"Comuni, provincie e regioni: Stati generali per il federalismo" org. dalla Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Provincie Autonome, dall'ANCI e dall'UPI

Il amministratori regionali e locali
L'appuntamento che oggi unitariamente comuni province e regioni hanno organizzato rappresenta certamente almeno questo è nelle nostre intenzioni
Un momento di grande importanza nel confronto politico istituzionale che si sta svolgendo nel Paese
Gli stati generali per il federalismo
è un titolo impegnativo ma stimolante allo stesso tempo
Necessario a nostro avviso per rilanciare con forza il progetto di riforma costituzionale
In direzione di uno stato autenticamente federale
Fondato su un forte ruolo deve autonomie territoriali
L'importanza istituzionale di questo incontro è evidente
Siamo nel pieno del dibattito parlamentare sul progetto di legge costituzionale di revisione della parte seconda della costituzione
Finora contrassegnato da alterne vicende
Macché speriamo approdi finalmente ed in tempi solleciti almeno queste al nostro auspicio
Ad una serie di nuove regole fondamentali per l'organizzazione della repubblica in sintonia
Con le esigenze della società contemporanea ed anche con le nuove prospettive europea
Per altro verso
L'importanza di questa iniziativa comune assume un valore politico di ancora maggior rilievo
Specie in chiave di recupero di un ponte di una posizione unitaria dell'intero sistema delle autonomie territoriali
Indispensabile per favorire la realizzazione di un comune obiettivo
Il superamento dell'assetto centralistico del nostro sistema istituzionale ed amministrativo
L'obiettivo che i comuni province e regioni
In modo unitario intendono perseguire è quello di mirare ad un modello organizzativo dei pubblici poteri effettivamente legato ad una di idea ad un'idea di Stato non invadente mi burocratizzato e assistenziale ma essenzialmente caratterizzato da una funzione nego l'azione della libera attività dei cittadini e delle formazioni sociali
Oltre che di prestazioni efficiente di servizi che debbono essere messi a disposizione dell'intera collettività
Ma allo stesso tempo il rapporto fra Stato e sistema delle autonomie locali che necessaria ipotizzare un profondo rovesciamento di prospettiva
Già peraltro implicito nei principi dell'articolo cinque della Costituzione
La Repubblica una e indivisibile riconosce e promuove il le autonomie locali
Diretto a valorizzare il più possibile il ruolo di ciascun livello di governo sub statale comuni province e regioni sulla base del principio di sussidiarietà rispetto al quale dovrebbe fondarsi il nuovo rapporto fra Stato e comunità territoriali
è in questa prospettiva di consolidamento e di sviluppo dei principi autonomistici che si pone in modo inequivocabile
Il nuovo articolo cinquantacinque della Costituzione approvato dalla Camera dei deputati l'undici febbraio scorso secondo il quale la Repubblica è costituita dai Comuni
Dalle Province e dalle città metropolitane
Dalle regioni e dallo Stato
E questo ormai il punto fermo dal quale occorre partire per costruire una nuova forma dello Stato
Fondato su un patto autonomistico tra ambienti costitutivi della Repubblica
E rappresentativi delle rispettive comunità territoriali
Questo è il nostro auspicio queste
L'obiettivo che noi intendiamo perseguire questa è la proposta o il senso della proposta che noi avanziamo
Al Parlamento della Repubblica alla Commissione bicamerale che mi ha preparate i lavori rispetto al dibattito che in queste settimane si sta svolgendo
Per iniziare poi gli interventi e quindi dare il segno di questa nostra giornata io passo la parola al presidente Chiti Presidente della conferenza delle regioni de e delle province
Auto
Comuni province e regioni
Sono in campo per dare un loro contributo a fare le riforme
Nella riunione di oggi quella che abbiamo chiamato Stati generali per il federalismo vuole essere
Una forte sollecitazione di tutto il sistema delle Autonomie nei confronti del parlamento chiamato ad esprimersi sulla proposta approvata dalla commissione bicamerale
Il Parlamento dovrà decidere su come e quanto cambiare lo stato e anzi noi auspichiamo rispettosamente
Che diciamo i lavori del Parlamento sulla riforma della Costituzione diventino più serrati anche per dare non sono tempi più certi ma anche un riferimento di importanza che questo tema a tutto il Paese
L'Italia ha un urgente bisogno di riforme e questa legislatura non può concludersi con un nuovo nulla di fatto il federalismo si può e si deve fare
Saranno serviti a poco i sacrifici fatti per risanare i conti dello Stato e per entrare nella moneta unica
Se non riusciremo a cambiare anche l'organizzazione dello Stato il funzionamento delle nostre istituzioni tutti i Paesi europei si sono attrezzati o si stanno attrezzando per modernizzare il loro ordinamenti in modo da rendere le loro comunità locali protagoniste della nuova Europa in Italia invece siamo ancora costretti a fare i conti con lo Stato centralistico
Che trattiene un insieme di competenze già attribuite dalla Costituzione in vigore attualmente a regioni e agli enti locali
E in Italia i cittadini le loro associazioni le imprese sono ancora costretti a fare i conti con una pubblica amministrazione nell'insieme inefficiente complessivamente non all'altezza degli altri Paesi europei
Ecco perché dopo esserci impegnati per il risanamento
Dovremo lavorare perché questa legislatura sia caratterizzata da rilancio dello sviluppo e dall'approvazione di un progetto coerente
Di riforma dello Stato e delle sue istituzioni regionali e locali
Il progetto uscito dalla Bicamerale contiene alcuni elementi di novità che abbiamo apprezzato
Ma accanto a questi mantiene altri che a nostro giudizio vanno modificati se vogliamo renderlo coerente con l'obiettivo di trasformare l'Italia in una Repubblica federale
Il lavoro della Bicamerale non disegna a nostro giudizio una coerente riforma federalista dello Stato
Bisogna in generale superare nel nostro Paese una cultura politica che non ancora del tutto abbandonato un vezzo da prima Repubblica quello di sposare a parole le riforme ma poi non essere conseguenti nei fatti e nei comportamenti
Sui risultati per noi ancora non soddisfacenti del progetto di federalismo hanno pesato anche lo abbiamo noi stessi sottolineato la debolezza e le divisioni soprattutto di Regioni e Comuni
Che hanno a lungo perseguito secondo una visione un po'di corporativismo istituzionale proprio antitetici modelli di federalismo
Oggi siamo però di fronte a una grande novità nel nostro Paese
Comuni province e regioni si presentano con una proposta unitaria
Quello che presentiamo oggi un patto tra le istituzioni locali che realizza dal basso una convergenza sul federalismo che convergenza sul federalismo ovviamente anche tra i diversi schieramenti politici che governano regioni ed enti locali
Comuni province regioni chiedono ulteriore riduzione delle competenze esclusive dello Stato centrale
Chiedono un Senato federale che non sia espressione dei partiti ma dei territori
Non vogliamo soltanto una nuova organizzazione dello Stato centrale anche le regioni e le Autonomie locali devono cambiare
Vogliamo costruire nuove regioni nuovi comuni e nuove Province
Le nuove regioni dovranno essere rese più autorevoli dall'elezione diretta dei presidenti e più aperti al rapporto con gli enti locali
Attraverso l'istituzione di consigli regionali delle Autonomie o comunque assicurando che i nuovi statuti delle nuove Regioni vengano costruiti insieme a comuni e a Provincia
Le nuove regioni non dovranno essere non è un grande comune non piccolo Stato
Ma federazione di città e di Autonomie locali liberate da funzioni di gestione dotate di reali poteri di governo alcune proposte tra cui l'elezione diretta dei presidenti delle Regioni
Lo statuto di autonomia delle città metropolitane ai progetti speciali di autonomia per l'insieme delle regioni sono già state accolte
Sulle altre in particolare quelle relative all'istituzione del Senato federale il confronto e l'impegno devono continuare perché su un punto decisivo non secondario così come quello dall'auto dell'autonomia impositive fiscali
Le nostre proposte vogliono rendere coerente il progetto di riforma della Costituzione con l'obiettivo di trasformare l'Italia in una repubblica federali
La riforma federalista per cui ci battiamo è l'unica risposta possibile ai malesseri che si manifestano con sempre maggiore intensità nelle diverse aree geografiche del nostro Paese
E l'unica risposta vincente anche rispetto agli estremismi del secessionismo
Lo Stato centralistico così come oggi è ha fatto il suo tempo
Non serve alla coesione del Paese e al riequilibrio dello sviluppo
è in contraddizione rispetto agli stessi processi di costruzione dell'Unione Europea
Per questo anche in Italia è servito di un vero federalismo
è un vero federalismo serve anche per la diffusione dello sviluppo per il rilancio dell'occupazione
La crisi con qui dobbiamo ancora fare i conti quella del dualismo dello sviluppo tra centro nord e sud e della crescita senza occupazione a diverse cause ma anche un suo epicentro
Lo Stato centralistico come oggi
Perché l'economia globale non tollera più risposte standard Zita standardizzata troppo lente erode la concentrazione di potere istituzionale disloca invece problemi poteri anche su altri livelli su altri due livelli quello sovranazionale europeo e quello regionale e locale
Queste sono le condizioni perché sindaci e presidenti di Regione Province possono contribuire come vogliono con un sostegno convinto a che il Parlamento vari la riforma e poi al successo nel referendum confermativo
Comuni province regioni proseguendo su questa strada di impegno unitario
Si propongono anche di presentare nei prossimi giorni una proposta sul Documento di politica economica e finanziaria del governo
Con l'obiettivo di perseguire una politica di rigore e di sviluppo
è sbagliato secondo me far credere che ad una prima fase di rigore ci possa possa seguire una seconda fase di sviluppo senza rigore ci può essere purtroppo rigore senza sviluppo
Ma non ci potrà essere alcun serio sviluppo senza rigore i terreni su cui si gioca oggi il successo o l'insuccesso delle strategie dello sviluppo sono quelli dell'occupazione del Mezzogiorno della scuola e della formazione
Nessuno di questi campi si potranno fare concreti passi avanti senza un nuovo ruolo e veri poteri delle istituzioni regionali e locali
Per questo ci battiamo anche per questo ci battiamo per un federalismo coerenti
Che trasferisca potere garantisca autonomia responsabilità governi territoriali stabilisca nuovi rapporti tra istituzioni e cittadini tra istituzioni
E associazioni dei cittadini
Non è tema di oggi io non abbiamo deciso tutti di farla molto breve ma se si guarda le esperienze dei patti territoriali e degli accordi di programma si vede quale positivo sviluppo di energie locali private e pubbliche
Può realizzarsi se c'è un ruolo effettivo di autonomia di governo da parte delle regioni e degli enti locali
Ciò non avverrà naturalmente senza che vi siano anche adeguati strumenti di autonomia finanziaria impositiva
E per questo una significativa compartecipazione all'IRPEF Felipe decisiva anche per far fronte alle funzioni che saranno conferite dai decreti Bassanini che in questi giorni governo varerà definitivamente
Da parte quello delle risorse
Della loro con determinazione dell'autonomia per gestirle insieme al superamento di enti periferici dello Stato non più necessari in che qui si può risparmiare in risorse e il recupero di efficienza e ha poteri sostitutivi capaci di obbligare anche ministeri ha rispetto delle scadenze parla per tutte le esperienze del ministero dell'agricoltura che doveva presentare una riforma di riorganizzazione il cinque dicembre del mille novecentonovantasette
Tutti questi sono per noi criteri fondamentali per valutare i decreti in questa settimana il governo approverà per il trasferimento di competenze
Queste nostre richieste terminò non sono frutto di posizioni astratte
Da addetti ai lavori o peggio rivendicazioni di Palazzo su cui al di là degli schieramenti ci mettiamo tutti d'accordo
Sono una spinta costruttiva e positiva da parte di chi avverte gli umori delle popolazioni cerca di tradurli in una proposta politica coerente
Lo dimostra se ce ne fosse bisogno in un sondaggio che la rubrica televisiva dalle venti alle venti a appositamente commissionato per la trasmissione di questa sera all'Istituto CIRM
Per la stragrande maggioranza degli italiani il sessantasei per cento sorprendentemente identico al nord al centro e al sud stessa percentuale
La forma di Stato preferibile quella che dà più forti poteri a Regioni e autonomie locali
Appena il nove appena nove italiani su cento si dichiarano favorevoli a mantenere gli attuali poteri al governo di Roma e appena otto si esprimono per una federazione di prestati indicativo anche da questo punto di vista anche sul terreno del fisco di italiani mostrano di avere le idee chiare l'ottanta per cento preferirebbero pagare direttamente le tasse regioni enti locali l'otto per cento nella situazione che siamo giallo sta
Ma c'è un altro dato che colpisce è quello relativo al futuro Senato un argomento che si penserebbe distante dagli interessi della gente
Il cinquantun per cento degli italiani contraddice questo luogo comune e si esprime per un Senato che si occupi dei problemi del territorio o che comunque abbiano conseguenze importanti sul territorio
Contro il tredici per cento che continuano a preferire un Senato fotocopia della Camera dei deputati
Non metto appare il diniego degli italiani di fronte all'ipotesi di un referendum sulla secessione del Nord
La pensano così l'ottantanove per cento al sud l'ottantotto per cento al centro e il settantadue per cento al nord dove pure non va sottovalutato come si vede
Che c'è un diciotto per cento di favorevoli da qui la serietà e l'urgenza dell'intervento
Questi risultati la dicono lunga sulle aspettative degli italiani Imperia ma di riforme costituzionali
E confermano che il federalismo inteso per il quarantasette per cento degli italiani come autonomia delle regioni e degli enti locali per salvaguardare l'unità del nostro Paese
Sì e non soltanto l'antidoto più efficace contro il virus della secessione ma soprattutto e insieme per realizzare un'Italia più moderna protagonista della costruzione dell'Europa e della vita dell'Europa grazie
Dopo la relazione introduttiva del presidente Chiti
Le chiedo al senatore D'Onofrio se vuole portare il suo contributo a questa nostra riunione in quanto relatore di questa parte
Dopodiché apriamo con alcuni interventi degli amministratori locali io chiedo scusa presidente se ho chiesto nel caso fosse stato ritenuto utile un mio intervento le farlo subito perché in mattinata abbiamo
Votazione al Senato tutto il mondo la politica scolastica senta su questo argomento sono non possiamo giudice Monza stamattina quindi lo faccio per questa ragione ho anche un fondo
Poter dire due
Io non sono due considerazioni un incontro importante come questo
Non ho pensato poco più di un anno fa in Bicamerale
Roma donna eventuale trasformazione dell'Italia in mano pubblica femorale sapendo che si trattava di un tema di straordinaria difficoltà
Perché nonostante la generale affermazione di una trasformazione federalista sappiamo che su questo tema le opinioni non erano e non sono identiche dal punto di vista dei contenuti delle forme delle modalità organizzative però ci tengo a dire che quella decisione presa un anno fa è stata consistentemente sostenuta nel corso dei lavori
Della Bicamerale ora alla Camera pur sapendo che il prodotto della nostra proposta di giugno di ottobre è stato considerato insufficiente pur sapendo che le votazioni che la Camera sta svolgendo in queste settimane
E ci auguriamo possa portare modifiche anche sostanziali della nostra proposta
Desidero dire che su due punti che noi non abbiamo mai avuto dubbi e sono due punti importanti rispetto ai quali la coerenza mancata del testo approvato in Bicamerale è l'argomento di questo dibattito noi abbiamo assoluto una decisione molto molto seria all'inizio dei nostri lavori quando abbiamo fermato
E credo che di questo non perché è presente oggi mi capita di dirlo dovunque vado a discutere di queste cose il merito è prevalentemente del presidente D'Alema
L'attuale Costituzione nella seconda parte tuttavia impostazione centralistica Parlamento governo magistratura territorio garanzie
Noi abbiamo deciso di rovesciare l'impostazione della scrittura della seconda parte non è una cosa banale partiamo col territorio poi il Parlamento può il presidente
Ogni la madre magistrature le garanzie questo fatto mi dispiace che non venga rilevato della sua straordinaria importanza in modo costante lo dico non per un fatto di polemica ma mi dispiace che del dibattito
Che si svolge nel Paese sul sulla proposta della Bicamerale signori del tutto
Questo che non è un fatto banale la seconda parte della Costituzione partirà con l'affetto territoriale se sarà definibile federale mi farà piacere ma parte con l'assetto territoriale
Secondo punto novità straordinaria che non avvenne in nessun'altra parte del mondo
Noi affermiamo il principio di sussidiarietà istituzionale in base al quale le funzioni amministrative vengono attribuite generalmente ai comuni anche nelle materie di competenza regionale statale
Una cosa che se diventasse la regola un domani comporterebbe una radicale trasformazione delle regioni come sono oggi
Dello Stato come oggi questo principio di sussidiarietà istituzionale è un rovesciamento radicale di cultura di mentalità di ottica
E sono per così dire insieme al principio dal dal quale partiamo con il territorio rappresentano i due pilastri del nuovo modello di Stato
Che cosa manca di molto importante mancano due cose molto importanti e ci tengo a dire sono le cose che voi ancora oggi indicante
E per le quali ho motivo di ritenere che mentre non ci sarà grande difficoltà
Lo dico anticipando l'orientamento del Senato sulla questione del Senato ci sarà da discutere sulla questione del federalismo fiscale non perché ci siano problemi
Villatora centralistica perché il federalismo fiscale basato su Stato e regioni
Accerta e si può risolvere senza grande difficoltà
Un federalismo fiscale basato su Comuni Province Città metropolitane e Regioni e Stato è tecnicamente molto complicato oltre che politicamente molto difficile da decidere quindi al concorso dal mondo delle Autonomie
Se unitario sarà di grande interesse perché la nostra soluzione sul tema del federalismo fiscale a maggio su molto federalistica delle prospettive ma priva di immediato contenuto precettivo
Quella di ottobre ricca di contenuti precettive probabilmente molto più centralistica quindi abbiamo anche noi oscillante e continueremo ad oscillare
Su una questione così delicata sapendo che sul sul fisco si decide la natura dell'ordinamento oggi più che non fosse in passato
Per quanto riguarda il Senato l'abbiamo attraversato per molti mesi un terreno del quale vi vi era più duro che riteneva che il Senato dovesse continuare a dare la fiducia al governo come la Camera per molti mesi non eravamo convinti non olimpica ma quel livello coltello e lo erano ma nell'opinione diffusa parlamentare non vi era la convinzione dello sganciamento del Senato dal rapporto di fiducia con il governo oggi queste acquisito
Questo è un dato acquisito e nessuno discute più del fatto che solo la Camera diventa un soggetto istituzionale sì che abbia un rapporto di fiducia col Governo dipende dal tipo di governo che vien fuori nessuno mette più in discussione che al Senato non parteciperà del rapporto di fiducia
Quale sia l'ancoraggio territoriale del Senato
In un Senato che debba occuparsi non solo della rappresentanza territoriale e del processo di federalizzazione ma anche della garanzia della libertà non è cosa banale non è una cosa dalla quale si possono soltanto dire
In termini logici che la cosa non convince questo è il tema della decisione che abbiamo di fronte ritengo che per le maturazione che stanno avvenendo le discussioni che stanno avvenendo
All'interno non più della Bicamerale come tale in una sorta di quel senza perché si è ridotta nelle diciannove persone che sono il comitato in Parlamento ritengo che su questo tema se posso aggiungere senza grande difficoltà ma con un ripensamento molto serio delle cose proposte ad una soluzione che l'insieme delle Autonomie posso ritenere accettabile
Ecco perché questo confronto è bene che rimanga come tale devo dire qualche volta abbiamo una difficoltà se il mondo dell'autonomia ci propone una modifica costituzionale
Che non è figlia della cultura dell'autonomia perché chiedere per esempio l'elezione diretta dei presidenti delle Regioni come norma costituzionale cosa che a me fa piacere ma capisco che la norma costituzionale uniforme che non è figlia della cultura dell'autonomia
Perché evidentemente la colta da doglie vorrebbe che ogni Regione decide se la forma di governo come ritiene
Quando il mondo delle autonomie ci chiede di dire questo se non c'è questo non c'è la riforma io dico io son contento che ci sia ma non posso accettare la tesi che se non c'è non c'è la riforma perché in una coltura federalistica non si può affermare che le forme di governo locale vengono decise centralistica mente
Questo per capirci tra di noi perché altrimenti di fronte a questi problemi talvolta abbiamo la sensazione che se la cosa c'è la cosa viene accettata come federalistica se non c'è non c'è il federalismo
Io su questo ho qualche dubbio però appartengo come parte politica e come cultura ad un modello di tipo elezione diretta ma sono convinto che questa è una battaglia politica non è una battaglia istituzionale tra centralismo e federalismo è una questione di del tutto del tutto diversa
E voi sapete che i presidenti dei consigli regionali ci hanno scritto chiedendo a cosa opposte ma non voglio giocare sulle distinzioni
Voglio dire che noi stiamo cercando in questa fase di costruire quel nuovo patto di unità nazionale formula molto impegnativa
Il nuovo patto di unità nazionale è una cosa molto diversa dalle modifiche formali della Costituzione
Mi sembra che anche l'incontro di oggi sia un'occasione utile io apprezzo molto le parole di chi di quando dice vi chiediamo di cambiare ancora molto perché non siamo soddisfatti ma vogliamo che completato il lavoro
Cioè io sono particolarmente lieto che il mondo delle Autonomie preferisca la conclusione del processo riformatore anziché chiedere di poter tutto per aria
Come altre parti in altri modi chiedono capisco che voi diciate se la riforma è degna di questo nome nulla qualunque riforma non ci stiamo impegnando in questo senso continueremo a farlo
In tempi più rapidi e la Camaro appeso oggi
Che deciderà di sedute più frequenti ogni settimana anziché a settimane alterne
