"Quale Partito Socialista Europeo in Italia?" org. dalle reviste "Mondoperaio" e "Le ragioni del socialismo" (c/o Palazzo San Macuto - via del Seminario)

L'assessore arriveranno
Apriamo i lavori ricordando con pochissime parole lo scopo per il quale due importanti riviste della sinistra le ragioni del socialismo Mondoperaio
Hanno organizzato con la partecipazione di altre riviste critica marxista resetta Rifondazione questo odierno convegno non si trattava e non si tratta di porre all'attenzione sia delle forze politiche che nel nostro Paese si ispirano ai valori propri dell'Internazionale socialista e Chiti essa fanno parte sia più in generale della più vasta opinione pubblica italiana il tema che è qui oggi in discussione quale partito socialista europeo in Italia appunto
Questo tema è già di per sé naturalmente all'ordine del giorno dalla vita politica e lo è per motivi che attengono alle vicende italiane e contemporaneamente per cause inerenti al processo di unificazione europea
Si trattava e si tratta invece ecco lo scopo del convegno di fornire un contributo di idee di proposte alla soluzione del problema
Della costruzione dell'affermazione in Italia con determinate precise caratteristiche del Partito socialista europeo soluzione indispensabile per gli sviluppi della democrazia italiana
E per l'ingresso a pieno titolo del Paese non solo e non tanto nella cornice economica ma soprattutto nella vita politica e sociale dell'Europa
Ovviamente in tale costruzione non si parte dal nulla tuttavia è evidente che tra le varie anomalie italiane vi sono anche anomalie presenti a sinistra e tra esse quella di un processo assolutamente incompiuto nella formazione di una forza democratica e socialista vocazione maggioritaria
Ecco lo scopo del convegno ecco ciò che vogliamo discutere in un confronto serrato e ha perso
Sono qui con noi diverse personalità
Del mondo della cultura e del mondo della politica ma non cito nessun nome per il timore consueto in questi casi di dimenticarne qualcuno di compiere così delle scortesi
Del resto molti di questi amici e compagni verranno nominati perché prenderanno parte al dibattito intanto vi ringraziamo così come ringraziamo tutti i presenti
Come sapete i lavori saranno introdotti da due relazioni che occuperanno assieme un tempo di circa quarantacinque minuti
Agli interventi si propone che vengano riservati dieci minuti ciascuno
Abbiamo ripeto un dibattito oltre che aperto serrato pensiamo di terminare in tarda mattinata dando la parola per le conclusioni
Dei direttori delle riviste promotrici verso le ore tredici
Possiamo cominciare la parola
A Enrico Morando per la prima relativo
Vi propongo di rispettare i tempi che mi sono stati assegnati e quindi affronto subito quello che a me pare il nocciolo della questione che vogliamo discutere senza naturalmente possedere apre senza la pretesa di possedere tutte le risposte giuste ma sforzandomi almeno di formulare le domande appropriate quale partito del socialismo europeo per l'Italia e in Italia prima di avanzare qualche ipotesi di risposta è necessario proporci una domanda che riguarda il PSI
Di quale partito socialista europeo ha oggi bisogno l'Unione europea a poche settimane di distanza dal decollo della moneta unica
E alla soglia di una fase nella quale per dirla con De Giovanni si delinea una figura nuova quella del cittadino europeo una figura in divenire
Fluida nei suoi confini e nei suoi caratteri incerta nella sua fenomenologia ma che incomincia a vivere in uno spazio
I partiti socialisti e socialdemocratici nazionali
Allo scopo la funzione decisiva in un rapporto dialettico di conflitto e di convergenza con la cultura la tradizione politica del liberalismo nel costruire il cittadino degli attuali Stati nazione
Non perderanno questa funzione perché l'Unione europea è una unione di Stati oltre che di popoli che non cancella gli Stati nazione ma li ricompone in un originale tentativo di risposta alla globalizzazione un tentativo che non ignora la crisi dello Stato nazione indotta dalla globalizzazione ma fa degli Stati nazione i protagonisti della nuova costruzione sovrannazionale
Ora
Questo il punto i partiti del riformismo socialista non hanno alcun bisogno per stare dentro questo processo
Di annichilire le loro peculiarità nazionali in un partito socialista europeo che abbia alla dimensione continentale caratteristiche che lo assi mirino a ciò che sono i partiti nazionali
è chiaro che il PS sarà prima di tutto per l'oggi e per il domani anche molto lontano unione di partiti nazionali
Ma se le istituzioni dell'Unione tenderanno a delineare politiche per il cittadino europeo
Il PSI dovrà farvi corrispondere una capacità di mobilitazione politica di proposta insomma un proprio profilo politico programmatico che non facciano uscire dal campo d'iniziativa del riformismo socialista tutto ciò che sarà oggetto
Dell'intervento delle istituzioni sovranazionali
Il processo di costruzione del PSI
Come soggetto politico capace di interpretare questa esigenza si è avviato ma sembra da tempo segnare il passo
Bisogna lavorare perché il prossimo congresso di Milano superi irrituali ismi e la sostanziale inconcludenza di quelli che lo hanno immediatamente preceduto definendo le proposte politiche
Che possono occupare lo spazio creato dall'accelerazione impressa al processo di unità politica dalla realizzazione della moneta unica
Sono di buon auspicio in questo quadro la determinazione con cui leader laburista Blair ha posto il problema della costruzione del pilastro europeo nella politica estera e della sicurezza una posizione tanto più apprezzabile proprio perché viene dall'Inghilterra
E il lavorìo che è in corso tra i governi di centrosinistra dell'Europa per definire politiche economiche che facciano della raggiunta stabilità finanziaria alla base di una crescita duratura e di un effettivo rilancio dell'occupazione
Vincendo la sua storica diffidenza verso tutto ciò che va oltre lo Stato nazione il riformismo socialista europeo dovrebbe quindi dotarsi per risultare protagonista della fase che si sta aprendo
Di una prova propria proposta di assetto delle istituzioni sovranazionali
Di una leadership europea
E di qualcosa che assomigli ad un sistema di alleanze politiche con quelle forze che non appartengono alla tradizione socialista ma sono portatrici di istanze e posizioni riformiste
Non è questa la sede per dire di più su questo punto né io ho la competenza per farlo
Voglio solo mettere in evidenza che proprio su questi tre temi assetto istituzionale dell'Unione leadership politica e alleanze nel senso di cui ho detto
Un cantiere e da tempo aperto anche sul versante di centro e di centrodestra dello schieramento politico europeo
Di più
Da quelle parti sembra essersi aperto uno scontro politico assai diaspro tra chi in primo luogo Asinara
Penso ad un'evoluzione e trasformazione del PPE in una sorta di grande contenitore di tutte le forze del centrodestra e chi il PPI italiano e gli altri del gruppo di Atene
Appare più fedele alla tradizione del popolarismo cristiano e in ogni caso ostile a fare del PPE soggetto di centro destra
Del bipolarismo europeo all'esito di questo scontro è legata tra l'altro la collocazione europea del principale partito di opposizione italiano Forza Italia i cui parlamentari aderiscono già sia pure a titolo personale al partito al gruppo del Partito Popolare Europeo
A giudicare anche per i suoi più recenti sviluppi
La riunione dell'Internazionale democratico cristiana
E la scelta per il suo nuovo vertice la vicenda interna del PPE sembra evolvere verso l'affermazione delle posizioni di Asmara e a quel che si capisce in ogni caso quel che ho capito io dello stesso corpo
In ogni caso ciò che va messo in rilievo e che l'esito dello scontro nel PPE destinata ad influenzare profondamente sia la fase costituente dell'unione politica europea sia la ricerca da parte del PSI e di forze riformiste non socialiste con cui stabilire un più forte rapporto di alleanza sia infine la vicenda politica italiana nella quale si misurano all'interno della stessa coalizione di governo due linee politiche una delle quali sostenuta dall'UDR di Cossiga propugna l'alternatività tra le forze politiche italiane che aderiscono al PSE e quelle che aderiscono al PPE
Sollecitare un'accelerazione nel senso richiamato
Del processo di costruzione del PSE valutare ciò che sembra muoversi nel PPE induce a proporre un nuovo interrogativo
La fase costituente dell'unità politica europea che si sta aprendo
E che avranno il rinnovo del Parlamento europeo uno dei suoi passaggi più significativi sarà fondata
Mi si consenta la schematizzazione sulla consociazione di PSP piene il governo dell'Unione
O sarà gestita attraverso la convergenza di due soggetti politici impegnati però in una competizione destinata alla lunga a sboccare in una sorta di bipolarismo europeo si badi entrambe le ipotesi postulano un concorso delle due forze fondamentali alla costruzione dei pilastri del nuovo edificio europeo ma non è indifferente
Mentre il progetto politico del socialismo europeo né per quello della sinistra italiana la qualità strategica di questa convergenza personalmente
Ma so che si possono portare buoni argomenti a sostegno della tesi opposta penso che la tendenza verso una competizione democratica europea di tipo bipolare sarà tanto più probabile quanto più coraggiosi saranno i passi verso l'unità politica dell'Europa
Ammesso che sia di questo PSI che abbiamo bisogno per l'Europa qual è il partito aderente al PSI e di cui abbiamo bisogno per l'Italia
La risposta in fondo è facile abbiamo bisogno di un partito del riformismo socialista che svolga in Italia la stessa funzione politica che nelle altre grandi nazioni europee viene svolta dei partiti socialisti socialdemocratici e laburisti
Facile a dirsi un po'più difficile a farsi perché questi partiti membri del PS hanno caratteristiche tra di loro assai diverse
Quante volte abbiamo discusso delle peculiarità dei partiti mediterranei rispetto a quelli del centro nord Europa o dell'originalità assoluta del laburismo inglese
Ma svolgono tutti usando sistemi elettorali diversi con forme di governo diverse la stessa funzione politica costituiscono l'asse dell'alternativa di governo alle forze di centro destra
Molti di questi partiti
Governo in alleanza con altre formazioni politiche ma nessuno dei grandi Paesi europei queste alleanze sono tali da mettere in discussione l'egemonia politica del partito socialista nello schieramento di centro sinistra per dirla con la facile espressione con la felice espressione usata da Consales nei documenti preparatori
Del nuovo programma dell'Internazionale socialista questi sono partiti a vocazione maggioritaria il loro leader il naturale candidato alla guida del governo
Possono contrarre alleanze naturalmente lo fanno ma possono anche candidarsi da soli alla guida del Paese possono farlo credibilmente
Ecco allora il problema da risolvere poiché in Italia un soggetto politico del riformismo socialista vocazione maggioritaria non c'è
Come si fa a costruirlo intendiamoci si può sostenere che questo partito in Italia non c'è e non ci sarà mai per la semplice ragione che la storia politica del Paese ha impedito impedisce che ci sia e che in ogni caso i partiti perché da noi ce ne sono addirittura due aderenti al PSE possono svolgere come svolgono una funzione di governo se e in quanto costruiscono alleanze con altre formazioni politiche
Se ci si accontenta di questo nulla quaestio
Ma non si può a mio avviso ragionare così e poi inveire contro chi sostiene il permanere dell'anomalia italiana
Né si può ragionare così e pretendere che il principale partito della sinistra italiana i DS venga considerato partito a vocazione maggioritaria con il relativo corredo di diritti doveri e responsabilità
In ogni caso noi promotori di questa discussione
Noi delle ragioni del socialismo non intendiamo aprioristicamente acquietarsi nella riedizione dell'anomalia del Bel Paese continuiamo a pensare
Che nella troppo lunga transizione italiana debba vivere il progetto volto alla costruzione di un soggetto politico di centro sinistra collocato nel PSE che costituisca l'asse dell'alternativa di governo alle forze di centro destra
Il partito del PSE intanto deve essere uno e non due ma anche solo questo passo importante ma non risolutivo può essere credibilmente tentato come ci insegna l'esperienza non positiva della cosiddetta Cosa due
Solo se si fa intervenire sui partiti che ci sono una radicale innovazione sotto il profilo della cultura politica delle posizioni programmatiche della struttura interna
Cominciamo dalla autodefinizione partito di sinistra o di centro sinistra
Sbaglia secondo me chi pensa che dietro il centro sinistra di Blair o dietro il nuovo centro di Schroeder ci sia solo una buona trovata propagandistica all'origine di queste auto definizioni c'è al tempo spesso lo sforzo di operare una rottura di continuità esplicita con la vecchia sinistra e la sottolineatura di un radicamento di una capacità di rappresentanza nelle e delle forze sociali che si collocano al centro della società contemporanea
Né Blair né Schroeder hanno ovviamente mai pensato di cambiar nome i loro partiti non avevano da risolvere i problemi che avevamo di fronte noi in Italia
Ma entrambi con quelle auto definizioni cercano di risolvere due problemi essenziali delle socialdemocrazie contemporanea
Come prendere le distanze anzi contrastare apertamente
Prendere distanza dalle tendenze conservatrici di sinistra che traggono alimento dalle stesse conquiste del secolo socialdemocratico
E come conquistare stabile capacità di rappresentanza di quella parte della società che mostra il più alto grado di dinamismo di apertura all'innovazione
Di capacità di competizione sul mercato globale
Solo uno stabile insediamento organizzativo ed elettorale del partito in questo centro della società
Così concepito consente al riformismo socialista di avere successo nelle strategie inclusive dei più deboli di coloro che rischiano di essere travolti dalla ferocia della competizione
Di qui gli slogan che hanno avuto così grande successo in Inghilterra e in Germania
Senza questa autonoma capacità di conquista del centro è la sinistra radicale a mostrare maggiore capacità di rappresentanza minando però alla radice le aspirazioni di governo della socialdemocrazia nelle democrazie competitive
Tutto ciò non mette capo non mette capo a mio avviso ad un dibattito astratto o nomina vista al contrario ci conduce a due conclusioni assai precise la prima riguarda l'insediamento sociale del partito la seconda la sua posizione politica
Circa l'insediamento sociale del tutto evidente che il riferimento prevalente al lavoratore dipendente
Appare un limite all'affermazione della vocazione maggioritaria del partito in una società nella quale ogni cinque nuovi posti di lavoro che si creano solo uno è un posto di lavoro dipendente a tempo indeterminato
Se è essenziale che il partito del socialismo riformista resti Partito del lavoro e quindi altrettanto essenziale che lo sia di tutto il lavoro di tutti i lavori quello autonomo cioè di chi fa impresa e quello atipico
Tra l'altro e solo attraverso questa conversione che il partito si mette in grado di conoscere combattere le moderne forme di sfruttamento spesso assai più pesante del lavoro autonomo trattandosi in quel caso di autosfruttamento e in quello atipico che che in quello di lavoro dipendente si pensi al rapporto tra giovani e partito della sinistra riformista certo che c'è un problema di valori che viene agitato in questi giorni di idealità da assumere da trasmettere ma non c'è più e prima ancora da rappresentare delle proposte sulla riforma dello Welfare State nella nella statuizione di un nuovo Statuto dei lavori
Una realtà che vede milioni di giovani entrare in rapporto col mondo del lavoro soltanto attraverso le collaborazioni coordinate e più o meno continuative allo stesso modo per quanto ancora dovremo sentire decantare i miracoli del riformismo lande ISE
Prima di vincere la tradizionale opposizione della sinistra italiana fare del lavoro part-time
Uno dei pilastri delle nuove politiche per l'occupazione e lavoro part-time che non darà mai un significativo contributo alla crescita e alla lotta alla disoccupazione finché
Non si creerà una situazione nella quale due lavoratori che lavorano quattro ore ciascuno costino meno per l'impresa di uno che lavora otto
Senza una coraggiosa innovazione programmatica su questo tema resterà senza sbocco
La ricorrente lamentazione sulla percentuale di lavoro femminile italiana a confronto con quella europea qui non si tratta di impegnare le donne in un lavoro di serie B sottopagato ma di creare le condizioni per un massiccio ingresso nel mondo del lavoro di chi altrimenti e destinato per la logica stessa della competizione di mercato a restarne fuori per sempre
Circa la posizione politica politicante dipende discende da ciò
Più ho sostenuto che il partito del riformismo socialista può e deve allearsi con altri partiti di centro cento
Ma non può pena il venir meno della sua potenziale vocazione maggioritaria concepire questa alleanza come una sorta di divisione dei ruoli io faccio la sinistra e mi occupo degli esclusi tu fai il centro e ti occupi dal centro della società
La preoccupazione di Marini di questi giorni
Circa il pericolo che i DS lascino scoperto il versante sinistro dello schieramento sociale ha molto a che fare con questa concezione che io radicalmente
Avverso così come le posizioni di quanti a sinistra lodevolmente impegnati a consolidare il quadro politico contingente invitano addirittura la sinistra stessa come si legge spesso ad operare per un rafforzamento del centro
Il tema dell'insediamento sociale della collocazione politica di un partito a vocazione maggioritaria ne richiama direttamente altri due che affronto rapidamente quello della cultura politica
Dallo specifico versante del rapporto società Stato e quello della concezione del rapporto tra sistema delle garanzie dei diritti individuali e poteri neutrali di controllo
Il riformismo socialista è stato duramente statalista lo è stato per delle ottime ragioni legata all'esigenza di compensare attraverso lo squilibrio dei poteri attraverso lo Stato lo squilibrio dei poteri che nasceva nella società
Anche grazie al riformismo socialista però la società è cresciuta diventata più forte e in essa sono più forti settori fondamentali del mondo del lavoro
Nella nuova situazione l'azione inclusiva dei socialisti ha sempre bisogno dello Stato certo ma deve scommettere di più sulla capacità di autorganizzarsi della società
Per certi aspetti c'è bisogno di una sorta di ritorno alle origini alla solidarietà di nuove Società operaia di mutuo soccorso
Nel recente dibattito in Commissione bicamerale sul principio di sussidiarietà la sinistra italiana ha mostrato di permanere su posizioni vecchie secondo il quale il primus dello Stato che si legge nei testi che l'abbiamo presentato svolge e votato svolge le sue funzioni rispettando i diritti dei singoli cittadini e delle formazioni sociali vorrei ben vedere
Come pensiamo di parlare ai giovani che si affollano delle Associazioni e del Volontariato usando queste posizioni politiche eppure sono passati un bel po'di decenni da quando ha Bagorda Albert si disse
Tutta la concorrenza possibile la pianificazione strettamente necessaria del resto anche l'anemia organizzativa dei partiti di sinistra può essere curata non attraverso le giaculatorie o sul rapporto col sociale
Da recitare negli intervalli dei voti parlamentari su leggi che ne indicano l'autonomia
Ma attraverso un protagonismo della sinistra né l'autorganizzazione della società che nasca dal pieno coinvolti convincimento che lo Stato deve intervenire nella gestione sono e soltanto quando la sua attività di regolazione non è sufficiente o efficace
E solo laddove le formazioni sociali non riescano ad arrivare da sole
Non a quel tempo di farlo
Ma mi sembra facile dimostrare come dalla piena assunzione del principio di sussidiarietà nel rapporto tra società e Stato possano derivare correzioni significative delle posizioni della sinistra
Su temi di scottante attualità politica da quello della parità scolastica se ne discute ancora come cinquant'anni fa come se la risorsa strategica del futuro non fossero la formazione d'informazione
A quello delle fondazioni bancarie
Di cui si è discusso in questi giorni in Parlamento a quello più piccolo ma assai più significativo per centinaia di persone diciamo delle forme della contribuzione volontaria dei lavoratori che hanno perso il lavoro
Il partito a vocazione maggioritaria piene i nostri obiettivi non può poiché essere un partito coerentemente garantista
Non può infatti permettere un partito così che le esigenze sacrosante di tutela della sicurezza personale e collettiva così come quelle di piena affermazione dell'indipendenza e dell'autonomia dei poteri di controllo
Giungano a minacciare diritti dell'individuo la presunzione di innocenza al processo giusto alla sentenza in tempi ragionevoli
Qui posso essere davvero rapido perché la nostra rivista da vantare su questo punto non solo coerenza di posizioni ma anche battaglie politiche aperte per affermarlo
E in questi anni si sia determinato uno squilibrio è universalmente riconosciuto che ci siano forze politiche che agitano strumentalmente posizioni garantiste allo scopo di ribaltare gli attuali rapporti tra politica e magistratura
è evidente ad ogni osservatore onesto ma questo non può allontanare il partito della sinistra riformista dalla posizione che tutela al tempo stesso la piena autonomia e indipendenza della magistratura tutta la magistratura quella requirente e quella giudicante
E il diritto del cittadino ad un giudice effettivamente terzo tra accusa e difesa
Io ho sentito decine di volte magnificare la bontà della cosiddetta unica cultura della giurisdizione che nascerebbe dall'anomalia italiana
Della unicità delle carriere ma continuo a pensare che si imponga la separazione come riforma essenziale a garanzia del cittadino del giudice e del magistrato della pubblica accusa infine un partito a vocazione maggioritaria deve essere per un sistema elettorale coerentemente maggioritario so bene che in Europa i partiti a vocazione maggioritaria di cui parliamo qui convivono felicemente con sistemi elettorali proporzionali ma è del tutto evidente che ciò risulta impossibile nella transizione italiana che è transizione di sistema politico costituzionale
Su questo avendo tanto annoiato scritto detto fatto in passato fino a meritarmi accusa di mono mania dirò soltanto che il partito che vogliamo dovrebbe guardarsi da consegnare ad altri alla destra
O al populismo la spinta popolare per il superamento dell'ibrido del Mattarellum e per la piena assunzione del sistema uninominale maggioritario attenzione a ripetere errori che furono catastrofici
Gli inviti al mare del novantuno e del novantatré hanno avuto un grande ruolo nel determinare la crisi politica del partito socialista
