"Osare il futuro nella nuova Europa" XXI Congresso delle ACLI tenutosi presso l'Expo Center "Les Pyramides" di Bruxelles dal 31 marzo al 2 aprile 2000

Prego anche la segreteria
Chiedere congresso
Conceda
La no non è la riapertura dei termini per la presentazione delle lista
Io sono stato rigorosamente qui presente in sede congresso fino alla mezzanotte
E alla mezzanotte alla scadenza del termine non mi è stata presentata alcuna lista
Vedo che la
Il libro di servizio qualifica è una devo dire anche che sono stati mi son fermato anche oltre la mezzanotte
E
E neppure a al ecco però da quello che ho capito e chi
Viste le stanno predisponendo anzi credo anche che siano quasi pronte
è stata faticosa però necessità che il congresso riaprirà riapra i termini per la presentazione e io fisserei se siete d'accordo alle dieci e mezza termine ultimo per la presentazione delle liste
Se siete d'accordo datemi un segnale con
Perfetta
Abbiamo anche parecchi interventi ancora e quindi mi vedrò costretto a ridurre i tempi dei dieci minuti fissati
Nei giorni scorsi
Quindi messo vediamo un po'di dare comunque la possibilità a tutti
Coloro che hanno richiesto la possibilità di intervenire
Il
Io devo però ecco non li vedo all'ormai pensava prima c'era una sala della piena però vorrei vol
Salutare e ringraziare tutti i responsabili permettete giusto che io lo faccia
Tutti i responsabili delle seri del patronato
Oltre al di fuori dell'Europa anche quelli dell'Europa che sono arrivati ieri e anche ai coordinatori del patronato
Loro
Sia si fermeranno
Fino a martedì continueranno il lavoro
E mi sembra che questo sia un segno
Che il questo congresso
Sia un congresso veramente straordinario nella vita delle ACLI
E ed è la dimostrazione che dimostrazione che pur essendo celebrato a a Bruxelles e nel vivo della vita belle ACLI
Nel vivo
Io ho l'impressione
Che
Stiamo raccogliendo una sfida nonché dovremo raccogliere la stiamo già raccogliendo una sfida importante
E ho la sensazione proprio per anche le emozioni che abbiamo vissuto in questi giorni
Ho la sensazione che siamo attrezzati al punto giusto
è stata una bella manifestazione quella di Milano
La manifestazione che ci ha consentito di guardare oltre
A
Un ristretto dibattito anche sui temi dell'Europa
Abbiamo aperto questo congresso con una testimonianza di Paola che almeno a me personalmente ha toccato profondamente ma toccato profondamente non perché ci ha fatto sentire
Una responsabilità nostra per ogni livello nostro una responsabilità grande
Ne ha responsabilità che noi dobbiamo
Fare in modo che queste risorse che sono tantissime che ci sono all'interno delle anche lì possano continuare dare il meglio per essere testimonianza e il servizio alla gente ai più piccoli
Abbiamo avuto la relazione di Gigi che guardate non
Una delle relazioni così che in apertura dei congressi viene fatta
E basta magari bella eccetera e una relazione non anche qui non una relazione normale di apertura dei congressi
Ed era una relazione una relazione che viene si inserisce dentro nella raccolta dalla sfida che noi come associazione oggi abbiano a
Anche le testimonianze delle personalità che sono intervenute e che hanno riconosciuto anche il livello della nostra elaborazione dalla nostra esperienza dalla nostra intelligenza è anche questo un buon segno perché la scommessa che dobbiamo prendere che dobbiam che abbiamo assunto insieme posso dare risulta e poi queste sono state giornate di dibattito di incontri
Ma sono state anche giornate per concludere poi anche sì anche con la serata di ieri con la proclamazione del presidente dici Bobba Presidente del dalle anche lì fatta in Congresso una momento forte è stato quindi un momento di incontro
Di un rinnovato impegno
Di responsabilità di assunzione di responsabilità da parte di Gigi e di una nostra con responsabilità
Nel portare avanti la vita delle
E poi c'è stata magari anche la vita faticosa
Delle attuali la vita dello stare insieme per trovare le ragioni le motivazioni per superare anche le difficoltà di incomprensione
Che ci fra di noi
Non è una cosa facile guardate non è stata anche all'esperienza di ieri sera di sono cose che normalmente accadono ma non è una cosa facile ma è la dimostrazione che lo stare insieme fare associazione anche faticoso
C'è la statistica
Ma è una fatica
Che i si vince
E che e poi a risultati ottenuti
Ah cresce la nostra soddisfazione ma è anche la dimostrazione che tanta strada dobbiamo fare ancora tanta strada dobbiamo fare perché si superino ritardi si superino concezioni
Talvolta non sempre condivisibili condivisibile dalla nostra esperienza associativa
è un impegno quindi che dobbiamo avere
E dobbiamo assumere da questo congresso
Siamo quindi all'ultima giornata
Per me ci stanno un po'tutti questi sentimenti
Sentimenti che fanno
Per me motivo di
In più di impegno dentro questa associazione sono talvolta fatiche ma dentro in questa prospettiva mi piace dire guardate a me piace tantissimo fare queste HP
Per è ragioni di tempo
Di da rosso do subito la parola a Giovanni Bianchi
Che come sapete nessuna presentazione tutti veramente
Grazie
Ma
C'è un Gigi nel nostro futuro sta bene così mi scrivesse a una corrente nell'ottantadue per cento dovrei trasferirmi in Bulgaria
E allora ho deciso di iscrivermi alla corrente di Gigi Mele quella del cristianesimo carnale
Ce n'è bisogno
Ce n'è bisogno anche perché vicino a quel cristianesimo carnale dei Bleus aree immuni e c'era anche con tutta la sua testa
E con tutto il suo sogno Maritain
Che quando Fini i suoi giorni sulle rive della Garonna volle che fosse scritto sulla porta della sua cella anche se la sua testa non funziona più lasciatelo ai suoi sogni
Credo che abbiamo bisogno di due cose oltre una certa normalità sogno e nazionalità pecche
C'è una domanda di fondo che vorrei riproporre la sua provocazione dopo la relazione che condivido e dopo il dibattito del congresso
Ed è questo
Come costruire l'Europa politica
Come costituzionalizzare questa Europa come organizzare una politica europea se la politica e a questi spiacevoli leader
Credo non sia una contraddizione da poco
E direi che quando si fa un piano di di di stabilizzazione la prima cosa che li ha messi in sospetto rischia di essere la politica
In questa Europa
La politica viene considerata destabilizzazione ed economia
Rassicurante normalità
Schröder stesso considera la politica
Un sorriso dell'economia
Prende atto che in Germania l'orgoglio dell'identità si fonda più che sui blog sulla dolce Bach
Questo
E l'Europa nella quale ci troviamo
E lo dico con un po'di magone dopo aver sentito con grande trasporto l'intervento stupendo di Romano Prodi
Che non basta una grande storia per avere una grande Politi
Le storie finiscono
E la politica per rinnovare per osare il futuro deve anche sapere introdurre discontinuità andare contro la storia
La lezione ultima e disperata politicamente disperata di un grande ma assiste a un mio caro amico Mario Tronti
In quel suo testo così ricco di nostalgica ma anche di acume che la politica al tramonto
E questo
La condizione nella quale siamo
In un Paese il nostro in cui dico subito condivido la posizione assunta sul referendum
Quanto a quelli sociali
C'è stato tra fondatori del comitato del no
Condivido però anche quella più attenta alle ragioni del bipolarismo e del maggioritario e mi pare emerga dalla posizione
Illustrata a cui riguardo al referendum elettorale
C'è un problema
Il problema di questo Paese non è più governabile con una sia delle regole
Siamo in un bipolarismo senza soggette questa è la realtà e se ce n'è uno dalle parti del Polo poco ci piace
Ci fu Tangentopoli e si inventò la Bicamerale come se da cambiare forse la Costituzione del quarantotto piuttosto che quella classe politica
Ecco perché poi il tavolo è stato rovesciato che ci troviamo in questa sede ecco perché aveva ragione
Don Giuseppe Dossetti
E da questo versante che guardiamo alla costruzione dell'Europa un'Europa che deve completarsi come è stato detto da Emilio
Chi deve includere lasciatemelo dire a partire dalla Turchia
