"Pubblico Ministero e giurisdizione. Il controllo di legalità" Convegno Nazionale organizzato dall'Associazione Nazionale Magistrati e dal Movimento per la Giustizia - Proposta '88 con il patrocinio della Fondazione Gaetano Costa e della Presidenza dell'Assemblea Regionale Siciliana

Un pomeriggio
Signor presidente della corte di appello signor procuratore generale signori presidenti di tribunali e procuratori della Repubblica colleghi amici avvocati ed operatori del diritto tutte
E con orgoglio e con la speranza di contribuire in modo fattivo al dibattito culturale in corso che il movimento per la giusta costa ottantotto distretto di Palermo ha organizzato questo convegno nazionale sul pubblico ministero e giurisdizione il controllo di legalità
In questi ultimi anni il dibattito politico e culturale è stato fortemente incentrato sulla questione giustizia e nell'ambito di tale acceso dibattito il ruolo la figura del pubblico ministero sono stato oggetto di attacchi critiche proposte di modifiche legislative ed ordinamentali
Il dibattito sul pm a torto o a ragione ha svolto un ruolo centrale all'interno del più vasto dibattito sulla crisi della giustizia
A fronte degli innegabili successi ottenuti contro il crimine organizzato il malaffare amministrativo
Grazie soprattutto al ruolo del PM nel rinnovato processo penale e al modo in cui tale ruolo è stato interpretato dalla stragrande maggioranza delle procure della Repubblica spesso con coraggio e reale indipendenza dai centri forte di potere illegale
Ci sono alzate nel Paese voci fortemente preoccupate sullo strapotere del Pubblico ministero
Sulla crescente attenuazione dei diritti di difesa sul ruolo sempre più marginale della difesa nel processo penale sulla invasività del PM nella sfera dell'amministrazione e della politica e finanche nella vita dei cittadini
Sul preteso un ruolo subalterno dei giudici di fronte a procure forti
Perché sostenuta dall'opinione pubblica ed ai successi ottenuti contro il crimine sulla politici oggi politicizzazione in ultimo dell'azione del Pubblico ministero
Da qui un rilancio di proposte di modifiche legislative e ordinamentali che spaziano dalla modifica della legge penale sostanziale
Abolizione o modifica degli articoli quattrocentosedici bis Codice Penale trecentoventitré Codice Penale solo per fare un esempio che interessa rispettivamente la lotta alla criminalità mafiosa al malaffare amministrativo
Alla modifica delle norme processuali ricorso limitato alle misure cautelari riduzione della durata massima della custodia cautelare emanazione di norme volte ad assicurare la massima indipendenza di giudizio del Gip dal Pubblico ministero
Nonché norme volte ad assicurare la massima indipendenza di giudizio fra gli stessi giudici che si sono occupati del dal medesimo caso
Il riferimento e alle necessarie conseguenze legislative della recente sentenza della Corte costituzionale numero centotrentuno del ventiquattro quattro novantasei
Fino ad arrivare a modifiche costituzionali ed ordina mentali di vasto respiro
Separazione delle carriere e l'intervento e l'introduzione della discrezionalità penale sottoposta con strutture diversificate a secondo della parte politica proponente al controllo del potere politico
In tutto ciò vi sono posizioni politiche e preoccupazioni culturali che meritano sicuro rispetto da chi come noi si è sempre nutrito della cultura del vero garantismo e non già del garantismo selettivo e d'occasione
E ha sempre guardato con preoccupazione all'invasione dello Stato nella vita privata dei cittadini
Ma non può nascondersi fra le pieghe del dibattito politico-culturale il rischio di strumentalizzazioni di chi vuole limitare i poteri del pubblico ministero in modo da ridurne l'irrinunciabile funzione di garante della legalità sottoponendo al controllo dell'esecutivo e dal potere politico
I due punti forti dei riformatori sono introduzione della discrezionalità dell'azione penale e separazione delle carriere
Entrambe le riforme comportano rischi accessori da cui è bene mettere in guardia l'opinione pubblica e richiamare alla massima vigilanza la magistratura associata
La distrazione dell'azione penale sul tema dell'introduzione della discrezione dell'azione penale vi è stata una strana convergenza di posizioni che per come da espositiva possiamo definire destra e di sinistra nel senso che tutti sono concordi nell'affermare
Che la discrezione dell'azione penale garantirebbe una proficua selezione degli obiettivi di politica criminale e una maggiore efficacia dell'azione penale
Il problema sorge quando occorre decidere quale soggetto istituzionale deve individuare gli obiettivi di politica criminale e quali organi devono rispondere e a chi dal mancato conseguimento di tali obiettivi qui le posizioni tra la destra e la sinistra si diversificano c'è chi vuole nel tentativo di valorizzare al massimo l'indipendenza della magistratura lasciare singoli procuratori della Repubblica il compito di individuare gli obiettivi di politica criminale
Ovvero le priorità di risultato come vengono definiti i medesimi obiettivi nella versione più moderata della stessa teoria altri vogliono attribuire ad un rinnovato Consiglio Superiore della Magistratura tale compito altri ancora vorrebbero che tali obiettivi fossero fissati dal ministro di Grazia e Giustizia che nel risponderemo risponderebbe al Parlamento
Alcune osservazioni a questo punto sono d'obbligo
Sicuramente difficile pensare che circa centosessanta procuratori della Repubblica esistenti oltre quelli delle procure della Repubblica presso la Pretura possono concertare una sede coerente politica giudiziaria della quale peraltro allo stato non risponderebbero ad hoc
Su consiglio solo della magistratura è bene mettersi d'accordo una volta per tutte organo di alta amministrazione organo di rilevanza costituzionale con limitati compiti di indirizzo politico nella materia giudiziaria
E bisogna altresì mettersi d'accordo sulla sua composizione organo tecnico a composizione mista con forte presenza togata ovvero occorreva dare più spazio come si vuole da alcune parti politiche alle componenti partitiche
Ancora il ruolo del Guardasigilli nella definizione della politica giudiziaria significherebbe infine da qualsiasi lato lo si vuole vedere la fine dell'autonomia della magistratura inquirente e la sua dipendenza dall'esecutivo
Formulazione di linee di politica giudiziaria rimesse al Parlamento comporterebbero infine il problema della responsabilità politica del procuratore della Repubblica da parte di soggetti che non hanno investitura elettiva come si vede grandi e non facili problemi con rischi gravissimi per l'indipendenza e l'autonomia della magistratura non sarebbe forse più semplice
Per venire incontro all'esigenza di selezione degli obiettivi e di efficacia dell'azione penale
Razionalizzare l'esistente iniziando per esempio da una seria depenalizzazione dei reati minori
Pensando hanno dell'Atir riti processuali calibrati per l'esigenza della giustizia per Torino
Portando avanti la revisione delle circoscrizioni giudiziarie adeguando le strutture amministrative e potenziando gli organici della magistratura
Certo ogni Procuratore della Repubblica e ogni presidente di tribunale sarebbe libero di razionalizzare l'attività del suo ufficio
Dando priorità agli affari più gravi o di maggior allarme sociale concertando se del caso la sua azione concessa in me varando tabelle che siano sempre più una sorta di programmazione dell'attività dell'ufficio
Ma tutto ciò è ben altra cosa dalla discrezionalità cura
Un'ultima considerazione da fare
Vi è un limite massimo nel modo di concepire la discrezionalità oltre il quale per dettato costituzionale non si può andare ed è rappresentato a nostro avviso dall'irrinunciabile principio dell'uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge articolo tre della Costituzione
Non vi può essere di forma Cuna che in virtù di giusti obiettivi di politica criminale per raggiungere possa discriminare tra cittadini non diverrà mai essere alcuna legge ordinaria
Ma neppure costituzionale se è vero che i principi fondamentali della Costituzione non possono essere suo invertiti o modificati nel loro contenuto essenziale neppure da leggi di revisione costituzionale che possano affermare che un certo tipo di reati o gli imputati possa essere o non essere perseguito Neva della salvezza di questa Repubblica e di questa forma di Stato
Hanno vagamente da parte di coloro che vorrebbero anche qui con una singolare coincidenza fra le posizioni destra e quella di sinistra la separazione delle carriere fra magistrati addetti al ramo inquirente e requirente e magistrati addetti dovranno giudicante
Si rileva che la separazione delle carriere da un lato e salterebbe renderebbe effettiva l'autonomia l'indipendenza e l'equidistanza fra le parti del giudice
Dall'altro aumenterebbe l'efficacia dell'azione del Pubblico ministero che verrebbe definitivamente ad essere un organo altamente specializzato e tecnicamente preparato ad assolvere il suo ruolo di parte
I fautori tale posizione incoraggiati spesso da una lettura frettolosa della recente sentenza numero quattrocentoventi dell'otto nove novantacinque della corte costituzionale sono talmente numerosi con sorprendenti presenze anche all'interno della stessa magistratura la fa spesso sottovalutare il pur non indifferenti i pericoli che si annidano dietro una drastica separazione delle carriere
Qui si vuole sommessamente ricordare in controtendenza
Che non vi può essere giudice indipendente senza un pubblico ministero realmente indipendente
Il giudice conosce solo dei processi istruiti dal Pubblico ministero e può assolvere al doveroso controllo di legalità solo se ed in quanto il Pubblico ministero realmente libero e indipendente abbia esercitato il proprio dovere d'indagine su tutti i settori e gli aspetti della vita di relazione del di un Paese senza criminalizzazione generalizzate ma anche senza zone franche
Che in magistratura da qualche decennio ricorderà senz'altro sotto il vigore del precedente codice che assegnava al Pubblico ministero un ruolo marginale nella fase della ricerca delle notitiae criminis e nelle indagini preliminari
Qual era il livello tecnico e probatorio dei vecchi rapporti di polizia
Come troppo spesso solerti funzionari di polizia subissero inopportuni trasferimenti e come anni interi della vita di questa Repubblica siano rimasti avvolti dal buio più fitto
Ne secondo noi può farsi a meno della unitaria cultura della giurisdizione che deve permeare di sé tutti i magistrati della Repubblica senza distinzione alcuna
Il rispetto della legge l'attività l'attività di indagine svolta per la ricerca della verità anche a favore della persona sottoposta alle indagini
Secondo il nobilissimo disposto dall'articolo trecentocinquantotto Codice procedura penale
L'agire sotto comuni regole deontologiche sono principi superiori a cui non può rinunciarsi per perseguire una maggiore pretesa efficacia dell'azione penale
Troppo spesso si sentono pubblici ministeri fare affermazioni fortemente critiche nei confronti delle norme processuali che vengono vissute come regole di costrizione
Con conseguente mortificazione della cultura della giurisdizione ed un appiattimento verso una sottocultura poliziesca
La ventilata drastica separazione delle carriere non potrà che portare ad un pubblico ministero culturalmente lontano dal giudice è sempre più vicino alla polizia giudiziaria
Ma il pericolo più grande che si insidia nella ventilata separazione delle carriere che spesso si combina con la proposta precedente dell'abolizione della dell'obbligo dell'azione penale
E quella di creare un pericoloso ponte verso la sottoposizione del Pubblico ministero al potere dell'Esecutivo
Si verrebbe così a ricreare una situazione per certi versi analoga a quella esistente sotto la Brocato codici di Lotito se non peggiore essendo una volta per tutte è scomparsa la figura del giudice istruttore
Per la quale indagine di vasto respiro sui gangli vitali del connubio tra crimine organizzato e appare a e apparati deviati del mondo della politica delle istituzioni non potevano mai venire alla luce in quanto per buona parte affidata nel momento iniziale a forza di polizia troppo sensibile agli interessi della classe politica dominante da cui dipendevano le carriere dei funzionari responsabili
Anche in questo caso a nostro avviso allora la razionalizzazione dell'esistente
E prudente misurata e progressive riforme potrebbero realizzare senza sconvolgimenti non indifferenti i risultati sulla strada dell'autonomia del giudizio e sull'equidistanza del giudice dalle parti
Senza peraltro rinunciare ad un pubblico ministero tecnicamente preparato capace di porsi al centro dell'indagine penale e alla guida della polizia giudiziaria
Che va detto per inciso da ultimo cerca sempre con maggiore insistenza per voce dei suoi stessi vertici un rinnovato e rilanciato il ruolo nella conduzione dell'indagine penale
Ma quindi ricordato che già oggi esiste nell'ordinamento giudiziario
Una norma il novellato articolo centonovanta che dopo aver affermato che la magistratura risicata del concorso di ammissione del tirocinio nel ruolo di anzianità e distinta relativamente alle funzioni giudicanti e requirenti al secondo comma recita
Il passaggio dei magistrati dalle funzioni giudicanti e requirenti ed a questa è quella questa era disposto a domanda dell'interessato solo quando il consiglio sullo della magistratura previo parere del Consiglio giudiziario abbia accertato la sussistenza se attitudini alla nuova funzione
Il problema allora
E quello di rendere effettiva tale norma imponendo valutazioni selettive del magistrato che chiede di passare da una funzione all'altra
Pensando al contempo alla istituzione di corsi di aggiornamento e di riconversione alle funzioni da frequentare obbligatoriamente tenuti a cura di una istituenda scuola superiore della magistratura
Ma vi è di più tale scuola dovrebbe unitariamente essere frequentata da chi si accinge ad entrare in magistratura
E la sua frequenza scandire i momenti più significativi della carriera del magistrato in modo da permettere ai Consigli giudiziari una reale valutazione delle capacità del magistrato
Non può poi rinunciarsi al reclutamento unico per concorso e alla gestione unitaria della carriera da parte del Consiglio sulla della magistratura che in questi ultimi anni sempre più spesso
Si è fatto garante dell'indipendenza della magistratura dall'attacco di vari interessati centri di potere
Prendendo spesso pubblicamente e coraggiosamente posizione
Diversificazione dei percorsi professionali di giudici e pubblici ministeri e non già separazione delle carriere deve essere quindi l'ipotesi di lavoro a cui dovrà essere chiamata la nuova classe politica uscito dalle elezioni del ventuno aprile
Ultima replica riflessione meta di essere fatta ed è quella in tema di temporaneità degli incarichi direttivi l'introduzione di un sistema di rotazione degli incarichi direttivi con valutazione alla scadenza dell'incarico dell'operato del suo titolare
Soprattutto per quel che riguarda il delicato incarico di procuratore della Repubblica permetterebbe infatti di porre rimedio a pretese politicizzazione e strumentalizzazioni dirlo
Con queste brevi considerazioni introduttive
Passo la parola al presidente Spataro per un saluto presenta Spataro della Fondazione Gaetano Costa e al presidente del consiglio dell'ordine degli avvocati avvocato Manlio Gallo che vuole portare del saluto il contributo dell'avvocatura per poi lasciare liberi i lavori al coordinatore professore Ettore Gallo che introdurrà il tema oggetto del dibattito di questa prima sessione di lavori IPM e l'obbligatorietà dell'azione penale
A cui parteciperanno il consigliere Mario negli ma Mario Almerighi presidente nazionale del Movimento per la giustizia i consigli e di accesso M. professor Giovanni Fiandaca il Dottor Vladimiro Zagrebelsky e i colleghi dottore Giuseppe Fici e Dino Petralia buon lavoro
Do la parola al dottore Giacomo Spataro
Presidente della Fondazione Gaetano Costa e già presidente della corte d'appello di Palermo prego
Non è senza un particolare significativo moltissimo che la Fondazione Gaetano Cuozzo
Che ho l'onore di presiedere
E nella cui in rappresentanza prendo la parola ha dato il suo apporto
Il suo patrocinio alla iniziativa appresa dal gruppo dell'Associazione nazionale magistrati Movimento per la giustizia proposto
Che ha promosso ed organizzato questo importante convegno
Su un tema di grande attualità e di grande rilevanza sociale per i problemi della giustizia che travalicano il Paese
Qual è quello sul pubblico ministero e la giurisdizione
Il controllo della legalità
Che nella sua trattazione vada articolarsi in tre distinti specifici assiste
Quell'luglio sul pubblico ministero l'obbligatorietà dell'azione penale
Quello sul pubblico ministero nell'ordinamento giudiziario quello del pubblico ministero nell'esperienza internazionale
E non è come dicevo
Senza un particolare significativo
Motivo
Perché la Fondazione posto
Nell'ambito e nell'approvazione le sue finalità statutarie Enna
E so
Per onorare la memoria di un magistrato
Dio aiutano apposta
Che proprio impegno
La sua attività professionale di magistrato in queste attività di pubblico mi
Nell'adempimento delle con relative funzioni dei correlativi ponte
Svolti dapprima dal procuratore della Repubblica presso il tribunale di Caltanissetta
E infine dal procuratore della Repubblica presso il tribunale di Palermo quando io ne ero il Presidente
Gaetano qua
Che è proprio nell'adempimento di queste sue funzioni
Il Pubblico ministero cadde sotto i colpi
Nella
Aggressione omicida
Della criminalità mafiosa
Sotto i colpi mortali di quella violenza
Che è protesta a distruggere a travalicare con la prepotente con la sopraffazione
Con la prevaricazione
Con la spregiudicata violazione
Quei valori che sono a fondamento di una ordinata
Civile democratica convivenza sociale Hatch avvolgere distruggere questi valori che sono a fondamento di questa convivenza Sofia
Ed è qui
Questi particolari e significativi motivi
Se il lungo l'onda delle mozioni
Riportano con commozione
Ad un'immagine ideale di una ideale corrispondenza del tema di questo convegno proprio i poteri del pubblico ministero
All'attività proprio all'attività di pubblico ministero svolta dal magistrato alla cui memoria di alcun nome intitolata la Fondazione
E se dall'altra parte lungo l'onda di una ottica
Che rivolgiamo lo sguardo attento
In una realtà ordinamentale sociale
Nella quale si collocano questi problemi dalla giustizia
Questi particolari significativi motivi si proiettano all'attenzione per le meditazioni
Per la riflessione
Per gli accorgimenti delle proposte che siederanno proprio dal dibattito sul per di questo con
E le
Così
Che mi sembra doveroso
Mi dicono
Sottolinea che la Fondazione Gaetano Costa dando il suo sostegno il suo apporto è il suo patrocinio alle iniziativa di questo convegno se nel resto attivamente parte ponendo così ammette
In rappresentanza della Fondazione
Il dovere di rivolgere con un cordiale saluto di benvenuto
Un vivo ringraziamento a tutti gli illustri relatori
E per tutti
Qui rappresentati
Dall'eminente professore per ragazzi già presidente della Corte costituzionale
Che mi sia consentito di ricordare
Per l'attività spiegata
Svolta
E impareggiabile nel tempo da componente del Consiglio superiore della magistratura
Quando io ero presidente di questo tribunale di fare
Ringraziamento che va esteso a tutta l'ultima in particolare agli organizzatori
Dei paesi profonde
Ed è così
Così concludendo
Nel dire
E questi motivi
Così configurati
Questi motivi che hanno dato ammetti ITO apprendere in rappresentanza della Fondazione alla parola questi stessi motivi
Forse richiamando al mio passato di magistrato
Qui concluso da presidente di questa Corte d'appello mi fanno sentire mi fanno avvertire il dovere
Di dare
Una mia personale annotazione al tema questi
Perché i fatti
Concernente i poteri del pubblico ministero
Dopo l'entrata in vigore del nuovo ordinamento processuale penale
E nella fase della sua pratica applicazione
Con il correlativo esercizio di tali poteri in ordine alle vicende che hanno maggiormente richiamata l'attenzione dalla pubblica opinione
Compresi gli stessi ambienti giudiziari
Quale le vicende processuali della cosiddetta Tangentopoli e quelle relativa alla valorizzazione quale fonte di prova se convalidati da obiettive riscontri dalle dichiarazioni del collaboratore di giustizia
Nei processi contro la criminalità mafiosa le collusioni con le istituzioni pubbliche questo problema
Ha sollevato come noto numerose non di rado Astorre
Ed impegnati dibattiti in ordine all'esercizio nella pratica operativa dei poteri del pubblico ministero da parte dei rispettivi operatori giudiziari
Portando all'attenzione
Ma ritengo in una confusa commistione
Cioè inconvenienti ritenuti i derivati o derivati da uno non equilibrato esercizio di tali poteri e quelli ritenuti collegati dall'estate stesse previsione normative proposte dirette a modificare ridimensionare e comunque rivisitare della normativa processuale che avremmo mandato impotenti
Il guardato il problema
Esclusivamente su un piano di carattere generale
Sul piano
Dei principi di ordine costituzionale
Ed in quell'ottica di brevità il sinteticità
Proprie di una semplice annotazione qual è quella che sento così come precisato di dare e prescindendo perciò dagli varia specie quali quelli del relativa alla bloccata rarità dell'azione penale al rapporto con l'ordinamento giudiziario
Alla custodia proprio cautelare eccetera mi sembra di dovere puntualizza
Che il problema
Con l'intendimento della ricerca di adeguate soluzioni debba essere inquadrato nell'ambito del rapporto costituzionale di legalità e di giustizia
Di legalità intesa
Nel suo significato giuridico costituzionale di concetto di conformità degli atti e comportamenti alle leggi esistenti nell'ordinamento giuridico
Che è una convivenza sociale in uno stato di diritto sia democraticamente e liberamente tratto e che come tale assume crisma di ordinamento legittimo
Donde il principio che non c'è legalità senza legittimità grazie e di giustizia intesa come servizio diretta a garantire la difesa della legalità e quindi nell'ordine sociale
Inquadrato il problema
Nell'ambito di questo rapporto di ordine costituzionale
Che si identifica nell'equilibrata coincidenza interattiva delle sue due componenti la legalità e alla giustizia per cui la prima si risolverà la seconda è questa aveva prima e che collega sul ai principi sanciti dalla Corte Costituzionale agli articoli due e tre
Dalla carta costituzionale agli articoli due e tre trae la sua ispirazione
Dal rispetto che si deve alla persona umana alla sua dignità al suo valore con riferimento al quale ogni attimo valori e strumentale
E tutta la struttura dello Stato e funzionale come è stato autorevolmente affermato da uno dei padri costituenti a quel valore che ben fondata nel ritenuto il cuore dell'architettura dello Stato
E cioè dalla sua carta costituzionale
Così inquadrato il problema mi sembra evidente ritenere che i poteri del pubblico ministero
Sia sul piano della normativa che li prevede e sia su quello del loro esercizio da parte degli operatori giudiziari debbano mantenesse nell'ambito dei limiti segnati dalla funzione di difesa di questo rapporto della legalità e della giustizia
Talché valore questi poteri si muovano nella loro valenza legislativa ed operativa
Al di fuori di questi limiti venendo così a rompere quel d'equilibrio del rapporto sopra posto in evidenza essi questi poteri vanno con riguardo alla normativa corretti con i dovuti opportuni emendamenti e con riguardo al loro se Tizio
Da parte degli operatori giudiziari con gli opportuni avvertimenti e richiami provenienti sia dal Riesame in sede processuale dei correlativi atti giudiziari