Da ultimo il federalismo ci sono buone ragioni per respingere la riforma federalista dello Stato lo sviluppo duale e le esigenze che esso solleva di governo dal centro del re del riequilibrio la minaccia secessionista e quant'altro
Ma una sinistra coerentemente riformista una cosa non può fare essere federalista a giorni alterni indiretta corrispondenza con le fortune o le sfortune della lega nord
Io resto dell'avviso che solo il federalismo cooperativo e solidale tra tra le Regioni
Può ricostruire l'unità della nazione può rispondere alle domande di governo di un'economia che si articola per distretti produttivi può ridisegnare lo stato sociale secondo modelli meno pesanti e più coerenti con gli specifici bisogni sociali
Ma se si sostiene questa ipotesi
Di riforma allora bisogna accettare che essa l'ipotesi federalista costituisca la linea guida cui uniformare tutte le altre posizioni politico programmatiche
Da quella per la riforma costituzionale il federalismo ad esempio la migliore ragione dell'elezione diretta del Presidente della Repubblica
A quelle per la riforma della scuola se le Regioni non hanno competenza sulla formazione sulla scuola come possono governare promuovere lo sviluppo locale
Come vedete e ho terminato cari amici e compagni mi sono per una volta sforzato di non infilarmi
Cosa che ho fatto per in questi ultimi due anni e mezzo molte volte a capofitto nella diatriba Ulivo Partito socialdemocratico
L'ho fatto non perché non consideri il dibattito che si è sviluppato in questi anni utile e fecondo anche se Macaluso mi ricorda sempre che qui alla fine si rischia di non avviare nell'Ulivo come soggetto politico né il vero partito socialdemocratico
Ma perché ritengo
Che noi si sia entrata in una fase nuova nella quale è prioritario qualificare in coerenza con il processo politico in atto in Europa il progetto della costruzione in Italia di un soggetto di centro sinistra nel senso più ho chiarito a vocazione maggioritaria
E cioè è possibile
Che sia il lavoro attorno alla cultura politica al carattere alle regole di vita in Terna al profilo programmatico di questa formazione a indicarci la via che conduce all'esito sperato
Del resto mi è sembrato di trovare una delle principali difficoltà del cammino che ci ha portato a a Firenze per quello che ci riguarda riguarda palco di cui io faccio parte alla nascita dei DS proprio nel tentativo di costruire il nuovo partito attraverso un confronto tutto concentrato sulle identità del passato
E volto a fare emergere come è stato detto e scritto il meglio delle tradizioni politica della sinistra quella comunista quella socialista quella cristiano sociale quella liberaldemocratica non si è rivelato un approccio produttivo
Paradossalmente infatti e sulle ragioni della crisi degli errori delle cadute di queste tradizioni politiche che bisogna scavare per trovare le basi e le motivazioni di una Fondazione Comune non su contrari certo l'orizzonte dentro cui scrivere questo sforzo di innovazione politica se si vuole tenere ferma la vocazione maggioritaria del nuovo partito è quello dell'unità di tutti i riformisti protagonisti di una vera e propria costituente
Anche a questo proposito ci soccorre l'esperienza europea
Dove i grandi partiti socialisti hanno potuto prosperare rinnovarsi superando crisi che sembravano irreversibili proprio grazie all'apporto del riformismo cristiano di quell'ambientalista liberaldemocratico femminista in Italia
La presenza di un fortissimo partito comunista ha provocato la divisione dei riformisti e quest'ultima li ha costretti in collocazioni politiche che nel contesto europeo apparivano innaturali relegando l'imposizione di minoranza in tutti i partiti dello schieramento di centro sinistra
Oggi
In verità questo è vero dall'ottantanove quindi è un oggi che dura da un po'di tempo
Esistono le condizioni per il pieno superamento di questi limiti ma per realizzarlo i riformisti debbono impegnarsi nell'innovazione non nella contemplazione estatica delle loro ragioni del passato
è proprio questo sforzo di innovazione che ancora non si vede
Che non prende corpo qui dunque il deficit di iniziativa da colmare attraverso un'aperta battaglia politica nella sinistra saranno gli esiti di questa battaglia a determinare lo sbocco a decidere se il soggetto a vocazione maggioritaria del centrosinistra
Aderente al PSI e comunque stabilmente collocato nel campo di forze che hanno il PSI suo centro sarà un partito unitario e pluralista o uno stabile agglomerato una federazione di forze o se in un processo che avrà tappe intermedie sarà prima l'una cosa e poi l'altra
Ciò che rileva ciò che è decisivo a mio avviso in questa fase non è stabilire a tavolino lo sbocco finale ma suscitare nelle diverse sedi del centro sinistra
Un convergente moto innovativo fondato sulle coordinate politico culturali sociali e programmatiche del più genuino riformismo di ispirazione socialista
La vocazione maggioritaria dei partiti mi è stato spesso obiettato non si decide dei congressi e nelle riunioni la determinò gli elettori e quindi a loro non a chi dirige i partiti che ti devi rivolgere è una bella battuta ma una cattiva posizione politica so bene che la percentuale dei voti non si decide nei congressi e conosco i disastri provocati dall'assurda pretesa di farlo
Ma so anche che solo l'assunzione di quell'obiettivo la vocazione maggioritaria del nuovo di di una formazione politica del riformismo socialista
Può indurre nella sinistra italiana all'avvio del processo di definitivo superamento dei suoi limiti organizzativi ed elettorali
Io vorrei intanto pregare coloro i quali desiderano può intervenire enti mandare un bigliettino fino al tavolo della presidenza la parola ora a Mario Raffaelli per la seconda relazione
Ma la prima osservazione che vorrei fare che quando parlando con i compagni Macaluso e Enrico Morando avevamo cominciato organizzare questo convegno cavallo delle Statte credo che nessuno di noi pensasse
All'accelerazione politica che poi ha reso questo questa iniziativa è ancora più concreta più immediata di attualità di quanto si potesse pensare allora
Come ricordava Morando infatti l'idea di questo convegno era nata soprattutto di fronte alla evoluzione appunto del sistema europeo in chiave di polare e quindi alla convinzione alla consapevolezza che tutto questo non poteva non ha vere non ma anzi avrebbe avuto sicuramente degli effetti importanti su un bipolarismo così fragile anomalo per non dire falso come quello italiano
Però appunto nessuno di noi poteva pensare che anziché trovarci di fronte ad un convegno di ricerca su temi astratti e si trovasse a parare la stessa cosa una fase politica completamente diversa
Morando detto che non si infilava nel dibattito Ulivo o o grande partito della sinistra
Nemmeno io voglio infilarmi ci però mi pare del tutto evidente che il tema che abbiamo l'ordine del giorno assume una come dire una concretezza ben diversa dopo il governo D'Alema i dopo che la vicenda dell'Ulivo comincia ad assumere dei contorni diversi
Nel senso che Ulivo oggi o è una coalizione di partiti
Ho diventerà un partito secondo i tentativi che ormai apertamente lancia Di Pietro secondo quelli invece che appaiono più dei dubbi che le certezze da parte del suo fondatore Prodi
Però la tematica di quale partito maggioritario per la sinistra italiana
E diventa una cosa molto più concreta e credo però che prima di arrivare a anti qualcosa su le caratteristiche i connotati
E di questo possibile partito come ha fatto Morando se necessario anche tentare sia pure rapidamente e di capire poi perché esista questa tematica esista questa anomalia italiana cui faceva riferimento Morando
L'anomalia cioè di una sinistra che al minimo della sua forza è al massimo del potere
La sinistra quella di derivazione socialista per così dire quindi di piccoli partiti socialisti di unificati e il DS e ad aggiunge oggi un consenso del venti venticinque per cento
Se vogliamo prendere la sinistra nel suo insieme compresa la sinistra che rivendica ancora la matrice comunista arriviamo in ogni caso percentuali che sono largamente inferiori alle percentuali tradizionali della sinistra italiana
E sicuramente in contraddizione con quelle che sono le percentuali dei partiti socialisti europei
Perché quando perdono arrivano al trentacinque per cento e quando vincono superano il quaranta per cento
Ora questa situazione poi spicca in un campo che ha fatto sì di risultati importanti come l'Europa ma è fatto anche di tante altre macerie
Chiunque respira
Nei confronti della politica un'aria che tutt'altro che rasserenata rispetto le vicende che abbiamo risparmi
Anzi la mia personale opinione e che siamo passati da una fase in cui verso la politica c'era aggressività c'era odio c'era perfino disprezzo ma che sono pur sempre sentimenti
Si è passati ad una realtà oggi forse più preoccupante dove in fasce sempre più larghe c'è l'indifferenza c'è la convinzione che si può fare a meno della politica anzi chi è meglio fare a meno della politica chi a me sembra molto ma molto più grave
E d'altra parte come evitare questo dopo le illusioni di questi anni dopo aver spiegato alla gente che bastava la rivoluzione del novantaquattro per per cambiare quattro regole e attraverso il cambiamento delle regole avere di colpo
Dei giocatori più bravi un gioco più bello e quando invece oggi chiunque si guarda in giro e vede che il panorama per alcuni tratti è quello tradizionale
I governi stabili quattro governi in quattro anni la moltiplicazione dei partiti anziché la riduzione
E il
La d'incapacità della politica di parlare direttamente al cervello e al cuore e della gente e un bipolarismo appunto che è a più a parole che a fatti e allora perché questa transizione infinita
Perché cinque anni tradizione manca sempre senza un approdo io credo che la risposta sia molto semplice sia nel fatto che non si è trattato appunto di transizione
Perché una transizione presuppone pur sempre gradualità coerenza equilibrio e presuppone quello che D'Alema chiama un paese normale
Ed è l'esatto contrario di quello che è stato fatto in questi anni laddove si ha invece pensato di operare più attraverso spallate che attraverso una transizione di questo tipo
E io credo sia importante sottolineare il momento di svolta in cui prende corpo questa questo modo d'agire alternativo una transizione
Vedo Petruccioli in sale credo si ricordi perfettamente quando durante le vicende il governo Ciampi
Un governo che nasceva con alcuni presupposti via via molto rapidamente la propria natura
Si ricorderà cioè che negli incontri che hanno io allora ero componente la segreteria del partito lancia dista guidato a Benvenuto e quindi partecipa agli incontri con gli altri partiti per la formazione del governo e mi ricordo che la volontà del PDS del loro partito socialista del Partito popolare era quella di utilizzare il governo Ciampi proprio per aria una transizione del tipo che ho ricordato
Vale a dire non prefissare delle date allora voi ed io se qualcuno si fosse permesso di dire che il governo dovrà durare c'era la stampa scatenata con Al voto al voto
E però in realtà a questo si tende c'è un governo che arrivasse perlomeno ai elezioni regionali previste nel novantacinque
Alla costruita nel frattempo di affrontare l'economia con interventi adeguati alla possibilità di dar corso ai processi e quindi sia mare
La questione di Tangentopoli alla possibilità di portare a termine i lavori della riforma istituzionale perché ci dimentichiamo spesso che quella Bicamerale è arrivata nel bene e nel male e quasi al traguardo
E questa impostazione che per questo ricordavo Petruccioli la sera del governo ci trovammo mi ricordo Luís io e dell'attuale sindaco di Roma festeggiare in casa di amici
E dicendo ci beh insomma questo Paese che è riuscito a superare vicende tragico quel terrorismo ben sta riuscendo anche a uscire da questa emergenza di Tangentopoli eravamo nel novantaquattro
E beh il giorno dopo ci fu famoso voto sciagurato su Craxi la ancor più sciagurata strumentalizzazione di quel volto e la follia di un Governo che di fronte a un libero voto parlamentare
Impraticabili o meno ma comunque Atto del Parlamento decideva di cambiare natura e di e durare in tempo fu facente complice Scalfaro per scrivere sotto dettatura una legge elettorale e poi correre al voto
Se non ripartiamo da lì se non ripartiamo cioè da questo errore che poi si è trimurti Plicato nel corso dei mesi successive degli anni successivi
Facendo prevalere sempre nella sinistra una politica fatta appunto di spallate di vittorie decisive
E mai invece di gradualità di coerenza di normalità
Credo sarebbe difficile mette oggi sul chiede giusto il ragionamento che cose tutte condivisibili di cui prima parlava Morando
Infatti e da qui che è nato poi quel processo politico che via via portato alla vittoria prima di una coalizione di destra inventata in modi che sappiamo e quindi non adeguata certo a rappresentare un governo omogeneo
E da qui che nasce il ribaltone né che che nasce il governo Dini tecnico che poi diventa politico
Ed è qui che nasce quella vittoria stessa dell'Ulivo che D'Alema ebbe l'onestà subito dopo di riconoscere essere più frutto di una un marchingegno tecnico chi avesse dubbi su questo vada a leggersi una splendida
Ricerca fatta dal Mulino maggioritario per caso nel quale si analizzano i due lezioni abbiamo avuto in questo paese e dove appunto viene spiegata nei dettagli una vittoria che veramente un miracolo di tecnica
E di conoscenza della legge di una legge
Assurda una legge come la nostra con la vigente che contempla il suo interno un principio due principi contraddittori assunti le loro versioni più estreme cioè il maggioritario nella soluzione estrema del del del turno unico e il proporzionale con lo scorporo quindi con un premio di minoranza
Ed allora quindi è dobbiamo avere la consapevolezza che da questa realtà si esce solo se si cambia completamente il tipo di approccio politico ci appunto da una vicenda fatta di spallate e di ricette miracolistiche si passa invece ad una costruzione lenta coerente tranquilla
E graduata
Ecco da questo punto di vista dicevo la vicenda del governo D'Alema indubbiamente
Ha impresso in Primera un'accelerazione
Perché perché mette sotto i riflettori e queste contraddizioni mette sotto i riflettori il fatto di una sinistra come prima ricordava appunto che al massimo del suo potere al minimo del consenso
Un articolo molto bello di Paolo Franchi sul colera sera giorni fa
Era emblematico da questo punto di vista quando ricordava che con la presidenza di D'Alema da un lato si arrivava ad essere omogenei con la sinistra europea avendo finalmente un leader al governo e quindi non più costretto come capitale dei vertici dei paesi di di di di partiti socialisti e di partecipare la riunione come segretario poi essere l'unico messo fuori dalla porta quando si riunivano
I dirigenti del Governo ma contemporaneamente essere anche l'unico leader di governo socialista ad esserci arrivato attraverso delle manovra comunque intimo parlamentare e non attraverso invece una investitura piena investitura maggioritaria da parte del elettorato
E allora anche qui bisogna avere un minimo di e franchezza fra noi
Quando noi su Mondoperaio scriviamo ribadiamo che la scomparsa del Partito socialista la diaspora socialista non ha prodotto un vantaggio netto quantitativo mette qualitativo per la sinistra italiana non intendiamo nascondere smascherare un minimizzare gli errori che hanno portato alla alla fine del Partito socialista
Italiano io su questo per economia di tempo spendo poche parole ma anche perché mi basta ripetere qui quello che dissi a Craxi a Bettino Craxi in una Assemblea del nostro gruppo parlamentare e negli anni finali in cui si consumava la vicenda da prima Repubblica mimesi Concha Ali e quando dissi lui eventi caro Craxi il tuo errore è di essere stato eversore tra virgolette democratico delle istituzioni quando era impossibile esserlo impopolare dichiararlo
Essere diventato improvvisamente il compito Baluardo della conservazione di quelle stesse istituzioni quando lo diventato possibile cambiarle ed era diventato popolarissimo cavalcare questa riforma
Questo è l'errore politico dal quale poi discendono tutte le altre cose ivi comprese
La natura l'ampiezza della aggressione della magistratura nei confronti del Partito socialista quindi nel rivendicare la mancanza di questo filone rappresentato socialismo italiano come decisiva nel impoverire dal punto di vista quantitativo e qualitativo la sinistra italiana
Ripeto non si vuole nascondere minimamente gli errori del passato ma però prendere atto appunto che questo vuoto e lì che nessuno è stato in grado di coprirlo e che da questo punto di vista la questione quindi non può nun riproporsi
Anche perché vedete e la la scomparsa del pargolo socialista non solo ha portato alla dispersione di quei milioni di voti che mancano l'appello e che si sono rifugiati o l'astensione o nel voto a Forza Italia per ragioni facilmente spiegabili ed intuibili
Ma si è rivelata secondo me anche un potente freno alla stessa evoluzione del allora PDS oggi DS io credo che la mancanza di una interlocuzione forte in grado di porre dei problemi non abbia aiutato l'evoluzione del Partito Democratico della Sinistra
Che molte volte appare più un partito nato con una dichiarazione in negativo cioè ciò che non voglio più essere non voglio più essere un partito comunista tradizionale che la capacità e declinare in positivo cosa si vuole essere ed il fatto che oggettivamente giustamente la leadership del tentativo di riforma del nostro Paese sia capitata per varie circostanze nelle mani di un partito che allora ricordiamocelo era al minimo i propri consensi
Sedici per cento elezioni del novantadue e quindi anche per la crisi in Tita che stava attraversando il minimo della sua capacità influenza politica culturale beh è una cosa che non non è che non abbia pesato
Nelle vicende che abbiamo ricordato una difficoltà normalmente le grandi fasi di difficoltà sono gestite dai partiti in quel momento sono invece sulla cresta dell'onda per elabora sono culturale per per per consenso quindi che consegua questa elaborazione culturale politica e programmatica e questo invece non è accaduto e questo fatto è stato mascherati io credo gran parte da la vicenda che ha portato appunto alla eliminazione dei socialisti
L'altra osservazione che sempre in quell'articolo concitato faceva intelligentemente Franchi era quella che poi richiamava con altre parole anche Enrico Morando adesso malora questa sinistra che adesso arriva con D'Alema da dire la Presidenza del Consiglio che orizzonte si pone si pone l'orizzonte di continuare a discutere su quale sia l'alleato di centro migliore con il quale potere far di volta in volta di miracoli tecnico politici per mantenere il governo
Sceglie l'orizzonte per il quale appunto si mettono insieme alle anzi che vanno da Dini e Di Pietro a geometria variabile che si possono o si pone il problema di parlare al centro perché poi vocazione maggioritaria vuol dire semplicemente questo
E francamente l'audizione che sentivo veniva fatta quando mi sembra risibile dice ma la maggioranza dagli elettori certo danno lettori a seconda del messaggio che gli elettori si manda allora un conte voler governare con il centro un conte volere governare per il centro attraverso il centro
Un conto cioè è riuscire a parlare un linguaggio che sia compreso accettato e condiviso da quegli elettori di centro
Nella consapevolezza che l'evoluzione della società post moderne porta proprio a questo porta c'è una costruzione non è quella che sognavano i padri del marxismo una costruzione a chiavi dei per cui ha ad una piccola fascia di privilegiati corrisponde una grande massa risultati ma come tutti sappiamo la figura geometrica da invocare semmai un rombo un esagono cioè una fascia incerto di emarginazione un'altra fascia di grande privilegio ma un grande corpo centrale
Per il quale oggi le alternative sono alternative fra la sinistra del centro e la destra del centro in termini sociali
Cioè fra chi è in grado di rappresentare una versione più a sinistra sarebbe non lo facciamo stamattina il dibattito con la debba significare in epoca moderna sinistra destra per capirci farà sinistri questo corpo centrale e la destra di questo corpo centrale
E allora
Avere vocazione maggioritaria diversificare alcune cose il primo che non ci proponiamo delle soluzioni
Come dire da geografia politica
Io credo bisogna cerchiare su questo quando noi come socialisti rivista Mondoperaio partecipiamo ad un dibattito questo tipo che ci misuriamo essendo un grande accordo con i compagni da Macaluso a Morando agli altri ma non ci poniamo minimamente il problema
Che
Il DS così come oggi possa essere il contenitore di questo nuovo partito altrimenti non capiremo perché la Cosa due fallita come fallita come diceva inizialmente il compagno Macaluso conta oggi dice anche il Presidente del Consiglio e leader Massimo D'Alema quindi faremmo una cosa priva di senso se pensassimo che questa ricerca deve essere orientata ad un semplice allargamento del PDS
Come secondo me sarebbe un errore pensare che la cosa sia risolvibile attraverso una somma una fusione tra i due partiti che si richiama all'Internazionale socialista cioè il PDS e lo SDI di cui facciamo parte anche noi
Ingegneria politica quella di cui c'è bisogno ma appunto la capacità partendo dai temi cui titoli e non solo i titoli accennato prima Morando
A vedere se si riesce a dar vita anche nel nostro Paese ad una forza della sinistra ad un grande partito socialdemocratico pluralista moderno chiamiamo socialdemocratico per come dire capirci per ma significa un partito appunto che sia in grado di svolgere quella funzione portata prima di da Morando in tutti i paesi europei di esser cioè asse dell'alternativa sede della leadership
Partito che cento sì alle anche con altri ma badate bene che è una balla quella che viene raccontata che
Quasi ovunque si fanno le anzi fra i partiti socialisti
E i partiti di centro no si fanno colpe di centro tipo cattolico si fanno in Paesi del tutto particolari si fanno appunto in Belgio si fa luce Amburgo centesimi segnati a problemi fortissimi di natura linguistico etnica o religiosa o si fa in Austria ma viva Dio in altra è una grande coalizione
Non è un'alleanza di di quello di cui stiamo parlando
è una grande coalizione ripetuto tra l'altro al tempo che già un esempio
Ci fu anni fa perché esistono due partiti che hanno una forza entrambi più o meno equivalente intona quaranta per cento e non possono allearsi col terzo partito che vi è un partito quasi neonazista quindi che c'entra questo con gli esempi normali
Esempi normali vedo ripresero chavisti governare da soli oppure ma in alleanza con piccoli partiti comunisti o con i Verdi
Ma non certamente la regola e quindi anche secondo me sarebbe ridicolo nel momento in cui vogliamo dare uno sguardo al futuro pensare invece a riedizioni di cose che appartengono semmai al passato
