Sono stati discussi i seguenti argomenti: Informazione.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 45 minuti.
Rubrica
14:30 - CAMERA
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17:00 - Roma
17:30 - Evento online
16:00 - Roma
9:00 - Santa Maria Capua Vetere (CE)
rad
La rubrica televisiva ebraica Sorgente di vita è uno dei pochi spazi RAI che i padroni del tele vapore sono costretti a lasciare a un'informazione onesta non saccente intelligente ieri sera la rubrica Sorgente di vita ha trasmesso un servizio di Mauro mi sul dedicato a Ernesto Nathan sindaco di Roma all'inizio del secolo
Attraverso le testimonianze di storici di sociologi il programma ha documentato l'incisività dell'azione condotta dall'amministrazione di sinistra presieduta da Nathan
Conto le speculazioni del capitalismo faticano
Peccato che una trasmissione così interessante e davvero anticonformista sia andata in onda a mezzanotte
Ma è naturale l'orario notturno è la risorsa cui ricorrono i padroni del teneva a porre quando sono costretti a lasciar passare programmi poco graditi al potere
Vi ricordate di Salvatore Genova
Salvatore Genova è l'ufficiale di polizia che aveva alle proprie dipendenze quegli agenti che al tempo del rapimento del generale dove c'era torturare uno con selvaggia ferocia uno degli arrestati Di Lenardo
Le atroci torture sono state documentate al di là di ogni dubbio ma Salvatore Genova è riuscito a sottrarsi alla giustizia perché ha trovato un partito il partito socialdemocratico che nel mille novecentottantatré lo ha messo in lista e lo ha fatto eleggere deputato
Abbiamo ora ha preso che Salvatore Genova sempre deputato ha cambiato partito e ha scelto la Democrazia Cristiana
Ma non è di questo che volevo parlare volevo piuttosto domandarvi se lo avete visto ieri l'onorevole Salvatore Genova maestro di torture esibirsi in televisione a TG l'una il Genova ha scritto un libro appena uscito
Il libro è stato pubblicato dalla casa editrice su Garko
La casa editrice su Garko appartiene a Massimo Pini Massimo Pini è amico di Craxi e rappresenta il partito socialista nella decaduti Simo consiglio d'amministrazione della RAI
Era inevitabile che la RAI fornisse allievo di Salvatore Genova il soffietto pubblicitario
Così il maestro torturatore invitato a TG l'una ieri ha potuto fare l'apologia di se stesso e del proprio libro
E l'intervistatore Elio Sparano gli ha detto seduttivo sa che il suo libro e tanto pieno di umanità
A proposito di umanità mi domando io chissà se il deputato scrittore Salvatore Genova ha raccontato nel suo libro di quando i suoi agenti spegnevano sui testicoli del detenuto Di Lenardo le loro sigarette
Lo speciale TG uno di sabato sera è stato dedicato al presidente del Nicaragua il sandinista Ortega in visita in Italia
Ortega e l'esponente di una discussa classe politica che ribellata essi a una truce dittatura è passata ahimè dalla liberazione alla repressione
L'intervista con l'ospite si annunciava dunque interessante invece il programma è risultato di una insopportabile noiosi età
A intervistare Ortega i curatori della rubrica avevano invitato ben cinque giornalisti presentati come esperti delle questioni sudamericane
Ora è inevitabile che quando gli intervistatori sono così numerosi
Ciascuno di loro nel timore di scomparire tenga a trattenere il microfono per sé il più lungo possibile
Ne risultano domande lunghe ripetitive nelle quali anche giornalisti bravissimi diventano soporifera i e badate non è vero che in televisione sia impossibile costruire interviste vivaci
Ieri pomeriggio in un mix era è stato intervistato il sindaco di Milano Carlo Tognoli e la conversazione è stata densa di interesse
Se Ortega fosse stato affidato a un unico giornalista fosse anche l'intervista col presidente nicaraguense sarebbe discutere risultata ascoltabile
Ma che volete è probabile che la presenza di cinque intervistatori rientri nelle regole di lottizzazione imposte dai padroni delle tele vapore