E sia dai suggerimenti proveniente dall'organo di autogoverno dei giudici del Consiglio superiore dalla maggior
Orbene
Ben c'è non sembra che i poteri del pubblico ministero così come previsti dalla normativa processuale possano comportare dalla rottura dell'equilibrio del rapporto tra legalità e giustizia sopra illustrato Dondero esclusione di proposte dirette ad apportare radicali
Emendamenti alla normativa stessa salvo qualche lieve ritocco si presentano invece attenzionava bile le critiche concernenti la possibilità di una dilatazione alla quale i poteri del pubblico ministero possono essere soggetti possono andare incontro nella loro pratica operatività ed al riguardo non mi sembra inopportuno
Richiamare l'attenzione sulla voce elevata si in un recente convegno per denunciare che il ruolo del pubblico ministero si è fatto assunto nella pratica indagativa quello proprio di un investigatore tra virgolette
Venendo così a schiacciare ad assorbire le funzione sempre più vaghe o assente così si ha detto della polizia giudiziaria
E divenendo così il Pubblico ministero sempre più un gigante tra virgolette per facoltà e poteri rispetta quel nano sempre tra virgolette dalla difesa
Donde l'opinione espressa in quel convegno anche dal professore Consoli dall'onorevole Violante e riportata dalla stampa unitamente all'indirizzo espresso dal portavoce del ministero di Grazia e Giustizia secondo cui quella va bocciata la figura del pubblico ministero onnivoro
E quindi è ristretta alla sua attività alla indagine prospettata sul processo recuperando se il rogo investigativo dalla polizia giudiziaria che adesso si dice sia detto in quel convegno espropriata
Rimane estranea alla ricerca della prova
Questa voce che è stata accompagnata anche dall'avvertimento di evitare tra l'altro ingiustificato il ricorso alla iscrizione nel registro di un reato
Per scongiurare di compromettere spesso in modo il Rapa Rava
La dignità di persone ingiustamente inquisite ritengo possa trovare particolare attenzione e vorrei dire anche accoglimento con adeguate iniziative dirette a curare la formazione culturale degli operatori giudiziario nella fase delle indagini e con accorgimenti operativi che valgano a liberare il giudice dall'attenzione del clima che viene a crearsi è proprio in questa fase delle indagini
In particolare quando queste tocca non rilevanti e vicende processuali di criminalità mafiosa di corruzione di collusioni con gli ambienti delle pubbliche istituzioni
E semmai prescindendo da questi iniziative ed accorgimenti con semplici ritocchi da apportare alla normativa ed è proprio con riguardo accennato prima di tensione che non è da sotto a volo attuata
La considerazione che la cosiddetta dilatazione dei poteri del Pubblico ministero
Possa essere stata alimentata e possa essere ancora dagli effetti comunicativi e suggestivi di questo clima di tensione sui TG
Il giudice dell'indagine preliminare provocati da una contiguità culturale
Se non addirittura da un appiattimento come si è detto degli stessi tipi agli indirizzi e criteri operativi del Pubblico ministero
Contiguità culturale questa che possibile silente
Abbia potuto giovare alla sua causa e comunque possa essere stata favorita
Addirittura da una contiguità delle rispettive aria operativi o sedili esercizio delle loro rispettive attività d'onda la proposta
Che è stata avanzata e che per la verità potrebbe incominciare apprezzabili consenso di lasciare inalterati immutati i poteri del pubblico ministero così come previsto dall'attuale normativa
Salvo come sia già accennato ad apportare qualche lieve ritocco
Ma di inquadrare invece la funzione decisionale dei tipi nella collegialità
E non va qui dimenticato di sottolineare
Se
Non va quindi dimostrato dimenticato di sottolineare con riguardo al nell'ambiente
Sollevate sulla dilatazione dei poteri del pubblico ministero che questa è l'amante hanno giovato già l'altro alimento in quella impropri attribuzione al Pubblico ministero della qualifica che lo indica all'esterno nella opinione pubblica come il pubblico accusato bene se è evidente che se i suoi poteri deporrà costituzionalmente muoversi nel rispetto di per l'apporto di legalità e di giustizia
Del mantenimento dei quella giusta equilibrata con incidenza interattiva già queste due sicure competenti come sopra specificati la sua funzione
Dovendo obbedire a questo cannone costituzionale a quello dell'obbligatorietà dell'azione penale il cui scopo non è quello di pervenire ad una condanna bensì di accertare il vero in ordine al fatto reato al sottoporre gli eventuali concorrenti
La sua funzione
Si spoglia di questa qualificazione si distacca da questo attributo che purtroppo finisce però per diventare opinione davanti ai e che non di rado finisce per dare quasi fisiologicamente
Qua se sotto la spinta delle prestazioni del subito osceni
Una carica di aggressività al comportamento del Pubblico ministero nell'esercizio delle sue funzioni che certamente ne appanna l'immagine e concorre ad alimentare quelle lamentele sulla dilatazione dei suoi poteri Unser talvolta è doveroso riconoscerlo
Questa carica di aggressività è saltata
Da una giustificata reazione a quella della difesa o della critica allorquando peste si manifestano con toni di accesso aggressività con attacchi e violenze offensive e non di rado ingiuriose
E non senza qui annotare
Incidentalmente
E in dissenso con le opinioni e tesi
Che vorrebbero riportarla alla discrezionalità che l'obbligatorietà dell'azione penale che forma oggetto di trattazione di dibattito in questo convegno è un attributo della sovranità dello Stato
E come tale è sancito dall'articolo centododici della Costituzione e Chievo unitamente Allemandi pendenza del Pubblico ministero
Tale attributo della obbligatorietà dell'azione penale e il punto di convergenza i principi basilari del sistema costituzionale
Talché il suo venir meno ne altererebbe l'assetto complessivo così come è stato affermato dalla Corte costituzionale con la sentenza numero ottantotto del mille novecentonovantuno
A questo punto
Obbedendo ai termini di brevità e sinteticità
Proprio di una semplice mera annotazione
Balla quella che mi sono imposto di dare non mi rimane che passare alla conclusione
Richiamando con il pertinente il riferimento ai poteri del pubblico ministero quale soggetto appartenente all'ordine giudiziario al corpo della magistratura
E che purtroppo dagli insensate benissimo
Si vorrebbe sociale allora questa appartenenza l'ammonimento e l'invito rivolte dal capo dello Stato nel suo intervento al ventitreesimo congresso dall'Associazione nazionale magistrati
L'ammonimento che senza giustizia non c'è stato
E l'invito con il quale
Vito con il padre abbia i valori la pazienza ed umiltà che i valori dalla pazienza dello milita devono costituire un criterio guida per il magistrato e quindi anche per il Pubblico ministero che è un magistrato e che appartiene al corpo giudiziario nell'esercizio delle sue funzioni venendo sicuro sia soddisfatto la esigenza della gente che ha bisogno di capire la giustizia e credere nella magistratura
Ed aggiungendo
Che allorquando si vuole intervenire su una normativa in vigore
Specie quando questa fa parte di una riforma sostanziale o processuale di un passato ordinamentale come nel caso della riforma processuale penale attuata in vigore da qualche anno occorre procedere con molta cautela
Non dimentica andò che non di rado di inconvenienti attenzionati rispetto ai quali si ritiene di dovere provvedere con interventi modificativi possono essere stati determinate dalle iniettate nella prassi
Da una non adeguata non corretta applicazione della normativa riformatore
L'ispettore formaggi ce rispetto alla razzia ispirati Series con queste annotazioni
Non mi resta che rinnovare più vivo ringraziamento ai relatori organizzato in questo
Con l'augurio
Che il dibattito possa aprire alle più ampie prospettive di suggerimenti riflessioni e proposte utili per dare una soluzione al problema della giustizia che al centro di questo convegno e non dimenticando comunque
Piero Lardi forca con la riforma processuale penale si sono opposti ci sono costruiti multipla maestri di un grande di dal quale si possono però ancora aprire nuove finestre che consentono di guardare con fiducia verso un migliore avvenire giustizia che consentano sul piano dei generali interessi dalla collettività
E degli interessi della nostra società di uscire dalle nebbie dell'incertezza dell'oggi per arrivare alla luce dalla speranza o meglio dalla certezza di un domani più serene meno carico di tensione
Signori propongo di colloca la memoria di Gaetano Costa e degli altri ma esisterà adulti terze del TAR dateci dalla giustizia con un minuto di raccoglimento
Do ora la parola all'avvocato Manlio Carlo presidente del consiglio dell'ordine degli avvocati e procuratori di Palermo
Signori signore eccellenza
Quale presidente dell'ordine degli avvocati i procuratore legale di Palermo ho sentito di avere il gradevole il compito di porgere il saluto
Questa manifestazione a questo convegno e ho voluto privilegiare aveva questa manifestazione avuto per primeggiare a questo convegno anche se c'erano in coincidenza il convegno a e dice dei penalisti l'Italia è un altro convegno a patti tutti i presidenti degli ordini della Sicilia
Questo dove venirne nato dalla esigenza di sentirmi coinquilino di questo palazzo e quindi di dare con la mia presenza una tangente una tangibile dimostrazione di gradimento e di apprezzamento così come è costume del consiglio dell'ordine che io ho l'onore di rappresentare a tutte le attività a tutti gli sforzi culturali e di studio che vengono effettuati nell'ambito del nostro diritto
Sono un civilista quindi non non la competenza tecnica per addentrarmi nella problematica che andrete ad affrontare e quindi mi astengo dalla tediarvi su questo punto perché tra l'altro correre il rischio rischia di fare delle cattive figure da avvocato e da cittadino posso dirvi soltanto che bisogna sgombrare il campo dalla convinzione che si abbia un qualcosa di contrasto corno i pubblici ministeri
I pubblici ministeri sono meritevoli di grandissima considerazione di grandissima stima perché tra l'altro a cominciare da Milano scendere D Alia qui a Palermo dovevamo e Greggio rappresentante nell'ambito della procura corno tutti i sostituti che lo coadiuvano eccolo collaborano
La soddisfazione di avere fatto uno sorta consentitemela espressione che può però attagliarsi al caso di specie una sorta di rivoluzione incruenta liberandoci e dalla o comunque dando di fondo nell'ambito del dal costume della pubblica amministrazione evitando di fondo con il rischio personale e con la loro vita blindata che da cittadini liberi non possiamo certamente tollerare e che ci retrocede trova al loro fianco sotto il profilo della solidarietà ci mettono in condizione di notare la malavita organizzata quindi l'undici dall'avvocatura il concetto di una posizione di contrasto d'altra parte non c'è stata mio parere posizione di contrasto tra avvocati e magistrati
Io sostengo che gli avvocati e i magistrati
Il lavoro non lo stessa sulla stessa barca arrivano nella medesima direzione per la l'affermazione nelle principio della legalità e della giustizia
Quindi non si vogliono a mio parere albero sulla scorta delle mie valutazioni personali ridurre i poteri del Pubblico ministero
Si vuole soltanto che nel quadro della normativa vigente venga tenuta nella giusta considerazione la funzione e la qualità dell'avvocato
C'è l'avvocato e Pubblico ministero secondo la normativa vigente debbono trovarsi in una posizione di assoluta parità entrambe le parti ciascuno nell'ambito dei rispettivi ruoli
Svolgeva il proprio lavoro per l'affermazione del principio supremo che rappresenta il nostro miraggio della affermazione della giustizia
Quindi bisogna soltanto evitare gli eccessi perché per la vita agli errori stanno soltanto negli eccessi se non si eccede se entrambe le parti o le parti del processo civile o penale che sia mantengono i loro ruoli e le loro posizioni potremmo dire che il nostro lavoro sarà stato certamente utile tende a Vittorio
Non debbono sussistere è e
Complessi di superiorità né complessi di inferiorità personalmente non mi sento superiore ai magistrati non mi sento inferiore ai magistrati
Sono in loro compagnia sono uno che alloro braccio intendo affermare il principio della giustizia e lasciare ai giovani che ci verranno dietro una traccia utile del nostro lavoro
Sulla scorta di questo di questi sentimenti io vi ringrazio per avermi ascoltato e vi auguro buon lavoro
Gli amici
Di tregua discussa
Perché in verità
Seconda
Le mie abitudini avrei preferito parlare a braccio
Ma voi
Ieri ho pensato che come spesso accade
A qualcuno degli organizzatori viene in mente poi di pubblicare gli atti di questo convegno
Ti costringono a rifare la fatica per descrivere tutto in quanto
Quella chi ti mandano a delle sbobinato
Non è possibile l'incidere una volta Cristina scritta
E allora visto che ormai la fatica di scrivere l'ha fatta anche se purtroppo essendo ormai tardi ieri è un po'affrettata un po'abbozzata
Esiste allora dire segna reti a sentirla così come anche se poi eventualmente durante le relazioni e il dibattito vi sarà dato l'occasione di intervenire ulteriormente
La figura del pubblico ministero nel contesto dell'ordinamento giuridico e dello stesso processo sia penale che
Multilingue e controverse nel corso dei secoli fra tutti i protagonisti della fenomenologica giudiziario
So bene
Che nero etnologia e storiche spesso infastidiscono
E che non senza qualche ragione si ritiene in genere che ben poco influiscano gli studi storici sull'interpretazione di istitutive ai tempi contemporanei
Specie dopo la sopravvenienza di una Costituzione che ha profondamente trasformato lo spirito stesso è il teleologica che il modo di istituti e di figure istituzionali
E tuttavia quando la retrospettiva storica non pretenda di gettare lo sguardo oltre la soglia dell'Illuminismo
Può aiutare a capire le trasformazioni
E le ragioni politiche che li hanno determinati consentendo di condurre l'osservazione lungo l'evoluzione dell'istituzione
In particolare per quanto concerne il tema che ci interessa o almeno la parte del tema che è affidata ai lavori che ho l'onore di presiedere in questo scorcio di pomeriggio
Non c'è dubbio che il modo e le ragioni per cui la figura del pubblico ministero sia andata delineando nell'area delle esigenze storico politiche e in cui la società si evolve e si trasforma
Può contribuire a far luce su alcune etnie che della denunziata ambiguità
Il e sulla natura di certe tendenze odierne
Tendenze
Che spesso da restano purtroppo di attualità e di garantismo
La nostalgica regressione a situazioni storiche repressivi proprie dei lontane stagioni politiche che il principio di democrazia dovrebbe avere definitivamente superato
Naturalmente mi guardo bene peraltro Pinardi un'indagine del genere
La via e soltanto una relazione introduttiva che ha il compito di indicare alcuni temi alcuni punti cardinali entro i quali è possibile
Delineare sviluppare una moderna concezione della funzione del pubblico ministero
Ed è in questo ambito che la ricerca storica assume significato in quanto mostra i fini in cui tende ogni tentativo di ridurre di limitare l'indipendenza del pubblico ministero
E quanto antica risulti questa opzione
La quale nasce con l'essenza stessa di questa figura che nella dissoluzione dell'unità dei poteri sovrani dalle mani del monarca assoluto
E nell'emergere di una relativa indipendenza dei giudici
Che solo formalmente continuano ad amministrare giustizia in nome del re il sovrano inserisce in quel corpo con L'Espresso la funzione dintorni di tutelare gli interessi suoi propri
Cui esplicitamente allude del resto la denominazione di procuratore del re
E quando dopo il braccio di ferro intercorso per tutto l'Ottocento fra sovrano borghesia trionfante per il trasferimento della sovranità al Parlamento sarà la borghesia a raccogliere gli effettivi poteri
Questa si sostituisce al soprano anche nel mantenimento di quell'utile strumento referente che era il Pubblico ministero
Il quale così passava alle dipendenze dell'esecutivo
Se è vero infatti che il fascismo ha poi esaltato senza complimenti quella certa produzione ripristinando le persino l'antica definizione vero però che la prima invenzione di quella definizione
Fu della borghesia vetero liberale
Fu questa infatti che riprendendo la disciplina propria del consolato francese stabiliva nell'articolo centoventinove del primo ordinamento giudiziario del Regno d'Italia
Che pensate porta la data del regio decreto otto dicembre mille ottocentosessantacinque che il Pubblico ministero ecco la definizione è il rappresentante del potere esecutivo presso l'autorità giudiziaria
Ed è posto sotto la direzione del ministero della giustizia
Certo erano i tempi di un rigoroso centralismo atto attenere assieme unità appena conquistata e perciò con una comprensibile preminenza dell'esecutivo
E seguito la legge sulle guarentigie del Novecento otto tenterò la discrezione assoluta del potere ministeriale nei confronti del pubblico ministero
Che lentamente acquisiti qualche garanzia attraverso i decreti Rodinò del ventuno e dominio del ventitré peraltro codici processuali dell'Italia liberale
Tanto quello dell'ottocentosessantacinque quanto quello del novecentotredici proprio in considerazione di questa stretta subordinazione all'esecutivo
Limitarono quanto più possibile i poteri del pubblico ministero nel processo
Fu in regime autoritario del fascismo che esaltò invece nel Codice del trenta quei poteri processuali
Affidando al Pubblico ministero un'istruzione che concepita come eccezione diventa regola concedendogli poteri limitativi della libertà personale dell'imputato
Ripristinando il potere di archiviazione di RAI cioè senza passare per il giudice
E che dandole la ricusazione
E mantenendo la soggezione all'esecutivo assicurò a quest'ultimo la possibilità di intuire nella gestione dei processi
Inutile che io ricordi tutte le prevaricazioni che il Pubblico ministero allora poteva compiere su gli stessi poteri del giudice istruttore
Ma anche del giudice del dibattimento quando gli era consentito di incriminare all'udienza il teste che si discostava dalla deposizione raccolta nel segreto del suo ufficio
E persino di chiedere che si procedesse seduta stante per direttissima se lo sventurato rifiutava di ritrattare
Sì che poi in quel processo incidentale che si inseriva nel processo principale la deposizione dell'istruttoria sommaria pesava come un macigno
è stato detto giustamente che però poi dell'ordinamento giudiziario firmato da grandi quello dettato dal regio decreto trenta gennaio quarantuno
Ormai quindi in pieno secondo conflitto mondiale qualche novità significativa fu introdotta come l'omessa riproduzione appunto della tradizionale definizione del Pubblico ministero come rappresentante del potere esecutivo presso l'autorità giudiziaria che però della durata un decennio e la perdita del potere direttivo del procuratore generale verde presso la Corte d'appello sui procuratori del distretto
Sì però l'articolo sessantanove tuttavia continuava a prescrivere che il pubblico ministero esercita sotto la direzione del ministro di Grazia e Giustizia le funzioni che la legge gli attribuisce
E restava poi la funzione di vigilanza del procuratore del re sui pretori del circondario che fra l'altro arrivano la figlia funzione anche di più
Del resto le stesse cerimonie inaugurali dell'anno giudiziario
Con la relazione del procuratore generale
Erano concepite per lo scopo di far conoscere ai giudicanti quali erano le aspettative del potere esecutivo in ordine all'amministrazione della giustizia penale
E la partecipazione del procuratore del re e dei procuratori generali alla formazione delle note annuali di qualifica dei magistrati delle rispettive circoscrizioni
Sì evviva a tener conto dell'accoglienza anche i giudici avevano riservato a quelle aspettative
Certo nessuno più a oggi
Per quanto passatista e in cuor suo collaudato nel tempo insaccati
Ha il coraggio di sostenere apertamente di desiderare il ritorno al quadro desolante di quella soggezione istituto istituzionalizzato
Ma è incerto da una parte che il sostegno che esita a talune prospettate riforme è oggettivamente le prodromico a premesse normative atte a favorire il ricrearsi di ambiente favorevole al ripristino di soggezione almeno morali mentre poi è sicuro che verso la fine degli anni ottanta e più ancora quando nei primi anni novanta il potere politico Thuram un titolo dall'intraprendenza di taluni pubblici ministeri ci levarono voci arroganti importanti la limitazione dell'indipendenza ci fu un deputato
Che beninteso non è né fascista né di destra di cui non faccio il nome perché fu poi coinvolto in grado in vicende giudiziarie non ancora definitiva
Ma cui furono conferiti anche incarichi prestigiosi
Che non esitò a dichiarare che ormai il popolo non era più interessato all'indipendenza non solo del Pubblico ministero ma persino dei giudici
E d'altro vera stessa parte politica che non si perita di scrivere e quell'intervento è stampato io peraltro l'ho richiamato il Nord
Che era tempo di finirla con il Consiglio superiore della magistratura e con la contestata interferenza del ministro perché la nomina dei magistrati agli uffici direttivi e non solo inquirente doveva essere devoluta alla esclusiva competenza del ministro dell'
Giustizia
Almeno il reggeva freddo del mille ottocentosessantacinque limitava i poteri dell'Esecutivo alla promozione del trasferimento dei magistrati del pubblico ministero
Non è difficile perciò immaginare quali mire si nascondano in certi politici che fatti oggetto di comunicazioni di garanzia o addirittura dei provvedimenti di rinvio a giudizio
Rispondono accusando i magistrati del Pubblico ministero di complotto politico al servizio delle forze di sinistra
Il che
Non rappresenta per nulla
Espressione di critica tutelata dall'articolo ventuno costituzione ma autentica diffamazione aggravata coraggiosamente espressa sotto la copertura residua dell'immunità parlamentare
Allora
Se vogliamo davvero salvaguardare oggi l'indipendenza del pubblico ministero
Cominciamo a dare alle norme costituzionali che era contempla no l'interpretazione che risulta dalla loro oggettiva esistenti sono
Nel Complesso e nello spirito dei tuoi incidenti che organicamente la condizione no
E perciò indipendentemente dalle incerte intenzioni dei costituenti e dagli arbitri del comitato di redazione
Che trasformano in giudici l'espressione magistrati che era sotto commissione aveva approvato nel secondo comma dell'articolo centouno della Costituzione
Là dove appunto si diceva i magistrati sono soggetti soltanto alla legge
Tenendo conto poi che sul punto
Ha pensato la mancata attuazione a tutt'oggi del primo comma della settima disposizione finale della Costituzione
Che prevedeva l'emanazione di una nuova legge sull'ordinamento giudiziario in conformità alla Costituzione
E che non meno apprezzato la stessa legge istitutiva del Consiglio superiore della magistratura la famosa legge
Dovrei dire famigerata il ventiquattro marzo a cinquantotto numero centoquindici con il suo contenuto riduttivo
Proprio dello spirito centrista dei tempi rispetto alle solenni affermazioni della legge fondamentale
Teniamo conto invece
Che la sopravvenienza della Costituzione
Ha superato il Tiny gli aggiustamenti delle nuove guarentigie del regio decreto del quarantasei
Che aveva sostituito nel già citato articolo sessantanove dell'ordinamento giudiziario la parola direzione con l'altra vigilanza
Sì che è da escludere ormai che oggi pessimista