E mantenete il vostro monitoraggio sul nostro lavoro ne siamo particolarmente lieti sapendo che e le premesse di una grande riforma ci sono la coerenza complessiva ancora no grazie
Grazie senatore la parola al sindaco vitali io prego tutti i nostri amici amministratori di mantenere rigorosamente il tempo che ci siamo assegnati cinque minuti a intervento presente
Aggio cinema proposta alla fine degli italiani sulle questioni dell'organizzazione della forma di Stato
Ecco io penso che nel nostro dibattito costituzionale di riforme quello che manchi sia proprio questo
Le motivazioni per i cittadini di un cambiamento profondo della forma di Stato per evitare che poi alla fin fine questa questione del federalismo si riduca ad un problema per addetti ai lavori o addirittura una formula che viene usata indifferentemente magari per riempirla ciascuno di contenuti diversi
Voglio ricollegarmi ad un grande movimento che proprio in questi giorni si sta svolgendo numerosi parte del Paese per il lavoro e per lo sviluppo del Mezzogiorno
Se c'è una ragione che ha storicamente motivato l'esistenza di un modello di stato fortemente centralistico nel nostro Paese questa ragione ha un nome preciso mezzogiorno di tale e cioè l'idea di un medico di liberalismo nobile ma ormai datato che lo Stato centrale centralizzato potesse molto di più garantire le zone più debole del Paese nella distribuzione delle risorse
Oggi l'evoluzione in Italia e nel mondo e in Europa si dimostra che è vero esattamente l'opposto
Che anche per risolvere problemi atavici come quello della differenza tra diverse zone di un Paese
E quello della disoccupazione del lavoro Edison importante in Italia come il Mezzogiorno
Occorre attingere ad una risorsa nuova che in altri Paesi è stata attivata e in Italia ancora noto che si chiama auto-governo locali
Sono necessarie istituzioni flessibili
Istituzioni capaci di cogliere anche le risorse presenti nelle diverse comunità capaci quindi di trasferire fortemente competenze risorse e poteri verso le comunità locali
Ecco quindi le ragioni profonde
Dell'esigenza di un nuovo modello di Stato che si coniugano con quelle di una nuova fase di sviluppo del Paese che abbia nel Mezzogiorno e nel lavoro il suo obiettivo prioritario
Noi abbiamo avanzato delle proposte
Alla commissione bicamerale al suo presidente D'Alema l'abbiamo avanzate come Regioni e come comuni oggi abbiamo raggiunto l'intesa anche con le Province questo un fatto importante
Vorrei rispondere al senatore D'Onofrio relatore D'Onofrio che giustamente ci pone un interrogativo diteci quali sono i punti per voi irrinunciabili
Per qualificare in senso federalista la riforma dello Stato a cui il Parlamento sta mettendo secondo me in questi punti sono cinque
Il primo è una riduzione ulteriore delle competenze che il testo attuale
Della Bicamerale trattiene presso lo Stato centrale il secondo punto la riforma del Senato che recepisca effettivamente l'istanza della rappresentanza delle comunità locali
Il terzo punto è il concetto di nuove regioni
Che il punto su cui abbiamo fatto l'intesa con le regioni che fino a qualche mese fa mancava nuove regioni vuol dire cioè Regioni liberate
Dalle competenze amministrative che troppo spesso esse ancora oggi detengono per trasferirle tutte verso le comunità locali e nello stesso tempo per attribuire alle Regioni una effettiva competenza legislativa
Quarto punto le città metropolitane intese come ordinamenti differenziati anche fra di loro io credo che questo sia una grande innovazione istituzionale in uno Stato che ha un modello fondato sull'uniformità
Da Roma comune e grande molto ampio fino al più piccolo l'idea che ci siano alcune aree del Paese dove si danno vita ad ordinamenti differenziati
Come in tutta Europa perché suonare urbani intensamente urbanizzate e popolate credo che questo ad un grande significa infine l'ultimo punto è il federalismo progressivo a velocità differenziato
E cioè il fatto che una volta disegnato il traguardo di riforma federale che deve valere per tutti
Ci si possa avvicinare anche in modo differenziato tra le diverse regioni in rapporto al rispetto di determinati parametri in particolare quello cui facevo riferimento circa il completo trasferimento delle competenze amministrative
Infine
Credo che quello che dovrebbe notte diceva a proposito dei tempi nei quali avviene questa discussione alla Camera sia molto importante
Francamente non si è mai vista nella storia una riforma costituzionale discussa col contagocce due pomeriggi la settimana distrattamente tra una legge e l'altra
Allora io capisco bene ogni quindici giorni capisco bene
Che non si può chiedere una sessione costituente perché sappiamo che ci sono ancora alcuni nodi irrisolti come riforma elettorale come giustizia
E sappiamo anche che il Paese non si può fermare perché intanto c'è un'attività legislativa ordinaria che deve andare avanti
Ma se c'è una ragione
Nell'aver preferito la forma commissione bicamerale rispetto alla forma assemblea costituente è nel fatto che poi è la fine si deve uscire con una decisione in tempi ragionevoli la mia proposta quindi è che il Parlamento se vuole davvero dimostrare di voler fare queste riforme dedichi tre sessioni a oltranza ai tre temi fondamentali la riforma costituzionale
Riforma federale forma di Stato forma di governo e giustizia in modo tale che si possa dare un segnale effettiva al Paese che le cose le si vogliono fare
Grazia vitali per le cose e per il tempo la palla al presidente Ghigo successivamente il Presidente Talarico
Grazie buongiorno a tutti
In questa fase di grande attesa per una profonda e radicale revisione del sistema istituzionale ed amministrativo del nostro Paese gli enti locali hanno dimostrato di saper partecipare attivamente al processo di riforma in atto
Sia collaborando con il governo nella fase preparatoria delle leggi Bassanini e nella predisposizione dei decreti legislativi attuativi della legge cinquantanove novantasette
Mediante la presentazione di proposte emendative capaci di rispondere alla specificità dei soggetti coinvolti dal processo di decentramento sia facendosi promotore di proposte innovative di riforma della Costituzione in risposta a quelle elaborate dalla Commissione bicamerale
Gli Enti locali dunque stanno dimostrando di saper superare la logica della separatezza e della divisione nei rapporti che spesso in passato hanno contrapposto i diversi livelli del governo locale
Eliminando le conflittualità intera istituzionali e affrontando le questioni in relazione alla loro sostanza e non alla loro forma
Cooperando collaborando per ottenere lo stesso risultato il potenziamento del sistema delle autonomie locali
Tale potenziamento deve necessariamente passare attraverso una nuova definizione dei ruoli e dei compiti degli enti locali
Riformare lo Stato in senso federalista deve necessariamente significare maggiore autonomia per comuni comunità montane Province Regioni l'ordine con il quale cito i livelli del governo locale non è certamente casuale ma risponde alla necessaria applicazione del principio di sussidiarietà
Che costituisce il punto di forza della riforma
E secondo il quale la responsabilità pubblica deve di norma essere attribuita l'autorità più vicina ai cittadini
Autonomia sussidiarietà e responsabilità questi devono essere i tre principi fondamentali sui quali la riforma si deve fondare
Autonomia e sussidiarietà intese come attribuzione a Comuni Comunità montane Province Regioni della capacità di disporre indipendentemente da qualsiasi altro centro di potere dell'esercizio di funzioni politiche amministrative proprio autonomia che gli enti locali reclamano e che non può essere limitata alle sole funzioni che la riforma per dice loro in via residuale
Riservando allo Stato centrale tutte quelle che incidono profondamente sulla vita dei cittadini dal fisco alla sanità
All'istruzione al lavoro all'ambiente
Autonomia e sussidiarietà intesa altresì come la facoltà per le comunità locali di decidere norme di indirizzi di governo che sia un'adeguata le rispettive identità
Accettando le diversità che possono venirsi a creare pur nell'ambito di un unico sistema politico
Nel rispetto dell'idea di libertà e di tutela dell'identità che necessariamente si accompagna quella di federalismo
Questo si traduce in una profonda trasformazione delle regioni che devono appropriarsi del proprio ruoli di legislazione e programmazione e controllo limitandosi all'esercizio delle sole funzioni amministrative che richiedano l'unitario esercizio a livello regionale
I Comuni devono svolgere le agende eredità delle funzioni amministrative ovviamente la profonda varietà amministrativa che caratterizza le Regioni taglia non consentì soluzione omogenee per tutto il territorio nazionale
Ma richiede la predisposizione di strumenti differenziati e di soluzioni peculiari che rispondano alle differente realtà
Quali ad esempio il potenziamento dell'associazionismo comunale le comunità montane le Province riferimento istituzionale intermedio rispetto alla Regione devono svolgerà le funzioni e compiti che corrispondono ad esigenze dei territori più estesi demo Jenni
Dandosi Di Maggio dotandosi di maggior flessibilità organizzativa e strutturale al fine di rispondere efficientemente alle proprie realtà territoriali economiche e sociali
Per essere completa la riforma federalista deve altresì prevedere un rafforzamento dei soggetti del governo territoriale sia attraverso l'elezione diretta del presidente presidenti delle Regioni conformemente alla richiesta di autogoverno che ha motivato lo stesso avviarsi della riforma
Sia attraverso l'istituzione della seconda Camera dell'autonomia
L'istituzione del Senato delle regioni o delle Autonomie composto esclusivamente dai rappresentanti dei governi regionali e locali proposto dalle Regioni Province e Comuni rappresenta un importante passaggio per rafforzare l'autorevolezza dei poteri locali
Consentendo un diretto e continuo confronto tra le diverse realtà territoriali ed istituzionali e per la responsabilizzazione degli stessi
Autonomia e succedere Tano un possono essere dei giunti dal principio di responsabilità soprattutto relativamente al sistema finanziario secondo la quale il beneficio
Ho quasi finito scusa il beneficio corrispondente al godimento di beni e servizi derivanti dalla spesa pubblica va commisurato a parametri di merito primo fra tutti l'impegno fiscale
Prevedendo la prevalenza dei flussi ottenuti in loco rispetto a quelli ottenuti per trasferimento ad altri livelli di governo occorre definire nuove competenze normative per le regioni in materia fiscale nonché nuove competenze amministrative in materia di tributi per gli Enti locali se si vuole davvero arrivare al federalismo fiscale
Gli stati generali per il federalismo rappresentano dunque un evento molto importante per coloro che sono impegnati nel governo del territorio
E si costituiscono infatti il punto di arrivo di un percorso comune che i Comuni Province nelle regioni italiane intrapreso all'indomani dell'avvio del processo di riforma costituzionale e di decentramento amministrativo
E il punto di partenza per i nuovi confronti conseguenti agli effetti che le leggi Bassanini e le proposte di riforma della Bicamerale ora in discussione in Parlamento necessariamente produrranno sul sistema dell'autonomia locale ma se mi dà è ancora la confusione due minuti oltre e trenta Seconds scusa ancora solo questo aspetto può dare il federalismo non può essere considerato soltanto come punto di arrivo come punto di partenza
Esso infatti deve rappresentare uno degli strumenti porse il più importante per creare su basi diverse un nuovo rapporto tra le istituzioni e i cittadini e le imprese
La nuova Italia federalista non sarà e non dovrà essere un Arlecchino istituzionale disorganico disunito nel quale prevalgono egoismi e campanelli
Io mi scuso col presidente Ghigo ma per una volta le province hanno dettato i tempi alle regioni invece
La parola al Presidente Talarico io raccomando a tutti il rispetto dei cinque minuti aiutate
Presidente della provincia di Crotone
La sfida del federalismo si misura concretamente nelle risposte che le istituzioni regionali e locali complessivamente riusciranno a dare bisogni diffusi delle popolazioni amministrate
Il Mezzogiorno credo sarà un severo banco di prova che oggi evidenzia due grandi peculiarità il federalismo e l'occupazione
Non la trascuriamo come amministratori locali del Sud che le maggiori difficoltà per un processo di avanzato federalismo stanno proprio in una stentata cultura federalista che comunque va raggiunta diffusa e sostenuta
Aiutare guidare un processo di rinascita economico sociale del Mezzogiorno è una delle scommesse più forti che deve giocare il mondo delle autonomie locali
La esposizione sempre più netta di Comuni Province Regioni rispetto al bisogno diffusissimo di lavoro e dunque di occupazione
Non può più essere sostenuta senza una forte concertazione tra le parti sociali economiche di governo
Questo processo che ha consentito una attuazione seppure in parte di strumenti per la ripresa economica di alcuni siti del sud
Va in modo convinto sostenuto dal governo che stenta ancora decidere la ripartizione delle risorse sui contratti Daria
Questo strumento che è stato costruito sulla flessibilità intesa non come abdicazione alle regole ma come elemento cardine di snellezza procedurale
Di adeguamento intelligente degli strumenti per garantire lavoro occupazione e crescita economica è oggi una realtà da difendere non fosse altro per un positivo lavoro
Delle istituzioni locali che hanno saputo governare bene processi nuovi di sinergia tra di essi e con il mondo sociale ed economico
Non so se si tratta di un trasversalismo positivo so soltanto che su questa strada abbiamo voluto indicare che le istituzioni devono fare i conti e seriamente con i bisogni dei cittadini delle popolazioni amministrate
Non v'è dubbio che bisogna evitare che si faccia solo e soltanto protesta bisogna dunque e allora costruire una proposta
E la proposta non può che essere quella di un rafforzamento delle risorse del governo verso quegli strumenti che dovevano significare uno sviluppo forte delle realtà territoriali
Credo che vanno rilanciati fortemente i patti territoriali e vanno consolidati enormemente i percorsi dei parchi dei contratti Daria
Su questi strumenti abbiamo verificato che essi rappresentano l'efficacia di una proposta di coordinamento e di governo che fa della provincia una istituzione insostituibile
Dobbiamo recuperare una politica tesa a utilizzare le risorse nel Mezzogiorno a grande verticalizzazioni credo che la battaglia positiva per esempio delle royalty sul metano e sul petrolio
Deve portare ad un utilizzo diretto alle comunità locali in direzione di insediamenti produttivi per i giovani disoccupati
Babbo ventate le possibilità di intervento per i lavori di pubblica utilità che vanno intesi non come vera assistenza ma come percorso positivo per costruire attività produttive
Va affidato al mondo delle autonomie locali la politica attiva di un federalismo che vede impegnati positivamente tutte queste realtà
Un sistema federale forte non può assistere a più ad un luogo delle Autonomie diviso spezzettato diviso in due concertato specialmente nel Mezzogiorno d'Italia
Il contratto d'aria per la prima volta rappresenta un'occasione di sviluppo dove le forze indigene hanno la necessità di costruire essi una rinascita cancellando così le ultime tentazioni dell'intervento straordinario
Il ruolo delle Province inteso come Governo d'area vasta approvato una sua giusta collocazione nel momento in cui lo sviluppo del territorio diventa punto di riferimento sostenibile
Questa istituzione Hammer Mezzogiorno una sua vitalità riesce ancora ad essere
Fortemente un punto di riferimento siamo convinti che bisogna costruire un rilancio vero di tutto il sistema delle Autonomie nel Mezzogiorno
Fondato sul dialogo e sulla concertazione così come abbiamo fatto
In questi duri mesi e duri anni in alcune parti del Mezzogiorno d'Italia come nella atterrito dalla provincia di Crotone in modo da offrire sul terreno istituzionale una risposta complessa articolata e comunque visibilmente unitaria
Grazie presidente Talarico la parola Marcucci
Assessore per la regia della Regione Emilia Romagna ma e coordinatore delle politiche funzionale della Conferenza delle Regioni
Ma io vorrei sottolineare il fatto che nell'incontro di oggi e nel documento che presenteremo oggi si segnano due fatti nuovi
Sui quali credo che vada attirata l'attenzione dei rappresentanti delle forze politiche
Il primo fatto luogo e che qui si registra un accordo strategico
Fra i soggetti di autonomia
Abbiamo detto definitivamente basta logica delle divisioni
Basta con quei comportamenti conflittuali che hanno assomigliato molto in passato all'atteggiamento dei capponi di Renzo Tramaglino
Secondo fatto nuovo nei discorsi che stiamo facendo e e nel documento che presenteremo qui non c'è come dire l'ennesima giaculatoria contro il centralismo cattivo
Il centralismo esiste naturalmente
Ma qui il punto che noi avanziamo con forza e che il processo di riforma di cui parliamo deve investire contestualmente il cento e le istituzioni territoriali
Infatti noi alla riforma costituzionale
Chiediamo di affermare un disegno coerente che come ricordava vitali un attimo fa
Riduca le competenze dello Stato costituisca un punto di raccordo fra cento e territori il Senato federale e delinei le tracce di un processo costituente
Che riguarda le stesse istituzioni di governo territoriale
Nuove regioni nuovi comuni nuove Province
La seconda questione il decentramento amministrativo
La sfida concreta cui siamo chiamati oggi
Il ministro Bassanini
A cui si deve dare atto del grande coraggio della grande tenacia sa che nel nella Conferenza unificata comuni province e regioni hanno presentato un pacchetto cospicuo di emendamenti
Su cento settanta articoli credo che abbiamo chiesto di modificare le centotrentadue ma anche qui l'atteggiamento non è l'atteggiamento vide indicazioni sta che guarda esclusivamente alla necessità di trasformare il centro anche qui l'atteggiamento è fortemente ispirato a un principio di cooperazione noi abbiamo detto ci siamo impegnati come Regioni Comuni a Polinice a costruire nei prossimi mesi
Sulla base del decreto legislativo in attuazione della legge numero cinquantanove veri e propri oggetti di autorganizzazione dei sistemi regionali di governo di modo che fra tre mesi a giugno sul banco della Stato di regioni cita Autonomie possono essere depositati venti progetti di leggi regionali che e costruiscono ricostruiscono il sistema di governo locale regionale in relazione al processo di trasferimento
Ultimo punto che toccato è stato toccato da alcuni interventi che mi hanno preceduto questo Paese un Paese strano
C'è una schizofrenia che non è più tollerabile fra la questione istituzionale e la questione economica strutturale
Sembra appunto che il federalismo sia una formula astratta che assomiglia alle brioches di cui parlava la regina Maria Antonietta
Non è possibile che mentre il Parlamento discute approvi l'introduzione in Costituzione del principio di sussidiarietà
Che sposta la generalità delle funzioni amministrative e di governo verso il basso
Susciti scarpone
Il fatto che i sindaci cominciando dal sindaco di Napoli Antonio Bassolino pongono fortemente il problema del coinvolgimento
Ne ha parlato prima vitali e qui la domanda di autonomia di responsabilizzazione dei governi territoriali in no di cento dire sì nadine oggi per la prima volta dal nord e dal sud
Dal Nord-Est dalla Lombardia e dal Piemonte ma anche dalla Campania
Questo è il fatto storicamente l'uovo ed è qui che stanno le radici materiali di un processo di ricostruzione in senso federale di questo Paese
Che rafforzi la capacità di governo dello Stato nazione ma lo Proietti in maniera diciamo feconda verso la prospettiva europea
Io credo che dopo l'incontro di oggi dopo il documento di oggi il primo impegno
Le comuni province regioni e le loro associazioni di rappresentanza devono assumere e quello di fare precise proposte in materia di politiche per lo sviluppo per il lavoro per l'occupazione
Una carta del lavoro
L'idea in sostanza che i Comuni le Province le Regioni devono essere dentro le decisioni fondamentali che vengono assunte perché soltanto e rilanciando un processo virtuoso di sviluppo delle aree territoriali la potremo mettere mano alle contraddizioni di fondo di questo Paese che il centralismo negli scorsi anni ha aggravato piuttosto che ridurre
Grazie Mario c'è la parola al sindaco Rutelli prima dell'intervento del presidente della commissione bicamerale Massimo D'Alema
Sì il punto di fondo di fronte al quale ci troviamo è che
Siamo davanti ad una reale ridislocazione dei poteri nostra repubblica
Questo determina aspettative
Pensioni e difficoltà
Dal nostro punto di vista lo dico in particolare membri specificamente a a Massimo D'Alema i membri del Parlamento qui presenti a tutti coloro che sono impegnati in questo processo costituente
E che siamo convinti ed è un fatto straordinariamente importante
è un segno positivo davvero non facile merito dei nostri presidenti è merito del lavoro che è stato fatto o da tutti che le regioni i comuni le province si trovino uniti di fronte a questo appuntamento ciascuno facendo dei sacrifici tra virgolette rispetto alla fisiologia nei rapporti delle singole realtà ad associazioni
Ci troviamo di fronte a un reale processo di ridislocazione di poteri che pensiamo sia utile per la nazione
Cioè non siamo convinti davvero che scommettere su un'Italia ricca delle sue diversità possa barre
Scomparire qualche potere qualche prerogativa presso tutti
O presso molti ma alla fine si è un fattore di competizione e di crescita del Paese
Le tre espressioni che usava presidente Diego
Autonomia
Sussidiarietà responsabilità si possono riassumere alla fine nella terza è un processo di responsabilità tutti sono più responsabili tutti e se si fa questa riforma è chiaro a tutti è chiaro alle regioni è chiaro i comuni dobbiamo funzionare meglio
Una volta che abbiamo una riforma siamo caricati di aspettative le attese di responsabilità sei Comuni funzionano male sulle province non sono in grado di farcela se le Regioni mantengono ritardi e difficoltà
Il boomerang assicura
Noi siamo noi per primi consapevoli che in questa ridislocazione
Di poteri il criterio di responsabilità è un criterio utile per migliorare la vita della nostra nazione ci chiama tutti ad una responsabilità ecco perché io penso sarebbe sbagliatissimo sei partiti
Fossero preoccupati
Dei sindaci di questi nuovi poteri che finiscono finiranno Sellari sopra riforma va assegno per costituire un elemento decisivo di rinnovamento della Repubblica e sarebbe altrettanto sbagliato se questi nuovi poteri pensassero pensassimo di metterci in alternativa ai partiti
Ecco è evidente che nei temi di merito quelli e poi interessano i cittadini alla la concetto di responsabilità si associa a tutte le grandi scelte si associa alle esigenze della flessibilità pensate ai nuovi contratti nazionali
