"Le ACLI: un movimento del lavoro che promuove cittadinanza solidale" XX Congresso Nazionale delle ACLI

Noi
Ah vuoi tutti
Intesi mo'Congress
Dagli attivisti in Italia
Delega
Il Consiglio appare nuove anche
Con
Nove
La reputazione nazionale a nome
Bella
Propongo Unione nazionale presidente del congresso Gigi bob
Propongo inoltre
Giovanni
E Giovanni Intino vicepresidenti
Propongo
Per completare la presidenza
Natalino stringimento
Dini Guccione
Luigi Zanolio in
Teresa forme
Acconto linee
Indico Rosati
Invito anche
Uno dalla presidenza il presidente nazionale Francesco Passuello
Cari amici
Innanzitutto vi ringrazio per la responsabilità dato di presiedere questo ventesimo congresso nazionale delle ACLI
Agli invitati a tutte le autorità presenti a tutti voi a Domenico Rosati già presidente nazionale dell'ACLI a Bianca dove Giovanni Bianchi ai sacerdoti che accompagnano il cammino spirituale del
Ai presidenti regionali e provinciali ai presidenti di circolo a tutti uomini e donne
Che si è altri delega
A
Casa
Lavori
è stata
Appena data apertura ai lavori congressuali e vorrei con queste poche parole introduttive esprimere un augurio per il lavoro che svolgeremo in queste quattro aggiorna de di Napoli
Che saranno in qualche modo storiche anche per noi
Perché rinnoveremo il patto di fondazione siamo arrivati a Napoli come dice la bella canzone da mille strade diverse e non per caso come la Chiesa italiana
Nasce il tuo Palermo per il terzo Convegno ecclesiale così con il medesimo spirito
Le ha
Sì hanno scelto Napoli per il congresso di Rifondazione è un modo per affermare che questo mezzogiorno è par
Te importare te dell'Unità indivisibile della nazione
Che il nostro modo per esprimere con forza che il Sud e per noi la prima risorsa la prima sfida a cui rispondere per la rinascita del Paese
Sì
Una scelta dunque che non è solo geografica ma insieme politica e culturale le ACLI che vogliamo
Patto sociale che andiamo a proporre a tutte le forze vive del Paese deve ripartire dal Sud le ACLI sono con il Sud per un'Italia unita all'Europa e aperta al mondo
Cari amici arriviamo a questo congresso dopo un biennio di attività di iniziative di appuntamenti legati al nostro cinquantenario un autentico fermento popolare democratico di base che ha confermato la nostra vitalità da tempo ripetiamo le parole di Giovanni Paolo secondo che ci ha rivolto il primo maggio grande manifestazione dello scorso anno in piazza San Pietro solo il Vangelo fa nuove le ACLI
Alla luce del Vangelo dobbiamo però solennemente impegnarci in apertura del congresso Alfa
Are nuove le ha
Anzitutto nella nostra coscienza
E poi attraverso il nuovo patto sociale il programma che ci daremo nella coscienza di chi vorrà liberamente condividere il nostro cammino questo e l'obiettivo del congresso fare
Nuove le ACLI
Questo congresso si tiene proprio nel bel mezzo di una rabbiosa campagna elettorale
Non abbiamo avuto timore nel confermare la data prescelta sicuri che l'autonomia delle lì è solida e il pluralismo delle appartenenze politiche è un tratto tipico della nostra vita associativa oggi gli schieramenti politici fanno a gara intarsi all'opinione pubblica come portatore di una qualche novità venire da lontano hanno avere le radici nel passato visto quasi come una colpa ma noi non interessano novità di facciata che non sia ancorata alle nostre ad ICI a noi sta a cuore a poter dire a tutti gli acquisti e anche agli italiani che ci ascoltano ci guardano dal nostro Paese anche dai paesi in cui sono emigrati che le ACLI sono fiere della propria storia che sono vecchie e giovani nello stesso tempo che sono belle e forti che sono piene di e e che guardano al Paese con comprensibile preoccupazione mai anche con tanta fiducia e speranza cari acquisti abbiamo già ricordato altre volte che veniamo ha una grande storia quella del movimento dei lavoratori quella del cattolicesimo sociale una storia che ha dato Anton non sto Paese e che per noi fonte illegittimo orgoglio
L'orgoglio di Achille gran che difese l'associazione appena nata da ogni genere di integralismo e di accaparramento e la tenacia di Ferdinando Storchi nel diffondere radicare in tutto il Paese la nascente organizzazione delle ACLI e l'umiltà di Ugo Piatti che si trovò alla guida delle a che in una fase di difficile transizione e l'intelligenza di Dino Penazzato che nella memorabile giornata del Primo Maggio del cinquantacinque presentava al Paese il popolo acquista come non dopo importante protagonista sociale era in Tunisia i modi Livio Labor che ha in carnet nato in una stagione di grandi fermenti il ruolo vulcanico delle ACLI e l'ardore di Emilio Gabba aglio e con piena autonomia e grande dignità ha guidato l'associazione negli anni più difficili della sua storia e la pazienza di Marino Carboni nel suo sforzo lungi mi ante di ricomposizione dell'unità delle ACLI è l'intuito di Domenico Rosati che che ha per primo messo Inca un po'l'idea del movimento della società civile
E il coraggio di Giovanni Bianchi nel proporre un itinerario esalta ante di rilancio dell'identità cristiana del movimento infine la fedeltà di Franco Passuello che è guidato le ACLI all'incontro con il Pontefice per celebrare i cinquant'anni di storia dell'associazione
Ma l'ho ora di domande rette tanti si sono domandati in questi mesi
Perché rifondare le ACLI
Il nostro Paese scorre ancora nelle nostre vene
Perché rifondare ci se l'organizzazione turista nonostante qualche ruga ha resistito bene anche alle bufere di questi ultimi anni
Oggi sappiamo qual è il significato sostanziale che vogliamo dare alla parola Rifondazione
Rifondazione e il modo con cui le ACLI e dicono un nuovo sì alla loro vocazione alla loro missione
Rifondazione e il modo con cui tutta l'associazione assume oggi con fierezza la propria storia le proprie lotte le scelte compiute per la giustizia il bene comune del Paese dei lavoratori
Rifondazione e il modo con cui questa memoria storica diventa contagiosa ed apre una stagione nuova quella delle organizzazioni non profit quella del terzo settore
Rifondazione il modo infine in cui le ACLI riaffermano solennemente il valore profetico dell'intuizione originaria che fu di Achille Grandi e di Giovan Battista Montini
E che trovo nella formula di Dino Penazzato la sua sintesi più felice
Per questo al ventesimo Congresso nazionale le ACLI si diffondono all'insegna della fedeltà alla parola di verità e alla Chiesa alla Chiesa popolo di Dio
Fedeltà al movimento e gli uomini delle donne che lavorano e che lottano per una società più giusta più fraterna e più solidale
Fedeltà al valore al principio della democrazia quale forma costitutiva della nostra Repubblica
E delle istituzioni di governo del paese in continuità con i padri costituenti e con la tradizione del cattolicesimo democratico
Chiesa lavoro e democrazia sono questi anche per il futuro i tre pilastri che sostengono la complessa architettura della nostra casa le ACLI
Ma la rifondazione oggi richiede di ricomprendere queste tre fedeltà in una nuova prospettiva la fedeltà al futuro
Come nella loro storia le api sono state capaci di anticipare i tempi e di percorso precorrere i tornanti della storia così oggi siamo qui
Non tanto per conservare un grande passato
Quanto per prendere decisioni necessarie per dare forma al nostro futuro
Certamente il futuro
Come diceva Livio Labor aprendo il congresso di Torino del sessantanove non sarà di chi ripiega in trincea ma di chi rischia in campo aperto
Lo stesso invito che ci ha rivolto Giovanni Paolo secondo a Palermo
Questo non è il tempo della conservazione ma della missione
Non è il tempo di limitarsi a conservare le ACLI così come sono di ripetere meccanicamente quanto hanno fatto coloro che ci hanno preceduto di sopravvivere a noi stessi
Questo è il tempo di aprire nuovi varchi di avere il coraggio di rischiare
Quel coraggio che non mancò ad Achille Grandi quando orgia gravemente minato nella salute non si risparmiò nel promuovere e difendere l'unità sindacale
Nel dar vita ad una nuova avventura le ACLI appunto
Nel prendere parte alla scrittura della carta costituzionale della nascente Repubblica
Nell'aprire una nuova stagione
Di maturità per i laici cristiani impegnati nel sociale nella politica
A quella figura di cui il ventotto settembre di questo anno si celebrerà il cinquantenario della morte dovremo attingere senza riserve sicuri
Che la sua testimonianza cristiana umile ma ferma silenziosa ma tenace
è ancora capace di orientare il nostro agire
Anche noi possiamo dire insieme con il cardinal Martini
Che questo non è un tempo di indifferenza di Silenzio
E neppure di distaccata neutralità o di tranquilla equidistanza non basta dire che non si è né con l'uno né con l'altro per essere a posto
E proprio così e noi lo sappiamo bene perché le ACLI nel corso di questi cinquant'anni non sono mai state alla finestra a guardare il crescere delle ingiustizie sociali e dell'offesa alla vita e alla persona
Le ACLI sono state per strada in piazza tra la gente presenti là dove i diritti erano calpestati questo vale per i ieri come però oggi questo vale ancor di più per domani e il Congresso troverà le parole per dirlo
Sappiamo che da cristiani dobbiamo stare in politica
Per tradurre in forza della nostra intelligenza della nostra autonomia Lante laicale i principi del Vangelo della dottrina sociale in proposte sociali e politiche incammini positivi in esempi trainanti
Per questo siamo qui a rimboccarci le maniche come fecero i nostri fondatori mezzo secolo fa quando l'Italia rinasceva dalle macerie della guerra
Osserva Vaclav Abel il Presidente della Repubblica Ceca
Che capita spesso di incontrare
Persone che hanno la pretesa di raccogliere i fiori che non hanno mai piantato
Se noi oggi possiamo cogliere con le nostre mani molti fiori nel giardino delle ACLI
E perché le generazioni degli acquisti che ci hanno preceduto hanno avuto fiducia nel futuro e hanno saputo seminare
A tutti questi nostri compagni di viaggio agli acquisti che non ci sono più
E anche i più anziani che sono in mezzo a noi vogliamo esprimere il nostro grazie
è un grazie che nasce dalla convinzione che tutte le cose nuove cominciano ad annunciarsi in primo luogo nella coscienza della gente
Ebbene ciò che di originale di inedito sta affiorando nella coscienza e nel desiderio Dinoi acquisti contiene i germi della novità del nostro rifondarsi
Siamo qui in questo splendido Teatro Augusteo di Napoli fiduciosi e consapevoli che con questo congresso
Con questo congresso di Rifondazione le ACLI si stanno iscrivendo all'anagrafe del terzo millennio
La parola ora
Al nostro padrone di casa delle ACLI di Napoli l'amico Andrea falla Scone che tutti conosciamo
Che con grande umiltà e grande pazienza
Se ha dato una grande mano nel preparare questo congresso
Cari amici e con vivo piacere che a nome degli acquisti napoletani vi porgo il saluto di benvenuto nella nostra città augurandovi in Serino proficuo soggiorno
Il come dire a Napoli delle rappresentanze di tutto il movimento per i lavori di questo ventesimo Congresso nazionale è motivo di grande gioia e di speranza
Perché da noi napoletani questa scelta vista come atto di una rinnovata attenzione verso Napoli la Campania e il Mezzogiorno
Un congresso questo che cade nel quarantatré anni e si quarantatré esimo anniversario del quarto congresso svoltosi nella nostra città nel novembre del mille novecentocinquantatré
Nel quale la nostra associazione usciva una a una fase molto da lui delicate travagliata della vita del Paese
In particolare con la vettura del patto di unità sindacale e la nascita della CISL cessava il volo delle ACLI come espressione della corrente sindacale cristiana e si cominciava a costruire quello di un movimento sociale dei lavoratori cristiani
Anche quello quindi un congresso che andava nel segno della rifondazione delle ACLI caratterizzato da un'analitica visitazione dello Stato e l'organizzazione in vista di nuovi impegni che si presentavano per il successivo decennio dall'impegno per le riforme in cui per la prima volta fu posto il problema dell'incompatibilità tra incarichi nel movimento e quelli politici ma i tempi non erano maturi infatti la proposta non poco ha colto
L'attuale momento politico e sociale che stiamo vivendo manifesta in modo evidente una profonda crisi esistenziale e difficoltà a progettare e governare la fase di cambiamento di siccità dal paese
La riforma della politica in grado di dare di ridare fiducia di motivazione
Promuovere la partecipazione dei cittadini il loro protagonismo cittadinanza solidale
Resta nel guado appesantita da un gioco incrociato interdizione che giorno dopo giorno fa perdere ulteriore credibilità alla politica
Legna la confusione l'incertezza di stabilità e l'insicurezza
Se la fase negativa dell'Inter vecchio fra affari e politica che ha provocato l'occupazione delle istituzioni democratiche facendole venire meno al loro compito di servizio al bene comune
è stata spazzata da Tangentopoli quella successiva del cambiamento e Cicchitto stenta a venir fuori e l'affermarsi una situazione delicata ambigua che dissi e di consentire la ricomposizione delle lobby affaristiche mentre la criminalità organizzata sul territorio continua ad intervista a imperversare opprimendo la comunità civile produttive
Il ricorso alle urne è la riprova della disgregazione esistente l'incapacità delle forze politiche di costruire una ricomposizione intorno a un progetto
Per superare le difficoltà ed avviare un reale cambiamento per lo sviluppo realizzando una vasta iniziativa di apertura alla società civile
Nuove relazioni con l'universo dei gruppi dei movimenti delle organizzazioni
Si continua invece con la logica di sempre cooptare i corsi intermedi nel proprio sfilamento al fine di un consenso elettorale piuttosto che valorizzare lavoro autonomo autonomo apoliticità la loro capacità di interpretare da presentare pezzi di società
Lavoro progettualità tali comportamenti si riflettono purtroppo sulle istituzioni locali da che da alcuni anni sono impegnate a costruire in concreto la loro riforma prevista dalla legge centoquarantadue e duecentoquarantuno e seguenti
Per rispondere con efficacia allo alle domande sociali della popolazione
In questo quadro l'impegno dell'amministrazione comunale di Napoli guidata da Antonio Bassolino che con detenuti determinazione porta avanti il programma inteso ad aggredire i reali e degli antichi e nuovi
I reati antiche nuovi problemi della città
Ma quanta fatica
Realizzare la riqualificazione etica della politica richiede la creazione anche delle condizioni istituzionali un nuovo governo basato sulla trasparenza la responsabilità all'efficienza la concretezza del nelle risposte ai bisogni della gente
La partecipazione su questo a giudizio delle aree di Napoli il movimento deve esprimere una forte iniziativa di verifica sullo stato della riforma
Sui ritardi nelle relazioni di istituti di partecipazione dell'accesso alle informazioni della trasparenza nella costituzione della figura del Difensore civico
Il problema del lavoro e la questione primaria per la nostra realtà provinciale in quanto la disoccupazione ha da tempo superato ogni soglia di tollerabilità
Ci troviamo di fronte ormai al fenomeno di una crescita senza occupazione
Una nuova fase che investe tutte le società capitalistiche
A questa società situazione bisogna dare risposte nuove creative diversificate coraggiose
In quanto siamo di fronte a un vero e proprio mutamento dal quale si evidenzia che si può produrre sempre più beni e servizi con sempre meno lavoro
Succede nell'industria dell'agricoltura mentre il settore dei servizi non è più in grado di asserviti assorbite la crescente offerta di lavoro
Nella nostra realtà in tutto il Mezzogiorno la situazione aggravata dalla profonda crisi nel settore edile tradizionalmente valvola di sfogo per la disoccupazione
Occorrono nel Mezzogiorno investimenti per creare le conduzioni strutturali e infrastrutturali per il più potenziamento dell'attività produttiva e l'allargamento della base occupazionale
Progetti e programmi di formazione e servizi di sostegno ai lavoratori singoli e associati ed all'interiste
Ma anche sviluppare d'inventiva nei diversi settori utilizzando le opportunità normative esistenti comunitarie nazionali regionali
Un ruolo in questa direzione può essere svolto alle imprese sociali non profit e nell'assistenza e istruzione cultura e l'arte oltre al procedimento e lo scopo sociale possono creare occupazione
Alcune esperienze le stiamo realizzando a Napoli in collaborazione con alcuni enti locali il centro primo lavoro nella zona
Sorrentina in quello di Torre del Greco in certi centri Informagiovani appongono accanto ad altre esperienze come il centro turistico il caffè le altre cose si tratta del nove di attrezzarci sempre di più e meglio per contribuire a concretizzare la speranza di cambiamento di cittadini collaborare con le istituzioni locali in difficoltà a dare risposte valide concrete ai bisogni
Esprimere più puntualmente la nostra compagna capacità progettuale dialettica iniziative per attivare partecipazione solidarietà verso i più debiti deboli
Solo una libera e consapevole intenzione di cittadini e forze sociali può rinnovare la situazione
Per questo la necessità di un patto associativo
Che coinvolga tutte le espressioni della società civile dell'associazionismo cattolico e laico perché le istanze di ciascuno si possono tradurre i momenti di sintesi di progettualità comune di maggiore forza di interlocuzione pressione un ruolo non facile
Ma al quale non possiamo e non dobbiamo sottrarci come cittadini come costi cristiani dobbiamo superare incertezze Paure sconforto far prevalere la fiducia in un avvenire migliore e per questi impegnarci insieme agli altri
Grazie a fa Rasconi e come avrete visto in questa Presidenza ma anche una persona che è stata chiamata che Livio Labor
E che purtroppo è affetto da una piccola Lombard Giner e non è potuto venire qui a Napoli ci ha mandato un messaggio dove ci dice impossibilitato a partecipare
All'inaugurazione invidio Gori auspici perché le ACLI rifondate continuino fedeltà alle radici alle lotte credibile sofferte del movimento fraterni saluti Livio labor
E ora con grande piacere darei la parola al padrone di casa della città al sindaco Antonio Bassolino
Tra le
Fra le diverse scelte che avevamo nella organizzare questo congresso
Abbiamo preferito una scelta con alcune complicazioni organizzative ma però che sta proprio dentro nel cuore della città di questa città che sta rinascendo un po'il simbolo anche di questo Sud che ha voglia di riscatto di ripresa di rinascita di ricominciare di essere appunto come ho detto una parte importante del Paese sicuramente Bassolino è un protagonista di questa rinascita
Porto a voi tutti
E al congresso delle ACLI a questo ventesimo che vuole essere un congresso di svolta
Il saluto più cordiale e fraterno migliori della città
Lo faccio da sindaco
E se posso dirlo in questo modo anche da vecchio amico delle ACLI dei sindacati
Del movimento dei lavoratori italiani di quei lavoratori che da tempo hanno rappresentato e rappresentano la parte migliore della società italiana
Quelli che sulle proprie spalle in primo luogo hanno cercato di costruire di spingere avanti il cammino del Paese
Sono davvero lieto che questo congresso vostro
Si svolga qui a Napoli nella nostra città
E da Napoli il mio augurio e che venga un messaggio forte e chiaro di speranza per il Mezzogiorno e per tutto il paese
Da un congresso da un'assise come questa vostra
Ce n'è bisogno perché noi siamo in presenza di forti contraddizioni
Quella grande tra nord e sud del Paese ma siamo anche in presenza di una nuova contraddizione all'interno del Mezzogiorno
E io penso che dobbiamo averne piena consapevolezza è la contraddizione
Tra un mezzogiorno
Che presenta indubbi e novità
Sul piano culturale civile e politico istituzionale
E la pesantezza estrema della situazione economica e sociale
Io penso che noi dobbiamo ben guardare in faccia questa contraddizione
Anche perché essa come tutte le contraddizioni non può leggersi a lungo
E prima o poi la contraddizione si scioglierà in un senso oppure in un altro senso
Le novità in primo luogo i fatti positivi che avanzano nel Mezzogiorno
Io indi sottolineo due che a me sembrano i più importante la novità istituzionale rappresentata dal governo di tante città del Mezzogiorno e mi riferisco non solo alle grandi città
Ma anche e soprattutto a tante città medie e piccole del Mezzogiorno
Dove al lavoro una nuova classe dirigente una classe dirigente informazione
Che cerca di imparare giorno per giorno il difficile mestiere di governare
Lo fa con spirito di responsabilità
Con rigore rispondendo direttamente ai cittadini a tutti i cittadini
E cerca di produrre e risultati io penso significativi
Chi conosce bene come me il mezzogiorno sa quanto sia stato importante in una media città come Gioia Tauro
Aprire finalmente il porto di Gioia Tauro dopo più di vent'anni e vedere arrivare lì finalmente navi nel porto di Gioia Tauro e in Calabria
E quando magari l'inviato di grandi giornali del Nord si spinge fino al villa San Giovanni
E descrive la straordinaria efficienza dello spostamento di migliaia di cittadini perché bisogna sterminare una grande bomba si interroga sul perché e scopre che una ragione fondamentale nuovo spirito civico della piccola città di villa San Giovanni
In un orgoglio di quella piccola città tanto simile all'orgoglio di una grande città come Napoli sul quale noi abbiamo tanto lavorato per fare rialzare la testa a tanti e tanti napoletani
Ecco questo governo delle città
Grandi medie e piccole che io credo sia una indubbia novità
Assieme alla straordinaria ricchezza dell'associazionismo ed il volontariato nel Mezzogiorno
Questa è la novità del Mezzogiorno che io sottolineo
Quella istituzionale del governo delle città
E quella sociale dell'associazionismo e del volontariato e dentro questa realtà le ACLI sono da tempo una grande forza che ora vuole rinnovarsi e rilanciarsi
E però ecco la contraddizione
Queste novità si scontrano con una pesante situazione economica
Io noi riusciremo nei prossimi mesi nei prossimi anni due-tre anni
Ad accompagnare a questa crescita civile una crescita economica e sociale
Oppure il rischio e che si possa ritornare indietro anche sul piano culturale i civili
Ecco la contraddizione il contrasto sul quale noi dobbiamo sapere intervenire ed ecco vorrei dirlo con franchezza
Il dovere per ognuno di noi
E per ogni rappresentanti dei cittadini di usare un linguaggio di verità e di muoversi con grande senso di responsabilità
Si parla molto in questi giorni di tassa
è un tema Grand
Ma quasi nessuno ricorda
La più ingiusta tassa che c'è in un Paese come il nostro
E questa passa che la più ingiusta di tutte
E la tassa del debito pubblico
Di due milioni di miliardi di debito pubblico
Perché questa è una tassa che pesa sulle spalle di giovani è una tassa sul futuro
Che può precludere la strada
Ad un nuovo sviluppo sociale e civile del mezzogiorno e del Paese
Perciò ognuno di noi deve muoversi con rigore con grande senso di responsabilità
Soprattutto quando in una parte grande dell'Italia il nostro Mezzogiorno siamo in presenza ormai di più generazioni che non si incontrano con il momento formativo del lavoro
E la disoccupazione di massa di tante ragazze di tanti ragazzi di tanti giovani
Non è soltanto una grande questione economica e una grande questione morale
Etica e democratica perché attiene alla tenuta e civile e alla coesione sociale di un paese come il nostro e per questa ragione che io ho perso che il grande tema del lavoro e delle nuove generazioni dev'essere io mi auguro anche in queste settimane di confronto tra partiti effettivamente il tema prioritario alla nostra attenzione abbiamo il dovere di farlo noi nel Mezzogiorno
Consapevoli che si è chiuso un lungo ciclo di storia
Quello dell'intervento straordinario
E che noi abbiamo il dovere di aprire nuove frontiere
Con coraggio
La frontiera europea
Sapendo si stare fino in fondo
E di una Europa non dimezzata non tutta del Nord ma di una Europa che sia anche e molto mediterranea e Napoli il Mezzogiorno possono e debbono essere una grande finestra europea di unità tra il nord e il Mediterraneo
E la frontiera autonomistica
Usiamo il termine senza preoccupazione
La frontiera di un nuovo serio responsabile e solidale federalismo
Bandiera che noi non vogliamo lasciare nelle mani di chi distorce questo giusto obiettivo per strade velleitarie e che sarebbero sciagurate per un paese come il nostro ma una fonte autonomistica seria
Responsabile per unire il Paese per unire il nord il centro ed il assunta e per partire da noi valorizzare le le nostre risorsa
E io penso a nostre risorse straordinarie
Ad un enorme patrimonio storico artistico archeologico ambientale
Che può essere il perno di una nuova economia della cultura e della bellezza
Grande frontiera per il Mezzogiorno
E penso all'altro grande enorme settore che può aprirsi davanti a minori il settore dell'economia solidale del terzo settore dell'apertura alla società del no profit
Solo che anche le frontiere nuove attorno ai quali campi può esserci io penso una grande collaborazione
Dentro il Mezzogiorno e dentro il Paese tra le nuove istituzioni locali più vicine ai cittadini e la Grande Rete la grande realtà dell'associazionismo e del volontariato
Costruiamo assieme una nuova realtà politico sociale esprimo siamo tutti quanti e l'ultima cosa che voglio dire
Per avere dopo le elezioni
Al più presto
Un grande patto per lo sviluppo del Mezzogiorno e del Paese
Io penso a un grande patto tra le principali forze tra il governo il mondo delle imprese
Le istituzioni locali e il movimento sindacale e dell'associazionismo ed il volontariato
E dentro questo patto con ogni forza
Che da qualche cosa
E si unisce alle altre il governo con grandi investimenti pubblici per adeguare e attrezzare l'ambiente sociale e civile del Mezzogiorno
Il mondo delle imprese tornando ai investire le istituzioni locali dando prova di trasparenza di moralità di certezza dei tempi
Di assetto urbanistico e del territorio
E il movimento sindacale dei lavoratori
Apprendo sia moderne relazioni sindacali e sociali che favoriscono una ripresa degli investimenti
Un grande patto per lo sviluppo
Che poi e anche uno dei modi più concreti
Per contrastare e sconfiggere mafia camorra e criminalità organizzata
Che si sconfiggono con uno stato presente fortemente ma anche intervenendo culturalmente e socialmente ognuno deve fare il suo mestiere
E io penso che noi dobbiamo avere l'intelligenza anche di saper distinguere
Perché una cosa
E il grande capo mafioso il camorrista
Che deve essere represso e colpito e un'altra cosa e il ragazzo napoletano o palermitano di sedici diciotto anni
Spesso senza un lavoro a volte senza una casa che a un certo punto della sua vita può entrare anche in realtà illegali
Perché a questo ragazzo e questo giovane la democrazia italiana e la Repubblica italiana hanno il dovere di tendere una mano e di uffici la prospettiva di un altro lavoro e di un'altra vita
Questo è il senso di responsabilità se noi vogliamo come io penso costruire una società che non sia una giungla sociale
Nella quale
Vinca la legge del più forte
Ma una società civile fondata sul principio
Della solidarietà
E sullo spirito di collaborazione tra tutte le componenti più importante io sono fiducioso che in un Paese come il nostro e anche nel Mezzogiorno dissi io noi possono crescere tante forze che vogliono aprire una nuova false
Importante di sviluppo civile ed economico di un paese come il nostro le ACLI tra queste forze rappresentano una grande realtà davvero e di cuore a voi tutti auguri di buon lavoro
Un grazie di cuore al sindaco
Un'assicurazione direi anche un po'una rivendicazione che le ACLI vogliono essere insieme con le organizzazioni del terzo settore un protagonista di questo nuovo patto per lo sviluppo e per il lavoro perché crediamo che queste realtà oggi siano potenzialmente un soggetto rilevante per costruire questo futuro e quindi saremo sicuramente presenti e spenderemo tutte le nostre energie le nostre forze per questi obiettivi che condividiamo pienamente
Vorrei ora dare lettura di alcuni messaggi ne sono arrivati tantissimi quindi ne scelgo solo alcuni dei più importanti il primo messaggio
Sommo Pontefice rivolge benaugurante saluto altre componenti Associazione cristiana lavoratori italiani riuniti in Napoli per il congresso nazionale
Ed esprime affermi di voti in questo particolare momento di riflessione
E rinnovamento esortando a confermare fedeltà ideale cristiano della giustizia sociale
Negli ambienti di lavoro per il ristabilimento di un ordine umano fondato su impegno per il bene comune
E chiaro riconoscimento dei diritti e doveri di ogni uomo mentre in parte di cuore
Benedizione apostolica propizio attrice grazie celesti cardinale Angelo Sodano segretario di Stato di sua Santità
C'è poi il messaggio del nostro Caro Presidente della Repubblica
In occasione del vostro del ventesimo Congresso nazionale delle ACLI sono lieto di rivolgere un fervido augurio a voi che fatte operosa testimonianza del patrimonio ideale della sociologia cristiana diffondendo la nella società
Vi ringrazio per questo meritevole esempio che rappresenta motivo di riflessione stimolo per tutti
Ad un sempre maggiore impegno in favore della compiuta affermazione dei valori fondamentali della persona umana
Che vengono particolarmente esaltati nel servizio a favore delle categorie più indifese buon lavoro dunque con un cordiale saluto ed un affettuoso pensiero Oscar Luigi Scalfaro
Un terzo messaggio ci viene dal Presidente del Consiglio Lamberto Dini che si rivolgeva al presidente Passuello la ringrazio vivamente per il suo cortese invito a partecipare al ventesimo Congresso nazionale delle ACLI
Con il quale si intende prendere in esame il tema del divario tra crescita economica e sviluppo sociale al fine di reperire opportunità di lavoro
In merito la ringrazio per aver apprezzato l'opera fin qui svolta da me e dal mio governo con impegno e dedizione nell'interesse generale mi spiace tuttavia Dino di comunicare di non poter essere presente ha così importante interessante dibattito causa impegni istituzionali precedentemente assunti
Colgo l'occasione per inviare a lei e a tutti gli intervenuti i migliori auguri di buon lavoro con la certezza che dalle tematiche affrontate scaturiranno proposte idonee
A risolvere un così delicato e sentito problema
Nell'esprimere i sensi della mia ideale partecipazione ai lavori a tutti invio i miei più cordiali saluti Lamberto Dini
E adesso la parola una persona cui tutti siamo molto legati e che da tanti anni credo da vent'anni ci accompagna nel nostro cammino la parola a padre io Parisi
Nel nome del padre del Figlio e dello Spirito Santo Anna
Sorelle fratelli
Quando mi sono domandato come aiutarvi a pregare in questo momento straordinario di apertura del ventesimo Congresso nazionale delle ACLI
Ho sentito un forte impulso
A ridurre al minimo le mie parole
Per fare spazio alla parola di Dio
Che va accolta in profondo silenzio
Ho cercato una pagina della Sacra Scrittura che fosse particolarmente adatto al momento che stiamo vivendo
Che potesse cioè aiutarci a capire in profondità vivere autenticamente queste giornate
Quello che esse significano una storia personale di ognuno di noi nella storia delle ACLI
Mentre quindi cercavo una pagina mi sono venute in mente le parole di Paolo a Timoteo
Dice così tutta la scrittura è ispirata da Dio e utile per insegnare convincere correggere e formare alla giustizia
Perché l'uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona
Allora vorrei adesso dirvi tutta la scrittura in questi pochi minuti è un'aspirazione reale e profonda del cuore ma è al di là di ogni ragionevolezza e possibilità
E poi come posso trovare una pagina adatta al momento che le agili stanno vivendo non avendo una particolare competenza per capire questo momento
Ma una cosa credo con la grazia di Dio di capire
Una cosa che non accetto marginale e da poco conto
Una cosa che forse la più importante
Per dire qual è questa cosa ricorro ancora un'espressione di Paolo ai Tessalonicesi
La parola di Dio si diffonde ed è glorificato da dice Paolo io aggiungo nelle ACLI
Più di dieci anni fa ci siamo detti la parola ai piccoli
Ed intende davamo il primato della parola di Dio
E la necessità di farci piccoli e di stare con i piccoli
Di diventare umili anche attraverso le necessarie umiliazioni
Per comprendere ed accogliere la parola
Sperimentando la potenza del Vangelo
Paolo e romani dice
Io non mi vergogno del Vangelo perché potenza di Dio per la salvezza di chiunque crede
La parola ai piccoli
Ed ora anche dopo il convegno ecclesiale di Palermo cercando con amore di capire come la Chiesa possa essere sempre più sale e lievito nel mondo
Scopriamo di giorno in giorno l'attualità di quella scelta
Di quell'orientamento la parola i piccoli
Che si fonda sulle parole stesse del Signore riportate dal Vangelo di Matteo e da quello di Luca che credo forse per la millesima volta li rileggo
In quello stesso istante Gesù insultò nello spirito e disse
Io ti rendo lode Padre del Signore del cielo e della terra Kai nascosto queste cose indotti ai sapienti e le hai rivelate ai piccoli
Da quattro anni poi a Urbino nei convegni nazionali di spiritualità ci siamo riproposti con cuore sincero quello che è l'imperativo di Giovanni Battista e poi dello stesso signore Gesù fin dall'inizio della loro predicazione
Convertitori e credete al Vangelo
Ci siamo detti a Urbino convertirsi al Vangelo
Vie nuove per la politica
E abbiamo cercato per quattro anni
Come si potesse essere fedeli seguaci di Cristo nell'impegno sociale e politico proprio delle ACLI
E il primo maggio
In piazza San Pietro il Papa ci ha confermato che solo il Vangelo fa nuove alleati
Di tutto questo rendiamo umilmente grazie a Dio
Ma sarebbe sciocco
Più che orgoglioso
Pensare che nei nostri cuori henné alleati la parola di Dio abbia compiuto pienamente il suo corso e sia debitamente modificata
In ognuno di noi ci sono ancora tante zone d ombra
Resistenze incertezze e infinite distrazioni
E poi il problema che appare più arduo ce lo siamo detti infinite volte è che non basta la conversione personale
Perché son tutte le ACLI
Che vanno rifondate sul Vangelo
Ho pensato quindi in questo momento
Di proporvi dal Vangelo secondo Matteo le parabole del Regno
Quelle in cui il signore svela come la parola di Dio viene annunciata ed accolta o rifiutata da coloro ai quali è rivolta
E l'esame di coscienza a cui dobbiamo esporci
Per non illuderci sulla nostra identità cristiana
Ma come annunciarvi in pochi minuti questa pagina del Vangelo che da ventisei colli illumina il cuore di tutta la Chiesa quando il vostro cuore ora necessariamente di lei dove doverosamente distratto da altre serissime preoccupazioni allora mi son detto cercherò di digiunare di essere io e l'ascolto di questa pagina Di Matteo e lo farò pensando a voi in comunione con voi
Adempiendo in tal modo al mio compito di Prete che accompagna alleati sul piano spirituale e pastorale
Ecco avete fra le mani un foglio con il testo del capitolo tredicesimo Di Matteo che riporta le parabole del Regno
Un foglio fra gli innumerevoli fogli che in questi giorni passeranno per le vostre mani necessariamente poche parole Salle innumerevoli che in questi giorni di Rete ascolterete
Ma trovate
Oltre ad ore anche il tempo e il luogo adatto
E adorate Dio che parla Noemi nel Vangelo di Matteo
Sono parabole che ben conosciamo in cui tante volte in cui tante volte abbiamo sentito la spiegazione il commento
Ora si tratta di farle penetrare nelle nostre coscienze
Perché mettano in luce come realmente è la parola di Dio si diffonde ed è notificata nelle atti
Esponiamo ci quindi al giudizio che ci salva eccidi fonda Pierluigi Milesi
Ci sarà lettura
Di questo capitolo del Vangelo di Matteo
In quel giorno Gesù uscito di casa e si sedette in riva al mare
Si comincia a raccogliere attorno a lui tanta folla che dovette su risalire su una barca e la porsi a sedere mentre tutta la folla rimaneva sulla spiaggia
Egli parlò loro il di molte cose in parabola
E disse
Ecco esaminatori uscì a seminare
E mentre seminava una parte del seme cadde sulla strada e vennero gli uccelli e la divorare o no
Un'altra cadde in un luogo sassoso dove non c'era molta terra subito Gemmo germoglio perché il terreno non era profondo
Ma spuntato il sole restò bruciata e non avendo radici sì secco
Un'altra parte cadde sulle spine le spine crebbero e la soffocare uno
Un'altra parte cadde sulla Terra buona e diede frutto dove il cento dove il sessanta dove il trenta
Chi ha orecchie intenda
Gli si avvicinarono allora i discepoli e gli dissero perché parli loro in parabole
Egli rispose perché a voi è dato di conoscere i misteri del Regno dei cieli ma al loro non è dato così a chi ha sarà dato e sarà in all'abbondanza e a chi non ha sarà tolto anche quello che ha per questo parlo Lorin parabole perché pur vedendo non vedono e pur godendo non odono e non comprendono
E così si adempie per loro la profezia di Isaia che dice
Voi Utrecht si ma non comprenderete guarderete ma non vedrete
Perché il cuore di questo popolo si è indurito son diventati duri di orecchi che hanno chiuso gli occhi per non vedere con gli occhi e non sentire con gli orecchi e non intendere con il cuore e convertirsi
E io li Vissani
Ma beati i vostri occhi perché vedo no e i vostri orecchi perché sento no
In verità vi dico molti profeti e giusti hanno desiderato vedere ciò che voi vedete e non lo videro e ascoltare ciò che voi ascoltate e non di udirono
Voi dunque intendete la parabola del seminatore
Tutte le volte che uno ascolta la parola del Regno e non la comprende viene il Maligno e ruba ciò che è stato seminato nel suo cuore
Questo è il semestre minato lungo la strada
Quello che è stato seminato nel terreno sassoso
L'azione o persecuzione a causa della parola e di ne resta scandalizzato
Quello seminato tra le spine
è colui che ascolta la parola ma la preoccupazione del mondo e l'inganno della ricchezza soffocano la parola ed essa non da frutto
Quello seminato nella terra buone colui che ascolta la parola e la comprende questi da frutto e produce ora il cento ora il sessanta ora il trenta
Un'altra parabole espose loro così
Il regno dei cieli si può asparago un'area un uomo che ha seminato del buon seme nel suo campo mentre tutti dormivano venne il suo nemico seminò zizzania in mezzo al grano e se ne andò
Quando poi la messa i fiori e fece frutto ecco apparve anche la zizzania
Allora i servi andarono dal padrone di casa e mi dissero padrone non hai seminato del buon seme nel tuo campo da dove viene dunque la zizzania
Ed egli rispose loro il nemico ha fatto questo
E serve gli dissero voi dunque che andiamo a raccoglierla no rispose perché non succeda che cogliendo la zizzania connessa strade chiazze anche il grano lasciate che l'una e l'altra crescono insieme fino alla mietitura e al momento della mietitura di Roy mietitori cogliete prima la zizzania e legate Rain Fastello iper bruciarla