Quindi vocazione maggioritaria e porre coi piedi per terra questo ragionamento significa secondo me a dire chiaramente che si intende andare oltre le tradizioni politiche e culturali e che sono oggi rappresentata di spezzoni della sinistra italiana andare oltre i limiti e gli errori del Partito Socialista Italiano andare oltre la storia la monocultura PC PDS DS e per farlo io credo arrivo alle conclusioni ci sia un solo metodo quello appunto di partire dei problemi reali dà risposte che si danno ai problemi mi riconosco perfettamente l'elenco che prima faceva Morando aggiungo una cosa il laicismo non è cinismo non inteso in senso ottocentesco riprende vecchie battaglie ma laicismo inteso come acquisizione piena permetto della razionalità della tolleranza del riformismo e e che e anche la capacità di essere non solo forza che stimola la novità ma anche il guardiano dei rischi che novità possono portare il discorso dello stato sociale certo avendo quella radicalità di approccio che prima c'era anche alle parole di Morando
Non è pensabile parlare di riforma del Welfare parlare di quel far dei giovani rivolto cioè ha ricostruito un patto con queste generazioni che rischio di pagare il costo dell'incapacità riformiste della sinistra e poi fermarsi però considerare come propria constituency
Il sindacato e protetti e i tradizionali serbatoi elettorali penso alle cose che non si tengono o al massimo servono per fare appunto degli annunci dei proclami
Nei congressi ai quali poi non segue nulla quindi non si parla alla maggioranza del Paese se non si capiscono almeno due cose la prima appunto che il welfare deve essere rivolto ai giovani
E la seconda che oggi non può esistere più alcuna solidarietà
Che nasce automaticamente dalla comune appartenenza a un comune luogo di lavoro questa è la sua gatta da sinistra tradizionale della sinistra con la centralità e la classe operaia con la fatica comporta un insistono più
Oggi una giusta ricerca della solidarietà che distingue la sinistra a destra
Non può non scontare il fatto che l'intelligenza che viene messa non so la crescita del lavoro autonomo ricordata prima ma anche l'intelligenza che viene messa in ogni tipo di lavoro
E chiede che la ricerca della solidarietà deve essere per forza di cose coniugata con una forte volontà di affermazione delle capacità dell'individuo e che quindi il concetto di uguaglianza cui oggi si tende è per dirla con uno slogan
I diritti uguali di diventare DiVersi e quindi un approccio completamente diverso a quello tradizionale la riforma delle istituzioni
Come soluzione anche qui è un altro terreno sul quale io credo che la sinistra in ritardo gravissimo
Io non sono fra quelli che si è stracciato le vesti per la chiusura la Bicamerale il prodotto della Bicamerale era un prodotto complessivamente pessimo complessivamente pessimo
Io non ho il tempo per rispettare i minuti che si è andati entrare nel dettaglio ma mi limiterò con la più importante
E come è possibile avere un approccio riformatore in campo istituzionale dimenticando due principi basilari il primo che non Fist non ci sono modelli astrattamente ottimale
A me viene da ridere quando sento queste o vedo queste battaglie fatti i principi cui c'è chi sostiene il sistema americano l'altrove il sistema francese e l'altro il tedesco ignorando sempre questa giudice aggiunte che si chiama
Segni preferivo alla francese ci sarà un motivo
E cioè i sistemi vanno visti sempre in correlazione con poi la costruzione materiale di un Paese la sua storia la sua cultura dice tradizioni politiche in primo luogo allora l'approccio non deve essere astratto scegliere un modello perché ritenuto astrattamente il migliore ma scegliere il modello che è migliore in relazione al Paese reale e la seconda cosa più importante è che non si può prende un pezzo di riforma
E poi sul resto andare su altri modelli ma scelto un modello con gli adattamenti di cui sopra questo modello sarà scelto coerentemente e mi pare che questa lezione alla S-Bahn Cola capita se è vero come è vero che l'altro giorno leggevo e presidente del Consiglio dichiarava
Eh no io ribadisco che sono quelle sole diretta del Presidente però sia chiaro un presidente di garanzia
A giugno che senso ha fare elezione diretta di un presidente può dire che un presidente di garanzia allora non si fa un presidente eletto a maggioranza per fare un presidente di garanzia in un Paese come il nostro ma si corre il rischio di finire ad un risultato collari camerale dove si mettevano insieme tre Poteri quello del presidente
Quello del primo ministro e quella maggioranza parlamentare non regolate fra loro se non su un punto estremi si scientemente l'uno contro l'altro per definizione come se il nostro Paese avesse bisogno di questo cioè di moltiplicare i poteri che
Si aggirano lo Stato brado in rissa fra loro
Suo garantismo non dico nulla di più di quanto delle torri con Morando il garantismo non può niente mente sono un optional per un partito come quello di cui stiamo parlando ma deve esserne un tratto costitutivo e infine appunto il partito ci diede una moderna sul socialdemocrazia un un partito e alle caratteristiche abbiamo ricordato
Significa un partito pluralista si indica un partito all'interno del quale allora sì oltre la tradizione socialista rinnovata socialdemocratica rinnovata possa trovare posto anche chi mantiene una posizione antagonista anche chi mantiene una radice e e di rivendicazione delle proprie origini comuniste o comunque il tentativo di continuare a portare avanti questa tradizione beh però
Non c'è nessuno che non capisco io credo che mettere con i piedi per terra sul serio queste alcune
Questioni questi alcuni contenuti di cui sia Morando che gli abbiamo parlato mi pare in maniera convergente
Beh significherebbe aprire realmente altro che un'operazione di Ingegneria politico di Palazzo
Significherebbe portare nella sinistra italiana per la prima volta dopo molti anni la necessità di fare realmente i conti con il proprio passato per poter andare contro
Per il primo intervento la parola Felice Besostri prego di venire qui questo appunto dalla sala
E ricordo che per gli interventi sono previsti dieci minuti io al nono minuto mi permetterò di richiamare l'attenzione dell'oratore
Non non mi aspettavo di essere chiamato come come primo stavo
No sono partito dal fondo speravo di essere arrivato non secondo terzo più che altro perché volevo riflettere sulle relazioni che ho ascoltato che sono talmente ricche di suggestioni
Che appunto e difficile riorganizzarsi subito le idee parlerò perciò per alcuni punti che era un'annotazione che avevo fatto
Che venivano un po'dall'esperienza in alcune sedi internazionali e qui vorrei parlare per imporre l'alternativa a cui ha accennato il compagno Morando del PPE come centro di organizzazione della destra o del Centro o del centrodestra anche se qui se dovremo fare la scelta perché se c'è un centrodestra contro un centrosinistra
Diventa difficile dire che ci sta conquistando il centro perché avremo allora comunque due centri o tanto vale se c'è un centrodestra contro un centrosinistra dire che c'è una destra conto la sinistra come d'altronde si fa si fa in Francia
E direi che la tendenza negli ultimi anni si sia accentuata noi siamo passati nelle organizzazioni internazionali che per la loro dimensione devono essere gestite da un certo consenso perché arrivano persone da da vari da vari paesi con diversa formazione si riuniscono per pochi giorni perciò se non c'è uno stabile rapporto tra i rappresentanti di queste formazioni politiche uno p parlamentari è difficile anche gestire il quotidiano
Ebbene nel giro di due anni e mezzo si è passati da una sostanziale condominio tra i socialisti e i popolari nel senso che prima si mettevano d'accordo loro facevo le grosse scelte e poi lasciavano a tutti gli altri le briciole o il meno che era rimasto da questo accordo
Ad invece una polarizzazione continua nel senso che il Partito Popolare Europeo
Ha scoperto che alleandosi con tutti gli altri conta di più dei socialisti europei anche si si allevano con la nuova sinistra o con la sinistra più assi e questo è un punto
E dove tra l'altro nel comportamento pratico Ciur quello che avviene io non ho notato per nulla una differenza di comportamento degli esponenti del Partito Popolare Italiano rispetto agli altri
Esponenti degli altri partiti popolari cioè votano regolarmente insieme agli altri popolari che queste posizioni sì uno più o meno o meno o o meno di destra
Questo è una questione di cui noi dobbiamo tenere tenere tenere conto e con un certo senso appare addirittura paradossale che i maggiori problemi
Vi stia creando Cossiga che non fa parte dell'ala sinistre sociale al Partito Popolare Europeo di quanto ne abbiano creati i nostri i nostri popolari italiani che pure qui erano alleati in una formazione
Di centro di centrosinistra e d'altronde coerentemente con questo quando Marini sostiene di andare a una lista che comprenda chi fa riferimento al PPE a mio avviso fa una scelta adesso che a un PPE che si pone come un centro di aggregazione perché la formazione maggiore ed unica sovranazionale cioè i conservatori sono confinati in Inghilterra che possa fare da raccolta delle forze delle forze conservatrici
E qui
Dobbiamo affrontare un'altra delle contraddizioni che abbiamo se noi facciamo il confronto tra i governi a guida socialista che sono undici sui quindici della Comunità europea dove spesso appunto sono alleati ma in posizioni di predominio poi partecipano al governo in due altre in due altre situazioni
Cioè una maggioranza
Schiacciate dei governi a guida socialista andiamo a guardare invece i rapporti nel partito nella Parlamento europeo dove questa corrispondenza non c'è la frazione socialista e quella di maggioranza relativa ma minoranza anche si dovesse allearsi con Verdi ed altri di sinistra
E questo crea un problema a quella che è la scelta di fondo che è stata fatta già ricordato quando il movimento socialista in Europa
è diventato vocazione maggioritaria perché ha scelto senza ombra di dubbi
Lei il metodo democratico perciò ha scelto la democrazia come unica via per la conquista con la conquista del potere perciò si pone un problema per il movimento socialista
Di far come far coincidere la sua vocazione maggioritaria e la necessità di conquistare il potere
Quando questo non corrisponde alla realtà specialmente se si vota Conde dei sistemi come nel Parlamento europeo di tipo proporzionale e non maggioritario ed è certamente questo un nodo che deve essere risolto ed è un nodo che necessità indubbiamente di una politica di alleanze e su questo anche trovo che vi sia ancora un problema non risolto
Della capacità di riuscire a trasferire a livello internazionale la capacità di aggregazione che c'è a volte né invece nei singoli nei singoli Paesi nazionali
Cioè
La capacità di allearsi con formazioni liberali qualche volta sociali cristiani con i Verdi e la sinistra
E che invece quando si va nella dimensione del Parlamento e europeo questo non sempre sia possibile dove abbiamo strenuamente chi di questo nuovo blocco che si sta configurando
I liberali sostanzialmente sono d'accordo con il Partito Popolare Europeo intorno a questa formazione prevalentemente di destra
Io credo che perché il partiti socialisti non hanno ancora a mio avviso sviluppato
Non il modo di pensare internazionale benché questo sia sempre stato detto d'altronde fin dall'inizio abbiamo sempre ragionato in termini internazionali ma non siamo poi capaci di tradurlo nella pratica
Arriviamo poi su questo concludo sulla questione che si pone in Italia quale tipo di partito
Non è tanto una questione del nome anche se il nome al suo simbolo perché se esaminiamo i nomi dei partiti pacificamente socialisti socialdemocratici in Europa hanno i nomi all'i nomi più vari
Alcuni partiti poi addirittura che sono abbastanza moderni come il partito socialista operaio spagnolo insieme Dussin borghesi mantengono ancora questa richiamo alla al movimento operaio che qui si ritiene che non valga più perché i lavoratori dipendenti sono sicuramente una minoranza
Si chiamano Partito del lavoro in buona parte dei casi del nord anche se tutti definiamo il Nord come la socialdemocrazia per per eccellenza
Allora qui abbiamo un problema del partito ma la questione del partito della sinistra non può essere disgiunta dalla questione dei partiti come sono organizzati in Italia
E che questa e la vera anomalia cioè io non credo che possiamo fare dei passi in avanti se non ci poniamo il problema di pensare diversamente i partiti come sono nel nostro nel nostro Paese
Dove qui c'è sempre di fatto un consociativismo anche quando ci si contrappone cioè l'accordo sostanziale che tutto si fa a livello della dirigenza dei partiti
E i partiti sono poco uno strumento di partecipazione e di mobilitazione
Allora noi ci stiamo discutere per esempio sulla questione del sistema elettorale maggioritario o proporzionale ai avendo dedicato pochissima attenzione
Alla processo preparatorio delle elezioni cioè la scelta dei candidati
Perché punto per dirla col signor Dell'Apa disse chi non è candidato non può essere letto quali dunque sia il sistema che tenta atto e allora abbiamo però questa contraddizione colato ne ha parlato che dalla Bicamerale uscivano tre Poteri
In concorrenza uno con l'altro sì questo è l'aspetto formale come l'abbiamo tanti nella nostra Costituzione mentre invece abbiamo l'abbiamo visto anche in queste vicende invece il potere effettivo che quello dei partiti
Che in Italia sfuggono a ogni tipo di regolamentazione
E tendono a sfuggire a ogni tipo di regolamentazione perché questo è il fondamento del loro potere
Perciò non non sarà mai il vero
Che ci sia una contrapposizione tra maggioranza parlamentare e Governo e Presidente della Repubblica se tutti e tre fossero espressione poi di un governo dei partiti che non sono stati capaci di riforma
è questo il punto sul quale io ritengo noi siamo più diversi
Dall'altro sistema dei partiti che c'è in Europa perciò di quello sia dei nostri omologhi dei partiti socialisti e quanto degli altri e se non assumiamo in primo punto questa questione noi non riusciremmo poi fare Passi avanti invece nell'approfondimento politico e di odio logico che pure è necessario
La parola Enrico Manca poi parlerà Aldo Tortorella
Io concordo con le due relazioni di Raffaelli e di Morando nella sostanza tranne la parte di Morando relativa alla legge elettorale che anzi trovo un po'contraddittoria diciamo così l'acquisto di titoli iscrizione più approfondita rispetto al percorsi all'obiettivo che si propone mentre per lealtà devo dire che concordo moltissimo su tutto il resto insomma anziché pienamente mi pare che dalle due relazioni
Emerga sostanzialmente la presa d'atto della non esistenza oggi in Italia di un partito socialista europeo un partito cioè in grado di sviluppare quella vocazione maggioritaria e che ha portato negli altri Paesi i socialisti sostanzialmente al governo dell'anno maggior parte dei Paesi europei quindi l'obiettivo è quello di costruirlo
Il tempo limitato obbliga ad un'estrema sintesi Partito socialista europeo non è lo split
Un battello tornato a navigare dopo la tempesta politico-mediatico giudiziaria che ha fondato la nave
Non lo è per ancora insufficiente rappresentatività fragilità delle strutture limitatezza di elaborazione programmati
Ma non lo è non lo sono neanche i Democratici di sinistra intanto per la ragione non banale io credo che hanno deciso di non chiamarsi socialisti
Non lo solo perché rappresento lo poco più delle venti per cento dell'elettorato e quindi sono almeno dieci punti sotto quelle delle tv in poi niente livello di equilibrio minimo del trenta per cento dei partiti socialisti europei
Definire oggi democratici di sinistra un partito postcomunista in pari tempo a mio giudizio limitativo ed indulgenti
Per certi versi democratici di sinistra sono già un partito di ispirazione socialista europea
Ma nella loro cultura e nella loro prassi rimangono inalterati alcuni automatismi tardo ideologici la staffetta ad esempio D'Alema Veltroni senza un dibattito politico trasparente impegnativo e chiarificatore
Mi ha colpito il fatto che lo stesso Veltroni nel forum organizzato da Repubblica abbia candidamente riconosciuto che l'intesa con D'Alema ha avuto più il carattere di un chiarimento personale che non politico
Mi è tornato alla mente il patto generazionale di San Ginesio fra De Mita e Forlani di quel tempo che fu una concezione come dire integralista continua ad ispirare i rapporti con le altre forze politiche
L'egemonia non c'è più ma è rimasta la pratica nostalgica
Personalità gruppi movimenti se funzionali in un determinato momento agli interessi del partito
Possono essere emendati da ogni colpa vera o presunta ovvero in caso contrario demonizzati Cossiga docce
Pratica di governo e di elaborazione programmatica appaiono ondeggianti tra scelte innovative riformiste e vecchie posizioni stataliste o di conservazione nell'esistente
Nel confronto dialettico tra garantismo e giustizialismo il più delle volte al momento delle scelte e questo ad a vere la meglio
Ambigui rimangono i referenti culturali lo testimonia il discorso d'investitura di Veltroni e i suoi primi atti simbolici
Si spazia a seconda delle convenienze delle occasioni da Gramsci a Dossetti da Dahrendorf Berlinguer da Togliatti a Rosselli a Bobbio
Ma ignorati rimangono comunque sempre Filippo Turati padre fondatore del riformismo l'eretico Silone il fondatore della social democrazia italiana sarà gatte e Pietro Nenni il costruttore del primo centro sinistra riformatore
Così come ignora alta rimane l'esperienza di elaborazione riformista e di governo dei socialisti negli anni ottanta c'è insomma una rimozione psicanalitica del socialismo italiano che va portata io penso in terapia ed elaborata la questione essenziale non solo per le memorie del passato ma anche per il realismo del presente e per l'investimento nel futuro se si vuole costruire anche in Italia un partito socialista europeo a vocazione maggioritaria
Obiettivo neanche ipotizzabile se non si recupera innanzitutto l'elettorato socialista in gran parte disperso fuorvianti
Questo è il compito primario dello SDI
Ed è interesse di tutta la sinistra favorire e non ostacolare questa missione perseguendo il mio impegno iniziative alle sionisti che compattatori e che non portano da nessuna parte
Rafforzare l'olio e lavorare per la nascita del Partito socialista europeo non è contraddittorio anzi ne costituisce il presupposto c'è uno scenario nuovo lo ricordava Raffaele
La nascita del governo D'Alema ed a giudicare un fatto positivo
E su testimonianze giustezza dell'analisi sulla incongruità del bipolarismo su cui si fondava la maggioranza che sosteneva il governo Prodi
Con esso ha ricevuto un duro colpo l'ambigua dottrina dell'Ulivo
Visto come anticamera o fucina del superamento dei partiti da annegare in un indistinto soggetto politico
Immaginato come sintesi trasforma attrice delle tradizioni delle culture e delle esperienze post comuniste
E di quelle cattolico popolare si confondono io credo in tale definizione
Falsamente modernista
Residui parli politici della cultura comunista di fronti nazionali e di quella escatologica di matrice cattolica oro Daniela che fu una delle basi teoriche del compromesso storico ma che aveva ben altro spessore culturale e tensione etica
Va dato atto a D'Alema con il suo discorso programmatico di aver messo in campo i partiti e le loro strategie come strumenti essenziali della democrazia ma la confusione sotto il cielo del governo D'Alema continua ad essere molta Cossiga interpreta l'alleanza come limitata al tempo necessario per scardinare il Polo mettere fuori gioco Berlusconi evitare i voti di Forza Italia assorbire Dini e i popolari e porsi come alternativa alla sinistra
Beh francamente sulla riga leggibilità di questa strategia e consentito avere molto più di un dubbio
Prodi Di Pietro Occhetto parte dei popolari con l'aggiunta del neo movimento dei Cindy ci puntano alla resurrezione di un Ulivo super partitico di un nuovo partito democratico senza aggettivi utilizzando il referendum ed elezioni europee
Veltroni già iper ulivista ma candidato alla segreteria da D'Alema e alla ricerca della mediazione possibile che con ogni probabilità si rivelerà impossibile
In tanta confusione la scelta coerente dei riformisti penso e in questo senso le due relazioni
Solo un fatto estremamente positivo deve essere quello di impegnarsi a realizzare il Partito socialista europeo in Italia un partito socialista in grado di consolidare se è possibile estendere il suo radicamento a sinistra anche tenendo conto della crisi che ha investito l'aria dichiaratamente comunista
E dall'altro operare scelte politiche programmatiche che gli consentono appunto di raccogliere al centro il consenso necessario ad assumere la guida del Paese
Obiettivo non facile certo da realizzare
Esso non può essere lo ha detto Raffaelli il frutto di una specie di Cosa tre tale sarebbe l'unità tra il DS e lo SDI
Visti gli attuali rapporti di forza in assenza di un reale processo politico e programmatico fondativo e creativo
In concreto e concludendo io penso che si potrebbe prendere l'iniziativa di cui questa di oggi potrebbe essere proprio la premessa
Che veda promotrici riviste e centri studi associazioni gruppi personalità che condividono l'obiettivo di lavorare per costruire il partito socialista europeo
L'iniziativa potrebbe prendere l'avvio dando vita come dire una sorta di Costituente programmatica permanente ed aperta che potrebbe avere proprio per titolo Verso il Partito socialista europeo in Italia
Si tratterebbe per fare un esempio concreto
Di percorrere la strada che fu intrapresa non senza un certo successo in una determinata fase della politica italiana
Con la nascita del movimento per una sinistra di governo che tra l'altro aveva caso ebbe tra i fondatori promotori di animatori
Le
Macaluso e con il compianto Gerardo Chiaromonte coinvolgendo tutti coloro che dei Democratici di sinistra e nei socialisti democratici italiani siano disposti ad impegnarsi in questo senso
Questo processo pone scelte conseguenti sia sul terreno più propriamente politico Ulivo sì Ulivo no sia su quello programmatico quale riforma istituzionale quale legge elettorale che atteggiamento assumere verso il referendum quale riforma del welfare quale Stato di diritto quale tipo di organizzazione del partito
è sostanzialmente l'articolato che già c'era nella relazione
Di Morando da queste scelte può nascere la risposta nel Paese innanzitutto al tema del convegno quale Partito socialista europeo in Italia e posso concludere
Ricordando una frase di Nenni che credo che sia tagli molto bene a questo momento
Fare quel che si vive avvenga quel che pur grazie
La parola d'alto Tortorella poi prenderà la parola Sergio Talamo
Io debbo innanzitutto chiedere scusa perché purtroppo non sono venuto con molto piacere non soltanto per amicizia
Verso il compagno Macaluso eccetera ma
Ma anche per il tema diciamo ma sfortunatamente le mie condizioni di salute non sono tali che mi consento estate
Più a lungo perché insomma sono un po'stanco eccetera
E quindi chiedo scusa se dopo l'intervento andar via
