"Storia di stragi attraverso l'informazione" V anniversario dalla strage dei Georgofili Sala dei Duecento, Palazzo Vecchio

Come ogni anno da cinque anni a questa parte dato che questo è il quinto anno dell'anniversario
Della strage di via dei Georgofili il comune di Firenze
Sempre ha voluto proporre iniziative alla città e quindi anche insieme alla città
Ricordare per far memoria di ciò che l'attentato di via dei Georgofili ha comportato in questa città ricordare quindi non sa le cinque vittime
Ma ricordare il colpo al cuore che la città ha subito con quell'attentato
E oggi appunto vogliamo fare questo momento di riflessione a cinque anni distanza con alcune
Personalità dell'informazione
Che da vicino hanno vissuto
Le indagini costantemente hanno seguito Processi o comunque i percorsi chiari e scuri che la strategia della tensione la strategia delle strascichi si è compiuta nel nostro Paese
Ha avuto e quindi a attraverso la loro esperienza testimoniato per darci le informazioni necessarie per poter capire che cosa appunto nel nostro Paese le nostre città si stava muovendo
Con la strategia delle stragi
Quindi le testimonianze di oggi attraverso l'esperienza appunto del di giornalisti impegnati proprio per intervenire per raccontarci e le le le parti più scure della storia del nostro Paese non a caso appunto abbiamo voluto
Intestare questa iniziativa con la storia di strabici
La storia delle stralci attraverso l'informazione
Devo dire che
Oggi noi vogliamo farlo anche per dare memoria di quello che è successo lo vogliamo vogliamo appunto ricordare ma perché vogliamo continuare a ricordare non vogliamo mai smettere di a vere nella nostra città una riflessione su quello che ha comportato la strage di via dei Georgofili ma quello che hanno comportato le stragi che in quel periodo negli anni dall'inizio degli anni Novanta
Ha subì hanno subito tante città e io penso come contemporaneamente alcuni mesi dopo la strage di via dei Georgofili il ventisette luglio quasi in modo contemporaneo
Furono appunto messe bombe a Milano e a Roma per colpire mondo punti importanti della storia di queste città ma della storia di questo Paese attraverso appunto beni artistici come fu fatto nel luogo in cui fu messa la bomba
A Firenze e per colpire ovviamente le città e i suoi cittadini
Ecco allora io credo che è anche particolarmente importante oggi a cinque anni di distanza da quella strage per questa città ricordare perché in questi in questi giorni si sta appunto lavorando si è concluso si sta concludendo comunque un processo il processo su Cosa Nostra
Le implicazioni sulla strage di via dei Georgofili sono ormai chiare
Ci sono credo fatto importante città questo processo sono emersi probabilmente fra poco ci sarà appunto la sentenza
Ecco allora proprio anche in occasione di questo è importante tenere alta l'attenzione su questo su quello che è successo appunto proprio cinque anni fa in questa città
E credo che noi le istituzioni cittadini che hanno fortemente reagito a quella a quel colpo che è stato inferto
Che hanno reagito in
Continuamente e costantemente attraverso anche le proprie istituzioni attraverso lo stesso comune ma anche le altre istituzioni
De hanno il dovere appunto e tutti quanti noi abbiamo il dovere di continuare a far ricordare Katharina fare memoria e abbiamo anche il dovere di opporci con coraggio
Alle le ingiustizie a impegnarci costantemente per la ricerca della verità
Ecco allora io credo che con questo momento di riflessione che oggi iniziamo che adesso inizieremo con gli i nostri ospiti qui presenti
Sì che saranno presentati
Dal Marco Cappelleri
Che saranno appunto presentate quindici incideranno un panorama della storia delle stragi attraverso l'informazione vogliamo appunto cominciare un percorso di iniziative che non si vede forse fermare soltanto al ventisei o ventisette maggio ma che la nostra città potrà proseguire anche in altri vuoti
Io questo punto do la parola al sindaco
Sì soltanto
Qualche brevissima nota e credo che quello che ha detto Daniela
Che qui in mezzo a noi rappresenta la totalità del il Consiglio comunale quindi te degli eletti del popolo Ferentino al di là di ogni divisione
Politico di parte
E quindi a a
Giusto titolo mi pare che simbolicamente presiede questa nostra riunione
Vorrei sottolineare una parola molto bella che lei ha detto che siamo qui per far memoria far memoria è un
Ma espressione che come ho ricordato altre volte
è un'espressione ricorrente nella
Nell'espressione ebraica
Per il popolo ebraico
Far memoria non è soltanto ricordare ricordare che rendere presente no in qualche modo questo è passato anche la tradizione cristiana successione credo che il rendere presente quindi il rendere attuale domandare ecco che domande domandarci chi che interrogativi ci pone oggi parlare di questo sia proprio il contrario di una commemorazione rituale
Mi pare che giustamente qui a con noi a parlare e a riflettere su questo si sono
Le istituzioni che furono profondamente colpito da questo quindi a parte la città tutta dappertutto cioè da una parte il questo Scaramucci
Per l'Accademia dei Georgofili ci sono cioè l'Associazione delle vittime
Cioè la la direzione delle del Museo degli Uffizi c'è la rappresentanza di tutti tutti gli operatori della Calabria teste
E ci sono c'è in in rappresentanza di tutti cioè il il quartiere uno il centro storico
Il condoni ci sono le autorità io vorrei ringraziare per il non soltanto il signor generale Battisti vorrei ringraziare il contro gli Stati Uniti la cui presenza qui ci allieta e ci onora e poi vorrei ringraziare tutti quanti voi che siete qui presente
Io vorrei
Soltanto
Che
Ci prendiamo un po'questo impegno che in qualche modo sarà simboleggiato questa notte quando con il gonfalone della città ci recheremo sul luogo della dell'esplosione
L'impegno è di non
Dimenticare ma non soltanto di non dimenticare attrezzi i non dimenticare i doveri che questa tragedia ci ha reso ancora più pesante
E quindi da parte di degli operatori dell'informazione che sono qui presenti che vorrei ringraziare accettato
Dovere sempre vivo di fare luce il più possibile
Fin quando è possibile
Speriamo che sia possibile interamente sulle varie
Zone buie della nostra storia recente
Non a caso tra le varie tra gli tra i vari eventi inquietanti cioè quello di una posta collega
Sul la sulla cui sorte
Sembra che si possano che si sì profili la possibilità di sollevare finalmente un vero
E che si riesca anche a capire
Che cosa ha determinato anche quella una tragedia particolare mirate
Quindi credo che siamo qui tutti insieme mi sembra che la scelta di occuparci e diffondi fare questa riflessione insieme a voi testimoni dell'informazione è una scelta che è stata elaborata dal dal dall'associazione diritti alla strage e dalla presidenza del Consiglio sia uno l'informazione una una scelta giusta
Io veramente vorrei
Ringraziare poi di essere qui sopra tutto ringraziare ringraziare finanziati per quello che su cui ci farete Rifle
Buona sera io ho il compito di moderare questo incontro che spero diventerà anche un dibattito con voi
Vorrei partire proprio come ha fatto il Presidente del Consiglio ricordando che questo anniversario anniversario particolare nella strage di via dei Georgofili perché cade una settimana prima che la corte d'assise di Firenze si riunisca in camera di consiglio questa terra lunedì mattina
E i giudici della Corte di Assise di Firenze si riuniranno in camera di consiglio per emettere la sentenza
Sulle del processo sulle stragi processo che si è tenuto nel bunker di Firenze come voi sapete che riguarda non solo la strage di Firenze ma anche le stragi di Milano
Di Roma
E che ha come imputati i presunti
Mandanti e esecutori delle stragi
Ecco ma vorrei così introducendo questo incontro dire subito che è molto e tantissimo ma forse non ancora abbastanza non è ancora tutto e
Direi che mi suggerisce questa riflessione proprio il titolo che trovo azzeccatissima non so di chi sia stata l'idea Strohl storia di stragi attraverso l'informazione perché è un titolo azzeccatissima
Perché quell'attraverso in qualche modo coglie un aspetto fondamentale delle stragi di via dei Georgofili e poi di Roma e di Milano
Che appunto l'aspetto dell'informazione
Con la strage di via dei Georgofili
La mafia
Per la prima volta nella sua storia criminale cambia obiettivi
Nel novantadue c'erano stati le stragi contro Falcone contro Borsellino contro Lima
Stragi altrettanto gravi con molti come tutti voi sapete ma erano stragi in qualche modo tradizionale per la mafia cioè la mafia colpiva degli obiettivi colpiva un nemico colpiva generali di un esercito che
Gli aveva fatto subire alcune sconfitte
Con la strage di via dei Georgofili il ventisette maggio del novantatré una e zero quattro
Succede un qualcosa che non era mai successo prima
Cioè la mafia cambia radicalmente e colpisce un obiettivo non prevedibile nessuno prima di allora poteva aspettarsi un attentato
Di organizzazioni mafiose contro
Il patrimonio artistico contro le opere d'arte
Tanto è vero che è emerso o è anche nel corso dell'inchiesta del process che le vittime
Famiglia Nencioni Dario Capolicchio furono vittime non calcolata occidentali non erano nel negli intenti della mafia uccidere delle persone intento era quello di colpire
Gli Uffizi
Ecco che
Dobbiamo
Da via dei Georgofili in poi fare i conti con una strategia profondamente diverso
La mafia
Mette nella sua strategia terroristica
Un obiettivo di comunicazione
Lo scopo nel colpire gli Uffizi è quello di colpire lo Stato
Di produrre una ferita Allo stato a livello internazionale
Cioè si punta
Alla reazione alla risonanza che i sistemi di comunicazione di massa daranno a quelle del in pochi minuti in poche ore la strada la strage dei Georgofili fa il giro del mondo arriva negli Stati Uniti attraversa nazioni in una velocità impressionante
Ora
è difficile pensare che un'azione di questo tipo
Sia casuale che un salto di qualità di questo tipo da parte la macchina sia casuale devo dire che purtroppo il processo lo ha dimostrato
Ci sono professori universitari che sistemi che studiano i sistemi di comunicazione da parte di gruppi criminali
E sono sistemi abbastanza complessa e di RC avevano dato un assaggio con i famosi comunicato che seguivano i vari attentati cioè utilizzare sistemi di comunicazione di massa per Fini
Strategici non è una cosa così semplice
E devo dire che seguendo il processo nell'aula bunker appare abbastanza evidente che gli stessi pentiti collaborante dichiarante
Sono in difficoltà nel nel che quindi ammettono le stragi ammettono di aver fatto le stragi di Firenze come di Roma e e e di Milano
Sono in difficoltà nello spiegare con la strategia profonda intima di queste azioni non sanno come spiega lei spiegano in parte ma non è una visione chiara e profonda
Se dobbiamo dare ascolto a quanto ha raccontato Brusca
Fu Bellini personaggio dell'estrema destra che si presentò alla mafia come intermediari per conto dei ROS capace di intavolare una trattativa con lo Stato questa fu la sua presentazione Brusca dice per noi era un uomo dei servizi così l'avevamo sempre ritenuto e Brusca e Bellini scusate secondo Brusca per primo per primo suggerisce alla mafia la strategia dell'attacco
Alle opere d'arte per costringere lo Stato a scendere a patti a trattare l'onta la vergogna il danno se colpiamo il patrimonio artistico dello Stato e tanto di tale risonanza internazionale che lo Stato dovrà per forza accettare le vostre richieste
Abolizione del carcere duro per i mafiosi revisione della legge sui pentiti e così via
Ecco non sappiamo se il Brusca ci racconti la verità cioè se sia stato Bellini per primo a suggerire la strategia dell'attacco
Allo Stato attraverso le opere d'arte ma certamente troviamo una grande difficoltà a credere che questa strategia sia nata all'interno degli strateghi della razza non pare che i mafiosi attualmente sotto processo
Siano capaci di elaborare strategie così
Mirati che dimostra una così profonda conoscenza dei sistemi di comunicazioni e degli affetti che avrebbe provocato avrebbero provocato una serie di stragi di questo tipo ecco perché storia di stragi attraverso l'informazione un titolo particolarmente