Una clamorosa presenza una clamorosi sì ma assenza hanno dato contenuti d'eccezionale interesse alla trasmissione con cui mercoledì sera Enzo Biagi è tornato al video dopo la diplomatica pausa elettorale
La presenza clamorosa è stata quella del principale intervistato l'operatore spionistico Francesco Pazienza che Biagi aveva incontrato dieci giorni prima nel carcere americano in cui pazienza è detenuto
La clamorosi sì ma senza è stata quella di Flaminio Piccoli
Il conduttore della trasmissione aveva invitato il presidente della DC
Per offrirgli la possibilità di smentire o correggere le versioni relative agli intensi rapporti politico finanziari intercorsi fra pazienza e lo stesso piccoli
L'altra sera in una pausa dell'intervista registrata con l'uomo in tuta arancione
Enzo Biagi a sobriamente informato i telespettatori che in un primo momento piccoli aveva accettato l'invito ma che poi aveva preferito rifiutarlo e non presentarsi
Una fuga dunque
La fuga si spiega perché il presidente della DC ha sempre negato di conoscere a fondo il pazienza e certo prevedeva che tale versione sarebbe miserevoli mente crollata in un pure indiretto confronto col galeotto
E quanto i contenuti dell'intervista Biagi stesso ha detto che la conversazione e durata uno ora
Ebbene io non occorrono Conone entrato il succosi spezzoni trasmessi ma credo che all'incirca non abbiano superato i venti minuti
Linea diretta lo sappiamo a particolari esigenze di sintesi è augurabile peraltro che Biagi trovi altri spazi per trasmettere l'intervista integralmente
Limitiamoci per il momento a ciò che pazienza può aver detto oppure taciuto sui suoi rapporti con piccoli è noto che le vicende principali sono due
Primo i buoni uffici interposti dall'operatore spionistico perché l'allora segretario della DC fosse ricevuto da Inc durante il famoso viaggio a Washington
Secondo la mediazione condotta da Francesco Pazienza tramite la camorra di Cutolo con le Brigate Rosse che avevano rapito l'assessore democristiano Cirillo
Nell'intervista rilasciata viaggi pazienza ha parlato solo del caso sei che è in tutta la trasmissione del caso Cirillo si è fatto un cenno solo nella scheda introduttiva durante l'intervista niente
Eppure dei due fatti quello di gran lunga più grave è l'intercessione condotta con le Brigate Rosse
Quella tragica storia infatti permise al terrorista Senzani come ormai è accertato di incassare un miliardo e quattrocento milioni presumibilmente utilizzati per compiere nuovi reati di terrorismo
La commissione parlamentare presieduta dal senatore Gualtieri come sapete ha redatto in proposito un rapporto che chiarisce bene il ruolo di pazienza
Il rapporto Gualtieri eh nebuloso e reticente sulle responsabilità di piccoli
Ma chi vi parla ritiene di aver esaurientemente dimostrato in altra sede e sulla base di uno scritto dello stesso piccoli che la mediazione di Francesco Pazienza nel caso Cirillo fu autorizzata espressamente dalla segreteria della DC
Nell'intervista rilasciata a Biagi pazienza si vanta di virgolette non aver tradito piccoli nient'altro niente sul caso Cirillo Senzani
Come mai le possibili risposte a questo interrogativo sono solo tre a viaggi non ha formulato domande in proposito
E la cosa appare estremamente improbabile dei la domanda c'è stata ma pazienza non ha ritenuto di rispondere
Sì pazienza ha risposto ma l'abbondanza di materiale interessante e la limitatezza del tempo hanno costretto alla redazione di linea diretta a sacrificare quella parte dell'intervista
Ecco sono certo che a Biaggi onesto e serio in tutto ciò che fa gli interrogativi che pongo non sembreranno irrilevanti
E che se i materiali non utilizzato contiene dati interessanti troverà la maniera di farci conoscere l'intervista integrale
Diversamente da piccoli non si è sottratto al confronto sollecitato da Biagi il comunista Armando Cossutta
Pazienza aveva detto di aver incontrato anche Cossutta
Questi ha spiegato che i due colloqui risalenti all'inizio del mille novecentottantuno avevano avuto un tema circoscritto
