Rassegna stampa di economia

Buongiorno a tutti i radio radicale lunedì quindici febbraio mille novecentonovantanove stampa e regime la rassegna stampa di Radio Radicale
Supplemento consueto del lunedì pomeriggio dedicato alle questioni dell'economia e della finanza in studio Benedetto
Della Vedova Repubblica Affari e Finanza apre oggi sull'Europa all'Europa con mezza testa la crisi della commissione
Della Commissione europea e vedremo questo articolo di Franco palpito con una serie di dichiarazioni di Emma Bonino raccolte nell'articolo e
Altre altri interventi in particolare Luigi Colajanni e Riccardo per rossicci che si occupano della crisi delle istituzioni
Della crisi delle istituzioni europee il Corriere della Sera invece apre con un'inchiesta ultimi in futuro Italia inefficienze disastro previdenza di S. politiche compromettono
La crescita e vedremo esattamente di che cosa si tratta con questo indice di chi è pronto al futuro che vede l'Italia dietro addirittura alla Grecia ma ci torneremmo ci occuperemo dopo esserci occupati d'Europa di Stati Uniti quello che succede
Agli Stati Uniti l'unica locomotiva dell'economia mondiale in questa fase e anche tre se ne lamentano un po'tutti a partire dal Papa l'unico l'unica vera superpotenza ci occuperemo poi di Telecom
Quello che sta succedendo attorno alla compagine azionaria del nocciolo duro di Telecom in relazione alla Collocamento che avverrà entro breve entro breve anche verrà definita erano definite le modalità del collocamento delle azioni ancora in mano al tesoro dalla Telecom privatizzata passeremo quello che sta succedendo alla Centrale del latte di Roma e poi ci occuperemo di fondazioni con Alessandro Penati se avremo il tempo anche di altre cose partiamo
Per questa rassegna stampa con un tema in realtà più politico che economico ma di grande rilevanza per le prossime settimane e mesi quello dell'unione europea della crisi del
Sue istituzioni atmosfera detestabile
Dice Emma Bonino siamo al maccartismo amministrativo ma che succede nei palazzi e Commissione europea accade ad esempio che nel gennaio scorso
Fatture mandati di pagamento si sono accumulati come mai in passato non c'è più un solo finse un funzionario disposto a mettere una firma e quando qualcuno proprio non può farne a meno allora ci pensa l'informatica bloccare tutto c'è un nuovo sistema per i pagamenti si chiama sino comma che avrebbe dovuto accelerarli e invece Lia
Bloccati non ce ne stupiamo più avanti
Più avanti
Prosegue Franco public scusate Franco palpito ecco i sintomi più evidenti del maccartismo amministrativo osservati raccontati dalla signora Bonino
Appelli alla delazione di certi parlamentari europei vendette di corridoio consumate attraverso denunce di malversazioni il più delle volte pretestuose
Disinformazione abuso delle garanzie di protezione della privacy Emma Bonino dice se continua così nessuno verrà vorrà più occuparsi di amministrare anche la più innocua delle iniziative e di avere una qualsiasi responsabilità nella gestione del pubblico
Denaro Emma Bonino indignate un torrente di parole scrive Franco
Palpito
Il risultato scrive più avanti un clima generalizzato di caccia alle streghe che Emma Bonino chiamo appunto maccartismo amministrativo sulla Commissione racconta la commissaria italiana piovono appelli a essere rigorosi schiaffi virtuali vengono inviati da tutte le capitali anche ad altissimo livello quanta ipocrisia siamo all'apoteosi di signor Della palista che ha mai detto qui dentro che qui dentro di essere per le frodi o di voler essere lassiste tollerante
è stata la Commissione europea lei sola con la corte dei conti e neppure il Parlamento a scoprire gli episodi di malcostume
Ha ragione il presidente Santer dice ancora Bonino quando dice che la commissione vittima dalla sua determinazione a fare chiarezza
E anche a lavare i panni sporchi in pubblico le inchieste interne hanno scoperto quello che non andava e nei casi di possibili responsabilità penali la Commissione ha passato le carte alla magistratura competente
Brucia la signora Bonino il caso di e con l'Ufficio umanitario da come tavolo pena
Che ha tra le sue competenze racconta e con caso esemplare i controlli antifrode della Commissione scoprono che cinque anni fa
Ci sono state malversazioni in qualche contratto di assistenza tecnica la somma in gioco un po'meno di un miliardo di dire di lire
Non è enorme ma neppure una lira e tollerabile quanto si tratta di denaro i contribuenti in breve la commissione informa il mondo intero di queste notizie compresi il Parlamento contro i conti
Sospende un funzionario sul quale gravano sospetti pesanti e boom esplode il caso ecco ricordiamo che i fatti sono ben precedenti alla alla nomina direi proprio di Emma Bonino alla commissione come commissario europeo per gli aiuti umanitari comincia una campagna di stampa largamente finanziata da uno dei colpevoli e la società lussemburghese per il look e tutti sparano sulla Commissione comincia dal Parlamento europeo
E la cui del dal Parlamento europeo dalla Corte dei conti la conclusione che l'immagine di e con per la quale ho lavorato quattro anni
Perché l'immagine dell'Europa dalla Solid delle ossa nord della solidarietà e quasi distrutta si avvia un dibattito assurdo sul Tigri sull'utilità dell'umanitario
I controlli sono moltiplicati per dieci
è il regno dell'assurdo e poi sì racconta cosa succede
In queste fasi agli aiuti umanitari soprattutto nei
Paesi dell'estate sempre Franco pal Pitto la mappa dei poteri comunitari uno schema sui poteri dalla Commissione europea il cuore del sistema costituzionale ideato alle origini da già Money
Il Consiglio dei ministri vero organo con il potere per quanto guado l'Unione europea e poi il parlamento due interviste
Due interviste Luigi Colajanni
è solo un intermezzo ma questa crisi è salutare dice Luigi Colajanni che come vice presidente del gruppo socialista Strasburgo avuto un ruolo importante nella ricerca di soluzioni non dirompenti alla crisi che ha opposto il Parlamento alla Commissione europea
E che ancora non è conclusa la crisi per Colajanni è grave investe l'intera Costituzione europea e qui veniamo al punto
