesimo anniversario nel modo
Parlo delle celebrazioni ufficiali nel modo più ridicolo come sei stato fosse stato un movimento che erano sesso droga e rock'n'roll
E cioè il movimento anche autoritario se la pigliava con il Papa o come il professore troppo rigida e troppo severi
Vento sessantotto fu grande moto di alternativa che nasceva proprio dalla compresa considerazione del capire che quella modernizzazione di prezzi non dava la libertà reale e vera ma che quella cadeva
Fu era sì aveva la sua radice nella rapporti sociali di produzione tutti si sono scordati per esempio che le manifestazioni del sessantotto c'avevano i cartelli con tre M
Uno era Marx e va be'già diceva qualche cosa
L'altro cartello era ma otto sette uno ma era nozze tu perché mozze Tonga aveva detto spariamo sul comitato
Sul sul gruppo dirigente dizionari partito
E e quello dei ma ho che piaceva
E il terzo era Marcus Mancuso che diceva la libertà
A le sue radici nei rapporti sociali di produzione cioè da una fabbrica e questa la ragione per cui il Sessantotto
Immediatamente la prima cosa che fanno gli studenti e di andare a cercare la fabbrica più vicina al liceo con l'università che c'era scoprire il Pollino il valore e l'importanza della nella classe operaia
Ecco questo è stato il come dire
Di il il
La questione della modernizzazione della premialità e lo si può star da questo derivavano naturalmente delle diverse strategie
Se questo ripeto è vero che l'Italia era già una curva un paese in cui erano diventate apri le più rilevanti le contraddizioni del voteranno capitalismo che aveva nella fabbrica in quel momento il suo punto del Polo sede essenziale
Beh bisognava anche cambiare la strategia non sempre solo il Parlamento come sede dico il conflitto e di conquista e di diritti ma la fabbrica come un posto dove si poteva direttamente conquistare dei poteri diretti che incidevano sul bordo e specifico della produzione
Questo è stato il valore diciamo del sessantotto e questo toccava come dire l'uomo si disse era in qualche modo interpretarlo cosa che fu fatta in modi molto diversi e questa è un'altra grande battaglia importantissima che si è fatta
Quando voi come manifesto buttati fuori siamo arrivati diciamo il contatto con il sessantotto prima c'è stata l'epurazione
Sessantasei congresso favoloso del Partito comunista in cui dirà dice dovrei direi una bugia se dicessi che va avete convinto alla relazione ufficiale che c'era stata
E poi tutto il gruppo che poi è stato manifesto ma non solo fu epurato dal mandato via da Botteghe Oscure Luigi andò in Sardegna quegli anni furono essenziali e non è un caso che Cagliari sia diventata una delle capitali del manifesto perché qui tutti in quegli anni in cui Luigi è stato lì
Sì è stato un lavoro profondo pur essendo dice il segretario regionale delle del del parto dei pc
Che ha poi prodotto tante cose come una recita peraltro in cui argomento dell'epurazione della nostra radiazione ci fu una risposta forte come bene dallo
E come Napoli eccome
Queste sono le città principali direi
Ebbene ecco tutto questo io credo che appunto di disobbedienza è vero il contatto ed quel punto momento badate quegli anni della Sardegna sono state anche importi importanti
Perché manifesto non sarebbe quello che oggi si è il cibo non ci fosse stata una elaborazione anche teorica di grande importanza
Gli analisti della Società dei caratteri nuovi est e strutturali della crisi con tutto quello che questo significava il rapporto al bordello del compromesso socialdemocratico e così via
E molta di quella deliberazione scrittura fu fatta a Sant'Elia e cioè nella casa dove Luigi mandato gli auguri appurato il mandato in via Sardegna a Calieri aveva arriva e perché io non ricordo bene quanti di noi siamo andati in luce in particolare c'era più vacanze di tutte perché era andato direttamente via dal partito
In cui il quella fase non e quindi in un epurato perché se n'era andata andava a Sant'Elia per preparare le basi anche pioli che di quello che è stato manifesta
Queste storie del Manifesto e storie di quindici perché est Luigi è stato uno dei protagonisti essenziali di questa preparazione che credo dovremmo potere potere
Socializzare la voglio fare più prove per non dico tutti
Contrasti nel Manifesto ce ne sono stati molti
Ma badate non sono stati contrasti perché uno voleva poter emettere una targhetta sul sul manifesto
Ecco nel nome d'un po'oppure no questo lo fece effettivamente Vittorio Foa con anche qualche ragione perché quando ci fu l'indicazione
Voleva che apparisse di c'era un atto che quello Barbera più dalle frazioni priva Mario manifesto del Polo Vincenzo sicuramente te lo ricordi
Eccede il Fulham fece pressioni perché voleva che ci fosse scritto organo del prete dunque e tutte queste cose
Comunque non fu mai questa la ragione del contendere regione del contendere fu tutta di valutazione politica di come era necessario a partire da un certo punto
E puntare mai a una scissione del Partito comunista ma invece il contrario ci chiamavamo partito
Provvisorio il nostro obiettivo eh poterci sciogliere perché vorrebbe dire che a quel punto siamo riusciti ad ed rientrare nel nel mezzo del movimento comunista cambiato di che ha cambiato estratti strategia e su questo non c'è mai stato politica e contrasto c'è stato contrasto soltanto più tardi dopo la fine degli anni Settanta