Di lavoro per il pubblico impiego
Noi vogliamo cambiare molto anche lei ministro Bassanini sappiamo impegnato fortemente noi pensiamo sempre più ad un'articolazione locale con contrattazioni integrative molto più forti ecco un aspetto della flessibilità che dà sostanza questo principio di responsabilità
Il principio di responsabilità è legato anche a quello di modernizzazione del Paese noi dobbiamo avere degli strumenti più semplici che ci permettano di infrastrutturare l'Italia ci sono tante differenze nel Paese ma se è una cosa unisce Nord Est Sud grandi aree urbane
La capitale
Ho centri padani della del della della Pianura Padana sono realtà fondamentalmente univoche quando parliamo della necessità di infrastrutturare il paese nostro territorio e quindi di creare le condizioni a competizione che sviluppi le vocazioni locali senza dimenticare le differenze ma dando migliori condizioni nell'attrezzatura funzionale del Paese rispetto a quelle che abbiamo che abbiamo padre dire prima di chiudere una battuta sulla capitale
Come ospite oggi se posso dire così
L'Italia non avrà mai una capitale
Assorbente e malata di gigantismo come possono essere Parigi Londra anche la stessa nuova Berlino non solo quella vecchia quella ricostruita
Ro Roma sarà una capitale riconosciuta universalmente per una funzione culturale
Spirituale
Paga un costo da questo processo forte è bene che tutti anche i miei i nostri colleghi lo sappiano ricordino paga un costo che non significa naturalmente trasferimento delle funzioni statali
Dimagrimento le funzioni centrali costa caro ma riteniamo che sia un nostro dovere
Partecipare anche in questo modo crediamo che sia un dovere anche sui sussidiarietà per la nazione riconoscere il dovere di stabilire la capitale funzione snelle essenziali ma che abbiano quella massa critica che le per me che permetta loro di funzionare e all'Italia di compete
Questo è l'equilibrio no col quale siamo indirizzate su quale pura penso grazie al vostro lavoro il Parlamento si sta orientando bene quindi la mia conclusione è questa se è vero che tutto questo è un processo sanno perché è un processo col conflittuale pur difficile
In cui Siri dislocato Poteri sostanziali ecco il Parlamento sia avverto acquistare dislocazione dei poteri
Perché io penso che avrà da noi
Se porterà come mi auguro davvero a conclusione una riforma
Profonda
Nell'interesse della capacità competitiva del Paese e di un maggiore principio di responsabilità dunque di democraticità avrà da noi
Con lealtà e convinzione sostegno al disegno di riformare la Costituzione
La parola l'onorevole D'Alema
Io vi vi ringrazio molto per il
Il contributo che dal mondo delle Autonomie venuto e sta venendo al processo di riforma costituzionale
E ritengo doveroso anche dare poi qualche risposta di merito per cui chiedo qualche minuto in più
Alle questioni che sono opposte nella intorno Cuzzi on è assai secondo è corretta a mio giudizio con il lavoro del Parlamento che sono poste nel documento che è stato qui illustrato da dal presidente
Io credo che sia importante lo sforzo compiuto dal sistema delle Autonomie per costruire definire proposte comuni nel dialogo con lei parla non era semplice
Ciò ha comportato il superamento di divergenze
Anche qualche compromesso
A dimostrazione del fatto che e in realtà sul tema della riforma dello Stato
Il dibattito è molto più complesso che non quello raffigurato nella immagine di un conflitto fra centro e periferia
Per ragioni che sono evidenti a chiunque conosca la storia e la la la complessa realtà istituzionale del nostro Paese
C'è un conflitto tra Comuni e Regioni
è venuto via via divenendo più acuto nel corso del lungo periodo di esperienza del regionalismo italiano
Un'esperienza con luci ed ombre in cui hanno pesato sicuramente le responsabilità di una resistenza centralistica ma anche la tendenza in diverse regioni a caratterizzare il regionalismo nella forma di una ipertrofia amministrativa
Chiti lo ha sottolineato il documento lo dice
C'è un problema di rapporto tra Comuni e Province
Il tema delle il superamento delle Province è stato un tema lungamente dibattuto nella discussione istituzionale italiana dagli anni Settanta poi accantonato
Ha avuto un ritorno di fiamma ho visto che mi volevano abolire dal sette al comando addirittura
Una vicenda molto complesso
Che soltanto così un propagandista in modi in maniera può raffigurare nella forma di un fronte dell'innovazione federalista che si contrappone al centralismo dello del Parlamento nazionale queste cose non sono vere e quando le cose non sono vere fondano delle battaglie inefficaci
Anche in Parlamento si confrontano posizioni diverso
E non c'è dubbio che il risultato finale e quello è un modello di federalismo originali spurio
Non c'è dubbio
Non è vero vorrei aggiungere un'altra cosa per amore di verità che le verità anche spigolose e non si dicono i conventi non è vero che i il conflitto vecchio nuovo si delinea si configura soltanto come un conflitto centro periferico
Basta pensare come
Un accentuato autonomistico è stato un freno all'innovazione
Le regioni specificando che godono di un'autonomia speciale non sono state l'avanguardia dell'innovazione istituzionale sono stati un centro di resistenza da dei ceti politici locali hanno innovato molto meno nel Parlamento nazionale
E una delle ragioni che ha conferito alla al sistema delle autonomie un accentuato protagonismo sono state le riforme fatte dal Parlamento nazionale l'elezione diretta del sindaco la nuova legge elettorale regionale con tutti i suoi difetti
Detto questo per amore di verità e per uscire da una discussione fatta al sei in cui non ci sono apponi Di Renzo non ci sono azzeccagarbugli ma c'è un processo riformatore che muove dalla peculiare
Aree vicenda Italia da quel peculiare intreccio tra funzioni dei Comuni esperienza regionale che tipicamente nostra e sulla quale secondo me era assai problematico calare un modello riportato altre esperienze
Non c'è dubbio per esempio
Che nel dibattito nel confronto c'è una posizione federalista assai più pura
Penso alle posizioni che sostiene da lei
Che ha un un'idea diciamo quando quando dismette i panni del secessionismo propone un federalismo per certi aspetti assai più puro
Che guarda al modello di un Fede Us fra Regioni e Stato dotate di di un
Potere penso per esempio al potere ordinamentale sull'autonomia locali eccetera
Che dubbio c'è che dal punto di vista diciamo della grammatica costituzionale questo questa idea è un'idea più propriamente federalista e se lo stesso tempo che dubbio c'è che se il parlamento l'approvasse i primi a centri in piazza contro sarebbero quei sindaci di cui o mi sbaglio quindi basta vedere qui diciamo la complessità del problema se vogliamo discuterne con un senso di verità
Ecco master vedere qui dove il punto e dove
La necessità mio giudizio non per resistenza centralistica Mater Rispetto della peculiarità del nostro paese di costruire un modello in cui questa differenziazione di funzioni sia garantita costituzionalmente
E quindi soggetti che partecipano al sei Dusso non possono essere soltanto le regioni stato tra virgolette ma è uno vi sono i diversi livelli
Diciamo istituzionali devono essere garantiti costituzionalmente non per una resistenza centralistica ma per la garanzia di un equilibrio che corrisponde al modo in cui i cittadini considerano la necessità di una riforma federalistica perché alla fine badate questa questione poi
Bassanini però riprenderà a questo tema il metrò vero della riforma
Il principe il cittadino essendo voi riduciamo il tema della riforma dello Stato ad un conflitto di ceti politici riusciamo tali sia o da fare centro e periferia ecco o di rappresentanze istituzionali io credo che alla fine questo non porta da nessuna parte la cosa fondamentale e che alla fine il cittadino vuol vuole avere uno Stato più efficiente
In grado di funzionare meglio di corrispondere meglio ai suoi bisogno di garantire meglio i suoi diritti
Il metrò della riforma deve essere questo e non l'equilibrio di potere che si realizza tra sedimenti istituzionali e tra
Senta aree del ceto politico
Allora io credo che
Noi abbiamo disegnato un modello che è venuto formandosi con un contributo un'importante anche a vincere resistenze conservatrici che ha tenuto da parte del sistema delle autonomie è un modello fortemente innovativo a mio giudizio che non non è ricalcato su nessun modello straniero e che può presentare problemi infatti io considero che la riforma avvierà una fase costituente
Anche di sperimentazione di di
Perché il sistema dovrà mettersi in grado di funzionare complessivamente in modo nuovo e credo che dobbiamo immaginare questa fase costituente con una fase che coinvolga anche dal basso fortemente
E che non venga soltanto calata dall'alto
Le novità sono importanti
E qui entro comincia a entrare nel merito rapidamente dei punti sollevati le città metropolitane città metropolitane sono una grande novità
Perché
Noi sciogliamo con una innovazione costituzionale è un dibattito che si trascina da molto tempo
E che non era riuscito a
Ora
Qui si dice una cosa che su questo punto che io non non condivido
Cioè che questo processo di formazione delle città metropolitane deve procedere dal basso senza norme parametri
Ma da che se noi immaginiamo la città metropolitana come un come l'abbiamo scritta in Costituzione
Un un livello istituzionale un soggetto istituzionale
Che nell'area di competenza sostituisce le funzioni della Provincia
Non si sovrappone
E che ridisegna anche il ruolo dei Comuni
Mi pare difficile nel momento in cui sorge sorgerà la Città metropolitana di Roma che abbraccerà un complesso di comuni che l'amministrazione della città possa continuare ad avvenire della forma comunale
Mi pare inevitabile si andrà nessun'municipi sub comunali di fabbriche e attuali circoscrizioni prenderanno un peso dia qui è un processo di riorganizzazione ma noi possiamo aprire in modo indeterminato una rincorsa con tutti i rischi localistici a inventarci le città metropolitane cioè una forma
Pensata per le grandi aree urbane paesi
Come se fare la città metropolitana fosse un mette su un fiore all'occhiello con un rischio di che si apra un conflitto tra Province e Comuni capoluogo poco di tipo generalizzato
Io ho qualche dubbio che questo corrisponda modello federalista procura della confusione sarà che Obama e
Temo l'esplodere di localismi credo che la soluzione verso la quale il parlamento si orienta cioè di stabilire in Costituzione che intanto partono le grandi aree metropolitane
Che che non sono trenta non sua donazione anche dodici
Sì quelle consideriamo con un criterio poi diciamo guardando all'estero dopodiché questo non è preclusivo non è preclusi cioè all'atto della riforma costituzionale lui si comincia dopodiché con legge del parlamento è possibile individuare sulla base di una istanza che venga dal basso
Altre aree metropolitane ma con un filtro e con un Criterium altrimenti qui stiamo attenti questa la trovo una cosa politichese proprio cioè è una cosa che è scritta per amore di compromesso tra di voi io rispetto i compromessi intendiamoci ma dal punto di vista istituzionale questo confronto pezzo
No non sono sono maestro sono allievo cui cerco di farne comunque guardando all'interesse del Paese ricevendo
Quindi da questo punto di vista io credo che occorra una una misura che valorizzi questa grande innovazione che cominci a sperimentarla nelle grandi aree metropolitane paesi che non chiuda
Ma se noi vogliamo anch'aprire un processo confuso che poi non molto io credo che un una griglia ci vuole
E lo difendo non come fatto centralistico
Come garanzia di equilibrio del sistema autonomistico per evitare la la crisi di un conflitto disordinato nel sistema autonomistico si avrebbe con il centro
Sarebbe tra i Comuni e le Regioni e le Province del centro non c'entrerebbe nulla anzi sarebbe assai più saggio cinicamente lavarsene Mai dire mettiamo lì una bomba posare Angela
Invece su altri punti io credo sul e sottolineo uno io non io penso che sia giusta la richiesta di
Forzare nel senso di un rafforzamento della forma di governo regionale
Noi pezzi intendiamo provvedervi con una norma transitoria che secondo me è stato nulla non ho pensato di una felice intuizione cioè perché la norma si inserisce sulla legge esistente
E in sostanza la rafforza
Dando alla legge esistenti il carattere di elezione popolare del presidente della regione con una un rafforzamento antiribaltone di cui a mio giudizio si avvertiva la necessità questo secondo me può dare alle regioni sin dalle prossime elezioni maggiore forza necessaria per guidare il processo costituente dal basso
Questo processo costituente vede allargarsi deve coinvolgere Comuni e Province ho qualche dubbio sul fatto anche qui di di ingabbiare questo coinvolgimento nella forma di un bicameralismo regionale
Il Consiglio delle autonomie
Che davvero qui se vorrete deciderete voi e che sinceramente di che può la costituzione del Barolo una volta stabilita l'autonomia statutaria delle regioni saranno le Regioni a decidere
A me interessa che si scriva nella norma costituzionale che comuni e province partecipano alla definizione degli Statuti regionali
Se poi questa partecipazione dei Comuni e Province debba essere prevista nella forma di una deliberazione
Dei consigli comunali che discutono che propongono emendamenti
O nella forma di un Consiglio cioè di un'assemblea di secondo grado ma questo sinceramente io credo non si può chiedere la Costituente ristabilito stabiliranno le regioni alle Regioni decideranno le procedure attraverso le quali i costituenti invece può dare ai sindaci il potere di promuovere il referendum sullo Statuto
Credo un potere vero
E che e questo potere vero
Consigliera alle regioni a coinvolgerli nel senso che le regioni sanno di potere avere dei sindaci l'interlocutore che ha un potere vero che non è quello di esprime il consiglio è quello di dire se io obietto posso promuovere il reference
Io ritengo che il punto
Vero il suo non non vengo sul tema poteri esclusivi dello Stato poteri delle Regioni qui diciamo dove dobbiamo affrontare dei nodi specifici
Ogni riferimento al fatto che bisogna ridurre il potere su questo tema c'è c'è un
Un confronto aperto molto forte
Noi siamo di fronte non ad una resistenza centralistica politica
Noi siamo di fronte a forti preoccupazioni del mondo intellettuale
E molto forte nella società civile non del ceto politico
La tendenza a considerare che su alcuni punti la garanzia statale non debba
Quindi voi dovete nel Parlamento ci sarà un confronto aperto non è che decido io lì si vota cerco ma voi dovete sapere che il punto è questo
Cioè non è il conflitto verso le forze i partiti o le al Parlamento nazionale no se sul tema governo del territorio
Noi ci troveremo di fronte ad una forte richiesta di avere una garanzia nazionale da questo punto di vista vento non deve all'interno del sistema forniti dalle forze intellettuali dell'urbanistica italiana dell'ambientalismo
E e questo è un grande perché il sistema delle Autonomie oltre a dialogare con noi lodevolmente diciamo deve anche cercare di convincere questa parte della società civile diciamo che
Il venire meno di una garanzia statale su alcuni punti non significa attenuare quelle finalità positive che questi fa questi intellettuali questi associazioni si propone
Quindi voi dovete sapere che su questo tema e c'è un c'è un un terzo interlocutore c'è una parte della società che si è mobilitata con la preoccupazione di difendere una potestà e una garanzia statale in certe materie perché si tenne che l'autonomia corrisponda ad un abbassamento del livello di tutela della difesa dell'ambiente della tutela del territorio o della tutela del
Dei dei beni culturali
Ma detto questo che quindi anche qui cercherei di spostare il confronto sul merito tenendo conto del carattere reale del confronto io penso che il punto su cui è possibile fare un passo in avanti
Esprimo un'opinione del tutto personale ma anche un forte auspicio e se volete su questo anche un ringraziamento per il contributo che vive da voi e il tema del rapporto centro-periferia cioè il modo in cui questo ordinamento federale dello Stato si incardina nelle istituzioni centrali
Non c'è dubbio giudizio che malgrado gli sforzi compiuti e capisco e questo è il punto più delicato perché il punto in cui il riformatore riforma se spesso e quindi
Capisco che non è facile
La soluzione trovata il tipo di bicameralismo dal quale partiamo è un punto debole della proposta dal della commissione
Per chi è ancora confuso
Nella distinzione di ruoli diciamo tra le due assemblee
Perché il meccanismo dell'Assemblea mista delle sessioni a cui partecipano i rappresentanti locali a cui non partecipò mi pare un meccanismo molto compì molto Complesso del suo funzionamento perché la rappresentanza del territorio comunque è presente in questo Senato come una sorta di di dirà
Diciamo di di
Tinti forza che si aggiunge insomma di ospiti che partecipa oltre ogni tanto e questo non mi sembra giusto io credo che questo un punto d'arrivo
Io non credo sinceramente credo che la proposta diciamo di Bondi di bond serata all'italiana è una proposta che a mio giudizio non non corrisponde io non l'ho mai condivisa
è un modello tutto sommato estraneo difficilmente compatibile con la con quella complessità di soggetti istituzionali che caratterizzeranno il federalismo italiano
E temo anzi che stante la nostra tradizione un Parlamento di secondo grado finisca per non avere l'autorevolezza necessaria per rappresentare il territorio nelle istituzioni centrali in modo adeguato la mia opinione e che si debba andare verso un Senato federale eletti
Ho visto anche l'intervista stamani il presidente Chiti che sottolinea la possibilità che questo legame con il territorio
Nuova anche da la contestualità tra elezioni regionali scelta dei rappresentanti di una singola regione nel Senato federale
Io credo che sia un'idea giusta io trovo che queste idee giusta lo questo non vuol dire che passerà perché
Cioè molto contrastata ma secondo me è un su uno stimolo interessato un Senato federale elettivo
Eletto contestualmente ai consigli regionali
Facendo venire meno determinati incompatibilità
E quindi consentendo anche ad amministratori locali di candidarsi di essere eletti dai cittadini
Deve essere o per legge essere senatori ma in quanto eletti dei cittadini
A me sembra che corrisponde
Ad una esigenza in modo equilibrato perché un Senato federale elettivo a mio giudizio può svolgere anche determinati funzioni di garanzia
Non soltanto diciamo essere lo snodo di un rapporto centro-periferia
E allora questo in questo modo il rapporto centro-periferia si articola a livello dei governi nella Conferenza Stato Regioni Autonomie che costituzionalizza
E che diventa un punto di coordinamento a livello dei governi
A livello parlamentare nel rapporto senato federale elettivo Camera dei deputati
Perché diventa il modo in cui si costruisce un equilibrio tra centro e periferia io credo che su questo punto se noi riusciamo riconsegna usciamo perché vicina convince se riusciamo a fare questo passo in avanti
Io credo che noi mettiamo in campo una grande riforma
E mi farà piacere ci ritroveremo tra qualche anno a scoprire quanto risulterà essere difficile secondo me porre in essere questa riforma e confronteremo le difficoltà a porla in essere con i dibattiti di primario si diceva che era poco
Perché anche il regionalismo sembrò poco scivolano vent'anni per far
E io credo che questa riforma che appunto delinea un generale mutamento esposto alle funzioni amministrative verso i Comuni che attribuisce alle Regioni compiti assai più rilevanti sarà una grande sfida per il centro per la periferica
Siamo io vi ringrazio anche per la sollecitazione diciamo che spero giunga a chi ha il potere di decidere non abbiamo bisogno di rendere più stringente anche l'esame io capisco che il Parlamento e l'operato di moltissimi impegni
Ma abbiamo bisogno di rendere più incalzante esame abbiamo problemi politici
Sì quelli che ci sono si risolveranno discutendo e votando Parlamento significa non non ci sono impedimenti da parte della Commissione Progetto depositato
Comitato lavora anzi lavoriamo troppo poco semmai che noi siamo sufficientemente c'è bisogno di accelerare i tempi dell'esame della riforma
No ma è evidente che ha bisogno di farla domani la riforma la riforma deve essere fatta nei tempi giusti per il Paese tempi giusti per il Paese sono le principali scadenze istituzionali
Do che esso
Se il Parlamento confermerà l'idea che il presidente il pubblico aveva una legge di cittadini di
Dopo averne tanto parlato se dovesse arrivare l'anno prossimo a dire sì nel frattempo lo elegge il Parlamento perché non ci siamo riusciti credo che non ci capirebbe nessuno ecco credo che questa preoccupazione non sia soltanto quella
Del presidente della Bicamerale ma credo dovrebbe un po'preoccupare l'intero sistema politico grazie
Ringraziamo il presidente D'Alema
Per le corse
Chi ha voluto rappresentare noi tutti amministratori riprendiamo il dibattito seguiamo il dibattito chiedendo al sindaco Napoli di intervenire
Chiedo scusa il parlare dopo il presidente della Bicamerale
Da parte di un sindaco sotto i quindici mila abitanti permettetemi la battuta mi dà l'impressione di essere tutti sullo stesso piano mi sento enormemente più che mai soddisfatto
Beh alcuni relatori che in precedenza hanno parlato ma di uccidi rigo vitali hanno fatto notare
Come forse per la prima volta l'unitarietà sulle riforme cioè fra Comuni Regioni e Province e l'organizzazione di questo incontro nella dimostrazione aveva trovato dei punti di riferimenti unitari
Io credo amici che la trasformazione lo dicevano prima altri è stimolante ed è una scommessa
Lanci insieme alle regioni alle province e all'Uncem
Ha rivendicato un ruolo forte ora permettetemi a questo punto questo ruolo forte tocca a noi dimostrare di risolvere i problemi
Molto spesso mi trovo davanti a delle riunione di sindaci
E naturale molto spesso vi trovò a delle Regione di sindaci
Dove continuano come gli anni passati da parte nostra da me per primo quindi me ne assumo tutte le responsabilità
Continui i pianisti ai senza guardare invece cosa può avvenire in futuro ripeto cosa può esserci di stimolante nel cambiamento ed all'infuori della riforma al di là dei colori politici che ognuno di noi rappresenta
Ora Veneto fatto accenno prima che io sono sindaco di un paese di sotto poco sotto ai quindici mila abitanti
E dobbiamo dire per parte mia poi come comune
Che l'ANCI ha capito l'importanza dei piccoli comuni e proprio oggi pomeriggio in sede in via dei Prefetti via una consulta di piccoli comuni via qua davanti a me l'onorevole Torchio riunita
E quindi l'importanza di questi comuni all'interno della riforma per favore sì da quella porta