Azzeccato per la strage di via dei Georgofili perché mette l'indice su un problema che si pone cioè il fatto che in qualche modo i mezzi di comunicazione non era un obiettivo ma di quelle stragi ma erano un mezzo cioè la mafia aveva studiato occhi per la mafia un sistema per attaccare lo Stato anche attraverso i sistemi di informazione di massa
Se non fu Bellini fu qualche d'un altro questa è l'idea che personalmente mi sono fatto seguendo il processo di Firenze se non fu Bellini a suggerire la strategia e la mafia fu qualche d'un altro
Qualcuno
Che probabilmente Steno alla mafia
Aveva ben chiaro che cosa poi si sarebbe potuto ottenere quali danni si sarebbero potuti provocare allo Stato con un attacco di questo tipo
Ecco il mio compito è quello di moderare finché non non non parlerò oltre se non appunto per richiamare l'attenzione su queste e Julia Rita della strage
Deviati cioè goffi che poi perciò aspetti diversi e la popolarità anche delle stragi di Milano e di Roma tenete presente che anche il sistema di attuare tre stragi e contemporaneamente come fu nel luglio del novantatré per le per le stragi come Milano non è sistema assolutamente che si ritrova nel nell'organizzazione criminale mafiosa
E per ricordare anche che cosa sta succedendo in questi giorni anche per questo è un anniversario particolare in questi giorni stanno succedendo fatti antichi la fuga di Gelli
Il furto delle tre opere d'arte alla Galleria di arte moderna Roma
Vi posso assicurare che ne I racconti di Brusca se vogliamo credere a Brusca
C'era già tutto la fotocopia della strategia attuata alla Galleria d'arte moderna di Roma cioè con tutte distinzioni del caso ma Bellini dice Brusca ci indicò di rubare un quadro agli Uffizi ci disse come fare e ci disse che questo quadro sarebbe stato un'ottima pedina di scambio con lo Stato per ottenere alcuni benefici per boss che erano in carcere che dovrebbe sarebbero dovuti andare a se la trattativa andrà in porto agli arresti ospedalieri
Al tempo stesso da Palermo ci parlano è prova di pochissimi giorni fa notizia di pochissimi giorni fa
Dell'indagine sui sistemi criminali un'indagine che ci dicono
Abbraccia Massoneria
Licio Gelli spesso
Abbraccia la la mafia estremisti di destra
Un'indagine nella quale risulta che risulta avere avuto un impulso
Anche da incerto Elio Ciolini che alcuni di voi ricorderanno Cellini
è entrato nella strage di Bologna è stato condannato per calunnia è l'uomo che parlo della Loggia Monte Carlo rivelò intrighi che compare molto spesso ogni qual volta vi sono episodi di strage nel nostro Paese ogni qual volta di effettivamente un presunto intreccio di sistemi criminali che certamente sfiora anche alcuni settori di servizi segreti deviati compare questo nome Elio Ciolini e devo dire che non è rassicurante per il proprio per il tipo di personaggio
Un personaggio che nella sua storia a una tempo una vivacissima attività di depistaggio e di di depistaggio delle delle inchieste
Io passerei senz'altro a dare la parola ai colleghi che se presenterei uno ad uno partirei un il direttore del Tirreno Sandra Bonsanti
è stata giornalista di Repubblica e come giornalista di pubblicazione occupata di tutto lo scandalo della P due
E che credo sia la persona più adatta è più indicata è più autorevole spiegarci difficile rapporto fra giornalismo e stracci
Tu hai abbiamo parlato adesso proprio del processo per la strage dei Georgofili
Effettivamente uno puoi andare
Con la sua memoria quei giorni e può cercare di ricordarsi che cosa abbiamo scritto allora
Effettivamente immediatamente la prima impressione fu che l'autobomba doveva essere qualche cosa di mafioso
Eppure la novità degli Uffizi si fece subito dire a tutti noi a scrivere registrare dichiarazioni concordi da parte di tutti che non era solo mafia mafia ma non solo mi ricordo
I giornali con i titoli tutti uguali
Ecco vedete questa inchiesta è stata un'inchiesta portata a compimento in maniera devo dire davvero grandiosa se si può fare senza nove poco sembrare eccessivo questo però dei magistrati fiorentini
In quest'indagine i giornalisti non hanno potuto alcun do fuoco se non quello molto importante quindi non lo sto sottovaluta se non quello molto importante di parlare di scriverne
Non è stato possibile perché i giornalisti italiani fare svolgerà una propria inchiesta una propria indagine su queste cose
E quindi sarebbe giusto riflettere sul perché c'è un'assenza dell'informazione
Dal processo investigativo a questo punto della nostra storia
Io posso ricordare cosa accadde nel mille novecentosessantanove dodici dicembre all'indomani del dodici dicembre essendo io la più vecchia acqua e e ricordo molto bene come tutti giornalisti allora tutti quelli di buona volontà
E uscirono per strada e cominciarono a lavorare andarono a cercare i testimoni
Cominciarono di costruire nei circoli allora di estrema destra di estrema sinistra tutto ciò che poteva essere racimolato e io credo che fecero delle che raccolsero delle testimonianze molto importanti anche per i risultati delle ultime indagini cioè fu messo nelle fu messo nero su bianco un clima una situazione un un insieme un intrico un insieme di personaggi un insieme di quello poi se il primo di teppista attori ma alla strage di stato fu abbastanza Chiara in una parte della stampa soprattutto nella Stampa alternativa ma anche e non solo
Sin dai primi giorni sin dai primi mesi del sessantanove del del dopo la la bomba del dodici dicembre ed è su quella che hanno lavorato su quella pista che lavorarono
I giornalisti più attenti più diciamo appassionati alla ricerca alla ricerca della verità allora era possibile
Muoversi era come se ci fosse un campo vero regime questo campo era estremamente inquinato estremamente complicata
Da da conoscere però tutto sommato era la prima volta che in Italia succedevano delle cose così gravi dopo ovviamente tutta la storia del Sifar e così via però non c'erano state delle stragi di questo genere
Quindi allora era possibile muoversi e il giornalista sentiva di partecipare in qualche modo pure avendo uno stretto legame con i magistrati e con la con le procure che indagavano che c'è sempre stato in una parte della stampa poi si può discutere se questo sia stato un bene oppure no però in effetti quel tempo molto i giornalisti diventavano loro il dieci clienti per una somma tale quantità di verità che io credo che sia stato utile anche ai magistrati questo rapporto che ci fu e quindi c'era questa passione perché credevi di essere in qualche modo una parte di questi indagine lo stesso è accaduto con letali
Quindi abbiamo purtroppo un testimone che può ogni giorno ricordarci questa cosa cioè ci fu una partecipazione dei giornalisti anche al lavoro d'inchiesta e
Personalmente ricordo quando insomma mi sono successe tante cose ho intervistato una signora che aveva accompagnato la madre che per telefono questa qui poi era un'informatrice dei servizi gli aveva detto non prendere quel treno perché insomma l'aveva avvertita prima quindi da lì veniva fuori già emergeva che c'era qualche zona dell'ethos restituzioni che era al corrente che qualcosa di grave sarebbe successo
Accadde che che poté intervistare un signore che era usura che era fuggito dal carcere di Arezzo il di per la prima volta è venuto al giornale dove lavoravo che era è poca eravamo nel settantacinque
Settantacinque settantasei mi mi parlò anche della della massoneria e di Gelli in particolare di Arezzo ecco riandando a andando a riannodare infidi
Della memoria io ricordo alla partecipazione attiva questo tentativo di scoprire a questi poche cose certamente potevamo fare però qualche cosa era possibile lo stesso è accaduto con Brescia c'era questo nostro
Al sforzo continuo ad andare dentro gli ambienti di estrema destra per farci raccontare
Trovavamo delle persone che ci indicavano delle strade e così via
Direi che questa cosa è accaduta persino durante il caso Moro per parte passare ad un altro tipo di di tragedia nazionale legata al terrorismo ecco anche lì ci furono colleghi che riuscirono a trovare a individuare per esempio la prigione quella che era stata la prigione di Moro prima che ci arrivassero i magistrati prima non prima che ci arrivasse il ministero degli interni e probabilmente lo sapeva forse anche durante il caso Moro ma insomma
Prima che formalmente si sapesse dov'era stato ufficialmente via Montalcini
Lo stesso ovviamente successo con Ustica qui poi Andrea Purgatori ce lo potrà ricordare è successo con altro con un altro tipo di inchieste Calvi penso a Calvi e Sindona siamo riusciti a intervistare Sindona quando stava negli Stati Uniti a farci raccontare cose importanti tutto questo secondo me
Della P due io ho potuto scrivere io e altri abbiamo potuto scrivere praticamente tutto sulla Loggia prima che venissero scoperti gli elenchi nel mille novecentottantuno cioè su Panorama As altri giornali ne ricordo delle copertine diventa articolare di Panorama avevamo raccontato tutto ciò che si muoveva attorno a Gelli e infatti tutti quelli personaggi eccellenti che poi hanno detto che il loro fino all'ottantuno ne sapevano niente fanno veramente sorridere perché ritengo che i loro uffici stampa probabilmente quegli articoli ed era avevano dati nell'avevano anche sottolineati gambe
Quindi a un certo punto ecco tutto questa possibilità di movimento della stampante giornalisti attorno alla ciò che avveniva di oscure nel nostro Paese secondo me si è spezzato a un certo momento della nostra storia
E questo avviene all'incirca attorno direi proprio all'ottanta
Tu uno ottantadue all'uccisione all'uccisione di dalla Chiesa e diventa tutt'a un tratto la nostra realtà si complica ancora di più
è come se prima si c'erano c'era la mafia poi c'era il terrorismo voi c'erano i servizi segreti eccome se tutt'a un tratto queste realtà che noi cercavamo di seguire indipendentemente a un certo punto si fossero veramente messe d'accordo
Per creare un guazzabuglio tale per cui noi non potevamo quasi più avvenire
L'imputato avere l'iniziativa diventava tutto molto molto complicato
C'era stato un salto anche nel riciclaggio ovviamente la mafia era diventata una cosa un un un'industria molto raffinata per cui era quasi impossibile che un giornalista potesse avvenire dalle banche faccio per dire o dai Paesi esteri
Ciò che nemmeno la magistratura riusciva a bere e a un certo punto tutto aveva fatto un salto di qualità diciamo che quindi la situazione nel nostro paese non è che fosse andata migliorando probabilmente era anzi sicuramente
Era andata peggiorando ma sempre a un livello di segretezza maggiore e secondo me a un livello di inquinamento maggiore
Si arriva così al proprio al novantadue il momento in cui lavora il pool di Milano al momento in cui vengono uccisi Falcone e Borsellino al novantatré alle stragi e qui vediamo proprio l'impotenza
Dell'informazione anche quella che più aveva a cuore
La verità ecco qui il nostro compito secondo me è cambiato mi piacerebbe anche sentito il parere dei colleghi è diventato appunto soprattutto un compito di un ruolo di memoria non riuscendo più a scopi dire noi le cose
La nostro il nostro ruolo è stato quello di riuscire a collegare difficili tutti questi fili che in qualche modo sembravano slegati ma che noi dentro di noi nella nostra vita di cronisti profondamente sapevamo che erano collegati perché i personaggi erano gli stessi
Perché certe frasi certi modi di dire che sentivamo erano le stesse perché certe volti ritornavano assente
Ecco questo era la nel nostro ruolo quello di cercare di ricordare di riannodare i fili e quindi di dare un quadro generale della situazione in cui questi avvenimenti accadevano ecco
Io credo che in questo modo si è un po'sia un po'involuto nostro ruolo di informazione è un ruolo che è diventato molto difficile e direi molto sgradito
In questi giorni appunto sentiamo molte persone che si indignano per la fuga di Gelli per la fuga di Contreras poi riacciuffato per il furto dei quadri
Ma il loro silenzi in questi anni il loro avere emarginato i giornalisti che di queste cose si occupavano perché queste accaduto ed è giusto qui credo diciamo