Nemmeno una generica vigilanza del ministro sul pubblico ministero assolutamente incompatibile con la solenne dichiarazione di cui all'articolo centoquattro primo comma della Costituzione
Che vuole tutta la magistratura e non soltanto i giudici autonoma è indipendente da ogni altro potere
Le pretese in proposito dell'ispettorato del ministro della Giustizia
Che fino a poco tempo fa si era ostinato a richiamare l'ha detta vigilanza sono manifestamente infondata
Allora l'articolo centosette comma quattro della Costituzione
Anche se considerato in relazione all'articolo centouno comma due fu tutto come si è detto della Burgo del comitato di redazione
Non dice affatto quanto gli si vorrebbe far dire che cioè la disciplina del Pubblico ministero sarebbe rimessa all'arbitrio del legislatore ordinario
Libero di assoggettarlo nuovamente ove se ne dia hanno le condizioni storico politiche ad altri importi
Infatti quell'articolo va coordinato nel contesto e con la forza degli altri principi che ne condizionano l'interpretazione in modo ben diverso
è innanzitutto viene in esame proprio il principio di cui all'articolo centododici costituzione
Quello che obbliga il Pubblico ministero ad esercitare l'azione penale e che correttamente gli organizzatori di questo convegno hanno posto a base del settore iniziale dei lavori
Finalizzato come albero Rispetto dei principi di eguaglianza l'articolo centododici esige il bando di ogni apprezzamento discrezionale dall'instaurazione del processo penale
La dottrina
Lo ha sempre considerato almeno dalla metà degli anni Sessanta come uno degli elementi essenziali che concorre a garantire l'indipendenza del pubblico ministero nell'esercizio della sua funzione
In quanto manifestamente incompatibile con la direzione o il controllo di organi politici per natura ad usi ad ispirare ogni condotta ad al più ampia discrezionalità
E la Corte costituzionale lo ha confermato
è stato tuttavia rilevato a questo proposito che però
Il controllo del Ministro non è escluso per la parte riguardante la finalizzazione alla raccolta di elementi atti a decidere sul promuovimento dell'azione disciplinare
Ebbene a questo rilievo o altrove ha risposto innanzitutto che l'attribuzione al ministero di questa facoltà cioè quella di promuovere l'azione disciplinare
è conseguenza della lunga tradizione Torre è costituzionale
Che ha distrattamente consentito l'adeguamento dei costituenti alla regola delle altre amministrazioni dello Stato
Dove quella facoltà è prerogativa del vertice o dei suoi delegati di ciascuna amministrazione
Ma è sicuramente un adeguamento erroneo
Perché non si è tenuto conto che nell'amministrazione della giustizia
Il ministro potrà essere vertice di tutto ma non certo della magistratura per la quale la Costituzione ha previsto un Consiglio superiore della magistratura proprio a garanzia della sua indipendenza
In secondo luogo poi la facoltà del ministro ha comunque il carattere prettamente amministrativo
E illimitata ad una ricerca delle fonti di prova e non della prova e deve arrestarsi alla soglia della giurisdizione ed è il segreto che la riguarda
Infatti per la giurisdizione ovviamente i controlli previsti dalla legge sono soltanto giurisdizionale ed il ministro né totalmente escluso
Al più accertato l'errore da parte della giurisdizione il ministro potrà ma solo allora valutarne la consistenza disciplinare ai fini del tra un movimento della relativa all'azione
Quanto poi al segreto dell'attività giurisdizionale che negli ultimi tempi per i noti fatti e divenuto addirittura drammatico tardo dei fatti di Milano
Ed in quella dei essa dirette è finalizzata come appunto l'indagine preliminare
Non è senza significato
Che era sola in accezione
Che il legislatore ha previsto per questo segreto oltre ovviamente a quella dell'autorità giudiziaria è quella riguardante il ministro dell'Interno
E sempre tesi renda indispensabile per la prevenzione di grandi diritti
E l'articolo centodiciotto del codice di procedura penale ma modificato dalla legge numero trecentocinquantasei del novantadue
E non si pensi
Che il ministero della giustizia come rispetto a quanto aveva sostenuto che il ministro della giustizia non sia stato menzionato in quanto essendo di casa
La sua facoltà di conoscere i segreti della giurisdizione sarebbe implicite
Al contrario
L'eccezione per il solo ministro dell'interno rappresenta una precisa cantar restrittiva del Parlamento e il proprio il raffronto al ministro della giustizia
La direttiva ventotto infatti della legge delega elaborata dalla Commissione giustizia della Camera
Aveva esteso l'eccezione quindi la possibilità di conoscere il segreto anche al presidente del Consiglio e al ministro della giustizia
Per segno evidente intanto che per sua natura quest'ultimo sarebbe rimasto il cool
Ma la Camera nella seduta del diciotto luglio otto mille novecentottantaquattro a deliberatamente cancellato le altre due autorità
Restringendo la deroga al solo ministro dell'interno e sempre nella ricorrenza delle dette condizioni che peraltro il magistrato è autorizzato a valutare liberamente
Indipendenza dovunque del Pubblico ministero io obbligatorietà dell'esercizio dell'azione penale sono strettamente legati
Perciò non ha alcun pregio scientifico il richiamo che frequentemente ricorre nei discorsi dei politici
Alla soggezione senza scandalo per in altri Paesi la legge impone al pubblico ministero nei confronti dell'esecutivo
Si tratta infatti di Paesi di common law dove il pubblico ministero è uomo politico elettivo e dove correlativamente non esiste un'unica targhetta dell'azione penale
E in tal caso il controllo è esercitato dal popolo al momento della rielezione con la possibilità che venga indetto candidato di partito verso
Altro principio che concorre
E dimostra la costituzione di internalizzazione dell'indipendenza del pubblico ministero e quello contenuto nell'articolo centonove della Costituzione
Che attribuisce all'autorità giudiziaria la dirette a disposizione della polizia giudiziaria
Consentire questo al Pubblico ministero
Significa i ritardi
Di dover sottostare alla disponibilità che l'esecutivo altrimenti dovrebbe porta per volta a concedere come avviene per esempio per gli sfratti una datata di tendenza istituzionale della polizia dal ministero dell'Interno
Questa norma costituzionale sarebbe perciò incompatibile con una legge ordinaria che ponesse il Pubblico ministero sott'ordinato all'esecutivo perché anzi sarebbe addirittura inutile
E infine il punto di forza della dimostrazione l'articolo cento e quattro comma primo della Costituzione
L'autonomia
E l'indipendenza da ogni altro potere come si è detto e stabilità per tutta la magistratura e non soltanto per il giudice
Il che mette in luce fra l'altro il grave ardente rio commesso dal comitato di redazione in ordine all'articolo centouno comma due della Costituzione come avevamo sopravviveva
è evidente infatti che i costituenti non avrebbero potuto parlare qui di magistratura sia appena tre articoli prima avessero davvero inteso di riservare soltanto ai giudici l'esclusiva soggezione alla legge
Non loro infatti ma il ristretto comitato di tecnici ha determinato questa aporia che purtroppo e passata in Assemblea nella probabile complicità dei contrari e nella distrazione degli specialisti trattandosi di norma già approvata in commissione
Da ogni altro componente dell'Assemblea l'anomalia non è stata forse nemmeno rilevata
Essendo pacifica nella cultura dei non esperti la sinonimia tra l'espressione magistrato e quella di giudice come è stato dimostrato di recente
Persino nel linguaggio dei media che sono stati invitati ad usare per Di Pietro nel tempo in cui si occupava di Tangentopoli l'esatta denominazione di pubblico ministero e non quella comunemente invalsa giudice
Ed ai tempi dei lavori della Costituente sono passati almeno cinquant'anni nella persistenza di questo equivoco terminologico
Mi par giusto alla fine
Concluderei allora questa breve introduzione
Con le parole della Corte costituzionale
In base alla vigente disciplina
Il Pubblico ministero è un magistrato appartenente all'ordine giudiziario collocato come tale imposizione di istituzionale indipendenza da ogni altro potere che non fa valere interessi particolari
Ma agisce esclusivamente a tutela dell'interesse generale all'osservanza della legge
Per segue infatti come si usa dire fini di giustizia
Ovvero anche in altra sentenza e organo indipendente di giustizia preposto nell'interesse generale alla difesa dell'ordinamento con il compito di provvedere alla persecuzione dei reati
Il che non esclude peraltro che è identico sia il suo ruolo nell'ambito del processo civile come pacificamente ritiene la prevalente è più autorevole dottrina civile processualista i
E come pure è stato confermato anche per questo settore dalla Corte costituzionale
E non può stupire amici
Considerato come si è visto che è la Costituzione stessa a delineare la sua indipendente configurazione istituzionale
Seguendo ora l'ordine che abbiamo nel programma
Ho il piacere di dare la parola al mio caro amico dottor Mario Almerighi presidente di sezione del Tribunale di Roma
E
Innanzitutto
Con una certa o meno emozione consentitemi di dirlo
Che prendo la parola in quest'aula
Dove già tante altre volte lo prese in passato
Nel momento in cui però
Quest'Aula
è intestata i nomi
Di Giovanni Falcone
Borsellino
Francesca Morvillo
Io credo
Di dover dire
Che pensando
Soprattutto a Giovanni
Con il quale tante volte
Abbiamo parlato insieme di questi problemi fin dal momento della fondazione del Movimento per la giustizia
E sono stato io a proporre
Come presidente del Movimento per la giustizia
Che un convegno sul pubblico ministero
Si dovesse fare a Palermo
Credo che il professor Gallo
Che almeno a me personalmente ma credo a tutti
Abbia dato una grossa boccata di ossigeno io credo che ci sia bisogno in questo paese di respirare meglio
Abbia posto l'accento sul
Doveva essere
Io cercherò di parlare dell'essere
Con la speranza che non prevalga poi invece la logica della vere
Io penso
Che ci sia bisogno
Di illustrazioni
Scientifico che
Agganciate a valori
Che fino a qualche tempo fa sembravano chiari
E che poi non si sa come
Sì sono un po'offuscata
Ci sono stati dei momenti in cui io ho sentito che
Nel Paese non soltanto nella magistratura
Si stessero perdendo proprio le coordinate
Di una storia di una cultura di una civiltà
Il prevalere di una sorta di cultura tra virgolette dell'aggressione
La cultura del sospetto
Una Ricci questa ricerca esasperata di un garantismo
Che mi sembra almeno io così ogni tanto lo vivo
Più rivolto a garantirsi dal pubblico ministero e dal giudice
Visti quasi in una logica potenziale
I quasi imputati
Che a garantire l'osservanza di regole strumentale alla ricerca della verità
Io credo che sia necessario veramente
Aprire una nuova stagione di speranza paese
E per fare questo penso che occasioni come questa
Debbano servire a tutti noi
Per riflettere sui punti di riferimento
Di questa speranza
E dalle io vi chiedo scusa se
Probabilmente molte delle cose che dirò
Possono forse apparire scontato
Alcune nelle risparmierò perché non riuscirò certamente a dire a dire meglio di quanto non abbia fatto il professor Galli
Per cui io do scontato
Le ragioni in base alle quali
L'obbligatorietà dell'azione penale
Non può essere scissa
Dalla principio dell'indipendenza del pubblico ministero
Vorrei dire che
Vorrei iniziare
Sottolineando una sorta di
Turbamento che
Legato ad una contraddizione che io ho avvertito da molti anni sulla nei dibattiti e nei discorsi sulla questione giustizia
Perché io sento
Parlare di inefficienza di inedia inadeguatezza della risposta che la magistratura dal paese
E dall'altro contestualmente di eccessivo potere di straripamento dell'intervento della magistratura in settori che non gli appartengono
L'invasione di campi appartenente agli altri poteri dello Stato e allora mi sono chiesto il perché
Se veramente questa una contraddizione
Perché poi chi viene detta normalmente in un unico contesto
Io ho cercato di storicizzare
E credo ok fino agli inizi degli anni settanta
In realtà si parlasse solo di inefficienza
Poi siccome non c'è dubbio che esistano problemi di inefficienza
Sì ed è continuato a parlare però contestualmente a un certo punto
Si è parlato di governo dei pretori
Si è parlato di governo dei giudici istruttori
E poi infine di governo dei pubblici ministeri
Di supplenza di eccessiva politicizzazione
E credo che sia stato questo filone culturale che portò successivamente a definire quei magistrati che rischiavano la vita
Per le loro indagini
Che venivano definiti come i professionisti dell'antimafia
Quei magistrati che evidenziavano fenomeni di corruzione concussione nell'ambito della pubblica amministrazione come toghe rosse
Come cocomeri
Perché verdi fuori e rossi dentro
Siamo nell'ottantotto
Fino alle più moderne definizioni che hanno assimilato il pool di Milano addirittura alla banda della Uno bianca
Ma c'è una novità in questo processo
Perché
Questo potere del Pubblico ministero
Avrebbe esteso le sue nefandezze anche nell'ambito della magistratura
Il loro potere sarebbe così forte le loro capacità così suggestive così incidenti
Che nei confronti di chi accoglie le loro richieste nella migliore delle ipotesi viene detto che già
Un encefalogramma quasi piatto visto che sovente viene definito appiattito sul pubblico ministero
Nella peggiore delle ipotesi poi viene paragonato addirittura di un criminale nazista
Per evitare qualsiasi possibilità di contagio qualcuno ha proposto di separare le carriere persino gli edifici dove lavorano i pubblici ministeri da quelli dove lavorano i giudici
Naturalmente anche con bus separati perché dà molto fastidio vedere il giudice che va a prendersi il caffè
Con un pubblico ministero a me personalmente capita e andare a prenderlo anche con un avvocato ma mi sento più tranquillo devo dire la verità
E meno contagiato quanto meno come immagine di quanto non succeda quando vado a prenderlo col pubblico ministero io mi auguro che qualcuno
Non proponga in un prossimo futuro l'istituzione di tribunali speciali per rendere più celeri possibili
Le cause di separazioni coniugali di quei giudici irresponsabili che hanno commesso l'imperdonabile errore di sposarsi con un pubblico ministero
Io cercherò di dimostrare che una contraddizione sopra evidenziata inefficienza eccessivo potere
E solo apparente
E che credo che sia perfettamente coerente con obiettivi politici
Che nulla hanno a che fare con il nostro sistema costituzionale
Non credo che sia un caso
Che lo scontro politica magistratura cominci a metà degli anni settanta
E proprio in quel periodo che alcuni settori della magistratura scoprirono sino in fondo
Quello che diceva adesso il professor Gallo la portata del valore costituzionale
Dei valori costituzionali posti a base della loro indipendenza e gli spazi che doverosamente dovevano essere coperti per non tradire il reale significato politico istituzionale dell'autonomia del potere giudiziario
Quei magistrati scoprirono che autonomia del potere giudiziario d'indipendenza costituivano beni strumentali conferiti dal costituente
Al fine di attuare la legalità anche laddove al potere dominante ciò non era gradito
Quei magistrati scoprirono che quei beni erano stati previsti dalla nostra Carta costituzionale al fine di garantire che l'affermazione della legalità fosse uguale per tutti e non soggetta a limitazioni che entrassero a far parte del gioco politico tra maggioranza al potere e minoranza all'opposizione
Quei magistrati si rendano si resero conto che al di là di ciò che la polizia giudiziaria portava l'attenzione dei pubblici ministeri
Vi erano scelte politiche ispirate dalle forze politiche di governo che indirizzavano i vari rami della polizia giudiziaria ad intervenire solo in questi pittori in cui l'affermazione della illegalità era consentite gradita al potere dominante
Come si può spiegare diversamente tanto per fare alcuni esempi
Lo scempio urbanistico avvenuto negli anni Cinquanta e Sessanta negli agglomerati urbani nelle corse di tutta Italia in violazione Dini spregio delle più elementari norme urbanistiche che pure già allora esistevano come spiegare l'arroganza e la convinzione dell'impunità peraltro poi rivelatasi fondata di quegli esponenti politici
Che costruire un sistema di subordinazione appagamento del Parlamento italiano
Nei confronti dell'Unione Petrolifera Italiana
In materia di politica energetica del Paese qui davanti a me c'è Ugo Spagnoli che fece parte della commissione inquirente di minoranza del della della minoranza del Commissione inquirente in dotazione
Alla processo del petrolio e guarda caso gli scherzi del destino dietro di luce Mario Vaudano che raccolse il filone del processo del petrolio andando avanti
Come molti di noi ricorda
Come spiegare infine la tolleranza e la connivenza col fenomeno mafioso protrattasi fino a quando comincio a non considerarsi più sconveniente il solo pronunciare la parola mafia
E allora io credo che non debba stupire che a partire da quel periodo lo scontro della magistratura con la classe politica
Abbia avuto come tra cui protagonisti no no all'intera magistratura nell'intera classe politica bensì da una parte quei magistrati che interpretava del loro ruolo secondo la volontà del costituente
Dall'altra quei politici che intendevano conservare l'equilibrio di un sistema in cui le forze politiche di governo potessero gestire a loro piacimento i limiti della legalità del Paese
Era ovvio che lo scontro non potesse coinvolgere né quella parte della magistratura cosiddetta apolitica
Che continuava a interpretare il proprio ruolo in modo burocratico il passivo girando la testa dall'altra parte né quella parte del potere politico che vuoi per convinzioni democratiche
Vuoi per convenienza politica aveva tutto l'interesse ad un allargamento dell'affermazione della legalità
Di qui gli encomi che ho letto purtroppo ahimè anche l'altro giorno da parte del nostro ministro di grazia e giustizia di quei magistrati silenti
Forse egli intendeva riferirsi soltanto a quei magistrati silenti ma correttamente operosi
Perché tra i magistrati silenti vi sono anche soprattutto quindi inerti ed inetti ed alcuni casi anche quelli collusi e corrotti
Quindi parla umani
E non si sente non si sa quello che fanno
Dietro il riserbo ancora una volta ci può essere tutto e il contrario di tutto
Di qui poi la conseguente definizione dell'opposizione politica come partito dei giudici
Io vorrei che quando viene fatta l'accusa qualche esponente del PDS
Partito dei giudici
Mi dà fastidio il fatto che ci sia quasi no non è vero non siamo partiti va be'la risposta sarebbe noi vogliamo essere il partito della giustizia
Forse che c'è un po'di confusione anche lì
Da quanto ho detto
Credo che emerga in tutta evidenza il grande e profondo significato dell'obbligatorietà dell'azione penale
Come principio in virtù del quale il Pubblico ministero riceve la sua legittimazione esclusivamente dalla legge
Valore dell'imparzialità dell'uguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla legge
La previsione costituzionale che grazie a questo principio prevede una magistratura come potere autonomo
Della dello Stato il Consiglio superiore Pia
Costi è stato costa
Il potere di tale garanzia
Io nell'affrontare il tema dell'obbligatorietà dell'azione penale
Ho ritenuto opportuno queste piccole riflessioni perché non posso nascondere la preoccupazione che mi assale ogni qualvolta sento parlare di presunte esigenze di modifiche costituzionali
Che possono coinvolgere quelle parti della nostra Costituzione che ne fanno uno dei documenti di più alta democrazia del mondo e delle quali dovremmo essere orgogliosi
Sì da indicarle come modello anche a quei Paesi di diritto anglosassone ai quali a mio sommesso parere abbiamo già versato a sufficienza forse anche indebiti contributi
E vengo a parlare del problema
Che più
Ci a
Qualcuno di più purtroppo
Il dibattito sulla discrezionalità di fatto
Dei del pubblico del Pubblico ministero
Penso che bisogna distinguere due fasi
La gestione dell'attività del pubblico ministero la fase delle indagini già avviate dalla polizia giudiziaria
La gestione del potere d'ufficio del pubblico ministero di promozione dell'azione penale sulla base di notizie criminis apprese ad esempio dalla stampa o per cognizione diretta
Non vi è dubbio che in entrambi i casi il Pubblico ministero viene investito di un potere di scelta
Vorrei premettere
Che sono profondamente convinto che questi spazi di discrezionalità siano perfettamente conciliabili col quadro dei principi costituzionali che in precedenza ho cercato di delineare nel momento in cui alle scelte di politica giudiziaria operate dal potere esecutivo
Si sostituivano quelle legate alla scoperta del valore dell'indipendenza del pubblico ministero
Ed è inevitabile che germoglia asse una nuova politica del diritto sorretta dall'autonomia del potere giudiziario ed ispirata alla imparziali attuazione del principio di legalità
In potenziale contrasto con la vecchia politica del diritto
D'altronde mai nessuno ha osato contestare il carattere fisiologico della valenza politica insita nella quotidiana attività del giudice
Sì e laddove questi opera alle scelte prioritarie nella trattazione dei processi e si è là dove il giudice opera delle scelte nella complessa e faticosa attività d'interprete della legge
Non si tratta quindi di mettere in discussione il principio dell'obbligatorietà dell'azione penale
Bensì di verificare nel concreto
Se nel sistema attuale gli spazi della discrezionalità di fatto occupati dal Pubblico ministero che rientri non meno in un'accettabile Fisiologia oppure consentano al Pubblico ministero l'esercizio di un potere incontrollato che sconfini nell'abuso e nell'arco di ecco io questo paletto desidero metterlo subito prima di affrontare il tema della discrezionalità di fatto perché c'è qualcuno che dice siccome incetta di speciali fa non c'è dubbio che ci sia e allora bisogna rivedere il principio dell'obbligatorietà
Problema io lo ribalto posto che l'obbligatorietà dell'azione penale non si tocca
Veniamo come funziona la discrezionalità di fatto che deve essere e de fisiologica come l'attività discrezionali di fatto che ci ha anche il giudice perché senza scelte politiche diceva quel tale non si prende neanche un caffè la mattina qualcuno dice anche quello è una scelta politica ecco io credo che quindi il problema vada affrontato in questi se oggi come oggi e fisiologico questo potere discrezionale inaccettabile
Oppure se e che cosa stiamo in modo diverso e quali possono essere il Rimini
Allora io credo innanzitutto che non si possono tacere sul fatto che l'ispirazione i principi costituzionali di fondo ed alla scala delle priorità dei bisogni di legalità della collettività
Che sono i due parametri di qualsiasi attività discrezionale che ha il giudice e anche il pubblico ministero
Abbiamo trovato un sensibilità e professionalità adeguate negli uffici del pubblico ministero in tutta Italia
Non c'è dubbio che
Ci siano dei malintesi sensi dell'indipendenza e di sovrapposizioni del concetto di indipendenza alla discrezionalità di fatto alcuni strati della magistratura si sono trincerati dietro una concezione
Della obbligatorietà ancorata ad una cultura di privilegio e della chiusura corporativa altri
Si sono trincerati dietro la teoria del potere diffuso
Con la conseguenza che ciascun Pubblico ministero si è sentito legittimato a trasformarsi e viene considerato legittimato a trasformarsi in arbitro assoluto e titolare esclusivo di una sua personale politica del diritto
Io ritengo che la difesa del principio dell'obbligatorietà imponga di guardare con disfavore ad un certo spontaneismo e di individualismo che non possono giustificare l'utilizzo di una indipendenza intesa come una scatola vuota