Volevo intervengo per dire questo fondamentalmente che il paradosso della situazione italiana e effettivamente che è stato segnalato dato da una delle due relazioni effettivamente insomma
Molto molto molto
Molto grande Palma paradosso di per sé e qualche cosa di notevole questo paradosso italiano
Perché non è soltanto il fatto che noi abbiamo un Presidente del Consiglio che era il segretario del maggiore partito della sinistra il quale non
Arriva a questa funzione
A seguito
Ma di una voto popolare e di uno spostamento quindi a sinistra de la opinione popolare
Ma abbiamo qualcosa anche di di più
Di più lo strano e cioè che si arriva a questa soluzione in seguito al fatto che la coalizione
Che in quel modo un po'avventuroso diciamo aveva vinto le elezioni comunque era risultata limpidamente maggioranza parlamentare perde un pezzo a sinistra e ne prende un altro al centro e
Diciamo di un un centauro il quale
Naturalmente ha quelle caratteristiche che onestamente sono state di camoscio Ute anche dal presidente del consiglio e cioè che non ha intenzione di contrarre un'alleanza stabile con la sinistra
Duratura ma si considera correttamente dal suo punto di vista antagonistico alla sinistra e quindi noi abbiamo una situazione che effettivamente richiama alla memoria vicende che abbiamo già vissuto e che
Ci possono indubbiamente preoccupato naturalmente io credo che sia opinione non soltanto mia ma di tutti i presenti che bisogna certamente lavorare perché questo governo Possa affermarsi in una situazione molto difficile con una base parlamentare molto complicata
Ma questo non toglie che
Las la situazione da il momento in cui si svolge questo convegno segnala una
Non un giorno di festa ha detto D'Alema non una situazione festosa ma una situazione senza dubbio preoccupante tanto più preoccupante della sinistra perché il problema non è soltanto
Che Issa in Italia e
A un punto di
Grande debolezza elettorale
Come è stato ricordato ma è anche un punto di diaspora
Difficilmente paragonabile a quella che esiste in altri Paesi
Capitalistici sviluppati
Simili all'Italia
Ho a sviluppo superiore di quello dei ritardi
La diaspora è diciamo testimonianza che qualcosa non ha funzionato
Non ha funzionato qualcosa nell'insieme della sinistra
E se io penso che sia giusto dato oralmente come ha fatto Morando
Dare spazio come dire importanza rilevante
Alla analisi della realtà concreta diciamo nella realtà sociale delle modificazioni profonde che sono intervenuti modelli produttivi e quindi anche nella composizione sociale nella nella nel significato del lavoro e dei lavori oltre che nella
Nella loro concreta esplicazione il peso grandissimo che via via vieni assumendo il lavoro autonomo oppure quelli che si chiamano i lavori diciamo anomali eccetera
Be'se tutto questo è importantissimo perché senza una tale analisi persino
Insomma
Impossibile ecco proporsi la costruzione di un soggetto socialista in Italia
E ugualmente vero che è questa analisi non può andare disgiunta
Dalla dall'esame della vicenda storica di quello appunto che non ha funzionato e delle e di quello che non ha funzionato anche sul terreno delle idee costitutive
Io non mi opposi quando ci fu la la trasformazione del Partito Comunista Italiano il Partito democratico della sinistra tant'è che sono ancora in questo partito all'idea che una trasformazione fosse necessaria
Ma mi opposi al fatto che che i memo e temo di non avere sbagliato del tutto che si procedesse per appunto per rimozione non per una analisi attenta diciamo della della profondità se volete degli errori compiuti ma anche in egual misura del contributo che quella formazione politica poteva aver redatto eventualmente ad una pensiero della sinistra italiana ed europea
E analogamente la
Io forse qualcuno di voi sa che io faccio una rivista che si chiama critica marxista
La rivista che non è organo certo di nessun partito vero di nessuna speciale formazione politica e ormai una diciamo intrapresa Dini gruppo di compagnia di amici eccetera
E questa rivista si è sempre rifiutata di considerare
Il la vicenda del partito socialista e anche quella personale di Craxi come un fatto di carattere giudiziario
Ma proprio perciò deve
Anche in questo caso si deve dire che l'avvio mozione afferma Urso sull'analisi
E e io credo che onestamente parlando in una sinistra così profondamente divisa anche
Cosa inevitabile perché gli uomini sono fatti così gravi donne anche spesso dello
Da questioni anche da contrasti da
Persino personali accetta il punto un punto essenziale non unico ma un punto essenziale e quello di combattere contro appunto la rimozione
E per un'analisi pacata e possibilmente comune
E questo per questo mi sembrano importanti occasioni come queste dove ci si trovava tra diversi diciamo
Per per vedere dei bene che cos'è stata questa storia e dove sono stati gli errori tallona DiVersi ma talora assolutamente identici
Io per esempio ritengo che
Una certa cultura italiana
Una certa cultura della sinistra italiana sia stata per la verità non dissimile tra i due partiti maggiori della sinistra italiana e abbia inno man perché entrambi fatto
Diciamo insieme a
A a risultati importanti fatto anche generato anche fallimenti non meno importanti
Mi riferisco come qualcuno sa diciamo a una certa versione dello storicismo
Che ha costituito il tessuto comune diciamo della del delle due formazioni di tessuto culturale comune delle due formazioni politiche e che ha rimosso una idea socialisti del socialismo
Che no non che non poteva essere contenuta diciamo in questo filone di pensiero
Questa opzione il pensiero a è stato molto importante per esempio per evitarli al Partito Comunista Italiano di di di
Ma diciamo di assumere quelle posizioni dogmatiche
E ieri accrediti che diciamo quella rifiuto della della del pensiero critico della storia medesima o che hanno portato al disastro come sappiamo altre formazioni comuni molte altre formazioni comuniste
Però
Questo pensiero non non è riuscito diciamo affondate seriamente
Una posizione pluralistica e quelli osservazioni che si possono fare dall'esterno per esempio sul partito
Democratico della sinistra io sono in grado di farle forse se volete dall'interno io ho scelto in questo partito una collocazione di minoranza
E ed è molto difficile avevi una collocazione non perché ci sia qualche forma diciamo per carità come
Qualche forma diciamo di impedimento non è questo il problema perché la vischiosità di diciamo in non solo in questo partito ma in molti partiti della sistema chiamiamolo così del centralismo democratico per usare un'espressione antica oppure la vischiosità del sistema della cooptazione
è e molto è molto grande ma è molto grande e non soltanto in questo partito ma in una certa idea di sinistra
In cui la ritenga di pluralità vero male sì sì si coniuga con le proclamazioni naturalmente di democraticità profonda perché ricordo questo perché va idea di costruire un partito socialista europeo diciamo di costruire cioè una forza della sinistra che si ispiri ai valori socialisti ci deve passare attraverso il vaglio
Di una di diciamo di una sinceri l'accettazione del pluralismo senza la quale non ci sarà costruzione nuova ma soltanto la prosecuzione di una diaspora e di una incomunicabilità
Tarda fateli persino diciamo non dico soltanto tra cugini vero o parenti ma persino tra fratelli ne sono credo testimoni i socialisti
Diciamo che vengono appunto che la tradizione del partito socialista i comunisti che vengono alla tradizione del Partito comunista adesso noi abbiamo almeno tra le informazioni tessili proclamano ufficialmente comuniste
Nella nel Parlamento medesimo senza contare tutte quelle che sono fuori ma egualmente in egual misura non li abbiamo numerose forse diciamo che appunto si richiamano alla alla
Alla alla idee del della tradizione socialista più ti capiti che a mente socialista italiana come ne abbiamo molti altri anche fuori da quelle più conosciute
Dunque la l'idea di una sinistra plurale è vero che almeno verbalmente è stata adottata in Francia
è un'idea difficile da da vivere concretamente le somme e difficile da vivere l'idea che ha diciamo questa questa sinistra non può che essere plurale perché per essere sinistra deve
Tentare vero di
Individuare il cambiamento necessario e il cambiamento diversamente dalla conservazione non può che essere ipotetico diciamo e quindi logicamente fonda una pluralità di di posizioni e di tendenza eccetera
Fondate cercare di fondare una una una sinistra siffatta cioè una sinistra che si ispiri a pensieri socialisti
Ai di Alita socialiste significa dunque affrontare però anche qual è il campo entro il quale ci si deve muovere e ci si può muovere insomma cioè deve anche riuscire ad affrontare che senso Cida alle parole ora il senso che si dalle parole diciamo non può derivare unicamente e non deriva unicamente è vero dalle soluzioni che via via si debbono scende scegliere è possibile
E necessario naturalmente avere capacità innovativa ve a Ale tra l'altro diciamo questa rivista e io faccio e anche appoggiata da un'associazione diciamo a cui ho partecipato insieme chiamata un po'ironicamente se volete per il rinnovamento della sinistra perché rinnovamenti tentati fin qui non sono efficace ha effettivamente convincenti
Quindi dove innovazione necessaria nelle soluzioni politiche non podismo giunge il sì dalla innovazione non meno indispensabile e secondo me per certi aspetti persino prioritaria
Rispetto alle future fondative della sinistra italiana non già Exa nell'ultima poteva essere accusato di questo per tra cancellate le tradizioni da cui ciascuna forza proviene e che hanno naturalmente diciamo di caratteri di nobiltà vero io sono d'accordo quando si dice non bisogna certamente di nuove vetture attivo un NI perché prestare il minimo che si possa dire così come non si può non si deve rimuovere diciamo è credo che sarebbe dannoso rimuovere che so io Gramsci oppure al PRA di esponenti di questa di questo filone di pensiero ma non è questo il problema cioè non è il fatto che non si debba appunto diceva Morando ricercata il meglio di ciascuna tradizione ma si deve ricercare soprattutto
E con particolare diciamo persino con particolare pignola angina e se volete IVA il difetto il vizio ciò che è impedito non badando attenzione io farei a questo
Al fatto che forse i grandi partiti socialisti e socialdemocratici ci forniscono modelli già compiuti
Così come questo non è vero sul piano istituzionale
Per cioè in base alla pura e semplice in moto ad imitazione di altri modelli non regge così non è vero neanche nel campo della io credo del Nulla formazione partitica a me sembra per esempio che diciamo sia impossibile da pensare un partito diciamo che voglia esprimere in modo nuovo e forte diciamo le idealità socialiste come possibile e pensabile oggi è vero che sia un partito secondo il modello tradizionale che abbiamo vissuto in Italia o che vivano adesso per esempio i socialdemocratici tedeschi
Socialdemocratici tedeschi hanno un grande partito ben strutturato molto organizzato
Fortemente innervato da un apparato Bongusto anzi assai più robusto di quello che mai abbiamo avuto in Italia
Io credo che andare su quella strada sarebbe molto difficile non solo per ragioni materiali ma anche per ragioni più sostanziali io penso che il partito che noi possiamo avere oggi è fondamentalmente se vogliamo fare dei passi in avanti una unione tra diversi fa diversi tuttavia che concordino diciamo
Su alcuni principi fondamentali e che possano accompagnarsi insieme per ciò che riguarda una piattaforma politico-programmatica di breve e di medio periodo
Ma
Senza diciamo quella analisi di fondo a cui accennavo sarà difficile io credo andare avanti e persino vi muoverete incomprensioni gravi che continuano a sussistere tuttora e per questo che io credo che l'azione politica che è indispensabile che ci sia naturalmente sulle questioni di immediatezza dovrebbe
E sincera che dovrebbe essere condotta diciamo in tutte le sedi culturali innanzitutto ma non soltanto culturali che noi abbiamo in qualche modo formato che abbiamo a disposizione perché da questa lotta contro la rimozione terra individuazione diciamo così
Delle del del a degli errori passati e delle novità anche teoriche necessarie per il domani che io credo sia possibile avete un risultato positivo grazie arriva
La parola a Sergio Talamo prenderà poi la parola Giorgio Napolitano
Credo che
Uno dei motivi di interesse di questo incontro sia quello di non attardarsi su
Sterili rigurgiti di conflittualità vecchie e nuove o addirittura da sentimenti vendicativi
E anche di evitare accuratamente una lettura Interna quasi in chiave correntizia come qualcuno visto sulle agenzie ieri ha cominciato a fare addirittura di un incontro di una di una riflessione che invece vuole avere una ma
E lo so un problema gioca di voce di statura
Quelle vere del una insomma ma chiave del tutto propositiva poi o anche tenersi lontani da un'interpretazione quasi etnica secondo un'antica intramontabile espressione di Marco Pannella
Della propria delle proprie idee politiche c'è rinchiudersi nella proprietà mia nel proprio recinto nella propria tribù e poi magari parlarsi solo per brevi momenti il merito di questo penso che sia in parte certo della dell'attitudine di dell'attitudine dello spirito con cui queste due riviste affrontano dibattito politico ma penso che sia un merito più generale soprattutto dell'Europa c'è l'Europa che ha costretto la politica italiana
Dopo anni di retorica Palin genetica di nuovi ismi da strapazzo a a riformarsi a rimodellare sì sulla sulle grandi aree politico culturali che in forme diverse hanno comunque guidato il progresso e lo sviluppo
Questo problema di confrontarci con l'Europa mette anche in evidenza
Tutte le anomalie profonde della sinistra italiana che è una sinistra che in questo momento come dimostra anche il dato numerico cioè questi voti e sono al forse al minimo storico della nel dopoguerra
Da danno la sensazione di una sinistra che appunto come ha detto Mario Raffaelli e al massimo del potere ma al minimo del consenso ed è soprattutto dà la sensazione di essere lontana da sentimenti profondi
Che sono non fra la gente in senso lato ma fra la parte della gente che dovrebbe essere rappresentata dalla sinistra c'è chi nella società ha un ruolo più difficile più fa parte di categorie di esclusi vecchie e nuove e da questo punto di vista la mia sensazione da ex giovane socialista
E di vivere in questa sinistra oggi dominante qualcosa di simile al clima che si viveva nell'ultimo PSI nel vecchio PSI in cui la la presenza la Latini di di moltissime postazioni di potere sembrava essere una buona una buona oppure una buona scusa ma un'occasione per non interrogarsi su quello che si stava facendo in una sorta di logica dal non di imprese iper pragmatica di non disturbare il manovratore
E qui io penso che il primo D'Alema stia facendo in parte lo stesso errore dell'ultimo Craxi ci sia in sostanza in qualche modo IMI ferendo dentro una gestione dell'ordinario dovuta anche a circo alle circostanze particolari in cui questo governo si è avviato questo perché avvenuto a mio parere per due motivi fondamentali perché la sinistra italiana oggi e per motivi anche semplicemente numerici ridotta ad uno solo dei suoi filoni storici
Che è quello della tradizione comunista tradizione sempre forte che è stata capace anche di rinnovarsi in questi anni questo fatto senz'altro positivo che ci consente di guardare al futuro con con un certa con un certo ottimismo ma e completamente quasi del tutto priva del suo filone socialista
Ed è completamente free priva del suo filone liberale che non e non è mai stato numericamente forte ma in altri tempi avuto comunque anche attraverso il PSI attraverso il partito radicale avuto la capacità di dare molto all'elaborazione della sinistra sul pertanto ad esempio di diritti civili
Oggi
I gli esponenti la cultura liberale che sono stati inglobati nella nella nella Cosa due hanno all'istante sembrano aver perso anche il dono della parola pure su temi estremamente importanti
Per esempio di elementare garantismo parlamentare quale la commissione d'inchiesta su Tangentopoli o su temi più più di diretto impatto con la società civile come il finanziamento alle scuole private
A me pare e l'altro elemento oltre a questo di carattere numerico sia che la sinistra di tradizione comunista come la possiamo definire ad in questi anni più che elaborare il suo progetto per gestire la nuova fase la seconda così detta Seconda Repubblica ha in un certo senso galleggiato sugli sconvolgimenti di questi anni
Per un riflesso che definirei tattico e auto conservativo
Di chi si è improvvisamente trovato gestire una situazione che non era assolutamente prevedibile fino alla fine degli anni ottanta
Ecco il motivo per cui l'approccio di Massimo D'Alema nella così detta stanza dei bottoni mi pare che avvenga in forma circospetta minimalista e per certi aspetti quasi in punta di piedi
Quali sono gli ardite IMI su cui questa svolta questa mancata svolte più visibile io sempre andando avanti in modo il più possibile sintetico ne indicherà i tre il primo tema quello della giustizia dove la sinistra
Dal cinquecentotredici alla separazione delle carriere si dimostra timida e soprattutto si dimostra quasi desiderosa di rimozione cioè di giustizia dei problemi di quello che di quello che del alte successo in questi anni cerchiamo di non parlare più per voltare pagina poi però la realtà quotidiane politica ripropone i problemi perché il cinquecentotredici non è un problema soltanto di astratta conflittualità fra partiti qualcosa che gestisce e decide in qualche modo la la il destino dei diritti individuali nei nei rapporti con il potere pubblico con la giustizia
L'altro problema è quello delle riforme in cui sopra di sosta resta sia accennato di legge elettorale
E di se di federalismo ma da anche da questo punto di vista dopo i balbettii federalisti della della commissione bicamerale esiste oggi sul tappeto il problema dei problemi che quello del presidenzialismo oggi noi abbiamo un presidente che esorbita dalle sue funzioni
Anche perché il mandato del presidente La Repubblica attualmente a a troppo indefinito appunto questa figura di garanzia che in effetti poi finisce per diventare un attore del processo politico qual è attualmente l'orientamento della sinistra quello di appunto se addirittura auspicare un'elezione popolare di un presidente di garanzia quindi un modo per per raddoppiare per triplicare per moltiplicare i problemi dell'oggi e soprattutto il problema schemi sembra il più evidente
Il problema che mi sembra che esprime in modo più evidente la distanza fra volontà e possibilità politiche e il problema del lavoro e del sud su questo mi soffermo minuto
Qual è attualmente l'auspicio sì siamo praticamente chiusura qual è attualmente l'auspicio profondo per l'ospite principale della presidenza D'Alema quello di riuscire a promuovere un'espansione della domanda attraverso una stagione di Investimenti
E concordata a livello europeo quindi nei fatti una scorciatoia politica una scorciatoia da nata dei rapporti tra i partiti socialisti che viene negata proprio livello invece economico da commissario per le sedi ma anche da alcuni dei dei leader delle capitali europee
Oltre a questo ci sono dei pacchetti di sgravi fiscali di contributi temporanee di continuo rinviati perché in effetti non garantiscono una una effettiva stabilità e si finisce quindi per eludere i veri problemi che sono quei de la flessibilità e di un taglio strutturale del costo del lavoro in definitiva io credo e concludo che la questione socialista come sarei finito in questi anni non proprio per questi motivi di contenuto non è una per la del Rosario della proliferazione di sigle partitiche ma un vero vuoto una vera voragine Dino demodé la democrazia italiana che non può non ha vere una sinistra plurale e in a certi momenti anche conflittuale
Perché il problema diffonde proprio sapere se questa sinistra per usare un'espressione cara Presidente del Consiglio vuole cercare di diventare grande farcela con le sue forze con un suo progetto e con i suoi consensi
Oppure deve restare in eterno figlia di un dio minore
Ma non perché non va a Palazzo Chigi visto che in effetti c'è andata
Ma perché ci dà in una sorta di libertà condizionata minacciata da ricatti dei suoi alleati o da avventurismi da essa stessa indotti da Di Pietro e oggi dispiace dirlo forse anche da Prodi
Il confine fra l'allineamento dell'Italia alle socialdemocrazie europee e la risponde la risposta della peggiore partitocrazia e molto sottile
E temo che si possa verificare una forma moderna della democrazia bloccata di cui l'Italia purtroppo ha una memoria non felice con la differenza che in questo caso che in questo caso Berlusconi e il consenso che continua a macinare non è il il PC bloccato dalle anche internazionali
E questa condizione in cui la sinistra svetta sulle macerie di un sistema perennemente dissestato non è non può essere considerato la soluzione della malattia ma probabilmente la malattia stessa
La parola a Giorgio Napolitano poi prenderà la parola Claudio Petruccioli
Grazie brevi considerazioni sui temi posti da Morando io mi scuso con Raffaelli che ha
Allargato e arricchito l'orizzonte di questo incontro ma è un po'difficile reagire a troppi stimoli non breve intervento innanzitutto credo che dobbiamo riflettere un momento sul Partito del socialismo europeo in quanto tale poi va benissimo anche vedere quale partito possa rappresentarlo esserne parte integrante in Italia
E due punti sollevati da Morando su cui vorrei tornare per un attimo sono primo
Ma il superamento dei limiti molto severi che fino ad ora in questi anni ha mostrato il Partito del socialismo europeo
Può darsi che il congresso di Milano rappresenti un'occasione per un chiarimento per
Uno sforzo nuovo ma in sostanza si tratta di vedere se questo partito
è da concepire siccome sede di incontro e di coordinamento
E se l'incontro di coordinamento poi essenzialmente oggi nella felice congiuntura che stiamo vivendo che ci auguriamo si prolunghi tra leader di governo socialisti
Ho centro forte di elaborazione e di iniziativa politica e la prima strada
Di fatto è stata quella seguita finora ci si incontra si discute su problemi comuni interesse si adottano anche delle risoluzioni poco di più e in effetti è stata più facile
Fino a quando non c'erano undici primi ministeri appartenenti al Partito del socialismo europeo
Oggi e come sempre più difficile
Coordinare quando si hanno posizioni di governo che non solo per quando si hanno responsabilità politiche questa è una prova sicuramente importante però io non credo che si debba esaurire in ciò il Partito del socialismo europeo la sua natura la sua funzione l'altro punto eh
La prospettiva della competizione politica a livello europeo e qui forse va anche fatta una distinzione va fatto un qualche approfondimento
Perché c'è una differenza tra la dialettica la completezza la competizione e le convergenze
Tra socialisti e popolari sostanzialmente nel Parlamento europeo e sulle politiche dell'unione europea e i rapporti tra queste due forze