Con la quale non vanno allentati i legami
Macché deve essere messa di fronte alle sue responsabilità in termini di diritti umani e di diritti civili
Un'Europa
Che non dimentichi quanti ha rappresentato
Il movimento operaio
Beppe ha detto molto bene ieri
Si inventarono gli stati per por fine alle guerre di religione così
La laicità in Europa è pacifica
Nasce così
E poi però su questa strada si mette in movimento operaio
C'è una coincidenza straordinaria tra figura della politica e movimento operaio
C'è una vocazione eminentemente politica del movimento operaio non consideriamolo in termini sociologici
è stata grande politica europea
Trasformare la guerra in politica e l'Ottocento
è tutto giocato intorno alla giornata lavorativa
E quando finisce questa battaglia del movimento operaio con la fine di quella politica ritorna la guerra la prima guerra mondiale
La seconda
La guerra fredda
E perché arriviamo in corso
Voi mento operaio si organizza e la sua organizzazione profondamente pacifica da questo punto di vista anche le organizzazioni cattoliche anche quelle popolari dai cattolici anche Lea
Non fu una vocazione antimissilistica inventata sul campo c'era una lunga tradizione da questo punto rivista ed è da qui allora che guardiamo a queste vicende
Guardiamo i Balcani è vero o l'Europa Europa Izzy balcanico i Balcani balcanizzato all'Europa perché Sarajevo sta nel cuore
Di questa Europa così come ma Davide stava nel cuore dell'Europa degli anni Trenta
Non a caso siamo in Giubileo qualcuno chiamava Sarajevo
La Gerusalemme dei Balcani
Elegante
Oggi c'è anche qui sono d'accordo con te
Queste cose politiche anzi queste barche politiche forse sono l'immagine di un Paese in barca non mi piace
E vorrei farmi prestare da Emilio Fusco io non so il parte nobili napoletana questo presepio proprio non mi piace
Io
è difficile trovare un approdo
E allora l'idea quale convinto dentro questa realtà c'è un libro di Domenico Rosati che descrive una situazione ma che è anche come dire una sigla nel DNA lista la questione politica delle
Per le ragioni che ho detto per la natura di movimento operaio che stanno in Spagna
Ma la tradizione feconda ebbene io credo che il bisogno di politica che emersa sia un bisogno serio che non possono salvarci le nicchie
Chiara classe dirigente Deval Farben Tizzano Sinfonietta da questo punto di vista se aveva ragione Laporte quando diceva che le ACLI sono i loro dirigenti
è vero ancora
Ed è vero ancora nel momento in cui la crisi della politica regionale
Da riuscire a contrapporre le culture di partito ai rispettivi contenitori
In una fase nella quale non solo per i congressi a fare i partiti male lezioni
Una fase nella quale qualche tentativo di restaurazione partitocratica c'è stato il c'è e però di una democrazia senza partiti e quindi la democrazia rappresentativa quasi al suo compimento da noi rappresenta una contraddizione patente tram rappresentanza
E democrazia
Ecco io credo che stiamo qui
Questo
E la difficoltà
Lo dico con una battuta
Sapere che a Montecitorio tra tante cose c'è anche il barbiere non ne ha un gran bisogno come si sa ma insomma una qualche genio
Ci vado attacco bottone questo mi dice avevo negozio fuori adesso sto qui
Prima quando mi chiedevano cosa fai dicevo lavoro al Parlamento adesso se mi fanno la domanda sul bus dico sono uno statale
Ha chiesto
Aiace
Questa è la distanza
Della gente comune poi neanche mica tanto comune
Rispetto a Napoli io credo che una qualche risposta debba essere dato verso dove
Verso dove dice anche da dove veniamo da questo punto di vista la la faccio breve
Abbiamo alle spalle l'esperienza dell'Ulivo
L'Ulivo rappresenta un momento di non ritorno nella politica italiana l'Ulivo è morto ma è morto di parte
E ha lasciato la sua domanda forte sulla capacità delle culture di incontrarsi di riformare mimetizzarsi di misurare insieme
Vicinanze e distanza
Se non si riparte da lì
Io credo che si fanno dei piccoli passi peraltro va fuori della sapete che fin dal congresso di Milano
Lanciare la proposta di un aumento una metafora che era quella del partito democratico
Chiamiamolo motociclismo l'abitudine di Ripetta però intendiamoci su qualche sta dentro sulle culture che lavoro non si incontrano e che si raccolgono intorno a un programma io credo che bisogna ripartire da lì ripartire dai territori ed ecco dove le ACLI
Nella propria autonomia possono davvero dare un forte contributo se non si riparte da lì se non si ricollega il civile alle istituzioni
Il civile restio via essere cieco e muto le istituzioni rischiano di essere semplicemente e geometricamente vuoti
Tempo la presidenza per ancora qualche minuto vorrei particolare due problemi a
Tutto questo si scontra con difficoltà non da poco
Vedi Gigi quando ero ancora presidente io nella società italiana vigeva ancora di fatto tra la gente non soltanto tra di noi il primato della politica
Oggi il primato e dell'economia
Siamo entrati in Europa attratti dal modello renano Moggi il modello renano è in crisi anche in Germania
E quindi le difficoltà
Che abbiamo di fronte e che noi rappresentiamo nella necessità di ripensare l'Uefa
Sono difficoltà reali di questa politica dove non soltanto lungo la pista opportuna
Dal voi al Foro municipali le ACLI possono dare un contributo è in termini di programmazione in termini di gestione a questa polemica
E dentro una coalizione dove
Lei i diversi riformismi si incontro io credo che questa sia una proposta
C'è un problema
A questo punto che vorrei affonda
Ed è il problema di quel che si oppone a quel disegno a questo disegno qualcuno ieri ha detto giustamente
Finder da noi è stato perfino anticipato sì da una coppia di gemelli
Uno è più country e Bossi
L'altro è un grande commesso viaggiatore mi fa venire in mente ricordate quando ragazzo io almeno al cineforum c'ero anch'io
Tratto da un grande testo di Archer mela Morte di un commesso viaggiatore dove il babbo diceva al figlio non importa quello che vende importa come lo vendette finito male
Ebbene siamo di fronte ad una situazione di questo tipo anche se io credo che il fenomeno fai da te che non canta solo voglioso
Sia un fenomeno al quale guardate io non no
Problemi o meno ne ho tanti ma quello che mi fa più timore non è l'Haider nazista
Haider parla bene dei nazisti perché egli concilia una parte dell'opinione pubblica austriaca l'ho detto benissimo lo storico di Keitel io Film Fest
Così come parla bene dalle suore perché anche questo gli conceda consenso l'opinione pubblica Ande probabilmente non è un nazista
è un populista
Con sei popoli
Il populismo una forma totalmente plastica è una placenta nella quale possono stare tante cose anche i mostri
Abbiamo conosciuti diversi tipi per Mussolini nel diciannove non sapeva ancora di essere fascista e fa una lista a Milano dove capolista colui ci sono anche Toscanini che poi sarà suo oppositore e quel Marinetti poeta che
A parte i versi su altre cose una qualche perplessità nasce no questo il pericolo del populismo
E anche il caso austriaco non sottovaluterei perché è che un imparziale ha detto una cosa molto corretta la mostra un piccolo paese dove il mondo fa le sue prove generali
Ecco allora dov'è il problema
Di questo populismo ma per cosa ha già prodotto da noi oltre a quello che abbiamo visto ho qui il testo
Proposta di legge di iniziativa popolare sull'immigrazione presentata da Berlusconi a Bossi oggi ventinove marzo in Cassazione
Degli articoli sapete alla al testo è allegata anche
Una relazione leggo solo due passi brevissimi per dare l'idea di che Lessico etiche cultura stia diretti
L'immigrazione
E conseguentemente utilizzata scrivono come grimaldello per rompere l'ordine sociale aumentando conseguentemente il potere di arbitraggio tra le forze sociali ristrutturate
E così per mettere le mani sul bottino elettorale costituito da un nuovo lungo il proletariato
Fatto da una massa di immigrati che speculativa mentre si ipotizza disposta a votare per la sinistra
Ha detto l'orrore non è un'interpretazione secondo passo e poi chiudo