Ora Colajanni intanto la Commissione paralizzata la richiesta di nuove regole blocchino ogni apparato le normali procedure decisionali accade soprattutto quando le vecchie regole erano assolutamente discrezionali tutto nasce però da episodi modeste denuncia che la stessa Commissione non le pare su questo non c'è dubbio tanto è vero che la delegazione italiana del gruppo del Partito Socialismo europeo sostenuto in Parlamento che non c'erano ragioni sufficienti per censurare la Commissione
Più avanti si chiede a Luigi Colajanni esaurito il modello dice ammonendo l'Europa dei padri fondatori è finita è stata un'idea geniale ma si è esaurita
Siamo andati tanto avanti sull'intimo sull'intuizione di buone di integrazione in altri Paesi è molto avanzata abbiamo insieme il mercato la moneta la politica economica verrà necessariamente l'integrazione dalla politica sociale
E noi vogliamo andare anche più in là l'Europa che cresce ha bisogno di istituzioni
Più mature qui il vero punto
è il vero punto nodale di questa crisi segnaliamo che Eugenio Occorsio sulle pubblica intervista anche Riccardo Perissich attualmente direttore centrale dalla Pirelli dopo una lunga esperienza presso la
Commissione dell'unione europea già capo di gabinetto del commissario
Altiero
Altiero Spinelli e di Antonio Giolitti e poi direttore generale dell'industria posto Point
Successivamente occupato da sempre un altro italiano da
Micossi quello dell'esecutivo dell'Unione Europea
Dice per essi c'era un malessere annunciato la sua radice sta nell'ultimo periodo la commissione da Lorca coinciso con una fase di enorme attività di sviluppo di progresso per l'Unione pensi solo al ruolo che la Commissione ha avuto nella liberalizzazione dei mercati delle telecomunicazioni
Dalle telecomunicazioni trasporti si è caricata di compiti di gestione nove notevoli impensabili quindici anni fa era assolutamente inevitabile che la fase successiva quella che si è aperta a metà degli anni Novanta sarebbe stata una fase di
Assestamento
Segnaliamo questa intervista sulla crisi
Sui poteri per finire è inevitabile una domanda come vede una candidatura Prodi alla presidenza ammesso che esista ancora per essi sostiene che a dicembre dal convinto
Che la percentuale di un italiano l'ottanta per cento oggi al venti per cento ebbe un peccato ma
Sulla questione delle istituzioni europee interviene sul Corriere o color economia Valerio Onida costituzionalista membro
Della corte costituzionale e fratello peraltro di Fabrizio Onida presidente dell'indice
Dopo la moneta unica un nuovo passo per superare il deficit di democrazia conclude conclude
Questo articolo Valerio Onida che segnaliamo su Corriere Economia pagina quattro così l'Europa già in un certo senso una costituzione non scritta
Almeno da quando il massimo organo di giustizia comunitario la Corte del Lussemburgo affermato che i principi comuni del diritto costituzionale degli stati membri costituiscono principi dall'ordinamento giuridico comunitario
Ma e forse è tempo di tradurre questi principi in una Costituzione scritta dall'euro le diverse ricche tradizioni costituzionali dei Paesi europei non ne risulteranno affatto smentite né mortificate
Al contrario esse potranno così alimentare
Con il meglio di se stessa e lo sviluppo di una nuova forma di convivenza politica che va al di là del nostro modello tradizionale di Stato riprenderebbe rigore attualità la profezia di un grande costituente Piero Calamandrei
Descrivendo la prostituzione pubblica italiana come un grande edificio ancora incompiuto ma dei solidi muri maestri
Su cui si aprono tante finestre verso l'avvenire gli scriveva nel mille novecentocinquanta dalla più alta di queste finestre l'articolo undici si riesce a intravedere la giù
Quando il cielo è nuvoloso qualcosa che potrebbe essere gli Stati Uniti d'Europa
Del mondo così Valerio Onida citando Piero Calamandrei
Per gli Stati Uniti d'Europa e per la rivoluzione liberale peraltro il titolo e il programma dell'Assemblea convocata a Roma cinque sei sette marzo da un comitato promotore di radicali con Emma Bonino
Appunto assemblea permise per la rivoluzione liberale e gli Stati Uniti d'Europa a Roma cinque sei sette marzo se questa è la situazione in Europa non tanto direttamente sotto il profilo economico quanto per quanto sotto quello istituzionale i rischi che i rischi che
Della paralisi dell'esecutivo cioè dalla Commissione europea le necessità di adeguare sotto il profilo costituzionale istituzionale
La unione europea i compiti che dopo la moneta unica l'Unione in quanto tale dovrà affrontare prima di passare a vedere cosa succede
Negli Stati Uniti un po'per
Un po'allora
Così per rappresentare quel dualismo da più parti
Auspicato paventato tra Stati Uniti ed Europa ed Europa unita
Prima di passare gli Stati Uniti rimaniamo in Italia e dal Corriere Economia pagina tre leggiamo in sintesi l'articolo di Danilo Taino i meno pronti per il domani futuro l'Italia il Paese occidentale che rischia di più del nuovo secolo una classifica che fa paura no non è il vecchio tormentone dei promossi bocciati che ha perseguitato gli italiani per tutti gli anni della rincorsa ai criteri di Maastricht è che nelle ultime settimane il caso Italia è tornato di nuovo come un tormentone vero e più profondo di alcuni parametri finanziari
Parla di un Paese non pronto al futuro
Il Thibaut de Silguy De Silguy il commissario europeo che controlla i conti dei paesi non europea probabilmente l'accusatore meno pietoso
Delle contraddizioni dell'Italia ma c'è di più molto di più nei suoi giudizi sul nostro bilancio pubblico un gruppo di giovani professionisti europei che si raccolgono sotto la sigla
Io ho rotto due mila cinquanta iniziative a preparato
Un indice che misura attraverso una serie di parametri reali la preparazione di un paese alle sfide del futuro il risultato finale fa paura rispetto ai quindici
Della unione europea agli altri tre Paesi più industrializzati Stati Uniti Giappone Canada l'Italia ultima assoluta con un gap che è una voragine gli autori dell'analisi tutti global leaders Fortugno Rondello Word Economic Forum di Davos
Cioè parte dei cento giorni giudicati tra i più promettenti del mondo dal Summit dei potenti che si riunisce ogni anno sulle Alpi svizzere hanno individuato undici indicatori chiari per stabilire che avete stabilire quanto un Paese sia pronto al futuro