Il grano invece riponete lo nel granaio
Un'altra parabola espose loro
Il regno dei cieli si può paragonare un granello di senape no che un uomo prende e semina nel suo campo
Esso è il più piccolo di tutti i semi ma una volta cresciuto è il più grande degli altri legumi e diventa un albero tanto che vengono gli uccelli del cielo e si annidano fra i suoi rami
Un'altra parabola disse loro
Il regno dei cieli si può paragonare agli evito che una donna ha preso e impastato con tre misure di farina perché tutta la fermenti
Tutte queste cose Gesù disse alla folla in parabole e non parlava ad essa se non imparavo lei perché siede in pista e ciò che era stato detto dal profeta aprirò la mia bocca in parabole tra camorra o cose nascoste fin dalla fondazione del mondo
Poi Gesù lascio la folle dentro in casa
I suoi discepoli gli si accostarono per dirgli spiega ci la parabola della zizzania nel campo
Ed egli rispose colui che semina il buon seme e il figlio dell'uomo il campo e il mondo il seme buono sono i figli del Regno
Ma la zizzania sono i figli del Maligno e il nemico che l'ha seminata e il diavolo
La mietitura rappresenta la fine del mondo e i mietitori sono gli angeli
Come dunque si raccoglie la zizzania e si brucia nel fuoco così avverrà alla fine del mondo
Il figlio dell'uomo manderà i suoi angeli quali raccoglieranno nel suo regno tutti gli scandali e tutti gli operatori di iniquità e li getteranno nella fornace ardente dove sarà pianto e stridore di denti
Allora i giusti risplendere hanno come il sole nel Regno del Padre loro
Chi ha orecchi intenda
Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto in un campo un nuovo lo trova e non nasconde di nuovo poi va pieno di gioia e vende tutti i suoi averi e compra quel campo
Il regno dei cieli è simile a un mercante che va in cerca di perle preziose
Trovato una perla di grande valore fa vende tutti i suoi averi e la compra
Il regno dei cieli è simile anche una rete gettata nel mare che raccoglie ogni genere di pesce
Quando è piena i pescatori la tirano arriva e poi seduti sì raccolgono i pesci buoni nei canestri e buttano via i cattivi
Così sarà la fine del mondo verranno gli angeli e separeranno i cattivi dai buoni e li getteranno nella fornace ardente dove sarà pianto e stridore di denti
Avete capito tutte queste cose gli risposero sì
Ed egli disse loro per questo ogni scriva divenuto discepolo del Regno dei cieli e simile a un padrone di casa che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche
è parola del Signore
Dopo aver ascoltata la parola di Dio Traverso queste parabole
Tocca ora
Al nostro presidente nazionale Franco Passuello a proporci la relazione congressuale
Vi stanno distribuendo testo un po'corposo diciamo così ma non dovete spaventarmi troppo imposti perché non lo leggerò tutto
Come sempre accade ma a maggior ragione questa volta di fronte al compito un po'lo straordinario come un congresso di Rifondazione
Uno cerca di dare il meglio delle cose che ha nella testa e nel cuore
Poi si accorge che sono troppe
Nonostante che abbia già ridotto il testo che vi sarà adesso consegnato è ancora troppo lungo
Nonostante questo non è un testo dove c'è tutto un testo molto tagliato
Molte cose che forse avrebbero dovuto esserci non ci sono io ho cercato di fare un ragionamento
Che mettesse insieme il profilo delle ACLI del nuovo inizio con le grandi questioni che stanno di fronte al Paese e li cogliere il mestiere delle ACLI
Su questo scorcio di fine millennio
Mi chiedo quindi un po'di pazienza anche perché
Con questa relazione io faccio insieme due mestieri così si è convenuto tengo la relazione dell'ultima parte
Propongo anche la mia candidatura presidente in modo che fin dall'inizio i delegati come è giusto abbiano davanti a loro l'insieme alla fine
Vendetta ventesimo Congresso nazionale dunque congresso della nostra Rifondazione che senso ha per noi
è forse un atto di presunzione
Giovanni Bianchi chiudevano importante congresso
Con un'immagine a Milano era la ricordate l'immagine di Sahara ormai non più giovane
Sara Sara partorisce nello stupore nella meraviglia
Sale aveva riso all'annuncio di quel figlio ormai insperato Isacco sarà figlio di quel riso confidente di quello stupore incessante che accompagna sempre l'intervento di Dio nella storia degli uomini
A noi
Che abbiamo varcato cinquant'anni di storia
è stato chiesto qualcosa di analogo è stato chiesto di rinnovarsi di rigenerarsi e ci siamo affidati fare nuove reati lo ricordava già Gigi non è impresa che dipenda soltanto da noi
Richiede anzitutto un'invocazione è un atto di umiltà sì di umiltà
Perché noi sappiamo lo abbiamo scritto nano nel nostro nuovo patto associativo solo il Vangelo può darci la novità che cerchiamo
Ecco io faccio nuove tutte le cose dice lo spirito del Signore
Il sorriso di sarà in questi anni
Si è fatto tra noi il lavoro attenzione preghiera come ricordava Pio perché potessimo cogliere ancora una volta il passaggio dell'angelo che ci chiama varcare una soglia a metterci di nuovo in cammino
è iniziata così la nostra Rifondazione nella consapevolezza di trovarci di fronte ad una discontinuità che interrogava profondamente la nostra identità associativa le nostre pratiche sociali il nostro ruolo nella società italiana ma che trovava il suo senso profondo della nostra dimensione ecclesiale
Rifondazione per molti di noi è stata ed è parola difficile da accettare
C'è pesata addosso la banalizzazione che ne è stata fatta nell'uso corrente e così abbiamo cercato di usare altre parole rigenerazione rinasce
Però il tema di una nuova fondazione delle ACLI ha in sé qualcosa che le altre parole non riescono ad esprimere verificare la nostra fedeltà alle radici ai Fontan menti che sostengono il carisma delle ACLI ecco il senso della nostra Rifondazione il senso di questo congresso in questi due anni costituenti che ci separano da Chianciano non abbiamo compiuto i primi due movimenti della rifondazione
Dicevo vere ricchezze i limiti del presente alla luce della vocazione delle origini
Tracciare secondo movimento le grandi coordinate per il futuro ridisegnando le ragioni del nostro associarsi e le linee di un progetto per il nuovo inizio
Nuovo patto associativo nuovo patto sociale precisazione della nostra identità e nuovo programma a mediocre
Resta da compiere il terzo movimento e speriamo che sia un andante con moto
I risultati di questi anni debbono diventare pane spezzato insieme cultura condivisa di tutto il nostro corpo sociale
E intanto dobbiamo tradurre il Progetto in un programma operativo organizzare al meglio le nostre capacità di attuarlo è lasciatemelo dire il passaggio più delicato quello sul quale già altre volte abbiamo inciampato
Abbiamo alle spalle nel recente passato molte cose decise rimaste inattuate incompiute
Ma abbiamo anche e voglio ricordarlo una tradizione che c'è più favorevole
Non è la prima volta che alleati sono stati chiamati a ripensare se stessa ricordo e siamo pensate nel mille novecentocinquanta la battuta di Rapelli al terzo Congresso nazionale delle ACLI
Dicevo scherzando con degli amici ai fratelli che parla nel primo congresso è morto Achille Grandi ed è più vivo che mai Achille Grandi
Nel secondo congresso sarebbe morta la corrente sindacale cristiana ed io quando mi guardo in faccia mi dico dove vi ho conosciuto
I miei nel terzo Congresso deve morire qualcosa io non credo che si vogliano far morire le ACLI
E anche lì non morirono
Le ACLI stavano rinascendo per un'altra avventura nella storia del Paese
Tra i congressisti del cinquanta c'erano Dino Penazzato e Livio Labor il presente e il futuro di un'associazione capaci di ripensarsi anche radicalmente nelle vicende della storia
Cosa deve morire oggi perché gli altri possano rinascere
Allora la corrente sindacale cristiana dopo la Mastra la CISL morì perché gli altri fossero riconvertite del movimento sociale dei lavoratori cristiani ed oggi
Oggi quel movimento deve morire per lasciare il posto ad un altro un movimento del lavoro che insieme movimento per una cittadinanza solidale le due cose insieme
Proprio come allora siamo su un terreno quasi inesplorato fu un grande ardimento ripensare le ACLI come Movimento Sociale in un paesaggio dove c'era posto soltanto per il partito per il sindacato
La direzione oggi è la stessa ma il paesaggio è cambiato
Non si tratta più di aprire un varco al futuro ma di assumere la responsabilità
Di costruire una dimensione inedita una vera mutazione
Dobbiamo esserne consapevoli nel campo dei soggetti organizzati e della rappresentanza
Non meno di questo è grande il compito che sta di fronte a questo congresso
Ed anche oggi come allora c'è tra noi chi testimonia l'eredità di un passato di lotte di passioni che incarna più direttamente le ACLI di questo tempo che guiderà le altre di domani qui oggi tra noi passato presente futuro
La domanda che sta alla base della nostra Rifondazione è una domanda assai semplice insieme assai paradossale perché oggi reati ad un'organizzazione non basta esserci per avere senso e futuro
Un punto nella nostra storia è rimasto sempre fisso assegnare il nostro cammino la fedeltà al Vangelo e alla Chiesa
L'idea stessa della rifondazione ce lo ricordava Padre Pio che ha dato forma d'una lunga inquietudine è nata ad Urbino il luogo della nostra ricerca spirituale negli ultimi anni
Non poteva nascere altrove
L'itinerario ormai ventennale con cui ci accompagnato padre più Parisi si è come accelerato negli ultimi tempi per spingere verso questo passaggio decisivo
Quattro incontri nazionali in quattro anni consecutivi in cui abbiamo imparato a rideterminare il nostro lessico quotidiano alla luce della però
Alla luce dalla parola
C'è capitato così di scoprire come le parole più scontate più globale riprendessero a splendere di una luce nuova politica al potere democrazia ispirazione cristiana minoritaria twitta l'economia dei piccoli e dei popoli
La stessa dottrina sociale della Chiesa per la quale siamo nati c'è apparsa sotto una nuova luce letta nell'ascolto della Parola
E questa la prima risposta al nostro perché Leah
Ed è la risposta più dura più difficile
Cosa vuol dire infatti far coincidere la riscoperta delle nostre crisi a vita con la riscoperta stessa del Vangelo
Vuol dire che non possiamo essere paghi di avere ristabilito buoni rapporti con il clero e con i vescovi vuol dire vivere la nostra cristianità non all'insegna di convenienze diplomatiche o di status ecclesiali vuol dire imparare a vivere la libertà a chi ci chiama la nostra fede
Essere profondamente laici perché profondamente cristiani
E la lezione che ci avvenuta anche da un altro grande amico morto proprio in questi giorni Sergio Quinzio
Lo ricordo qui con affetto e lo raccomando le nostre preghiere
Dovremmo rileggere spesso le parole che ci ha rivolto il Papa in piazza San Pietro
Chi interpretasse la nostra ecclesia Rita come l'approdo ad un'appartenenza ad un risultato e cinto sicuro di convenienze diritti di rassicurazioni rimarrebbe deluso
Risuona alta e chiara nelle parole del Papa la consegna di un messaggio sconvolgente
Testimoniate nel mondo del lavoro la radicalità del Vangelo non venite mandati ed è sempre questo il verbo della fede da Abramo Gesù a noi qui oggi andati
E proprio proprio andando nel nome del Signore nella storia degli uomini che noi siamo nella chiesa che siamo utili alla Chiesa ed è una sola cosa che spinge a questa andare
Non le opere la forza dell'organizzazione il successo dell'immagine in mala fede
E nella fede che noi andiamo che noi siamo chiamati ad interpretare le speranze e le paure di quanti incontriamo
Nella fede non in una cultura in una ideologia in un'appartenenza nella fede
Il patto che unisce Lodi reati non è un semplice patto sociale e civile e neppure un patto che si consuma nell'azione non esistiamo per attuare un nostro progetto per il mondo esistiamo per testimoniare nel mondo il Progetto di salvezza che Dio stabilito da suo figlio
La nostra è un'avventura che deve sempre tenere insieme la dimensione spirituale e la dimensione civile
A noi non basta saper maneggiare le cose del mondo non possiamo esaurirsi in una logica tutta funzionale utilitaristica
Noi operiamo in una logica di incivili mento della società che pretende un contino discernimento su ciò che veramente civile degno dalla città dello e che bisogno se ne avverte oggi oggi che assistiamo al rapido declino di un ethos civile condiviso di una coscienza politica capace di trascendere l'interesse immediato
Ecco perché noi delle ACLI
Nelle frenesia di questo declino della modernità che allude ad un'epoca nuova possiamo camminare solo con il passo della maturazione dalle coscienza
Del cambiamento culturale che sa generare un saper essere per orientare riempire di senso un fare competente ed efficaci
Ma Urbino non è stato solo questo è stato anche comprendere che la nostra Rifondazione si collocava in un movimento più ampio della chiesa sulla soglia del terzo millennio
Proprio quando le grandi eresie illuministe conoscono anche il fallimento la Chiesa sente il bisogno di riconoscere il proprio limite terreni il bisogno di mettersi in stato di penitenza e di conversione
Avverte che qualcosa di nuovo sta nascendo dalle abbondanti scorie di una modernità che ha preteso troppo da se stesse ed entra in una dinamica di conversione riconosce i suoi peccati d'infedeltà e di mondanità
Cos'altro è
Il Grande Giubileo che segna l'attesa del terzo millennio se non questo rigenerarsi della chiesa come sposa nell'attesa del suo signore se non è disporsi ad una nuova stagione che invoca nella preghiera nel cammino penitenziale il dono di una nuova evangelizzazione
Di questo nuovo disporsi sono evidenti segni anche nella Chiesa che in Italia
Forse anche perché così direttamente esposta al magistero alto dirigente di Giovanni Paolo secondo
Il convegno ecclesiale di Palermo apre il cammino di un importante e corale Presa di coscienza noi opereremo perché sia così
La sofferenza la ricerca stanno in quello snodo realmente nevralgico dove la chiesa dell'impegno laicale si protende dentro il travaglio della storia
In questo snodo i laici delle ACLI stanno da sempre come su una frontiera feconda è scomoda
Mezzo secolo fa i nostri pastori i nostri padri fondatori ci hanno mandato a stare da cristiani nel cuore del mondo moderno
La dove la democrazia cerca di regolare la potenza delle forze produttive a fini di giustizia di promozione umana la dove la Chiesa risultava allora più estranea ed assente
Su questa frontiera abbiamo sempre operato anche quando è sembrato che i nostri pastori si ritenessero incerti di fronte alle novità e ai problemi che questa inedita missione generale
Fummo inviati a testimoniare Gerusalemme nel cuore di Babilonia
E ci fu a volte rinfacciato di trafficare proprio come il crocifisso risorto del quale cercavamo indegnamente di farci discepoli con prostitute e pubblica
Come se il Vangelo fosse un messaggio perbenista e non l'annuncio di una salvezza che ha preso corpo dentro il mistero di un'incarnazione crocifissa
Rivolto anzitutto distorti agli straccioni ai peccatori agli impotenti di cui fa anzi la sua pietra angolare
Il rischio che abbiamo corso è stato forte
Considerati quasi ai margini della chiesa potevamo isolarci in una dissidenza o esaurirsi in una rapida secolarizzazione
Così non è stato ringraziando il Signore
Ci fu gran fretta denunciare i nostri errori ed errori ce ne furono abbiamo sempre riconosciuto
Oggi però riconosciuta e anche la nostra fedeltà
Ma proprio oggi che i nostri cuori e le nostre volontà si riuniscono per aprire una stagione nuova proprio oggi dobbiamo accomiatarsi definitivamente da un lungo travaglio senza rinunciare a trarre da esso però ogni possibile insegnamento
Senza la fedeltà al Vangelo alla Chiesa alleati non avrebbero ragione di esistere
Ma senza la fedeltà all'uomo alla storia senza trarre dalla condivisione fraterna con i poveri con i membri della terra il senso e la passione per la propria testimonianza le ACLI sarebbero cosa diversa e snaturato
Sarà sempre la nostra e i pastori debbono saperlo una fedeltà inquieto
Perché inquietante la fede quando non si separa dalla vita perché inquietanti sono le cose nuove di questo fin e secolo di cui facciamo ogni giorno esperienza dei territori dove abitiamo là
Dove prende drammaticamente corpo la dinamica di una storia segnata da una potenza produttrice regolatrice che a volte pretende di sostituirsi a Dio
La proposta che è maturata in questi ultimi anni sono a pagina sei
E che il congresso è ora chiamato a fare propria
La proposta di costituire nelle ACLI una diaconia laicale della parola è il frutto più consapevole di una convinzione profonda
Senza vivere una spiritualità laicale ogni animazioni cristiana rischia la sterilità
La ricerca spirituale la vita cristiana non possono essere un presupposto un dato scontato
Possono essere soltanto una meta consapevole una finalità esplicita del nostro essere movimento di lavoratori cristiani
Non ha forse già maturato tutto il suo limite un certo Pastoralis mo'azionista tutto proteso ad organizzare più il consenso ad una dottrina di una struttura che a predicare il Vangelo mi ha testimoniato
Costituire questa diaconia
Per affidare il compito di diffondere la vita cristiana nelle ACLI
Abitando nelle Chiese locali nella coscienza delle nostre basi associative l'esperienza maturata con il cammino di Urbino è forse il compito principale del terzo movimento della nostra Rifondazione
Il compito che aiuterà a maturare le condizioni per tutti gli altri
Non sarà facile
Un servizio la vita cristiana anzitutto problema di vocazione e di formazione non può essere scelto come una qualunque altra responsabilità mi avere lo stesso statuto associativo
Qui realmente c'è bisogno di donne e uomini maturi nella fede e in grado di compiere una scelta tanto gioiosa quanto difficile farsi gli ultimi dei servi perché i fratelli possano crescere nella fede
Più di ogni incardinamento in un disegno pastorale che pure esigenza reale la formazione di questa diaconia invoca un nostro essere innervati nelle Chiese locali
Un nostro poter contare sulla compagnia di sacerdoti in grado di aiutarci a camminare verso quell'obiettivo
Abbiamo la fondata speranza che il tema della presenza di sacerdoti collegati alla Pastorale sociale del lavoro possa ricevere oggi da parte della Conferenza episcopale italiana uni svolgimento nuovo e più definito
Noi non chiediamo i nostri vescovi di modificare la nostra collocazione negli attuali criteri di a crisi a vita
Pensare le ACLI con un'associazione di evangelizzazione dirette di Azione cattolica sarebbe non cogliere la sostanza del problema che ci si è posto e che poniamo oggi i nostri vescovi
Non siamo noi siamo e vogliamo continuare ad essere un'associazione laicale democratica
Perché questo è il nostro carisma e perché ci rendiamo conto che sarebbe sbagliato oggi ancora
Coinvolgere la Chiesa delle nostre scelte sociali e politiche che per loro natura sono scelte opinabili frutto dell'esercizio della nostra responsabilità
L'I care
Da tempo però
Avvertiamo che questa responsabilità non può tradursi in un design curarsi delle associazioni l'I care come la nostra dalle case legami vitali con la Chiesa nel dar luogo al moltiplicarsi di crisi vuole particolari
Che finiscono col sottrarsi alle responsabilità e l'opportunità di un'autentica comunione
L'una e l'altra via infatti non solo blocco non rendono imperfetta una piena alimentazione della vita cristiana ma impediscono che i frutti di ogni specifico cammino confluiscono con le risorse del più vasto audio ecclesiale
Ai sacerdoti alle religiose e religiosi che ci hanno seguito in questi anni e agli altri cui sarà chiesto di stare con noi
Domandiamo la disponibilità ad accompagnare rispettare un cammino che vive che è in corso che cerca una disponibilità a condividere il cammino ed esercitare un ministero spirituale e formativo
Ma Urbino ci ha anche aiutato a vivere il nostro Giubileo in una luce nuova in altre occasioni all'inizio la mia presidenza inattesa ho messo insieme due concetti biblici esodo e Giubileo
Nel senso dell'esito raffigura ed orienta il nostro cammino di Rifondazione il Giubileo nel fuoco evocare conversione riconciliazione additava il segno che dovevamo imprimere al nostro fare festa e memoria per i nostri cinquanta
La lunga storia dell'esodo culmina e acquista senso l'ho ricordato altre volte sulle rive del Giordano viva sta la terra promessa a lungo invocata e cercato
Quando Israele arriva al fiume si ferma si raccoglie raduna quanti si sono attardati ma anche chi non c'è più solo insieme si può passare il Giordano
Proprio stasera vivremo insieme una serata della memoria che vuole essere un po'riassuntiva di questo nostro aver dovuto celebrare il Giubileo nell'Esodo
Ci soffermeremo stasera su alcuni problemi della nostra storia e sulla necessità di valorizzarla meglio e di custodirla in funzione della nostra Rifondazione
Pensate ad esempio al nostro pluralismo e a quanto ci è costato
Oggi sembra divenuto fatto ordinario
Ma una moltitudine di etilisti donne e uomini del lavoro hanno pagato duramente per aver intrapreso con anticipo una strada oggi ritenuta un po'tardivamente forse sbrigativamente inevitabile se non proprio giusta
Sì la grande maggioranza dei nostri soci si riconosceva allora la democrazia cristiana votava Democrazia Cristiana
Ma quanti dei nostri quadri dei nostri militanti si sono destinati già negli anni settanta in altre formazioni politiche Partito Socialista Partito Comunista formazioni la nuova sinistra e poi più recentemente nei viaggi nella Rete Dora dei cristiano sociali
Per non parlare in un'altra dimensione di quante Christie sono andati nel sindacato assumendomi spesso ruoli significativi continuando lì un impegno iniziato nei circoli nelle sedi provinciali a livello nazionale
La storia dei reati è anche questo è storia di strade diverse che sono nate tra noi e a noi sono rimaste legati per i fili più diverso
Di questa discriminazione a volte seconda a volte vissuto a costo di uno sradicamento doloroso è caduto nel silenzio lui dobbiamo fare oggi sulle rive del nostro Giordania memoria fraterna e riconoscente
E dobbiamo trarne un insegnamento per il cammino nuovo che stiamo intraprendendo
Tutto questo dobbiamo oggi sentire intorno a noi nell'accingerci ad accelerare un nuovo cammino e vorrei ricordare anche quanti non ci sono più quanti c'erano ancora Chianciano e sono stati chiamati dal Signore
Non posso nominarli uno per uno come sarebbe giusto di molti non ho neppure notizia ne ricordo due per tutti i due volti
Vincenzo Bono Andrini
Di lui del suo lascito alle ACLI di commesso attende ancora di essere riconosciuto e valorizzato parleremo stasera nella serata dalla della memoria
Qui ancora una volta voglio rendermi testimonianza la bellezza il mistero di questa persone del suo cammino sono stati un dono dico abbiamo compreso il valore soltanto dopo la sua morte
Il suo passaggio la sua compagnia ci hanno dato molto di più di quanto siamo stati in grado di riconoscere e diaconi
In questa stessa prospettiva leggo la vicenda di un altro triste che ci ha lasciato
Una persona diversa in tante cose da Vincenzo ma lui vicina per un'analoga passione formativa Ugo Piazzi presidente della nostra associazione per un tratto breve ma intenso nella seconda metà degli anni Cinquanta
Ha tanto dato alla nostra associazione non ricevendone in cambio riconoscimento adeguato
Uomo competente e generoso quanto schivo Ugo Piazzi ebbe la ventura di trovarsi stretto fra due grandi personalità in conflitto come Dino Penazzato e Livio Labor e di uscirne inevitabilmente non considerato il suo giusto valore
Non per questo il suo servizio come quello di tanti altri attivisti
Che il cerchio dei riflettori ha lasciato il lascia ingiustamente nell'ombra è stato per le armi meno prezioso
La discontinuità che dobbiamo attraversare non è solo ecclesiale ma anche sociale e politica
Anche qui dobbiamo rispondere ad un perché perché oggi i reati nella società italiana
Per concorrere alla sua ricostruzione è la risposta
Fino a ieri il sistema politico era in difficoltà perché non riusciva più a rappresentare un Paese cambiato a rimuovere gli ostacoli che ne condizionano delimitavano lo sviluppo a disciplinare le sue forze portanti e le sue dinamiche
Nel protrarsi di questo scarto la crisi è divenuta più intricata difficile rottura della mediazione politica trasformismo autoreferenzialità di vasti settori del ceto politico sono i tre esiti più dirompenti
Da un lato un vecchio ceto politico senza reale consenso popolare anca appare ancora troppo decisivo nel determinare il futuro della politica
Dall'altro il proiettarsi dentro le istituzioni di una parte degli strati sociali emergenti compressi dal vecchio sistema senza una cultura politica capace di trascendere loro interesse immediato
Un vecchio ceto politico senza popolo è un popolo senza politica
Chi resta veramente senza voce senza rappresentanza sono i più deboli i vecchi e nuovi poveri che sono sempre più fuori ai margini di ogni dimensione della cittadinanza sociale civile politica
Al termine dei primi due movimenti della nostra Rifondazione
Siamo dunque in grado di disegnare mezzi meglio il profilo delle nuove Act
La degli la direzione di marcia è la stessa che abbiamo intrapresa da tempo essere movimento della società civile c'è qui medico a cui dobbiamo questa intuizione
Ma questa rotta si preciso oggi del movimento del lavoro e della cittadinanza solidale di che si tratta
E perché ci viene chiesto questo mutamento
Quante volte abbiamo parlato di cambio d'epoca
Ebbene ora ci siamo dentro
Ed il mutamento si profila come passaggio dalla società industriale alla società dell'informazione
Sta avvenendo giorno per giorno con una rata di rapidità impressionante
Ma sono pochi ne sono pienamente consapevoli questo passaggio muta quasi tutti i principi ordinatori della modernità di quella modernità dalla quale noi siamo nati nella quale sono stati inviati
Superato un certo livello di sviluppo le forze produttive hanno generato tre tendenze tra loro contraddittori prima
Hanno incontrato limiti ambientali e sociali al proprio sviluppo secondo hanno messo in campo una nuova generazione di tecnologie terzo hanno realizzato la mondializzazione del mercato
Proprio mentre giungeva a conoscere i limiti di sostenibilità
Che mettevano a dura prova il compromesso che imiti keynesiano attraverso la crisi fiscale il conflitto distributivo intorno allo Stato sociale proprio in quel momento
La società industriale avanzata anziché come dire regolare le proprie capacità produttive compiva il grande salto produttivo
E avviava di fatto il processo del proprio superamento
In gestazione entra un nuovo modo di produzione una nuova dinamica globale del sistema sociale
Innovazione tecnologica rende possibile una crescita esponenziale di produttività ottenuta sostituendo il lavoro umano con l'elettronica avanzata fino agli esiti estremi della fabbrica virtuale e del telelavoro
La globalizzazione del mercato intanto inasprisce la competizione tra grandi imprese ed economie nazionali
Entrano rapidamente in crisi livelli già limitati di regolazione democratica scala nazionale e internazionale e si esaspera la corsa all'innovazione tecnologica per inseguire i livelli di qualità e di produttività concorrenziale
Questa rincorsa pretende investimenti sempre più ingenti e margini crescenti di flessibilità
Il conflitto contro lo stato sociale il suo sistema di regole di vincoli si acuisce e si traduce in UNESCO progressivo sottrarsi dell'economia di mercato ai costi e quindi ai fini della solidarietà e dello sviluppo sociale
Il patto sociale che alimentato decenni di benessere salta
L'incapacità di creare occupazione e dire e di alimentare processi di ready Steady redistribuzione sociale delle opportunità della ricchezza
Fare rapidamente declinare con i sistemi di welfare i principali messi virtuosi tra capitalismo di mercato e sviluppo della società
Forse mai come oggi si è fatto così evidente il nesso stretto che lega la cittadinanza al lavoro
è ritornata l'instabilità la precarietà di incertezza ne sappiamo qualcosa qui nel Sud se ieri c'era l'aspettativa del futuro un futuro gravido di promesse oggi il futuro ci inquieta
Se ieri c'era l'aspettativa alla alla fiducia è subentrato un assillo la paura
All'orizzonte si delinea il panorama grigio di una società di Simi occupati inoccupati di lavoratori precari di lavoratori interinali di una flessibilità tutta giocata sull'assenza di sicurezza
Felicità dei consumi e tristezza delle prospettive ma se il futuro si fa incerto anche il consumo e meno appetibili
C'è oggi la paura del domani
La società si ripiega in un atteggiamento di difesa alla ricerca di sicurezza che si fanno sempre più labili più fragili
Che oggi è già in pensione è più fortunato di chi vi andrà domani che ha un posto di lavoro si adatta ad ogni compromesso pur di non perderlo che il posto non ce l'ha penso soprattutto ai giovani alle donne si adatta lavori regolari al lavoro nero
Da anni
Le lotte dei lavoratori gioco di rimessa consolidano Fortini sempre più più sguarniti arretrano in rissa
Le magnifiche sorti progressivi della rivoluzione tecnologica di informatica del lavoro liberato del diritto all'ozio hanno lasciato dietro di sé disagi sociali sempre più profondi e solitudini sempre più diffuso
Il lavoro non c'è ed è crollato il mito della piena occupazione anziché pensi che mi parla di fine del lavoro
La questione del lavoro assume toni ancora più drammatici qui nel Mezzogiorno non per caso si svolge qui a Napoli nostro congresso la fine dell'intervento straordinario è stata sostituita dal nulla
E già era cessato da tempo qualsiasi progetto di serio industrializzazione del Sud
C'eravamo illusi che cessati i trasferimenti di reddito iniziassero gli investimenti produttivi le agevolazioni del credito il sostegno alla piccola e media impresa l'attenzione a cogliere tutte le occasioni più produttive
C'è stato invece il deserto
Un deserto tanto più colpevole quanto più si era assistito in questi ultimi anni ad una forte movimento della Società Civile meridionale contro l'economia criminale contro chi milita organizzata perché con la legalità si avviasse finalmente un concreto sviluppo dall'economia del su
Abbiamo sentito il sindaco Bassolino ex uno designato di questo movimento dalla società che sbocchi sfociato
Nella generazione dei novizi
Sconcerta anche oggi il silenzio non solo sul Mezzogiorno ma del mezzogiorno e non lo rompono le chiacchere strillato e della retorica di un'emergenza eternamente elettorale esperienza ed energie positive non mancano ma stentano a darsi una soggettività politica un progetto condiviso
Non è un segnale positivo una grande protesta meridionale potrebbe essere incanalata da una destra populista e confusa una protesta che nascerebbe dalla paura di essere abbandonati a se stessi e che non si risolverebbe nessuno dei problemi del Sud
Il rito degli arcani piegarsi corporativo degli interessi la polemica assurda tra regioni ricche e regioni povere le prove d'autore di una rivolta fiscale la spada di latta del secessionismo leghista rischiano di incrinare la stessa unità nazionale
E intanto alimentano un clima di incertezza di sospetto coltivato la mala pianta di un'inimicizia sociale che stavo l'opposto del nuovo patto che deve ridare coesione alla nostra società
La questione del lavoro oggi è soprattutto la questione meridionale di più la questione nazionale coincide oggi con la questione meridionale
Le strade del passato sono impraticabili quelle del futuro passano attraverso una scommessa grande fattiva su risorse umane e materiali del sud
Giocare fino in fondo questa scommessa vuol dire però cambiare logica
Il Sud può diventare il territorio privilegiato di un nuovo grande esperimento sociale
Proprio perché i segni dell'attuale modello di sviluppo sono più sociali che concretamente economici proprio perché qui abbondanza di risorse umane e abbondanza di risorse locali emarginate dal grande mercato competitivo globale
Possono consentire l'impianto di un altro tipo di sviluppo più locale e più sociale più vivibile e più sostenibile
Sin qui il processo che ha spezzato il nesso virtuoso tra economia e società meno indagato è meno conosciuto è però un altro inquietante processo
Proprio mentre suscita una nuova e drammatica questione sociale il capitalismo telematico va suscitando anche una non meno urgente questione democratica
A formarla c'è anzitutto un problema di contenuti e di programma
Una democrazia non sussiste senza un'attendibile aspettativa di giustizia sociale
Ma c'è dell'altro
I poteri forti del mercato si fanno partito politico sono l'inizio di pagina quattordici si candidano a governare direttamente la politica
E per giungere a questo risultato agiscono sulle debolezze di questa fase matura delle democrazie occidentali
Già scosse dal processo di differenziazione della società dalla crisi fiscale di GP di legittimazione dello Stato dalla difficoltà di tenere insieme governo e partecipazione entro le forme d'arte della democrazia rappresentativa
Cos'altro è di intreccio perverso tra affari e politica messa in luce da Tangentopoli
Se non questo aver ridotto la politica ad una variabile del mercato e cos'altro è l'apparizione non soltanto in Italia del partito azienda se non lo sviluppo successivo di quella riduzione fino al punto di ridurre la politica market cos'altro se non sofisticate spregiudicate strategie di marketing può consentire ai responsabili diretti degli attuali livelli di degrado sociale di candidarsi a governare per garantire i propri interessi e di farlo riuscendo a procurarsi il consenso delle proprie vittime
Basta guardare
L'attuale farsa che purtroppo può facilmente volgere in dramma in cui assistiamo all'uso brutalmente brutalmente strumentale della questione fiscale
E a fini elettorali
Si candidano sollecitare dirigere una rivolta fiscale
Quegli stessi che in cento modi sottraendo risorse finanziarie ingenti alla contribuzione fiscale
Distruggendo occupazione quindi capacità contributiva stravolgendo con le loro dei rapporti di forza nel campo della distribuzione canta commerciale smantellando i sistemi di sicurezza sociale e i loro flussi contributivi
Hanno concorso a concentrare la pressione fiscale sull'aria sempre più stretta dei redditi da lavoro dipendente e comunque fissi e più facilmente accertabile
E tuttavia
La situazione è meno compromessa di come può apparire da questa ricostruzione resa per amor di provocazione più geometrica di qua di quanto non sia la realtà
Nella realtà infatti nessuna economia di mercato può prosperare si distrugge le condizioni sociali che la rendono possibile
La crescente potenza produttiva ha bisogno di un mercato in grado di assorbire la e di alimentare
E mercato qui stappa società
Se in vaste aree della società cresce l'insicurezza e la paura del futuro crollano il potere d'acquisto le capacità di risparmio di contribuzione Foscari la deriva è una sola ed è insostenibile insostenibile anche per il mercato
Si deprime la domanda interna cresce editato su disagio sociale si esprimono forme di criminalità sociale crescono i costi privati per garantire il secessionismo la sicurezza dei ricchi negli Stati Uniti vigilantes sono già il due per cento dell'occupazione
è vero che nel mercato globale
Le imprese ad alta intensità di capitale finanziario virtuali e transnazionali possono proiettarsi fuori dai vincoli delle economie nazionali operando laddove esistono le condizioni per loro più favorevoli
Ma questo riguarda un numero oggi assai limitato di soggetti
Che oppure in una logica di rapina di pirateria economica che nulla più a che fare con la vera economia di mercato
è bene precisare un punto per noi decisivo non è l'economia dell'informazione in sé a determinare questo esito autoreferenziale che nega la stessa missione per cui ogni economia ha ragione di esistere
E il suo attuale assetto squilibrato essere volato che provoca questa questione
La potenza sociale e politica dell'economia telematica
è cresciuta più in fretta delle capacità delle forme dati della democrazia di elaborare anticorpi sociali è un nuovo sistema di regolazione soprattutto dimensione internazionale
Proprio questa sindrome di onnipotenza narcisistica dell'economia fa sì che essa oggi stia di fatto segando il ramo su cui è seduta
Risulta sempre più evidente che se non si ricostruisce un sistema di nessi virtuosi tra economia telematica finalità di sviluppo sociale il mercato conoscerà drammatici fallimento
Ecco perché si sta rapidamente formando anche negli ambienti dei business mettesse un opinione che prende atto dei gravi rischi che la stessa economia di mercato sta correndo e cerca un nuovo sistema di convenienza
Questo nuovo opinione economica va creando le condizioni per aprire un nuovo grande negoziato socia
Ha cominciato Dell'Orto nel libro bianco che è un po'la consegna del suo testimone all'Europa a parlare dell'urgenza di costituire un'economia solida ma l'idea in vario modo espressa che si debba oggi promuove la costruzione di una dimensione non profit sociale e civile dell'economia si va rapidamente diffondendo due nomi su tutti fanno oggi opinione in modo crescente
Ralf Dahrendorf germi che di rischi
Il convergere di questi processi che così rapidamente delineato leggendo anche più rapidamente di come nelle nella relazione
Che sono processi insieme economici sociali culturali politici delinea un vero e proprio cambio d'epoca e richiede quindi la realizzazione di un nuovo patto sociale da quanto lo sostiene
Per la sua riuscita servono cinque condizioni
Prima condizione
Le forze del mo'del mercato debbono rendersi consapevoli della loro convenienza a disciplinare la propria forza ad invertire la RAI invertire la deriva secessionista e narcisista
Che oggi prevale per porsi nuovamente dentro la logica del concorso lo sviluppo globale delle società nazionali
E del pianeta
Seconda condizione
Urge un doppio travaso di risorse di compiti dall'economia orientata alla competizione all'economia orientata allo sviluppo sociale dallo Stato alla società civile
Terza condizione
E decisivo un processo di regolazione democratica della comunicazione sociale
Fino a quando per i poteri forti del mercato sarà possibile usare senza troppi problemi le strategie le tecnologie multimediali per uno spregiudicato marketing economico e politico la democrazia è a rischio continuo di essere colonizzato
La stessa sovranità popolare sarà ad autonomia limitata
Quarta condizione costituire una nuova generazione di soggetti civili per affermare una dinamica economica societaria politica più equilibrata
C'è da fare anzitutto un salto culturale sindacati cooperazione associazione di cittadinanza sociale
Agiscono ancora in base a forme dinamiche della rappresentanza della contrattazione dello scambio politico che non funzionano più perché sono figlio di una società di un'economia di una società civile ormai superati
Quinta condizione