Che diciamo le difficoltà in cui ha lavorato Cipriani cui hanno lavorato tanti altri giornalisti sui nostri colleghi ecco questo c'è stato c'è stato un tentativo di far passare questo tipo di informazione come l'informazione drogata di alcuni ematiche avevano questo pallino che quindi a un certo punto va bene andavano presi per quel che erano pochi etniche nel nell'informazione un'informazione molto sgradita
Al alle istituzioni e ai partiti
I partiti hanno pensato tutte le forze politiche io credo hanno pensato per un certo periodo che potessero fare a meno di ricordare che forse quei famosi armati potevano benissimo arrestati chiusi
Ebbene la delusione e la rabbia per terra per il così scontro che ciò non può accadere nel nostro Paese deve essere stato profondo il risveglio è stato un risveglio importante cioè hanno scoperto che Gelli era fuggito di Gelli io credo che il loro sappiano molto poco oppure ne sanno troppo
E quindi il timore di quello che Gelli posso ancora tirare fuori avendo egli a disposizione il suo archivio dell'Uruguay che nessuno gli ha toccato perché se Bennati ricordate quando il Governo Spadolini riuscì a cominciare a riportare alcuni dei fascicoli di questo archivio improvvisamente cade il governo ci fu la famosa lite delle comari Formica e altri litiga e Andrea tenete litigarono fatto sta che il Governo Spadolini carte
E venne e mi pare no Fanfani non mi ricordo bene insomma comunque si ritorno alla quieto vivere Spadolini aveva tentato almeno di riportare questi questi fascicoli e improvvisamente lo scandalo fu che questi fascicoli non andavano presi non bisognava distruggerli subito perché contenevano vecchie carte del Sifar che già dovevano essere distrutte
Questo è vero solo in parte perché una piccola parte dell'archivio una consistente parte dell'archivio di Gelli riguardava quei fascicoli ma tutto il resto assolutamente no riguardava gente viva e vegeta e che stava a fare politica in quel momento
Allora cerchiamo un po'di concludere ci è stata gente che si è svegliata improvvisamente improvvisamente hanno scoperto che la P due in qualche modo e ancora importante e ci si chiede che cos'è che cosa è stata ancora oggi ci si pongono queste domande devo dire che una cosa molto importante è uscita nella la settimana scorsa Roma da un convegno dell'Istituto Gramsci durante il quale Massimo Brutti che sottosegretario alla difesa ha fatto una relazione
Molto dura sul potere della loggia P due e molto esaustiva molto importante che credo che dovremmo tutti leggere
Ha spiegato la Rete e l'autonomia che ha avuto lati due ha spiegato come nel settantotto cioè proprio durante il caso Moro
Si è detto molte volte che c'era questa presenza di piduisti al Viminale ecco Massimo Brutti che non è proprio l'ultimo venuto spiega che Gelli a quell'epoca aveva riunificato alle sue dipendenze i servizi
Quindi durante i giorni ha detto Brutti del sequestro Moro egli era a capo dell'Intelligence italiana
Come vedete qui si è fatto un passo avanti anche su questo su questo piano io non voglio andare molto avanti aspetto di sentire cosa diranno i miei colleghi vorrei solo ricordare una cosa che proprio per quanto riguarda Moro in un convegno che c'è stato anche qui qualche giorno fa lo storico Scoppola a Espresso un auspicio
E lo lo ripeto qui anche perché c'è il console americano che conosco molto bene ha detto che si augura che dagli archivi degli Stati Uniti possa avvenire presto Margherita
Io so che gli Stati Uniti non sono un paese chiuso rispetto agli archivi che dopo un certo numero di anni è possibile
è possibile consultarli normalmente sono messi a disposizione dei giornalisti e degli storici ecco io mi auguro che presto venga anche dagli Stati Uniti questo aiuto perché sicuramente qualche cosa di importante un pezzo di verità un grande pezzo di verità probabilmente anche lì dentro è scritto che messo insieme alle altre verità che noi abbiamo costruito alcune provate dai giornalisti altre dai magistrati mica che si hanno continuato a indagare su questi difficili anni della nostra storia ecco anch'io sono convinta che la verità verrà fuori sono soprattutto convinta che la verità non si fa soffocate assolutamente da niente
Ringrazio Sandra Bonsanti che devo dire ha messo giurisdizione la piaga dei problemi che chi fa la professione di giornalista si trova ad affrontare oggi soprattutto quando vuole uscire un po'da quelle che sono il flusso enorme di notizie che tutti i giorni
Travolgono i giornali
E quindi impongano ritmi di lavoro molto duri e che rendono difficili sia per i direttori decidere di di staccare magari impiegare uno due giornalisti perché gli organici non sono mai troppo abbastanza anche quindi dirottare uno due giornalisti per un'inchiesta sia per noi che spesso ci troviamo noi che cari facciamo cronaca ci troviamo costretti a sottrarsi al tempo libero
Nello spazio per potere magari seguire dell'inchiesta delle piste perché i ritmi del giornale sono diventati veramente da questo punto di vista tiranni passerei la parola a Gianni Cipriani giornalista dell'Unità
Direi espertissimo nei nei rapporti tra stragismo e servizi segreti argomenti sui quali ha scritto anche dei libri e comunque sempre articoli molto molto illuminante
E credo che sull'argomento di cui ci parlerà sarà proprio l'ostracismo e i servizi segreti
Sì
Anche se alcune riflessioni già fatto oso Ambra Bonsanti
Mi inducono un pochino a cambiare la scaletta del delle cose che
C'avevo preparato
Per motivi di studio proprio per questa attività di ricerca che con secondo Gotha ormai parecchi anni
Ho avuto modo non solo di leggere studiare i documenti
Degli anni Sessanta degli anni settanta ma anche di leggere approfonditamente i giornali e settimanali di quegli anelli
Un periodo nel quale io per motivi anagrafici ancora non svolgevo questa professione
E devo dire che
Le verità
Che ci disperiamo prima la la Bonsanti
Vanno integrate con una considerazione nel senso che in quel periodo c'era molta voglia almeno così io vedo leggendo possibile c'era molta voglia di fare di scoprire
Una voglio voglio dire che è stata che comune anche alla mia generazione e anche la generazione di coloro che fanno adesso il il giornalismo
Ma è anche vero
Che il giornalismo d'inchiesta il giornalismo investigativo anche di denuncia anche se questi termini non non
Non è un bel termine
Veniva fatto in quel periodo da una minoranza
Di giornalisti
Mentre molti i giornali molte testate pensiamo a cosa era il telegiornale di stato in quel Periodo
Preferivano tacere soprassedere
Presentare agli scontri di piazza o le aggressioni in una certa maniera o come fu il caso clamoroso dell'inchiesta sullo spionaggio fatto alla FIAT dove l'azienda aveva servizi dei servizi segreti paralleli collegati voi con i carabinieri con la polizia inchiesta che poi finì a Napoli dopo la scoperta del pretore Guariniello ebbene salvo gli articoli di Diego Novelli e di pochissimi altri
C'erano giornali ovviamente la stampa per motivi che possiamo comprendere che riportavano solo ed esclusivamente i comunicati dell'azienda che cercavano di minimizzare voglio dire che le difficoltà ci sono sempre state non credo che in questo mestiere ci sia stato un prima e un dopo c'è sempre stato chi ha cercato di guardare oltre qualche volta ha potuto farlo qualche volta non ha potuto farlo
Per quanto riguarda la mia esperienza di giornalista che si è occupato di di di di questi argomenti io devo dire che se vogliamo fare un'analisi pochino nel merito poi entrerò nell'argomento più generale
Effettivamente concordo per quello che mi riguarda una svolta molto decisa c'è stata
Con l'inizio di Tangentopoli
Paradossalmente l'inizio di Tangentopoli che ha devo dire anche autocriticamente per quello che mi riguarda segnato attraverso quello ubriacature a ubriacatura di avvisi di garanzia di arresti assegnato un punto d'arresto dello spirito critico che sempre vere animare lo spirito dei giornalisti e ha fatto sì che in fin dei conti noi diventassimo una cinghia di trasmissione delle verità che in quel momento potevano essere anche come dire ben viste dalla gran parte del del Paese
Ma è venuto meno questo spirito e da quel momento in poi ed è stato sempre più difficile
Non ci siamo posti in una posizione subordinata rispetto alla magistratura rispetto alle forze dell'ordine e quindi questo ruolo leader della magistratura ed oggi delle tanto contestato in fin dei conti anche frutto di questo habitus che noi abbiamo
Ha avuto
Nel senso che
Abbiamo in qualche parte in qualche parte voi vengo perché io uso l'abbiamo autocriticamente voi ci sono solo distinzioni che vuole fare ma non tra testate tra tra né di ruoli nelle testate
Abbiamo fatto sì che non esisteva la mafia fin quando non c'era uno straccio di avviso di garanzia per cui io non potevo dire nel novantatré si stanno ricostruendo nuovi rapporti tra mafia e politica e oggi ce ne stiamo accorgendo ma potevo dire è stato mandato un avviso di garanzia tra x e y
Io per motivi uno del delle argomenti con studiata lungamente era è stata la Massoneria per
Punto di in questo ambito e mi sono meravigliato quando di un di punto in bianco tutti hanno cominciato a parlare di Mandalari
Notissimo fin da da decenni prima e solo dopo l'arresto e attraverso la pubblicazione di di verbali di intercettazioni si è compreso che forse stava accadendo qualche cosa ecco quello che dico
Abbiamo rinunciato ad un ruolo autonomo di analisi critica e noi avremmo dovuto dire che quei rapporti si stavano ricostruendo indipendentemente da quello che avrebbe fatto la magistratura perché in alcuni casi la magistratura svolge come vediamo spesso adesso un ruolo positivo
Ma
Le inchieste che poi emergono a Roma non entro
Nel merito
Dimostrò che talvolta questo ruolo positivo non non sempre stato solo svolto allora che facciamo in assenza di un avviso di garanzia noi diciamo che tutto va bene è questo il nodo che non si è mai più riparata
Questo è dovuto a problemi politici
A una generale tendenza alla pacificazione ad ogni costo pacificazione tra virgolette
è dovuto alle proprietà
Dei giornali
Che gradiscono più altri argomenti
Ed è dovuto dico una cosa che impopolare non impopolare qui impopolare quando magari verrà riportata negli ambienti io frequento professionalmente ed è dovuto in parte ad una quella maledetta
La Bonsanti una eccezione a quella maledetta separazione delle carriere che esiste tra i giornalisti
Tra coloro che spesso arrivano a posti di dirigenza di caporedattore ricavi eccetera eccetera senza aver mai scritto un articolo vero in vita loro e coloro che purtroppo la professione la fanno sperimentando la sulle loro
Su Eurosport
E quindi c'è una insensibilità di fondo e quindi c'è la tendenza naturale apparsi che tutto quello che avviene al di fuori delle istituzioni al di fuori del chiacchiericcio di Montecitorio semplicemente non esiste
Faccio un piccolo esempio
Cioè mi è capitato l'altro ieri
Dovuto allo stacco che c'è tra l'informazione prevalente
E quello che accade realmente ne parlavamo prima ne parlavo prima con Purgatori
Hanno arrestato Contreras
è un fatto che fa piacere a tutti
L'arresto di con tre era se noi abbiamo seguito con un minimo di attenzione alle cose
Al di là di quello che ha detto doverosamente il ministro Napolitano
Non è stato il frutto di una collaborazione tra carabinieri e polizia la cui rivalità in questo momento
è accesissima tant'è che sono arrivati in Spagna l'abbiano ricostruite per motivi lo è solo l'ultima parte giocoforza hanno dovuto collaborare ma addirittura dopo l'arresto c'è stata una gara ed uno scontro violentissimo che chiunque avesse in quelle ore come fare i giornalisti avuto contatti con il Viminale con il comando generale seguiva indiretta con facilità
Sui meriti della del a chi rivendicare il merito dell'inchiesta e parchi due rosse dando la notizia l'Ansa siamo stati noi
Ha continuato il TG uno intervistando solo al colonnello dei carabinieri gambe che ha parlato solo dell'arma a quel punto per rappresaglia dico insetti
Tutte la polizia ha dato impasto in senso buono all'opinione pubblica il vice questore che materialmente aveva prepara