I criteri sono divisi in quattro aree sostenibilità giustizia armonia e vera e propria preparazione al futuro
Nel dominio della sostenibilità dello sviluppo l'Italia una performances mediocre
In tutti e tre i criteri adottati crescita del PIL
Tra il mille novecentottantasei e novantasei uno e otto metri
PIL pro capite venti mila dollari e anidride carbonica più pro-capite sette tonnellate nel campo della giustizia e della realizzazione personale ha un pessimo risultato nella disoccupazione dei giovani sotto i venticinque anni trentatré per cento
Una aspettativa di vita abbastanza alta settantotto anni è un costo sanitario medio otto per cento del PIL è una delle quote più alta di popolazione sotto il cinquanta per cento dalla media nazionale
Del reddito il tredici per cento segni di fortissime diseguaglianze sociali a volte quando serve per lanciare degli allarmi questo
In Italia viene questa viene chiamata povertà ma negli alte e negli altri due regni quello dall'armonia della preparazione al futuro che la penisola precipita
E si parla di crimine e degli altri indicatori considerati
Più avanti si c'è da una parte le arretratezze strutturali di alcuni settori dell'economia a cominciare dalle banche che rendono difficile e spesso impossibile l'innovazione
In questi anni il vero motore della crescita e della creazione di lavoro dall'altra il peso delle burocrazie le inefficienze diffuse in molte amministrazioni dello Stato che agiscono da zavorra ormai insopportabile sulle attività economiche grandi e piccoli
La scuola sanità la raccolta delle imposte sono solo quelle esplose per l'ennesima volta nelle scorse settimane
Inoltre alcune contraddizioni non risolte che si accumulano su se stesse soprattutto la situazione del finanziamento delle pensioni destinata a diventare sempre più difficile col passare degli anni
Dati di fatto che indicano l'Italia come Paese probabilmente davvero ultimo nella classifica europea della preparazione al futuro quindi
I cento i cento giovani tra i più brillanti e i più promettenti ai più promettenti
Per
Il futuro il loro futuro ma il futuro come classe dirigente condannano l'Italia all'ultimo posto tra i paesi con chance per il futuro questo su Corriere Economia pagina tre Danilo
Taino passiamo a questo punto ad occuparci di
Stati Uniti lo facciamo andando sulla Repubblica gli Stati Uniti peraltro messi molto meglio dell'Italia per quanto riguarda il loro esser pronti al futuro anche se non le primissime posizioni occupate secondo questa graduatoria da Danimarca Austria Irlanda Svezia Finlandia
Passiamo a vedere cosa succede negli Stati Uniti andiamo a pagina quattordici di Repubblica a fare finanza Arturo Zampaglione dal New Yorker USA quando si litiga sui soldi di troppo abbiamo visto l'accenno alle pensioni lo vedremo poi successivamente successivamente
Anche direttamente comunque l'accesso la l'accenno alle pensioni come fattore di difficoltà per il futuro dell'Italia vediamo cosa succede
Negli Stati Uniti
La strategia clintoniana sempre quella che dal mille novecentonovantadue l'anno prima delle elezioni la ispirato e salvato il motto sempre lo stesso che era scritto a caratteri cubitali
Nel quartier generale di Little Rock in Arkansas dove l'allora governatore combatteva contro George Bush il set di economisti Oppido è l'economia stupido cioè vittoria Successo sorridono solo a chi si occupa dal portafoglio dalla gente rispolverata la massima Clinton il redivivo
Si lancia un'offensiva in grande stile per sbandierare successi economici di sei anni alla Casa Bianca sia Wall Street che sui conti dello Stato e soprattutto per suggellare una riforma quella della Social Security del sistema della sicurezza sociale che se andrà in porto di garantirà un posto nel Purgatorio dalla storia americana invece di finire dritto all'inferno
La Social Security venne inaugurata da Franklin Delano Roosevelt negli anni Trenta e fu migliorata e ampliata dal dopoguerra in particolare solo per sotto la presidenza di Lindon Johnson
Ma negli anni Novanta l'impalcatura dei sussidi pensioni sociali assicurazioni mediche per anziani bisognosi ha cominciato a scricchiolare
Innanzitutto perché molti capitoli di spesa sono sfuggiti al controllo
Poi perché rivoluzionari repubblicani guidati dall'ex Pic nic Green netti Guidi Gingrich
Ha cominciato a distruggere con il pittore dall'ideologia e soprattutto dalla maggioranza parlamentare alcuni capisaldi infine perché le proiezioni degli esperti di statistica non davano molte speranze nel due mila otto
Dall'anno fatidico del primo pensionamento del baby boom dal dopoguerra la classe del sistema previdenziale le casse del sistema previdenziale sarebbero state rapidamente saccheggiate
Come evitare la bancarotta dello Stato federale senza Tor chiare i contribuenti a bastonare i vecchietti come salvare la Social Security
Nel discorso sullo Stato dell'Unione pronunciato di Forlì di fronte alle camere a fine gennaio nel momento più caldo del Sexgate Clinton ha dato le prime indicazioni di un piano che adesso intende trasformare in realtà
E vediamo l'anche se ne abbiamo già parlato
Nelle scorse settimane il piano si regge su due colonne l'accantonamento del sessantadue per cento del surplus del bilancio federale per far fronte alle spese sociali dal futuro e l'investimento di un quarto della somma dai mercati nel mercato azionario
Per massimizzare né il rendimento
Rispetto ai disastri dei conti pubblici provocati negli anni ottanta dalla lega nomi XXL
La politica economica di no di Ronald Reagan l'accredito nomi si è rivelata più prudente più sana più di successo resistendo alle tentazioni di ridurre le tasse tagliando la spesa pubblica
Invece ricordiamo che Ronald ai danni di Reagan che pure ha lasciato un'ottima eredità anch'col passaggio di Bush a Clinton in realtà aveva speso
Cifre ingenti per per lo scudo stellare e per gli armamenti
Cosa di cui Clinton tutto sommato non ha più avuto bisogno
La Casa Bianca democratica riuscita non solo ad azzerare i soliti antichi deficit di bilancio quelli a cui probabilmente si riferisce cederò oggi nell'intervista rilasciata raccolta da Repubblica con il titolo
In qualche modo inquietante basta col liberismo parlando d'Europa il liberismo
