Inaugurazione della Piazza intitolata a Dario Capolicchio, una delle vittime dell'ordigno esploso in via dei Georgofili a Firenze il 27 maggio 1993 con la partecipazione del presidente della Camera dei Deputati Luciano Violante

Monia l'intitolazione della piazza alla memoria di Dario Capolicchio prende la parola il sindaco della città di Sarzana Renzo Guccinelli
Voglio innanzitutto esprimere il saluto nella città al presidente dalla Camera onorevole Luciano Violante unitamente al ringraziamento più sentito per aver voluto con la sua presenza dare alto si i ficcato Avato che oggi andiamo a compiere contento con l'intitolazione di quest'area Addario Capolicchio vittima da infame violenza mafiosa dell'attentato dei di via dei Georgofili a Firenze
Il mio saluto
E un ringraziamento anche a tutte le autorità religiose civili e militari che sono intervenute a questo nostro incontro
Auto comune di Firenze che ha oggi qua una sua rappresentanza ci ha inviato un messaggio del sindaco che si dice vicino a noi in questo momento di di ricordo
Un grazie alla tanta popolazione che fa da degna cornice a quest'incontro e a questo momento significativo dell'impegno civile della nostra città
Ma grazie più sentito
Permettetemi di rivolgerlo alla famiglia Capolicchio alla mamma al papà di Dario che oggi hanno voluto essere qua con noi alloro
Talora tragicamente colpiti da una perdita insostituibile rinnovo i sentimenti di umana solidarietà dell'intera ci sta
Sappiamo con il gesto di Herno di rinnovare in voi un dolore che niente e nessuno potranno mai sopire placcare
Ma è un gesto che Sarzana doveva compiere per ricordare Dario per lasciare a chi viene dopo di noi il ricordo di questo giovane studente appena ventiduenne vittima dalla più pensa stragista di pochi assurdamente ucciso mentre era impegnata a costruire il proprio futuro attraverso i suoi studi universitari in architettura all'Università di Firenze
Un ragazzo Dario meritevole anche sul piano sociale e culturale era un appassionato attento sensibile dalla montagna dei suoi territori dei segreti che lì si nascondevano sulla presenza o ma ANA nel corso dei secoli univa gli studi di architettura questa passione che l'ha portata ad essere uno dei promotori nel club Alpino Italiano di un gruppo che curava e continua a curare la ricerca la schedatura
La catalogazione dei segni della presenza dell'uomo sulle Apuane e sulle montagne del nostro Appennino per poter tramandare alle future generazioni un patrimonio di civiltà e di cultura insediativa di grande in
S storico culturale ed ambientale io non ho avuto modo di conoscerlo ma ancora oggi chi lo conobbe in questa sua attività mi ricorda la vivace curiosità la passione
L'impegno profuso tanto che lo stesso club Alpino Italiano ha voluto poi Segni loda la Medaglia d'Oro alla memoria quello che compiamo oggi è un atto credo di grande valore simbolico anche era giusto che Sarzana ricordasse questo suo concittadino intitolando di quest'area da poco recuperate riqualificata quei stare anche per la sua storicità che simboleggia io credo si leghi molto agli interessi culturali di Dario
è giusto onorare ricordare Dario che è la prima vittima sarzanese della violenza politica da cinquant'anni a questa parte dalla fine dalla guerra e della lotta di liberazione nazionale è stata questa la decisione prese in maniera unanime dal consiglio comunale dall'amministrazione comunale e voglio ringraziare qua la sensibilità di quanti erano allora in Consiglio comunale quando venne proposta questa scelta la compriamo noi oggi
Certi di rappresentare davvero in questo modo l'unità degli intendimenti dei sentimenti della volontà dell'intera città e della nostra popolazione la morte di Dario l'attentato di via dei Georgofili
Con le sue vittime innocenti rappresenta uno dei drammatici atti di violenza che questo Paese ha vissuto negli ultimi decenni una tappa di quel catrame Gico calvario di sangue e di morti una delle tante stragi
Con cui la commistione fra trame e violenza politica delinquenza organizzata mafia apparati deviati dello Stato ha cercato di minare le istituzioni ed il sistema democratico la convivenza civile nel Paese si è cercato di mettere in discussione i valori fondamentali della libertà della democrazia della tolleranza della rispetto dell'uomo e della vita umana si è cercato di bloccare un processo di crescita del pratica e di avanzamento sociale del Paese le stragi di piazza Fontana di Brescia dell'Italicus il terrorismo come sue violenze le sue vittime l'uso politico dalla violenza mafiosa come l'attentato di Firenze sono state le prove tremende che il Paese ha saputo però superare grazie ad una grande unità di popolo e all'unità fra il Paese reale e le sue istituzioni
Troppo però e ancor oscuro di quegli anni troppi episodi troppe morti sono ancora impunite il Paese aspetta ancora giustizia e verità signor Presidente occorre che le istituzioni sappiano rispondere a quest'la domanda a questo profondo desiderio di giustizia e di verità che viene dal Paese non solo da chi è stato colpito sui propri affetti dai lutti ma dall'intera coscienza civile di questa nostra Italia