La richiesta di Carlo Ponti mirante ad ottenere un'amnistia per i reati fiscali di Sofia Loren
Cossutta è apparso al video per sostenere l'innocenza dei suoi incontri con pazienza e ha riferito di averne parlato a suo tempo con Ugo Pecchioli
Io qui formulo un interrogativo apparentemente marginale come mai ponti e la Loren per sollecitare un favore di quel tipo si rivolgeva al Partito Comunista Italiano
Succede anche ai più severi i partiti d'opposizione ahi noi di essere scambiati per partiti di potere
Ieri sera domenica la rubrica TG due Dossier ha trasmesso un programma intitolato informazione e potere curato da Mario Pastore
Il primo clamoroso dato deformante è stato il titolo infatti quando si parla di informazione ci si dovrebbe riferire non soltanto a quella stampata ma anche a quella Telettra sommessa invece pastore ha parlato solo dei giornali
In sé la limitazione del tema è stata una scelta persino doverosa perché sarebbe stato indecente se la RAI avesse fatto finta di criticare la RAI
Però il titolo del servizio visto il tema circoscritto doveva essere non informazione e potere ma semmai stampa e potere
Detto questo considerò un certo disagio a dover parlare della trasmissione di ieri sera infatti avendo esercitato il giornalismo per trent'anni
Da una parte mi sento troppo parte in causa per potere esprimere giudizi distaccati
Dall'altra saprei di poter fornire una testimonianza diretta probabilmente più attendibile e seria di quelle a volte ottimistiche fino alla dolci in altezza raccolte da Pastore
Intendiamoci molti degli intervistati hanno detto cose giuste sugli ostacoli che il potere frappone alla libertà di stampa
E allora perché il servizio suonava talora così falso
Forse perché a dire quelle cose erano sovente direttori o giornalisti di potere che sul sistema della libertà deformata hanno disinvoltamente costruito le proprie carriere a cominciare dall'intervistatore
La dichiarazione più disinvolta è quella rilasciata dal direttore del Tempo Gianni Letta secondo il quale così come è legittimo che un giornale di partito raccolga sottoscrizioni fra i simpatizzanti
Altrettanto dovrebbero essere considerati legittimi i finanziamenti di qualsiasi tipo raccolti dai giornali non di partito
Beh forse ricorderete che il nome di Gianni Letta e comparso negli atti dei magistrati che si occupano dei fondi neri dell'IRI
Siamo giunti così in conclusione al momento di conferire il nostro premio settimanale
E siamo lieti di attribuire a Gianni letta la prima edizione del premio busta Avellino Doro
Sergio Turone e vi saluta evita l'appuntamento a lunedì prossimo alle dieci buona settimana
Buongiorno e buona settimana da Sergio Turone al microfono per i padroni delle tele vapore
La settimana televisiva è stata dominata dalle tribune elettorali e di riflesso
Dalla violenta ma esilarante polemica scatenatasi fra socialisti e repubblicani con contorno di democristiani comunisti
Socialdemocratici liberali sulla proposta Pannella relativa all'Est all'astensionismo attivo nella referendum
Fino a pochi anni fa cioè fino a quando ho fatto professione di giornalismo capitava spesso anche a me di partecipare fra gli intervistatori a queste tribune politiche televisive
E se le prime volte confesso di essermi adattato anch'io alla rituale dei salamelecchi per cui è di pragmatica che il giornalista apra la sua domanda con la formula onorevole tale onorevole Talal pro devo dire che abbastanza presto mi resi conto di quanto fosse ridicolo quell'approccio e presi l'abitudine di abolire il salame lecco d'esordio formulando subito la domanda
Ma tanto per non cambiare sono rimasto anche anche in quello un isolato
I giornalisti che appaiono alle odierne tribune politiche televisive continuano imperterriti ad officiare secondo il rito se l'intervistatore di turno scusate se l'intervistato di turno eh proponiamo lungo oppure Spadolini oppure Natta