Il liberismo dove il liberismo non s'è visto non si capisce cosa bisognerebbe dire basta ma comunque credo si riferiva deficit al quattro quattro per cento ma chiaramente si riferiva agli anni agli anni passati oggi
Il problema degli americani è diverso comunque torniamo a Bill Clinton e all'articolo di Arturo Zampaglione
La Casa Bianca democratica riuscita non solo ad azzerare i soliti antichi deficit di bilancio che in America venivano considerati inevitabili così come lo sono ancora adesso in Francia in Italia
Ma addirittura ottenere un saldo positivo nell'esercizio finanziario mille novecentonovantotto lo zio Sam
Personaggio simbolo dal governo americano ha incassato settanta miliardi di dollari
Centoquindici mila
Miliardi di lire più di quanto ne abbia spesi se l'economia continua a tirare i tassi rimangono bassi il surplus toccherà
Settecento quarantacinque miliardi in un decennio secondo le proiezioni della sì di o Congressional Budget Office il servizio studi al congresso
E sempre secondo le previsioni del Silvio
Se non ci saranno aumenti della spesa pubblica al di là del tasso di inflazione dei tagli fiscali il debito pubblico americano che nel mille novecentonovantotto era di tre mila settecento miliardi di dollari
Seicento milioni di miliardi di lire scenderà a mille duecento
Miliardi Bill Clinton ha dimostrato
Ha dimostrato più volte di fronte al profumo dagli hamburger nei fast food di provincia e di fronte lo mutandine di Monica non lo studio ovale di non essere molto bravo nel resistere alle tentazioni più avanti la scelta clintoniano ovviamente non piace ai repubblicani quella di investire
Di investire in Borsa
Cioè di accantonare la fetta di gran lunga più appetitoso del surplus sessantadue per cento come abbiam detto per salvare la Social Security
Ad altri progetti acchiappavoti andranno somme più limitate per la sanità sconti fiscali sui risparmi e poi la difesa
L'accertamento viene ovviamente non piace repubblicani che volevano che il surplus portasse a riduzioni sensibili gli introiti fiscali
Il risparmio forzoso attraverso le tasse non è giusto ha tuonato tonde lei un dirigente della Camera lo Stato federale non ha diritto di riscuotere più dello stretto necessario
Per evitare la bancarotta da Sossio Security bisogna invece ridurre le prestazioni e gli sprechi gli economisti invece applaudono il piano di Clinton e innovativo centrista e molto saggio sostiene Laura d'Andrea Tyson
Della business schools di Berkley la quale è sicuramente di parte avendo lavorato alla Casa Bianca come consigliere del presidente
Ma interpreta anche l'opinione di ambienti accademici imprenditoriali lo stesso Alan Greenspan del resto molto soddisfatto del piano perché la riduzione del debito porterà a una riduzione ulteriore dei tassi con effetti benefici su tutta l'economia il presidente della Federal Reserve è invece prudente sull'affidabilità delle proiezioni
Statistiche
Ed è soprattutto contrario
L'avevamo visto ad investire il venticinque per cento dell'accantonamento per associarsi a Chio ITIS seicentosettanta settantacinque miliardi di dollari in quindici anni sul mercato azionario dubito che sia politicamente
Sia politicamente
Possibile comunque sia questo il progetto
Il Progetto di Bill Clinton di fine mandato assicurare che il flusso degli avanzi di bilancio previsti nei prossimi anni venga utilizzato per salvare dalla bancarotta la Social Security senza tagliare
I benefici e senza aumentare le imposte questo succede
Negli Stati Uniti per quanto riguarda la gestione del bilancio pubblico rimaniamo sempre negli Stati Uniti e andiamo sul Corriere economia
Pagina
Nove pagina
Nove eh Giovanni Palladino tra ed è americano e baroni ladri tra virgolette narra la Bibbia che Dio dopo aver creato Adamo disse
Non è bene che l'uomo resti solo gli fu così affiancata Eva
Narrano le cronache che Giovanni Paolo secondo e Alan Greenspan
Abbiano espresso di recente una preoccupazione comune il Papa ha affermato che non è bene che il mondo sia dominato da una sola potenza mentre il governatore della Federal Reserve ha detto che gli Stati Uniti non devono restare da soli nell'oasi dalla prosperità
Il problema è che la operazione di affiancamento non sembra facile come quella avvenuta nell'Eden
Forse anche perché
Non c'è di mezzo il Padreterno anche perché gli uomini usano di più la libertà di sbagliare che non la libertà di fare le cose giuste
E per questo che la povertà e più diffusa del benessere ma ora il problema è che anche nei Paesi sviluppati ad eccezione degli Stati Uniti il motore del benessere sembra inceppato
Di chi è la responsabilità come sempre
Un po'di tutti anche se sarebbe più facili per trovare la soluzione aveva un solo colpevole
Comunque la prima causa di tipo culturale gli Stati Uniti hanno una marcia in più rispetto al resto del mondo perché da decenni stanno applicando bene al loro interno
Le regole dell'economia di mercato ossia di un sistema competitivo che la miglior palestra per la ribalta la libertà di intraprendere
Il rispetto di queste regole esige che il potere pubblico si concentri nel ruolo di buon legislatore di buon arbitro e non anche di pessimo giocatore la cultura statunitense propensa al rischio che educa ma non ammette il rischio di assegnare allo Stato funzioni economiche
La cultura europea e bisognerebbe in qualche modo spiegarlo
A Celli Zaccaria e tutti quanti difendono il ruolo pubblico
Della RAI di stato nel settore radiotelevisivo ad esempio ma non solo si potrebbe parlare di energia telecomunicazioni altro
Ma riprendiamo quello che dice scrive Gianni Palladino la cultura europea in particolare quelle italiane invece riconosciuto una rilevante funzione progettuale do per attiva lo Stato
Sino a renderlo un potere giocatore nel campo economico sociale invece di regole di regolare il traffico scusate il potere pubblico ha fatto traffico e traffici sino a creare il danno e l'inefficienza dell'ingorgo
Finché non sgombra la strada dal suo peso non consentirà la concorrenza di affiancarlo in settori come la scuola la sanità la previdenza pensionistica e i trasporti gli ammonimenti del papà di Greenspan resteranno lettera morta
Il divario con gli Stati Uniti non potrà che aumentare il grande successo economico degli Stati Uniti sta tirando su quel Paese critiche ingiuste patria del liberismo selvaggio