Da riempire a proprio piacimento da non riempire affatto
Che occorre recuperare appieno una concezione dell'indipendenza come bene strumentale al servizio del cittadino da utilizzare per un controllo della legalità in sintonia con la scala dei bisogni avvertiti della collettività nella quale il Pubblico ministero
Non credo che ciascuno Pubblico ministero possa esercitare questi da possa coprire quest'aria di discrezionalità sulla base delle sue convinzioni personali
Occorre fare uno sforzo di spersonalizzazione e di identificazione in una cultura più omogenea possibile che sia riferibile a quelli che sono i valori della costituzione quelli che sono i bisogni emergenti
Della società nella quale il giudice in questo senso io credo che si debba muovere il Pubblico ministero evitando quella sovraesposizione a volte il fatale isolamento di quei magistrati che hanno e tuttora svolgono il loro lavoro
Corno senso del dovere che la situazione ricchi e allora se le cose stanno così
Altro che passo indietro
Ci sono da fare talenti battenti passi avanti
Perché gli uffici dei pubblici del pubblico ministero si attesti no in relazione a quelli che sono i reali bisogni di legalità del paese e la scala di priorità che contenuta in questa in queste in quest'aria di bisogni del Paese
Basti considerare
Sempre vedendo per sul sul piano della dell'efficienza altro che eccessivo potere altro che cose dall'ottantadue al novantaquattro
Di fronte ad un presumibile giro d'affari di circa settecento mila miliardi di capitali illeciti prodotti dalla mafia e dalle altre organizzazioni criminali del Paese
Sono stati sequestrati beni per soli sei mila miliardi ne sono stati confiscati settecento miliardi cioè l'undici per cento dei beni sequestrati Walter mille del presumibile giro d'affari secondo i dati acquisiti dalla commissione parlamentare antimafia
Questi sono i dati inoltre la criminalità organizzata pare che manovre ogni anno circa sessanta nuovi mila dichiara
Non a caso il governatore della Banca d'Italia
In un recente convegno Fazio ha richiamato l'esigenza di investire contro il riciclaggio
Perché ormai capitalisti nuovo non senza frontiere in un mercato dove ogni giorno gli scambi raggiungono i cinquanta mila miliardi di lire con la conseguenza
Di un aumento a dismisura delle difficoltà del controllo del denaro sporco e delle cosiddette lavanderia
Allora se queste sono questo è solo un esempio di bisogno prioritario di controllo della legalità nel Paese
Ma
Se questa è la chiave di lettura del potere discrezionale di fatto
Del Pubblico ministero
Io credo che bisogna identificare quali sono i limiti quali sono gli strumenti per attestare il Pubblico ministero
In questo modo
E qui vide la mia antica idea
E quella chi vede nel Consiglio superiore della magistratura
L'organo dello Stato più idoneo
A farsi carico di tutte quelle attività tendenti a promuovere e diffondere una cultura professionale che metta in condizione il Pubblico ministero ad operare nella scelta delle priorità con cognizione di causa
Da ultimo il Consiglio superiore come qualcuno ha interpretato che il Consiglio superiore debba indicare così verticistica mente dovete fare prima questo prima quest'altro prima questa e dopo quest'altro e cos'è lo stupratore è l'organo che deve promuovere una cultura istituzionali che sia diffusa il più possibile impotenti diffuso oggi come oggi consente al Pubblico ministero attestato sui valori costituzionali
E sulle e sulla particolare sensibilità che gli consente di interpretare ingiustamente quali sono i bisogni prioritari della società nella quale opera di muoversi in un certo modo ma consente anche al Pubblico ministero dalla scala accanto di privilegiare la statistica
Di occuparsi ci sono quelli che non controllano mai condiviso in tutta la loro carriera anche molto spesso diventano dirigenti degli uffici la massima dei minibus noncurante Pretoro perché curando i minimi affari fanno Pampa statistica si produce di più e si lavora di meno allora e su questo piano sul governo del personale sulla gestione del personale sulle miglioramento delle professionalità
E nessuno della governo del personale che il Consiglio superiore dei dei incidere attraverso la creazione di scuole
Che siano obbligatori
La separazione delle carriere se invece che il pubblico ministero ha bisogno di una maggiore specializzazione e che quando si passa dalla giudicante alla requirente il ed è necessario un corso di approfondimento professionale ma ben venga una riforma di questo genere
Ma io dico non so
Anche quando un civilista decide di e passare al penale anche quando se io oggi decidessi se io così per un motivo mio privato
Volessi andare in un'altra città d'Italia perché
Non lo so immaginate cosa in qualsiasi interesse e mio personale NI
E si libera un posto di il giudice fallimentare
Ma io non sarei in condizioni di offrire un servizio adeguato
Su questa materia
E allora perché non prevedere tutte le volte che si cambia funzione
Qualsiasi azienda si muove così cioè non non è impossibile considerare e trasferimento come una conseguenza esclusiva di un diritto personale delle del materna
Non mi riferisco non mi dilungo su quelle riforme necessarie per ridurre la discrezionalità sulle quali tutta l'associazione nazionale magistrati concorda
E che sono la riduzione degli illeciti penali ridefinizione del diritto penale o la revisione delle circoscrizioni territoriali
La necessità di un impegno ministeriale serio che si attende da almeno quarant'anni in materia di mezzi strutture organizzazione del servizio giustizia
Ma anche ove si dovesse fare
E mi avvio all'ultima tante che
Tutto questo sforzo sia sul piano culturale
Sia sul piano organizzativo tutto questo io credo che non sarebbe assolutamente sufficiente
Il nostro è un Paese in cui troppo spesso la sua storia è stata caratterizzata da una forte subordinazione della politica a centri di potere legali o illegali
Accomunati dall'interessa conservare tasso di legalità così elevato che potesse assicurare fonti laute di nutrimento di accumulo illecito di capitale in danno delle risorse del Paese
Che tale subordinazione è stata in gran parte dovuto ad una ricerca del consenso elettorale in settori ad alto indice di legalità
Che tale subordinazione altresì consentito in gran parte l'attuazione del preoccupante fenomeno di una forte espropriazione istituzionale con uno spostamento dei centri decisionali al di fuori delle sedi proprie della vita democratica del Paese
Che tale subordinazione assai spesso è stata mascherata attraverso forme di illecito finanziamento dei partiti spesso conseguenti a fenomeni di riciclaggio eppure ancora oggi e non a destra anche a destra ma purtroppo ebbe anche a sinistra ancora oggi qualcuno pensa ad una depenalizzazione del finanziamento illecito dei partiti
Che l'intensità di tali fenomeni ha determinato la sottrazione lo stato di vaste aree territoriali che ormai sono gestite da organizzazioni criminali nella più assoluta illegalità
Di fronte ad una tale situazione
Era inevitabile che si determinasse un grosso varco nell'intervento della magistratura del Pubblico ministero nella tradizionale aria in ma non può ignorare assi
Che in una democrazia avanzata la funzione del magistero penale
Non può che essere quella di evidenziare gli aspetti patologici di un corpo malato e che la cura spetta alle altre istituzioni
L'illegalità nel nostro Paese così diffusa e radicata che è impensabile ritenere che la crisi che stiamo attraversando possa essere risolta tutta nel giudiziario
Parliamo un attimino e con questo voglio concludere di ciò che succede fuori del giudiziario
Perché mi spaventa il fatto che soltanto sembra apra verso la soluzione dei problemi della giustizia si risolvano i problemi della nostra democrazia
Io credo che l'attuale doverosa sovraesposizione di alcuni sentimenti della magistratura
Non sia soltanto un segno di crisi della regalità del Paese ma sia soprattutto un segno della crisi della democrazia nel nostro Paese
Voglio dire che anche nell'ipotesi in cui vengano risolti i problemi interni alla magistratura
Mettendo tale istituzione in condizioni di attuare sino in fondo il principio dell'obbligatorietà senza residuale discrezionalità ad arrossire risolto il problema della repressione dell'illegalità tutto campo ma non quello di un recupero della legalità ed un miglior funzionamento dalla democrazia
La diffusione dell'illegalità il nostro Paese e talmente alta che si oggi lo Stato volesse assicurare l'effettività completa di tutti i precetti penali esistenti io credo che assisteremo al fatto che metà della popolazione delinque l'altra metà
Dovrebbe operare per assicurare la giustizia la prima
Credo quindi innanzitutto che qualsiasi miglioramento dalla funzione del Pubblico ministero
Nella copertura delle inevitabili aree di discrezionalità della sua azione sarebbe del tutto sterile se non venisse accompagnata da una forte anzi da una fortissima ripresa del ruolo della politica
Che passi attraverso una vera e propria rifondazione della cultura politica del nostro Paese sicché il termine politica non venga più considerato come oggi avviene sinonimo di disvalore
Credo che occorra molto sommessamente lo dico che il nuovo governo nuovo Parlamento attribuiscono la questione legalità
In caratteri di centralità modo da affrancare le varie articolazioni dello Stato da quella illegalità diffusa che ne caratterizza l'insistenza sì che la violazione della legge diventi finalmente l'eccezione e non costituisca più la regola credo che condizione essenziale per realizzare tutto ciò sia il recupero di una politica ad un suo ruolo autonomo
Volto risolvere i gravi problemi del Paese
Scuola occupazione sanità eccetera e sganciato da qualsiasi tendenza alla ricerca di consenso e quindi subordinazione
Nei confronti di quei centri di potere extra istituzionali fondati sull'illegalità e la criminalità che per tanto tempo hanno dominato e condizionato la politica italiana un passo avanti
In conclusione un grande passo avanti
Nella direzione di una maggiore autonomia del potere giudiziario ma anche nella direzione di una maggiore autonomia della politica
Io credo che questa e non altra sia la strada per la soluzione politica della questione legalità
Assai più vasta quindi e determinante per le sorti della nostra democrazia
Delle tante torrenti Late soluzioni politiche di Tangentopoli
Sto per concludere
Forse non certo perché le ha pensate soluzioni politiche adattabili un domani magari ad una eccessiva repressione dell'evasione fiscale del riciclaggio o magari anche Ammaniti un pochino
Se si considera continuerà ad identificare i problemi della giustizia in modo isolato
Se si continuerà a parlare a proposito e a sproposito consentitemi di dirlo
Dei supplenza di strapotere dei pubblici ministeri di separazione delle carriere via ministri di modifica della composizione di riforma elettorale del Consiglio superiore della magistratura
Esigenza di maggior parità tra difesa ed accusa
Di ulteriori esigenze garantistiche nel processo sull'onda dell'idea che il giudice perfetto e quello che non vede non sente non parla e che il giudice che conosce qualche carta in più diventa sospetto di parzialità
Se infine verranno messi in discussione anche principi fondamentali come quello dell'obbligatorietà dell'esercizio dell'azione penale
Ebbene forse ma io ho fortissimi dubbi in proposito
Riusciremo a modellare per benino la classica per gli USA mentre la trave ci schiacci era sotto il pezzo di una democrazia mancata vi ringrazio
Ringraziamo molto l'amico Almerighi
Residente a Brindisi
Questa bella ed ampia relazione
La quale mondo trattato
Ma
Oggi
Ecco c'era
Il Pubblico ministero
Ecco devo dire che per verità
Nel modesto a tempo di trentacinque minuti è riuscito veramente
Illustrato scusate
Devo dire è un punto che modesto a tempo di trentacinque minuti è riuscito veramente a dire tante cose
Che ci hanno illustrato ampiamente i problemi che concernono la figura del pubblico ministero
Io però adempiendo alla mia funzione di presidente
Non possono non ricordare a quelle che seguiranno inefficace perché sibilando quindi normale il cric fatta dal fatto che e gli organizzatori mi hanno dato da interni
Hanno detto che le relazioni non devono superare i venti minuti e gli interventi che seguiranno non più di dieci milioni dici ma tu li hai rispettabile intriso una novantenne parla di cinque ieri rispettati venti minuti non lo so non credo di averle rispettavo ma d'altra parte sono il Presidente sarà al potere a Caserta insomma ce l'aveva esercitato un potere
Allora
Allora adesso ho il piacere di dare la parola a un illustre cattedratico
Professore ordinario di diritto penale in questa nobile università Giovanni Fiandaca è uno scrittore noto ormai a tutta la scienza penalistica pelle permette regie cose soprattutto per quell'importante manuale diritto penale che ormai adottato in tutte le università italiane
Giovanni Fiandaca e però all'impiego componente del Consiglio superiore della magistratura dove già ha avuto più di un'occasione per distinguersi sono veramente contento di poter visitare la parola
Grazie presidente
Spero che tu non debba sposarti eccessivamente nel controllare i tempi del mio intervento per sottrarmi alto potere di controllo
Il mio discorso ripartibile in tre parti
Dopo alcune osservazioni
A carattere generale
Affronterò in una seconda parte
Il problema relativo alla possibilità di temperare
Il rigore del principio della obbligatorietà dell'azione penale attraverso la fissazione di cosiddette linee-guida generali
Nell'esercizio dell'azione penale nella ultima parte accennerò alla ulteriore possibile prospettiva de iure condendo
Consistente nell'introdurre nel diritto positivo tecniche ci normative
A carattere deflattivo in riferimento alla
Criminalità
Medio-bassa o comunque di natura bagatellare
Una premessa sembra abbastanza pacifica del resto già emersa dagli interventi
Precedenti e cioè in una rivisitazione del tema del Pubblico ministero
Non può mai prescindere dal contesto generale di riferimento intendendo per contesto generale di riferimento innanzitutto
Il clima politico istituzionale generale specie riguardo al modo di atteggiarsi come ovvio dei rapporti tra sotto sistema giudiziario e sistema politico
Complessivo
Proprio con riferimento a questa connessione credo che sia inevitabile anche questo è già stato rilevato ambientare il nostro odierno dibattito
Nel clima
Politico istituzionale potenzialmente rischioso vai risultati elettorali dell'aprile novantasei cioè un clima verosimilmente almeno sperabilmente caratterizzato da un minor grado di conflittualità nei rapporti tra magistratura
E potere poi politico
E perciò un clima meno esposto alla ricorrente tentazione di attentare sia pure in forma mascherata o indiretta alla indipendenza del Pubblico ministero
Se una prognosi politica di questo tipo non è troppo ottimistica
Ma a qualche fondamento
Direi che possiamo rivisitare con una buona dose di serenità il problema certo non nuovo della portata dei limiti del principio della obbligatorietà dell'azione penale
Cioè possiamo tentare di affrontarlo
Senza ipocrisie senza falsi pudori e infingimenti ma con la dovuta lucidità espanso in altezza
Cominciando ad entrare nel merito del tema è forse superfluo prenderà le mosse da una presa d'atto difficilmente Contestabile
A meno di non voler anteporre cocciutamente direi illusioni realistiche alla osservazione della realtà empirica
Il principio dell'obbligatorietà anche a sforzarsi di applicarlo in maniera rigorosa consente di fatto come si dice amplissimi spazi di discrezionalità
Esiste perciò una inevitabile divaricazione tra l'obbligatorietà come principio valore normativo astratto e la sua realtà effettuale nella prassi applicati
Direi che l'instaurarsi di un certo rapporto di necessario implicazione tra obbligatorietà e discrezionalità deriva innanzitutto da una ragione che definirei strutturale
Cioè che attiene
Alla logica del nesso tra tutti gli obblighi giuridici di agire certo tutti gli obblighi giudice contenuto positivo da un lato
E i presupposti fattuali Dell'Oro adempimento dall'altro l'obbligo di esercitare l'azione penale un obbligo
Giuridico
Positivo cioè contenuto positivo quindi rientra nell'ampia categoria degli obblighi viaggi ogni obbligo giuridico di agire
Può essere adempiuto nei modi e nei limiti in cui lo consentono capacità scelte e mezzi che l'obbligato ha di fatto a disposizione per l'imitazione sento soltanto banale tratto per esempio dal commesso per esempio all'obbligo di prestare soccorso
Il soccorritore di due o più bagnanti in pericolo per adempiere nel modo più efficace del suo dovere di soccorso deve innanzitutto saper nuotare è disporrà di mezzi sempre più efficace quanto maggiore è il numero delle persone impenetrabile
Per avere la barca e mezzi consimili altrimenti
E in grado di
Sì soccorrere uno o qualcuno soltanto dei soggetti in pericolo è costretto a scegliere esercitando di fatto un potere discrezionale
Intendendo appunto per potere discrezionale libertà di scelta tratti azione possibili nella realtà fattuale
Pare una bah di una banalità estrema
A queste ragioni di ordine generale relativi ai presupposti fattuale di ogni obbligo di attivarsi se ne aggiungono
Diciamo altre del noto relative allo specifico obbligo di esercitare l'azione i termini del problema sono assai noti
Sono illuminanti in proposito e ho avuto il piacere di rileggerli in quest'occasione e ripetuti interventi dell'addebito Zagrebelsky e qui accanto a me
Direi che lo studioso italiano forse più lucido appassionato del tema che ha anche il vantaggio di far tesoro della sua esperienza di magistrato requirente ma penso anche ad alcuni scritti di recente dichiarare
Di un'ottima Obama ed altri e direi come non ricordare Giovanni Falcone
Ho avuto occasione di dire Zeri in particolare il suo intervento al convegno di Senigallia del febbraio del mille novecentonovanta
Dal titolo emblematico evoluzione del principio di obbligatorietà dell'azione esterna nel quale Giovanni Falcone osserva
Se il principio di obbligatorietà mira a far sì che l'operato del pm non si trasformi in alcuna vittoria in dispregio dei principi di eguaglianza e legalità
è evidente che perdo due volte per dedurne l'effettività occorre guardare non tanto come purtroppo spesso avviene nel nostro Paese
Al dispetto formalistico del principio ma al concreto esercizio dell'azione Parmalat ora sul piano del concreto svolgersi dell'attività del PM
Non può non riconoscersi continuava a Giovanni Falcone che consente tra obbligatorietà e discrezionalità sono assolutamente a labili e soprattutto
Che la discrezionalità e in una certa misura un dato fisiologico e quindi ineliminabile dell'attività da
Eppure l'esigenza di non fare della obbligatorietà è una sorta di feticcio di tabù ordini
Ma di coglierne realisticamente portate al limite è stata mi sembra
E continua ad essere non di rado rimorso
Dalla magistratura maggioritaria
E ciò
Anche questa volta per ragioni per notte e facilmente comprensibili
Ragione che vanta dalla sostanziale
E rassicurante il responsabilizzazione
Che il principio dell'obbligatorietà assicura una sorta di comodo alibi
Alla preoccupazione spesso giustificata specialmente in certi frangenti e approfondire il tema potrebbe anche significare metterà a repentaglio la autonomia e l'indipendenza del Pubblico ministero
Se non che io li che nutro nel novero di coloro i quali pensano che il problema non possa essere rimosso o il russo malata e il più possibile esplora
Tanto più in una fase storica come l'attuale nella quale come sappiamo la necessità di continuare
A far fronte a grandi sfide criminali di tipo sistemico impone di impiegare le risorse disponibili in modo razionale ed efficiente esigenza di approfondimento dei limiti del principio di obbligatorietà
Affiora quantomeno sotto una duplice angolazione
Fermo restando il valore intangibile del principio costituzionale di obbligatorietà nella sua ispirazione dei fan
Quale incarnazione con specificazione nel terreno processuali dei principi di legalità appena e del principio di uguaglianza
Si tratta da un lato però di chiarirne tutte le possibili implicazione innanzitutto sul piano della sua valenza normativa Renato
In modo da gettar sempre più luce su alcune
Ambiguità che ancora possono residuali
In termini sintetici allungato Inter alludo ad interrogativi del tipo
Se il principio di obbligatorietà vincoli oltre al PM anche la polizia giudiziaria
Ho
Se l'obbligatorietà investa e in quali limiti anche l'iniziale svolgimento delle indagini preliminari
Una volta che il nuovo codice del rito il rendimento almeno il provvedimento in senso stretto dell'azione penale soltanto alla conclusione delle indagini e così di
Sappiamo quali sono le risposte maggioritarie però si tratta di punte che potrebbero essere ancora oggi attentamente sbagliati
L'altra angolazione sotto la quale il discorso va approfondito riguarda
Come emerge dall'inizio il problema dei presupposti concreti dell'osservanza del principio di obbligatorietà
Il che riporta l'analisi sul piano degli strumenti delle risorse necessarie per tardi attuazione e questa seconda l'angolazione brame prescelta per sviluppare il mio intervento
Ogni analisi in proposito non può che prendere
Le mosse va un dato empirico inoppugnabile
Gli uffici requirenti non dispongono di risorse e mezzi sufficienti per trattare tempestivamente
L'enorme quantità di notizia di reato di cui sono normalmente destinatario
Questa difficoltà di sviluppare indagini il rapporto a tutte le notitiae criminis che pervengono è una diretta conseguenza innanzitutto di un freno a mano da moto la cosiddetta inflazione o ipertrofia delle fattispecie penali incriminatrice
Sappiamo che il fenomeno è andato aggravandosi
Negli ultimi tempi anche perfetto dall'estendersi delle indagini sui fenomeni di criminalità di tipo sistemico che assorbono un gran numero di risorse
Quale componente della commissione che ne dà organizzata del Consiglio superiore ho avuto di recente personalmente al mondo di rendermi conto
Delle drammatiche difficoltà in cui versano le Procure più impegnate come Napoli e paure
La particolare complessità e i tempi lunghi delle indagini sul crimine organizzato
Assorbono tante energie e risorse da prendere inevitabile un accantonamento un rallentamento delle altre indagini a cominciare da quelle per certi aspetti non meno importanti sui reati contro la pubblica amministrazione
Da qui il profilarsi come sappiamo di una drastica alternativa o si ottiene un aumento di magistrati e le altre risorse
Va be'lo si fa un più esplicito e accentuato il ricorso a criteri di priorità nell'esercizio pure obbligatorio dell'azione
La prima alternativa aumento delle risorse
Può essere perseguita ma non senza limiti
A parte i vincoli di bilancio e i problemi di qualificazione professionale
Temo che a Nettuno un Lince una eccezionale incremento nel numero dei magistrati ad esempio un raddoppio o addirittura una triplicazione una qua duplicazione
Dei sostituti di Palermo o di Napoli potrebbe fungere da rimedio risoluto
Al suo papà non soltanto al Sud le forme di illegalità
Solo diffuso informa così
Massiccia
Che noi dovremmo ipotizzare un mondo orwelliano talvolta io penso ai capannoni industriali FIAT
Gli uffici giudiziari come capannoni inusuali sia perché lavorano in tre turni mattutino e pomeridiano e notturno per smaltire senza riuscirvi l'enorme quantità dei fatti di reato di cui dovrebbero venite a conoscenza
La seconda alternativa
Criteri di priorità sembra per un verso più realistica ma va incontro per altro verso abbia notte
Difficoltà che conosciamo delle quali occorre tenere conto e che forse però non sono insuperabile
Ma non penso che la strada dei criteri generali di priorità sia di persona