Riprogettare attuare una coerente riforma del sistema politico
Qui non c'è d'agire
Soltanto sulle leggi elettorali e sulla forma di Stato e di governo c'è prima ancora da ridisegnare il sistema della rappresentanza
Il proiettarsi radicale Gian legato soltanto ad una gita agitazione di interessi localistici particolaristici di aree sociali significative dentro nuovi soggetti politici a radice nel fatto che i corpi intermedi del civile cioè noi
Non riescono più a svolgerà una funzione educativa e formativa
C'è insomma una per drammatica crisi di coscienza civile e di coscienza politica
Senza costruire un vasto movimento della cittadinanza solidale non potrà costituirsi alcuna economia solidale
Operare
Per far crescere queste cinque condizioni a dimensione nazionale e almeno a scala europea è il compito di una difficile fase di transizione che si ponga l'obiettivo centrale di ricostruire i nessi tra economia telematica e sviluppo sociale
Apriamo questo congresso
Alla vigilia dell'apertura della Conferenza intergovernativa che deve riesaminare il trattato di Maastricht
La situazione europea
E per troppo decisamente esemplificativa del processo che abbiamo tratteggiato la nevrosi creata dei criteri di convergenza economica e monetaria decisa maschilista fa passare in secondo piano un'amara realtà
Gli attuali livelli di disoccupazione a due cifre siamo a diciotto milioni di senza lavoro sono stati raggiunti in una fase economica positiva che ha visto migliorare tutti gli indicatori inflazione produttività bilancia commerciale
è ormai evidente che è del tutto inattendibile la vecchia ricetta per l'unificazione del conto del continente promuove la crescita economica la crescita economica e lo sviluppo sociale se
Unico
Bisogna migliorare la competitività dell'Europa sul mercato globale si è detto allineando verso l'alto la credibilità finanziaria le capacità produttive dei diversi sistema paese del continente
Così sarà recuperato il deficit accumulato nei confronti di Stati Uniti e Giappone ma anche dell'economia emergente emergenti del Sud-Est asiatico asiatico ed è certamente una determina direzione di marcia che va pratica
Già
Ma i costi sociali che questo allineamento sta causando distruggono quel che l'Europa ha prodotto di meglio in secoli di storia la qualità della sua civilizzazione
Solo un conflitto ideologico condotto senza esclusione di colpi può oggi sostenere che il secolo socialdemocratico come è stato definito è un pezzo di storia da cancellare
La saggezza civile ed economica del modello sociale europeo è per ora insuperata e va dunque preservata trasferendo nel programma della nuova situazione e adeguando soggetti e forma
Applicare la FISU la filosofia neoliberista che fa della competizione l'unico criterio guida vuol dire non aver capito nulla dell'economia post-industriale
Questa filosofia mostra ogni giorno di più insieme alla sua insostenibilità sociale anche la sua irrazionalità economica
L'economia in ogni contesto civile non è un meccanismo autoreferenziale di produzione della ricchezza ha senso solo come mezzo al fine di produrre distribuire razionalmente ricchezza orientata all'incivili mentre non all'imbarbarimento della società
Se tradisce questa missione
Se si specializza produrrà solo i beni che creano profitto sui mercati astratti dalle dinamiche reale dei sistemi sociali nazionali
Cioè distrugge ricchezza sociale se produce crescenti disuguaglianze se produce danni irreparabili all'ambiente se marginalizzati sorse produzioni ad alta utilità sociale se fa tutto questo allora un'economia e decisamente diseconomica e fa rapidamente
Modifica
Noi ci auguriamo che la conferenza che si apre domani a Torino introduca realmente nei criteri di convergenza precisi indicatori di sub di sostenibilità sociale ed ambientale
La creazione di lavoro alla lotta contro la disoccupazione di lunga durata la salvaguardia di livelli accettabili di sicurezza sociale la promozione dell'economia Bros solidale dei suoi soggetti portanti come era nelle indicazioni del libro bianco titolo
Certo è
Che questa Presidenza italiana condizionata come dalla fase elettorale difficilmente riuscirà ad esprimere un'iniziativa all'altezza delle sfide in campo dobbiamo prenderne atto
La strada che abbiamo scelto da tempo è quella di fare emergere dare consistenza dare strategia politica dare consapevolezza di sé all'autonomia della società civile di quelle che abbiamo definito le dimensioni pubbliche non statale
Abbiamo iniziato realizzando sul finire degli anni sessanta prima grande associazione in Italia le condizioni della nostra autonomia
Ricordiamo tutti tutti quanto ci è costato
Ma abbiamo aperto una strada che altri hanno praticato solo uno o due decenni dopo
Abbiamo però proseguito con la strategia delle convenzioni che mirava non solo a coordinare in rete una vasta gamma di associazioni ma ad elaborare una cultura comune un vero movimento di crescita per la società civile
Siamo infine giunti alla costruzione del terzo settore
La direzione di marcia è giusta e va confermata però essa deve saper integrare meglio la prospettiva dell'associazione Città civile dei corpi intermedi con la prospettiva della Società Civile diffusa che la novità della società dell'informazione
Ecco perché noi poniamo oggi al centro della nostra iniziativa le all'attenzione del Paese due processi strettamente correlati che sono anche al centro di questo nostro congresso di Rifondazione
Il movimento della cittadinanza solidale e l'economia sociale o civile
L'epoca della telematica può dunque ricondurre il baricentro del sistema sociale nella società civile è un vero rivolgimento
Un dato di fondo ha caratterizzato per una lunga fase la cultura istituzionale la scomparsa dalla società la brutale semplificazione Stato mercato stato privato
Ha rimosso quella realtà feconda originale quel complesso di associazioni di gruppi di imprese sociali senza cui letteralmente non si dà società c'è chi considera questa realtà intermedia come un residuo del passato che l'avvento della Società degli individui liberi lascerà alle spalle e quante volte in questi anni abbiamo assistito all'esaltazione del protagonismo individuale del fai da te della voglia di arrivare di arricchirsi con la STET come la strada maestra di una modernizzazione oltre le pastoie dello stato sociale
Finché oggi dall'interno spesso del miglior pensiero liberale si deve lamentare una drammatica crisi di coesione sociale
Noi con i nostri padri costituenti
Pensiamo che l'individuo pienamente umano che noi preferiamo chiamare persona può crescere e svilupparsi soltanto nel contesto della famiglia dei corpi intermedi
Per oltre due secoli abbiamo delegato le condizioni che la direzione di marcia della civilizzazione umana al mercato dallo Stato ora la società può riappropriarsi
Ma per farlo deve costituire un tessuto di autonomia e civile di corpi intermedi di nuova generazione
è un compito paragonabile a quello dalla nascita del sindacato operaio
Com'è possibile questo nell'era telematica e della società civile diffusa
è possibile ripensando anzitutto le forme e le soggettività attuali quelli che ci sono
Nell'epoca dove il mercato del lavoro si spingono dentro il tessuto intimo della società
E la cittadinanza non si acquisisse non si esercita se non attraverso un mix Complesso di strategie l'attuale divisione di ruoli di legittimazione di compiti fra associazionismo politico economico sociale non regge più
Urge ridisegnare la struttura portante della società civile progettando un campo di soggetti della cittadinanza attiva e solidale
Non si tratta come a volte si sostiene semplicemente di creare collegamenti e collaborazioni tra sindacato e soggetti del terzo settore
Si tratta di prendere atto che tutti i soggetti oggi in campo sono chiamati ad una fase di ripensamento e di rigenerazione
Questo è vero anzitutto proprio per l'associazionismo al volontariato
La nostra fortunata stagione quelle che ci ha visti corteggiati visibili anche oltre i nostri meriti duali reali che già declinante
La vasta area del non profit del nascente terzo settore pretendeva pretende oggi meno elogi e più scelte politiche concrete
Siamo ad un punto che se non si Conte con una certa rapidità il riorientamento politico di operativo delle reti istituzionali su questo punto il vasto campo dei soggetti di terzo settore rischia una forte crisi
Da questa difficoltà
Non si esce soltanto udendo le forze per organizzare una lobby democratica capaci di far mutare atteggiamento a chi governa e a chi fa le leggi
Si esce da questa difficoltà se nello stesso tempo il terzo settore si mette in grado di progettare e attuare la riconversione strategica oggi indispensabile
è questa la duplice direzione verso cui ci stiamo muovendo insieme a tanti altri amici di tante associazioni
Quasi duecento con la costituzione del terzo settore con la promozione della Banca Etica con la costituzione di un'agenzia nazionale di servizi per lo sviluppo del terzo settore ed altro ancora
A proposito di riconversione la distinzione attuale attuale tra associazionismo di cittadinanza attiva di volontariato di mutualità Dean primitività sociale e sempre meno significativa in realtà sono oggi tutte forme di cittadinanza attiva
E sempre meno le differenze passo no tra chi svolgeva opera retribuita e chi no nella magica nuova la differenza sostanziale tra chi svolge opera di utilità sociale e chi no tra chi è soggetto non profit e chi no
Il volontariato il volontariato sociale beninteso descrive oggi piuttosto la qualità soggettiva di motivazione di atteggiamento con la quale si esercita una responsabilità di cittadinanza solidale piuttosto che una soggettività autonoma
E la cooperazione sociale sempre più una delle forme obbligata che l'associazionismo di cittadinanza deve assumere se vuole far fronte alla sua nuova missione di soggetto per quel fa societario dell'economia solidale
Viene anche da qui la spinta ripensare creativamente diversi soggetti come un campo di forze della società civile strutturato da forti sinergie e connessione
La Costituzione promozione di una nuova generazione di corpi intermedi del civile però
Prima ancora che problema di assetti organizzativi e di ingegneria della rappresentanza e problema eminentemente culturale
Senza rifondare torna questa nostra parola su basi solide la propria autonomia culturale la società civile non riuscirà a recuperare il potere contrattuale regolativo nei confronti dell'economia telematica e delle sue proiezioni politiche
Come ricomporre oggi Economia e Società all'interno di un processo irreversibile di deperimento della centralità dello Stato e questi la sfida più grande che abbiamo dinanzi è possibile rispondere a questa domanda solo se partiamo da una consapevolezza di fuoco economia di mercato va vista come una parte certo molto importante di un'economia più vasta più complessa che insieme economia privata ed economia sociale
Nei decenni precedenti questa distinzione non era facile forse non era neppure possibile
La prospettiva del pieno impiego sembrava un risultato interno allo stesso sviluppo economico sostenuto da una forte presenza dello Stato che finiva per socializzare costi e profitti di un'economia che sembrava naturalmente sociale
Oggi la situazione è assai diversa c'è ed è forte un'economia di mercato un'economia privata ma essa non è più in grado di generare quantità sufficienti di nuova occupazione come abbiamo visto e di rispondere a primari bisogni sociali
Non si tratta di vedere la comune economia cattiva rispetto rispetto ad altre economie buone si tratta di aver chiaro che è un'economia limitata
Che può funzionare solo se vive nel contesto di una società che drammaticamente oggi non riesce più a produrre per creare società per fare società essenziale oggi l'economia sociali economia civili
Economia sociale si misura sul mercato ma non è misurata ha bisogno di un prenditi invita e di efficienza ma non produce profitti questa dimensione dell'economia oggi indispensabile su almeno due versanti
Un nuovo sistema di solidarietà pubblica e di questo si parla molto la promozione delle dimensioni locali dello sviluppo sobrio sostenibile di questo si parla ancora troppo poco
Sul primo versante possiamo intendere l'economia sociale come un grande strategico lavoro di cura sociale nel campo dei servizi della coltura dei beni ambientali del tempo libero dalla formazione
Sono ambiti fondamentali per costruire connessione sociale ed insieme un'occasione privilegiata per creare nuova occupazione
Sul secondo versante quello lo sviluppo locale economia sociale nasce dalla capacità di promuovere di collegare in Rete le imprese sociali in grado di valorizzare e rendere socialmente produttive
Risorse fattore di sviluppo che il mercato privato normalmente marginalizzate sottovaluta snatura
Nell'economia sociale vediamo un ruolo centrale dell'associazionismo e di varie forme di impresa sociale
Un ruolo decisivo senza lo sviluppo dell'economia sociale senza lo sviluppo della consistenza della qualità dell'associazionismo deperisce la cittadinanza sociale e dei periscono insieme a lei gli stessi spazi dell'economia di mercato
La cittadinanza sociale non è un diritto astratto è una costa all'altra costellazione di processi istituzionali produttivi politici la cittadinanza sociale oggi come non mai un processo che insieme economico sociale culturale
è per questo che non dobbiamo essere subalterni all'ideologia del privato come non dobbiamo essere subalterni all'ideologia dallo Stato che Prodi non va di gran moda
Il mercato concreto è una costruzione sociale che vede crescere l'insieme insieme economia privata di economia sociale ed intervento istituzionale
Contro la mania della semplificazione dobbiamo scegliere la pazienza della complessità
Nell'economia sociale accanto all'impresa non profit e di un terzo settore che deve presto riuscire a ricomprendere il movimento cooperativo nel suo complesso
Stanno anche le imprese profit che accettano il vincolo dalla finalità sociale e la specifica regolazione che esso pretende
La prospettiva più feconda anzi ero diciamo pare aver cominciato a percorrerla e quella di una collaborazione diretta di pari dignità tra imprese sociali imprese private delle quali gli uni fanno scuola di efficienza e gli altri fanno scuola di efficacia sociale degli interventi e qui
Dove la cittadinanza solidale si assume la responsabilità di guidare ricostruzione delle funzioni sociali dell'economia
Che le ACLI ricompongono in forma inedita il loro essere insieme movimento del lavoro e movimento dalla cittadinanza
Siamo stati dagli anni cinquanta ad oggi il movimento che tutto lava e promuoveva i diritti sociali dei lavoratori e delle loro famiglie
Il movimento che ha incentivato la cittadinanza sociale delle donne e degli uomini del lavoro
Ci ritroviamo oggi a promuovere in forme nuove un movimento della cittadinanza che deve nello stesso tempo contribuire alla costruzione di una dimensione sociale dell'economia facendosi direttamente imprenditore per creare lavoro e produrre ricchezza sociale
Per continuare anche così a garantire opportunità e diritti di cittadinanza
Il nostro essere movimento del lavoro si incarna dunque oggi su più versanti
C'è anzitutto da continuare a difendere e promuovere la dignità e i diritti di quella grande fascia di lavoratori che sono costretti a condizioni selvagge di precarietà di subalternità
E l'impegno che apre nuove frontiere alla nostra sperimentata tradizione di patrocinio ma che ci impegnerà anche a costruire nuove forme di tutela di rappresentanza sociale del lavoro
C'è in secondo luogo da sviluppare la nostra capacità di creare imprese sociali e di collegamento in Rete per metterle al servizio di piani locali di sviluppo sociale
Dove le ACLI potranno mettere a frutto il loro essere insieme movimento del lavoro e della cittadinanza e soggetto di terzo settore c'è infine
Da specializzare le nostre capacità di formazione al lavoro all'impresa mirando le fortemente alla promozione del terzo settore e dell'economia sociali
Lavoro cittadinanza economia sociale sono tutti problemi che ci spingono ad una creatività coraggiosa
Sondare con disincanto il perimetro dei problemi ma poi trovare il varco giusto l'appiglio per aprire nuove esperienze
In questa progettazione dobbiamo però faccio diventare anche dal recupero di antiche parole
La via maestra è ancora la stessa e la solidarietà potere dei non potenti come Giovanni Paolo secondo l'ha definita nel suo discorso alle Nazioni Unite
Un primo punto
Forse mai come oggi sta diventando attuale la grande tradizione del mutualismo popolare la solidarietà che cresceva dal basso geloso della propria autonomia e spesso ostile verso uno Stato accentratore laicista
Una tradizione gloriosa che appartiene a tutto il movimento operaio ma che certamente carne e ossa del cattolicesimo sociale
Chi di noi non ricorda l'avete bianco le cucine popolari le casse rurali circoli opera un mondo ferito certo dalla miseria ma vivo vivissimo di spirito d'iniziativa di capacità organizzativa di uno sulle Derrick solidarietà operante aperta che ha formato i quadri migliori del movimento cattolico anche i nostri padri fondatori
Oggi tutti o se è diverso oggi non c'è solo da difendersi c'è da organizzarsi per divenire forza propulsiva di un nuovo sviluppo sociale oggi non si tratta di contrapporsi allo Stato ma di operare un'integrazione strategica tra società e Stato
Di quella tradizione ed ecco pure nacque il popolarismo di Sturzo bisogna oggi a prendere il senso forte dell'autonomia del conflitto del dinamismo sociale della libertà della giustizia come autorganizzazione della dignità delle persone dell'associazione dei gruppi
In tutti i grandi servizi sociali si stanno producendo modificazioni profonde alcune appena accennate altre già in atto
Pensiamo per la previdenza
Ai fondi pensione alla previdenza integrativa a quella privata sempre più diffusa per la scuola pensiamo al tema debordante dell'autonomia degli istituti per la sanità il timido apparire di un nuovo e ambiguo oggi mutualismo
Un tempo era la salvaguardia di diritti di cittadinanza negati dall'organizzazione Manchester Jana dell'industria
Oggi e la partecipazione a una cittadinanza che sa assumere l'iniziativa la responsabilità di progettare e costruire una nuova dimensione delle istituzioni e dell'economia
Lo slogan Pessi spesso semplicistico per cui lo Stato governa ma sempre meno amministra sta ad indicare questo processo lungo della storia che appena iniziato e che sarà il nostro domani
Da anni si è aperta una fase di sperimentazione dobbiamo cominciare oggi a darle un profilo più solido e proiettato nel tempo l'altra grande lezione dalla nostra storia di cattolici sociali e quella del municipalismo
Ricordo che nella lontana conferenza organizzativa di Ischia parlavano per primi di un partito municipale dopo dopo molti anni
Cos'altro è stato quasi dieci anni dopo il movimento dei sindaci
Il municipio il Comune della città l'Area metropolitana stanno diventando sempre meno terminali periferici di un'amministrazione centrale per trasformarsi sempre più in organi di vero e proprio governo del territorio
Il federalismo passa attraverso questi processi attraverso la costruzione di queste nuove forme con cui si organizza la politica
Il Comune come organo di governo del territorio e costitutivamente impresa sociale organizzatore di servizi realizzatore di solidarietà diffuse costruttore del sentimento di un'appartenenza ad una comunità
E intorno al comune alla città l'area metropolitana che vanno ripensati grandi servizi sociali le politiche attive del lavoro le politiche della famiglia
Massimo Campitelli un nostro amico pare ormai da qualche tempo di Welfare State municipali
Anche qui ritornano gli echi di una storia passata quella del grande municipalismo cattolico e socialista Mauri Meda Sturzo
I dibattiti sul bilancio comunale sulla rete stradale sulle scuole artigiane sulle Latteri municipali fu una grande esperienza di educazione alla democrazia la politica moderna
Dagli enti locali anche oggi sta nascendo un nuovo ceto politico al sud come al Nord
E deve farci riflettere questo fatto che non è soltanto dovuto la nuova legge elettorale ma che esprime una domanda forte di una diversa distribuzione dei poteri per le diverse responsabilità della politica cerca
Se la contraddizione di di cui ci parlava Bassolino resterà aperta anche questa stagione
Rischia di chiudersi troppo facilmente
Il municipalismo ma possiamo chiamarlo federalismo federalismo solidale è quanto di più lontano si possa immaginare da qualsiasi tipo di ipotesi secessionista
Esso indica piuttosto una volontà di scoprire l'unità della nazione il municipalismo se non si trasforma il localismo è il vero antidoto alla successione
E in questa complessità che vanno oggi trasformando seria aggregandosi grandi soggetti sociali che va mutando radicalmente la morfologia della società
Abbiamo visto nei nostri documenti congressuali che il grande problema della Società di classe senza classi e nella crisi di grandi soggetti sociali capaci di interpretare e rappresentare la nuova questione sociale
Una volta usavamo il linguaggio delle grandi clan classi sociali non dobbiamo perdere ma articolarlo secondo una prospettiva più ricca l'importanza fondamentale del pluralismo dei grandi soggetti sociali è un retaggio della nostra storia di cattolici sociali penso che la grande lezione di Mario Romani non solo rispetta l'autonomia del sindacato delle sue peculiari politicità ma rispetto alla sua più vasta lezione sul senso strategico per la democrazia moderna dell'autonomia di forti soggetti sociali a partire dall'associazionismo Romani mentre varcava marcava il limite creativo della mediazione dinamica della politica
Esaltava il ruolo strategico dei soggetti sociali della loro capacità di organizzazione di contrattazione di movimento e di orientamento rispetto ai grandi problemi dello sviluppo economico del Paese
La democrazia industriale era tutto questo il diagramma di una dinamica complessa e di un intreccio profondo tra istituzioni e forti autonomi soggetti sociali un rapporto aperto all'innovazione e al governo del conflitto oggi
Anche il sindacato attraversa una trasformazione profonda della sua rappresentanza della sua cultura del suo senso nella società italiana
Il processo in corso di una nuova unità sindacale sembra ormai avviato non verso una sommatoria di ciò che c'è ma verso un sindacato nuovo
Non è un cammino facile ma la domanda di un sindacato nuovo non può rimanere senza risposta e questo mestiere anche nostro
E insieme al sindacato emersa sempre più la forza di un altro importante soggetto sociale il terzo settore l'associazionismo
Anche in questo caso il ruolo a si gioca tutto sulla sua capacità di autonomia di proposta di risposta politica alta ai problemi dell'economia della democrazia economica
Impresa sociale cooperazione volontaria volontariato indicano un processo di riscrittura in corso della società civile e di una nuova qualità della politica
Con queste ultime osservazioni Conte entriamo nell'altra grande crisi che stiamo vivendo danni la crisi della politica
Riflessioni che abbiamo svolto fin qui ci consentono di aprirsi ad una considerazione meno appiattita sul politicismo e sull'ansia elettorale
Se è vero che declinata la centralità dello Stato dobbiamo avere consapevolezza che declinato anche il primato dei partiti e declinata l'egemonia dei partiti sulla politica
Non ci scriviamo tardivamente al partito di una rozza polemica contro la partitocrazia
Il lungo dopoguerra da cui stiamo faticosamente uscendo è stato caratterizzato da queste identificazioni della politica con i partiti e con lo Stato e attraverso i partiti che si è realizzata la democratizzazione dello Stato il prezzo è stato quello di un monopolio della politica
Non è certo la prima volta che facciamo queste analisi ma oggi la situazione si è accelerata
Ce lo dicono anche queste elezioni che ostentano più contraddizioni che proposte in un affollamento di simboli di liste di candidati che lascia l'impressione di uno scarto in colmato di una ferita ancora aperta tra partiti e politica
Già i mutamenti della geografia politica ne sono un sintomo le cuento
Sono scomparse le grandi sfide della storia politica italiana e ad esse non è succeduto un altro quadro politico ha piuttosto un processo che stenta ancora a trovare direzioni sicura
Lei fa sì sulla riforma della legge elettorale l'enfasi sulla riforma istituzionale a questo limite di fondo
Interpreta la fase a partire da uno dei tanti dati pensando che sia quello determinante decisiva basta già a accennare alla strana avventura del presidenzialismo che ha conosciuto in questi mesi una fortuna immeritata
Quando il problema reale era quello della distribuzione dei poteri
Quando sembrava avviarsi un dibattito serio sul federalismo è stentata unico è spuntata un'ipotesi che semplicemente lo rimuove
Dei testi canonici del diritto costituzionale si dice che sono un esecutivo forte è in grado di reggere una forte distribuzione dei poteri
In Italia non è un caso prima di anche di creare di pensare a creare una forte distribuzione dei poteri si è pensato la priorità del presidenzialismo una strada che si muove nella direzione praticamente opposte
Non dobbiamo mai dimenticare che in tutte le grandi fasi di transizione della storia lo Stato unitario ha fatto sempre capolino il bisogno di federalismo ma è stato sempre sopraffatto e cancellato dalla vittoria di un nuovo centralismo
Ho accennato a questo paradosso delle nostre vite nazionale per indicare uno dei temi davvero strategici della riforma istituzionale quello appunto della forma dello Stato del federalismo un federalismo solidale tanto più autentico ci ricco ci ricorda documento dell'Arcidiocesi di Milano quanto più legato al bene prezioso l'unità nazionale federalismo come distribuzione di poteri legislativi amministrativi fiscali federalismo come riforma della pubblica amministrazione federalismo come centralità degli enti locali dei municipi della città delle aree metropolitane
Ed è proprio qui sul problema dell'amministrazione pubblica della forma dello Stato che più forte ci sembra oggi il silenzio dei partiti qui dove pure si gioca
La grande riforma del potere e la scommessa di una nuova cittadinanza
è evidente tutto ciò se sarà realizzato porterà a ridisegnare radicalmente il ruolo dei partiti
La fine del monopolio dei partiti sulla politica non vuol dire fine del loro ruolo della loro funzione che rimane strategica per una democrazia autenticamente popolare ma sarà appunto un ruolo di servizio non di gestione
Un ruolo di organizzazione della partecipazione di elaborazione di sintesi
Politica
Non è stato certo un bello spettacolo quello delle ultime candidature
Ci diceva che i collegi uninominali servissero legare meglio rappresentanze territorio contrastarla lo strapotere dei partiti e per questo
Che siamo stati tra gli alfieri
Nella stagione referendaria
I fatti hanno smentito in modo persino beffardo la teoria in più collegi sono arrivati i candidati sconosciuti si vota per i candidati più strani e lontani
Non sono tornati non notabili locali qui del vecchio mondo tardo liberale mai mandarini dei nuovi partiti
La rappresentanza non si radicano in territorio in carne e ossa ma in una comunicazione massmediatica universale anonima e falsifica
A questa moralizzazione i partiti saranno indotti non solo e forse non tanto da spinte all'autoriforma ma dalla situazione della politica contemporanea
Dobbiamo abituarci tra l'altro a considerare tutte le forme politiche in campo non come organismi definitivi ma come formule transitorie di un processo ancora lungo
La stessa polarizzazione indotta dalla legge elettorale è ben lungi dall'essere un risultato acquisito essa si presenta come una realtà ancora affollata di equivoci
Certi siamo in una transizione ma non priva di rischi per la democrazia
Esperti e politologi ci assicurò che le cose non stanno così
Tuttavia le cronache di questi giorni
Il diffondersi di atteggiamenti pubblicitari la demagogia senso libri con cui vengono affrontati i problemi del Paese il degrado del dibattito politico la folla di autentici guitti che si assieme nel Parlamento le tribune televisive screditando la politica
Tutto questo non sono certo segnali rassicuranti
In quest'ottica della transizione della provvisorietà dobbiamo anche già leggere la fine della democrazia cristiana e il costituirsi di più formazioni politica di ispirazione cristiana
La pluralità delle sigle delle presenze più che l'assestarsi di una vicenda il segno eloquente della sua fluidità
A logica dei cartelli elettorali del maggioritario dimostrerà chi rappresenta solo un ceto politico e chi invece rappresenta correnti vitali della società italiana
Che ci sia che ci siano cattolici conservatori e cattolici democratici che entrambi possono essere preziosi per la democrazia italiana dipenderà
Dalla loro capacità di coerenza e di iniziativa
A questo proposito noi siamo tra quanti non amano un generico richiamo ai valori umani né un'auto iscriversi del cattolicesimo politico al partito dei moderati
A questo punto Center moderazione
Si intende l'obbligo morale di una politica mite che rifiuta la violenza non solo fisica ma anche morale e quindi rifiuta ogni forma ingiusta di dominio dell'uomo delle strutture sul luogo
Che dunque fa del dialogo del riconoscimento dell'altro il suo costume allora noi non possiamo non dirci moderati
Ma se per moderazione si intende la ricerca estenuata di mediazione tra gli interessi in campo a fini di consenso o di acquisizione di potere
Se si intende la rinuncia ad un pensiero ad un impegno capaci di porre le grandi questioni della libertà della giustizia insieme ai temi di una vera civiltà dell'amore allora noi non siamo e non saremo mai moderati
Incarnare testimoniare l'amore e carisma radicale del cristiano il nostro
Sostituire anzitutto
Scusa sostituire anzitutto tra noi e quindi della società per relazioni fondate sull'interesse sul dominio correlazione di fraternità di solidarietà non è compito moderato e invece compito che spesso sconvolge giudica per esaltare alta esistente
In che consiste dare forma sociale e politica questo compito
è il mestiere duplicato cristiano matura consiste nel mettere in campo la fraternità e solidarietà come pedagogia sociale e civile
Perché questa valutazione del bene comune di venga condivisa significa disegnare spazia regole di libertà di giustizia che promuovono il protagonismo solidale della società e non lo vivono come una minaccia
La contaminazione dell'economia dell'amore non potrà mai essere vincente dentro la logica data della storia lo sappia potrà però rendere più giusto e sostenibile l'ordine attuale e potrà annunciare il suo compimento nel regno che verrà è proprio questo il crinale su cui si misura il senso oggi dell'esistenza del cattolicesimo politico
Se accingersi ad occupare nicchie di potere istituzionale e sociale o si assumerà l'ambizione di un progetto di più ampio respiro
Se condizionare gli alleati può essere l'anima nelle nuove aggregazioni ciò che sembra mancare oggi non è la capacità di resistenza ma la capacità di visione del futuro
E questo a caratterizzare la cronaca di oggi rispetto alla storia certo assai diverso di cinquant'anni fa
Tra pochi mesi ricorderemo le lezioni del quarantasei le prime elezioni politiche dopo il crollo dalla democrazia liberale il regime fascista
Quante speranze attraversarlo a loro una società ferita dalla guerra ed ai quarti morali della dittatura i cattolici sempre interpretare un ruolo alto Complesso creativo basti pensare i nomi di De Gasperi Dossetti la Pira Lazzati Moro e tanti altri
La rinascita del Paese non fu una ricerca di inizia di spazi di protezione non abita in campo aperto per costruire una democrazia per tutti
Oggi assistiamo alla perdita di quella speranza al perde sì di quello sguardo aperto all'incapacità di innovare profondamente dietro quest'ansia elettorale quest'assillo di presenze di posti di potere c'è il perdersi di un progetto
Siamo dinanzi ad una crisi storica del cattolicesimo politico che si accinge del ad esaurirsi a destra come mero ceto politico e non ha ancora trovato nell'Ulivo la capacità una propria creatività politica
Il problema del rapporto tra cattolici e politica ci si dà oggi radicalmente aperti
è per noi un'occasione per lavorare alla radice oltre i saperi consolidati oltre l'esperienza sul tappeto
Della grande lezione del popolarismo ci rimane l'idea dell'autonomia sociale la moralità del programma il senso geloso della libertà la lontananza da qualsiasi mito da nuova costi Anita della grande lezione di di Giuseppe Dossetti ho avuto la ventura d'incontrare settimana scorsa
Che abbiamo cominciato a frequentare in questi ultimi anni ci rimane l'idea della socialità delle istituzioni il coraggio della ricerca teorica il rapporto teso fra fede e politica
Questi sono i maestri che sentiamo nostri e per una intuizione di fondo intersecarsi della fede con la storia si espresse in loro nome il gesto della difesa della rassicurazione dell'arroccamento ma in un gesto del possibile della pensione non ancora
Se il regno non è la storia che noi costruiamo è anche vero che un riverbero un'ombra pur vive nello stile di una presenza politica cristiana bevi
Ricordo la Pira nel cinquanta era sottesa alla povera gente
Cucina la Chiesa alla luce del Vangelo lui deputato sottosegretario sindaco era ossessionato detto
Non c'era nessuna legge economica sociale e politica che poteva giustificare quelle vite quelle sofferenze riecheggiato questo tema nel recentissimo straordinario intervento del Santo Padre al potere non si sta per governare un ordine ma per varcare un confine altri amici avranno altri maestri sceglieranno altre strade la nostra fin dall'inizio è stata questo
C'è un altro aspetto della crisi politica che non deve sfuggirci quello della riforma della Costituzione il dibattito in corso manifestano improvvisazione che fa pensare che fa pensare
La voce di Giuseppe Dossetti stemperano in questi mesi una lezione importante riforma o stravolgimento dalla Costituzione
Noi siamo convinti che la nostra carta costituzionale come peraltro egli già proponeva del quarantanove può essere riformata lasciando intatto quel patto fondato sulla libertà e la giustizia sociale che è alla base della nostra democrazia
Esecutive autorevole di legislature parlamenti con forti poteri di controllo si possono realizzare senza scorciatoie che creano più problemi di quanti non risolto
Le soluzioni semplificatorio l'attesa dell'uomo decisivo insofferenza per le regole democratiche sono scorciatoie pericolose dobbiamo avere la pazienza della complessità
La fedeltà la democrazia oggi fedeltà creativa la Costituzione
Ma questa fedeltà alla democrazia ne possiamo oggi rispondere come ACLI solo rilanciando la nostra autonomia di movimento sociale che fa politica che sa prendere parte non per questo o quel partito ma per inserirsi con coraggio e determinazione nei processi in corso
In questo periodo elettorale la domanda pressante che ci viene rivolto da mostri e qui da molti e qui sta con chi sta
Saremo in sinceri se non dicessimo che questa domanda ci imbarazza
Lo si sarà capito sul discorso che ho fatto fin qui
Nel processo di Rifondazione che stiamo vivendo abbiamo bisogno di concentrare le nostre energie sulla Coppa Città di fare scelte che riguardano il futuro del nostro movimento
Per questo abbiamo cercato di evitare la cui incidenza tra elezioni e Congresso però le lezioni ci hanno come in seguito
Sappiamo bene del resto
Per cinquant'anni d'esperienza che non esiste una separazione netta tra scelte interne e scelte Sterne dell'organizzazione sempre leale hanno fatto le loro scelte più rilevanti nel vivo del proprio impegno dentro il processo sociale politico stando sul campo
Se dunque esitiamo per un momento di fronte alla domanda con chi sta e perché avvertiamo che essa è mal posta
La risposta che ci si chiede del tipo col Polo con l'Ulivo
Una risposta legittima ma anche semplicistica in una fase di transizione
In questa fase elettorale non è in gioco solo una competizione per il governo del Paese sono in gioco almeno altre due cose per noi importanti la possibilità di aprire una vera fase costituente il destino dalla presenza politica dei cattolici
E sono due cose tra loro connesse
In queste elezioni si può vincere il governo e perdere la possibilità di una fase costituente della Società delle istituzioni
In gioco c'è molto più che una mediazione sulle regole sulla forma di governo in gioco c'è l'urgenza di un nuovo patto sociale
è un patto non sul sito non si sottoscrive a colpi di maggioranza
La governabilità del Paese si recupera anche e soprattutto se la società riconosce legittimo e credibile il governo e accetta di farsi governare
Questa legittimazione nasce da due versanti
Da un lato la percezione chiara che chi governa non lo fa per affermare gli interessi di chi rappresenta contro quelle di chi sta all'opposizione ma lo fa per perseguire realmente il bene comune possibile
Si è giunti all'elezioni dopo il fallimento di un accordo sulle riforme istituzionali
Il problema resta più che mai aperto ed urgente tutti si dicono disposti a riprendere il discorso dopo il voto ma intanto la campagna elettorale si annuncia più che mai aspra e lacerante
La competizione per conquistare la maggioranza il sale di ogni dinamica democratica non sta qui il punto il problema è il clima è lo stile di questa competizione
Ecco diciamo francamente che la costruzione di una compiuta democrazia dell'alternanza non sta a cuore oggi più che la vittoria dell'una o dell'altra coalizione
Che noi non ci prestiamo a fare i Pasdaran dello schieramento
Che anche dentro l'inevitabile passione della scelta vogliamo salvaguardare le ragioni del dialogo che non sono ragioni di parte ma ragioni orientate al bene comune
Questa nostra propensione al dialogo anche altre ragioni
Nei due schieramenti si collocano anche alcune formazioni politiche che si richiamano esplicitamente a diversi filoni del cattolicesimo democratico il pluralismo di opzioni politiche tra i cattolici è legittimo abbiamo pagato molto come atti per afferma
Ma è vero per i cattolici a maggior ragione quel che è vero per tutti
L'atteggiamento all'ascolto delle ragioni dell'altro al dialogo è per noi un obbligo morale prima che politico e ai cattolici tocca dare testimonianza della loro sincera passione per il bene comune per il bene di tutti
La passione politica fanno delle armi è un'espressione una dimensione della passione civile
Quando la proprio la politica prevarica i suoi contenuti civili il suo costante orientamento verso il bene comune semplicemente diventa una politica svuotata del suo se
Ecco perché a chi ci chiede conquistata non li spendiamo anzitutto stiamo con il nostro programma