Nemico dello Stato sociale sistema che vive grazie al risparmio al tuo la verità è che il liberismo selvaggio non crea ma distrugge ricchezza non è il caso degli Stati Uniti
Dove nel mille novecentonovantotto sono stati creati tre milioni di nuovi posti di lavoro contro poco più di un milione in Europa
Che ha più abitanti per quanto riguarda lo stato sociale il vero nemico e chi si oppone alla sua parziale privatizzazione non chi la sta realizzando infine negli Stati Uniti
Il risparmio nazionale non manca se si pensa che nel mille novecentonovantotto le imprese lo hanno creato per quattrocentotrentotto milioni miliardi di dollari
Il settore pubblico governo federale Stati ed enti per duecentottantuno miliardi e le famiglie per trentasei miliardi ma il dato delle famiglie di molto sottostimato perché non contiene almeno trecento miliardi accantonati per i fondi pensione privati
Importi che le statistiche degli Stati Uniti non considerano come un investimento
Ma come un costo deducibile dal reddito anche per i lavoratori italiani in realtà risparmiano forzosamente una quantità incredibile dal proprio reddito
Un'aliquota previdenziale grossomodo del trenta trentatré per cento che non finisce come succede negli Stati Uniti attraverso i fondi pensione nel circuito produttivo ma che piene immediatamente utilizzata dall'INPS per pagare le pensioni di oggi e per le pensioni di domani quelle di quelli che oggi pagano
Sì aspetterà e in qualche modo
In qualche modo si servano pessime sorprese sempre sugli Stati Uniti A pagina nove di repubblica massimo di Repubblica Affari e Finanza e Massimo Giannini che torna sulla questione il mondo salvato dagli americani alla fine alla tirato fuori anche lui dopo un tipico orgoglio con un po'di tipico orgoglio yankee abbiamo un'economia che l'invidia del mondo ha sentenziato un raggiante Alan Greenspan il di fronte alla Commissione bancaria della Camera e ha stupito un po'tutti presidente dalla Federal Reserve negli ultimi due anni e mezzo aveva abituato ed educato l'America
E il mondo alla sua originalissima strategia una comunicazione prudente e in qualche caso persino vagamente intimidatoria è una politica monetaria a briglia lenta
Anche stavolta dopo la fase prolungate benefica dei tassi d'interessi fermi ai livelli più bassi gli osservatori statunitensi si aspettavano un messaggio ribassista
Che c'è facesse un po'sgonfiare senza farla esplodere la bolla speculativa sempre in agguato a Wall Street contrordine invece pence Panda voce muscoli a un'America chi continua a crescere ma non brucia le tappe e non fa covare sotto la cenere i fuochi dall'inflazione le vendite al dettaglio a gennaio sono cresciute dello zero virgola due per cento più di quanto gli analisti si aspettavano ma meno di quanti tecnici dalla banca centrale temevano
Il livello dei consumi resta sostenuto la crescita economica e solida non c'è tensione sui prezzi e quasi l'Eden ed è quello che spinge Greenspan a dire al congresso il mondo ci invidia e poi si parla di
Quello che hanno fatto
Alan Greenspan appunto a capo dalla Federal Reserve
Robert Rabin segretario al Tesoro USA e rally Summers
Dei piloti della segreteria del Tesoro uomo chiave delle relazioni internazionali dell'amministrazione Clinton questi tre signori secondo Time
Rappresentano il comitato per la salvezza del mondo conclude così Massimo Giannini tre esempi non banali che la dicono lunga sul potere di tre uomini vengono fatti
Gli esempi di Alan Greenspan e la crescita senza senza inflazione il caso degli interventi degli interventi a sostegno delle economie all'Est e in Brasile
Tre esempi non banali che la dicono lunga sul potere tre uomini che inducono anche qualche riflessione un po'amara sono gli altri dove esiste un comitato analogo dalla vecchia Europa
Dove funziona da queste parti un trio bilanciato che sa coniugare la politica che le e l'economia in una visione planetaria dei problemi
Se qualcuno ha idee le segnali per adesso abbiamo visto solo l'Epifania benedetta per carità di una moneta unica di unica banca centrale europea
Ma i politici del continente in ordine sparso tra loro hanno prontamente provveduto ad aggredirla nel tentativo di piegarla ed ispettivi bisogni nazionali e quanto è oggi abbiamo visto quel che dice Schroeder senza
Senza grandi prospettive e quanto alla politica estera economica e non dalle crisi migratoria la guerra in Kosovo l'allargamento a Est
Non c'è chi parli tra gli undici o quindici con una sola lingua stia tranquillo Greenspan continueremo a invidiare l'America e in qualche modo pur
Da fonti diverse le opinioni su America sul confronto America Stati Uniti convergono per fortuna perché altrimenti sarebbe un
Apologia di scarso interesse per fortuna anche negli Stati Uniti non mancano i censori
Dell'assetto dei rapporti tra politica ed economie in particolare ci riferiamo ai testi del Cato Institute il think thank liberista
Liberista che fustigare i costumi politici interventisti anche degli e soprattutto degli Stati Uniti
Il
Il Cato Institute Center for trade policy studies quindi per gli studi
Il dipartimento del Cato Institute che si occupa di commerci internazionali a pubblicato lo potete trovare al sito internet del Cato Institute cioè doppia w doppia w doppia w
Punto Catto punto organza ha pubblicato un una analisi uno studio che mira a fare una graduatoria dei deputati e senatori insomma dei membri
Delle due Camere statunitense una graduatoria in base alla in base al parametro del essere o meno free traders potremmo dire
Libero scambisti se il termine non fosse in questo periodo abusato con accenti accenti d'altre epoche da Umberto Bossi questo studio
Questo studio segmenta in quattro fasce deputati e senatori cioè i libero scambisti
Cerchiamo una definizione più puntuale i libero scambisti sono quelli che si oppongono sia ai sussidi che sia ai sussidi che alle barriere alle barriere tariffarie ci sono
Gli isolazioniste i
Quelli che sono a favore sia delle barriere tariffarie sia dei sussidi ci sono gli internazionalisti che sono che sono a a favore delle barriere tariffarie
E ci sono gli interventisti che sono
A favore delle barriere tariffarie e sono anche a favore dei sussidi quindi quattro categorie