I telespettatori vedono benissimo che lì c'è lungo oppure Spadolini oppure nata non c'è possibilità di confondersi ed è assolutamente escluso che un intervistatore incaricato di rivolgere una domanda poniamo a De Mita cominci il suo disco sino dicendo o volevo le Martelli oppure si pensa che potrebbe confondersi l'intervistato e che che il giornalista passasse subito alla domani da omettendo il vocativo il politico di turno potrebbe girare la testa a destra e a sinistra domandando dice a me
Chiudiamo la parentesi sulle cineserie di tribuna politica con tante scuse alla Cina e torniamo alla referendum sulla scala mobile
Pannella dunque come sappiamo ha proposto visto che entrambi gli schieramenti in contesa concordano sulla volontà di un'intesa che scongiuri il referendum di far mancare il numero legale mediante astensionismo
è bastato questo colpo di fantasia per scatenare intera partitocrazia in una grottesca gara a chi sbaglia di più e le ultime tribune politiche televisive sono state lo specchio di tale gara ricordate prima che Pannella formula se la sua proposta scandalosa Craxi aveva sponsorizzato col massimo impegno la tesi del votare no
In generale Craxi conduce una politica diretta a rafforzare soprattutto il proprio potere personale
E nel referendum sottovalutando né i rischi ha subito visto l'occasione che gli avrebbe permesso di proporsi come il campione del votate no e di esaltare la propria politica economica poi è arrivato Pannella col suo per così dire un uovo di Colombo il suggerimento di neutralizzare il referendum mediante il non voto
Qua il primo sbaglio a mio parere l'hanno fatto i comunisti che hanno scagliato strali di velenosa polemica contro Pannella senza le in sì conto che proprio quella proposta inserendo un elemento dinamico in una realtà di contrapposizione statica
Poteva rappresentare una via d'uscita utile e decorosa per tutti
Senonché lo sbaglio dei comunisti è stato subito neutralizzato da Bettino Craxi che ha segnato il più clamoroso degli autogol
Se il Presidente del Consiglio avete lasciato che la proposta di astensione andasse avanti per forza propria forse l'atteggiamento nevrotico del fronte abrogazioni sta l'avrebbe trasformata in uno strumento giovedì vuole al no
Ma Craxi che aveva già piazzato il proprio cappello sulla tesi del votare no quando si è accorto che le possibilità di scelta erano tre e non due ha voluto mettere il cappello anche sulla proposta pannelliano del non andate a votare
Ed ha combinato il grande pasticcio
Infatti impegnato come a personalizzare in senso Craxi sta all'intero governo
Il Presidente del Consiglio ha sponsorizzato la proposta Pannella senza essersi consultato col resto del pentapartito e ha fatto infuriare soprattutto in repubblicani scendendo in campo nella gara degli sbagli Spadolini a sua volta ha peggiorato il guaio combinato da Craxi perché si è scatenato contro l'ipotesi astensionista
In definitiva il Governo appare nettamente spaccato in due su un problema degli delicato e vitale come quello del referendum
E il possibile risultato di tale divisione è di un'evidenza lampante l'astensionismo potrebbe contribuire a sconfiggere il fonte del sì all'abrogazione
Solo a patto di essere praticato in modo compatto dalle forze contrarie al referendum comunista
Se il pentapartito viceversa abituato a lottizzare tutto lotti zebra anche il proprio potenziale elettorato dividendolo in due tronconi è facile prevedere quello che accadrà chi seguirà i consigli di Craxi non andrà a votare
Chi seguirà i consigli di Spadolini andrà a votare per votare no
Sicché no basteranno rendere valido il referendum ma non a superare il blocco dei sì
A questo punto nuovo colpo di scena dopo gli autogol di Craxi e di Spadolini sembra che anche Natta voglio segnare il suo bravo autogol
Tema della contesa e stavolta l'organizzazione delle prossime tribune televisive sul referendum
I comunisti chiedono che gli spazi RAI siano divisi a metà fra i sostenitori del no ed i sostenitori del sì e che non siano ammessi al video i sostenitori dell'astensione
