"La nuova Provincia nella riforma della Costituzione e dell'amministrazione" org. dall'Unione Provincie Italiane

Appunto dicevo questa mattina ce una serie di
Interventi programmati di presenze auspicate per la verità confermate speriamo che non accadano una serie di incidenti come ieri anche tra i partecipanti al dibattito
Quindi io avendo parlato molto ieri sarò brevissimo oggi perché io in questa fase almeno devo semplicemente a presiedere la parola faccio nient'altro che da speaker
Ieri abbiamo tentato di delineare
Una serie di prospettive
Che riguardano le province in quanto livello istituzionale nostro ma anche un possibile processo di riforma intanto in via amministrativa e poi in termini di riforma costituzionale dei quali abbiamo dato alcuni tratti
E rispetto ai quali noi abbiamo posto alcune esigenze
Come Province certamente ma anche come autonomie locali in senso lato inteso
Chi era presente nella sala ieri sarà come
La nostra posizione
Equilibrata d'un tempo io ritengo ma ferma anche per l'altro
Tenta anche di ricucire la stampa la ripreso con grande attenzione forse anche saltando più le divisioni che gli elementi di unità però tenta di ricucire oggettive posizioni che tendono a diva di calarsi da parte di altri momenti delle istituzioni enti locali Regioni e Comuni
Ma tutto questo è materia principale del dibattito di oggi
Che io guardare grati comporre lunghe non perché voglia parlare vorrei consentirà a tutti coloro che sono nel corridoio di entrare non vi di garantisco che non ho nessun altro desiderio di allungare dieci secondi in più
E per consentire tratta al professor Merloni di parlare a una platea che sia più folta dell'attuale e soprattutto più attenta perché non deve cercarsi un posto dove si
è importante questo passaggio odierno perché intanto approfondisce con la conoscenza
Di carattere disciplinare propria che il professor Merloni
Possiede ed esperienza
Concreta che ha perché al tempo
E nel contempo vicepresidente della Provincia di Roma
Affinché egli possa da tratteggiare appunto con l'esperienza dell'uomo di Governo ma anche con la conoscenza dell'uomo d'discendenza
Le questioni che ci riguardano complessivamente io ringrazio professor Merloni per il suo contributo alla sua presenza
Subito dopo naturalmente proviamo ad aprire il dibattito alcuni interventi sono già stati per da nei miei confronti per notati altri se ci sono vi pregherei di segnalarci ENI e poi
Ci avvicineremo ad altri contributi alle tavola rotonda voi io dare notizia che l'onorevole Gerardo Bianco
Ci invia un telegramma di rammarico per non poter essere presenti al nostro o alla nostra assemblea annuale e a
Ci sottolinea come i popolari sono favorevoli a un federalismo cooperativo e solidale che valorizzi nel principio di sussidiarietà il ruolo delle Province
Lo ringraziamo sia per la forma e cioè il biglietto integra ma che c'è scritto sia soprattutto per il contenuto che in piena e assoluta sintonia con quelle che sono le nostre posizioni istituzionali
La parola al professor Merloni
Nel ringraziare l'Unione delle Province per avermi fatto l'onore di chiedermi introdurre questo argomento
Della riforma
Amministrativa riforma costituzionale il ruolo delle Province io volevo premettere intanto che tutto ciò che dirà sarà titolo esclusivamente personale non è non rappresenta della posizioni in nessun modo di l'Unione delle Province ma vorrebbe essere un contributo a affrontare il problema della ruolo della Provincia
Per vedere di risolvere
Queste Oria aprirsi di una divaricazione tra le due culture
Del regionalismo dell'autonomismo che personalmente mi preoccupa molto
Anche i toni che ieri in qualche modo sono stati ripresi grazie all'intervento del presidente della Conferenza delle Regioni anche la stessa risposta del sindaco Bianco pur condividendo la sostanza di quello che diceva il sindaco Bianco
Creano una preoccupazione ecco di un riprendere di una forte divaricazione tra regionalismo e autonomismo
Lo dico da regionalista deluso
Perché come anche amministratore locale siamo tutti assai scontenti di ciò che le Regioni fanno nei confronti delle Province e degli enti locali in genere
Ma non ancora completamente pentito nel senso che ritengo che un tentativo si possa fare
Per dare senso ad una riforma costituzionale in cui le regioni svolgano appieno il loro ruolo di centro propulsore del sistema dell'autonomia
Detto questo un altro chiarimento
Nella mia esposizione parlerò sempre e soltanto di enti locali
Perché credo sia utile sottolineare questa identità di posizioni che ormai sia realizzata tra Comuni e Province
E perché non mi pare si debba spende almeno io non ho intenzione di spendere ulteriori parole sulla necessità di salvaguardare la Provincia
Come ente intermedio come ente a competenza generale come secondo centrale il necessario livello di governo locale su questo le parole
Di Marcello Panettoni ieri sono chiare a sufficienza credo comunque che su questo argomento si tornerà in sede di dibattito con i rappresentanti dei partiti per mettere a fuoco il problema della necessità del secondo livello io proprio per semplicità di discorso per affrontare il problema che mi sta più a cuore i rapporti tra Regioni ed enti locali quindi parlerò sempre gli enti locali e non necessariamente di province dando per scontato quindi la conferma piena della Provincia come secondo livello necessario di governo locale
Qualche elemento di conforto e di speranza nella affrontare questo tema meno dall'esperienza che stiamo vivendo la Regione Lazio che vorrei segnalare a tutti voi
Noi stiamo meglio il Consiglio regionale del Lazio sta per approvare
Naturalmente ci vorrà anche l'impressione vigilanza attenzione una legge sul conferimento di funzioni
Largamente alle Province in attuazione dell'articolo quattordici e quindici
Della centoquarantadue ma anche ai Comuni anche alle comunità montane una legge di attuazione di piena soddisfazione del sistema delle Autonomie concordata tra un assessore coraggioso
Io credo che vada dato atto all'assessore agli Affari istituzionali e la Regione Lazio di avere molto coraggio in una situazione di tendenza negativa complessivamente nelle regioni
Concordato con il sistema delle Autonomie cioè basato su un sistema
Che che guarda molto con molta attenzione all'attuazione della legge regionale perché prevede una conferenza tra Regioni
E enti locali che stabilmente si preoccupa di dare concreta attuazione alla legge regionale cioè non rimette tutto lì la mano nelle mani della sola volontà
Della regione perché
Questo è un punto di grande novità tutti siamo consapevoli anche a livello regionale che c'è un nemico da combattere che la burocrazia regionale le resistenze degli apparati amministrativi quindi e noi in qualche modo un conforto viene da questa esperienza così come nella legge
Regionale vi segnalo Lai previsione di una Conferenza metropolitana che anch'essa in qualche modo anticipatrice del modello previsto dalla al disegno di legge mille trecentottantotto una sede non gestionale nella quale si possa effettivamente rilanciare il discorso dell'autorità metropolitana di una esercizio di funzioni
Locali a livello alla scala metropolitana
E questo è molto significativo che lo faccia una Regione perché non abbiamo sentito ieri il Presidente delle Regioni rialimentare in qualche modo un sospetto nei confronti delle autorità metropolitane che è un sospetto se vogliamo dire a questo punto le cose come stanno prevalentemente di provenienza regionale assai più che non degli stessi Comuni e Province mi pare che il sindaco Bianco abbia risposto correttamente nelle aree metropolitane i sindaci dei con dei grandi comuni ma anche dei piccoli comuni le province hanno non un rack un accordo di fondo su su tutto ma hanno un accordo di fondo su un processo di costituzione delle autorità metropolitano e certamente non è
Un intervento come quello del del del presidente delle Regioni che
Può mettere in discussione un processo che dal basso stiamo costruendo con fatica ma anche con grandi con grande soddisfazione
Pervenire alle questioni di carattere più generale
Oltre a questo riaprirsi della discussione regionalismo autonomismo si è riaperta è al all'attenzione della nostra discussione un altro tipo di divaricazione possibile tra coloro che
Ritengono necessaria una riforma amministrativa
Come preparazione creazione delle condizioni per una riforma costituzionale e coloro che dicono tutto nella riforma costituzionale tutto nella legge nella bicamerale
Io qui
A lo lo avete compreso anche da questo libricino che vi è stato distribuito
Sono esplicitamente a favore della prima soluzione cioè della necessità di una fase di riforma amministrativa non perché
Voglia in questo caso sol limitarmi a dire bravo il governo che ha fatto la delega e quindi quella è la strada giusta ma perché voglio richiamare all'attenzione di tutti quanti noi
Che questa strada quella di una riforma amministrativa di rafforzamento delle autonomie locali per favorire la riforma costituzionale era la strada che ha unito le Autonomie locali nella ritmi la commissione Meroni
Costituito dal governo Berlusconi cioè in realtà le autonomie locali stanno lavorando insieme da due anni e mezzo
Esattamente per questo obiettivo cioè per a vere
Una riforma amministrativa che attori nella sostanza un processo di forte decentramento delle funzioni amministrative dallo Stato centrale al sistema delle Autonomie
Perché solo in questo modo solo in questo modo io ritengo noi creiamo le condizioni per la riforma costituzionale
Cioè sostanzialmente non voglio esasperare il ragionamento ma se noi mettiamo in campo coi farò anche qualche proposta
Un vero processo di trasferimento superando le resistenze che si faranno vedrete molto forti qui non sarà affatto una passeggiata quello del trasferimento delle funzioni
Oggi oggi dello stato al sistema delle Autonomie le non dico che la la riforma costituzionale per il capitolo federalismo si trasformi soltanto nella scrittura
Di qualche cosa che è già avvenuto ma certamente
Ci si avvicina ci si avvicina molto
Quindi io credo che se non si crea una forte Ute unità ma non solo di Comuni e Province ma di Comuni e Province con le regioni
Nell'attuazione piena di questo disegno realistico faticoso ma che a me pare l'unico sostanzialmente possibile in questa fase
Deriva situazione nostro paese io penso che noi rischiamo addirittura di un blocco rischiamo un blocco complessivo del del processo
Una prova a contrario se volete di questo mio ragionamento sta proprio negli affetti se volete in qualche modo negativi che sta creando la prospettiva della Bicamerale
Guarda caso il fatto della prosperità prospettiva bicamerale ha prodotto una proposta delle regioni che è stata ampia ricordata in qualche modo che io non a questo punto non voglio diciamo connotare negativamente perché il mio obiettivo è tutt'altro tracce sicuramente esprimere una cultura della posizione di trincea cioè stiamo riprendendo le ognuno le sue posizioni in vista della grande battaglia della riforma costituzionale quindi le regioni non mediano in nessun modo con il sistema delle autonomie e predispongono un proprio disegno
Di riforma costituzionale tutto centrato tutto spostato sul Polo della regione e con un forte contenuto di
Non dico gerarchico ma certamente con un forte spostamento di poteri ordinamentali in capo alle regioni
Addirittura nel testo delle regioni pace un testo delle quote della conferenza è un testo del della Regione Toscana noi troviamo anche non solo non troviamo l'attribuzione intera del potere ordinamentali in materia di enti locali
Alle Regioni ma anche sulle Province sempre in questa lettura del Napoli di una guerra di posizione per il momento vediamo che l'attuale testo delle regioni prevede le Regioni le Province
Dopo che credo che sia noto a tutti
Molti i testi molte versioni precedentemente addirittura non prevedevano le Province ma lì ma prevedevano soltanto i Comuni
Oggi prevedono le province ma con una differenziazione di di trattamento se vogliamo dire così perché il testo delle regioni
Dice che i Comuni sono enti rappresentativi delle comunità locali che ne promuovono lo sviluppo le rappresento gli interessi
Mentre delle province la stessa cosa non viene detta quindi in qualche modo le nel modello delle regioni ci sono dei Comuni da salvaguardare come enti democratici mentre le Province potrebbero avere anche un contro una ordinamento diverso che potrebbe al limite trasformarle in agenzia della regione
Sopprimendo o fortemente riducendo il loro carattere
Io la gara tra presenta dico io sono convinto che non se ne farà nulla di questo che le stesse Regioni siano Cusano sono sanno benissimo che non si farà nulla di questo di questo disegno ma sono comunque preoccupato del fatto che ritengono utile in questa fase
Prendere posizione non mediare
Come dire addirittura negarsi al confronto perché questa è la cosa più più negativa di questa fase che stiamo attraversando una voluttà negazione del confronto delle regioni con con le Autonomie locali che pure gli dicono guarda che noi stiamo lavorando sulla riforma da due anni e mezzo dalla Maroni in poi con delle proposte molto concreto e molto sensate che prevedono eccome un forte aumentato ruolo delle regioni
Nel nei poteri ordinamentali in materia di enti locali ma in presenza di forti e più s'chiare garanzie di tipo costituzionale
Se quindi noi per tornare alla bontà dell'approccio diciamo progressivo e sperimentale alla riforma quello che dice intanto attuiamo
Il il modello di riforma di forte trasferimento di funzioni beh non a caso noi troviamo nei provvedimenti in discussione in Parlamento una soluzione
A assai equilibrata devo dire devo molto migliorata anche nel testo che il Parlamento il Senato ha approvato il nuovo testo dell'articolo quattro del disegno di legge mille centoventiquattro
Perché si distingue molto chiaramente in quella in quel testo tra le materie oggi statali per le quali sarà direttamente saranno direttamente i decreti delegati ad applicare il principio di sussidiarietà e quindi
Distribuire le funzioni ai comuni alle province alle regioni secondo appunto il principio di sussidiarietà
E le materie regionali le materie dell'articolo centodiciassette della Costituzione nel quale si dice attenzione quindi spetta alle Regioni applicare il principio di sussidiarietà
Però non non c'è soltanto quindi il solo articolo il vecchio articolo tre in qualche modo
Famigerato perché assai poco attuato l'articolo tre della centoquarantadue ma c'è l'indicazione precisa del principio di sussidiarietà come principio vincolante per le regioni per il
La distribuzione funzioni ma c'è soprattutto una novità di grandissimo rilievo per il quinto comma dell'articolo quattro che prevede un potere sostitutivo
Cioè finalmente si è fatto né in questo disegno di legge quello che non si è fatto nel centoquarantadue cioè si è detto che le Regioni hanno un termine per fare questa operazione all'interno e gli otto mesi dall'entrata in vigore del decreto legislativo se le Regioni non dispongono entro quel termine scatta automaticamente un'elencazione di funzioni da attribuire a Comuni e Province che lo stesso decreto contiene non c'è compressione della libertà dell'autonomia delle regioni perché le stesse regioni possono derogare dal decreto con una propria distinta legislazione Sempre naturalmente in applicazione
Del principio di sussidiarietà sempre in applicazione dei criteri della legge centoquarantadue
Quindi come vedete qui c'è una novità
Importante viene riaffermate confermato un potere ordinamentale delle regioni ma viene detto benissimo ve lo questo viene conferito ma a certe condizioni alla condizione che effettivamente voi lo esercitate
In un termine altrimenti questo
Potere
Deve essere deve essere esercitato a livello a livello centrale
Ecco naturalmente questo modello non piace non è piaciuto alle regioni che hanno lamentato però hanno lamentato quanto questo sia lontano dalla dall'ipotesi
Federale
Probabilmente in un sistema in un sistema federale
Noi dobbiamo ragionare su un più ampio potere ordinamentale che tocchi anche materie diverse dalla sola distribuzione delle funzioni questo è chiaro noi
Dobbiamo metterlo nel conto e non mettiamo nel conto però ci piace questo impostazione di fondo a maggiori poteri delle Regioni deve e non può corrispondere maggiori garanzie per gli enti locali
Se siamo se Accor se ci accordiamo su questo elemento di fondo questo elemento di fondo anche il discorso con le regioni può riprendere
Perché come ricordava anche presidente panettoni ieri bè noi già nella Commissione Maroni facciamo esempi molto abbiamo sono stati fatti presenti molto precisi di potevi ordinamentale da conferire alle Regioni che non si tratterebbe di poteri di scarso
Di scarso rilievo perché si tratterebbe di differenziare la distribuzione delle funzioni
Al di là di un nucleo minimo conferito dalla legge statale
Anche sulle sulle sui confini territoriali sulla grossa partita dei trasferimenti dei dei trasferimenti finanziari e non c'è dubbio che gli spetta un ruolo alle regioni
Tutto però in un quadro con un sinistro di garanzia
Per dirla in altro modo
Il terreno della attuazione dei provvedimenti che sono oggi all'attenzione del Parlamento è un terreno nel quale si può intanto ricucire
Una unità di intenti tra regioni ed enti locali ma nel quale le Regioni si conquistino come dire sul campo
Il diritto a
A il diavolo esercizio di quei poteri ordinamentali che rivendicano in sede di proposta di proposta di riforma costituzionale e in questo modo conquistando da sola su un campo sul campo
Sì azzererebbe lo tutto questo gioco di sospetti reciproci che in questo momento sta in qualche modo avvelenando il clima dei rapporti tra Regioni ed enti locali
Qualche da questo punto di vista quindi mille mi permettere di avanzare una proposta
Siccome questa partita dei decreti delegati di individuazione delle funzioni da mantenere a livello centrale già e da trasferire a livello locale è assai delicata
Io credo che sia assolutamente perdente aspettare nove mesi per vedere come saranno fatti questi decreti e poi altri otto mesi per vedere se le Regioni
Faranno quello che devono fare perché non facciamo in qualche modo come dicevo prima seguendo l'esperienza che speriamo oppositiva della Regione Lazio perché non facciamo tanti tavoli
Fra le anche regionali regione per regione nei nei quali oltre a un tavolo nazionale nel quale regioni per Province e Comuni affianchino il lavoro del governo con vigilanza sulla necessità settore per settore funzione per funzione di attuare il massimo decentramento ma anche a livello a livello regionale
Io credo che se noi facessimo delle vere e proprie simulazioni delle ipotesi di fattibilità
Di diciotto di che cosa comporta il trasferimento delle funzioni tali e tanti uffici periferici se già individuassimo non solo il soggetto a cui queste funzioni devono essere esercitare ma le modalità di trasferimento del personale delle risorse se già noi per ipotizzassimo come si vanno ad organizzare le nuove amministrazioni perché non siamo questo è un dovere che noi abbiamo noi quando ci vede ci vedessimo trasferite una una grossa quantità di funzioni come Province così come siamo oggi ci troveremo in gravi difficoltà
E noi dobbiamo subito impostare in termini di fattibilità realistica ciò che si può fare
Ciò che è giusto fare ciò che siamo in grado di fare ora questo tipo di riflessioni noi non possiamo farlo da soli le dobbiamo fare in un tavolo intesi veda coinvolte insisto regione per regione la Regione le province e i comuni in questo modo noi diamo una mano una mano est e norme a chi vuole
Effettivamente rompere con il centralismo perché la strada invece è quella il rischio fortissimo e quella di una ripresa punto di di una guerra di posizione nel quale classicamente il centralismo continua a sopravvivere così come come ha fatto finora
Pervenire quindi detto della necessità a secondo me assoluta di perseguire la strada della riforma amministrativa qualche cosa diciamo su quali debbano essere
Le le garanzie di tipo costituzionale
Che devono essere riconosciute al sistema delle Autonomie in un momento in cui si procedesse verso la o federalismo che poi per quanto ci riguarda è prevalentemente verso l'attribuzione alle regioni di un potere ordinamentale in materia di autonomie locali
Ora qui partiamo dalla ipotesi delle regioni le regioni come vi dicevo prego hanno una previsione costituzionale
O un po'differenziata tra Comuni e Province ma alla fine sono arrivati a scrivere in nella loro proposta che le Province ci sono
Ma non non c'è una garanzia sul loro carattere democratico e sul loro carattere di ente pienamente rappresentativo della propria comunità territoriale
Poi prevedono un affidamento al legge statale del solo sistema elettorale dei comuni delle province tutto il resto tutto il resto è affidato la legge regionale
Con una curiosa contraddizione perché se vedete la proposta delle Regioni c'è scritto nel nuovo articolo centoventotto che le regioni differenziano in regime di del governo locale su base regionale
Domanda ma differenza rispetto a che se non c'è non c'è un cannone di riferimento nazionale cioè non c'è non c'è nulla non c'è una
Una una legge un una cosa una anche una norma costituzionale ben ben scritta più ampia dalla quale si ricavi un modello basse rispetto al quale differenziate no tipicità differenziazione
Voglio dire facendo il processo alle intenzioni le regioni questo sarebbe già una dimostrazione del fatto che le Regioni sanno che saranno costrette a mediare rispetto alla loro impostazione iniziale ma esso lasciamo perdere questo questo questo elemento
Ma
Ragioniamo proprio su questo punto
Cioè in che cosa consistita la differenziazione regionale il potere cioè ordinamentale delle delle regioni come differenziazione rispetto ad un modello ad un modello ora
Io credo che se noi non vogliamo rispondere a questa proposta delle Regioni in termini di mera difesa dell'esistente
Il centoquattordici deve essere esattamente dei identico l'attuale i centoventotto deve essere identico all'attuale beh dobbiamo cominciare ad ipotizzare noi quali siano quelle garanzie di tipo costituzionale che dicano
In costituzione o in altra fonte normativa quali sono le garanzie fondamentali per gli enti locali dal date le quali si può attribuire un potere regionale di differenziazione
Ora io credo che queste garanzie siano di due tipi da un lato che la Costituzione prescriva qualche cosa di più su Comuni e Province
è stato detto che la tendenza delle costituzioni moderne quelle diventare costituzioni lunghe beh io dico niente di male scriviamo
Qualche normi né in più per dire con chiarezza già in Costituzione che cos'è un comune che cos'è una provincia senza fare l'elenco delle funzioni ma
Intanto diamo l'identikit e poi in Costituzione diciamo
Prevediamo il rinvio ad una legge nazionale nazionale nella terminologia della riforma costituzionale vuol dire una legge necessariamente bicamerale c'è approvata sia dalla Camera che dal Senato delle Regioni
Approviamo una legge nazionale che contenga gli elementi fondamentali della della
Dell'ordinamento degli enti locali
Una legge nazionale quindi che sarebbe se volete
Diversa dalla congerie di legislazione statale che oggi disciplina il governo locale
Sarebbe diversa anche dall'ipotizzato Testo unico di cui si parlò nella Commissione Maroni
E circolava come sapete c'è un testo unico di circa trecento articoli che è esattamente il contrario di quello che di cui abbiamo bisogno
Abbiamo bisogno di una legge nazionale di garanzia non abbiamo bisogno di una legge puntuale di dettaglio che cicliche cinque Sofocle nostra la nostra autonomia
Occorre cioè in costituzione il rinvio ad una legge nazionale che fissi i tratti fondamentali
Della del regime giuridico degli enti locali per quanto riguarda le norme elettorali la forma di governo per il quale Peres per la quale per esempio
La legge nazionale potrebbe concedere autonomia statutaria anche la possibilità di scegliere tra forme di governo diverse i criteri per la revisione territoriale
Il nucleo minimo delle funzioni di Comuni e Province e le garanzie di autonomia normativa organizzativa finanziaria
Dato questo
Voglio dire esemplificando
Una legge nazionale sulle autonomie sul modello della legge spagnola sulle basi del regime locale che secondo me potrebbe avere non più di cinquanta articoli ma cinquanta articoli di chiarezza sulla garanzia costituzionale
Delle regioni ecco rispetto a queste sì che le Regioni poi possono differenziare che
Super al di là di questo minimo nucleo che in tutte le province in tutti i Comuni la legge nazionale riconosce agli enti locali come proprie
E poi ci sarebbe l'adattamento necessario con legge regionale della distribuzione delle funzioni
Regione per regione e poi ci sarebbe il lavoro di disciplina dei rapporti tra le Regioni e gli enti locali
E così via
Come vedete una garanzia forte
Una garanzia così forte che sempre a titolo personale come dicevo prima mi fa propendere però propendere per esempio per la il Senato delle Regioni piuttosto che il Senato delle Regioni e delle Autonomie nel senso che se
è un elemento anche qui di garanzia reciproca in un Senato delle Regioni
La garanzia per le regioni e che esse stesse scrivono questa legge nazionale prevista dalla Costituzione
A questo punto essere presenti in una sede che fondamentalmente di seconda lettura legislativa
E di garanzia dell'intero sistema per il sistema d'autonomia potrebbe non essere i propri l'elemento fondamentale lo lo dico a titolo a titolo personale perché su questo punto non credo che si debbano fare guerre guerre di religione ma
Puntare alla effettiva
Garanzia
Di fronte alla così a una previsione costituzionale più ampia di fronte ad una legge nazionale di questo tipo mi sembra che l'attribuzione alle comuni e province del potere di accesso diretto alla Corte costituzionale avrebbe un un profilo molto chiaro cioè si saprebbe system qual è il canone nei cui confronti si potrebbero eventualmente impugnare di fronte alla Corte sia le leggi statali che le leggi regionali che fossero in contrasto con la Costituzione e con questa legge nazionale che avrebbe in qualche modo il ruolo
Di una legge
Rafforzate
Quindi come vedete questo mi sembra un terreno di incontro più serio che noi possiamo lanciare alla sistema delle Autonomie
Più serio voglio dire di questa defaticante guerra di di posizione etica a cui siamo cui stiamo assistendo in cui ciascuno le regioni e le e le autonomie locali hanno dei costi da pagare e dei benefici attesi
Per le regioni il costo
Probabilmente è assai relativo e quello di una rinuncia un modello che io continuo a considerare astratto e che probabilmente le stesse regioni concepiscono come un modello astratto
I benefici sono rilevanti
Perché da questo tipo di assetto complessivo le regioni si vedrebbero confermato finalmente un ruolo chiaro nel sistema delle autonomie territoriali molto più significativo dell'attuale enormemente più significativa dell'attuale ma finalmente chiaro Lodovico
Come regionalista come dicevo perché se c'è un limite del titolo quinto che la Costituzione e di aver fatto delle regioni un terzo livello di amministrazione locale che non ha fatto altro che competere con Province e Comuni nel sottrarre competenze e sfere di attività piuttosto che diventare quel centro propulsore dell'autonomia di cui la Corte Costituzionale Parma
Ho finito
Per le Autonomie qualche costo c'è per esempio il costo al alla rinuncia ai canali ai canali privilegiati che in questi anni noi abbiamo avuto con il governo centrale
Io credo che questo è un prezzo che si debba che si debba pagare se ci sono quelle garanzie cioè un sistema dell'autonomie che con le garanzie costituzionali però a come come interlocutore per i principale se non esclusivo per il proprio assetto la propria vita fondamentalmente la Regione e non più lo Stato centrale
I benefici sono benefici più più rilevanti di questi costi perché avremmo in un sistema di piena sussidiarietà di garanzia dell'autonomia
Avremo un'autonomia normativa molto più ampia dell'attuale che è un è uno dei punti su cui noi dobbiamo lavorare molto di più avremo certezza
Sull'ordinamento capacità di e e responsabilità nel rispondere alle esigenze dei dei cittadini quindi
Tutti in qualche modo dobbiamo
Ragionare in qualche modo liberandoci di alcuni schemi che sui quali ci siamo adagiati nel tempo però su questo lo si può fare insisto se viene condiviso un sistema di assunzione di responsabilità e di garanzie serie
L'alternativa
E il conflitto che sta di questa di questo conflitto stiamo vedendo già segnali preoccupanti con un risultato che intanto sconteremo immediatamente già nella sede di attuazione dei provvedimenti che sono all'attuazione all'attenzione del Parlamento
Perché se andiamo divisi
Le deleghe i decreti delegati
Non produrranno quel risultato di che è il vero risultato di un federalismo
Che deve nascere dalle ceneri del centralismo
Cioè il risultato di una chiarissima
Netta distinzione tra ciò
Che rimane a livello centrale come diritto Manta a conservare degli apparati amministrativi nazionali e invece una affermazione di un principio alla tedesca che l'amministrazione eh per principio regionale
E locale
Ma secondo me
Dalle dalle difficoltà in termini di attuazione della riforma amministrativa non credo che mi neri verrebbe verrebbe valorizzato il momento della Bicamerale odora riforma costituzionale perché intanto il conflitto sarebbe andata avanti la divisione si sarebbe creata e quindi non credo che si possa ipotizzare un momento
Palin genetico nel quale ci riscopriamo alleati nel momento della riscrittura della delle norme costituzionali credo sia più realistico dire che a quello arriveremo se avremo lavorato insieme
Della nel nei mesi che che ci attendono alla attuazione di un disegno
Probabilmente Complesso ma sicuramente
Come terreno molto più esaltante interessante di quello che abbiamo avuto abbiamo avuto finora altrimenti insisto il problema è che riprendano fare fiato e forza i nemici che sono non sono nemici della riforma amministrativa ma anche della stessa riforma costituzionale grazie
Bene
Oltre che naturalmente ringraziare il professor Merloni del suo contributo
Che ha indicato a tutti noi i passaggi
Anche difficili anzi sicuramente difficili ma potenzialmente assai promettenti che si aprono di fronte alla stagione istituzionale
Dell'anno prossimo se diamo per acquisito che il processo di approvazione della dei collegati alla Camera
Si completerà entro il trentun dicembre subito dopo si apre questa stagione prima la fase amministrativa ma poi anche quella probabilmente revisione costituzionale questo è lo scenario che abbiamo di fronte alcune comunicazioni di servizio prima di proseguire
Mi dicono i colleghi di Rifondazione comunista che per salutarsi e concordare alcune cose le dieci e quarantacinque sono invitati prevalse la saletta bar
Io fare poi all'Assemblea invece non una comunicazione di servizio ma una proposta sull'ordine dei lavori
E cioè come ogni assemblea noi dovremo chiuderla con un documento conclusivo con alcuni ordini del giorno
Siccome parecchi amministratori di province
Lontane mi hanno chiesto
Di poter partire abbastanza presto nel pomeriggio e però al tempo stesso desiderano essere presenti alla votazione
Dei documenti di cui stiamo parlando all'ordine del giorno conclusivo generale più alcuni temi specifici che sono stati oggetto di dibattito ieri di attenzione da parte dei vostri contributi
Io proporrei di fare votare questi documenti
Al termine dell'intervento conclusivo della mattinata prevista da parte del ministro Bassanini
Cioè a dire andremo a pranzo un tantino più tardi ma poi saremo tutti ridere di andare a casa chi vorrà andare a casa saltando la sessione conclusiva di oggi pomeriggio
Di oggi pomeriggio gelido dedicata ai temi europei
Io vorrei che ci fosse un esplicito consente a o un tacito consenso o un esplicito dissenso
Sulla proposta
Perché poi non si ci sia qualcuno che ci dice ama io non lo sapevo pensavo che si votasse alla fine cose del genere
Quindi il taxi
Ecco venne addirittura non tenta non pretendevo l'applauso però la la lo interpreto come consenso alla proposta di votare i documenti al termine della mattinata fermandoci a seguire dopo il dibattito perfetto
Ci sono adesso alcune richieste di iscrizione che sono pervenute
Il Presidente del Consiglio provinciale di Firenze il collega Scalise
è uno di questi e quindi lo invito intanto a venire al tavolo
Poi la presidente
Di Torino Mercedes Bresso poi il consigliere Morgante della provincia di Foggia
Ah chiedo scusa e allora il consiglio l'organo di selvaggia è pregato di andare in segreteria
E c'era un altro collega che mi aveva chiesto di poter intervenire questa mattini adesso dimenticato chi fosse
Presidente Sacco perfetto allora prescriviamo subito
Eugenio prego
Pochi minuti perché il nostro lavori sono molto da Renzi e quindi io credo che buona abitudine e cercare di fare molto presto
Io debbo dire che la relazione del presidente panettoni
Di ieri io la condivido pienamente perché mi pare che espliciti un lavoro forte intenso in questi anni per cercare di imporre all'attenzione il ruolo delle Province
Su questo si è detto prima del novanta sembrava di queste dovessero sparire dalla dalla scena nel campo nostro nazionale poi invece è così affermato questo ruolo un uomo però che è continuamente messo in discussione
Ora io non sto nemmeno io perché m'hanno fatto già in molti a dire l'importanza sul territorio dello lo sappiamo
Noi che siamo consiglieri provinciali noi che amministriamo i lavori che ciascuno di noi produce per gestire e governare il territorio e quindi io credo che su questo penso che anche da parte nostra da ora in avanti dovremmo essere un pochino più decisi e meno inclini a ridiscutere su questo tema
Per cui ecco io direi cerchiamo di dare per scontato che questa cosa cioè è importante e decisiva per il governo del territorio a maggior ragione oggi
In un momento in cui tutti quanti siamo convinti che è necessario assolutamente necessario
Un decentramento federalismo decentramento amministrativo per cui inevitabilmente ai Comuni alle Province dovranno se dalle parole passiamo ai fatti
Venire altre più importanti competenze io su questo ecco cercherei anch'io di The prendere un po'otto diciamo quello che diceva ieri il professor De Rita di prendere un po'più di coraggio agire in maniera più forte da parte dei rappresentanti particolarmente delle province e diciamo cercare di dimostrare di far vedere quello che le Province oggi gestiscono è l'importanza dei temi che solo il livello provinciale può gestire e nessun altro livello
Detto questo io credo che a noi compete anche un'altra riflessione
Perché se è vero che come Provincia dobbiamo rincorrere questa storia di cercare di dimostrare che esistiamo
Io credo che e questo è un tema che mi sta particolarmente a cuore e che vorrei sottolineare porre all'attenzione anche vostra
è anche vero che all'interno delle istituzioni una riflessione più attenta su Conte Province comuni regioni debbono poi al loro interno peraltro perché noi finché diciamo le Province i Comuni diciamo una cosa che chiaro ed è importante poi sappiamo che all'interno dei Comuni e delle Province ci sono dei ruoli su cui ancora oggi colleghi non c'è piena chiarezza
Questo dobbiamo essere molto chiare perché se è vero come dicevo che noi dobbiamo rincorrere come Provincia all'interno poi dei livelli istituzionali vi sono delle situazioni di grave disagio
Che bisogna tenere nella dovuta considerazione vi è un disagio profondo da parte dei consigli e dei consiglieri
Che non si sente un in qualche maniera partecipi protagonisti in un momento in cui invece secondo me le assemblee elettive devono svolgere un ruolo fondamentale in quella che noi vogliamo che sia la democrazia italiana del futuro
Io credo che su questo occorre riflettere seriamente ci stiamo riflettendo perché non so quante quanti appuntamento abbiamo già abbiamo avuto riunioni continuamente l'ultima che abbiamo fatto molto importante il nove di ottobre al PIL sul luogo dei consigli e delle assemblee elettive stiamo producendo riflessioni materiale
Però vedo che si dura fatica a far conoscere a far capire quello che è un disagio profondo ed è difficile fare delle battaglie se è una parte fondamentale delle istituzioni
Non ne sono coinvolte
I consigli io credo perché di questo noi discutiamo spessissimo soffrono di questo disagio io credo che l'UPI
Io non penso che l'UPI non abbia presente questo problema noi lo abbiamo fatto presente più volte però meno Bolt e resistenza molte resistenze in merito a questo credo che anche su questo ci voglio un po'più di coraggio
Per esempio il decreto Bassanini uno nella prima versione uscita a luglio ha visto la protesta isolata
Dei soli presidenti dei consigli comunali e provinciali
Il Parlamento ha recepito questa necessità questa istanza ma nell'Ance nell'UPI cari colleghi hanno recepito questa forte preoccupazione
E allora su queste cose io credo perché sarebbe errato sarebbe veramente un controsenso pensare che i consigli e gli esecutivi debbano essere in lotta fra di loro cosa assurda incredibile
Sono luoghi completamente diversi
L'esecutivo deve essere forte deve governare
Il Consiglio deve fare quello che la legge dice dare indirizzi controllo e Conte che questa è il mo'il modo democratico di gestire la cosa pubblica quindi non di sonno non vi debbono essere contrapposizioni vira verso l'unitarietà di intenti
A maggior ragione oggi
In un momento in cui la legge elettorale da al capo dell'esecutivo la maggioranza dei Consiglio quali preoccupazioni quindi nei confronti dei consigli
E ugualmente il maggiore attenzione anche su un altro fatto io di questo ne sono profondamente convinto so che nell'UPI e in molte
Dubbio forte si dice di metà delle Province italiane ancora oggi non c'è il Presidente del Consiglio questa grave secondo me cari colleghi perché più forza all'esecutivo quando è svincolato dalla gestione dei passeggeri