Fondamentali anche se non esaustive della panorama politico nei singoli paesi membri dell'Unione
Ma per quello che riguarda
Il Parlamento europeo dove si è ricordato giustamente
Cioè anche una convergenza obbligata e poi c'è una convergenza dettata da effettive tradizioni comuni d'impegno europeistico e da notevoli punti di contatto su tante tematiche su tante e scelte
Noi però effettivamente abbiamo assistito e stiamo assistendo ad una mutazione per quello che riguarda la natura del gruppo e probabilmente anche del partito Popolare Europeo e non è solo a suonare
Qualche mese fa il buon colloquio con un dirigente una delle teste pensanti della democrazia cristiana tedesca io mi
Mi mi mi battei anche in una interessante acuta teorizzazione della necessità di fare del Partito Popolare Europeo
Il partito delle forze
Di alternativa ai socialisti dappertutto
E trovai grande preoccupazione nel mio interlocutore per la crisi profonda della destra francese
Il rischio che sia in Francia sia in Inghilterra date le condizioni del partito conservatore e a un dato momento scomparisse una possibilità di alternanza efficace un'alternativa consistente al partito socialista al partito laburista
Diciamo questa è una giustificazione più nobile evitare cioè che prendano piede in una crisi de la Destra o del centrodestra in qualcuno dei paesi europei le posizioni della destra radicale
E quindi diciamo abbracciare
Nel nell'aria sicuramente democratica del partito popolare anche forse gli è stato sappiamo che da tempo i conservatori inglesi sono nel gruppo popolare al Parlamento europeo e ci sono altri sviluppi in corso
Credo che questa sia una questione molto complicata credo che sia anche una questione aperta e per la verità ecco bisogna dire chi e chi ha colto questo dato è stato Cossiga
E il quale pensando poi ad un'alternativa
In Italia che si avvicini al modello tedesco ritiene che però a condizione che ciò sia che anche a livello europeo il Partito Popolare non ingobbito tutti i gruppi di destra quindi voglio dire che è una questione molto
Complicata su cui dobbiamo cimentarci
In Italia o il tipo di partito che ci può essere in Italia e che poi in definitiva
C'è altrove come
Rappresentante del Partito del socialismo europeo come incarnazione di quel partito
Ma qui su qualcosa io vorrei riflettere ragionare per con nuove risposte ci sono interrogativi eccetera partito a vocazione maggioritaria è una Bella definizione ma a parte la battuta facile che lo decidono gli elettori sono d'accordo con Morando il punto non è questo bisogna un po'
Precisarne il significato perché la definizione e ambigua
Significa partito che si proponga di governare da solo
Significa partito che si proponga di avere comunque una funzione determinante e di guida anche in un governo mondo monopartitico significa più semplicemente e io non trascurabili questa valenza specialmente venendo dalla storia del Partito Comunista Italiano sapendo quante anime ci sono ancora oggi nella sinistra italiana partito che rifiutata
Ogni compresso e ogni scelta di minutaggi mini
Ci saranno allora riproponiamo minoritari istmo cioè partito che definitivamente fa sulla scelta di considerare il proprio obiettivo fondamentale la conquista del Governo lasciamo stare il potere la conquista del Governo l'assunzione di responsabilità di governo non è ancora oggi così scontato e quella definizione che in nel passato alcuni di noi hanno adottato hanno sostenuto nel PC sinistra di governo
Non era una obietta e nemmeno oggi lei interamente una ovvietà basta pensare alle posizioni di Rifondazione di Rifondazione Comunista
Comunque ecco ci sono state alcune cose che non mi sono sembrate risolte nella relazione di Morando
Egli ha parlato sempre partendo da questa definizione di un partito del socialismo europeo in Italia che si presenti come soggetto di centro sinistra e come asse dell'alternativa dell'alternativa di governo
Che l'alternativa o della funzione di governo della coalizione di governo eccetera bene insomma soggetto di centro sinistra qui bisogna intendersi il centrosinistra di Blair intanto se guardiamo agli scritti diciamo del presunto o reale ispiratori uno degli ispiratori eccede c'è
L'ormai l'ormai noto di tennis mentre qualche anno fa lui ha intitolato un suo più corposo libro al di là della sinistra e della destra adesso il suo nuovo più breve
è libero
La terza Bear
Io pensato di Lodoli mi più in battere invita nella questa formula comunque pensavo di avere chiuso con lentezza in Italia va bene che ha per sottotitolo il rinnovamento della socialdemocrazia
Ecco mi pare che ci sia una certo una cosa è essere storicamente e attualmente partito
Socialista di ispirazione di cultura socialista di collocazione nel socialismo europeo inequivoca e poi voler conquistare il centro della società
E vuole innovare tutto quello che va innovato nella tradizione della socialdemocrazia nella tradizione del socialismo democratico europeo e sapere andare oltre i vecchi confini
Altra cosa e invece qualificare puramente e semplicemente come soggetto di centro sinistra quel che dovrebbe essere in Italia il Partito del socialismo europeo perché allora sorge l'interrogativo un partito che ambisca rionali a riunire in sé
Almeno tutti i riformismi i riformismi di tutte le matrici
E il Partito popolare italiano come lo collochiamo e dove lo sospinge diamo
Pensiamo e allora non si sfugge o pensiamo che il partito del socialismo europeo in Italia debba essere il partito dell'Ulivo
O pensiamo che ci si possa presentare nel gruppo del partito Pardo del Parlamento europeo per dà vita al gruppo dell'Ulivo italiano
Che non so dove potrebbe pian tassi diciamo in quale quale angolo marginale del Parlamento del Parlamento europeo ecco io penso che su questo bisogna riflettere su questo bisogna ragionare
E penso che sia molto importante che ragioniamo insieme
Persone gruppi formazioni riviste che vengono dalla storia del Partito comunista italiano che vengono dalla storia del Partito socialista italiano e possibilmente anche al tre forse che non vengono dall'Est da nessuna delle due tradizioni o che sono troppo giovani per avere vissuto nell'uno o nell'altro nell'uno o nell'altro partito e io
Credo che qui dovrebbe effettivamente concentrarsi lo sforzo che non so bene attuale soluzione politico organizzativa Possa portarci non forse eccessivo parlare oggi di diaspora ancora nella sinistra come ha
Detto Tortorella perché c'è stato un momento
In cui siamo stati seppure breve tempo tre partiti italiani nell'internazionale socialista adesso ne siamo dovuti neppure il Partito del socialismo europeo ma io ritengo che in sostanza il fatto fondamentale
E che tra questi due partiti
Le culture
E le strategie e i principi sono infinitamente più vicini di quanto non fossero un certo numero di anni fa poi c'è la sinistra cosiddetta antagonista radicale che ancora si chiama comunista e questo è un altro discorso
Ma ecco io penso che dobbiamo molto guardare a ciò senza rimuovere nulla
Del passato poi ciascuno di noi ha un suo passato dentro un partito o dentro la sinistra ma ritengo voglio anche dire vi ho sentito qui qualche accenno forse nell'intervento di antico ma anche agli altri ma insomma io ho letto perché ho frequentato assai meno diciamo sedi di partiti in questi anni per le ragioni che conoscete ma ho letto per esempio
Riflessioni di D'Alema non come Presidente Consiglio nella sua veste precedente sulle ragioni della politica di Craxi o sul retaggio del centro sinistra
Di cui fu parte integrante il partito socialista hanno costituito che hanno costituito riconoscimenti notevoli anche autocritici quindi non credo che ci sia stato anche in questi ultimi tempi un puro fatto di rimozione comunque niente rimozioni però massima concentrazione dei nostri sforzi e del contributo di cui siamo capaci nell'affrontare i problemi che abbiamo davanti oggi e che vogliamo vivere come forse del socialismo europeo
La parola a Claudio Petruccioli poi prenderà la parola Francesco Tempestini
Grazie vi chiedo scusa per la
Sconnessione dei miei delle mie riflessioni dovute non ha limiti di tempo ma
Difetti di pensiero evidentemente
Tuttavia mi limito mi limito a delle suggestioni perché penso che poi voi capirete
Prima di tutto la questione dei numeri
Si dice la sinistra italiana oggi sta al massimo al trenta per cento metri in passato a raggiunto superato il quaranta
Beh io trovo veramente sorprendente da un punto di vista intellettuale e diciamo venato da una certa sorga una certa carattere di super di di di cinismo anche l'uso così disinvolto con significati diversissimi evidentemente della parola sinistra quello che mi sorprende che sia con Cino a questo e che via conciate voi compagni che molte volte che venite dal Partito Socialista sinceramente perché evidentemente la parola sinistra in questi due modi di usarla
Non fa riferimento soltanto a diversi numeri fa riferimento anche a una diversa idea di sinistra mi sembra evidente
La sinistra quando si dice superava il quaranta per cento e perché comprendeva dei partiti che oggi non ci sono più
Non solo non ci sono più come non c'è più il PC
Che è cambiato e così via ma non ci sono più neanche nel senso della discontinuità non ci sono diciamo referenti che possono essere ricondotti GA
Ci sono quadri politici c'è una cultura c'è una tradizione ci sono elettori ma che non si esprimono non si raccolgono non si col vi uniscono in nulla di politicamente riconoscibile e significativo e attivo oggi sulla scena politica italiana
Come vedete io voglio affrontare un tema cioè prende un punto di vista storico politico non di ingegneria istituzionale maggioritario le cose di questo genere no storico-politico
Evidentemente in Italia un grande partito riformista di una sinistra riformista non c'è non c'è mai stato grande partito riformista grande forza riformista queste tre cose
Non c'è stato capace di non di autosufficienza ideologica
Ma capace diciamo di giocare come diceva Enrico Morando lo stesso ruolo lasciamo stare le parole che grandi partiti riformisti giocano in altri grandi paesi europei noi stiamo lì a far la gara quando si parla di questi problemi
Nella vulgata nella discussione corrente siamo lì a far la gara con il Lussemburgo il Belgio l'Olanda
L'Austria al massimo non si parli per favore di Germania Inghilterra Francia perché
Tutti i grandi teorici della normalità
Poi la normalità la misuriamo sul Lussemburgo non sulla Germania quando si deve parlare di queste cose al vediamo e
Sì ma non c'era Giorgio perché perché l'hanno costruita nell'ottantuno nell'ottantuno Margaret discutiamo un'altra allora io per esempio io appartengo fra quelli saremo un'esigua minoranza su una pattuglia di di di di di illusi
Che quando decisero di passare di di lavorare per per dichiarare finita la storia politica del PC
E per passare a un'altra storia politica da cui è nato poi il PDS ho pensato che questo fosse il primo passo per la costruzione di un grande una grande forza riformista unificata in questo Paese
Pensavo proprio perché non ero pazzo che questa Processo sarebbe dovuto avvenire con la partecipazione di quelle forze che facevano quell'atto in quel momento che si riconoscevano in quella iniziativa
E dell'altra forza
O delle altre forze ma principalmente perché era più consistente dell'altra forza il Partito Socialista Italiano che non mi sfuggiva
Doveva cambiare profondamente orientata cambiava il contesto cambiava la sintassi cambiavano i referenti quindi si poteva sperare pensare lavorare perché cambiasse
Anche questo il partito socialista sparito
E forse non dobbiamo discutere all'affondo io son d'accordo Giorgio che ognuno ha il suo passato non dobbiamo farci però ancora in questo Paese e qui vedo la questione diciamo la disinvoltura nell'uso diverso dalla parola sinistra no
Ancora il problema questo problema qui non lo abbiamo analizzato e studiato
Perché se prima il problema della costruzione di un nuovo una grande forza riformista unificata
Coincideva con il problema della avvicina Dellai avvicinamento della funzione dell'incontro quello i suoi in quelle due grandi con la scomparsa di una delle due dove lo attacchi certo io sento la profonda soldi insoddisfazione di attaccarla ipotesi di costituenti varie dalla Costituente della svolta fino alla costituente dei DS sente la società e lo che emerge la sinistra sommersa chiaro è un modo per semplificare ed illudersi di risolvere come è evidente che non lo si risolve solo con come si può dire le forzature o gli obblighi di carattere istituzionale
Il passaggio al maggioritario anche se quello può aiutare ma del Partito socialista del perché non non si parla non si parla ancora a sufficienza non discutiamo per esempio oggi si parla del Partito del socialismo europeo io in questi giorni riflettendo ho detto ma in effetti anche l'Internazionale socialista tutto sommato quando è saltato in aria il Partito Socialista Italiano e si è comportato in modo abbastanza opportunistico forse perché aveva pronto
I Democratici di sinistra un'altra sigla che facesse la parte della sezione italiana dell'Internazionale pare che sia stata nessuna discussione non dico per dire cosa sia preso atto ora capire spariva una cosa di quel genere tanto ce n'era un altro burocratico
A Milano forse per esempio si potrebbe discutere al Partito del socialismo europeo di questa cosa in fondo
Quando è stato fondato il Partito del socialismo europeo c'è lì la foto c'erano tre persone che rappresentavano l'Italia ed erano Occhetto
Erano Vizzini ed erano Bettino Craxi questi tre sono il soci fondatori diciamo personalmente ma conto delle rispettive sì
Allora e qui è il punto
Raffaelli
Enrico Manca
Si può costruire pensare di costruire
Una grande forza riformista che si avvicini o che sia in grado di proporsi in ruolo che altrove le grandi forze riformiste si propongono nelle condizioni attuali
Italiane con quel che è successo
Sulla base della continuità dei partiti
Problema storico-politico no non è possibile
La continuità
è l'affossamento di questo progetto
Solo se prevale un Attis continuità è possibile non dico risolvere ma porsi il problema qui a me dispiace che l'Ulivo diciamo sia andato costi andando male che non voglio fare
Come vedete non parlo di Ulivo e di ulivismo no parlo di un'altra cosa parlo di un'altra cosa
Parlo di quella discontinuità esattamente però Raffaelli di quella discontinuità che non è mai stata sopportata oltre una certa misura e quando è stata subita si è fatto di tutto per farla saltare
Da parte di un ceto politico che incapaci di ragionare e di muoversi fuori dagli schemi politico-culturali della continuità della Prima Repubblica della repubblica dei partiti chiaro di quel partito
Perché come è saltato per questi motivi fondamentalmente il governo Ciampi
Perché la politica italiana quando c'è un elemento di discontinuità allora quell'elemento viene definito tecnico non politico perché il politico è solo quello che riproduce ciò che politico e le forme del politico così come è sempre stato
Come tutto sommato anche il governo Prodi
In fin dei conti eh saltato perché non era aveva presentava spetti ed elementi non tollerabili o con di discontinuità per quello è saltato
Secondo me questo è il punto che io credo sette che con i quali allora se questo è il problema
Se questo è il problema beh allora del del resto guardate il segno politico non è solo il politico culturale non è solo Cossiga diciamo le cose diciamocelo
Anche noi anche noi anche la stampa
Ecco sex e il l'atto il il collocare questa esperienza di adesso
Come il culmine e la definitiva ratifica della fine della guerra fredda che lettura della storia italiana e
Dove collochiamo dentro come può nascere dentro questa lettura una grande forza riformista
Dentro questa lettura rinasce solo una cosa l'ha continuità di quei partiti e allora se quei partiti devono essere in continuità ma mi spiegate perché non deve non si deve lavorare non devono lavorare per far rinascere la Democrazia Cristiana ma perché ma scusate perché
O la discontinuità è il punto su cui noi costruiamo ovvero le cose andranno in quella
Se invece se se invece la continuità allora diciamo le cose come stanno come devono stare allora bisogna ricostituire
Ride ridere ridar vita un sistema proporzionale allora bisogna che i socialisti
Ridiamo vita attenti non viene arriva accogliere qualcosa ad est del partito socialista e che sicuramente una cosa è è è chiara
Che la nuova forza riformista no anche se io cisto credo di aver contribuito in minimissima parte condiviso
Quello sforzo tuttavia la grande forza riformista in Italia non nasce per partenogenesi
E dal PDS dal DS da quello che è nato dalla svolta sul fine non può però può essere un pezzo importantissimo potuta ma un pezzo non accettabili
Però se non si faccia quell'altro ovvero bisogna bisogna insistere sulla discontinuità sul terreno dei dell'analisi storico-politica sul terreno della della della innovazione e istituzionale e allora termino chiedo scusa
Con un'ultima divisione referendum
Io sono convinto che qui dentro ma non voglio per nel so non sono convinto so che nei Democratici di sinistra
Ci sono alcuni
Una parte
E credo che sia così anche qui i quali pensano che se la Consulta
Dovesse bocciare il re il non dovesse ammettere referendum sarebbe un fatto molto negativo
Per diciamo gli sviluppi della storia italiana per raggiungere altri che pensano che se la Consulta dovesse ammetterlo sarebbe invece molto negativa
E spera non pensano che se questo è un dato credo che sia il il riassunto estremo della continuità discontinuità Raffaelli ha citato la Bicamerale io sono meno severo pesante nei giudizi però una cosa voglio ricordare qui terminare che quando a luglio dall'altra hanno finito i lavori della commissione ne discutemmo aperto a posteriori ma in modo abbastanza impegnativo nella direzione dei Democratici di sinistra
Ho finito
Da a posteriori ma a Bach ho detto a posteriori ma abbastanza approfonditamente durante un giorno questo è le cose
Durante io ad avanzare le mie osservazioni e il segretario dei Democratici di sinistra Massimo D'Alema mi disse ma tu non hai capito una cosa
Voi che criticate non avete capito una cosa non avete capito che ormai in Italia il periodo della transizione è finito
Ci sono nuovi soggetti politici dati che sono questi qui e questi nuovi soggetti politici è ovvio che Bettino e si mettano d'accordo sulle nuove regole sui nuovi assetti istituzionali
Questo era non era vero e non è vero neanche adesso con questo pur rilevante evento del cambiamento di come non è anche adesso è vero che i soggetti politici
Per la semplice ragione che io ritengo che fra i problemi che incombono ce ne siano almeno due fortemente intrecciati e qui abbiamo evocato il primo la costruzione se possibile in Italia di una grande forza riformista secondo contrastare se possibile in Italia la ricostituzione della Democrazia Cristiana
La parola a Francesco Tempestini poi prenderà la parola tra Lanfranco Turci
Ma
Fare torno torno subito a Claudio Petruccioli per dire che ecco un punto sul quale è bene che ci intendiamo subito dall'altro la la dicotomia discontinuità continuità io penso la dobbiamo diciamo dobbiamo privilegiare qualcos'altro cioè il termine processo politico e cercherò di spiegare perché
Io penso che all'indomani dell'ottantanove e poi con Tangentopoli se aperta la questione diciamo del soggetto politico della sinistra
Dopo quanto quello quel lungo periodo quel di anni aveva determinato
E insomma
Processo politico non può non essere in parte processo che impone e determina una discontinuità
Ma per altro verso comporta inevitabilmente anche una percorso di continuità cercherò di
Di spiegare l'apparente contraddizione
E perché parlo di processo politico io credo e qui son d'accordo con Morando non sono il primo a sua osservarlo
Non possiamo far finta che il passato sia fatto di tante cose belle poi improvvisamente cose che scompaiano e la funzione nostra deve essere quella di un'analisi critica è un'analisi che va a scavare nel fondo e scopriremo per esempio peritali riformismo è stato sempre un riformismo debole un riformismo debole perché le condizioni nelle quali riformismo tanto sul versante comunista quanto sul versante socialisti o parlo della storia dei partiti naturalmente non mi riferisco ai ai ad anni più recenti della storia di quei partiti che non hanno saputo colmare poi e quindi tradurre in piattaforme sociali in aggregati sociali una una una determinata impostazione che è arrivata tardi arrivata tardive insomma
Io penso che partire proprio da un approccio critico sulle storie e insomma dopo l'ottantanove dopo la la diciamo Tangentopoli quando per ragioni diciamo che appartengono al caso per non dire anche la fortuna il PDS si è trovato nelle mani la sostanziale rappresentanza univoca della sinistra
Beh io sto non sono d'accordo nel dire che non sei avviato in quel partito un processo
Che ha avuto al suo interno anche elementi di discontinuità c'è stato bisogna dare atto a Massimo D'Alema che questo questo processo all o ha avviato io pongo una questi mi pongo mi pongo in per la per la mia stessa posizione politica di oggi mi pongo il problema perché quel processo non è andato come io avrei voluto come era in qualche modo nelle cose come avrebbe dovuto svilupparsi questo processo questo processo ha subito
Per ragioni varie per ragioni varie tra queste ragioni metto per esempio il fatto che quando era più dura l'operazione politica che faceva il Partito Democratico dalla sinistra quella cioè di portare diciamo un una una componente sociale che veniva da da un'analisi che veniva da una storia
Penso al blocco sociale del partito comunista sindacato ceti che avevano avuto durante tutta la fase del Berlinguer Isma'diciamo così la possibilità di di stare dentro una collezione dei protetti beh insomma quando con l'Europa il partito democratico a sinistra deve in qualche modo spingere per per fare un'operazione che aveva anche per i prezzi che portava al pagamento dei prezzi ma insomma nella coalizione dell'Ulivo il ruolo che è stato dato in qualche modo a Bertinotti ha reso più difficili in qualche modo lo possiamo anche leggere come un tentativo per e sfianca are per indebolire quel tentativo di revisione socialdemocratica che s'era messo in moto ma questo è un elemento la storia è fatta di tante cose fatta anche alla è fatta anche di ciò che il corpo del PDS Raffaelli ha detto c'è una cultura dominante nel PDS
Penso che si debba dire diversamente che nel PDS non c'è più memoria
E quindi non essendoci più memoria non c'è una cultura dominante c'è in realtà una difficoltà che il nasce dal non essersi al suo interno proprio quel quella quella detto Tortorelli io son d'accordo quella a quella del fatto i conti fino in fondo che ripeto non riguarda solo il PDS ma riguarda la sinistra nel suo complesso iter fatti i conti fino in fondo con la propria storia
