09 GIU 1999

I negoziati di pace per la cessazione delle ostilità in Kosovo

COLLEGAMENTO | - TIRANA - 00:00 Durata: 1 sec
A cura di Luca Bruno
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I negoziati di pace per la cessazione delle ostilità in Kosovo.

Registrazione audio di "I negoziati di pace per la cessazione delle ostilità in Kosovo", registrato a Tirana mercoledì 9 giugno 1999 alle 00:00.

Sono intervenuti: Antonio Russo (giornalista).

Sono stati discussi i seguenti argomenti: Albania, Balcani, Guerra, Jugoslavia, Kosovo, Milosevic, Minoranze, Nato, Serbia.
  • Antonio Russo

    giornalista

    Questa è una situazione abbastanza interessante perchè non si riesce ancora adesso a capire la politica dell’elastico portata avanti da Belgrado. L’altro ieri i colloqui sono stati interrotti, durante l’incontro ufficiale a Kumanov in una fabbrica macedone fra un alto generale serbo e uno NATO per vedere le operazioni che si dovrebbero effettuare per la liberazione da parte dell'esercito serbo in kosovo. I due punti sono stati, uno il fatto che hanno chiesto circa 14 giorni per sgomberare le forze dal Kosovo e l’altro è, che comunque, Belgrado rimaneva rigida sulla posizione di mantenere 15mila elementi dell’esercito e della polizia serba in Kosovo. Questi due punti non sono stati accettati dalla delegazione della NATO che aveva chiesto lo svuotamento entro una settimana e assolutamente non si può parlare di 15mila uomini dell’esercito e della polizia militare ancora presenti nel Kosovo e la cifra dovrebbe accordarsi sui mille. Ovviamente questo ha creato l'impeachment. E’ stato rinnovato questo dialogo e quindi ieri alle 22 si sono rincontrati - non si hanno notizie in tal senso - per ridiscutere della piattaforma. Alle spalle di tutto questa questione c’è da parte della Nato ovviamente una posizione ferma e un mantenere sia le operazioni militari, quindi i bombardamenti, sia un rafforzamento della presenza militare, la Germania ha dato disponibilità per 5200 soldati che stanno arrivando in Macedonia e così la Francia altri 2000 uomini per forze specali che vengono giustificate dicendo che sono solo per supporto logistico e di preparazione per un ingresso all’interno del Kosovo. Per quanto riguarda la controparte di Belgrado, la situazione è di minaccia perchè qui in Albania hanno continuato a bombardare ieri come oggi il confine albanese, mantenendo la situazione in estrema tensione. Kruma - un paese vicinissimoo alla frontiera con il Kosovo e la Jugoslavia - sono stati sparati 9 missili terra-terra. Infatti ci sono state ore di panico ma fortunatamente non ci sono state vittime. Mentre per quanto riguarda l’area di Kukes e Tropoje ci sono stati degli attacchi e da parte del Ministero dell'Informazione qui di Tirana e anche da parte del Governo albanese, è stata fatta un’accusa contro Belgrado, un'informativa per l’Europa per il fatto che stanno usando gas nervini e al contempo stanno continuando, forse in maniera più attiva, i massacri all’interno del Kosovo. Questo è estremamente grave perchè all’ombra di quelle che dovrebbero essere delle trattative per una pacificazione del conflitto, in realtà continuano poi le forze militari e para-militari continuano a lavorare in Kosovo. E’ registrata la presenza dei russi quali mercenari all’interno delle operazioni di pulizia etnica portata avanti fino adesso in Kosovo, ne sono state registrati fino adesso una cinquantina tra ufficiali appartenenti ai quadri mlitari russi, e questo è sicuramente indicativo.