Lo stiamo vedendo nelle realtà dove questo avviene io sono convinto che l'esecutivo ancora più forza
Perché si dedica interamente al proprio lavoro che è quello di governare di gestire
Confrontiamoci su queste cose perché io credo siano delle cose importanti siano delle cose importanti
In qualunque livello democratico io credo che se l'organo consiliare dell'organo di indirizzo e di controllo colleghi ma com'è possibile che possa essere presieduto dal Presidente della Provincia e per istituto
E colui che deve governare che deve gestire e che deve avere la massima forza in questo suo in questa su in questo suo potere ecco per cui io credo con il più su questo esprimo questo grande disagio che c'è ceto all'UPI che si faccia carico di trovare forme per cui ecco si possa ulteriormente chiarire chiudo lanci su questo io credo che è stata più sensibile
Lo statuto dell'Ance prevede chiaramente che esiste anche il presidente del Consiglio
Da noi questo ancora non esiste si può dire perché lì era previsto per legge qui ora si sta gradualmente ottenendo ma non è questo il punto il punto e la sostanza del problema
Ecco le istituzioni che noi abbiamo davanti come le vogliamo che tipo di Democrazia dedita ieri
Ha fatto un discorso bellissimo che io condivido questa rete democratica desiderio esplicitato ecco io penso che anche ai nostri livelli bisogna fare un passo in avanti perché il Consiglio i consigli e i presidenti che li rappresenta per statuto laddove esistono credo che possano essere decisive importanti in questa rinnovamento delle istituzioni democratiche quindi con questo spirito
Io mi rivolgo alla presidenza dell'UPI anche oggi noi siamo degli ospiti
Ringrazio di grate che ancora ecco questa cosa non c'è
Vorrei chiudere colleghi richiamando va be'vuol richiamando un punto aggiorni decade il decreto mi pare il decreto cinquecentonove quello sulla ampliamento delle delle giunte
E sul riconoscimento dello status dei presidenti dei consigli
Il decadimento di questo decreto provocherebbe come voi sapete problemi seri dappertutto in tutto del giunto in tutti i Consigli per stato giuridico per problemi credo io chiederei alla presidenza
Alla presidenza dell'Assemblea dei formulare gli aveva procurato una cosa se me la passo al presidente panettoni un ordine del giorno dove si sollecita il governo e il parlamento tenere presente una cosa come questa che secondo me è di grande importanza scusate mia grazie
Eugenio Scalise
Naturalmente con brevissime flash naturalmente raccolgo quest'ultima cosa si diceva che riguarda non solo i presidenti del Consiglio ma riguarda anche gli assessori perché i due decreti le due norme sono tutte e due contenuti in decreti Roth accennavamo ieri e vanno e va trovato un percorso perché si possono salvaguardare questa situazione che nel frattempo si è creata
La seconda cosa il dibattito sui rapporti giunta consiglio una delle questioni e per quando dico giunte presidente giunta cioè l'esecutivo nei confronti del Consiglio a una delle questioni
Che io credo troveranno il tempo un suo equilibrio
Io vorrei invitare una volta di più a considerare la positività della norma contenuta nel primo provvedimento Bassanini quello mille trentaquattro
Nel quale per la prima volta su sollecitazione del gruppi Scalise ai colleghi Consiglieri sanno bene che da da quel convegno di Casalecchio
Venne la indicazione da parte nostra di specificare e di sviluppare le indicazioni per la verità fino allora generiche che c'erano in termini di competenze consiliari in materia di programmazione e controllo voi avete visto che è proprio quella nostra sollecitazione
Entrata nel provvedimento legislativo che è in fase di definitiva approvazione che a me sembra un passaggio in avanti
Per stabilire e precisare e le competenze specifiche che in questi settori di carattere generale sono propri del Colle con le degli del Consiglio
Una sola cosa mi permetto di dire Scalise cui siamo tutti gli ospiti
Dal presidente dell'UPI ai presidenti delle province agli assessori o ai consiglieri
Anche Scalise con membro di diritto di questa assemblea una volta che si è letto quindi non non vi facciamo queste storie perché questo il programma solo divisioni inutili
Questa è l'associazione delle province
La parola a Mercedes Bresso
Grazie
Io sono d'accordo con Merloni che iniziata una sorta di guerra di posizione anzi via occupazione ognuno della propria posizione inattesa della guerra
E però anni noto anche che proprio perché Comuni e Regioni hanno già occupato alle proprie postazioni noi non possiamo rischiare
Di rappresentare il vaso di coccio fra i vasi di metallo che sono peraltro di ferro che sono peraltro nell'attuale sistema istituzionale lo sono anche per ragioni diverse da solo quella di avere ha preso posizione per per primi da solo anche proprio perché è vero che come diceva e ieri il presidente di Bologna Prodi e le province sono per propria caratterizzazioni istituzionale degli enti di raccordo e degli enti che hanno una funzione di aiuto di supporto in moltissimi casi e quindi hanno reciprocamente con i Comuni e con le regioni spesso dei rapporti di collaborazione ma ciò non toglie che noi la nostra postazione la dobbiamo andare ad occupare il secondo me e poi come come è ovvio procederemo a a ragionare e a mediare credo però che sia opportuno occupare con fermezza lampo stazione allora su questo io faccio rileva una cosa che c'è in sostanza un fantasma che sia nel dibattito istituzionale del nostro Paese ed è il fantasma della vecchia provincia
Pressione leggendo forse qualcuno di voi anche letto mondo economico un po'di tempo fa che riportava un dibattito sulle funzioni delle Province palesemente palesemente parlava d'altro parlava d'altro
Lei posizioni che hanno assunto anche costituzionalisti anche vicino a mia parte politica tarderà parla d'altro no non sa che c'è stata una riforma nel nostro Paese anzi l'unica riforma istituzionale avvenuta nel nostro Paese
Allora molti di coloro che si occupano di riforma delle istituzioni forse non avendo fatto un iter istituzionale una una carriera istituzionale in cui hanno imparato a che cosa sono le istituzioni locali le hanno sperimentate hanno trattato governare le istituzioni locali e comunque non si sono accorti
Perché non so dove era non che ci sono stati in questo Paese vent'anni dal settanta al novanta di dibattito e di sperimentazione sull'ente intermedio un dibattito che ha appassionato
Il paese è soprattutto avviamento e le istituzioni
Chi ha prodotto delle sperimentazioni pensa in larga parte fallite perché i comprensori come sapete sono stati istituiti quasi quasi cento volontariamente le regioni di annullarli
Perché si è deciso che l'ente intermedio di secondo livello funzionava male
E si è arrivati a un una delle poche decisioni di riforma istituzionale anzi l'unica avvenuta davvero nel nostro Paese che ha prodotto la legge centoquarantadue e nuove Province
Mentre invece continua ad aleggiare il fantasma delle vecchie
Nuove competenze nuove leggi elettorali nuova legittimazione popolare di cui anche chi sta chiuso a Roma nei palazzi del potere forse non si è accorta
Ecco allora io credo che noi dobbiamo porre ma con durezza non troppo con non troppo fair play porsi ma non troppo
Una questione cementi a o ci mettiamo d'accordo sul fatto che l'impianto
Istituzionale
è definito per quanto riguarda con delle modifiche su cui sono totalmente d'accordo con Merloni che devono ancora delle precisazioni degli elementi in più per non essere portati ma è definito da quel dibattito da quella decisione
Ed è definito dal fatto quindi che esistono due livelli amministrativi e operativi nel nostro Paese
Un livello che quello dei Comuni
Che è il il nucleo senza dubbio il nucleo costitutivo delle identità locali e che quindi ha competenze sui servizi locali sui servizi alla persona competente importantissimi
C'è un secondo livello
Chi è il livello che rappresenta per la stragrande maggioranza del territorio la realtà del modello economico territoriale di identificazione sociale del nostro Paese lo diceva ieri verità allargando secondo me in modo molto opportuno la definizione che c'aveva dato al Congresso accadesse ce l'ha detto all'identità degli italiani e provinciale
Il che vero ma il problema non è solo l'identità è la realtà economica del nostro Paese che di questo tipo il nostro è un Paese in paese vedi stretti
Beh distretti industriali che hanno una caratterizzazione locale non comunali e non regionale mai in nessun luogo a regionale ma provinciale
Non è un caso che poi ci sia stata questa domanda di nuove Province ci sia ancora per caratterizzarsi su quella realtà che è la realtà dello sviluppo economico profondo del nostro paese dei modelli di sviluppo economico che funzionano nel nostro Paese
Allora c'è questa realtà le competenze definite per le Province partono proprio da questo sopra il dibattito ha prodotto davvero un modello di riforme istituzionali intelligente perché perentorio ambiente pianificazione reti servizi a rete se ritenete che sono tutti di carattere sovracomunale oramai sviluppo locale
I distretti di cui dicevo concentrazione territoriale patti territoriali
Sono tutti caratterizzati da questa dimensione territoriale
La l'accoglienza la promozione turistica locale
Il nostro è un Paese di di turismo centrato sollecita i loro contato il paesaggio il paesaggio la tutela del paesaggio la valorizzazione del paesaggio cos'è il paesaggio non è solo urbano è il contorno insieme delle dei caratteri originari del nostro territorio del nostro Paese
Il paesaggio
Allora
Il problema vero enti assicurare a questo Paese due livelli operativi amministrativi che è quello che i cittadini chiedono a vere degli enti messi in grado di fare e di realizzare l'infinita serie di cose di cui c'è bisogno e che spesso veniamo
Non si sa per quale perversa ragione impediti dal fare
Semplificare e accorpare in questi due livelli democratici
La grande quantità di funzioni che devono essere svolte a livello territoriale superiore a quello dei comuni e naturalmente le funzioni le funzioni comunali in base al principio di sussidiarietà molte delle cose che per sedimentazione storica noi ancora facciamo devono passare a livello dei comuni tutta la parte partita dei servizi alla persona ma molte delle cose che per tignosi tasso storica invece le regioni continuano attenersi e che non riescono a fare pensate non so da voi ma in Piemonte ci vogliono cinque anni per approvare un piano urbanistico con un PRG un piano regolatore
Allora perché Settimio talmente se vogliono ottenere allora queste sono cose sbagliate profondamente sbagliato
E il passaggio delle delle strutture amministrative non democratiche che esistono nel nostro Paese la grande quantità delle strutture amministrative statali che e poi ci torno vi siete mai chiesti perché sono decentrate sul son tutte organizzate su base provinciale lo Stato è organizzato su base provinciale ma però sono strutture non democratiche perché non dipendono da organismi eletti e non dipendono dallo Stato che non può occuparsene ma figuriamoci se un ministro si può occupare dicendo uffici provinciali del lavoro
E quindi sono gestiti da burocrati che non rispondono a nessuno questa è la verità e che conosciamo assai bene e poi diceva ieri panettoni infinita quantità clienti
A diversa dimensione territoriale non sempre molto molto vicina a quelle nostre che anche se non rispondono a nessuno
Perché non ci sono complicate nomine complicati giochi attraverso cui chi ha responsabilità volte norme sulla gestione delle acque non ha nessuna legittimazione democratica per per decidere
E ovviamente poi ci devono essere cioè ci possono essere due livelli legislativi la Regione e lo Stato distinti certo per il carattere dell'intervento registi e l'intervento legislativo
Ma però io credo che non è che lo diciamo noi lo dice il Paese eh non è che solo bisogna avere lo Stato leggero
Lo Stato leggero
è indispensabile ma è altrettanto indispensabile avere delle regioni del genere perché guardate che diventa molto più pesante il nostro Stato se il modello dello Stato centrale pesante viene semplicemente moltiplicato per venti
Io ho provato non so se avete provato poi ho provato una volta dire dunque il federalismo è duecento mila leggi moltiplicato venti uguale quattro milioni
è questa cosa qui il federalismo se è questa cosa qui provate a dirlo in un'assemblea di cittadini e sentite un urlo no
Il federalismo a eh al livello della mia entità territoriale che nell'Italia dei distretti e dei patti territoriali è un EP una dimensione provinciale
Fra virgolette territoriale minuta io voglio avere la possibilità di autogovernarsi questo è il federalismo a cui la gente pensa
Allora ragioniamoci su questa cosa e affrontiamo il fatto che questo Paese con federalismo intende fa medi istituzioni vicini al cittadino identificabili come responsabilità
A cui si può chiedere e che possono essere controllate in grado di fare di fare le cose che continuamente qui in questo Paese si dice che si faranno e non si fanno
Allora se è un pianto invece non è definito
Se noi mettiamo rimettiamo tutto in discussione e allora io dico anche che esiste anche il modello francese modello francese non è più quello che noi continuiamo a a credere sia noi siamo lì vicini alla Francia a piedi o molte più relazioni oramai da togati anche programmi Interreg con la Francia di quanto abbiamo a volte con la Lombardia anzi sicuramente di quanto abbiamo ancora Lombardi
Ed è il sistema francese è stato profondamente modificato decentrato sui dipartimenti che hanno forti competenze proprio sullo sviluppo locale
Risorse ma fatto come diceva dice diceva ieri verità con competenze e risorse accoppiate per lo sviluppo locale e sta producendo
Un'enorme ricchezza
Di sviluppo territoriale e di autogoverno territoriali età
Numero di regioni non ricordo anch'io il numero perché poi contando contano poco in Francia che hanno funzioni di pianificazione punto e basta di pianificazione non legislativa
Perché è stato scelto un sistema che dal punto di vista legislativo e accentrato ma non è mica un sistema che non funziona è un sistema che fa profondamente radicato si territorialmente che funzioni
Allora noi possiamo anche dire che si può anche ragionare su un'Italia governata con cento Province con cento Province forti capaci di operare davvero
A per lo sviluppo territoriale per i patti territoriali per lo sviluppo locale per i patti territoriali
è una questione che si può porre sul tappeto legittimamente
Se vent'anni
Adesso ventisei di esperienza regionale
Non hanno prodotto una soluzione efficiente ma chi l'ha detto che dato che le regioni non hanno funzionato dobbiamo abolire le Province voi lo sapete che ancora oggi tutti i Comuni hanno al gonfalone con scritto Comune tal dei tali provincia di tutte le persone si identificano con nato nel Po nel comune tale provincia di sapete che per i comuni la Province la sorella buone la Regione sorella cattiva va la sorella maggiore buona che aiutare la Regione la sorella maggiore cattiva che non aiuta
Allora sì dobbiamo ridiscutere l'impianto discutiamolo dicendo anche quali sono le realtà poi del nostro territorio e lo dico anche ai sindaci dei grandi Comuni d'Italia non è l'Italia di dieci grandi città non è mica quella cosa lì
Perché in realtà se voi prendete tutti gli indicatori di benessere
Inteso come ricchezza e qualità della vita tutte e due le cose ci trovate in testa le province minori
Un'infinita serie di province minori e vota per qualità della vita e benessere
Le grandi le grandi aree urbane certo perché hanno anche dei grandi problemi però io dico anche queste cose le dobbiamo dire ai dieci grandi sindaci che ogni volta dicono che l'Italia quella di quelle città mica vero
Non è quella cosa che in Italia la ricchezza viene prodotta
La ricchezza ma non solo la ricchezza anche di idee quella che che dal resto del mondo vengono a studiare viene prodotta nelle province in Italia al termine provinciale non è un valore negativo numero positivo
E allora queste cose Serife se rimettiamo in discussione tutto l'impianto istituzionale ce le dobbiamo ce le dobbiamo anche dire
Arrivo
Arrivo arrivo
Allora io credo che la postazione nostra la dobbiamo occupare e lo dobbiamo dire rappresentanti dei partiti che una riflessione è bene che ce la facciano
Noi non pensiamo che a questo punto sia sensato proporre l'abolizione delle regioni ma pensiamo proprio che la riflessione sul fatto che devono essere estremamente leggere sia una riflessione da porre altrimenti noi poniamo l'altra
E la poniamo no con la forza di avere dalla parte nostra il Paese io propongo anche di farla la giornata dell'orgoglio provinciale andiamolo dire ai nostri cittadini che cosa proponiamo per il Paese che cosa vuol dire assicurare un livello in di ente intermedio con competenze fortemente operative andiamo a dire e facciamo facciamola un giorno tutti insieme ognuno nella nostra nella nostra provincia
Noi vogliamo che la io credo che i decreti Bassanini siano andati proprio nella strada giusta ma che debbano essere ancora sviluppati occorrono ancora molte cose soprattutto occorre rendere molto chiara la connessione stretta fra competenze e risorse
Trasferimento di competenze trasferimento di risorse occorre un luogo di appello per queste cose perché
Non è possibile che le Regioni siano anche diventate delle istituzioni che ricevono le risorse per gestire delle competenze trasferiscono competente si tengono i soldi dov'è il luogo di appello e questo è uno dei problemi della normativa nazionale dove il luogo di appello per andare a contestare un'applicazione di questo genere del principio del decentramento e dell'applicazione della centoquarantadue
E credo anche che occorra nella riforma del centoquarantadue e anche nella nella stessa Costituzione soprattutto se si ipotizza la seconda camera nella riforma del del nostro ordinamento a livello nazionale
Occorre identificare
Una costituire la differenza fondamentali precisando in Costituzione fra le leggi generali di ordinamento e le leggi tematiche di settore perché quello che avviene che contemporaneamente
Il decreto Bassanini idee idee noi decreti i disegni di legge Bassanini propongono nonché la centoquarantadue di cui sono un'evoluzione nonché la la proposta di modifica da centoquarantadue proposta da Napolitano
Propongono una forte modello di decentramento amministrativo e contemporaneamente le leggi di settore cosa che avviene anche in Regione in cui leggi di settore vengono avvistate da commissario di governo pur essendo contraria la centoquarantadue
Cioè non c'è una gerarchia delle fonti leggi ordinamentali e leggi di settore per cui le leggi di settore continuamente rimodifica no l'impianto dell'ordinamento vale vale e lo dico pur essendo io un ambientalista e quindi ritenendo il testo del decreto legislativo di Ronchi dal punto di vista del merito buono
Ma vale per il decreto di Ronchi che di nuovo a questa maledetta abitudine di non considerare i principi generali dell'ordinamento lo stesso fanno nel giorni allora una di Prince delle questioni fondamentali
Delle garanzie fondamentali che noi chiediamo e che definito impianto dell'ordinamento le leggi di settore siano verificate questo è uno dei compiti che potrebbe avere la Conf
La seconda Camera verificare le leggi di settore in base ai principi generali dell'ordinamento allora io mi scuso confesso che ho preso un pochino un pochino più di tempo ma credo anche che ogni tanto alcune cose ce le dobbiamo dire perché
Noi siamo come come istituzione Provincia molto bravi tecnicamente ma spesso
Siamo anche un pochino troppo ragionevoli se ragionevoli è importante e però dobbiamo anche ogni tanto mettere i puntini sugli e credo io ve lo proporrò perché ovviamente è giusto che il nostro presidente sia invece ragionevole e lavori a livello delle del delle delle istituzioni proponendo un modello di cooperazione modello di istituzioni cooperative però e anche bene che magari noi
Come presidenti e consiglieri e presidenti dei consigli provinciali
Una volta poi ci proponiamo anche di alzare un pochino la testa e di provare a dire che molte delle cose che si dicono sulle riforme istituzionali non sono proprio vere non lo sono e allora ogni tanto dire che era intervenuto
E bisogna anche farlo vedo Ferrario credo che si debba
Scusate cogliere
Io intanto saluto l'onorevole Folena avevano delle Gargani che sono già presenti in aula
Che parteciperanno al dibattito io per un verso capisco la presidente Bresso per l'altro raccomanderei però a coloro che si potrebbe ancora fare intervenire
E di essere possibilmente concisi perché se no se ognuno fa una relazione non ce la facciamo
Il presidente esatto il vicepresidente Sanna e il professor Pizzetti
Che è presente in aula che salutiamo il consigliere giuridico del presidente del consiglio e quindi siamo lieti di poterlo ascoltare
Prego
Saluto tutti i presenti è il presidente dell'Assemblea il nostro presidente panettoni che ringrazio anche per l'opportunità di prendere brevemente la parola e sarà veramente un tempo Breve
Io ho consegnato ieri all'apertura dei lavori di questa Assemblea breve documento circa quindici venti pagine
In cui sono accennate alcune proposte di soluzioni semplici praticabili
Quei piedi per terra su quella che è la riforma dello Stato in cui l'ente Provincia e la chiave di volta di tutto questo
E io non voglio tediarvi con l'elencazione di queste mie proposte che sono anche proposte
Di carattere tecnico chi poiché lo crede può richiedere alla segreteria dell'UPI volevo solamente dirvi quali sono quelle considerazioni semplici che io ho fatto e lì mi hanno portato alla stesura di questo documento si parla di federalismo ne parliamo tutti i giorni
Tema questo che è di sicura attualità tema che nel programma di quasi tutte le forze politiche tema però sul quale vi è ancora una molteplicità di spiegazioni e di interpretazioni
Dico subito che non ho l'intenzione di tenere una lezione di federalismo nella presunzione di farlo
Ma ritengo sia necessario stabilire subito in maniera maniera estremamente chiara
Che
Il federalismo noi non intendiamo almeno io non intendo come un meccanismo di ingegneria costituzionale
Non è un insieme di competenze ricognizioni magari estremamente sofisticate che alcuni tecnici del diritto mettono assieme tirano fuori un distillato che la Costituzione federale che poi si propongono per reggere allo Stato
Io direi piuttosto che il federalismo è l'esatto contrario di tutto questo è una cosa molto concreta potremo dire che il modo più più empirico più sperimentale più flessibile più vicino alla realtà quotidiana che ci sia che ci possa essere per organizzare uno stato tanto è vero che sulla faccia della terra di Stati federali ce ne sono una quantità
Grande
E nessuno di questi somiglia veramente all'altro
E quando anche il nostro federalismo sarà stato realizzato anch'esso sarà diverso da tutti gli altri
Non dobbiamo dimenticare che la realtà del nostro Paese dell'Italia e del tutto singolare paese che ha vissuto per mille anni e mezzo per mille cinquecento grammi diviso in molti Stati e che ha trovato la sua unità solamente centoventi centotrenta anni fa
Ci ricordiamo che gli stessi pensatori dell'Unità d'Italia
Pensavano ad una unità profondamente federale profondamente federale articolata perché ritenevano impossibile cancellare appunto mille cinquecento anni di mentalità di tradizione di culture diverse
Che si erano anche consolidate in strutture di Stati diversi
Sappiamo poi com'è andata e se questi centoventi centotrenta anni hanno cementato una unità nazionale altrettanto non si può dire per una identità nazionale e di fatto abbiamo molte identità
Ma questo non è per nulla un fatto negativo anzi esso è una delle ricchezze più importanti che abbiamo è uno dei segni di diversità più forti più vistosi e più belli anche direi
Che ci sono sulla faccia della terra non so in quale altro posto del mondo siano raccolte ignea spazi così contenuti tante varietà di East tradizioni di consuetudini di culture
Di realtà economiche e produttive come nel nostro Paese
Tutto questo allora cosa ci dice come considerazione ci dice che guardando la complessa realtà italiana
Chi si sente veramente autenticamente federalista deve anche sentirsi confortato perché vede nelle diverse realtà sociali economiche e culturali
La piena valorizzazione di tutte le autonomie e ne trae l'insegnamento che la loro organizzazione non deve essere schematica ma deve essere un'organizzazione funzionale
Cioè io non credo possa essere in maniera riduttiva fermato
Che il federalismo e il trasferimento del potere dallo Stato alle Regioni
Così come non può essere affermato che federalismo e trasferimento del potere dello Stato ai soli Comuni
Abbiamo una serie che potremmo chiamarli dei corpi sociali intermedi che sono gli enti The Day territoriali dal più piccolo al più grande dallo Stato
Dal Comune allo Stato ma anche libere associazioni di cittadini camere di commercio ordini professionali una serie di autonomie funzionali che devono essere valorizzate
In una struttura di stato veramente federale
è chiaro quindi che se la valorizzazione parte dal basso
Lo stesso federalismo deve partire dal basso ponendo in alto quello che il governo nazionale
Quindi federalismo non realizzabile per belle GA
Non realizzabile concedendo da parte del governo gradi di possibilità di auto-governo alle regioni o alle Regioni alle Province con le regioni e le province e i comuni
Ma
Federalismo che deve partire dal basso
Partire dalle esigenze locali partire dalle esigenze di questi corpi sociali intermedi
Un federalismo che valorizza e quindi tutte le autonomie locali comuni province regioni
Dando a ciascuno
Tutto il potere che è in grado di gestire e che desidera gestire che può essere anche diverso fra enti di uguale di livello
Comuni diversi se lo desiderano posso avere anche gravi di autonomia diverso
Federalismo quindi che valorizzi tutte le autonomie locali e tutte le autonomie funzionali
Per fare un esempio che faccia a gestire la politica economica più alla Camera di Commercio che al ministero dell'industria
Che valorizzi gli ordini professionali come produttori di formazione come organizzatori di categorie professionali come garanti di deontologia professionale
E che valorizzi anche quelle Autonomie di natura associativa che sono le associazioni e qui si potrebbe continuare a lungo ma vi tranquillizzo e mi fermo subito
Io volevo solo accennarvi queste brevi riflessioni da qui nascono poi quelle idee e quelle come vi ho accennato prima semplici proposte di soluzioni più indicato nel documento di cui parlavo all'inizio
E che se qualcuno lo desidera può essere chiesto la segretaria dell'UPI signor Presidente e signori grazie dell'attenzione
Ringraziamo il presidente Sacco vicepresidente Sanna
Che l'ultimo degli scritti dei per questa mattina perché non c'è spazio per fare altri interventi noi abbiamo allungato un tantino anche per consentire ai parlamentari gli ospiti del dibattito di essere presenti con l'occasione diamo il benvenuto al ministro Bassanini de è arrivato nel mentre il presidente Sacco parlava lo ringrazia per la sua presenza
Prego
Ma solo due questioni molto rapidamente una riguarda la solita questione del rapporto tra Regioni e Province ed enti locali
E io parlo dal punto di vista di una provincia sarda dove la Regione esercita poteri speciali
Degli centoquarantadue dà alle Regioni a statuto speciali una competenza specifica anche in materia di trasferimenti di poteri e competenze agli enti locali alle Province
Io penso che questo aspetto meriti una riflessione perché la specialità
Regionale deve dare a quelle Regioni proprio perché hanno caratteristiche economiche culturali particolari deve dare strumenti in più rispetto a quelle ordinarie questo e questo è il senso della specialità
Nel caso del trasferimento dei poteri
Alle Province e ai Comuni in Sardegna in modo particolare si verifica che il sistema delle Autonomie rispetto a quello delle regioni a statuto ordinario è fortemente penalizzato
Prova ne sia il fatto che a distanza di sei anni la Regione sarda non ha ancora adottato alcun atto in attuazione della centoquarantadue
Allora io dico che noi non possiamo dare le regioni a statuto speciale e quindi alle Province di quelle ragione non possiamo penalizzarle
Quindi io ritengo che il anche le Province delle regioni a statuto speciale debbano avere liste le stesse opportunità delle altre province italiane quindi in questa norma che si sta definendo io penso che questo aspetto vada vada risolto
Certo noi in Sardegna nelle regioni dove c'è dobbiamo fare una forte pressione dal basso perché anche questo processo avvenga cioè avvenga anche nelle regioni a statuto speciale un altro aspetto su cui voglio insistere
Se ne è parlato ma a mio parere non sufficientemente la giornata di ieri è sullo statuto di amministratori io vorrei fare soltanto due considerazioni confrontiamo lo status e le condizioni in cui opera il consigliere provinciale e il consigliere regionale consigliere regionale equiparato come è stato secondo me riconoscimenti economici al parlamentare anzi in certi casi sta meglio del parlamentare
Il consigliere provinciale cha a cinquanta mila lire lorde di gettone di presenza e non ha il tempo per esercitare le sue funzioni e da qui le condizioni di grande frustrazione in cui si trova
Quante volte noi parliamo di grandi riforme di federalismo e di quant'altro senza tener conto che chi deve dare sostanza ogni giorno a quelle di Formia e dare risposte ai cittadini
Non è messo nelle condizioni anzi è mortificato nell'esercizio di quelle funzioni da un lato a determinate a determinate responsabilità e dall'altro non è messo nelle condizioni di esercitarle
Gli assessori provinciali non stanno meglio
Sappiamo che la loro condizione sia come è stato scritto e detto come condizioni economiche non gli consente di svolgerlo al ruolo in modo in modo serio in modo efficace
Insomma nelle nostre province i dirigenti nella maggior parte dei casi guadagnano il doppio degli assessori e dei presidenti delle Province ma io voglio dire anche questo è un parametro anche attraverso questo si misura il ruolo e la funzione di un ente ma è una situazione questa a mio parere che va preso in mano seriamente io non dico che dobbiamo diventare tutti i consiglieri regionali
Non è questo io penso che bisogna ridurre le condizioni perché ci sono anche diversi privilegi e sprechi che bisogna avere il coraggio di affrontare però ci deve essere una condizione dignitosa per tutti gli amministratori
E che va seriamente messa sul tavolo ed affrontata sia come stato giuridico che come condizioni economiche e di tempo complessive
Che sono le condizioni poi materiali fondamentali per poter rispondere alle esigenze e alle responsabilità che abbiamo grazie
Ringraziamo il vicepresidente Sanna io pregherei il professor Pizzetti se vuole darci anche lui io io non voglio forzando la sua per me saremmo
No io avevo la preoccupazione credo comprensibile condivisa dai presenti di non rubare tempo un dibattito che eminente che credo interessi tutti in modo particolare
Però ringrazio presidente panettoni di avermi invitato ugualmente a parlare dovrà la truppa punti rapidi tenendo conto anche del dibattito della mattinata e forse in questo senso
Facendo cosa utile anche a quanti interverranno dopo e che sono ma mai hanno venuti dietro il dibattito era in corso
E abbastanza evidente ed è la prima considerazione che stiamo vivendo una fase molto complessa perché abbiamo da una parte una processo di riforme istituzionali a livello costituzionale comunque in corso perché la legge istitutiva della Bicamerale in prima lettura è stata approvata
E abbiamo un grande disegno strategico presentato dal governo
Che ormai e generalmente indicato con riferimento al ministro Bassanini come presentatore del disegno di legge più organico che incarna questo un progetto strategico alla il dibattito fa certamente fatica
A muoversi dentro questi due binari
Io però vorrei appunto fare una riflessione il disegno strategico contenuto nel disegno di legge Bassanini alcuni punti
Cardine che in parte sono stati ripresi in parte mi è sembrato mi permetto di dirlo un po'trascurati il primo si parte da una convenzione che c'è un deficit globale di amministrazione del nostro Paese
Non è un problema se funzionano meglio Province Comuni Regioni o amministrazione centrale o periferica dello Stato c'è un problema generale di modernizzazione dell'amministrazione italiana
E questa è una cosa da tenere presente perché appunto pone tutti i soggetti di fronte a una realtà non è che può abbiamo alcune realtà che funzionano meglio e altre che funzionano peggio si può anche dire questo ma complessivamente l'amministrazione italiana che
Richiede urgentemente di essere ripensata
La seconda considerazione è che in questo disegno strategico c'è un rovesciamento globale si parte si passa da un sistema che per centocinquanta anni ha visto nell'amministrazione centrale e periferica dello Stato il cardine dell'amministrazione italiana
E in fondo marginale ristretta determinate competenze l'amministrazione degli enti territoriali Regioni comprese a un sistema che rovescia esattamente la posizione e cioè conta sulla attribuzione al sistema delle regioni dell'autonomia e locali della pilastro del cardine dell'amministrazione italiana questo mi pare il dato che comuni province regioni dovrebbero tener presente non è questo il momento di dividersi fra Regioni Province e Comuni chi vanta più meriti dell'altro perché il problema è molto più grosso
Assistere
Il paese in questo mutamento complessivo
Questa il della da scommesse in corso in questa scommessa che quell'accenno proprio necessaria brevità ci sono alcuni elementi di assoluta innovazione la delegificazione in un sistema di questo genere diventa attribuzione di potere normativo al sistema delle Autonomie locali
Prevedendo non tanto il passaggio delle leggi e regolamenti governativi che implica sempre la stessa la loro uno identica norma che vigila su tutto il territorio ma implica la differenziazione nella potere normativo
Ogni amministrazione in questo disegno strategico emessa anche in grado deve decidere entro limiti molto ampi come vuole organizzarsi
Come vuole fornire i propri servizi in che modo vuole raccogliere la domanda dei propri utente
Ed è un aspetto molto importante che riguarderà tutta a cascata tutto il sistema
In questo disegno mi pare evidente almeno così emerge con assoluta chiarezza non si rimette in discussione il sistema dei livelli di governo questa è la ragione della presidente Bresso si dà per scontato che nel sistema italiano esistono comuni province regioni
Anche se non si ignora il problema che questa complessità dei livelli di governo implica e allora nel disegno leggeva Merloni nel disegno di legge Bassanini c'è una risposta
E alle Regioni organizzare la distribuzione delle competenze spetta a Comune Provincia delle materie ad essa attribuite dalla Costituzione salvo in asse in carenza bensì del incapacità regionale di procedere tempestivamente la attribuzione secondo criteri precedentemente stabiliti dalla regolamenti governativi e non mi pare una soluzione ragionevole che può mettere come dire i soggetti interessati
Io ne ha logica collaborativa e non antagonisti
La terza considerazione che volevo fare questa intorno ai a questa tematica non c'è dubbio che le Province hanno un ruolo anche qui ha ragione la presidente della provincia di Torino la centoquarantadue e le aree definite gli ha ridato una funzione credo che sarebbe bene per le Province prima di tutto non rimettersi continuamente in discussione non dovrebbe esserci più bisogno di dire che si ha ragione di esistere
E capisco benissimo e qui arriviamo alle riforme istituzionali che di fronte ad alcune prese di posizione
Delle regioni questa tentazione possa esserci ma e qui e qui si tratta di di di come dire a decidere in che posizione ci si vuol mettere se si dà più importanza ad alcune prese di posizione anche incomprensibili nella loro origine ma che sono di natura regionale o al disegno strategico che il Governo ha delineato certo il Governo non è il titolare del potere delle riforme costituzionali
Però a una strategia per specificata che e competitivo versa differenziata rispetto a quello delle progetti di riforma che stanno che sono stati presentati e allora a me sembra che noi dovremmo come dire sviluppare fino in fondo le potenzialità di questo processo e Progetto e intorno a questo organizzare gli sforzi e mi permetto di dire che la Regione purtroppo non per fortune hanno già in altra occasione con la precedente Commissione bicamerale constatato l'inutilità della presentazione di progetti di legge soltanto di origine regionale
E quindi anche da questo punto di vista mi sembra che sarebbe più produttivo a cogliere la
Suggestione che nella strategia del governo è molto presente cioè cercare il coordinamento il concorso di tutto il sistema degli enti territoriali in questo processo non la divisione chiudo dicendo me un'ultima considerazione e evidente nella scelta che è stata fatta di dar vita alla Conferenza Stato-città Autonomie locali l'apprezzamento per la dimensione delle Province e dei Comuni
è altresì evidente il Presidente del Consiglio lo ha detto più volte anche in sedi ufficiali che l'obiettivo del governo è quello di poter avere una sede unica di confronto con le regioni e col sistema delle autonomie locali
Queste come dire un'indicazione di carattere evidente molto preciso su quale e l'opinione che si che sia respiri del processo in corso detto in altri termini
E molto sinteticamente se il sistema delle Autonomie locali si presenta diviso e conflittuale
Il intero processo di modernizzazione del Paese a rischio
E siccome la modernizzazione dell'amministrazione italiana è un'emergenza
Per lo meno altrettanto rilevante quanto l'emergenza economica per portare il nostro Paese non solo in Europa ma un livello di capacità competitiva sotto il profilo istituzionale paragonabile agli altri Paesi
Con cui concorriamo questo è un rischio che non ci possiamo permettere