Ma manco Luigi cioè sull'altra cosa significativa con Rossana sì cessati Gobetti di contrasto politico più zero perché possano era molto diffidente nei confronti del epici
E invece e qui c'è un passaggio
Passaggio politico molto importante che la seconda fase di Berlinguer perché succede qualche cosa questa che è stata incoronata diciamo dal Pd il racconto in Ticino avviene fatto delle di di bilico Berlinguer
B come lingua quando c'è il il terremoto del dell'Irpinia e viene fuori lo scandalo pauroso della Democrazia Cristiana capisce che luce
Chicchi criteri compromesso storico Ron assenza
E fa una cosa di nuovo coraggioso riunisce in quella che fu chiamata la seconda Salerno perché la riunione si fa Salerno perché era vicino all'Irpinia ma era quella dove Togliatti arrivando aveva cambiato tutto elusive scena
Ad una riunione della direzione del partito il eccezionale straordinaria Salerno e dice basta compromesso storico dobbiamo fare l'alternativo
E cominciamo da Farsetti sabato al settantanove fin quando è morto in cui Enrico Berlinguer fa delle mosse di una radicalità che nessuno conosce perché non sono mai vi state ripubblicate venute fuori eccetera molto radicali ma critica la democrazia liberale corrente profondissima
Una prefettura alle questioni ecologiche una battaglia campale contro l'idea che i comunisti quel ricordata e cioè i comunisti sono diversi o comunisti so come gli altri
E qui c'è il ricordo ci temeva giustamente a dire no comunisti sono diversi consorzi fatto uguale festeggiamo e siamo uguali agli altri si divide pensiamo al Partito Democratico a verità
Tutto questo nasce e quindi si apra una discussione che ti porta a dire va be'che cosa significa per voi manifesto questa cosa e lì inizia una fase su quale un contrasto c'è stato ma ripeto no con Luigi peraltro e che si viene attraverso tantissime discussione di grande interesse similari
A Bellaria documenti
Di grande importanza perché sono stati quelli che ci fanno capire tutti quegli almeno
E che comunque erano quelli che dicevano che bisogna avere un nuovo entrato in una fase diversa in cui con Berlinguer si con il Partito comunista invia tant'è vero che nelle elezioni dell'ottantatré
Noi pensiamo che sia sbagliato andare alle elezioni da soli
Perché nel momento in cui il centro razzismo dilagante
Fare una battaglia che in qualche modo obbligatoriamente se è una lista diversa la devi fare contro il PCC ha sbagliato e Berlinguer si accorge di questo e fatte una proposta dunque al nuovo dopo il fuoco non c'era più eccetera pure avevamo già a quel punto Bistanti bis fuori dal Giordano da dal Manifesto per delle ragioni vivo ancora devo
Spiegare bene
Perché fu allontanata ricche io dal bel manifesto e e che quello prediletto lady partecipare alle elezioni nelle liste del Partito comunista ma non come indipendenti di sinistra Covi la sigla di partito DOP e questo dava l'altro veto significato totalmente diverso a questa a questa presenza Luciana scusami diciamo ecco su questo ma questa cosa qua
Però badate è la stessa che ha fatto Luigi perché Luigi questa cosa con Berlinguer è andata avanti liberismo era venuto al nostro congresso ci ha chiesto
Di rientrare nel partito in una fase in cui per l'appunto era stato messo in minoranza pensava che questa avrebbe potuto come dire ridare vitalità
E questa cosa e spesso coincide col momento di cui Luigi
Fa lo stesso ragionamento fa lo stesso giudizio e diventa e accetta la candidatura nelle liste del Partito comunista quando Berlinguer era già morto ma stavano sostanzialmente sciogliendo i tardi
Io vorrei vedete che tutta questa storia che la storia di una cosa
Di una storia complessa che è la storia del Manifesto fosse conosciuta fosse l'inizio ci fosse una di discussione eccetera da questo non solo per il giornale e che il giornale nasce da tappeto il suo appeal cosa più importante è il momento di elefante dice
Perché il momento è venuto di un'iniziativa generale unificante capace di rilanciare unità e continuità di orientamento ai quadri militanti già impegnati con noi
Il quotidiano è la risposta naturale in una fase di crescita un modo di assumere un impegno e soltanto è difficile ecco io vorrei che questa storia complessa in cui tutti lo sono stati d'accordo eccetera eccetera
Fosse mi piacerebbe che ci fossero voi tutti la conoscete meglio questa storia perché siete quasi tutti i più adulti ma mi piacerebbe che si facesse il questa una domanda che il richiesta che ti faccio Andrea che si facesse qualche domenica in cui non si esce il giornale
Una di una
Discussione con i nostri giovani redattori a cui credo farebbe molto bene raccogliere l'idea che il giornale anche Ciampi militanti mi concreti nella società
E che quindi tu lavori per dare questo orientamento e non soltanto per fare un giornale ecco perché tutti fossero in qualche modo come dire participi di questa storia che la storia di Luigi la parte più importante della storia di Luigi e io spero che si riuscirà fa a farlo e d'accesso si potrebbero dire tante cose non già parlato moltissimo spero che mi perdoni anche perché l'ho fatto
Però io sono stata troppo dentro tutta questa storia ormai da quarantaquattro l'appunto
Grazie grazie tantissimo Luciana e siamo con
Con Luciana siamo stati punto sabato Lello ricordava a Cagliari a presentare naturalmente abbiamo cominciato da Cagliari