Che poi alla fine si è provveduto a rimuovere come sia rimossa in parte la storia socialista degli ultimi anni debbo dire che noi come rivista le ragioni del socialismo non ci siamo mai prestati all'idea di rimuovere queste e abbiamo cercato semmai di andare a fondo nella limitatezza ad un dibattito che non è forse mai stato a livello che avrebbe dovuto essere ma che comunque al era animato da questa da questo desiderio da questa volontà io penso che si debba partire da qui
Io parto dall'idea che il bipolarismo
Se noi vogliamo renderlo effettivo deve essere fondato diciamo così da un bipartitismo almeno tendenziale questa è la questione che mi pare si debba dire che si debba osservare per per dirla molto chiaramente e cioè che quel processo
Che è di discontinuità ma anche di continuità perché è inevitabile che sia così
Perché io troverei rischiosa se n'è accorto Giddens ha ragione Giorgio Napolitano sarà corto Witz sense che in qualche modo bisogna operare per un rinnovamento della della socialdemocrazia penso che il problema nostro sia questo cioè di l'importante però che questa operazione sia fatta come dire apertis verbis e cioè in modo trasparente e cioè che ci si faccia tutti carico delle difficoltà
Che si apra un dibattito vero il dibattito è oggi ad esempio si sta aprendo nel De Partito Democratico la sinistra
Deve essere da questo punto di vista molto più forte perché la questione delle varie anime della come dire del Lura de un po'di un riformismo plurale assenso solo a condizione che questo non si non venga poi gestito come un affastellamento di storie non comunale un affastellamento di pezzi
Ma che si abbia la capacità di andare a ciò che c'è dietro ecco perché io rimango dell'avviso che in questo partito ancora rimane aperta la questione
Come dire che non è ovviamente terminologica perché poi da altri punti di vista questa storia delle terminologie conta assai poco
Ma la questione socialista che non è neppure la questione del del solo PSI ma è questione più generale e più complessa deve stare al centro d'una riflessione
Perché solo da lì cioè attraverso un'operazione che poi appunto di non rimozione si può poi aprire il ragionamento sulle altre aree del riformismo
In questa idea che io penso sia un'idea doverosa e che cioè un qualunque ipotesi di bipolarismo deve passare attraverso diciamo così un bipartitismo tendenziale perché l'alternativa a questo a mio giudizio non europea ci porta su Super Santi inesplorati e probabilmente di difficile
Di difficile
Con essi con un esito difficile che che la che l'impresa e finisco sia difficile è indubbio che sia si affastellano le questioni delle delle storie che sono state rimosse andrebbero invece portate fino in fondo
A chiarimento con problemi oggettivi io sono d'accordo con Michele Salvati quando osserva in in varie occasioni lo ha fatto che è difficile effettivamente comporre questo questo puzzle per cui da una parte devi stare sul versante dell'innovazione dall'altra de di operare per l'inclusione sociale non c'è dubbio che questa è un tema mi ha mi ha recentemente per tornare a tentoni di dense Mia recentemente ulteriormente fatto mettere le mani nei capelli una sua osservazione quando mi dice in fondo in Inghilterra e ma in tutto roba cioè quella che lui definisce una una classe Info Tech e cioè una classe dice entro la quale è perciò incerte Cossali su certi argomenti su certe tematiche a sinistra e su altre tematiche a destra
Come ed è probabilmente questa una delle caratteristiche del centro il centro oggi in qualche modo ha un suo contenuto ma un contenuto fortemente contraddittorio
Problemi che si aggiungono diciamo così alla difficile alla difficile gestazione di un processo di questo genere ma quello che penso e concludo che questo debba essere fatto da parte di tutti ripeto cercando di andare a guardare ciò che nella nostra storia e anche ciò che oggi con costituisce elementi di come dire
Che noi ci portiamo comunque a Caglio del passato che sono i limiti e gli errori le difficoltà della sinistra e cerchiamo di travasare tutto questo in una posizione in positivo che io son d'accordo con Enrico insomma dopo ciò che è accaduto l'obiettivo politico che ha una che dobbiamo avere quello della ricomposizione d'una forza della sinistra
Penso noi dobbiamo lavorare e in questo senso io penso che occasioni come queste ed altre che verranno saranno molto
La parola Lanfranco Turci poi prenderà la parola Marco Ruffo
Io trovo che la risposta che Morando per una prima relazione ha proposto al tema di questa mattina quale partito
Nel socialismo europeo in Italia sia nella sua sintesi efficace e convincente
Anch'io penso da tempo che in verità noi dobbiamo partendo da una matrice storiche la sinistra professionali molte matrici storiche a sinistra ma da quella più vitale da quel socialista ne dobbiamo nelle nuove condizioni sociali di questo Paese dello doping cenere
Punta alla costruzione di un partito che in verità abbia un insediamento la vocazione di centro sinistra
Questo non vuol dire puntare necessariamente all'alternativa secca bipartitica in cui ci sia solo quel partito è un partito della destra questo lascia aperto anche terreno delle alleanze
E sicuramente se pensiamo alla storia di questi anni Italia l'attualità e l'apporto per esempio con i popolari con altre componenti minori dell'Ulivo un problema che esiste ma non poco se ne i temi di una divisione di compiti
Anzi parliamoci chiaro se vogliamo andare a vedere nelle trasformazioni sociali di questo Paese quanto il Partito Popolare di oggi
Collina di nuovo in confronto alle stesse difficoltà dei Democratici di sinistra troviamo ben poco
Sono radicalismi e Partito popolare che proprio nel nodo padano quei settori nuovi della società italiana sei meno di quello che non parla in almeno una parte dei Democratici di sinistra questo dire come allora la dialettica fra un nuovo partito della sinistra un potenziale partito dell'Ulivo se usciamo dalle dispute dalle contrapposizioni troppo forzate dopo teorizzate lasciata ad un terreno indistinto
In qualche modo anche la recente riproposizione da parte di Veltroni con la sua nomina della prospettiva politica i Democratici di sinistra ha lasciato volutamente una linea di incertezza di colpo di velo
Nella definizione ciò che l'Ulivo e ciò che può essere l'evoluzione dei Democratici di sinistra io credo che sia bene tenere aperta questa elemento in qualche modo oggettivo di incertezza di voluta e ambiguità di voluta apertura più esiti perché e in questo spazio poiché si pone anche l'apporto specifico
Dell'appalto di anni e più specificamente di sinistra come quelle che stanno dei Democratici di sinistra quelle che stanno nella formazione socialisti democratici hanno formazione insomma che viene da una delle famiglie socialiste o di altre forze della sinistra
Dopo le oggi forme operative secche
Di costrizione organizzativa abbiamo sentito anche la relazione di Raffaelli non sono possibili dobbiamo però lavorare in parallelo su terreni comuni e lasciare possibilità voglio dire rivoluzione concreta dei fatti di darci la risposta organizzativa più giusta
Detto questo però io penso che per realizzare questo obiettivo di un partito e assiste doppia di questo taglio veramente bisogna lavorare a fondo su alcuni dei temi che Morando proposto nella sua relazione proviamo a riflettere difficoltà concrete che hanno portato alla nascita del governo D'Alema
L'apertura un pezzo di cento politico moderato e insieme la rottura con una parte di sinistra radicale io credo che questo sbocco fosse per inevitabile non si poteva non praticare questo percorso tuttavia dobbiamo essere consapevoli che in qualche modo questo sbocco politico è surrogato una deficienza di risultati della politica di questi anni dei Democratici di Sinistra dell'Ulivo cioè Cossiga non può essere sostitutivo del fatto che l'Ulivo i democratici sinistra non hanno sfondato nella parte più moderna di questo Paese non hanno sfondato al nodo del pop
Emblema del no del poche e quel l'insieme di relazioni sociali che escono dalla vecchia crisi dal compromesso politico fiscale coperto fino al novantadue in primo luogo dalla Democrazia cristiana Juantorena ancora lì tutto intatto e non lo risolviamo
Semplicemente con allargamento a un ceto politico moderato soprattutto meridionale come l'UDR anche su un passaggio in questa fase inevitabile e propone in caso che in primo luogo la politica i contenuti di una forza di sinistra
Quando io penso una forza di sinistra con la vocazione centrosinistra penso lo fosse sistemi sappia parlare a questi ceti che sono insieme operai moderni e che professionalmente voluti nuovi lavori come quelle che cenava montando ma sono anche la massa delle piccole e medie imprese
Noi non possiamo pensare che questo è un di confine qui non paga o queste diventano parte organica di Rosa è un vecchio termine di un nuovo blocco storico di un uomo di nuove forze motrici
Per usare ancora vecchi temi somma delle forze della sinistra con vogliamo costruire oppure non si va molto lontano non si supera il muro del venti per cento neanche se sommiamo domani mattina insieme noi insieme patito delle idee democratiche scusate
Le sedie pulisco mai de sita al fondo esatta o altre formazioni minori noi abbiamo questo problema di fondo
In questo senso la lettura che proponeva nel suo intervento Talamo
Dell'esperienza del PDS prime dei Democratici di sinistra come quasi una congiuntura fortunate di chi vive servetta tirando sulle macerie ma in qualche modo espressione di questa stessa crisi
Mi pare una lettura in qualche modo per essere non voglio quindi polemizzare mi pare in quasi da tipica detto del bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto legge una faccia della realtà
Ma l'altra faccia alta che non può sfuggire che comunque nel processo vero di trasformazione per pc prima il PDS quei democratici di sinistra è emerso comunque
Convintamente un nucleo essenziale vitale di idee di e prospettiva capace di in e Di Natale un partito della sinistra adeguata alle esigenze dell'Italia e dell'Europa di oggi non da solo non autosufficiente ma quando c'è il D'Alema che citava prima Napolitano non certo modo e la discussione sull'esperienza socialista ma io dico anche i D'Alema che nel congresso di Roma chiude in un certo modo addirittura polemizzando
Io credo anche correttamente da destra di confronti e CGIL anche se poi mi ha fatto una politica quasi alla sinistra CGIL tutto esperienza del governo Prodi poneva dei nuclei essenziali e dovrei dare coerenza questi stimoli
E allora da questo punto di vista la dialettica stesse interne democratici sinistra va riproposta così come la propone nuovo segretario col rischio che su una melassa indistinta tutti i riformismi possibili tutti gli omaggi possibile e la incertezza concreta di conduzione politica
Io penso che allora una nuova dialettica anche all'interno i Democratici di sinistra che si faccia carico di dare coerenza
Sviluppo fino in fondo voglio dire delle implicazioni culturali certe scelte sul talento Abbio che Morando indicava sia un contributo che popolare sia dentro i Democratici di sinistra sia fuori Democratici di sinistra
E allora tenere aperti da un lato tavoli come quelli di oggi contemporaneamente ognuno fa la propria parte in casa propria credo che sia il modo giusto e peraltro questa anche modo per affrontare l'innovazione senza cadere nelle illusioni Camatta taumaturgiche delle discontinuità io francamente esco mai a capire bene cos'è la discontinuità se non quasi una una la Padania cuccetta chiamo per tirarci su una discontinuità e e il quel tanto di cambiamento che fai sull'esistente e comunque tutti nuovi operando con i mattoni che la crisi e le trasformazioni questi anni che hanno sciato sul terreno se no è un'illusione un appello puramente utopistico che non ci fa fare un passo avanti come se ci volessimo tirar su per i capelli questo io vedo in qualche e eccessiva e enfatizzazione della discontinuità per cui a me pare che i contributi anche che questa mattina sono venuti possono consentirci poteva muoversi insieme tra tutte le forze diciamo della sinistra
Variamente sparse nell'orizzonte politico italiano e contemporaneamente indichino anche un qualche che fare per le forze che all'interno di quella che comunque resta principale fosse da sinistra che sono me non può non essere il motore della trasformazione si possa fare di meglio per dare continuità
Via
A compensare le difficoltà di Lanfranco Turci a pronunciare la sigla di sono giunti in sala
Enrico Boselli e Gianfranco Schietroma
Presidente e vicepresidente dei socialisti democratici italiani che ringraziamo per la loro
La parola ancora Marco truffa e poi per l'ultimo intervento mi scuso tra l'altro con coloro i quali si sono iscritti a parlare ma dobbiamo mantenere i tempi che ci siamo rigidamente dati
La parola poi Abram Tonio Landolfi
Marco soffro credo che sia conosciuto da molti fuori battute scusate rappresentante del Partito Socialista
Non penso ho l'impressione che sono il solo straniero insomma
Questa in questo dibattito straniera anche racconta straniero si sono quasi svedese insomma
No volevo boh le cose chi è che hanno detto tanto Giorgio Napolitano che che Morando una relazione sullo stato reale dal Partito dei socialisti europea sulle possibilità che ci sono mi convince ho poco da dire in rapporto a questo mi permette soltanto mi permetto soltanto alcuni scontri un po'poco un po'polemici
Penso che non non ci sono dei dei modelli nel socialismo europeo di oggi è che non c'è un faccia a faccia tra un arcaico quasi di quasi vicino a a Bertinotti come sarebbe lei in il mio primo ministro il nostro primo finisco e gente tanto moderna tanto adatta come altre ha fatto ci sono degli a degli approcci molto molti molto diciamo anzi atti dei su la base di di problemi simili
In funzione di tradizione della vita reale della strutturazione dei rapporti Cruises Dupuis secolari fra economia sociale e politica nelle nostre società
Secondo punto tutte le tornate elettorale ignota a questi tempi penso per esempio all'elezione svedesi
Hanno dimostrato che non c'è una un un timing socialdemocratico omogeneo perché ci ha fatto un movimento limitato a sinistra
E affatto in una diversità di sinistra che la nostra realtà continentale
Penso che dobbiamo tenerci conto parlando di questi argomenti
D'altra parte il sussulto su diversi questione essenziali della vita dello stesso accettano sfotte elettorato e profondamente sceso
Terzo punto esiste in alto un rischio di divaricazione di nuovo fra Sud e nodo del continente dell'unione europea diventa possibile
La Spagna e a destra e il i nostri compagni socialisti non sono in grado per il momento di riprendere il potere in Italia in Francia
Ho la destra affatto l'ambiante di generale delle destra direi non della destra e maggioritario governiamo per difetto
E in una forma molto diverse tra Francia in Italia di una di un modo di crisi delle istituzione
E in questo contesto impone alcune idee semplice praticabile per veri e elezioni di giugno
Ritorno dei per ritengo un tempo alla politica al medio termine a una la a un lavoro di detti gli legislatura
E il con questo rapporto di forza alla proposta certo ottima sul piano intellettuale
Di legare questa tornata elettorale al nome del futuro presidente della Commissione europea
Per noi era prematuro
In questo Pambianchi e di quello che sappiamo del Poggetto trent'di manifesto del Partito dei socialisti europei tra le elezioni di di di giugno
E la Boato per il momento da Aubin Cucci e da dal socialista francese o in dalle per conto del press e piuttosto positivo
Perché prende in conto queste considerazione di buoni di buonsenso
Poi
In alto voglio dire che il lavoro bilaterale al di là delle questioni del del del miglioramento del funzionamento del Partito dei socialisti europei e vitale
Penso
Che abbiamo dimostrato di che gliela porto di commissioni di due anni fa socialdemocratici tedeschi e i socialisti francesi sta prendendo corpo anche con coppa di sono certo né l'attività di governo a questo proposito semipiano mette non ho l'impressione che Dominique Strauss-Kahn sia un un un uomo tanto arcaico in questi dibattiti
In particolare dobbiamo tenere conto per giugno della domanda profondo dell'opinione epopea che si verifica in tutti i sondaggi in una chiara di sicurezza e di domanda di nuove nuove regolazioni
In particolare in materia di politiche sociali e di ordine pubblico
Dunque popolo concluderà penso che però c'è
C'è una battaglia di egemonia che si sviluppa a tutti i livelli lastre aspira socialdemocrazia
Potrà vincere soltanto tornando e Tonolo eyes with fondamenti fare società la nostra formula che non ho il tempo di Dio sviluppare e sì al mercato no alla società di mercato
Non possiamo accettare l'idea di un Stato da parte della sinistra tenesse occupa che di sanità di formazione di ordine pur di ordine pubblico
Dobbiamo ripensare la società al al di là dalle rivendicazioni delle minoranze
Fino vendo sovranità e senso dell'interesse generale
Restituendo una dignità la dialettica della libertà dell'eguaglianza dei diritti e di doveri
E il solo mezzo di scappare un futuro senza politica futuro dove si scontrano due tirannie quella delle minoranze organizzate e quella del del Maino invisibile
Posso
La parola Antonio Landolfi per l'ultimo intervento io editore ringraziare Mauro Del Bue Filippo che andrò che dicendo loro però che non c'è più tempo per gli interventi che naturalmente si con il dibattito continuerà avranno modo di partecipare in altre occasioni
Ma credo che il punto più affascinante teme che è stato discusso questa mattina
Sia nella speranza che finalmente la sinistra italiana
Possa prima o dopo europeizzare asse
Perché non basta iscriversi al Partito socialista europeo o all'Internazionale socialista
Per essere una sinistra in regola
Con un modello di cultura socialista
Che è il modello che attraverso varie vicende arretramenti avanzata eccetera
è il modello storico ma anche il modello presente e futuro della sinistra in Europa
Non ce n'è un altro
Quando Napolitano diceva beh che facciamo faremo il gruppo parlamentare dell'Ulivo che poi andrà al Parlamento dica europeo in un angoletto perché non c'è nessuno che sacche che cos'è l'Ulivo
Soprattutto dopo che è fallita
La riunione di New York
E quindi a me pare chiarissimo che sarà inevitabile
Prima o dopo che si arrivi a costruire questo
Partito italiano del socialismo europeo
Diceva Cervetti io proseguo
Rapidissimamente diceva Cervetti nella sua introduzione
Che è importante considerare come la parte più forte della sinistra cioè l'ex partito comunista e poi divenuto attraverso le vicende decisioni eccetera doloroso certamente
Democratici della sinistra
Non ha compiuto tutto il percorso che ci si attendeva fin dal mille novecentonovantuno di quello che Romano avrebbe definito l'inveramento socialista
Del comunismo italiano
Per la verità
Congresso ultimo di Roma Berlinguer che ha fatto un grosso mantenere scusate D'Alema e ha fatto
Un enorme passo in avanti
Tant'è vero che qualcuno scherzando disse
D'Alema fa un po'come il generale del film di Roberto Rossellini il generale Della Rovere
Che qui protagonista che era Vittorio De Sica indossato il pannello generale badogliano
Che ora molto
Si immedesima talmente in questi panni per per cui alla fine di si fa addirittura fucilare dai tedesche
La verità D'Alema al si era immedesimato nei panni della socialdemocrazia aveva proposto un partito socialista
Però questo processo è andato avanti
Anzi arretrato nel corso di questo anno e mezzo o circa due anni che passano al congresso che ricordava poc'anzi poc'anzi giustamente Turci
E certamente se si paragona da questa ottica di cui discutiamo oggi con cui discutiamo oggi il discorso di insediamento di Veltroni
Scritta molto bene per la verità un'eccellente discorso al discorso conclusivo di D'Alema al congresso
C'è una arretramento notevolissimo punti di vista in questa prospettiva
Quali saranno le condizioni le realtà io credo che uno dei dei condizionamenti più forti venga
Dall'ossessione la politica delle alleanze
Che è sempre stata negativa nella sinistra italiana
Perché si finisce per allearsi sempre con gli spezzoni di società più arretrati dal paese
Quando le politiche di alleanza avvengono realizzate non in vista di un obiettivo strategico politico di lungo respiro ma per operazioni
Del tipo di quelle che oggi vengono grossolanamente chiamato ribaltoni o ribalti
L'alleanza con Bossi
Che certamente non era la costola della sinistra apprestata una de socializzazione e a una dei c.t. erotizzazione della sinistra
Nel nord dell'Italia
E non ha portato vantaggio elettorale
L'alleanza di oggi
Fosse con Cossiga
Va bene
Ma se poi dietro consiglia
Spunta il tutto il resto ceto peggiore
Del clientelismo democristiano meridionale della Sicilia della Calabria della Campania e della Puglia e ditemi voi dove porta questa alleanza rispetta un obiettivo strategico
Un'alleanza innaturale sono i l'alleanza che poi finiscono per deteriorare il percorso politico culturale della sinistra nel suo complesso
Ma io siccome libro conclude dirò che ogni invece una visione ottimistica
Nonostante l'arretramento e nonostante quello che è accaduto la dequalificazione da sinistra nel corso di questi ultimi anni nel suo complesso
Turci Morando diciamo le cose estremamente intelligente
Valutare sulla fuga funzione o da sinistra
Nel costume sul piano delle strutture dei movimenti dinamici la Società europea dalla società attuali in Italia ne sappiamo perfettamente ragione Morando all'aggiunto uscendo dice che un difficoltà della sinistra di Roversi riuscissi miglior riuscirà a superare
Il blocco su usciamo vi antiquario arcaico che valuta sinistra in Italia rappresenta ancora oggi
Quello che ha fatto mi dice Blair Blair ha portato il sindacato ad una sintesi
Della rappresentanze del lavoro dipendente dei pensionati con la rappresentanza un lavoro Hawthorne lavoro professionale lavoro
Delle realtà educative da da realtà industriali costi industriali del Gran Bretagna moderna questo non si è neppure attentato del nostro Paese
Le ipotesi che faceva Morando solo per riposarsi convincenti e sono ipotesi che bisogna tenere presente perché sono la base programmatica per costruire un partito europeo dal socialismo Italia
Ripeto che sono ottimista
Perché sono convinto che dal primo gennaio del mille novecentonovantanove noi entriamo in una fase
Nella quale non è che l'Italia entri in Europa nell'Europa che comincia ad entrare in Italia
Il che significherà
Un processo profondo
Di sconvolgimento del tutto e strutture corporative oligarchie degli stessi poteri forti che oggi condizionò la sinistra
Una delle ragioni della mancanza di autonomia della sinistra e uno della giungla l'arretratezza e la sinistra italiana e anche il condizionamento dei poteri industriali finanziaria del nostro Paese
Che stranamente conferimento a quanto avviene in tutti i Paesi d'Europa
Finiscono in qualche modo se non per essere alleati ma per essere
Condiscendenti odiavo pianti con la sinistra il nostro Paese contrariamente a quanto avviene in Inghilterra in Gran Bretagna in Germania e dalla stessa Francioni Paesi nei Paesi scandinavi
Lo la vignetta nata rivoluzionario