Allora credo che anche in questa sede l'appello più significativo in questo caso le Province sia di concorrere per la loro parte a questa la sensibilità collettiva abbiamo bisogno davvero di una grande sforzo o unitario di un concorso uniforme da parte del sistema autonomie locali ogni se ogni divisione ogni conflittualità diventa un ostacolo e rischia di essere ancora una volta una delle cause di una possibile occasione sprecata grazie
Ringrazio a nome di tutti i colleghi Consiglieri anche il professor Pizzetti del suo contributo a questo punto io esco di scena e invito a fare il coordinatore della tavola rotonda il professor Giancarlo De Martin
Ecco lo e invito al tessile al tavolo della presidenza e quindi del dibattito gli onorevoli che sono nel frattempo arrivati e quindi non avere Pietro Folena il senatore Chiarelli lo
E con l'occasione per la loro presenza
Giuseppe
Non ho già
Ringrazio il presidente dell'UPI per neri serrato questo ruolo il moderatore di questo momento conclusivo nel dibattito della mattinata anche questa Assemblea che sta lavorando da ieri intensamente sul tema della nuova Provincia nell'ambito della riforma della Costituzione dell'amministrazione
Dico subito che per il momento
Sono presenti sono alcuni dei protagonisti previsti l'onorevole Folena non avevo Vergani onorevole Segni senatore Tirelli che sostituisce senatore Speroni mentre sono annunciati senatore D'Onofrio e senatore Fisichella
Ecco vorrei brevemente naturalmente dedicare qualche battuta introduttiva a qualche considerazione che può avere della funzione di animazione di provocazione del dibattito ecco tenendo anche conto della mia veste essenzialmente tecnica
Di moderazione di un dibattito fra esponenti di forze politiche
Da questo punto di vista credo che si possa tener conto ma soprattutto di questo dibattito sulle riforme istituzionali costituzionali
Che riguarda ovviamente più da vicino il tema di fondo di questo incontro una sorte delle autonomie di tutte le autonomie locali
E naturalmente in questo contesto specificamente anche della Provincia nell'ambito di questo riassetto che si va ipotizzando che la forma dello Stato in una chiave cosiddetta federalistica
Sono a mio giudizio due soprattutto le questioni sulle quali si può ragionare nel tempo che ci è dato nelle due tornate di interventi che sono previste una questione di carattere più generale che non ti ho subito
E una seconda questione riguardante più direttamente problema Provincia che riserverei ad avvio della seconda tornata di interventi la prima questione
Si potrebbe sintetizzare in questi termini
Premesso che il federalismo utile il cui conviene parlare di cui vale la pena parlare
è solo quello solidale e cooperativo più volte evocato anche in questa sede
Che questo federalismo non si ancora di per sé a un modello precostituito un modello unico omogeneo e va invece costruito in concreto
Nell'ambito di ciascun ordinamento
Tenendo conto comunque di due assi uno
Un assetto decentrato il più possibile decentrato dei poteri della stessa amministrazione pubblica che valorizzi i livelli di governo territoriale autonomia Laura dall'altro
Un sistema di integrazione tra i livelli istituzionali in una cornice statuale comunque unitaria ma nel rispetto più pieno della logica della sussidiarietà ecco premesso che quindi di federalismo si può parlare conviene parlare in questi termini soltanto lasciando poi al di fuori della discussione altre idee altri modelli che possono essere a vario titolo fuorvianti
La questione mi pare
Quella di stabilire come meglio si può prefigurare un disegno federalistico
Di effettiva valorizzazione di tutte le Autonomie territoriali oltre che delle autonomie sociali
Partendo ovviamente da quelle più vicine ai cittadini
Che rompa finalmente col centralismo e sia coerente in modo sostanziale
E in modo forte con la opzioni di fondo di una concezione democratica dello Stato che implica la centralità delle Autonomie appunto e la garanzia delle Autonomie nei confronti dei rischi del centralismo in questo senso ovviamente può essere richiamato
Utilmente anche il riconoscimento già contenuto nel principio fondamentale della Costituzione vigente l'articolo cinque in cui si fonda proprio questa idea dello stato radicata sulle comunità territoriali alle quali va riconosciuta autonomia e deve essere promossa in tutte le forme possibili
E dall'altro si può anche richiamare il senso profondo della dei principi contenuti nella Carta europea dell'autonomia locale che deve costituire una parametro di riferimento non certo secondario in questo processo riformatore ora appunto come si può meglio perseguire questo tipo di obiettivo
In sintesi le alternative possono essere queste appunto questa è la domanda che in definitiva poi vi pare poco animale questo primo Girelli opinione racchiudendo in Costituzione e con un aggiornamento dell'attuale testo del Titolo quinto in particolare
Elementi precisi di garanzia sulla individuazione e il ruolo di ciascuno dei tre livelli gli autonomia territoriale comune Provincia e Regione
Sia quanto al riconoscimento di compiti propri
Nell'ambito di un ruolo che deve essere definito in modo il più possibile puntuale per ciascuno di essi ivi compreso il riconoscimento di un ambito di autonomia normativa e di autonomia finanziaria per ciascuno dei livelli territoriali con anche la previsione di eventuali ordinamenti differenziati che rompano il principio della uniformità che fino a oggi acquistato un po'l'assetto del degli enti locali nel nostro ordinamento
Dicevo la chiudendo in costituzione elementi di questo tipo
Insieme ad altri elementi che servano a riconoscere per così dire un ruolo nazionale
Alle Autonomie
Con una partecipazione al Parlamento nazionale entro certi limiti nella Camera delle Autonomie con l'accesso alla Corte costituzionale via dicendo
Fermo restando poi la necessità come prima è stato anche ricordato dal professor Merloni di una legge generale che poi integri la Costituzione per il definire i tratti fondamentali dell'ordinamento degli enti locali qui non mi soffermo perché la relazione poiché il presidente panettoni ieri a da questo punto di vista offerto dei riferimenti molto puntuali
Quindi è questa la strada di fichi mettere in Costituzione questi elementi di garanzia per tutti i livelli di autonomia
Tenendo conto soprattutto dei problemi che possono avere i livelli minori rispetto a quelli maggiori oppure la riforma costituzionale deve limitarsi per così dire solo a riequilibrare il rapporto tra Stato e regioni
In una chiave di rafforzamento del ruolo delle regioni
Affidando
In conseguenza sostanzialmente il sistema delle Autonomie dell'amministrazione locale alle decisioni delle regioni
Come sembrano prefigurare taluni orientamenti riformatori taluni progetti
Ecco questa è l'alternativa in definitiva ridotta all'essenziale nella quale ci muoviamo ovviamente
Io aggiungo che sul piano personale ritengo che un federalismo coerente con l'opzione autonomistica collocazione della sussidiarietà
Non possa coniugarsi negatività a una visione Regional centri Carter sistema statuale
Con una sorta di impostazione gerarchica dei rapporti tra Regioni ed enti locali Manzi
Debba essere costruito evitando il più possibile che al centralismo statale si sostituisco si possano sostituire un ancora più fuorviante centralismo regionale
Ciò ovviamente senza disconoscere alle Regioni un potere di integrazione delle scelte costituzionali delle regole contenute nella legge generale prima ricordata ma sempre in una chiave di integrazione di valorizzazione supporto allo sviluppo delle Autonomie e non cento in una logica immagini sistema dell'amministrazione locale specie quello intermedio tra comune e Regione
Come in un certo senso funzionale o strumentale
Alla Regione
è con grandissimo piacere tutti viviamo questo colpo di teatro come si dice nelle nelle nel nella Drammaturgia anche con un po'rimozione come ariete
E io so benissimo che il presidente Prodi ci ha usato una grande cortesia oltre che un piacere nostra ad averlo qui nostro ospite gli cedo subito la parola perché potete ben capire che in questi giorni a tanti mille altre cose da seguire grazie presidente
Ma scusate la
Non avevo tempo in teoria sì non l'aveva fatto ma mi ha fatto piacere
Ricavare proprio un minuto per venire a salutare può anche la vedo il mio fratello maggiore lucide centro venire ma ma è anche una
Piccolo messaggio conto del fatto che
Questo governo a nel il discorso dell'autore della locale del decentramento una delle sue forze principali
Lo vogliamo procedere in ogni campo
In ogni settore è su questo che vogliamo costruire
Il nuovo Stato
Chiaro che tutti vogliono solo qualcuno di voi ma tutti voi immagino sarei che un po'di pazienti
Anche sotto molti aspetti un po'delusi da l'inizio di questa politica perché i risultati siano solo quando è finita la costruzione quando Bassanini ha finito i suoi volumi poi possiamo e il Parlamento ed applicati poi si applicano nella paese si applicano una scelta quello che voglio dire che il governo in modo assolutamente unanimi
Per seguire questa politica
Tutti i problemi tutte le tensioni tutte le differenze che potevano apparire all'inizio non esista
Di fronte al problema di una ricostruzione dello Stato inserisce decentrato non siamo tutti uniti compreso il ministro dei lavori pubblici Kyo nominato ieri sera anche per questa motivazione perché un uomo su questi temi mi dà una affidamento assoluto e quindi anche di una politica dei lavori pubblici l'unica cosa su cui abbiamo discusso riesce l'unica cosa l'abbia parlato d'altro
Problema verranno specializzata e provvede lavori pubblici provvedi cominciare sperimentazioni in questo settore perché io credo fermamente in queste cose
Ora non amo rompa le scatole più di tanto questo è un messaggio Teti è sicuro è un messaggio serio operativo reale nei vostri confronti vi auguro buon lavoro e vi chiedo scusa per il disturbo
Ecco questo intervento così importante significativo che tutti abbiamo ascoltato con piacere è arrivato il momento in cui avevo in sostanza concluso la mia prima domanda ai protagonisti della tavola rotonda la riprendo soltanto in sintesi per
Andai subito a loro la parola
Dicevo la questione mi sembra quella in definitiva se la Costituzione nazionale e se andrà a riformare e in sintonia con questa una legge generale dello Stato debbano definire elementi certi fondamentali riguardanti tutte le autonomie locali considerate perni sostanziali di un sistema autonomistico
Fondamentale per lo Stato democratico oppure se la Costituzione debba limitarsi in definitiva a riequilibrare il rapporto tra Stato e Regione lasciando poi alla Regione il compito di governare il sistema delle Autonomie subregionale ecco questo mi sembra il primo punto sul quale darei la parola
Anzitutto secondo l'ordine
Previsto all'onorevole Folena è intervenuta intanto anche Paola Pellegrini in sostituzione dell'onorevole Meloni
Grazie ma diciamo io potrei limitarmi a dire
Che rispetta le due strade che sono state tracciate
La nostra opinione che bisogna perseguire
La prima di queste strade e poi
Mi aveva detto in che cosa consiste
E che cosa dovremmo precisare in Costituzione se si arriverà come io mi auguro si arriverà a mettere mano alla seconda parte la Costituzione con l'avvio dalla commissione bicamerale
Potrei limitarmi a dire questo lasciare spazio né altri amici e ospiti però sento il bisogno di una motivazione e anche in qualche modo di una battuta
Così insomma per così dire polemica
Io credo che noi corriamo il rischio di correre
Noi come diciamo forze politiche insomma al momento in quelle partire questo lavoro della Bicamerale
Di correre in modo abbastanza cieco verso un riferimento generico al federalismo
Che però nasconde posizioni molto diverse cioè assolutamente legittimo
Ma forse una riflessione non ancora abbastanza compiuta
Su
Il punto di equilibrio
Secondo efficace che il sistema istituzionale italiano può trovare in un processo di radicale eletto decentramento
Da un lato da parte di alcune regioni e diciamo di un certo pensiero re giornalistico
Né in campo sostanzialmente l'idea di una Italia come federazione di Stati regionali
Dall'altra parte viene fortemente messo diciamo sul tappeto soprattutto dai sindaci di alcuno da alcuni sindaci di grandi città
In contrapposizione con questa prima pendenza
Un riferimento che ha un suo fondamento storico culturale è innegabile alla grande tradizione municipale municipali Istica del nostro Paese
Che però diciamo
Non si capisce in che modo in che forma poi potrebbe essere connesso ottenuto insieme
Io credo che la difesa dobbiamo fare già non è che parlando all'Assemblea alla riunione al convegno delle Province poi diciamo è facile dire allora perciò le province sono
Diciamo uno dei punti essenziali da affermare da rinnovare da rilanciare se vogliamo trovare un assetto equilibrato insomma
Ma questo ragionamento diciamo potrebbe sembrare un'inutile
Ricerca di consenso
Io credo che invece noi abbiamo bisogno delle sue sono un po'più radicale
Perché è assolutamente vero che nel quadro europeo alcuni sistemi regionali oramai fanno anche politica estera
Alcuni sistemi regionali fanno politica economica di grande dimensione politiche commercio con l'estero e così via
Però credo sia altrettanto palese diciamo di fronte a noi
Il fatto che l'attuale
Dimensione regionale sia per la sua articolazione per il numero delle regioni e sia per l'esperienza che abbiamo avuto nel corso di questi vent'anni
Non ci consente di pensare o di che ridere
Che la via dell'affidamento
Alle Regioni per quanto rinnovate
Di tutta diciamo una serie di poteri di competenze subordinando comuni province enti intermedi
Alla dimensione regionale possa essere la via di una setta equilibrato del nostro Paese
Io penso che rischierebbe di essere la via di una rottura
Di una scissione
Del venire meno di un tessuto connettivo di cui il Paese ha bisogno intendiamoci non voglio tempo è breve poco sul piano economico fiscale sociale le ragioni di divisione di diversità
Sono molto profondo e non possono essere sottovalutati
Però io credo che noi abbiamo bisogno da un lato sul piano europeo internazionale di una politica di sistemi regionali che sia perfino sovraregionale in prospettiva non riapro minimamente la questione
Della dimensione delle regioni non è realistica nell'ipotesi che la Fondazione Agnelli e altre ipotesi che sono state avanzate
Però penso che segua dei problemi del Mezzogiorno dell'Italia non si può non pensare a una politica infrastrutturale
Cablatura innovazione formazione sistema bancario sistema finanziario che non abbia la dimensione integrata Maria nessuno può pensare che quello che giustamente Antonio Bassolino ha fatta dagli organi cercando investitori per Napoli lo possa fare Melfi io lo possa fare Caposele o lo possa fare Morse
Abbiamo bisogno di ragionare in questa dimentichi questo quando dico questo dico che quindi il problema non è le attuali il Regioni le attuali province gli attuali comuni ma disegnare
Un assetto con testo
Nel quale il punto poi fondamentale di ricaduta di questi equilibri dovrebbe a mio modo di vedere essere rappresentato dalla seconda camera
So ben capito faremo un secondo giro
Più specifico sulla presa delle Province quindi non tocco adesso questo tema
Io dico no nessuna decostituzionalizzazione di comuni di provincia definizione diciamo di prerogative di funzioni e di compiti
Il potere legislativo con un forte processo di delegificazione orientato su due livelli il Parlamento nazionale i Parlamenti regionali
Alcune politiche sovraregionali di grande area che vanno sviluppate più che con istituzioni ad hoc con strumenti agenzie
Strumenti diciamo Authority strumenti capaci diciamo di intervenire a quel livello
E una politica di governo del territorio
Articolata sulla dimensione provinciale e per quello che erano soprattutto tutti i servizi più vicini ai cittadini sulla dimensione comunale ecco io credo che il punto chiave sarà capire come si armonizza questo sistema
C'è un dibattito anche molto acceso anche dalla nostra parte politica evolva secondo sulle modalità di elezione impossibili del nuovo Senato delle regioni
Io credo che
Su questo punto sarebbe estremamente importante su questo punto in generale su questi aspetti arrivare a una proposta comune
Che venga dai Comuni dalle Province delle Regioni
Senza dividere il movimento chiamiamola federalistico
Cosa che se dovesse succedere dove si andrà avanti a mio modo di vedere sarebbe una incredibile un'incredibile regalo a tendenze conservatrici che ci sono all'interno dell'apparato complessivo dello Stato la pubblica amministrazione
Non so l'ultima battuta se noi ancora oggi voi sicuramente sì ma l'opinione pubblica sicuramente no e questo è uno dei problemi che ha avuto il governo
Avvertiamo le norme
Cambiamento vorrei dire che usano la parola rivoluzione che partirà una volta che questi primi
Provvedimenti Bassanini
Saranno in vigore e si muoveranno ce n'è avviamo un processo di transizione a Costituzione vigente ma che sicuramente mette le basi soprattutto di un enorme riforma dell'amministrazione
Senza la quale tutti i discorsi costituzionali che vogliamo fare che prendiamo pretendiamo di fare rischiano di essere di rimanere diciamo molto astratto allora io dico partendo da questo cammino transitorio aperto dai provvedimenti Bassanini aperto dal Governo nel corso di queste settimane di questi mesi lavoriamo per una proposta comune
Che in modo chiaro netto violento delle cose molto interessanti scritta nel corso di queste settimane diciamo da una serie di persone che sono occupate
Di questi temi che siccome sono utili spunti per il lavoro e la Bicamerale lavoriamo per una proposta comune che venga dalle Autonomie locali e dal sistema delle regioni alla Bicamerale e perché questa proposta sia portata da un soggetto che il più possibile possano usare le stesse parole gli stessi argomenti
E la stessa forza in rapporto con la Bicamerale perché altrimenti su questo punto su queste divisioni potrebbe passare l'immobilismo
Grazie
All'onorevole Folena intanto sopravvenuto anche al senatore Fisichella io evito di interloquire in modo da rendere più spedito il dibattito e cercare di concluderlo Luna un quarto all'una e venti in modo da dare la parola alla ministro Bassanini per le sue conclusioni a quel punto
Ora la parola è all'onorevole Giuseppe Gargani
Ma anche io attesa una premessa di fondo nella quale si inserisce la domanda
Il De Martin
Che mi sembra una domanda retorica in qualche modo conoscendo la sua sensibilità di studioso
Nei confronti delle Autonomie
Io credo che dovremmo esser tutti convinti che
Nel momento in cui ci avviamo a questa discussione approfondita e questa vostra che mostra la sensibilità rispetto a questo grande avvenimento che dovrebbero nella vita politica del Paese
La Bicamerale si può essere d'accordo con D'accordo
Anche io udite udite avevo qualche attenzione a una costituente quindi avvicinarlo per la prima volta una qualche tesi che Segni portare avanti
è una costituente che investisse
Un po'il Paese misura più forte in misura più dirette
Dico solo assegni che se l'avessimo fatto forse nel novantuno questa Antigua e non ci sarebbero stati che abbiamo cominciato dalla parte sbagliata della riforma elettorale non posso rinunziare alla polemica ma a parte forse questo approfondimento
E credo che dobbiamo allo stato dei fatti
Ricorrere affidarci a questo strumento la riunione di due commissioni bicamerali Camera e del Senato per poter avere un modello di Stato che ha perso per riformare il nostro Stato
Se vogliamo riformare il nostro Stato per tenermi alla domanda io credo che dobbiamo imitare l'errore che è stato fatto negli anni settanta quando stando è stata l'entrata in vigore la Regione
Lo Stato ha mantenuto le sue competenze che la Regione
Diciamo la verità perché credo che su questo dopo dovremmo convenire
In qualche modo ha assunto il ruolo di vertice di un autonomia di delle autonomie senza però un colloquio con le Autonomie tirano richiamo minori perché su un'autonomia tu occorre basta province comuni e comunità montane centri
Secondo me questo è stato un errore che non ha portato ad una identità ad una configurazione di uno Stato delle Autonomie
Ma ha portato lo Stato in contrapposizione alle Regioni le regioni che recuperava competenza lo Stato che ha avuto tutte le sue colpe
Nel far finta di nel trattenere di non avere un'armonia istituzionale non sia determinata questa utopia una delle cause della crisi sono tante altre anche più gravi ma dalla crisi dello Stato è questo
Oggi noi dobbiamo porre riparo questo e allora credo di dare una prima motivazione che se facessimo una riforma del della parte della Costituzione che riguarda questa questione queste questioni questa materia accentrando sulle regioni
Che in qualche modo con col canto le autonomia della Provincia perché tanti ancora c'è un rigurgito non dico di annullamento ma di ridimensionamento non le province e io parere contrario valuterò nella seconda manche
E degli stessi comuni noi avremmo una riforma sbagliata errata con un verticismo regionale assolutamente insopportabili io credo rispetto nei confronti di un disegno e tutti diciamo di voler avere diverso dello Stato
A questo punto va detto una cosa che io vorrei dire in profonda sincerità se pur non potendo soffermarmi perché la discussione Bassanini e lo sa molto meglio di me riscossione molto pericolose molto complessa noi parliamo di federalismo
E ormai questa parola è entrata nel gergo federalismo significa tante cose gli Stati federali hanno tante sì significazione tante specificazioni
Ebbene ma probabilmente il federalismo può avvenire in sei un vizio che è appunto l'accentramento delle regioni
Se noi facciamo il federalismo nel senso che vogliamo dare alle Autonomie locali come le intendiamo noi secondo la nostra tradizione vogliamo dare un significato di riferimento per quanto riguarda tutto il sistema delle Autonomie poi locali
Credo che ricadiamo in questo errore che mi pare poi unanimemente noi rigettiamo vogliamo una riforma della Costituzione nel senso di una riscrittura del sistema delle Autonomie
Non di affidare soltanto se disciplinare soltanto la Regione
Una disciplina magari ancora più puntuale rispetto a quella che la Costituzione prevede però affidare alla ragione poi tutto il resto tutta la la la la tematica delle Autonomie locali
Credo che questo sia un errore ma allora il federalismo
Che che noi vogliamo come decentramento e perciò a parte di qualche Franco Bassanini mi sa che noi io nuovi popolari abbiamo qualche riserva sulla sua sul suo decreto sulla sua delega eccetera però complessivamente credo che quello che Bassanini vuole il decentramento la fine dell'accentramento in capo a Roma lo Stato dal vertice è un decentramento che come Folena diceva certamente può aiuta l'amministrazione a vivere
Da potere ridistribuisce e quindi da servizi ai cittadini la risposta in termini democratici e la partecipazione del cittadino
Lo su questo siamo d'accordo e quindi credo che questo non sia un federalismo nel termine classi Ornella significazione nella semantica che siamo abituati a dare con un gergo giornalistico che significa in qualche modo io vorrei dirlo a tutti saranno presento tanti dal nord che significa in qualche modo accontentare il nord perché questa autonomia la vuole magari più fortemente e magari anche più nervosamente dal resto del Paese soltanto per inventarci invece su una posizione e quando poi andiamo scrivere una norma equilibrata e come quello di Bassanini che porta avanti nel delle Camere per l'approvazione
Allora noi dobbiamo avere un sistema delle autonomi
Dove la Provincia e il suo ruolo istituzionale mi pare che nella relazione sia scritto così
Mi trova perfettamente d'accordo dove il sistema regionale e in qualche modo un sistema che collabora che da leve che non è verticismo assoluto rispetto al quale poi patiscono le Autonomie locali io credo che questo sia un modello di Stato
Al quale noi non crediamo
E noi invece dobbiamo potenziare noi cattolici quindi parlo per la mia parte la tradizione store siamo delle Autonomie soste delle Autonomie che non portano io credo che ci stanno anche i progetti di legge che in qualche modo sono attribuite ai popolari
Che ci vede invece nettamente contro vedermi nettamente come quella di abolire i comuni piccoli perché i comuni piccoli non sono più degni di poter esistere di o esercitare funzioni io credo che con i decreti non si sopprimono autonomia locali tradizioni forte che esistono e credo quindi che restano se come già maggior cosa sulla quale sono d'accordo di far piacere me fa piacere e quindi e siccome questo non si può sopprimere noi dobbiamo potenziare trovare Bassanini un'armonia e certamente anche funzionale perché non possiamo non trova allontanassero astratto
Che proprio in un sistema di raccordo tra Province enti consorziati ha ragione
Poi certamente far sì che non ci sia l'accentramento in capo allo Stato Spencer accende la la la le cose che abbiamo patito sul piano istituzionale in questi anni che l'accentramento in qualche modo per quel poco che c'è stato da Roma è passato nelle varie regioni
E le Autonomie locali hanno avuto in qualche modo una piccola o grande oppressione in capo alla Regione ma non sia determinato quello che allora la riforma costituzionale che De Martin io credo che sia con tanta intelligenza e con tanta saggezza attestato su queste posizioni e da grandi contributi questo dibattito che in corso nel Paese
Deve essere appunto di una riforma che nella Costituzione prevede questo e che quindi è salta il sistema delle autonomie non un'autonomia a scapito di un'altra verità
Grazie Giuseppe Gargani e la parola Paular Pellegrini per Rifondazione comunista
Sì mi scuserete anche cercherò di essere molto breve perché mi sembra che la discussione molto
Ingente mi scuserete di rappresentare così indegnamente compagno meno anche
Attualmente impegnata in un'altra senta abbastanza contesta che appunto è quella che in una
Crisi di una Giunta che è quella di problemi della giunta sarda e quindi siamo tutti appunto al lavoro per valorizzare sostenere di processi di governo delle autonomie locali anch'io penso che sia necessario per rispondere alla domanda che ci veniva fatta
Dire brevemente del resto sono molto conosciute le posizioni di ognuno di noi come noi collochiamo la risposta sulla sul tema che ci è dato quello di quale ruolo riconosciuto costituzionalmente individuale risposta alta di disegno di decentramento amministrativo e di valorizzazione della traumi locali
Dentro un'idea generale che ne abbiamo dalla riforma dello Stato credo che noi stiamo discutendo in una fase cruciale della vicenda dello Stato italiano
Il l'onorevole Gargani ha partecipato alla nostra discussione poco dell'onore anche il ministro Bassanini poco
Più di un mese fa proprio su questo tema sappiamo quali sono state le discussioni sulla Bicamerale il il tipo di atteggiamento che le diverse forze politiche hanno avuto si sa qual è la nostra posizione su questa questione
Si sa che noi abbiamo votato per l'istituzione della commissione Bicamerale perché siamo assolutamente convinti che siano i i livelli parlamentare che debbono oggi attuare e confrontarsi su un processo di revisione costituzionale per questo siamo assolutamente convinti che oggi sarebbe eversivo ragionare in termini di assemblea costituente eversivo perché significherebbe rimettere in una situazione che non lo prevede dal punto di vista io e storico né culturale e di definizione di Lima di livelli di crisi generale dello Stato quali quelli che produssero la Costituzione del quarantotto insomma
Oggi proporsi l'Assemblea costituente significherebbe operare un'azione di rottura costituzionale proprio e quindi lavorare su un impianto di nuove regole rompendo le garanzie i vincoli che le attuali regole impongono al processo di revisione istituzionale per questo l'abbiamo votato sì
All'esecuzione di una Bicamerale abbiamo votato no lo sapete in prima lettura
A quella precisa definizione di strumenti e di previsioni di norme che
è stata votata
I primi giorni di agosto nella totale nella totale insipienza informativa che in questo Paese sulla Bicamerale è avvenuta
Nella io mi ricordo quei giorni erano i primi giorni che io stavo Barron ma erano giorni nei quali sulla stampa in questo Paese ai cittadini italiani non si dava nessuna vera informazione sui livelli di discussione
E sulla l'oggetto vero del contendere che si giocava in quei giorni in Parlamento e sul perché c'erano anche gli scontri che c'è molto brevemente noi sapete abbiamo votato contro quella studi quel disegno di Bicamerale allora in prima lettura per la questione fondamentale
Secondo noi determinata dallo strappo alla regola di parentale di revisione che l'articolo centotrentotto
Però la situazione in cui siamo oggi tale da determinare noi si sa anche questo l'abbiamo più volte riaffermato che in seconda lettura e data l'urgenza di procedere ad uno sforzo che dentro il Parlamento si realizzi
Di riscrittura e di revisione costituzionale dove siamo perché vada avanti e comanda pienezza di poteri il lavoro della commissione bicamerale ed è per questo proprio perché riteniamo che sia necessario ricondurre a questo livello
La vicenda che ormai matura di ridisegno di uno stato nuovo che noi chiamiamo lo stato delle Autonomie ed abbiamo sostenuto così fortemente Bassanini lo sa
Il lavoro che al Senato intanto è stato fatto di esame e di approfondimento dei decreti che sono stati presentati noi riteniamo che lì dentro e dentro lo sforzo che il ministro Bassanini ha compiuto di
Procedere a Costituzione vigente di procedersi tutto quanto era possibile di revisione dell'ordinamento in favore di una più ampio decentramento amministrativo verso i Comuni le Province e le Regioni sia il tema che permette anche di collocare nella discussione che si aprirà nella Bicamerale correttamente il tema di un disegno di uno Stato nuovo costruito sul decentramento e non più sull'accentramento
è chiaro che tutto questo per noi si tiene perché per noi il tema è e non vuole essere qui disputa nominalistica mi scuserete se la ripropongo già però vedo che altri ne hanno discusso noi non siamo ovviamente convinti che sia necessario che faccia bene alla democrazia italiana questa rincorsa cerca verso anche questa rincorsa priva di riferimenti culturali di rigorosi
Verso tutta questa definizione di un nuovo Stato federale federalista che poi guarda caso per alcuni avrebbe bisogno come contrappeso eccome
Contrappeso istituzionale di vincolo non a caso una forma presidenzialista dello Stato
Noi siamo assolutamente contrari a questo pensiamo che questo sia il tema fondamentale che poi si cela dietro l'attacco alla Costituzione di attuale e ha un suo processo non di revisione di riscrittura e di adeguamento ma Anzu avere troppi snaturamento rispetto a valori e principi soprattutto nella prima parte
Però non voglio qui introdurre un tema diciamo di disputa nominalistica sul federalismo si federalismo no sappiamo benissimo che a questo punto il problema di sostanza
Ed è la coerenza di un disegno di riforma istituzionale che rovesci le competenze dallo Stato alle Regioni armi comuni alle Province
E la dico subito con franchezza questa cose sono molto d'accordo con la relazione fatta dal panettone e con l'impianto che Province Comuni hanno cercato di produrre a sostegno di unità di disegno nuovo dello Stato
Contrastando molto duramente io sono per farlo molto chiaramente
Il pareva Rifondazione Comunista lo sta facendo credo abbastanza chiaramente dovunque anche nelle regioni e nel sistema Italia tranne locali una ipotesi di spostamento dei Poteri dallo Stato ad un sistema poi accentrato tutto su nuovi burocratismi accentramento esce analisti ci c'è il tema vero
Che è emerso dalla proposta della conferenza dei presidenti di Regione di riforma del titolo quinto della Costituzione dentro quella proposta noi vediamo pericoli veri di nuovo
Di non realizzazione di un sistema vero
Di valorizzazione dell'autonomia inteso in senso generale quindi compresi i comuni comprese le province e pericoli invece di una forma dello Stato che sostituisca livelli decentramento della centralistico così come l'abbiamo conosciuto un nuovo una nuova forma di potere di accentramento a livello di strutture regionalisti che che non avrebbero secondo noi il titolo e non hanno il titolo nella storia di questo Paese nella cultura di questo Paese nella storia istituzionale
Il titolo per sostituirsi all'insieme e alla ricchezza invece il sistema dell'autonomia che secondo noi fondato da tre livelli e che quindi deve trovare anche costituzionalmente
Nelle processi negli articolati di riforma che proporremo nel dibattito la Bicamerale piena piena rispondenza quindi una assoluta chiarezza rispetto anche a quelle tendenze di nuovo di me al centralismo regionalisti Co che pure sono emersi e che sono emerse per esempio lo dico con grande franchezza anche dentro la richiesta e questo protagonismo
Molto discutibile che assegnato alla richiesta da parte delle regioni per cui la Regione del Nord e purtroppo anche di una regione di tradizioni democratiche come la Toscana fra l'altro è la mia regione l'adesione cioè al processo
Referendario proposto da Formigoni che sia posto oggettivamente per come è stato prodotto per come si è collocato nel dibattito sulle riforme istituzionali nel momento in cui iniziava l'esame dei decreti Bassanini disegno
Di legge di riforma da centoquarantadue proposto dal ministro Napolitano sia collocato oggettivamente come un muro è una senta proprio dentro questo processo
Di di revisione sia collocato proprio come un impedimento ad un sta ad uno sviluppo del disegno di le centrali lento equilibrato e di riconoscimento quale invece non vogliamo pieno dei Comuni e delle Province insieme alle regioni nel disegno di nuovo Stato quindi noi da questo punto di vista esprimiamo una totale contrarietà
E opposizione al fatto che esistano purtroppo che sono trasversalmente collocate forze che hanno sostenuto questo disegno questo disegno che è venuto da alcune regioni io credo che sia importante quello che sta accadendo rispetto al sostegno che il Parlamento sta dando alle proposte del governo sui decreti Bassanini e sul il disegno di legge Napolitano
Perché questo sostiene secondo noi la coerenza di un disegno che poi che la Bicamerale in quel dibattito che speriamo sia il meno possibile attraversato da pasticci politico istituzionali e che invece avvenga nella chiarezza delle posizioni anche nel rigore nel rispetto della tradizione costituzionale oltre che della storia di questo Paese quel disegno lì può ottenere
E può non ci batteremo per questo realizzare quel sistema di quella Repubblica delle autonomie che secondo noi è oggi uno degli strumenti fondamentali per battere sia il senso di degrado e di abbandono di disperazione sociale io sto girando molto in mezzo sono in questo periodo ed è drammatico che soprattutto in alcune delle nostre regioni più forti economicamente sviluppate non ci si renda conto del livello di pericolo per il tessuto democratico del Paese che buon disegno ho finito che un disegno di frantumazione avrebbe e la disperazione capirebbe nelle popolazioni che la parte più svantaggiare il nostro Paese ma nello stesso tempo un disegno che tenga insieme che stia attento a non a rincorrere in modo cieco ogni sollecitazione
E anche quello che serve dal punto di vista politico a ricondurre anche il dibattito che in altre regioni nel nord del Paese a ricondurre quel tema ai termini gli atti di un'esigenza di efficienza di democrazia di decentramento non ad una esigenza di separazione e di legittimazione degli egoismi più profondi che spesso la crisi produce sollecitate nel corpo sociale del Paese
Grazie Paolo Pellegrin io chiedo scusa se devo far ricorso al mio ruolo di uno Stato estero partendo quando l'orologio ma le ragioni già esplicitate
Se si può contenere questo primo intervento giro sei sette minuti sono grato allora l'onorevole Mario Segni
Sammartino se ne vorrà se dopo aver risposto alla sua domanda esco o non esco perché sono convinto che sta nel tema ma anche del discorso
Perché tutti i problemi si tengono
E non credo che
Un'Assemblea di amministratori provinciali
Si è interessata solo come doverosamente legittimamente al futuro delle sue gruppo delle province perché riforma dello Stato è un tutto unico e quindi gli enti locali ci stanno un certo tipo è stato in un modo
Sulla sua domanda principale è già ho detto abbatta battendo le mani
Pensiamo ogni io
Sono assoluto per una rigida forte di far non solo difesa per Lo Forte potenziamento delle Autonomie locali e anche nei confronti delle regioni comuni province e in questo devo dirvi forte anche di un esperienza pene di una delle regioni più antiche a statuto speciale sa che ben conosce come l'accentramento regionale possano essere più dannoso più pernicioso più efficiente più deleterio dall'accentramento nazionale è proprio quando io sono entrato parlava il vicepresidente della provincia di Oristano che lamentava tra l'altro
Il reparto anzi l'assoluta inadempienza della Regione sarda il fatto coi bidelli e di trasferimenti
è comune e alle Province
Quindi se il discorso federalista va fatto e va concepito come qualche approssimativamente in alcuni sì c'è semplicemente un senso i trasferimenti di pezzi di competenze statuale le regioni per molte regioni soprattutto per quelle del sud credetemi la la il cambiamento sarà in gran parte interni dritta quindi su questo non siamo d'accordo ma va ricordato proprio in meno in modo molto forte che questo è un argomento ma una difesa alle Province e Comuni difesa digitali
La difesa è quello che deve se il principio che sostituisce la sussidiarietà cioè si parte dal basso però
Io allargo il discorso perché
Non è che si possa pensare che i problemi che abbiamo davanti sono solo questo va largo anche poi sollecitato dall'intervento che ho trovato molto stimolante
Nell'anno simpatica collega che sostituisce il mio conterraneo o meno