Non poteva che essere così a presentare questo supplemento alla presentazione
è intervenuto il sindaco della città Massimo Zedda
Che ha in quell'occasione ha annunciato che Calieri dedicherà una strada uno una piazza quello che sarà un giardino a a Luigi Pintor che nato a Cagliari che farlo a Cagliari
Fino a quindici anni e poi è stato a Roma ecco Roma c'è romana già una strada dedicata Pintor
Sulla gli fu dedicata una strada che sta all'interno di villa Ada
Era Veltroni sindaco all'epoca mi ricordo pochi anni dopo che era morto Luigi forse l'anno dopo era morto Luigi
Noi abbiamo grande gratitudine per aver qui con noi Massignano Smeriglio che è assessore alla cultura del Comune di Roma quindi Massimiano la strada c'è già
Qualcosa ci dovremmo ancora inventare le ricordare Luigi
Diamo
Sì
Intanto grazie questa era un pezzo di Beato stazione dove rispondemmo la risposta già attrice ovviamente non sarà la strada non sarà una borsa o più borse di studio giovani giornalisti vogliono crescere dentro questo tipo di esempio di una militanza giornalistica non non conforme non ferma non
Diciamo attenta tutto quello che ci circonda quindi lavoreremo su questo insieme manifesto ci farà una proposta e non saremo ben lieti di
Di accettare
Così come sono contento di questo regalo ci avete fatto perché è veramente non strumento prezioso
In tempi molto complicati e anche lo sforzo che sta facendo
Il manifesto sia diciamo così le edicole ossia diciamo alla vigilia di questa festa che sarà un momento di discussione
Nazionale e internazionale davvero molto importante per la sinistra del nostro nel nostro Paese io non ho avuto il piacere di conoscere Pintor
Come tanti sono cresciuto leggendo il Manifesto e quindi i suoi cioè editoriali le sue
Botte che arrivavano il che colpivano cosa che colpiva di più però ecco Andrea ricordato
Il quell'editoriale del settantadue sulla Palestina su Israele non lo leggerò ma c'è anche una parte che riguarda le ragioni di fondo di Israele di come venivano messe già nel settantadue
In discussione da questa ricerca tutta questa paura ancestrale da una memoria devastata leggo le sue le sue parole quello che colpiva di più
Leggendo era questo
Sanno un po'una frase un po'abusata questo sanguinare a tempo pieno cioè una curiosità perenne la voglia di combattimento quindi la dimensione emozionale ecco su questo diciamo come dirigente
Comunista che veniva da quella stagione diciamo è un po'un'eccezione no
I comunisti non hanno avuto granchi a che fare con la dimensione emotiva
Lo dico oggi perché è uno dei i fondamentali del tempo presente
E cioè come noi proviamo a indagare il tempo presente e tuttavia cerchiamo di capire quali linguaggi quale dimensione
Relazionale come ricostruire processi di comunità nel nostro paese qui è dura dentro questa tragedia in corso perché è vero che oggi è una giornata straordinaria in questo momento
Le manifestazioni sono tante sia bloccata tangenziale è pur vero che e Abel norme quello che stiamo vivendo non cita il prezzo siamo contenti delle manifestazioni siamo senza fiato
Siamo senza prospettiva poi chiuderò sulla prospettiva una frase molto efficace agli di Luigi cioè su su come stare dentro questo passaggio storico che stiamo attraversando ancora in queste ore quello che su
Esso ieri negli Stati Uniti dice che sembra un manuale per
Diciamo processi verticali autoritari applicato come alla mano diciamo la costruzione del capro espiatorio il programma mediatico cioè tutto quello che sta accadendo noi di fronte a questo resistiamo e facciamo bene e tuttavia siamo piuttosto muti
E non bastano lei dinamiche l'autorappresentazione
Che diciamo Unione mette in campo che rivedo lodevole ma che non ci permette ancora di capire quello che sta accadendo su questo Pintor tra disincanto irrigue Dezza
L'esilio subito quello cercato e e comunque sempre a dimensione dell'io collettivo
Che è un'altra piccola lezione in un tempo di
Individualismi esacerbare anti no c'è questa dimensione di esprimersi di avere una soggettività forte dentro una dimensione collettiva che magari per quel tempo era normale oggi una delle lezioni che abbiamo disperso in qualche modo così come l'assoluta curiosità anche di discutere
Da punti di vista e diverse penso appunto a
All'interlocuzione quei movimenti col movimento studentesco col sessantotto con la approssimarsi a a nuove categorie hanno le parole penso all'autogestione alla liberazione anche del degli esseri umani
Dei corpi degli uomini delle donne
E quindi il Sessantotto inteso da Pintor anche con un linguaggio nuovo penso a rapporto incontro-scontro con l'Opéra Isma'contro Monti cioè mettere in campo un una tela su cui provare a tessere no un piano per la liberazione individuale e collettiva così come quella che lui definiva l'ombra guida cioè l'ombra di Giaglione che comunque l'ha accompagnato per tutta la vita fino appunto alla fatto di poi più la
Punto si è anche espresso con dei romanzi piuttosto importanti bellissime
Profondissime anche dal punto di vista biografico
A me convince piace questa lezione perché si capisce che cosa significa prender partito
Si capisce cosa significa avere la battuta immediata versare sul contrasto politico e contestualmente dedicarsi ai pensieri lunghi
Mi piace moltissimo la cosa gli avete ripubblicato di Rossana Rossanda sulla far durare le cose no