Quattro categorie
Allora vediamo cosa succede alla Camera secondo questo studio del Cato Institute che si basa sull'analisi non di propensioni generiche al
Libero al comma era liberi commerci oppure
Oppure no ma si basa sulla la l'analisi del comportamento di voto di deputati e senatori in una decina di votazioni specifiche tanto per capirci
Che vanno dalla gli accordi commerciali dalla Cina quindi il libero scambisti diciamo così hanno votato a favore del riduzione delle tariffe delle tariffe all'importazione di prodotti cinesi
La votazione sulle barriere per l'importazione di acciaio o la votazione per i quattrini al Fondo monetario internazionale dove secondo la
Secondo l'analisi del Cato Institute che ha votato a favore nome cioè è comunque favorevole a sussidi
Allora vediamo alla Camera alla
Al congresso degli Stati Uniti secondo il Cato Institute il
L'undici per cento degli l'undici per cento dei deputati c'è quarantanove membri
Isa la isolazionista cioè anti libero commercio
E però anche anti sussidi i il cinquantotto per cento è interventista anti libero commercio cioè e favorevole ai sussidi di centosei centosei membri cioè il venticinque per cento sono internazionalisti cioè sono sia a favore dei commedia libero commercio ma anche a favore dei sussidi
E solo il sei per cento cioè venticinque membri sono a pieno titolo a tutto tondo
Libri free traders libero scambisti perché sono a favore al commercio internazionale e votano sistematicamente contro ogni forma di sussidio allora
L'undici per cento sono isolazioniste i addirittura del cinquantotto per cento la stragrande maggioranza dei la stragrande maggioranza dei deputati
Americani sono contrari o comunque votano sostanzialmente contro il libero commercio e votano a favore dei sussidi di questo forse
Non ce lo si poteva aspettare ma in realtà chi conosce meglio la politica americana sa
Che questi sono i riflessi se andiamo al Senato se andiamo al Senato la situazione
La situazione diventa anche peggiore diventa anche peggiore qui non c'è non c'è la indicazione percentuale ci sono direttamente ci sono indirettamente i
Nomi ma anche qui il libero scambisti sono un minoranza in questo caso la percentuale maggiore di senatori quella
Internazionalista cioè a favore del libero commercio ma anche a favore dèi sussidi per le imprese
Nazionali e comunque dei sussidi che secondo il Cato Institute sempre e comunque distorcono il libero mercato perché impediscono
Ai consumatori di avere attraverso impegni Prezzi informazioni corrette sull'andamento delle economia e distorcono anche le preferenze
Dei consumatori a favore di alcune aziende e di alcuni prodotti piuttosto che di altre prodotti che potrebbero essere americani o internazionali secondo il Cato Institute questo dovrebbe essere
Del tutto indifferente questo quindi per quanto riguarda il Parlamento il Parlamento degli Stati Uniti allora andiamo invece in Italia occupiamoci di cosa succede alla Telecom ovviamente ovviamente qui di sussidio intrusioni dallo Stato
Nell'economia le i sussidi dentro sono stato all'economia sono in Italia l'assoluta l'assoluta regola
Alessandra Alessandra Carini scrive a proposito di Telecom Telecom e le reti di sicurezza perché è una scalata e conveniente ma poco praticabile un'azione ostile in Borsa sarebbe uno scenario inusuale per un mercato italiano
Da sempre abituato alla negoziazione e questo tiene lontani capitali più probabili come sarebbe per esempio British Telecom il peso del governo va be'inoltre la golden share che ricordiamolo non si cancella ma il peso
Il piombo del governo sulle ali del mercato nelle telecomunicazioni in queste settimana l'abbiamo visto a proposito della televisione digitale
Il cui mercato nascente è stato affossato distrutto proprio dall'interventismo del Governo e della maggioranza
Per quanto riguarda poi in particolare così interventismo ha preso forma il decreto anti tra sui diritti del calcio
è un'operazione quella di un'ipotesi di scalata alla Telecom deve superare ostacoli di ogni genere per le barriere a protezione dell'attuale gruppo di controllo e per la capacità di difesa del management
Ma il gioco è cominciato lo stesso proprio alla vigilia dell'avvio delle procedure con le quali il Tesoro metterà in vendita l'avete la residua quota azionaria in suo possesso
Che grossomodo arriva al tre per cento e c'è già chi è pronto a giurare che tra mesi l'assetto di Telecom non sarà più lo stesso
Nessuno però sa esattamente quale sarà perché se è vero il sogno dei Conquistadores materializzati nella cordata capeggiata da Roberto Colannino e di cui fanno parte imprenditori bresciani come Emilio Gnutti
Ma anche dal Nord Est come l'Antonveneta e internazionali come D'Alema ambrata anzi e la del Dl j i UA mini da sempre vicini a Mediobanca come l'avvocato Carlo D'Urso e gli imprenditori Giuseppe Gazzoni Frascara Alberto FARC e altrettanto vero che i futuri e potenziale assetti
Assediati scusate a cominciare da capo di Telecom Franco Bernabè per finire agli uomini del nocciolo duro non se ne stanno con le mani in mano e preparano le munizioni di risposta
Ci sono almeno due baby bell americane ognuna delle quali è grande quasi quanto Telecom
Pronte a scendere in campo e fare controfferta spezzatini avvoltoi dice un uomo del vertice
Sono gli ingredienti di un banchetto su un animale morto masse s'affannano su un animale vivo la reazione è garantita del resto oggi chi cerca conferme delle manovre in atto riceve solo sonore smentite
E davvero scalabile Telecom fino a poco tempo fa solo porsi questa domanda si sarebbe stati guardati un po'come dei pazzi in libertà
è vero che c'è un nocciolo duro molto piccolo che controlla solo il cinque per cento dalla Società formato da istituti e banche che vi hanno investito senza troppa convinzione
E che sono già passati attraverso il delusione dalla cattiva gestione di Rossignolo
Ma altrettanto vero che è stata fino ad oggi una forte presenza del tesoro che quel nucleo ha costruito regole che limitano al tre per cento la partecipazione azionaria più una serie di paletti normativi primo fra tutti la golden share per quanto oggi c'è un'arma spuntata
