I patti territoriali e gli enti locali; La riforma del welfare e la Legge Finanziaria

Tajani einaudiani Vaiana Selicato allevamenti ieri Macciotta
è stata segretaria aggancia regole lei è qui a un in un convegno sui patti territoriali è piaciuta a Livorno è una ente locale che a presentare appunto un progetto di questo tipo allora fare ritraduzione epatite territoriali sono uno strumento finanziario no in mano agli enti locali terre
Diciamo di programmazione negoziata decentrata cent'poche parole gli enti locali hanno in mano la prossimità di contrattare con lo Stato con né in prese per costruire ufficialmente opere pubbliche
E poi gestirle farle gestire anche a soggetti privati ecco
La domanda che la voce subito è abbastanza così ma se vuole anche abbastanza abbastanza semplice ma i soldi la copertura finanziaria
Ma il CIPE ha messo a disposizione dei patti territoriali mille settecento miliardi dei quali sinora soltanto novecentoundici sono stati utilizzati per i primi dodici Pati approvati quindi esistono ad o oggi circa ottocento miliardi ancora disponibili e nel novantotto con le nuove risorse destinate alle aree depresse non c'è dubbio che saranno messi a disposizione altre risorse io vorrei dire quindi che il problema non è quello delle risorse il problema è quello della qualità dei progetti per che Pato territoriale non si caratterizza per essere solo uno strumento finanziario
Alternativo ad altri strumenti finanziari per il finanziamento di questa o quell'opera pubblica o di questo o quell'investimento il patto come dice il nome si caratterizza per il tentativo di mettere insieme progetti di infrastrutturali prevalentemente degli enti locali progetti di investimento di impresa pubbliche e private
E operatori finanziari intorno a un disegno organico di sviluppo di un determinato territorio
Quindi la sfida è proprio questa passare dalla quantità alla qualità degli interventi
Provo per marcare questo aspetto diciamo nella delibera attuale
Si prevede che almeno il settanta per cento delle risorse vadano non a opere pubbliche che potrebbero essere in qualche modo fine a se stessi ed esperienza la Cassa del Mezzogiorno da questo punto di vista insegna ma a interventi imprenditoriali intendendo che naturalmente in un modo moderno il porto non è solo la banchina del porto e la panchina
E l'impresa che gestisce gli interventi che sulla banchina si fanno in questo senso anche il porto non è solo un'infrastruttura ma l'intervento produttivo
Ecco perché per queste opere pubbliche non si poteva
Utilizzare ad esempio
I botte locali di bocche si chiamano a o altro gli altri strumenti finanziari perché si è pensato ai patti territoriali niente impedisce al Comune di mettere proprie risorse
Anche attraverso questo canale di finanziamento il patto territoriale il diciamo il di più che la finanza centrale vuole mettere proprio là dove si
Si mette in piedi un processo virtuoso di utilizzazione collegiale delle risorse alla Sea Comune cere regione se gli imprenditori privati e se
Le risorse europee che sono intermediati da questi soggetti vengono messi insieme lo Stato da una sua dotte diciamo così il tentativo è appunto quello di stimolare alla cooperazione la sinergia nell'uso delle risorse che sono limitate a ristrette in una fase come questa
In cui il governo deve da un lato guardare allo sviluppo ma dall'altro anche guardare a una delle condizioni dello sviluppo che il risanamento della finanza pubblica senta e per quanto riguarda la gestione
Molto affidato alle regioni
C'è anche spazio per gli enti locali i minori sul Comune le Province crepata territoriale alla Regione vorrei dire che non dovrebbe essere la
Affidata nessuna gestione la laggiù la regione del dare un quadro di compatibilità nell'uso del territorio ma la gestione va lasciata agli enti locali minori come lei dice e poi ci sono anche i grandi comuni qualche calcio e agli imprenditori cioè io ho
Credo che sarebbe un errore sostituire al centralismo statale un improbabile centralismo regionale lo Stato ha fatto da questo punto di vista un'esperienza che ormai io ritengo procedersi conclusa
Il gigantismo delle strutture centrali era però supportato da qualità amministrative non sì ma di alcune grandi amministrazioni centrali
Le amministrazioni regionali non hanno inutile nascondercelo apparati che possono sostituire da questo punto di vista la Ragioneria generale dello Stato la direzione generale del Tesoro la direzione la finanza locale del ministro degli interni l'alternativa è affidare i poteri ai soggetti più vicini agli interessi dei cittadini e che possono gestiti al meglio per cui alla Regione
Compiti di programmazione ai Comuni e agli imprenditori compiti di gestione degli interventi che lo lo mettono in essere ecco senta questi patti territorio
Non sto Attilio sperimentati in altri Paesi d'Europa
Sì il a dir la verità agli altri Paesi europei larga misura stanno copiando l'esperienza italiana i patti territoriali gli altri Paesi si caratterizzano di più per i contenuti di socialità del Progetto
Noi abbiamo ancora una qualche rigidità che deriva anche dal nostro sistema normativo per cui
Si insiste di più su infrastrutture interventi produttivi un po'meno sulla qualità sociale io non escludo che man mano che andranno a regime i vari strumenti anche in
O se i patti territoriali possono acquisire questa maggiore flessibilità diventare come mi piace dire lo strumento di armatura del territorio di armatura dal punto di vista della struttura dei servizi dal punto di vista fisico ma anche da quel dal punto di vista delle qualità gestionale degli interventi