Gli aggiungerei farle durare da vivente
Che non è banale cioè di come dare futuro
A e quindi mettere in campo anche una capacità di rigenerazione continua nella continuità di di un lavoro ecco io
Mi fermo qua non voglio farla lunga perché non è questo il momento voglio solo chiudere con una però vi risparmio quella forse all'ultimo editoriale che inizia la sinistra italiana che conosciamo è morta che diciamo ha sempre diciamo di una certa attualità
E e invece quello sulla prospettiva che invece
è meglio funziona di più e cioè tutti i posti sono uguali se manca la prospettiva se andassi in un luogo solitario
Lo vorrei affollato se fosse affollato lo vorrei solitario se freddo lo vorrei caldo e viceversa tutti i posti sono uguali e contrari se manca la prospettiva
Grazie mille nello speciale ricordiamo Luigi non solo come giornalista ma anche come il grande scrittore italiano che è stato per questi quattro liberi di
Che sono stati spesso citati lo possiamo fare anche grazie al contributo
Del professor Franco Contorbia che qui alla mia sinistra e che però per introdurlo per presentare questa parte io lascio il posto Roberto Andreotti che un uno dei curatori del nel nostro alias della domenica al nostro il sesto culturale che dialogherà con lui
Buona sera anche da parte mia
Quando abbiamo cominciato a quando il direttore
Molto per tempo questa volta ha ci ha convocato per cominciare a pensare
Questo
Questa iniziativa questo supplemento
E avvenuto presto a galla un
Un desiderio cioè che potesse farne parte
Il più autorevole diciamo uso questa espressione senza chiedere il permesso e poi vediamo se gli attaglia il più autorevole storico del giornalismo in circolazione
Curato Franco Contorbia che è stato professore
Di varie discipline ma sostanzialmente riassumibili come
Credo Storia della letteratura italiana contemporanea
Che tra il due mila sette e il due mila nove
Ha curato quattro Meridiani
Meridiano è diciamo il classico
L'equivalente un po'dalla Pléiade italiana dedicati al giornalismo italiano
E in uno di questi Meridiani cioè quello che va dal sessantotto al due mila uno e antologie esatto anche Luigi finto per cui diciamo in questo lato del tavolo
Cioè la letteratura e io chiederei subito
A Contorbia
Se si ricorda essendo passato qualche anno
Con quali criteri scelse i pezzi di Pintor
Perché come dice lui stesso nell'articolo che leggerete nel supplemento Pintor non ha avuto l'ossessione né dell'autobiografia come tanti colleghi
Che hanno sistemato se stessi e si sono questo lo dico io monumentali tratti ancora in vita
Ne ha avuto
Un particolare controllo sulla sua sterminata produzione
Infatti si dice diciamo tra di noi ha scritto dei libretti ha scritto libri asciutti
Baresi
E quindi la domanda è
Caro Contorbia quando ti sei imbattuto
Nella tua officina dei Meridiani in Pintor hai scelto unti un un breve corsivo si chiamavano così del settantaquattro che si chiamava un tranquillo week-end
Immagino essendo del settantaquattro che alludesse
Al film del settantadue
Un tranquillo weekend di paura nella sua traduzione italiana
E poi il secondo brano che hai scelto il secondo articolo invece è morto il vecchio pare
Sì bisogno per prenderlo da lontano che la cosa non è probabilmente di grandissimo interesse I Meridiani non lo sono stati costruiti con il criterio di puro
Antologia di elettori queste Progetto iniziale ma che poi ha preso forma in modo diverso ma hanno avuto l'ambizione o comunque hanno cercato di obbedire al disegno di restituire cento quarant'anni di storia italiana e non italiana
Dalla
Spedizione dei Mille l'attentato alle Torri gemelle in una dialettica che tenesse conto sia della dimensione autoriale ossia del rilievo dei fatti
Da questo punto di vista ad essere penalizzati sono stati principalmente i commentatori politici
E ad essere premiati sono stati principalmente dei reporter mi è stato anche rimproverato
Una scelta che difendo tranquillamente quindici e diciassette anni di distanza con le stesse argomentazioni di allora il rilievo per allora straordinario credo do tutto puramente e semplicemente dato al lavoro di Bernardo Valli nel lungo arco temporale che va dal mille novecentocinquantasei al due mila e uno
Ciò premesso cioè premesso che lo spazio dei reporter lo spazio dei narratori di cose viste i risultati di stato maggiore rispetto a quello dei commentatori
Potrei dire che i due testi di pentole scelti
Sarebbero potuti essere scambiati con almeno altri cinquanta che Pintor ci ha lasciato
Perché ed è qui direi la differenza specifica del lavoro del lavoro dipinto nessuno come lui ha messo al servizio del commento politico quotidiano c'è anche ironizzato e anche autorizzato su questa disposizione che l'ha portato
A scrivere dice dodici mila fogli di calendario
Ma nessun servizio il tutto come visto una vocazione scrittori era che all'ora
Era lecito sospettare ma che poi la sequenza
Dei libri pubblicati da osservavo in avanti dei quali si è occupato in questo supplemento dire del tutto felicemente e non per la prima volta Massimo Raffaeli ha dato una conferma luminoso
Faccio due considerazione
Pintor appartiene alla generazione dei i giornalisti che sono passati direi
Direttamente dalla lotta armata alla tipografia al bancone di un giornale
è un'osservazione di assoluta banalità ma che