Io capisco perfettamente che dopo l'intervento del presidente D'Alema ci sia il desiderio anche di commentare parole non certamente formali che sono state dette
D'altronde avevamo bisogno di un intervento di merito non di un saluto e questo l'abbiamo apprezzato il marito molto
Vorrei però che la platea consentisse a Napoli che il sindaco di un comune piccolo-grande non è interesse di potere sviluppare il suo intervento nell'attenzione che merita ognuno di noi vi ringrazio
Bene dicevo allora che molto spesso siamo abituati a dei piagnistei continui senza però il Cocca aprire che invece le riforme per noi piccoli Comuni come anche per quelli grandi ma certamente per noi un qualcosa di stimolante
Dicevo che lanci in tutti i casi questo l'ha capito ha capito l'importanza dei piccoli comuni vi è una consulta di piccoli comuni molto forte
Ma io credo che sia necessario proprio la presenta così
Altamente qualificate in termini istituti tutti anale ricordare come l'ottanta per cento del territorio nazionale e lo e il vecchio il il quarantadue per cento pari a ventitré milioni della popolazione e fatta da piccoli comuni
E per chi come me si chiama Osvaldo Napoli ma fa il sindaco a nord di Torino
Dico pensate che il Piemonte ha una popolazione al novantacinque per cento della popolazione inferiore ai dieci mila abitanti e il cinquantadue per cento inferiore ai mille abitanti
E tenete altresì presente che quando i piccoli comuni in termine nazionale
Hanno un autofinanziamento che si aggira sul settanta per cento e dando una tassazione pro capite che sui seicento mila lire a persona contrariamente a quello che possono essere altra realtà io credo che su questo aspetto dobbiamo capire l'importanza dei piccoli comuni
E lanci da parte sua lorde bisogna anche questo ammetterlo alcune grosse battaglie in modo particolare patto ad esempio sulla tesoreria unica che una parte parte dal primo luglio del novantotto viene sganciata l'ha fatta
Però teniamo presente amici sindaci amici amministratori
Io credo che ci sia un salto di qualità la detto qualche a Bristol qualche amministratore presidente di Regione prima
Dobbiamo dire sia l'unione dei servizi dobbiamo dire no all'Unione coatta dei comuni però chi dice di no nemmeno l'unione dei servizi allora su questo amici siamo su una strada diversa
L'unione dei servizi è un passaggio che deve essere per forza obbligatorio per noi e se non lo facciamo significa mancanza di cultura amministrativa altresì di colpo la politica
Bene vado verso la fine
Dobbiamo però sotto alcuni aspetti Parri levare
Altre questioni
Eliminare soltanto per problemi economici
Alcuni aspetti dei nostri servizi della nostra vita sociale dobbiamo ragionarci su attenta mente faccio un esempio per chi come me è sindaco piccolo ma anche di Comunità montana
L'abolizione delle classi la diminuzione delle classi scolastiche in Paesi specialmente montani significa uccidere una cultura e una tradizione che non possiamo dimenticare e aggiungo che senso ha la separazione fra i quattro che senso ha avuto e che senso ancora oggi se non si modifica la separazione fra Regioni e Comuni fra i quattro e i cinque anni del mandato
Quale diversità vi sono fra i due enti su questo dobbiamo parlarne credo risolverlo finisco dicendo una cosa di rivolto in modo particolare al governo
E quell'ormai da anni che si parla di status degli amministratori
I piccoli sindaci me grandi sindaci si sentono sotto questo aspetto penalizzati
Al Parlamento continua a essere fermo questa per questa riforma beh io credo che sia necessario dare un forte segnale anche quattro anche sotto questo aspetto Verin grate dell'ascolto
Grazie Napoli la parola al presidente e morì successivamente il presidente la provincia di Brescia Lepidi presidente Mario Presidente della Regione Liguria
Il federalismo che il Parlamento sta per varare non può essere reversibile credo che questo sia uno degli argomenti che oggi dobbiamo affrontare
Le Regioni Province Comuni hanno ritenuto che questo pericolo deve essere esorcizzato tramite non tramite promesse politiche ma ha reso impossibile da una precisa garanzia
Per questo la previsione della seconda Camera federale costituisce senza alcun dubbio uno degli aspetti qualificanti e irrinunciabili delle proposte che la conferenza dei presidenti delle regioni e delle province autonome
L'Associazione Nazionale Comuni Italiani e l'Unione delle Province italiane hanno congiuntamente formulata la commissione parlamentare per le riforme costituzionali
Si tratta di un aspetto qualificante irrinunciabile in quanto se si vuole che l'aggettivo federale attribuito all'ordinamento della Repubblica dalla Commissione bicamerale sia qualcosa di più di una vuota parola
Occorre anche e soprattutto che la struttura stessa dello Stato venga riformata in senso federalista
L'esperienza degli Stati federali esistenti mostra che lo strumento principe per ottenere tale risultato è proprio l'introduzione accanto a una prima Camera espressione del corpo elettorale nazionale nel suo insieme
Di una seconda camera nella quale e trovino adeguata rappresentanza l'entità federate come accade ad esempio negli Stati Uniti d'America non sono soltanto l'esigenza di parallelismo istituzionale con gli Stati federali esistenti a consigliare l'istituzione di una seconda Camera federale
E soprattutto la consapevolezza che occorre introdurre al più alto livello dell'ordinamento repubblicano una garanzia chiara e forte delle prime possibilità della scelta federalista
Da questo punto di vista al Senato federale rappresenta una vera e propria garanzia federale
Richiedendo l'approvazione senatoriale per le leggi di grado costituzionale si impedisce infatti che in un futuro più o meno prossimo possono prevalere inaccettabile tendenze centraliste
Tali tendenze possono manifestarsi anche a livello di legislazione ordinaria e proprio in forza di questa considerazione gli emendamenti predisposti dalla Conferenza dei Presidenti dall'Anci e dall'UPI
Prevedono la necessità dell'approvazione del senato federale in ambiti assai significativi di legislazione ordinaria
Il Senato come è configurata dei nostri emendamenti costituisce una garanzia federale anche come contemperamento nell'unità della Repubblica delle varie istanze che il Paese esprime così anzitutto senato federale costituisce necessario strumento di raccordo tra le varie entità federate senza il quale esso risulterebbe successivamente SS risulterebbero successivamente eccessivamente disaggregate
Ancora il Senato federale affiancandosi alla Camera dei deputati consente di dar vita a un Parlamento capace di bilanciare le esigenze unitarie espresse dalla Camera con le esigenze federale
Infine nel Senato possono trovare un punto di equilibrio le istanze delle regioni e quelle degli Enti locali poi che sia le une sia gli altri trovano comunque nelle nostre proposte una forma di rappresentanza
Sebbene con modalità variamente incisive nelle tre ipotesi alternativamente prospettate
Come è noto infatti le proposte presentata alla Commissione bicamerale dalla Conferenza dei Presidenti dall'Ance Dallupi prevedono tre diverse modalità di composizione della seconda Camera federale
La prima che maggiormente corrisponda agli intendimenti da sempre i propri delle regioni
Volta a configurare un Senato composto esclusivamente da rappresentanti degli esecutivi regionali e locali imparziale analogia con l'esperienza tedesca del Bundestag turca la seconda che combina il criterio della rappresentanza degli esecutivi
Applicato a metà dei senatori con quello dell'elezione popolare diretta dell'altra metà
Strutturando a prenotare lezione in modo tale da combinare la con l'elezione di ciascuna assemblea regionale
La terza che accoglie esclusivamente il criterio dell'elezione diretta dei senatori sempre abbinandola al rinnovo dell'Assemblea regionale
Proprio l'estrema importanza dell'obiettivo di dar vita a una seconda Camera federale
Ha indotto le Regioni lance Luppia ipotizzare tre diverse soluzioni per conseguire tale risultato che rimane indispensabile nel futuro ordinamento federale della Repubblica
Se davvero vogliamo riformare il nostro Paese in una direzione coerentemente federalista
Ma la vera sostanza quale sia la soluzione adottata sta nel collegamento Regione-Autonomie e componenti per la seconda casa
E no e
Lella non ripetizione d'una camera fotocopia e quelle a a tal fine non basta la contemporaneità nell'elezione della seconda camera con le elezioni regionali
Numero dei componenti ripartizione territoriale della rappresentanza motel modalità di espressione di votazione non saranno pertanto ininfluente grazie
Grazie Monica
Il presidente della Provincia di Brescia Lepidi subito dopo l'onorevole Frattini
Occhi io
Dirò che sono contento di questa manifestazione per la ritrovata unità
Che mi auguro
Si mantenga anche in futuro perché abbiamo già fatto altre prove a Bologna recentemente e credo che questa
Rappresenti ecco la Petre la pietra miliare dove non si torna indietro a livello di istituzioni locali in tema di intesa
Io vorrei fare alcune considerazioni partendo
Dal intervento all'onorevole D'Alema
Vale a dire il mettere al centro il cittadino nella riforma dalla forma di Stato che stiamo attuando
Allora io credo che da questo punto di vista credo sia esuberante il termine di federalismo perché si perdano gli stati noi siamo dalla strana maggioranza per lo Stato
Unitario e quindi come tale credo che noi al massimo possiamo parlare di maggiore riconoscimento di quella che è l'autonomia locale quindi l'autogoverno locale
Coniugando una cosa che non c'è
E che fa fatica che assieme al potere ci ci sia la responsabilità io capisco l'onorevole D'Alema anche le le preoccupazioni degli ambientalisti sul problema del territorio credo che la gestione attuale degli ambientalisti e del territorio vedendo come come siamo messi nel nostro Paese dovrebbe anche però dire come mai siamo messi in questo modo e con questa organizzazione e io credo che anche qui non può più esistere chi risponde a se stesso delle cose che deve fare e non risponde mai ai cittadini
Perché il coniugare potere responsabilità avvicinare è far sì che ci sia l'auto-governo vuol dire fare chiarezza su questi aspetti
E allora credo che il nodo fondamentale sia quello relativo alla alla sincerità dei rapporti a livello istituzionale io mi chiedo ancora oggi come mai a livello quasi di otto anni
Di una legge fondamentale importante
Sulle autonomie locali questa legge sia largamente inapplicata non soltanto nei rapporti Stato-Regioni ma anche nei rapporti regioni Autonomie locali
C'è qualcosa che allora non funziona è che è inutile pensare immaginare che altre leggi altro riforme possono andare avanti
Se
Non si fa il punto del perché quali sono state le resistenze i motivi per i quali non si è attuato questa cosa
E ne cito un'altra dell'onorevole Bassanini no dico qui
è avviata si sono insediate agenzia dei segretari comunali e provinciali
Devo dire che si sono insediate nella totale indifferenza
Per non dire con l'ostracismo di chi deteneva le responsabilità senza risorse né a umane finanziarie e con incarico di responsabilità se la cosa di dal Bassanini che verranno con tutte le funzioni sale ma se se se il buon giorno si vede dal mattino credo che dobbiamo veramente preoccupati ma seriamente preoccupato
Allora se mi consentite io facevo il sindaco nel mille novecentosettanta
C'era maggiore autonomia è auto-governo perché c'era responsabilità sul discorso fiscale
E c'è la firma di maggiore responsabilità sul discorso fiscale dove a cascata tutta una serie di problemi del ticket
Per la sanità la scuola o quant'altro quindi ad un problema fondamentale cioè quello dell'equità fiscale veniva affrontato e risolto in un confronto di responsabilizzazione dalla comunità
Se non si ritorna neon si affronta questo tipo di problema noi giriamo attorno e sarà sempre di più il distacco tra le istituzioni e i cittadini l'ultima cosa e finisco ed è questo
La Bicamerale
E affrontato una serie di nodi io devo dire che due nomadi a mio giudizio sono rimasti irrisolte parlo solo della forma
Distacco
Un nodo è
Di non aver avuto il coraggio fino in fondo
Dal problema che di fronte alle pari
Tutte le Province a tutte le comunità locali dovevano partire quello uguale punto di partenza con uguale situazioni l'avete mantenuto distinzioni
Da questo punto di vista credo sia oggettivamente a garanzia
Sia oggettivamente ingiusto
Perché penalizza qualcheduno valorizzandoli e non dare pari opportunità a tutti
La seconda considerazione e termino Mancino è quella relativa anche qui
A non aver avuto fino in fondo
E le incoraggia che sul problema della autonomia fiscale andavano introdotti responsabilizzando fin dall'inizio in una sorta di maggiore pressione e maggior riconoscimento all'autogoverno locale
In primis da questo punto di vista sicuramente i comuni e le comunità locali
Neanche poi a seguire
Le province e le regioni perché non si può parlare di autonomia se non c'è l'autonomia fiscale
è una parola vuota è una parola che non era senso è una parola quindi che e è ingannevole e non da la risposta alle aspettative e all'esigenza è che ci sono grazie
Dal suo presidente lepri la parola l'onorevole Frattini
Subito dopo io propongo che siano il presidente Formigoni e il sindaco Bassolino intervenire
Ritengo anch'io che la occasione di oggi sia un'occasione importante perché qui ascoltiamo dei contributi concreti da chi vide l'autonomia dalle proprie responsabilità di governo locale territoriale
L'onorevole D'Alema ha fotografato molto appropriatamente le difficoltà i contrasti tra enti tra alcuni ambienti della società civile e coloro che vogliono riformare
Dalla fotografia io credo che emerga una necessità una sfida ancora più forte alla classe politica perché sia più forte la sua volontà di decidere e di farla davvero la riforma perché altrimenti di fronte a contrasti tanto grandi di fronte a difficoltà
Quali quelle che obiettivamente ci sono si potrebbe dire ma come faremo a realizzarla la riforma ed allora due riflessioni io vorrei fare una riguarda una sfida aperta che stiamo vivendo in queste ore in Parlamento e la sfida per il decentramento amministrativo che deriva dall'attuazione
Delle leggi che portano il nome del ministro Bassanini ecco io qui posso dire che l'esperienza di queste ore
è di provvedimenti che arrivano dal Governo
Senza il coraggio forse di arrivare fino in fondo nel decentramento pieno ma ad un livello avanzato di coraggio
E una miriade di emendamenti trasversali a tutte le forze politiche che vogliono Ri accentrare
Che vogliono riportare indietro
Si formano in Parlamento nella Commissione bicamerale per l'attuazione della riforma amministrativa
Maggioranze che stanno portando lo dico in queste ore dei peggioramenti consistenti al tentativo del Governo lo dico in dei settori strategici perché colgo ancora delle parole del presidente D'Alema del sindaco vitali ma a cosa serve questo tentativo di riforma serve ai cittadini e allora sia i cittadini con il decreto legislativo che si emanerà tra qualche giorno
Noi diremo di non esser stati in grado di decentrare seriamente la viabilità
Non siamo stati in grado di togliere
Alla motorizzazione civile nemmeno i compiti
Più bassi relativi alla revisione delle automobili se non siamo stati in grado di semplificare la procedura di localizzazione
Degli impianti industriali nelle mani dei sindaci
Ma a causa di un emendamento di ieri abbiamo riportato questo procedimento alla complicazione dei dieci o dodici passaggi procedurali
Queste cose sono la risposta concreta negativa alla domanda stiamo facendo qualcosa per i cittadini forse stiamo facendo un discorso per addetti ai lavori perché quando poi scopriamo
Che ci sono leggine credo istituiscono fondi regionali vincolati
Contro il principio generale della finanza trasferita senza vincoli di destinazione
Quando noi scopriamo che non riusciamo perché ci sono emendamenti di una maggioranza di una maggioranza conservatrice che impedisce di attraversare e ho detto
Che impedisce di garantire tempi e procedure certe
Agli enti territoriali e anzi tutti o le Regioni sui fondi che vengono versati di modo che si afferma il principio ma non si affermano tempi certi e non si danno procedure chiare allora
Questo è il segno che ci vuole più coraggio ci vuole più coraggio da parte della classe politica evitando misure che seguono soltanto Segni stimoli e pressioni di apparato introducendo emendamenti che vanno in controtendenza
E mi permetto di dire al ministro Bassanini che sta conducendo una lotta quasi solitaria e molto meritevoli in questo
Che si abbia forse il coraggio da parte del governo di disattendere il voto della Commissione bicamerale per la riforma amministrativa
Se questo voto dà consigli di ritorno al centralismo che si abbia il coraggio è difficile dirlo perché io sono membro di quella commissione
Io ho votato ovviamente contro gli emendamenti diciamo centralisti
Sarebbe un male se il governo potendo discostarsi come in qualche altro provvedimento affatto e noi lo abbiamo criticato perché si discostava da proposte a nostro avviso avanzate
Se oggi che una proposta è di retroguardia se una proposta e di conservazione
Ci sia l'assunzione di responsabilità che porti nell'attuazione del decreto delegato hanno raccogliere
Quegli emendamenti che hanno peggiorato il testo che restituiscono agli amministratori territoriali e locali
La sensazione anzi più della sensazione la prova concreta che noi discutiamo in Parlamento della forma di Stato e intanto con atti che vanno domani in gazzetta ufficiale
Gli amministratori locali si ritrovano peggio di come stavano ieri probabilmente
E questo è un segnale molto negativo rispetto alla classe politica perché noi dimostriamo di non avere il coraggio di cambiare quando il cambiamento è a portata di mano
Facciamo grandi discorsi teorici in Parlamento perché la riforma della Costituzione e dopodomani
E l'attuazione è ancora più avanti ma quando abbiamo a portata di mano una norma e prende le strade e le dà agli enti locali non lo facciamo
Perché abbiamo delle pressioni
Forti che ci spingono a non farlo e questo è male
Una sfida forse questa volta la palla e davvero al governo perché quando tornerà in Consiglio dei ministri tra pochi giorni la scelta sarà questa resistere alla pressione conservatrice o cambiare davvero
Qualche riflessione invece sulla riforma costituzionale
Noi abbiamo fatto delle proposte in Parlamento le proposte hanno un obiettivo e quattro passaggi per realizzarlo l'obiettivo è realizzare
Uno stato più autorevole ma più leggero due sono le strade il decentramento con la sussidiarietà istituzionale verso le Autonomie
Il decentramento attraverso la perdita di una pressione di una presenza nell'economia sussidiarietà orizzontale
Lo Stato si ritira lascia alle Autonomie territoriali al mercato alla società civile
Questo secondo passaggio l'abbiamo affrontato con un esito negativo
Quello che è uscito dal voto del Parlamento è a mio avviso troppo debole noi non abbiamo realizzato forse quel principio di sussidiarietà orizzontale che era ed è
Negli obiettivi di uno Stato veramente leggero non abbiamo creato i presupposti per far sì che la mano pubblica faccia bene
Quel poco che deve fare davvero nell'interesse dei cittadini lasciando il resto alla competizione al mercato alla società civile
Quattro obiettivi però un obiettivo quattro passaggi per realizzare questo obiettivo il primo l'ho detto è un passaggio negativo purtroppo speriamo che si corregga il tiro io non ne sono del tutto certo ma lo spero
E poi
Un
Eliminiamo finalmente nei rapporti che riguardano le competenze legislative quella formula che sta ancora nella proposta del comitato dei diciannove
Che crea una sorta di norma di chiusura la quale stabilisce che oltre
Alla Riserva delimitata lo stato di competenze legislative c'è un potere residuale tutto quanto occorra inoltre per realizzare un interesse
Nazionale
è una formula di chiusura che non ci piace
Perché è vaga perché consentirebbe allo Stato di riappropriarsi di competenze legislative in un numero di materie ampio e indeterminato quella formula dalla Costituzione va eliminata
Secondo punto
Il Senato
Io ero apprezzato nelle parole del presidente D'Alema un'opinione forse diversa da quella che lui stesso aveva in qualche modo Espresso nella momenti più accesi del confronto politico nel comitato diciannove in Bicamerale
Un Senato federale elettivo
è anche una nostra proposta c'erano emendamenti di altri parlamentari non soltanto di Forza Italia
E quindi quella è la via giusta un Senato che abbia una composizione differenziata e collegata con il territorio e la contestualità con l'elezione delle assemblee regionali
Darebbe a questo collegamento ancora maggiore visibilità io spero che questa proposta così rettificate così modificata possa trovare un lancio un largo consenso
Terzo punto
Un nuovo molto alle regioni noi siamo convintamente per l'elezione diretta dei presidenti delle Regioni
Lo siamo perché altrimenti la Regione sarebbe l'unico livello istituzionale i cui amministratori non sono eletti e non sono direttamente responsabili verso i cittadini
Cominciamo anche per le Regioni a dare la sensazione che la responsabilità e la responsabilizzazione sono il frutto di una investitura diretta popolare
Quarto punto ed ultimo il nostro percorso per il federalismo io credo che il modello federale debba essere un modello federale flessibile
Noi abbiamo una proposta
La proposta è quella di consentire ad ogni regione del Nord o del Sud perché non c'è un monopolio nordista del federalismo e questa è un presupposto di fondo su cui siamo molto fermi
è chiaro che ogni Regione dovrà poter scegliere
Un percorso di ampliamento della propria autonomia ma noi riteniamo che lo debba fare attraverso un procedimento che evidenzi il sedusse il patto
Non è un con una proposta che veda soltanto l'iniziativa della regione e poi l'affidamento ad un percorso ordinario di legge costituzionale
Perché in questo le Autonomie non sarebbero sufficientemente terribile tutelate
Noi vogliamo un patto vogliamo un percorso che coinvolga la partecipazione delle regioni interessate al processo normativo di formazione del nuovo statuto di autonomia e vogliamo passaggio ancor più rilevante per noi il referendum confermativo popolare
Noi riteniamo che così come è importante l'introduzione del referendum ad iniziativa dei sindaci
Debba essere la regola che la proposta politica responsabilmente assunta dagli amministratori della regione
Sia confermata dai cittadini che vivono in quella regione perché un processo di riforma così importante non può essere calato dalla politica sulla società
Chiediamo un atto di corresponsabilizzazione dei cittadini
Mediante il referendum consultivo sulla nuova forma di statuto di autonomia e chiudo
Come una non ultima breve riflessione tutto questo si potrà fare
Probabilmente soltanto secondo diremo come è già stato detto prima di me
Il percorso attributi Ivo di nuove competenze con un percorso che individui esattamente