E questo in realtà è un modello filistei ho capito dove siamo finiti
Che si alterna tra visioni escatologica è tipo il tramonto dell'Occidente
E curve demografiche tra solidarismo terzomondista alibi umanitari e cinismo mercatista sintetizzando si nella formula essere buoni compie
Martinazzoli sta correndo la Lombardia di correndo
Sta girando la Lombardia dicendo Berlusconi
Per convincere Bossi ha dovuto parlare l'inglese devolution local bilocali trilocali e avanti celiando il Bossi non è voluto rimanere indietro l'un per proletariato in tedesco
Dio ci liberi da questi poliglotti soprattutto quando fanno
Quando fanno questa teologia laica
Non è poco il perito
Non intendo
Io non evoco fantasmi nazisti è il populismo che mi fa problema è la leggerezza del pensiero degli Haider dei Berlusconi e dei bassi che mi fa orrore
Questi
Questo dobbiamo assolutamente cogliere come elemento di questa fase perché l'Europa della pluralità l'Europa che non vuole essere balcanizzato deve andare oltre il populista
E credo sia elementi assolutamente necessario conclude
Una cosa che dobbiamo dire
Se la gente fosse quella che vede queste cose le vere attenzione attenzione è specioso è falso lo slogan aiutiamoli a casa loro ma passa
Ma passo
Amici le elezioni non si vincono quel programma
I programmi servono eticamente a darti la tua dignità politica e poi a governare ma alle elezioni si vincono con altre cose ce lo spiego già Schumpeter un po'di tempo fa poi la gente lo studio peggio per lei
E questi sono messaggi che rischiano di passare nell'orgoglio aiuto nessuno a casa loro Borghezio Sapienza ve lo immaginate che va in giro ad aiutare dove esistono sta cosa dove esistono
Eppure questi sono Florian che passano perché anche tra i nostri anche da quelli che stanno nel circolo può fare più problema lo scippo dalla nonna
Anche in un una questione che vista come generale
è grossa la difficoltà ecco perché c'è bisogno di movimenti del civile non di questa partitocrazia senza partiti per ridare senso alla polizia
E la conclusione che ho promesso e una battuta sull'ispirazione cristiana
Partito dei cattolici sta alle spalle
Non può stare alle spalle per noi l'ispirazione cristiana
Io dico molte volte scherzosamente ci sarà la grande coalizione si fa una grande partito oggi tutti Porro partito coalizione ripeto chiamiamolo motociclisti
Una nuova coalizione con soggettività politica questi
Io dico scherzosamente noi faremo la corrente di Jesse Jackson
Però dimenticati che già i partiti che stanno intorno al di là di qualche dice una certa pubblicistica solo complessi nello stesso partito di Tony Blair
Ci sono posizioni tra assiste che potrebbero fare qualche problema al Leoncavallo di Milano
Quindi calma pensare le geometrie che in quel modo non si danno neanche all'estero élite però ho finito
Camillo Elia un'animazione una una presenza cristiana in un mondo che totalmente tra questi Italia cambia
Voglio ricordargli o perfino qualche Nostalgia quei bei gli anticlericali
Che suscitavano la voglia di un dialogo evangelico no fa il paese fatto dati i devoti
Ho finito
Quando il Papa tutti bravissimo vogliono provati come vuole
Così
Così
Ecco anche non ho finito
Ho finito no questo populismo io non sono mai allora
Grazie allora ho finito Camillo
Allora ecco io credo che l'ispirazione questa cosa vuol dire oggi
è l'ultimo pensiero
C'è stata e Bari Morichini vola
è stata pensata apostolato nell'immediato dopoguerra i la Pira questi non pensavo che fosse una birra e Lazzati dovette scrive la differenza tra Azione Cattolica azione politica
La sta disteso poi pensò come consacrazioni oggi cos'è l'ispirazione cristiana una scomodità
Per le ragioni che ho detto è una scomodità
E però etero
Noi che non applaudiamo il Papa per poi fare in maniera diversa almeno mi auguro ecco l'esempio di quest'uomo perché va peggio
Basta
Che tira le giornate con denti e che però vana
Dove la teologia
Non ancora trovate parlo
Rischia la pastorale
Un atteggiamento protettivo quasi corporale del buttarsi avanti ecco mi chiedo se anche una politica usare il futuro non chieda questo
Proprio per
Vi attualizzare un termine che non è soltanto dalla nostra tradizione che si chiama solidarietà c'è un poeta credo del paese della banca se non sbaglio quaranta e vince la solidarietà e la tenerezza dei popoli io non voglio finire dicendo facciamo i tenere unita l'Europa
Ma che ci sia un po'di calore un po'di sogno in questa Europa un compito nostro grazie
Conosco benissimo Giovanni Bianchi è bravissimo ma poi rischia di perdere l'aereo oltre che
Poi dobbiamo proseguire nel dibattito grazie Giovanni
No ora la parola anche perché pure comma
Grazie
Dopo subito la parola
A Tom Benetollo
Che
Compagno di tante iniziative battaglie
Marce
Fatte insieme a lui
E all'Arci che lui presiede
Grazie Tom per essere qui con noi
Grazie cercherò di non rubare troppo tempo dal momento che sono le ultime battute vostro congresso
Però sono contento di essere stato invitato sono anche onorato di poter prendo la parola questo congresso
Vorrei dire due o tre cose
La prima è che la relazione di Boban si mi congratulo tanto consigliere in questi tempi in cui dicevo prima Luís
è già un miracolo passare con cinquantuno per cento insomma un risultato di questo genere è sicuramente un fatto importante segna una grande elemento di unità e di condivisione dentro questa vostra e nostra
Associazione dico nostra perché questa relazione di Bobba dicevo è un contributo senza dubbio non soltanto la vostra associazione ma anche al terzo settore all'associazionismo e volontariato
Un contributo importante questo è un congresso importante per mille motivi ho ascoltato il dibattito ieri
Penso che anche le cose che sono state qui dette
Siano un campo un contributo a una causa una causa comune
Vedete tra l'Arci le ACLI abbiamo ormai un'amicizia una condivisione che risale ormai da molti anni
Io vorrei dire che tra noi le nostre due associazioni sia stabilità
Quella che mi piacerebbe chiamare un'alleanza
Un'alleanza che come tutte le alleanze vere è passata nella buona e una cattiva sorte attraverso le esperienze vere concrete
Adesso adesso Camillo menzionava tante marce tante iniziative vero
Dagli euromissili che
Bianchi e prima evocato
Fino alla vicenda Alitalia for Peace in Palestina in Israele
La pace in Medioriente ancora lì
Fino ai Balcani
E io su questo mi permetto qualche numero
Una frase soltanto di dire stiamo attenti ai Balcani
è un cane che morde ancora
Io penso che noi dobbiamo prepararci lo dico a Sovana lo dico con cui stiamo abbiamo lavorato molto contiguo tanti amici in cui abbiamo fatto opera di condivisione anche con Paola
Abbiamo una fase di fronte che fa venire i brividi e dobbiamo essere dobbiamo attrezzarci per affrontarla insieme perché città ricade sulle spalle io credo una responsabilità grande
Sulla pace quindi noi abbiamo ancora molte cose da fare insieme sulla base di una condivisione di valori di indirizzi e di pratiche
Su quel grande tema che si chiama globalizzazione anch'io voglio richiamare un aspetto
In questi giorni che è quello di Bianchi
Il riferimento alla legge che sta alla proposta
Vergognosa e demenziale fatta da partiti che hanno responsabilità in Parlamento
E rapporti con milioni di cittadini
Quindi è un fatto politico viene inaudita gravità
Questa questa proposta di di Berlusconi e di Bossi è inquietante
E io credo che noi dobbiamo diffondere e far conoscere i termini di questa proposta che non riguarda affatto il tema della sicurezza della salvaguardia della diciamo dei diritti della qualità della vita nelle nostre comunità
Di contenuto di tutt'altro a fare
E dicendo questo dobbiamo anche fare si è spingere a che la legge sull'immigrazione venga applicata
è una legge che molti di noi hanno difeso
Noi sicuramente
Vogliono adesso questi soggetti che questa legge venga applicata se non viene applicata questa legge io penso che ci sarà un ulteriore spazio
A manovre come quelle che emergono in questi giorni e credo che ci saranno dei rischi seri perché questa legge il principale strumento di iniziativa a mio parere su questo su questo terreno