Che mi offre argomenti alcuni dei quali convengo Mattei giù che considero a Porta a giustificazione della mia tesi e altri quali invece dissento ma con il quale però voglio aprire un continuare un discorso che certamente ci vede su posizioni diverse mafie deve essere proprio utile di confronto è anche corre
Perché io la differenza oggi credetemi per andare al punto centrale perché poi anche se se non si vuole vedrete che il discorso alla Costituente rimbalza fuori perché è un problema che sul tappeto si può fingere di ignorarlo ma cento
Qual è la differenza reale tra chi pensa alla Bicamerale chi pensa la Costituente almeno tra alcune insomma non è credetemi sulla scelta dello strumento lo strumento è secondario strumento in relazione al figlio
E tra chi ritiene che oggi esistono le condizioni storiche per una ricostruzione vorrei dire proprio dal basso vorrei dire quasi totale
Anzi su questo su un accordo per una atto di rottura istituzionale di profondo cambiamento dallo Stato
Che è stato costruito con la costituzione del quarantasette chi chi si tiene invece che ci si debba muovere in quella cornice con alcuni ritocchi legittimi giusti o ingiusti marito
Io sono per un atto di profondo chiamiamola pure per la Costituente è un atto di rottura istituzionale se non erro Turati entrar costituente di cose si rifà la Costituzione evidente questa
Perché dico questo perché l'ampiezza del processo
Che abbiamo davanti di trasformazione della società di trasformazione del sistema politico
Di trasformazione in gran parte già iniziata è di natura tale che non vedo come possa reggere un equilibrio di fronte alle sfide che abbiamo davanti
Se non in termini di assoluta novità e di profondo cambiamento profondo cambiamento in tal senso
Che ha diciamo un po'al Pantheon pure dal livello Prêtre federalista
Io che non sono stato mai un storicamente un sostenitore decentramenti son convinto che oggi il mondo non solo l'Italia si trova di fronte a un profondo processo di trasformazione dagli stati accentrati ai trasferimenti profonde letterine locali e che questo e non solo inevitabile ma doveroso percorrerlo in Italia non lasciarmi a Bossi o qualche altro una bandiera che questo sia invece un fatto profano
Che deve investire poi quello che ancora non ci ha detto che lo sei realmente il federalismo nel quale solo trenta secondi perché se no due ballerine di ore il tempo non di minuti nel quale io son convinto che e necessario porre un reale autogoverno degli enti regionali operato governo in senso ampio che coinvolga
Settori che finora non sono stati toccati e accenno per esempio il problema della giustizia un accenno solamente lo Stato federale a una giustizia che non è più statale o almeno non sono stata per andare a problemi di atroce
Il secondo e in senso presidenzialista
Io considero questo lo sbocco inevitabile del meccanismo maggioritario iniziato con il referendum già al attuato a livello di sindaci ancora da attuare a livello nazionale e che
Deve prescindere a tutti i giochetti designazione indicazione qui o al presidente sia l'uno all'altro eletto o non eletto ma non fermiamoci a queste formule intermedie che non sono né carne né pesce ma il terzo punto che è altrettanto importante oggi sovrasta di importanza e che nostro paese di fronte alla crisi profonda sociale economica che avverte che avete son d'accordo io subivo nel Sud so bene cosa significa questo non riesce
A dare una compiuta non solamente tra smembramento dell'efficienza Man compiuto processo di trasferimento
Di una serie di competenze non solo nel campo e la produzione ma nel campo dei servizi ai privati a tutto quello che ci può essere nella società non profit di singole organizzazioni potenziato utilizzato valorizza secondo un corso che oggi è tipico di tutte le società occidentali
O altrimenti è destinato inevitabilmente ad aggravare la situazione economica
Ma perché ma anche che prospettiva noi possiamo dare a un Sud parlo da un Sud quando la situazione oggi tre di regioni che offrono un costo del lavoro altissimo come tutte le ha
Una inefficienza dei servizi amministrativi pauroso una lentezza dei processi burocratici una instabilità amministrative ma come posso io sassarese sperare di convincere imprenditore di Biella o di Varese a investire in Sardegna quando quello mi dice che se va oltre confine a da altre parti coste lavora un decimo dove non c'è al posto di lavoro invece o come Francia e Svizzera però alle autorizzazioni le allacci tutto quanto gli viene dato in una settimana ma come posso sperare che sia realistico che il Sud
Con una serie di costi di oneri sociali amministrativi di questo genere abbia un futuro in termini di occupazione severamente Embrun taglio netto a questo processo di statalismo perché questo è realmente il problema
Netto dalla Bats allora
Il tema l'assemblea costituente questo
Il tema è quello di una trasformazione epocale dello Stato le trasformazioni epocali richiedono una da una scelta dei cittadini di una partecipazione dei cittadini e qui invece sono in dissenso con la
Non con Paola Pellegrini quando dice questo è un atto eversivo eversivo ecco insomma se eversivo a dare la parola ai cittadini Champions c'è più democratico ma noi chiediamo
Che lo Stato s'nuovo o se lo costruiscono direttamente i cittadini con formule con strumenti per agganciare l'Assemblea costituente anche alle reali volontà dei cittadini ma vogliamo andò a far innamorare i cittadini di questo Stato che oggi non è amato e detestato e considerato lontana perché questa la realtà brutale con lo sapete meglio di me che la lettera la responsabilità e gestite siti tutti i giorni a contatto con i cittadini vogliamo dare ai cittadini la sensazione che una svolta storica
In conci tenta non solo con cinquant'anni di costituzione ma con l'Europa con tutto quello che c'è viene scelta e attuata direttamente dai cittadini con le loro mani questa è la proposta all'assemblea costrette che si inquadra in un rapporto completamente diverso
Fra le tra enti locali e Stato centrale
Ma della quale questo è un pezzo di una cosa che certamente e Dick non solo di cambiamento profondo vorrei dire che non è larghi pitturazione della casa la tinteggiatura delle pareti e la ricostruzione della casa
Su basi diverse marche intendiamoci sono state già
In gran parte avviati dei referendum elettorali sul maggioritario che hanno già dato una trasformazione profonda tutto il sistema istituzionale e che oggi richiedono un completamento di una strada che non dimentichiamo tra l'altro è stato due volte con il referendum voluti dai cittadini Caro vino so che tu sai ai queste idee ma credimi
Non è che se ci fossimo te nel novantuno ci fossimo messi d'accordo le due l'Assemblea costituente sarebbe fatto al novantatré son cose purtroppo molto più difficile molto più complesse
Ma chiedo che tu pensi al futuro perché questo è il reale problema al di là di quelli che sono i tatticismi da una parte all'altra il reale problema che non solo in Parlamento ma l'Italia di fronte grande cambiamento aggiustamento di un sistema che secondo me è ormai definitivamente tramontata
Grazie onorevole Segni a fare una brevissima eccezione aproposito di non interloquire per sottolineare solo questo aspetto
Spetta a quanto accennato l'onorevole Segni diceva necessita di un superamento totale della costituzione di lettura di una rottura dalla Costituzione per realizzare un nuovo Stato che valorizzi l'autonomia ecco io mi chiedo
Se in realtà già l'attuale Costituzione non contenga alcuni elementi fondativi a molto avanzati il sistema delle Autonomie
Che non sono stati sviluppati nelle loro potenzialità ecco se mai ce ne chiedesse le ragioni per le quali non si è arrivati fino ad oggi è realizzare un disegno che già era molto avanzata se è proprio necessario rifare la Costituzione oppure formano qualche altra cosa chiedo venia per questo sì non voleva adesso certamente ci sono parti non sono trentasei
Cominciano ad arrivare le vacanze
Per comprendo perfettamente c'è una eccetera è vero naturalmente in quello che legge in questo in altre parti ci sono parti inattuate della Costituzione ma vi ponete pongo un problema che non riguarda solamente il il rapporto il rapporto per in Regione il rapporto enti locali ma anche in questo campo intendiamoci se veramente si vuole andare a una concezione diversa
Con qualche forma che sia di stampo federale beh è stato federale richiede la costituzione completamente pensa richiede anche un articolo centodieci a diverso e ma non per andare formalmente un articolato chiede un impianto costituzionale completamente diverso questo perché la parola al centro e al senatore Francesco Tirelli della lega nord
Io mi sento un po'un pesce fuor d'acqua in questa Assemblea
Per due motivi
Prima che si sostituisco verso capogruppo senatore Sperone quale molto più elevata di me sensato dal punto di vista conoscenza dalla Costituzione
Lo sostituisco come sindaco di un piccolo comune penso dentro un po'di problemi amministrativi
Secondo motivo per cui mi sento un po'fuori ed è piuttosto chiaro Seppi è stata posta una domanda ben precisa dove abbiamo semplicemente un progetto diverso
L'asta Progetto condivisibile o meno
Soggetto che poi se il soggetto trattativa o meno che sia che possa piacere o no è il progetto di un dipendente da parte del Paese rispetto a un'altra dazio
è evidente che ne trovo poco a mio agio in questa davanti a questa domanda però io sono un l'amministratore locale
Come molti di voi anzi quasi tutti
Perciò io sono abituato a dire che la Costituzione va cambiata
Ma finché le leggi sono queste ne dobbiamo attenersi a alle leggi
Io davanti alla a quanto proposto dal ministro Bassanini
Che fatto da persone che stimo molto da quando come sindaco lo vedevo promette nelle forme di decentramento di federalismo o comunque espone un progetto che già penso che avesse ben chiaro
Però
Secondo me non ci siamo
Non ci siamo perché io di
Il federalismo la Costituzione riforme a Costituzione invariata in ho poca fiducia
Ho provveduto perché ne sento parlare da da molti anni
Qui non è presente purtroppo un nostro amico forse molti di voi conosceranno stato assessore regionale in Lombardia il dottor Vittorio Sora
Uno dei fautori della sembra male dell'Ulivo
Il quale mi diceva spesso che
L'unica federalista dal mille novecentocinquantanove
Ne son passati trent'anni però adesso cominciamo timidamente secondo noi
A cercare di arrivare a qualche forma di decentramento amministrativo
Io pochissima fiducia che si possono riformare la burocrazia e soprattutto sfruttando le sue leggi
Perché è evidente che la bocca si è si difende visiva molto giustamente il senatore Pieroni nella nel dare il suo il suo parere positivo alla ed eclettico poste al ministro Bassanini che
Si è partiti con un
Con grande impeto con una grande enfasi e poi davanti
Con piccoli Hoxhaj che sono stati la resistenza dei perfetti si si è allenati
Elettivamente questa riforma
Proposta dal ministro
Ha questo difetto fa questo difetto perché bisognava incidere molto più profondamente
Nella divisione dei poteri e soprattutto nella nell'evitare questo cordone ombelicale fra lo Stato e i comuni
Stiamo guardando verrà preso in prima Commissione fa poco e mille trecentottantotto riforma della centoquarantadue
Beh io se questo è un
Disegno di legge che va verso il federalismo lo lascio
Lascio dire a voi Casilino mi raccomando lo leggiate perché c'è una serie di prescrizioni che
Da proprio incide profondamente nella libertà del singolo ente locale
E qui
Addirittura qui si si identificano i criteri per
Le indennità corrisponde al sindaco tutta un'altra serie di di prescrizioni e che dovrebbero essere lasciata libertà dagli enti locali
Ecco il prezzo quando parliamo di queste
Questi disegni di legge di questi progetti di riforma parliamo parliamo di decentramento di decentramento parliamo di federalismo possibile ma non parliamo di federalismo perché tale non è
Per quanto riguarda e le
Quanto ha sentito sulle competenze delle Regioni
Già evidente che come amministratore locale penso che non ci sia niente di peggio che sostituire centralismo dello Stato italiano a sostituirlo con un centralismo regionale
Io penso che molti di voi sanno stati sindaci molti di voi sono degli amministratori del convinse
RAI livelli insomma
Io sono stufo di andare col cappello in mano davanti i funzionari della regione aspettare due o tre anni al piano regolatore andare dei beni ambientali e subire tutta una serie di prestazioni che sostituiscono sono molto più pesanti qualche volta di quelle che magari ci immagineremo che ci fossero a livello centrale cioè qui a Roma
Io della soluzione di come ho detto prima non mi sento di proporle
Però un suggerimento
Quando si fanno queste questi disegni di legge queste progetti di riforma
Coinvolgiamo gli amministratori locali provinciali e comunali ma non solo i soliti Cacciari Bassolino Formentini i sindaci delle grosse città acquisì una realtà di piccoli comuni e all'esigenza di farsi sentire
Perché diversamente Pio impressione qualche volta che qui a Roma
Siamo un po'come l'uomo la caverna
Che vedendo la propria ombra riflessa sul sul sulla sulla parete pensi che il mondo finisca sono lì qui si doveva tali piccoli comuni e gli amministratori provinciali lo sanno che sono in grossa difficoltà difficoltà data la questo tipo di centralismo
Noi
Io farei una raccomandazione annesso
Bassanini
Che cerchi di incidere molto di più a Costituzione invariata poi per quanto riguarda le riforme costituzionali vedremo più avanti
Perché forse sottovalutiamo le difficoltà che ci sono adesso
è giusto ma l'aver fretta ma viale molta decisione e fare le cose piuttosto presto perché se no rischiamo che gli eventi
Ci sono passino che si lascino in difficoltà sia allora a livello centrale sia livello degli enti locali
Grazie senatore Crivelli l'ultimo l'ultimo intervento della prima tornata del senatore Fisichella
Grazie caro collega
Nonché modella torre di questa
Collega professore non è poco
Collega professore della Luiss allora cercherò di risponde
Dopo aver salutato tutti presenti
Cercherò di rispondere schematicamente ai problemi che sono stati posti quelli più generali
Il primo riguarda lo strumento bicamerale o assemblea costituente
Io confermo che la mia preferenza va alla Bicamerale
La mia preferenza va alla Bicamerale
Per una molteplicità della di ragioni la più importante delle quali è la seguente
La costituente dovrebbe essere eletta con il sistema proporzionale
Il sistema proporzionale e in controtendenza rispetto alla logica maggioritaria e bipolare che noi cerchiamo faticosamente di affermare nel nostro Paese
Il sistema proporzionale e caratterizzato in questo e sarebbe caratterizzato in questo contesto di sistemi per di sistema partitico non ancora erano lì strutturato da una ampia in controllabilità delle conseguenze
E qui si e questo sarebbe a mio avviso assai pericoloso per la persistenza stessa dei poli sarebbe assai pericoloso per la configurazione che questi poli debbono debbono avere sei sistema vuole contro per funzionare nel suo complesso quindi a prescindere da ogni altra considerazione questa mi sembra già una obiezione
Il sistema elettorale dell'Assemblea costituente capace
Di
Far cadere
Le altre valutazioni a favore dell'Assemblea costituente ciò non significa che la Bicamerale darà necessariamente un risultato positivo
Perché può non essere che questo accada due esperienze di bicamerali
Non hanno poi prodotto sul piano politico anche se hanno prodotto sul piano teorico alcuni risultati
E tuttavia poiché tutto è difficile
Nella congiuntura in cui ci muoviamo
Dobbiamo cercare di scegliere in termini di costi e benefici quegli strumenti che cercano di realizzare
Di risultati possibili pagando i costi relativamente minori il che non significa che non ci siano costi per tutte le scelte che vengono operate in una situazione di straordinaria difficoltà come quella nella quale ci muoviamo
Certo e debbo dire che ci muoviamo in un versante le in un crinale molto delicato per che vi è la percezione all'interno del Polo
Che
Una serie di provvedimenti possano re giudicare il ruolo della Bicamerale in quanto
Tre costituiscono delle risposte ha dei problemi che dovrebbero essere affrontate in sede di commissione bicamerale e se questo fosse o almeno se questa percezione continuasse
All'interno per esempio del Polo per le libertà certamente diventi avrebbe più difficile riuscire ad affermare il ruolo della
Bicamerale all'interno di questo versante del sistema politico
Dico subito che la idea la percezione che venga pregiudicato il ruolo della Bicamerale talché poi questo strumento dovrebbe occuparsi di una serie di questioni che in qualche modo sono già state decise dalla maggioranza per certi aspetti importanti riguarda le deleghe
E allora io credo e per altri aspetti
Potrebbe essere modificato in senso positivo se intervenissero in sede di finanziaria dei correttivi nel merito alla finanziaria stessa
Quindi credo che la bicamerale possa avere ancora un ruolo tanto più agevole quanto più la maggioranza
Sarà nelle condizioni in questa fase che ancora di
Di valutazione di approvazione della finanziaria di evitare fughe in avanti attraverso meccanismi di deleghe e di evitare che il merito della finanziaria
Renda poi difficile la difesa della nascita stessa della Bicamerale
Quanto al resto
Candido invitato a a dirmi a che punto sono
Sì certo quanto al resto io devo dire enuncerò due due principi no al capovolgimento della logica del centodiciassette
Perché io ritengo che il centodiciassette nella sua logica debba essere debba rimanere fermo si fissano le competenze degli enti locali in maniera
Testuale
Il resto rimane competenza del potere centrale può naturalmente essere allargato l'elenco delle materie
Che di competenza degli enti locali ma il ribaltamento dell'articolo centodiciassette nella sua logica significherebbe togliere stare declinare radicalmente il principio di sovranità che a mio avviso deve rimanere unitario e deve rimanere in capo alla statualità
Il secondo aspetto sul quale vorrei richiamare la vostra attenzione che se per federalismo vogliamo intendere qualcosa e sono plurimi significati di questa parola
E dobbiamo intendevo essenzialmente come ampliamento dell'autonomia della società civile e ampliamento dell'autonomia della società civile passa a mio e credo di poter dire a nostro avviso per un ruolo preminente dei comuni e delle province piuttosto che per un un ruolo dei accentramento
Regionale e di verticismo regionale che sostituisca l'accentramento il verticismo statuale quindi vedrei
Fermo restando poi che ci sono alcune questioni particolari sulle quali eventualmente possiamo
Possiamo intervenire nel secondo nel secondo giro vedere il tema dell'autonomia della società civile come centrale in questa fase il che vuol dire anche del burocratizzazione e vuol dire anche delegificazione
E quindi in buona sostanza
Vuol dire caduta della cifra di statalismo che fin qui ha contrassegnato alla nostra esperienza pubblica grazie
Grazie
Senatore Fisichella se il tempo non fosse tiranno essere indotto a introdurre qualche elemento di riflessione problematica su questi le sue affermazioni sui la sovranità necessariamente concentrata a livello dello Stato
Centrale ecco che quindi comprimere necessariamente il principio di autonomia ma appunto credo che sia in qualche modo già stato espresso il mio punto di vista nelle considerazioni iniziali
Vorrei
E appunto che non è anche scortata e quindi non è facile rimettere in gioco un un dialogo
Vorrei rapidamente alla seconda questione per avviare la seconda tornata interventi un po'più presi dei precedenti quella che riguarda più da vicino la questione Provincia
Direi in sintesi due cose oggi mi pare che si riconosca sempre più il radicamento nella dimensione provincia nella società civile nel senso che l'appartenenza dell'identità e anche della valenza socio economica della Provincia che anche prima è stata ricordata ieri da De Rita ricordo un convegno di qualche anno fa molto importante con testimonianza di geografi di sociologi che hanno aiutato a capire l'importanza reale
Per la dimensione provincia nel nostro sistema
Da un lato c'è questo dall'altro c'è mi pare innegabile un tentativo un segnale utile di possibile nuovo decollo della provincia della nuova Provincia appunto
Che dovrebbe sviluppare un'aria di interventi in ambiti estremamente importanti e qualificanti dall'ambiente all'edilizia scolastica la viabilità e trasporti la formazione professionale
Per l'edificazione territoriale l'assistenza tecnica ai Comuni e via dicendo
Sono il segno di una di un processo finalmente in un certo senso avviato per concretare anche alcune previsioni il costituzione vigente ed è stata fin qui
Penso che al palo
Per concretare la stessa previsione la legge centoquarantadue che ed è stata in larga parte inattuata e qui appunto ci sono tutte le iniziative in itinere del governo che sono state oggetto anche delle della relazione Merloni all'inizio della mattinata e che tendono a anticipare preparare in un certo senso anche la riforma costituzionale dovrebbe essere nient'altro che in un certo senso il consolidamento di un sistema di riforme che già può prendere concretamente avvio in questo torno di tempo
Ecco a fronte di questa duplice considerazione constatazione c'è qualcheduno c'è qualche iniziativa sia a livello nazionale che a livello regionale
Che viceversa tende a decostituzionalizzare la Provincia che immagina di togliere di mezzo in via necessaria lente intermedio nel nostro ordinamento che pensa di affidare la sorte della Provincia decisioni delle regioni rimettendo quindi in gioco questa variabile provincia come una variabile non indipendente ma dipendente dal scelta di ciascuna regione ecco io mi chiedo se non sia sostanzialmente un paradosso questa contraddizione che emerge dalla constatazione
Di quella che è la realtà e di queste ipotesi riformatrici che si Ancarano mi pare a una visione molto regionale centralità dell'amministrazione locale
Vorrei aggiungere molto altro ma vorrei dire che ovviamente questo non significa non riconoscere alla Regione uno spazio un ruolo utile anche nella implementazione
Del ruolo dell'ordinamento degli enti locali specie nelle aree metropolitane ad esempio dove la variabile ente intermedio può avere connotazioni diverse da quelle ordinarie
Ma da questo ad arrivare ad affidare alla scelta regionale in un certo senso liberava la sorte dell'ente intermedio mi pare che ce ne passi
Anzi io vorrei dire che in un certo senso mi sembra visto che il convegno pone l'accento anche sull'amministrazione mi sembra che in prospettiva
La Provincia forse essere costruita in qualche modo come il baricentro della nuova amministrazione di uno Stato decentrato
Lo stato che
Tende effettivamente a spostare dalla dimensione nazionale anche periferica degli organi periferici le competenze verso il sistema delle autonomie in questa prospettiva la Provincia realmente dovrebbe essere un perno assolutamente imprescindibile di una nuova forma di Stato il nuovo sistema di amministrazione che sia coerente con il principio di autonomia ecco questo è un po'la domanda provocazione che ora i fare per avviare questa seconda tornata se non è paradossale appunto immaginare un depotenziamento della Provincia quando invece tutti gli elementi dovrebbero spingere verso il suo potenziamento
All'onorevole Folena grazie
Io prima in modo diligente avevo parlato sette minuti rispondendo alla domanda del moderatore pal di Baldas ha sputato su un altro punto quindi concederebbe di concentrare in pochissimi minuti il commento di questo paradosso e poi dire anch'io fare una considerazione politica
Sul tema toccato in pari data dall'onorevole Segni e poi un attimo fa da senatore Fisichella
Allora io non voglio fare demagogia perché è facile l'ho detto prima voglio esplicitare facile né in assemblea né delle Province e dire e fare il comizio contro il centralismo regionale
Intanto cominciamo a dire che non tutte le Regioni sono centralistica allo stesso modo ci sono regioni che un decentramento hanno cominciato avviato
Che delle idee legano poggiata effettivamente a darle ci sono delle regioni scandalosa della Sicilia dico per conoscenza Diretta penso che sia una delle come
Sei d'accordo ma dico alla Regione Siciliana regione che ha avuto una dei poteri degli strumenti che in teoria avrebbero potuto fare esplodere diciamo un bisogno di partecipazione di autonomia e così via
E invece siamo come è noto la bancarotta perché stanno stiamo stiamo aspettando un possibile presi dalla Chase Manhattan Bank entra ventiquattro di novembre per non chiudere cassa
Allora io credo che senza
Infingimenti e parlando lo stesso linguaggio che io parlerei alla riunione delle delle regioni io dico che una riforma dello Stato in senso federale deve articolare il potere legislativo su due livelli
E quindi dobbiamo avere in regioni più forti politicamente di quelle che sono oggi ma più leggera amministrativamente
La stessa riforma però deve e qui Bassanini ci aiutano a capire una direzione
Fare in modo che l'amministrazione venga ricostruita partendo dai Comuni e dalle Province
Per quello che riguarda i comuni per tutti i servizi soprattutto connessi alle persone per quello che riguarda le Province per il governo del territorio
E quindi io penso in particolare a Province che inevitabilmente a non essere più forte sul piano amministrativo
Meglio non ha più forti sul piano amministrativo forse più semplificata sul piano politico c'è qualche riflessione di esperti che vengono le Province che ci dicono che abbiamo la legge elettorale vedo che anche per non so se ne ha parlato professor Merloni
Stamattina ma diciamo ciò che si parla anche di questo tema come per esempio rappresentare meglio il territorio la federazione dei comuni all'interno del consiglio provinciale
Ritenendo un po'diciamo obsoleta l'attuale modalità diciamo di rapporto fra forze politiche consiglio provinciale presidente la provincia di Hama non entriamo in temi molto specifici
Secondo io ritengo indispensabile il divorzio definitivo fra le amministrazioni provinciali e le amministrazioni statali
O organizzate cioè le prefetture diciamo così
E so che divenire di dire qualcosa diciamo che viene prima di tutto al mondo delle Province qualcosa che anticipato dei Bassanini però evidentemente non tocca oggi il nodo dei prefetti delle prefetture
Però sicuramente un grandissimo tema di futuro che poi nel futuro dovremo riorganizzare il rapporto fra autonomie locali Regioni e Stato centrale pensando anche qui a delle forme di collegamento questo non è un tema che non va esorcizzato
Ma certamente questo tema e decisiva perché oggi l'ente Provincia
La sigla utopista provinciale oggi non c'è più anche se non si sa che destino farà tutto questo dibattito l'orgoglio provinciale di cui parlava la presidente Mercedes Bresso e così via da una parte e dall'altra però
La versione dello Stato molto Lonchura sono questi uffici statali vivi mentre provinciale quelli del ministro delle finanze a breve ho tanti ha insomma qualcosa di odioso per i cittadini
E infatti diciamo si va nel nel senso di questo decentramento di questa affidamento di molte di queste competenze
Ai livelli del decentramento
Il terzo punto più flessibilità
Cioè dire costituzionalizza diamo non andiamo a quel paradosso di cui parlava il professor De Martin però pensiamo che questa dimensione possa essere anche autore colata con principi di autodeterminazione locale e regionale in modo più pieno
Quindi che i confini delle Province dei prossimi anni potranno anche modificarsi del territorio economico sociale se modificata abbiamo problemi orografici la cerchia alpina
L'eccentricità di aree del di provincia rispetta i capoluoghi di provincia per cui per gli molte Val del bellunese il problema del rapporto con lo Stato non è con Roma non è come ne prendo con Belluno
E non e credo che questi sono problemi da affrontare le piccole regioni che hanno province che desiderano avere le aree metropolitane
E non solo quelle della legge ma cosa saranno un domani lettere grandi metropoli già comincia anche qui parlare molto chiaramente un conto è Napoli Roma e Milano un conto sono diciamo le altre anime nobili
Chiudo quindi questo prima parte l'avvocato una battuta finale chiedo scusa se operato quattro minuti diciamo
Prossimi due minuti voglio dire chiaramente una cosa che io non ho nessuna obiezione ideologica o culturale
All'assemblea costituente anzi a differenza della compagno di Rifondazione comunista perché penso che la crisi istituzionale dal nostro Paese sia talmente drammatica da chiedere un processo costituente
Capisco detta del senatore Fisichella l'Assemblea costituente la ritengo valida
Nel senso che a me non l'originalità la genuinità della posizione professor Segni dell'onorevole Segni su questo tema ma mi pare un po'sospetto questa grande propensione all'Assemblea Costituente ala più radicale delle idee che viene da alcuni ambienti che evocano la ricostituzione diciamo di vecchi di partiti politici dalla prima fase della Repubblica
Un banale che dobbiamo votato col proporzionale puro Sicilia alle regionali qualche mese fa si è visto come sono andate le cose allora io questa obiezione se altresì che la la faccio mia aggiungo però una considerazione
Tenuto conto che forse a un certo punto ci potremmo anche arrivare a sembra così per ma se oggi noi che siamo alla vigilia della possibile al secondo voto dalla Bicamerale
Con i partiti politici che hanno già messo in campo da tutte le parti le loro proposte non di ritocco non di riverniciatura ma di riforma radicale perché si parla di presidenzialismo
Di semipresidenzialismo di cancellierato di riforma federalistica dello stato di rimettere parte al titolo che riguarda la magistratura e i sistemi di controllo e così via come
Attacca
Cioè a Bianco abbiamo messo in campo tutte queste proposte che siamo alla vigilia di un tentativo che dura pochi mesi perché entro giugno o c'è il pacchetto di riforme la passare poi in Parlamento e poi a un referendum
Complessivo su cui italiani saranno esprime ce ne andai da una fra un anno e mezzo approssimiamo amene
La riforma costituzionale dovrò buttare via questa cosa per fare che cosa per iniziare un lungo dibattito teorico sono sembra costituire andare a una legge costituzionale che potevano avere un secondo voto con dubbi di costituzionalità la Corte costituzionale con uno sconto anche durissimo del Paese su questo tema
Per poter forse fra un anno se va bene eleggere un'Assemblea costituente in quel modo alla quale poi dovremmo concede un anno un anno e mezzo di tempo
Io dico la trovo non realistica
Io so che il e l'onorevole Segni un innovatore però vedo nella truppa nell'esercito che si raccolgono attorno le insegna però che a tavola d'ordine
Molti conservatori che diciamo siamo anche il Paese di Pirandello il nome del fatto di cambiare tutto alla fine non si cambia nulla neanche quello che effettivamente si può cambiare
A senatore Fisichella però voglio aggiungere una considerazione
Perché diciamo
Vediamola finanziari alle cose che ancora io mi auguro che al Senato il clima si distende da nelle prossime settimane non si ripetono le cose però io dico senatore per
Modificare anche alcune parti
Della finanziaria la prima condizione
è stato in Parlamento complicata che voi delle chiatte alla maggioranza è il fatto che portiamo avanti le vostre proposte di modifica dalla finanziaria quindi ristabiliamo la dialettica in Parlamento che ci permetta anche di entrambe le modifiche c'è una posizione di apertura c'era una trattativa che raggiunta alla quasi a una conclusione positiva qualche settimana due settimane fa alla Camera è noto
Io credo però che se buttarsi moria in virtù di un'opposizione alla finanziaria del tutto legittima l'occasione che ci ha presentata io temo signori non l'Assemblea costituente che ripeto non temo ma temo il caos
E nel caos alla fine si abiterà la legislatura
Alla fine magari a un certo punto cederà anche la legislatura
Torneremo a votare con l'attuale legge elettorale una situazione in cui come ci dimostra il campanello d'allarme delle lezioni l'altro giorno domenica la gente che andrà a votare sarà sempre di meno e ci mandano a quel paese
Io penso che invece in questo momento siamo forse fuori tempo massimo ma dobbiamo decidere con un atto di coraggio di farle queste riforme
Grazie grazie a Folena e aveva far ricorso al mio ruolo di moderatore per richiamare
L'ora pregherei successivi interventuri di restare se così viene tre quattro minuti per riuscire a chiudere nel giro di una ventina
Questa seconda tornata e poi dar la parola al ministro colgo l'occasione per dare il benvenuto al sottosegretario alla Funzione pubblica
Sergio Zoppi la parola Gargani
Io faccio mia la proposta battuta di bassa migliori di una monarchia parlamentare abbiamo specie di monarchia parlamentare per invitare anche gli o Fisichella ritornare in Parlamento
In modo da poterci confrontare all'epoca sulla Guardia dobbiamo discutere perché andava spiegata anche in un orecchio Bassanini come ed è una cosa è una cosa dalla quale possiamo
Ma per dire che a parte la finanziaria sulla quale sono d'accordo con collega ma non è argomento dalla tavola rotonda quale il confronto credo che sia sempre per un vecchio parlamentare come me un po'non essere il massimo della possibile democrazia di questo Paese ma certamente per le riforme
A volte avviata la bicamerale pur avendo la riserva che ho fatto prima di titolo a carattere personale credo dobbiamo impegnare noi stessi
E torno a dire quello che ho detto prima che la consultazione con tutto il mondo delle Autonomie almeno su questo settore credo che l'importante è indispensabile
Io vorrei dirle una cosa l'altro giorno c'è stato
De Martin lo sa una riunione convegno nazionale del Partito popolare di tutti gli amministratori
E a quella riunione io ho parlato
A favore stavo per dire vano parlato ho sottolineato l'importanza del ruolo delle Province
Lo dico dal mille novecentosettanta nello mosse se lo ricorderà quindi non è una cosa che faccio perché Story in questa riunione Ciorra Morri presenti il presidente della Regione che ben conoscete quale rispetto ad una mia riflessione
Che contestava altri precedenti oratori che ritenevano che la Provincia fosse in qualche modo una un ente per legare fare uscire in ogni caso la Costituzione rispetto alla previsione
Io ho detto che se c'è ora una situazione nel nostro Paese di riferimento territoriale in un momento in cui l'individualismo
Credo che allontana dalle realtà dei valori dal costume dall'insediamento sul territorio la Provincia le Province che hanno una tradizione e che hanno un riferimento forte
E dovessero essere tenuto conto Paludetto prima rispetto ai comuni così dico così rispetto alla propria
Beh vi dico con molta chiarezza che ad amori ho avuto una tempesta di critiche che meglio forse avevo avuto in quarant'anni e più di attività politica in vari dibattiti
Ecco allora quando non c'è la serenità istituzionale per dover parlare di una riforma che sia armonica il modello di Stato come quello che accettiamo credo che sbaglia
Io capisco anche che Folena può aver ragione qualche Regione qua e là ha concepito il ruolo non egemone non accentratore qua e l'ha dato qualche delega
Però questo serve per come attenuante rispetto ad alcuni io ribadisco quello che ho detto prima la riforma delle regioni in questi trent'anni in questi ventisei anni quanti ce ne sono non credo che abbiano arricchito questa storia dell'autonomia locale questa consistenza delle autonomie locali
Il ruolo delle province istituzionale e quindi riferito come ragione di organizzazione territoriale credo che sia un punto fermo rispetto al quale noi dove siamo andati avanti lungo questi anni
Quindi abbiamo avuto una evoluzione io
Vorrei ribadirlo forse non l'ho detto chiaramente prima se c'è una parte della riforma costituzionale
Che ha avuto tutto un dibattito una preparazione in tutti questi anni e la parte che si riferisce Bassanini ricorda rara uno giovani tutti e due i capelli bianchi quando insieme a Morri parlavamo di Regioni e autonomie locali voglio dire c'è una una ricchezza di letteratura di bibliografia
E di processi che sono avvenuti nel nostro Paese democratici che credo a un ente matura la possibilità di intervenire con le norme che le norme non si inventa non si fanno la sera Moratti
Anche Bassanini vedi sia stato favorito sta tutto questo dibattito precedente per portare un risultato immediatamente appena andato al governo nel decreti e nella verifica abbia fatto allora
Se questo dato cioè
Poi su questo dovete essere gelosi sapendo di non fare una cosa che riguarda la vostra occupazione momentanea perché siete il siete amministratori provinciali
Anche il sistema elettorale che ha dato potere al presidente della Provincia ho finito perché eletto a suffragio universale credo che ha configurato già in questi due anni e una posizione di forza perché quando c'è il voto diretto non c'è dubbio che le posizioni del personali di riferimento di rendono Forte però siamo tutti d'accordo
Che ci sarebbe senza questo ente intermedio chiamo io continuo a chiamarla ancora così rispetto ai comuni e di carattere istituzionale non avremmo credo un'armonica a livello del delle delle autonomie locali
Una polmoni adeguata che fa vivere la riforma dello Stato in questo modo allora la domanda i De Martini io rispondo certamente con convinzione profonda
Io il personale del Partito popolare che su questo dato noi interverremo la riforma che su questo piano presenteremo nelle prossime settimane grazie
Grazie a Gargani Paola Pellegrini con raccomandazione proprio a una massima sintesi certamente ma io rispondo non perché ci sono anche stasera atteso da un consigliere provinciale quindi potrei rispondere così per Lola
Rispondo positivamente perché c'è proprio un tema di funzioni e di strumenti di riequilibrio sto dell'azione amministrativa sul territorio
Che attraverso l'azione congiunta di Comuni e Province si realizza e anche se qualcuno probabilmente pensa che qui c'è un attacco Fabio lento alla situazione alla l'esercizio delle funzioni a parte le lesioni io ritengo che un disegno corretto di riforma dello Stato preveda debba prevedere alle regioni un potere Massimo dal punto di vista dell'esercizio