Come non pochi invece continuano a sostenere il linea di principio incompatibile col principio di obbligatorietà
In proposito credo di potere condividere nella sostanza il ragionamento
In più occasione sviluppato da Vladimiro Zagrebelsky non vorrei togliermi la parola immaginando che lo riproporrà cercando di dirlo con parole mie
Dire questo che va distinto il piano della vigenza normativa astratta del principio di obbligatorietà da quello delle condizioni fattuali della sua osserva
La scelta di priorità lungi dal contestare
La validità della regola deontologica
A livello normativo e impone di perseguire tutti i reati ne costituisce applicazione concreta al secondo un criterio di ragionevolezza ed efficienza imposto dalla impossibilità pratica ritrattare
Tempestivamente contemporaneamente tutte le notizie reato
Si potrebbe anche aggiungere che lo scelte di priorità riflettono criteri organizzativi
Relativi alla fase dell'inizio delle indagini preliminari cioè che entrano in funzione ben prima dell'esercizio che è proprio l'azione penale che il vigente codice di rito collocata ma sappiamo
Alla conclusione delle indagini stesso
D'altra parte il discorso non muterebbe neppure se si prescinde essere dal fare ricorso a criteri di priorità nel vano sforzo di perseguire tutti i reati
L'impossibilità pratica di riuscire così come spesso accade implica la non validità normativa del principio di obbligatorietà
Qualcuno sarebbe disposto a sostenerlo
Ho il problema concerne piuttosto i limiti fattuale
Della possibilità di osservare il principio normativo
A scanso di possibili equivoci e appena il caso di precisare
Che le valutazioni di priorità nell'ambito di questa impostazione non devono mai tradursi
è sempre lo precisa molto bene Vladimiro Zagrebelsky in criteri assoluti di esclusione dall'azione penale per certe categorie di reati
Deve piuttosto trattarsi appunto dei criteri di trattazione proprietaria di alcuni tipi di reato rispetto alla senza che si escluda a priori la possibilità che vengono trattati anche in reati considerati secondaria
Anche se è ovvio e realistico pronostica negli atti di tipo non proprietario probabilmente in questa impostazione finiscono con l'essere pressoché inevitabilmente destinati alla estinzione per
Le considerazioni di priorità non devono neppure consistere in valutazioni di opportunità o meritevolezza dell'intervento penale innovazione a notizie di reato singole
Una valutazione di opportunità circa la necessità o meritevolezza intervento penale in la Lazio a singoli episodi criminosi
Contrasterebbe infatti nel modo più evidente la ratio del tredici garantistica del principio di obbligatorietà per non contrastare con lo spirito di questo principio i criteri di priorità non possono che essere generale differiti cioè atti o quasi generali di
E questa peraltro l'indicazione che proviene da altri ordinamenti
Che fanno ricorso a cosiddette linee guida generali di esercizio
Dell'azione penale ambito disciplinare era rendere più trasparenti i criteri di priorità linee guida generali adottati spesso in all'interno di ordinamenti giuridici che sono al contrario ispirati al principio di discrezionalità relazionata
Ma ben da chiedersi
Le differenze tra un principio di obbligatorietà temperato
Nel senso che prima diceva diceva
è un principio di opportunità o discrezionalità regolato attraverso criteri generale
E di fatto
Sarebbero sensibili o finirebbero con l'essere minimi se minime se non impercettibili come qualcuno sostiene probabilmente la differenza risulterebbe cogli bile rispetto a quelle indagini su fatti del reato che possono presentare risvolti politici come ad esempio è accaduto ancora di recente in Francia per l'intervento interdittivo del ministro
Se il se il ricorso a criteri generali priorità non è diverse logicamente normativamente incompatibile
Col principio Borella
Dell'obbligatorietà dell'azione penale le si dopano il problema più spinoso e più difficile da risolvere
Alludo ovviamente al problema della individuazione dei soggetti legittimati a elaborare le scelte di priorità
Chi decide l'ordine di priorità
In astratto e come del resto noto sono prospettabili diversi modelli di soluzione pieno per e vi faceva riferimento anche Padova maggio nella sua introduzione
I singoli procuratori radiomobile basso o assemblee degli uffici di procura il procuratore già la cassazione a sua volta ha posto in collegamento con i suoi versi giustiziò meglio col Parlamento
Il ministro di grazia e giustizia il Consiglio sopra la magistratura il Parlamento
Oppure nuovi organismi del tipo dei consigli giudiziari integrati da componenti laici designati dai Consigli regionali organismi consimili
Per ragioni di tempo non possiamo esaminare dettagliatamente vantaggi e svantaggi connessi a questi diversi modelli di soluzione si tratta peraltro dei questione in larga parte
No a un pubblico esperti
Premesso che nessun modello di soluzione
E esente da obiezione continua a ritenere che il modello a tutti soluzione a tutt'oggi preferite o meno criticabile consista nell'affidare la competenza al Parlamento nazionale
Per più giorni facilmente intuibile
Il Parlamento infatti almeno in linea di principio e meglio in grado di assicurare il massimo di controllo democratico e quella visione giornali insieme
Che fa da presupposto a una politica criminale nazionale non discriminatoria ed efficace mutatis mutandis si tratta di quelle stesse ragioni di fondo
Che la corte costituzionale ha sviluppato da ultimo alla sentenza numero quattrocentottantasette dall'ottantanove per escludere ancora una volta la potestà normativa del singole regioni
Ma il coinvolgimento del Parlamento
Non è Bello il coinvolgimento dello stesso Parlamento non è e sente come sappiamo da possibili riserve critica
Cioè un'obiezione
Che spesso viene prospettato
Cioè si eccepisce che la crisi generale di funzionamento del Parlamento nell'esprimere
Indirizzi politici potenti e tendenzialmente uniforme finirebbe anche dall'investire le scelte relative alla omogenee agitazione della attività se i pubblici
D'altra parte che esperienza parlamentare in materia di legislazione penale e di politica criminale quale abbiamo conosciuto negli ultimi decenni non sembrerebbe alimentare in proposito soverchie irruzione
Ma io vorrei prospettare una
Ulteriore ragione di riflessione che prospetto in termini problematici cioè ho detto prima che la via delle linee guida generali
Limitare una lire una linea una via una strada percorribile
E
Con con alcune con alcune riserve queste riserve preferisco lasciarlo eventualmente all'approfondimento del dibattito di prospetto come interrogativi aperti c'è quest'ulteriore
Prospettiva
Secondo me si può può trarre spunto va una rinnovata riflessione sul principio della divisione dei poteri nell'ambito di una democrazia maggioritaria o di una democrazia
Dovesse avviarsi a diventare sempre più tale die in altri termini è da chiedersi
Se a maggior ragione nell'ambito di una democrazia maggioritaria una corretta dialettica istituzionale non implichi una ancora più rigorosa separazione del giudiziario dai Circuiti della rappresentanza politica ciò proprio per evitare il rischio il potere giudiziario finisca con subire
In misura eccessiva il condizionamento della maggioranza divenendone una sorta di supporto con conseguente aggiramento balletto rallentamento appiattimento del principio della dedizione dei potenti
è già stato osservato che in una democrazia maggioritaria si impone un primo una concezione più forte
De se possibile ancora più forte del principio della divisione dei poteri concezione che ha la sua radice più nella tradizione francese di ascendenza giacobino
Nel costituzionalismo americana questa concezione più forte concepisce appunto giudiziario come un potere non già sostanzialmente subordinata al legislativo e all'esecutivo bensì posto sullo stesso piano ed una non c'entra
Conflittuale di autentici Frendy e contro poteri
Ma lesiva una ulteriore possibile operazione che prospetto anche questa in termini molto problematici e concerne questa volta il problema del rapporto tra la pubblicità
Dei criteri guida generali di esercizio dell'azione penale e il funzionamento della cosiddetta prevenzione generali
In altri termini
Intendo dire che la conoscenza anticipata da parte del pubblico delle linee-guida predicare dell'azione penale potrebbe rischiare di trasformarsi in una sorta di licenza di delinquere rispetto a quei fatti
Il reato la cui persecuzione giudiziaria e sulla dall'ambito delle priorità ma forse non si tratta di un'obiezione decisiva ma si tratta di un costo tollerabile tenuto conto appunto che il possibile indebolimento per la prevenzione generale concederebbe reati considera sa secondaria
Ultima prospettiva di discorso
I possibili le possibili tecniche normative tra introdurre in una prospettiva de iure condendo a scopo deflattivo
Si tratta di tecniche normative che possono contribuirvi ad alleggerire sensibilmente
Il sovraccarico della giustizia penale ma che di per sé non risolverebbero del tutto il problema del suo funzionamento sollecito ed efficace
Perciò l'eventuale introduzione di tecnica siffatte potrebbe in teoria può assistere alla
Previsione di linee guida generali per l'esercizio relazione tra
Quali sono le tecniche normative a cui si è finora pensato per temperare il principio bella obbligatorietà a parte la grande prospettiva più volte evocata della depenalizzazione più decise e rigorosa di quanto finora non si sia fatto il tema vecchio è il perno
Ora
Alcune di queste tecniche
Da escogitare
Diciamo sono desumibili dallo stesso dibattito penalistico italiana rispetto ad altre possiamo provengono possibile indicazione dal Panorama internazionale
L'idea di fondo comune è riassumibile nella proposta di configurare clausole di non punibilità
Incentrate sulla mancanza o sulla insufficienza della offesa tipica in concreto quale accertata dal giudice
Beninteso al di là dei limiti oggi consentiti dalla articolo quarantanove secondo comma del Codice penale secondo quella fra interpretazione in chiave di concezione dualistica dell'illecito che dobbiamo alla scuola penalistica torinese
Concezione che però non è sente l'obiezione nell'ambito della dottrina penalistica e che dato in questa sede più importanti
Non è stata però manco fatto propria a tutt'oggi dalla giurisprudenza maggioritaria che finora come Vladimiro Zagrebelski sa meglio di me attenuto un atteggiamento in proposito abbastanza
Timido
Ora
Qualcuno ritiene di potere rinvenire
Un precedente di una linea di tendenza siffatta introspettiva de iure condendo nell'istituto della cosiddetta irrilevanza del fatto introdotto come è noto dal legislatore del processo penale minorile dò per scontato alla conoscenza
Di questo istituto si tratterebbe certo di riformularlo
Adattandolo al diritto penale degli adulti è del resto neanche a questo proposito mancherebbero modelli di disciplina contenuto in altri Orban ordinamenti da assumere a possibili punti di riferimento si considera sento il paragrafo quarantadue del codice penale austriaco e istituti analoghi sono contenuti nell'ordinamento
Che una volta si definiva tedesco occidentale oggi dovremmo dire tedesco però all'interno delle stesse norme processuale
Ora a mio avviso l'introduzione di clausole generali di non punibilità di questo tipo
Nella parte c'è la nave del Codice va incontro a ben riflettere ad alcune riserve critiche
Gli serve che mi inducono
Vorrei clausole di non punibilità a scopo deflattivo
Ma che mi spiegano piuttosto a prospettarle com'è più appropriatamente con l'età collocabili all'interno della parte speciale del codice in relazione a tipologie di reato o meglio ancora a singole figure di sarà
Cerco di esporre sinteticamente il mio pensiero ricollegandomi appunto alla nota vicenda teorica e applicativa
Della concezione dualistica dell'illecito fondata sull'avvento del prete azione dell'articolo quarantanove secondo comma tra il codice
Le resistenze forti opposte da una parte della dottrina e soprattutto dalla giurisprudenza maggioritaria alla reinterpretazione articolo quarantanove in chiave di concezione realistica
Cioè con una norma che consente la non punibilità dei fatti
Consente
Ti conforme al tipo ma in concreto inoffensivi e accertati come tali dal giudice direi queste resistenze a mio avviso derivano da questo cioè dal fatto che l'articolo quarantanove come norma di parte generale
Contiene una formula non solo generica ma anche votare direi circa rispetto agli interessi tutta avanti e alle altre ragioni giustificatrice della punibilità delle singole figure di reato disciplinate nella parte speciale
Per cui il magistrato interprete è chiamato a riempire questi vuoti con un eccesso di discrezionalità interpretativa in assenza di criteri di riferimento di fronte a lega
Insomma è incombente il rischio e il magistrato spesso umana la concreta in offensività del fatto da sue personali valutazioni che non trovano alcun riscontro nella disciplina legale delle singole sedurre di reato
Questo può avere
Diciamo destato preoccupazione nella dispensa maggioritaria la quale peraltro come sappiamo però storicamente e tradizionalmente
Diciamo soggetta a una tentazione opposta che la tentazione all'interpretazione la tentazione dell'interpretazione estensiva delle fattispecie incriminatrice per cavare dalla lunga chioma dice che il massimo disponibilità
Possibile quelle diciamo che è un un riorientamento in senso dell'attivo presupporrebbe anche una deturpazione culturale per l'atteggiamento della giurisprudenza insieme
A mio avviso diverso sarebbe il discorso se fossi il legislatore a costruire causa di non punibilità incentrate su criteri più specifici che tengono conto delle peculiari caratteristiche delle singole figure clausole perciò da inserire nella parte speciale all'interno della norma incriminatrice che disciplinano il reato in cui queste cause di non punibilità dovrebbero fare
Riferimento
Sulla falsa riga ad esempio le quello che sta tentando di fare sembra un vivono un segreto di ufficio mio stato confida
La commissione ministeriale di riforma che è nato lavora alla prevenzione del fantomatico delitto di abuso di ufficio nel senso che il componente la commissione si stanno Sforza
Di individua causa di non punibilità rispetto alle ipotesi
E abuso più vado a parlare appunto specificamente ritagliato
Su questa sulla ragione che stanno alla base di questa figura incriminatrice
Se così si procedesse si potrebbe scoprire che alcune cause di non punibilità
Che hanno significato nel senso giustificazione rispetto ad alcune figure di reato potrebbero non averne rispetto all'altra
In questo modo il magistrato non si muoverebbe del muto ma ancora represso e valutazioni in termini di l'offensività incontri
A parametri legalmente predeterminati dal legislatore nel configurare le diverse ipotesi irreale
Sto per terminare è scontata a questo punto una possibile obiezione le clausole di non punibilità scopo deflattivo
Anche se collocati nella parte speciale
Accenti avrebbero in ogni caso il già elevato tasso di discrezionalità interpretativa di cui i magistrati risponde
E l'obiezione consueta eh che questo incremento di destinazione potrebbe pur sempre associa in a Box trattamento ingiustificatamente discriminatoria e di favore nei confronti di determinati e
è vero che l'eventuale introduzione di clausole siffatte incrementerebbe la discrezionalità interpretativa
Ma è anche vero che in questo caso specifico il timore di potere dar vita
A forme di privilegio odioso a favore determinate imputate mi pare che vada in ogni caso ridimensionato
Infatti queste clausole di non punibilità di cui stiamo parlando rimarrebbero in ogni caso circoscritte soprattutto a forme di criminalità piccola
Ho badato alla
E cioè a Oxford atto e cioè a settori che esulano dall'aria tipica di quelle forme più gravi di criminalità e pensiamo soprattutto
Alle forme di criminalità
Del potere che pur giustificano nel preoccupazione del mantenimento più rigoroso del principio di obbligatorietà dell'azione penale senza temperamenti grazie
Come vedete cari amici nata presentazione che io avevo fatto non è stata delusa da quello che avete ascoltato
Avete visto con quale ma isteria con quale lucidità
E siamo anche con quali accenti di convinzione ha trattato a questi argomenti che sono piuttosto difficili
Ma personalmente io
Qualche perplessità la conservo mi rendo conto che tentare di elaborare Demitri riterrei che soprattutto se vengono elaborati in sede normativa dei criteri che in qualche modo quindi debbano orientare la condotta per limitare una eccessiva
Discrezionalità da parte del magistrato
Si presenta come una soluzione è plausibile tanto più che e affidata in fondo al legislatore
Però da una parte e mi domando
Davvero possibile
Salvo proprio gli aspetti generalissimi del problema ma è davvero possibile
E lavorare in sede normativa dei criteri che vagliano per tutto il territorio del Paese ecco questo è il primo interrogativo che mi pongo perché possano magari andar bene per il Veneto di Bossi per esempio ma non andar bene per la Sicilia o per la Calabria dove altre priorità si potrebbero imporre e ha lo steso se poi sia affidarsi addirittura Consiglio Superiore della Magistratura la elaborazione di questi criteri
In realtà io ho l'impressione incerto è soltanto un'impressione perché non ho avuto occasione di approfondire questo argomento ma adesso alla fine sentiremo anche una voce
Molto autorevoli come quella di Vladimiro perché invece su un punto
Però ho l'impressione che in definitiva comunque si cerchi di dare una soluzione a questo problema che non ha niente a che fare beninteso con il discorso moderna
Della obbligatorietà dell'azione penale sono due due fatti diversi
Resta certa una discrezionalità di fatto che imposta da una scelta prioritaria che comunque il procuratore della Repubblica e costretto a fare rispetto a all'atleta radi notitiae criminis che pendono nelle procure probabilmente un giorno speriamo tutto questo potrebbe essere superato si è cambiato questa questa affollamento diciamo nei registri vera procure
Ma dicevo quanto meno alla fine è difficile insomma prescindere completamente dalla discrezionalità del magistrato quando
Sotto il controllo diciamo delle situazioni locali delle esigenze della situazione locale
E alla fine bisogna lasciarla questa possibilità insomma
Cioè anche una norma devesi dovrebbe comunque dire alla fine salvo le scelte anche in situazioni motivate naturalmente da parte del procuratore della Repubblica le scelte che la situazione locale impone quindi quantomeno alla fine una discrezionalità non è evitabile
Beh d'altra parte insomma e va alla magistratura che ci sta fa chiaro che una certa dobbiamo confidare insomma nella magistratura e narra la sua e Scelta
Raziocinante di questa facoltà discrezionale indubbiamente e poi che pensiamo che c'erano dei galantuomini e orientata sempre ai fini e all'interesse delle generalità
Adesso
Vi incombe l'onere peraltro per ha detto
Deve dare la parola
Al dottor Giuseppe Fici sostituto procuratore della Repubblica al tribunale di Palermo
Non prese
Io garantisco il rispetto dei tempi cioè i venti minuti concessi nel per questo bello saltare un paio di cartelle nelle quali esprimeva una serie di Gambale avvertenza che sarebbe stato opportuno fare mi prego quindi all'esito del mio intervento di valutare le proposte
Che sottoporlo all'attenzione alla vostra attenzione
Con la dovuta generosità perché quelle minori saranno affrettate facili generalizzazioni ma meditata e sofferta in un
Ipotesi di lavoro che per restare in tempo sono costretta a prospettare in termini estremamente sintetici
Il ragionamento la Comit
Che ponga al centro del mio ragionamento è la seguente l'azione penale pur formalmente obbligatoria nel suo esercizio nel suo non esercizio perché di questo ancora non se ne è parlato ma soprattutto nelle modalità del suo esercizio è stata sempre governata lo è tuttora e lo sarà in futuro questo vale ovviamente principalmente quando via interferenza da un punto di vista oggettivo soggettivo con i pubblici poteri
Chiarito subito cosa intendo per governo dell'azione penale rispondendo alle seguenti domande
Chi ha governato in passato l'azione penale chi la governa oggi chi vogliamo che la governi in futuro
Se vogliamo essere intellettualmente onesti e di questo dobbiamo parlare perché è questo il tema in discussione
In passato il mi riferisco ad un'epoca che lentamente iniziata tramontare all'inizio degli anni settanta e che definitivamente tramontata agli inizi degli anni novanta cioè vent'anni dopo
L'azione penale è stata di fatto governata dalla classe dominante ecceda la maggioranza politica che è stata poi per oltre quarant'anni sempre la stessa
Il strumenti di tale governo dell'azione penale non sono stati trasparenti nel senso che non erano codificati in formula normativa espresse in un seduti ordinamentali ben definiti e però questi strumenti di governo dell'azione penale sono stati strumenti estremamente efficaci
Avevo il timore di usare espressioni un poco troppo forti concetti
Esagerati per un convegno di studi è però l'intervento introduttivo del presidente Gallo mi ha dato coraggio
L'azione penale è stata infatti governata attraverso il suo mancato esercizio anche affronti dividenti e diffuse situazioni di illegalità né pubblici poteri ma anche con iniziative scandalose basti ricordare l'inchiesta sui vertici della Banca d'Italia che si erano opposti al piano di salvataggio voluto dall'onorevole Andreotti per il bancarottiere mafiosa Michele Sindona
Diceva l'azione penale è stata infatti governata attraverso istituti della procedura penale materiale e non anche formale
Così come attraverso istituti dell'ordinamento giudiziario materiale ma mano che si andava sgretolando con progressive riforme normative sentenza della Corte costituzionale l'ordinamento giudiziario formale gerarchica e piramidale approvato in epoca fascista
I principali istituti di ordinamento giudiziario coi quali l'azione penale è stata di fatto governata per più di quarant'anni in misura sempre meno efficace ma mano che si andava sfaldando il vecchio sistema sono stati
Il sistema di carriera dei magistrati
Un sistema che Garand è garantendo l'accesso alle funzioni superiori per cooptazione
E da quelle direttive soltanto a chi aveva dato prova di grande acquiescenza
Alle ragioni del potere del quieto vivere ha efficacemente condizionato in modo capillare giorno per giorno e per decenni l'intera storia professionale di innumerevoli generazioni di magistrati requirenti ma anche giudicanti
La nomina dei dirigenti degli uffici da parte di un Consiglio Superiore della Magistratura eletto con sistema maggioritario e quindi monopolizzato dalla componente conservatrice dell'ordine giudiziario all'epoca prevalente
Significativa la scelta della quasi totalità dei procuratori dalla Repubblica di Roma del passato di cui basterebbe citare il nome per fare intuire perfettamente cosa intendo dire
Ulteriore strumento è stato l'uso vessatorio ove non funzionava il self restraint ciascun magistrato dello strumento disciplinare
E di quello para disciplinare del trasferimento d'ufficio per scoraggiare ogni devianza da parte di quel pretore di questo seduti procuratori che fossero stati anacronisticamente consapevole del significato cogente il principio di eguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla legge
Ed ancora
Un collaudato sistema gerarchico piramidale che consentiva attraverso l'oculata scelta di ventiquattro procuratori generali il controllo di tutti i procuratori della Repubblica e quindi di tutti i sostituti procuratori tutti pretorio all'epoca aventi funzioni requirenti
L'assegnazione dei processi senza alcun criterio tabellare
Completavano il sistema
Qua vale il discorso della impossibilità da parte mia di fare delle premesse adeguata