Una seconda cosa su cui siamo stati insieme in questi anni
Naturalmente ciascuno con la sua autonomia questo forse anche inutile sottolinearlo prima cosa talmente per noi logica e naturale
Riguarda la riforma della politica
Il la crisi dei partiti una crisi vera
Io non so come andranno diciamo le cose nei prossimi mesi so credo di sapere che noi abbiamo una responsabilità per per lottare contro l'astensionismo ma dobbiamo anche un'altra responsabilità al di là dire dal modo in cui uno ritiene di schierarsi in maniera Hertha o meno il riferimento alle elezioni
La responsabilità di questa riforma della politica
Secondo me si traduce in questo se noi lasciamo andare avanti questa torsione politicista questo atto questo politicismo distruggerà la politica in questo Paese
E io credo che insieme le associazioni di volontariato Terzo Settore deve dare un contributo
Non naturalmente per chiedere un posto un seggio non so quale altro pezzo di potere
No
Ma per dare un contributo costruttivo la qualità della democrazia nel nostro Paese
E noi credo che possiamo farlo perché siamo associazioni che si fondano sull'idea di partecipazione
Non dell'ottima te cioè quello che ai soldi o dei leaderismo dei liberisti di qualsivoglia genere
Allora io penso che sarebbe importante se nei prossimi mesi
Una riflessione di questo genere la portassimo avanti
Per vedere io ho un tempo limite se nei prossimi dicono i prossimi mesi perché temo che se le prossime elezioni politiche quella dell'aprire o marzo del due mila uno si svolgeranno si potessero in un clima è una temperie culturale di questo genere questo veramente sarebbe il trionfo definitivo del politicismo e credo anche temo anche del politicantismo intorno
Terza cosa su cui già voglio finire
Riguarda i nostri rapporti nel forum
Io credo che noi abbiamo di fronte adesso diciamo una fase nuova alla quale possiamo guardare con grande fiducia perché nel triennio che è passato
Le conquiste che il Forum ha fatto sono state conquiste sostanziali e nuove
E io credo che sia giusto e non sia un atto di piaggeria dire che il contributo delle ACLI in maniera del tutto evidente che sia stato fondamentale in questi anni
E credo che debba essere fondamentale anche nei prossimi sono sono certo che così sarà e da parte dell'Arci sicuramente ci sarà tutto l'apprezzamento e sostegno
Per uno perché diciamo Contini un ruolo di cui di questo di questo genere
Ma parlando di forme dobbiamo parlare non solo di rilancio della nostra interlocuzione con istituzioni particolare col Governo
Il patto che è stato firmato da Prodi prima da D'Alema dopo è un patto che in larga misura deve essere ancora re implementato
Realizzato
Ma anche per vedere che strategia che Progetto ci diamo noi
Io per esempio penso mi iscrivo a quella scuola che pensa che prima che bisogna costruire dal terzo settore il terzo sistema in questo Paese
Una forma di economia sociale che influenzi l'intera economia in senso solidale e che dia dei buoni esempi di economia appunto solidale
E qui che questo tema è collegato tra quello della sussidiarietà
Che sappiamo fondata solo diciamo su Rispetto anzi la valorizzazione dei diritti lo dico anche riferimento a qualche intervento che ho sentito ieri
E penso che dal momento che qui giustamente si parla del tema dell'unità sindacale
Dobbiamo meglio esplorare tra di noi anche che forme di collaborazione di integrazione dobbiamo progressivamente lo studiare verificare
Penso e propongo che di questo diciamo sì si parli qui e anche diciamo tra altri soggetti per questo ci sono delle leggi quella sull'associazionismo per esempio che non riguardano gli interessi di questa o quella corporazione ma ci sono degli strumenti
Di lavoro per fare meglio il nostro lavoro che è quello appunto della della promozione sociale
Io penso che abbiamo di fronte alle sfide quindi molto importanti
Che ci posso vedere insieme
In un per la costruzione di un futuro
Quello osare futura un bellissimo slogan
Per fortuna in questi anni siamo riusciti anche io
A osare
Nel presente
Che è la precondizione credo per riuscire insieme a osare nel futuro non avremmo forse anzi non ce li abbiamo certamente i satelliti catene di media e i bilanci che non riusciamo neanche a scrivere tanto sono grandi come quelle di che conosciamo sono figli della globalizzazione o di interessi di parte
Però abbiamo altri zeri dietro i nostri numeri sono
Persone che che liberamente scelgono di vivere nell'associazionismo vivere del volontariato
Non li obbliga nessuno queste forse queste risorse umane sono quelle che possono dare fiducia nella costruzione e nell'osare anche il futuro io sono convinto che sarà ancora una volta parlando da pacifista la fanteria a essere la regina delle battaglie vi ringrazio buon lavoro
Grazie grazie Hutton Benetton il
Entro i termini fissati mi sono state presentate veliste
Per il Consiglio nazionale due liste di ventuno e ventiquattro candidati
C'è una autocandidatura
Di Antonio russo
C'è inoltre dei presentazione delle liste per
Prodi dice il Consiglio nazionale la lista i probiviri Bibenda dal Consiglio nazionale
A chiedo scusa
Ho detto che mi sono state presentate entro i termini
Venti liste per il consiglio nazionale per l'elezione dei probiviri del Consiglio nazionale e anche sempre per il Consiglio nazionale di un'autocandidatura essendo
Apposto rispetto a firme accettazioni
Il presentazioni io passo il tutto alla commissione elettorale perché si provveda alla stampa a predisporre i seggi che propongo che siano aperti dalle dodici alle diciassette se voi siete d'accordo
No no no noi dalle notizie che abbiamo rispetto alla comunque comunque sì il mi han detto che gli orari funzionano la cosa funziona così siete d'accordo
è ci sono ci sono anche problemi diciamo dalla predisposizione temi capiamo le in quarto mezzogiorno ecco apriamo i seggi anche quarto mezzogiorno fino alle diciassette
Bene abbiamo anche l'esigenza di stringere i tempi rispetto alla al al dibattito quindi vorrei invitare e abbiamo otto interventi ancora dovremmo terminare credo non oltre alle undici e mezza quindi vorrei invitare gli interventi coloro che intervengono questa mattina a limitare il loro intervento a cinque minuti
Chiamerei
Stefano sta Tassinari
Stefano Tassinari
Buongiorno a tutti bene io partirei da da un'evocazione che un'evocazione di un testo del cardinal Martini
Che ci dice che
Che parla di quale bellezza salverà il mondo perché credo che sia molto così molto coerente con quella che è la fase attuale
E cioè una fase in cui come si sottolinea in questo testo in cui si parla di una bellezza che non è il culto estetico insomma nella nella nostra società pura e semplice ma che la bellezza del volto di Dio la bellezza dell'amore che sa condividere il dolore
E e quindi credo che descriva molto bene il tempo in cui viviamo un tempo grigio
In tempo di guerra in cui nostro continente tornati in guerra in cui abbiamo anche deliberato
Per i bombardamenti un tempo in cui anche la vita quotidiana non è poi così felice non è poi così in cui spesso anche nelle situazioni in cui non ci sono grandi disuguaglianze si vede un una certa tristezza di fondo anche nelle nelle nostre comunità
Un tempo in cui le disuguaglianze dietro una parvenza di benessere diffuso le uguaglianze diventano sempre più croniche sempre più forti anche all'interno delle nostre città a livello internazionale
Eppure un tempo in cui siamo chiamati proprio a elaborare a costruire quotidianamente dei segni di speranza proprio perché la speranza non è l'ottimismo non nasce da situazioni
Eccetera eccetera perché comunque le acritico potestà delle teste vedo potestà di tutte le cose che facciamo continueranno però ciò che è veramente fare ACLI per me almeno e proprio la capacità di confrontarsi con i tempi con la società e con i problemi della gente a partire dalla scelta degli ultimi queste fare le ACLI e credo che sia importante dirselo perché possiamo anche continuare a crescere possiamo continuare aumentare le cose che facciamo diventare più forti eccetera eccetera ma se dimentichiamo questa cosa