La produzione legislativa quindi un grande decentramento di funzioni
Dal punto di vista della programmazione della produzione legislativa alle Regioni ma funzioni amministrative e esercizio
Di gestioni ai Comuni e alle Province e alle Province e proprio per questo ruolo che hanno oggettivamente oggi
Che hanno assunto che devono assumere di più e che deve essere in qualche modo regolamentato previsto e riconosciuto questo
Viale di riequilibrio di uso delle risorse di riequilibrio di uso dei beni collettivi siano essi bene ambientali la all'Energia i rifiuti la la politica rifiuti ovviamente in questo senso anche che ha un grande business lo sappiamo per lo meno nella mia regione questo è un tema fortissimo
Insomma la Provincia non è luogo di invenzione o di in questo momento di struttura aggiuntiva di una partita che si può risate tra Regioni e Comuni non lo credo affatto anzi ritengo che proprio perché i soprattutto per i Comuni minori schiacciati fra un potere regionale di un certo tipo e alcune grandi realtà comunali in un'altra provincia diventa fondamentale come livello di garanzia
Del dell'esercizio dell'autonomia da parte soprattutto dei comuni minori dei comuni che hanno meno risorse dei Comuni che hanno meno potere penso per esempio che la discussione sulle aree metropolitane o si fa partendo dalla dimensione e dall'esercizio di rurali ideali dentro questa delle Province o se no diventa un problema diventa un problema davvero per la il Complesso del sistema delle Autonomie soprattutto dei comuni quindi non è un'alleanza strumentale quella che propongo una riflessione propagandistica qui l'ultima cosa la voglio dire su questa questione finge che poi ci ha di statuti discutere
Bicamerale Costituente eccetera io non a caso l'aveva introdotta primato sapevo che l'onorevole Fini l'avrebbe introdotta va introdotta perché ritengo che debbano essere avvertiti soprattutto coloro che amministrano la cosa pubblica devono essere avvertiti e devono essere chiamati a riflettere perché c'è un problema di presenza peraltro il sistema dell'autonomie locali al tavolo di discussione di disegno
Della riforma dello Stato quindi comuni regioni e Province è pienamente chiamati titolati a dire la loro sulla sui processi di riforma non espropriati
Perché sono rappresentanti appunto della volontà popolare dei cittadini perché bisogna davvero riflettere sulla vicenda bicamerale o costituente su questo dibattito a partire da quali culture costituzionali si confronta in questo Paese e su queste schierati e dare un giudizio perché il tema in discussione e chiudo non è che la Costituente può apparire perché si richiamano i cittadini al voto o a chissà quale costruzione di un'altra assemblea parlamentare più democratica soltanto per questo perché questa è una rappresentazione di comodo
Della proposta perché allora questo Parlamento cosa non è legittimato dal voto popolare a rappresentare a disegnare le proposte di riforma costituzionale che il problema non è questo il problema è che si stanno confrontando non in modo nominalistico ma in modo sostanziale due idee di costituzione l'una che è l'assoluta riscrittura e quindi provvedersi terzo punto di vista preda di costituzione priva di vincoli ho finito di riferimenti a vincoli e quindi dei pesi e contrappesi che devono regolare una società nella quale i diritti non sono cose sono quelli di azione formale sono i diritti sociali diritti di esercizio
E sostanziale
Alla vita l'abitazione alla salute alla casa della Costituzione italiana questa Costituzione va ampliata nel senso di mantenere e rafforzare i caratteri di un'idea costituzionale in cui ci sono dei beni indisponibili su cui nessuno può decidere che sono i diritti inalienabili delle persone e non solo i diritti formali le garanzie liberaldemocratiche come si dice che sono appunto i diritti di progresso sociale di questo Paese questa Costituzione prevede questo lo scontro e su questo per lo sconto è proprio di quali poco una procura regionale anch'
No chiedo venia ma ho detto prima le ragioni d'altra parte parlare poi ricostituente bicamerale diciamo è un po'fuori tema anche se tutto può essere interessante segni inglesi
Io però devo una risposta Folena mi consenta professore non sono obbligato e Walter
De io so bene quello che che pensa Folena l'ha detto potrò la l'avevo già letto altre volte conosco la sua posizione prendo atto con con rispetto e compiacente non del resto D'Alema un anno fa un anno e mezzo fa addirittura propose la Costituente
Quindi so bene che non c'è una preclusione di principio che non c'è niente di contrario che si tratta solo di scelte diciamo per così dire tattiche non nel senso basso e la parola tant'è che nel senso dalla convinzione questa sia la strada più opportuno dico solamente una cosa
Tutto questo lo comprendono non sono d'accordo io temo
Che il sistema politico oggi ricordi un po'quelle fasi storiche in cui a un certo punto dietro una richiesta che si fa sempre più pressante le le riforme le concessioni vengono fatte sempre con un certo numero di anni di ritardo tempi di ritardo e quando arrivano sono drammaticamente in inefficaci ciò ciò che tutti si preparano sappiamo bene coi quali sono lividi possibili punti di mediazione proposte sono da quelle altre che avanzano che qualche anno fa sarebbero state avanzate adesso ormai cadranno in un Paese che chiede molto e molto di più
Teme come capitato altre volte tutto questo arrivi quando il Paese ormai chiede tanto di più e allora magari arriveremo siano costituente in una situazione molto più drammatica per questi anche se voi siete vi siete impegnati in questo io credo che sarebbe un atto di coraggio anche da parte di chi ha votato per la prima volta la Bicamerale
Riconoscere a gennaio che la situazione è profondamente cambiata che oggi nell'interesse del Paese bisogna prendere un'altra strada
Grazie segni
Parola chiave
Dunque io rispondo alla domanda
Ma piuttosto semplice ne siamo del parere che come detto già più volte ma mai realizzato
E bisogna portare il più possibile il controllo vicino al cittadino per cui è evidente che per noi la partenza dall'ente locale Comune che il passo successivo cioè per la provincia la provincia
Che si potrebbe trasformare sono ipotesi si possono fare in agenzie di servizi a supporto
Dei comuni servizi che possono comprenderà anche una programmazione territoriale dal punto di vista del problemi idrogeologici di tutti i problemi si possono riscontare in fasce geografica omogenee
Però ribadisco un altro concetto che non è pensabile
Pensare l'ente Provincia e dagli una connotazione di tipo nuovo senza che noi andiamo a togliere come ho detto prima quel cordone ombelicale che è costituito dai dalle prefetture tutti
I gestori di enti locali sanno in quali difficoltà
Si devono dibatte per i problemi proprio di tipo burocratico che vengono imposti a queste strutture che secondo voi non hanno nessun motivo di esistere sul nostro territorio
Ciò
Tutti questi lacci di tipo burocratico imposti da chi evidentemente non vuole perdere un potere che non è sottoposto a nessun meccanismo elettivo
E mi riferisco a tutta la burocrazia di tipo amministrativo e qui devo riconoscere che le amministrazioni provinciali in questa non merito perché la burocrazia inserisco tra le province di tipo molto più operativo di quella intellettuale inserito apra li vello dalla Regione che mette tutti i freni che non hanno nessun senso di esistere soprattutto un anno nessun senso pratico Epiro fanalino raccomandazione al ministero
Bassanini amministrazioni tolga di mezzo perché diversamente provvederemo noi
Per quanto riguarda la politica
Per quanto riguarda la politica devo fare un brevissimo commento come ha già detto inaugura ieri l'impressione che è la battaglia fra i polli e il destino di questa Finanziaria si stia giocando su altri tavoli chi ha orecchie per intendere intenda
Grazie Chiarelli l'ultimo intervento senatore
Grazie
Molto molto rapidamente
Per quello che riguarda il merito non voglio ripetere cose già dette beh abbiamo il tempo era ampliare il discorso per quello che riguarda il clima al Senato rispetto al quale il collega Gargani c'aveva prima richiamato
Al rientro in Parlamento in Parlamento il Polo c'è sempre stato
Comunque il Senato ha davanti a sé quindici giorni di lavoro prima di tornare in aula
In questi quindici giorni di lavoro
Il Polo sarà sempre presente nelle Commissioni
Ci attendiamo che in sede di Commissione possano emergere delle situazioni
Che consentano al noi di svolgere un ruolo di opposizione di valutazione critica anche in aula
Ma in un quadro che non escluda la possibilità poi di una ripresa del dialogo
Per ciò che riguarda finita la il dibattito sulla Finanziaria per ciò che riguarda la assemblea la commissione bicamerale quindi in buona sostanza
Ci attendiamo che ci sia la disponibilità attenta del Governo attenta anche adesso la disponibilità attenta del Governo
Ad emendamenti a valutazioni complessive
Che verranno fatte dal Polo perché se ci fosse se ci sarà questa disponibilità
Evidentemente sarà più agevole riprendere il discorso successivo se viceversa nel merito il Polo dovesse valutare
Che la Finanziaria assume contorni che il Polo stesso non può approvare per di più si pongono anche delle questioni di metodo che rendono difficile successivamente
Un lavoro di recupero ai fini della della Costituzione
Compiuta della commissione bicamerale allora evidentemente
Tutto diventerebbe più difficile tutto diventerebbe più difficile
Anche per quanti all'interno del Polo si sono fin qui impegnati perché la Bicamerale possa andare avanti produrre dei risultati grazie
Grazie al senatore Fisichella io non debbo attrarre naturalmente conclusioni le posizioni emerse tutte le hanno potute ascoltare alcune coincidenti altre diversificata in qualche caso divaricate
Vorrei solo sottolineare un auspicio che mi sembra che a vario titolo abbia trovato
D'accordo li interventori ossia che in questo processo difficile di riforma dello Stato e della pubblica amministrazione verso una valorizzazione delle autonomie le Autonomie stesse siano effettivamente coinvolte diventino protagoniste sia nella fase a Costituzione invariata sia coi nella fase che dovrà portare
Agli adeguamenti della Costituzione con questo vi ringrazio spero che il ministro Bassanini
Non se ne abbia se siamo in ritardo di tre o quattro minuti rispetto al tempo previsto
Quindi siamo in ritardo di mezz'ora rispetto al programma ma insomma anche i tempi sono materia opinabile di discussione politica
I
Io registro in questo dibattito punti importanti di convergenza importante di convergenza importante di convergenza sulle linee della relazione di Marcello panettoni
E anche dello schema di documento finale che Marcello mi ha fatto leggere
Registro come è normale punti molto forti divergenze
C'è stato anche qualche accenno a una
Singolare situazione che si è prodotta in Parlamento innanzitutto sulle progetti di riforma che il governo ha presentato alcuni dei quali portano il mio nome così
Perché poi si può ormai si vuole personalizzare tutto insomma
Singolare situazione deriva da questo qualcuno dice
Bisogna fare molto di più anche a Costituzione vigente cui lo ha ripetuto il senatore Tirelli
E altre dicono è una rivoluzione un colpo di Stato
Il governo pretende con una delega
Di praticamente cambiare la Costituzione anticipare quello che dovrebbe fare la Bicamerale l'Assemblea costituente e quant'altro
Credo che si debba ristabilire un momento il senso delle proporzioni di quello che stiamo facendo che stiamo discutendo
Sottolineando subito io l'ho sempre detto lo voglio ripetere anche in questa sede che i progetti di riforma del governo sono stati
Elaborati
Sulla base di Undiano con un apporto e un concorso molto importante
Di
Non solo con un confronto con le associazioni
Dei comuni delle province e delle regioni e poi tornerò su questo punto perché sul punto chiave chiave
Del meccanismo di ripartizione dei trasferimenti di competenze Poteri risorse finanziarie uffici risorse patrimoniali su quel punto chiave
Il governo ha concordato le formule con i presidenti delle tre associazione perché su quel punto ritenevamo giusto cercare una soluzione concordata
Era la mattina presto come ricorda panettoni ed erano presenti bianco panettoni morì il sottoscritto il ministro dell'Interno segretario generale di terrazze
Ma anche nella formulazione originaria del testo l'apporto anche
Personale di rappresentanti del di amministratori è stato molto cospicue poi governo si è assunto la responsabilità delle proposte che ha fatto
Ma credo che sia giusto riconoscerlo
Anche perché questo metodo deve continuare
Deve continuare da una parte nella elaborazione dei decreti delegati se
Queste riforme avranno la definitiva approvazione della Camera dopo quella del Senato e per questo è previsto è previsto un confronto non solo con le Commissioni parlamentari ma anche con la Conferenza Stato Città Autonomie e con la conferenza stato regioni
Deve essere il metodo che si segue che si seguirà anche se la materia non appartiene alla competenza del governo in sede di elaborazione delle riforme costituzionali prima non penso che si possa pensare ad una riforma di cui uno dei punti fondamentali sarà la realizzazione di uno Stato secondo un modello federale autonomistico
Quale che sia poi
Il contenuto che sarà materia di discussione chiediamo alla definizione di questi modelli perché come sappiamo ci sono diversi tipi di federalismo quello tedesco non è uguale a quella medica no che non è uguale a quello svizzero che non è uguale a quello canadese voglio dire no
Però sarebbe abbastanza singolare lavorare ad una riforma della forma dello Stato
Che basata sulla
Applicazione in Italia di un modello di tipo federale autonomistico e farlo senza un confronto è un apporto reale del sistema delle Autonomie regionali provinciali e comunali
Quindi credo che questo metodo che abbiamo seguito come Governo e che continueremo a seguire debba essere seguito auspico che debba essere seguito non spetta al governo decidere anche in sede di riforme costituzionali
Cerchiamo di ristabilire
Lo voglio dire qui che cosa abbiamo cercato di fare
Innanzitutto punto primo
E questo punto primo eh tradotto in due fondamentali disegni di legge uno già approvato dal Senato l'altro
In esame in questi giorni
E il il disegno di legge che adesso ha il numero Camera due mila cinquecentosessantaquattro sulla snelle me misure urgenti di snellimento Dei procedimenti decisione e di controllo
Il primo approvata dal Senato per intenderci
E la riforma della centoquarantadue
Presentata dal governo e su cui ha lavorato soprattutto ministro Napolitano sottosegretario Minieri
Questi due disegni di legge queste due riforme hanno essenzialmente questo comma
Che questo scopo che è importante anche per quello che sei
Quale questo scopo assicurare subito
Subito cioè nei primi mesi dell'anno prossima perché entrano in vigore subito non abbisognano di decreti delegati
Assicurare subito maggiore autonomia
Controlli meno oppressiva
Procedure più snelle
Possibilità di lavorare meglio più efficacemente a comuni province regioni comunità montane tutto il sistema diciamo degli enti locali
In parallelo a a norme che sono contenute nel collegato di finanza pubblica che devono gradualmente dare maggiore autonomia finanziaria e impositiva sempre a comuni province regioni e altri Enti locali
Per consentire sostanzialmente tre o quattro cose fondamentali
Per consentire sì in primo luogo a
Comuni province regioni altri Enti locali di rispondere più in fretta e meglio alle domande dei cittadini ai bisogni delle collettività locali alle esigenze del territorio
Ma anche e quindi di migliorare la loro efficienza e da loro capacità di governo
Ma anche in questo modo migliorare la loro credibilità
La loro capacità rappresentativa
La loro capacità di rappresentare in modo efficace l'identità collettiva ai bisogni e questo è essenziale perché la riforma complessiva
Basata sul principio di sussidiarietà
Ha bisogno di a vere soggetti
Comuni province regioni
Che siano credibili
Che siano capaci di rappresentare l'ossatura del nuovo Stato federale autonomistico
Per questo noi abbiamo bisogno da subito per questo i provvedimenti urgenti per questo anche una riforma della centoquarantadue mirata su che cosa mirata sul dare
Ha ragione Gargani non sul sopprimere i piccoli comuni
Da cui De Gori aveva questo obiettivo
E riuscì a ridurre i comuni francesi da da trentotto mila a trentaquattro mila una roba di questo genere ma lì a dire non ne abbiamo otto mila e stiamo già molto meno
Ma su dargli forme snelle e agili di collaborazione di associazione fra loro di lavoro in comune
Basato su una rivalutazione del ruolo della Provincia come ente intermedio di area vasta necessario se vogliamo evitare la congestione burocratica in capo alla Regione a un nuovo centralismo
Non meno gravi e non voglio dire più grave dico solo non meno grave dei centralismo burocratico
Dello Stato nato dello Stato centrale è stato nazionale
E allora voi capite che questa prima mossa
Questa prima mossa di questi due riforme una già alla Camera provvedimenti urgenti l'altra che speriamo arrivi rapidamente alla Camera se approvata rapidamente è importante proprio per questo
Perché noi dobbiamo per poter fare le riforme successive noi dobbiamo poter dispone il Paese ha bisogno di poter disporre dei Comuni Province Comunità montane regioni
Che siano più credibili
Che di anno ai cittadini la a prova di saper amministrare e governare bene
E per far questo rimuoviamo controlli oppressivi
Diamogli reale autonomia
Consentiamo subito anche in attesa della riforma costituzionale o della riforma della riforma a Costituzione invariata
E poi della riforma costituzionale consentiamo questo salto di qualità che oggi è impedito dal fatto che tutti gli atti vanno al Coreco
Che il Coreco li tiene tra una cosa e l'altra
Che
Voglio dire
Uno come sapete sopravvivano le cose più assurde
La legge del mille ottocentonovantasei sulle autorizzazioni prefettizie ad accettare lasciti donazioni ad acquistare immobili io quando racconto che pare questa è una legge è una legge che rappresenta l'idea di uno Stato centralista che secondo me contrastante con l'attuale Costituzione
E che aveva un obiettivo contrastare la mano morta che oggi non si sa neppure più che cosa sia
Si alza quasi sempre un prefetto che mi dice ma eccellenza perché Ferzetti usano ancora questo
Ma eccellenza ma dei dovrebbe sapere che non questi autorizzazione vediamo sempre
Niente questa è la riprova
Di una mentalità perché si si danno sempre vuol dire che non rispondono nessuna funzione reale di controllo di garanzia non so di che
Sono solo un limite assurdo all'autonomia
Che fa lavorare un ufficio del Comune della Provincia ad istruire le domande di richiesta di autorizzazione un Ufficio dello Stato nella prefettura di istruire le le risposte alle domande e richieste di autorizzazione
Due uffici lavorano inutilmente e si perdono in media tre o quattro mesi per fare una cosa che gli stessi interessati dichiarano ormai priva di qualunque utilità
Allora
Io vorrei che riuscissimo a inquadrare nella logica che ne abbiamo seguito questi due primi provvedimenti che come sapete introducono una serie di innovazioni che a molti sono apparsi
Sconvolgenti e che per la verità sono del tutto Office
E io ho considerato il commento del Sole ventiquattro Ore che classifico i provvedimenti urgenti la prima di queste riforme come
Un insieme di un centinaio di disposizioni che rispondono a criteri di ovvio buonsenso come miglior commento che noi potevamo avere oggi buonsenso
Finalmente facciamo una serie di Auburn sense è ovvio buonsenso che i sindaci e i presidenti delle Province debbono potersi scegliere i capi delle loro amministrazioni se no non si capisce di che cosa rispondono ai cittadini
Di che cosa rispondono ai cittadini che gli hanno eletti
Io ho usato per anni questa battuta che i sindaci anche dopo la legge ottantuno il presidente delle province s'si trova no si troverebbero in una situazione in cui si troverebbe il dottor Romiti se eletto dagli azionisti
E gli azionisti di un comune della provincia sono gli elettori che eletto dagli azionisti e mi è stato delegato della FIAT si vedesse imporre il direttore generale e capo del personale dall'ingegner De Benedetti
Situazione ovviamente è un po'imbarazzante ma così accade ancora oggi finché questa legge non entra in vigore serie di misure di oppio buonsenso la cui finalità però è proprio questo
Se noi con una serie di misure immediatamente operative consentiamo
Più autonomia
Più autogoverno controlli meno oppressi
Possibilità di decidere di realizzare le decisioni molto più rapidamente perché diminuiscono i passaggi nulla osta perché la conferenza dei servizi diventa uno strumento effettivamente cena ecco se noi consentiamo tutto questo
Noi non solo daremo una risposta ad una serie di domande di bisogno di disagi non solo metteremo gli amministratori amministrazioni locali in grado
Di appunto di funzionare né io ma
Cominceremo a costruire
Le gambe della riforma
Perché abbiamo bisogno di comuni province regioni comunità montane efficienti credibili e visti come tali dai cittadini italiani
Io spero in questo modo che tra due anni nessuno mi chieda più
Ma siete sicuri di fare una cosa giusta trasferendo tanti compiti e tanti poteri
A i comuni e le province e le regioni non ci sarà il rischio di cadere dalla padella nella brace
Allora io spero che questa prima queste prime due riforme in ordine logico per così dire ci consenta no
Di poter come dire e ridurre fortemente il numero dei dubbiosi di quelli che temono che Province Comuni e Regioni non ce la facciano
Secondo
E siamo al disegno di legge che è stato chiamato
Federalismo amministrativo con una contraddizione in termini è evidente che la riforma federale si fa cambiando la Costituzione voglio dire tutte le volte che io ho presentato questa riforma
Ho sempre detto poi i giornalisti come sapete recepiscono quello che vogliono ho sempre detto guardate che qui non ci siamo federalismo
Stiamo prima
Perché è chiaro che il Governo non può chiedere una delega per cambiare la Costituzione
Può chiedere una delega per fare una cosa che giustamente anche stamattina qualcuno ha detto
E attuare il massimo di autonomia e di riforma del nostro sistema sulla base del principio di sussidiarietà
Compatibile con la Costituzione vigente
A quale Costituzione vigente però a margini di elasticità
Ancora largamente inesplorati perché è stata interpretata finora da una cultura di tipo centralista e burocratica
Che ancora dura a morire
Ma che però
Una forte volontà politica
Del governo
Della maggioranza
E si spera anche dell'opposizione
Si spera anche delle opposizioni sei fedele al suo programma elettorale
Al suo programma elettorale par sentendo senatore Fisichella mi sono sorti dei dubbi voglio dire si è opposto al rovesciamento del centodiciassette però il programma elettorale del Polo sto ha scritto federalismo cooperativo quindi
E queste resistenze possono essere per tutti
Allora
Che cosa si può fare nell'ambito della Costituzione attuale inattesa di cambia
Si possono ridistribuito potere risorse finanziarie e patrimoniale
Uffici personale
E anche poteri normativi
Normativa
Non il potere legislativo primario delle regioni ma tutto il resto sì
Potere legislativo secondo comma del centodiciassette poteri regolamentari
A regioni province comuni si possono ridistribuire poteri amministrative e poteri normativi
Il mondo
Da avvicinarsi
Per quanto possibile al modello di ridistribuzione delle competenze che in sede di riforma costituzionale verrà realizzato secondo un modello di tipo federalista e autonomista
E quindi si può ridistribuire le competenze applicando integralmente il principio di sussidiarietà
Io penso che il modello dei poi possiamo discutere a lungo e avrà ha ragione chi dice che rischia di essere una questione anche un po'nominalistica sul termine federaliste che io sono da tempo convinto che il modello federale sia quello che più risponde alle esigenze di governo di una moderna società complessa nel quale occorre
Nel quale la grande massa
Dei compiti dei Poteri delle funzioni delle responsabilità che incombono sul sistema
Dei poteri pubblici richiede una forte divisione del lavoro
E richiede soprattutto che i livelli superiori non si accollino
Di quelli territoriali più ampi restituzioni triturare più ampie non si accollino compiti poteri responsabilità e funzioni che possono essere adeguatamente svolti
Dai i livelli territoriali diciamo più ristretti sul territorio più vicini ai problemi alle esigenze dei cittadini
Alle domande dei cittadini e al controllo dei cittadini alle possibilità di controllo democratico dei cittadini e questo è il principio di sussidiarietà e io credo che il federalismo all'italiana debba basarsi su un'applicazione integrale del principio di sussidiarietà
E sotto questo profilo non c'è dubbio a mio avviso che il modello di di di riforma italiana
Non può pensare di essere un modello basato su forme di centralismo regionale
Voglio dire con molta chiarezza la Regione ha un ruolo fondamentale non possiamo costruire la riforma saltando la Regione il problema e quale ruolo della Regione
Un ruolo legislativo
Un ruolo quindi di regolazione
Un ruolo di programmazione
Un ruolo di coordinamento
Anche un ruolo di alta amministrazione per quelle funzioni amministrative ma sono l'eccezione non la regola
Che richiedono di essere svolte punto lui dice indivisibili mente
Nell'intera regione e che quindi non richiedono
Non richiedono apparati decentrati sul territorio
Punto e basta
Tutto il resto tutto il resto dal punto di vista delle funzioni amministrative di governo e anche dotate anche della relativa autonomia normativa di autorganizzazione di autonomia normativa del deve essere distribuita tra sistema degli enti locali secondo il principio di sussidiarietà
E questo risponde a un modello che funziona e che tiene conto della tradizione della realtà italiana
Nel quale
Bene o male l'istituzione più radicata nella coscienza dei cittadini nella regione
Sia perché di istituzioni più recente sia perché cosa che come sapete io dico in faccia anche alle assemblee degli amministratori regionali
Diciamo solo misticamente non sempre hanno dato buona prova periti quando io trovo anche Regioni anche Regioni che passano i sono efficienti
Che passano e sono abbastanza rispettoso delle autonomie locali che si tengono a un piano regolatore di un comune per sé gli anni o per sette anni
Qui c'era prima il presidente della Provincia di Arezzo sa di che cosa parlo
Beh guardate
Beh allora c'è cui
Un problema di centralismo e di compressione dell'autonomia locale e che non è meno grave di quello che esercitavano le burocrazie le burocrazie è stata e su questo punto bisogna mettere appunto molte cose
Allora questo è il senso della
Del legge di delega per il conferimento di poteri funzioni riforma dell'amministrazione delegificazione
Questo è il passaggio successivo è un passaggio di riforma nell'ambito della Costituzione non potrebbe essere diversamente
Fatto per delega perché
Sempre riforme di questo genere si fanno per tempo si è fatto per delega al trasferimento delle funzioni a alle regioni del settantadue si è fatto per delega al trasferimento delle funzioni a Regioni Comuni e Province
Della legge trecentottantadue relativo decreto delegato seicentosedici
Sono riforme complesse e necessario un confronto e sarà in questo caso particolarmente serrato tra il governo e le rappresentanze degli enti locali e delle regioni su tutti gli aspetti finanziari patrimoniali di personale che dovranno accompagnare questo forte trasferimento di funzioni
Io difendo
Anche se ho capito che Fisichella su questo conto contesta lo contrasta
Io difendo l'innovazione fondamentale
Che sta alla base del nostro testo di te
Cioè quella non di indicare un elenco più o meno ristretto di poteri e di funzioni da trasferire ai Comuni alle Province e le Regioni ma di fare l'operazione opposta cerchiamo di capire che cosa deve restare in capo a lo stato centrale lo Stato nazionale che domani si chiamerà forse stato federale
E alle sue amministrazione
Poche funzioni per le quali riteniamo ragionevole che siano gestite unitariamente quindi uno stato molto più magro che cerca di fare bene quelle cose che deve fare
Si può discutere naturalmente può darsi che non domani nella terzo stadio cioè in sede di riforma costituzionale queste compite queste funzioni vengono ulteriormente ridotte
Però intanto si fa un bel passo e facendo quel tetto Belpasso che già concentrai limita la competenza il potere i compiti dello Stato centrale e delle sue amministrazioni centrali e periferiche a
Funzioni molto più ridotte anche se qualitativamente molto importanti noi poniamo le premesse per rendere poi molto più fluido
Più rapida
Più snella
La attuazione della futura riforma costituzionale
Questo è il punto fondamentale
Tutto queste a questa riforma
Non solo non sostituisce affatto la riforma costituzionale
Ma anzi la richiede
è evidente che io prendo la relazione di panettoni è evidente che molte delle cose di scritte si possono fare solo con la riforma costituzionale
Il Senato delle Regioni e delle Autonomie si può fare solo la riforma costituzionale
La previsione di una seconda camera in ogni regione che rappresenta le Autonomie che a certi poteri accanto al Consiglio regionale si può fare solo con la riforma costituzionale magari la riforma costituzionale lascerà amplissima autonomia agli statuti regionali trema
A le garanzie delle autonomie locali cosa su cui concordo discutiamo d'anni con Marcello panettoni quindi la possibilità di ricorrere direttamente la Corte costituzionale a tutela della propria autonomia contro leggi regionali o nazionali che tutto questo richiede la riforma costituzionale
Ma
Questo secondo me punto la grande ridistribuzione di compiti potere
Competenze uffici personale risorse finanziarie cari amici
Ci conviene cominciarla subito
Poi la completeremo ma ci conviene cominciarla subito
Perché se no facciata avremo bisogno di attendere bicamerale o non bicamerale la riforma costituzionale
Dovrà essere approvata comunque doppia lettura per referendum confermativo
Poi le leggi di attuazione della riforma costituzionale che saranno inevitabilmente leggi di deleghe con successivi decreti delegati
E qui è il punto perché l'opinione media e credo anche di molti di voi e che non possiamo darci un programma di sette otto anni
Per arrivare a questo risultato
Noi abbiamo bisogno di cambiare la struttura dell'organizzazione istituzionale amministrativa del nostro Paese da subito con risultati che si vedono nel giro dei prossimi due o tre anni
Questo è il punto che allora per fare questo per far questo io penso
Che questa come dire questa scalettatura
Provvedimenti urgenti subito per mettere subito subito vuol dire nei primi mesi dell'anno prossimo appena approvate le queste leggi anche dalla Camera regioni province comuni e comunità montane in condizioni di lavorare meglio in compilò autonomia compiuto Averno
Con procedure più snelle
Con minori rotture da Sky di scatole da parte delle amministrazioni statali anche dalla Corte dei Conti anche della corte dei conti come sapete questa è la prima cosa che abbiamo fatto
Mi sono preso mi sono anzi mi prendo
Periodicamente qualche
Qualche attacco e qualche polemica magari dell'illustre professor Panebianco
Nessuno la prima pagina del Corriere della Sera per aver fatto una cosa che ritengo assolutamente ovvia perché non è impensabile che gli amministratori locali e anche i funzionari dipendenti pubblici
Rispondono per conta liete col loro patrimonio quando un giudice ordinario amministrativo risponde solo perdono per colpa grave e
E come avete visto quando ho fatto ho risposto al professor Panebianco notando
Sommessamente è un po'ironicamente
Che forse avrebbe dovuto pensare anche alle sue eventuali responsabilità contabili per colpa lieve se non altro per aver mandato qualche volta un suo editoriale per fax alla al Corriere della Sera utilizzando il fax della sua università
Il professor Panebianco che è persona intelligente mi ha risposto sostanzialmente in modo
Molto più cauto per così dire qui
Allora
Prima mettere
Regioni province comuni enti locali in condizione di funzionare meglio
E compiuto non mia secondo realizza cominciare a realizzare
Inattesa della riforma costituzionale
Ma in sintonia con la riforma costituzionale cominciare a realizzare subito una grande ridistribuzione di poteri e di competenze dal centro verso il sistema delle regioni e delle Autonomie
E in questo modo
Rendere più prede
Quella che sarà la fase di attuazione della riforma costituzionale che la fase nella quale le riforme rischiano sempre di impantanarsi
Le resistenze gli ostacoli le lentezze poi la gente dice sì si stava meglio quando si stava quando si stava peggio perché adesso vedo che
Questo è diciamo
Il senso di questa riforme e i credo che sia utile anche fare l'analisi poi dell'arco delle forze
Perché ci sono evidenti resistenze in alcuni settori dell'amministrazione dello Stato
Non tutti
Non tutti ce ne sono nelle amministrazioni dello Stato anche molti che hanno capito che questa è la strada
Per rendere efficiente e moderno il nostro sistema istituzionale amministrativo che quindi
Conviene a tutti
Giocare questa scommessa però ci sono quelli che si oppongono resistono che fanno le assemblee al ministero dell'Interno impiccandosi nel finge il Governo che dovrebbero rappresentare sul territorio
Quando al Senato si discuteva il primo di questi provvedimenti io mi ricordo forse Tirelli
Sera quel giorno che portai al senatore Speroni
Un pagina del Messaggero che su tutta la pagina intitolata la rivolta degli alti burocrati contro la riforma Bersani
E gli ho detto a testa Peroni quando tu eri ministro delle riforme e il mio amico Maroni era ministro dell'Interno non avete fatto nessuna riforma che ha provocato la rivolta degli alti burocrati
Allora vuol dire che questa non è proprio acqua fresca
Non è ancora il federalismo nessuno la lo ha mai detto però non è proprio acqua fresca
Resistenze in una parte della burocrazia
Un atteggiamento
Come dire critico ti Pinto via delle regioni
Soprattutto di molte regioni
Io vi devo dire però la verità quando poi si stringe qual è la critica che le Regioni fanno a queste progetti di riforma
La critica basata tutto su questo invece di trasferire tutti i poteri e i mezzi finanziaria
Alle regioni
Lasciando poi alle Regioni il compito di delegare ridistribuire alle Province ai Comuni voi avete preferito seguire un altro schema
Nel quale già nei decreti delegati si attribuì l'anno alcuni compiti e poteri alle Regioni ma altre direttamente a Province e Comuni
E cari amici qui siamo al nodo del modello di riforma che noi a cui noi pensiamo
E io vi devo dire che non solo il governo ha scelto questo mottetto che peraltro ritrovo nella relazione di Marcello panettoni
Come ricordavo prima avevamo concordato questo è il punto l'unico punto
L'unico punto su cui riguardando i rapporti tra
I diversi enti territoriali l'unico punto su cui il governo ha detto il meglio sarebbe
Che trovassimo una soluzione concorda
E io vorrei di nuovo lanciare un appello alla concordia su questo punto
Quello che c'è nel disegno di legge approvato dal Senato che nelle leggi delega approvata dal Senato e sulla linea dell'accordo che regioni province comuni avevano raggiunto a Firenze nel marzo di quest'anno
Ed è un modello equilibrato dove rispettato il ruolo della Regione il ruolo della Provincia ruolo dei comuni che sono ruoli diversi tutti essenziali
E io penso di sì come come dire ci sarà gloria per tutti questi problemi
Se riusciamo se riusciamo a spostare una massa consistente di Poteri e risorse dallo Stato centrale dalle sue amministrazioni a Regioni Province e Comuni ci sarà gloria per tutti ci sarà lavoro per tutti
Badate che poi ci sarà lavoro non solo di amministrazione e di governo ma anche lavoro normativo perché c'è una parte poco considerata di questo disegno di legge di delega che quello sulla delegificazione
Che darà un mucchio di lavoro ai consigli comunali provinciali e Riccione
Li darà gli darà lavoro che oggi fa addirittura in molti casi in Parlamento le Commissioni parlamentari perché il meccanismo che gli agenti piegato di delegificazione
Riduzione delle norme legificate nei vari settori apposti i principi generali che restano fissati con legge nazionale e attribuzione
Ai soggetti interessati per competenza per materia del compito di sostituire tutta la legislazione del ormai delegificata comprò
Moltissimo consigli a scrivere no
E si sostituiscono le
Ormai delegificata
Farà lavorare moltissimo ai consigli comunali provinciali e regionali a deve regolare perché nel sostituire con propri regolamenti le leggi statali delegificate beh il principio che credo tutti vogliamo seguire quello dei semplificare dei record
Renderle più snelle meno complicate meno confusione meno contraddittorie che tra l'altro l'esigenza fondamentale anche per amministrare e governare meglio
E quindi anche questa ultima parte del disegno di legge di delega è una parte assolutamente fondamentale perché consentirà
I adattare anche la legislazione
Alle esigenze delle autonomia
E alle esigenze di amministrazioni efficaci snelle rapide
Come sapete in questo quadro anche la riforma dell'amministrazione cambia completamente se
Qualcuno mi avrà scientifico lire che nell'ambito di questa delega non si deve più parlare di riforma dell'amministrazione ma di riforme delle amministrazioni ciascuno ci riforme la somma comuni province regioni avranno i poteri e l'autonomia per riformare le loro amministrazioni come riterranno meglio seguendo modelli diversi che male c'è
Anzi siccome non c'è il Copyright in queste cose
Quelli che riusciranno meglio verranno copiati dagli altri e non dovrebbe pagare nessuna royalty per Crespo