Completavano il sistema nel caso in cui l'azione penale veniva promossa quando non andava promossa alcuni istituti della procedura penale sostanziale
Quali la vocazione delle indagini da parte dei procuratori generali la legittima suspicione la rimessione dei procedimenti da parte della Cassazione e via dicendo
In passato dunque ad onta del principio costituzionale
Ad onta del principio costituzionale dell'obbligatorietà dell'azione penale di quell'articolo centododici della Costituzione i procedimenti penali nascevano o non nasceva un ex nascevano ma non devono nascere abortì vano prestito secondo le direttive di un'accorta ma nascosta regia
Ed il fatto che fosse una regia nascosta costituiva il fattore più grave posto che procuratori della Repubblica per l'esercizio del mancato esercizio dell'azione penale non rispondevano mai a nessuno e d'altra parte se l'azione penale era obbligatoria il giudice era sottoposto soltanto alla legge perché mai in che termini da chi avrebbero dovuto risponderne
Così come non rispondevano i registi occulti che impartivano in modo espresso ma il più delle volte in modo implicito sotto forma di condizionamento ambientale di carriera
Direttivi od ordini direttamente o attraverso galoppini locali ma anche attraverso compari e fratelli incappucciati
Comunque al riparo i registi occulti dei loro responsabili parafulmini istituzionali e cioè al riparo dei procuratori dalla Repubblica formalmente soggetti soltanto alla legge
E quindi assolutamente responsabili per come esercitavano o non esercitavano il loro potere giurisdizionale
Con gli anni questo sistema è tramontato
La carriera dei magistrati è stata abolita il Consiglio superiore della magistratura è stato fortificato non le sue prerogative dalla giurisprudenza dalla Corte costituzionale che ha notevolmente ridotto i poteri dell'esecutivo previsti dall'originario normativa
Il vecchio ordinamento giudiziario pur formalmente lo stesso è stato oggetto di riformi parziali che hanno smontato un pezzo per volta i preesistenti strumenti di controllo di ogni singolo magistrato
Una maggiore attenzione della pubblica opinione
Ha indotto ad un uso meno indecente degli istituti ordinamentali e processuali cura appena fatto cenno
Il significato dei valori costituzionali è stato gradualmente recepito dall'istituzione dei magistrati soprattutto da soprattutto da quelli entrati in carriera nella vigenza della Costituzione repubblicana
Il tutto con gradualità
Il governo dell'azione penale nel ventennio mille novecentosettanta mille novecentonovanta ex e così è stato caratterizzato dalla coesistenza di vecchie incrostazioni di potere
E di quei magistrati che prima degli altri anni intuito quale dovesse essere il loro rapporto con il potere e cioè di assoluta indipendenza e che per questo sono stati con disprezzo etichettati come pretori d'assalto toghe rosse
Non resta al tanto per converso il colore delle prove che per spirito di servizio per convinzione ideologica si allegavano alle esigenze del potere
Il braccio di ferro durato a lungo e l'esito non era scontato
Fra le tante drammatiche pagine di questa storia ricordiamo i processi per eversione scippati e loro giudici naturali la definizione di porto delle nebbie degli uffici giudiziari romani non è un'impertinenza giornalistiche il processo dei petroli
Un pretore ebbe l'ardire di scoprire che petrolieri pagavano i partiti politici in cambio di legge fu allora che venne approvata la legge sul finanziamento pubblico
L'attacco ai magistrati milanesi di Craxi per la presso le banche recanti il referendum sulla giustizia giusta per l'introduzione di quella responsabilità civile del giudice già ospitata dal venerabile Licio Gelli
Nel suo Piano di rinascita democratica
Non sono stati anni facili per la magistratura e per il Paese
E però i giovani pretori d'assalto sono diventati anziani magistrati e sono diventati tante con il passare degli anni il loro modello di giudice ha contagiato quasi per intero la magistratura
E quando quei giovani magistrati realmente indipendenti sono diventati procuratori dalla Repubblica e consigliere di Cassazione ed è inevitabile che esplodesse Tangentopoli che si affondasse il bisturi per il cancro del rapporti tra mafia e istituzioni
Al contempo il vecchio sistema di potere già logoro al suo interno e già distante dalle esigenze della sempre di della gente nel breve volgere di qualche mese si è sgretolato
E così da qualche anno il governo dell'azione penale è appannaggio esclusivo dei procuratori dalla Repubblica
Potremmo dunque dire con soddisfazione che si è conclusa felicemente la lenta marcia per l'affermazione in concreto dei principi di autonomia e l'indipendenza della magistratura
E che tali principi si sono definitivamente consolidati in questi anni per il vuoto istituzionale gli altri poteri e principalmente il potere politico
E però l'attuale ruolo della magistratura nel sistema istituzionale che sicuramente senza alcun tentennamento
E da pretese sia quello di stampella del potere assunto in passato non sembra del tutto adeguato alle dinamiche dell'esigenza di una democrazia
Sarà bene a questo punto affermare a chiare lettere a scanso di equivoci di fraintendimenti per quello che sto per dire
E credo fermamente le il principio costituzionale dell'India dell'autonomia e dell'indipendenza della magistratura e nei principi a questo presupposti della sottoposizione del giudice esclusivamente alla legge
Dell'autogoverno dalla magistratura e dall'obbligatorietà dell'azione penale
E poi ancora in un'epoca in cui troppo spesso ci si fa scudo di nobili discorsi per il perseguimento di fini che non si ha il coraggio di quelle manifestare apertamente poi opportuno che chiarisca che questo omaggio a tali principi non è una vuote di ipocrita esercitazione retorica
Credo in un bar infatti con convinzione che l'attuale modello costituzionale dell'ordine giudiziario offerto un contributo decisivo alla crescita dalla tenuta democratica del nostro Paese
Ed inorridisco al solo pensiero di cosa sarebbe potuto accadere in questi anni con la corruzione elevata a sistema le collusioni fra mafia di soluzioni se la magistratura fosse stata servita come lo è stato in passato ad un ceto politico corrotto inefficiente
Sono dunque personalmente orgoglioso di essere un magistrato di questa Repubblica
E però questo non vuol dire che condivida sempre quello che fanno tutti i magistrati così come non vuol dire che condivida tutto dell'attuale sistema
Al riguardo sono assai critico e severo anche perché sono consapevole che i nemici di questa magistratura sono belli E.T. di cogliere a pieni mani gli eccessi le cadute di stile in però scoprì Che errore gli abusi piccoli e grandi di quei magistrati che per i Attanzio di ignoranza meriterebbero di essere cacciati fuori da un'orda le cui non meritano di appartenere
Condividere in toto richiamati principi non mi impedisce al contempo di affermare con serenità che l'attuale modello di ordinamento giudiziario va depurato con coraggio da tanti anomalia
E principalmente dalla mancata predisposizione di efficaci strumenti di responsabilità connessi all'esercizio al non esercizio di un potere che non è esagerato definire immenso
Come altrimenti può essere definito il potere di un uomo di disporre della libertà personale dell'onore di un altro uomo
Se il potere diffuso dei magistrati e diventa effettivo e nel nostro Paese lo è diventato se questo potere un potere enorme e se la sua crescita non è accompagnata da una parallela crescita di un sistema di responsabilità
Viene a saltare ogni equilibrio istituzionale il sistema dei pesi e dei contrappesi direbbero i giuristi anglosassoni ed è inevitabile che si comincia a parlare con insofferenza più o meno velata di strapotere dei giudici
E che se ne parli da destra e da sinistra a prescindere dai toni ed all'eleganza delle espressioni usate
Dove c'è un potere deve esserci responsabilità
Ed è per questo che ho fatto riferimento alla responsabilità funzionale del magistrato altri parlo di responsabilità politica ma l'espressione si presta ad essere strumentalizzata
Non rilevando comunque in questa sede nella responsabilità penale del magistrato che è fuori discussione ovviamente neppure quella disciplinare
Che andrebbe potenziata e che comunque non non attiene al tema in discussione
Ma perché parlare di responsabilità funzionale e cioè di una responsabilità connessa alle al vado alle modalità di esercizio della funzione se l'esercizio dell'azione penale obbligatoria e se il giudice sottoposto soltanto alla legge
Avrei bisogno di qualche ora ed invece mi sono rimasti pochi minuti per concludo il mio intervento
Posso pertanto limitarmi a fare un veloce riferimento agli effetti del golpe del Cappelletti agli scritti dei filosofi del diritto Tarello Bagolino ed a ritroso nel tempo all'elezione del teste
Quest'ultimo parlava della funzione giurisdizionale come di una funzione creativa del diritto
Avendo rifiutato e dogmi positivisti ci secondo cui l'interpretazione sarebbe una conoscenza del diritto positivo l'attività del giudice un'esclusiva ricerca di norme già esistenti
E pronta ad essere scoperte mediante tipici di infallibili procedimenti logici
Quindi la funzione giurisdizionale vista come funzione creativa del diritto
E pertanto soggetta diremmo noi con espressione moderna condizionamenti ideologici intendendo con tale espressione di ogni giudice e a maggior ragione ogni Pubblico Ministero nel suo quotidiano ius dicere subisce inevitabilmente non potrebbe essere altrimenti è d'altra parte altrimenti non lo è stato e non lo sarà mai
L'influenza non del Segretario di questo o di quel partito politico perché se così fosse saremmo in presenza di un reato
Subisce inevitabilmente l'influenza soltanto ma non è poco nella sua individuale coscienza di uomo e di cittadino l'influenza dei suoi valori personali e collettivi delle sue gerarchie delle sue priorità
Dei suoi bisogno delle sue attese delle sue speranze delle sue paura delle sue angosce delle sue ambizioni
E grande l'esigenza di riflettere su tale questione perché essa a mio giudizio costituisce la chiave di volta l'essenza inconscia o comunque inespressa di ogni dibattito politico-istituzionale sui temi della giustizia
Quali i possibili modelli di questa responsabilità funzionale non è facile rispondere però la ricerca di soluzioni si impone soprattutto se si vuole salvaguardare l'ha conquistata autonomia dei pubblici ministeri
Essendo indifendibile l'attuale situazione non di strapotere a cui non credo quanto piuttosto di un potere cui non corrispondono efficaci e trasparenti strumenti di verifica
è inadeguata la verifica della pubblica opinione solo che si consideri
Quali sono le problemi connessi ai mass media all'informazione poco importa infatti che tale potere il più delle volte esercitato con coscienza e professore Rita da uomini illuminati
Non foss'altro perché questi potrebbe non potrebbero che essere lieti di forme di responsabilità rectius di verifica cui sarebbe sottoposto che illuminato non è dobbiamo peraltro registrare che anche esponenti del mondo politico al di sopra di ogni sospetto vivono con disagio questo disequilibrio istituzionale
E non potendo perseguire per quella diffusa carenza culturale cui ho fatto cenno la via maestra di individuare strumenti e forme di verifica dei magistrati auspica un ridimensionamento del ruolo del Pubblico ministero
Prospettando riforme che apparentemente non sono attinenti che comunque non farebbe una dialettica trasparente propria di una democrazia avanzata ma un ritorno all'ipocrita situazione del passato
Cos'altro significa infatti auspicare la reintroduzione della pena dei magistrati una diversa composizione del CSM o un inasprimento della responsabilità civile del giudice
Se non andare alla ricerca di giudici conformisti che sappiano da solo percepire da che parte spira il vento
Come disegnare allora questa responsabilità funzionale del magistrato nella quale verrebbe sottoposta a verifica anche a mano l'esclusione di mente esclusivamente alle modalità di esercizio dell'azione penale
Posto che la nostra cultura è lontanissima dall'idea di un magistrato lettino e che quindi va scartata a priori tale ipotesi la mia idea è quella di meccanismi trasparenti
Che attivi in una benefica dialettica per ogni singolo magistrato titolare indipendente di un potere diffuso ed il popolo sovrano nel cui nome la giustizia viene amministrata
A prescindere dal facile slogan e cosa in concreto
Si è parlato se ne parlerà anche in questi giorni di direttive sulla priorità di intervento l'esercizio l'azione penale da parte del CSM o del ministro di Grazia e Giustizia del Parlamento direttamente o attraverso un'Authority legittimata dal voto di una maggioranza parlamentare qualificato
Non condivido questa impostazione perché a mio parere sacrifica eccessivamente l'autonomia e l'indipendenza di ogni singolo procuratore delle Repubblica poco si adatta alla necessità di indirizzi e diversificati in funzione delle peculiari esigenze territoriali
E mortifica non poco il significato cogente del precetto penale
Sembra preferibile una verifica ex post dell'attività di ogni il procuratore della Repubblica
Una verifica sui risultati raggiunti eventualmente confrontati con un programma preventivo non necessariamente pubblico
Sull'esito dei dibattimenti sulle percentuali delle misure cautelari non seguite da sentenze di condanna e con più specifico riferimento all'esercizio l'azione penale una valutazione sulle priorità perseguita sulle modalità di esercizio sull'adeguato utilizzo delle energie umane materiali disponibili
Verifica e non anche responsabilità dovendo l'istituto essere modellato prescindendo da un concetto di responsabilità inteso nel suo significato tradizionale ma verifica da parte di chi con quali procedure
E con quali finalità
Bisogna quindi immaginare il titolare del potere di iniziativa della verifica l'organo a cui è demandata la decisione e soprattutto le determinazioni conseguenti alla verifica
E in questo per queste ulteriori riflessioni ancora una cartella
è necessario un maggior sforzo di comprensione nei confronti di chi
Determinati modelli ordinamentali tuttora esistenti possano in futuro essere realizzati titolare del potere d'iniziativa dovrebbe esserlo dovrebbero essere uno o più organi soggetti a loro volta ad efficaci forme di responsabilità politica
E quindi in primo luogo il ministro di Grazia e Giustizia non più attraverso un uso strumentale del potere ispettivo come se l'ente avvenuto in questi anni quanto piuttosto attraverso un trasparente esercizio dell'azione di verifica
La quale sarebbe a sua volta oggetto di valutazione da parte della maggioranza parlamentare
Si potrebbe riflettere sul fatto che un'azione di verifica ante litteram avanzata da Mancuso si è conclusa con l'allontanamento di Mancuso e con un consolidamento delle linee giuristi giurisdizionale del della procura milanese
Così realizzandosi un primo raccordo fra il potere diffuso ed autonome di ogni singolo magistrato ed una istituzione il Parlamento che è espressione diretta della sovranità popolare
Ma si potrebbero immaginare anche i consigli regionali
Riflettendo prima di gridare allo scandalo che il potere di iniziativa sarebbe comunque solo e semplicemente un potere di iniziativa
Il cui esito potrebbe legittimare contrariamente alle intenzioni determinate Lilin giurisdizionale di indebolire secondo le regole di una democrazia le forze politiche che hanno promosso ho sostenuto l'iniziativa
Mi viene di pensare in questa nel nell'avanzare una tale idea alla verifica al
Al nuovo sistema elettorale dei Comuni che prevede il ricorso all'elettorato nel caso di contrasti insanabili tra Consiglio comunale e sindaco con uno decadimento dell'uno o l'altro secondo dell'Est
Una coraggiosa scelta istituzionale di questo genere contribuirebbe a spostare le discussioni sul potere dei magistrati dei salotti televisivi più o meno partecipati più o meno urlati
A sedi istituzionali con la conseguenza che in tutte le forze politiche dovrebbero assumere scelte chiare
E non anche affidarsi ad equivoca evanescenti e manipolabili dichiarazioni agli organi di informazione
Per quanto attiene all'organo della decisione non vedo alternative al Consiglio superiore della magistratura
Le cui valutazioni eventualmente a maggioranza qualificata sono certamente da preferire dissi a quelle di un singolo magistrato di un singolo procuratore dalla Repubblica rappresentando l'organo di autogoverno la sintesi di tutte le componenti ideali presenti dell'ordine giudiziario ed attraverso la partecipazione dei cosiddetti laici un collegamento con le seduzioni parlamentare nella quale si esprima al massimo livello la sovranità popolare
Non vedo in questo un attentato all'indipendenza dell'autonomia del singolo procuratore della Repubblica per la normalità recarsi è superlativo ma che può anche risultare pericolosamente medio pro addirittura netto anche molto poco equilibrato per usare un è un femminismo
Ma un trasparente controllo ed un democratico bilanciamento ad un potere diffuso per per la sua stessa difesa ha bisogno di forme di controllo e di contrappeso
Le determinazioni del Consiglio superiore all'esito del procedimento di verifica potrebbero consistere in semplici valutazioni di totale o parziale adesione all'attività del procuratore sottoposta a verifica
In prescrizioni più o meno puntuali l'invito ad una maggiore attenzione a determinate tipologie di reato muso più accorta degli strumenti cautelari
E nei casi più gravi nel trasferimento d'ufficio del magistrato
Nulla di Scanni lo scandaloso se si considera che qualche cosa di molto simile avviene già adesso
Surrettiziamente però attraversa infatti un distorto uso della procedura di cui all'articolo due della legge sulle guarentigie in cui ci si sforza di credere con ipocrisia collettiva al concetto di incompatibilità ambientale
Le decisioni in materia del CSM verrebbero con il tempo ha costituito un corpus di fonti autorevoli di Indirizzo ed il potere diffuso di ogni singolo magistrato potrebbe essere difeso con maggiore efficacia nella sua autonomia e indipendenza
Io ho finito vi ringrazio per la benevolenza con cui vorrei raccogliere queste mie vecchio manifestato senza timori certo del fatto che nelle stesse verrà compresso principalmente lo spirito propositivo
La ringraziamo brutto efficiente queste ma intanto il relazione
Anche lei come tutti noi non ha rispettato il tempo però ne valesse la pena sentire quello che ha detto è stata molto interessante e in fondo ha riportato anche alla nostra memoria immagini in una certa appassionata ventuno strutture che preferiamo per dimenticare
Ed ora da la parola al dottor Dino Petralia giù dice anche dunale di Marciana dal prego
E allora sarò breve o anzi è un dovere di essere breve e avverto già aperto mi manterrò sul terreno proprio del processo penale quindi sarò anche molto più terreno su quello che dico
E parlare tra gli ultimi a il grande vantaggio di poter censurare
In via di via non per e mancata condivisione ma per ormai esuberanza quello che già si è scritto e che altri hanno detto sicuramente in maniera migliore
Miglio e anch'io mi dedicherò ad una lettura perché la lettura è sicuramente più celere
E allora
Possiamo partire senz'altro da
Una condivisione della permanenza del regime di obbligatorietà dell'azione penale
Ciò posto da più parti ci si è chiesto se il principio Prodi nel concreto corrispondente effettività in altri termini se poi sia così invero in pratica che il Pubblico ministero procede indiscriminatamente per tutti i reati che pervengono alla sua condizione
Personalmente non credo che al di là di sporadiche e fisiologica eccezioni esistano rappresentanti del Pubblico ministero dolosamente orientati a perseguire alcuni e non altri illeciti
Così da attuare una facoltà di vita surrettizie potremmo definire clandestina
Credo invece ed ogni Procuratore della Repubblica sa bene di potersi identificare in quello che sto per dire
Che variabili interne ed esterne al completo dispiegarsi dell'azione penale senilità connaturate al sistema e assolutamente ineliminabili così finendo per connotare di specificità l'intervento di una procura rispetto ad un'altra
Senza tuttavia che a ciò corrisponda una manipolazione in modo arbitrario dell'azione penale
Una cosa è discutere di facoltatività che si badi bene e possibilità legale di rinuncia per fatti di reato dimostrati o dimostrabili altra è ben distinta questione invece prendere atto di una selezione naturale del campo d'azione del Pubblico ministero
Nessuno può disconoscere che l'efficienza e dunque la completezza dell'azione penale in linea obiettiva gradatamente e a vario titolo influenzata dall'ammontare degli stanziamenti di bilancio per il settore giustizia già se ne è parlato
Della situazione di particolare sovraccarico di affari che caratterizza una procura rispetto ad un'altra procura della sofferenza degli organici e dalla loro più o meno estesa copertura
Dal grado di intuito e preparazione degli organismi di PG che operano in circondario rispetto ad un altro circondario
Così nessuno può scandalizzarsi
Se dal punto di vista soggettivo l'efficienza e l'aria di intervento di ogni singolo ufficio di procura e dato strettamente correlato alle inclinazioni alla capacità professionale al retroterra di sensibilità culturale ed esperienza giudiziaria maturata dal suo titolare
Da questo primo generale screening e possibile già trarre più da vicino la conclusione che l'obbligatorietà dell'azione penale e un assioma e più l'hanno detto in suscettibile di tradursi in pratica in termini di assolutezza
Tuttavia la constatazione che si fatto principe è un limite mai pienamente raggiungibile che potremmo definire quindi di valore tendenziale non può giustificare alcun allentamento alcuna diminuzione dell'attenzione verso questo valore tendenziale
Ne deve autorizzarci ad una sottovalutazione degli strumenti e dei meccanismi di garanzia che per quanto possano apparire sembrare d'essere imperfetti consentono quella che Giuliano Turone ha chiamato la relativa imparzialità dell'azione penale
Rendere quest'ultima quanto più imparziale possibile significa anche assicurarla soprattutto nell'insostenibile vortice numerico delle sopravvenienze degli uffici di procura di notevoli dimensioni sicuramente in prima battuta a quelli e circondariali procure di pretura
In termini di massima effettività cioè renderla reale aderente alle esigenze di gravità ed urgenza che il momento e potremmo dire anche la comunità reclamano prendere attori in termini agnostici in termini bigotti
Del l'immensa moltitudine di notitiae criminis utilizzando criteri di gestione fondati sul nero dato cronologico cioè senza alcun approccio critico che dia sostanza di effettività all'azione penale
Selezionando con carattere di priorità agli interventi più urgenti
Secondo principi di buon andamento dell'ufficio e operazioni inevitabilmente destinata a tradursi in diffusi insuccessi
Sia per il passo obbligato di una sommarietà di indagini foriera di archiviazione a cascata
Sia quanto al peculiare segmento delle del rito pretorile per l'inevitabile intasamento dei dibattimenti per questo rinvio alla fase dibattimentale della ricercare la prova della formazione della prova e quindi della connessa esigenza di
Penta rimaste è stato autorevolmente ed acutamente osservato che scegliere quali indagini effettuate prima non significa abdicare al principio di obbligatorietà
Così come non può esservi discrezionalità nell'esercizio dell'azione penale nel senso di affidare come abbiamo visto è detto a scelte di opportunità
Che non agire nei confronti di un reato penale discrezionalità nostro avviso può invece essere di nello stabilire un ordine di preferenza e di precedenza alle indagini da compiere