Che d'Europa porterà nel nostro Paese entrando in Italia non potranno mai dire di percussioni anche sul sistema politico e sugli schieramenti politici al nostro Paese
E allora io sono convinto che fra un anno due anni due anni e mezzo
Dimenticheremo tutto l'orto botanico
Scomparirà all'Orto botanico e finalmente anche questa benedetta sinistra italiana
Deciderà di chiamarsi Sinistra Socialista o socialdemocratica grazie
Per venire incontro alla richiesta di discontinuità di Claudio Petruccioli terminiamo il dibattito pur con qualche minuto di anticipo sulle ore tredici la parola adesso a Emanuele Macaluso
Io anzitutto vi ringrazio per
La partecipazione per il dibattito che mi pare sia stato
Interessante Enrico per avviare un un percorso
Un percorso difficile complesso come abbiamo visto già
Dalla nostra stessa dalla nostra stessa discussione
La rivista nostro darle ragione delle socialismo
Fra qualche giorno compirà tre anni
E in questi tre anni
Abbiamo pubblicato come quasi tutti voi sapete
Un inserto
Offrendo ai nostri lettori
Tutto ciò che veniva prodotto politicamente
E culturalmente dai partiti socialisti europei
E abbiamo quindi avuto modo attraverso questa documentazione
Perché solo di documentazione si è trattato
E cioè le tesi congressuali piattaforme elettorali
Confronti sulle sui sui programmi
Svoltesi nei congressi
E attraverso questa questa documentazione abbiamo potuto vedere capire
Quanto forte difficile e complesso è stato questo dibattito nelle nei partiti socialisti europei
E come farsela l'idea molto presente nelle in Italia soprattutto nel partito in cui io appartengo che è la socialdemocrazia europea fosse afferma
Ai vecchi stereotipi
Alla se conta internazionale
Alle corse che avevamo sentito da Giovanni
E alla crisi poi delle
Della stessa internazionale socialista ancora prima che alla guida di questa
Di questa formazione a arrivasse arrivasse anche una un rinnovamento un rinnovamento politico
E culturale
Ebbene
Io ritengo che tutto questo materiale tutto questo dibattito
E questo confronto ripeto ancora anche molto aspro all'interno di questi partiti ci può servire
No non è perché come diceva o zuffe poc'anzi ci siano dei modelli
Perché noi non possiamo separarci da quella che la storia del socialismo italiano la storia della sinistra italiana
Perché e invece è impensabile e impossibile questa questa separazione
Tuttavia
Dalle cose che siamo abbiamo detto abbiamo sentito ancora
A me pare che emerge appunto l'esigenza che anche qui
Come è stato in questi partiti
Ci sia una più forte battaglia delle idee
Un confronto più reale
Cosa che non c'è stata non c'è stata certamente nelle nel PDS ma non c'è stata all'interno stesso di tutta la sinistra
Un un confronto su sulle cose
Sulla base delle relazione che abbiamo sentito per esempio che sono abbastanza innovative rispetto a quella che la
Il convincimento anche di di quello che e o può essere la la sinistra è come ogni punto già di quelle enunciati dal da da Morando suggerisce appunto un un un confronto è una battaglia politica è una battaglia politica
E quello che non c'è stato
E io avverto che questa povertà
Questa povertà
Nella battaglia delle idee nei confronti dallo scontro
è una delle ragioni della crisi della sinistra italiani qui sta una delle ragioni
Io porto solo due esempi ma ne potrei fare molti
Una e
La vulgata secondo cui
Da cultura italiana
E una cultura diciamo o molto segnata dalla dalla storica
Del partito comunista e da una parte e liberale socialista da Clark
Perché è stato vero
E non ci siamo accorti tuttavia che dopo la crisi del partito comunista
Noi abbiamo avuto in Italia
Da un canto la crisi della democrazia cristiana
Ma dall'altra una ripresa
Di iniziativa e di battaglia culturale
E attraverso i mezzi d'informazione
Della cultura cattolica dalla cultura cattolica
Per cui oggi
In crisi la quella che è stata la cultura la storia anche culturale del partito comunista
Noi oggi vediamo che la cultura liberalsocialista
La cultura laico democratico socialista e assolutamente scomparsa
Quello che è in evidenza sono le garanti impostazione politico-culturale che partono dal Papa e arrivano al TG uno e alla alle e alla televisione
Che fanno cultura di massa
E l'alternativa a questa e o il disinteresse
La gli osti cinismo
La la rassegnazione e non c'è nel Paese
Non c'è delle né i mezzi di informazione non c'è non ci sono cento di punti di riferimento nei partiti
Che sono stati i punti di riferimento anche di una battaglia culturale non c'è nulla non c'è nulla che posso risvegliare rianimare e rinnovare il riproporre
Una battaglia di un fronte oggi possibilmente più ampia più l'arcone passa anche del passato di una cultura laico laico socialista che in cento anche fingendo anche appunto a questo ricco dibattito che noi vediamo nella in Europa
La seconda questione che vorresti osservare e la questione la crisi
E il silenzio diciamo così delle forze politiche sulla crisi del sindacato
Perché è vero
Che
è mutata radicalmente la base sociale sono
D'accordo con le cose che anche o case diceva Turci che se noi se la sinistra non non muta diciamo così i suoi riferimenti anche
Nel senso di vedere quali sono oggi le forze dinamiche della della della Società rispetto al passato una sinistra e schema a spegnersi
Ma una delle ragioni anche di questa difficoltà
Non c'è e non c'è una contraddizione e lo Stato del sindacato
Noi c'è stato una polemica in questi giorni anche molto molto aspra sulla sulla frantumazione sulla sugli scioperi delle dei servizi pubblici sulla sulla possibilità o non possibilità che dà addirittura dalla sinistra o dalla o da un sindacato venga proposto a vengano proposte misure repressive per quel che riguarda gli scioperi più o meno selvaggi
Abbiamo avuto delle repliche anche all'interno del sindacato che bisogna prevenire o non prevenire e comunque ognuno è impressionato del fatto di questa infranta la frantumazione
è frammentazione sindacale e tuttavia
Ci vuole fare un una battaglia la frammentazione
E alla disarticolazione del del sindacato senza porre e avere posto il problema intanto della unità si intacca
Per le grandi centrali io mi chiedo perché mai nel mille novecento e setta
Si era arrivata a un processo di unità sindacale
Per cui c'era la Federazione unitaria dei metalmeccanici che a loro accettabile quando il peso che avevano nella società italiane c'era un processo sembrava che si andasse alla unità sindacale
E nel momento in cui c'era una divisione ideologica e in un momento in cui il partito socialista era al governo la sinistra cattolica dal governo al Partito comunista era fuori e fine dopo l'ottantanove finite diciamo così l le le difficoltà della divisione delle divisioni ideologiche questo problema del perché continuano ad esserci tre centrale sindacale con le loro burocrazie con le loro vischiosità con i loro potere e non c'è stato nessuno che ponga questo problema
Perché non si può pensare di contrastare il processo di frammentazione la base quanto già al vertice c'è una frammentazione di cui non si dà una spiegazione
Perché prima ci fu la spiegazione sappiamo come arrivò con la scissione sindacale in italiano di buone nel quarantotto la scissione sindacale dopo lo sciopero che c'era stata per la l'attentato attorniate ma per l'ha una valutazione di fonto
Perché è è stata quella che abbiamo che abbiamo conosciuto ebbe
Non c'è nella sinistra
Una una battaglia politica una discussione un confronto su questi grandi temi affatto questi due esempi per dire
Che non non c'è una spiegazione poi allora allo stato attuale della della sinistra ed è il fatto che c'è stata una rinuncia
Ad affrontare e ad affrontare i nodi spinosi del che si sono che si sono ripresentati dopo soprattutto dopo l'ottantanove e di affrontarli appunto sulla base
Di un confronto di una battaglia politica di una vita democratica aperta che ne invece non c'è stata che c'è stata in una una chiusura
è la chiusura di cui abbiamo conosciute
Detto questo
Io vorrei porre quindi il problema
Del partito socialista
Europeo della costruzione di questo partito socialista partendo appunto da questa esigenza
Dall'esigenza che c'è nei punti che abbiamo qui affrontato di discusso cena che questa costruzione avvenga
Non astrattamente n pragmaticamente perché questo non avvenga non avverrà mai ma sulla base appunto di una discussione forte che bisogna aprile su questi e per verificare non solo sale forse organizzate che sono i Democratici di sinistra è il partito socialista democratico
Ma per vedere nella più ampio anarco di forza che sono fuori dai partiti organizzati quale possibilità ci sono reali
Di costruire non una unità ma una dialettica reale e quindi anche una diversità
Ma con un comune sentire e chi crede e direi anche con un forme di autodisciplina per arrivare alla a questa Costituzione non ci abbia se non c'è una discussione forte su questi punti
Noi non arriveremo a un a una piattaforma che posso dare poi vita a questo a a questo partito del socialismo europeo io ha ricordato Morando che la preoccupazione che ho avuto
è stata appunto quella che in tutta questa discussione che c'è stata che è stata fra l'Ulivo o il partito socialdemocratico
Che è stata molto incentrata anche sulle sull'esistente sul modo come si erano determinate anche certe alleanze elettorali politico elettorale anche
Noi stavamo Fini Fini vanno e del resto così oggi mi pare di non avere nell'Ulivo nel partito soltanto il partito socialdemocratico riformista
Perché appunto è mancato è mancato un sul piano strategico un piano strategico sulle cose a cui ho accennato ma basti pensare come siamo andati alle riforme di di costituzionali comunque senza senza un'idea e che cos'è una formazione politica se non a l'idea un'idea di che cosa del di come deve essere organizzato lo Stato e anche un'idea comune di che cosa deve essere lo la riforma dello stato sociale abbiamo detto lo stato sociale lo stato sociale però poi un'idea comune
E quindi con un programma di massima comune sui libri che cosa può essere oggi la riforma dello stato sociale non c'è non c'è Landolfi ha ricordato come nel congresso ultimo delle quello che io considero l'ultimo congresso del del PDS quanto D'Alema fece all'ultimo und uno legale le conclusione pose una serie di problemi che attengono appunto a questa questione e che sembrava che desse una linea innovativa
E beh dopo
Quindici giorni lo stesso D'Alema
Con con Bertinotti e con le selvagge Aldo alla manifestazione
Che contraddiceva a una manifestazione di massa che contraddiceva radicalmente le richieste le cose che aveva detto al al congresso cioè abbiamo visto come in definitiva quell'enunciazione sacrosanti giuste
Non sono le uscite
Ad essere poi un
Un comune denominatore perché non c'è stato una lotta politica su questo fronte Giuliano Amato su questo punto ha perfettamente ragione quando dice che se queste su questo su queste riforme se non c'è il discutere se non c'è un discorso che investa la base della sinistra nel suo nel suo complesso il vecchio sentire che c'è è anche un vecchio modo di essere di collocarsi nella società della sinistra non c'è una battaglia politica non si hanno in mano una battaglia politica questo
Questa programma comune questo programma comune non non nasce da
E da qui
Vado verso la conclusione la questione dei partiti e vorrei dare
Un vorrei dire alcune cose
A quell'ora ciò che ha detto qui il compagno Petruccioli
A me pare
Che
Possiamo rifletterci noire nella rivista abbiamo cercato di affrontare questo è questo anche questo tema
A me pare
Che quello che è avvenuto io dico dopo l'ottantanove
E dopo l'ottantanove non solo nella nel Partito Comunista folla iniziativa di Occhetto
Della Bolognina ma dopo l'ottantanove perché
Tardivamente fu fatta diciamo la svolta ma fu fatta
Perché nel il partito soggetto ha ripartito socialista e che l'ha che se si attardano in una politica che era già finita era già finita esaurita
E che il Partito socialista avendo avuto una vittoria storica diciamo così nella competizione con il comunismo doveva esso stesso dire che la vecchia politica
E era finita perché era figlia di una situazione che non c'era più e quindi andare semmai a un'offensiva politica su un altro su un altro terreno
Ma io stessa la stessa democrazia cristiana
La stessa democrazia cristiana no visto per il buon Cossiga con tutte le sue
Follia e anche
Aveva già detto alcune cose sulla sulla sulla crisi che ormai si era persa che l'ottantanove apriva
Ebbene qui e la questione forse del dissenso che permane tra le cose che dice Petruccioli e e le cose che io penso la prima cosa è questo
Io ritengo per quel che riguarda diciamo così il PC PDS
Che se che la giustezza della sua della svolto su cui abbiamo spunta molto torna nostra
Fu una fu diciamo così ferita fu limitata dal fatto che non si volle
Con chiarezza e con nettezza
Fate quello che già bisognava fare prima e cioè che l'approdo delle delle Dell'Anna del del del PC e quindi del PDS
Non poteva che essere subito senza questa l'unica transizione che ci fu
Nell'alveo dei partiti socialisti
E anche nel nome e anche nel modo d'essere anche nella scelta
Delle forze che dovevano che dovevano guidare insieme a chi aveva fatto la svolta questo questo processo imprecisi e contestate questo a mio avviso hanno ritardato
E ha ritardato di molto il fatto di dare Barsi poi alla costruzione di quella che oggi si dice appunto il Partito socialista europeo ma c'è una questione più di fonto quindi occorre
è la questione più di fondo e questa e questo riguarda
La critica ai alle a quella che è stata chiamata alla partitocrazia
E a quella che oggi qui per Claudio a riproposto come tentativo di ripigliare la continuità rispetto a una discontinuità c'è stato
Ora io la questione che osserva questa
Non è il problema di una discontinuità e di una discontinuità anche politica
Che cosa è avvenuto in quegli anni a mio avviso
Anche a mio avviso avvenuto in quegli anni che c'è stata una delegittimazione di massa
Dei gruppi dirigenti
Dei partiti
E la incapacità di questi partiti di andare a un ricambio politico e di gruppi dirigenti si è trasformata Quintet nella nella nella delegittimazione dei partiti come tali
è questa la questione abbiamo che è una questione non risolta
E cioè il fatto che
Non si parla democrazie che sarà il Partito socialista io Pedrosa ebbe l'idea del partito socialista o del Partito comunista ma del partito socialista mi sembrava molto molto chiara la questione il problema che non non esistessero dialettiche
Che poi significano anche ricambi di gruppi dirigenti ricambi di politica ricambio di gruppi dirigenti e quindi vitalità di questi di queste strutture
Ha investito invece il partito poi come tale perché non avendo appunto
Il nel rapporto con con con le masse con la con gli scritti con la popolazione non a vento una dialettica che desse una risposta con il ricambio politica dei gruppi dirigenti è stato investito il partito come tante
Da qui è nata e non rientra altro e non perché il partito politico questa è la questione su cui forse lo abbiamo scoop il partito politico
Non ha non ha la ragione non ha ragione di essere i l'architrave e non sulla sola architrave di un sistema di un sistema democratico questa è una questione
è per finisco
Col dire che a proposito di quello che è avvenuto
E cioè
Da me
Io non ripeto le cose che sono state dette dal significato anche positivo
Del fatto di avere un leader della della sinistra storica nella presidenza alla presidenza del del Consiglio ma c'è un punto il punto e questo che la dialettica
Espressa confusamente anche con con una serie di di storture che certamente io vedo ma la dialettica che si va ad esprimere e inevitabilmente condizionata ormai per quel che riguarda le formazioni politiche in Italia dall'addio all'etica europea
Cioè pensare in definitiva e lo sarà sempre più condizionato cioè pensare che in Italia che ha avuto un'antica anomalia che era il Partito comunista il modo potesse continuare nel momento in cui il processo di unità europea va avanti
Nel momento in cui come ha ricordato anche Napolitano il le il processo di articolazione e di riaggregazione
A livello europeo a quella dimensione che avverrà come avverrà alternativamente tra il Partito Popolare
E che vuole essere comunque
Alternativo alla sinistra in Italia si potesse ci potessimo sottrarre acqua in Stars spinta che è forte in tutta l'Europa a me sembra francamente non vedere all'ora le cose reale in cui in cui deve la la cui direzione si muova quindi la validità la discontinuità io la vedo qui semmai la discontinuità è nel fatto di riorganizzare le forze politiche norme e come erano e quindi tornare ecco ora c'è stata la parentesi dall'Ulivo vediamo torniamo a quello che eravamo
No
Ma e utilizzando anche tutto quello che ha l'Ulivo ha significato ai fini di una politica di alternare di alternativa e ricavare da questa da questa esperienza che c'è stata
Per il vedere se l'Italia può se in Italia il sistema politico può avviarsi faticosamente con difficoltà a quel tipo di dialettica che inevitabilmente in Europa va a farsi
Qui era scommessa
E qui anche la scommessa della dell'attuale formazione di governo con tutte le contraddizioni che non ma nessuno di noi manca
Di vedere certamente e anche il collega miserie che che vi convivono in questa in questa situazione politica si tratta di vedere se anche da parte di chi vede queste queste manchevolezze e questa è e anche questa difficoltà civici vogliamo impegnare perché la dialettica politica Dini in Italia finalmente assuma dimensioni
Sempre più europea e quindi l'impegno che le nostre previste modestamente con le proteste forse che noi abbiamo abbiamo messo all'ordine del giorno questo tema questo mi pare e nel senso che volevamo dare alle questi nostri lavori
La parola per l'altro discorso conclusivo a Claudio Martelli
Unisco i miei ringraziamenti e quelli
Già espressi da Gianni Cervetti ora da Macaluso
A quanti hanno partecipato la nostra discussione volevo dare lettura di un messaggio che ci è giunto
Caro Claudio ti ringrazio dell'invito al dibattito al quale sesto colite partecipare sia per il vivo interesse che portò l'argomento del quale discutere sia per poter incontrare per stare insieme accompagni quale Emanuele a te in particolare ricordo mi più frettolosi saluti aggiungo pure che del resto sempre più impegnato non solo discutere ma ad operare per il socialismo non ti nascondo e sono salito da malinconia quando leggo degli ossequi che se non ho memoria di Dossetti mentre poco ci si ricorda di Pietro Nenni
Acqua discutendo di quale partito socialista europeo l'Italia credo proprio che il vostro dibattito non potranno riferirsi in calo a braccio Giacomo Mancini
L'iniziativa di oggi nata appunto dalle due riviste alle quali poi si sono gentilmente associate anche altre riviste dell'area di sinistra
Aveva proprio lo scopo di introdurre nella discussione
Una cartina di tornasole
Non a caso si è scelto un tema che non è un tema provocatorio ma che certamente
Definisce uno spartiacque
Se ci si pone l'obiettivo di costruire in Italia un partito che per le caratteristiche ideali la rappresentanza sociale l'esperienza di governo la pluralità intonata di voci interne assomigli il più possibile
A una delle grandi socialdemocrazie europee e si determina io penso uno
Lo spartiacque una forma di chiarimento
Che sembra particolarmente opportuno in questo momento della vita politica italiana
Che a me pare essere connotato da una duplice rischio
Vi è da una parte il rischio di una restaurazione
Sia pure in una metà del sistema politico
A metà di centrosinistra
C'è il rischio evidente di una pura e semplice restaurazione partitica dei partiti tradizionale
E questo punto dell'intervento di Claudio Petruccioli
Deve essere tenuto presente perché è una questione reale perché comporta in sei il rischio di consegnare ad altri
O soggetti improvvisati
Ho
Soggetti consistenti come il centrodestra
La bandiera della innovazione della discontinuità
L'altro pericolo
E quello di una
A reazione
Alla restaurazione tentata
Che possono delle forme plebiscitarie
Opossum semplicemente le forme di una
Ulteriore massiccio rifiuto
Del sistema democratico così come si è venuto organizzando
In questi anni
In cui nessuna delle promesse di novità è stata mantenuta perché è questo il punto che genera da una parte a sinistra consapevole inconsapevole una tendenza alla restaurazione
E a destra una tendenza invece a reagire
Anche duramente
Se ha un senso la denuncia che ha fatto per esempio Cossiga del
E hanno fatto esponenti di Forza Italia presenti anche questo nostro dibattito del rischio di una
Impennata diciamo così eversiva del centrodestra
Sia per l'accanimento giudiziario nei confronti del suo leader
E sia
Per l'impressione di essere stato scippato
Parla mentalmente
Come dice il senatore Di Pietro che non a caso è intervenuto in difesa di Berlusconi e di Forza Italia di due milioni di voti
Non sottovaluterei né l'uno né l'altro rischio né quello di restaurazione né quello di reazione anzi
Il riformismo attuale un riformismo non parla non
Celebrativo
Dovrebbe proprio misurarsi
E con i rischi di restaurazione e con i rischi di reazione e spingere
La società lo Stato l'insieme della
Sistema politico verso appunto uno sbocco riformatore
Di riformismo in termini economico e sociali
Io non non voglio dire nulla perché mi riconosco in quel che ha detto Morando e Raffaele
Mi passò tra l'altro che sono spunti che si muovono in coerenza con una certa idea del riformismo della sinistra
Che non è che ha una data d'origine nella Rimini del mille novecentottantadue ma che certamente ha in quella luogo avuto una sua particolare e precisa definizione
Penso che il riformismo non basti tuttavia anche quello coerente innovativo
Di cui ci hanno parlato anche per esempio Lanfranco Turci
Che sia necessaria una robusta iniezione di garantismo di laicismo ma anche del garantismo non intendo parlare non solo Pechino però troppe volte ma perché anche su questo mi posso
Tranquillamente riconoscere nelle relazioni che ci sono state
Un cenno soltanto alla al tema laico sia perché lo ha fatto felicemente Emanuele Macaluso
Non voglio lasciar cadere questo spunto sia perché mi pare effettivamente un tema all'ordine del giorno non soltanto quando lo si declina in rapporto ai finanziamenti alla scuola confessionale l'altro non si capisce perché quel poco di scuola privata che c'è sia tutta identificato con quella confessionale giustamente c'è oggi una protesta di un leader industriale mi Titti Oliva responsabile per la Confindustria i problemi dell'educazione che dice insomma non si capisce perché si dati solo la partita confessionale Sisto scuole private non confessionali
Ma perché se rispetto alla
Come dire all'aggiramento del vincolo costituzionale senza obblighi per lo Stato
Si può condividere
Il no di principio di tanti laici
Presenti soprattutto a sinistra non che non ci siano i laici anche nel centrodestra ma mi paiono francamente più silenti
Sarebbe un un errore drammatico di far coincidere una posizione laica attuale con il laicismo ottocentesco o con un laicismo che qui un'altra volta parlato poiché è evidente che il problema fondamentale della scuola italiana è laici zar la scuola pubblica