Quindi anche sperimentando ecco Dio solo sa quanto abbiamo bisogno di cambiare anche i modelli organizzativi delle nostre maestranze
Il Senato ha aggiunto su richiesta del governo un ultimo punto
Importante
Che la delega per completare la riforma del pubblico impiego del rapporto di lavoro più obbligo la privatizzazione del rapporto di lavoro pubblico
In questo delega che completa una riforma già avviata ma rimasta a metà
C'è anche ci sono anche alcuni punti importanti
La privatizzazione del rapporto di lavoro anche dei dirigenti generali
Era la trasformazione dell'Aran di cui De Martin autorevole componente in un'agenzia contrattuali non più del governo
Ma del sistema
Nel sistema per cui se l'Aran deve contrattare il contratto di lavoro dei dipendenti comunali prende le direttive dall'associazione dei Comuni
Se devo contrattare il contratto di lavoro dei dipendenti dell'università che sono ormai istituzioni autonome come vuole la Costituzione chiedevano far quadrare il loro bilancio prende le direttive dalla Conferenza dei rettori e così via
Penso che anche questo
Ho perché poi c'è il passaggio finalmente delle controversie sull'impiego pubblico al magistratura ordinaria così usciamo da questa logica
Che ha in realtà
In parte bloccato la privatizzazione del rapporto di lavoro
Vi dicevo obiezioni nell'alta burocrazia critiche nell'alta burocrazia tiepide le regioni però io registro ma credo che sia un dato che per il resto
Gli orientamenti sono favorevole
è una delegazione della Confindustria ha fatto il giro dei gruppi parlamentari in questi giorni per chiedere una rapida approvazione di queste leggi hanno proposto due o tre piccoli emendamenti mi hanno chiesto che siano approvate prima della fine dell'anno
Io ho fatto assemblee dei dirigenti e dei quadri della Confartigianato del CN ha e ho trovato su queste leggi e non sta parlando della manovra finanziaria su queste leggi di riforma un fortissima richiesta e sostegni
Mi pare di aver colto
Salvo poi naturalmente tutte le differenze quelli che dicono dobbiamo fare di più ovviamente dobbiamo fare la riforma costituzionale anche un atteggiamento favorevole all'assemblea dell'Ance
Di di Venezia sembra che emerge anche anche qui cioè c'è uno schieramento per cui tutte le forze e come dire produttive del Paese
E le istituzioni che rappresento no
Lo scheletro fondamentale di questo nostro sistema
Poi ci sono favorevoli e allora
Voglio dire da questo punto di vista io credo che
Si possono essere anche abbastanza ottimisti
Non perché io sottovaluti le resistenze che ci sono ancora che ci saranno al momento di emanare i decreti delegati
E ma anche perché io mi aspetto che poi queste resistenze siano su bilanciate
Da pressioni e da sollecitazioni
E abbiamo previsto che i decreti delegati sia no
Passino
Al confronto della conferenza stato città autonomia della Conferenza Stato Regioni anche per questo
E io mi riprometto Presidente Consiglio si ripromette di convocare insieme la Conferenza Stato-Regioni una conferenza Stato-città autonomi
Così se c'è da scherzare ride scherza De tra voi
Ecco allora io penso che si possa dire che noi stiamo in questo modo costruendo un pezzo di quel processo costituente di cui parlava l'onorevole Folena
Che certamente deve spaccare nella riforma costituzionale
Ripeto molti dei punti fondamentali della relazione di panettoni richiedono la riforma costituzionale
Ma che nel contempo guadagna molto semper le ragioni che ho cercato di dirvi se noi già fin d'ora
Nei prossimi mesi
Per i primi due disegni di legge con i decreti delegati nel giro di un due o tre anni per gli altri mettiamo le basi perché la riforma costituzionale sia poi il coronamento di tutto questo il completamento di tutto questo la garanzia anche della norma costituzionale
E non si trovi come dire a dover partire da zero e a dover fare i conti poi dopo con le resistenze alla fase di attuazione
Delle delle leggi delle leggi costituzionali questo a me sembra di poter dire
Io vorrei
Lanciare un appello perché vedete le riforme sono un processo politico
Inevitabilmente un processo pari
Riforme che riguardano il sistema delle istituzioni del sistema delle amministrazioni
Dovrebbero essere meno uno scontro di parte
Perché riguardano la casa comune la ricostruzione anzi la ricostruzione su un progetto diverso della casa comune
Di tutti gli italiani
Beh allora lo scontro politico c'è
Ma cerchiamo di non farne uno scontro politico
Come dire
In cui ciascuno mette avanti le sue esigenze di tale
Ci stiamo di farne invece uno scontro politico tra tribù tra chi vuole una democrazia premoderno
Più forte
Più efficiente
E quindi con un ruolo molto più forte delle istituzioni di base della nostra democrazia ci sono in primo luogo i Comuni e le Province
Il quindi cerchiamo su questo di aprire un confronto che ci consente di vincere resistenze che vi assicuro ci sono ancora perché colpi di coda ce ne saranno
Colpi di coda ce ne saranno e io non vorrei che a quel punto noi fossimo lasciati soli
Perché
Da una parte si dice
Dovevate fare di più
E dall'altra si dice
Non dovevate farlo voi dovevate aspettare non dovevate chiedere la delega non era possibile far diversamente dovevate aspettare la Bicamerale dorati aspettare l'assemblea costituente
Con il rischio magari tra cinque sei anni di essere ancora al TAR
Io vorrei rubare un momento il microfono
Ringraziando certamente per la sua difficile opera di moderatore di una tavola rotonda che è stata di per sé molto corretta però mi rendo conto che si tende sempre a ad allargare i tempi
Io spero di interpretare il sentimento e l'orientamento di ognuno di voi colleghi consiglieri
Nel intanto nelle spende una sostanziale soddisfazione per le cose che nel loro insieme i relatori ci hanno detto questo devo sottolinearlo
Mi consentirete spero non di parte quando mi sento altresì ringraziare particolarmente il ministro
Perché perché le cose che il ministro Bassanini ci ha confermato oggi
Come ministro della riforma delle riforme io ho allargato un po'il il la dicitura perché in realtà non è così ma nella sostanza questo è per noi sono le cose che noi amministratori provinciali aspettiamo vengano realizzati chi da pochi mesi chi da alcuni anni ma le istituzioni e i cittadini da tanto tempo
Il nostro sostegno al riguardo è pieno e un documento che adesso verrà messo in votazione contiene una passaggio di questa natura
Credo che il ministro su questi aspetti possa raccogliere anche da questa nostra Assemblea un sostegno pieno al suo lavoro io voglio solo chiudere con cui sto non sarà solo la Confindustria d'andare dal presidente della Camera dai gruppi parlamentari
A sostenere che questi due progetti di legge devono essere approvati entro il trentuno dicembre e ormai essendo stato collegato anche l'altro il completamento della centoquarantadue sia comunque approvato rapidamente
Se l'assemblea non mi smentisce io sono pronto a domandare al presidente dell'ANCI di fare insieme un passaggio sul presidente della Camera parlamentari perché i tempi vengano rispettati nelle scadenze che avevamo insieme previste vi ringrazio ringrazio e ringrazia il ministro
Chiedo scusa microfono ma il ministro anche se non posso accompagnarlo
Perché devo porre in votazione
I testi degli ordini del giorno dell'ordine del giorno generale e via due ordini del giorno particolari che sono stati nel frattempo con Lazio dati sull'impianto che veniva su precedentemente messo a disposizione dei colleghi consiglieri
Che credo per il gruppo che ha perfezionato i consiglieri che ha perfezionato i testi vedo che c'è il collega Forte al microfono quindi vi pregherei di aspettare esauriamo questa parte formale e poi ricominciamo con un pochino di ritardo per la seduta pomeridiana
Prego forte
Allora dovette del fermi come dire credito di un minimo di difficoltà proprio perché il lavoro è finito pochi minuti fa
Non siamo riusciti a fare ribattere il testo con tutte le puntualizzazioni e quindi andrò con l'ausilio delle vicepresidente Frugis che
Vedo qui davanti vorrei che
Stesse molto attento la lettura perché non vorrei sbagliarmi
Proprio per dare il senso di un lavoro impegnato che ha consentito di arrivare a un risultato unitario nonostante come pare evidente di siano differenze politiche anche significative su molti aspetti devo dire anche per questo e credo di interpretare anche il parere di prolissi di un ringraziamento a tutti coloro che hanno contribuito ad arrivare a questo punto
Comincio a leggere il processo di riforma a Costituzione vigente l'Assemblea generale delle province italiane riunita a Roma nei giorni venti e ventuno novembre novantasei sulla base della relazione del presidente Marcello panettoni etimo lo pongo degli interventi successivi succedutisi nei due giorni di lavoro valutando il quadro d'insieme dei provvedimenti legislativi in corso de provata da parte del Parlamento ed una prospettiva di riforme costituzionali sottolinea in particolare i seguenti punti
L'Assemblea generale delle Province
In merito agli articoli la legge finanziaria
Che attengono specificamente le Province sottolinea con favore come le proposte avanzate dall'UPI siano state accolte
Infatti a fronte di un ipotizzato taglio di quaranta miliardi che il governo aveva inizialmente proposto al tavolo dalla Conferenza Stato
Nomi e locali sono stati riconfermati per il novantasette distesi trasferimenti del mille novecentonovantasei allo stesso tempo
Si prende atto positivamente
Che sono già state accolte alla Camera nel disegno di legge collegato alla Finanziaria le richieste più volte avanzate dall'UPI di un considerevole ampiamente dell'autonomia finanziaria e impositiva delle Province e di un necessario rione dei trasferimenti erariali attraverso l'attribuzione alle Province della vigente imposta di trascrizione iscrizione e annotazione dei veicoli al pubblico registro automobilistico
E l'attribuzione del gettito dell'imposta sulle assicurazioni per la responsabilità civile riguardanti i veicoli immatricolati nelle province medesime
Beh in Consiglio che tali entrate sono sottoposte comunque le regole del mercato e quindi ad una certa variabilità di gettito
Sempre sul versante finanziario si ribadisse la necessità che in tempi rapidi e certi si addivenga da un lato all'eliminazione delle spese sostenute dalle Province per i provvedimenti
Per i provveditorati reso ritenete scolastiche regionali nel caso di mantenimento dell'ordinamento attuale auspicano invece come obiettivo futuro il decentramento di tali strutture a livello locale e dalla altro alla urgente risoluzione del contenzioso in essere tra Provincia e ministero dell'Interno circa i canoni d'affitto di immobili occupati da amministrazioni dello Stato prefetture e questure e caserme eccetera
Si evidenzia infine come la maggiore spesa le maggiori spese relative l'applicazione del contratto nazionale di lavoro e alla previdenza creerà notevoli difficoltà alle Province nella predisposizione dei bilanci preventivati per il mille novecentonovantasette
è quindi necessario l'assenso dell'organizzazione degli enti locali ai fini della stipula dei contratti di lavoro
L'Assemblea Generale dell'UPI prende atto che nel testo approvato dalla Camera
Si attribuisce inoltre a Comuni e Province
Il potere di istituire sia un'addizionale su a lire che un'addizionale sull'imposta di consumo di energia elettrica infine è previsto come norma di garanzia che l'esercizio delle deleghe da parte del governo deve essere assicurata deve assicurare l'assenza di affetti finanziarie negative ti negativi per le Regioni ed enti locali
Di notevole valore istituzionale e infine la norma che attribuisce alle Regioni la possibilità di assicurare alle Province le risorse finanziarie necessarie all'esercizio delle funzioni delle funzioni adesso delegate
I disegni
I disegni di legge del ministero del ministro della Funzione pubblica degli affari regionali sulla delega al governo per il conferimento di funzioni e compiti alle Regioni ed enti locali e per la riforma della pubblica amministrazione
E quello sulle misure urgenti per lo snellimento dell'attività amministrativa dei procedimenti di decisione controllo
Rappresentano un primo passo a Costituzione vigente verso una riforma federalista e autonomista dello stato che sposti il più possibile
Verso il basso compiti e funzioni amministrative e coniughi e che coniughi alle prioritarie esigenze dei cittadini quelle del di modernizzazione dell'amministrazioni pubbliche
I testi approvati rappresentano una mediazione tale esigenza degli enti locali e quelle delle regioni innovano profondamente sul treno dalla trasformazione dell'ordinamento statale indire frodi autentico decentramento l'Assemblea
Valuta positivamente la strada intrapresa
Con
I decreti due disegni di legge approvati e si impegna a sostenere il successivo dibattito nel Parlamento naturale sede del confronto politico attraverso le predisposizioni di proposte migliorative volte
A conseguire una migliore amministrazione e qualità dei servizi erogati che si sostanzia in una globale la colonizzazione dei sistemi di amministrazione in un effettivo recupero di efficienza integrale trasferimento del gettito dal centro alla periferia
Punto tre il disegno di legge di modifica della centoquarantadue del mille novecentonovanta si sottolinea la necessità la necessità e l'urgenza che pur essendo stato scollegato dalla finanziaria il disegno di legge del ministro degli interni giunga in tempi rapidi al dibattito e all'approvazione l'Assemblea generale delle Province sostiene con piena convinzione l'impianto dell'articolo guado del provvedimento che stante le perduranti inadempienze
Regionali obbliga le regioni alla individuazione entro centottanta giorni delle funzioni della Provincia stessa ai sensi degli articoli tre e quindici quattordici e quindici da legge centoquarantadue disponendo trascorso tale termine un potere sostitutivo del Governo
Stabilendo per questa via un elemento di certezza che impedisca ulteriori rinvii alle istituzioni inadempienti
Dall'indisciplina proposta dall'UPI si è resa necessaria a fronte delle perduranti inadempienze regionali nell'applicazione delle norme della legge delle forme dell'autonomie locali
Al tempo stesso si conferma l'esigenza di pervenire all'effettiva attuazione
Di forme di governo metropolitano così come ad una più moderna organizzazione delle forme societarie delegato dei servizi la urgente ridefinizione di un che ha e moderno Stato sa degli amministratori volto a rimuovere le disparità tra gli stessi e a determinare nuove possibilità per l'espletamento del mandato
Sul quale Lupi sta ancora e lavorando emendamenti tre proposte migliorative
Poi
Il punto quattro norme sulle per l'edilizia scolastica viene stralciato proposto in apposito ordine del giorno per rendono più evidente è forte
Così come viene fatto per il punto cinque laddove si parla del decreto legislativo Ronchi che viene anche sostava il sabato e proposto come ordine del giorno per rendere più forte ed evidente la posizione dell'unione delle Province
Andiamo alla seconda parte dell'ordine del del documento conclusivo le proposte delle Province per la riforma della forma stato l'assemblea generale delle Province
Italiane rileva come sia condizione essenziale per promuovere un processo di piena valorizzazione del sistema dell'autonomie territoriali locali
Aperta parentesi comuni province regioni una riforma della forma stato in senso federalista e autonomista si salvaguardi i caratteri di cooperazione e di solidarietà ritiene indispensabile che per dare la compiuta qualità sistema democratico del Paese e per ampliare lo spazio di autonomia di autogoverno delle situazioni locali fondato sul principio di sussidiarietà si costruisca dal basso un sistema istituzionale che abbia nei comuni e nelle province gli elementi costitutivi essenziali diversificando i due livelli amministrativi a seconda degli ambiti di intervento che affida alle Regioni le competenze legislative generali solo che le funzioni amministrative che attengono interrogati risente di carattere unitario regionali
E che infine riferire lo stato le poche fondamentale responsabilità necessario concreto esercizio delle funzioni nazionali
Punto fermo deve essere perciò riconoscimento contenuto negli articoli cinque e centoquattordici alla costituzione di un sistema di autonomie territoriali a tre livelli corrispondenti alle comunità di ambito comunale provinciale e regionale
Tale articolazione del sistema delle Autonomie corrisponde ad un dato storico e istituzionale ormai acquisito
Che non può essere messo in discussione da alcuna riforma che pretenda di rivedere in base a criteri astratti le caratteristiche le dimensioni di ciascuna realtà tre Doria frutto di un processo sociale culturale ed economico fondato su comuni interessi e propensioni e su un consolidato senso dell'appartenenza
Allo stesso tempo l'Assemblea ribadisce
L'esigenza che resta attribuita allo Stato la competenza generale in materia di ordinamento degli enti locali almeno per quanto attiene il nucleo fondamentalisti funzioni prove di ciascun ente la disciplina del sistema elettorale la tipologia degli organi necessari i criteri per le variazioni territoriali e principi dell'autonomia finanziaria
L'assemblea riconosce quindi il concorso delle regioni all'arricchimento e alla differenziazione delle funzioni locali
Inoltre appare essenziale prevedere un sistema di garanzie per Comuni e Province sia in ambito regionale aperta parentesi anche nelle regioni a statuto speciale chiusa la parentesi attraverso l'istituzione di una camera regionali delle autonomia con compiti di carattere vincolante sugli aspetti ordinamentali
E di concorso sulle funzioni di programmazione che in ambito nazionale mediante la previsione di un accesso diretto sia pur con opportuni filtri di Comuni e Province alla Corte costituzionale
Così come nella ipotizzata trasformata del Senato in Camera delle Regioni è opportuno prevedere una significativa presenza delle autonomie locali
In questa prospettiva l'Assemblea generale delle Province ritiene indispensabile che nella foto nella fase di elaborazione delle linee di riforma di una nuova e moderna
Forma dello Stato si prevede il coinvolgimento dei Comuni delle Province e delle Regioni come componenti costitutive della comunità nazionale le quali debbono essere non solo destinatarie ma protagoniste dello sviluppo del sistema dei pubblici poteri
L'Assemblea generale delle province esprime infine l'esigenza che tale lavorazione avvenga in tempi compatibili con l'urgenza causata
Dalle mancata applicazione della centoquarantadue dalla mancata attuazione degli articoli della Costituzione relativi al pieno riconoscimento dell'autonomie locali e imposta dalla dalle necessità della comunità nazionale questo è il testo
Del documento che è uscito con il lavoro
Di messa a punto so che Marcello aveva un'obiezione che mi ha sussurrato che non ho capito ma perché stavo sentendo sì io ho volevo richiamare i colleghi che hanno lavorato e che nella fretta di correggere a pagina tre
Il terzo capoverso la dizione che è venuta fuori sembra far riferimento al fatto che il processo di finanziamento delle funzioni delegate o trasferite dalle regioni alle ai di province
Possa avvenire a risorse finanziarie date perché essendo caduto il riferimento alla compartecipazione indirette cioè nuove risorse se lo cancelli del tutto sembra che lo debbano finanziare queste cose
Con le finanze già dati senza ritoccare l'architettura del ragionamento che voi avete fatto basta aggiungere di seguito poi l'italiano ci darete il modo di sistemarlo
Quando si dice di garantire le risorse finanziarie necessarie da reperire all'interno delle nuove risorse finanziarie che le leggi dello Stato trasferiranno alle regioni è chiaro il ragionamento
Cioè
Lo lo ridico lì c'è scritto che le regioni finanzieranno li trasferimenti delle competenze alle Province colle loro risorse
Ma origina questa dicitura da un riferimento alla compartecipazione IREP perché per le Regioni una introito aggiuntivo se vogliamo cancellare il riferimento all'IREP nessun problema non è un'imposta regionale
Ma dobbiamo dire che allora le Regioni devono essere messe nella condizione con una legge dello Stato poi vedremo quale sarà che loro abbiano più risorse per potersi finanziare i trasferimenti delle competenze è chiaro a tutti il ragionamento
E allora se dopo l'italiano vivere demandato all'Ufficio di presidenza di sistemarlo ma l'importante è la Giunta di questo concetto perché altrimenti la cosa non si regge
Ma anche presidente
Allora se non ci sono sì prego capiva
Proprio regole scusami mania salta non vorremo davanti agli occhi cioè se c'è un emendamento che era stato coinvolto in corso d'opera che è stato letto al tavolo dalla trattativa
Dalla discussione parco che riguarda
Come si dice questo è il classico lapsus freudiano cioè di quando uno tradisce un pensiero nascosto ma non è tanto nascosto perché
Trattato per più di un'ora no ma
Non la trattativa era il pensiero adesso dare da c'era una proposta non emendamento una proposta di che al tavolo della completa la discussione ho letto
Ma che poi poi Chiarato della corte passato in secondo piano
Che riguarda la difesa del suolo e la confusione che esiste fra la pianificazione di area vasta che è in capo alle Province la miriade di enti che interviene attorno ai temi del dissesto idrogeologico e dei bacini idrografici allora il testo ma cosa ti viene in mente fu ce l'abbiamo
Quindi chiedo scusa perché dalla
Il testo dice grosso modo così dice così in materia di difesa del suolo di tutela delle acque di sicurezza delle popolazioni
Di fronte allo scollamento esistente tra distribuzione visti per i poteri prevista nel decreto legge del ministro della Funzione pubblica e degli affari regionali titolarità della pianificazione ambientale territoriale prevista nella legge quadro centottantatré accadde agli acuti sì esista lo scollamento letto male anche nell'Italia e nel leggere l'espressione va riconosciuto regolato il collegamento della pianificazione per area vasta in capo alle Province
Con la pianificazione per bacini idrografici finora in capo solamente esclusivamente a regioni e autorità di bacino e il testo è magari da mettere come dire in maniera più scorrevole però è chiarissimo il senso credo anche che in questi giorni di eventi meteorici particolarmente consistenti sia un problema che tutti hanno conosciuto questo andrebbe messo nel documento in coda al capo sulla centoquarantadue
Prima avevamo letto d'accordo il senso era cioè la la sistematica la vediamo poi con gli uffici naturalmente sul senso in modo difficoltà sono una cosa perché capiamo tutti quando si dice un chiaro moderno status degli amministratori locali volta rimuovere de de disparità tra gli stessi da formulazione probabilmente non è
Che che che vuol dire addio
Nel corso di più discussioni disparità tra liste servo di tutte Boldi niente
No ma per capire dopo secoli stava dicendo adesso Andrea riferimento a difesa di trattamento fra lavoratori dipendenti e lavoratori autonomi
Cioè c'è una discriminazione allora diciamo che abbiamo Capezzone ha senso vediamo se la formulazione era rimasta così balzello scritta così per accordo perché la presidenza non ha completato la discussione sulle proposte da avanzare no ma punta allora accolto
Dopo accolto il ragionamento poi vediamo di fare una formulazione anche qui che sia un tantino più chiara insieme l'ultimo allaccio al discorso ma non mancava non era favore lavorando in una serie di fare in una lussuosa e voglio capire quel che votiamo pensa garanzia mia e di tutti noi non è
L'ultima cosa ma non è un fatto Pim minimamente politiche quando c'è il riferimento alla stipula dei alla firma dei contratti ma chiediamo di firmare i contratti
Era questo
Scusa Andrea fino al microfono così tutti sentono
Senza era che la firma dei contratti di lavoro dei dipendenti degli enti locali ci si va in un regime nel quale sempre di più nell'autonomia finanziari a nostra anzi vengono garantite Anna narra che vengono come dire firmatari del nazionale con costi rognone diciamo noi e quindi che non solo c'è già la compartecipazione alla trattativa Anna che debba essere determinante las
Senso Galluppi era errata la sottoscrizione degli stessi contratti di lavoro o allora cioè ci ci deve essere e il si è il significato e non il Parini li ho sentiti come era prima malintesa cioè di allora se il senso è questo va bene nel rispetto della
Ecco no va be'ma perché rimuova anche qui adesso l'integrazione in poco si può ed esplode Celtic sia il senso è quello dell'intesa dei dubbi che ci ci dobbiamo essere d'accordo quesito e se non siamo d'accordo non si chiude ecco allora va bene
D'accordo
Allora con queste precisazioni sul significato il testo mi sembra che a questo punto ha avuto questa integrazioni di contenuto e di chiarimento di precisazione posso fare un'integrazione
Presidente che saltata ma solo perché Panda una noiosa no c'è una proposta che viene avanzata da Frugis è una frase finale in cui si esprime apprezzamento per il lavoro la presidenza che
Va bene Frugis come capogruppo come vicepresidente eccetera che
Che è saltata per un problema di modestia o va bene allora
E chiediamo all'assemblea di fare un applauso alla presidenza però a parte queste invece c'è un'altra cosa che raccoglierà sicuramente il consenso di tutti
E di inserire un richiamo perché nella a
Approvazione che noi auspichiamo del completamento dell'accento quaranta due o se volete se ci sarà un secondo fa un passaggio Camera è un ritorno al Senato del mille trentaquattro
Possibilmente sul mille trentaquattro vada subito dal lungamente o a cinque anni della legislatura novantacinque che abbiamo letto di inserire e che e interdetto l'applauso come un consenso allora con queste integrazioni de qua e de de delle quali d'ufficio ha registrato la presentazione pongo in votazione il primo documento chi è d'accordo è pregato di alzare la mano
Apre scusate io sapevo forse
Bisogna però non tre tocca a lasciare per anche perché non mi serve sono due
No io a nome del del Polo che rappresento all'interno del dell'utente
Voglio semplicemente ribadire due passaggi
Intanto c'è apprezzamento per il lavoro fatto lo abbiamo ribadito andava detto all'inizio al Bongo è sfuggito questo passaggio ma comunque bene ha fatto a riprenderlo alla fine
Apprezzamento per il lavoro fatto Dell'Utri con riferimento alla istituzione Provincia
Il documento viene da noi approvato all'unanimità ma vorrei ribadire due passaggi fondamentali Bruno per quanto riguarda la riforma della pubblica amministrazione cioè non è possibile auspichiamo che su questi temi fondamentali e importanti
Non solo per il panorama pubblica amministrazione inteso in senso lato ma proprio per ciò che ci riguarda per le Province
Noi aspettiamo che si possa riprendere il dibattito in Parlamento e che non ci siano delle che su queste cose
Inoltre vorrei ribadire
Che ci vede coinvolti
Questo documento all'unanimità
Ma con un passaggio fondamentale la nostra posizione
All'interno del Parlamento è molto chiara per quanto riguarda lire noi siamo in assoluto contrari all'istituzione di questa nuova imposta onde per cui lo ribadisco affine nel discorso per far chiarezza su quella che in Parlamento ma anche all'interno dell'associazione la nostra funzione perché è vero che l'associazione deve essere a settica e deve riguardare solo esclusivamente le province e cioè gli interessi della Provincia
Nam ma non possiamo sottacere che ci sono alcuni riferimenti e alcuni aspetti che sono direttamente collegati e e c'è vedono quindi come province coinvolti in quello che succede nel più vasto ambito diciamo della finanziaria che si sta approvando
Quindi noi votiamo favorevolmente questo documento grazie
Allora
Firmati
Abbiamo i voti
Figlio
Va bene diciamo che voi voglio che la l'assemblea si chiuda io desidero e poi presidente posso l'auspicabile ma si celi un clima unitario voi sapete che il vostro presidente ha cercato di fare il presidente dell'UPI e non l'esponente dell'Ulivo questo ci tengo a giugno
Votiamo mettiamo ai voti allora certa ben
E io allora queste all'ordine del giorno chi è chi è d'accordo legali alzare la mano controprova giù le mani chi è contrario chi si astiene l'assemblea approva all'unanimità vi ringrazio momento momenti va bene momento delle due l'una
Ci fidiamo di quello che hanno preparato gli estensori circa la scuola per la quale si chiede un ragionato invidio e circa il decreto Ronchi rispetta quali noi abbiamo esplicitato dalla mia relazione ad altri interventi il nostro esplicito dissenso no perché li votiamo dando l'Inter letti
Oppure consentiamo a forte di leggerli
Allora dovete avere la pazienza di ascoltare per questi io va fermato perché siete liberi di scegliere
Alla se qualcuno chiede che vengano letti si reggono
Ma
Non so se chi ha chiesto che vengano letti sa accontentarsi di tre parole di prescrizione farebbe una cortesia anche a me ma se proprio insiste
Tenete conto fra l'altro che i documenti che sta ai quali darò anche tavole turno secco la volontà dell'Assemblea sono stati scritti con l'apporto prevalente delle Commissioni competenti delle quali partecipano rappresentanti di tutte le variare
Però per dirla rapidamente sul decreto Ronchi fermo restando la condivisione dei principi come dire di merito sull'uso sul versante dei rifiuti
Si esprime una critica netta negativa ovviamente molto molto precise e molto chiara rispetto l'impianto istituzionale
Del quale si esamina anche lo strabismo con quanto affermato qui poco tempo fa dal ministro per le la funzione pubblica gli affari regionali la cosa è molto chiaro molto netta e riprende esattamente tutto ciò che ha detto il presidente nella sua relazione e quanto abbiamo detto nella sede dell'audizione presso le commissioni parlamentari competenti
Se può bastare questa descrizione ve ne sarei molto grato allora mettiamo ai voti faccio io chi è d'accordo
Jovanotti si astiene che vota contro approvato all'unanimità sulla scuola due parole di nella presentazione ovviamente noi non possiamo dire che è negativo il passaggio delle scuole alle Province e finalmente nel guado di quel processo che da da tempo rivendichiamo ed è sarebbe sbagliato Pio dodicesimo che su questo ci appare negativo c'è quindi una distinzione fra il merito del problema e la condizione dalla quale avviene sulla quale poggia la richiesta di rinvio ci tengo molto a sottolinearla perché anche il gruppo di lavoro ce la Commissione il presidente Corada agli altri che ha lavorato hanno tenuto in maniera evidente questa forbice per chiarire che non c'è il rifiuto di questa cosa anch'che c'è una preoccupazione sulla effettiva possibilità di corrispondere dei con atti concreti e come pratica di governo adeguata se basta bene d'accordo Botto
Giù le mani
Chi è contrario chi si astiene nessuno colleghi si riprende qualche minuto prima delle quattro ma l'assemblea non è finita e questa sera non vorrei trovarmi io Isaia Sales che vi vedo con piacere ma insomma per
Fra
Colleghi c'era giustamente nella fretta con
Cera Scalise chiave ha presentato un ordine del giorno
Legato i testi che avevo dato legato alla necessità posso riassumerlo brevemente se noi chieda Scalise di il integrarlo lui che vengano retto salvaguardati gli Effetti decreti legati alla costa anche il numero degli assessori Airaghi presidenti dei con sì e alle indennità relative è chiaro perché nel lo il senso è questo ha retto bene Scalise si era accodato rialza la maggiore mani contrario chi si astiene all'unanimità
Cedo la parola al dottor Caselli e successivamente prego almeno questa se non è per la scaletta al professor Cagiano
Io comincia questa relazione
Manifestando di una difficoltà nel momento in cui
Si deve parlare ai rappresentanti di tutte le province d'Italia
Perché perché come sapete il nostro territorio rispetto alle risorse comunitarie non ne trattato in maniera omogenea
Nel senso che nel nostro territorio sono presenti aree dell'Obiettivo uno aree dell'Obiettivo due ai dell'Obiettivo cinque b
E una piccola parte del paese volevo dire indicata come quell'aria dove vengono utilizzate le risorse comunitarie esclusivamente per progetti innovativi dal punto di vista tecnologico avanzato
Però una descrizione una descrizione sommaria credo sia utile prima di formulare le proposte
Che come UPI noi dovremmo credo far nostre e che noi abbiamo già discusse in qualche misura nella Commissione politiche comunitarie
Non solo ne abbiamo discusso ma devo dire che il coordinatore del il direttivo della Commissione l'amico forte loro sì anche fatti a parte attiva per definire anche una serie di collegamenti tra le province rispetto dal ad alcuni appuntamenti circa la presentazione dei programmi
Allora la descrizione dei fondi comunitari diciamo subito che la partita grossa dei fondi comunitari riguarda i fondi strutturali
E i fondi strutturali hanno queste caratteristiche
Le regioni che preparano i programmi operativi plurifondo lo Stato che fa questa programmazione sul comma si programmi operativi multi regionali
E poi ci sono dei delle delle risorse delle misure e dei programmi che vengono direttamente gestito dalla Comunità europea che vanno appunto sotto il nome dei programmi d'iniziativa comunitaria
E questo quadro dei programmi di iniziativa comunitaria diciamo che
Alcuni programmi come leader egli interne che hanno comunque un rapporto con istituzioni Regioni ma vi sono altri programmi che riguardano soprattutto la formazione che costituiscono una riserva
Che all'interno dei fondi strutturali viene riservata o alla Comunità europea o allo stato membro
Vi sono quei programmi che molti per forza e conosceranno che sono gli ha dato insomma programmi di formazione
Sì
Programma da un programma e gli anni degli anni pianista
E altri programmi di questo tipo che costituiscono una piccola partita
Ma rispetto ai quali Index provincia autonoma mento gli Enti locali autonomamente o i soggetti del territorio nuovamente possono creare le condizioni per avere una dice interlocuzione diretta con la comunità economico Rope attraverso lo Stato membro
Ora
Da questa descrizione di massima diciamo che comunque il ruolo delle Province dovrebbe deve essere un ruolo attivo soprattutto
Nella riflessione nell'analisi nell'utilizzazione dei fondi strutturali che la Comunità economica economica europea mette a disposizione
E per far questo noi dobbiamo partire da una considerazione
Che conosciamo tutti macchie bene ripeterci che lo Stato italiano è uno Stato che da alla Comunità europea più di quando di quanto riesce a prendere dalla Comunità economica europea
Abbiamo alcune previsioni che
Sono contenute nella relazione di ottobre
Del Comitato delle Regioni che indicano solamente come quota di risorse comunitarie
Come sapete tutte le colpe risorse comunitarie sono accompagnate dal cofinanziamento dall'ente locale dello stato membro ammontano per il novantasei novantasette in circa tredici mila miliardi di potenzialità di spesa
Ne abbiamo utilizzati sotto tre mila essendo nulla varierà nel meccanismo di utilizzazione di fondi comunitari probabilmente non li utilizzeremo altri tre mila nel mille novecentonovantasei
Questo significa
Che avremo sette sette mila miliardi sostanzialmente inutilizzabili risorse comunitarie
Probabilmente utilizzando tutti e sette mila miliardi le finanziarie potrebbero essere di sette mila miliardi inferiori se ci fosse anche una capacità una procedura di utilizzazione forte delle risorse comunitarie
Partendo da questo dato noi come commissione dell'UPI abbiamo lanciato un questionario al quale hanno risposto settanta province su cento nel nostro pezzi
Abbiamo lanciato un questionario per cercare di individuare il livello di coinvolgimento che le Regioni effettuano rispetto alle Province
Per capire se vi era l'esigenza di un punto di riferimento a Brussel dalle province italiane
Se è vera la possibilità di o la richiesta di un'assistenza tecnica alla realizzazione dei programmi comunitari
Più vorrei soffermarmi senza riprendere tutto il questionario sul tema domande che a me sembrano quelle che più sintomatico sintomatica e mente dando il quadro preciso di quella che è la situazione anche perché su settanta province il novanta per cento hanno risposto tutto allo stesso modo
E cioè le una domanda era questa quali difficoltà ha incontrato nella rete dell'informazione
La carenza di informazione la carenza d'informazione corretta la la carenza di dati precisi di informazione non un'informazione critica
Enorme ma non selezionata
Costituisce uno dei limiti grossissimi all'utilizzo di queste risorse cioè non serve avere una mole indiscriminato indistinta di informazione ma noi abbiamo bisogno di strumenti selettivi chiediamo informazioni realisticamente utilizzabili da parte degli enti locali
Se la Provincia la richiesta dall'altra domanda era se la Provincia avesse bisogno in assistenza tecnica o quant'altro per realizzare questi progetti
Il settanta per cento delle province hanno risposto dissi che hanno bisogno o di formare in maniera più qualificato il personale per essere pronti capaci solerti nell'utilizzo di questi di risorse nel saper fare i programmi
Secondo i parametri richiesti dalla Comunità economica europea
Di diciamo tutte le province hanno risposto affermativamente a queste domande
E l'altra
Che era un po'un paradosso perché si scontra con una negazione giuridica cioè oggi le province non hanno la possibilità di avere un proprio ufficio connubio come provincia d'Italia a Bruxelles e perché questo avviene riservato alle regioni
Però diede quando tutte le Province rispondono che queste avvertito come un'esigenza
Evidente che denunciano un in più di trascuratezza da parte di chi dovrebbe essere deputato a seguire alcuni programmi alcune iniziative comunitarie rispetto alla tutela di provincia che possono realizzare presentare programmi
Che possono non essere assolutamente di competenza
Regionale
E in una conversazione col professore Caggiano prima di cominciare la questa questa tavola rotonda questa riflessione
Veniva evidenziato che c'è bisogno di sapere
Da parte dell'amministratore del funzionario della nostra provincia