Introduce un elemento discriminanti decisivo
All'altezza del quarantacinque quarantasei tra la generazione nata tra il mille novecentodiciannove il mille novecentoventicinque la generazione immediatamente precedente
Quello dei Monelli perché Nanni dei Malaparte vediamo saldo
Cioè dei grandi giornalisti fascisti o fascisti Zatti calcistico di per Alfa scisti che hanno dato eminenti provenisse
Nel corso del ventennio che poi in gran parte sono tranquillamente sopravvissuti nell'Italia repubblicana gli esempi sarebbero innumerevoli
Ma una generazione diciamo
Secca più vecchia rispetto a quella dipintore dei suoi che aveva come intercapedine naturalmente la situazione lei Montanelli dei Lilli e via dicendo cioè dei nati nel primo decennio del secolo
Ecco questo passaggio dalla guerra civile dalla partecipazione
Alla guerra civile alla militanza giornalistica nell'Italia repubblicana
è un fenomeno lo ha ricordato Luciana Castellina che riguarda principalmente il partito il Partito Comunista di esempi sono innumerevoli e si possono fare ma anche il partito il Partito Socialista il partito il Partito d'Azione e in qualche misura anche altri partiti italiani
Nel partito comunista l'elemento appare tanto più vistoso in quanto alcuni di coloro che hanno fatto la resistenza diventerà poi i responsabili
Delle edizioni dell'Unità che era un sedimenti che ben quattro
Alla fine della guerra Aldo Tortorella forse il più giovane e l'ultimo
Rimasto in vita fino a poche settimane fa di quella generazione è stato a Genova condirettore di fatto insomma dedizione genovese dell'Unità affiancando però una
Direttore Bini
Sette Bandini che apparteneva invece è una generazione che nel quarantacinque arriverà
Superato i trent'anni è un fenomeno che non preferendo riscoprire oggi ma che ha delle caratteristiche che spiegano perché
Tra il quarantacinque e il quarantasei si produca nel campo del giornalismo
Una svolta che non è neppure della letteratura italiana di quegli anni in fondo alla grande letteratura italiana aveva preso forma penso ai nuovi di Montale e di Gaza soprattutto nel corso degli anni trenta anni quindi non c'è poi una grande l'accettazione di una continuità con il quarantacinque questo il modo di giornali accade
L'altra considerazione tiene al scrittura dipinto
Io credo che senno si vogliono ridurre le commemorazioni a sedute spiritiche diventi indispensabile tenere tenere in vita quello che commemorati hanno hanno fatto
Nel caso nel caso di Pintor si è paradossalmente
Favoriti dagli accenti di sicuro involontariamente
Profetici ma nel fatto profetici
Con i quali prendendo congedo non potrò non citare anch'io editoriale senza confini del ventiquattro aprile due mila tre l'ultimo che Pintor abbia scritto
Prendendo congedo dei suoi lettori e Pintor si renderà conto non soltanto che la sinistra è già stato detto e non lo ripeterò
Nelle sue forme storiche era era morta ma che diventava indispensabile l'appello a quello che egli chiama una internazionale
Che è diventata un'area senza confini
E domani non deve vincere non va neppure la possibilità di farlo operario ogni giorno invadere il campo il suo scopo è reinventare la vita in un'era che ce ne sta privando in forme mai viste
Ripeto sono parole
Del due mila e tre e non del due mila venticinque ma
Spettacolo delle guerre intorno a noi principalmente della
Occupazione di distruzione di Gaza a una eloquenza che conferisce questi tratti involontariamente anticipatori fino alla profezia al discorso al discusso dipinto
Bene io credo di Pintor si debbano ripubblicare gli scritti
A proposito lei quali
Una osservazione va fatta che la sua avarissimo inclinazione ad auto ante posizionarsi anzi diciamo pure la sua totale renitenza a costruirsi dei monumenti e ha fatto sì che la parte emersa del suo lavoro quella che ha trovato spazio i libri che si trovano nelle biblioteche pubbliche se si è fortunati
In qualche libreria riguardi essenzialmente quanto pentola ha scritto a partire dal mille novecentosettantuno direi anche giustamente così ma la storia di Pintor giornalista è cominciata nel quarantasei
è una storia straordinaria per molti aspetti sommersa by ricostruito perché non c'è niente di più difficile da confezionare chela
Nel biografia dei bibliografia degli scritti dei giornalisti ecco ho sentito parlare della del bando di una borsa di studio dedicato alla memoria i genitori mi auguro vivamente che a partire da un censimento dei suoi scritti sia possibile ritornare a vedere
Quello che Pintor aspirina nei venticinque anni che hanno preceduto la contrazione del Manifesto quotidiano
Che il sismografo di un giornalista comunista non conformista
Del quale straordinaria non soltanto lotti
Che conformista non è mai stata in anni di conformismo anche tetro
Ma la qualità di una scrittura della quale fin qui è stato studiato soltanto il Messico
Per scoprire l'acqua calda che il Lessico di Pintor giornalista dell'Unità somiglia Lessico della sinistra italiana di quegli anni che cosa
Doveva essere ma non invece quella che a me pare decisiva decisiva poi
Nel lavoro di Pinto scrittore se vogliamo separare i due poli che non senta
Che è un sintassi francamente irripetibile
Capacità di concisione di scorciata definizione delle cose coi per impiego perfino Callido moderna sarcasmo come strumento di interpretazione diarrea