Davvero si stenta a crederlo al di là dei motivi di elementare equità che esigono sia dato spazio a tutte le posizioni presenti è evidente che se la RAI dovesse dare spazio soltanto ai sì e ai no
Il pentapartito ricomporre ebbe subito la propria fattura fattura e si presenterebbe compatto è questo che vuole il PC tutto sommato si ha l'impressione che i due schieramenti in lizza non solo non vogliano il referendum
Ma soprattutto abbiano paura di vincerlo
In questo caos un dato di chiarezza cioè la cosiddetta democrazia consociativa è più che mai in crisi e il pentapartito anche
L'altro ieri il sabato
è andata in onda sul primo canale televisivo della RAI la prima puntata della serie la straordinaria storia dell'Italia condotta in studio dallo storico Girolamo Arnaldi con la partecipazione di altri studiosi e di attori
La formula di questa trasmissione e siamo lieti di poter smentire quanti affermano che questa nostra pubblica rubrica avrebbe la tendenza a dire sempre e comunque il male di tutti i programmi televisivi la formula e decisamente felice
La materia esposta senza pedanteria né superficialità naturalmente l'esigenza di sintesi ha costretto i curatori del programma a scegliere solo alcuni momenti che alcuni personaggi e sarebbe assurdo pretendere che un programma televisivo abbia la compiutezza di un corso accademico
Piuttosto questa iniziativa della RAI suggerisce un interrogativo quando comincia la storia d'Italia
Si tratta beninteso di un interrogativo tutt'altro che nuovo
Nella storiografia le periodizzazione In sono sempre opinabili e qualsiasi data d'inizio di una fase storica può essere discussa in questa occasione si poteva prendere come punto di partenza il quattrocentosettantasei dopo Cristo data della caduta dell'Impero romano d'Occidente
Oppure si poteva dedicare la puntata iniziare a Giustiniano e al suo famoso codice di leggi è ugualmente lecita la scelta fatta dal professor Arnaldi che ha assunto come punto di partenza l'editto di Costantino con cui coperto dall'imperatore accordò libertà di culto ai cristiani
Ciò peraltro ha finito col dare alla prima puntata del programma un'impostazione talora di apologia del misticismo religioso
La presenza del cristianesimo accerto ha avuto un peso cospicuo nella storia d'Italia e non sarò io a negare tale ovvia realtà
Ma nella puntata di avvio di questo programma la presenza religiosa ha assunto un rilievo superiore a quello pure decisivo accertato dalla storiografia
Insomma sarà perché i padroni del teli vapore ci hanno reso diffidenti
Ma non vorrei che questo bel programma televisivo di storia nelle prossime puntate passasse dalla valorizzazione della cristianità a quello della demo cristianità
Ma oggi è la mia giornata della bontà e mi piace sottolineare l'efficacia giornalistica degli ottimi servizi trasmessi dal Vietnam a dieci anni dalla fine di quella guerra ad opera dell'inviato del TG uno Bruno Vespa al termine di uno di quei resoconti ricchi di immagini significative e di notizie opposto una domanda a testa a mio figlio Fabio diciottenne
Secondo te gli ho domandato come mai i giornalisti televisivi italiani ci somministrano servizi penosi ai fini di politica interna e diventano tanto bravi nei servizi dall'estero
Perché quando sono all'estero mi ha risposto Fabio non hanno bisogno di recare il guru a nessuno
Analisi ruspante ma azzeccata
Un carissimo amico pugliese
Che ho conosciuto solo un paio d'anni fa a un congresso radicale ma che mi sembra di conoscere da sempre
Francesco Vitucci da Casamassima mi scrive per felicità sì di questo ritorno a Radio Radicale ed esprime giudizi lusinghieri sul mio recente libro partiti e mafia
Lo ringrazio un altro ascoltatore assiduo anzi un'ascoltatrice Cao Claudia Melilli
Da Milano
Dice di aver molto apprezzato il libro ed aggiunge che sono stato poco diplomatico nell'attribuire due settimane fa il lecca Curino Doro a Raffaello Uboldi che aveva presentato un proprio libro alla rubrica televisiva della Carrà