Questa scelta della pietra angolare
Possiamo magari continuare a esistere come immagine ma smarrirsi come in senso e allora io credo che se vogliamo prendere in mano oggi questo senso ci sono due sfide su cui lavorare la prima è la sfida della quotidianità perché poi quando si definiscono i congressi si torna a casa e
E si lavora nella quotidianità
E allora credo che la sfida della quotidiana anche le nostre organi lavorano nella quotidianità anche il Consiglio nazionale i Consigli provinciali le presidenze circoli e via di seguito
Allora la sfida nostra quotidianità deve essere chiaro che la partecipazione ma perché la partecipazione a un tema ormai abusato tutti ne parlano un po'come la solidarietà
Ma non vorrei che si dimenticasse che se questa associazione sta crescendo perché sta crescendo i servizi impresa associazioni nuove esperienze interessanti non solo dal punto di vista quantitativo anche dalla capacità di proporre nuove iniziative e nuovi progetti
Non va dimenticato che ciò non basta per costruire partecipazione
Non va dimenticato che non basta relegare il tema della partecipazione a chi fa formazione ai giovani alla pace a queste cose qui la partecipazione è fondamentale
Perché
O tutto ciò o quella stessa nostra crescita ci aiuta
A valorizzare anche a essere valorizzata in un senso che che aiuta a leggere la gente le persone a partecipare a partire dallo spazio che li sappiamo offrire nelle nostre sedi nostra attività associativa oppure il rischio è di trasformarsi in una situazione di servizi in associazione
Una deriva di accodarsi una deriva che forse non è ancora tanto nostra ma che io credo sia molto diffusa nell'associazionismo soprattutto in un certo successo Nismo
Che è una che almeno in ambito cattolico una volta si era fatto carico di quella delega che il Concilio Vaticano secondo gli aveva dato di operare nella società
E c'è un associazionismo che gestisce
Che fa ma che non crea partecipazione democratica che rischia di essere un po'permettetemi questa provocazione
Di accodarsi alla situazione di Aci del sociale c'è un'associazione che offre servizi ai propri soci
E in cui ci sono chi professionalmente lavora in questi servizi e chi di ne usufruisce
Con ciò non voglio demonizzare la nostra dimensione professionale di impresa perché è una cosa importante ciò che ci fa essere presenti nella quotidianità
Però questa stessa esperienza l'esperienza per esempio dei nostri operatori del patronato questa stessa esperienza non è valorizzata appieno
Se non c'è un grande progetto di partecipazione se non ci aiuta a stare in alcune situazioni qualcuno le diceva gli stranieri i giovani che non è vero che non hanno voglia di partecipare ma molto semplicemente oggi portano pensate a questa culto dei della notte del popolo della notte com'è curioso che i giovani oggi cerchino spazi in cui ritrovarsi in cui sentirsi proprietari un po'del della città
In luoghi che non sono più i luoghi della città nella notte appunto quando la città si spegne e quando la città vista come insieme di servizi di concorrenza di vendita e di scambio si spegne gli lascia forse un po'di libertà
E allora io credo che questo sia un tema fondamentale che va ripreso che va ripreso anche nel nostro modello organizzativo non possiamo a relegare il federalismo queste cose semplicemente ai i numeri di persone eccetera bisogna che si creino dell'identità intermedia tra le nostre Province
E il livello nazionale
Bisogna che rinasca nell'associazione un culto è un modo di lavorare negli organi
Sì
E credo quindi che la sfida della quotidianità e del creare partecipazione perdita sia la prima sfida la seconda sfida più quella tutta e quella credo della proposta sociale noi credo che al di là delle umanizzare l'economia dobbiamo fare una riflessione seria
Perché oggi la democrazia rischia di essere veramente lo zerbino di una dimensione economica in cui il lavoro e la minoranza in cui la ricchezza prodotta dal lavoro anche dal lavoro di impresa e di mercato
E
Una minoranza in meno del dieci per cento oltre novanta per cento delle risorse in vista del denaro scambiato sui mercati internazionali del denaro che governa il mondo e qui frutto di ricchezza puramente finanziario
Ma per fare questo abbiamo bisogno di fare una serie di interventi di vedere una democrazia che sia forte
Sì chiedo
Un minuto e concluso che sia forte e autorevole che abbia capacità di intervenire su alcune cose perché il Merckx e lasciamo alcune cose che sono proprie nostre nostro patrimonio la pace l'Europa il lavoro
L'ambiente se li lasciamo al mercato non saranno mai prodotti è una buffonata la stessa formazione professionale
Non è prodotta dal mercato è prodotta la capacità di intervento pubblico fatto con la logica della sua sussidiarietà ma che ha senso se c'è un intervento pubblico forte altrimenti ci prendiamo in giro altrimenti lo si fa solo perché era il più ricco e anche per una cosa fondamentale perché nel mercato non investì mai sul futuro il mercato investe ma perché lo farei anch'io se fossi imprenditore investe su sul breve periodo se non c'è la garanzia di un progetto di futuro se non ci sono istituzioni forti lungimiranti se non c'è la governabilità dell'Europa delle nostre istituzioni della politica nazionale
Non si faranno mai questi Investimenti
La questione ambientale da questo punto di vista è un grande esempio di dove stiamo andando e su questo concludo veramente è un grande esempio perché oltre oltre dieci anni fa si è detto che dovevamo scendere no gran fiuto su questa si è sceso si è detto che dovevamo scendere no sotto il sessanta per cento dei dei dei consumi attuali
Per riuscire a riqualificare l'ambiente oggi questo non è avvenuto e se oggi ci sono tragedie
In tutto il mondo di ordine ambientale anche perché sull'effetto serra il sistema si è assolutamente allora grazie chiedo chiedo scusa ma se stavamo ce la facciamo proprio in non ce la facciamo
Do la parola o ora a Felice Scalvini Felice Scalvini è conosciuto da noi da voi perché convogli abbiamo lavorato stiamo lavorando insieme ma qui
Sento a Bruxelles come presidente del secco l'organismo che riunisce le cooperative sociali arte
Beh loro speculativo innanzitutto
Vi ringrazio dico solo che ringrazio così guadagno anche trenta secondi di tempo poi anziché complimentarmi con Gigi Bobba per l'elezione mi complimento con voi per averlo letto una
Con Gigi ci conosciamo da anni
Abbiamo anche vissuto momenti rinviamo tutto ora di forte discussione
Il dibattito
Però la mia stima e piena son convinto che avete fatto una buona scelta
E che
Questa scelta vi aiuterà per il futuro
Cos'è la seconda
Che veste solo qui sono che qui in veste di presidente della Confederazione europea delle cooperative di lavoro
Per le cooperative sociali e delle imprese partecipative
Uno che mi dazione che riunisce le organizzazioni nazionali di ventiquattro Stati europei
Circa un milione
E duecento mila lavoratori imprenditori
Cosa sono le cooperative di lavoro sociale non devo certo spiegarlo lo sapete li avete costruite anche voi la state costruendo
E quindi non devo perdere tempo su questo io volevo semplicemente sviluppare due idee
Una
Tutta dentro il titolo del vostro del vostro congresso
Usare il futuro nella nuova Europa
La seconda sta cercando di fare questo
Sta cercando come diceva Giovanni Bianchi nuove strade per la politica in Europa
E oggi io credo che ci sia un problema cruciale per le nuove strade della politica in Europa è già stato detto letto i vostri documenti le relazioni il problema del lavoro il problema di dare espressione politica
A un lavoro che si sta trasformando è un problema
Complesso un problema articolato io credo che
Questa è una responsabilità che le ACLI hanno questa credo sia una responsabilità che alla seconda perché alla seconda questo la responsabilità che hanno tutte le organizzazioni che essendo nate dal ceppo del problema del lavoro
Partendo da diverse ispirazioni da diverse esperienze