Le risorse occorrenti e di mezzi per raccogliere e amministrare le risorse
Una riforma federale non può essere come pure è stato adombrato un costo aggiuntivo per la finanza pubblica
Deve essere un'iniezione di efficienza perché la macchina pubblica nel suo complesso
Costi di meno e funzioni di più ecco perché noi non temiamo il federalismo fiscale vero
Ecco perché noi non temiamo che degli amministratori resi più responsabili dalla raccolta dei tributi e dal dovere di impiegarli bene
Sapranno concorrere non per alimentare una finanza pubblica sprecona ma per ridurre il livello di incremento della spesa pubblica che purtroppo ancora oggi è irrefrenabile ci riusciremo
Se avremo una maggioranza e noi l'abbiamo detto in tutte le occasioni che non può essere legata a schieramenti precostituiti
La maggioranza politica che vara una riforma tanto difficile dal decentramento amministrativo alla forma di Stato non beve
E se era vincolata imprigionata allegata da schieramenti precostituiti di maggioranza di governo nella maggioranza che sostiene l'attuale governo ci sono forze conservatrici ci sono dei tentativi di conservazione anche nello schieramento del centrodestra bisogna riconoscerlo
Sarà un impegno forte degli uni e degli altri smascherare queste forme di nero conservazione e batterle perché una riforma di questo genere ora largamente condivisa o non è la riforma grazie
Grazie onorevole Frattini
Io nel dare la parola al presidente Formigoni vorrei salutare per la loro per e ringraziare per lo presenza in aula il ministro Maccanico
E il ministro Bassanini al quale daremo poi per le responsabilità che anche all'interno del governo la parola fra un paio di interventi dei tempi che ritengo utili anche per i suoi impegni il governo ha fa dal presidente Formigoni
Poche osservazioni schematiche per rimanere nei cinque minuti che ci siamo dati e lasciare un po'più di spazio ai nostri graditissimi ospiti
La prima osservazione si ricollega ad un tema che è stato già citato da molte e la necessità di riformare la Costituzione con lo sguardo rivolto ai cittadini alle loro esigenze
Un tema scontato
Ai limiti dell'ovvietà
Potrebbe pare in realtà credo che occorre guardare a fondo dentro questo tema perché
Per questo decide molto delle riforme che andiamo a disegnare
Io credo che lo dobbiamo riconoscere che
Dalla società nel suo complesso ci giunge oggi un forte monito a noi come ceto politico come amministratori poco importa
Se collocati temporaneamente al governo della cosa nazionale in Parlamento nelle amministrazioni locali
Distrutta i cittadini chiedono uno Stato più efficiente più capace di dare risposte ai loro bisogni ma attenzione amici chiedono anche decisamente meno Stato
Un processo federalista sarà credibile se alla fine delle operazioni di dislocazione dei poteri di trasferimento delle risorse il disegno non risulterà a somma zero
Non risulterà soltanto un gioco
In cui vince o perde un ceto politico dislocato al centro o in periferia ma se ci sarà stato una reale dislocazione trasferimento di potere di sovranità nei confronti della società
E allora qui la cosa diventa un tantino più complicata
Perché conosco bene conosciamo bene e diffidiamo
Dalla possibilità parlo come presidente di Regione di costituire un neo centralismo regionale
Che sarebbe altrettanto e forse ancora più inviso ai cittadini del centralismo statale
Ma lo stesso amici sindaci amici presidente di provincia balle come rischio per un di più di burocrazia e di peso per un neo centralismo provinciale o comunale o dei consigli di zona tutto è possibile
Se non c'è una riforma
Che vada appunto al fondo della questione
è quello che gli studiosi costituzionali indicano come condurre il principio di sussidiarietà inteso in senso orizzontale
Io non voglio entrare in una polemica che ha diviso gli schieramenti in Parlamento alla Camera dei deputati soltanto settimana scorsa
Ma certo non credo che il tema possa essere risolto con delle schermaglie semplicemente verbali
E allora colgo e voglio sottolineare questo monito che riguarda tutti noi un di più di potere un riconoscimento di sovranità per le componenti sociali per la persona
Perché la persona vale più della società e la società vale più dello Stato in tutte le sue articolazioni
Se non c'è questo il rischio realmente quello di essere spazzati via dalla referendum finale
Il rischio è quello di dare il corpo se non sappiamo governarle a delle spinte
Anti centraliste che possono diventare delle spinte antistatalisti secondo osservazione la forma del federalismo a me sta bene la norma transitoria proposta da D'Alema o perlomeno di discutere attorno a questo tema lo stesso D'Alema non l'ha approfondito
Mi sembra che questo dia una risposta anche alle perplessità sollevate da D'Onofrio
Fa capire che il nuovo ordinamento regionale con l'elezione diretta del presidente della Regione può essere appunto una provvedimento temporaneo in attesa che le Regioni definiscano autonomamente le proprie forme di governo ma l'importante è che questo sia collegato ad una norma inserita in Costituzione
Che dia piena sovranità alle regioni in sintonia
Con gli enti locali e con le formazioni sociali perché è chiaro che i nuovi statuti regionali devono poter essere disegnati da una pluralità di soggetti insisto che in costituzione ci sia un riconoscimento chiaro
Della possibilità per ogni regione via disegnare il proprio statuto
Preferisco parlare di Statuto specifico più che di statuto speciale perché lo studio del gialle un modello e non è l'unico di riferimento senza questo specie in alcune regioni d'Italia
Una volta di più il processo di riforma sarebbe ritenuto molto vicino allo zero
Io ho il dovere di ricordare non come minaccia ma come fatto politico di cui tener conto che alcune regioni hanno già deciso di ricorrere allo strumento delle referendum consultivo
Prima ancora del referendum finale approvativo del pacchetto complessivo delle riforme come mezzo di interdizione nei confronti di un Parlamento che non riconoscesse questa sovranità e questa possibilità per le Regioni quarta e ultima osservazione
Esponente
Se molto sorvolato questa mattina e me ne dispiace su quello che credo nel comma in molti sia il tema centrale di una riforma federalista autonomistica autentica il tema fiscale
Capisco le difficoltà
E la complessità di una ripartizione di risorse che comunque scarseggiano
Ma stiamo tutti molto attenti che questo tema assieme all'altro delle materie di competenza su cui oggettivamente i testi in discussione segnalano un arretramento rispetto alla stessa Costituzione del quarantotto
Questo dell'autonomia fiscale della Ferrari nei territori la gran parte delle risorse generate dei territori salvo una piccola quota destinata al funzionamento dello Stato centrale e un'altrettanta piccola quota destinata ad un fondo di solidarietà sacrosanto ma limitato
Senza il riconoscimento in costituzione di questo principio una volta di più il processo federalista potrebbe venir meno ecco perché la partita
è tutta ancora da giocare
Ecco perché noi che abbiamo guardato
Con positività alla scelta della riforma attraverso il metodo parlamentare bicamerale prima discussioni in aula oggi dobbiamo per dovere d'ufficio direi conservava una sospettosità in attesa che il Parlamento sciolga le nostre riserve posso trasformarla in atteggiamento positivo ma attenzione non si tratta di vincere l'arioso ontologica personale
Dei sindaci e dei presidenti di Provincia o di Regione
Quanto di presentare un disegno che sia forte e credibile per la per la nostra gente per le nostre popolazioni altrimenti la spinta diventerebbe irrefrenabile e a quel punto non sarebbe certamente una situazione positiva permesso
Io chiedo alla assemblea tutti noi di aiutarmi perché qui ci sono troppe esigenze da consigliare da conciliare
Credo che ci sia un'intesa cordiale diretta tra il sindaco dal suo ministro Bassanini di invertire l'ordine che io avevo annunciato se questa viene confermata e gli occhi pregherei il ministro Bassanini di prendere la parola
Invertendo quindi la successione degli interventi
Grazie
Qualche decina di minuti fa
Il Commissione europea ha annunciato che l'Italia ha realizzato
I parametri di Maastricht rientrerà nell'Unione monetaria europea con i primi
Che alle scarpe
Che ha le carte in regola
Nessuno ci avrebbe creduto due o tre anni fa
Questo è un successo comune
Non vorrei dire qui abbiamo insieme
Percorso e i sindaci presidenti di Regione sanno quello quante fatica e con quanti sacrifici
Con quante difficoltà a chiudere i bilanci
Abbiamo insieme percorso in tempi incredibilmente Brady uno straordinario difficile impervio cammino di risanamento finanziario
Il sentiero era strettissimo era mille volte più facile
Uscirne e cadere nel burrone
è il frutto di un lavoro comune
Certo del Governo e del Parlamento ma anche dei comuni delle province e delle regioni e delle parti sociali dei cittadini italiani che hanno sopportato sacrifici
Di fondo senza poi protestare più di tanto
La Conferenza Stato Regioni la più giovane Conferenza Stato Città autonomie
Sono stati
Credo che siano due degli organismi
Fondamentali già del nuovo Stato federale del futuro Stato federale
Sono stati negli ultimi tempi
Tra quelli che hanno costruito questo risulta
Perché in quella sede abbiamo insieme concordato
Impegni
L'assunzione di responsabilità pesanti che sono stati tutte mantenute
E credo che si possa dire
Sotto questo profilo che se is
Se l'assistenzialismo è stato battuto
Lo abbiamo battuto assieme
Forse sarebbe meglio dire quasi battuto perché la lotta non è mai finita
Però l'abbiamo fatta assi
Il risanamento
Finanziario la premessa necessaria per affrontare
I problemi drammatici tutti aperti della disoccupazione del lavoro della crescita della modernizzazione del Paese
E anche qui credo che si debba lavorare assieme e che si possano vincere solo queste sfide lavorando assieme
Il governo deve fare
E farà la sua parte
E voi avete il diritto di pretendere
Le parti sociali devono fare la loro parte
Ma vorrei dire
E soprattutto con i nuovi Poteri
E con le risorse che in base alle leggi che stiamo attuando e che dobbiamo attuare
Comuni province e regioni avranno con poteri consistenti e rilevanti anche in materia di lavoro di industria di attività economiche di attività produttive
Anche alle Regioni alle Province e Comuni e chiesto
Di dare un contributo anzi
Di assumersi una comune responsabilità con il Governo
Una comune responsabilità per affrontare il tema della disoccupazione della crescita ma ormai anche una comune responsabilità per ridisegnare il nostro Paese per la modernizzazione del nostro Paese
E qui io voglio dire che con l'attuazione delle leggi che ormai si chiamano leggi Bassanini strappando importante
Noi stiamo facendo una serie di passi importanti poi anche a me preoccupato quanto ha detto Franco Frattini
Noi speravamo davvero di avere da speriamo di avere tuttora dal Parlamento un contributo positivo spero di poter verificare dal parere che i suoi allarmi sono infondati
Noi stiamo facendo un passo importante nella direzione giusta
Ma
Dal punto di vista dei cittadini senza dubbio il così detto federalismo amministrativo il cosiddetto federalismo a Costituzione invariata è molto in concreto
Tuttavia la riforma a Costituzione invariata è comunque una riforma precari
Reversibile
Non dotata degli strumenti di garanzia e di coordinamento necessari al funzionamento equilibrato e stabile del modello federale
E questa è la ragione per cui a un passo importante nella direzione giusta cerchiamo di renderlo il più lungo possibile
Ma occorre la riforma costituzionale che costruisca le regole gli strumenti e le garanzie del federalismo in Italia e occorre
E finisco su questo
E occorre per vincere le tre grandi sfide
Che dopo quella della disoccupazione e del lavoro e della crescita
Sono davanti a noi e sono le sfide della modernizzazione del Paese
La prima è la sfida
Della crescente complessità delle nostre società contemporanea
Delle domande sociali alle quali
Il sistema delle istituzioni è chiamata risponde
La seconda è la sfida della globalizzazione dell'economia ma anche della finanza dei traffici degli scambi culturali del mercato del lavoro delle problematiche ambientali
La terza è la sfida dei processi di innovazione tecnologica che danno luogo alla società dell'informazione
Che offrono strumenti potenti fino a qualche anno fa imprevedibili al lavoro delle pubbliche amministrazioni così come dei mercati e dei cittadini ma che accentuano l'interdipendenza globale impongono decisioni rapide
Alle amministrazioni pubblica alle istituzioni pubbliche
La complessità
Delle società contemporanee non può essere governata dal centro con i tradizionali strumenti
Della burocrazia e del centralissimo con gli strumenti del diritto amministrativo tradizionali
La crisi delle organizzazioni centralizzate burocratiche anche questa radici il sovraccarico delle domande al centro diventa intollerabile quanto più le domande crescono si diversifica richiedono risposte Raf
Occorre quindi una forte e ben modulata divisione del lavoro delle responsabilità dei poteri e dei compiti tra le istituzioni nelle quali si articola un sistema complessivo questa è la ragione per cui accanto alla cessione di sovranità all'Unione Europea
La stessa idea di sovranità si plurali sa
Sul territorio
Ormai la sovranità è ripartita in un reticolo istituzionale Complesso e pluralisti
E peraltro l'informatizzazione consente molto più che in passato
Il coordinamento il raccordo lo scambio dei dati in tempo reale tra le diverse autorità di governo che articolano un sistema pluralistico rende possibile un coordinamento tra istituzioni e pariordinate
Senza necessità di riportare gerarchicamente al centro il momento della decisione
Consente a ciascuno nell'ambito dei suoi poteri e delle sue responsabilità di conoscere in tempo reale le compatibilità con le decisioni che altri hanno preso nell'ambito delle loro responsabilità
Noi non abbiamo ancora completamente acquisito
I vantaggi
Che le nuove tecnologie dell'informazione consentono nella costruzione di un sistema realmente federalista un sistema realmente federale
E la possibilità su questo terreno di rispondere con nettezza e con chiarezza le obiezioni tradizionali
Che si contrappongono il nome di esigenze di coordinamento di programmazione centrale di razionalizzazione che ormai si possono risolvere utilizzando appieno le nuove tecnologie
La sfida della competizione globale infine investe i sistemi istituzionali amministrativi
La contabilità i riti la competitività di un Paese dipende dal anche dal suo sistema di istituzioni di amministrazioni pubbliche
Producono vantaggi competitivi sistemi istituzionali più stabili più capaci di dare certezze agli cittadini agli operatori economici di assumere le decisioni necessarie in tempo rapidi di assicurare servizi pubblici di alta qualità
Di garantire la sicurezza dei cittadini e delle attività economiche di adeguare rapidamente ed efficacemente il sistema delle infrastrutture territoriali tecnologiche ambientali
Quelli che sanno assicurare un'elevata qualità della vita e dell'ecosistema sistemi informativi e scolastici aggiornati un alto grado di coesione di pace sociale
Con costi ridotti in termini non solo di oneri fiscali e contributivi ma di ridotto carico burocratico e di ridotti i vincoli legislativo un sistema istituzionale più leggero e meno invasivo non è meno efficace
Ma il tutelare i diritti fondamentali dei cittadini due di più perché è più efficiente
Anche sotto questo profilo e qui c'è ancora una battaglia culturale da vincere nel Paese che insieme dobbiamo condurre ma anche sotto questo profilo si giustifica un ruolo molto più forte
Delle amministrazioni locali e regionali che sono più vicino ai cittadini
Più attente alla varietà e complessità dei sistemi economici territoriali
Più adeguate a dialogare con l'impresa e con le organizzazioni non profit
Ma utilizzando il contributo dei privati e del terzo settore per assicurare ai cittadini beni pubblici
Anche per questo si giustifica la scelta verso un sistema che pluralismo sarà responsabilità che applica la divisione del primo del lavoro tra le amministrazioni il principio di sussidiarietà come regola fondamentale
Riorganizzazione del sistema istituzionale
In questo ed ultima notazione vorrei dire
Ma forse qui inutile dire chieste di realizzare il nostro sistema non significa cancellare il Governo e l'amministrazione federale
In nessuno dei grandi Stati federali l'amministrazione federale deperisce fino quasi a scomparire come pensa in Italia qualche improvvisato aedo del federalismo il punto è che il ruolo i compiti le modalità di operare delle amministrazioni centrali o statali in un sistema federale cambia
Si riducono quantitativamente Siri definiscono qualitativamente risultano radicalmente innovativo devono risultare radicalmente innovati richiedono competenze e professionalità culture diverso
E anche probabilmente capacità politica
Anche in questo abbiamo bisogno di lavorare assieme
Di lavorare assieme per a de devolvere competenze e poteri reali con le necessarie risorse
E con i necessari strumenti e di lavorare assieme per identificare il nuovo ruolo no
Delle amministrazioni centrali in uno Stato federale che non è affatto un ruolo inesistente ma è un ruolo qualitativamente del tutto diverso
Abbiamo lavorato assieme nel corso di questa ci sono stati dissensi ci sono stati qualche polemica alla fine ci sono state quasi sempre intese ed accordi io spero che lavorando assieme noi questo risultato riusciremo a ottenerlo e riusciremo anche ad ottenere dal Parlamento
Una riforma innanzitutto della forma dello Stato che realizzi veramente quel modello federale basato sul principio di sussidiarietà che è il più moderno e il più adatto a vincere le sfide della società contemporanea
Grazie al ministro Bassanini per il suo intervento saluto anche il ministro Costa che venuto alla nostra Assemblea
Così come il saluto in molti parlamentari senza citarli tutti mi scuserete ma per brevità e per evitare omissioni
Che sono presenti a questo nostro incontro ringrazio il presidente del Senato senatore Mancino del messaggio che ha inviato a noi tutti e l'auspicio per il proficuo per un un proficuo lavoro che non possiamo oggi fare nel corso di questo nostro incontro dà la parola al sindaco Bassanini
Nasco
Al Senato Bassolino chiedo scusa
Capita spesso una pensiero avvolto tutto il contrario per poterlo far l'inversione col ministro Bassolino
Una
Noi siamo ad un passaggio molto delicato nella Vita del Paese
Non solo
Ancora più simbolico proprio dall'annuncio ufficiale
Del pieno ingresso a testa alta nella unione monetaria europea dell'Italia
Ed io vorrei innanzitutto sottolineare
Ancora già l'abbiamo visto
Dall'applauso
Quando il ministro Bassanini di affatto l'annuncio ufficiale vorrei sottolineare non importa Anza
Di questo attiva partecipazione dell'Italia all'unione monetaria europea
Anche pronto per il Mezzogiorno d'Italia per regioni e città e province del Mezzogiorno d'Italia
Saranno interessate con lo spot con vorrei dire in qualche modo perfino più del Centro-Nord
Proprio perché siamo ben consapevoli che il futuro del Mezzogiorno
Un attimo soltanto nella dimensione nazionale
Anzi esattamente su questo sopra Porto tra un asse meridionali è stato nazionale c'è stata la crisi
Dei tutti meridionalis mini nazionali
Ma
Il futuro nel Mezzogiorno è molto nella dimensione europea ed internazionale
Perciò noi consideriamo una conquista essenziale anche molto per il Mezzogiorno d'Italia
Questo importante fatto dell'unione monetaria europea
Ed anzi vorremmo aggiungere per cui mi sembra utile cercare anche di di capirci meglio belli discussioni
Bono Armani anche aggiungere che io penso che questo
Se uno spara più voluto
Ad un'unica
Boom economico finanziario
L'apparato signora accompagnata anche ad alcune forme di cambiamento
Io non vedo una censura netta
Tra un risanamento e sviluppo
Sarebbe stato impossibile in un Paese come il nostro
Il risanamento grande dei conti pubblici che abbiamo avuto debba implicite dello Stato
Senza cambiamenti di tante altre forme di mutualità pubblica
Di modo di governare
Di responsabilità dei sindacati di proviene la partecipazione di comuni province e regioni a questa straordinaria in
Sarebbe stato impossibile senza questa grande corresponsabili
E poi perso
Che già in questi due anni avremmo potuto e dovuto ad un doppio l'attenzione al grande tema dello sviluppo del Mezzogiorno
Che avremmo già dovuto e comunque dobbiamo medico paura
Non essa Treu rigore che continua e sviluppo
Come far crescere lo sviluppo del Mezzogiorno d'Italia
Allargare la base produttiva di modo che il rigore posso continuare anche in mente attraverso questa strada
Essendo chiaro che ora
Restare in un Europa
Dopo il grande risultato dell'esserci entrati
Noi dobbiamo spingere a quelle che io ci andrei le due grandi modernizzazione della società età
La modernizzazione dello sviluppo del Mezzogiorno delle infrastrutture italiane quella prima grande modernizzazione
E la modernizzazione istituzionale
Infrastrutture e sviluppo del Mezzogiorno vedendo le novità interne che ci sono al Mezzogiorno
Infatti dinamici
E prestando sempre prioritaria attenzione non nel Mezzogiorno indistinto
Oppure fatto soltanto di problemi di guai
Perché se lo sguardo con cui si guarda al Mezzogiorno è questo solo guai e Problemi
Ma allora diventa inevitabile
La strada contro la quale proprio ci siamo battuti
Cioè la vecchia strada dell'assistenzialismo per di più la situazione anche Dino adeguate risorse pubbliche per continuare su quella
Noi invece
Dobbiamo mettere in primo piano le novità interno è una nuova classe dirigente anche nel Mezzogiorno d'Italia
Per Piero dire dei diversi schieramenti che ci sono che si cimenta con il governo
Che si è cimentata chi in questi anni con il grande tema dell'ingresso in Europa con lo spirito di responsabilità sapendo selezionare scegliere cimentandosi sul campo
è una importante novità così come novità sono infatti produttivi interni al Mezzogiorno
Quello che comincia a cambiare anche per la cultura di Giovanni
Non è più soltanto un'idea del posto pubblico di lavoro fisso per tutta la vita
Ma l'idea una diversa cultura del mettersi in proprio del fare interessa
è questo che noi dobbiamo sostenere
Le novità anche nel campo imprenditoriale e sindacale
E le grandi ruolo dello Stato e di sostenere e accompagnare
Questi fatti positivi dinamici che dico che abbiamo dentro il Mezzogiorno
In questo senso vorrei sottolinearlo
Io penso che è importante andare come finalmente sembra attorno a Pasqua
Sui temi dello sviluppo del Mezzogiorno
Anche ad un tavolo di concertazione a quattro tra governo sindacati imprenditori
E una delegazione delle istituzioni meridionali
è un tavolo che nasce non dal rivendicazionismo perché noi governiamo almeno come si governa a Roma