In questo modo mi rimprovera amichevolmente Claudia i sei precluso ogni possibilità di presentare anche il tuo partiti e mafia nella rubrica di Raffaella Carrà
Cara Claudia non so se commuovermi di più per i tuoi affettuosi giudizi o per il tuo candore
Ma la vedi la Carrà ad intervistare l'autore di un libro diabolico e scandaloso come partiti e mafia
In compenso il mio libro nonostante sia passato sotto silenzio dalla stampa partitocratica finora
è già entrato come si è potuto leggere nel tutto libri di sabato scorso nella classifica dei libri più venduti scavalcando il pompati Simo visti da vicino di Andreotti
Ma la cosa che più mi ha fatto piacere è che partiti e mafia sia stato apprezzato da Sandro Pertini
Il Presidente della Repubblica ha mia ricevuto venerdì scorso mia intrattenuto per oltre mezz'ora e prima di congedarmi ha vergato di suo pugno su una copia di partiti e mafia un giudizio tanto lusinghiero che preferisco non leggerlo
Il giudizio di Pertini è tanto più significativo perché partiti e mafia un libro di durissima e documentata denuncia contro la corruzione della partitocrazia
Concludendo la chiacchierata del lunedì
A segno anche stavolta il consueto premio settimanale
E per conferirlo torno sull'argomento con cui ho aperto questa puntata de i padroni del delle vapore il discusso referendum sulla scala mobile e la polemica scatenata dalla proposta di Pannella
Assegneremo dunque a Bettino Craxi per la delicatezza con cui si sta muovendo in questo dibattito la prima edizione del premio ippopotami Mino Doro
Sergio Turone mi saluta evita appuntamento a lunedì prossimo alle ore dieci buona settimana
Buona settimana da Sergio Turone
Al microfono come ogni lunedì per i padroni del tele vapore
Tra poche ore negli studi romani della RAI mentre sul video cominciano ad apparire le prime cifre relative alla scopa lo scrutinio elettorale i politologi da telecamera scopriranno all'improvviso le liste Verdi
Tutti conoscete i politologi da telecamera
Sono i giornalisti dei maggiori quotidiani che la RAI convoca perché spezzino il pane della loro sapienza politica a commento immediato dei risultati elettorali dopo ogni consultazione nazionale
Sono stato anch'io in anni abbastanza recenti un politologo da telecamera prima che fra la professione giornalistica e me si manifestasse un'assoluta incompatibilità di carattere
Perciò conosco le piccole vanità che sospinto non rinomati professionisti ad esporsi alla figuraccia di commentare cifre provvisorie che possono clamorosamente smentire un giudizio politico un minuto dopo che è stato emesso anni fa mi pare per le ultime elezioni regionali del mille novecentottanta la RAI TV allestì due diversi studi uno per Canale invitando due diverse squadre di giornalisti esterni o politologo di da telecamera
Ebbene ricordo che Gianni Letta direttore del tempo vuole partecipare ad entrambi i dibattiti esalta beccava da uno studio all'altro per poter apparire contemporaneamente su tutte e due i canali vedremo se nel pomeriggio di oggi accadrà qualcosa del genere
Un fatto che sicuramente oggi accadrà come dicevo all'inizio di questa chiacchierata sarà la scoperta clamorosa delle liste verdi
Quindi il bilancio in un pronostico temerario
Dico temerario perché sto parlando a pochissime ore dallo scrutinio e per giunta conosco l'ottima abitudine di questa emittente che di solito ritrasmette la registrazione della presente rubrica anche nelle ore serali
Quando cioè il mio pronostico di adesso potrebbe anche essere stato già smentito dalle cifre ufficiali
Ebbene io rischio ed esprimo il con il convincimento che le liste Verdi
Nonostante il sabotaggio del silenzio praticato contro gli ecologisti dai politologi dei giornali e della televisione e nonostante siano presenti solo in dodici regioni su quindici che oggi votano otterranno nelle elezioni regionali più di settecento mila voti