A che punto è il progetto nell'iter di approvazione cioè avere notizie certe per sapere quali sono i difetti quali sono i limiti a che punto è della valutazione quali sono le cose che mancano
Cioè avere un dialogo positivo e continuo tra chi deve giudicare le nostre proposte progettuali
E noi viene realizziamo perché probabilmente seguito bene il primo progetto anche se non è andato in porto e monotono il finanziamento il secondo progetto
Non avrà i vizi del primo e
E potremmo sicuramente accedere al finanziamento
Tenuto conto che questi programmi hanno una una ripicca ripetitivi ripetitività annuale e quindi non ci sono difficoltà poi di di poter ripresentare programmi aggiornati migliorati
Diciamo
Resi più compatibili con la richiesta alla comunità anche se dobbiamo dire su questi programmi cito Agata Leonardo quant'altri la dotazione finanziaria è assolutamente una deviazione finanziario Meduri bis per esempio sono dotazione finanziaria assolutamente minori rispetto alla diciamo all'amore di denaro che viene gestita all'interno del Quadro comunitario di sostegno dei programmi operativi plurifondo regionali e dei programmi operativi multiregionali da parte del Governo vi è poi viola poi un'altra domanda quali sono i rapporti tra la Provincia e le regioni
E qui no non basta dare una risposta semplice
Al di là di alcune considerazioni che vengono fatte sulle regioni o sull'efficienza un quelle regioni spendono queste risorse che mi pare di indicatori tutti gli indicatori economici dicono che è bassissima la capacità delle regioni di utilizzare le risorse comunitarie
Ma abbiamo notato che
Soprattutto le Province che si trovano in Regione
Laddove è stato realizzato un decentramento delle deleghe rispetto alla materia della formazione e dell'ambiente piene degli strumenti o diciamo del dell'assetto del territorio
Quindi il nonno funzioni amministrative solamente ma deleghe piene in genere le Province di quelle regioni rispondono in maniera positiva circa il rapporto che si è stabilito tra la Provincia e la Regione
E quindi questo si ricollega tutto il il discorso che è stato poi la traccia di questa Assemblea dell'UPI cioè che la Provincia intende avere funzioni proprie rispetto ad alcune materie e com'è stato approvato nel documento dell'una
Che i limiti lo Stato intervenga con poteri sostitutivi quando l'articolo quattordici e quindici mila centoquarantadue non sono come debbo dire a questi articoli lei ha ragione non vi abbia ottemperato
E quindi non è il indifferente il rapporto che esiste tra la Provincia e la Regione rispetto all'utilizzazione di fondi comunitari
Perché statisticamente da questo questionario emerge un altro dato che laddove si realizza né positivo confronto tra le Province e le Regioni più alta è la percentuale di spesa dei fondi comunitari
Allora se così è
Mi pare che si debba fare una riflessione su quelle che sono come deboli i limiti che la comunità europea in uno studio ha evidenziato rispetto a questa incapacità dell'Italia di utilizzare le risorse comunitarie a come devo dire evidenziato diverse cause ma a me pare che sia utile
Riferirne solamente qualcuna che mi sembrano strategiche rispetto al nostro ragionamento
E della qualità della progettazione dei programmi comunitari
La secondo sono le procedure di attuazione
I limiti e l'incapacità spesso di garantire le quote di cofinanziamento rispetto ai programmi comunitari
E diciamo l'assenza lo evidenzia addirittura la Comunità economica europea l'assenza di un raccordo tra il livello regionale e il livello degli enti locali tra il livello nazionale a livello regionale
Allora se alla qualità della progettazione noi
Dobbiamo rispondere mettendo a disposizione noi come Ubi quegli strumenti che possono assistere rispetto alla qualità della progettazione
Per quanto riguarda gli strumenti di attuazione io parlo da amministratore provinciale spesso vi sono difficoltà di rendere compatibili le nostre procedure istituzionali con le procedure comunitarie
Cioè tra quando noi abbiamo la notizia della pubblicazione di un programma comunitario e quando bisogna presentare il programma e quindi il progetto
Non intercorrono mai più di trenta giorni trenta quaranta giorni al massimo a secondo della rapidità con cui noi abbiamo l'informazione
Se noi dovessimo in maniera come debbo dire
Rigida seguire le procedure c'è andare in Consiglio farlo approvare dal dal consiglio poi impegnare le somme eccetera eccetera trenta giorni sarà per convocare il consiglio per presentare il programma
Soprattutto dovremmo fare in anticipo una variazione di bilancio
Rispetto ad un programma che non sappiamo se poi verrà finanziato meno quindi impegnare delle somme che rischiano di andare in avanzo o quant'altro perché non tutti i programmi che una provincia un ente di un soggetto che presenta avranno alla certezza che saranno finanziati
Io vi porto l'esempio di un tentativo che ne abbiamo cercato di realizzare ma lo affido
Volevo dire sottovoce alla vostra riflessione non non vuole essere un modello quello di costituire nel bilancio un fondo indistinto di cofinanziamento di programmi comunitari
Che quindi onde consentire agevolmente di attingere risorse dal bilancio
E quello di inviare come debbo dire le richieste di finanziamento dei programmi trasmettendo gli solamente con una nota del Presidente
E realizzare il passaggio consiliare a programma approvato
Cioè portare alla discussione del Consiglio perché non è che una volta che il programma viene approvato
Il Consiglio di ANAS espropriato della sua il potere di decidere perché può anche dire che quel programma non è attinente alla propria ai propri indirizza le proprie volontà e porre gettarlo siccome la comunità europea non ancora erogato delle somme non ci sono responsabilità nessun tipo uno scrive e dice
Rinuncio al finanziamento di questo programma qualora il consiglio dovesse impedire ma credo che questo sia in un meccanismo da perfezionare il meccanismo da migliorare credo che possa essere una procedura chi e liti in qualche misura
Il che le nostre procedure istituzionali alla fine non ci consentano di poter utilizzare le risorse comunitarie
Vi è un altro problema che tocca più le regioni che noi e quello che in altri Paesi d'Europa i bilanci delle regioni e i bilanci dello Stato
Vengono costruiti in relazione alle risorse comunitarie ottenibile
Cioè una programmazione regionale una programmazione statuale viene fatto anche tenendo conto di quali sono i canali di finanziamento che la comunità europea ha messo a disposizione
Avendolo come punto d'elezione del proprio bilancio come momento qualificante del proprio bilancio
è evidente che questo semplice meccanismo coprirebbe il rischio della mancanza di cofinanziamenti rispetto ai programmi comunitari noi abbiamo tanti programmi comunitari che giace in Regione già approvati dalla Comunità economica europea che hanno una difficoltà vera forte di trovare le quote e le risorse di cofinanziamento tanto che ormai siamo alla rimodulazione del Quadro comunitario di sostegno alla rimodulazione dei Popper la rimodulazione di quant'altro
E allora se è una Regione chiede che il popolo tenga rimodulato s'all'interno del quadro comunitario di sostegno ad un anno dall'approvazione da parte di Bruxelles è evidente che qualcosa
Manca in sede di attinenza rispetto alle misure previste e le esigenze del territorio
Perché se questo non mancasse evidentemente un poco che dura tre anni cinque anni
Nell'estensione del per l'attimo divenne il secondo ma sostanzialmente si riduce a quattro anni probabilmente per quattro anni progettato bene è un popolo che non va rimodulato o va rimodulato in sezioni molto marginali della della propria della propria composizione una rimodulazione come è stata chiesta
Denota una carenza di come debbo dire di attenzione rispetto alle esigenze del territorio che possono indicare quelle quali misure di quel poco sono più utili per le comunità e per le popolazioni di quella regione
E allora da qui
Io credo che noi dobbiamo non rivendicare di poteri sostitutivi rispetto alle Regioni
Io sono stato la settimana scorsa a Bruxelles e per presentare
Parlo a
Qualcun altro Brolin che conosce la questa problematica è stata richiamata anche da panettoni nella sua relazione d'apertura beh questo foro mo'espositivo sui patti territoriali
Cioè un classico esempio
Laddove
Spesso le nostre comunità le nostre Province
Potrebbero avere un'interlocuzione diretta con le commissioni europee e che invece vengono ritardate da i numerosi filtri che vengono posti dallo Stato membro
E ho capito
Che
I commissari i i direttori delle DG di competenza
Non accettano la modifica
Diciamo degli interlocutori istituzionali
E allora
E allora secondo me noi dobbiamo porre tre questioni fondamentali come assemblea dell'UPI
La prima è che quando si formulano si programmano
I gli interventi dove il ruolo della Regione è decisivo
è evidente che bisogna costituire una conferenza permanente permanente periodica di consultazione con le province e con le ali urbane più grosso di quella regione
In fase di progettazione di di un programma operativo
Perché evidentemente ognuno può portare il contributo e l'istanza del proprio territorio dei territori e allora le misure e in termini finanziari in termini qualitativi si modulano
Avendo conoscenza delle vere richieste che provengono dal territorio
La seconda è che noi dovremmo chiedere
Voi sapete che all'interno di queste misure ve n'è una in particolare che per lo sviluppo locale la misura dello sviluppo locale
Ne dovremmo chiedere che questa misura sia implementata che non sia una misura marginale rispetto rispetto all'organizzazione di un poco ma sia una misura che può dare la possibilità agli enti territoriali
Di avere a disposizione delle delle risorse quando sono in grado di mettere su progettazioni come per le aree di crisi o per i patti territoriali che hanno abbiano certa consistenza e quindi che trovino lì
La ragione e la possibilità di un cofinanziamento
E poi quella forse meno
Meno possibile meno meno realizzabile in tempi belli ma secondo me è straordinaria se non abbiamo ribadito in questa assemblea che non vogliamo sostituire al centralismo dello Stato il centralismo dalle regioni ma vogliamo valorizzare gli enti locali e le Province
Che quella che quando un territorio se organizzato e a garantire non solo ad una qualità progettuale elevata ma garantito anche le quote di cofinanziamento dovrebbe avere solamente una diciamo un parere di compatibilità con i programmi di sviluppo regionale ma dovrebbe avere la possibilità di accedere anch'soprattutto rispetto al problema del lavoro e rispetto al problema della formazione dovrebbe avere la puzza la possibilità di contrattare
Pacchetti e proposte
Avendo ripeto garantito il cofinanziamento richiesto diciamo a alla comunità
E avendo garantito una qualità di progettazione elevata dovrebbe avere la possibilità di interloquire direttamente con Lady G competente a Bruxelles in quest'ottica che se passasse questa inversione come debbo dire di
L'idea della Comunità economica europea in quell'odio in quell'ottica forse un terminale intelligente a Bruxelles avrebbe un significato
Cioè nel momento in cui le Province non solo su parti marginali o residuali possono accedere direttamente ma possono avere un compito di collaborazione nella progettazione del Quadro comunitario di sostegno quindi dei programmi operativi e possono realizzare progetti integrati di sviluppo di aree comprensoriali più modeste del livello regionali garantendo le quote di cofinanziamento è evidente che noi non possiamo non chiedere
La possibilità di accedere direttamente alle risorse comunitarie
E questo attraverso appunto il potenziamento come vi dicevo dal punto di vista tecnico della misura sviluppo locale c'è una misura che fino ad oggi è stata molto trascurato e guardate quello che io sto dicendo qui
Non è diverso da quello che il quattordici novembre ha detto Santer al Comitato delle Regioni
Cioè non si chiamano Patto dei patti territoriali ancora in Europa si chiamano patti di fiducia l'occupazione
Ma il concetto su cui è poggiato il patto locale
E che il territorio ha capacità di autopromuoversi di ricercare sul territorio delle risorse e di chiedere poi alla comunità risorse aggiuntive cioè di agire con la logica non del finanziamento preventivo ma con la logica delle della rendicontazione perché realizza progetti che sono utili che sono sentita la comunità e che soprattutto sono compatibili con i bilanci che noi costruiamo e con le iniziative
Di intervento che noi costruiamo
Allora io vorrei concludere
Con questo dato
Non è come un più dobbiamo fare di più rispetto ai servizi da fornire alle Province per le politiche comunitarie
Dobbiamo di fare di più perché non dobbiamo considerarle uno strumento marginale dell'approvvigionamento delle risorse economiche
Perché se lo consideriamo come un aspetto marginale corriamo il rischio di culturalmente di provocare quell'indebolimento dell'attenzione che se non li abbiamo utilizzati finora i soldi non continueremo a non minimizzare
Noi dobbiamo assumere come punto strategico quello dell'informazione quella dalla capacità dell'utilizzazione delle risorse comunitarie
Perché è impensabile che un Paese che ha questo debito pubblico e che chiede e sta chiedendo a tutti noi enormi sacrifici per rientrare questo debito pubblico per rimettere in moto il volano dell'occupazione è impensabile che complessivamente questo Paese
Senza criminale criminalizzare nessuno o per colpa delle regioni o per colpa di inefficienza burocratica centrale
Regalava all'Europa sette mila miliardi che significherebbero lo ripeto sette mila miliardi in meno richiesti ai cittadini
E allora se è così se è così noi dobbiamo semplificare le procedure
Il direttore della cabina di regia diceva
Se nulla varia nelle procedure noi non li utilizzeremo questi soldi
Allora dobbiamo semplificarle
Dobbiamo renderli accessibili e soprattutto dobbiamo fare emergere quella spinta che ormai da tanti territori della nostra Italia sta emergendo
Dimostrando capacità autonoma di progettazione di proposta e capacità di ricercare anche quelle risorse finanziarie necessarie per poter garantire la comunità europea rispetto al cofinanziamento in questa prospettiva
Credo che Lupi potrà dare un contributo decisivo
Per il rapporto tra il nostro paese e la Comunità economica europea
Ringraziamo Cosimo Casilli
Che ricordo il presidente della commissione Politiche comunitarie dell'UPI
Quindi è quello che per conto dell'UPI più direttamente
Interviene in queste problematiche le affronta insieme ovviamente alla commissione
Comunico che l'onorevole Sales Sottosegretario al ministero del Bilancio per impegni governativi non potrà essere presente fra noi
Quindi i lavori procederanno adesso con la relazione del professor Cagiano dell'Università di Roma
E successivamente ci sarà
Un passaggio il dibattito non prima del dibattito
Ci sarà una informativa dataci dal dal dottor Giovanni Bisogni riformista poi apriremo il dibattito per lasciare le conclusioni al nostro Presidente Marcello Panettoni vedi la parola
Al professor Giandonato Caggiano per la sua relazione grazie signor presidente
Devo dire che ho molto apprezzato la relazione che ma si è trattata di una vera e propria relazione
Introduttiva perché si sente l'esperienza della gente che amministra le risorse risorse finanziarie le risorse umane
Di questo processo così singolare devo dire esaltante che è quello dell'integrazione europea ai nostri giorni
Esaltante perché la
Membrana dello Stato
Si riduce sempre di più a una mediazione
Che vede ruolo invece sempre a cresciuto delle autorità locali
Sono arrivato stamattina dagli Stati Uniti dove ho partecipato ad un congresso delle autorità locale di tutto il mondo at però sono ancora estremamente colpito dal fatto che la democrazia in Sudamerica come in Asia come nell'ex Unione Sovietica si sta arrampicando grazie al principio della sussidiarietà grazie al principio che gli enti locali sono i migliori interpreti del loro territorio come si dice con uno slogan
Bisogna pensare globalmente e agile localmente
Il problema però è che al di là della cultura che si è molto sviluppata della di cui tutti noi voi soprattutto come amministratori siete interpreti
In questa fase del nostro così affascinante ma anche così
Difficile il nostro Paese il problema è che noi dobbiamo passare da un'analisi di tipo sociologico senza alcun offesa per i sociologi perché svolgono brillantemente il loro lavoro all'università
E essere il più possibile operativi e impensabili una programmazione attuativa dei fondi strutturali priva di contenuti operativi io credo che il concesse del mille novecento
Novantatré partito dal piano di sviluppo tra novantatré novantaquattro novantanove sia un bellissimo piano dei sogni e un bellissimo trattato di sociologia
Voglio voglio leggervi alcuni spunti
Che cos'è lo sviluppo locale e lo sviluppo locale e l'esistenza di un ampio partenariato tra gli agenti locali dello sviluppo pubblici e privati la definizione di un progetto di una strategia globale a livello del territorio interessato
Basata sull'individuazione delle potenzialità e dei limiti e su strutture in grado di mettere in contatto la domanda e l'offerta mediante la fornitura di pacchetti organici e integrati
La promozione di sistemi relazionali che permettano l'apertura verso realtà e mercati extra regionali un bellissimo pezzo di Sociologia che però ci lascia a due anni di distanza in un pantano delle delibere in un pantano di una contabilità per i quali gli amministratori rischiano ogni giorno un'incriminazione
E che deve essere risolta con un buon senso diritto non può essere privo di buon senso
Ma tener conto della complessità di questo meccanismo
E la prima volta quando si studia il diritto amministrativo si fa un piccolo corso si fa un esame di dita diventare funzionari di un comune di una provincia si dice che il procedimento amministrativo un insieme di atti alcuni dei quali restano all'interno è solo l'ultimo viene esternato eccetera non ci troviamo di fronte ad un procedimento amministrativo per i fondi strutturali che riguarda pezzi di Europa
Pezzi di diritto nazionale e pezzi di diritto regionale pezzi di diritto degli enti locali e tutto questo sistema
Organico in astratto disorganico e disarticolato nella sua gestione e nella sua vita anche sul piano dei modelli deve essere riformata
Deve essere riformata non con delle generiche lamentele non riusciamo a rispettare i tempi la Regione spinge il bottone fa il bando il il venti ottobre e decide che noi entro il trentuno dicembre dobbiamo impegnare i fondi
Diventando unico parametro di questa corsa i fondi strutturali l'impegno di spesa che ritengo sia una delle cose più cieca e più idiota che si possa immaginare ma negli anni Sessanta in Italia si parlava degli indicatori quando si parla della programmazione
Si parlava di impatto sulla realtà si cercava di capire in che misura la spessa
Produce può produrre una effettiva
Crescita un effettivo miglioramento della qualità della vita dell'integrazione di quel tipo di parametri di Sociologia che vi leggevo e che sono in un atto giuridico della Comunità europea pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale al quale abbiamo concorso
E andiamo in una in questo procedimento amministrativo giochiamo intorno ad una ad un elemento
Notorio di l'autorità tutto adesso sembra che non si possa fare più niente senza inventarsi questa questa lo diceva Santi Romano in una bellissimo libro
Molti anni fa che l'ordinamento l'ordinamento giuridico e il modo col quale si amministra la comunità non è l'insieme di regole e allora all'Authority sembra che riesca a risolvere i problemi della regola
Io credo che ci sia qualcosa di vero e qualcosa di eccessivo in tutto questo ci si innamora di un'idea e dunque adesso è bello l'Authority sulle telecomunicazioni la garanzia tutte queste vicende che legati alla privatizzazione c'è un problema di regole del gioco
Io dico non ci lamentiamo che gli enti locali non vengano sentiti nella programmazione la programmazione dovrebbe essere la già detto brillantemente
Il nostro presidente
La programmazione e qualcosa che si fa pensando ad una visione che poi può essere sbagliata ma che deve avere un minimo di identità dei bisogni
Scegliere le priorità cioè fare politica e dunque esprimersi può in atti operativi
Ebbene le regole del gioco devono essere fissate soltanto in tutta Italia abbiamo fatto un tavolo delle regole
Con le regioni comuni in tutta Italia c'è una sola regione la Regione Toscana che ha fatto una legge in cui rende obbligatoria la consultazione degli enti locali
Non è una questione di fair play
Non è una un questione come nella contrattazione collettiva nella contrattazione nel dialogo
Nel delle relazioni industriali
Che ovviamente il padrone non può fare una cosa senza sentire i sindacati qui tratta di regole di diritto pubblico qui si tratta di interessi fondamentali superiori agli interessi di parte anche quelli così particolari come sono i datori di lavoro e prestatori di lavoro
Bisogna consultare i comuni e le province nel fare la programmazione altrimenti ne facciamo una serie di vestiti da quarantadue a cinquanta sì e poi scegliamo a secondo di quello che che che ci viene in mente due anni dopo
Qual è il vestito che vogliamo fare ma ne abbiamo confezionati otto che resteranno inutilizzati
Cioè abbiamo messo un po'di turismo tanto per passare concreta poi il primo che non fa male poi fa niente se poi ma se il Programma operativo multiregionale turismo che prevede alcune visite guidate nel sud bellissimo indubbiamente itinerari culturali eccetera
Se poi magari tre anni dopo non è ancora partito perché perché c'è il dipartimento che magari non è un ministro e quindi non è retto da un ministro conta di meno allora facciamoci adesso un sotto programma che si chiama cultura
Cultura turistica tra virgolette cioè lo passiamo sotto l'impero di Veltroni che oggi conta di più e dunque riprogrammiamo in base ai poteri forti settanta per riprendere un'espressione in questi giorni va di moda i criteri forte all'interno di una struttura ministeriali
Allora in realtà quello che conta e aviere ministro forte che ha una potere di spesa che che si avanza e e che dovrebbe controbilanciare l'assenza delle regioni ieri posso dire che l'amministrazione centrale spende male come spende male la Regione o meglio
Si trova di fronte alle difficoltà di diritto amministrativo di responsabilità di motivazioni umane perché diciamolo pure prima di tutto questo c'è ma perché il funzionario dovrebbe assumersi responsabilità e poi alla fine c'è qualcuno che li fa il gioco contro semplicemente perché se non lo posso realizzare io è meglio che non lo realizzi il dirigente mio amico perché se lo fa troppa strada nella sua carriera
All'interno dall'amministrazione e allora lo tori dopo in primo luogo delle regole facciamo delle leggi regionali che impongano la consultazione degli enti locali questo forse sono d'accordo sul sulle proposte che sono state fatte queste semplicemente un perfezionamento
Alla proposta di venir fuori da questa assemblea con una richiesta precisa agli interlocutori istituzionali
C'ho delle leggi regionali in cui non sia più un optional per le regioni consultare
Sia con le regole del gioco il diritto esiste in quanto c'è una procedura
Ce l'hanno insegnato nelle università nel primo anno di una facoltà di giurisprudenza altrimenti il diritto sostanziale non è un diritto e un soft law come dicono gli stranieri c'è un ma regole di cortesia o poco più no quando c'è una procedura questa procedura bisogna seguire la pena di nullità
E questo non perché si debba aggiungere un ennesimo passaggio vi risponderanno nel cinquanta per cento
Persone cosiddetto addetti ai lavori ma queste per complicare la vita no queste perché se non riusciamo a programmare le risorse nella fase ascendente non riusciremo ad attuarle e a gestirle nella fase discendente
Allora notori di
Io dico viva Dio che la cabina di regia non so se qui Cazzaniga mi mi ascoltasse doveva viva Dio che la cabina di regia e tornata a casa
Cioè è tornato sotto l'imperio del bilancio del ministero del Bilancio perché ministri del Bilancio nel bene e nel male oggi ha assunto diciamo sia il controllo se ne faccia una ragione chi a favore a favore risulti nel bene e nel male mi spiace che non ci sia qui sei Casale perché gliela ripeto molto volentieri assunto il ruolo che il ruolo della gestione delle risorse ora quando il quattordici settembre
Una massa di progetti arrivato perché il governo ha detto portati CD i progetti cantierabili non continuiamo a chiacchierare che cosa è pronto
è inutile che condividiamo in maniera nominalistica di pacchetto il portafoglio della Regione Campania o dalla Regione Sicilia se poi la Regione Campania già Sicilia ci hanno questo castelletto in banca e non vanno neanche a sapere
Ecco perché questa massa di risorse non viene utilizzata
Quando il ministro del Bilancio ha fatto queste in realtà ha dato una forte accelerazione a un cambiamento del sistema
E cioè quello che dobbiamo smettere di parlare di una programmazione in senso sociologico e petali di una programmazione in senso progettuale cioè la programmazione nonni una un libro dei sogni la programmazione e la sommatoria di una serie di scelte di una serie di priorità per le quali e insiste la voglia di investire da parte delle comunità locali e allora nel merito
In bilancio
Ma noi dovremmo mettere non solo un fondo di rotazione sono perfettamente d'accordo potrebbe mettere un fondo di rotazione
Come ha fatto lo Stato nel mille novecentottantasette lo conoscete il fondo di rotazione e l'unico che ci ha risolto non dico i problemi ma insomma c'ha risolto le le lungaggini che vi erano prima nell'individuazione della da parte del CIPE
Delle risorse finanziarie ci vuole un fondo di rotazione ma soprattutto bisogna che le domande
Io dico alla Regione poi se qualcuno dice a Brussel mi sta pure bene io le domande per l'Europa le presenterei soltanto alla Regione perché diciamo ce l'ha tutta fino in fondo i fondi strutturali sono cento mila miliardi novanta per cento di queste risorse viene amministrato dalle regioni otto per cento dai ministeri per cento da Bruxelles
Tutto il resto tutti i vari progetti che innumerevoli consulenti gli offriranno alla carta sono
Una magnifica palestra
Di esperienze di cultura ma scarsissima mentre Peretti perché si tratta di risorse minime
Cinquanta milioni cento milioni duecento questo proprio per fare la lista della spesa mentre restano a casa miliardi
Inutilizzati sette mila miliardi quattordici mila miliardi le risorse non utilizzate nel nell'anno precedente
Allora
Quando i progetti devono essere presentati alla Regione
Questi progetti devono essere progetti strategici della comunità
Cioè devono essere non delle cose che si fanno perché ci sono dei fondi
Ma delle cose che si fanno e sulle quali si cercano dei fondi e se non ci sono i fondi comunitari se non ci sono
è stato già detto i fondi regionali nella comunità locale se la fa se lo fa in una dimensione più piccola sala fa invece che a tre corsie sino a fine due consiglieri se la fa con con due semafori anziché con quattro
Ma non è pensabile che la legge sulle metropolitane
E sì nessuno ha costruito un metro di metropolitana e la ragione è che ci sono i fondi dello Stato non ci sono i fondi negli enti locali l'avete detto su tutti di tutti i giornali negli ultimi giorni ora perché questi fondi non li abbiamo presi da Bruxelles
Intendo dire perché non li abbiamo presi sui fondi strutturali quando Bruxelles ci ha detto programmate il vostro sviluppo la Spagna va fatto la Spagna utilizza per le metropolitane
Non sono un patito dell'ISP nella la Spagna libera
E il grande dopo questa voglia di chi c'ha questa voglia di fare certe li ammiro per certe capacità di rientrare in gioco in Europa con una grande passione una grande capacità organizzativa il attuativa alla Spagna ha fatto perché
Anziché costruire non sterminata
Ha notato dico io alzavo la sterminata quantità di progetti porti turistici turismo piccole e medie imprese le cose più varie perché non concentrarsi su alcuni progetti strategici non è un caso che il Municipio
Programmi operativi multiregionali che hanno funzionanti sono le ferrovie autostrade e le telecomunicazioni perché perché nel bene e nel male quali siano i soggetti che hanno gestito queste realtà pesi sono monopolisti no cioè strade fa l'ANAS telecomunicazioni sappiamo chi le fa ai ferrovieri altrettanta
Bene perché in questo posto si tratta di prendere i progetti che le ferrovie vorrebbero fare e raddoppiare
Il l'entità delle risorse disponibili chi non sarebbe felice di andare in banca diversi raddoppiare le risorse grazie ad un castelletto improvvisamente lì depositato dallo zio d'America ora il il
Questo ci dice benissimo che quando si fa un programma per lo sviluppo locale al quale partecipò seicentoquaranta comuni della regione Campania con quali criteri la regione Campania tutti i comuni forse più due insomma tutti certamente non meno due
Primo i progetti presentati sono progetti
Sulla carta nella vecchia tradizione della sessantaquattro intanto ci ha tanto mi fai due righe poi se vinciamo ti preoccupare sarai tu il colui che gestirà questo finanziamento
Cosa al limite del codice penale ma insomma voglio dire forse al di là del Codice penale
O e però il problema è allora investire nel progetto progetta opposta deprivati quando partecipano ad una gara di appalto
Per un'autostrada per un i privati veri naturalmente voglio dire il mercato
Dovrebbero investire devono investire lo faranno sempre più costretti dalla legge sugli appalti Merloni ter quater chiunque sia il ministro dei lavori pubblici tempestive ma non Millelire ma cento milioni un miliardo
E allora voi pensate la mente lo dico senza alcun Piero solari balistica non esiste dei della Cassa depositi e prestiti che istituisce un fondo di progettualità per i Comuni e gli enti locali
Pensando che questo fondo cinquecento miliardi gratuitamente messi nel collegato della legge già due due regolamenti cambiati perché al primo ha partecipato soltanto Livorno con l'Acquario
Hanno pensato che uno una una specie di una differenza di tasso di interesse il due per cento fosse un elemento di attrazione da parte degli enti locali nel fare dentro né nello spendere nella progettualità ma vogliamo fare dieci passi indietro
Dobbiamo fare un bilancio in una certa maniera dobbiamo metter le poste di bilancio in una certa maniera dobbiamo identificare le assegnazione dello sviluppo locale dobbiamo decidere di spenderne i progetti di spendere anche a fondo perduto
Cioè sapendo bene che se si partecipa a una gara un progetto serio bellissimo magari riciclabile tra virgolette nel senso che può essere ripresentato in altre circostanze famoso parco progetti pronti di cui si parla
Continuamente
Ma chi questo progetto capelli e la logica se non c'è competizione se no non c'è gara se non inutile inutile che si che si giochi una partita di questo tipo facendo finta di fare altri reperti perdendo allora visita direttamente come succede per le ferrovie come succede per le autostrade come succede per la Siponto
O la
Che si occupa delle telecomunicazioni allora a questo punto il vero problema e che questa la progettualità il costa ma non costa solo in Italia costa dappertutto e Costa per la prima volta agli enti locali agli enti pubblici così come avrebbe dovuto nel passato costante agli enti privati che si affacciavano sul mercato
E allora sempre per tornare a dei modelli che esistono in Europa forse lo Stato potrebbe dedicare il due per cento il cinque per cento delle risorse dei fondi dei fondi strutturali per pagare delle dei project
Perché non voglio dire se noi avessimo un investimento sarebbe del tutto ragionevole del cinque per cento sulla progettualità forse avremmo dei progetti che poi partono con una loro reale utilità avendo fatto il valutazione d'impatto ambientale valutazione di tutto sistema nel quale a livello
Impatta livello socio economico quel progetto
Allora io penso che
Il problema sia quello di valorizzare è già stato detto il lo sviluppo locale
Pensate che in Italia malgrado siano stati spesi
Alcuni miliardi
Alcuni miliardi
Dalla Ragioneria Centrale dello Stato per
Finanziare una banca dati per la per i fondi strutturali di impegni dispensa lo gestisce un grande ente para pubblicò insomma di origine
Siano sapete a il protocollo si sia giusto con la ragioneria ora malgrado questo investimento nessuno sa perché nessuno li venuto in mente
Quando di inserire la parola chiave quali sono
Le fette dei fondi strutturali che vanno agli Enti locali
Io ho fatto la mia ricerca ma così abbraccio a a a gamba chiede girando per i ministeri cedendo ma mi mi vergogno inutilmente di capire se i soldi vanno per restaurare la torre civica
Del Coco comune Calabrò se vanno alla società di giovani che punisce l'arenile o o se vanno
No questo non ce l'abbiamo così con cui già da guardare perché poi ci sono i comitati di sorveglianza abbracciò le carte così molto molto a sembrava funzionare che se ne porta appresso l'altro che le butta nel cestino dunque non non c'è una collezione di tutto
Non c'è una collezione nessun posto d'Italia
Neanche alla Camera i deputati neanche al di parte neanche al ministero delle regioni al Dipartimento regione neanche al dipartimento di politiche comunitarie c'è alla al bilancio ma naturalmente è un atto di ufficio non è consultabile con una biblioteca
Questo tipo di questo tipo di informazione sull'avanzamento dei sul sull'attribuzione per il
Non è è stato attribuito ai comuni
E alle Province
Agli enti locali
I quali hanno isolatamente gestito questo grande problema di svolgere gli appalti di rendicontare
Di aprire un sistema uniforme di rendicontazione di inserire il Bilancio delle Poste con il rischio di impresa che il decreto legislativo settantasette adesso chiede via anche se è diventato opzionale
Ma insomma comunque ci arriveremo penso non vorrei che fosse come i dipartimenti all'università ancora esistono istituti dopo trent'anni di storia dipartimenti ambiti pro sperimentale vorrei che la regista del decreto ci sarebbe stata sette facesse la stessa fine ma pensa macchietta poi il rischio d'impresa quando si diceva un attimo fa
Ma uno può partecipare a e chiedere e chiedere un finanziamento comunitario può vincerlo vincerlo cosa succede delle risorse in bilanci
Evidentemente queste risorse in bilancio devono essere messe dunque con un livello di definizione
Proporzionato a quindi anche con un fondo di rotazione un po'più anonimo un po'un po'più generale oppure su dei progetti specifici che hanno una loro
Un loro rilievo strategico nello sviluppo locale di quella di cui di quella realtà locale e quindi trovare una una logica come un'impresa l'impresa che decide di investire sul mercato straniero
è investirà ammette fa un bilancio preventivo poi c'è il bilancio consuntivo che per definizione correggere eventuali errori dovrebbe fare molto poco le variazioni di bilancio perché dovrebbero essere sempre cose più o meno eccezionale insomma almeno a vedere sul programma triennale e poi su quello annuale sul bilancio annuale di previsione e cercare di essere un pochino più corrente nessun cenno a fare entrambe le cose a medio termine e a breve tempo
Tutto questo richiede che cosa richiede secondo me una cultura della Progetto che sostituisca la cultura di una programmazione di tipo antropologico etimologico
E e e non di tipo operativo come è stato fatto nel novantatré allora i progetti Progetti
Ovviamente se possibile una sorta di piuttosto Cipro da parte di enti del Centro-Nord di quelle regioni che che hanno speso meglio perché non vedo che cosa ci sia di scandaloso nel fatto che si passino
Ma anche all'interno di un associazione come lupi ma anche al di fuori di associazione tra singole Province o tra singole realtà locali delle esperienze positive fatte quella che la best practice dappertutto si dice ora mai forse più che regolamentare bisogna mettere il a livello di imitazione e di emulazione i soggetti che partecipano ad una certa attimi di di una certa in un certo settore d'una certa attività e dunque fare in modo che questa cultura del Progetto cresca attraverso delle soluzioni operative il bilancio le delibere notavo che delle delibere di tipo diciamo standardizzato
Di tipo modello operativo non esistono non sono pubblicate in Italia circolano magari uno chiama il segretario ce n'è almeno dai Marocco più ma
Quando poi si pubblicano lei sentenze del pretore di Terni sempre solito pletorica insomma del volo di Bologna Ferrara
Il Piacenza Inc tutte ripetitive tra di loro e non si pubblicano le delibere
Per gli enti che partecipano i finanziamenti comunitari e orzo particolare deve essere esatto per
Le delibere che riguardano gli appalti
E quello è il motivo che intimorisce moltissimi amministratori ed è vero
La domanda può essere presentata alle comunità replica dal presidente a mio avviso è perfettamente corretta mai poi il Consiglio provinciale chiedeva decidere e esprimere la volontà dell'ente secondo tutti
I i crismi della del diritto amministrativo a quel punto dunque il
Il Consiglio provinciale deciderà assumerà tutte le conseguenze inserirà il Progetto nell'ambito della nell'ambito della attività amministrativa dell'ente ora cosa fare io direi sinceramente all'UPI
Qualche modello di legge regionale visto che noi non vogliamo il neo centralismo regionale qualche modello di legge regionale
Che consulti dia dignità agli enti locali in una realtà che e locale ma legislativa e programmatoria come quella delle regioni sarà sempre più tesi diversificata
Quindi un modello di leggendari imporre data a contrattare per diversificare a un modello di legge perché non si resti nella fase esclusiva della della
Cahier de doléances della della lamentela generica cioè
Una valutazione tecnica indipendente cioè qui l'assistenza tecnica c'è c'è su tutti i programmi operativi e una grossa cifra dell'ordine di miliardi