Ma è un tavolo che nasce in base al lo spirito di corresponsabilità
Non rivendicazionismo
Non guardare soltanto ad altri livelli
Ma con la responsabilità metterci assieme
Di modo che ognuno dei quattro grandi soggetti determinanti per lo sviluppo governo sindacati imprenditori governo defunto il Mezzogiorno non abbiano più e non possa scaricare sugli altri
Tutti assieme il spirito di corresponsabilità
Sui grandi nodi delle infrastrutture e della sicurezza del fisco delle relazioni sindacale investito di corresponsabilità
E la prima grande modernizzazione sviluppo del Mezzogiorno i grandi infrastruttura dell'altra
E spingere i in Parlamento per una seria e profonda riforma della costi
Tutto io vedo due grandi temi
Uno riguarda le forze politiche italiane
E l'interesse credo che noi abbiamo come sindaci presidenti di provincia e di regione
Ad una riforma della Costituzione seria e profonda
Che riesca a darci un nuovo sistema di valori
è un sistema di regole condivise da tutti
Quanto più possibile da tutti gli italiani
Dimodoché anche in un Paese come il nostro si possa imparare ad unirci
Al di là di centrodestra e di centrosinistra
Solo un sistema di valori e di regole valide per tutti per poter imparare a dividerci meglio sul concreto delle scelte politiche i programmi
Parare a due voci sui valori e sulle reti
Per poterci anche chiudere meglio e far uscire il Paese dai vecchi livelli consociativi opposizioni ideologica
Sì agli a riforma della Costituzione unici su valori e sulle regole per poterci poi davvero dividere sulle scelte concrete
Espungere avanti anche e in direzione di un vero federalismo qui vorrei osservare comune grandissimo garbo
Chiedo al mio UPI
Anche contro il territorio una dialettica reale ed anzi l'ho perso
Che sarebbe stato giusto che il Parlamento quando varò la Bicamerale
Avesse fatto la scelta di heavy Reggiani in Bicamerale
Una ristretta delegazione di sindaci presidenti di provincia e di regione perché io non conosco al mondo una struttura che passa davvero autoriformarsi basse senza vede al suo interno un positivo e salutare il principio di contraddizione
E comunque un lavoro positivo cosa fa
E noi abbiamo spinto o mettendoci assieme comuni province e regioni
Per fare altri passi in avanti adesso il tema è di fronte al Parlamento credo che dobbiamo lavorare in positivo soprattutto e concludo su un punto che io ritengo tale con le Bassanini
Abbiamo avuto decentramento come dice la parola stessa dallo Stato
Verso le autonomia il federalismo non può essere un'altra forma di decentramento il federalismo è un'altra cosa
Il federalismo deve fondarsi in modo coerente sul principio di sussidiarietà
Del responsabilità senza relazioni gerarchiche tra i diversi livelli istituzionali ma con relazioni funzionale nell'ambito della propria responsabilità c'è la sovranità di la istituzione in rapporti funzionali perché più chiari solo i rapporti il principio di sovranità
Più possiamo andare io penso verso Unionfidi realismo progressivamente differenziato
Verso un federalismo italiano forte che assieme allo sviluppo del Mezzogiorno e delle infrastrutture l'altra grande modernizzazione indispensabile per restare in Europa a testa alta
Grazie io mi scuso con il sindaco Silvano richiamato negli ultimi passaggi del suo intervento ma era necessario orientare i tempi
La parola
Adesso alle presidente Drago
Presidente della Regione Sicilia e subito dopo come avevo già annunciato l'onorevole Mattarella
Beh siamo entrati in Europa nell'Europa della moneta unica
Però rischiamo di dividerci in maniera distruttiva come nazione
Infatti non possiamo condividere la concezione di un Europa composta da un centro di aree ricche sviluppate
E dalla periferia e sempre più povere edere e degradante
Magari se volete sostenuto da un mix variegato di assistenzialismo da una parte e di militarizzazione del territorio dall'altra parte
Anche perché coltivare questo disegno
Inutile ma al tempo stesso per quanto ci riguarda pericoloso per la stessa stabilità non soltanto dell'Italia ma dell'intero continente europee
Allora rispetto a questo scenario credo che le diverse proposte di riforma federalista dello Stato e del Autonomie locali
Rappresentano una seconda prospettiva per avviare a soluzione i problemi della unità della nazione italiana però ad una condizione
Alla condizione di rimettere al centro del dibattito la questione meridionale
Come fondamentale questione nazionale ed europea
Io sono convinto infatti che la riforma dello Stato
Deve mirare a ricostituire la forza ed il valore dell'unità nazionale
Messa in crisi dal deterioramento dell'affezione centralistica e burocratica
Che ha finora fondamentalmente caratterizzato la storia
Gli istituti era prassi politica ed amministrativa italiana
Allora tutti noi dobbiamo avere la consapevolezza che le sfide poste oggi dai processi di globalizzazione
Agli assetti tradizionali degli Stati nazionali
Sollecitano una risposta che sia capace di collaborare al massimo la forza di coesione e lo slancio dei sistemi regionali
Allora intendiamoci la battaglia per questa riforma deve realizzarsi nell'ottica di una potente opera di costruzione di rivalutazione del sistema Paese Italia
Hanno tutto intero dalle Alpi alla Sicilia
Per corrispondere adeguatamente alle sfide della globalizzazione la quale in mancanza di vere e proprie istituzioni politiche mondiali vede ancora oggi protagonisti gli Stati nazionali come attore democratici dello sviluppo della solidarietà sociale
E quando d'altra parte sta accadendo in Europa
Lo slogan della Europa delle Regioni della quale tanto si parla
Resta e resterà ancora per un tempo di durata non prevedibile un miraggio
Mentre più realisticamente la costruzione dello spazio della nuova Europa
Processi deve attraverso l'opera dei governi dei parlamenti nazionali spesso in opposizione alla techno burocrazie comunitarie che tanto volentieri utilizzano questo slogan
Allora dentro codesto scenario la riforma federale dello Stato
Il rafforzamento delle istituzioni del sistema Paese
Rappresentano i passaggi necessari affinché l'Italia non solo possa riequilibrare i rapporti di forza con gli altri sistemi nazionali europei
Ma possa anche operare Perri è articolare l'intera politica comunitaria
In modo da rendere il fronte europeo dei Paesi mediterranei no né il Fronte armato verso il mondo arabo ma parte costitutiva di un nuovo anello dello sviluppo
Quelli in cui da tutte le nazioni mediterranee
Secondo le loro specifiche vocazioni in modo da renderle effettivamente cooperative non più strutturalmente dipendenti verso le aree le nazioni dell'Europa continentale
Credo per quello che appare lo stato presente della politica e della società italiana
Tuttavia che la proposta federalista
Correttamente praticata possa contribuire a risolvere la questione della trasparenza della battaglia politica che oggi si svolge in Italia
Liberandola anche dai troppi veleni e misteri
Che ne inquinano alle vicende e la rendono sempre meno appetibile per la maggioranza degli italiani
Difficilmente infatti un sistema democratico può contempo continuare
A conservare la propria natura in un contesto di continuo scontro tra potere politico e potere giudiziario tra potere politico e stampa
Tra mafie e complotti sempre più spesso evocati Allo scopo di delegittimare ogni proposto l'iniziativa politica
Che cerchi di offrire una soluzione è una opinione diversa da quelle sostenute dalla propria parte
Allora la riforma dei criteri di selezione e di irresponsabilità dei ceti dirigenti
Il brigata dalla riforma federalista dello Stato
Può rappresentare un potente fattore di trasformazione di energie oscure distruttive
Il movimento ed iniziative di effettivo rinnovamento morale e civile nella società e della politica italiana
Ma per tutte queste ragioni lo ripeto coltivare la riforma federalista significa rimettere al centro del dibattito politico la questione in modo meridionale come fondamentale questione nazionale
Io resto convinto che il moto di pensiero e di azione suscitato dal miglior meridionalis Monica
Non soltanto è stato capace di istituire il Mezzogiorno come soggetto unitario dotato di una propria identità e forza contrattuale
Nella soluzione delle questioni di queste aree del Paese ma soprattutto pensando alla soluzione della questione meridionale come fondamentale questione nazionale ha introdotto un elemento etico nel discorso nella pratica politica sociale dell'intera classe dirigente nazionale
Alla quale indicava la via per una duratura risoluzione del problema l'unità del paese
Allora la questione meridionale
Troverebbe in tale scelta non soltanto la maniera per riproporsi in uno spirito nuovo quello delle migliori proprie tradizioni ma il più fertile terreno di soluzione in tempi e forme ben più efficaci
Di quanto oggi ipotizzato evocando la restaurazione di strumenti di intervento pubblico
Che hanno ormai fatto il loro tempo o comunque hanno dimostrato la loro a insufficienza sia politica che economico
Io penso per esempio alla venti date seduzione
Nell'agenzia
Per il Sud è oggetto di una sconto dalle forze politiche che tuttavia non riesce bene a mettere a fuoco compie due vantaggi di un organismo che ci sembra una riedizione di o soluzione dirigistiche proprio di una passata stagione
Dello stato sociale ed è il cosiddetto intervento straordinario nel Mezzogiorno
Allora è necessario certamente il recupero come diceva Bassolino le infrastrutture
Per questa parte d'Italia inopinatamente negletta da troppo tempo
Ma tale opera e l'impegno per battere la criminalità
Non possono esaurire una politica che deve puntare a modificare la qualità della crescita economica e civile alla quale tutto il Mezzogiorno oggi ambisce a dire assumere autonomamente alla responsabilità grazie presidente Drago
La parola all'onorevole Mattarella
Ma anzitutto un apprezzamento
Per questa iniziativa e questa e queste posizioni espresse seriamente la preventive giorni dalla Conferenza dei Presidenti Dallupi dall'Anci
Non sempre è stata così
Non sempre vi è stata questa posizione comune ma è stata meritoriamente fortemente ricercata
Da regioni comuni e province è stato un momento importante
Risultato e consente un confronto ulteriormente proficuo
Credo che anche a questa ritrovata unità abbia contribuito alla commissione bicamerale
è stata della Camera
Avendo collocato nella prima norma approvata
Queste tre realtà
Tutte sgomenti costitutivi della Repubblica al pari dello Stato rilanciando in positivo i ruoli regioni province Comuni Città metropolitane
Avere collocato queste come queste realtà commenti fondanti lo nella Repubblica al pari dello Stato ha certamente contribuito a mettere un indirizzo nitido al successivo di riforma che le sta approfondendo
Vi sono altre cose oltre questa che sono che forse vanno rigore qualcuno già lo ha fatto lei ha ricordato
L'autonomia statutaria
Che piena
Le funzioni
Proprie
A Regioni e autonomie
Non soltanto con l'alta sedimento quantitativo di funzioni ma con una ben diversa natura di autogoverno che ne deriva dopo il capovolgimento del centodiciassette
Il principio Rossy De Rita nel riparto di funzioni
Tra Stato-Regioni Autonomie quello che nel secondo comma dell'articolo cinquantasei approvato
La possibilità di intesa gli accordi con Stati o regioni straniere a parte di delle regioni
C'è la diretta del presente la Regione
è nota la faccia il mio partito abitualmente non favorevole a meccanismi di questo genere
La formula formula trovate qui ripetere ma ricordato rispetta in pieno l'autogoverno della regione
Lascia alle Regioni a ciascuna di esse il titolo per decidere se scegliere questa o altra formula ma intanto nell'imminenza delle tre mila il prossime
Prende atto e traduce in questa norma opportuna quello che in realtà ha già realizzato nei fatti con la legge elettorale già applicata qualche anno fa che di fatto indicava il nome del presidente
è una scelta felice col solo un problema
Ed è rispetta impiego l'autonomia la sera di autonomia ordinamentale chiosco al viola deve avere manterrà in pieno così per il futuro Toto uomo di governo
Mi sono diverse cose quindi che possono essere ricordate perché non si sia diffidente
Non si questo soddisfatte ancora lo capisco
è stato qui dentro più duro di sindaci presidenti
Di provincia o di regione
Però per essere non diffidenti sì
Che sta cercando di dare una risposta positiva
A quell'ora interpretando il dovere che è il Parlamento oggi quella fase costituente a quel fenomeno prorompente
Che in questi decenni si è sviluppata in tutto il Paese per cui i singoli cittadini e comunità locali sanno di dover contare di esser capaci di governarsi di più Ottone
A questo si dà risposta a queste la motivazione ha ragione la riforma della forma dello Stato che si fa
Specie in democrazia hanno portato cittadini
E come da locali a sapere di poter governarsi da soli più a questo fenomeno storico e cioè nel nostro altri Paesi si dà risposta questo il dovere che abbiamo tradurre in formule istituzionali questo fenomeno che si è in maniera prorompente imponente storicamente dato del nostro Paese in questi ultimi decenni al nord come nel Meridione
Io non condivido
Che la Regione il centralismo sia stata e sia nella debolezza del Meridione
L'ha già centralismo è stata il nostro Paese l'impianto Sabaudo fatto dall'inizio
è stare risiede nel fatto che dopo qualche anno nello scontro tra Minghetti Ricasoli vince quest'ultimo per imporre la forma centralista pro forma di Toni
Che Minghetti per neve evocava
Risiede nel fatto che si è sviluppato nuvole quelle direttrici la vita il nostro Paese
Dire che nell'ora del sia giovato del centralismo onestamente azzardato viste le condizioni
Non era Vigliar quanto prima Chiti ricordava del nel sondaggio del CIRM
Di questa uniformità gli atteggiamenti di attesa dell'otto per il Meridione
Perché questo fenomeno storico c'è stato di aumento di per sé di protagonismo di volontà di auto-governo c'è stato in maniera uniforme all'otto come del Meridione
E a questo però dato risposta
Gli abbiamo lavorato il testo che c'è in esame ha ampi margini il bisogno di correzione perché ripeto è un testo che non metta diffidenze
Ma non non consente stesso distratti io cito due punti soltanto
Della insoddisfazione tante volte sa ma d'altronde ricorda
Non faccio i comizi non
C'è una una considerazione che voglio fare la norma sulla gli interessi imprescindibili carattere nazionale cui poc'anzi ho a cui ha fatto riferimento come una cosa da abbattere è la formula che abbiamo posto di correggere ma la forma che c'è in atto e la forma della con costituzione tedesca che non è un campione centralismo Antar ora quella norma senza è presente qui voci ambiguità va corretta abbiamo chiesto anche noi il nostro gruppo ha chiesto di correggerla ma un allarme così radicale così così feroce a mio avviso ingiustificato
L'isola Codurelli e punti deboli il primo è ovviamente quello del Cerato
Gruppo che rappresento ha rotto a posto in origine un progetto per far del Senato una camera sul modello del Bundesrat tedesco
Questa volta è stata minoritaria in Parlamento in Bicamerale la soluzione cui Siva quella che il presidente D'Alema qui indicato e la soluzione ragionevole quelle poc'anzi indica il presidente morì nel suo intervento sul sul serrato un senato elettivo ma che sia in stretto collegamento auto tanto geneticamente con i consigli regionali ma che abbia la sua vita legata con le consiglio regionale
Che se questo che ne che nasca con questo e termini con questo e che abbia dei collegamenti strutturali coi Tentori che rappresento
E abbia anche un obbligo di manda unico di mandato rispetto alla Regione economie che in questa sì con tengono che rappresentano in serata
è una formula cioè che consente
Definendo la con molta più poi con più precisione
Di far del Senato quel luogo istituzionale inquisita e il raccordo tra Stato Regioni Autonomie di cui ha bisogno perché la garanzia del mantenimento dello sviluppo di quel processo che il federalismo non sia nelle mani esclusive dello Stato
Ma sia nelle mani congiunte di Stato regioni autonomia nel nostro Paese in quella seconda camera così definite
La seconda cosa è un un tema qui pure evocato da qualcuno
Che mi sembra bisogna poi qualche riflessione anche qui dentro forse
Delle forme di autonomia e di autogoverno
Problema con a che vedere con la cosa che ci ha detto il sindaco vitali che condivido e cioè il che si arrivi si possa arrivare in via differenziata nel tempo e con modalità al modulo di funzioni possa esservi un percorso diversificato nel tempo
Il maggiore di più veloce di maggio andò a velocità questo ragionevole ed è cosa che va con che varrebbe tradotta in norme
è un altro il problema che si sono molte norma oltre proposte molti emendamenti qui anche ricordati anche complicati pere tradurre le forme di autogoverno delle regioni
Pronti a domandarmi a titolo personale un impegno quindi è partito nel mio gruppo
Son sempre meglio la strada maestra
Di considerare fatto salve le questioni specifiche per l'Urbe nota ragione Trentino Alto Adige se vi sia più lo spazio dato a mia speciali
Quando si deve disegna un autogoverno delle regioni così ampio profondo di natura così nuova più qualcosa in più è difficile immaginare che non sia otto e finanziaria e non mi pare che vi sia questo l'incremento di mantenere differenze finanzia
Ora mi chiedo se anziché pensare a norme che posto e poi ne posso farlo del nostro Paese
Fino al limite di venti diversi modelli di riparto di funzioni fra Stato e regioni
Non sia più opportuna una riflessione coraggiosa ampia radicale
Sulla natura dello colonie deve provenire generale
Se sia il caso ci deve pensare
Non di inseguirsi vicendevolmente ma ad un modello di autogoverno
Che mettendo in maniera differenziata nel tempo per arrotondare tappi avvicinamento metta tutti però in condizione di avere l'ennesima opportunità
E non credi valida o alibi o scontenti come oggi avviene pensando vicino privilegi che talvolta tali non sono
è un tema che anche qui Fossa dei più profondi qual è la figura definire India nel testo che affronteremo nei prossimi giorni in aula alla Camera
Nella fisionomia dell'autonomia regionale
Se vi è lo spazio con le specialità qual è comunque altrimenti in modo limitare gridò privilegi
Grazie onorevole Mattarella del senatore Piero
Poi
Chiediamo di parlare
Al presidente Leconte consigli regionali Passaleva
Al Presidente Frugis Sabbia provincia di Brindisi e poi gli ho ulteriormente prego ma io ringrazio l'onorevole Mattarella perché mi ha risparmiato gran parte
Delle cose che avrei voluto dire allora mi limiterò a quello che considero l'essenziale
Di fronte al dibattito così come si è svolto fino ad ora secondo me il dibatto chi il dibattito di oggi è stato offuscato da un velo di ottimismo
E questo mi sento di dirlo
Non in funzione
Della evoluzione del confronto fra il Parlamento e le rappresentanze delle autonomie locali
è fuor di dubbio che gli apprezzamenti positivi che sono venuti nel corso dei diversi interventi per il progressivo avvicinamento delle posizioni siano fondati se noi guardiamo a come eravamo partiti due anni fa il tasso di compressione fra la rappresentanza dell'autonomie e l'elaborazione parlamentare
E di gran lunga più vicina
C'è da vedere se però questa vicinanza non sia una vicinanza relativa solo al disegno anatomico della riforma che noi andiamo attuare
Oppure se sia una questione relativa alla fisiologia con cui essa più funzionerà io chiedo scusa un attimo al senatore Piero Mei per favore colleghi
Io vi ricchi viene richiamerei garbatamente ma fermamente
A fermarmi in aula
Per rispetto ai commando manovrare mi fa mi lasci dire per favore perché poi noi abbiamo l'esigenza di chiudere in maniera significativa intorno all'una e un quarto con le conclusioni
Del sindaco Bianco e di chiuderla non ammicchi e tra pochi intimi ma con una presenza significativa la giornata è particolare
Chiedo a tutti di rinviare al pomeriggio altri impegni
Io ripartirei dalla distinzione che il Sindaco antico borgo distinzione che il sindaco Bassolino ha fatto nel suo intervento e per questa fase di riflessione mi fermo alla prima vale a dire il rapporto tra sovranità e rapporti funzionali dei vari enti dal Comune fino allo stato bene se prendiamo per buona l'affermazione del presidente della Commissione bicamerale D'Alema vale a dire che il cittadino e il principe
Rispetto al quale noi stiamo lavorando non v'è dubbio che dal punto di vista del disegno anatomico con la composizione dei vari capponi di Renzo noi abbiamo costi codificato
I vari livelli io se però mi metto dal punto di vista del cittadino è un intero con la luce della distinzione introdotta dal sindaco Bassolino qualche dubbio
Ce l'ho se penso un cittadino che vede che si vede interloquire con il pubblico con il Comune con la Comunità montana con la Provincia e con la Regione con lo Stato cioè con cinque livelli di pubblico istituzionali fra loro distinti
Che poi questo disegno anatomico a fisiologia funzioni è tutto da verificare ma non è questo che mi spaventa anzi un pochino mi spaventa che si guardi troppo lontano con rischio di non venire la buca che abbiamo davanti
Perché
Vedete
Diceva il presidente Morri
Il problema è che noi dobbiamo non rendere rendere non reversibili i risultati che abbiamo fin qui raggiunto
Ora io ritengo che i risultati oggi corrano il rischio
Di essere dispersi
Che noi non abbiamo per nulla assodato i risultati sin qui raggiunti
E ciò non perché non abbiamo chiarito quale sarà il ruolo del Senato su cui io non ho dubbi pur essendo senatore di sposare totalmente le parole dall'onorevole Mattarella che mi ha preceduto
Mai la mia forza politica il minimo dubbio
Non di questo si tratta
Si tratta dell'altra distinzione introdotta dal sindaco Bach Bassolino vale a dire comunità di valore e divisione nella concretezza dei contenuti e dell'agire politico
è vero che siamo a questo punto
Cioè secondo me ciò che può rendere risulterà reversibili risultati fin qui raggiunti sta nel fatto che ancora in Parlamento ci sono forze politiche
Che non hanno deciso
Di promossi come variabile non dipendente il raggiungimento di questi valori comuni
Per dirla con parole più brutali in Parlamento ci sono forze politiche vasti settori del Parlamento ancora disponibili a mettere in discussione il percorso delle riforme costituzionali
Questa legislatura per fini politici contingenti
E quindi non spetta certo al mondo delle Autonomie distinguere fra buoni e cattivi nell'operare parlamentare ma io ritengo ed è una giornata come quella di oggi un fermo richiamo indistinto a tutte le forze parlamentari
Perché assumano come valore imprescindibile il traguardo della riforma costituzionale ancor prima di discutere se poi al referendum si voterà sì o no debba venire perché badate
Questa questione non è affatto consolidata non è affatto certa
Non è affatto escluso che per motivi politici contingenti per motivi di contenuto non siano presi in ostaggio i valori appunto
E
Da questo punto di vista