Un grande patto per il lavoro riforma federalista dello Stato la questione del Mezzogiorno come questione nazionale la crescita dell'economia sociale e sì alla fine a partire dal nostro programma non ci sottraiamo ad esprimere un orientamento e ancora la nostra passione per il bene comune a spingerci nella situazione data il nostro orientamento va a favore della coalizione di centrosinistra all'Ulivo e al suo leader Romano Prodi
Romano Prodi che non a caso abbiamo per primi indicato come possibile presidente del consiglio già nel dicembre del novantatré a Chianciano
Ma è il nostro un orientamento espresso con la fierezza della nostra autonomia e con la consapevolezza che molto ancora deve crescere in uomini dinamiche politiche e programmi
Nell'attuale coalizione
Beatrice dono di stare
Con che affronta questi problemi col nostro stesso spirito con la nostra stessa speranza
Scelgono di stare con quel cattolicesimo democratico riformatore consapevole delle norma posta in gioco che non è la vittoria di questo o quel partito ma di una nuova speranza civile per una società basata sull'autonomia sulla sulla solidarietà sulla libertà sulla politica come partecipazione
E servizi
Seguono due parti programmatica io leggerò soltanto il primo capitoletto della prima sono parti molto importanti ma l'ora ovviamente sconsiglia molto importanti per me pagamenti faccio la proposta
Non la sconsiglia di legge
Il compito che sta di fronte a questo congresso che per la prima volta passa anche per la scelta diretta del presidente collegata ad un programma e di decidere tenendo insieme un programma per le ACLI è un programma per il Paese
Il Congresso deve essere consapevole che dalla qualità delle scelte su un terzo movimento della nostra Rifondazione
Delibera la qualità del contributo che reati potranno dare al progetto proposto per il Paese
Mai come oggi tra le due cose non c'è contraddizione non non dobbiamo compiere forzature far fare alle ACLI così con un corrispondono alla loro natura come qualche altra volta l'accaduto
Il Paese oggi ha bisogno del nostro mestiere del mestiere che le ACLI hanno a lungo coltivato e raffinato in particolare negli ultimi due decenni i nostri interessi oggi più che mai coincidono con quelli del Paese
La prospettiva di girare rigenerazione di riorganizzazione della nostra esperienza associativa e dei nostri servizi è valida nello stesso tempo per determinare le condizioni di un nostro sviluppo e per accrescere la nostra utilità sociale qui
Ed ora
Per la prima volta forse nella nostra storia una delle radici della nostra anomalia l'essere un movimento sociale del lavoro non contemplato dentro gli schemi dati ci soglie positivamente quando movimento dei lavori e movimento della cittadinanza possono camminare soltanto insieme viene richiesta proprio la competenza che noi a lungo abbiamo maturato
E sciogliendo si sta anche la seconda radice dell'anomalia delle ACLI quindi questo il nostro tempo
L'essere un movimento di cristiani che deve tenere insieme azione educativa e sociale e testimonianza del Vangelo nel lavoro e nella democrazia anche qui
Al termine di un lungo e a volte doloroso cammino noi possiamo essere risorsa non trascurabile per la costruzione di un movimento della laicità
Cristiana
Matura
Il congresso e dunque chiamato a decidere un programma capaci di rendere operativa la nostra dichiarazione di generazione mentre assume l'iniziativa per un nuovo patto sociale che si rivolge a tutto il Paese
L'orientamento che ci guida è superare la cultura dell'emergenza
Nel nostro Paese l'approccio ai problemi è sempre venuto dalla figura dell'emergenza emergenza lavoro emergenza Mezzogiorno emergenza famiglia emergenza scuola e così via non c'è però un problema che non sia stato vissuto in quest'ansa più retorica che reale
Non a caso se si eccettuano rari momenti di riformismo reale rincorsa l'emergenza pur ha prodotto la politica del rattoppo della trovata
Sì i problemi che ci stanno di fronte sono drammatici ma sono problemi che soltanto una visione di largo respiro può cercare di risolvere
L'ansia dell'intervento deve farsi cultura del Progetto saper coniugare tempi brevi e tempi lunghi avere uno sguardo a tutto campo sui processi e poi sceglie di vettori di un'azione in grado di governare
Vado a pagina trentasette
Ma la la propria dal battimani o dice che vi siete impegnati a leggere ma comunque
Le linee portanti di un programma che ci conduca sulla soglia del Duemila sono state proposte nei documenti congressuali sul patto sociale sul modello organizzativo sui quali hanno lavorato le assemblee provinciali e regionali
Qui interessa di fare sintesi anche per orientare il lavoro del Congresso delle sue commissioni sulle linee guida che debbono dare al nostro programma un alto indice di fattibilità di sostenibilità
Se lo scenario progettuale ricostruito nella relazione ha un senso le ACLI sono oggi chiamati a ripensarsi e svilupparsi in tre direzioni
Per essere un movimento della recita cristiano Mottura presso il movimento del lavoro della cittadinanza solidale per essere un soggetto consistente del terzo settore e dell'economia sociale
Queste tre direttrici programmatica richiedono un cammino di rigenerazione di riforma delle tre dimensioni costitutive dell'Iraq l'associazione impresa sociale il movimento
Per la dimensione associativa il senso della rigenerazione si può riassumere in alcuni obiettivi riqualificare la vita cristiana costituendo una diaconia della vita cristiana che promuova i danni mira diffusione della nostra capacità di testimoniare il Vangelo incarnare la dottrina sociale della Chiesa
Curare le dimensioni familiari e comunitari della nostra esperienza e la promozione promozione di un'adesione consapevole nuovo patto associativo lo sosto scriveremo solennemente Queen congresso domenica
Rivalutare le attività orientate ad un uso qualificato del tempo liberato dal lavoro rivitalizzare la vita democratica renderebbe rendere abitabile a trenta la nostra esperienza per i giovani per le do
Ma questi obiettivi di riqualificazione che hanno un valore in sé debbono essere affiancati da un forte intervento di pedagogia popolare orientato a formare diffondere quell'etica civile condivisa e con la nuova coscienza politica di cui abbiamo parlato
Per la dimensione dell'impresa sociale la direzione in cui è necessario muoversi con la massima determinazione si può così sintetizzare
Portare a compimento la trasformazione dei nostri grandi servizi ENEL per patronato
In vere pre-intese socia promuove un maggior ricorso la forma dell'impresa dalla gestione sociale nella gestione delle attività dei servizi dell'associazioni specifiche Unione sportiva ACLI terra accorgiti allega consumatori e così via
Promuovere lo sviluppo delle delle associazioni specifiche che abbiamo messo in cantiere con la linea dei crebbe delle utenze potenziare il lavoro iniziato con il cane consolari espletare le nostre imprese sociali il supporto di servizi adeguati
Sviluppare la presenza delle anche negli organismi di coordinamento e di supporto creati insieme le altre associazioni di terzo settore
Per la dimensione del movimento del lavoro della cittadinanza sulla solidale il problema principale oggi di convogliare l'insieme della nostra presenza nei diversi campi dentro vettori progettuali
Capaci di ottimizzare indirizzare la politicità costitutiva dell'associazione e delle imprese sociali
Non c'è tempo per fare una politica dei due tempi prima la rigenerazione poi il movimento
Dobbiamo appunto rigenerarsi mentre operiamo per rigenerare il Paese
Nasce qui l'idea di due grandi progetti vettore finalizzati nello stesso tempo al terzo movimento della nostra Rifondazione e a far crescere i reati come il movimento del lavoro e della cittadinanza
Solidale
L'ultima parte che non ha retto
Sono quattro carte
L'elezione del Presidente
In un'associazione democratica come la nostra non è mai stato un fatto scontato un fatto amministrativo
Tanto meno può essere in un congresso come queste
Congresso della nostra Rifondazione re congresso che per la prima volta nella storia del nostro movimento deve leggere direttamente il presidente
La prima parte della fase congressuale ha visto in campo due candidature
La logica stessa delle scelte di Chianciano precludeva ad una competizione tra due o tre o più candidati che si proponessero i delegati su diverse piattaforme programmatiche pure all'interno della nostra comune identità d'ispirazione della nostra amicizia diciamolo pure
La competizione dei gruppi dirigenti purché avvenga nel rispetto delle persone delle regole che la democrazia è una risorsa del nostro movimento
Può essere una spinta innovativa portare una vitalità maggiore nelle zone di inerzia di pigrizia che pure ci sono qua e là diffuse nella nostra associazione dei nostri servizi
L'esperienza dei mesi scorsi ci dice però che è una competizione di questo tipo Orient alta nei programmi delle prospettive degli uomini va considerata piuttosto un approdo che è un punto di partenza di un nuovo cammino
L'agonismo tre candidature diverse in vista dell'elezione diretta è stato percepito da molti più come un problema aggiuntivo che come una risorsa
Su questo atteggiamento ha pesato
La normale reazione ad ogni mutamento del costume associati ma ha pesato anche la coincidenza tra questa novità dell'elezione diretta e da Rifondazione
Riva la rifondazione un processo difficile che ai suoi tempi di maturazione soprattutto in questa fase iniziale abbisogna
Bisogna in un momento per me così densa di sentimenti e di emozioni
Nel ringraziare ancora una volta Gigi
Per aver saputo praticare la strada di una rinuncia responsabile accetto per lui non indolore
Del resto il fatto che sia luglio oggi a presiedere il congresso della nostra Rifondazione dice che il movimento ha colto il valore del suo gesto e percepisce il valore delle sue capacità dirigenti
Dico
Di queste capacità le ACLI hanno ed avranno ancora bisogno
Il passaggio che abbiamo intrapreso
E che in questi giorni deve tradursi in scelte coraggiose
Presenta tanti motivi di speranza ed entusiasmo ma non possiamo nasconderci la sua complessità non stiamo decidendo su come tradurre in programma per i prossimi anni la continuità dell'associazione stiamo riscrivendo il patto che ci unisce stiamo rielaborando il nostro modo di essere e di stare nella chiesa della società italiana a dimensione internazionale approveremo
Nuovo Statuto teatri internazionali
Ecco
La logica dell'agonismo dalla formazione del gruppo dirigente è apparsa in contrasto con la logica del nuovo patto
Non è questo il momento di dividersi tra innovatori e conservatori di alimentare un conflitto tra generazioni al momento certo più difficile ma più alto di mettere al centro le ragioni del nostro associarsi del nostro stare insieme
è il momento di un nuovo patto tra tutte le generazioni e tutte le differenze che abitano oggi nelle
è il momento di rendere la casa Trenti abitabile pertanto che oggi ancora non ci sono
Di passare dalla logica della competizione alla logica di un nuovo patto sociale non è tempo solo per le ha e tempo come a lungo detto per il Paese
E chi come noi si assume la responsabilità di lanciare questa proposta anche la responsabilità di dimostrare che questa logica del patto vive cammina anzitutto nella nostra associazione sono convinto d'altra parte che in un'esperienza consolidata e articolata come reati si può produrre un'innovazione organizzativa e culturale così impegnativa come quella che stiamo decidendo soltanto nella logica di un patto consapevole
Non stiamo insieme a partire da una mediazione di interessi e di poteri che oggi può ricordare alcuni e domani altri stiamo insieme per la nostra capacità di condividere un'esperienza di fede una visione un progetto comune
E sarà soprattutto attingendo a questa capacità di condivisione che potremo trovare la forza per compiere scelte difficili
Solo il Vangelo fa nuove reati tutti lo diciamo quel Vangelo che rinnova continuamente il nostro sguardo sul mondo che chiede la nostra capacità di essere fedeli ad un cammino di conversione continua di profondo rinnovamento anzitutto interiore sta qui il vero motore della nostra rigenerazione
è su questa grande energia che dobbiamo disporsi a trovare in ad a trovare impulso per le nostre idee le nostre competenze la nostra capacità di realizzare
Ho usato all'inizio di questa relazione l'immagine del Giordano prima che l'avanguardia di Israele passa il fiume inizia il suo arrivo nella terra promessa Israele deve raccogliersi tutto interno c'è andato avanti deve fermarsi chi è rimasto indietro deve accelerare il passo
Questo passaggio dobbiamo farlo insieme in una unità profonda in una consapevolezza diffusa dei problemi delle prospettive delle difficoltà e delle opportunità
Da molto tempo lo sapete
La mia vita coincide con quella dei reati da quando vi arrivai quasi trent'anni fa
Fino ad oggi che inaspettatamente quasi d'improvviso mi sono trovato presidente
Sicuramente io faccio parte della quarta dalla vecchia guardia
Di una generazione che ha sempre cercato di dare qualcosa a queste Acri che ha compiuto i suoi errori o certo ne ho compiuti ma che soprattutto a tanto ricevuto da alleati dalla grande scuola di vita di pensiero di impegno
Che la nostra associazione ha sempre saputo essere anche nei momenti più difficili
Tante amicizie anche più qui che sono presenti ancora in questa sala sono nati allora nel fuoco della polemica e della difficoltà da molte donne e molti uomini dei reati
Quale che sia stata la loro collocazione politica e culturale del movimento
Ho appreso la testimonianza di una passione per il bene comune che si fondono e la condivisione con i più deboli i più poveri
Di una capacità di avere l'occhio teso al futuro de non adagiarsi in un recinto de sta per vegliare sul confine correndo il rischio e provando la gioia i nuovi incontri nuove mete
E a questo spirito delle altre che dobbiamo tutti richiamarci rotti appartiene a tutti noi
Oggi come mai in questo passo passaggio così importante così forte per attraversare con fermezza e decisione una discontinuità così dura
è necessario ritrovare un'unità profonda tra le generazioni tra i vecchi che hanno finora tentato dirige il movimento e i giovani che si accingono a fare
è una vita che non può fondarsi su un compromesso che può vivere arrendersi seconda solo se poggia sulla convinzione profonda su una scommessa fatta veramente insieme
Proprio perché non possiamo più attenti proprio perché non possiamo attardarci in compromessi proprio perché è urgente un'accelerazione del cammino intrapreso proprio per tutto questo l'unità è una risorsa preziosa un requisito indispensabile
Una responsabilità un impegno può riassumere qui davanti a tutti voi delegati la rigenerazione anche generazionale dei nostri gruppi dirigenti è un compito ineludibile
Rifondazione delle a l'approdo di questo cammino non saremo noi la vecchia guardia a vederlo
Saranno le nuove generazioni già presenti in questo congresso e quelle che sono ancora fuori saranno loro a portarla a termine
E io coltivo il sogno che ciò accada al più presto possibile
Perché questo sarà il segno che il patto tra le generazioni per camminare insieme verso il futuro avrà avuto il suo corso
E questo accadrà se noi qui e ora saremo uniti nel compiere le scelte per sedimentare un processo per consolidarlo per renderlo irreversibile
In un'associazione democratica come la nostra può costruire il nuovo chi coltiva visioni Massa mettersi con umiltà al servizio del presente
Chi sa accompagnare un processo preoccupandosi anzitutto che adesso Sico
C'è da fare per tutti e c'è bisogno di tutti mi auguro che in questi anni nuove energie nuovi quadri nuova linfa arrivi al nostro movimento dico mi auguro nel senso che lavorerò con tutte le mie forze per questo l'ho già detto
Questo mio candidarmi alla presidenza non ho l'ambizione di toccare la terra promessa e non perché io mi sento a Mosè o perché mi piace la sua morte più ignoto persino il luogo della sepoltura
Ma solo perché ho la percezione chiara dei tempi del mio tempo anzitutto mi muove un'intenzione ferma e il gusto di una sfida accompagnare un passaggio difficile decisivo renderlo certe e per quanto possibile sicuro
Un passaggio che non escludo nessuno e che avvenga se ce lo concede il signore nel segno della mitezza della disponibilità del servizio
Non mi credo indispensabile mi sono convinto di poter essere utile
Non io soltanto ma tanti come me della vecchia guarda avrebbero potuto svolgere questo compito certo non facile
Se è capitato a me non è certo per la lunga attesa o per addestramento questo mestiere
Ma se fare il presidente delle ACLI di queste straordinaria non è un ruolo che ho scelto e certo una responsabilità che ho percepito come un dono un compito di cui avverto tutta la bellezza e che vi chiedo di poter portare avanti ancora per un tratto
è una convinzione maturata in questi anni quando sempre più mi sono accorto dell'urgenza e della complessità di un passaggio delle sue speranze ma anche delle sue paure
Vi muore una consapevolezza in questo passaggio le armi non hanno bisogno di fughe in avanti o nostalgiche paralizzante
Di chiusure settarie Biocca accomodamenti opportunistici hanno bisogno di ritrovare la vocazione è il senso del loro cammino la forza di spingersi ancora verso il futuro
Ecco dunque la ragione che mi spinge a questa candidatura accompagnare un passaggio non per questo se mi eleggerete sarò un presidente di passanti se mi concedete la vostra fiducia neanche avranno un presidente intero convinto del suo compito motivato motivata impiegare tutte le sue energie ancora a servizio del movimento
Nelle ACLI
Siamo tutti chiamati a sentirci servi inutili e a vivere consapevolmente e responsabilmente questa inutilità
Il futuro è incerto nelle mani di Dio Signore della storia e quindi anche della nostra piccola storia
Il futuro è anche nelle mani delle attese
Nelle nostre mani
Se se sapranno stringersi tra loro la giostra antico della fraternità e della solidarietà si sapranno tende sì verso l'altro verso il debole il povero se sapranno aggiungersi nell'invocazione e nella preghiera
Non abbandonate l'Aula
Abbiamo solo ancora pochi minuti e quindi vi prego di accomodare che ancora un momento perché c'è ancora intervento alcune cose importanti
La relazione è stata lunga con tutta la complessità dei contenuti ma credo anche con la passione con cui Franco c'è la proposte con la vostra anche forte attenzione che si è percepita in tutta la dinamica della relazione
E allora prima di dare la parola a per un saluto ma Nuccio Iovene che parla a nome del Forum del terzo settore quindi a nome di tante tante organizzazioni del civile associazioni cooperative che si sono riunite noi
Siamo stati insieme con questo che sono i protagonisti di questo nuovo organismo vorrei rivolgere alcuni saluti mi scuso se contanti
Non non non riesco a raggiungerli innanzitutto un saluto mo'
Tutto molto caloroso
Al presidente del Partito popolare
Con l'onorevole ero
Poi un saluto altrettanto caloroso a Graziano per segretario confederale della CISL
Che è qui con noi
Nei giorni prossimi avremo sì al segreta
Che D'Antoni è un cammino è un dialogo ripreso
Fortemente anche con la CISL che è parte della nostra storia cui abbiamo i rappresentanti di tante associazioni che con noi lavorano il dottor Massimo arredi della
Abbiamo la rappresentante ma col direi
La dottoressa Maria Pia
Mancini
Che è presente al nostro congresso abbiamo l'ambasciatore Pietromarchi che il capo del dipartimento italiano de de degli italiani nel mondo
Veda che è il segretario confederale della
Presente al nostro Congo
Abbiamo Corrado Barbot che anche un'amica una Chris
Come vicepresidente la con coppe
Marino ha scritto un biglietto affettuoso a Passuello ma anche loro anche loro sono impegnati nel Congresso e non ha potuto essere
Qui con noi ma è rappresentato proprio da Corrado Barbo abbiamo Di Matteo dell'undici un'altra centrale della cooperazione
Abbiamo poi Christopher
Il direttore del Consiglio di degli italiani per i rifugiati
Un dottor Mario Barbi dottor Francesco Gargiulo il dottor Alberto Balboni del ministero degli affari esteri il dottor Carcano Stefani della Fabi il sindacato dell'auto dei bancari
Abbiamo Gennaro ferro Riccardo moschetto delle micce dell'Mcl inattesa del Presidente Benedetti
L'amico Presidente
S'il dottor burino dalla Caritas dalla Germani
Il dottor Luigi Train
Nel
Il dottor bolle
Lampade la presidenza dell'Ambas
Ambrogio Ietto della invece e tant'
La dottoressa Giulia
Ante della FAO UIL Paul ma
Anche il carissimo onore
Ora il dottor Mazza
Della situazione informazione pulita
E tant'
E altri ancora ecco ora adesso in quel quest'ultimo spazio come avevo annunciato poi ho due comunicazioni importanti da farmi do la parola per questo saluto a Nuccio Iovene che lavora quotidianamente con noi
Detto di terzo settore e anche insieme anche come nella Banca Etica prego nasce veramente pochi minuti perché la bella relazione di
Fra ancora centrato TAN
Il tematiche che sono care sulle quali è impegnato il Forum del terzo settore appunto nel corso dell'un no sono state proprio tante le associazioni le federazioni o coordinamenti nazionali che hanno dato vita al Forum del terzo settore rappresentanza di migliaia e migliaia di realtà locali
A partire da quell'esperienza ricorderete poco più di un anno fa della manifestazione intitolata la solidarietà non è un lusso potevano essere un momento episodico e non era scontato che invece
Cominciasse una attività è un lavoro comune in altri mo'
Una prevalso l'unità del movimento associativo ma invece separatezze
E collateralismi in questo percorso le ha
Vi sono state protagoniste primarie la relazione di Franco Passuello lo indica in maniera molto chiara di queste esperienze e delle sue basi delle sue radici a partire dalla convenzione dell'associazionismo che tenemmo TAC tirino insieme nell'ottantanove a Verona
E insieme abbiamo determinato costruito l'attenzione sul terzo settore di cui oggi tanto si parla messi in moto strumenti comuni appunto la Banca etica trasferii libera l'agenzia di servizi di Bologna e ottenuto una serie di interlocuzioni importa
Altri dal tavolo quadrangolare governo Confindustria sindacati terzo settore le proposte di legge sulla nuova fiscalità il rapporto col sindacato le proposte di legge la sua
Io azionismo e cominciare a costruire in un qualche modo forse usando una parola forte una Teoria di questo nostro movimento di questo nostro agire
La stagione nuova che sia aperta può bere il formo comuni momento è uno strumento passeggeri oppure con una strategia unitaria io letto nelle cose ascoltate sentito nelle cose di questi di questo prima giornata dei vostri lavori la possibilità fondata
Che sia una strategia unitaria della prossima fase
In queste sei
Anni appunto il congresso dell'Ampa se il congresso dell'Auser oggi questo vostro e poi nei prossimi giorni quello di federsolidarietà e tanti altri momenti impegnativi hanno in un qualche modo ricco riconfermato
Pato la scommessa del foro però un po'di pane che fa bene
Innanzitutto nello sviluppo dei formulo cari che deve essere forse l'impegno della prossima fase i dodici punti di programma per la nuova legislatura che abbiamo appena presentato la repressione a Torino l'APG a Conferenza intergovernativa che si aprirà domani possono essere lo strumento insieme
Regno che ci siamo o dati per una iniziativa al sud una il prossimo autunno di una
Un importante
E attuale costruzione di questo processo abbiamo insomma ha percorso un importante tratto di strada insieme e abbia se lo vogliamo solo vorrei
Io credo anche attraverso questo vostro congresso un lungo cammino ancora da fare ed anche o forse innanzitutto un duro lavoro culturale per far capire ad esempio ancora tanti giornalisti a tanti esponenti della politica che la società civile non è fatta solo di commerciare ti né tanto meno che quella rappresentare
Maurizio Costanzo Show
Grazie volte a Nuccio per questo saluto per questo augurio le comunicazioni per oggi sono queste primo riprendiamo alle ore quindici puntuale
è previsto all'Hotel Continental quindi ci spostiamo quindi sarà un congresso un po'in movimento come ha ora il terzo movimento come auspicato
Passuello dalla sua relazione all'hotel continentale alle ore quindici
Previsto proprio nella fase iniziale del dibattito l'intervento che tradizionale allena i congressi delle ACLI del ministro del lavoro Tiziano tre euro
Seconda comunicazione importa ante i lavori domani mattina diversamente da quanto indicato nei programmi si terranno ancora in questa sala qui al teatro augusteo così avremo una sala un po'più ariosa mentre la a al Continental dovremo un po'se Napoli una città molto popolose agli spazi sono un pochino ristretti dovremo un po'organi darci spero che conto con la collaborazione di tutti riusciamo a fare le cose al meglio quindi tutte e tre e le mattinate compresa anche domani mattina stamattina venerdì e sabato si terranno qui al teatro augusteo mentre invece i pomeriggi saranno tutti all'Hotel Continental questo per nonché
Di perdiate nella
Città e negli orari queste sono le due comunicazioni più importanti vi auguro buon pranzo e arrivederci a oggi pomeriggio
Lo
Stesso insomma nessuno ferroviario veloce con la
Questo regolamento
Dalla commissione
Chiudersi a riccio non c'era
Quindi ha bisogno allora
Allora vi propongo osserva che sono
Più recitare insieme per ricominciare il salmo che avete in questo foglio che vi è stato distribuito
A colori alterni cominciamo alla via destra rispondono a quelle alla mia sinistra sette vi prego di accomodarvi così cominciamo
Abbiati in voi gli stessi sentimenti che furono di in Cristo Gesù il quale pure essendo di natura divina non considerò un tesoro geloso la sua uguaglianza con Dio
Apparso in forma umana un miglior se stesso facendo sci obbediente fino alla morte alla porte di Croce
L'avvocato
Avviso
Perché nel nome di Gesù ogni ginocchio ci spieghi nei cieli sulla terra sottoterra
Previsto signore
Amen
Bene prima di dare la parola al ministro
Mettiamo a punto alcuni meccanismi formali del nostro congresso che stamattina avevamo tralasciato
In particolare le commissioni
Noi dobbiamo nominare come sapete la commissione verifica poteri la Commissione mozioni la Commissione Statuto e la Commissione elettorale
Sono state formate su indicazione della direzione tenendo presente anche le segnalazioni delle varie realtà regionali in modo che fossero rispondenti a tutte le nostre diverse dinamiche territoriali
Per quanto riguarda la commissione verifica poteri si propone come presidente Pasquale Altamura
E come componenti Ricciuto Enrico Mastrovito Gianantonio Morganti Enrico spagnolo Rocco
Nicola Carmelina Marras Franco Dan pare di Marcello canonici Marco Gare du Midi Fausto Torchio Maurizio
Panza Antonio Corradini Fabio e rigato Tarcisio
Grazie
Per quanto riguarda la commissione mozioni si propone come presidente Tarcisio Barbo
Come componenti Orfei Ruggero Cucchi Marinella Trotta Giuseppe Nanni Antonio cella Giovanna Tortora Sovana Boschiero Arturo Franzoso è Giuseppe Moriggi Sergio delle aveva Antongiulio dal fuoco Arrigo par paggio alla Pier Matteo Codega Franco Caputo Antonio Cesaretti Leonardo nasi Rodolfo
Moshe Gastone mezzi né Maria Miglietta Aldo leccese Pasquale Blasi Vincenzo Manganaro Sandro e Nicastro Luciano
E Antonello alcuni lei che scusate ho dimenticato ecco qui questa Commissione benedire
Ebbene dire che lavorerà in un modo un po'particolare noi sapete avremmo tre documenti da approvare
Quelli che già sono stati oggetto della discussione congressuale il patto associativo il patto sociale la proposta di nuovo modello organizzativo
Per quanto riguarda il patto associativo che già la cosa che abbiamo già discusso più a lungo anche precedentemente è possibile presentare emendamenti al testo che avete in cartella fino a domani mattina alle ore dieci
Questo perché la votazione sul patto associativo avverrà domani prima diciamo prima di sera
In quanto poi vorremmo s'è stato creato un grande libro in cui tutti i delegati tutte le persone sottoscriveranno proprio materialmente
Questo patto associativo e ci sarà anche una cerimonia rituale domenica mattina proprio per dare simbolicamente questo nuovo atto di ricca fondazione dell'associazione e poi avremo gli altri due documenti invece che approveremo la domenica mattina e saranno quello sul patto sociale
E quello sul modello organizzativo avremo le tre Commissioni che lavoreranno sabato pomeriggio sulla base di una bozza di documento finale questa bozza sarà poi lavorata diciamo così dalla Commissione mozione sarà portata in votazione domenica mattina
Per quanto riguarda la commissione Statuto si propone come presidente Bartolucci Teo
Fac e come componenti Ascani Giovanni lai Silvio colpi di Roberto Menia Vincenzo villa Vittorio buoni vittoria
Rizzi e Michele Losi Luigi Benoit girò consiglio Michele Boni vittoria Asti Cortiglione
Del vai Lorenzo Grison Lorenzo Brustolon Pollina devia Giorgio P. letti Anna banchetti Anacleto Porciani Costantino Fraschini piglio Mastrovito Gianantonio
Cavallo Arcangelo Mazzei Giovan Battista De Marco Antonio de Liberto Franco Baronchelli Teresa vecchie Aldo cartolario Antonio e CCD toccano come vedete è una Commissione molto ampio perché vogliamo fare un lavoro preparatorio
Ha curato in modo che la votazione che si terrà come vi ricordo da programma venerdì sera possa essere diciamo non dico spedita ma preparata in modo adeguato la commissione farà un lavoro istruttorio sulla proposta della direzione e su tutti gli emendamenti che avete
Presentato nei vostri congressi
E poi riunirà tutti i rappresentanti regionali per discutere le proposte da portare all'assemblea venerdì sera
Speriamo in questo modo di poter fare un lavoro positivo perché sappiamo che le modifiche statutarie se non sempre complesse
E richiedono ossia un lavoro accurate sia possibilmente un largo consenso una larga condivisione
In poi con un presidente come Teo siamo in buone mani
L'ultima Commissione sarà quella che lavorerà poi alla fine il presidente Carmelo Moscato
Commissione elettorale scusate
Si propongono come componenti qui persone che debba lavorare poi fino a tardi vizio Antonio Sergi Saverio Cuciniello Alfredo Moccia Rosaria vitale Giuseppe Meola Antonio
Da potere migliora tale Antonietta Canetti Bruno Conte Peppino vietato Anna Maria mormone Salvatore Fusco Emilio junior Zinelli Giovanni Goffredo Giordano pettinati Amedeo
Irlanda Cassandra me riccioli Giuliana papa Francesco Pizzo e Antonio Gerardi Gianni Panarese Salvatore stanche Rina e Caporale Vittorio se siete d'accordo potete esprimerlo anche attraverso
Piuttosto
Bene abbiamo ancora un ultimo atto di carattere formale voi in cartella
Avete
Il Regolamento del congresso
Il Regolamento
Prevede
Alla direzione propone di integrarlo con alcune modifiche che si sono rese necessarie che adesso vi leggo onde facilitare poi i nostri lavori successivi
In particolare le modifiche riguardano diciamo la e modalità con cui avviene la preparazione e la votazione attorno alle ai documenti allo Statuto questo diciamo è un modo per regolare in modo preciso e ordinato anche le votazioni
La prima modifica è questa
La seduta sulle proposte
Di modificare lo statuto è in grado di decidere se i delegati presenti in Congresso non rappresenta un almeno i tre quarti degli iscritti nel quadriennio
Vi dovrete andare a fare la verifica poteri prima di domani sera in modo che ci siano diciamo i numeri necessari per poter decidere perché altrimenti non avremmo i poteri per decidere
La commissione Statuto Statuto sottopone al voto dell'assemblea dei delegati
Le proposte di modifica allo statuto che nel confronto interno alla Commissione
Ottengono il consenso di almeno un terzo dei componenti questo per un lavoro diciamo di feltro altrimenti questa Commissione sarebbe puramente formale diciamo
Nella seduta sulle proposte di modifica allo statuto
L'Assemblea su proposta della Presidenza può decidere a maggioranza di unificare il voto sulle materie che riguardano più articoli che significato a queste chiaro che una seria articoli sono collegati
E votazioni distinte potrebbero magari anche per una non perfetta comprensione portare diciamo ad avere uno statuto un posto invece no mentre invece la presidenza può se lo ritiene necessario per la coerenza della proposta
Portare delle modifiche a votazioni uno su materie su più materia nella seduta sulle proposte di modifica lo statuto i delegati hanno possibilità di chiedere il volto per singoli parti degli articoli con facoltà di parola per un delle di un delegato che sostiene la proposta di modifica e di uno contrario
Sulle questioni sulle quali la Commissione presenta più l'ipotesi di modifiche la presidenza ha facoltà di dare la parola a due delegati a favore due contrari
Tali interventi devono essere contenuti nel tempo massimo di due minuti questo per evitare di fare le cinque di mattina evidentemente
La maggioranza qualificata dei due terzi dei voti di cui al secondo comma dell'articolo cinquantotto dello Statuto ci compiuta rispetto ai delegati presenti in congresso correlata alla prima norma che vi ho letto
Un ultimo modificarne ultima integrazione nella seduta dedicata la votazione sul patto associativo sul patto sociale sul nuovo modello organizzativo non possono essere presentati emendamenti proprio perché c'è il lavoro preparatorio in Commissione ciascun delegato ha diritto di chiedere il voto sul parquet distinte dei documenti per ogni votazione hanno facoltà di parola un candidato un delegato a favore e uno contrario per una durata massima di due minuti queste sono le integrazioni che riguarda tutte le nostre modalità di decidere che vi propongo se scelto da come potete alzare la mano
Chi è d'accordo alzi la mano e che
Chi è contrario controprova
Uno contrario due contrari
Benissimo le integrazioni sono approvate c'è un'ultima integrazione che però non mi è stata fornita ma la facciamo dopo che riguarda il coordinamento delle donne la faccia non facciamo un attimo successivamente anche perché il ministro a questo punto e credo già quasi a tempo
Scaduto quindi gli darei subito la parola come sapete nella tradizione di tutti i congressi delle ACLI che il ministro del lavoro incarica prenda la parola
Non credo che sia un caso non credo che questa tradizione corrisponda una pura formalità
Ma corrisponde diciamo l'identità all'anima di questa associazione che ha un elemento cuore elemento cardine il lavoro
In questo caso ci confrontiamo con un ministro Tiziano Treu che anche ha un rapporto di lunga amicizia direi di collaborazione insieme con le ACLI
E quindi c'è un aspetto non solo di tradizione formale ma di forte consonanza con il lavoro che sta facendo
Al ministero e con le scelte che ha fatto nel campo della promozione del lavoro e della formazione professionale e lo ringraziamo di aver preso un po'di tempo doveva dovrà scappare a Bruxelles perché c'è la riunione
Dei mini intervenire intergovernativa dei ministri del lavoro ma ha trovato il tempo di non dell'obiezione di nome deludere questa bella tradizione della nostra associazione la parola a Tiziano Treu
Grazie ma effettivamente no non mi sento una non mi sento una tradizione mi sento mi sento molto vicino a voi perché
A prescindere dal dal ministero del lavoro credo che siano ahimè ormai trent'anni che
Ci frequentiamo in vario modo ci frequentiamo
Sia perché abbiamo studiato insieme ai problemi del lavoro e io non dimentico difesa anzitutto uno studioso dei problemi del lavoro
E anche perché abbiamo studiato insieme perché abbiamo dei dei valori comuni che che io non dimentico anzi fatto Luisa ministro del lavoro mi rende più
Più come dire
Impegnato per ad attuarli
Però ecco importante ricordarli perché in questo momento momento molto difficile in cui
Anche molti valori in cui crediamo sono
Messi in discussione sono impallidire tutti
E credo che la prima cosa che voglio dire
Come Tiziano Treu prima che come ministro del lavoro e di non dimenticare questo
Parlare qui mi è più facile che parlare ad altre parti perché voi è realmente come anche come congresso come qui si come tradizione una una lunga esperienza di
E di riflessione e di impegno sui problemi del lavoro di cui io specificamente vi voglio fare qualche Breve riflessione
Ho avuto conferma di questa nostra lunga esperienza e capacità di di analisi e di impegno anche da
Da
Nella relazione che è stata presentata stamattina che io ho scorso un pochino in Traverso ma insomma ho visto che
Aspetta
In linea con
Non solo per la tradizione ma anche con niente
Riflessioni più mature che si fanno sui problemi del lavoro molto difficili
Ecco la procura di cominciare con una riflessione
Mai come adesso i problemi del lavoro si legano a quelli
Della della società e sono molto complicati
Perché noi abbiamo un problema che ci sovrasta tutti in Italia ma anche in Europa e il problema della mancanza di lavoro
Problema della disoccupazione ma pensavamo di esserci andato
Tolto di mezzo tante volte in questo dopoguerra abbiamo sentito la crescita sviluppo ci renderà tutti non sono liberi che non è vero ma insomma anche soddisfatti nel lavoro questo non è vero non è vero stiamo vedendo drammaticamente che non basta la crescita economica ma per creare lavoro perché lavoro abbastanza in quantità e in qualità sufficienti qui abbiamo questo problema che è il più drammatico
Problema che drammatico soprattutto in certe zone perché questo problema non è uguale per tutti come come problemi gravi spesso creano disuguaglianze abbiamo zone dell'Europa zone dell'Italia e succhi in cui il problema
Della mancanza del del lavoro non è grave anzi io vengo dal Veneto
Lo continuo a vedere in in questi anni l'ho visto svilupparsi cresce ed è lì il problema non è il problema della mancanza assoluta del lavoro lì e semmai il problema di
Come
Migliorare il lavoro come render loro qualitativamente
Soddisfacente come rendere tutti pone tutti in grado di trovare il lavoro più adatto che ASP che è un un altro problema è un problema molto difficile anche quello però di
Di drammaticità se volete diversa da quello
Ma il problema della mancanza del lavoro che lo sentiamo qui attorno a noi io conosco abbastanza
Queste zone Napoli da campagna per per essere stato chiamato più volte come ministro del lavoro all'epoca del del la situazione drammatica
In cui
Si trovano soprattutto i giovani
Per la mancanza del lavoro dissenso anche di impotenza e di difficoltà e mass allora voi di riduce due
Due cose su tutti e due problemi di la mancanza del lavoro come fa colmare affrontare questo problema che pensavamo di aver risolto la qualità del lavoro ma soprattutto sul primo e non solo perché siamo qui a Napoli
Vedete
Est questo non è un problema del ministro del lavoro non è neanche un problema dei di cerca lavoro è un problema
Di tutto
Perché se
Non lo risolviamo se non risolviamo adeguatamente rapidamente questo problema
Non sono commettiamo e perpetui diamo una ingiustizia gravissima nei confronti delle persone che vengono privati
Ma mettiamo in pericolo mettiamo in pericolo
La stessa stabilita coesione sociale non si può costruire mantenere una società
Stabile e coesa
Che crede in se stessa se se abbia nove