E politici tele come troppo importante per non essere da sempre sotto gli occhi dal governo che di fatto hanno scoraggiato operazioni estivo
Non ci prova nessuno neppure nel giugno scorso alla vigilia dell'assemblea di bilancio che doveva decidere il futuro dalla Società dal suo meno Agilent collera Rossignolo che sembrava essere alla fine
C'è sempre stata è vero
La possibilità di un'OPA sulla società che aveva un titolo largamente sottovalutato basti pensare che Telecom è scesa più volte sotto il prezzo di collocamento
Ma gli unici che potevano essere in grado di pagarla e di essere esserne interessati in quella situazione di stabilità e di perdita sui mercati finanziari erano grandi gruppi stranieri nel settore British Telecom in prima fila
Sarebbe caduto in questo modo la causa del tre per cento
E l'acquirente avrebbe dovuto avuto a disposizione l'azienda a suo piacimento per farne quel che voleva venderne pezzi studiare accorpamenti e di e così via difficile però che un gruppo internazionale faccio un'operazione così stile senza avere una sponda in Italia perché allora ci si prova proprio oggi con un management che si è rafforzato un titolo che si è fortemente ripreso una situazione dunque che appare più stabile e qui veniamo al secondo punto la magnifica preda
Da luglio ad oggi molte cose sono cambiate sui mercati c'è stata la ripresa delle quotazioni e delle borse a partire dall'autunno che ha cancellato l'incubo della discesa senza fine
C'è stata l'entrata nell'euro che ha fatto di merendine dei tassi ha reso i mercati molto liquidi c'è stata una ripresa del
Delle
Dei titoli delle aziende di telecomunicazioni e la Telecom a detta di tutte le analisi delle banche internazionali resta uno degli affari più appetibili sul mercato
Le sue quotazioni rispetto a quelle di altri titoli telefonici sono aumentate di poco il suo valore stimato di gran lunga superiore a quello di mercato
Ma anche se si volessero buttare alle ortiche tutte queste analisi che puntano solo sul piano teorico e fare dei conti sommari basta dire che il cash flow della sola Telecom è di circa venti mila miliardi
E anche se si tiene conto dell'indirettamente necessaria con questa la fare è garantito
Dentro poi a Tim la presa c'è la preda c'è dunque e anche i possibili conquistatori con basi italiane con le loro finanze i loro finanziatori riuniti attorno a Colannino alla cordata ben che ha solidi appoggi politici che vanno dal ministro dell'industria Bersani
Fino alla presidenza del Consiglio che sono in caccia di un rafforzamento del controllo di Telecom non è difficile oggi con questi mercati
Trovare banche d'affari disposte a mettere insieme quattrini per un business anche se così impegnativo ma che ha un futuro così certo
E le attestazioni di interesse non arrivano da lontano ma anche di istituti come la Banca di Roma vicine al giro di Mediobanca
Pensarlo studiano del resto non costa niente metterlo in atto può essere ardimentoso ma è davvero il Jack poi ad oggi si può star solo certi che se battaglia ci sarà ne vedranno delle se ne vedranno delle belle uno spettacolo inedito per il mercato italiano
Dove per vendere o conquistare aziende sei meno importanti tele consiglio sempre perfezione preferito scegliere la strada della negoziazione piuttosto che quella dello sconto a viso aperto così
Alessandra Carini lo scenario
Consueto per certi aspetti del chi controlla Telecom e chi la controllerà ma assolutamente inconsueto per quanto riguarda le modalità con cui questo scenario potrebbe cambiare cioè non più accordi di Palazzo ma
Scalate
Esplicite aperte fatte rastrellando azioni sul mercato di mezzo a in crosta are tutto appesantire tutto ancora non solo la moral suasion dal governo anche in qualche modo potrebbe essere messa nel conto ma ancora i residui
Della golden share vedremo e seguiremo molto da vicino cosa succederà a partire ricordiamolo dal Collocamento da parte del Tesoro
Di suppergiù il tre per cento di azioni
Che tale ovunque la quota concentrata
Di azioni a maggiore anch'che esista delle azioni Telecom ancora nelle mani pubbliche e vedremo cosa
Succederà a proposito di privatizzazioni rimaniamo sulle pubblica poi andiamo poi andiamo sul al mondo
Poi andiamo sul mondo e ci occupiamo ci occupiamo del caso Tanzi Centrale del latte comune di Roma tra i commenti su Repubblica fare finanza interviene Alberto Statera
Cirio altra privatizzazione altro sindaco in questo caso lo smaliziati Simo Francesco Rutelli
Che non è riuscito a nascondere la giusta indignazione per il fatto che Sergio Cragnotti non rispettando gli impegni ha ceduto la privatizzata Centrale del latte di Roma
Alla Parmalat di Calisto Tanzi lasciando l'impressione che la convinse URSS definita fin dall'inizio eppure era ben nota latitudine delle operazioni furbetti e del finanziere Lazzi al brasiliano
Che qualche anno fa aveva due progettato addirittura di riarmo Lara lo Stato l'ex industria conserviera pubblica
Di cui soprattutto si continua a ignorare l'origine delle fortune ciò che ne fa una specie di cavaliere inesistente dalla finanza a dispetto del gruppo che ha messo in piedi con l'aiuto della Banca di Roma
Ne era già sparito dalla Ferruzzi liquidato nel mille novecentonovanta con cinque milioni di sterline l'ex presidente dalla Montedison Giuseppe Garofano
Lo considerava un uomo di modeste capacità finanziarie di ancor più ridotte doti culturali una specie di fattorino tuttofare di Raul Gardini chi siete voi il paladino di Francia avrebbe dovuto allora chiedergli lo smaliziato sindaco
E l'assessora Lanzillotta come che non mostrate la faccia ma forse nella capitale pastrano le credenziali di Cesare
Geronzi e su questo punto torna anche il mondo siamo a pagina settantanove che titola appunto il pezzetto dedicato alla affare
Centrale del latte di Roma Lotito l'appunto la regia e di Cesare la campagna acquisti da Lazio gli investimenti a ripetizione nel settore agroalimentare
E lo sforzo finanziario per rivelare la Centrale del latte di Roma per seggio Sergio Cré Cragnotti insomma i debiti cominciavano a rappresentare un problema ma non soltanto per lui anche soprattutto per la Banca di Roma l'istituto di credito che ha sostenuto in questi anni
Cragnotti nella sua scalata e come abbiamo visto si appresterebbe anche a entrare in un'eventuale scalata alla Telecom ma