Ecco senta un'ora Macciotta ma negli Stati Uniti non sembra però esserci niente di simile sono una realtà molto diversa però lei prima faceva l'esempio appunto come questi patti territoriali Diano e la gestione e la responsabilità agli enti locali molto vicini al cittadino quindi gli enti locali minori e che quindi si è una forma anche se di federalismo e con gli Stati Uniti sono un esempio di federalismo c'è forse
Un altro c'era un'alternativa anche a questi Pettit a questi patti territoriali Perea sviluppare un'idea di federalismo
Ma io credo che l'Italia Deva guardare in faccia la realtà ho detto prima c'è un modello di amministrazione centrale che ha rivelato dei limiti l'alternativa però alla allora smontaggio diciamo di questo eccesso di centralismo non può essere l'affidarsi al al localismo esasperato ci sono servizi che possono essere utilmente gestiti anche da un comune piccolo piccolissimo ci sono servizi penso alle grandi emergenze ambientali che deriva dalla depurazione dal dall'uso razionale delle acque così sia che richiedono un bacino di utenza di determinate dimensioni allora credo che il modello equilibrato e senza molte alternative del di un federalismo italiano e tiene conto insieme dell'esigenza di smontare apparati centrali ipertrofici e dell'esigenza di non frantuma mare le risorse e quello di fare una scelta limpida di rapporto col le regioni come centro di programmazione il territorio e poi dal punto di vista della gestione di lasciare la gestione a soggetti pubblici ma insisto anche privati se il porto è un'impresa non è necessario che lo gestiscono autorità pubblica il porto come impresa può essere gestito dagli imprenditori che operò quadro economia marittima sei il sistema della depurazione è un'impresa non è necessario che ci sia l'azienda pubblica l'azienda pubblica po'e se lo stimolo ma in molti Paesi del mondo anche assai più avanzati di noi la gestione dei rifiuti non è un costo per l'amministrazione un va è un un utile per i creditori privati che la pratica del riciclaggio dei ma e dei materiali e una delle funzioni che in un'epoca di risorse scarse dovrebbe essere praticata con maggior attenzione l'Italia è un Paese talmente Errico che importa la carta da macero da un Paese poverissimo quella svizzera mi pare che l'esempio sia Cindy il cattivo di come già fare ancora molti passi avanti per portare l'Italia a livelli di utilizzo razionale delle risorse
Senta un'ultima domanda invece di attualità sulle affermazioni del
Del tesoro e del bilancio Carlo Azeglio Ciampi che si trova un congruo ha parlato che
Riforma assistenziale
è necessario che apporti dei
Dei benefici già nella finanziaria del novantotto a sinceramente siamo un po'confuso perché sta sono appena iniziate le trattative suo appunto su questo importante tema della riforma del welfare e insignite empi potrebbero papali poteva apparire non ci non ci non che non ci sono
Se mi è consentito dire c'è un'abitudine italiana di scoprire cose che sapete mesi fa noi abbiamo scritto nel documento programmazione economica fino a l'aria che dalla riforma dell'UE il far e quindi non solo dalla come si dice dal taglio delle pensioni ma dalla riforma dell'UE il far devo devono venire all'incirca sette mila miliardi anche qui vorrei dire sette mila miliardi non vitali di Massetti mila miliardi in termini di contenimento rispetto alla dinamica normale delle prestazioni sociali si è si è detto nel documento erogazione economico finanziaria il prossimo anno la spesa sociale dovrà crescere quanto il prodotto interno lordo il prodotto interno lordo crescerà in Italia di circa il quattro per cento almeno questo che abbiamo previsto la spera sulla cioè dovrà cresce di circa il quattro per cento se confrontiamo questa ipotesi con la crea tendenziale ne deriva i sette mila miliardi di contenimento della cresce quindi non taglio diciamo ma contenimento della crescita
Naturalmente ognuno si assumerà propria responsabilità il governo ha scritto questa previsione nel Documento di programmazione economica e finanziaria il Parlamento ha approvato questa previsione adesso si tratta di passa Re dai discorsi dagli scenari ai meccanismi normativi la legge finanziaria il suo provvedimento collegato sono lo strumento nel quale tradurre questa questi scenari il ministro Ciampi ha semplicemente ricordato questo aspetto della riforma
Uefa quindi non ha effetti così immediati Simone
No la riforma del Welfare avrà effetti di contenimento dell'espansione della spesa sociale fin dal mille novecentonovantotto naturalmente le regole dell'UE per fare un processo di lunga durata che lo si può fare con un singolo atto o in un singolo hanno quel che e e il è la scelta del governo è tenera e lascia il pubblico dello stato sociale non smantellare lo Stato sociale tenerne la se pubblico ma per tenerne la se pubblico bisogna rendere i costi con tibi lì con lo sviluppo di un'economia che non faccia del deficit di bilancio l'alfa e l'omega nelle sue soluzioni noi abbiamo scelto quello del un contenimento del disavanzo di bilancio
Giorgio Macciotta sottosegretario al Bilancio
Radio radicale siamo in collegamento con Gianfranco Dell'Alba europarlamentare a Lista Pannella
Onorevole le chiediamo un suo commento su questo strumento dei patti territoriali che interessa anche la il Parlamento europeo lei la un pochino più critico rispetto invece all'entusiasmo
Del
Del Governo ce ne può parlare
Tutto
Capitoli
Napoletano dove
Uno
Ma la scultura supplementare il benvenuto quindi
Poi data dell'intervento pubblico perché tutto è affidato al proprio agli enti locali
Arrivare ammette non
Dottore dedicata ecco parecchio riguardi l'attracco dei patti territoriali perpetua in questo contesto mi pare che non sia più diciamo riceve
Va bene la ringraziamo vuole Gianfranco Dell'Alba al europarlamentare arista Pan
Carlo Valli salici per radio radicale