Allora scrivere queste cose
Scrivere queste cose
Ha dato fastidio
Si preferiscono le verità ufficiali si preferisce la con la la celebrazione di una collaborazione che è auspicabile ma che ancora lontano da venire
E probabilmente se non c'è uno scatto e se noi ci fermiamo ai comunicati ufficiali celebreremo cose mai avvenute
Per quanto riguarda le le stragi se n'è andato abbondantemente fuori tema mi limito a dire due cose due dati di cronaca che sono
Apparentemente con traditori
Nei giorni scorsi c'è stato lo lo ricordava la Bonsanti un convegno sul doppio Stato e la doppia lealtà nostra nell'Italia repubblicana organizzato dall'Istituto Gramsci nel quale per la prima volta anche gli accademici
Oltre a a coloro come Giuseppe tenuti in sé che già da anni lavoravano sulla storia dei servizi segreti dell'eversione hanno cominciato a a porsi seriamente il problema di come affrontare la storia di quel periodo
Contemporaneamente anche ieri il Presidente Scalfaro continuava a chiedere la verità sul caso Moro e quindi sono due dati apparentemente incongruenti già si storicizza un periodo mentre ancora si chiede la verità
Questo paradosso è la realtà che noi abbiamo ci sono stragi lontanissime di cui Giovanni nel tempo in cui molti ragazzi conoscono poco o nulla ma ancora adesso questi episodi sono oggetto di approfondimenti di inchieste e probabilmente come emerso nell'ultima i indagine di Mila no anche di scontri e di qualche resistenza
Che in alcuni momenti si cerca di non vedere in altri momenti emerge prepotentemente Empoli non ci battiamo il muso
Dappertutto
Chiudo parlando del punto dell'esperienza del del giornalismo
Sulle stragi
Con una
Considerazione fin troppo ovvia per me che lavora in un giornale che l'unità che ha lungamente fatto di questi temi
Un tema molto serio da seguire con sforzi
Non c'è dubbio che questo nostro impegno in parte derivasse anche da motivi di scontro politico
Noi dicevamo c'è l'Italia sana da una parte ci sono ce lo Stato parallelo gli stragisti che si annidano annidano non nella Repubblica che noi difendiamo ma nello Stato che largamente inquinata
C'è stato non lo voglio nasconderlo anche questo
Elemento che ha fatto sì che nel novanta noi fu pubblicarsi mo'articoli violentissimi nei confronti del Presidente della Repubblica Cossiga
C'è stato però anche un forte impegno democratico
Indipendentemente dal delle considerazioni di parte e dai
E dai vantaggi
Ecco io posso dire che di quell'esperienza che credo spero che finisca spero per il bene dell'Italia ma credo che in altri termini sì riproporrà sempre
Di quell'esperienza rimanevano un insegnamento profondo che è quello che forse dicevo all'inizio cioè che la voglia di di comprendere di di scavare
E sostanzialmente anche il rifiuto di fermarci di fronte alle verità ufficiali credo che si può riassumere questa questa voglia in quello che ovviamente dico
In quello che qui e dovrebbe essere il del ruolo dell'informazione che informare ma anche esercitare un controllo democratico su quello che HT
E le verità ufficiali anche se chi è anche se chi dice verità ufficiali al nostro amico non bastano e non servono grazie
Ringrazio ricollegarci piani le parole e e i perché è uno di quei colleghi che non si ferma che quando sono convinti di scavare nella direzione giusta vanno avanti spesso e quasi sente devo dire agli scambi nella propria vita privata mi trovi spazi liberi a volte anche contro
Una certa resistenza da parte dice Ornaghi dei direttori
Ed è un po'un'esperienza che potrebbe raccontarci credo anche il collega Andrea Purgatori e tra mille difficoltà
Ha scalato
Era il Corriere della Sera sulle verità di Ustica imponendo fino alla fine
Con non pochi sacrifici
Uno spazio che non credo il giornale all'inizio volesse dare a questa sua inchiesta che si è protratta ormai quasi per vent'anni e non è finita è continuato ancora ancora oggi
Se io
Brevemente parlerò nella vicenda di Ustica anche se vorrei cominciare dalla vicenda del Pendolino che mi sembra l'ultimo atto di una lunga storia
Di rinunce
Da parte dell'informazione in Italia a esercitare quello che Cipriani poco fa
Indicava come un ruolo fondamentale per la vita credo di un paese civile democratico con un corretto rapporto di dialettica e di trasparenza tra le istituzioni che le varie componenti della
Della società
Parlavo del Pendolino perché quando ci fu ma l'incidente alla al treno io ricordo una domenica sera piena di edizioni straordinarie
E dopo tre giorni il mercoledì una notizia a pagina sette
Che era sovrastata da una mezza pagina sulle sfilate di Valentino
Ora
Questo mi sembra che ci dica molte più cose di quelle che possiamo raccontarci tra noi ci dice senz'altro che in Italia esistono una serie di poteri che giustamente diceva Sandra Bonsanti prima
Nell'arco degli anni non solo hanno capito che bisognava trovare un modo per interrompere un flusso di informazioni fastidioso perché chi fa giornalismo infastidite stili attivo infastidisce irrita crea problemi
Ma sono credo secondo me riusciti alla fine a fare la quadratura del cerchio la quadratura del cerchio si fa mettendo insieme le forze della politica che le forze della industria della finanza i cosiddetti poteri forti siccome guarda caso in Italia i cosiddetti poteri forti sono anche proprietari dei giornali ecco la che
Credo che insomma su molti fatti che accadono o accadrà hanno ancora sapremo molto poco molto poco perché
E molto più
Rassicurante leggere un commento divertente in prima pagina su una questione politica o su un piccolo fatto di vita quotidiana
Piuttosto che andarsi a rompere le corna con delle commesse che valgono alcune centinaia di miliardi e che possono toccare equilibri che altrimenti
Potrebbero essere disturbati
Lo dico perché quando è cominciata la vicenda di Ustica ma insomma c'erano migliaia di miliardi di commesse che interessavano molte industrie italiane molte industrie italiane proprietari di giornali il mio per esempio
Beh io conservo pacchi di lettere quelle che mi sono state date
Di generali e capi di stato maggiore che si rivolgevano al mio direttore per chiedere di farmi stare zitto so che ce ne sono altre che io non ho mai avuto
Ma il punto comunque è che sostanzialmente
La vicenda di Ustica credo che insegni
Come
In un paese che vuole fare finta di non sapere
Un incidente io a un aereo civile non lo spazio aereo controllato dalla nostra difesa aerea
Possa essere volendo all'inizio catalogato come un incidente tecnico
Io sono stato le conferenze stampa
Dei giorni successivi all'incidente di Ustica in cui mi si spiegava
Che siccome quell'aereo era stato comprato da una linea aerea hawaiana e aveva portato il pesce siccome c'era il sale sulle cassette del pesce il sale corrode le strutture dell'aereo e quindi l'aereo si può rompere queste cose le ho sentite con le mie orecchie
Il resto di questa storia sono circa due milioni di atti che in questo momento sono nelle mani dei magistrati
Insieme alla sorte di un'ottantina di persone incriminate tra cui molti alti ufficiali della nostra Aeronautica
La cosa che credo sia stata molto importante di questa vicenda
è che per la prima volta a differenza di ciò che è accaduto in altre stragi in cui non si individuava un referente preciso
In questo caso i referenti a cui si potevano rivolgere delle domande
E dei quali si dovevano pretendere delle risposte erano molto chiare nel senso che istituzionalmente c'era una catena la catena cominciava con chi aveva il controllo nel nostro spazio aereo e finiva inevitabilmente al presidente del Consiglio
Passando per il ministro della difesa
Ora si può discutere a lungo sul sul tipo di informazione che è stata fornita che io mi metto in testa a tutti quelli che hanno commesso degli errori anche se ritengo che se ci sono ottanta persone incriminate per reati gravissimi non credo che tutto questo sia avvenuto per fare un favore ai giornalisti
Ma in quel caso il fatto di individuare degli interlocutori precisi è servito se non altro
A Kos
Trincera e le istituzioni che in altre situazioni si sono rifiutate di fare ciò che andava fatto
Dicevo ha costretto le istituzioni a mettersi in movimento
Ha costretto il Parlamento a nominare delle commissioni d'inchiesta
E a rilanciato in qualche modo tutta la tematica sulle stragi italiane dove a distanza di trent'anni da quasi da piazza Fontana ma direi anche di mezzo secolo da Portella della Ginestra stiamo ancora aspettando di sapere esattamente che cosa è accaduto
Passando attraverso una rete di
Depistaggi di di verità contraffatte o spacciate per buone e guarda caso avendo sempre a che fare con le stesse persone nel senso che poi alla fine chi come me come Sandra come come Cipriani è stato ad ascoltare le audizioni di queste commissioni
Trovano sempre gli stessi personaggi che rispondevano una volta per
La strage alla stazione di Bologna una volta per piazza Fontana una volta per Ustica poi tornavano a parlare di perché hanno poi si ripresentavano a parlare dell'Italicus e
Comunque
Anche se poi alla fine non dicevano nulla di definitivo era chiarissimo che sapevano dove si trovavano questi famosi armadio questi famosi Cassetti
In cui sono contenute io spero da qualche parte le verità su queste vicende
Ma siccome nei giornali ormai non si fa più questo tipo di lavoro purtroppo
Perché sono i direttori i primi a dirci che è molto noioso parlare di Ustica e molto noioso parlare di Piazza Fontana tra un po'saranno chiusi si vuol parlare anche di via dei Georgofili
E siccome invece io ritengo che è molto difficile che un Paese
Possa come dire crescere se non mette dei punti fermi sulle cose che sono accadute e si può come dire
Si possono fare tutte le riforme istituzionali che vogliamo ma se poi continuiamo a portarci dietro gli interrogativi sul caso Moro non credo che andiamo da nessuna parte
E mi dispiace che in parte in alcune di queste vicende ci siano degli alleati di questo nostro Paese a doverci dare delle risposte che non ci danno
E voglio citare un caso per tutti nella vicenda di Ustica
Per almeno un decennio il Governo degli Stati Uniti ci ha detto che non era assolutamente interessato a questa a questa storia salvo poi quando autonomamente alcuni giornalisti sono riusciti ad ottenere attraverso un una legge che si sia negli Stati Uniti che si riferisce a è un atto sulla libertà d'informazione che si riferisce alla possibilità di avere dei documenti ufficiali abbiamo scoperto che soltanto il Dipartimento di Stato nei primi
Dodici o tredici anni della vicenda di Ustica aveva prodotto settecento documenti che ci sono stati consegnati con pesanti censure
E che noi abbiamo dato dopo averle naturalmente utilizzati per noi come giornalisti abbiamo dato al magistrato che credo ancora ufficialmente gli aspetti dal governo gli Stati Uniti glieli abbiamo dati noi per una questione ritenevamo come dire di correttezza
Prima li abbiamo guardati noi abbiamo pubblicato quello che c'era da pubblicare poi li abbiamo passati abbiamo scoperto che sulla vicenda di Ustica
Il governo gli Stati Uniti d'America quasi quotidianamente teneva in allerta alle ambasciate di tre o quattro nazioni che aveva in tre o quattro nazioni fino ad arrivare a tentare come risulta agli atti
Di avere notizie di prima mano dai periti inglesi che stavano esaminando alcuni pezzi dell'aereo
Perché volevano sapere prima ancora che lo sapesse la magistratura italiana che cosa riuscivano a trovare questo per dire come poi in realtà alcuni cassetti non abbiano soltanto delle serrature che si trovano a casa nostra ma anche in altri paesi
Però credo che il discorso e brevemente concludo col quale siamo partiti sia il discorso fondamentale
Cioè quale Paese ci ritroviamo oggi in mano
Se questo è un Paese nel quale i giornali preferiscono parlare di Naomi Campbell piuttosto che di ciò che è accaduto in via dei Georgofili tanto per fare un esempio