Si trovano oggi ha detto a dover gestire politicamente la trasformazione delle problematiche del lavoro maggior dettaglio perché ovviamente di Rovereto il tempo ma penso che comprendiate molto bene quello che sto dicendo
E lo credo che ci sia
Un percorso c'è un percorso che bisogna osare perché è un percorso di cui non è garantito il successo
Lo diciamo sempre bisogna costruire un'economia al servizio dell'uomo
Diciamo che è questo il problema politico lo ribadiva l'intervento che mi ha preceduto lo diceva Giovanni Bianchi lo sentite la con interventi ieri l'ho letto nelle relazioni di Gigi ecco
La cooperazione la cooperazione il lavoro la cooperazione sociale
L'esperienza che mi sembra stia diventando sempre più rilevante leggendo i vostri documenti ma anche conoscendo da vicino o quello che state facendo dell'imprenditoria sociale
Propone una strada un po'complessa lunga permettere l'economia
Al servizio dell'uomo io credo che sia una strada vincente
è quella di avere sempre più uomini donne persone che sanno servirsi dell'economia
Se non ci sono uomini che sanno servirsi dell'economia non saranno le scelte dei professori universitari dei politici che nell'economia moderna sapranno mettere l'economia al servizio dell'uomo
Questo lo constatiamo quotidianamente in in girando per l'Europa io in questi anni ho fatto un'esperienza interessantissima questo da questo punto di vista dove molte persone molti piccoli imprenditori molti commercianti molte persone di buona volontà molti cristiani
Sanno usare l'economia sanno mettere in piedi impresa e sanno le sanno gestire le sanno orientare secondo i loro valori loro fini le loro convinzioni lì l'economia più facilmente a servizio dell'uomo
Io credo che dobbiamo collettivamente uscire
Dall'idea che l'economia possa essere messa a servizio dell'
Uomo soltanto da chi produce le politiche economiche di un Paese
Da questo punto di vista credo che il vertice di Lisbona sia stato una delusione totale
Almeno per me per altri con cui ho avuto modo di parlare
Si è avvertita l'incapacità la il velleitarismo di determinate scelte il sedere a mode temporanei
Nel momento in cui più forte e la domanda che viene anche dal vostro congresso di mettere l'economia a servizio dell'uomo ma come si risponde questo
Come si costruisce qualcosa osando il fatto di insegnare agli ultimi ai poveri
Agli emarginati agli svantaggiati
Come si gestisce l'economia
Che il come l'economia può essere interpretata nella quotidianità dell'autogestione dell'impresa dell'impresa sociale delle attività
Che ci chiedono responsabilità sociali economiche e politiche tutti quanti e allora questo io credo che sia un disegno che possiamo dobbiamo osare
Osare ribadisco l'osare perché non è detto che mi che siano vincenti
Altre logiche altre altre impostazioni stanno stanno passando stanno venendo avanti però qualcuno che osi un disegno di questo genere credo
Se necessario ci sia in giro per l'Europa
Le ACLI mi sembra lo stiano dimostrando con questo congresso noi disse coprono pensiamo speriamo di poter fare un pezzo di strada insieme a voi grazie
Grazie grazie a scabini
Vedete che gli interlocutori per portare avanti anche il nostro progetto ci sono in Europa grazie per questo intervento per il lavoro che faremo insieme la parola oggi una Luca sogno e si prepari Sovana Tortora
Mi raccomando sono solo cinque minuti sarò breve veramente breve perché oltre a essere presidente della provincia diversa di professione faccio il giornalista quindi dovrà essere sintetico per comprato
Siccome siamo a Bruxelles partiamo dal ragionamento sull'Europa che è stato fatto più riprese in questa sede è stato ripreso questo tema d'Europa da molti ieri poi l'altro ieri anzi Prodi
A darci ha dato un'immagine molto suggestiva del processo che sta conducendo alla all'Unione all'ampliamento dell'unione europea
E credo che questo sia un un il il messaggio che ci ha lasciato è stato messaggio molto bello tuttavia io credo davvero girando per i circa ma anche parlando con la gente con gli Enti collettore del mio giornale
Ho l'impressione che ci sia una distanza grossa tra questa immagine suggestiva che Prodi ci ha offerto e la las percezione che la gente ha in questo momento dell'Oropa e credo che questo ci debba preoccupare
L'Europa viene percepita come lontana come distante
Nel questionario che ci avete dato a compilare c'era anche questa questione del cioccolato io professione emblematico di cosa intendo dire molte decisioni che vengono prese a livello europeo oggi anche dalla Commissione europea di cui presidente Prodi sono decisioni che non vengono spiegate alla gente che la gente non capisce e questo allontana la gente dall'Europa io credo davvero che non siano slogan quando diciamo chi bisogna dare un cuore all'Europa
Una una base democratica e popolare l'Europa
Altamente quel sentimento anti europeista di cui tanto si sente parlare crescerà e avremo la contraddizione tra un'Europa che da un lato si allarga allarga i suoi confini e dall'altro vede aumentare questo sentimento antieuropeo
Forse proprio di più in quelle nazioni che hanno una lunga tradizione europea alle spalle e questo è un fatto che ci deve preoccupare su quale bisogna intervenire dando una base democratica è veramente popolare all'Europa
Soprattutto da parte di associazioni come la nostra che credo non Europa che in Europa ci sono
Qui vorrei passare un aspetto più associativo cioè le ACLI sono rotti sono anche fisicamente sono insediate in molti paesi europei e noi dobbiamo certamente dare un contributo per dare questa base democratica e popolare l'Europa
Però dobbiamo essere capaci anche di dare una base democratica alla nostra associazione io l'ho detto in in più in più riprese nel nel periodo e nel dibattito precongressuale
La nostra una situazione in cui oggi si fa troppa democrazia apparente
Troppa poca democrazia reale dobbiamo recuperare
La capacità di stare insieme all'interno degli organi istituzionali la nostra associazione
Dialogare dibattere Averna reale democrazia all'interno della nostra associazione talmente non possiamo praticarla
All'esterno e non dobbiamo guardandolo Europa dimenticare ai temi della nostra organizzazione all'interno io credo che anche sul tema del federalismo su cui abbiamo speso molte parole si siano fatti troppi pochi fatti non è sufficiente lo diceva già Stefano prima di me
Per avviare una riforma federale dell'organizzazione
Allocare dei posti in consiglio nazionale attraverso meccanismi regionali più di quanto non si faccia qui oggi a livello nazionale però è chiaro che il federalismo deve passare attraverso una redistribuzione di risorse di scelte di formazione a livello territoriale altrimenti federalismo non è
Un attimo di Castione e mi avvio già la conclusione sulla sulle rapporto tra un'associazione la politica io ce lo chiedeva provocatoriamente Gigi nella sua una sua relazione chiedeva se fossimo soddisfatti della politica che oggi cioè in Italia io credo proprio che non lo possiamo essere per questa politica oggi sia si riducono un teatrino che percepito con fastidio dalla gente e necessario che anche qua recuperiamo il messaggio che ci proviene dalla recente settimana dei cattolici Settimana sociale dei cattolici a Napoli e cioè ripartire la società civile
Credo che sia la politica in questo momento così in difficoltà verso uno scatto d'orgoglio di intelligenza dovrebbe davvero dare quegli spazi alla società civile che poi vuol dire dare spazi anche associazione come la nostra
Sperando che da lì arrivino persone idee che possono riformare anche la politica
E in questo dobbiamo chiedere ai alla politica sono dei politici che sono vicini alla nostra interpretazione della realtà che ci diano una mano a ridare protagonismo e soggettività alla politica
Ultima indicazione con questo concludo
Il riferimento al referendum alla scelta del sistema elettorale con una battuta ho detto a Gigi il l'altro ieri che mi ha risolto la sua relazione ma non avevo capito per cosa puntasse are for referendum sul referendum dalla riforma istituzionale e poi gli ho anche dato che ho capito perché non ho capito probabilmente ci voleva moderazione attenzione nell'affrontare questo tema