Tra disoccupazione così così gravi vedete non una volta si diceva ma se la disoccupazione cresce oltre un certo livello ne vengono guai grossi che ne so l'inflazione simile economia certo ma adesso io Nest lo sento anche da
Da Paesi che hanno meno grave il problema di noi comprando la stessa Germania si sente che se ne non controlliamo questo problema della disoccupazione
Diffusa pesante e la stessa società sul punto abbiamo costruito in questo dopoguerra particolare che viene minacciato
Noi abbiamo in Europa una ciò intendiamo un modello di società
Equilibrata coesa giusta è un è un obiettivo ovviamente
Ma questo problema della mancanza della decisivo altrimenti non possiamo avvicinarsi onestamente a questo obiettivo
E da qui vengono tanti altri problemi della
Dell'esclusione sociale della disperazione ma di questi non non voglio parlare voglio concentrarmi su le politiche del lavoro perché questo è anche il mio ruolo e noi dobbiamo
Tra conseguenze operative davanti a questo
Problema gravissimo però la una premessa e il problema del lavoro come dicevo non è un problema di Protti è un problema di tutti e si risolve e difficile da risolvere ma si può risolvere se si lavora tutti assieme
Tutti assieme vuol dire tutti assieme ai vari gruppi e tutti assieme le varie regioni in vari Paesi guardate
C'è un'idea sottile che bisogna combattere che che si possa Comba che questo problema si possa risolvere o un po'ognuno per sé
Non è vero non è vero neppure a livello dei Paesi la Germania sempre per fare l'esempio di un Paese forte
Dava poteva dare l'impressione di di dire ma io il problema me lo risolve per conto mio tutto sommato il problema del della Mezzogiorno dell'Italia verso o della Spagna del sud del Portogallo di qualche pezzo d'Europa disgraziata
Invece si vede che è un problema che tocca
Anche le i paesi forti e che se lo vogliamo risolvere dobbiamo lavorare tutti assieme tutte assieme ormai su una dimensione Kay insieme locale perché il lavoro si crea
Su su un territorio non si crea per aria ma è un problema insieme dei dimensione nazionale europea addirittura per questo
Siamo tutti impegnati anche in questo periodo ho fatto fatemi fare solo questo accenno alla dimensione europea poi parliamo delle cose più vicine
Noi
Abbiamo donne dopodomani domani c'è questo Consiglio europeo delle misure lavoro che si punterà molto di questi temi per cercare di
Di dare concretezza non solo ora o un auspicio generico ma delle politiche nel lavoro dopodomani a Torino
Si apre la Conferenza intergovernativa
Per la riforma dei trattati europei cioè per una revisione costituzionale dell'Europa
Ecco allora è un impegno nostro l'impegno della presidenza italiana delle ma un impegno che vorrei che fosse sentito da tutti che questo
Periodo che comincia domani in cui l'Europa riflette su se stesse e si vuole dare una Costituzione nuova
Perché l'Europa
Una comunità che si sta costruendo che è fondamentale per il benessere di tutti perché questo periodo che si apre domani dopodomani con la Conferenza intergovernativa sì occupi anche di questo problema e soprattutto all'inizio di questo problema in e non è scontato richiede l'impegno e la pressione anche politica sociali di tutti perché
Ci sono
Forse
Partiti politici anche governi che pensano che l'Europa si sia da riformare da rafforzare soprattutto sulla moneta
Soprattutto poi magari sulla sicurezza e come mai la sicurezza è un problema molto grosso nazionale e internazionale
Oppure sul sul versante della dalla politica estera dell'apertura che so anche al ai Paesi dell'Est tutti questi sono temi alla alla nell'agenda di Torino della conferenza di Torino ma se fosse solo questo sarebbe molto però con molto grave l'Europa che vogliamo costruire luminosi dice un'Europa che modelle sono Europa
Non solo della moneta delle delle delle polizia deve essere una è un'Europa dei cittadini e allora allora il problema del
Della Porta opportunità per i cittadini di esprimersi anzitutto nel lavoro fondamentale quindi questo è un impegno che noi abbiamo ma che trasmetto a voi facciamo in modo che
Tutto il lavoro si farà parlano a ruota abilmente anzitutto questa priorità che è un'altra verità per tutti i cittadini del resto quasi tutte le indagini che sono state fatte anche le indagini
Non quelle si fanno tutti i giorni ogni mezz'ora sugli esiti elettorali che sono ormai un'ossessione no quella che si fanno su cosa pensa la gente in Europa dicono i i due primi problemi che hanno
I cittadini europei quelli veri ma parla anche di confini sul primo punto il lavoro e una certa sicurezza nel lavoro e due la persona la pacifica la la pace della società Enzo
Allora cerchiamo di tenere in mente questo
E veniamo invece alle politiche del lavoro nostre
E i vini italiani anche europee vedete su questo tutti ci domandano anche anche i giornalisti anche prima qual è la ricetta per combattere la disoccupazione cosa pensate di fare
Vedete non ci sono non ci sono ricette miracolose cioè una serie di misure con complesse che si sono state anche già ampiamente studiate
E che vengono proposte
Ormai in modo abbastanza convergente in Europa questo interessante tanto soprattutto dell'Europa continentale c'è l'Inghilterra che si considera un'isola e per cui un'idea di un pugno impegno sociale
E non è non è in testa ai pensieri ma insomma nello appare ora partirà questa esperienza di di anche di di impegno sociale di stato sociale c'è abbastanza consapevolezza su quali sono le politiche si devono attuare per vincere la disoccupazione difficili ma possibili qual è allora il punto non è di inventare altre cose né di fare
Di limitare attuazione le cose che ci siamo detti tante volte che sono scritte anche nei vostri documenti
Molto più velocemente molto più intensamente dicono che non si sia fatto fino adesso
Vedete io le ricordo solo per dire due tre punti in generale poi voglio dire una cosa sul in particolare sulle queste zone difficili particolarmente difficile il Mezzogiorno vedete lei strumenti che sono stati individuati ormai già dal Libro bianco di dello del in questi ultimi tempi per
Far fronte a questo problema del lavoro sono
Sono diversi uno bisogna bisogna che investiamo risorse nel nell'opportunità di lavoro noi l'Italia è stata negli ultimi tempi
Schiacciata comunque oppressa dal peso del debito pubblico stiamo cercando di liberarsi
Do siamo sulla buona strada
Liberarsi di questo debito pubblico vuol dire anche liberare risorse
Per darle
I rivestimenti che credo lavoro
Meno risorse da
Mettere nel pagamento degli interessi
Di in milioni di miliardi centinaia di miliardi di Bot e più risorse
Creare lavoro
Per fare questo è necessario con finire lamento
E poi necessario che queste risorse siano effettivamente gli irpini realizzate
Ai
Investire in lavoro
Questo è facile da dire
Difficile da fare però lo si sta cominciando a fare e dobbiamo farlo di più più con più determinazione
Un'altra seconda cosa che voglio dire non basta investire risorse
C'è un punto fondamentale che il pilota ho ritrovato anche nel vostro nel nostro
Documento i nostri documenti
Vedete noi abbiamo sicuramente da investire risorse in
Indi in tecnologie in altre tecnologie per stare al passo con la competitività certamente ma dobbiamo
Anche dare più attenzione
A
Ha da quelle aree dell'economia che sono sempre più necessario per far fronte ai bisogni della popolazione che sono fondamentali anche per la creazione di lavoro mi riferisco a tutta l'area
Che si indica come l'area dei lavori di cura di assistenza alle persone all'ambiente questa non è come dire
Una Area non solare dati come dire da marginalità assistenza lo potevano sembrare
Qualche anno fa la società in cui siamo è sempre più una società che ha bisogno di cura di assistenza nelle persone
Per la qualità della vita le persone anziane che sono ormai la maggioranza sta concentrando la maggioranza nelle l'ambiente che si sta deteriorando bene questo è un mondo enorme
Di lavori anche di lavoro qualificato meno possiamo investire tutto solo in
Mai crocifissi dobbiamo equilibrare la crescita e dobbiamo in investire più risorse in queste
In queste aree che crea una lavoro che sono essenziali per un benessere equilibrato questo voleva della qualità della crescita è anche il problema della qualità del del del lavoro
E questo presuppone alle scelte molto chiare presuppone anche favorire un certo tipo di soggetti perché chi opera in queste aree di lavoro
Di cura sono soggetti anche diversi da soggetti tradizionali non sono le grandi cattedrali nel deserto meno non sono neanche
Le piccole imprese che pure sono fondamentali nell'economia italiana dicono in paese artigiane ovunque commerciali sono largamente organizzazioni a cavallo tra l'economico e sociale sono le organizzazioni di volontariato le cooperazioni la cooperativa sociale c'è tutta una cosa una una serie di di attività che sono cresciuto spontaneamente che sono sembrate un postino tempo poco tempo fa ancora marginali nel nel nel futuro del nella nostra società che stanno diventando centrali che devono essere aiutate noi abbiamo appena cominciato a fare qualcosa l'anno scorso abbiamo provato una prima legge di sostegno anche fiscale alle alle azioni di alle organizzazioni non profit ma bisogna fare di più bisogna
In investire i di più in queste aree
Ricche di lavori che di qualità
E su questo dobbiamo anche poi fare delle operazioni più complicate io credo ad esempio che bisogna riprendere in considerazione il peso dei contributi
Sul lavoro finché non abbiamo il lavoro dipendente e lavoro autonomo carattere gravato da il quaranta cinquanta per cento dei contributi sociali sono state le tasse su cui adesso si concentra la spasmodica attenzione
Di tutta la campagna elettorale non dico che non sia un problema ma non è l'unico problema dell'Italia come lo si può risolvere anche ma stiamo sul punto che mi con PCC interessa in questo momento
Ma possiamo continuare a gravare lavoro del quaranta del quarantacinque per cento di di oneri perché se è così
Indirettamente smentiamo quello che ho detto prima ciò incoraggiamo tutti investire i settori in industria ad alta intensità di capitale perché perché se si investe in aree con con alte intensità di lavoro si paga troppo
E allora bisogna non abbiamo cominciato a fare questo la riforma delle pensioni a questo insetto nel lungo periodo di ridurre il peso dei contributi sul sul lavoro ma ma ce l'ha lentamente e non poteva essere diverso
In altro modo di queste cose non si fanno da un giorno all'altro da un giorno all'altro si fanno solo promesse elettorali ma per un lavoro vero ci vuole ci vuole tempo
Allora bisogna di dover intervenire su questo ci sono esempi anche in altri Paesi d'Europa una certa parte dei contributi
Del sottostante a un sul lavoro possono essere distribuiti su altre fonti discorso complicato possiamo farlo in altra sede ma lo lo segnalo perché un punto importante è l'ultima cosa generale che voglio dire poi
Dico qualcosa di specifico scoop
Su questa realtà è problema che neppure toccate nel nostro documento dell'orario di lavoro
Noi avremo sempre di più un problema di redistribuire l'orario di lavoro io uso questa parola redistribuire perché e pop più complessa vedete ci sono tanti modi di vestire distribuire lavoro
L'obiettivo è questo di rendere a disponibile a un numero più grande di persone un lavoro sufficiente così e e accettabile
E questo si dovrebbe fare in modi diversi
Esso in certe zone del del nord nord est dove l'industria come semplice tiratina anche troppo
E in cui c'è un problema di di sfruttamento degli impianti di industrie molto sofisticate già abbiamo degli accordi aziendali che riducono l'orario di lavoro a trentaquattro
Questo è un modo si può fare lì non si può fare qui in Campania dove non ci sono le industrie che fanno questo tipo di lavoro allora un altro modo è quello che io ritengo fondamentale in questo momento è scoraggiare
Gli orari lunghi e incoraggiare gli orari corti questi a troppa gente che fa troppi straordinari
Lo abbiamo detto abbiamo cercato anche di fare qualche provvedimento che riducesse
Gli abusi uno straordinario invece cercare di favorire gli orari corti
A cominciare dal part-time il part-time in Italia è poco diffuso il part-time può essere un'occasione deve stupire lavoro e non è solo una cosa da donne
è un se viene impropria localizzato su larga scala può essere un modo per fare entrare i giovani progressivamente nel lavoro invece di tenerli parcheggiati fino a trent'anni e poi non si sa quando trovano così prendono un po'alla volta mano con l'esperienza e può essere un modo per fare uscire le persone anziane dal mercato del lavoro gradualmente invece di lavorare con me pazzi fino a cinquant'anni può essere buttati fuori
A zero improvvisamente questo del part-time è uno degli strumenti eccetera lo voglio dire il tema della redistribuzione degli orari
Che significa che tutti i lavori hanno un po'meno quindi alla fine è riduzione e però c'è più ampia possibilità equilibrata per tutti è sicuramente un punto fondamentale
E dobbiamo dobbiamo lavorarci su
Questo
Una politica però fondamentale per per far fronte alla disoccupazione soprattutto di là dove più acuta
è quella di mettere insieme le forze vedete la creazione di lavoro soprattutto nelle zone come questo dove ma anche il modo più drammatico non è un'opera che si può fare né da solo dal governo né da solo dalle imprese
è un'opera che si deve fare si può fare solo se ci si mette veramente insieme tutti
Non abbiamo lanciato non noi governo anche molti hanno pensato questo e hanno detto occorre fare dei veri e propri patti per il lavoro
E se li hanno fatti sul dei vari territori che trovino tutte le forze impegnate il Governo ci metterà del suo il pubblico ci mette le infrastrutture
I servizi di cui il Mezzogiorno è drammaticamente
Sprovvisto
Le imprese ci metteranno
Punto capitali o cultura
Rischiando
Perché è giusto che si faccia un atto di fiducia anche qua un po'di rischio
In questa zona naturalmente si proviene dalle imprese di rischiare non si può chiedere dice insinuarsi quindi occorre che
Nel Mezzogiorno con particolare questi patti siano anche Patti
Istituzionali di civiltà perché qui una delle ragioni che
Difficile
L'investimento la creazione di lavoro è la situazione insicurezza
Spesso di criminalità diffusa
E la sicurezza è la prima istituzione che rende possibile e conveniente quindi comunque mai il Patto per il lavoro deve essere una cosa che coinvolge tutta la società e poi i lavoratori ci possono mettere ci devono mettere anche lo anche dello
In questo senso se ci sono infrastrutture se c'è un impegno per fare impresa
Anche i lavoratori possono mettere
Un impegno di maggiore flessibilità negli orari e nei salari che è un discorso come sapete molto controversa ma credo che sia possibile
Bene questa pratica questa
L'idea gli impatti dei patti soprattutto nelle aree difficili
è un'idea che sta andando avanti non non è vero che non si sia fatto niente ci sono esempi positivi in cui si è visto che anche nelle zone più difficili sta cominciando a crearsi lavoro con questo
Metodo problema è che sono pochi ancora che bisogna moltiplicare generalizzare
Quindi
L'impegno è che ci sia una
Vera e propria
Mobilitazione non è ancora un mese due fa avevamo parlato di una grande alleanza per il lavoro che doveva essere lanciata praticata nel Mezzogiorno questa idea rimbalzata in Europa se avete notato se avete letto anche il presidente della Unione Europea salterà rilanciato questa idea un'alleanza per il lavoro per le zone soprattutto deboli che l'Europa ce ne sono non sono sovente
Ecco quindi
Questa
Questa ultima indicazione mostra che quello pregevole inizia insomma che lavoro la creazione di lavoro e poi il mantenimento e miglioramento è un'opera che non riguarda su
Singoli non singoli gruppi riguarda e l'intera
Struttura sociale ed è una responsabilità di tutti ognuno a un pezzo di se stesso che se ci guarda bene
Deve essere impegnato in questo
Noi abbiamo abbiamo alcuni obiettivi che mi sembrano si arena ma abbiamo ancora
Molte resistenze
Molte resistenze
Dobbiamo dare un forte segnale di volontà politica sociale in questo perché ci sono ancora forze che ritengono che basti
Ridare fiato al mercato perché tutto si aggiusta e non sono solo in Inghilterra questo forse ce ne sono anche da noi nella
Polemica
Politica e anche elettorale io vedo troppa
Faciloneria
In alcune parti e politiche che fanno promesse
Di milioni di posti di lavoro
Con una leggerezza veramente
Tragica
Qui invece il discorso è molto serio se vogliamo farlo
Renderlo credibile
Momento è difficile ma alle energie ci sono e ripeto abbiamo già visto che alcune cose
Si possono fare ci sono aree del paese anche del nostro Paese che non è che sono stato un sono sempre state ricche ma hanno covato il modo di costruire ricchezza lavorando insieme anche costruire e creare lavoro
Ci sono altre aree invece che sono in in gravissima difficoltà ed è lì che dobbiamo concentrare gli sforzi
Fatemi dire un'ultima cosa
E in questo momento difficile non solo per i problemi del lavoro che che io prima indicato che voi conoscete del resto molto bene nel momento difficile in generale e per la società civile e democratica io un uso fare
Di solito discorsi
Drammatici o calcare le tinte del non è nel mio carattere però questa volta mi sento proprio di dire quello come messaggio il e del resto io non mi sarei neanche credo probabilmente impegnato in politica se non avessi la consapevolezza che questo momento particolarmente difficile per per il nostro Paese perché non è una qualunque elezione in cui si discute di piccolezze sir sono in gioco
Propri fondamentali i fondamentali del nostro vivere insieme
Credo che sì è importante che ognuno dei sette da che parte stanno i suoi fondamentali non ho dubbio da che parte stanno i vostri e quindi faccio tanti auguri
E gli auguri li facciamo anche noi al ministro Treu per la sua campagna elettorale sperando che sia sicuramente letto di ritrovarlo ancora ministro del lavoro e con la collaborazione piena delle attività le politiche del lavoro e la formazione professionale
Sì
Allora la proposta che di integrazione del Regolamento che mi mancava precedentemente
è questa bisogna integrare il Regolamento con l'indicazione del numero delle delegate che l'Assemblea delle delegate
è una novità di questo congresso che avete già sperimentato peraltro nei congressi locali nomina nel coordinamento nazionale donne si propone che l'Assemblea delle delegate esprima da un minimo di quindici ad un massimo di venti donne nel coordinamento nazionale
E si propone inoltre che l'Assemblea delle delegate si convochi nel pomeriggio di oggi alle ore diciotto e trenta nella Sala
Quale sala
Ah nella sala Vesuvio scritto tutto al decimo piano dell'hotel Royal che pena quello accanto tutte le delegate sono invitate se siete tutti d'accordo
Esprimete lo anche attraverso un applauso e così abbiamo ultimato
Le procedure c'è un'ultima procedura importante tra Dinoia è che dobbiamo fissare i tempi degli interventi per evitare
Guai
La proposta è che i tempi siano fissati in un massimo di dieci minuti per ogni delegato che intende prendere la parola onde consentire a un numero maggiore di persone di potersi esprimere e con questa regolare che spero sia accettata da tutti e che la presidenza dovrà ai me fare rispettare in modo draconiano cominciamo appunto con gli interventi invitandovi anche subito a iscrivermi in modo da poter organizzare il tempo da dedicare proprio al dibattito
Il primo a prendere la parola è Nicastro Luciano che è il presidente provinciale di Ragusa
Esso dalla Sicilia so che si è rivisto con il ministro dopo tanto tempo è stato un incontro forse imprevisto ma le ACLI riescono a fare incontrare tante persone
E si prepara Luciano Albania
Ringraziamo Ricotti che consegna l'intervento scritto che così ci facilita del nostro lavoro di vigili del traffico
Prego
Non veniva di pensare sentendo la relazione del presidente Pastorello
Che forse ce l'hanno dato questa questa saccoccia
Per ricordare la bisaccia del pellegrino e forse questo dissenso il senso metaforico della consegna
Qualche riflessione per quanto riguarda il nostro dibattito
Essere Profezia nel Meridione
Annunciare la speranza
Testimoniare il Vangelo della carità non è facile
Nel meridione si deve ricostruire il tessuto cristiano della società
Senza Nostalgia de e senza fughe in avanti
Fare nuove le ACLI nella Società Meridionale e la nostra scelta per la nostra priorità il criterio da seguire la gradualità della Chiesa nascente di una vera e propria in blanda azione Ecclesie una primavera della chiesa nella realtà meridionale
E di questo ci sono i segni il convegno di Palermo vi pregherei di fare silenzio è altrettanto importante quello che dice Nicastro come quello che diceva prima il ministro poi ci sono ancora posti chi vuole venirci
Si può accomodare scusami Castro Pretorio grazie
Per fare nuove le ACLI
Bisogna riscoprire la nostra vocazione cristiana dentro la società meridionale
Scegliere la società meridionale
Con la sua realtà e le sue contraddizioni studiarla analizzarla trasformarla e non soltanto parlare genericamente di questione meridionale
Una società senza frontiere di sviluppo diventa un'area di disperazione e di drammi sociali questo rischia di essere un'intera zona del nostro Paese
Per annunciare il Vangelo i laici devono farsi carico di ingannare la resurrezione di Cristo nella qualità della vita della città meridionale
La qualità della vita nella città meridionale scegliere i centri storici del Meridione
Come luoghi di risanamento e di sviluppo per creare lavoro ed una più solidale e qualità della vita si tratta di sviluppare un grande movimento delle municipalità nel Meridione
Una cittadinanza attiva e solidale per lo sviluppo del Meridione una proposta di legge di iniziativa popolare per il risanamento e lo sviluppo dei centri storici del Meridione insisto su questo
Perché da un risanamento dei centri storici che si può ricostruire il tessuto umano sociale e cristiano delle città meridionale
Le nuove ACLI non devono smarrire il loro carattere di movimento popolare e democratico al servizio dei piccoli dei poveri specie nel Sud per questo occorre che l'adesione al movimento non di di
E anche lì in serie A Serie B e Serie C
Che il parallelismo movimento servizi non sia accentuato
Ma che si è anzi realizzata e garantita l'identità e l'esigenza di una organizzazione al servizio della propria identità
Il sud del riscoprire la propria appartenenza alla comunità nazionale le ACLI possono fare molto ho dibattuto proprio domenica chic e lei
In ha ha perso in un'assemblea aperta al pubblico
Il tema della Costituzione sembrava
Ad un laico o diciamo da uno proveniente dagli ambienti laici per essere più preciso strano che le attuali si occupassero di costituzione nel profondo meridione
Sì anche alla difesa della Costituzione anche il dibattito sui valori della Costituzione in un'assemblea di lavoratori del profondo Sud
Ecco le aule sono nel meridione non una realtà di legittimazione passiva
Ma riproposizione di innovazione le altri sono nel Meridione la coscienza critica di questo nuovo cammino così come lo sono stato prima prima di noi grazie
Bene
Grazie ha Nicastro che è stato anche
In cinque minuti da fare i complimenti oltre che per le cose che ha detto la parola a Luciano Alban
Delle ACLI
Rilegge unico presidente delle ACLI di Zurigo
E si prepara il delegato Enrico Morganti di Bologna
Care delegati buongiorno a tutti
Confesso che mi trovo un po'emozionato in quanto non mi ero preparato per intervenire a questo congresso io che vengo dalla Svizzera da Zurigo Svizzera centrorientale ero venuto per ascoltare
Anche per magari non sentirmi in podi verso
Dalle ACLI però sentendo la relazione anche se poi in seguito ho sentito che il nostro Franco intendere nella replica
Portare avanti quel punto che noi sta molto a cuore e che sono le acque internazionali
Confesso anche che noi all'estero in Svizzera senz'altro
Abbiamo portato avanti sui due binari nuovo patto associativo e a chi internazionali e abbiamo ovviamente trovandoci nella condizione di operare all'estero
Diciamo dibattuto maggiormente l'aspetto delle ACLI internazionali
E questo perché reati all'estero lo sappiamo sono nate più che altro come movimento dei lavoratori italiani emigrati
Però l'emigrazione italiana è terminata da un tempo da tempo ci son però le nuove generazioni
Ecco che il salto quelle qualità usato di qualità delle api all'estero è quello di esportare il movimento come modello associativo
E che venga continuato sia dalle nuove generazioni ma soprattutto anche le altre
Le altre comunità dove non ci siamo confrontati dunque non solo le ACLI nell'emigrazione ma le ACLI nelle varie società animati nei vari Paesi all'estero nei vari continenti
E mi sembra che anche sotto questo aspetto ci siano delle lacune nel nostro movimento e nella relazione introduttiva in quanto ecco questa apertura delle ACLI
In campo internazionale in quanto soprattutto a livello europeo siamo molto confrontati i problemi non ve sono sempre più di carattere sovranazionale vediamo anche le ultime crisi
A livello europeo sempre più i problemi sono interdipendenti e ce l'ha confermato poc'anzi anche il ministro del lavoro
Anche noi
Dell'opulenta della ex ricca Svizzera posso dire in questo senso stiamo attraversando un periodo molto delicato molto critico in quanto c'è una ristrutturazione che non ha confronti penso neanche in questo Paese e di recente la fusione ci Bagai ieri Sandoz dove
Questa fusione come prefetto immediato sul mondo del lavoro e dieci mila posti di lavoro tagliati Celli proprio c'è l'esasperazione del profitto a scapito delle compassione
Logicamente in questo contesto chi ne viene più colpito il lavoratore straniero ovviamente
E noi siamo ci stiamo preparando
Stiamo preparando abbiamo anche preparato gli statuti
Noi da un porporato lo Statuto degli atti da sinistra per operare nel territorio a operare nel territorio vuol dire ecco tener conto che la legislazione locale delle caratteristiche locali per colloquiare con la società locale
Tanto è vero che noi adesso io sono stato ancora so ancora presidente provinciale ma in futuro dato che lì la disposizione territorio suddivisa in cantoni
Avremo le ACLI cantonali o Inter Cantico Inter cantonali
Così in Germania ci stan le ACLI dei Lampard che lì il territorio è suddiviso England e anche in questo senso noi dovremo attrezzarsi a essere importati nel territorio sotto forme più attinenti alle realtà locali per cui ecco un aspetto che io tengo qui a sottolineare quando uno va è una città il primo impatto
La col taxi sta
Ieri dal rapporto all'albergo
Io giustamente anche ne approfitto subito per prendere il primo contatto e si cerca di colloquiare con il tassista
A un certo momento serata piovosa
Salta fuori con fu un'affermazione ecco lì un mongoloide io pensavo
Di non aver capito bene mi guardavo attorno magari c'era un istituto lì vicino forse c'era molte di queste persone poi ho chiesto ancora e ho visto un vigile
Lo intendeva mongoloide il vigile come persona insignificante che non serviva a niente per il traffico perché era lì solo come ecco io non vorrei che le ACLI all'estero fosse consono considerate delle realtà come quel tassista considerava il il vigile urbano qui a Napoli
Noi siamo molto impegnati veramente a questo salto di qualità quasi esclusivamente nel volontariato perché i servizi cenato gialla faticare parecchio per poter continuare a esistere e noi come movimento dobbiamo però entrare in questa comune comunicazione sociale con le realtà con la comunità del luogo per poter avere un futuro
Ma penso che anche il futuro delle ACLI perché questa apertura del movimento verso l'internazionalizzazione penso che sia importantissimo
E qui noi italiani in senso generale pecchiamo un po'di provincialismo mentre invece dovranno essere più preparati anche a colloquiare e a confrontarci anche quei modelli degli altri paesi mi sembra un aspetto molto importante perché
I milioni di italiani io vengo avrete capito dal Veneto Veneto fino agli anni sessanta è stata terra di emigrazione fortissima chi viaggiava in Sudamerica in Australia in certe parti del mondo sembra quasi di trovarsi in casa proprio perché essendo a parlare il dialetto
Ancora meglio di noi che diciamo così frequentiamo ancora i nostri paesi
E in questo contesto l'Italia a dei ponti naturali perché presenti in tutti in contenenti tutti i Paesi ecco che il nostro movimento che già radicato in diverso di questa realtà a in questo presenza un ponte naturale che mi sembra ovvio
Rendano diciamo così a adoperarlo
Raccogliere le potenzialità e per il modo di avere più facilitazione di inserimento naturalmente qui serve la sulla verità delle acque nazionali
Già mi aveva un posto Pinto se qui l'amico Ascani che fa un sorriso quando a Lucerna al Congresso quella che io a sinistra ha usato tutta la sua abilità diplomatica nel dire
Lei ma lei deve rimanere italiana non internazionale perché noi davamo venduta già come internazionali nel senso buono del termine di apertura non solo per gli scritti aver possibilità di discrete discreti di altri paesi ma anche come apertura
All'intenzionalità e Luís a Fazio ha fatto capire che è meglio che rimanga i commi Italia e poi la famosa federazione
Ecco io non voglio intrattenermi più a lungo sotto questo aspetto ma raccomando caldamente di tener conto di queste realtà che secondo le statistiche che penso che anche voi conoscete
C'è un'Italia fuori dell'Italia che altrettanto grande di quella italiana cioè italiani di origine italiana si parla sono tra i cinquanta e i sessanta milioni
Di cui cinque milioni
Cinque milioni sono ancora col passaporto italiano cinque milioni
Di questi cinque milioni circa tre milioni sono iscritti all'anagrafe d'italiani residenti all'estero
E qui vedo un caro amico
Chi era presente a Basilea ne vengo al voto all'estero
Una vergogna
Per usare un termine diciamo così leggero
La farsa che si continua a portare avanti
Probabilmente molti puntano talmente in alto proprio per ottenere niente parlo di collegi all'estro e così è quella che sono così di una difficoltà talmente il grande che l'attuazione diventa praticamente impossibile però per quanto riguarda il voto per corrispondenza non ci dovrebbero essere problemi
Diciamo uno di uno dei uno dei pochi Paesi che ancora non può votare per corrispondenza
I russi possono votare consolati ambasciate quasi tutti i Paesi del mondo anche gli spagnoli e così via possono votare i consolati e ambasciate o per corrispondenza noi italiani
Qualche anno fa era di moda qualificarci settima potenza mondiale
Adesso ottimamente fosse sempre più diciamo questi termini però ecco anche in questo aspetto dobbiamo
Per guadagnare diciamo credibilità e a a Basilea capacità voi sapete che fa punto di di incontro Svizzera Germania e Francia
Avevamo invitato rappresentanti della Poli
Dica italiana proprio per affrontare questo discorso e allora sembrava cosa fatta solo sto terminando solo il rappresentante Rifondazione comunista era contrario tutti gli altri erano d'accordo doveva essere una una cosa ormai
Ah che era questione di poco tempo poi si è visto che in Parlamento si ha fatto mancare il numero dei senatori deputate per non entra praticamente però andarci questo diritto ecco io
Raccomando a chi sarà impegnato diciamo sotto questo aspetto come movimento questi aspetto di carattere diciamo anche di democrazia e di rispetto delle minoranze perché molte volte si sentano questi termine nel nostro interno pro poi bisogna anche affrontarli quando soprattutto sono nel nostro interno
Ultima cosa poi Lazio non posso fare a meno delle vivi fare rilevare un altro aspetto in quanto poco tempo fa m'è venuto in mente questo aspetto perché va avevamo quel ministro lavoro noi all'estero abbiamo due servizi funzionanti che Lehner del padronato
Il servizio di patronato proprio per la crisi
Occupazionale che investe gli altri paesi d'Europa e questo garantisco orlati di in Germania e Svizzera c'hanno problemi noi eravamo pochi Touati a vivere con questo problema per loro è un problema
Fortissimo in quanto praticamente praticamente nuovo
E naturalmente in tutti in questi problema e i i lavoratori stranieri sono quelli che più a a a rischio a pericolo e per cui i nostri patronati hanno più lavoro dei prima nel campo sociale Parolo e nuove tabelle
Che regolamentano il punteggio per quanto riguarda il loro lavoro
Che se riferisco sicuramente alle posizioni assicurative là dove là dove si chiede là dove ci sono le pensioni si agro pensioni che con la nuova legge all'estro praticamente più impossibile ricevere
Ecco sotto questo aspetto corriamo rischio di indebolire questa struttura che avesse più necessario di prima proprio per quella considerazioni che avevo fatto e io raccomando i responsabili di questo di questo servizio
Di adoperarsi assieme Champa affinché questa tabella di valutazione
Del punteggio degli operatori che lavorano all'estero sia rivista perché altrimenti si si si rischia di indebolire questo servizio che utilissimo
E sempre più importante ecco per le comunità e che anche di riferimento per le altre comunità e questo sarebbe anche mantenere fede
A quel principio di solidarietà che noi diamo sempre esprimere mi scuso possono stato un polo inventato e così ho dovuto metterlo insieme che buon lavoro a tutti viva le ACLI è viva anche le ACLI internazionali grazie
Grazie Luciano Albani
La parola al delegato Enrico Morganti si prepara Ruggero Orfei prima di prendere la parola arte e a tutti gli amici dalla commissione verifica poteri chiedo la cortesia di recarsi nella sala Santa Lucia
Al primo piano qui a sinistra uscendo perché la commissione verifica poteri deve insediarsi con urgenza prego che ci faccia vedere bene Santa Lucia allora grazie ringrazio Franco Passuello per la relazione e perché questi cinque anni di lavoro ringrazio Gigi Bobba altrettanto io l'ho fatto a livello provinciale per tanti anni presidente so cosa vuol dire immagino la fatica che han fatto dal rivale fino ad oggi
Quindi allora tutti gli amici che ha lavorato al Palazzo a Roma grazie anche se non sempre vanno d'accordo su tutto e di fatti a otiti o alcune cose tipiche fosse possono essere da stimolo per confrontarci anche con Roma
Comincio subito fa un intervento su uno dei temi che ha toccato Franco il presidente ma anche altri arrivati tu ha toccato anche il ministro il terzo settore
Noi ci siamo dentro in questo terzo settore
Almeno per tre spicchi
Per la cooperazione
Padova le cure aggiunge un po'di brusio Rutelli c'è un po'ritrosia chiediamo scusa ma accomodatevi ascoltiamo gli interventi per favorito basta che chiudo la porta no no è meglio che s'accomodi che stiano zitti
Noi ci siamo dentro del terzo settore almeno in tre spicchi
Uno è quello della cooperazione
Soprattutto cooperative sociali
Uno è quello del volontariato euro e quello dell'associazionismo ecco in questo terzo settore
La legge Zamagni ne stiamo lavorando molto Bologna cosa Magno dico eccetera la proposta di legge
Si riferisce al settore no profit perché dentro questo settore
Molte entità solo dopo fitte quindi il contributo che io do è perché i principi enunciati dal presidente nazionale questa mattina bisogna che un attimino li caliamo sul vissuto di tutti i giorni
Perché qualcuno di noi e mi interessa prende contatti anche con altre province
E dentro delle cooperative sociali ACLI hanno cooperative sociale cooperative gruppi di volontariato associazionismo sapete bene che sulla posizione del palazzo di Roma
Sia l'associazionismo per il quale non c'è ancora la legge Peugeot nazionale mentre Tzipi l'Emilia Romagna c'è una legge regionale le cooperative sociali hanno sia una legge nazionale che leggi regionali il volontariato a legge nazionale e nel caso nostro legge regionale
Che la revisione del Welfare State italiano si iniziata non ci sono dubbi i vari tentativi di tagli alla spesa sociale e in qualche caso sono anche andati in porto elementi e l'emergere di ricorrenti spinte verso la privatizzazione ne sono la prova
Prende ogni giorno sempre più forma und mercato sociale assistenza formazione professionale eccetera che vede decrescere i finanziamenti pubblici
E aumentare forme di competizione tra agenzie pubbliche dalla parte primo settore
Agenzie private i privati dall'altra e noi che ci siamo in mezzo no profit
Ci sono alcune scuole di pensiero e teorie economiche che enfatizzano questa novità accanto allo stato primo settore accanto al privato abbia trovato la soluzione c'è il terzo settore ce lo può fare risolveremo del futuro tutti i nostri problemi
Per correttezza storica bisogna che ci diciamo e diciamo agli altri che non siamo di fronte a una novità
Da molti anni finanziamenti statali e regionali sono stati gestiti da enti esempio per non far nomi lena hip che svolgono funzioni di pubblica utilità
Quindi non la formazione professionale sono quarant'anni cinquant'anni che la facciamo trovare su un ente no profit anzi
Non ci ammazzano interessi passivi
La novità se mai vista nell'attenzione che da un po'di tempo a questa parte qualcuno riconosce queste entità
Non solo partner dalla dalla da parte dello Stato ma anche dall'altra parte e qui ci son due posizione che anticipo subito che non ci devono vedere consenzienti quelli che infatti sono i limiti dal terzo settore e quelli che
E infatti sono i vantaggi e noi rischiamo di cadere in questa seconda categoria
Cosa dicono quelli che fa teso nei limiti che non bisogna dimenticare che un dato storico che ti ho detto poco fa la nascita il consolidamento e l'espansione di certe entità no profit sono avvenuti grazie a finanziamento pubblico
Quindi per la forza terzo settore se non c'è un ente pubblico non la scemate
Secondo osservazioni cittadini e gli amministratori pubblici che a volte devono assicurare questi servizi comuni per esempio Wessel sono spesso impossibilitati a scegliere sulla base di un calcolo comparato basato su criteri di costo qualità
Quale in base a questo costo qualità il fonditore più conveniente affidabile anche quando si può scegliere noi si domandano questi signori basta la natura giuridica del soggetto per esprime un'opzione
Terzo limite si rilevano a volte comportamenti alquanto tradizionali conservativi scarsa propensione al miglioramento della qualità
E forse anche il finanziamento pubblico non aiuta a fare una auto-valutazione e verifica di questa qualità
Mi fermo a queste tre passò pienamente a chi invece enfatizza i vantaggi del terzo settore
Perché ci sono i vantaggi di dicono i sostenitori
Perché sono vocate le entità lo profit sono vocate al miglior servizio possibile in forza della vocazione altruistica e solidaristica
E a volte anche religiosa
Un altro motivo non hanno scopo di lucro e servizi offerti vengono definiti nel contesto di una relazione fiduciaria
Pertanto il cittadino con l'ente pubblico che ha bisogno di assicurare questi servizi ricorre far più facilmente a chi gli dà a queste assicurazione le trova più affidabili nelle dopo fitte