Credo che sia un paese m'che può andare tranquillamente in Europa ma che probabilmente avendo questa linea di cecità o di rimozione si ritroverà periodicamente delle piccole bombe ad orologeria che esplodono coinvolgendo pezzi delle istituzioni personaggi del mondo politico industriale e finanziario dei servizi segreti credo soprattutto che ed è una delle cose da una parte una delle cose più straordinaria ma dall'altra una delle cose più scandalose questo sia probabilmente il Paese nel quale esiste la più alta concentrazione di associazioni di familiari di vittime delle stragi
E per fortuna è grazie a loro che la giustizia non ha abbassato la guardia e penso nemmeno l'attenzione dell'opinione pubblica perché se fosse dipeso da alcune carte ufficiali che sono passate per le mani a me e ad altri colleghi credo che noi oggi invece di essere qui saremo tutti in piazza berci un caffè facendo finta che non è accaduto niente grazie
Ringrazio il collega Purgatori anche per averci ricordato come se non riusciamo veramente a mettere dei punti fermi difficilmente riusciremo a cambiare qualcosa in questo Paese
Soprattutto se non riusciremo a liberarci di alcuni personaggi
Che come ricordavano i colleghi stranamente ricompaia in maniera abbastanza trasversale a tutte le inchieste a tutti i fatti di strage in queste negli ultimi vent'anni di questo Paese
E passerei la parola alla collega Franca selvatici di Repubblica
Che ha seguito tutta la vicenda
Le stragi del novantatré dall'attentato ovviamente perché era qui a Firenze come me quando ci fu l'attentato e poi tutto il processo che si appresta a finire nelle prossime settimane e che come me direi a spetta con ansia di sapere qualcosa di questa indagine visse di questa indagine
Sui cosiddetti mandanti a volto coperto una felice invenzione del procuratore vigna pochi giorni
Poche settimane dopo l'attentato idea cioè che ci fossero dei mandanti occulti dietro queste stragi
E che quindi apri un'inchiesta visti su questi presunti mandanti e della quale dopo cinque anni noi ancora aspettiamo fiduciosi come purtroppo ci ha ricordato Sandra Bonsanti non più con la possibilità e la capacità forse di contribuire a capire che cosa c'è dietro queste stragi ma perlomeno con l'ansia di sapere e di disperare che un giorno arriveremo a una verità
Dunque non è facile iniziare il discorso su come l'informazione ha trattato l'inchiesta il processo sulle stragi del novantatré anche è un po'strano anche perché qui di fronte a me ci sono persone che sanno sanno molto più di noi
Hanno fatto le indagini che stanno facendo tuttora e per motivi dell'ufficio ritengono di non poter assolutamente violare il segreto sulla costa cosiddetta indagine bis
Noi ci troviamo in una situazione molto strana come giornalisti
E sono stati magistrati in particolare è stato vigna dirci per primo che non c'era solo la mafia e che non c'era solo ma se l'aveva detto Mancino il giorno dopo la camera giorno dopo via dei Georgofili
E sarebbe interessante sapere perché lo disse poi vigna ci ha detto che dalle indagini veniva fuori veniva fuori qualcosa ma di quello che nelle indagini è pienamente venuto fuori in questi quattro anni noi abbiamo saputo pochissimo spiccioli briciole probabilmente perché la Procura di Firenze ritiene doveroso conservare un un segreto fare reo su delle indagini che a quanto sappiamo noi non hanno dato ancora luogo all'esercizio dell'azione penale
Ma che ci pone in una situazione anche secondo me è molto difficile perché da un lato
E la stessa magistratura che fa le indagini che ci ha fatto sapere che c'è qualcos'altro oltre a questi picciotti a questi a questi boss mafiosi ma nello stesso tempo non ci ha fatto sapere chi su chi si stanno di dirigendo le indagini e l'unica nostra
Garanzia di fronte alle persone che ne dobbiamo informare sta nel fatto che chi conduce le indagini
Certamente un gruppo è così le indagini sono guidati da un gruppo di galantuomini perché altrimenti potremmo pensare che hanno in mano una sorta di bomba a orologeria con la quale potrebbero condizionare
Anche forse il futuro politico dell'Italia
Di si dirà fate voi cercate voi cercate voi i i mandanti delle stragi se ci sono e devo dire che mi sento molto umiliata pensare e che denti trent'anni fa
I giornalisti gli uscivano a parlando scendendo in strada parlando con i gruppi di destra o di sinistra
Ad avere informazioni su questo su queste questo gene sui retroscena che ci siamo detti sulle verità delle stragi anche se quasi nessuna strage in Italia è stata pienamente chiarita fino in fondo però c'era qualche capacità e qualche possibilità in più
Nel caso delle stragi del novantatré e del novantaquattro ci par di capire che lo scenario è talmente complesso e in parte anche e c'è il dubbio che possa essere inquinato dalle rivelazioni di questo o quel pentito non si sa se manovrato meno immagino che i riscontri siano talmente complessi che
Penso che siano in difficoltà anche i magistrati vedo delle grossissime difficoltà
Da parte di noi che siamo nel mondo dell'informazione anche perché bisogna bisogna dirlo lo ha detto Marco l'ha detto Purgatori benissimo
Non credo che ci sia forse Sandra Bonsanti lo potrebbe fare ma non c'è non credo che esista un altro direttore di giornale che dista attirerebbe un paio di cronisti
A a cercare a scavare a studiare semplicemente forse gli atti dell'Antimafia agli atti delle inchieste già Giannotti o a seguire certi processi di Palermo dal dei quali forse qualche verità sta venendo fuori
Ecco
Per quanto mi riguarda ho avuto anche l'esperienza che in effetti seguire un processo come quello primo di via dei Georgofili che si sta concludendo ora è stata un'impresa difficilissima perché perché seguire centinaia e centinaia di udienze
A obiettivamente stufato i capi delle detrazioni
Ogni giorno un pezzo su via dei Georgofili non andava non andava non si riusciva a scriverlo e non siamo riusciti a scriverlo lo sa bene Marco Pratelli essi nonostante le nostre insistenze nonostante anche i nostri problemi di coscienza
A questo punto però posso dire che sono d'accordo con chi dice che la stampa dovrebbe in qualche modo anche Ritter riannodare certi fili ma anche come dire esprimere dilatare certi dubbi e nel processo sulle stragi del novantatré alcuni grossi dubbi sono venuti alla luce presumiamo che siano oggetto dell'inchiesta bis non ne sappiamo niente ufficialmente ma ce n'è uno in particolare che Cilente ci tormenta ci tormenta moltissimo perché ci chiediamo se
Forse via dei Georgofili non poteva essere irritata forse ma le stragi che del del del luglio le stragi di San Giovanni in laterano San Giorgio al Velabro e via Palestro io io credo di sì c'è stato qualcosa che non ha funzionato
E e né ve lo dico rapidissimamente
Esiste e ed è stato chiarito dalle indagini nel primo processo esiste un fatto la genesi della strategia di attacco ai monumenti
Nasce in Cosa nostra nell'estate circa nell'estate del novantadue più o meno mentre sta mentre Cosa Nostra fa saltare in aria Borsellino
è in quel periodo che si comincia a pensare ad altro ad un altro tipo di strategia e cioè a mettere in ginocchio lo stato attaccando ciò che di più prezioso Pessoa
Le cose vecchie come dice ma con via chiami molto interessante anche perché perché io credo che mi affido a Melfi o si tutto questo fu cioè fosse veramente profondamente estraneo alla loro cultura c'è una testimonianza molto bella di Calvaruso uno dei dei pentiti del gruppo
Del gruppo di Graviano Bagarella eccetera
E il quale dice che mentre era in carcere con con Giacalone un altro imputato Giacalone gli dice ma chissà perché abbiamo fatto queste cose c'è mio mio genero Lonigro quello che ha piazzato la macchina il fiorino lì in via dei Georgofili che ancora non si rende conto perché l'ha fatto perché gli Uffizi
Indù neppure sa che cosa sono giù Screw Frizzi allora perché dunque succede che
Secondo la ricostruzione dei magistrati che mi sembra molto interessante molto attendibile il e secondo quello che poi ha raccontato Brusca
Che l'idea di attaccare le cose vecchie viene a Cosa Nostra perché ci sono questi contatti dall'Est a partire dall'estate novantadue con Paolo Bellini personaggio veramente oscuro all'interno di di ogni genere di intrico
Estremista nero coinvolto coi non si sa come sparito dall'inchiesta sulla strage di Bologna
Uno che ha vissuto per anni sotto falso nome ed aveva contatti con persone delle istituzioni anche con altri magistrati
Questo personaggio questo personaggio che era poi una abilissimo a quanto pare l'altro di oggetti d'arte
Entra in qualche modo in contatto cioè viene utilizzato per un certo periodo al Nucleo tutela patrimonio artistico
Per dei contatti con personaggi della malavita della criminalità nel tentativo di recuperare e guarda caso e le opere rapinate a se non sbaglio nella Pinacoteca di modernamente gennaio del novantatré guarda caso una rapina che sembra proprio l'antefatto di quella che era tenuta recentemente a Roma
Perché poi si scoprirà che era stata opera della della mafia del Brenta
Bene questo Paolo Bellini lo lo lo dico rapidamente riquadri in questa foto stanno praticamente tutti ma c'è un punto che a me ha sempre lasciato sconcertato questo Paolo Bellini
A un certo punto dice che parlando con il suo interlocutore e attenzione questo lo dice a un maresciallo del Nucleo tutela patrimonio artistico questo lo dice all'incirca nell'agosto del novantadue non gli dice in quel momento che è il suo interlocutore ma qualche mese dopo glielo tirava e lo farà assicura glielo farà capire ecco gli dice che questo suo interlocutore gli ha detto attenti se cioè se lo Stato non ci sta a fare una certa trattativa cioè scambio di opere d'arte per arresti domiciliari od ospedalieri per alcuni boss mafiosi fra i quali pertanto Brusca
Ecco se lo Stato non ci sta
Che ne direste un giorno se vi alzate e non trovate sulla torre di Pisa
Un messaggio che il Paolo Bellini
Nella sua follia riferisce riferisce al maresciallo del Nucleo tutela patrimonio artistico il quale maresciallo pochi giorni dopo vada al colonnello Mori che di era all'epoca il vicecomandante del ROS adesso lei comandante del ROS
E si parla di questa possibilità di infiltrare questo Bellini
Nel in questi ambienti mafiosi il colonnello Mori dirà poi che il maresciallo tempesta del Nucleo tutela patrimonio artistico non gli ha parlato di questa minaccia la Torre di Pisa
Questo punto è rimasto sente abbastanza incerto anche se se ne è discusso al processo a mio parere non sufficientemente perché il presidente della corte d'assise in quelle circostanze impedì ad alcuni avvocati di fare domande al generale Mori quando venne a testimoniare
E non fu un bel 'na bella pagina del processo il comunque la cosa impressionante questa nel allora siamo nell'estate del novantadue nel cadono il contatti tra questo tra questo Paolo Bellini e la livelli Lippi infiltrato nel rosso il PIL tardo nel nella negli ambienti mafiosi è considerata una una cosa assurda dal rosso e probabilmente hanno ragione in ogni caso lo aveva portato un messaggio importante benissimo non no si considera comunque una cosa da nulla
Nella aprile se non sbaglio nel marzo nell'aprile del novantatré il Bellini comunque si rifà vivo con il maresciallo del Nucleo tutela patrimonio artistico di fa presente una serie di circostanze di dice guarda che per se vuoi sapere chi era l'interlocutore nella mafia
Sa leggiti Gennari perché è stato arrestato qualche giorno fa qualche giorno prima era stato arrestato
Giove Antonino Gioè uno dei del muniti Bagarella tutto questo risultata testimonianze ben precise allora il ventisette maggio esplodono gli Uffizi
Il ventinove maggio
I giornali riportano la seguente notizia piedritti muore grave per i monumenti ma in particolare per la Torre di Pisa Piazza dei Miracoli è stata transennata
Allora i nostri magistrati che fanno l'indagine su via dei Georgofili lo sapete quando l'hanno saputo di questa storia Della Torre di Pisa l'hanno saputa da Gioacchino la Barbera era e non così bene ma comunque l'hanno saputo da Gioacchino la Barbera il tre dicembre mille novecentonovantatré dopodiché hanno risalito la strada sono andati a Paolo Bellini e Paolo Bellini dopo qualche esitazione della raccontata la storia della Torre di Pisa allora io mi domando