Enunciando riguardo indici significativi e utili forniti dalla Costituzione dalle leggi penali potremmo dire una parola dal diritto vivente
Mi limito qua sul punto
C'è dell'altro con l'entrata in vigore del in verità c'è ben poco di nuovo perché rileggendo tutti gli atti del convegno di Senigallia l'ha spesso prima del dibattito che oggi stiamo trattando è stato ampiamente sviscerato in quell'occasione e in occasioni successive
Con l'entrata in vigore del nuovo codice di procedura penale le indagini preliminari precedono l'azione in senso speck
Nel pregresso sistema collaudato ormai da una lavorazione dottrinale e giurisprudenziale che era ormai pacifica sul punto l'azione penale si collocava in un momento anticipato rispetto alla fase cosiddetta istruttoria qualificandosi come richiesta rivolta al giudice istruttore di procedere ad un'indagine a riscontro dell'ipotesi criminose enucleata dal Pubblico ministero a carico di soggetti per l'appunto di quella imputati oggi coerentemente al nuovo modello accusatorio del rito l'azione si trova ad essere condizionata dall'esito finale delle indagini svolte dal Pubblico ministero
Ad un'ottica potremmo dire formalistica del principio di obbligatorietà è subentrata un'azione penale che mi piace definire consapevole punto di arrivo di un percorso investigativo ritenuto necessario virgolette per le determinazioni inerenti a quell'esercizio articolo tre due sei
Dal punto di vista fenomenologico alcuni hanno detto e pienamente va condiviso che se prima l'azione penale consisteva in una proposta di procedere transitata al vaglio del Pubblico ministero sotto un profilo di astratta compatibilità fattispecie concreta
Formula
Codicistica
Oggi chic essa costituisce una valutazione dei risultati
L'articolo centoventicinque le disposizioni attuazione e formula normativa assolutamente chiara ed esplicita della diversa ispirazione concettuale caratterizzante i due ordinamenti mentre vigente il vecchio sistema non vi era spazio per una stima di fondatezza dell'azione da parte del pubblico ministero
Nel nuovo questi invece deve cimentarsi con una prognosi di successo per l'accusa proiettando il giudizio alla luce del materiale raccolto nei confini prospettici del dibattimento interrogandosi sulla possibilità di condanna dell'imputato
Per la verità chi che molti marchi in maniera forse più amplificata e più diffusa all'opinione pubblica ha trattato questo argomento questo aspetto specifico è stato Giovanni Falcone
Anche il rischio di essere e qui vocato quando inizialmente parlò dei rischi che l'obbligatorietà il principio dell'obbligatorietà dell'azione penale poteva subire proprio con questa diversa fenomenologie ideologia delle indagini del nuovo codice di procedura penale
Ma qua viene al punto dolente
Appunto perché il giudizio perché sulla idoneità probatoria degli elementi raccolti il rappresentante dell'accusa conserva sempre ed inevitabilmente una posizione di dominio della fase investigativa influenzando necessariamente l'esito finale delle indagini
Una considerazione fortemente realistica dei comportamenti e delle scelte del Pubblico ministero porta a ritenere come essi sfuggendo ad una pretesa di tipizzazione in assenza di standards generali che ne assicurino l'uniformità
Siano apparse prego suscettibili di dar luogo a quella che ormai molti hanno chiamato una discrezionalità di fatto nelle opzioni investigative che il pubblico ministero è chiamato ad operare nelle scelte e nella definitiva azione
Sia lungo il tracciato dunque delle scelte prioritarie da parte dell'organo d'accusa sia fronte della constatazione da ultimo fatta circa i disguidi emergenti sul piano dell'ideale il bilanciamento tra il nuovo rapporto investigazione azione il principio di obbligatorietà dell'intervento penale o profilarsi un duplice il controllo di legalità
D'altra parte il nostro convegno intitolato proprio pm e controllo di legalità
Il primo dei quali fondato sull'individuazione oggettiva di parametri di governo delle scelte del pubblico ministero sull'eventuale unitarietà e centralizzazione dei medesimi sui soggetti interni o esterni al settore con una siffatta seleziona debba farsi carico sulle conseguenze infine di una condotta renitente improduttiva del pubblico ministero sull'ambito del rendiconto di questi e dei limiti di un'eventuale sindacato sono tutti argomenti che proprio perché idonei a collocare il Pubblico ministero in un'ottica ora in un ruolo ordinamentale o doverosamente escluso e quel poco che avevo scritto già ha cancellato perché domani e prevista una giornata esclusiva destituzione destinata al Pubblico ministero dal punto di vista ordinamentale
Il principio di indipendenza del pubblico ministero trova nel diritto suo diretto corollario nel sistema di controllo endoprocessuale effettuato dal giudice per le indagini preliminari sulla richiesta di archiviazione avevo detto in ambito in anteprima in apertura
Che mi limiterò a brevi notazioni un po'de iure condendo e anche con qualche rischio forse di esuberanza
Sul tipo di controllo endoprocessuale sulla sull'obbligatorietà dell'azione penale
Si tratta quindi di verificare se è possibile rendere più effettiva di quanto non sia dato il suo valore tendenziale l'azione penale del Pubblico ministero
Da più parti e da tempo si sostiene che i controlli del Gip sulle scelte del pubblico ministero non funzionano come dovrebbero e ciò sia per il rapporto numerico sbilanciato
Rispetto al numero dei magistrati addetti alle corrispondenti procure sia ancora giudizio di alcuni per quel perniciosi insinuarsi di prassi applicative
Per la verità non e idonee ma dirette a svilire una concreta verifica del giudice per le indagini rispetto al pubblico ministero
Personalmente non sento di condividere in termini assoluti questi infausta diagnosi
Così come credo ancora che sarebbe sterile ed in feconda una critica
Che volessi imputare al nuovo modello dazioni disguidi del sistema modello dazioni invece perfettamente conforme compatibile con i principi di impronta accusatoria che ispirarono il nuovo codice di procedura penale
L'anomalia invece a mio avviso sta altrove
Se è vero che l'effettività del controllo del Gip operando ex post ossia di indagini concluse non è in grado di contrastare o impedire la selezione che già ha avuto luogo altrettanto vero e che un tale sistema poteva trovare giustificazione innanzi ad un novero di indagini assolutamente insignificanti e sostanzialmente neutre ai fini probatori veri e propri
Conformemente cioè alle linee originariamente ispiratrici del Codice secondo le quali in un processo di parti il pubblico ministero ha reso del tutto responsabile delle proprie scelte investigative appena l'insuccesso sul piano della risoluzione delle stesse nell'azione penale
A distanza di oltre sei anni e il complesso di Senigallia è stato un parametro utilissimo per verificare il passaggio del tempo su questo dibattito dal debutto del nuovo ordinamento la diversa portata oggi conquistata dalle indagini preliminari Grazia reiterate novelle normative e adeguamenti costituzionali di contaminazioni biologica sull'originario impianto
Non permette più di sostenere che le stesse siano tuttora orientate al solo fine di consentire al pm determinazioni inerenti all'esercizio dell'azione penale
Consolidandosi di contro nel loro seno vere e prove prove processuali destinate per l'appunto a sopravvivere al giudizio
Si pensi al riguardo la possibilità di ottenere in dibattimento Fronte del rifiuto di rispondere la lettura surrogatoria delle dichiarazioni rese dall'imputato di reato connesso collegato dell'imputato in sede di interrogatorio delegato al PG all'ampliamento delle potenzialità probatoria delle dichiarazioni assunta dal Pubblico ministero in sede di indagine da persone informate sui fatti allorché utilizzata per contestazioni nel corso dell'esame testimoniale
Alla complessiva rivisitazione in chiave dimostrativa fortemente accentuata dell'intero novero degli atti di altri procedimenti di quell'articolo duecentotrentotto a sensibile incremento del loro residuale uso ai fini di contestazione al potere di lettura dibattimentale ufficiosa
Alla norma
Di inibizione dinamica della prova in processi per reati di mafia e assimilati ai sensi dell'articolo centonovanta bis del codice di procedura penale
Ad una generale esaltazione delle indagini preliminari i cui esiti molto più e meglio di prima pongono dunque il Pubblico ministero nella condizione di sondare anticipatamente il futuro del proprio intervento punitivo
Non può più corrispondere un controllo soltanto postumo del
E più penetranti sulla completezza delle indagini e sulle connesse inerzia del Pubblico ministero
Ciò che veramente interessa a mio avviso e che peraltro realizza con maggiore intensità il principio di obbligatorietà in discorso e che il Pubblico ministero a fronte di una notizia di reato della relativa iscrizione svolga oggi le indagini preliminari con carattere di completezza e l'arco dei controlli che adora diretto a rimuovere questa inerzia del pubblico ministero l'eventuale inerzia del Pubblico ministero l'opposizione e la parte offesa il sindacato dell'Egitto che il controllo della procura generale e verosimilmente soltanto apparente il primo e il secondo sono istituti così come concepì di destinati comunque arrestare influenzati dalle scelte e dal calore investigativo impressi dal Pubblico ministero nei termini anni concessi per le indagini preliminari operando infatti soltanto all'esito delle medesime il terzo sconta inoltre tutta la macchinosità del suo effettivo controllo dall'omessa previsione di un meccanismo informativo interno che consenta al procuratore generale di sostituirsi efficacemente all'ufficio inferiore nello svolgimento io periodo indagini quest'ultime tuttavia irrimediabilmente confinate quanto ad ambiti oggettivi soltanto quelle indispensabili e temporali soltanto entro trenta giorni dal decreto di evocazione
E allora innanzi ad una parte che tradendo le promesse i propositori Gina Risi è fatta nel tempo per così dire sempre più giudice stante il crescente incremento in suo favore di poteri consolidato riprova in corso d'indagine preliminari sembra corretto e auspica dire che si provveda in buona sostanza è per certi aspetti a dotare il giudice per le indagini preliminari faccio una piccola incidentale questo è un esperimento sul piano del pro cesso di come si può verificare una una aspettativa di controllo sull'esercizio sull'obbligatorietà dell'azione penale tralasciando come dicevo tutti gli aspetti ordinamentali
In un immeritato sistema di controllo endoprocessuale come diceva appunto che restituisca maggiore aderenza al reale al principio che resta sempre tendenziale di obbligatorietà dell'azione penale
E mi avvio alla fine attingendo al riguardo i disguidi pratici dell'esperienza professionale è consentito allora trarre delle conclusioni in forma di suggerimenti rimodellato le normative che tengano conto di quanto fin qui si è cercato di affermare
Sul versante terminale delle indagini operano momenti meccanismi di vigilanza sulla correttezza delle determinazioni assunte dal PM e si realizzano le cosiddette indagini coatte e l'imputazione coatta meccanismi entrambi disciplinati dall'articolo quattrocentonove
Ebbene ci vuol poco a rilevare la prassi insegna che la maggior parte delle sopravvivenze processuali volute dal Gip sono destinate poi a risolversi in definitive assoluzioni per inciso io svolgo funzioni di giudice per le indagini preliminari se non si fosse capito
Come le indagini imposti dal PM siano a questi poco gradite quantomeno per i contenuti di rimprovero di incompletezza che se inevitabilmente reca
Il piemme con la richiesta di archiviazione infatti già maturato un convincimento di infondatezza della notizia non facilmente sovvertito vive con indagini che pur sempre dovrà egli effettuare e in cui non potrà credere al pari dei propri fisiologici impulsi investigativo per esperienza diretta quattro volte su cinque mi è capitato che a richieste di archiviazione seguite da ulteriori indagini imposte al Pubblico ministero seguano nuovamente istanza di archiviazione oppure questi così come è ben possibile al Pubblico ministero eludere l'imputazione coatta non indicando ad esempio testi decisivi e accedendo così al giudizio dibattimentale con aspettative di riscontro all'assoluto scagiona torio ricusato invece dal giudice per le indagini preliminari
A questo punto podi possiamo dare anche un divertimento ma non lo è forse una provocazione ma voglio tentare di vedere e mi sono assunto il compito nella stesura di questo aspetto della relazione dive ti cara se possibile delineare un sistema di potenziamento dell'Egitto senza pregiudizio alcuno o col pregiudizio minimo per le prerogative della sua imparzialità
Se è vero come prima si è affermato che l'indagine preliminare consente ormai al Pubblico ministero ampi spazi di formazione probatoria veri e propri potremmo definire per i propri embrioni di giurisdizione destinati alla sopravvivenza dibattimentale
Non può vendete più di tanto scandalizzare l'ipotesi eventuale di affidare al Gip un controllo del tipo sostitutivo dell'inerzia del PM
Facendogli carico della direzione si vedrà o il meccanismo delle necessarie ulteriori indagini in termini temporali che il medesimo giudice renderà pubblici alle parti
Ex articolo quattrocentonove capoverso sembra ragionevole e fuori da un ipocrita salvaguardia di ragioni di segretezza che ormai non possono più giustificarsi
Che si fa per indagini siano realizzate anche se in quella forma limitatamente pubblica dell'udienza camerale piccolo centoventisette richiamato quattrocentonove ossia innanzi alle parte Pubblico ministero indagato parte offesa e difensori titolari di poteri d'intervento orale sentite le stesse e cartolare memorie richieste scritte già previste ex articolo cento una specie di incidente probatorio che dovrebbe operare solo all'interno della fase delle indagini per garantirle in maniera più completa
Quanto all'ipotesi di imputazione coatta in pochi imputazione la cui sostanziale paternità dell'Egitto e del pm non può seriamente contestarsi
Potrebbe discutersi sull'idea di un ingresso di poteri di visto da parte del Gip sulla lista di quell'articolo quattrocentosessantotto con facoltà dai termini peraltro coerenti al sistema di indicazioni coatte di tipo integrativo in caso di inerzia del Pubblico ministero indicazioni non surrogabili con interventi post il giudice del dibattimento del tutto ignaro del contesto di indagini e vincolato come tutti sappiamo a quell'unico parametro dell'assoluta necessità previsto dalla presi duale previsto dall'articolo cinquecentosette
Mi rendo ben conto dei rilievi che potrebbero frapporsi a tale impostazione
Più energicamente sarebbero portate insorgere coloro che intravedono anch'io mi sono posto sotto questo aspetto critico nel momento in cui ho scritto queste note nel delicato meccanismo un rischio di attentato alle prerogative diverse da una sorta di ritorno indietro giudice istruttore
Prerogative peraltro tanto più avvertite quanto più si discute oggi sulla conformità costituzione di competenze promiscue di merito e di libertà in capo ad organi giudicanti
Vero è che già la Corte costituzionale con sentenza ventitré cinque novantuno numero duecentosessantatré ha già affrontato specificamente il problema del controllo sostitutivo e lo esclusa in termini che direi non assolutamente perentoria
Ma in termini che risentivano un poco di quel clima immediatamente compatibile con il primo ingresso del codice di procedura penale quindi continui le affermazioni di compatibilità o meno col modello accusatorio
Mi sentirei tuttavia di replicare che un rinnovato intervento del Gip come sopra delineato in un'ideologia processuale accusatorio ormai largamente attenuata
Resterebbe funzionale alle indagini preliminari probabilmente con qualche ritocco esso si porrebbe prima o accanto all'azione penale del Pubblico ministero ne hanno interferirebbe con essa se non garantire un controllo di legalità più intenso penna stando tentando di ribilanciare quel rapporto investigazione azione in termini di effettività e di realtà
E direi anche di vero asservimento della prima investigazione rispetto alla seconda azione
Ho anche riflettuto su questo l'ordine di iscrizione nel registro degli indagati di quell'articolo quattrocentoquindici capoverso del codice ossia di fronte ad un'indagine su ignoti che può invece a fascicoli ignoti non sono non è piuttosto già un me Carisbo di corposa ingerenza in funzione di controllo nelle incombenze precipue del Pubblico ministero realizzando in tal guisa in jeep pochi presupposti dell'esercizio dell'azione penale o del suo riscontro negativo
Ne o anche da una ricognizione del sistema verificato sul piano dell'imparzialità dell'organo esistono settori addirittura secondo me di più incisiva promiscuità di intervento
Tutta l'area coperta dall'articolo cinquecentosette del Codice di procedura penale nei contenuti giurisprudenziali odierni non è forse attività investigativa vera e propria camuffata sotto forma di segmento processuale residuale che conferisce abili Durante il giudice del dibattimento il potere di inoltrarsi in accertamenti istruttori inediti del tutto originali senza alcun limite interno alla propri imparzialità di giudizio sono spunti critici che pongo a me stesso prima di offrire a voi
Sul versante infine funzionale delle indagini ossia quanto all'ambito del controllo sulla effettività delle medesime il sistema è assolutamente carente
Norme di riferimento sono gli articoli da quattrocentocinque quattrocentosette del codice sul termine fisiologico delle indagini sulla possibilità della loro proroga sul conseguente il tetto massimo di durata
Il termine ordinario di sei o dodici mesi una prima volta prorogabile dal Gip su istanza del Pubblico Ministero in sostanza sorvolo sulla disciplina la proroga e dunque condizionata dalla fondatezza della giustificazione via via sempre più onerosa via via che si chiedono proroghe sempre maggiori e ulteriori offerta dal Pubblico ministero
Deve a tal punto chiedersi qual tipo di controllo sulle sollecitazioni investigative del Pubblico ministero potrà completamente effettuare il giudice per le indagini in sede di proroga se gli si proverà a decidere
Sulla mera base delle spiegazioni punto motivatamente addotto dal Pubblico ministero senza cioè che all'organo adito sia consentito vagliare l'esito interlocutorio delle indagini onde verificare l'effettività dell'Attila investigativa e la conseguente necessità di allungarne i termini filari non si tratta di un intervento corrosivo dell'attività del Pubblico ministero si tratta di una funzione di controllo che dovrebbe forse su questo aspetto e meglio delinearsi
Arrestando ce la lettera del codice L'articolo quattrocentosei non individua fatto alcuna Discover interna del fascicolo del pubblico ministero fino a quel momento formato e questa precisa scelta al di là di prassi applicative molto più latte molto più permissive che sussistono per la verità non poche leggersi nel senso di una preclusione per il giudice per le indagini preliminari di sindacare il grado di sollecitudine del PM pondera a luglio il fascicolo delle indagini in funzione dell'inerzia eventualmente coltivata e dunque delle necessità investigative rappresentate a motivo della richiesta
Occorrerebbe quindi un ritocco normativo che dovrebbe prevedere il contestuale deposito di coppia degli atti fino a quel momento formati dal Pubblico ministero mirando al necessario recupero di consapevolezza e responsabilizzazione del PM nel rassegnare all'Egitto esiti parziali sì ma idonei a giustificare l'eccezionalità della proroga peraltro speculare verso a realizzare un po'pregnante controllo di effettività delle indagini da parte del Gip
Senza tuttavia pregiudizio alcuno per la segretezza delle stesse la condizione delle quali rimarrebbe come oppio soggettivamente e temporalmente limitata al giudice e al peculiare segmento di verifica
L'ultima mezza cartella disposto il giudizio innanzi al giudice del dibattimento gli inconvenienti da registrare in pregiudizio del principio di obbligatorietà riguardano prevalentemente il tema della cosiddetta attività integrativa di indagine disciplina rapporto centotrentaquattro centotrentatré certamente non è questa la sede per un compiuto rilievo delle particolarità procedurali commesse all'applicazione pratica dell'istituto bassi tuttavia osservare per quanto quindi interesse
Che a fronte di una previsione normativa indubbiamente lacunosa ed ambigua l'interpretazione che intendesse privilegiare una facoltà per il PM di svolgimento di siffatte indagini in parallelo al dibattimento
Dovrebbe fare i conti non entro nel merito sulla legittimità o sulla giustezza del principio do ma comunque dovrebbe fare i conti con la formazione di un vero e proprio obbligo boh fascicolo d'indagine dai contenuti più composito imprevedibili assolutamente sottratto a qualsivoglia controllo giudiziario
Se il meccanismo di legge prescrive che degli atti di indagine integrativa faccia l'ingresso nell'originario fascicolo del pm soltanto quelli dei quali le parti si siano servite per loro richiesto dibattimento il giudice le abbia poi accolte
Ben può accadere nel silenzio della normativa del Codice che il residuo e sicuramente più corposo novero di esiti indagine verrà comunque riversato nel fascicolo del pm e ivi destinato a restare per sempre materiale info ormai ed anonimo o più correttamente esso andrà invece a formare un ulteriore compendio fasci colare nella disponibilità del pubblico ministero anche in questo caso non suscettibile di risolversi in alcuna forma di controllo finale
Nell'ipotesi pertanto che eventuali notitiae criminis discendano dal flusso integrativo di indagine e restino verosimilmente orfane di iscrizione come verosimile che accada per un PM che psicologicamente tacitato dall'esercizio dell'azione principale
Non pare azzardato intravede a giudizio di di primo grado ultimato un obbligo di trasmissione al Gip del fascicolo per un visto si conferma sulle iscrizioni conseguite o per un visto si manda in archivio in caso di siti penalmente indifferenti si è detto del valore tendenziale dell'obbligatorietà così come si è cercato di individuare la pratica del rito i punti di sofferenza del principio tentando di ricercarne rimedi interni al sistema la dopo il sacrificio del re si do significato accusatorio del processo non raggiungesse il mito inconciliabili modello accusatorio ormai che non è più netta invalicabile distinzione di funzioni processuali
Il pm oggi non è più del tutto privato di poteri decisionali mentre a spazi di costituzione solitaria della prova
Il giudice a sua volta va mantenuto si terzo ed imparziale alcuni dicono secondo ma nei limiti in cui terzietà ed imparzialità del ruolo non comportino tuttavia espropriazione dei poteri di controllo reale dell'azione dell'inazione del Pubblico ministero
Si tratta dunque di rendere operante l'ho detto già al collega patronage ed effettivo l'esistente prima che dal terreno dell'obbligatorietà dell'azione penale la pensione si trasferisca e non si sa con quanta buona fede sul piano dell'indipendenza del Tibet
L'azienda tanta adrenalina una bella relazione con proposta suggestive interessanti
Che certe ordina medicare Antici col cane ma certamente sì o no proposte che è anche molto interessante
No io debbo avvertire con molto rammarico ma debbo avvertire che difficilmente in questa sera gli i previsti interventi duri potranno prendere la parola
Perché alle venti e trenta questo pomeriggio si chiude quindi non non vuol dire però che non possano prendere poi la parola domani mattina
Ma questa sera temo non disubbidienti siano già le venti e cinque leggi appassionate