Terzo sono queste entità no profit caratterizzate da Mino vischiosità amministrativa e gestionale ma soprattutto andò costi mediamente più bassi al riparo di
Aumenti ingiustificati quarto favoriscono la partecipazione conclusione di questi punti a vantaggio delle no profit
Per usare linguaggio di Dahrendorf sono forse quelli che più si avvicina la fa quadrare il cerchio fa economia solidarietà e democrazia no per noi queste due tesi estreme sono entrambe da rigettare perché e se si basano su questo assunto la configurazione peculiare di dopo Fini garantisce di per sé il raggiungimento di finalità di interesse col collettivo quindi buona efficienza buona efficacia qualunque essi siano no
L'approccio deve essere diverso
Date senza peraltro che siano scontate determinate finalità collettive
Il profilo giuridico e organizzativo del no profit consente il raggiungimento di risultati migliori rispetto ad altre configurazioni questa deve essere la nostra posizione
I motivi della vantaggiosità dello profitti Mariano da paese a paese da settore a settore
In quanto non derivano da una loro superiorità teorica data una volta per sempre ma da ordinamenti giuridici e fiscali favorevoli speriamo che esca in fretta la legge Zamagni
Dall'accesso privilegiato Risorse umane finanziarie altrimenti indisponibili dal credito che si sono costruite nella società civile
Dalla presenza di amministrazioni pubbliche favorevole al loro sviluppo pure a Bologna andiamo certamente bene con questo apporto e infine dalla forza di alcune istituzioni particolarmente folta impegnati nel campo sociale educativo in questo caso per sentire anche la Chiesa
In ogni caso obiettivi di pubblica utilità non sono automaticamente presenti in qualsiasi organizzazione dopo Fitto essi sono il frutto di scelte di orientamenti sociali e di competenze che emergono dalla società civile e titolo diverse forme organizzative e di realizzazione questo anche il pubblico può e sa anche privato ciò significa che non si deve dare per scontato che noi chiediamo una drastica riduzione dell'intervento pubblico
In qualunque modo ma casomai lui equilibro tra Stato mercato e terzo settore che altrimenti diamo il conto a tre rischi e mi avvio alla conclusione
Primo rischio la spinta crescente verso la commercializzazione del terzo settore indebolisce la vocazione di molte no profit verso le fasce deboli
Secondo
La sopravvalutazione del comportamento virtuoso delle dopo Phil potrebbe spingere ad immaginare una contaminazione positiva degli altri hai fatto solo che esistono Massi la logica degli appalti a Bologna ci capita questo se si va ad appalti ma se la logica degli appalti sta subentrando alle convenzioni
Questa stimola una competizione elevata e la qualità passi in secondo piano e si diffondono comportamenti opportunistici non c'è quindi da stupirsi se aumentano i rischi di omologazione di appiattimento in una logica mercantile prelevò profitti impegnati in gare d'appalto che provenga da esclusivamente la capacità di risparmio di denaro pubblico
Capacità realizzata più o meno a ragion veduta da competitori sempre più numerosi ci ritroviamo che spuntano ogni giorno e sempre più spesso sprint privi di scrupoli
Riflessi ho finito danni i riflessi di queste gare al ribasso dei costi si osservano anche sul piano occupazionale dove sta emergendo un sottoproletariato
Dei servizi composto da lavoratori senza qualificazione che vengono a volati dove capita offrendo così i servizi di bassa qualità quindi la conclusione vera quale che la sfida che abbiamo davanti che ha davanti il terzo settore e noi che ci siamo dentro e avvincente e può essere vinta
Sì sappiamo superare l'idea che basta l'assenza di Lucca apre la vera legittimazione sociale e finanziamenti no in un sistema di nuovo Welfare State misto
Sempre più attento all'efficienza efficacia non lo la allestiti artica altri servizi chiediamo la don Luca altri Lando lucro attività non basta da sola a legittimarsi dobbiamo metterci anche qualcosa di più
A Bologna stiamo costituendo il Centro di servizio della legge regionale sul volontariato previsto da ecco mi peserebbe Pia contatti con altre regioni perché i centri servizi son quelli che daranno
A accusavano i soldi delle Fondazione Cassa di Risparmio per la il mondo del volontariato di pesare confrontarmi con altre regioni mi candido io mi metto in lista se lo votate sono sono così nazionale che dà un contributo su questi temi grazie
La parola a Ruggero Orfei della direzione nazionale si prepara mirto buoni
Qui c'è un fatto nuovo
Ecco non vogliamo più
Mentre temette incontrato Galliano Guaita non lo guardare però
Grazie a Morganti si può forse evitare d'essere richiamati poi all'ordine cosa perché il discorso sul terzo settore che ha fatto suonerà da molte considerazioni che lui ha fatto
Ci aggiungerei soltanto una cosa ecco che deve essere molto chiaro il fatto che il terzo settore non poco psicologicamente diciamo prima culturalmente tentare di metterci fuori del mercato e fuori dell'economia
Ecco questo mi sembra quello che va più tenuto presente perché l'impressione è che si sta creando una specie di riserva indiana non so se ho capito bene è come se val più il rischio fosse questo
D'altra parte mi ha sembra che il discorso sul futuro vada giocato appunto con invenzioni di cose nuove
Cioè non pensando che il futuro sia già cominciato con una certa letteratura c'è una biblioteca in terra una perfida cominciato il sasso saltarci dentro futuro non è cominciato andato in crisi qualcosa c'è un cambiamento non tutto in quello che viene fuori è buono c'è anche il male da combattere eccetera
Quindi la scommessa sul futuro ma far legata alla speranza va legata ai progetti va legata a un disegno che in qualche modo sia razionale e si è innervato sul passato cioè su quello che noi siamo disposti a disprezzare il finto
La cosa più importante a mio avviso che però banalizzata e la crisi della democrazia diciamo stare attenti che non siamo di fronte all'influenza una polmonite
Bilaterale cioè la questione è molto più grave di quanto non sembri c'è il sono increduli e in crisi non la democrazia come involucro generico ma negli istituti specifici
Secondo me questo va tenuto presente perché altrimenti i discorsi sull'innovazione tecnologica o sul terzo settore dove vanno a cadere
In quale cornice di riferimento di cultura politica vanno a cadere senza la democrazia il terzo settore che senso ha l'innovazione tecnologica la telematica cui ha fatto molto riferimento Passuello diventate le grazie allo stato puro
Cioè non è possibile nessun tipo di competizione senza competizione non c'è la democrazia e la crisi la democrazia non viene fuori solo perché non so è stata disfunzionali rispetto al Welfare State o altre cose
Entrate in crisi perché non era fattibile nella misura in cui era stata pensata nel modo in cui è stata pensata non solo dalla rivoluzione francese manca la Ruzzon inglese del mille seicento
Cioè dopo Cromwell voglio dire la crisi è molto profonda perché l'immaginazione e nella politica e dello Stato era sbagliata
Si immagina che la politica facesse miracoli e che lo Stato fosse del sostituto del Padreterno
E quindi la che la posta in gioco interno incultura politica molto grossa la ricostruzione di un tessuto
Di fare nuove le cose di fare no la politica rifare non lo stato e non è soltanto cambia la forma partito la forma sindacato la forma-Stato vedere inventare un po'tutto
Cioè la lo sta si dia del lavoro che è in crisi sono società senza lavori d'va considerata globalmente cioè noi ci siamo il lavoro
In altri posti forse Nomentano invece cioè la il lavoro necessario il lavoro non cessare il lavoro attività il lavoro non attività ma lo tutti riconsiderati
Ce la facciamo l'errore che fece Marcel nell'ideologia tedesca che immagina una società dove il lavoro era attività ma lo immaginava che tutti lenta star come gentiluomo inglese che aveva davanti che non faceva niente tutto il giorno viva di rendita
Dopo suo genero a farmi fece il libretto il diritto allora io all'ozio si leggeva proprio intitolato questo maniero
Ecco allora Hillary il cambiamento anche del lavoro già state che cambia solo una sua strutture Esterna
Ma la sua struttura interna di lavoro necessario attualmente deve rimanere qui il discorso va fatto non ci perdiamo dietro a illusioni ecco non scarichiamo problemi nostri fuori della nostra area
Un'altra osservazione poiché sì si vantava Loren invece sul mondo cattolico qui bisogna sta tenta un altro tipo di interpretazione che diamo al momento al mondo cattolico e lo confondiamo col movimento cattolico di cui ne siamo parte
La frantumazione del movimento cattolico in parte corrisponde alla frantumazione reale del mondo cattolico cioè come mondo dei credenti quindi riguarda noi come parte della chiesa e questo è già un grosso problema
Poi ce lo spappolamento ad avviso del quello che è stato il movimento cattolico nato nell'Ottocento
Questo non è recuperabile non è più una disponibilità non pensano che si ricostruisca qualcosa Porta Pia non se il costo è storie non si ricostruisce la rete si ritiene assicura che stato quello che ha buttato giù
E i problemi che c'erano non ci sono più rari sono di quel tipo qui problemi riguardano altre cose sono di invenzioni di un tipo di società diversa in cui la solidarietà assume un ruolo sociale economico politico assolutamente nuovi originali in cui i cattolici sono chiamati ad agire
Quindi tutto quello che in qualche maniera eredità di un movimento cattolico
Che quello che leggiamo nei manuali di una certa pubblicistica abbastanza diffusa che la nostra biblioteca personale può in certo senso probabilmente da buttare vitale da buttare nel senso che cavalletto va studiato aver però poi mette poco servì bile Spini sono poco servite anche riferimenti a certi padri nostri
Non è che un padre un Padre Nostro temi siano molto importante potrebbe essere Dossetti discorso sull'economia
Tempio resta attualissima oil col discorso sul governo dell'economia
Che è uno dei fallimenti a mio avviso della politica dei cattolici in Italia forse da più dovunque
Ecco questo per esempio l'insegnamento che rimane però riferimenti generici al tipo il pluralismo non pluralismo questo
Ho l'impressione che non siano questi problemi ecco qual è quello di guidare il cambiamento che è in corso ma in grado le forze del cambiamento non ve lo abbiamo ripetere oggi l'errore seduta favorevole perché vuole personalizzare del capitalismo figurative capitalista è un sistema che i compensi sistema in quanto non si sente proprio è un sistema in quanto compensa le sue parte anche quando in crisi eccetera quindi c'hanno sua complessità articolata però è nato fuori di ogni progetto non c'è stato mai un progetto capitalista non c'è stato mai una penso che siede sognava di inventare il capitalismo
E questa sua Tara e questa sua impossibilità di esser costruttivo e questa sua impossibilità di non essere anarchico quindi che di riempire l'uno di sofferenze non è che i capitalisti siano cattivi
E è il capitalismo che caotico non esiste un capitalismo al singolare esistono vari esperimenti capitalisti esistono vari mercati ritrova i soggetti che impone nel mercato con forze diverse che quindi creare equilibri continuamente diversi
Noi oggi abbiamo inventato la razionalità questa è la cosa più importante a questa ci dobbiamo rifare e questo vuol dire che noi dobbiamo inventare in qualche maniera un sistema alternativo la pala sistema è troppo rigida mi rendo conto Pisa usava con molta parsimonia
Tra un altro meccanismo visione di crescita un altro meccanismo di solidarietà
Ricordandoci che ecco che poi chiudo che ringrazio francese ecco il principio libertà guarda uguaglianza e fraternità conteneva tre cose no di cui due erano omologhe la terza notte
La libertà e l'uguaglianza foto Nessi giuridicamente regolati la fraternità no
Qui cadiamo come movimento cattolico ecco aspirante voi mento cattolico nuovo dobbiamo fare in questo terzo principio e attraverso la prole la dialettica lo studio del terzo settore qui questo è molto importante
Ristabilire una forma che abbia rilevanza istituzionale economico giuridica che preferisce intanto ai piani recitare la sua rilevanza storica di mobilitazione complessiva la fraternità
Che non poteva reggere uno schema di quel tipo illuministico e centonove dobbiamo esser come cattolica sia in grado di cominciare lì dove il discorso non ha funzionato
Dov'è fallita la storia moderna cena a pagina diciassette della relazione in passerella cessano le domande fondamentali di avviso dice per oltre due secoli Portiolo dallo precisi
Ecco secondo me questo discorso sulla fraternità
Raccoglie in qualche maniera la crisi e la possibilità di soluzione e la legittimazione di un nuovo movimento per i cattolici dovunque siano schierati la politica diventa secondario diventa conseguente diventati di secondo grado diciamo perché poi l'organizzazione si trovavano la via d'uscita si trova ecco io credo aver finito il tempo cosa che grazie grazie a zero zero
La parola a mirto buone si prepara Silvio Bruni
Vorrei pregare gli amici ricevuto Enrico Mastrovito Gianantonio Cecchi Dario
Zampa Hardy Marcello Gardone infausto Torchio Maurizio e Panza Antonio di recarsi con urgenza la commissione verifica poteri
Ecco anch'io ho sentito con piacere la relazione di Franco stamattina molto bella Enrique anch'io naturalmente come già hanno fatto altri ho trovato comunque qualcosa che non c'era o che era stata un po'sottovalutato e mi riferisco in particolare al problema dell'ambiente della cultura ambientale della protezione del nostro habitat ecco è una può sembrare adesso oggi il parlare ancora di quello quasi una cosa ovvia banale tutti sono ambientalisti oggi non c'è più nessuno ci si guarda nel nel Gotha delle associazioni tipo d'abilità voglio F si trovano praticamente quasi tutti i presidenti delle associazioni pediatrici quindi
Diciamo da da quel lato lì è una battaglia quasi sfondare una porta aperta no quello per cui secondo me ancora interessante
Non interessante essenziali che le acque si occupino dell'ambiente che appunto l'ambiente non va più visto come si vedeva forse all'inizio un po'come la
Il problema alternativo come il fatto che uno era o per l'economia o per l'ambiente o per la protezione della natura o per la lo sviluppo del profitto dell'economia oggi ormai questa oggi dissidio apparentemente insanabile
Ampiamente superato oggi si può vedere che si può benissimo fare
Problemi
Propone proporre propugnare uno sviluppo sostenibile dall'ambiente senza per questo né peggiorare le condizioni economiche anzi migliorando le facendole dei facendone dei risparmi utili ed anche incrementando soprattutto le possibilità di lavoro il che mi pare che non sia poco dato la situazione attuale in Italia in Europa perlomeno Inter nel mondo industrializzato cioè l'ha detto
L'ha fatto piacere che cambia e che ce l'abbia accennato anche al ministro del lavoro prima nel suo intervento per esempio la cura dell'ambiente è una delle attività che più richiedono proprio la la l'intervento del lavoro umano e difficilmente molti molti di di questi tipi di lavori sono difficilmente attuabili con le macchine o con l'automazione quindi a cura ambiente come la cura della persona
Sono tra quelle che sono più lavori intensi come si dice quindi andrebbero particolarmente seguite particolarmente investite particolarmente spinte in in alternativa ad altre forme di filo di di produzione ad altre forme di servizi che viceversa ammettono
Automazione i sempre più intensive ma tra l'altro ci sarebbe un discorso da fare sempre riguarda l'ambiente anche per quello che sono vincerà sociale
Le produzioni classiche non so di beni che oggi come dico sono arrivati a ridurre moltissimo la forza lavoro proprio grande grazie a processi molto spinti di automazione Novaro BPU ipotizza azioni le fabbriche
Praticamente senza operai se ne apre anche lì il la redditività di queste forme verso andrebbe vista carro per casa ma è un discorso che comunque secondo me non si fa abbastanza e non è e andrebbe sentito e politica
è dovuta al fatto che oggi come oggi effettivamente mentre il costo del lavoro è alto il costo dell'energia non tiene assolutamente conto del dei danni ambientali dell'Energia spesso cioè oggi come oggi lei il costo della zia sottovalutato
Ogni tanto si fa anche i in sede europea proprio si parla della carbon tax per esempio della cosiddetta tassazione del costo ecologico della produzione relativa però non se ne fa niente probabilmente c'è l'Energia venisse valutata non solo per quanto riguarda il costo economico della produzione e quindi del ma anche per quanto riguarda il costo ecologico del suo maggior consumo anche certe forme di dire automazione esasperata
Potrebbero essere riviste in funzione più che altro di un ritorno magari di un maggior uso della manodopera umana cui sappiamo che la macchina o uomo e centinaia di volte più efficiente delle macchine
Meccanica e cioè la la la il rapporto tra energia
Che noi consumiamo per vivere e le zia che che procuriamo con il nostro lavoro è molto migliore che non il rapporto di qualsiasi macchina anche delle più nelle più avanzate ma andando avanti sempre con l'ambiente quindi quindi tutto un un altro settore che ci interessa in cui la cura ambientale essenziale Centore per esempio
Dello stato sociale non foss'altro per la prevenzione la la cattiva cura dell'ambiente la è una delle cause di molte malattie di molti stati di malessere di quindi di molte disfunzioni che poi vanno curate dallo stato sociale che contribuiscono a idee fisiche contribuiscono agli sprechi anche qui quindi una cura dell'ambiente potrebbe permettere di spendere meglio di risparmiare dei soldi o di spenderli
Si potrebbe ancora dire che per quello che riguarda tutta il nostro il nostro discorso sulla maturità laicale sul vivere
Sul cambiare la politica secondo il Vangelo eccetera impone anche una cura dell'ambiente vi direi rispondo una porta aperta potrei fare tutti cinque mila citazioni non ha fatto nessuna perché il tempo è poco
Basta pensare anche soltanto all'ultimo convegno di Basilea che era appunto
Si parlava appunto tra le altre cose del Bolton dalla parte della giustizia anche della salvaguardia del Creato concludo quindi questo cosa vuol dire vuol dire che l'attenzione all'ambiente non è non deve essere un settore lo sta facendo
Propaganda in sé per anni Verdi mi scusi col Bendandi
Voglio dire che ci deve essere anche quello ma deve andare più in là c'è deve diventare veramente quel una un fattore essenziale c'è una parte della nostra cultura il fare le ACLI bene vuol dire anche tenere per quello quindi ogni attività delle attiva fatta anche in quest'ottica in questa cultura ce lo ricordiamo questo rischiamo di perdere occasioni di fare peggio il nostro mestiere grazie
Grazie torrone consigliere nazionale uscente la parola Silvio Broni delegato di Trieste si prepara Luigi Gaffurini e poi Giovanni Bianchi
Do un intervento sintetico Flash
Fare nuove le ACLI dopo cinquant'anni e nel ventesimo congresso nazionale congresso di Rifondazione questo congresso avviene in una fase costituente no dove non adeguiamo soltanto il nostro modello organizzativo
Ma riscriviamo il nostro patto socio attivo e quello sociale tutto questo può avvenire nella realizzazione di due progetti che sono le nostre reali linee-guida
Quello qui lavoro e quello per lo sviluppo sociale e sostenibile
Questi due progetti vanno veicolati con degli obiettivi precisi quali la qualificazione delle nostre esperienze associative il movimento della cittadinanza sociale la costruzione del terzo settore
Questi obiettivi fanno conseguiti una serie di interventi che tra l'altro prevedono
La Costituzione di una diaconia della vita cristiana che promuova e i danni mi la diffusione della nostra capacità di testimoniare il Vangelo ed internare la dottrina sociale della Chiesa
La promozione e lo sviluppo di associazioni specifiche
Capaci di rispondere ai bisogni delle persone e delle comunità
Persone e comunità che oggi con i loro bisogni sociali hanno tanto tanto bisogno di essere
Aiuta
La riconversione di nostri servizi in imprese sociali di terzo settore
A questi progetti ed obiettivi aggiungo un altro di grande importanza e di grande emergenza quello della tutela dell'ambiente della qualità della vita e della salvaguardia del creato
Le chiese cristiane nel mille novecentottantanove a Basilea hanno profeticamente interpretati segni di tempi propugnando la necessità di difesa di valori di tutela dell'ambiente e della salvaguardia del creato
Partendo da questi valori le ACLI devono e possono contribuire alla realizzazione di una seria politica ambientale
Di intervento verso tutto quello che riguarda le emergenze ambiente la tutela e la qualità della vita
Le attività accendo così fanno proprie le denunce che la comunità scientifica internazionale
Gli osservatori più attenti e le persone più sensibili hanno fatto e fanno in merito alle gravi situazioni di degrado ambientale e dalle pesanti prospettive per il futuro del nostro pianeta
Le ACLI sono chiamate mettere i primi posti delle loro priorità l'impegno verso la salvaguardia del creatore dello sviluppo compatibile
Alla pari della pace della giustizia della democrazia e del lavoro a tutto questo bisogna aggiungere il ruolo educativo fatto sino ad oggi nel campo ambientale di ACLI anni Verdi le iniziative fatte sono la dimostrazione della grande rilevanza del nostro modo di fare all'esterno
Questo è il nostro modo di essere in movimento pluralista di pedagogia sociale per tutta la società civile in merito alla politica ambientale
Penso che si verrà presentato al congresso un ordine del giorno
Di crisi che spiegherà bene tutte queste cose
Le ACLI così fanno in concreto formazione informazione comunicazione sociale
Comunicazione informazione comuni sostituzione sociale sono importanti in questo mondo di mass media dove ti fanno a vedere le false verità e le false cose
In questo modo dei le ACLI contribuì ora hanno alla crescita di una umanità più giusta e più attenta ai bisogni di tutti specialmente gli ultimi e gli ultimi ci chiedono cibo sano
Minuto per minuto alla nostra porta
Tanti auguri ACLI e a Franco Passuello suo presidente e la sua magnifica relazione congressuale
Grazie a Silvio Aurora negato di Trieste la parola Luigi Gaffurini presidente provinciale delle ACLI di Brescia si prepara Giovanni Bianchi
Non dirò tutto ciò che mi sono appuntato che si vorrebbe di più
La prima considerazione è un apprezzamento sincero riconoscente per
Franco per la relazione che è una proposta di lavoro e di sviluppo dalle ACLI
Nella e per la società italiana
In pratica Franco mi sembra volesse dire le ACLI sono ancora utili all'Italia al Paese alla gente ai lavoratori
Sì sentiamo questa utilità non possiamo non impegnarsi
Ed è un richiamo forte è una proposta molto impegnativa
Che comporta voglia di spendersi
Voglia di rischiare
Franco ha citato alcune volte il termine confine
Voglia di stare sul confine
E credo che ci rendiamo conto anche in questa campagna elettorale che viviamo magari indirettamente come invece questo stare sul confine sia un'appartenenza abbastanza vincolante per noi
E che quindi si è richiesto il massimo di disponibilità individuale
Il massimo di sforzo di condivisione di dialogo di collaborazione interna
Di dialogo e collaborazione verso l'esterno
E questo detto in un'associazione complessa e ricca di energie e di esperienze di persone e certamente anche di un po'di personalismi
Divenne un progetto da sviluppare
Da costruire da verificare quotidianamente e a tutti i livelli
Vi è un buon pezzo anche all'interno alla nostra associazione
Di individuare i i livelli migliori volta a volta rispetto ai quali
Pensiamo che si possa costruire il futuro
In questo congresso vivendolo dalla fase
Dei circoli fino a livello nazionale
Io ho fatto un buon bagno di realismo e mi sono corto che se non si continua a riscoprire
E a rigenerare l'importanza dell'associazione dal nostro patto associativo
In ogni livello di associazione di essere associazione
Ma non per chiudersi per evolversi per aprirsi tra noi e verso gli altri se non si fa questo noi perdiamo di vista
Anche gli obiettivi più alti che vogliamo darci noi non riusciamo a realizzare né impresa sociale
Mi è accaduto
Me presenza né significato né utilità per la società questa è la prima considerazione la centralità dell'associazione e di ragionamenti sulle responsabilità e sulle volontà di rischiare di fare ACLI
Che questo comporta
Seconda riflessione sul lavoro la vocazione delle ACLI e di stare nel mondo del lavoro con i lavoratori
Ripeto con i lavoratori
Anche magari disoccupati momentaneamente anche coloro che non hanno ancora trovato il lavoro
Che noi consideriamo cittadini
E quindi che ci chiamano di impegnarsi nella società e nel mondo del lavoro
Sviluppato molto bene nella relazione di Franco
Questo grande capitolo questo richiamo alla nostra vocazione
Ed è secondo me porta il richiamo a viverlo nella nuova stagione
Una stagione delle tecnologie
Beh noi possiamo essere in gli amanti dei computer ma dobbiamo renderci conto che per esempio questa grande tecnologia introdotta nei processi di lavoro e nel nostro ormai vivere quotidiano
Sono un investimento che quando riusciamo sfruttarlo tanto non nelle memorie dei computer ma per la nostra vita e al limite nelle fabbriche per la produzione quando lo riusciamo sfruttare tanto esultato al trenta per cento
Noi siamo in una realtà dove per esempio l'introduzione di questa tecnologia comporta che la Banca d'Italia che salva il Banco di Napoli con due mila miliardi chiede che si taglino i posti di lavoro questa è la richiesta Treu di questo non ha parlato proposito né di Napoli né dal Meridione ma
Questa è la richiesta che leggiamo sui giornali
E questo comporta che per esempio se parliamo di ristrutturazioni non parliamo solamente di Sesto San Giovanni perché è la città di Giovanni Bianchi ma ne parliamo perché si sono chiuse fabbriche importantissime come l'appalto ma perché in realtà come Sesto San Giovanni si ristruttura già il terziario
Ma si ristruttura solamente le aziende si ristruttura il terziario
E a fronte di rigidità introdotte dall'introduzione di questi grandi tecnologie
è importante che noi per esempio parlando al mondo del lavoro laddove lavoriamo nelle fabbriche negli uffici
Nei servizi dalle ACLI
Riusciamo a capire che non dobbiamo essere schiavi e servi delle rigidità
Che queste tecnologie introducono ma dobbiamo imparare a coniugare mobilità e flessibilità con intelligenza dell'uomo
Perché a questa è la vera flessibilità
E maggiore è la rigidità delle macchine
A maggior ragione diventa lui l'unico strumento di flessibilità l'intelligenza dell'uomo nel ricercare in regola nel ricercare orari nel ricercare i spazi di vita
Nel ricercare in modi migliori di utilizzare per la sicurezza
Ricordo per inciso che ieri i giornali parlavano di due morti sul lavoro non dovrebbe essere molto un inciso tra di noi quando parliamo della vita e delle famiglie a questo tema
Sono già morti troppi lavoratori dall'inizio dall'annotò oggi sui posti di lavoro
Mobilità e flessibilità che in alcuni casi soprattutto per i giovani che conoscono bene all'informatica si chiama sfruttamento
Giovani ingegneri informatici che allora lavorano presso una qualche azienda berlusconiana per un milione e cento al mese e poi con un contratto di sei mesi individuale
è un obiettore di coscienza passato dalle ACLI e quindi lo conosciamo
Di queste cose noi dobbiamo avere forte coscienza perché Orsay diceva attenzione che qui
Va in crisi le la democrazia
In alcuni fondamenti bene qui la democrazia sta andando in crisi ed è già fortemente in crisi
Perché perché non si afferma più la libertà della persona
La libertà che rende ancora più forte la dignità umana no
Si afferma la libertà dal mercato la libertà dello strumento la libertà di una pratica
E si afferma la dittatura del mercato sul pro cesso socia dei rapporti sociali sulle relazioni che poi vengono istituzionalizzate all'interno delle varie democrazie
Si teorizza una dittatura del mercato rispetto invece ai processi ai processi economici certo il mercato è rispetto ai processi democratici
Certo il mercato è un elemento che contraddistingue libertà mercato un elemento contraddistingue la libertà dell'uomo ma così come viene praticato
è in contrapposizione alla libertà ed è in contrapposizione ad un governo democratico anche dell'economia
Noi quando parliamo di lavoro dobbiamo parlare e riflettere e lavorare e proporrà rispetto al tema della disoccupazione
Non cito non occorre che ritorni sulle cifre
Ma ripeto dobbiamo avere presente aree del paese
Fenomeni sociali che questo comporta
Ingiustizie che stanno dentro questo problema della disoccupazione
Ma per esempio rispetto al tema dall'associazione ACLI come si organizzano le ACLI nelle grandi metropoli che o sono soggette alle grandi ristrutturazioni produttive e che perdono progressivamente
Lavoratori addetti alle industrie e anche lavoratori addetti al terziario
E con chi lo vogliamo fare questo ragionamento con chi vogliamo fare questo percorso questa strada in un progetto come quello che veniva presentato da Passuello nella sua relazione il sindacato
Che tipo di interlocutore è per molti di noi ormai il sindacato è un concorrente sui servizi
è invece è una realtà associativa con la quale ci confrontiamo della quale siamo partecipi
Con la quale condividiamo il problema il rischio il dubbio sulla rappresentanza e lavora sulla rappresentatività
Parliamo tra di noi del tema della possibile strada verso l'unità sindacale e ne parliamo non più nei termini dagli anni Settanta ma nei temi dagli anni mille novecentonovantasei due mila
Questo processo unitario ci interessa e ci interessa per esempio per far crescere la nuova classe dirigente
Tra i lavoratori lavoratori che magari hanno molto studiato più Dinoi e che saranno chiamati a partecipare l'accisa s'la fa proprio questo progetto
A si vuole un sindacato che partecipi
Ma dove la facciamo crescere questa classe dirigente che vuole essere
Partecipe dello sviluppo delle aziende partecipa dello sviluppo del Paese partecipa a pieno titolo della politica e di una politica che salvo parlare l'economia in questo processo di unificazione sindacale c'è questa preoccupazione a partire da dove nelle ACLI a partire da dove c'è questa sensibilità per far crescere
Quasi per far crescere la nuova classe dirigente
Preparare quadri che saranno i nostri successori ai prossimi congressi
E e sta nel mondo del lavoro
Se noi non lo che io lo chiamo lì che tipo di associazione dei lavoratori siamo se non colo che abolì il quesito
Se non cerchiamo li futuri dirigenti
Se non cerchiamo di coloro che devono essere capaci di aprire alle ACLI e di instaurare il dialogo e di fare del dialogo un dato condotante dal nostro modo di fare politica voglio dire in qualche modo il nostro modo di essere integralisti deve essere nel dialogare una volta di più
Anche se magari Giovanni tra un momento ci dirà che bisogna scontrarsi con qualche dubbio in politica si
Dicesse a lecco coscienti e coerenti che bisogna fare le scelte ma bisogna essere anche altrettanto coscienti coerenti nel costruire una politica di dialogo di confronto che abbia finalità informazione di nuovo classe dirigente un ultimo accenno se vogliamo difendere veramente a questa Costituzione questa democrazia
Beh almeno la quarta e la quinta parola difendiamo la vero
Fondata sul lavoro
Almeno quella difendiamo lavoriamo per costruire una cultura del lavoro
Proponiamo lo ai giovani e ai giovani chiedo
Patelli promotore promotori di una difesa dalla Costituzione Chiellini Gobbi un ragionamento forte sulla cultura del lavoro da trasmettere ad altri giovani e questo i giovani artisti
Per secondo me per i giovani acquisti questo tris la priorità
Creare cultura del lavoro nelle nuove generazioni
Per esempio chiedendoci e finisco veramente
Cosa significa il riposo
In una cultura del lavoro che non prevede il lavoro per il lavoro coloro che son dentro e coloro che sono fuori capacità di dialogo democrazia libertà e via dicendo
Grazie Luigi Gaffurini presidente anche dei Brescia la parola Giovanni Bianchi si prepara Daniele Quadrelli
E in comincerò con
Un consiglio non per gli acquisti
Ma ad uso soprattutto dei più giovani su come organizzare lucidamente le idee delle ACLI
In una fase di nebbie di confusione
Quella nella quale questo Paese si trova a compiere
La sua a transizione dalla grammatica del proporzionale a quella del maggioritario
Tutti noi più stagionati dentro le acque ci siamo tramandati una specie di mite Rush dell'associazione è quello del Mazzucca
Che in un famoso primo maggio trovandosi in difficoltà nel proseguire lo speech che stava facendo vide scritto sul frontone del palazzo di fronte
Una frase nientemeno che di Virgilio che suonava Rarinantes ingurgita vasto citò il latino e disse traducendo forse più in bergamasco che in italiano che vuol dire la terra ai contadini
E l'espediente non funziona più fa parte della nostra storia
Perché invece funziona e ricondurre le nostre idee ogni volta
Alla triplice fedeltà
Alla Chiesa
Alla classe lavoratrice alla democrazia
Come ce l'ha lasciata Dino Penazzato io ho letto così anche questa volta e ho avuto modo di leggerlo e rileggerlo la intasato per tre ore nel tra andina nella traffico di Napoli stamattina la bella relazione di Franco
Un movimento del lavoro che promuove cittadinanza solidale qui c'è continuità e progetta
I lavoratori italiani hanno acquisito cittadinanza in questo dopoguerra attraverso il lavoro
Sia nelle grandi metropoli industriali del Nord si chi arrivava dalle tue parti Giovanni
Cantando negli scompartimenti Torino Torino la bella città si mangia si beve ebbene si sta
Illegale
Tra la Costituzione
E lo stato sociale
è proprio costituito da questo ingresso dentro lo stato dei lavoratori perché allo stato sociale non è caduto dal cielo
Non ce l'ha regalato nessuno è un ritorno della centralità di questa figura che si era ritirata nel silenzio di don Giuseppe Dossetti sta esattamente a questo crocevia
Le due cose e insieme
Progettare cittadinanza vuol dire ancora nel nostro Paese
Fare i conti con il lavoro con la priorità
Del lavoro piuttosto che con altri problemi che godono una moda effimera che avesse attraversato il transatlantico quello di Montecitorio
Un mese fa si sarebbe sentito dire che il grande tema della campagna elettorale sarebbe stato il presidenzialismo
Sembrava di tasse cambierà ancora
Come arrivare
A questa cittadinanza attraverso il lavoro e poi l'anima della relazione di Franco e direi l'anima delle
Per lui la Rifondazione è possibile
Perché partiamo da Urbino
Urbino
è il nostro Monte Sinai è il luogo mineraria
Siamo ripartiti da Lille rifondazioni di un'organizzazione le organizzazioni sono un organismo vivente sono perfino dettate d'istinto di conservazione
La rifondazione è possibile a partire dall'anima delle altre
E Urbino ha dentro due cose
Da una parte il guardare a quel che ancora non c'è
Si arrabbiava Silone quei credenti diceva parlano di aspettare la resurrezione dei corpi e stanno lì come se fossero ad aspettare il tram
Il non ancora
Il signore dell'Apocalisse signore fino a quando era la domanda angosciata monotona testarda alle volte perfino fastidiosa di un carissimo amico che è scomparso la settimana scorsa Sergio così
Questa domanda
è insieme però anche
Un'urgenza
Questa ce l'ha insegnata molto bene Mazzolari nel primo editoriale già intitolato così della rivista adesso diceva adesso perché perché Dio forse può aspettare l'uomo no
E noi stiamo dentro la storia
Con questo autentico bipolarismo finalmente c'è un bipolarismo vero anche in questo Paese l'abbiamo inventato noi e
Con questa capacità di tenere il non ancora con l'urgenza di fare le cose
è quest'anima che ci ha tirati fuori d'impaccio è per questo
Che le ha anche lì si sono capite si sono fatte capire pur andando su un terreno scosceso eppure essendo quasi per vocazione strana vocazione alla nostra ogni volta scomode
E quindi il resto è possibile perché il primo punto delle fedeltà è stato tenuto
Urbino significa esattamente questo
Ecco e allora con questo animo medico con una qualche mozione che oggi ho preso la parola questo col Congresso
Franco ha ricordato all'inizio della relazione la citazione tassare che sorride un po'in credo la un po'ironica al signore che le annuncia un figlio in tarda età eppure anche le ACLI hanno partorito
Io vado un po'in genere per queste metafore femminile a una concessione che il signore
Mi dona
Dalla parte di sana prima dalla parte di Marta
Certamente che è stato presidente nazionale deve soprattutto guardarsi di non essere dalla parte del ficcanaso e allora è la prima volta da allora che intervengo su un tema interno delle
Lo faccio così con
Totale disponibilità muovendomi
Con grande agio
Nella relazione di fra primo punto è così che abbiamo ora interpretato
La nostra fedeltà alla Chiesa è per questo che siamo capaci anche delle altre fedeltà noi abbiamo puntato Franco ha puntato qui io lo avrete capito avevo appuntato anzitutto quel nessun pentimento quel genere di cose non ha cittadinanza nella nostra associazioni
Ed eccoci alla seconda lo un movimento del lavoro
Vi dice niente
Che questo secolo qualcuno l'ha chiamata il secolo breve
Qualcuno ancora qualche anno fa lo chiamava il secolo socialdemocratico poi ha smesso
Questo secolo che si è aperto con le cooperative dei socialisti e dei popolari si stia chiudendo con le privatizzazioni
Una qualche riflessione Vaffa
Qual è la grande difficoltà il primo problema di questo Paese
Non faccio polemiche non sono le tasse
Ai lavori
Qualcuno si è messo in testa che gli italiani possono dividersi tachista tra chi sta dalla parte dei Bloods Brocca quasi che Milanò Sesto San Giovanni o Bari fossero Lubecca no ci piace che siano Milano e Bari
E dall'altra parte i Cipputi non ebbe
Il commercio al dettaglio nasce nelle famiglie italiane spesso sono i risparmi investiti da lavoro
Basterebbe non aver guardato questo Paese scendendo dall'elicottero o almeno aver letto qualcosa delle cose che a grandi fiumi ogni anno ha scritto Beppe De Rita
Questi
La lavatrice lo studio per il figlio che fa l'avvocato tutto questua a partire da una famiglia italiana che quella popola c'è questa centralità della famiglia che non inventiamo noi che non abbiamo copiato le portato librai
E Gran Bretagna è da qui che bisogna partire
è in questa famiglia che è dentro e c'è un problema e c'è un problema
Ed è il problema dei giovani e io non sono mai stato noto per fare del giovanilismo anzi
Però ti viene la pelle d'oca quando senti dei giovani che ti dicono noi siamo la prima generazione che sarà più povera di quella che l'ha preceduto
Non si era mai verificato nel nostro dopoguerra sempre ogni generazione cresceva dentro un certo benessere nella società affluente aveva una speranza di consumo di piazzamento via via
è qui che bisogna risponde
E allora
Non è che abbia molto faticato