A questo proposito
Ancora due minuti
A questo proposito tu sei stato SI tuttora un uno studioso di primissima
Qualità di Montale
Ora nel preparare questa domanda non sono riuscito a risalire alla fonte non mi ricordo se è una fonte biografica se un'intervista sia una dichiarazione di Montale sia stato Nascimbeni o chi per lui
Cioè dell'importanza che il poeta Montale ha ricavato dal mestiere di giornalista aveva la sua
Stanzetta al Corriere della Sera via Solferino no
Ecco accennavi al fatto che il quid di Pintor ripulite stilistico di dipintore sintattico
In questa diciamo nuvola letteratura e giornalismo che ormai diventato forse anche un insegnamento universitario
Come colleghe resti questa esperienza Montali Anna cioè cosa porta il giornalista a un letterato per un giornalista di quella generazione naturalmente parlo del giornalismo scritto storico non di quello attuale
Ma io sono sempre per una separazione normativa tra i due campi cioè non cede
Dubbio che il sistema complessivo delle scritture giornalistiche di dipinto abbia un segna un marchio delle
Connotazioni distintive diverso dai quattro Libretti chiamiamoli così usciti a partire da serva a voce anche proprio un
Punto di vista di su una misura diverso delle cose anche una consapevolezza diciamo pure teorica
In Pintor che scrivesse bravo e i volumi a seguire rispetto al pittore editorialista giornaliero quotidiano oggi diano
Montale tua lei citato una delle sue frasi più famose che è stata declinata Point tante maniere ma la cui formulazione più illustre quello che la prosa
Il Semenzato io lampo
E il premier della poesia moderna a questo criterio Montale si è intrattenuto sistematicamente soprattutto a partire da quando
Con la primissima fase collaborazione al Corriere della Sera tra il quarantasei e il quarantotto e poi con il lavoro ininterrotto quarantotto fino alla vigilia della morte
In via Solferino Montale ha dispiegato un esercizio in prosa e spesso era il verso il retro secondo il punto di vista che vogliamo adottare di quello di cui la
Poesia e dire il retto oppure diverso come preferiamo dire cioè c'è tutta una possibilità di di confrontare la natura di certi testi poetici contesta certi testi in prosa ma che ovviamente di nitidi risparmio in questa sede
Grazie Franco
Grazie mille grazie al professore grazie a Roberto Andreotti adesso all'ultimo intervento che facciamo la qui poi
Qualcuno
Che vuole intervenire e un po'di tempo c'è è quello di Massimo Serafini chiede è stato grande amico di Luigi e a lungo ha lavorato con Gucci mass
Tanto per incominciare a digiuno che estone in dieci minuti
Spero che non mi tanto non vi spaventi altre dei tanti fogli sono sono scritti in grande perché gli anziani di solito perdono un po'prima l'udito che non è anti piacevole e poi l'ha vista
Poi sono anche maldestro pregresse rovesciata l'acqua sul
Sui sui miei foglie tutto sparito proverò inventare
Forse da molte molti il mio intervento sarà vissuto come un reperto archeologico
Ma penso che sia un errore nascondere tenere in ombra le nostre origini come manifesto a lasciare impallidire i nostri dati anagrafici a ringiovanire ci perché non finì finiremmo per non cogliere tutta l'importanza che questa nostra imperiese politica venne sconfitta ha avuto nella storia del Paese
Finiremo anche per ridimensionare il valore di Pinto
Come giornalista e soprattutto come dirigente politico di un'impresa collettiva
Né di né di Impregilo un remo il suo peso
La sua raffinata capacità intellettuale
Con cui graffiava nei suoi editoriali i suoi pensa di nostri avversari
E disastri sociali Cassidy procuravano al Paese
Visto che si tratta di archeologia
Vi propongo questo reperto nel quale riconoscete la determinazione
Quando l'ira di Ariano
Tredici Luigi e altri due erano deputati
Se non ricordo male
E lui per un'intera notte parlò contro l'aumento dell'Iva alla Camera naturalmente sugli strumenti musicali
Previsto da uno dei tanti decreto Coni del Governo Andreotti
Laura era vuota
Ma il suo discorso sul ruolo della musica in una società democratica frontalmente raffinato e competente
Che via via Laura si riempì e persino entre occhi ritorno in aula per sentirlo
Chiarisco subito che io mi allunga militanza non ho mai lavorato al giornale
Il mio rapporto quindi con Luigi non è stato un rapporto quotidiano come molti in questa sala hanno avuto lavorando al giornale
Mi mancano aneddoti emozioni litigi che sono la fattura del giornale il lavoro gomito a mo'gomito ti permettono di vivere
E purtroppo tuttavia non mi sento meno manifestino
E tanto meno di non essere in grado di raccontarne le storie su Luigi come dirigente del Manifesto
Eravamo in fondo un movimento politico organizzato con cui ci proponevamo poco
Un po'eccessivo di unificare tutta la nuova sinistra uscita dal sessantotto dopo la pubblicazione delle nostre tesi pensate un po'sulla maturità del comunismo per sfruttare spostare a sinistra tipici
Ripercorro queste tappe della nostra storia perché intorno ne fu protagonista
Fu un dirigente politico io lo riconosco così prima ancora che come grande giornalista
E intorno avevo un tratto particolare che almeno nei tre congressi che io ricordo richiamava spesso nei suoi interventi
Un concetto che lui amava e che forse il suo contributo più originale alla ricca elaborazione politica del nostro movimento