Questo Paese saprà trovare le energie per la sua ulteriore crescita sociale civile ed economica per il suo profondo rinnovamento istituzionale saprà affrontare le due tappe dello sviluppo e della ripresa capiamo di fronte se c'è la fiducia della gente nelle istituzioni se ci sarà comunione di intenti fra il Paese reale e il paese legale occorre quindi verità e giustizia sulle stragi su gli anni di piombo sui legami tra politica e mafia occorre verità e giustizia non normalizzazione o colpi di spugna sul malaffare
E su Tangentopoli occorre certezza del diritto e salvaguardia della legalità democratica nell'intero Paese occorrono istituzioni mode ernie rinnovate efficienti in grado di rappresentare efficacemente i valori dell'unità nazionale e in grado di dare risposte ai grandi problemi sociali dei giovani e del lavoro sull'attentato di Firenze
è venuto alla luce un torbido intreccio tra violenza politica e mafia per un chiaro disegno di D'Este bile trazione a Firenze con l'attentato di via dei Georgofili la mafia strumento feroce di ancora oscuri disegni e trame ha cercato di minare la credibilità dello Stato e la fiducia nel Paese nelle istituzione e nei suoi valori fondanti ecco allora perché l'atto che compiamo oggi al un alto valore e significato Sarzana ricorda e commemora un suo giovane concittadino ma con questo atto vuole anche ribadire l'impegno a mantenere alta la difesa di valori ed i principi che ritiene irrinunciabili vogliamo ricordare Dario per ricordare a tutti questi valori che nessuno dovrà e potrà mai mettere in discussione c'è in questo la coerenza con la storia con il modo di Aix e con l'impegno da sempre dimostrato dai sarzanese e dalle popolazioni della Val di Magra le libertà democratiche la tolleranza la solidarietà il rispetto dell'uomo e il rispetto delle libere istituzioni il rifiuto della violenza sono nel DNA delle nostre popolazioni e hanno contraddistinto negli anni con coerenza l'impegno civile e politico di questa città la difesa di quei valori ha significato per tanti se Zanini sì discriminazioni violenze sacrifici personali e quelli delle loro famiglie oggi lire afferma la città questi valori collages le unità della sua presenza signor Presidente lato che e con l'atto che fra pochi minuti lei farà di scopertura della targa che intitolerà quest'aria a Dario Capolicchio
Oggi noi vogliamo garantire di fronte al sacrificio assurdo di questo giovane che queste popolazioni sapranno sempre stare dalla parte giusta nella difesa della libera convivenza dell'assetto democratico e istituzionale dell'unità del nostro Paese grazie
Prende ora la parola il presidente della Camera dei deputati onorevole Luciano Violante
Innanzitutto voglio salutare a nome della Camera dei deputati che qui rappresento
I genitori Dario Capolicchio e voi cittadini che siete qui presenti l'autorità nella decisioni dedicare una piazza di questa città alla memoria di Dario ucciso il ventisette maggio mille novecentonovantatré nell'attentato di via dei Georgofili Firenze c'è una forte partecipe citazioni civile dell'vostra comunità siete stati infatti voi cittadini di Sarzana ad assumere l'iniziativa con una petizione che le istituzioni comunali hanno saputo Corriere con prontezza il ventisette maggio in via dei Georgofili
Assieme a Dario fu sterminato l'intera famiglia Fabrizio ed Angela Nencioni e le loro due bambine due mesi dopo in esecuzione del medesimo disegno
Regista chi furono gli attentati di Roma e di Milano a Milano in via Palestro furono uccise altre cinque persone a distanza di cinque anni che quei tragici fatti
Sappiamo che quelle vite che quelle persone
Che Dario Capolicchio non furono stroncate da follia sappiamo grazie alla sentenza della Corte d'Assise di Firenze del sei giugno scorso chi furono gli esiti tutori delle stragi del mille novecentonovantatré
Ora aspettiamo tutti i nomi dei mandanti sappiamo che la mafia cercò con ogni mezzo
Dopo la corte risposta dello Stato alle stragi di Capaci e di via D'Amelio di condizionare le scelte del paese e del Parlamento contro la criminalità organizzata questo tentativo è fallito per la prontezza con la quale le forze di polizia e la magistratura hanno saputo individuare e punire i colpevoli e per la forte determinazione che ci ha spinto tutti a non indietreggiare nella lotta contro la mafia so che abbiamo ancora molta strada da percorre prima di poterci dire soddisfatti tuttavia dobbiamo rilevare che non passa ormai settimana
Ma senza importante operazione antimafia delle forze di polizia e delle procure specializzate abbiamo invece alcuni problemi gravi nella gestione di risultati nel tenere ben sorvegliati i mafiosi nelle carceri nel fare i processi con la necessaria e celerità soprattutto intendo nella mia responsabilità richiamare qui l'attenzione sulla necessaria severità con la quale deve essere applicato l'articolo quarantuno bis dell'ordinamento penitenziario