è un pronostico basato sulla fiducia nell'elettorato italiano e sulla persuasione che gli elettori benché pochissimo i formati da radio televisione e giornali
Capiscano che oggi le speranze di alternativa politica ha un potere corrotto stanno soprattutto in embrione nelle tematiche dell'ecologia
Se dunque come io spero nel pomeriggio di oggi le cifre delle prime proiezioni elettorali segneranno un successo delle liste verdi posso pure vedere con ancor maggiore sicurezza come reagiranno negli studi televisivi i politologi da telecamera
Ci sarà immancabilmente il giornalista filo democristiano che se le cifre saranno poco entusiasmanti per la DC attribuirà il mancato successo dello scudo crociato alla sorpresa delle liste verdi
Dal canto suo l'altrettanto immancabile politologo di area comunista se il pc dovesse trovarsi nella necessità di giustificare il mancato sorpasso ricorrerà alla medesima spiegazione
Chi poteva prevedere dirà il boom delle liste verdi
Se poi il PSI impegnato nella ricerca di un'affermazione che grazie all'effetto Craxi lo porti almeno a superare il quattordici per cento resterà al di sotto di quel traguardo
Uno sussiego uso giornalista da Garofano spiegherà ai telespettatori che il risultato del PSI è pur sempre positivo tenuto conto dell'imprevista affermazione delle liste verdi
E da domani i politologi sui loro giornali cominceranno a scrivere che il fenomeno dei verdi è un fenomeno precario destinato ad essere assorbito da una democrazia sana
E fingevano di credere compiacenti e servili che la loro sia una democrazia sana
Sabato sera durante la cosiddetta pausa di riflessione in cui dovrebbe essere proibita per una Regolamento arcaico e un po'gesuitico ogni forma di propaganda elettorale
La prima rete della TV ha trasmesso uno speciale TG uno che era di laccata pubblicità Penta partitica ovviamente camuffata
Il servizio aveva per oggetto il Giappone e le invenzioni talora bizzarre dell'altissima tecnologia nipponica
Ma questi elementi di spettacolare curiosità hanno costituito soltanto l'involucro per un programma imperniato in larga misura sul padiglione allestito dall'Italia in una grande esposizione mondiale promossa dei giapponesi
Ebbene inviato della RAI e gli ospiti in studio a Roma sono andati a gara nell'esaltare le meraviglie del padiglione italiano e nel sostenere il prestigio di cui gode nel mondo
L'avanzatissima industria italiana
Questo perché gli italiani alla vigilia del voto andassimo a letto contenti dimenticassimo l'inflazione la disoccupazione l'inquinamento e l'indomani votassero per i partiti che permettono all'Italia di fare così bella figura in Giappone
Oracolare
Io sono fra coloro che trovano divertente molto divertente il programma di Renzo Arbore che va in onda cinque sere su sette col titolo quelli della notte
Però mi sembrano francamente esagerati il giudizio osannanti apparsi nei giorni scorsi su quasi tutti i giornali
La trasmissione di Arbore e vista addirittura come un fenomeno sociologico e il simpatico regista viene presentato come un campione dell'anticonformismo uno paladino della trasgressione
Beh questo è un brutto segno quando la gente cerca il brivido del proibito
In una trasmissione televisiva simpaticamente goliardica e volutamente demenziale ma del tutto innocua e aliena dal proporre qualsiasi forma di satira vuol dire ahimè che ci accontentiamo di poco
Da qualche tempo la Repubblica ha una rubrica quotidiana di critica televisiva affidata a Beniamino Placido
Nell'ultimo numero dell'Espresso Sergio Salvi anni ha rilevato che ben poca incisività ci può essere né la critica televisiva redatta da un colono da un collaboratore della RAI stessa
Ieri Beniamino Placido piccato ha risposto all'elementare osservazione affermando sulla Repubblica di aver interrotto prima di dare inizio alla sua rubrica quotidiana ogni collaborazione con la RAI TV ma che cosa significa interrotto se Placido ha deciso di non collaborare mai più alla RAI allora bene dimostra serietà e coerenza ma avrebbe dovuto chiarire senza equivoci il mai più