Lo posso sintetizzare in una parola Prezzi Bur frazione
L'esigenza cioè che un movimento un partito che lotta per il comunismo debba presi prefigurare nella sua vita interna nei suoi comportamenti la società che intende costruire in fondo in questa ispirazione ci troviamo il cuore dalla cultura politica del Manifesto la sua critica al socialismo realizzato per la separazione del partito dal popolo dalle masse e per l'assenza nella costruzione del socialismo degli istituti intermedi
Fare materialmente il giornale è cosa diversa dal leggerlo e dall'usarlo mi spiego
Per me e altre dieci mila persone distribuite nel territorio questa era alle la consistenza del nostro movimento
Nella lettura dei fondi di Luigi ma anche di Rossanda di Mariele fortunatamente leggiamo ancora quelli di Luciana e tutte tutti gli altri di quello che chiamavamo il gruppo storico
Non volevamo solo la loro bravura giornalisti
Ci interessava anche l'efficacia di quelle trenta righe Pierluigi scriveva arrivano suo operai studenti a cui facevamo faticosamente arrivare al giornale
L'obiettivo era conquistare nuovi lettori cercare di fare nuovi iscritti al nostro movimento politico
Di cui il giornale se non ricordo male o almeno io l'ho vissuto così era l'autonomo strumento chi aiutava quei dieci mila nel loro intervento no alla società
Insomma non è mai stato un giornale solo di opinione
Ma torno alla prefigurazione raccontando quindi questa nostra storia un momento abbastanza difficile forse drammatico in cui si aggiorna
Alessia il movimento politico stavano per sciogliersi
Fu dopo la presentazione della lista del manifesto nelle elezioni politiche del settantadue
Il giorno in cui si votava il sommario del giornale chiedeva un milione di voti rossi
Per dare forza all'alternativa di sistema
Ne prendemmo duecentoventiquattro mila trecento e tredici e naturalmente nessun seggio
Luigi fu uno dei più decisi sostenitori della presentazione dell'artista
Però dopo un primo attimo di sbandamento che fu di tutti in movimento fra importazioni fra i protagonisti della ripresa del Manifesto sia del giornale
Perché aumentarono le vende sia del movimento ci riguarda in Chili guadagniamo ascolto e credibilità
Pubblicando due documenti collettivi ma essenzialmente elaborati dal compagno magari sulla crisi e sullo spazio e ruolo del riformismo
Ma non credo che fu solo grazie a questo contributo teorico che uscimmo dalla crisi in cui eravamo precipitati
Bensì vincendo le due scommesse che permise l'organo il nostro rilancio
La prima fu quella di investire tutte le nostre forze nelle lotte contrattuali dell'autunno
Eravamo convinti che la qualità delle piattaforme di lotta
Aumenti uguali per tutti e tutte socializzazione della lotta centocinquanta ore intreccio fra qualifiche operaia impiegatizia e tanto altro
Avrebbero messo in crisi il governo delle destre uscito dalle elezioni
Cosa che è un po'un miraggio in questa fase andò così e fra le avanguardie operaie cioè fra i consigli di fabbrica il manifesto riacquistò credibili
L'altro obiettivo che ci portò fuori dalla crisi forse più controverso fu la costruzione del Duca
Per il comunismo cioè l'avvio del processo di unificazione con i compagni del PSIUP che avevano rifiutato di entrare nel PC dopo la sconfitta del loro partito
So che di queste operazioni si parla spesso solo male dato che l'unificazione è fallita ma io penso che non si tenga conto non solo che ci consentì di superare la crisi poste lotto orale
Ma soprattutto che fu un tentativo di unire la cultura politica nostra la cultura comunista
Con quella di una forza che affondava le sue radici nell'esperienza più avanzata delle lotte di fabbrica contro l'organizzazione del lavoro
Una Fo una forza profondamente legata ai Quaderni Rossi e al suo ispiratore pranzi ieri
Una parte Luigi di questo processo di unificazione fu uno dei principali protagonisti
Addirittura cercò di impedire che il congresso fondativo del du terminasse con un rottura manifesto da una parte ex più Pini dall'altro
O in modo forse un poco noioso ricostruiti questi eventi
Perché i nessi Luigi Cercone anche di carattere Lizzani richiamando molto questo tema della Previti prefigurazione
Ho trovato questo reperto un intervento di Luigi al congresso del Manifesto che approvò l'unificazione e la nascita del buco ve ne leggo una parte decideremo ora così e sull'organizzazione e va bene abbiamo una linea e va anche meglio
Poi però il giorno che noi dovessimo percorrere la parabola di ogni di di un di ogni altra forza della sinistra
Dove non c'è più alcun rapporto alcuna armonia ma ridicolo contrasto fra ciò che si è e ciò che si dice fra ciò che si fa e ciò che sia come corpo e come persona
Io per quanto mi riguarda non crederò mai più ad una forza politica che non prefiguri in sé nel suo clima interno nel suo modo di essere la nuova società che vuole costruire almeno in parte
Come tendenza perché so che il partito non è un ordine di monaci so che non esistono persone di parte di pasta speciale e calare evoluzione non è un balletto come diceva il presidente ma però in parte sì perché in fondo in fin dei conti e per questa ragione e per questo incongruenza per questa comunque tradizione che sono uscito dal pc
La politica come professione o gusto di governo delle persone fine a se stesso servirà qualche cosa ma non alla rivoluzione o Fini