Per lanciare questa parola d'ordine del Labour Bay
Stiamo ci bene attenti ciò perfino qualche problema con la mia ispirazione cristiana perché lo vedo il pericolo tarde
Le porte sculture arriverà poi qualcuno che proporrà una iscrivetevi un giorno del detersivo e si finirà per togliere magari dal calendario i santi del giorno e far somigliare calendario allo scaffale di un supermercato proprio questo no quindi vedo il pericolo però il pericolo da questo punto di vista è però uscire da una sindrome da un terreno che non è quello reale a riproporre il problema del lavoro mi sembra fondamenta
Che le forze politiche che si presentano che l'associazionismo che lavora Diano speranza è lavoro alle nuove generazioni questa mi sembra la vera parti
Il resto può essere ad usum del Fini ad usum vespri a tutti quegli altri aggeggi che da Porta a Porta ritroviamo all'interno dei nostri mi
Come dare una risposta
In tutti questi anni grandi giaculatorie sul liberismo
Me lo lasciate dire
Lo facessero un po'di liberi
Lo facesse
è invece hanno predicato liberismo ogni volta hanno cercato il monopolio l'oligopolio e così via
Ho ricomprato recentemente in un'edizione economica la ricchezza delle nazioni di Adam Smith la fondata luglio economia classica e liberista e ho trovato una frase che è stata la chiave per farmi capire un sacco di cose vi è scritto
Quando due imprenditori si trovano a cena già congiurano contro il libero mercato ve le ricordate tutte quelle Gene
In via dell'Umiltà inviata tutti avviene col nome rigorosamente sbagliato peraltro non è questa la strada
Lungo la quale non può lasciare
Può favore lo facciano un po'di liberi il mercato ha bisogno di una pluralità di soggetti e di regole questua e il mercato il mercato e istituzione non è il far West
Questi sono i poi noi chiederemo alcune cose da turisti ma santo cielo
Negli anni Cinquanta negli anni Cinquanta valori diceva perfino l'impresa pubblica non è altro rispetto al mercato deve animarlo dall'interno noi siamo anche in grado di stare su questo mercato con una logica altre
Chiedendo garanzie per coloro che sono meno indifesi che sono meno difesi ma loro per favore anziché
Pelli Cabassi
Riprodursi continuamente in queste giaculatorie sul mercato ne facciano almeno un po'questo gli di fare il loro questi questo è un Paese continuano a ripeterlo dove tutti hanno la maledetta abitudine di battere mea culpa sul petto degli altri basta
Non è la carità
Non ognuno faccia il suo mestiere come risolverà Lorenzo l'unificazione
Dall'indicazione delle insegne sotto le quali nuovo
Investendo sul fattore umano
Ponendo come centrale la persona umana investendo sulla intelligenza considerando la scuola anche in questo Paese prima un investimento che è un fatto di contenimento sociale queste lastre
Questa quando ero nelle al nelle attività il Brasile sondata visitarle mi hanno raccontato un proverbio che era questo
Se c'è Giovanni del patronato può confermare
Ebbene dicevano come mai il Brasile che ha un suolo sottosuolo così ricca dei cittadini così può avere come mai il Giappone che ha un suolo sottosuolo così povera dei cittadini cosiddetti l'investimento sull'infelice l'investimento
Dobbiamo essere fieri di fare lei mai
E io lo difendo anche quando non vado col distintivo delle ACLI in assemblee pubbliche perché bisogna investire in formazione professionale queste alla strada queste della
Questo è il futuro per il gioco
Ha ragione Prodi
Questo è un Paese che non brevetta più
L'ultimo grande premetto credo sia il mo'plan Dina
Siamo fermi da
è un Paese soprattutto adesso
Lo ricordava Gaffurini che le grandi fabbriche sesto è solo un testa di questo di un fatto che esistente estende di tutto il Paese chiudono
Signori amici alcolisti abbiamo perso quarantacinque mila posti in dieci anni
E stavano in quattro grandi fabbriche falchi a Breda è Arcole Magneti Marelli
Questa è la realtà e quando ci sono tutte le piccole e medie imprese forse il terreno diventa più omogeneo il territorio è è più omogenea questo ma qual è il pericolo o io sono fierissimo di girare la Lombardia in questo per lega parietale sentirmi dire qui vicino al lago di Lovere c'è la capitale del bottone ma dove l'alta tecnologia
Con le capitali del bottone faremo soldi ancora cinque anni è poi il destino se non invertiamo la tendenza se non facciamo i conti con le nuove tecnologie se non investiamo sull'East sull'istruzione sarà quello di essere indotto dalla grande industria termali
Questa è la realtà ecco perché c'è la priorità del lavoro
Ecco perché puntare sul lavoro è anche il modo per risolvere il problema del Mezzogiorno dire Mezzogiorno è l'altra faccia della disoccupazione o in occupazione giovanile
Questo è il nuovo volto della questione meridionale
L'ultima cosa perché cerco di stare nei tempi Gianni e ti ringrazio della sua benevolenza non detta
L'ultima cosa
Con questo si può fare e cittadinanza come facciamo cittadinanza come facciamo i conti in questo momento con la nostra democrazia
Piccolo accenno polemico
Non casuale
C'è qualcuno che va a Torino e dice
Hai come Ciampi
Sui dieci statali nelle cercheremo secco
Poi va a Roma fa una riunione degli statali e gli dice i vostri posti li garantiamo noi poi viene a Bari e dice bisogna allargare la spesa dello Stato problema di un politico siffatto non mettere i torinesi commerciali gli statali romani Baresi nella stessa sala perché all'inizio avremo qualche tafferuglio e poi una caccia all'oratore Pinocchio
Non si può far politica così
Grillo è un campione di rigore politico
Non a caso una qualche parentela con Lea
è un campione di rigore politico da questo punto di vista e allora e allora come affrontare questa situazione
Anche qui non dimenticando anzitutto la nostra ispirazione cristiana il limite della Porsche non è buono tutto in politica
Non serve vincere comunque e saggezza queste non timidezza
Mica avendo in una storia infinita dice siamo corsi così avanti in tutti questi anni che dobbiamo solo stare un attimo per consentire alle nostre anime di raggiungere c'è bisogno di fare il punto
Anche in campagna elettorale
Non si può correre all'impazzata bofonchiando Orlando
Sbandierando sondaggi io del resto una convinzione sono stato pure allievo di Alberoni qualcosa proporre imparato
Sono disponibile a giurare sul Decamerone piuttosto che sui sondaggi comunque sono strumenti che a qualche titolo possono possono servire
Ebbene ebbene come affrontare allora questa cittadinanza in questa situazione e mi avvio ha concluso
Vedete prima cosa
La tele cara zia la telegrafia c'è già
Non è un mostro che deve venire una il mostro di Loch Ness se non si sa se metterà fuori la testa o meno dalla c'è già
Ho incontrato quindici giorni fa qui a Roma padre Alex Zanotelli
Baci abbracci era tanto tempo che non e mi sono ricordato di una statistica che ha citato lui ha citato tempo fa
Un padre gesuita americano padre Carmelo il quale ha fatto questa statistica semplicissima un americano medio oggi vede in media ventisei ore di televisione ogni settimana il che vuol dire nella vita media sedici anni di televisioni di cui tre di sola pubblicità
La situazione in Italia non è nei
Non siamo ai digiuni poi negli anni sulla televisione
No è pressappoco questa se non con una qualche overdose quindi c'è già
Quindi le derive plebiscitarie sono possibile
Come reagire
Cosa fa
Anzitutto lo permetterà le strane cose che sembravano avvenire in questa politica sembrava
Sì
Sembrava una porta girevole del Grand Hotel per cui uno entrava di destra usciva di sinistra un altro entrava da tecnico usciva da politico un altro entrava da giudice pensava di uscire presidente del corso
Non è possibile
Non è possibile
E allora come affrontarla questa con una grande è uso un termine che aveva in bocca sempre Vincenzo Volandri era una parola del lessico femminile colui usavamo la cura
La cura ampere pura
Una grande cura delle istituzione
Proprio quando non funzionano al meglio
Proprio quando lo Fuzio senza partiti sente non c'è democrazia
Attenzione amici delle arti attenzione l'antipolitica il qualunquismo evento buono soltanto per le vele della destra
Noi possiamo crescere con il nostro progetto soltanto facendo recuperare efficienza credibilità dignità alla politica
E del resto la nostra storia andate a rivedervi tutti Palombaro andate a rivedere tutte le la toga è questi noi abbiamo fatto a modo nostro politica ma siamo stati uno dei momenti di ricarica in termini di valori di questa politica e quindi noi possiamo crescere contare come associazioni come ACLI soltanto puntando su una rigenerazione esulano Rifondazione sul recupero di dignità della politica il resto non ci appartiene il resto è contro il quarto lo schieramento
No per un partito nessuno chiede queste cose escludeva ecco entrare in contraddizione con bene prezioso della nostra auto automi ma noi abbiamo sempre sposato la causa di una politica al non di un particolare Gia dove la politica è uno scudo che copre affari altrimenti e visibili
Questi e allora se è vero questo io voglio ricordare due cose concludendo la prima
Quella che si è aperta in questo Paese non è una partita tra due blocchi
è anche questo
Non c'è una destra contro la sinistra una destra contro il centrosinistra
è una partita intorno al senso ai livelli al destino della democrazia e della cittadinanza che insieme vogliamo costruire
Questo va capito
Questo sì senza tinte fosche senza tinte fosche ma questo ci ha insegnato Sturzo attenzione la democrazia non è un guadagno fatto una volta per tutte
E non Berto Bobbio il vertice più alto dell'intelligenza laica ci dice una democrazia sana e quella che dubita di se stesso vero pericolo
Certo la P due cerchio sono innesta attori ma il vero pericolo di una democrazia la disaffezione dei cittadini
Ogni popolo al suo interno dei potenziali demagoghi questi diventano pericolosi quando la gente a passa l'agguato è invece la democrazia deve occuparsi anche di quelli che non si occupano di lei e allora c'è una cosa operativa che posso lasciare alla fine che dovremmo fare insieme sì
E questo lavoro starei per dire conviviale in questi giorni e di dialogo di convinzione
Perché Vaffa
Va fatto perché
Se volete il mio parere la differenza alla fine non la faranno i ceti medi
A differenza rischia di farla la cultura del Bar Sport
I consumatori
Di lunga durata delle televisioni e così via ossia la differenza può essere fatta dalle fasce meno politicizzato
E allora qui ci sono due tipi di risposte ed ho finito che possono una quella di Croce
Siamo a Napoli che si arrabbiava e diceva mi dispiace proprio che il mio voto conti quanto quello di un cafone
E invece così
L'altra era un invito di Gramsci e ne abbiamo avuto sempre l'abitudine imparare da tutti
Che diceva la democrazia ti dagli strumenti
Attraverso i quali operando duramente puoi cambiare il parere degli atti
E allora se c'è un invito da fare a un'organizzazione che c'è che c'è sul territorio che a questa che vuole questa cittadinanza attraverso il lavoro è di non cadere in nessuna forma di aristocratici mode mostrati no bisogna stare tra la gente tra i cittadini dialogare far capire le ragioni io credo che questo stia nella nostra tradizione e se vogliamo ancora volta chiudere un parabola è un modo per non mettere la moneta sotto la abbiamo sempre avuto la mania di trafficare senza essere Traffic Chini val la pena di continuare ad essere così
Con questo applauso pensa che ci sia anche un perdono perché ha dato qualche minuto in più a Giovanni Bianchi la parola a dargliela Quadrelli poi sentiremo l'intervento di monsignor Max ma gran di cui vi dirò in seguito
Correnti
Vorrei iniziare
Si sente mette di più vicina
Vorrei iniziare con
Una riflessione
Metodologica
Che parte da un ringraziamento al ringraziamento e a passo quello sia Bobba
Per il metodo e per lo stile
E con il quale hanno rappresentato al congresso
Questa questione delle candidature e delle ritiro anche andature
Credo che sia molto importante
Il fatto che
E non solo per una questione estetica
Il fatto che i due criteri ispiratori di questa senta la trasparenza avere messo il congresso in grado di capire
Un po'di più addirittura pubblicato le lettere bene avete fatto secondo me
E la responsabilità questi due criteri
Che sono indispensabili perché un'organizzazione che dice di volere fare cose nuove parta col piede giusto
E badate bene non è affatto scontato
Che questo avvenga sempre il merito maggiore e avere portato in Congresso queste cose
C'è in merito dalla Century Daria c'è il merito delle tirato fuori le carte
Ma c'è
Credo
Un ulteriore necessità
Di fare passare questi metodi ovunque dentro l'organizzazione
In tutte le realtà e magari anche
In qualche Regione
Magari anche nella media
E questo è un compito anche della dirigenza nazionale
Che non può fare solo da convitato di pietra
Ci sono occasioni con i congressi regionali dove si gioca
No la storia di quella giornata o di quelle giornate ma dove si gioca la storia degli anni a venire
E non può ripetersi ogni quattro anni meccanicamente la storia della distruzione di una classe dirigente
E allora questa trasparenza coraggiosa questa responsabilità coraggiosa va portata anche a livello locale ci sono delle colpe di quei dirigenti me compreso di quella realtà regionale
E credo che
Noi dobbiamo
Avere la forza il coraggio dire ai giovani e qui ce ne sono tanti ce ne sono di più che noia Provincia e questo mi fa un grandissimo piacere
Che i giovani che lavorano nelle ACLI possono e debbono diventare dirigenti ma per loro come per tutta la classe dirigente vale il principio del misurarsi vale il principio del confrontarsi vale il principio del crescere assieme
E allora mi chiedo perché così come a livello nazionale
C'è stata questa capacità di utilizzare trasparenza in tutti gli atti fino a portarlo al congresso c'è stata capacità di utilizzare senso di responsabilità questo non possa accadere anche da altre parti
Per tendo grandi potenzialità perdendo delle possibilità che diversamente nessun'altro no potrà reintegrazione
Questa promessa
Era anticipata lavoro detto con qualche dirigente nazionale siccome credo che tra le tante cose della bellezza di fare reati ci sia quella di potersi dire con grande tranquillità e serenità
Le cose e con grande amicizia io credo che qui
Con questo atto che voi avete fatto visite previsioni impegno anche a lavorare come gruppo dirigente nazionale rispetto le realtà periferiche a modo che non avvengano più fatti come quelli che io e altri
Genti hanno dovuto vivere a livello periferico prima per tutti per colpa nostra indubbiamente per colpa nostra prima di tutto
Ho fatto questa premessa e adesso vuole spendere i minuti che mi restano per due considerazioni
La prima riguarda la dimensione della politica io credo che
Do scontato con grande interesse anche l'intervento
Di tutti quelli che mi hanno preceduto
Particolare dei dirigenti periferici noi siamo qua a fare interventi periferici luogo del Congresso Olmo comportante perché è qui che misuriamo
Il senso della nostra storia le aperture di senso che abbiamo non abbiamo recepito eccetera in questa nostra esperienza in questi quattro anni
Ma interessano delle ACLI che siano capaci di riflettere
E non solo di leggere la realtà di leggeva certamente perché il merito che tutti ci riconoscono a volte ce lo riconoscono anche al di là di quanto veramente siamo capaci di fare
Ma mi interesso delle ACLI che siano capaci di riflettere sui cambiamenti che hanno contribuito ad indurre a determinare e qui c'è la grande questione dei referendum
Noi siamo stati protagonisti dei referendum tenuti in tutt'Italia non ci sarebbero forse stati i risultati del referendum se non ci fossero state queste armi non ci sarebbero stati
E non ci siamo limitati prestare desse dei fax è stato qualcosa di più e di forte però io mi sono anche chiesto
Se i risultati che abbiamo ottenuto corrispondono a tutto lo sforzo che abbiamo fatto uno sforzo che era al culmine di un processo di un dibattito sulla trasformazione della democrazia
Sulla maggiore capacità di fare partecipare il cittadino
E qui vi dico che agli inizi che una qualche preoccupazione io ce l'ho
Un qualche disagio io ce l'ho
Dovremo pure interrogarsi sugli esiti che
In un qualche modo
Sembrano
Avere creato un modello
Dualistico
Nel quale però prevalgono situazioni spesso
Che possono essere anche
Senza usare toni enfatici drammatici pericolosi io mi chiedo mi chiedo se a mio figlio sedicenne devo dare dopo trent'anni di storia ed esperienza e di battaglie di lotte politiche di lotte sociali di lotte civili
La prospettiva di essere governato
Da un pezzo di storia coll'al quale sicuramente io mi sento irriducibili mente
Non disposto non c'è stata
La frattura tra quello che è stato il movimento sociale
In periferia e quella che Alleanza nazionale
Io mi chiedo mi chiedo se devo se devo consegnare mio figlio
Dopo tutti questi anni battaglie politiche sociali una democrazia che rischia di non essere più tale
Io mi chiedo questo e me lo chiedo
Perché ho visto delle cose in questi mesi ho visto ad esempio che è un modello che doveva portare più partecipazione ha portato un meno partecipazione la crisi delle forme di palpito la crisi dei partiti
Ha determinato dentro le classi dirigenti locali ma anche in quelli nazionali la scomparsa della capacità di interrogarsi di produrre ricerca di produrre pensiero
La crisi dei partiti politici ha lasciato sì che gli unici che possono fare la linea politica solo di volta in volta gli assessori i singoli deputati non c'è più confronto politico c'è meno confronto politico di prima
Questa è la verità
La desistenza la desistenza io lo posso anche capire sono esposto anche farla desistere dai discorsi che ho fatto prima pur di non far passare ma questo è un principio che l'ha portata bene con tutto quello che abbiamo detto è un principio invece che trasforma e crea delle difficoltà enormi a processi democratici
Centocinquanta simboli centocinquanta simboli
Deputati precipitati candidature decise tutte a Roma tutte a Roma non ce n'è uno di candidature questa volta che sarà deciso in periferia signori miei altro che queste sono le cose per le quali abbiamo lavorato sono queste le cose per le quali io me lo chiedo evito anche noi qualche risposta in grande conto anche delle difficoltà del momento delle situazioni difficili
Ma d'altra parte dobbiamo anche stare attenti
E allora il problema del rapporto dei partiti per noi importante
Certo noi non abbiamo mai pensate immaginato la loro distruzione abbiamo dato classe dirigente e che è classe dirigente permettetemi e che classe dirigente e che classe dirigente
Anche se faranno sempre fatica perché i partiti allora forme di difesa mediamente
Ma c'è un fatto nuovo è il maggioritario certamente noi non ci sto compensiamo
Di tornare indietro ma nel maggioritario cambia anche il modo di essere
Il nostro compito anche il compito di reati e qui sta forse credo l'importanza della relazione di Passuello con questa fortissima novità che si tenta di fare percepire di far trasparire questa questo vero e proprio cambio
Perché è cambiato il nostro ruolo
L'idea che avevamo anche del rapporto con i partiti cambiato noi si oggi siamo ancora di più i soggetti che dobbiamo dare capacità ai partiti di interrogarsi idee confronto cercare di stimolare i su questo versante questa è la sfida che abbiamo di fronte badate bene con una grande attenzione
Noi abbiamo rischiato in particolare nelle ultime elezioni amministrative di a distruggere una classe dirigente
L'idea che si possa fare passare dei testi interni Società Civile sulla società politica sono sita istituzionale è un'idea pazzesca perché distrugge completamente la possibilità di avere quell'interscambio è uccidiamo anche una classe politica
Uccidiamo anche una classe politica alla classe politica locale e giustamente si è detto di partire richiamando rischia io ricordo bene no dalla realtà no comunale da realtà provinciale chiedendo gli uomini attivisti di non avere complessivi complessi di inferiorità perché in questo caso di debolezza è evidente e palese del sistema partitico
è
Toccabile con mano
Che c'è una forza delle astice la forza della dirigenza Cristo
L'ultima considerazione grazie presidente
Per concludere
Io vivo come tanti altri amici ho vissuto in questi anni
Anche momenti di depressione
Ho vissuto la solitudine dalla politica
Ho capito come tanti dirigenti e tristi
Quel terribile affetto che che le infelicità che derive spesso di avere è un effetto collaterale di avere una percezione a volte anche molto lucido delle cose le atti spesso hanno delle posizioni molto lucide delle cose e questo crea infelicità e lo Stato che o mitigato con un po'di ironia con un po'di autonomia
Con un senso dell'articolo e con un po'di ottimismo cristiano
Vi ricordate quella battuta di quel famoso comico Paolo Cananzi
Sono vivo e vegeto
Sono vivo punto ed è certo sembra la stessa cosa non lo è
Voglio dire che il sibillino che abbiamo di fronte richiedono delle Acri capace di interrogarsi sempre e comunque e di essere anche un po'scomodo e per i discorsi che ho sentito qui stasera sono molto ottimista grazie
Grazie Daniele
Do due avvisi prima di dare la parola monsignor magra
La del primo avviso che la commissione mozioni si dovrebbe insediare quindi al più presto gli amici sono poi pregati dei recarsi nella saletta seguendo le frecce dice devo anche ricordare che tra poco inizierà l'assemblea delle donne di cui aveva già detto Gigi all'inizio del pomeriggio
Terza comunicazione lo diciamo subito prima che magari la gente scompaia
Domani mattina la santa messa prevista alle ore otto e trenta nella chiesa di San Ferdinando a piazza Trento e Trieste cioè molto prossimo al teatro Augusteo dove ritorneremo per i nostri lavori
Volevo presentare vietare al tavolo
Un vescovo monsignor Max ma gran Cassis
Un vescovo comboniano viene Roberto in Sudan
Le ACLI nei vari congressi hanno sempre portato qualche personaggio di grande rilievo di grande rilevanza per le testimonianze rese in determinate situazioni di difficoltà
Monsignor Ravasi Wagram
è un vescovo perseguitato
Può rientrare nel suo Paese solo nel territorio
Dove operano i guerriglieri perché se va dove operano i governativi di Khartoum credo che corre dei rischi terribile noi siamo con voi e lo ringraziamo per essere venuto comma
Vorrei ringraziarvi tutti
Cercherò di parlare col mio italiano ma canonico
E portare il messaggio
Che ho nel cuore
Ringrazio
Vostro presidente signor Franco Passuello
Il mio amico litio Fraschini che mai insistito di posticipare anche il viaggio a Nairobi per essere presente qui oggi
Settimana scorsa quando ho parlato la basilica di di San Zeno a Verona
Incominciato con
Una battuta
E vuole ripetere per per viola perché e alla base della nostra vita
Due giovani scappavo del nemico hanno trovato un anziano
Lei ha detto nonno nasconde cita il nemico
E l'UE ha detto andate sotto questo mucchi di fieno
E nemico arrivato ha ritrovato il vecchio le han detto hai visto due grandi giovani due dice sì
Vestiti in questa maniera dice sì
Sa dove sono sì sotto il fieno
E le hanno detto tu sei un vecchio rimbambito senile impossibile che tu fusti come questi si nascondono sotto il fieno e sono andati il giovane sono alte venuto fuori Biasi quando il vecchio dice
Idoli
E abbiamo chiesto di proteggersi del nemico e tu indica nemico dell'eravamo nascosti
Il vecchio ha risposto cari figlioli
Se le verità
Non si salva neanche le VGA vi salta
Sono le scorse scomodo perché io voglio parlare della verità
E parlare della verità senza mezzi termini
Senso del rifugiarmi nelle parole grosse
Senza compromessi perché il Signore Gesù ha detto chiaro e il vostro sì che sia sì il vostro no che siano e qualsiasi cosa in più
Del diavolo
E purtroppo noi is cerchiamo sempre di camuffare le verità cerchiamo alle volte di usare i mezzi termini e di fare compromessi
Carissimi fratelli e sorelle
Non si possono fare compromessi
Davanti alla schiavitù dei bambini
Non si possono fare compromessi quando le chiese perseguitata
Non si può fare compromessi quando le donne sono violentate
Non si possono fare compromessi quanti si usa la forza per la realizzazione ed islamizzazione delle delle genti
Non si può fare compromessi quando c'è il genici dio e le pulizie mica
Qui dobbiamo dire hanno al male
E purtroppo il mondo cristiano cade sempre in questi mezzi termini hanno paura di dire che veramente c'è la persecuzione dei non musulmani a mani dei musulmani
Perché
C'è sempre di mezzo il vitello d'Oro
Nel
Nel Vecchio Testamento nell'esito
Mentre musei rosso la montagna a prendere le legge del Signore il popolino Israele essere bello
Mi hanno obbligato a Ron è di fargli un Dio che loro possono vedere
E toccare
E l'UE ha preso i braccialetti
E gli orecchini da allora donne e lo loro figli
E hanno e al fuso questo oro in un vitello d'Oro
Il popolo di Israele
Ha cominciato a durare questo idolo tu sei il nostro Dio che ci ha condotto fuori dalle terre di Tito
Gli hanno mangiato e hanno ballato tutta la notte
Ed io ha detto Muse qua giù subito a questo popolo tuo
Perché se pervertito
Cari fratelli e sorelle
Queste perversioni esiste ancora oggi
Quando l'uomo vede soltanto un loro che luccica che prende la propria vita ai valori spirituali e morali
L'avere potere
Prendono il posto dei noi nostri principi cristiani come seguaci di Gesù
Come testimone del Signore
ACLI a azioni
E azione vuol dire amare
Cattolica universalmente
Lavoratori
Ora et labora lavorare e lavorare
è questo il vostro motto
Cerchiamo sempre di di di dare testimonianza a quello che ha su a quelle cosa quei valori nel quale noi crediamo
Io vedo che tante persone dicono è possibile il dialogo
Con i musulmani
Ma prima di di euro dare io potevo conoscere
Io ho detto alcuni vescovi di polso prendete cinque soci prodotti a caso
E chiedete a queste cinque sei agirà da cinquantasei giorni vuoti a caso
Sì hanno letto il Corano dalla prima pagina dalla primo sura all'ultima
Non in un modo critico ma per avere un'idea
Se proviamo su cinquantacinque siamo a cavallo
Ora io vorrei distinguere quando si parla di dialogo tra musulmane esimo e il fondamentalismo islamico
Nel mondo ci sono a prossimamente un miliardo di musulmani
Musulmano è un nome comunemente usato per indicare i seguaci dell'Islam
Anche se una minoranza esigua ma numericamente significativa preferisce che venga dato loro il nome fondamentalisti o islamisti un termine che identifica
Maggiormente come il monumento dall'avanguardia
La maggior parte dei musulmani pensa e che i politici che i politici debbono essere influenzati dalla religione piuttosto che da altri aspetti della vita
Per i fondamentalisti lo scopo e la natura di questa influenza sono fondamentali
Il termine islamismo esprime la loro convinzione Ka si tratti di un'ideologia politica
Alla alla pare del capitalismo al comunismo alle di realismo e al nazionalismo
Eh sì insistono sul fatto che l'estremismo sia l'unica ideologia casalinga
Al contrario di tutti gli altri che sono importate
L'Islam Isma'stabilisce definiti sistemi di al governo e comuni economia finanza educazione sanità giustizia Scienza e sviluppo tecnologico
Da questo punto di vista esso non è semplicemente parte dalla società
Ne è uno stile di vita nel senso più comprensivo del termine
Molti il gruppo di musulmani compreso quelle del non ideologico
Condiviso pessimi le aspirazioni
Almeno in principio
Anche se attraverso il raggiungimento di questi obiettivi essi hanno concretamente messo in pratica dello suscita che spessore de feriscono completamente di quale dei fondamentalisti
E anche talvolta fra di loro
Molti gruppi islamici affermare di essere sostenitori del vero Islam
Criticando coloro i quali si sono allontanati dei suoi principi o le hanno completamente perso di vista
Queste
L'introversione che io voglio dire a voi
Se l'indomani voi mi criticati di dirmi che io sono un vescovo fondamentalista
Per contro questa parola fondamentalismo si intende arrivare alla fondamenta alle radici perché no
E se il musulmano vuole essere fondamentalista
Nel senso che vuole arrivare alla fondamenta e per diventare buon musulmano perché no
Nessuna difficoltà
Ma quando uno arrivo al punto ad essere assolutista
Quindi nega a priori
Ogni pluralismo e ogni diversità allora il dialogo impossibile
Cari fratelli e sorelle
Il Surano oggi esiste le schiavitù
Per quattro anni così che di lì io vado all'ONU
A Ginevra
A parlare all'Assemblea
Delle violazioni di diritti umani perpetrati dal regime di di Fortuny
Mi hanno accusato che questa è una bugia che non esista la schiavitù
Ma io personalmente ho liberato cinquanta dei miei ragazzini primi de lasciare le diocesi
Ho pagato sotto il tavolo
Ai genitori
Dai parenti dei ragazzi rapiti
Ancor oggi ogni anno io vado nelle zone
Liberate del movente le ora della deliberazione
Per Sco a vedere colore che sono scappati per regime di fortune
Ancora oggi
In grande c'è scritto la parole girate
G a guerra santa contro gli infedeli
E siamo noi gli infedeli
Ancora oggi si usa il cibo
E le medicine
Che nel mondo
La comunità internazionale Mander regime de fortune
Per a realizzare estremizzare in Oria non arabi e i non musulmani
E il mondo taci
E le mass media tace
è il silenzio e omicidio
E il silenzio è omicidio
Ho portato alcune fotografie fatte da me
Questi Schena uomini in Schiele treaty
Perché
Ma anche il cv
I bambini nudi ammalati
Ma anche le medicina
Perfino dovuto gridare all'ONU finché ha mandato gli apparecchi ha votato i sacchi di di Sorgo e sono andato a controllare issati dal Sorgo
Riceve la partono nega che vota alle bombe è così le le i crateri delle bombe come ce la baronessa Cox dal al sommo Lords che è venuto con me
Dicono che non c'è la fame
Mi faccio la fotografia mi dispiace che questo nuovo è completamente nudo ho guardate come stelle trito quest'uomo qua
Dove sono i giornalisti
Dov'è la televisione
Perché gli scandali dei potenti sono messi sempre davanti a noi inguaiati agli ordini in C pale delle delle del telegiornale è delle ore più importanti che vedere televisione
Che si interessa della vita mondana Di Carlo e dia e di Diana
Perché ci portano sempre la lotta tra due dire per il per le pellicce stelle animali quando i nostri fratelli nostra sorella muoiono ogni giorno
Proteggiamo le balene Manhunter procediamo l'essere umano
E questa è una vergogna
E tutti noi che siamo codici di questi dobbiamo rendere davanti a Dio
Anche anche noi il nostro conto non possiamo dire non sapevamo
Carissimi fratelli e sorelle
Io non vado in giro a chiedere pietà
Io chiedo solidarietà
Non pietà
Io chiedo
La vostra mano camminare mano nella mano
Finché c'è il commercio delle armi
L'Africa sarà sempre sottosviluppato
Finché c'è sono sempre il commercio dalla delle armi l'africano Sora soltanto sotto sviluppata sarà sempre vite Nizza
E avremo sempre
Dei tiranni quello come quella Biava far tu appoggiati di coloro che le vendono i le armi
E le conseguenze non soltanto le miserie a casa
Ma i risultati sono quelle che vengono in Europa a cercare rifugio ed umani vengono e dire questi qui sono indesiderati
Queste africani che sono qui in Europa io voglio vedere a casa loro
Come vescovo come pastore io le voglio vedere a casa loro
A costruire allora Comunità la loro la loro e loro Paese e non essere mendicanti in giro
E per quelle io ho deciso ad ogni posto nonostante la guerra di ritornare nella mia diocesi anche rischiando la vita
Per poter continuare l'opera non soltanto dimenticare
Ma gli aiuti di emergenza devono essere messi mano nella mano anche quel programma
Di riabilitazioni
Non si può parlare dei sviluppo perché sviluppo i guru vale la pace e quando non c'è la pace norme non ci sarà mai sviluppo io sto chiedendo di fare l'aiuti d'emergenza che va in mano mano nella mano con de ristabilite esce riabilitazioni
Giorni fa o son riuscito a mandare a Nairobi
Cinquecento aratri trainati da voi
Perché
Perché lei anziani ma hanno detto monsignore non vogliamo bravo
Noi possiamo coltivare
Ho portati dall'Italia zucchero Eman detto non vogliamo zucchero possiamo prendere il miele dalla foresta
Io mando olio non vogliamo olio possiamo tirarlo foro del sesamo e delle arachidi
Sale sì aratri sì medicinali sì sapone si e allora io ho mandato i cinquecento aratri
Un problema irrisolto
Manca una cosa
Non le mucche pazze dell'Inghilterra
Quando vado in giro e dico io vorrei fare il vescovo Vaccaro tutti mi guardano qui in Italia Vaccaro sì sono in cerca delle mucche
Ho bisogno delle mucche dei buoi per questi aratri
Quindi lancio anche a voi fratelli e sorelle
Che occorrono queste qui io sono in partenza dopodomani per il Kenya per festeggiare Pasqua in mezzo alla foresta
Cercate di pensare che voi dirette Alleluja Cristo è risorto
E noi continuiamo a dire signore siamo a un cuore
Nella Quaresima e nella via Crucis viviamo ancora nostro lo causato però noi siamo un popolo di speranza
E siamo sicuri che chi scrive credi in Dio non potrà continuamente estero sulla croce perché dopo ogni crocifissione c'è sarà uno registrazioni
Io non ho chiesto la presidenza e per quanto tempo danno a me quindi io meglio per me fermarmi qua perché sul punto comincia a parlare non finisco più i vescovi hanno le tendenze di parlare troppo quindi mi fermo qua
Graziano assegno Marghera c'è aiutato accogliere uno degli aspetti più importante sui quali come ACLI stiamo lavorando anche in questo periodo mentre tutti sono impegnati a lavorare
E in solidarietà con delle popolazioni colpite dalla guerra anche soprattutto di recente
C'è una dimenticanza che cresce nei confronti dei Paesi dell'Africa
Noi stiamo rilanciando come ACLI attraverso il no alla nostra ONG progetti di solidarietà con l'Africa
Il Sudan è uno dei punti di attenzione che abbiamo e mentre prego l'amico Iannucci classico di venire per l'intervento
Vorrei soltanto ricordare che con il Sudan noi abbiamo lavorato cooperato con il Sud Sudan che alla parte cristiana
Del Sudan perché le difficoltà che monsignor magra marzo magra ma sta trovando sono quelle difficoltà che può trovare un uomo che lavora
Per la febbre
In una realtà
Caratterizzata da un cinquantacinque per cento di islamici il che non fa paura l'avete capito dalle sue parole ma da un due per cento dei fondamentalisti che hanno in mano tutte le leve del potere
Questa è la situazione in cui questo vescovo
Opera e no e credo che gli saremo vicini nel prossimo futuro anche attraverso iniziative di solidarietà
Dopo Vasco Iannucci a cui do la parola sempre pare Michele Saccomanno Tognoli
Quella sera è molto difficile pronto è molto difficile sballare dopo il vescovo dopo Bianchi però desidero esprimere un mio personale concetto
E a rivolgere un cordiale saluto poi richiudersi non ricordo personale sì pronto sì personale e di tutti i presidenti della Provincia di Chiavari tutte le volte che noi ai ti amo in Crimea politico elettorale si presenta tutta una serie di problemi
Fra essi vorrei sottolineare uno che a me pare essenziale perché si riferisce direttamente al nostro rapporto con i candidati indirettamente con gli elettori che spesso per noi rivestono anche la figura di assistiti
Credo che sarebbe non rispondente alla realtà affermare che il nostro impegno durante le elezioni è puramente teorico
Del resto noi siamo un movimento di cristiani impegnato in politica e sottrarci a quello che io definisco il dovere dell'impegno ci porterebbe a perdere la nostra e identità
Badate bene che questo non voglio assolutamente sostenere il sistema dell'appoggio al candidato per trarne vantaggi sia pure per i nostri assistiti
è un metodo o uno strumento fate voi che umilia non solo chi lo attua ma soprattutto è un'offesa alla dignità degli assistiti prima che è un reato è un tradimento degli ideali che ci dividono
Impegnandoci in politica
Trovare tra i primi a testimoniare la correttezza e rispetto verso il cittadino elettore anche e soprattutto se questo deciderà un consiglio
Personalmente svolgo attività di volontariato presso il patronato di Santa Margherita Ligure
Forse sono anche per questo abbastanza emozionato che sono l'unico che sono un la un'assistente sociale è un presidente di circolo che evita e vi assicuro che non è poi tanto difficile sentire l'assistito che chiede
Per chi deve votare e proprio su questo che noi assumiamo una responsabilità morale politica enorme
Ora poiché il cittadino che si rivolge a noi per un servizio è un cittadino che più degli altri ha diritto
Al rispetto della dignità e quindi non ha non è un cliente di qualcuno o ai quali devo un favore dobbiamo chiarire molto bene quali deve essere il nostro comportamento
Una precisazione questa che sento vivo e forte poiché tenendo conto delle cose sopra addette sento
Obbligatorio
E così vitale l'impegno in politica in un movimento come questo e qui nasce il problema del rapporto con il candidato o meglio ancora con il candidato che ovviamente hanno bisogno di consensi perché senza il progetto politico e ovviamente assolutamente in relazione reali irrealizzato
La scelta del candidato quindi e strategie strategia o diversa un o diventa uno strumento che deve essere considerato come la via attraverso la quale il processo di rappresentanza del cittadino diventa concreto
Non è possibile quindi come dicevo prima uno strumento attraverso il quale si possa realizzare Progetto
Un progetto che significa sostenere proporre e difendere attraverso un referente i diritti e la necessità di la necessità di una categoria di cittadini che per noi sono sempre i più deboli
Ecco quindi che ritengo l'impegno per il candidato inteso in questo senso
Più che positivo operò anche una preoccupazione perché purtroppo credo i candidati sparire dopo che sono stati eletti un mal vezzo che nella mia vita politica attiva ho riscontrato spesso
Non si può continuare a svolgerle il progetto se uno degli elementi portanti del Progetto si vede introvabili
Non voglio dei grazie ma degli dagli eletti desidero anzi ritengo obbligatoria la presenza costante o che è un dovere che nasce dal rispetto verso i i cittadini elettori
Invito quindi con questa platea a considerare queste mie riflessioni invece vi sono candidati a valutare nel loro giusto significato perché traggano origine da un sistema un malcostume non più giustificato
Poiché ritengo le le come colui secchezza più degli altri agli dove servizio nei confronti dei più deboli il mancare al dovere è primario della presenza sappia l'eletto
A mio parere l'inganno peggiore che si possa fare agli elettori
Desidererei finire ringraziando Passuello della sua cioè relazione bellissima
Saluto tutti i gli acquisti grazie
Grazie ai annotazione la parola Michele e Giacomo Antonio
Vorrei pregare gli amici che sono sull'uscio di accomodarsi soprattutto de non disturbare gli interventi si prepara dopo Michela Giacomo Antonio Pio Fraschini
Ma indubbiamente questo congresso va oltre come significato importanza questa scadenza elettorale che abbiamo di fronte
Eppure quella che abbiamo di fronte una scadenza
Di grande rilievo
Perché anche se correrà il rischio di non decidere della situazione