Se invece il suo rapporto con la RAI è solo interrotto
Ma può riaprirsi appena a qualche dirigente di viale Mazzini venga l'idea di proporre all'eclettico Beniamino Placido qualche altro programma
Allora non è una cosa seria ed è inevitabile che le sue quotidiani critiche alla Rai TV siano critiche all'acqua di violetta
I telegiornali non se ne sono accorti naturalmente ma una delle notizie politicamente più significative della prima giornata elettorale è stata la lettera inviata al Corriere della Sera dal capo del servizio stampa del Quirinale
In quella lettera Breve e doverosamente severa si denunciava la scorrettezza grave compiuta da un candidato socialista al Comune di Milano
Paolo Pillitteri che è anche deputato
E che tra parenti di prima delle ultime elezioni politiche si era distinto per il gran numero di volte che era riuscito ad apparire in trasmissioni radiotelevisive grazie ai suoi legami con i padroni del Pelé vapore
Sperando si dice di togliere al suo compagno di partito Tognoli la poltrona di sindaco Pillitteri ha fatto a Milano una campagna elettorale massiccia e dispendiosi stima gli ascoltatori di questa radio ne hanno avuto un'eco ieri mattina quando una gentile portinaia milanese Luciana intervenuta per telefono in filo diretto di Rutelli
Ha riferito in termini cordialmente coloriti quanto è assillante per i milanesi la campagna propagandistica di Pillitteri
La signora Luciana non è la sola cui l'invadenza del candidato garofani hanno ha dato fastidio
Pillitteri infatti si è servito di una foto che casualmente lo ritraeva accanto a Pertini che gli stringeva la mano
E ha sbandierato quella foto sui maggiori quotidiani con l'evidente proposito di lasciar credere agli elettori milanesi che la sua candidatura abbia l'alto avallo di Pertini
Il Quirinale seccamente ha voluto s'far sapere che tale avallo non c'è e che la foto è stata usata abusivamente
La rilevanza dell'episodio sta in un particolare Pilliteri è cognato di Craxi e tale parentela fra i socialisti milanesi è stata sovente oggetto di polemiche su asseriti e possibili favoritismi
Forse Pillitteri stanco di sentir dire che il suo protettore è Craxi ha tentato di dimostrare che semmai e Pertini
Ma al presidente certi trucchi non piacciono per aiutare l'aspirante sindaco di Milano a riavere assi dalla spigliata conferiamo allusivi nostro consueto premio settimanale
Paolo Pillitteri si aggiudica pertanto il Garofano di pronto
Ma a proposito di Presidenti della Repubblica concludiamo con quest'altra chicca relativa al programma domenicale di Pippo Baudo dove ieri è stato ospite per pompare un suo nuovo libro lo scrittore Nanda Salvalaggio
Parlando di un suo precedente romanzo che aveva suscitato gli rimbrotti sembra di un parroco Salvalaggio ha detto di essere stato ricevuto dal Presidente della Repubblica che lo avrebbe autorizzato
A rassicurare quel parroco mostrandogli la fotografia Ari daje
Di quell'udienza al Quirinale il curioso è che Salvalaggio non ha detto il nome del presidente che lo ricevette dal contesto si è potuto indovinare che si trattasse di un democristiano e cioè Giovanni leone ma il romanziere si è guardato bene dal fare quel nome e Pippo Baudo stranamente non glielo ha domandato
Come mai la spiegazione più ovvia è questa Giovanni leone fu ignominiosamente costretto a dimettersi sotto il peso di uno scandalo che lo travolse
Perciò Salvalaggio e Baudo hanno voluto risparmiarsi il disagio di citare il suo nome screditato e Scredi tante ma il romanziere non ha voluto rinunciare a riferire l'aneddoto
Lo ha fatto senza far nomi nell'evidente speranza che il pubblico distratto pensasse che era stato Pertini a riceverlo
Anche Salvalaggio insomma ha tentato il colpo Pillitteri
Povero Pertini quanti avvoltoi dell'autopropaganda e dell'opportunismo volteggiano sul tuo nome onorato
Sergio Turone vi saluta e vita l'appuntamento a lunedì prossimo alla stessa ora
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