Io mi trovo di fronte alla risposta del ministero non faccio alcun nomi ma di tutti i ministeri problema l'assistenza tecnica la decidiamo dopo no l'assistenza perché si decide subito quando c'è scritto stata app sarebbe meglio dire fase iniziale perché non capisco perché start-up qualifichi di più questa azione di riscaldamento che si deve fare per far camminare una macchina arrugginita come quella dei fondi strutturali quando si dice start-up si dice
Inizio non non faccio lo start-up dopo che il progetto è partito del Paese ed è partito male ed ENEL i fondi per l'assistenza tecnica non vengono spesi si fanno delle magnifiche short list si fanno si si fanno dei candidati che dovrebbero essere voi non vengono utilizzate lei ministro del Bilancio ha fatto la sua short list il quattro novembre del novantacinque nessuno l'utilizza ogni ministero rifà la sua short list ogni Regione fa la sua short list degli amici e io credo che una non dottori il nome un altro soggetto un'altra burocrazia altri funzionari da pagare altre persone da fare lucrare con grandi soggetti economici eccetera ma una assistenza tecnica indipendente che completa le regole del gioco vuol dire capacità di monitorare senza peli sulla lingua e di dire gli errori che sono stati fatti di andare alla magistratura alla procura se questo è il caso e altrimenti fornire gli elementi tecnici per fatte funzionare meglio questo tipo
Cultura e di attività amministrativa che riguarda tutti i biglietti
Le autostrade le per lei lei lei
Varianti che ci toglierebbero dalle città un traffico locale impensati sono gialli sono finanziate perché non prenderle perché non farle questi queste attività con i finanziamenti comunitari bene naturalmente o anche altri sistemi bene cioè alcuni altri proposte
La conferenza dei servizi ma conferenza di servizi in cui il comitato di sorveglianza
Si trasformi in conferenza dei servizi il funzionario di Bruxelles non può andare nel comitato di sorveglianza e dire
Ci rivediamo fra due mesi belga di ripulire così come ce l'hanno gli enti che partecipano le conferenze di servizi di decidere la riprogrammazione
E poi naturalmente se volete commissario ad acta revocato il finanziamento quando questo erano impegni già scritti nel nella Governo precedente
Nel programma Dini
Sono ancora lì non è cambiato granché
Cito ancora un'altra cosa l'Obiettivo tre il fondo sociale formazione professionale al centro nord bene è stato già deciso che ci sia un programma operativo delle iniziative locali per l'occupazione nuovi bacini di impiego forse non è necessario inventarsi ogni volta dopo i Patti territoriali l'aria di crisi un'altra scatola tutte cose che sono utili sicuramente ma dipende da da che cosa vogliono
Far convergere al loro interno che cosa di quali contenuti voglio riempirsi probabilmente bisognerebbe trovare il modo che l'obiettivo tre sia utilizzato visto che riguarda tutto il territorio nazionale io voglio tanto essere diciamo vicino alle regioni del Sud ma dobbiamo anche non se sono le province del Centro-Nord e qui questi in questi in questi settori Obiettivo tre
E uno dei pochi elementi insieme all'Obiettivo quattro che può funzionare visto che l'obiettivo due ha soltanto delle macchie di leopardo qui e la allora
Bisogna eliminare queste strozzature bisogna avere una progettualità finanziare posso citarvi qualche altro esempio ebbene vi ho detto il fondo di rotazione torna progettualità dei comuni della Cassa depositi e prestiti
Dobbiamo fare ingegneria finanziaria non non project financing come viene in realtà non sono non sono un project finance perché poi non sono stati presi
Le e vengono prese le tariffe quando entriamo in autostrada ma non ci sono per le quelle che si chiama le public utilities acquedotti trasporti locali snodi autostradali reti fognarie impianti di depurazione
Necessario investire delle risorse che derivano dal sistema finanziario non c'è solo la Cassa depositi e prestiti non faccio qui propaganda per altri soggetti che sono entrati sul mercato
I Comuni si sono inventati
Il bando è il il il Bach anche quelli
Nella variante bond Ventures del Comune di Siena ha inventato la formula che per la prima volta lega la realizzazioni finanziamento alla realizzazione di alcune opere ma bisogna mettersi in mente che nessun privato darà mai dei soldi senza avere un credito da questa iniziativa perché sarebbe contrario alla logica di qualsiasi a motivazione umana diritti del del capitalismo o comunque del tempo il sistema nel quale noi ci proviamo allora l'ingegneria finanziaria è un altro settore non appena appena sfiorata perché voglio soltanto far riferimento alla materia non a non ad una esemplificazione di tutta di tutto il suo sviluppo l'ingegneria finanziaria e qualcosa da studiare con molta attenzione io ripeto sono molto contento che la cabina di regia sia tornata a casa cioè che sia abbia un
Segretario che è lo stesso Gabriella parolacce che lo stesso della direzione della politica della questione perché allora a questo punto se non vi è il dottore identiche solo risolve tutti i problemi con un colpo di bacchetta magica
Allora c'è forse un momento per pensare con un minimo di maggiore distacco dalla vita quotidiana del funzionario che deve prendere delibere decidere smistare eccetera eccetera che la cabina di regia e un momento decisionale che quelle del ministero del Bilancio né che deve essere quella di ministero del Bilancio e che solo può svolgere questo ruolo di autorità e non più torridi te la gestione di un bilancio che nel bene e nel male risente di tutte le manovre manovrine
Euro tasse o altro perché altrimenti l'Europa continua ad essere e sarà sempre di più vista dagli italiani come un fastidio come un prelievo forzoso Dalli
Dalle nostre dal nostro portafoglio di risorse faticosamente guadagnate perché chi pagherà queste tasse avrà guadagnate quelli che non le hanno guadagnato e non del dichiarano
E e quindi che questo un progetto per l'Europa per la convergenza monetaria di Maastricht non sia visto come una un costo inutile e diciamo naturalmente nominalistico europeo detti per stare in Europa ma che sia visto come una bilanciamento di opportunità grosse per la solidarietà non solo per il mercato
E chiudo la politica della coesione economica e a mio avviso il fondamento costituzionale dell'Europa lo deve essere se voi fate un calcolo ci vorrebbero cinquanta mila cinquanta mila
Miliardi di ECU l'anno
Per ridurre nei fino al due mila e i dieci le sperequazioni oggi si spesi stenti tra zone ricche zone poco c'è una risma una quantità di Titti risorse che non arriverà mai e dunque nel due mila dieci non avremo questa eliminazione delle sperequazioni ma almeno bisogna intervenire perché le aree un'attenzione tra regioni ricche e regioni povere
Un'attenzione che riequilibri
Quello che ha la sovranità nazionale viene tolto perché
Io insegna diritto delle Comunità europea all'Università ma non mi sono mai entusiasmato per le i gli aspetti puramente e demagogici di un'Europa dei bambini che si danno la mano delle bandierine perché l'Europa esiste se e un'Europa che sostituisce alla sovranità nazionale
La stessa tradizione di democrazia
In un bilanciamento di poteri in cui c'è la fine del deficit democratico europeo e il recupero di quel di quella parte di democrazia chi viene tolta agli Stati per ridarlo al all'Europa a livello generale e ai poteri locali
Perché lo Stato si riduce di si riduce nel suo ruolo e fenomeno inevitabile
Dovuto al mercato unico e i due poli opposti acquistano ma lo devono acquistare non solo sulla carta nella loro Costituzione e nella loro azione un peso di bilanciamento che riporta la tradizione democratica che due Milan che Darius duecento anni di storia della tradizione dello Stato democratico occidentale hanno dato li riporta in un nuovo contesto giuridico sono le ultime due affermazione di carattere generale che mi sono consentito perché preferisco parlare di bilancio di Poste io ammazzo ma consentitemi di chiudere così questo intervento dicendo che e i sono i poteri locali che possono dare un modello per i fondi strutturali proporre un modello al governo e non sarà mai il Parlamento a poterlo fare senza un confronto c'è già stata una commissione d'inchiesta
E di proposta che è rimasto nel cassetto nella legislatura scorsa non saranno mai se non sarà mai solo il Parlamento ma sarà anche il chiamatelo come volete la la commissione è stato città regioni il Comitato delle Regioni a Bruxelles e sei
A comincerà a volare ma insomma ci deve essere qualche elemento della rappresentatività degli interessi delle dei soggetti del governo decentrato io preferisco chiamarlo così perché in Europa la l'espressione che più si atta a Tattaglia questo alla nostra realtà degli enti locali sono i governi decentrati sita in questi doveri decentrati riportino in Europa un po'di democrazia ma soprattutto facciano capire al cittadino ai vostri amministrati che la tassa per l'Europa non è un un balzello i ma e un costo per una equilibrio complessivo nel quale vi è la solidarietà tra regioni ricche e regioni povere grazie
Ringraziamo il professor Cagiano per la interessantissima relazione
Abbiamo potuto cogliere sia dal dalla relazione introduttiva che da quest'ultima relazione alcuni spunti interessanti quali ad esempio la celerità dell'informazione per poter accedere ai fondi strutturali poi la necessità di un maggior raccordo tra la Regione le Province e ancora la necessità di una consultazione preventiva soprattutto in fase di redazione del pop
Questi sono passaggi importantissime che potranno permettere alle Province ma non solo alle Province giuridico a tutto il panorama che e interessato
Ai fondi strutturali e quindi anche il Comune
Di poter accedere con possibilità di successo adesso
Diamo la parola al dottor Giovanni Bisogni e del Formez per che ci illustri
Alcuni
Dirà Luís sentiremo dal Daloui
E poi apriremo il dibattito per richiudere
Con nella fase conclusiva dando la parola al nostro Presidente Marcello Panettoni grazie
E signori buonasera
Mi chiama Giovanni Bisogni sono presidente di Ford mette fornite è una fondazione retta in mentre morale
Che partecipata nei suoi organi direttivi del rappresentante del Ministero della ricerca scientifica della industrie degli affari esteri
Specie copiamo di problematiche e tecnologiche economiche sociali connesse ai processi di innovazione tecnologica
Non è la prima volta che mi capita di prendere la parola in questo tipo di contesti Sarah Vaughan molto breve suprema già presidente
Per analizzare le modalità e le distanze che ci separano da un rapporto di efficienza con le istituzioni comunitarie
Vi voglio raccontare un piccolo particolare
E circa due anni fa con le dimensioni diciamo non grandissima ma comunque con che ci consentano comunque una un'operatività abbiamo deciso di assistere il quella parte del sistema delle imprese italiane che riuscivamo a raggiungere soprattutto le piccole e medie imprese per favorire ad essere l'accesso ai programmi comunitarie di ricerca e sviluppo
Che hanno tantissimi fondi tantissime possibilità tantissime possibilità anche di cooperazione internazionale
E prime nel novantacinque decidemmo di aprire un sede operativa a Brussel per fornire questo appoggio alle piccole e medie imprese
Abbiamo fatto un mailing selezionato su otto mila imprese che avevano caratteristiche di innovazione tecnologica nostro giudizio adeguate per poter accedere piani comunitari
Per abbiamo chiesto le motivazioni della loro latitanza dei loro insuccessi rispetto a questa attività di ricerca
Le motivazioni sono state
Tutto
Riconducibili alle risposte del questionario che voi avete somministrato la vostra la nostra regione e che è stato illustrato dalla Presidente che assiste
Tutte uguali
La prima cosa manca un'informazione corretta e tempestiva
Su questi processi di formazione anche insieme di orientamento delle politiche comunitarie
Secondo aspetto manca la possibilità in alcuni casi mi riferisco a piccole e medie imprese volte diciamo con sei sette dieci addetti ancorché attiva in determinati contesti manca la capacità progettuale l'intento di definire progetti di ricerca
Manca una rete che consente ad esservi avrebbe rapporti internazionali
I cercare dei partners stranieri a questo questo aggiunga latita di ricerca la barriera linguistica che è un altro che una sosta
Su tutto questo abbiamo cercato di operare con quell'azienda che poi hanno deciso di fare questo tant'è che e ben quattrocento aziende sono state da noi assistite a titolo completamente gratuito
Hanno partecipato alcune di queste con successo i programmi comunitari
Dunque quando
Il presidente Bettoni lei faceva riferimento alla a queste difficoltà alla possibilità che in qualche modo si trovasse come sistema Paese una qualche formula
Per non regalare non rimandare indietro quelli che che all'orizzonte sembrano essere sette mila miliardi ma che forse potrebbero essere otto mila cinque perché se prendiamo anche l'Obiettivo cinque del dei fondi comunitari
Mi sono chiesto prima come cittadino di questo Paese poi come operatori in questo in questo contesto che cosa si può fare cioè non esiste struttura organizzata e con un po'di intelligenza distribuita che si vedrà passare sotto il naso questa questo questa ingente mole di risorse finanziarie dica però i meccanismi di controllo i meccanismi di proposizione
Nei confronti della comunità solo quelle debbano restare quelli mi riferisco in particolare al ruolo delle regioni
Però è anche vero questo veniva detto dal professor Cagiano che un processo di programmazione deve continuare ad esistere
Non si possono presentare progettualità disordinate all'insistente su obiettivi difformi in un amen nello stesso contesto territoriale
E quindi e bensì vero che questo processo di programmazione e deve esistere delle più possibile però alimentarsi dal basso verso l'alto e non viceversa
Allora in questa capacità di crescere di intuire di progettare dal basso verso l'alto
Ritengo che l'Unione delle Province italiane possa avere un ruolo è un un ruolo concreto attraverso i suoi sensori territoriali che certamente sono più vicino al territorio di quanto lo siano le Regioni
Terre morfologia dal nostro sistema amministrativo
Allora in questo contesto noi riteniamo che si possa attuare una qualche forma di cooperazione su questi progetti innanzitutto disseminando in maniera selettiva le informazioni necessarie per stimolare questa progettualità assistere questa progettuale in questa progettualità e qui la la solita pruderie del nostro paese fa sì che cioè più il professor Cagiano
Il la percentuale di risorse finanziarie destinate alla progettualità non sono non viene utilizzata ma viene vista consentitemi con sospetto
Forse la tradizione dei progetti che vengono concepite che restano nel cassetto comunque questa progettualità deve essere in qualche modo alimentata
Pur con una modalità di interazione che al limite associ il progettista successo dell'iniziativa e nient'altro sono anche queste del delle modalità di sperimentazione per cui il progettista si affianca l'amministrazione progetti insieme se il progetto passa a sembra la retribuzione del suo contributo progettuale se non passa avrà c'ha provato come avviene in tante attività economiche
Allora in tutto questo io credo che per la strada non possa che essere quella di ridistribuire intelligenza di sostenere sul territorio questa capacità progettuale
In questo contesto diciamo la la visione che il la presidenza portava avanti in qualche modo di avere accesso anche diretto ai programmi comunitari
Distribuendo informazione cultura almeno in questa prima fase credo che da parte nostra povera e non semplicemente il il conforto anche delle strutture operative che noi abbiamo nel frattempo reso disponibile all'assetto l'industriale ma che adeguatamente allo stesso modo potremmo rendere disponibile alle provincia che volesse in qualche modo accedere a questo tipo di di opportunità
Non utilizza ancora questa ringraziamo il dottor bisogno
Apriamo il dibattito intorno al dottor Caselli venire al tavolo di presidenza apriamo il dibattito se ci sarà qualche intervento qualche
Altrimenti
Cedo la parola al nostro ecco c'è un intervento per cortesia se prima di intervenire di presentarsi
Sarò veramente ebreo perché
Accetto i tempi
Prego
Adatti allora impegni dei colleghi che devono fare rientro a alle loro sede
Ritengo di intervenire perché
Mi chiamo Iacobucci Massimiliano se l'assessore alle Politiche attive del lavoro della provincia di Imperia ritengo di aver sentito oggi cose particolarmente interessanti per chi come me
Ha a che fare giornalmente con i finanziamenti le provvidenze europee specialmente in riferimento a quella materia che è la formazione professionale e quindi ho sentito dal collega casi le cose interessanti quali
Il fatto che l'Italia è un Paese comunitario che dà più di quanto riceve e in questo senso ritengo di poter dire che in parte anche un po'colpa nostra nel senso che spesso e volentieri prestiamo poca attenzione all'informazione e alla formazione di noi stessi e dei nostri funzionari in questa materia quindi ritengo che l'Unione province italiane possa così dare un segnale di sensibilizzazione e agli amministratori ai funzionari che lo operano in questo settore
Perché si facciano un po'promotori dinanzi di iniziative sia nel campo dell'informazione delle misure europee sia della formazione degli stessi amministratori che quella dei loro funzionari
Non ricordo il nome dell'iniziativa ma tra le iniziative europee
C'è anche
Una che fare il caso nostro ecco
Io la la la sto mettendo in piedi era sfrutterò in cui nel periodo di gennaio
Dove come Amministrazione porteremo una serie dei nostri dipendenti dei vari settori presso la Comunità europea negli uffici di corrispondenza imparare quali sono le procedure
Anche più semplicemente a prendere contatti umani con i loro colleghi di Bruxelles e di Strasburgo per accelerare lettere burocratico delle pratiche
E quindi questo
Ecco dovrebbe essere
Così penso un'iniziativa dell'Unione province italiane di evidenziarlo e trasmetterlo diciamo tutti gli amministratori si occupano di di questo un altro problema che ho sentito che ritengo particolarmente interessante
Quello de le deleghe regionali nei confronti delle Province in questa materia
No no un quadro particolarmente limpido ma posso dire con una certezza quasi con con con la massima sicurezza che non tutte le regioni d'Italia hanno delegato in egual misura o a sta addirittura non hanno delegato in materia di formazione professionale le province e quindi c'è una disomogeneità così di intervento da parte delle province e anche di così anche tra di noi c'è un dibattito che non sempre comprensibile perché ognuno di noi opera vive questa situazione in maniera diversa secondo che tipo di delega ha fatto la Regione condivido anche il fatto che in questo caso non dovremmo esserne noi né le nostre regioni
Così attaccati alle competenze in maniera da non cioè dovremmo essere più disponibile o dovrebbero le regioni assai più disponibile a delegare appieno le amministrazioni provinciali perché ciò se non avvenisse creerebbe forti ritardi nel nelle procedure
Tant'è vero che nel caso nostro quello della Regione Liguria ancorché io viva un'esperienza che
Posso ritenere mediamente felice
Ritengo che molti dei ritardi siano dettati dal fatto che le Province dopo aver pianificato quello che di loro competenza devono comunque passare avere de molteplici passaggi tramite la Regione che in qualche maniera rallentano queste procedure
Mi avvio alle conclusioni veloci
Se chiesto
Ecco l'ultima l'ultima considerazione
Che ritengo di di di avere vinto da dall'interventi sia di Caselle che di Gaggiano
Che è vero è che gli Enti locali sono i migliori interpreti del loro territorio professore tanto è vero che accolgo con
Così come di buon grado la
La proposta che ha fatto caso i piedi creare un tavolo regionale di consultazione
Che venga così convocato quando quando la Regione vuole fare iniziative di delega o quando va a stabilire i parametri che dettano l'Obiettivo due altre quattro cinque B
E quando nei rapporti con la comunità europea si dettano regole nuove perché spesso e volentieri noi andiamo a operare in così in situazioni che non abbiamo creato e non e sulla quale non abbiamo detto la nostra opinione allora se è vero è che e gli enti locali e sono i migliori interpreti del loro territorio mi sembra anche opportuno che questo tavolo di consultazioni venga così istituito anche di questo
Dire che
L'organo migliore che può sensibilizzare le regioni in tal senso l'Unione province italiane che investe una persona presidente a farsene carico concludo dicendo che questo intervento questa questa questa serie di relazioni sul Fondo sociale europeo mi sento mi sembra che siano particolarmente interessanti tanto interessante da invitare la presidenza dell'UPI a ripetere questa iniziativa casomai indirizzando la
Agli amministratori
Che operano nel settore in maniera da
Da sviluppare così nei dettagli quelle che sono le varie problematiche dal settore che sono si queste ma sono anche tante altre che potremmo un giorno così dibattito grazie
Ringraziamo il collega per aria se vuole accomodarsi
Ma in due minuti mio solo film Caro Consigliere di Palermo
Volevo così riportarli alcune esperienze abbiamo fatto già in Sicilia relativamente alla materia intanto volevo cogliere l'occasione per invitare tutti a fare un un momento di riflessione specifica sui finanziamenti comunitari e le province quindi un particolare invito il presidente della commissione di farsi promotore di un momento di questo tipo
Questo è un problema particolare perché sempre più le risorse sono sono comunitaria insomma c'è ormai a livello regionale
Locale le risorse si faranno sempre più riducendo alla questo problema diventa particolarmente importante
C'è il problema del del del chi può proporre al esce i finanziamenti la Regione o le Province
Io ritengo che anche qui si tratta di avviare un processo di collaborazione tra i due enti nel senso che per esempio il caso della Sicilia il piano leader siciliano nel partito un leader due il leader regionale che nel quadro di unione dei leader proposti da io oltre settanta Galletti e si erano formati in Sicilia è stato bocciato tre volte dalla Comunità economica europea ci sono circa cinquanta miliardi inutilizzati perché non si riesce a fare approvare il Piano leader regionale allora di fronte a un contesto di questo tipo il problema si pone e qual è la soluzione la soluzione secondo me è quella di una dialettica tra queste due realtà
Io ho un'esperienza recente la settimana scorsa è stato presentato il Piano paesistico regionale in Sicilia le direttive generali al piano paesistico
Dal dall'ufficio di piano regionale
Che ha elaborato le direttive generale imiti assi strategici a duecentocinquanta mila è venuta una richiesta forte alle Province nel senso di dire se vogliamo che queste direttive diventerà un piano e quindi diventino un piano al venticinque mila
Lo dobbiamo fare in collaborazione con la Provincia facciamo protocolli di intesa in tutte le province sulla base delle direttive generali facciamo poi il piano con le Province
Ora lo stesso ragionamento va per i piani di sviluppo economico regionale
Io credo che ormai sempre più il problema non sia solo quello della progettazione del Parco Progetti sia quello anche della pianificazione
E sempre più il problema della pianificazione va risolta in linee guida in assi strategici che debbono essere definiti a livello regionale e poi calati a livello provinciale elaborati dalle Regioni d'intesa con le Province nelle singole province
Sotto la supervisione regionale affinché sigla si garantisca il quadro riunione poi si garantisca l'armonia elemento sintesi se questo è il livello quindi a un livello sicuramente di sussidiarietà ma è anche un livello di collaborazione
Tra i diversi organi
E quindi che possano essere i Comuni le Province le regioni e poi lo Stato tutto
Sicuramente bisogna sempre più superare però un oggi che accentratrici e in questo senso mi riconosco nel dibattito di stamattina sulle regole certe
Che imponga a tutti i comportamenti coerenti
Regione siciliana che fa la delibera CIPE per intenderci
Dell'utilizzo dei fondi strutturali per la nazionale senza consultare gli Enti locali
E decide e fa un elenco di progetti è una cosa vergognosa così come è vergognoso che la Regione Sicilia dice comuni presentati i progetti e decide priorità uno priorità due prima fase del pop senza consultare gli enti locali
Ora dico se ma dico nemmeno chiedere guardate sto decidendo questa cosa per comunicazione della manda perché ormai abbiamo saputo
Abbiamo saputo dalla stampa io sono presiedo la Commissione regionale dell'Unione delle Province siciliane che si occupa di politiche meridionale se da queste cose queste cose le abbiamo dovute a sapere a livello dell'Unione regionale dalla stampa
Allora dico queste cose sono cose a cui prestare particolare attenzione in questo senso
Noi stiamo tentando il più possibile di organizzarci per fare la nostra parte per intenderci in provincia di Palermo
Una esperienze che una una delle esperienze pilota il patto territoriale le Madonie riuscita ad entrare dentro di te i patti europei il per l'occupazione
Ma qui anche qui con un caso fortuito di collaborazione con il ministero diretto per cui siamo riusciti in qualche modo all'ultimo minuto ad avere in francese il Regolamento trasmesso dal Parlamento europeo
A dribblare le scadenze riuscendo a presentarci e rispetto a questo importante strumento che la comunità stava sempre più vararlo io concludo dicendo
Garanzie per le province affinché ci sia effettivamente un decentramento nei confronti delle regioni ma ci sia anche riconosciuta la dignità delle Province il ruolo delle Province e si è riconosciuta anche centralmente rispetto alle regioni a statuto speciale
La necessità però dall'unione credo a livello nazionale di riflettere ulteriormente sugli strumenti e sul ruolo delle Province rispetto alle risorse comunitarie
C'è un ultimo intervento che quello del di Giuseppe dolce
Dopodiché
Se non ci sono altri interventi passiamo la parola al nostro Presidente per la chiusura
Io molto brevemente o chiesto di intervenire perché nella qualità di componente della commissione dell'UPI
Che si occupa di Mezzogiorno mediterranee mezzogiorno abbiamo negli ultimi tempi dalla nostra Costituzione che data soltanto da pochi mesi
Siamo ci siamo occupati e continuiamo ad occuparci dei problemi che riguardano soprattutto la questione diciamo meridionale una questione che ritengo negli ultimi tempi negli ultimi due anni sembra essere stata accantonata sull'agenda politica
Si è fatto un gran parlare negli ultimi mesi negli ultimi tempi della questione del Nord teste ma pare che la questione meridionale sia stata come dire rimossa
Di fronte a presupposti di carattere come dire agitatorio come quelli portati avanti dalla lega per cui ecco il divario che esiste e qua io lo voglio ricordare non per farvi perdere tempo ma perché ritengo che sia giusto che nel corso del nostro dibattito si per venga ancora una volta sottolineata come ci sia come è in atto un divario tra nord e sud riguardo per esempio all'occupazione
Che dico le cifre parlano chiaro un di fronte ad una disoccupazione un tasso di disoccupazione del sette otto per cento
Nelle regioni del centro nord assistiamo invece a un tasso di disoccupazione nel Sud che supera il venticinque il trenta nella mia provincia oltre il trentacinque per cento
E allora se questo è vero e se questo dico
Non può essere rimosso da nessuna logica da nessuna politica agitatori a ci dobbiamo porre anche il problema come Unione province italiane di che cosa facciamo è nel caso specifico dell'argomento che ci ha interessato che abbiamo ascoltato con estrema attenzione molto stimolante su per quanto riguarda i finanziamenti strutturali della Comunità europea il ruolo che l'UPI può svolgere nel tentativo Cosmo è stato qui sottolineato di supportare tecnicamente tutte quelle amministrazioni provinciali che non riescono o per motivi di carattere strutturale tecnico di personale di inventiva di di di di mancanza diciamo di come dire di iniziativa ecco supportare attraverso delle convenzioni attraverso interventi diretti dell'UPI
Soprattutto quelle regioni meridionali e quelle province meridionali che U soffrono in maniera molto evidente questa mancanza di iniziative ora noi come Commissione ci siamo posti alcuni problemi alcuni li abbiamo anche semplificati in un documento che abbiamo fatto pervenire al direttivo del dell'UPI e che riguardano per esempio la modifica della legge
Quarantaquattro della famosa legge De Vito che riguarda l'imprenditoria giovanile
Con alcune proposte che speriamo vengano discusse è come dire anche recepite per migliorare la possibilità di accedere a questi tipi di finanziamento così come e avremmo gradito che oggi come dire fosse stato presente e si fosse stato rispettato il programma che prevedeva l'intervento dell'onorevole Sales proprio in relazione al cosiddetto prestito d'onore il cui regolamento è stato pubblicato è già stato licenziato dal Consiglio di Stato e verrà pubblicato mi si diceva proprio domani sulla Gazzetta Ufficiale e che riguarda quelle regioni meridionale quelle comprese nell'Obiettivo uno che sono quelle di cui come dire io mi occupo per il mio ruolo in maniera prioritaria ecco la l'Unione province italiane può svolgere proprio nella diatriba a cui noi abbiamo oggi assistito oggi e ieri cioè a questo uomo conflittuale tra Provincia e Regione
è inutile sottolineare come diceva poco fa il Lella assessore Di Caro che mi ha preceduto la blu il ruolo deleterio svolto dalla regione Sicilia per quanto riguarda e con come dire conflittualità con le Province e soprattutto l'immobilismo io sono un un esempio voglio citare perché riguarda la mia provincia la mia città Caltanissetta e cioè quello di un centro professionale
Il cerchio tasse stanziate cioè costruito con fondi del figlio del Fondo investimenti occupazione
La diciamo completato già da tre anni nel novantatré e stato inaugurato da dal Papa nel suo viaggio in Sicilia un centro che non ha eguali in tutta Italia
Deputato alla formazione del personale sanitario e del personale amministrativo delle USL ancora chiuso ancora non utilizzato per le inadempienze della Regione
Ecco anche in questo campo noi come Provincia abbiamo svolto e stiamo tentando di svolgere un nostro vuoto cercando di e lo abbiamo prospettato anche in seno al Lupi nella Commissione
Di cui io faccio parte la necessità anche che la Provincia e Lupi si attivi attraverso anche la stizza la stipula di una convenzione terra smuovere questo scandalo che è una bisognerebbe ecco vedere la struttura completa fornita di ogni possibile
Come dire strumento di tipo didattico dalla rete informatica ai mezzi adulti audiovisivi alle biblioteche c'entra è malgrado l'iniziativa del direttore generale già nominato non si riesce a smuovere questo scandalo
E allora ecco io questo volevo dire
Perché il ruolo delle Province si implementi ancora di più
E venga soprattutto vivificato
Dalla dibattito dalle dalle cose che abbiamo sentito noi in questi due giorni e che hanno sicuramente o l'intervento oggi anche del ministro Bassanini dato maggiore forza e maggiore impulso a quello che è il nostro ruolo grazie
Ringraziamo
Giuseppe dolce per quest'ultimo intervento passo la parola al presidente Marcello panettone per le conclusioni
Amici e colleghi sono le diciotto e dieci alle diciotto e quindici mi impegno a ad aver finito la mia brevissima replica
Prima questione io vorrei partire dalla
Dai pochi aficionados che siamo qui questo pomeriggio
Io credo che la relazione del professor Cagiano dal professore la relazione del professor bisogna del dottor bisogna avrebbero meritato una platea ben altrimenti numerosa non come omaggio al qualità semplicemente di carattere culturale che lo esprime
Ma come utilità per il lavoro amministrativo che noi dobbiamo svolge
Credo che dobbiamo riprendere questa occasione Sussi certo
Credo che dobbiamo riprendere questo occasioni
Io parlano
Subito prima dell'inizio di questa per la vita non ricordo più se quest'oggi ho subito nel pomeriggio subito prima stamattina con il presidente Casini di e con il suo collega presi
E delle attività produttive
Per dire che le due Commissioni due presidenti intanto si erano un pochino accordati sulla opportunità di di fare un incontro tematico
Esclusivamente dedicato a questi problemi della normativa europea e della nostra azione di riferimento a tutti i programmi e ai fondi che a vario titolo possono venire dall'Europa
Perché voi ricorderete che era un pezzo delle cose che avevo messo nella mia relazione sono profondamente convinto della necessità che noi ma noi ci rendiamo per un verso conto delle possibilità che abbiamo per l'altro che operiamo per rimuovere gli ostacoli alla stazione
Però senza
Scusi senza trova sempre negli ostacoli che altri ci pongono la giustificazione perché noi non facciamo intanto quello che possiamo fare da soli anche in questa data situazione
Perché per carità io non voglio minimamente neanche percorre più di altri dieci secondi le cose che professore Caggiano entrambe tutto il viso mi ci hanno detto ma insomma sui programmi non abbiamo cioè non abbiamo ostacoli se non la nostra inerzia dico bene presso quindi non possiamo sempre dire gli altri non ci fanno lavora
Come direbbe Gianni Ippoliti queste sue divertentissima dico sì
Seconda questione torniamo al convegno quindi d'accordo la cosa si farà io mi auguro che in quell'occasione le persone che con tanta cortesia e disponibilità oggi hanno comunque prodotto in uno sforzo nei confronti di quei pochi che siamo rimasti possono essere molto più utilmente per noi per voi non per loro per noi sviluppare questa accusa
Valutazione complessiva nel conto del Conde questi due giorni di lavoro certo abbiamo avuto alcune defezioni che come sempre quando accade dispiaccia tutte cose che sono largamente spiegabili perché attività di governo
Però insomma per noi che eravamo che lavorare non voglio dire che non ci sia dispiaciuto che alcune sacrosante ivi compresa Sagres questa sera
Però io tutto sommato pensando all'esito del lavoro il rapporto con il Governo e Parlamento estive non semplice dalle presenze a queste riunioni
Ma dalla produzione legislativa che viene a sviluppata da Governo e Parlamento
E non c'è dubbio che quanto c'era prima di oggi
E soprattutto quanto oggi ci è stato detto è confermata la tavola rotonda
Mi porta a dire che il giudizio su questo nostro appuntamento ecco per i risultati per le cose dette largamente positivo
Perché vedete l'incontro di oggi
Era amico di senza rete
C'è oggettivamente oggi quella quella folta
In presenza di dirigenti e parlamentari per carità molti di essi da ognuno di noi
Contattati o direttamente o per interposta persona ma non è che avessimo la sicurezza che avrebbero detto le cose che poi restano ha detto
E guardate che noi possiamo tornare a casa da questi due giorni avendo incamerato con
L'autonomia e il processo di riforma dello Stato perché ci hanno detto che sono tutti d'accordo sul fatto che la riforma dello Stato ci debba
Differenziazione da parte del senatore Fisichella ma adesso io non vorrei
E questa deve essere
E il sistema legislativo bisogna decentrare o verso le regioni si
Ma anche il sistema delle comuni e Province devono essere due perni dell'amministrazione
Garantiti costituzionale
Sì anche rispetto alle forme del centralismo
Oggi noi abbiamo questo risultato
Di uno schieramento di rappresentanti di forze politiche che
Tutto lo schieramento Parlamento
E non è un risultato di poco con
Poi ripeto ci potrà nei
Cose da scavare un
Ma questo è il modo
Ma delle cose che voleva
Secondo
Torna in scena
E dire che siamo sulle prime pagine dei giornali ma si va a recuperare
Uno dei temi che noi gli abbiamo introdotto io voglio torna
Sono quando facemmo la tavola rotonda con geografi sue cholo
Tecnici dei servi
Dio è docente di diritto amministrativo e costituzionale
Iniziato cioè quello di
Identificazione
Della presenza della dimensione provinciale nella società civile
Nella coscienza civile
Dire dal senso di appartenenza di identità di articolazione
Il mondo delle professioni delle associazioni del ma
Imprese e così via tenta
Toh alla sua maglia costitutiva
Per dire che a quella rete deve corrispondere un livello istituzionale propri Autoreiv non posticcio come qualcuno ancora
Dico a mente tende a pensare ma
Proprio autorevole
Che esercita funzioni
Altro lavoro che abbiamo fatto nel corso di questi anni che comincia a fino al
Emerge anche dibattiti sui suoi sulle competenze da esercitare
Io credo che questo sia lo
Sì mi si apre
Se il Parlamento la Procura definitivamente un gran
Perché questo tema è
Tutta evidenza
Mille centoventiquattro
Va approvata
Ente poi promulga
Settis tiene discenderà
Molto più evidente questo lavoro
Grande fatica
Votando contro corre
Talvolta scontrando ci anche quelle di
Senso comune
Venti o degli organi di informazione a quel punto emergerà con grande evidenza e con grande forza e io sono convinto che
Istituzioni sarà sì certe
Ma negli altri
La povertà oppure al Parlamento se la legge sarà approvata i dati per il pari alle commissioni
Dovrà proporre la conferenza stato città autonomi
Ma saremo anche noi
Le nostre Singh
A dover sopportare il lavoro se volete dell'un
Il nostro complessiva
Mente considerati perché aiutiamo accrescere questo processo di identificazione di quelle funzioni amministrative degli organi periferici dello Stato che più funzionali
Possono essere a
La nostra livelli istituzionali se saremo in grado di far questo vedere
E consolidarsi definitivamente la funzione e il lavoro che noi svolgiamo
Che intanto è già nostra competenza
Flessi che su di essa tra sviluppare queste attribuzioni
Anzi in via amministrativa e poi vedremo
La riforma costituzionale
In via definitiva e con questo auspicio con questa speranza ma voi tutti ringraziamento per questa presenza a questi due giorni di lavoro da parte mia personale tutto l'ufficio di presidenza
E Vito appuntamento alle prossime iniziative
Il nostro presidente