Proprio perché non si è riusciti non si è voluto realizzare quella riforma istituzionale che poteva finalmente garantire la governabilità di questo paese indubbiamente le indicazioni che daranno gli elettori saranno notevolmente importante
E quindi e necessario forse che partiamo da questo interrogativo che cosa succederà il ventuno aprile
Cioè che vento tirati in Italia in questo periodo
Indubbiamente non è lo stesso vento del marzo mille novecentonovantaquattro e non solo a mio avviso perché il Polo ha fallito nelle sue nella sua esperienza di governo
Ma perché c'è dell'altro
Io credo che bisogna riflettere perché se non riflettiamo attentamente e probabilmente non riusciamo a cogliere alcuni elementi significativi per lo sviluppo di una iniziativa di cambiamento in questa società perché ha vinto ha vinto perché ha avuto quel significativo successo che poi pure in una vittoria relativa si è tradotta comunque in una vittoria quella del Polo nel marzo del mille novecentonovantaquattro
Innanzitutto per due ordini di motivi
Prima di tutto perché Berlusconi appariva il vincente
Di fronte a una società fortemente in crisi Berlusconi era l'uomo che aveva in sé la dote di sapere aggredire i problemi e di saperli risolvere
E trascinava dietro di sé i valori di una iniziativa privata rampante l'iniziativa dell'impresa privata e del liberalismo mentre alle sue spalle c'erano le rovine dello stato sociale le rovine di Tangentopoli le rovine della partitocrazia
Questa era la situazione in cui si muoveva il Polo in quella realtà io vorrei che voi ricordate ricordasse questo periodo due anni fa due anni e qualche mese fa noi eravamo a Chianciano
E ciò che proponevamo a Chianciano che cosa era era un partito democratico di centro sinistra con leader Romano Prodi cioè quello che c'è ora
L'aver apre già due anni e mezzo fa c'era la consapevolezza di una strada da percorrere
Quindi non era solo perché Berlusconi era il vincente e perché nell'immaginario riusciva a proiettare
Queste idea dell'uomo che si fa da solo e apre la strada ad altri vincenti ma perché si operato di fronte a una gravissima crisi
A una incapacità di raziocinio e di scelta politica delle forze democratiche
Si era quasi come bloccati io vorrei che ci ricordassimo ancora prima
Di questo fatto
Tutta la vicenda che ha caratterizzato il cattolicesimo democratico
L'esperienza della Cosa bianca lei difficoltà e l'incapacità di riuscissi a scrollare come movimento dei cattolici democratici dalle spalle la grave responsabilità di Tangentopoli
E riuscire a creare un punto di aggregazione forte per aprire un dialogo significativo con la Sinistra democratica quello quella fase notevoli in cui si perse un'occasione in cui le ancora avevano un significato l'iniziativa disegni l'iniziativa della rosa Bindi l'iniziativa della CISL all'iniziativa delle api
E non riuscimmo a Quagliariello per tutta una serie di problemi
Per le paure di chi gestiva la Democrazia Cristiana per le paure della gerarchia ecclesiastica e perché non dobbiamo dobbiamo dirlo con estrema chiarezza ed estrema franchezza estrema franchezza per tutta una serie di preoccupazioni
Noi a quel punto arrivammo le forze democratiche arrivarono divise è sulla difensiva
Oggi a distanza di due anni qual è la situazione che abbiamo di voglio essere chiaro
Dicevo prima con una battuta parlando con Giovanni è difficile ma riusciremo a perdere
Perché
Perché secondo me non ci sono tutte le condizioni per poter evincere molte di più di quanto ce n'erano due anni fa
E malgrado questo come stiamo operando è veramente una che rivela una incapacità di riuscire ad affermarsi veramente come realtà vincente
Non ci sono ci sono condizioni completamente diverse da quelle di due anni fa
è caduto il mito del vincente Berlusconi non è più agli occhi della gente il vincente colui che apre la strada a tanti altri vincenti l'uomo che si è fatto da solo
E ha dietro di sé una serie di fallimenti significativi
Ha un conto aperto con la magistratura non di piccolo di piccolo significato a al tempo stesso la difficoltà a gestire anche un rapporto con Alleanza Nazionale
Non naviga più col vento del liberalismo in impone
Ma al di là delle difficoltà che c'è il Polo e da questa parte dell'aria dalla parte la via democratica che si sono compiuti dei significativi passi in avanti a livello di società civile però non di iniziativa politica
Quanto dice Franco Passuello nella relazione
Lo spessore che dall'idea del terzo settore della impresa sociale rivela quanto cammino si sia fatto in due anni su questo terreno
Come quella che due anni fa era ancora un'ipotesi teorica comincia ad essere una strada plausibile
Che certamente può affiancarsi o quantomeno può cominciare
In alcune realtà a svolgere anche un ruolo di iniziativa forte di capacità di aggregazione di strada da indicare per superare il problema
Ma soprattutto quello che è avvenuto in questi due anni e la grande esperienza dei sindaci democratici nelle grandi città in maniera particolare
Che rappresentano che cosa la capacità di gestire la crisi è la capacità di saperla superare con la progettualità la capacità di vincere le difficoltà non è più un patrimonio delle imprese e privati rampanti comincia ad essere la grande esperienza invece proprio chiama come li chiamiamo
Delle iniziative no profit
Delle società cioè delle delle delle delle imprese sociali delle associazioni e dei comuni e sono grandi associazione Dundee Società grandi gruppi che gestiscono l'utilità sociale e non l'interesse individuale
A differenza di due anni fa abbiamo quindi di fronte due grosse possibilità da sfruttare
E malgrado tutto questo noi ci troviamo forse più indietro di due anni fa perché sulle rovine di Tangentopoli qualcuno l'ha detto lo diceva a ragione qualche po'di fiato e di respiro ai movimenti locali si era riuscito a darlo
Questa volta mai come questa volta la griglia per della lottizzazione di vertice è calata sui collegi in maniera drammatica distruggendo ogni possibilità di ogni respiro delle realtà locali
Non sono stati ascoltati i sindaci se non marginalmente non sono stati rispettati da innescati protesi di di Cresci ecco questa e la situazione che noi ci troviamo dopo due anni
Da una parte sono cambiate le condizioni ma
Sebbene sia difficile perdere può darsi che ce la faremo appello
Questo è il dramma che noi viviamo
Però noi dobbiamo da questi mutamenti trarre una lezione una riflessione e cercare di andare avanti approfondendo il nostro discorso
Plaudo a questa ripresa
Che la relazione di Franco Passuello fa del municipalismo
Non lo dico in quanto sindaco
Per questo riconoscimento che viene al movimento dei siti
Lo dico proprio come attivista
Sapendo che storicamente abbiamo posto da tempo abbiamo posto come con con consapevolezza il fatto che questo Paese si cambiava se crescevano due grandi movimenti dell'autonomia
Il movimento delle autonomie sociali e movimento dell'autonomia locale
Abbiamo parlato del municipalismo ad Ischia della del partito municipali a Ischia per la prima volta ma questa idea che questo Paese non si cambia grazie ai movimenti che procedono su queste due binari e antica di almeno quindici vent'anni consapevolezza della storia di questo movimento
Ecco oggi riprendere il tema delle municipalismo coerente con la tradizione nostra tradizione storica ci pone una sim senza di approfondimento
E di collocare questo discorso nel quadro nello scenario della nostra elaborazione e nei minuti che mi rimangono vorrei dare un contributo in questa direzione
Che cos'è il modo unici dualismo il municipalismo
E credere in un percorso che riscopre la centralità dei municipi no come l'unico riscontro visto percorso possibile ma come un ricco un percorso importante per lo sviluppo democratico di questo Paese vedete cosa vuol dire credere l'Italia che cos'è l'Italia l'Italia e la federazione di quattro mila cinque mila città
Città che solo la risorsa della nostra identità nazionale
L'Italia non ha una grande tradizione purtroppo delle sue delle sue istituzioni parlamentari c'era la Gran Bretagna l'Inghilterra Alitalia non ce la l'Italia non c'ha una grande tradizione della pubblica amministrazione c'era la scuola francese l'Italia non c'era
Ma l'Italia c'ha una grande tradizione per gli altri non hanno
Tre anni fa novecento anni fa già questi esisteva e rappresentavano il nucleo dello sviluppo della società civile italiana
La presentavano il primo embrione della costruzione della struttura istituzionale di questo Paese questa è la grande risorsa che questo Paese
Non esiste in questo Paese il federalismo delle regioni perché l'ottanta per cento delle regioni sono inventata a tavolino esista invece ed è sotto gli occhi di tutti il grande federalismo delle città questo è il punto di forza di questa nazione di questa paese
La la la forza di questo Paese e appunto la capacità di sapere di conoscere l'iniziativa di questo città e di sapersi riscoprire come federazione dei suoi municipi
Questa è la strada che secondo me è che noi dobbiamo riprendere e dobbiamo approfondire
E questo discorso stare di pari passo col discorso dell'imprese sociali del terzo settore
Perché il luogo dei municipi e giustamente diceva Passuello nella sua relazione
A cui dobbiamo chiedere il governo del territorio nel senso più completo non solo quello della gestione dei servizi della spazzatura dei servizi dell'acqua dei servizi e dei servizi e via dei trasporti e così via
Ma anche la gestione dello sviluppo economico locale
Dello sviluppo economico e quindi dei problemi dell'occupazione ed è lui in questo che il discorso dei municipi si incontra col discorso del terzo settore
Quindi dell'associazionismo quindi telai dell'impresa sociale
I municipi riusciranno a sviluppare la loro grande capaci potenzialità che hanno di essere promotori dello sviluppo del territorio a tre condizioni che si trovino sulla loro strada delle associazioni che vogliono fare con loro un importante percorso associazioni che non gestiscano solo momenti ricreativi di tempo libero ma si impegnino anche su progetti secondo che incontrino sul loro percorso Categorie strutture sindacali nel senso più ampio e che incontrerò nel loro percorso impresa
Questo è queste tre sponde rappresentano la possibilità di una comune di un municipio di passare da un municipio che cerca di risolvere il problema dei servizi a un municipio che gestisce il problema dello sviluppo locale
E territoriali
E questo lo può fare al tempo stesso operando anche in termine di produzione di classe dirigente
La scelta l'elezione diretta del sindaco la possibilità che il sindaco ha di nominarsi la sua giunta
Permette oggi proprio la produzione di una nuova classe dirigente locale che non passa più fra le mediazioni dei partiti
Che non nasce dal fatto che uno va bene al socialdemocratico e repubblicano ma nasce dal fatto che è uno che vuole sa operare e rivela capacità sul problema
è il massimo di possibilità di espressione di una classe dirigente progettuale
E lo stesso dico
Su un consiglio comunale che chiamato all'Inter per entrare il suo ruolo che non è più quello di una volta di essere la struttura di controllo del sindaco la sua il suo cane da guardia
Ma la capacità appunto di sviluppare un dialogo coinvolgendo la più ampia realtà cittadina
è il terzo elemento su questo il problema dell'agorà municipale cioè della gente che realmente entri in contatto e nostalgie guardare ma stava opera direttamente con i municipi
Chiudo dicendo questa è la strada
Di un Paese normale
Di un Paese che si fonda sulla forza dei suoi comuni e dei suoi municipi
Di un Paese che riesce a inserire l'azione dei suoi comuni di sue municipi dentro un grande Spall il palinsesto razionale
Riuscendo poi a valorizzare le iniziative locali esprimendo le a livello nazionale e internazionale
La conclusione di questo processo e chi governa
Ama il rispetto alla sua gente e la sua gente ama e rispetta chi governa questo non vuol dire che non ci può essere dialetti
Scontro politico ma questo vuol dire che si supera uno dei mali gravissimi di questo Paese che la sfiducia drammatica nelle istituzioni la paura che mai queste potranno redimersi
Ecco questa è la strada che sia aperta e io credo che su questo terreno le ACLI possono dare un grandissimo contributo
Se riusciremo a non perderci il ventuno aprile io me lo auguro questa strada potrà essere ulteriormente approfondita e credo che le api se sapranno lavorare dal punto di vista delle istituzioni a livello municipale
E dal punto di vista della società civile rappresenteranno quel necessario elemento di collegamento progettuale
Di cui lo sviluppo di questa nuova Italia visto
Grazie a Michele la parola Pio Fraschini si prepara Enrico Accardi Pio fra schiene presidente a giugno
Prima che tu chieda la paga che comincia a parlare se ci sono interventi domande l'intervento e vi pregherei di farcela arrivare perché ci possiamo meglio regolare anche sulla programmazione dei nostri tempi
No e dovremmo concludere i nostri lavori alle diciannove e trenta
Perché poi ci sono voi sapete che dopo cena c'è quella iniziativa chiamata identità e memoria una presentazione di pezzi di storia delle ACLI
E dobbiamo riuscire a fare la cena in tempi compatibili con queste due spaccate lì tempo sette e trenta chiusura ore vento una la manifestazione quindi siamo un po'stretti in questi ambiti condizionati da questo programma quindi se ci sono richieste per favore fate le arrivare e ci proclamiamo al meglio anche per domani prego
Io
Salto molto i preamboli vengo subito al sodo
Perché ho una sensazione un'impressione che vorrei subito esternare
L'impressione è che ora è la seguente Latilla vicinanza del ventuno aprile
Ci fa correre il rischio di trasformare questo congresso in una sorta di Passarella di personaggi
Politici con forte
Vocazione partitica
Io mi chiedo
Fino a che punto la realtà del ventuno aprile
Ci impone di correre questo rischio
Io vorrei che parlassimo maggiormente di atei
Soprattutto considerando che questo è un congresso che dovrebbe ricostituire rifondare reati
E allora penso che noi dobbiamo focalizzare la nostra attenzione sulle AT
E ho l'impressione che si facendo come se noi stiamo andando avanti corriamo il rischio di partire con il piede sbagliato
Perché io lo chiamo il rinnovamento
Chiediamo di rifondare le ACLI però non riusciamo ad abbandonare quelle che sono le logiche i metodi gli strumenti e comportamenti che ci hanno va accompagnato fino ad oggi
Allora c'è una contraddizione in termini tra quello che vogliamo fare e quello che diciamo di fare
E ritengo che faccia bene Franco Passuello
A chiedersi
Che cosa deve morire
In questo congresso perché le ACLI possano rinascere
Ricreare rinasce adesso io non ricordo esattamente la parola che lui ha utilizzato nella sua relazione trova il concetto è questo
E ritengo che
Personalmente che non potrà mai esserci una rifondazione una ricostituzione se non affrontiamo i nostri comportamenti
Che cosa significa nel concreto a Fornaro affrontare i nostri comportamenti
Significa ridurre la distanza che c'è tra quello che noi diciamo e quello che noi facciamo c'è la necessità di essere coerenti rispetto ai nostri valori testimoniati giorno dietro giorno e non solamente nelle affermazioni che facciamo
Questo ridurre questa distanza
Di è necessaria ma da sola non basta non può bastare
Perché serve anche una conoscenza noi dobbiamo prima conoscere
Per poter operare dobbiamo conoscere io dico in verità
Nel senso che dobbiamo andare a verificare le nostre convinzioni i nostri dati le nostre ricerche
Perché altrimenti non abbiamo la base di una seria programmazione una seria azione e non possiamo costruire il nostro futuro
Inoltre
Sì
A mio avviso ritengo che questo tipo di impostazione significa dotare il nostro movimento di un metodo scientifico per poter andare avanti soprattutto in questa situazione attuale del Paese dove la crisi dei valori impone a noi associazione una responsabilità è un compito
Maggiore istituto
E questo sistema questa metodologia io ritengo che non si debba riguardare non possa riguardare solamente del nostro movimento ma debba riguardare il mondo politico partitico e tutto il Paese cioè una maggiore serietà
Penso per esempio ai programmi elettorali presentati adesso all'ultimo momento ma che capisce abbiamo noi andarli a verificare di prenderne coscienza nati tira preparati con quali e le venti sono stati preparati con quale capacità di essere recepiti dalla nazioni dalla gente dall'elettorato
Io ritengo che il nostro sia un momento storico
Un momento storico perché la crisi dei partiti
La crisi della Chiesa è stata ricordata poco fa e se non fosse in crisi o parlerebbe della nuova evangelizzazione
La crisi del sindacato spesso
Richiama maggiormente l'attenzione sull'associazionismo e sulle ACLI in quanto associazioni
Perché l'associazionismo in questo momento è una forza che dà credibilità
Allora è stato più volte detto in questi giorni ultimamente dobbiamo volare alto ma che significa volare alto
Da parte nostra
Io rappresento l'arrivo di cioè di Roma
Abbiamo fatto un congresso
Che al di là dei risultati di unanimità abbastanza positivi di ricambio
A mio avviso ritengo che abbiamo affrontato un problema molto grosso
Come dare peso politico
Al nostro movimento
In relazione alla forza che abbia abbiamo seicentoventi mila iscritti facciamo strappare del cinquanta per cento
Per le comodità impostazione diciamo che sono trecento mila
A questi trecento mila non corrisponde il peso politico di trecento mila sulla nazione
Allora
Piuttosto che andare sui giornali a rimorchio di vari uomini politici partitici che intervengono in Congresso
Personalmente preferisco e ritengo che dobbiamo batterci affinché ci andiamo con le nostre forze perché rappresentiamo qualcosa per questo Paese perché siamo in grado di dire qualcosa
E sono profondamente convinto che mai come in questo momento noi siamo in grado di fare questo perché abbiamo l'opportunità di testo rizzare i nostri cinquant'anni di vita
Nel concreto
Io ho due proposte da fare
Non è stare delle ore a parlare
Ma non voglio abusare della vostra pazienza e dello spazio che mi è stato concesso una proposta in Terna
Nostra
è una Esterna al mondo esterno
Quella in Terna
Si riallaccia al discorso di dare peso politico la nostra forza
Ritengo e quello che vi dico è stata approvata all'unanimità sia dal Congresso provinciale delle ACLI di Roma sì ora tutto il congresso regionale quello di costituire una Assemblea
Di generale di tutte le strutture di base perché questa Assemblea
Noi voi tutti sapete le difficoltà che abbiamo a far conoscere alle nostre realtà di base quello che vogliamo fare facciamo circolare la nostra stampa però non ha la capacità incisiva che potrebbe avere e di coinvolgimento che potrebbe avere lo stare tutti quanti insieme
Quattro mila cinquecento strutture abbiano stare tutti insieme una volta l'anno può far mettere paura in termini economici io ritengo invece che con la partecipazione il contributo di tutte le realtà questo sia possibile quali sono gli effetti il prefetto è quello della coralità
Il secondo aspetto è quello di coinvolgere e far capire le proposte che voi da portare avanti faccio un esempio il tesseramento che è stato proposto tempo fa di quattro desse a mio avviso gli chiede un congresso straordinario
Per i casini che c'ha comminato scusate il termine
Ma
Proposte che modificano in profondità il nostro movimento deponesse portato momento corale un congresso può decidere la linea politica
Può decidere le cariche politiche ma lo potrà mai in modo efficace e coinvolgere le scelte corali
Con l'Assemblea generale
Noi riusciamo a coinvolgere abbiamo immediatamente la risposta se aderiscono no se sono d'accordo non sono d'accordo ma abbiamo anche la risposta sull'impegno che le varie strutture si prendono
C'è il rischio del populismo stanno voi alla nostra tradizione alla nostra capacità evitare questo rischio noci Manconi modi per farlo questa è la proposta Interna
Che per me è molto importante perché eviterebbe anche un'altra negatività
Che in tutte le manifestazioni del nostro movimento di tipo culturale siamo sempre alle solite persone invece in quel modo si rimetterebbe in circolo tutto il movimento e quindi riceveremmo tutta la nostra classe dirigente
La seconda proposta Esterna
Sarò brevissimo
La seconda proposta riguarda invece la politica noi partiti ISMU
Roma è uno dei casi più difficili artisticamente parlando io son riuscito a governare uscirne fuori
Perché ho assunto la posizione apartitica che non significa apolitica
Noi dobbiamo riscoprire questa faccenda questo elemento studiarlo
E capire che cosa significa
Ritengo che dobbiamo andare a riscoprire certi valori che erano alla base del nostro dire se ci andiamo a rileggere i primi statuti le ACLI erano apartitiche
Dobbiamo vedere che cosa significa che cosa ha comportato in questi cinquant'anni di storia la proposta concreta
Perché il tempo sfugge è quella di trasformare la Camera
Scusate il Senato
E il CNEL
In una camera
Delle competenze
Si parla sempre di riforma elettorale io son convinto che la riforma elettorale di qualunque tipo essa sia non possa risolvere nessuno dei mali che c'abbiamo di fronte quella che serve invece è una riforma costituzionale
Una gamma le competenze formata da chi
Da tutte le associazioni associazioni di categoria
Associazioni professionali
Dagli stessi segretari dei partiti dai sindacati
Cioè da tutto quello che significa dare un parere sul piano della cultura la competenza di questa Camera è tutto ciò che riguarda la cultura in più dovrebbe avere un'altra competenza la veridicità delle cifre un secondo finito dieci dieci hanno i cinquanta mila miliardi di buco che sia un dato reale che capacità noi abbiamo di controllare tutto questo
Invece l'istituzione di una camera che a priori controllati questi elementi
Se c'è un partito che fa un programma la gente che va a votare deve sapere votando quel detenuto una determinata proposta a quale incombenze di tipo economico va incontro questa è serietà ora io non dico che questo congresso debba approvare questo dico solamente che al nostro interno dobbiamo aprire un dibattito serio su questo argomento
Se è un governo approvò una legge che prevede mille miliardi per il suo funzionamento ENI a disposizione duecento ha commesso un atto di frodi nei confronti della gente del popolo del Parlamento stesso del governo nel suo insieme questo deve finire
Questo le si può evitare solamente con a cavallo delle competenze dove tutti quanti i rappresentanti vengono elette dalle singole associazioni
Rosati tempo fa aveva già proposto la cosa di analogo per quanto riguardava la trasformazione del che nel in Senato io concludo dicendo che questa proposta
Deve portarci ad aprire un dibattito serio chiudo dicendo che tutto questo lo scritto su un libro che sto distribuendo e che
Intitolato
Scusate ma ciò proprio la gola molto secca è intitolato il nuovo continente politico e poi c'è il capitolo molto importanti chiudo
Il nuovo continente sommerso il continente sommerso siamo noi associazione solamente in questo modo daremo veramente forza concreta
Al terzo settore al Forum al nostro ruolo politico non nostro solamente ATI altri e tutte le associazioni grazie
Allora abbiamo gli ultimi interventi per questa sera ovviamente
E in greco Accardi vicepresidente provinciale del mappale di Milano movimento anziani pensionati
Dove Accardi si prepari Izzo Salvatore
Io sono sempre fortunato
Dopo un discorso così grosso pesante vado a finire a fare un discorsetto da poco da poco ma che pure ha una certa importanza per il movimento
E come prima cosa devo dire sinceramente alcune cose io all'ultimo consiglio nazionale aveva detto che arrivando ad un certo momento della mia vita
Desideravo rientrare nei ranghi del mio circolo
E dire grazie alle anche che mi avevano anche sempre aiutata in tante cose e poi è successo un piccolo incidente
Di
Scavalcata diciamo un ostacolo imprevisto io ero anche un bravo trova le risse non c'ho tempo purtroppo ho avuto un cavallo che
Se rifiutato risultato disarcionato così è capitato anche a Milano avendo fatto una certa Assemblea io sono stato eletto vicesegretario e così mi hanno portato di nuovo al quale sto congresso come delegato
E sono venuto al congresso
Questo non toglie che cercherò lo stesso di ritirarmi perché mi pare giusto che il movimento varrà sempre servito e non ce se ne deve servire equestre importante per voi
A questo punto io sono arrivato qui altro ingresso
E neanche stato perentorio fare un piccolo intervento per una cosa che non sembra poi tanto grande ma che può diventare grande
Incominciamo invece da due cose piccole perché è un po'il tono del tempo ho l'orologio davanti
La prima è quella giusta io devo fare un ringraziamento ufficiale a due persone per i lunghissimi anni che sono delle ACLI son più di cinquant'anni
Quando la devo fare al presidente prove nazionale per un telegramma che mi ha spedito che mi ha lasciato profondamente commosso
Francamente
Ci sono rimasta lì al pensiero gentile di questo telegramma che ho ricevuto ben volentieri
La devo fare un ringraziamento a un'altra persona che è qui presente in sala che mi è stata sempre vicino
E che mi ha sempre aiutato sempre ben consigliato e a una persona che molti di voi senz'altro colore celando perché non solo senatore Vittorio Pozzati che è qui presente
E a questo punto devo dirvi il perché ha del mio intervento
Gli interventi
Si basa
Su una cosa che abbiamo fatto a Milano
Voi troverete
Di quel bellissimo libretto che poi è stato dato oggi a tutti a una certa pagina troverete l'ha fatta
E
Cambia la verità
C'è un punto abbastanza interessante perché cos'è successo e questo interessa senz'altro il domani del nostro movimento successe perché per notevoli difficoltà
Forse anche per impegni troppo grossi a livello nazionale l'ha fatto non ha funzionato
E noi di Milano fortemente preoccupate abbiamo pensato come si poteva risolvere il problema
E l'abbiamo risolto creando un movimento di anziani pensionati
Perché l'abbiamo creato e poi in fondo
Se la madre non funzionava
E non guardate a me perché sono vecchio pregiate parte me ma la realtà
La realtà e la presidenza lo sa è Kendal proponimento
Non eccessivamente giovane
Io sono anche segretario di altre due ammonimenti e siamo nella stessa condizione i giovani non li troviamo un movimento anziano
Una volta Bellotto Perosin un dubbio
Vedo il dubbio che la moneta vada vista
Da dove partire rovesciasse ma se l'Italia continua avere sempre più gente anziana
Sempre meno giovani
Non lo so proprio sono già entrato nel tempo non ce ne sono ancora di minuti disponibili pochi pochi no oggi no no sono ancora sei
Ecco negare che la riguarda e qui ecco segua l'iter agli occhi ad altra udienza il cinque maggio se Italia in queste condizioni
Appena evidente perché purtroppo le statistiche o c'è un quale che sono lato democratico e quello che
La vocalizzi e la De MOL dico odio bene facciamo parte ecco è un po'quello che è gli anziani aumentano e Giove scarseggia
Quali sono i problemi degli anziani
In sei tre russe
E che cosa può fare il nostro movimento per gli anziani
Cose dimoranti o se può fare tenendo presente le reali situazioni in cui gli anziani vanno incontro sfide che talvolta non sono sottaciute
Non se ne vuol parlare o addirittura vengono nascoste apertamente partendo dal che va dalle gravi malattie dalla solitudine da situazioni economiche che sono disastrose delle volte e allora il movimento credo voi abbiamo dato vita è quello che effettivamente poco pungolare l'intero anche lei
Per portare avanti queste richieste di riforme necessarie utili a cui non ci si può sfuggire perché poi questa è la realtà
Come anziani non ci si può sfuggire e allora viene un discorso quando è esploso molto chiaro io ho sentito per nella relazione dal presidente oggi
Poi lo riversa per dir la verità ha fatto dei tagli per la verità
Però rileggendo alla leggendo anticipa al molto
Ma c'è una frase
Una frase finale che veramente interessante quando dice
Non può meravigliare della risorsa umana motiva nostrano
Completamente completamente schiaffeggiando
No
No caro Presidente nota scarseggiano cioè faremo forte il movimento degli anziani e questo potrà dare una carica decisiva ai giovani per portarli più avanti con l'esperienza
Non ha scarseggiano è ancora forte
Siamo in tanti possiamo fare molto occorre che tutt'i circoli tolte alle Province si rendono conto di questa organizzazione così importante
E con questo siano veramente di conforto alla sede per quel rinnovamento pertanto ci è stato detto stamattina e che è veramente necessario per le nostre accuse
A questo io credo e dovete crederci anche voi
E ci credono anche alla presidenza perché se saremo forti noi
I giovani ci seguiranno sull'altro esempio
Faremo pratica Bali porteremmo con noi ma noi ci sarà acqua l'appoggio del qua la sicurezza di quel programma che questa mattina la parola il presidente Prodi nazionale ha presentato ecco io credo ne valga la pena di tener presente
Che presenteremo un ordine del giorno
Approvassero
Aiutateci aiutateci nel senso che vi dovete aiutare poi tutti voi
Perché ma è stata fatta che diventa ma diventi veramente forte nel movimento sia di aiuto per questo rinnovamento che dobbiamo fare in questo senso e soprattutto col un ricordo
Che la vecchiaia l'anzianità arriva e questo vale per i giovani arriva prima di quel che si pensa e talvolta è notte prima che si pensi che sia già tramontato il sole grazie
Grazie ad Accardi la parola Tizio Salvatore si prepara
Morì o mare di Luigi di Genova
è fatale che tutte le volte che prendo la parola laurea abbastanza vuota
Ma è altrettanto fatale che tutte le volte che c'è ecco ringrazi varesini che hanno avuto la bontà di aspettare è anche fatale che ad ogni congresso nazionale
E il mio
Visti e partecipata tantissimi ecco dobbiamo sembra farli sotto qualche effetto
è una volta e l'effetto della scelta
Una volta e l'effetto delle elezioni un'altra volta è l'effetto del terremoto certa o cosa è che noi quel porto congresso che vorremmo in piena libertà in piena autonomia in piena sintonia con quelle che sono le indicazioni che la base sia da dei che noi abbiamo elaborate
E purtroppo qualche volta giù e gioco forza distaccarsi Ade
Infatti da un congresso e il presidente e credo di Roma
La così ben delineata da un congresso dove si doveva parlare veramente delle anche liberi non della Fondazione la Fondazione ha fece mi cinquant'anni fa io c'ero sembra strano
Ecco in un congresso dove si doveva parlare veramente di questa grossa novità non delle agili nuove perché tutto ciò che nove tanto vecchio ma di queste maree mi meravigliosa Agri che debbono continuare
Qui sta leggendo nel Marsala il ventuno aprile
Questa mi dispiace mi dispiace perché all'autonomia è venuto fuori un mucchio di discussioni avute o di cose e anche quando il presidente nazionale a dovuto per forza io ritengo dire da che parte Sanluri da che parte stanno neanche lui ha detto che la parte nella quale lui si si vede e le armi dovrebbero vedersi
L'Ulivo pista ben anche l'Ulivo tanto tra Guercio Ulivieri leggeri e cespugli affini
Va bene così
Però quello che non ho capito e quello che mi è dispiaciuto sentire in questa sala
è un altro congressi sta il quale era angosciato proprio poverino ma si vedeva perché sudava come sto sudando e io era angosciato nel pensare quale eredità
Doveva lasciava al figlio sedicenne pensando che aveva per trentanove quaranta non lo so combattuto contro mi pare di aver capito dell'MSI che si è trasformata si in Alleanza nazionale ma che è rimasto sempre l'erede di quella di parte politica dalla quale traeva era il suo vero origini e allora qua l'angoscia il sottoscritto
Deve avere che per cinquant'anni
Fonte rinforzi contando le ACLI e fondando la Democrazia Cristiana ha votato sempre contro il partito comunista e oggi e ai educativi gli contro quel certo tipo di ideologia
E adesso si vede abbracciare esponenti dell'Ulivo e cosa con Rifondazione Comunista
Vedete allora già la la contraddizione a Stalin proprio in queste e non è difficile che la valenza la validità la bellezza delle aggiusta proprio in queste contraddizioni siamo liberi
Però di una libertà che deve tener conto dei valori e siccome i valori sono stata tante volte
Cercato di portare avanti quindi nei discorsi ricordiamo ce ne al ventuno aprile
Ecco io le due angoscia l'avete capito io ho capito quel poverino ha ragione però a Fiuggi Sidis a qualcuno eh sì fuori perché non fai più parte di questo se non ti ritrovi noi
Ma qualche altro qualche altro coi baffetti io la tagliata da parecchio qualche altro non ha avuto il coraggio di dire noi non ci vediamo in quel certe e allora ha ragione a Giacomo Antonio
La sua non è una profezia ma forse è un'affermazione che ha fatto con Bianchi quando ha detto che e difficile perdere ma noi ci riusciremo
Ho paura pure io che questa profezia si avveri il ventuno aprile ci riusciremo solo perché laddove no no io il mio riferimento
E se se vederli contenute gli apparentamenti l e i connubi ibridi che si vogliono e la mia mano si disse che era ma non voterà Rifondazione Comunista questo e poco ma è sicuro
Un altro svarione ha preso già comandavo io spero proprio che lo possa correggere e quanto ha ben ragione per carità ma è stato solamente un lapsus sono sicuro quando ha detto
Che Berlusconi ha un conto aperto con la magistratura noi siamo più questo perché allora gli diamo vuoti
L'orizzonte avverte gira con la giustizia
Non con la magistratura quindi perciò a lasciamo perdere andiamo se sicuri al parlare
Delle anche lui andiamo avanti con le anche lì perché certamente il terzo millennio avrà ancora bisogno delle abili e di noia turistico
Grazie grazie esso la parola amari morì scusanti
Mi
Prendo la parola e non vi nascondo che lo faccio con una certa emozione perché non ho mai avuto molta attitudine a parlare in pubblico
Ma sento di doverlo fare per rivolgere un'accorata raccomandazione alla presidenza nazionale
Perché sia sviluppata nella sua attività futura
Una iniziativa avviata in questo ultimo periodo dell'attività delle ACLI della direzione del patronato d'intesa con la presidenza mi riferisco alla alla iniziativa
Del consultorio giuridico della famiglia la cui sperimentazione ha interessato una decina di grandi città italiane fra le quali quella di Genova
Da cui provengo e dove sono presidente di un circolo
Di una popolosa circoscrizione del Ponente di di Genova circa trenta mila abitanti fra quelle maggiormente popolari che qualcuno ricorderà di aver visto alla televisione
Per una disastrosa alluvione quella di Pera Genova PRA che ha da Biella provocata sembra abbia pure contribuito il riempimento del mare antistante
Per realizzare quel porto così detto di Voltri che oggi a interi interamente gestito dalla figlia
Nella mia PRAC con altri volontari e con l'appoggio del patronato provinciale abbiamo attivato la sperimentazione del consultorio giuridico in una realtà molto degradata
Un degrado che ha il nome di la batterici e di Chappe
Lavatrici note e che mi riferisco a quell'elettrodomestico mi riferisco a quelle quartieri proprio fan proprio da fantascienza
In senso negativo che Ali obolo come lei lavatrici che lo fanno vedere molto spesso anche in televisione
Sono quartieri badate bene che sono stati inclusi fra le cinque zone più a rischio d'Italia per criminalità per spaccio per disagio giovanile eccetera
Quindi noi in questa realtà abbiamo attivato il consultorio giuridico della famiglia
E quindi l'importanza del consultorio eh
E e notevole è che fondamentale e necessaria soprattutto perché in Italia la soglia di accesso alla giustizia è particolarmente alta
E non è facile da varcare per in quei centri di cui intendiamo farci portatori dei bisogni i i i minimi di piccoli quanti ce ne sono
E da voi adesso queste questi brevi appunti che mi ero scritto inatteso riprende la parola
Gli ordini Livio furti gli ho conclusi ma voglio dire hanno ICI c'è capitato di tutto persone che naturalmente don avevano non non potranno mai avere la possibilità di di pagare la parcella un avvocato
Che solo per prendere il telefono si prende quelle quattrocento mila lire
E da noi vengono e dei casi in cui non è proprio assolutamente prescritto che ci debba essere un legale abbiamo il siamo intervenuti per esempio
Prada è una località che ha avuta densità di edilizia residenziale pubblica
Notevole la maggiore che cento da Genova qualche cosa come il cinquanta per cento della popolazione è in alloggi di eresie dei biglietti residenziali pubblici quindi oggi nelle case popolari e niente deve entrare il il il concetto delle come dire delle non non non non c'è più le e de gli affitti ormai sono a livello di mercato chi non è chi è moroso viene buttato fuori senza remissione arriva al cambio
C'è il dottore che fa la visita che non abbiano Vaccari
C'è da star male perché vengono buttati fuori noi abbiamo bloccato degli spazi di gente che era già con la valigia
Ma questo l'abbiamo fatto come consultorio giuridico e noi stiamo avendo molta credibilità devo sicuro quindi la raccomandazione che va cioè che si attivino questi consultori giuridici
Ma appunto che si si trovino i formule
Possibilità di svilupparli perché è un qualche cosa che altri non fanno e e noi possiamo fare perché nella nostra tradizione che si facciano questa attività io vi ringrazio della pazienza e concludo qui grazie
Grazie per questo intervento molto concreto sulle cose è l'ultimo intervento per stasera Anacleto banchetti di Livorno
Non ci sta
Bene allora facciano ecco Anacleto
Forza
Come
Dai dai forza
Domani e che
Dai dai viene da credo che concludiamo concludiamo in gloria dai
Marchetti
Non sei pronto non è pronto bene
Allora un po'di avvisi
Alle ventuno ci sarà quella l'incontro già annunciato sud e e identità e memoria noi in questa sala ma nella sala qui sopra al primo piano prescrivono sala Golfo e verranno presentati questi tre volumi come è già stato
Annunciato precedentemente
Le persone che vanno a sono ospitate all'hotel oli Daina
Avranno un polmone alle ore venti che parte dei cui è poi sempre ce ne sarà sempre il pullman alle venti e trenta ventitré e trenta sempre da qui dal all'Hotel Continental
La verifica poteri sarà aperta anche questa sera dalle ventuno e trenta alle ventitré
E poi domani dalle quattordici in avanti mi raccomando perché poi domani sera dobbiamo votare lo Stato
Lo statuto ricordo che le modifiche emendamenti al patto associativo vanno presentati entro le ore dieci di domani mattina
In ultimo ricordo che domani mattina la messa sarà alla chiesa di San Ferdinando in piazza Trento e Trieste vicino al tratto costiero dove ci ritroveremo tutti puntualmente alle ore nove tre messo alle otto e trenta al Teatro buste o alle nove e trenta sono previsti anche degli ospiti importanti tra i quali anche il capo della coalizione dell'Ulivo Romano Prodi buonasera a tutti e ci vediamo e con l'appetito ci vediamo più tardi
Sì perché
Il nuovo contingente politica
Io non sono degno di questi regali quell'eccesso
Apre
Battuta da allora
No
Va
Bene