Quello che stabilisce la separazione in carcere dei capimafia lo possiamo chiedere a giovani della polizia dei carabinieri
Ti rischiare la vita per arrestare pericolosi latitanti alcuni dei quali riescono poi addirittura dare ordini di omicidio dal carcere con un telefonino
Con i duri ci vuole severità altrimenti rischiamo la complicità involontaria episodi del mille novecentonovantatré lasciarono una ferita profonda per il nostro paese che ancora una volta disse le tragiche conseguenze dell'uso della violenza a fini politici Dario Capolicchio fu stroncato da quella violenza era un giovane di ventuno anni
Nato in Sicilia poi trasferitosi con la famiglia a Sarzana studiava architettura a Firenze dove affittato un appartamento per seguire meglio gli studi
Come è stato qui detto amava la montagna e l'archeologia aveva fondato qui a Sarzana una sezione gruppo terre al te che svolge a livello nazionale ricerche che lo archeologiche nelle zone montane era un ragazzo come tanti altri come molti altri che sono qui in questa piazza pieno di interessi e di vita
Armato della volontà di studiare di impegnarsi di costruire il proprio futuro disarmato invece rispetto all'attentato che l'ho ucciso
A pochi chilometri di qui a Stazzema nell'estate di cinquantaquattro anni fa cinquecentosessanta civili inermi furono massacrati in di più efferati eccidi nazifascisti via dei Georgofili Stazzema fatti lontani nel tempo collocati momenti storici in contesti molto diversi eppure i cinque anni fa come cinquantaquattro anni fa questa terra
Ma avversato l'inestimabile prezzo della vita dei cittadini inermi alla libertà entrambi i casi si sono fronteggiati da una parte i valori della democrazia della libertà della giustizia della SIP
Sa dall'altro la violenza come metodo di organizzazione sociale di sopra l'azione politica la violenza dell'uomo sull'uomo l'intimidazione l'asservimento dalla persona scopi criminali
In entrambi i casi ci sono stati vittime ma hanno vinto i valori della democrazia e della libertà della giustizia
Ma la vittoria della democrazia amici non è un dato che si acquisisce e si archivia una volta per tutte
E un punto di arrivo che si sposta continuamente in avanti
Oggi le istituzioni democratiche del nostro Paese sono chiamati a realizzare un progetto di modernizzazione carente alla nostra democrazia più capace di dare risposte rapide e certe ai bisogni dei cittadini il bisogno di contare di più nella scelta di chi è chiamato a governare non solo a livello locale ma anche a livello centrale il bisogno di controllare meglio l'esercizio delle funzioni pubbliche il bisogno di sicurezza sia rispetto alla grande criminalità che impedisce lo sviluppo eco Ricco di intere regioni del nostro Paese sia rispetto alla criminalità comune che incide pesantemente sulla vita quotidiana di molte persone il bisogno di lavoro per i giovani il bisogno dell'amministrazione pubblica efficiente e tra Parente il bisogno di formazione distruzione e di cultura per dare ai giovani la possibilità di costruire il proprio futuro non più con i decimetro ridere appartenenze di famiglia o di casta o di partito ma sulla base della propria capacità di studiare e di impegnarsi te la propria voglia di lavorare
Queste sono le ragioni profonde che impongono alla classe dirigente del nostro Paese il coraggio di cambiare intraprendere un cammino carente la nostra democrazia più aperta più moderna più conveniente per i cittadini per le famiglie per chi lavora la Brusca interruzione imposta al processo di riforma della Costituzione dimostra quanto questo cammino sia difficile fa sorgere il dubbio che i cittadini e quel progetto di costruzione di una democrazia più forte e più moderna non sia condiviso ancora da tutte le forze in litiche io credo che il Parlamento nelle forme che le parti politiche riterranno più opportune debba rapidamente riprendere il cammino delle riforme costituzionali per dare prova i cittadini che la politica è capace di guardare agli interessi generali del Paese
E soprattutto per sbarrare la strada alle forze della conservazione che oggi sono fortunatamente minoritarie ma che rischiano di robusti rischia di pesare sempre di più su se stesso sistema politico che si dimostrasse incapace di riformare se stesso raccogliere questa sfida e un dovere anche nei confronti di chi più giovani di noi e un dovere nei confronti delle persone che più di cinquant'anni fa persero la vita per la democrazia e la libertà del nostro Paese
è un dovere anche verso i giovani che come Dario sono stati uccisi dalla violenza politica di quelle organizzazioni di quelle forze che hanno cercato sinora invano di piegare la nostra democrazia la nostra libertà
Il presidente della Camera onorevole Luciano Violante
Accompagnato dal sindaco ed familiare di Dario Capolicchio
Procederà lo scopre mento della targa di intitolazione della piazza