Ho l'ho chiesto fatto questa domanda generale Mori e lo ha detto no io no ammette il collo e il maresciallo tempesta non mi disse nulla nell'agosto del novantadue di questa minaccia la Torre di Pisa
Il il maresciallo tempesta dico ma lui si poteva render conto non era stata dato di tisana saltati gli Uffizi
E il generale Mori mi disse ma ognuna un po'settoriale
E vide ed è evidentemente il maresciallo tempesta si occupa di recupero di opere d'arte non si rese conto ma insomma uno si occupa di recupero di cose di di opere d'arte saltano agli Uffizi e non si ricorda che qualcuno gli aveva parlato che la mafia voleva far saltare la Torre di Pisa
La cosa è gravissima secondo me e e inspiegabile secondo me anche perché in quel momento cioè era vivo e vegeto in una galera italiana giura e si toglie la vita il ventotto luglio
Del mille novecentonovantatré e poche ore dopo le esplosioni di San Giovanni in laterano San Giorgio al Velabro e di via Palestro
Ora io non ho idea se che Lazzi vigna e Nicolosi potevano andarsene da Giove e giovedi raccontava tutto non lo so però certo uno che due mesi dopo si ammazza e si ammazza in quel modo lasciando best Napa una lettera di diciassette pagine se non sbaglio
Con tutti i dubbi che poi anche questo sia un suicidio macché suicidio e che mi domando se magari non andava in crisi e devo raccontava questa cosa forse forse era uno di quelli che sulla strategia delle delle bombe non era affatto d'accordo
Per questo vi dico io credo che forse quel ultime tre stragi forse potevano essere evitate c'è qualcosa che non ha funzionato
è uno dei grossissimi dubbi che noi abbiamo ho scoperto che va be'non è solo questo il dubbio che noi abbiamo perché uscito un libero recentissime molto bello
Il libro di Paulson e di lodato c'era una volta la lotta alla mafia che è pieno di dubbi e che e forse rappresenta come dire l'ultimo l'ultima frontiera di noi giornalisti noi adesso
Riusciamo soltanto a produrre dubbi a a discutere di quello che non quadra in in in certe indagini e soprattutto nella difesa della democrazia di questo Paese
Ringrazio anche Franca selvatici e mentre magari ben so pensate se volete fare qualche intervento direi che le le ultime parole di Franca mi hanno fatto riflettere su la
A Milano apparente per noi e ma profonda differenza che ci sono
Queste due inchieste sull'inchiesta
Sulle stragi indagini disse
Perché devo dire senza dubbio perché ha seguito il processo inchiesta che sta portando adesso alla sentenza
Di primo grado per le stragi del novantatré è un'inchiesta non solo fatta benissimo
Ma non userei a definirla
Più che certa contro credo che fra i colleghi che hanno seguito questo processo non non se ne troverebbe uno disposto a scommettere che uno solo dei boss in attualmente sotto processo è accusato di strage possano uscirne fuori intende quindi veramente è un'inchiesta intelligente partita dei piccoli dati
Quindi dall'analisi dei tabulati Calle quel quella mente da tutto quello piccolo lavoro di analisi e di indagine sul territorio minuziosa che ha richiesto tempo e uomini e che partendo da qui piccoli legale fra persone fra telefonate è riuscita a ricostruire un quadro che è senz'altro un quadro già abbastanza sì soddisfacente nel senso che abbiamo in questa prima inchiesta i presunti esecutori i presunti mandanti delle stragi viceversa ecco l'altra faccia della medaglia
Della inchiesta bis noi non sappiamo niente può darsi benissimo che sia molto più avanti di quanto noi non presumiamo ma l'impressione impressione così alle steppe chi ovviamente ne conosce solo così a volte gli umori per aver scrutato qualche risposta Nemi pubblici ministeri o negli investigatori impressione che anche questi ultimi cioè anche investigatori che pubblici ministeri a volte andando a scavare a certi livelli indirizzando la loro attenzione su certi soggetti si trovino veramente rimbalzare su un muro di gomma come a noi capita spesso come forse qualche volta probabilmente capita anche a loro ecco questa era un po'una come dire un dovere che sentivo di rendere giustizia a anche a chi ha lavorato in questi cinque anni a questa indagine non facile perché se andiamo a vedere in Italia sono molto sulle stragi impunite di quelle per i quali abbiamo avuto dei volti
E dei nomi e e quindi cercare anche di capire questa difficoltà probabilmente questi due inchieste camminano su binari paralleli è vero che sono collegate vero che hanno probabilmente
Tanti momenti e passaggi in comune ma probabilmente il livello di indagini dell'una e dell'altra sono profondamente diversi anche per le difficoltà che incontrano gli stessi investigatori non so se ci sono delle domande sì
No socio cioè pretende novanta e poi il collega
Contrario
Sì dunque ma credo che alla luce di quello che è accaduto in questi ultimi giorni soprattutto la fuga di Licio Gelli anche gli attentati che ha subito gli affrontino subito al nostro patrimonio artistico
Ci consentano di reggere in una che apre un tantino diversa quello che è successo nel mille novecento novantatré
Da quello che si è capito finora sembra che l'obiettivo principale degli attentati del novantatré fossero i monumenti invece io credo che l'obiettivo principale del novantatré fosse la società civile fosse colpire la la popolazione dello Stato italiano in un determinato momento storico perché non dimentichiamoci che nel novantatré
Fu non solo c'era stato un ricambio della classe politica che Abbas subito un Pluto colpo nelle elezioni politiche del novantadue ma c'era stanno stati dei referendum
Popolari che avevano in qualche modo cambiato il volto della società favorito il finanziamento pubblico dei partiti che adesso è stato ripristinato
Fu abolito con il sistema proporzionale che aveva consentito ai partiti più grandi del nostro paese la Democrazia Cristiana il Partito socialista e via dicendo di mantenere sempre una posizione di primato
E quindi di fare all'occorrenza accordi di potere volti a soffocare ogni iniziativa di coloro che potevano in qualche modo insidiare il il loro primato
Essendoci stata quindi da un lato la fuga di Licio Gelli che stando alle notizie che arrivano poi da Palermo
Sembrerebbe aver orchestrato con Riina un non meglio
Precisato Progetto di colpe dall'altro
Vengono effettuati questi affronterà bene artistico nazionale probabilmente per sviare l'attenzione dell'opinione pubblica dalla fuga di Licio Gelli che io credo continuerà ARAP costituire un mistero in che litri rimarrà volto appunto del mistero per per tanti anni probabilmente perché Gelli come ha detto la Sandra Bonsanti nel suo intervento dispone di una capacità ricattatoria Craxi ai mezzi che ha in grado di mettere in imbarazzo una qualsivoglia formazione politica ma io credo nel modo più intelligente per ricordare quello che accadde
Cinque anni fa e cominciare a prendere atto che nel momento in cui si elimina un falcone si elimina un borsellino
Non si raggiunge forse più il proprio scopo perché il cittadino comincia a essere in qualche modo cosciente di quanto valgono le istituzioni io personalmente come giovane credo sia meglio vivere cinquant'anni alla Falcone e lasciare ai miei figli un ricordo che vi per ottant'anni invece nell'indifferenza più totale chiuso magari soltanto alla difesa atti interessi non non meglio identificati se nella gente comincia a maturare grazie anche alle campagne di stampa che si stanno intensificando in tal senso questa consapevolezza io credo che questo sia un bel modo di ricordare E.on dal bagaglio di eredità da lasciare ai nostri figli
Ringrazio il collega per l'intervento
Cioè la signora Baccini via Lambertenghi scassi certamente che vuole intervenire non so se fare una domanda o il suo intervento
Poi
Io faccio parte di quel mondo silenzioso che non sempre internet la storia che anzi quasi mai nella storia normalmente cioè sono un'operatrice rappresento gli operatori in una strada che ha subito il tram ma cinque anni fa cioè intimando influisca per chi chi si è trovato coinvolto in in prima persona nella trama dei novantatré
Ogni giorno ce lo ricordiamo questo chiama perché siamo in una strada io scusate voi avete volato alto io scendo nella nel quotidiano non per la cronaca quotidiana me lo permettesse vi ringrazio
Che a cinque anni da quelli da quel momento lì non ha ancora trovato il suo habitat migliore
Perché per quattro anni nella strade e è stata percorsa da due stranieri e mezzi pesanti ai selciato tutto dissestato e in un tratto di via dei Georgofili la ricostruzione non è ancora completata
Purtroppo la lunga tesa ha messo in difficoltà alcune attività
Fortunatamente non tutte le attività ma c'è il timore che alla fine questo ci preoccupa qualcuna sarà costretto a uscire dal mercato
Avevamo a quell'epoca ha fatto una scommessa sono gli stessi no e perché non avevamo anche previsto su nonché sentir così lunghi
C'erano solo due possibilità in quel momento andarsene subito cioè gettare la spugna oppure provare a resistere
E anche l'avvicendarsi di di divari fra prefetti purtroppo è anche vice prefetti non ha portato beneficio da questa zona
Lo stesso fisco mostra di avere la memoria corta e temo che dovremo rinfrescarle la ma comunque un'ora non serve recriminare io non sono qui per recriminare se volevo solo a me a appuntare anzi approfitto anche per ringraziarla stampa
Perché cinque anni fa la stampa ci è stata molto vicina tant'è vero in quel libro che che è stato scritto anche per volontà degli operatori
Poi troverete degli iscritti tutti i giornalisti io ora nella mento uno per tutti o due io rammento scansarmi
Era molto agitati altri ce ne sono stati però che torna femministe non posso ricordare insomma
Ecco a davanti purtroppo davanti a esperti straordinari siamo tutti inesperti pecchiamo di ingenuità talvolta quello che però ora in questo momento mi preme sottolineare è il voler invitare alla riflessione che al potere per fare una cosa molto semplice torna così importante per noi alcuni di voi ricorderà come in tempi non sospetti fu collocata in questa strada una piantato Ulivo
Sì fu portata da chiudiamo alcuna di voi se la ricorda un'amica e purtroppo è scomparsa e non c'è più con nuove voleva essere il simbolo della rinascita e la spinta ricominciare tutti uniti sulla strada della ricostruzione
Un timido tennero alberello che ha resistito a tutti risulti della polvere
Ed era piccolo anche perché la strada è stretta che non poteva accogliere uno flacone uno più grande
In quella circostanza mi dispiace sia andato via perché non ci sia il processo a Scanzano in dichiarò che al posto del piccolo ulivo a ricostruzione avvenuta ne sarebbe stato collocato uno più grande e nella parte sull'arca della strada
Sarebbe stato uno Livorno in cinque rami a ricordare le cinque creature con quel tram verso la lista
La famiglia e lo studente ecco ora mi auguro che ancora oggi questa idea che è venuto fuori dal espresse dal professor Cantani posso diventare un processo dovrà possa diventare si trasformi in realtà ma una corsa io voglio chiedere a al l'autorità presente
Vorrei proprio lui iniziata i visitatori italiani e anche stranieri
Che vengono in questa parte della città in questo piccolo spazio e la città molto frequentemente ci tramandano perché non ci sia niente che sia ricordare quella drammatica con dolorosa circostanza
E sono proprio Ettore per cui stasera io vorrei proprio rivolgermi alla presidente del consiglio al sindaco la presidente del consiglio comunale che è una persona attenta e sensibile ai problemi della città ed è perché proprio sia si sia si realizzi attivarsi perché quest'idea si concretizza in qualcosa che resti nel tempo
Il terzo lo sapete che come me affievolisce la memoria dei più entrambi i nomi collettivi si sommano ai vecchi con la rapidità che fa male al cuore e sconvolge la mente
Ma noi proprio ecco stasera ne approfitto perché l'unica possibilità che io ero per poterlo dire facciamo in modo che per colui che passa da questo punto della città ed anche per le giovani generazioni qualcosa di tangibile insisto nel tempo resti a apposta sia lì affari riflettere contro ogni forma di violenza generata dall'odio dalla barbarie frutto della volontà degli omini purtroppo però noi ci siamo che io vi ringrazio per l'attenzione e vi ringrazio anche per quanto sono certa sarà fatto prima che cali il velo dell'oblio grazie