E credo che questo ci voglia vada ribadito disegnare dire ribadire che la classe politica deve fare il suo mestiere fare le riforme
Però l'orizzonte ideale in cui ci muoviamo in cui ci siamo mossi come a chi è quello del maggioritario non possiamo fare passi indietro rispetto a questo orizzonte
Io su questo credo non ci possono essere dubbi io pur non essendo vecchio fatto dieci anni esperienza politica al tempo del proporzionalismo puro e credo che quello spirito di moderatismo dei cattolici in politica sia maturato proprio all'interno Nicola sistema
Proporzionale puro e poi abbiamo tradotto trasposto questo questo sentimento moderati sta anche in un sistema quello maggioritario in cui non funzionava più quindi io dico siccome lo posso fare non non avendo l'ASP necessita di fare equilibrismi che quando si tratterà di votare per il mal per il referendum maggioritario andrà a votare quattro sì l'abrogazione per la quota proporzionale
Grazie Luca sogna
Bravissima che ha visto l'abilità dei giornalisti nel saper dire tante cose in pochissimi minuti e colgo l'occasione per
A nove vostro tutti quanti dobbiamo ringraziare il i giornalisti che hanno seguito il nostro lavoro
Partire dal nostro responsabile dell'ufficio stampa
Il Giorgio Bonelli con tutti è stato molto bravo ma con tutti i suoi collaboratori
E hanno seguito quarantasei giornalisti hanno seguito i lavori di queste nostre giornate quarantasei giornalisti di maggiori agenzie di stampa
Italiane ma anche qui che operano qui a Bruxelles
I quotidiani abbiamo dai quotidiani più importanti dal Corriere della Sera venire Repubblica adesso la stampa ma varate sono diversi
Il radio e televisione
E anche di settimanali radiotelevisione fino arrivare siamo arrivati anche alla alla la televisione svizzera qui vedo comunque sono quarantasei testate quarantasei giornalisti quarantasette stanze che hanno seguito i nostri lavori vi ringraziamo per il servizio il lavoro che hanno fatto in questi giorni grazie la parola Solana so hanno avrebbe bisogno di ebbene oltre cinque minuti per dirci tutto quello che stiamo facendo ma saprà sintetizzare in cinque minuti
Il mio intervento non è solo personale ma può dar conto di un lavoro che è stato fatto che ha portato a un documento che poi troverete allegato in versione integrale nella mozione conclusiva dei lavori di questo congresso
è un documento sicuramente parziale
Non che il non dice tutto quello che sarebbe da dire rispetto al processo che stiamo
Diciamo percorrendo
Sul piano delle acque internazionali dei l'impegno sui diversi versanti della nostra internazionalizzazione
Ma che sicuramente parte dalla relazione di Gigi parte dalla testimonianza di Paola parte dei tanti e tanti interventi più o meno illustri a partire da quello del commissario europeo Prodi del del presidente della Commissione europea Prodi e dagli altri che si sono susseguiti in tutti questi giorni
La cosa più importante però credo che il documento sia frutto di un lavoro che non è stato fatto soltanto qui in questo congresso ma che è stato fatto nei quattro anni
Che abbiamo percorso insieme e un lavoro che è stato partecipato integrato che ha avuto la sua coda soltanto la sua coda ieri in una riunione di due ore due ore e mezzo che ha visto trenta trentacinque persone lavorare insieme
Quando forse questo non era mai accaduto in questo modo nel senso che si sono incontrate le persone che lavorano sui DiVersi fronti dell'impegno internazionale
L'impegno internazionale che le ACLI hanno cammini hanno compiuto attraverso il cammino degli attivisti in emigrazione le ACLI internazionali che sono diventate tali nel momento in cui si sono affiliate ad organismi internazionali hanno promosso programmi di scambio formazione comune
Atti internazionali quando la minaccia del riarmo una realtà drammatica di nuove guerre le ha portate nel cuore d'Europa
In di tempi più recenti ma a partire è stato già ricordato prima dalla dalla lotta contro gli euromissili
In e quindi li ha portati in paesi lontani i vicini e quando la solidarietà con questi popoli si è fatta concreto sostegno di cooperazione internazionale
Un modo di essere internazionale infine delle ACLI che diventa accoglienza
E non solo tolleranza ma accoglienza reali nei confronti di quelle di quel milione milioni e mezzo di immigrati che stanno ripercorrendo ora nel nostro Paese le strade che noi abbiamo percorso fuori d'Italia
Queste a chi oggi sono presenti in diciotto Paesi e quattro continenti
E c'è una base fondativa di queste attivi che è data dalla nostro servizio molto concreto e molto umile proprio a partire dal servizio dei lavoratori italiani all'estero e non è un cammino che in questi ultimi otto anni diciamo dal non sette otto anni dal novantatré in Boy è diventato dal progettare e pensare e progettare la Fai la Federazione atti internazionale
Al pensarsi internazionali la fai non è un'associazione specifica la fai non è una sigla la fai non è un'altra scatola nel quale nella quale vogliamo mettere dentro tutto
è il modo delle api di dimostrare il proprio pensarsi internazionali
E da qui dunque la necessità e la volontà che le api di ciascun paese operino scelte culturali politiche organizzative che rendano concreto questo nuovo sentire
Un sentire che nasce dicevo dalla presenza in molti paesi fuori d'Italia
Dagli dalla presenza dei nostri emigrati e della presenza in Italia dei nostri emigrati dall'impegno per la pace della giustizia ma è un impegno che vuole fare attivi nel mondo
Dentro rapporti di partenariato
Con le società civili locali le attivo vogliono esportare la società civile globalizzare la solidarietà per le api pur dire di fatto anche globalizzare la società civile nei Paesi con i quali NI quali vogliamo lavorare
Da questo punto di vista quindi occorre rinnovare un patto forte un patto federativo che faccia delle a della fine delle api una reti transnazionali di solidarietà che sia accogliente e che promuova cultura di pace cultura di solidarietà internazionale nei giovani italiani e non italiani e che promuova la presenza delle atti non realismi di rappresentanze interassociativa istituzionale a livello internazionale
Pensiamo che cosa vorrebbe dire un forum a partire dall'Europa un forum europeo del terzo settore e e lavorare in stretta relazione con il Comitato economico e sociale che qui è stato ricordato da questo punto di vista la riunione dell'assemblea della Fai impegna i propri componenti ad alcuni impegni prioritari
Che vuol dire attività di sostegno organizzativo e comunicativo che vuol dire creare sempre di più abbiamo visto ieri quanto è prezioso incontrarsi guardarsi in faccia e non soltanto avere rapporti virtuali ma lavorare e che a costruire occasioni e venti per confrontarci e per costruire proposta comune
Lavorare per costruire un piano formativo articolato che lavori a rafforzare le presenze e i gruppi dirigenti dei diversi Paesi
Che promuova azioni coordinate e integrate dentro una progettualità comune che promuova impegno di dialogo ecumenico di composizione non violenta dei conflitti di pace e di diritti umani
Da questo punto di vista è importante che venga rafforzata la presenze la struttura anche della federazione internazionale
Che questa federazione abbia gambe appunto dall'impegno che deve partire dalle Attili anche italiane rispetto al loro ruolo di matrice originale fondativa delle altre atti
E che però rafforzi anche l'ufficio la sede di Bruxelles che non è soltanto un problema burocratico ma è anche come abbiamo visto a partire da questo congresso
Un un fatto simbolico a vere un ufficio a Brussel oltre a essere utile e anche importante perché diventa un crocevia per le ATI e non solo per reati
Da questo punto di vista quindi questo gruppo di lavoro questa Assemblea della Fai riunita ieri con altri rappresentanti c'erano rappresentanti di nove regioni italiane oltre che di esponenti di associazioni all'interno di di organismi enti associazioni all'interno del delle ACLI sia patronato altri all'UE se anche altri organismi