E deve ancora parlare l'ultimo dei relatori quindi mi pare che gli interventi difficilmente
Alle nove ecco benissimo sì alle nove in modo che così c'è posto per gli interventi del Martina
Consentitemi adesso che abbiamo acquisito una relativa tranquillità perché sappiamo che deve parlare soltanto ladini vendesi
Di ieri valigie rinunciò all'ultimo
Al dottor Mele che ci ha onorato della sua presenza in quest'altro voi sapete che ed è stato un illustre magistrato è stato procuratore della Repubblica insomma
Adesso direttore generale al ministero della giustizia all'altro apprese un posto di grande responsabilità perché se non vado errato era proprio quello ecco tutto
Ecco siamo contenti che sia con e quindi precisiamo gli auguri più affettuosi lo salutiamo con molta devozione
Beh io non credo che di dover spendere parole per presentare a voi questa esperienza è una platea specializzata siete quasi tutti se non tutti i magistrati quindi ognuno di voi sicuramente conosce bene Vladimiro Zagrebelsky
Il magistrato grande rilievo magistrato illustre che ha ricoperto incarichi prestigiosi ma che soprattutto è un fine scrittore io debbo riconoscere che ogni qualvolta leggo così sua per me è un autentico godimento però è veramente lo scrittore fine intelligente acuto è insomma con un magistrato di alta cultura
E allora non mi resta che grandinata
Grazie presidente
Cercherò di essere breve perché l'orario è quella che e quella che perché molto è stato detto in gran parte potrò fare dei dei richiami dei riferimenti
La prima cosa che mi pare sia importante
Sottolineare deve prenderne atto e che quello che era un tema tabù nella magistratura e cioè quello della discrezionalità del pubblico ministero non è più tale se ne sta parlando
Credo che a lungo la magistratura
Una parte della magistratura almeno ben sapendo quale quanto discrezionalità faceva uso necessariamente ogni giorno accaduto però che fosse opportuno non parlarne e tacerlo per come dire non rivelare al nemico i segreti della corporazione
Sbaglio grave sempre ingenuo
In ogni caso superato perché si sa ormai si sa
Allora bisogna parlarne prendere atto che la situazione attuale su questo tema e adeguata insoddisfacente porta a problemi che l'attuale assetto della magistratura direi prima ancora l'attuale atteggiamento culturale della magistratura non è preparato a dare uno sfogo uno sbocco accettabile
Al problema posto dalle discrezionalità del Pubblico ministero
Proporre qualche soluzione
Ascoltare le proposte che di qua e di là
Qualcuno elabora
Con un atteggiamento siamo propositivo cioè se una proposta non va bisogna proporre qualcosa di diverso
Non più rifugiarsi nella negazione del problema che è sotto gli occhi di tutti
Problema che non è nemmeno come dire da qualificare in termini necessariamente negativa
I cattivi cioè per dire sarebbe bello non ci fosse questo problema
E un aspetto dell'attività del Pubblico ministero che la magistratura nel suo complesso ma qui stiamo parlando essenzialmente dalla prima fase alla fase dell'indagine poi requirente la parte del pubblico ministero su
Ne per dir tutto
Il fatto che si sia dopo le elezioni
Quando questo convegno è stato disegnato
Abbiamo discusso a lungo poi la soluzione della data è stata aperta determinata dalle possibilità concrete di farlo ma prima o dopo al buio o conoscendo qualcosa del quadro politico che ci aspetta
Ricambiato nulla il problema c'era prima e ci attualmente negli stessi termini se forse il quadro politico che vale delineandosi per la magistratura consentirà una maggiore rilassatezza di discorso la cessazione di certe accortezze
Delle argomentazioni o delle ingiurie tra loro
Questo è il quadro più favorevole alla discussione ma i termini del problema sono esattamente gli stessi
Ho detto tutto questo
è stato detto
Allora le risorse disponibili non sono sufficienti a esercitare
A fondo come indagini preliminari adeguate
Adeguate a quelle che sono le possibilità
Teorica non di fatto a teorica indagine
Tutto quello che di esercitare tutto ciò che la il flusso delle notizie di reato portate formalmente al Pubblico ministero
E il flusso delle notizie di reato che il Pubblico ministero potrebbe ricerca se ne avesse la possibilità concreta
Dunque un divario tra risorse disponibili è numero di notizie di reato trattabili trattabili approfonditamente e seriamente
Non è un problema transeunte non è un problema di cui la magistratura possa liberarsi dicendo colpa del legislatore che produce troppe norme penali colpa del ministro che da o del parlamento in sede di di di bilancio che da troppo poco spazio al servizio giustizia è un problema che hanno tutti i paesi a noi comparabili credo tutti i paesi al mondo ma comunque certamente tutti quegli comparabili
Non c'è nessun Paese in cui tutte le azioni penali che potrebbero essere esercitate
Perché la notizia di reato ha raggiunto il Pubblico ministero venne in effetti esercitato e per dire per dirla tutta esercitato in modo tale per cui si arriva una sentenza definitiva sul punto
Nel merito non di prescrizione o di amnistia
Non ci sono Paesi come questi
Ci sono Paesi in cui come da noi si sente rammarico per questa situazione si dice sarebbe meglio che si potessero esercitare portare a termine tutte le notizie di reato tutte le azioni penali altri paesi in cui come in Inghilterra espressamente ci si vanta e si difende il principio opposto e cioè che è bene per il Paese non esercitare tutte le azioni penali in quei Paesi il principio di legalità impedisce che si eserciti l'azione penale a sproposito cioè senza una previa legge penale o fuori dalle dei criteri di procedura che la legge stabilisce ma non mi invece il rovescio come sembra Danovi da parte di della magistratura o o comunque sembra in ordine all'epurazione in lavorazione culturale attorno al centododici della Costituzione sembrerebbe da parte nostra che il principio di legalità
Obblighi anche a procedere per cui anche la non il momento in cui c'è un momento negativo di non si procede sarebbe una lesione del principio di legalità è una visione diversa da quella
Precede il il rapporto attualmente vecchio rapporto risorse disponibili attività da svolgerà è quello che conosciamo e dunque è un rapporto di inadeguatezza
All'interno di questo rapporto di inadeguatezza il Pubblico ministero si muove in particolare il capo dell'ufficio
Depuratore da Repubblica per l'articolo settanta dell'ordinamento giudiziario dirige l'ufficio e ne organizza l'attività
Non c'è nessuna possibilità di organizzare una struttura di mezzi personale di mezzi materiali se non prima identificando qual è lo scopo
Di questa struttura qual è l'obiettivo da raggiungere
Non è possibile disegnarla prima farla vivere valutarla se c'è necessità di valutarla dopo parla dopo il momento del discorso che faceva prima Fitch a proposito della valutazione a posteriori degli obiettivi raggiunti o non raggiunti
Quindi la necessità che per legge il procuratore della Repubblica di organizzare in pochi o tanti
Mezzi di cui dispone
Impone di richiedere a quel procuratore un programma
Non necessariamente esplicito esplicita città del programma nasce nell'esigenza nasce da discorsi diversi ma che sappia cosa vuol fare
Sa piacque cosa vuol fare con le risorse di cui dispone
Già questo se si accettasse questo buona parte degli uffici di procura richiederebbe un radicale mutamento della dirigenza
Probabilmente anche dei magistrati tutti addetti ma certamente della dirigenza la maggior parte della magistratura tradizionale rifiuta questo discorso
Vivacchia
Sopravvive
Badate molti di noi della impossibilità di fare tutto
Fanno un utilizzo
E spiegare perché non si è fatto gli armadi pieni
Che spesso sono armati pieni di carte inutili che non andrebbero registrate sui registri generali che fanno numero che fanno fanno la panna montata nodi un ufficio
Bene quegli armadi pieni consentono di spiegare sempre all'ispettore ministeriale al Consiglio superiore al Consiglio giudiziario il capo dell'ufficio perché quel fascicolo ma è stato trattato
Questo è siamo soli cascami della discrezionalità
Allora se è vero che la organizzazione richiede programmazione identificazione di Scotti
E tutto non si può fare
O quanto meno tutto non si può fare allo stesso modo con lo stesso approfondimento
E se è vero questo e cioè il Pubblico Ministero nel momento in cui decide
Per esempio in una vicenda di cui la magistratura si è vantata e si vanta ne fa a modello perse
Il pool di Milano in materia di Mani pulite
O certi lavori che svolge la Procura dalla Repubblica di Palermo
Lavori che vengono svolti con uno straordinario impiego di mezzi
Ti magistrati
Strutture tutto il meglio che c'è nell'ufficio destinato un settore significa anche il meglio che c'è non viene destinato ad altri settori di attività e dunque anche quei modelli che noi prendiamo appunto
Ad elemento di vanto e di come dire vendita promozionale sul mercato delle opinioni Tempest mass media per sono la prova di scelte che vengono effettuate quelle positive
Soprattutto nella parte in cui appare no stiamo facendo
Altre negative non solo per quello che rimane indietro ma per tutti quegli altri uffici in cui quelle scelte non vengono fatte
Non credendo di poter scrissi può stabilire che laddove non sono fatte scelte esplicite scelte non vengono fatte se non altro quella del vivacchiare producendo maggior numero di carta possibile
La procura di pretura è possibile avere degli altissimi numeri di produzione registrando delle lesioni colpose che per cui manca la querela come notizia di reato e così archiviandole dando soddisfazione alla Procura e al Gip che producono molti numeri è possibile far tante guida senza patente non fare gli omicidi colposi e ignorare la responsabilità professionale medica ad esempio
Tutto di competenza obbligatorio tutto Brigato nello stesso modo se si legge il centododici dalla Costituzione in un certo modo
O su queste scelte il Gip non ha nessuna possibilità di incidere il discorso di Petralia e molto interessante però riguarda altra cosa riguarda le azioni penali esercitate o tecnicamente nel nostro codice forse nemmeno questo nemmeno questo ma comunque fascicoli che il Pubblico mistero per qualche ragione manda almeno una volta
Al Gip
A tutto ciò che viene fermato prima
Fermato prima badate non per ignavia dell'ufficio ma perché l'ufficio sta facendo altro
E io posso volta per volta a provare oppure no che cosa ha scelto di fare ecco magico e non al nessuna possibilità di intervenire in questo quindi Polistena è da solo a fare queste scelte
Pubblico ministero poi all'interno del nostro problema ma se ne parlerà domani a chi è questo Pubblico ministero
Nell'ufficio del procuratore la Repubblica l'articolo settanta dell'ordinamento l'organizzazione e l'indirizzo dell'ufficio attribuito al procuratore della Repubblica non c'è lettura possibile per articolo settanta dell'ordinamento nelle prassi
E secondo una circolare del Consiglio superiore del mille novecentonovantaquattro marzo novantaquattro se se non sbaglio hanno
In linea con la in teoria l'impostazione della diffusione anche all'interno dell'ufficio dell'azione penale
Qui l'autonomia all'interno in realtà queste scelte vengono molto spesso fatte da ciascun sostituto
Come vuole
Se non accettiamo il discorso della scopo dell'ufficio programmazione delle risorse e poi ci chiediamo
Che tipo di valutazione possibile fama ciascuno fa le scelte che vuole
Dal caso
Alla sequenza numerica
Il fascicolo più facile al numero complessivo come valore
Positivo tra la produzione dell'ufficio
Alle materie che per inclinazione culturale professionale preparazione professionale singolo magistrato predilige tutto questo
Chi ritiene che questo sia l'articolo centododici della Costituzione sbaglia la lettura del centododici e ignora l'articolo tre primo comma dalla costituzione che è uno dei pilastri nel nostro sistema
Perché il caso e la negazione della giustizia
Questa è la situazione in cui viviamo queste largamente la situazione in cui viviamo
Ma questo discorso che io ho impostato iniziando sulla base del la presa d'atto che un dato attualmente presente secondo me in prospettiva pure presente ti carenza di strutture rispetto necessità
Nessuna depenalizzazione potrà risolvere
In realtà richiede un secondo passo e cioè che scelte si facciano quanto a priorità
Quanto a qualità dell'intervento del Pubblico ministero qualità dell'investigazione
Sono scelte che attengono a una necessità e cioè quella della politica penale di un Paese
Privilegia un settore in un certo momento piuttosto che un altro e una necessità di politica penale
Noi finora almeno teoricamente abbiamo vissuto in un Paese che pretende che la politica penale la faccia legislatore
E così punto e basta le conseguenze sono ad esempio una legislazione processuale mutevole ogni semestre a seconda necessità di a tenere dentro mettere fuori dare spazio a un'opinione politica
Risolve un certo problema sempre leggi in cui ci lamentiamo che il Codice di procedura sia ormai non più gestibile anche ogni sei mesi prima buttarlo via
Questo è l'effetto queste l'effetto oltre ad aspetti deteriori nella legislazione ma la legislazione penale fatta per legge significa una legge mutevoli le rapidissimamente
Che è un altro danno perché la certezza della legge nei limiti del possibile è un valore certamente
Da
Da sottolineare da curare
C'è poi un altro aspetto la politica penale
Noi abbiamo ormai degli o degli obblighi internazionali particolarmente gli obblighi comunitari di repressione di certi fenomeni
Che significa che se quei fenomeni perché stiamo facendo altro in quella Procura non vengono repressi noi come Paese finiamo meno un obbligo internazionale
Per esempio in materia di repressione dei reati di droga ma c'è anche altro riciclaggio adesso reati di criminalità organizzata
Allora c'è la necessità che certi scopi che il Paese come tale
La Repubblica rende come scopo scopo contrattualmente poi sul piano internazionale convenuto
Che quegli scopi vengano perseguiti da tutte le articolazioni della Repubblica di cui la magistratura e parte tra polizia giudiziaria e certamente
Il governo che sottoscrive a Bruxelles un certo impegno il ministro della giustizia che va a queste conferenza dei ministri della giustizia in sede comunitaria che prende un certo impegno
Certamente a dei sistemi all'interno dell'esecutivo di far passare la notizia ai carabinieri alla polizia di Stato e quali finanza eccetera e non riceveremo certe notizie di reato a quelle notizie di reato ne potremmo anche lasciata da parte
Lasciando da parte fare altro sempre nell'ambito di questo il nell'ambito di questo nozione di azione penale obbligatoria che realtà obbliga al nulla obbliga soltanto ad una cosa ed è l'aspetto letterale dell'articolo centododici della Costituzione ed anche il significato che deriva da centododici all'articolo centododici della Costituzione dalla sua collocazione e cioè dal fatto cioè il contenuto del centododici una la mia lettura e che il Pubblico ministero riconosciute la presenza degli elementi di fatto che consentono l'esercizio dell'azione penale non può frapporre tra la sua valutazione e l'esercizio l'azione penale altra valutazione di opportunità che non sia tra quelle previste dalla fattispecie penale
Le fattispecie vaghe del diritto penale le valutazioni l'oscenità ad esempio tipicamente no alcune cose le diceva prima il professor Fiandaca a questo proposito
Non può
Non può ad esempio di fronte a una vicenda di maltrattamenti in famiglia
Fronte ha una moglie figli picchiati a lungo dal marito
Contro la situazione di sicuro maltrattamento dire sì però
Sì però la famiglia ormai si è ricomposta il marito ha smesso di bere non picchia più la moglie implora che di non rompere un certo equilibrio non può
Se poi chi è del mestiere si guarda negli occhi bisognerebbe dire non potrebbe perché in realtà l'abbiamo fatto tutti
Le richieste di archiviazione di maltrattamenti in famiglia con una riga
Poi che non paiono sussistere elementi cinquecentosettantadue Codice Penale su cui vecchio giudice istruttore forse oggi oggi metteva al timbro perché aveva capito si sono sempre fatte
Ma questa è secondo me è veramente la violazione dell'articolo centododici della Costituzione non il discorso delle priorità questo è un altro discorso perché attiene alle linee programmatiche di un ufficio
Certo c'è il problema che sollevava
In uno dei suoi interventi il professor Gallo e cioè quello della politica penale che a un livello nazionale poi richiede l'articolazione locale a seconda del realtà territoriali e la criminalità questo è un è un problema reale che probabilmente hanno tutti i sistemi anche quelli di discrezionalità dell'azione penale
Le direttive le poche direttive io conosco del ministro della giustizia francese hanno una una generalità estrema che poi mancano di articolazione locale
L'articolazione locale la dalla poi il procuratore della Repubblica certo in quel sistema
Proprio la Repubblica che risponde al ministro quindi c'è una una logica complessiva di quel sistema che da noi non può essere raggiunta dunque se la Giunta per l'esigenza di di tutelare valori diversi cioè quelli che stanno dietro alla autonomia
Della magistratura nel suo complesso all'indipendenza del del Pubblico ministero
Però il discorso della politica penale fatta anche attraverso le azioni penali le priorità nelle azioni penali è un discorso che la magistratura non può più rifiuta
Io credo che arrivando un po'all'anno alla sintesi perché loro metal Rizzi
Io credo che se si ammettesse
Che ci siano nel nostro sistema accanto alle leggi
Che determinano che cosa va punito eccome
Principio di legalità
In materia penale
Delle fonti normative di Indirizzo di carattere generale che non abbiano attinenza ai casi concreti keniano appunto le priorità
Alle procure non ci sarebbe da parte della magistratura
Nella gridare allo scandalo né dal sentirsi diminuita nella proprio nel proprio ruolo ma sarebbe un elemento di chiarificazione
Sarebbe un elemento di chiarificazione che impedirebbe un discorso che a me sembra grossolano quello che si sta facendo adesso e cioè quello della discrezionalità quella discrezionalità che nei sistemi che la conoscono riguardo al caso singolo
E consente qualunque cosa se in sede di francamente di di favore come di disfavore
Consentire continuerebbe a consentire alla magistratura di elaborare come
Punto d'arrivo volta per volta punto d'arrivo di una cultura di legalità che elaborazione della magistratura dico
Il giurista
Consentirebbe un larghissimo spazio di autonomia l'utilizzo delle risorse
L'utilizzo delle risorse volta per volta segnare una notizia di reato un sostituto piuttosto che all'altro a due sostituti piuttosto che a uno
Sgravare dalle udienze quel sostituto che è stato assegnatario di una notizia di reato che si ritiene meriti maggiore approfondimento o invece dargli la notizia di reato perirono continua a fare di udienza ecco tutto questo lo questo resta negli uffici ed è la responsabilità funzionale credo di cui parlava prima Fitch
Dal quale mi separa una preoccupazione
Se ho capito bene la sua impostazione non direttive
Preliminari
Da parte di nessuno
Ma valutazione a posteriori dopo un certo tempo evidentemente dei risultati ottenuti dal capo dell'ufficio dall'ufficio nel suo complesso da chi ne è responsabile cioè procuratore della Repubblica
Attivazione di questo controllo da parte del ministro del Parlamento di varie articolazioni a connotazione politica ma giudizio del Consiglio superiore
Ora che giudizio debba essere del Consiglio superiore mi pare ovvio nel sistema nostro
Nella mia proposta la adeguatezza dell'azione del procuratore della Repubblica alle direttive di carattere generale di origine parlamentare certamente quella l'l'azione deve essere nelle mani del Consiglio superiore perché se no andiamo nel sistema delle dipendenze del Pubblico ministero dal potere esecutivo con tutto quello che significa inutile dirselo le l'esperienza di questi anni dimostra che se c'è un vantaggio nel sistema italiano è proprio questo
Il sistema francese che non conosce questo per quanto riguarda il Pubblico ministero
Che fa salvaguardia dell'indipendenza attorno alla figura del giudice istruttore vede adesso anche i giudici sconto Rizzo poteva i giudici istruttori che vengono privati di istruttorie in corso
E nei giornali francesi di questi mesi
Ma insieme
Ma il discorso che faceva uffici io vedo la grossa difficoltà nel sottoporre a una valutazione un procuratore della Repubblica secondo criteri che non gli si sono state che non gli si sono chiesti prima
Di esplicitare lui stesso e a cui non sono stati dati dei criteri generali di orientamento prima
Secondo grave difficoltà a me pare quella decisiva nell'equilibrio del del sistema la possibilità che su segnalazione politica tanto più fosse del Parlamento di una disfunzione una certa procura il Consiglio superiore e poi che responsabilità politica nona vado in contrario avviso e quindi un sistema che potenzialmente mette in contrasto siamo vertici dei poteri dello Stato
Ora disegnare un sistema come questo che necessariamente porta allo scontro mi pare che non sia non sia positivo mi pare più equilibrato che il Parlamento dia delle indicazioni potrebbe essere un ordine del giorno annuale in sede di approvazione del bilancio giustizia l'ordine del giorno che oggi si ritiene poter essere indirizzato dal Parlamento soltanto nei confronti dell'esecutivo di indirizzo ma basta dire che invece questa volta e nei confronti della magistratura e il legislatore fa e poi da un ATC costruiscono sistemi nomina del giorno di Raiot che può essere quello che alla elasticità
Sufficiente adatta a questo scopo però che sia il Consiglio superiore a valutare volta per volta qual è il grado di adeguatezza che quel procuratore della Repubblica dimostrato di avere rispetto alle direttive che ha ottenuto naturalmente rispetto alla situazione attuale cioè al grado di potere incontrollato e quindi al cappio c'era del potere che i magistrati hanno questo è un qualcosa è un passo indietro un piccolo passo indietro
Credo che fare questo piccolo passo indietro che ha il pregio di riconoscere alla politica ciò che della politica
Potrebbe consentire alla magistratura di evitarsi il grande passo indietro il ritorno al passato che io sento aleggiare senza distinzione fallo immobile a destra a sinistra da parte di un potere politico a cui si chiede e Mario Almerighi la fatte in questa relazione di riprendere la sua autonomia
E allora quando si dirà e si dice adesso nella formazione di questo governo che ad esempio per lanciare rilanciare o lanciare l'industrializzazione l'imprenditoria nel Meridione bisogna garantire alcune cose
Investimenti anche pubblici infrastrutture
Forse le gabbie salariali
E sicurezza che non ci sia il racket delle estorsioni che blocca l'imprenditoria
Allora la Repubblica
Il governo del Paese che viene da un'elezione mente procuratori non vengono da un'infezione
Il governo deve potere in un qualche modo ottenere insieme dal Parlamento i finanziamenti dall'la polizia giudiziaria un certo controllo del territorio e che la magistratura almeno non vada incontrati e direzione
Su questo che è un programma di governo un programma che il Parlamento approva beh io credo che se questo noi non lo concediamo nel senso di non lo riconosciamo comune esigenza giusta di un Paese democratico allora Dell'al momento in cui arriveranno le circolare
E allora conosciamo a dire di aver concluso proprio con il giudice in fondo
è stata molto convincente amichevole di Guido ha detto come si molte lascia insegnante le ha detto comunque Sugar poche idee abituale
A questo punto rimettendo quindi i lavori alle ore nove di domani io incanto dichiaro chiusa questa prima sessione del convegno