Ringrazio la signora Bacci e mi pare che forse ci sia una risposta da parte del sindaco chiamato in causa molto brevemente alla signora dopo la sua altre volte noi speravamo di poter festeggiare prima del quinto anniversario la riapertura della piazza
Dietro all'Accademia diretti agli Uffizi corti
Purtroppo i lavori sono andati un pochino troppo troppo per le lunghe sono ancora vivo ci passo spesso vado a vedere mi sembra sia sempre lì fuori ci siete davanti avete più o meno le stesse sensazioni purtroppo alcune giustificazioni ci sono altre sono un pochettino
Io vorrei comunque promette di questo in tal
Il in quella in quello spazio non attenda vedremo come perché adesso veramente si vede si determina molto male in quello spazio l'amministrazione comunale farà un concorso per una scultura
Una scultura anche piccola che abbia una sua iscrizione e che ricordi all'noi a chi verrà dopo di noi quello che è successo in quel luogo questo la prima promessa la seconda promessa ero queste ci siamo fatti
Un giorno che son passato a prendere il caffè
Noi dobbiamo farlo questo qui è che è sempre molto difficile associare un momento di festa con un fatto luttuoso però io credo che dobbiamo farlo lo stesso
Io avevo pensato di farlo quando si si poteva aprire la piazza sì le cose o troppo per le lunghe là ci sbrighiamo lo stesso noi organizziamo però pur cominciato ad esami fin da ora e pensiamo già per quest'estate
Un giorno in cui ci troviamo tutta la via e da Pinto tutto una lunga tavolata in cui noi non è che voglio festeggiare la rinascita e la strada perché la memoria anche speranza bene quindi questo mi però tocca pure organizzate e
Ecco
Sandra Bonsanti mai vorrei ricordare un momento famiglia Nencioni e lo studente Capolicchio che sono morti perché questa discussione sul fatto se la mafia voleva non voleva uccidere certamente ci porta a dire banalmente che se volevano fare una strage potevano mettere una bomba su un treno supermarket certamente però loro hanno messo nel conto che potevano uccidere hanno ucciso comunque e queste persone
Sono morte perché come sappiamo questo tipo di mafia amava alcun rispetto per i bambini una la mafia che un tempo era una macchia e ci dicono io non non è che poi sia capaci di vedere tanti differenze era una mafia che rispettava le donne che ci aspetta nei bambini che rispettava il nucleo familiare è giovane
Ecco è ovvio che questa Mascia che ha ucciso è una mafia che ha messo la bomba via dei Georgofili è una mafia che aveva messo nel conto di poter uccidere le persone determina anche abitavano
In quella strada ecco quindi io vorrei sempre che mi rendo conto che c'è stato un dibattito assurdo all'indomani
Della bomba si era più grave gli Uffizi il danno agli Uffizi alle vite umane io personalmente
Sono sempre per dire che la vita umana è insostituibile che l'attentato alla vita umana la cosa più grave che esista mi dispiace molto per gli Uffizi
E la signora baci anche Sacchi per i negozi di via Lambert ex che ci siamo tutti i dati da fare però ecco ci terrei che in questa commemorazione noi non dimenticassimo
Queste persone questo vigile che era al servizio di una città questa questa bambina che scriveva queste poesie meravigliose questa sorellina piccolissima questa bambola che è stata trovata
La sul posto ecco questo studente che era venuto nella nostra città per crescere per imparare all'inizio di una vita ai che sono che sono morti quindi troviamo un modo anche Trieste fedeli acquista ricco
Grazie Sandra clienti a lei la parola ha chiesto di parlare Danilo ha mandato che avvocato di parte civile per il Comune di Firenze nel processo dall'aula bunker per le stragi
Da vorrei fare una domanda proprio secca ai giornalisti
Ci sono venticinque anni che come avvocato dell'associazione vittime familiari perseguo la verità sulle stragi come avvocato penalista
Ovvero mi muovo sul piano della prova penale e mi muovo sul piano della responsabilità penale perché il processo penale si basa sulla prova penale
In questi trent'anni
Dicembre sessantanove il prossimo anno dicembre novantanove son trent'anni
Ci sono state responsabilità penali e si è cercato di arrivare a sentenze penali ma al di là di questo che reputo mio nostro lavoro c'è il mio lavoro di avvocato penalista e di giudici penali ci sono anche responsabilità politiche
Responsabilità storiche
Davanti a queste responsabilità storiche e politiche
Perché come mass media nulla dette affrontato ovvero ci sono responsabilità governative delle stragi come io sono profondamente convinto al cento per cento e lo domanda voi
Due se ci sono state responsabilità e ripeto non mi piace finzioni perché si parla in genere di responsabilità istituzionali servizi deviati
Io son preciso responsabilità governative di chi era Ministro della Difesa ministro dell'Interno Presidente del Consiglio
Ovviamente una cosa è la responsabilità penale ovviamente un'altra cosa è la responsabilità politica perché anche l'omesso controllo
Vuol dire che queste persone sono stati degli incompetenti e degli incapaci a meno che non siano state concorrenti nel reato ex articolo centodieci
Allora io domando a voi il vostro parere la vostra opinione perché condivido quello che avete detto il giornalismo di inchiesta fino al novanta che li conosco tante persone quindi i presente Flamigni Gianni famiglie tante al le persone era un giornalismo di inchiesta che andava anche a responsabilità storiche e politiche ora se si aspetta di parlare solo con l'avviso di garanzia o davan dalla sentenza penale il giornalismo si riduce a essere avvocatura c'è dall'avvocato penale il giornalista non c'è più differenza sa aspetto una sentenza penale posi scrive
Quindi ritorno alla due domande secche secondo voi c'è stato ci sono stati responsabilità governative politiche nelle stragi prima domanda seconda domanda se ne può appare pare ovvero voi ne potete parlare nei convegni dappertutto sui vostri giornali oppure deputate che ancora l'Italia il popolo italiano non è maturo per affrontare questo tema
Grazie
Non so se vogliamo rispondere se qualcuno dei colleghi vuol prima rispondere magari così va bene assistito
Predire queste
Condivido quello che ha detto la signora Sandra Bonsanti che dato il livello di complicazione a cui sono arrivati i sistemi illegali in Italia
Massoneria poteri finanziari illegali mafia le cose per i giornali si sono complicate sono arrivati a un livello di perfezione elevatissimo gli gli inquirenti che indicavano devono essere più perché specializzarsi e attrezzati il giornalista poverino penso che non sia così attrezzato da poter arrivare a dire qualcosa dare un contributo importante nelle indagini il contributo Sandra Bonsanti ha segnalato è quello della memoria che un po'anche il contributo Dinoi vittime che siamo sopravvissute
I testimoni testimoni hanno un ruolo secondo me
Di aver interiorizzato
Il programma e a di averne fatto assunto dei valori i valori migliorativi migliorati dei valori di coscienza civile e quindi di trasmettere sta lì anzi il ruolo del testimone che poi è anche il ruolo della stampa è quello di far capire alla gente ma soprattutto il ruolo del testimone che
Le stragi non sono un problema di chi le ha subite sulla propria pelle ma sono un problema di tutti perché sono un problema di tutti
Perché fino a quando non sto potremmo fare un'analisi cioè tanto arrivare alla verità storico-politica e poi fare un'analisi socio culturale
Dello stragismo di quello che ha significato la strage in Italia
Il rischio che le stragi possono continuare a essere fatte usate come strumento di lotta politica o è un dato reale vero quindi come vedete il problema
Da problema del testimone diventa anche un problema di tutti perché se le stragi possono essere ancora fatte
Vuol dire che chiunque di voi può esserne vittima quindi il ruolo della stampa credo che sia proprio quello di far capire questo ai cittadini di far capire ai politici che è venuto il momento di dire la verità storico-politica sulle stragi
L'Italia è stata percorsa lungo tutta la storia della Prima Repubblica da una lunga sequenza di fatti criminosi che iniziano da Portella della Ginestra né quindi il primo maggio del quarantasette fino ad arrivare al novanta tre le varie stragi sono s'sono state fatte per motivi apparentemente disuguali periti storie c'erano diversi quindi le stragi nel novantatré non possiamo considera le uguali alla strage di piazza Fontana e motiverà anti perse però tutte sono state fatto un'unica filosofia che era quella di ottenere dei risultati di influire
Le sul
Sul sull'opinione della gente di portare la gente a a a diventare un poco più conservatrice tant'è vero che se ne vediamo tutte le volte che sono state fatte delle stragi erano momenti parte politici molto particolari all'inizio ci si spostava verso sinistra ne facevamo parte del cocktail Patto atlantico c'era la guerra fredda c'era il muro di Berlino e non potevamo permetterci queste quindi come verrà questa verità fuori hanno abbiamo usato terroristi neri per fare le stragi quindi creare un clima politico del favorisse un rientro conservatore poi piano piano la mafia è diventata un potere forte in questo Paese ha incominciato a influire sui sulle sulle situazioni politiche perché la situazione politica può andare ha vantato a svantaggio della mafia ed è subentrata anche nella strage del Novecento quattro
Centoquattro non è una strage la strage un po'particolare vede complici sia i soliti fascisti che i mafiosi la strage nel novantatré vede esclusivamente come esecutori materiali
La la mafia ma anche la strage di Portella della Ginestra aveva come esecutore materiale la strada la mafia ma non erano i mafiosi i mandanti mandanti erano negli ambienti massonici del tempo
Ecco volevo dir questo il ruolo della stampa è quello di essere da pungolo ai politici perché si decida di fare emergere questa verità perché fino a quando questa verità storico-politica non sarà emersa quell'analisi famosa socioculturale che è necessaria affinché non si rientri non si possa pensare a un clima di terrorismo Possa in qualche modo risolvere le situazioni
Noi avremo in Italia una situazione in cui la strage pagherà e finché pagherà potrà essere usata come strumento ordinario di lotta politica con quindi secondo me la stampa un duplice ruolo quando può di
Evidenziare certi fatti di rilevanza criminali di rilevanza giudiziaria ma quando non può aiutare la sconfessione dei centri di potere
Force confessione politica dei centri di potere che hanno usato la strage come modo di fare politica per influire le nostre decisioni democratiche
Ecco secondo me il ruolo della stampa e queste o quello di essere enti pungolo di stimolare
I politici a decidersi di fare un passo che esiste dice a quella verità storica politica sulle stragi esiste è molto più avanzata nelle carte giudiziarie né non dei documenti politici e mi riferisco ad esempio alla bozza di relazione del della Commissione stragi la vostra relazione di come si le stragi ero sotto certi aspetti un un libro di storia meravigliosa poi quando deve trarre delle delle conclusioni politiche diventa fa acqua fa acqua da tutte le parti dal si trincera dietro la veritas dietro la verità giudiziaria di scendo nel rispetto della verità giudiziaria non può siamo tipo quella verità giudiziaria non è arrivata a colpire certi livelli politici noi non possiamo dire che c'è
Perché ambienti politici siano compromessi
Nella strategia della tensione
In realtà massicci è un discorso molto molto astuto ma che si basa su una non veri tra perché la verità giudiziaria di per sé ha dei limiti grandissimi che stanno appunto nella prova penale
La verità giudiziaria non potremo mai avere in un tribunale una una
Una incriminazione per responsabilità politica ma si potrà mica ma incriminare un movimento perché spostato che dona parte o dall'altra la verità giudiziaria è legata alla alla alla prova e la prova dovrà perseguire se è la prova serve solo a perseguì responsabilità singole personali ma la verità delle stragi è tutta quella che sta dietro la responsabilità personale