L'esposizione del gruppo che fa capo al finanziere romano aveva raggiunto
Ormai dimensioni dell'ordine di cinque seicento miliardi e i vertici tra Banca di Roma la consideravano al pari di quella dall'ex re degli hamburger Cremonini
Ricordiamo che Cremonini ha quotato è andato in Borsa recentemente anche se senza un risultato brillante una posizione troppo pesante per essere portate in dote a un eventuale matrimonio con la copia
Così il presidente dell'istituto Cesare Geronzi ha deciso di porre il problema ha cercato di cercando di aiutare Cragnotti a trovare una soluzione e chi meglio del patron della Parmalat Calisto Tanzi che Cragnotti aveva battuto sul filo di lana nella corsa alla Centrale del latte di Roma
Così è maturata la vendita la Parmalat per settecentottanta miliardi
Di tutto il settore dall'arte dalla Cirio Cragnotti ha praticamente azzerati i propri debiti con la Banca di Roma
Mantenendo con gli altri comparti della Cirio una consistente presenza nell'industria alimentare unico neo la penale che dovrà pagare al Comune per aver venduto a quanto pare allo stesso prezzo di acquisto centosette miliardi la centrale ma è anche vero che
Trattando più aziende poi la valutazione
Di una singola azienda può essere in qualche modo manipolata il presidente la Banca di Roma e Tanzi hanno da tempo una consuetudine di rapporti come dimostra per esempio il fatto che la Banca di Roma ha partecipato come azionista
Della Società di Tanzi che ha rivelato parte della città compagnia turistica
Già delle FS quindi
Centrale del latte di Roma privatizzata con degli impegni venduta immediatamente a concorrente quello che la voleva comprare ma il Comune a cui il Comune ha deciso di non dargliela cioè da
Cragnotti da Sergio Cragnotti a Calisto Tanzi così il destino di una privatizzazione su cui andrà andrebbe bene
Fare maggior luce medicina del mercato per le fondazioni non abbiamo purtroppo tempo di leggerlo scrive Alessandro Penati dicendo che dicendo che in qualche modo il mercato spingerà le fondazioni a vendere a vende le banche
Chiude Penati se anche la legge sulle fondazioni trovasse piena applicazione tuttavia non tutti i problemi sparirebbero quale banchiere infatti non vorrebbe avere una fondazione come azionista
Grande abbastanza da metterlo al riparo da scalate non gradite ma precluso dal controllo tradizionalmente poco esigenti
Per decenni le fondazioni sono accontentate dividendi minimi silenzioso nello spirito dalla legge e vincolato alla partecipazione andata grammi storici non vende facilmente
Dubito però che nazioni sta simile rappresenti il sistema di Corporate Governance che meglio assicura la creazione di valore per gli azionisti delle banche ma almeno per il momento è il meno peggio
E in questa specie di difesa che Penati ex consigliere della Fondazione Cariplo se non sbaglio ma non credo
Fa si dimentica di dire che le fondazioni hanno anche un altro
Un'altra caratteristica di portarsi appresso il potere partitocratico che in Italia
è sempre un buon alleato sempre un buon alleato anche se l'illusione dei politici e di usare le fondazioni credo che il finale sarà che le fondazioni useranno i politici il Corriere della Sera pagina tre quelle curve di Ciampi scrive
Enrico Marro i difficili esami europei e le allarmanti previsioni dell'INPS
Aspesi in rapporto al PIL è stata sostanzialmente stabilizzata dice il governo il modello previsioni alla recentemente elaborato dall'INPS che ha retto bene a spese di chi è stata fatta questa operazione a spese dei futuri pensionati che subendo un prelievo contributivo uguale a loro dei genitori a quello dei loro genitori riceveranno però una tensione al di sotto
Della soglia di povertà nel due mila venticinque due mila e trenta cioè quando usciva dal lavoro la generazione del baby boom
Degli anni sessanta la pensione media per un lavoratore dipendente sarà pari al quarantatré per cento circa della retribuzione media nella stessa categoria
Nel due mila cinquanta sarà inferiore al trenta per cento e per gli artigiani e commercianti sarà addirittura attorno al venticinque per cento
Ma la cosa più paradossale è che accanto ai nuovi poveri del ventunesimo secolo i pensionati di vecchiaia ci sarà un esercito di ricchi pensionati di anzianità quelli usciti dal lavoro a cinquantasette anni o anche meno insomma
Se già oggi le pensioni di anzianità appaiono come un'ingiustizia il bello deve ancora venire
Ecco le previsioni dell'INPS nel due mila venticinque accanto a sei milioni e trecento mila pensionati di vecchiaia un milione più di adesso
Ci saranno ben quattro milioni e cento mila pensionati d'anzianità cioè il doppio di quanti sono ora e mentre i primi scenderanno in media spenderanno in media ventisei milioni all'anno i secondi in media il secondo in sei milioni lordi in media all'anno i secondi di milioni ne porteranno a casa quarantaquattro le pensioni di anzianità saranno ancora quattro milioni nel due mila e trenta
Tre milioni seicento mila nel due mila trentacinque tre milioni nel due mila e quaranta due milioni e duecento mila due mila quarantacinque
Un milione e mezzo nel due mila cinquanta pensionati più ricchi con orrendi con un godimento della rendita per più anni rispetto ai pensionati di vecchiaia
A parità di contributi ci saranno insomma rendimenti molto diverso
Già oggi è così ma si potrà tollerare il raddoppio dell'area di privilegio rappresentato dalle pensioni di anzianità proprio mentre tutti gli anni si troveranno a subire pesanti sacrifici
Questo Enrico Marro sulla problema delle pensioni stando alle previsioni dell'INPS che ci garantiscono vengono rispettate comunque un disastro in termini di equità intergenerazionale
E di trattamento per i futuri pensionati che oggi pagano fuor di quattrini il disastro è annunciato questo anche se le previsioni dell'INPS come ci rassicurano
Presidenti uscenti entranti
Il l'andamento dei conti dell'INPS è secondo avviene secondo le
Previsioni con questo chiudiamo questa edizione di oggi lunedì quindici febbraio di stampa e regime rassegna stampa di Radio Radicale supplemento del lunedì pomeriggio dedicato all'economia un grazie a chi ci ha ascoltato risentirci onde prossima da Benedetto Della Vedova grazie a Lorenzo Bruschi per la regia dalla trasmissione