Insomma inutile
Negare il fatto che ci sia all'interno del dibattito parlamentare una stanchezza e l'unica cosa su cui dissento dal presidente D'Alema
Che non può essere attribuita questioni procedurali che non può essere risolta aumentando le sedute
Da due giorni la settimana anziché tre giorni due settimane
Ma che è legata a una questione di comuni volontà politica di risolvere il problema italiano così come lo abbiamo fatto nel corso di questi anni governando la transizione anziché lasciare andare la trascrizione a se stesse forme esplosive
Sì sono ancora delle ipoteche politiche da parte di chi pone cinque sei quattro tre due punti dirimenti
A prescindere dai quali la riforma costituzionale può anche saltare allora se voi moltiplicate sono i due punti di dirimenti per ogni forza politica presente in Parlamento vedete quanti punti dirimenti
La riforma costituzionale trova ancora davanti a sé
Ed è lungi dal poteva essere certa di giungere al traguardo di poter governare la prostituzione in modo democratico lungi dall'assicurare a garantire al Paese
Da fratture estremamente pericolose
Di cui lo scricchiolio sia pure ecco detto questo prima di concludere un'ultima questione invece pur marginale rispetto a questo orizzonte mi preme trattare ma perché un intervento del rappresentante dei Verdi non sia considerato fra i rappresentanti delle Autonomie ai vari livelli elusivi rispetto a un problema che è stato fonte di non pochi conflitti vale a dire bravi venerdì
Sempre pronti a farsi federalisti a sostenere venti regioni autonome salvo il fatto che quando si tocca l'ambiente giù le mani perché senno i Verdi non lo consentono e non lo permettono io su questo voglio essere molto chiaro è molto esplicito
Senza nessuna paura di urtare sensibilità che afferiscono anche la cultura della mia forza politica del mondo ambientalista ma senza essere come dire concessivo rispetto alla realtà di fatto se noi guardiamo alla gestione del territorio e dell'ambiente per come si è svolta fino a due anni fa bene fra centro e periferia è una bella gara a chi ha fatto peggio
Se guardiamo gli ultimi due anni forse dobbiamo vorrei dire a chi fa chi ha fatto meglio ma distinguere
O essere persuasi
Che il centro sia garante dell'ambiente dalla difesa del territorio più di quanto lo siano periferia è una pura idiozia non ho nessuna difficoltà a dirlo e ad ammetterlo ma debbo dire con altrettanta altrettanta chiarezza e altrettanta fermezza
E questo non può portare allo sviluppo di ideologismi esasperati per cui si rimette in discussione l'esempio l'autonomia gestionale e funzionale dei parchi nazionali parchi nazionali che esistono in quel in qualsiasi Paese federale o confederale a cominciare dalla prossima svizzera di cui nessuno vorrà mettere in discussione credo la natura
La più largamente confederale
Così come visto che ci avviamo o almeno secondo la nostra folli forza politica vorremmo che ci avviasse uno
Ha una forma di federalismo davvero competitivo che liberi le migliori energie sul territorio e anche qui mi riallaccio a una parte dell'intervento del sindaco Bassolino ebbene questa competizione deve avvenire in un quadro di standard minimi garantiti che viene quindi portare a distinguere la tutela ambientale da un lato dalla
Gestione ed alla valorizzazione dall'ambiente del territorio perché
Se la Regione Campania dovrà essere competitiva rispetto alla Regione Puglia ad esempio sullo sviluppo turistico questo non può essere fatto abbassando i parametri di balneabilità delle acque
I tassi di potabilità dell'acqua non possono essere che afferenti a una normativa quadro di carattere che non è nemmeno centrale spesso è addirittura europeo i tassi di balneabilità non possono essere affidati alla libera competizione fra i territori e il mondo dell'autonomia un conto sono gli standard minimi di tutela che sono esattamente la stessa cosa di quei gli standard minimi
Di prestazioni sociali che ogni Regione deve garantire ai cittadini italiani su tutto il territorio nazionale un conto è tutto quello che si può fare per valorizzare
Per rendere risorsa
L'ambiente e il territorio cosa su cui lo Stato centrale non si è certo l'istinto sulla base di questa ferma distinzione noi ci muoveremo quindi nessun vettore di tipo centralistico per quel che riguarda la gestione la valorizzazione e la responsabilizzazione nell'uso delle risorse ma neppure nessuna
Forma di competizione per quel che riguarda la questione della tutela grazie
La parola al presidente Passaleva
In rappresentanza dei presidenti dei consigli regionali e in qualche misura credo anche dei presidenti dei consigli comunali e provinciali
Grazie per brevità ometto i convenevoli una breve premessa
Per ulteriore veniva leggerò i presidenti dei consigli regionali hanno svolto un lungo lavoro di ricerca di dibattito di confronto sul tema delle riforme istituzionale
I documenti conclusivi che hanno trovato un consenso pressoché unanime e che io qui sintetizzerò in modo estremo
Indipendentemente dalle aree di appartenenza sono stati consegnati in più occasioni
Ai membri della Bicamerale ai presidenti delle giunte e a suo tempo furono inviati a tutti i presidenti delle province ai sindaci dei comuni italiani
Il nostro intento è stato sempre ebbe quello di offrire strumenti di lavoro senza alcuna rivendicazione di primogenitura di protagonismi ma con il dichiarato intento di trovare collaborazioni e sinergie
E con viva soddisfazione che abbiamo constatato come la Bicamerale abbia tenuto conto di molte delle nostre osservazioni
Oggi
Sono stato incaricato dalla Conferenza dei Presidenti dei Consigli regionali e delle Province autonome di portare ancora il contributo delle nostre riflessioni
Per farne oggetto di ulteriore valutazione comune Conso pieno spirito di collaborazione e nell'intento di costruire insieme
Quella forma di Stato strutturata secondo il modello federalista al quale la maggior parte dei cittadini oggi aspira
Guardi sia le attese risponde si può soltanto con scelte di facciata senza andare alla radice dei problemi per dare risposte di sostanza
Avremmo allora la responsabilità di dare fiato alle folli idee secessioniste che la stragrande maggioranza degli italiani rifiuta e condanna
Debbo subito dire e come presidenti delle assemblee regionali siamo d'accordo con la maggior parte delle proposte avanzate dei presidenti dalle giunte e delle province e dall'Anci
Eravamo stati molto critici quando i presidenti delle regioni e lanci in nome del principio di flessibilità
Avevano proposto la decostituzionalizzazione del sistema degli enti locali con particolare riferimento all'esistenza al ruolo e le funzioni delle Province
Con riserva di autodeterminazione statutaria regionale
Principio di flessibilità macchie avulso teorizzato e praticato prima di quello dell'adeguatezza democratica territoriale economico finanziaria e organizzativa finirebbe
Specie se inteso quale criterio ispiratore dell'intero processo di trasferimento delle competenze per accentrare ogni forma di squilibrio e per negare di fatto la pari dignità delle istituzioni e con essa quella dei cittadini e della loro comunità
Vanificando né i fatti il principio di sussidiarietà unanimemente invocato come garanzia di efficienza ed efficacia
Genova perplessità la proposta di costruzione o in trazione passiva dell'elezione diretta dei presidenti delle Regioni sia delle città metropolitane
Voglio subito capire perché non ci siano dubbi che nessuno pregiudizialmente contrario alla scelta diretta da parte degli elettori dei responsabili delle giunte
Cultura mi preoccupa
Da un lato il rischio di rafforzare a favore degli esecutivi innaturale atteggiamento efficiente lista con qualche vena di insofferenza componibili Pardi legati al sistema di controllo e di critica esercitato delle assemblee
Dall'altro di limitare l'autonomia regionale
Nell'ottica federalista sarebbe infatti più opportuno lasciare alle singole regioni le scelte statutarie anche in materia di legge elettorale le regioni stesse
Potrebbero e dovrebbero trovare i giusti contrappesi fra esecutivi forti e maggiori poteri d'iniziativa e controllo attribuiti alle assemblee
Sembra anche da ripensare la costituzionalizzazione delle città metropolitane si introdurrebbe un quinto soggetto istituzionale la cui definizione ancora incerta e le cui attuazione ha già incontrato difficoltà gravissime
Ma quindi lasciare questa materia alla legislazione ordinaria
Proprio Prato sistema parlamentare superato il concetto di bicameralismo perfetto
I presidenti dei consigli ritengono che in via preliminare debba definire sit con precisione le funzioni legislative dei due rami del parlamento statale e federale
Nel primo a compiti di politica generale ed opera in stretta connessione con l'esecutivo al quale fra l'altro da o toglie la fiducia
Al secondo aspetto prevalente del ruolo di coordinamento di definizione dei parametri o di soglie minime per la legislazione regionale
Voi esecutivi da soli difficilmente potrebbero porsi come garante di se stessi nell'esercizio delle funzioni legislative
Ad essi compete prioritariamente l'esercizio di funzioni di alta amministrazione
Di programmazione macroeconomica di concertazione delle scelte in materia di politiche pubbliche nazionali e finanziarie fiscali nonché di coordinamento dei rapporti interregionali
In questa luce la partecipazione del Senato integrato l'attività legislativa così come previsto dalla Bicamerale appare debole contrari e contraria logica
Poi se è debole perché troppo ristretto il ventaglio delle materie sulle quali questo organo è chiamata a deliberare è contraria logica perché se il Senato integrato deve garantire la partecipazione delle realtà locali alla legislazione in tutte le materie che direttamente o che riguardano non puoi immaginare sì che tali materie in tali materie esso rimanga subordinato alla superiore volontà della Camera dei deputati
La composizione del Senato integrato e concludo un minuto
Sembra correttamente stabilita nel testo della Bicamerale l'assoluzione che risulterebbe ancor più convincente l'ipotesi di una conferenza permanente intesa come organica ed efficace espressione degli esecutivi
Andrebbe prevista sia d'elezione della componente elettiva del Senato contestualmente a quella delle assemblee regionali
Sia la sua decadenza collega decadenza di singoli senatori alla data di scioglimento naturali o anticipato dell'assemblea regionale spessa indipendentemente dalle sorti della Camera dei deputati
Sarebbe così sottolineato il radicamento regionale dei senatori e sarebbe divenuto il loro ruolo di rappresentanza politica delle regioni
Prometto un'ultima breve annotazione che volevo fare in rapporto alla questione della funzione delle
Autonomie locali cioè non senso dell'adeguatezza svolge le tutti i compiti che sono resa trasferiti voglio soltanto ricordare che per la ristrettezza dei tempi ho citato solo alcuni alcuni punti di riflessione qualche nota di dissenso ma con spirito di stima larga al dibattito e alla collaborazione
Auguro a tutti noi che questa con altre analoghe iniziative portino un reale contributo perché le riforme costituzionali alle quali tutti guardiamo con estremo interesse
Siano in grado di far compiere al nostro Paese un ulteriore passo avanti nella strada della piena tutela della dignità e dei diritti che la persona
Con particolare attenzione come è già stato ricordato ai problemi del Mezzogiorno dello sviluppo compatibile nell'ottica dell'integrazione europea soprattutto di quella sociopolitica e non soltanto quella economica e monetaria si era grazie presidente
Grazie presidente della provincia di Brindisi Frugis
Dopodiché ci avviciniamo alla conclusione con un intervento del presidente D'Ambrosio e poi se mi permetterete qualche brevissima considerazione mia da prima di passare le conclusioni al al sindaco Bianco
La giornata di oggi è una giornata importante per quel processo federale che in Italia
Da tempo si sta si si va sviluppando
Però noto molto ottimismo in alcuni interventi altri anche critici
Ma ho l'impressione che in Italia serviva spesso di slogan
Federalismo
Io credo e ne sono convinto che al di là degli addetti ai lavori
Poche
Effettivamente conoscano Ossona dentro a un processo vero federale
E allora io mi rendo conto io sono meridionale sono presidente alla Provincia di Brindisi
Noi come rappresentanti istituzionali
Siamo alle prese con problematiche
Che nulla hanno a che fare con il federalismo perché siamo alle prese ad esempio con problematiche si chiamano lavoratori socialmente utili
Con
Misure
Che si avvicinano ha una mentalità federalistica vale a dire per esempio il patti territoriali che sono confezionati per le Province
Sono proposti sono proposte fatte dalle Province e portata avanti dalle Province
Ci sono
Tutte le misure che riguardano ad esempio le aree a rischio ambientale
Ebbene docente il momento in cui ci troviamo a confrontarci con queste problematiche
E che sono problematiche che ci avvicinano
Sia pure inconsciamente dico io
A una visione federalistica dei problemi
Ci troviamo poi a dover fare i conti con altre realtà nel paese
Qualcuno ha parlato di Europa
Bene
Certo vero però un e un obiettivo comune
Ed è un obiettivo ambizioso
Ma ci siamo chiesti
Andare in Europa
Attraverso le misure che nel Paese si stanno adottando
Quali sono le conseguenze poveri
Ad esempio sulle aree deboli
E laddove parliamo di patti territoriali parliamo di contratti d'area
E poi e ci accorgiamo
Che queste delibere CIPE
Vengono modificate vengono rimodulate
E i finanziamenti non arrivano
Allora io mi chiedo
Qual è il percorso sto quel percorso che stiamo seguendo
D'accordo
Federalismo significa sussidiarietà significa decentramento di competenze legislative
La Bassanini Boccetti insegna amministrative e quindi competenze di riordino
Di tutto un sistema
Però ci rendiamo conto che oggi ci troviamo di fronte a problematiche che sono
In contrasto con una politica vera federalisti
Perché le esigenze del Paese
Portano apparsi
Cioè quelle misure
Che devono essere adottate
Perché l'autonomia delle istituzioni
Possa essere compiuta si vanno a scontrare con esigenze più grande che sono ad esempio
La riduzione della spesa pubblica che sono ad esempio mito misure restrittive che non permettano poi a questa realtà di crescere perché è un vero federalismo si compie attraverso un federalismo compiuto fiscale e questo non è possibile
Perché il momento in cui
Alle Province e ai Comuni
Si cerca di dare questi strumenti
Spie sono strumenti che vanno a confrontarsi poi con quelle che sono le esigenze dello stato di reperimento di risorse non si può
Dare a queste realtà
La possibilità di poter portare avanti una vera politica
Autonoma fiscali
Questi sono i contrasti che io non sto e che io denuncio ovviamente in una maniera
Bonaria perché non dobbiamo comunque dimenticare che gli sforzi che si stanno facendo nel Paese
Sono sforzi notevoli verso questo però dobbiamo tenere presente di quelle che sono le realtà e di quelle che sono le diverse esigenze
Tra lo Stato centrale o comunque tra il governo che persegue una politica pendente a raggiungere certi obiettivi
Rispetto a realtà invece istituzionali e autonomie locali che hanno altre esigenze e si devono scontrare invece con le problematiche del momento e le debbono gestire
E questo Porta
A farmi fare un'altra considerazione io per esempio sono convinto che la politica e la cultura federalisti dal federalismo va insegnato per esempio nelle scuole
A questo nessuno ci ha pensato ci sono intere aree
Non dico le arie le volute del Paese dove certi discorsi si fanno dove
Un linguaggio
Sì il fattore più consone più familiare
Io penso per esempio a tutte quelle arie arretrate del Paese
Perché non per vedere ad esempio
Nelle scuole un insegnamento in tal senso
Perché poi la classe dirigente e politica che deve gestire questi fenomeni e impreparata
A gestirli
E non è una cosa da poco
E poi si deve tenere conto delle diversità che ci sono tra le diverse aree geografiche e concludo
Dicendo che nella riforma istituzionale
Costituzionale chiedo scusa
Si devono prevedere verso il federalismo si devono prevedere tutte quelle misure
A tutela delle differenti arie del Paese
Perché ci sono per esempio regioni che hanno la propensione
Allora all'esportazione
Penso ad esempio alla al Piemonte
Ci sono delle regioni
Che hanno invece altre propensione come Lazio
E non sono hanno una propensione diverso al consumo
Rispetto all'esportazione ci sono altre zone della nazione
Che invece sono in una situazione socio economica estremamente degradata
Che con un federalismo compiuto
Potrebbero non ha vere
Non solo la cultura ma le risorse necessarie
Per essere al passo con un uno sviluppo complessivo del Paese
Verso quella globalizzazione che di cui tanto si sente parlare dei mercati
Ed essere irrimediabilmente tagliati fuori da un processo di sviluppo oltre che produttivo anche di crescita socio economica presidente quindi si apre chiudere se non mi accusano di parzialità
L'ho subito
Concludo dicendo
Che certamente il federalismo è una bella cosa
Però perché possa essere attuata
Tasse semantiche
Culturali politiche
Ambientali del paese grazie
Bene Presidente D'Ambrosio
Nel presente Benetton caldamente invitato al quarto minuto richiamando in modo che possa la mia
Ma intervenire a questo punto del dibattito ha un senso soltanto se si se si è in grado di portare qualche cosa di nuovo altrimenti è stato detto praticamente tutto io ho l'impressione che ho avuto faccio solo questa battuta
E che si è venuta avanti un po'un'idea di un federalismo specialmente in ambito del Senato un po'fai da te nel senso che ognuno se lo costruisce sono guardava a prendere i pezzettini e le cose e soprattutto l'altro elemento che invece mi preoccupa è che non vorrei che ci fosse una sorta di eccessivo ottimismo nel momento in cui sembra profilarsi un accordo largo fra ceti politici che però non è attestato sulla reazione dei citati
Ma io volevo portare un contributo che specifico perché viene dalla mia esperienza la mia esperienza ed esperienza di presidente di una Regione che sottoposta ad un terribile fenomeno il terremoto da settembre di quest'anno
Purtroppo si è risvegliato qualche giorno fa e che ha comportato la messa in atto immediata sul territorio di un modello di cooperazione e di collaborazione fra livelli istituzionali perché io sbarra che Ray francamente il terreno dal questioni nominalistiche non mi interessa che si faccia il federalismo
Che si chiami così mi interessa molto di più che ci sia un principio di leale collaborazione fra livelli istituzionali nell'interesse dei cittadini questo è il dato fondamentale il resto chiamiamolo come vogliamo non è quello sicuramente che ci potrà dieci che ci potrà dividere allora
Io voglio richiamare rapidissimamente qual è l'esperienza che è stata fatta nell'ambito proprio di un di un fenomeno che ed il fenomeno che ha interessato le popolazioni di due regioni che poi lascio la come dire in casa di natura delle conseguenze all'intelligenza di chi mi ascolta
Seguendo lo schema che ormai il governo segue regolarmente nel caso di grandi calamità il governo ha nominato i presidenti le Regioni presente due regioni che sono state due regioni commissari ma non straordinaria attenzione emissario ordinari delegati per la Protezione civile
Per essere ordinari delega della Protezione civile avevano ed hanno la gestione di fondi
Volti ovviamente a fare fronte all'emergenza fondi però che non vengono erogati direttamente dalle Regioni una che passano attraverso i comuni e le Province per quello che è di competenza alle Province strade scuole su fondamentalmente nell'ambito di questo schema generale abbiamo dovuto costruire un un sistema di collaborazione che reggesse a due esigenze la prima è quella di far fronte a popolazioni fortemente stressa
E quindi è tutt'altro che disposti ad accettare lungaggine complicazioni burocratiche il secondo elemento di cui ci siamo trovati a far fronte la seconda difficoltà è quella di lavorare funzionano in stretta sinergia per raggiungere efficienza con alcuni comuni un un pugno di comuni con popolazioni inferiore ai mille abitanti quattrocento cinquecento duecentocinquanta abitanti
Qui sono stati grandi problemi in più una velocità e la controllabilità della spesa questi sono stati i problemi che abbiamo dovuto affrontare ed abbiamo affrontati fra l'altro raggiungendo l'effetto di non fare
Parti e posizioni diverse fra le due i due crinali dell'Appennino visto che ha bastano cinquecento metri sull'epicentro del passare dall'una regione all'altra regione
Siamo riusciti ad ottenere tutto questo facendo che cosa mettendo in pratica il principio dello sportello unico per lo sportello unico è stato il comune ed è stato per una serie di esigenze l'insieme di Como
Lo sportello unico non è stato affidato soltanto i Comuni ma è stato supportato fortemente dalle nostre strutture regionali sia quello di mare se quelle che straordinariamente il governo cioè ha consentito di armi
Il terzo punto è stato quello di decentrare sul territorio dove c'era bisogno le nostre diciamo risorse ovviamente attingendo alle risorse che ci sono state date il quarto elemento è stato quello di velocizzare
Velocizzare l'ha speso
Diminuendo al massimo quelle che sono le complicazioni e passaggi burocratici abbiamo accentrato tu
Con questo tipo di struttura siamo riusciti nel giro di sei mesi
Ad investire praticamente ad impegnare tutti i centoquarantuno miliardi della Regione Marche del commissario di una della Regione Marche
E siamo riusciti soprattutto a non fare due pesi e due misure il nulla con la Regione Umbria abbiamo lavorato non solo con i cargo mito ma con riunioni congiunte nel territorio delle due regioni di tutte le strutture dell'una e dell'altra parte della pena
In più tutto questo è servito a darci una atteggiamento ed una ed un tipo di capacità di relazione ai problemi che adesso ci consente di far fronte per quanto possibile all'aggravarsi della crisi per fortuna non dal punto di vista dell'intensità delle scosse ma dal punto di vista della ormai scarsissima tenuta psicologica dei cittadini coinvolti
Ieri spesso i due Consigli regionali e questo vorrei presidente Passaleva che fosse segnalati due Consigli regionali Umbria e Marche hanno approvato lo stesso atto che abbiamo predisposto nomi come giunte lavorando insieme
Che è un atto che sostanzialmente nell'ambito del piano finanziario di intervento che è di competenza dei Consiglio non può non essere di competenza dei consigli aggiunge alle risorse rimaste al commissari delegati quindi alle risorse diciamo gestite
Dai presidenti commissari le risorse sufficienti per fare degli interventi immediati nel giro di un anno che possono consentire di togliere la campate contenere i soggetti che hanno avuto danni medi NTA e medio mediocri