E sarà la stampa doverlo dire aiutare i politici Abdilla convincere i politici a dirle anche le istituzioni locali dovrebbero secondo me e servire
E queste queste l'organizzazione di questi incontri serviranno penso fra aggiungeranno goccia a goccia un po'di acqua a quella a quel mulino
Grazie
Grazie se non ci sono dubbi altri interventi
Lei la parola ai colleghi magari in senso inverso per una Brenna Brad eretica con l'impegno magari minuto attesta minuto occupi attesta con impegno a carico un paio di loro risponde anche alle domande poste dall'avvocato Ammannati e cioè ci sono state responsabilità governative politiche uno seconda domanda se ne può parlare sui giornali in sede affrancata selvatici
Non ho capito molto bene perché dire responsabilità governative bisognerebbe anche dire di quali governi io vi leggo quello che ha scritto Carlo Azeglio Ciampi
Il mio governo avuto il triste distintivo di essere stato accompagnato da una serie di attentati terroristici che oggi sappiamo essere di stampo mafioso
Beh lui si era insediato il dodici maggio novantatré ne ha avute parecchie di strage una dopo l'altra
Dice anche Ciampi in questo suo libri libriccino che questi eventi e cioè le stragi mi indussero a porre mano a una radicale ristrutturazione dei servizi di sicurezza per la cresce nell'efficienza e migliorando il coordinamento un disegno di legge di riforma venne presentato al Parlamento nel settembre novantatré ma nonostante gli sforzi del governo hanno riuscì a superare neppure Leather in Commissione da non lo so se è solo responsabilità del governo è difficile distinguere forse si potrebbe parlare di DDT certe vischiosità e di certe complicità all'interno delle forze politiche ma mi domando anche se non sono e trasversali certe volte ecco mi piacerebbe avere le idee chiare come mi pare le abbiamo avvocato ha mandato su chi intende chiamare in causa per le sue responsabilità io non ce l'ho così chiare come più
Forse l'avvocato un'uscita parte dell'indagine noi non conosciamo viste sempre possibili direi che
Andrea Purgatori se vuole concludere o rispondere anche lui si può parlare sui giornali di queste responsabilità
Ma io credo che se ne posso parlare
Nel momento in cui ci sono due condizioni che vengono rispettate la prima è che nell'mentre in cui se ne parla esistano degli elementi di fatto per cui se ne possa parlare vale a dire se io soste dico che il Presidente del Consiglio o un ministro
Ha una responsabilità
In qualche modo con uno di questi ed enti che si sono prodotti beh devo avere un un elemento di fatto per poterlo per poterlo sostenere
E questa è la prima condizione
E che naturalmente questo elemento di fatto sia verificato la seconda condizione e che il giornalista abbia il coraggio di imporre questa notizia e di non metterselo in tasca per andare magari a fare il corrispondente a New York in cambio della non pubblicazione della notizia perché è evidente che lo stiamo parlando di notizie facili da maneggiare stiamo parlando io prima qualcosa ho detto ma lo ripeto stiamo parlando di vicende che toccano
Profondamente la vita del paese e quindi tutti i suoi corpi e tutte le sue istituzioni quindi tutti gli uomini che ne fanno parte
Qualche mese fa
Visto che lo dico perché l'ho scritto
Quindi insomma
Ma non c'è nulla di e pubblica cosa soltanto un esempio qualche mese fa il ministro della Difesa Andreatta con aria un po'infastidita disse che insomma bisognava chiuderla questa inchiesta su Ustica per tutelare la sanità mentale degli italiani
Io mi sono sentito profondamente offeso da questa frase
Lo scritto
Il mio giornale ha pubblicato la frase e ha pubblicato evidentemente anche come minimo
La lo sconcerto di fronte alle parole che erano state pronunciate da un uomo politico e di governo che al conte Rio se ci fosse stato anche necessità di un secondo di più a disposizione del magistrato il fare l'inchiesta avrebbe dovuto casomai
Dire qualcosa di diverso questa è una mia opinione personale ritengo che i giornali non debbano fare il pungolo di nessuno i giornali debbono raccontare ciò che accade il pungolo si fa quando si va a votare
Cioè i giornali ognuno deve fare la sua parte questo non lo dico con tono polemico dico perché ci credo cioè ognuno deve fare la sua parte
I giornali non devono pungolare nessuno i giornali devono raccontare fino in fondo che cosa accade possibilmente offrendo la maggiore
Gamma possibile di di di elementi a disposizione di dei lettori che poi sono i cittadini e poi decidano i cittadini che cosa debbono fare rispetto alle responsabilità politiche o di chiunque altro sia coinvolto in vicende come queste
è giusto che lo chiudiamo pensando a queste cinque persone che sono che sono morte in via dei Georgofili qui stavo scorrendo brevemente questo piccolo libricino in fondo c'è una lista pazzesca di persone che hanno perso la vita in in vicende che loro non avevano cercato
Cioè
Queste sono cose che secondo me bisogna continuare a dire e credo che l'altro giorno ho letto su un giornale scusami mi rubò mi rubo un altro secondo ho letto su un giornale in prima pagina
Sabato per la precisione il Giornale il Giornale
Un commento
A firma di un mio collega
Giornalista
A proposito della
Dell'inchiesta che la magistratura di Palermo sta sta star starebbe sta facendo e che coinvolgono Licio Gelli
Bene io se l'avete tempo e voglia andate via prendere il giornale di sabato rileggetevi questo commento
Che sembra scritto da una persona che non sa che il signor Licio Gelli in questo momento è un latitante e non è semplice mente uno spiritoso signore che ci delizia delle sue poesie o delle sue battute misteriose a proposito della vita del Paese
E soprattutto è pieno di insulti
Gratuiti
Per il gusto di farmi perché credo che forse non si renda neanche ben conto questo mio collega di quello che ha scritto nei confronti dei magistrati di Palermo
Su cui ognuno di noi può avere le opinioni che vuole ma credo che
Se non altro si debba a questi magistrati come moltissimi altri magistrati
Il riconoscimento di un prezzo che hanno pagato che e credo poi la in qualche modo poi ha avuto come risultato il fatto che noi stiamo qui stiamo parlando di un processo di una strage di responsabili che sono in galera che stanno per essere giudicati e francamente io credo che ogni volta che noi ci permettiamo di il prendere in giro i magistrati soltanto perché ci fa comodo politicamente prenderli in giro forse dovrei mo'contare fino a dieci e poi magari darci un bel morso la lingua credo che e grazie a molti di questi magistrati che ogni mattina escono di casa e rischiano la pelle mentre noi andiamo al bar a prendere il caffè
Che insomma si mettono in galera i mafiosi e ripeto noi stiamo qua a parlarne e stiamo parlando per fortuna di cose che accadono insomma se cioè non se noi perdiamo di vista questo credo che è francamente inutile che continuiamo a a interrogarci a dibattere sul problema non soltanto della stampa e delle stragi ma più in generale di come accidenti viviamo in questo Paese
Grazie Andrea Purgatori
Vengono ma non era una polemica credo che credo che che
Scusi sistemi e la
Va
Bene
Sanzioni
Le liste delle la
Pongo
E
Gli ho detto come
Oliviero non
Scritta due giudiziario
Ed è
Una
Atto di riassicurazione
Quindi grazie grazie ad altri la parola Gianni Cipriani una conclusione in pochi secondi lista l'ora
Le responsabilità governative esistono e sottolineo governative
E basta leggere con attenzione tutta la pubblicistica era saggistica esistente in materia per poterle tranquillamente
Trovare ricordo solo come esempio un documento pubblico anche più volte pubblicato che il memoriale di Aldo Moro scrittore nona prigione del popolo delle Brigate Rosse
Nella quale non passaggio lucidissimo lui parlava non solo dei ritardi ma anche delle ambiguità e delle connivenze con le quali settori del suo partito la Democrazia Cristiana avevano seguito l'evolversi del terrorismo quindi il problema non è che queste responsabilità non siano immerse o non siano state raccontate per come sono
Il problema è che molto più
In maniera opportunistica queste responsabilità vengono ricordate o dimenticate a seconda delle convenienze politiche del momento
Per una serie di anni
Precedenti si è fatto a gara da destra dal centro e anche da sinistra per ridimensionare il ruolo eversivo che avrebbe avuto in questo Paese la P due
E oggi si fa a gara per denunciare la pericolosità di un ottantunenne latitante quale Licio Gelli
E la stampa per le considerazioni che facevamo prima
Che non è migliore di altre parti del Paese non le ripeto la stampa a seconda degli input politici o imprenditoriali che derivano dalle proprietà
Contribuisce a far sì che questi fenomeni vengano ricordati o dimenticati per fortuna esistono al già alcuni libri di storia che i più volenterosi certo con qualche difficoltà in più possono consultare lì le cose cominciano a essere scritte
Azzi Gianni Sandra Bonsanti
Se il problema è proprio quello che non ci sono solo i giornalisti che scrivono certe cose poi dopo nessuno se ne accorge pensate a cosa è successo alle conclusioni della commissione Antimafia presieduta da Luciano Violante lui scrisse che la mente le responsabilità politiche di Giulio Andreotti il quale
Successivamente fu indagato ed è tuttora sotto processo però come personaggio Poli dico nettare che coda esattamente non dello stesso potere di prima per fortuna ma comunque della stessa circola ampiamente all'interno del delle istituzioni dei gruppi politici ci sono sicuramente altri che si muovono per lui per quanto riguarda il suo potere dunque è chiaro che non basta alla denuncia non basta io io credo di aver Sam prescritte nome e cognome dei politici devo anche dire che almeno nella prima Repubblica non non succedeva tanto che venissimo querelati forse venga ignoti querelati adesso ma allora abbiamo scritto tutto non solo su Craxi ma anche appunto se Andreotti eccetera su Cossiga voglio dire abbiamo scritto no io credo che se andiamo a vedere quale presidenti del Consiglio ministri alla difesa non l'abbiamo citato come in qualche modo perlomeno responsabilizzi non di strage ma responsabili lì è aver nominato personaggi non specchiati né posti di potere cioè credo che li abbiamo nominati tutti mi pare che francamente mondò italiano politico si è andato avanti senza tenere alcun conto di quello che abbiamo scritto fin quando non c'ero proprio su battuto il naso contro un alcune situazioni ecco quindi dico ma è vero che noi giornalisti dobbiamo fare qualche passo avanti ancora ben Simo però la politica a è è questa che si deve muovere passi avanti della politica ce ne son tanti che devono essere fatte ancora
Grazie non so se il
Presidente alla se vuole concludere concludere i nomi pare che ormai sia abbiamo già concluso solo un ringraziamento a tutti coloro che sono stati presenti dall'inizio alla fine questi nostri incontro materiale di riflessione mi pare
Cinzia è stato delle testimonianze i nostri ospiti
Credo che questo materiale di riflessione potrà essere utile anche per altri momenti proprio come diceva all'inizio non queste riflessioni non devono essere fatte solo nei momenti delle ricorrenze di qualche di avvenimenti appunto tragici come quello che ricordiamo oggi bisogna vedere una costante e continua a iniziativa in favore dell'educazione alle alla legalità presente verso soprattutto i giovani giovanissimi domattina ci sarà il premio nati e niente Cioni nella sala dei Cinquecento come ogni anno appunto dal ricordo di questa bambina e quindi di quella tragedia
Devo dire che l'impegno delle istituzioni deve essere questo cioè quello come dicevo all'inizio di far memoria arditi fa ricordare di tenere alta l'attenzione della politica dei governi di tutte quante le istituzioni preposte ad intervenire
Oggi l'abbiamo fatta in questo modo attraverso l'informazione credo che l'informazione ci ha trasmesso in tanti anni della storia del nostro Paese sulle stragi sulla strategia della tensione
Lo continueremo a fare soprattutto rivolgendosi ai giovani giovanissimi quindi al futuro del nostro paese grazie