Che costituisce il novantatré per cento dell'offerta educativa in questo Paese per sette milioni di allievi e laici Zarra vuol dire per esempio chiedere anche a Berlinguer di rinunciare all'idea
Della Falcucci di tutti i ministri di novità dell'istruzione che si possano regolare la vita di sette milioni di allievi di un milione di insegnanti attraverso le circolari dal Ministero di viale Trastevere questa è una follia burocratica non è una visione moderna
Della scuola e una robusta iniezione di liberalizzazione della scuola pubblica va beh fa comprendere che pubblico non vuol dire necessariamente statale pubblico può essere regionale può essere municipale
Può essere persino privato se una carta seria delle parità fissa degli standard e fissate le autorità pubbliche che controllano l'effettiva parità
Anche qui uno sforzo di innovazione di contenuto dovrebbe essere consentita una sinistra che si vuole riformista e modernamente riformista che non vuole annaspare
Tra
Affermazioni di principio di steccato ideologico ripeto ottocentesche e per lo più verbali e poi trattative insomma
Trattative consociative nello stile delle vecchie Commissioni Bilancio
Manca solo Cirino Pomicino per per effettivamente affrontare una materia di questo genere in questi termini
Ma laicismo riguarda immenso campo oggi della bioetica in realtà riguarda una questione norme importanza che in Italia tendiamo
Questa sia rimuovere totalmente che il primato della conoscenza scientifica etiche che è l'unico punto di riferimento della razionalità contemporanea
Che non deve opprimere le fedi i credo e ma credere però esattamente ciò che comma il distacco che c'è la distanza che c'è tra il sapere il desiderare
è un atto della volontà quale difficile riconoscere come dire uno statuto sempre razionale perché ci troveremo una difficoltà che già gli illuministi osservavano a proposito la pretesa di ogni fede di avere l'assoluto con sé e quanti assoluti ci sono
Se è vero l'Islam è vero il cristianesimo è vero l'induismo eccetera eccetera è evidente che la situazione diventa ingovernabile prima lo è a livello di dibattito filosofico poi però spesso come accade anche nell'epoca contemporanea come si vede con gli integralismi lo diventa anche sul piano pratico e politico
La CISL anche un modo diverso rispetto a quello un po'
Come dire questo misto di di di
Solidarismo effettivo e di ci cita rispetto ai problemi pratici
Con cui si è foto talvolta i temi dell'immigrazione poi della integrazione poi della cittadinanza
Ci vuole anche che non è che ci si debba inchinare
Non ha un profugo curdo perché ho Cioran non è un profugo sbarcato da un gommone sulle coste pugliesi
è un capo politico e militare
Fotografato sempre col kalashnikov
La discussione deve essere fatta quindi anche qui termini laici si può farla in modo bendato non l'abbiamo già preso una decisione
E l'asilo politico secondo
Credo sia un parlamentare Semeraro che è anche avvocato mi pare di Cuccia Lanna
Dice ma noi dobbiamo per forza concedono in base le nostre leggi una singola ecco punto di vista perché innanzitutto non abbiamo leggi in materia di asilo politico abbiamo un punto it costituzionale di enorme importanza rilievo
Abbiamo l'allargamento a tutti i Paesi di origine della possibilità di concessione dell'asilo che feci io con la legge sull'immigrazione per abbiamo dei decreti governativi che affrontano dei casi specifici
Rimpiango in questo senso l'assenza di Giorgio Napolitano dal governo perché sarebbe sicuramente stato un punto di equilibrio in una materia che rischia di essere per questa sinistra
Di drammatica pericolosità
E che va maneggiata con molta molta cautela
Laicismo riformismo garantismo sono declinazioni
Che almeno le nostre riviste vogliono comuni e intrecciate e delle quali vorremmo infettare più più sinistra
Nella convinzione che questo prepari il terreno a
Ha orizzonti più sereni e più unitaria
Trascuro l'osservazione che ci porterebbe a una discussione che dovremo fare in altra sede sul Partito socialista europeo che pure Giorgio Napolitano con la sua consueta finezza aveva introdotto
Ma dovremo farla in vista non fossato e fatto fare un congresso insieme a Milano del Partito socialista europeo con con Jospin conosce dove con Blair
Conta lei
E vengo alla questione
Che tanto appassionato anche stamane che appassiona da mezzi
Che cosa vuol dire mettere all'ordine del giorno in Italia la costruzione di un partito socialista di stampo europeo pagode innanzitutto che non c'è
è questa la prima costatazione no noce
Italia non c'è ancora dopo tutto quello che è successo o a causa di quello che è successo in conseguenza proprio di quello che è successo del come è successo
Non c'è qualche cosa di paragonabile a un grande partito socialista democratico di stampo europeo
Né per idealità programmi stile di lavoro politico si sarebbe detto una volta
Orizzonti programmatici
Le soprattutto per consensi elettorali
Secondo significa che
La nostra visione un partito socialista di stampo europeo in Italia non nascerà o non può nascere
Da processi verticistiche CD con stazione
Va rilevato nelle relazioni tipo hanno portato la dichiarazione di fallimento da parte dello stesso autore esempio del processo della Cosa due
E neanche da successivi ipotetici allargamenti ulteriori cooptazioni di singoli o di frammenti dell'universo politico sempre da parte dei Democratici di sinistra
Commette militante socialista destinato morire socialista intenzionato a morire socialista
Devo dire che francamente non penso neppure che nasca da una federazione tra
I DS
E i
S di ho trovato il modo di pronunciare questo nome che qui effettivamente non sarebbe pronuncia bile perché lo SDI non vuol dir nulla essendo un plurale non si può dire lo SDI
Istica francamente orribile i S di forse si può pronunciare come si pronuncia dei DS
E quindi i Democratici di sinistra e socialdemocratici italiani per quanto federati mi pare non
Non raggiungerebbe lo scopo che ci siamo indica a parte la questione su cui poi tornerò della discontinuità di cui ha parlato in realtà anche Morando e non soltanto Petruccioli
Prima bisogna come dire affronta due questioni laterali ma che ingombrano norme mentre il terreno e non dimenticare mai l'Italia è il paese che in questo secolo a inventato il fascismo
Ha avuto il più grande partito comunista dell'Occidente
E quarant'anni di egemonia moderata cattolica questo l'Italia grosso
Naturalmente lo spazio residuo per socialisti laici libertari radicali repubblicani
Non è che sia uno spazio minore
E non penso soltanto la Repubblica
Che non ci sarebbe stata senza Nenni e la Malfa
Pezzo e qui
Contrasto un'affermazione che ho sentito stamane al fatto che non è vero che non c'è mai stata una una grande forza riformista nel Paese
C'è stata eccome all'inizio del secolo
Quando l'ho tutti socialisti e gran parte dei socialisti erano riformisti ed è stata una costruzione una creazione politica sociale e culturale
Questa sì che regge il confronto con qualunque altro esempio europeo perché è stata di pari forza di pari grandezza
E questo credo non non toglie nulla nessuno dà qualcosa a tutti il riconoscere che indipendentemente dalle storie successive di socialisti socialdemocratici comunisti
Siamo tutti figli di socialisti questo mi pare un dato incontrovertibile
Che è presente nel bellissimo libro di Manuele va cosa non nasce cosa come presente
Un riconoscimento
Figuriamoci sono molto contento di riconoscimenti al quindicennio craxiano ne ho fatto parte
Fin nel midollo e qui però per essere conosciuto più importante è un altro dei quello che fatto Macaluso nel libro
E cioè che la storia socialista del socialismo italiano è così importante per la sinistra italiana perché è stato una storia di libertà
Perché è un patrimonio di libertà quello che i socialisti italiani portano
Al patrimonio comune
Della sinistra di questo Paese
E senza quel segno di libertà
Be questa sinistra italiana effettivamente qualche preoccupazione qualche dubbio continuerebbe a sollecitarlo in larga parte dell'opinione pubblica
Dicevo ci sono due questioni
Da affrontare lateralmente è questo sono i rapporti guarda caso con
Non col mondo cattolico
Ma con i cattolici organizzati politicamente foto mondo cattolico è tutt'altra questione questione comunque assai diversa
Anche questa da portare sul terreno laico e cioè con la tranquilla convivenza di credenti e non credenti
Laici entrambi in rapporto a opzioni o scelte politiche concrete che sono sempre poi rinnovabile a parte gli elettori mi pare anche da parte dei loro rappresentanti no primo dei cattolici in politica le formazioni politiche organizzate
Già conservazione emerso nel dibattito chiedere messe le nostre discussioni preparatorio di questa iniziativa beh c'è una certa tendenza della sinistra la butta anche Craxi mi pare che su questo D'Alema stia innovando il estendendo l'esperienza come dire a inventarsi alleati al cento addirittura costruirli
Non non mi spiego altrimenti l'al la nascita
L'ascesa non so se ci sarà anche un declino Gallo Dino della lista Dini per fare un esempio tra gli altri
Ho questa improvvisa
Conversione per l'UDR Lanfranco Turci ha giustificato con il realismo politico
Ma era nato per fare spiegare Berlusconi come si faceva l'opposizione
All'Ulivo
Ad una ha concluso dicendo l'opposizione all'Ulivo si fa entrando nel governo questo
Ma anche qui se noi come dire lasciamo
Sciogliere un po'dei fumi sulfurei del corsi di Isma'
Tra una sorta di Priya Peace mo'politico
Che cosa poi emerge emerge il profilo della politica di Ciriaco De Mita cioè L'Unità
Politica dei cattolici si deve fare si fa ma si fa di qua nel centro sinistra questo il tema
E del resto Cossiga
Una cosa sempre ha patito nella sua vita era proprio l'egemonia intellettuale di De Mita
E si è arreso mi pare si sia reso parco
Questa forma di dei miti ISMU dopo il tramonto della democrazia cristiana e quindi della primato della democrazia cristiana
Ora già il fatto di dire come
Dice Cossiga eccome non so se il da lei ma lasci correre non vede o non o non vuol vedere
Ma come si fa a dire be intanto noi verso questo dice così che no uniamo i cattolici democratici
Facciamo un centrosinistra di stampo europeo popolari e socialisti alleati insieme socialdemocratici diessini
Socialdemocratici
E poi si vedrà se vinta e molte nativi no non è esattamente la stessa cosa cioè come me non non non è come dire un optional decidere se si si è alleati o se si è alternativi
E l'impressione che quello che cui stiamo assistendo più che un nuovo centrosinistra che sostituisce l'Ulivo io ho la sensazione che si stia formando tramite una sorta di arco costituzionale il tipo di maggioranza il backup partito
Che governa
Più che un profilo di di di riformatore che non ha obiettivamente d'altra parte il modo in cui è nato non glielo poteva dare
Più che un un tratto di di di di accordo temporaneo di centro sinistra fra popolari socialdemocratici italiani ed europea mise in
Ma proprio una alle riesumare in qualche modo ecco perché parlo del rischio di una restaurazione l'idea di un arco costituzionale
Dal quale sono gli spunti temporaneamente almeno
Berlusconi e Fini e al quale si vorrebbe mi sembra di comprendere per avere poi più duttilità magari la manovra parlamentare associare
Anche Bossi e perché no un domani Bertinotti che ripetesse certe sue asprezze certi suoi radicalismo
Questo problema mi pare il risotto questo problema del rapporto con le organizzazioni politiche post democristiane non è risolto non
Così come non è risolto proprio del rapporto con in neo comunisti
E ci sono due partiti socialisti fatte del fronte dentari due anche i partiti comunisti io non so quale destino avrà la formazione di Cossutta non so non
Non riesco a immaginare
E al di là del del della mia capacità previsionale
Sta di fatto che ci sono due formazioni comuniste
Che agitano un bagaglio propagandistico
Che per la verità
Salvo sulle questioni internazionali dove bisogna stare molto attenti perché
Il comunismo è fallito ma non è finito
Governa l'Italia in Francia
In Germania sta nell'anticamera del Governo
Dove la gran parte dei paesi dell'Est è tornato al Governo la Russia slovena la Cina
Dire che finito mi sembrerebbe francamente una un Manzardo un abuso è fallito come Orizzonte come diceva Jean Paul Sartre no l'orizzonte del mio tempo e comuni appare più questo non è più una superpotenza
Fa meno paura perché ha meno carri armati bombe e quant'altro non è un arsenale ideologico militare in conflitto con l'Occidente però i comunismi Bari ci sono
Agitano talvolta appunto una un armamentario propagandistico che sa molto di vetro laburismo no trentacinque ore
Difendere le pensioni che si capisce perché contiamo gradi anzianità ma per spese di giovinezza non le pensioni di anzianità quelle che si prendono cinquanta cinquantacinque anni cosa c'entri questo con
La battaglia per l'inclusione di chi è escluso francamente non si capisce
Però con l'accetta anche lì questo
Io ho risolto problema della sinistra esattamente come il risotto proprio del rapporto con il cattolicesimo politico
Allora vediamo
Chiariti questi questi paletti questo scopo di cartina di tornasole della proposta di costruire metterà all'ordine del giorno Partito socialista di stampo europeo in Italia
Che cosa vuol dire vocazione maggioritaria ce lo siamo chiesti in tanti
Sta felice espressione di Felipe Gonzales non allude ha fatto una legge elettorale maggioritaria che non c'è Spagna e quindi non si sarebbe mai sognato di riferirsi a quelle intendo una cosa molto semplice invece molto chiara
è un'idea forza e cioè che la socialdemocrazia europea i partiti socialdemocratici europei hanno una vocazione maggioritaria in quanto intendono sforzarsi di rappresentare la maggioranza dei cittadini che vota liberamente in quei Paesi
Incontrare questa maggioranza di cittadini
Anche al di là delle rendite storiche di una sinistra sindacalizzata
O più o meno operaia più o meno i innervata di ceti medi più o meno innervata di ceti medi sospinti dalla globalizzazione verso nuove forme di povertà o ceti medi invece spinti dall'innovazione ed ha la capacità competitiva destri protagonisti della mondo che si apre ai mercati
Vuol dire
Partiti che fanno della gente delle questioni di libertà delle questioni insuperabili delle libertà civili delle libertà politiche del rispetto dell'individuo del libertà economiche libertà di impresa
Vocazione maggioritaria
Vuol dire porsi in Italia il problema del consenso
Perché la sinistra italiana ha un problema drammatico di consenso
Petruccioli poi non ha sviluppato questa questo punto di contestazione gravissima volesse dire qualche cosa su questo punto come
Quasi negando se non ho capito male che esiste su un problema di questa natura a me sembra
Amministra passa quarantacinque seggi qua tabacco a questo va benissimo sì perché anche da quanto cinque per cento ora naturalmente legata a una società in parte diverso da quello attuale in cui larga maggioranza proletari ma in anni più recenti tuttora sinistra Revan mantenuto il quaranta e passa per cento quarantacinque per cento dei consensi attraverso una pluralità di soggetti politici
Questo drammatico problema di consenso
In parte una parte politica
Dipende dalla voragine come l'ha chiamata giustamente Sergio Talamo che si è aperta con
La distruzione del Partito Socialista Italiano e degli altri partiti laici
Ma a partire anche una dimensione sociale culturale non soltanto la dimensione politica
E tramite una voragine
Una drammatico difetto di consenso
Che non si colmerà
Inventando artificialmente interlocutori al centro
Sei
Questi due anni di legislatura non vengono investiti
Proprio per andare incontro a questa maggioranza
Per esprime questa vocazione maggioritaria un ha fatto l'osservazione Bema la vocazione maggioritaria decidono gli elettori no non è così lettori la possono premiare o legare ma la vocazione cioè tu o non ce l'hai
La vocazione maggioritaria specialmente per i partiti di sinistra che nascono non di rado da esperienze molto segnate dal settarismo è il migliore antidoto al settarismo alle chiusure
Ai giustizialismo mia le derive i razionalisti che utopistiche mitologiche
Perché ti costringe a fare i conti con la maggioranza dei tuoi concittadini a tenere sempre fissa la la bussola il timone a questo Nord a questa idea
Di intercettare appunto la maggioranza dei cittadini a maggioranza libera e democratica
Si può fare
Io penso di sì è comunque questo il e il compito
E nelle forme politiche ripeto queste non possono che che che che essere pluralisti che perlomeno in questa fase e in questo senso io raccolgo alla provocazione di Claudio Petruccioli cioè
O c'è effettivamente
Una discontinuità
Oppure naturalmente tutori fruirà in una qualche restaurazione dei partiti di una volta magari informato ridotto con equilibri di forze modificati ma sì sì si andrà verso quella direzione
A me però pare che la discontinuità potrebbe essere proprio questa la discontinuità potrebbe essere questo come diceva Antonio Landolfi insomma cercare anziché di tasse bel discorso portiamo l'Italia in Europa ci che mi porta un po'di Europa in Italia euro Prizzi hanno il sistema politico
Sforziamoci di farlo e la sinistra italiana assumiamo per davvero ciascuno con la propria identità partitica la propria storia
Assumemmo davvero
Questa vocazione maggioritaria
Pensiamo quindi ha un perimetro che non sia il perimetro
Segnato dai confini dei vecchi partiti qualcosa di di più ampio
E che i partiti socialista e comunista che peraltro la storia straordinaria di di di di ricchezza rispetto la quale giusto anche chi talvolta l'impressione che con la quale si sia molto impoverita
Culturalmente idealmente come come sinistra anch'essa forse un po'omologata o banalizzata
O forse corre semplicemente la diverse ricette la sinistra la crisi della politica democratica nell'epoca del dominio
Mediatico e di altri poteri
Modello americano ma elezioni di mid term negli Stati Uniti ha votato il trentasette per cento degli elettori
Per legge metà del Senato metà del congresso trentasette per cento
I seggi sono stati attribuiti ai candidati che mediamente avevano reciproci poi dispersione che il diciassette diciotto per cento dei voti democrazia zoppo
Ho fragile no Club la base di consenso non mi pare così straordinaria è vero che la democrazia americana vive anche poi negli Stati vive in altre forme che non sono soltanto gli appuntamenti per l'elezione del Senato del Congresso però non mi pare un modello che l'Europa possa
Facilmente assimilabile
La questione politica si identifica con la scomparsa e socialiste Pino stanotte di avere questo è un problema come dire nostro noi rispetto a questo chiedevo semplicemente di non essere ostacolati
Nello sforzo che in cui siamo impegnati
Di ricostruire
Una un volto un'identità una una comunità socialista
Che non poteva del resto sparire perché più antico partito italiano addirittura una matrice una mamma di partiti
A cento vent'anni di storia ha radici così profonde e così tenaci nelle famiglie italiane non il villaggio in ogni provincia italiana c'è un ceppo una radice socialista
Non estirpato vile
Neppure da quello che è accaduto nel corso di questi anni a questo ripeto
è un problema di di chi ci crede qui non pretendo di convincere nessuno perché e lo spazio che c'è appunto far conoscere e il desiderare
Certamente
è impensabile costruire il Partito del socialismo europeo in Italia senza i socialisti italiani
Dico questo perché una intervista al mondo dopo la vittoria dell'Ulivo
Massimo D'Alema
La intervistatrice che gli chiedeva di Cima che rapporto avete con i socialisti italiani diceva Socialisti Italiani Lattanzio società non c'entro nulla io mi sono iscritto direttamente al socialismo europeo
Che è vero né che era
Una bugia forse non era neanche detto con cattiveria
Sta di fatto però
Che senza i socialisti italiani non si può fare il Partito del socialismo europeo
Né per come dire per perché non ci sarà la temperatura ideale e politica programmatica perché non ci stanno anche i consensi
Noi chiediamo di non essere ostacolati in questo sforzo di di ripresa dei nascita ricostruzione e che vuole anche cercare di cogliere come dire il vantaggio che l'esperienza di Craxi aveva dato alla sinistra italiana quello che D'Alema gli ha riconosciuto di una spinta alla modernizzazione di un rapporto quei ceti nuovi che emergono
Dalle continue trasformazioni di un sistema
O propriamente capitalistico di un sistema di economia di mercato di un'economia di mercato con robuste dosi poi di socialismo come quella italiana
Craxismo è stato proprio questo punto di congiunzione tra la sinistra storica
E aspetti della della società
Dell'innovazione della società
Di mercato
Quella che lo storico Marco su Fazio
E rappresentante della tradizione giacobina francese
Nome di quella tradizione contesta
Il partito del socialismo europeo
Richiede quindi questa soluzione la soluzione di questo problema del socialismo italiano che in parte ripeto appare tiene hanno voglia lo sforzo invitanti però in parte appartiene ed è credo interesse di tutta la sinistra e più in là di questo per la verità
L'interesse della sinistra e di che siriani come diceva Macaluso una vera dialettica e che quindi ci sia accanto alla sinistra
Di tradizione di ispirazione comunista democratica nazionale oggi socialdemocratica i socialdemocratici che sono rimasti se stessi
Eh ma c'è una sinistra radicale liberale che ha dato un enorme contributo a questo Paese enorme
Specialmente quella radicale
Non solo in termini di battaglie civili ma anche in termini di modello di partito l'unico partito moderno l'unico partito che si autofinanzia l'unico partito che al riconoscimento delle Nazioni Unite come organizzazione non governativa degna però di considerazione di rappresentanza Nazioni Unite Partito Radicale
E perché noi dovremmo per regalare questa tradizione questa storia per le nostre chiusure per i nostri settarismo mi
Ad altri
Per quale motivo questa è una storia di sinistra e le il radicalismo appartiene alla sinistra italiana che che ne pensino
Alcuni stessi radicali
Non vi è ombra di dubbio che appartiene alla storia della sinistra italiana e della il cinismo italiana
E componente indispensabile con la quale fare i conti
Se si vuole appunto non aggirare diplomaticamente tatticamente parlamentare mente nel palazzo sugli ostacoli attraverso l'invenzione politica voi italiani sono certamente maestri non ammirati
Nel resto del mondo ma se si vuole
Quella discontinuità che dorme consiste leccare il nuovo è per me l'unica novità e davvero quella di mettere all'ordine del giorno questo questo obiettivo del Partito socialista di stampo europea per l'effetto contagioso di laicizzazione di modernizzazione di spinta riformista e garantista che può avere su tutta la sinistra italiana
Fidiamo vediamo quei nostri lavori vi ringraziamo di nuovo tutti le due riviste assumono l'impegno di organizzare altri appuntamenti separatamente o quando sarà concordato assieme