In più adesso stiamo ovviamente lavorando per lo sviluppo e quindi non solo la ricostruzione e lo sviluppo che non può che essere affidato soltanto a noi perché solo noi conosciamo bene quali sono i meccanismi le strutture le linee del nostro sviluppo e qui sono assolutamente d'accordo
Con quello che diceva Bassolino prima e Soltan Non è una voglia di contare di più e di avere un gallone di più nella voglia semplicemente di mettere a frutto nel modo migliore possibile una conoscenza dei fenomeni del territorio delle strutture delle realtà che abbiamo noi che ci regoliamo
Su quello che conosciamo e allora e chiudo
Io dico sempre che non mi interessa nulla delle più poteri come il presidente della Regione Marche quanta mi interessa e molto di più che cittadino della Regione Marche possono avere un davanti a sé un modo migliore di rapportarsi con una pubblica amministrazione con tutto ciò che è pubblico che nel è pesantemente insufficiente negativo questo è il dato e su questo dato dobbiamo misurare sia l'esigenza di costruire la Bassanini sia l'esigenza di costruire ripeto un modello federalista nel quale è chiaro e chiudo veramente
Che come si costruiscono le case in zona sismica lo si decide
Una sola volta al centro in tutti da non è pensabile che si costruiscano case diverse
Con accorgimenti sismici diverso in tutt'Italia ma è altrettanto chiaro che come si mettono sul territorio come si levano con le strade con le scuole e con tutto quello che significa
Ricostruite sviluppati beh quello lo dobbiamo decidere noi ovviamente a tutti i livelli tenendo conto del principio di sussidiarietà
Questo è il dato secondo me se questo dato esce con forza da questo nostro incontro Besta erano venuti a Roma anche io sono venuto a Roma
è e me ne tornerò soddisfatto perché mi ha sottratto tempo ma ho dato un minimo contributo alla costruzione di un modello che possa funzionare grazie Presidente D'Ambrosio pochissime battute da parte mia oltre che i ringraziamenti a coloro che hanno partecipato intanto tra gli amministratori e i rappresentanti del parlamento che sono intervenuti oggi sia coloro che hanno parlato di coloro che hanno assistito i nostri lavori
E agli oratori che mi hanno aiutato più o meno con qualche piccola eccezione limitata comunque a rispettare i tempi
Io credo di potere brevissimamente chiosare la giornata di oggi dicendo che su tre grandi questioni mi sembra che ci sia stato unità di intenti senza differenziazioni tra centro e periferia almeno spero e mi auguro il fatto di porre i diritti dei cittadini al centro di questo complesso di riso di riforme istituzionali amministrativi ordini di Rizzo economico che attanaglia nel nostro Paese sulle quali ci si sta confrontando il fatto che la riforma costituzionale è un pezzo importante decisivo di queste di questo processo complessivo
Di come lo sviluppo economico dell'Italia tutta e massimamente di quelle regioni Bassolino Drago altri hanno ampiamente detto di nuovi Talarico nei loro interventi abbia appunto la necessità di essere al centro di queste attenzioni di queste politiche
Una seconda considerazione tutti siamo partiti dal fatto che consideriamo il testo della Bicamerale
Una base di partenza da sviluppare non un testo da buttare non un testo soddisfacente in toto
E io credo che sia opportuno considerare come il confronto di oggi abbia consentito almeno per quanto ci è apparso di determinare un'occasione di di in un dibattito pubblico
Più che stare significativi punti di nuovo consenso intorno a temi come la composizione del Senato
Rispetto al quale le cose che ha detto il presidente D'Alema l'onorevole Mattarella o l'onorevole Frattini
Riprendono ripercorro una delle proposte che il sistema delle Autonomie una delle tre che avevamo avanzato quindi ci sembra che questo già di per sé valga una considerazione positiva ma di come parole significative sono state espresse anche su uno delle Regioni la norma sull'elezione diretta del presidente della Regione ancorché concepita come norma transitoria o la fase la partecipazione delle Autonomie locali alla fase costituente regionale
E infine come ci sia una qualche almeno a parole proclamata disponibilità a ridurre il tema delle competenze statali ad oggi presente nell'articolo cinquantotto sottoposta alle Camere l'ultima cosa
E che mi sembra che tutti insieme abbiamo la consapevolezza di come un passaggio per due importanti in questo processo siano gli schemi anzi a questo punto il decreto legislativo attuativo della cinquantanove ci auguriamo che parti significative delle osservazioni che insieme abbiamo lavorato possono essere raccolte dal Governo
Nella suo testo definitivo proprio per dare senso di concretezza e di progresso a questo processo lungo difficile dentro il quale diciamo la parola al sindaco Bianco devo anche ringraziare il presidente il diritto al Mastrobuono per conto di Unioncamere che è qui tra di noi così come altri rappresentanti delle associazioni
Delle Autonomie dirigenti che sono stati presenti ai nostri lavori che ringraziamo per la partecipazione a questa nostra giornata data dal sindaco
Cari micidiale in apertura dei lavori il Presidente della conferenza dei presidenti delle Regioni presidente dell'Unione delle Province italiane
E Dio a vostro nome abbiamo inviato al capo dello Stato un messaggio
Breve che dice i rappresentanti dei Comuni delle Province delle Regioni italiane riunite a Roma
Riuniti a Roma in occasione degli stati generali per il federalismo prima assemblea unitaria di tutto il sistema delle Autonomie
Porgo rappresenta la Repubblica un deferente saluto esprimo un sincero ringraziamento per la costante sensibilità ancora recentemente confermata verso i problemi delle Autonomie ed insieme l'auspicio anzi la certezza che la Massimo torta dello Stato farà quanto in suo potere
Non solo formale affinché il ruolo delle città e dei Comuni delle Regioni delle Province costituisca sempre più il perno di una rinnovata democrazia
Il presidente La Repubblica qualche attimo fa ha mandato un telegramma in cui dice che ringrazio voi per il cortese tramite tutti i partecipanti al convegno Stati generali per il federalismo per le gentili espressioni augurale rivolte
Rivolgo a mia volta il volentieri il più vivo plauso ai presidenti delle Regioni delle Province ai sindaci agli esponenti del vasto sistema delle Autonomie presenti all'assise cadavere in costruttiva collaborazione tra loro assunto l'iniziativa di dibattere un tema fondamentale per il progresso delle nostre istituzioni e per la crescita democratica dell'Italia
Nell'auspicio che dai contributi attesi possono scaturire utili indicazioni sulle prospettive di riforma in atto invio a tutti un pensiero cordialissimo Oscar Luigi Scalfaro
Ringraziamo il presidente La Repubblica per questo messaggio è ci abbiamo rapidissimamente alle conclusioni
E poi che come dire nel gioco di squadra che abbiamo varato gli amici
L'amico presidente della Conferenza delle Regioni Vannino Chiti presidente la Toscana a diciamo svolto la parte introduttiva delineando unitariamente le nostre proposte
L'amico panettoni presiedendo intervenendo all'inizio alla fine dei lavori ha richiamato puntualmente gli elementi positivi emersi dal dibattito avendo loro fatto la parte sostanzialmente dei buoni tocca a me fare quella del cattivo
Nel senso di evidenziare viceversa di punti di insoddisfazione che sono emersi chiaramente nel confronto che abbiamo teste varato e che sono importanti almeno quanto quelli positivi che pure sono emersi e che non sotto nero anch'io vorrei dire soltanto una cosa ribadire un concetto in
Questa mattinata diciamo
Un po'distratta l'articolazione dei lavori però molto intensa per alcuni interventi di grandissimo spessore che abbiamo ascoltato da parte di presidenti delle Regioni i presidenti di Provincia di sindaci
Vorrei non vorrei che forse sfuggito un elemento che è la prima volta nella storia repubblicana di questo Paese che unitariamente le Regioni le province e i comuni
Mettono in piedi un'iniziativa in cui lanciano una proposta vera forte reale di federalismo
Io voglio ricordare che era già qualche anno fa un successo
Il fatto che la conferenza dei presidenti delle Regioni io ricordo nel mille novecentonovantacinque
Fece una grossa iniziativa Caprarola sembrò un fatto straordinario il fatto che tutti i presidenti delle Regioni
Indipendentemente dal fatto di trovarsi al nord a sud di essere retti da presidenti di destra o di sinistra
Riuscirono a trovare articolare una proposta concreta sembrò incredibile
Che la sua azione un'azione dei Comuni d'Italia in questi anni pur essendo l'associazione che vede al proprio interno sette mila seicento sindaci
Su otto mila cento Comuni d'Italia abbia mantenuto su questo un filo unitario che consente all'Anci
Come a Lupi peraltro nella stessa identica intensità di varie etnie al proprio interno diciamo confluire posizioni anche politicamente molto distanti io
Abbiamo al nostro interno sindaci che vanno da Rifondazione Comunista ad Alleanza nazionale e anche al Movimento Sociale Italiano Fiamma Tricolore
All'interno dell'ANCI danno un grande contributo di grande qualità ai sindaci della Lega che sono rappresentati al massimo livello negli organismi comunitari e italiani composizioni per molti aspetti distanti ma anche composizioni francamente molto costruttiva
Il fatto che oggi tutto questo mondo dell'autonomia che anche interessi competitivi perché non legare
E che ha avuto nel passato punte di competitività che sanno rischiato di sfiorare nei difesa
Gli interessi corporativi dice il mio amico Marinucci il fatto che oggi siamo qui insieme lanciamo una proposta unitaria
Il documento che viene distribuito in questo momento è un documento sottoscritto
Con determinazione unanime da parte degli organismi direttivi
Dell'UPI della conferenza dei presidenti di regioni e dall'Anci ed è la nostra piattaforma che rinviamo al parlamento e al governo sulle questioni diciamo di maggiore rilievo è certamente un fatto di grande importanza
E vorrei dire al presidente della Commissione bicamerale onorevole D'Alema e dal alcuni passaggi del suo intervento non si è avuto chiaro e per la verità
Il modo consueto all'onorevole D'Alema di dire anche le cose più belle interessanti con un tono francamente qualche volta sgradevole inopportuno
Lo si poteva avere la sensazione ventitré insomma ha fatto un
Scorso voglio dire di grande cortesia di amabilità il fatto di avere sottolineato l'importanza con la sua presenza e con un intervento non di circostanza
Si poteva alcuno passaggio suo intervento la sensazione che il fatto che oggi ci sia un'intesa tra Regioni Province Comuni sia frutto di uno stato di necessità
E noi siamo tenuti insieme da un collante occasionale
E anche volatile e non invece da una comune determinazione che ci sta orientando e la comune detto determinazione che ci sta andando è semplicissimo
E il fatto che noi abbiamo avuto piena consapevolezza in questi anni di esperienza anche comunitaria nella comune nella nella vicenda della conferenza unificata che l'eccesso di conflitto e di competizione tra Regione e Comune stava facendo passare un altro principio il principio che il centralismo
Burocratico era quello che poi alla fine dettava le condizioni per cui non si trasferivano affatto quote di decisioni rilevanti da Roma a Napoli a Palermo a Firenze a Milano ad Aosta
A Bari
Questo era il punto importante
E abbiamo capito una cosa dopo avere capito questa cosa è negativa
Che l'unico modo per superare la conflittualità che si era determinata tra di noi
Era quello di capire che un sistema federale
Che saltasse il ruolo delle Regioni delle Province e dei Comuni non poteva che passare attraverso una ridefinizione della nostra stessa identità
Se lei continuava ad avere come punto di riferimento l'esperienza storica delle regioni quali maturata in questi venti anni
L'esperienza storica delle province quali maturata in questi cento anni in parte e quella dei comuni anche con la loro complessità i loro problemi certamente non potevamo stringere un discorso di alleanza che invece è nata io lo voglio ricordare in modo visibile una bellissima iniziativa promossa dal sindaco vitali a Bologna quest'estate quando abbiamo certo punto avuto questa specie di illuminazione di sensibilità e cioè quella di capire
Che se volevamo fare un pezzo di strada insieme per determinare un nuovo sistema federale occorreva rimettere tutti insieme esattamente la crosta spessa identità storica
E cioè le Regioni devono avere una fase costituente se vogliono essere le regioni di uno Stato federale se voglio vedere realmente poteri legislativi di pianificazione di indirizzo non possono essere le regioni che ahimè per alcuni aspetti abbiamo conosciuto in alcuni casi anche in questi anni
Ed ecco perché a garanzia di questo abbiamo chiesto tutti insieme fortemente
Proprio perché vogliamo tutti insieme regioni più forte essere garantiti dal fatto che si tratta di regioni nuove ed ecco l'onorevole D'Alema non vogliamo fare nel consiglio delle USL la seconda Camera lo vogliamo avere la garanzia era piena che nel processo di scrittura nella fase costituente delle nuove regioni si abbandoni una certa strada e si faccia con coraggio una strada profondamente nuove ecco perché chiediamo che lo Statuto
Delle nuove regioni nuovo statuto la fase costituente sia scritto a due mani
Ma i consigli regionali e dai rappresentanti del mondo delle Autonomie locali città comuni e provincia
Vogliamo essere protagonisti e non ci si risponda come qualche volta qualcuno ha detto
Per fortuna mi pare che questa strada sia stata abbandonata l'onorevole D'Alema non ne ha fatto riferimento quindi immagino che l'abbiano abbandonata ma certo non si può pensare di sostituire questa fase di protagonismo
Con un'altra fase che appartiene a una concezione della democrazia che c'è molto lontana qualcuno aveva pensato di far ratificare nuovi statuti da una sorta di referendum da parte dei consiglieri comunali e provincia voi capite perfettamente
La democrazia plebiscitaria in cui prendere o
Prendere o buttare non è quella che ci interessano interessa scrivere le regole per essere sicuri e garantiti che si fa verso la frase nuove per le Regioni la stessa cosa vale per le Province
Abbiamo avuto certamente ma qui come non negarlo una fase anche acuta di difficoltà
Nella fase acuta difficoltà naturalmente anche questa è stata superata quando da parte delle Province da parte nostra è emersa la consapevolezza che una cosa è il governo anche su basi nuove dei problemi dell'area vasta
Soprattutto evidentemente dove non sono presenti tutte le realtà metropolitane come è evidente
è una cose qualcosa quello qualcuno pensava di trasferire in massa i poteri dello Stato centrale loro
Alle vecchie articolazioni provinciali sulla base ecco quando c'è stata che è la conseguenza di questa dopo trovato era giunto un po'sull'intera d'intensa propulsivo che sta andando avanti lo stesso ragionamento vale anche per i Comuni
Guardate oggi abbiamo detto qui lo ha detto chiaramente il sindaco di già meno ma l'ha detto chiaramente il sindaco torte dei piccoli comuni lo diciamo noi come ANCI noi siamo disponibilissimi a fare in modo che il principio di adeguatezza nella gestione delle funzioni amministrative
Sia preso in considerazione sa per esempio chiediamo il catasto ai Comuni non immaginiamo che un Comune di trenta abitanti o di cento abitanti gestisca catasto
Ma ci facciamo carico di questo problema
Nel senso che siamo disponibili e le regioni alle Regioni chiediamo di incentivare questo processo
Che è quello di mettere insieme delle funzioni amministrative gestite in modo adeguato ma sulla base del principio della volontarietà se poi i comuni non raccolgono questi video questo incentivo allora subentra un qualche organismo che prenderà il loro posto ecco perché
Il collante di questa operazione degli stati generali come l'abbiamo chiamata con l'espressione un po'giacobina ma anche
Non velleitaria ambiziosa un processo che non finisce qui
Un processo che non finisce qui quell'annunciamo già da adesso sul tema del lavoro e dello sviluppo una lavoriamo insieme abbiamo chiesto un tavolo quadrangolare con il Governo con il sindacato con
L'impresa
Insieme naturalmente con le regioni per dire la nostra parola sul tema del lavoro e dello sviluppo è un collante forte di chi vuole imboccare questa strada con determinazione
E sulla base di queste considerazioni
Guardate e francamente offensivo
Per la nostra intelligenza la nostra sensibilità un clima che si respira devo dire qui a Roma ancora oggi qualche volta ammantato da qualche piccola bugia o da qualche sopravvalutazione un clima di sfiducia verso la responsabilità delle comunità locali locali e regionali
Quando ci si dice che c'è un timore negli ambienti intellettuali del Paese
Negli ambienti degli ambientalisti italiani
Nei confronti del fatto che quote di decisioni sui beni culturali e sull'ambiente possono essere assunti dalle Regioni o dai Comuni dalle Province
Sì c'è una cosa che non ha senso comune in primo luogo lo Stato centralista è stato in grado di difendere l'ambiente italiano rispondetemi amici
Lo Stato centralista ha difeso dallo scempio
Di intere coste italiana è stato in grado di difenderlo
Ma vengano a vedere le coste della Calabria e della Sicilia o di molte altre regioni per vedere lo temete se questo prima ancora che nascessero le regioni era stato difeso e tutelato
E vorrei chiedere all'onorevole D'Alema sono densamente egli ritiene che la cultura italiana sia rappresentata dal salotto di Giulia Maria Crespi
E questo e questo
No non è questo il mondo della cultura italiana è fatto di molte altre cose di realtà complesse difficili
E vorrei dire tranquillizzarlo i beni culturali
Nella sensibilità dei nostri cittadini appartengono
Non se ne abbiano a male gli amici ma naturalmente mi tremenda lecita l'identificazione di Palazzo Vecchio confidenze è fin troppo evidente passare ai cittadini di Firenze che hanno costruito e realizzato quella bene culturale e sapranno difendono e tutelarlo in modo adeguato e la stessa cosa naturalmente
Riguarda le regioni con la loro competenza in materia di pianificazione in materia di beni culturali vorremmo tranquillizzarli noi abbiamo intenzione di andare di assumerci responsabilità anche in materia di ambiente ed i beni culturali e non ci lasciamo
Non ci lasciamo spaventare da questi riportati opinioni che sono stati qui avanza
Sulle città metropolitane anche su questo brevissimamente sulle città metropolitane guardate
Non c'è un vizio di fondo per far nascere queste realtà delle città metropolitane attorno naturalmente come è ovvio ed evidente ai comuni capoluogo ma dal basso
Perché l'esperienza della centoquarantadue era esattamente l'opposto pensava fatta una legge a livello nazionale e poi naturalmente con un processo che doveva venire dall'alto avete visto cosa è successo
Sono passati dieci anni quasi dieci anni dalla centoquarantadue e di città metropolitana non ce n'è neanche uno
E poi vorrei dire all'onorevole D'Alema
Forse eccessivo che il costituente si ponga questioni che non sono da costituente relative al numero di abitanti che devono essere uscita metropolitana debba essere un milione o settecento mila ottocento mila è una questione ha affermato il principio che c'è un problema di complessità ricovero della metropolitana sia poi la legge federale
Della quale sarebbero pesate anche noi a dire concretamente che cosa è realmente la città metropolitana
Io cari amici
Credo che nel complesso noi oggi
è stato detto chiaramente alcune indicazioni importanti e positive sono state qui dette in particolare sul Senato federale le considerazioni svolte dall'insieme delle forze politiche che abbiamo ascoltato dal presidente della Bicamerale ma anche dall'onorevole Frattini dall'onorevole Mattarella dagli altri rappresentante sono per noi certamente largamente positivo
Così come molto positivo il clima che abbiamo respirato per quanto riguarda su questo specifico argomento ancora l'elezione del presidente della Regione
Con la formula che è stata trovata
Io vorrei tranquillizzare i presidenti dei consigli regionali la dovete nessuno vuole toccare le loro competenze le loro prerogative
Ma una riforma importante come quella che con norma transitoria e quindi restando poi la competenza normale
Da parte delle regioni di legiferare è una cosa naturalmente di grandissimo rilievo che rafforza il ruolo delle Regioni noi avvertiamo un problema di avere una regione forte accanto a un comune forte così come vogliamo uno Stato centrale forte nelle materie di competenza che si riservano soltanto lo Stato centrale
Un dialogo tra poteri deboli non è un dialogo adeguato
Quindi tutte queste cose sono positive purtroppo purtroppo c'è una sottovalutazione del clima di tensione
Che vi è tra il centro e la periferia
Tra il centro e i cento centri dell'Italia
Questo clima di disattenzione e di sottovalutazione
Grave di chi oggi è impegnato anche seriamente in un processo di riforma costituzionale che però non può far dire che non c'è oggi questo stato ritenzione che invece noi avvertiamo lo avvertiamo drammaticamente nella realtà meridionali
Ha fatto riferimento a questo argomento specifico nel modo consueto Antonio Bassolino ma anche il presidente della Regione siciliana Drago
Ma ci sono anche le altre parti del Paese il Nordest nello dove sta ci sono critica anche la parte naturalmente del nostro sistema anche dal punto di vista centrale
Avvertiamo questi elementi positivi ma ci sono anche punti di insoddisfazione forte riguardo alla aperture concrete che si vanno sul tema del federalismo
Ed ecco la ragione per la quale concludendo io mi sento di dire
Accentuando una volta dando un pessimismo che non è nel mio carattere che se prevarranno gli elementi positivi che qui sono stati immersi saranno valorizzati ed impegni conseguenti le Regioni Comuni e le Province
La tormenta svolgeranno sino in fondo il loro ruolo propositivo e positivo che è stato qui evidenziato ma attenzione se nella fase finale di questo dibattito che è quella in cui si adottano le decisioni e speriamo come ha detto vitali che questa fase sia un po'più compressa e non di l'Unità e spalmata come oggi e quindi si possa un invito che rivolgiamo anche al Presidente della Camera Violante
A fare in modo che il dibattito sia un po'più serrato e non si vada a disperdere in un tempo indefinito questo sulla riforma della Costituzione
E l'avete poi espone il processo di riforma costituzionale ai punti di debolezza se dovessero prevalere viceversa
In questa fase terminale e decisiva
Gli elementi di contenimento per la nostra spinta ad andare effettivamente da sullo stato di tipo federale io posso già dire sin da adesso per quello che ci riguarda che noi ci metteremo alla testa di un processo che diranno a un federalismo labiale
E quindi sapremo assumere bisogni conseguenti non escluso quella di andare ad una fase referendaria nell'eventualità a dire illo a un federalismo che fosse restasse soltanto di facciata grazie
Bene ringrazio arrivederci a tutti ai prossimi appuntamenti