C'è una grande attualità in queste parole visto il distacco che registriamo fra tante persone disimpegnati e astensionista i partiti della sinistra
Incapaci di cogliere le ragioni di questo disimpegno
Mi direte che anche noi non abbiamo seguito questo consiglio di Luigi forse lui stesso non l'ha fatto visto lo delle rotture le incomprensioni che ci sono state ma l'incontro ma ricominciare per costruire un movimento urgente controlliamo
Contro il genocidio dei palestinesi e contro il caos climatico non può a vere per riuscire ad affermarsi che questa ispirazione
Grazie mille se ci fosse qualcuno che vuole dire qualcosa su un tante tanti di voi che ne avrebbero titolo
Come
Ma qui
Un minuto dunque
No ha avuto un rapporto personale con Luigi Pintor
Il a parte un saluto che secondo me è stato consigli affettuoso probabilmente mi vedeva di distanza manifesto spesso quindi mi conosceva
Che per me è stato meglio il rapporto personale
è stato veramente affitti
Servizio un diretti con uno score senza parlare perché era molto riservato questo sì da una persona
E lui giri
è stato molto l'influente nella mia formazione politica
Perché a parte quello che scrive sul Manifesto Simonetto quando in quota diciamo stentavo dichiara anticomunista
I non posso dimenticarsi perché non non è stata una muri immediata nel però il manifesto si il manifesto lo compro da quando c'è un sacco di anni Italia degli anni lo compra da quando è uscito da determinante del primo giorno da contralto Sempre egli appartenne ecco il il per il lungo periodo in cui sono stata a formarlo in Portogallo perché qui in Italia già non tipo di riforma più piccina trovi Fini sostata molti anni alla votate nel Partito Comunista portoghese isoforma darvi e ho ritrovato nei libri di Luigi lo stesso ambiente che ho trovato di nel Partito Comunista porto visse e che posso diciamo quella in questi libri Colletto di una trilogia anche un altro che è uscito dopo il suo quattro i dipinti Luigi
E ho ritrovato di in quella in Portogallo neanche il Partito Comunista portoghese c'ha avuto una rottura con quello corpicini quindi verso il comunismo no però nelle parole che poi non me la posso dimenticare e che sono
Non c'è in un'intera eredità cosa più importante da fare che chinarsi perché un altro possa allacciarsi alcol che perché un atto allacciandosi al collo possibili grazie
Grazie controlli
Grazie
Bene
Se non c'è nessun altro allora io a vuole dire con
Sentiamo
Per i vecchi
Sotto soprattutto quelli di
Volevano mandare Luciano visto che una volta parlando con la ma detto stava costruendo il solo
Almeno minore probabilmente
Questa
Rischio dobbiamo rispondere raccontando tutto raccogliamo
Vicino
Prego
Sono
L'ipotesi di potere di Luigi da da Silvia a sua sorella
Mezza tutti questi resoconti politici giornalisti io
Racconto solo un episodio vinti
Che ricordo insomma Luigi
Era asciutto non rigoroso ma molto riservato anche con noi
Sono pochi ricordi in realtà quello che mi viene prima dopo presentano i mangiatori natalizie vi arrivava a mangiata finita
Accompagnato da una alla nipote a volte
Da Isabella e con una pezzo di forma di parmigiano insomma ma era eravamo nove figli nove nipoti da Silvia e quindi lui si adeguava portando circa senza forma di parmigiano
E poi il ricordo che ho è un ricordo di Luigi un
Un po'triste un po'un melanconico perché lui ha condiviso con noi
Volente o nolente insomma il le le sofferenze che ha avuto con i due figli scomparsi prematuramente come molti di voi sapranno mi diceva di una morte no non ce l'ho dietro non ce l'ho davanti ce l'ho dietro e e quindi ho questa immagine insomma lui con noi stessi non non si tratteneva il questo poi Gianni il figlio
Per qua non stava bene veniva spesso a casa nostra dalla zia e dai cugini a cercare un po'di conforto che e in quelle occasioni ho visto più spesso Luigi
A casa nostra insomma questo è il il ricordo a parte tutto quello questo ricordo familiare diciamo così
Grazie
Grazie grazie Marco grazie davvero
Va bene allora io Modini saluto voglio riprendere
Un una delle cose che ha detto Massimo Serafini questa della perequazione la caratteristica di Luigi perché lei tantissimi pezzi ovviamente centinaia di pezzi scritti e manifesto c'è da Luigi ce ne sono anche tanti dedicati proprio al Manifesto a partire da primo sul primo numero del settantuno accostato veste del Manifesto e più volte lui ha scritto che un giornale per essere davvero credibile manifesto per essere vera e terribile produrlo doveva essere a partire dalla sua proprietà e dalla sua organizzazione dal suo modo di finanziarsi
Una Giannantonio famoso invito di Brecht del trentacinque alla spesa degli scrittori comprarli partiamo dai rapporti
E e è il manifesto e quel giornale che
Tante volte nella sua vita ha avuto bisogno di rivolgersi ai suoi lettori per sostenersi è una cooperativa fatta da i proprietari manifesto sono i suoi giornalisti e poligrafici che ci lavorano e quando si è rivolto ai suoi lettori
A volte anche chiedendo di essere pagato cinquanta mila lire al numero per restare in piedi pari sono le volte in cui ha venduto il
Costava dipendeva questo è un po'il segno della e quindi questa mia conclusione servì a dirvi che a pagina sessanta di questo inserto trovate sul tema le modalità per abbonarsi al Manifesto
Grazie a tutti