Chiedono alleati italiane di impegnarsi in modo particolare a collaborare attivamente alla progettazione alla realizzazione del piano per la formazione dei dirigenti e dei quadri
A lavorare perché il lavoro prezioso e l'impegno prezioso delle nostre sedi regionali nei confronti già di scambi e di di di percorsi di cammini fuori dall'Italia con i nostri paesi e con i nostri lavoratori italiani all'estero
Proseguano siano coordinati e divengano programmi comuni anche per programmi a livello decentrato
Cioè chiediamo ulteriormente l'assemblea della fine chiede che ci sia raccordo tra le diverse presenze associativi a livello nazionale e che si lavori per implementare e per garantire una forte comunicazione tutto questo dicevo
Ha bisogno di gambe e quindi chiediamo non soltanto di di di pronunciarsi e quindi di pensarsi internazionale ma di tirare le conseguenze necessarie per portare avanti questo lavoro forte e integrato grazie
Grazie Solana
La parola ad Antonio Russo e si prepari Emanuela Plebani
Vorrei partire questo mio breve intervento comunicandogli una sensazione che cresciute me forse anche voi in questi giorni di permanenza a Bruxelles sarà stata forse l'accoglienza che c'è stata riservata agli eclissi del Belgio
Sarà la presenza anche questo congresso come quello di Napoli
Per Presidente Prodi saranno stati anche volti per gli acquisti che che mi è capitato incontrare sino a tarda sera per le vie del centro storico della città
Ma la sensazione dicevo è quella di aver giocato questa esperienza congressuale in casa
E come dire che la cittadinanza europea almeno quell'acquisita per diritto formale sembra si sostanzia di più in questa esperienza che ci siamo accorti ben presto
Non è solo un colpo ad effetto
Ma una tappa della nostra vita di movimento che ha un suo preciso significato politico che attribuisce un riconoscimento auto agli acquisti che in questi anni
Hanno fatto in modo che la bella esperienza dei lavoratori cristiani italiani potesse crescere in una dimensione europea ed extra europea
Venendo in questa terra abbiamo percepito che qui le ACLI c'erano e che una parte della nostra cultura associativa ha trovato radici sempre più profonde in Europa
Forse in questa occasione congressuale abbiamo capito che abbiamo titolo a parlare d'Europa
Di quella roba dei popoli dentro la cui cultura e dentro le cui tradizioni è cresciuta la nostra gente sono cresciute le periferie lecita e le grandi capitali europee
Ritorneremo a casa con una certezza
L'intuizione degli origini di un movimento di lavoratori cristiani e dimensione europea oggi trova conferma in un processo istituzionale che rischia di essere forzate d'arte fatto se pensato solo sulla realizzazione della moneta unica
L'Europa quella che vogliamo cresce se cresce una coscienza popolare europea
Sì intorno ad un'economia forte ma soprattutto nel quotidiano rispetto delle culture che si incontrano e che si confrontano
Nella capacità di trovare le forme di una convivenza civile pacifica in grado di allargare la base del benessere mondiale nella prospettiva soprattutto di garantire chi oggi non è garantito
Nell'era in cui la tecnologia annulla le distanze come ci ricordava Sandro Calvani l'altro ieri
L'obiettivo che un'associazione di cristiani impegnati nel campo del lavoro e della pace a e di colmare le differenze tra popoli del mondo che conoscono ancora oggi le forme le nuove di nuove schiavitù
E non esistono scorciatoie nei processi di mondializzazione della dignità umana
Essi crescono nell'incontro tra popoli nella paziente tessitura della conquista di diritti fondamentali
Per chi come me gode dell'osservatorio privilegiato di uno dei servizi più importanti delle ACLI patronato impegnato appunto nel campo della tutela del riconoscimento dei diritti
Il processo di costituzione dell'Europa si concretizza ogni giorno nel rapporto con le con la nostra gente attraverso le sedi europee ed extra europee
Attraverso cui si sono affermate negli ultimi sessant'anni del primo mille del secondo millennio i diritti fondamentali dei nostri lavoratori di tutti i lavoratori stranieri e attraverso cui sta crescendo
Stanno crescendo nuovi organi giurisdizionali che non nuovo giustizia europea
Mentre oggi ci troviamo a discutere qui
Fuori dall'Italia dei diritti di cittadinanza di ogni uomo e di ogni donna in Italia il processo di immigrazione che specialmente col volge il nostro Mezzogiorno in particolar modo a terra dalla quale provengo la Puglia
Non può essere considerato solo un problema tanto da allarmare una destra xenofoba è pericolosa oltre che qualche piazzista come ricordava poc'anzi Giovanni Bianchi con il malvezzo del populismo
Deve essere fosse considerata un'opportunità la nuova immigrazione dovendo cui far crescere restate dell'accoglienza e della interculturalità e quindi far crescere le strade delle ACLI
Mi avvio a concludere con una domanda che nello svolgersi del congresso mi sono fatto mi sono portato dietro come Passera alla storia Christa questo congresso
Forse come un congresso costruito a tappe che passato per una conferenza organizzativa di manda ammantato gli ha posto alcuni nodi fondamentali della vita interna dell'associazione problemi che hanno trovato in questo congresso soluzioni decisioni importanti come quella votata nella seduta ne torna di ieri relativa mente al Codice delle imprese
Alcune altre ancora da risolvere che attengono non miglior finzione mento degli organi di governo dell'associazione questo congresso e cresciuto nelle scelte significative già fatte che hanno evitato derive pericolose che nell'associazione spingono le opere verso un altro che nulla ha a che vedere con la nostra vicenda associativa
Che piuttosto consumer legali aggregativi a favore di un altissimo valore lucrativo
Possiamo ringraziare per lo scampato pericolo anche se bisogna rimanere all'erta quando si è per lo scampato pericolo quando sia nelle condizioni come dicevamo noi di fermare passaporti per imprese che spesso non c'è Cisco non soltanto spiccioli possiamo ringraziare questo gruppo dirigente che è stata in grado di essere attenti in questi passaggi fondamentali anche quello dello Statuto
Attraverso la gestione e il governo delle nostre imprese ci giocheremo la scommessa tutta con un valore aggiunto straordinario di essere promotori di un'economia di terzo settore in grado di essere prima di tutto segno di cambiamento
Grazie a Dio e al coraggio di questa dirigenza dopo questo congresso ognuno dovrà render conto di un marchio che vuol dire molto di più della qualità di un prodotto vuol dire storia Barone in regole
Contro l'imperante cultura
Non del tutto debellata anche interno alla nostra associazione arrivo finito
Faccio da me del piccolo è bello della gestione impropria quasi che le ACLI promo avessero promuovessero situazioni di franchising oggi esistono regole
Ciò dicevo va scritto alla capacità di chi ha voluto senza per questo correre non pochi rischi politici invertire una rotta pericolose poco versata da crescita dei legami dei valori associati questo congresso l'abbiamo costruito nel mille congressi di base provinciali e regionali dove abbiamo ripreso a dibattere l'abbiamo costruito anche un ritrovato processo formativo
Nei nuovi quadri dirigenti che per troppi anni abbiamo sognato senza mai aver la forza di realizzare oggi il percorso formativo è forse più di un progetto
Che ancora dobbiamo canta realizzare a nomi e volti che sono quelli delle circa centotrenta persone che lo hanno seguito
Oggi forse forniamo possiamo parlare di quello che c'è che certamente può ancora crescere ma che c'è e che sono i volti di delle ragazze e dei ragazzi di nuovi dirigenti che hanno partecipato al nostro congresso
Che Grazia Antonio ecco poi Vesco sarà integralmente pubblicato grazie chiedo scusa chiedo scusa a do la parola al e Manuela Plebani e si prepari Salvatore Di Fede
Purtroppo sono solo cinque minuti ma casomai per il non c'è problema
Allora volevo ringraziare Gigi e fare gli auguri nel fatto che è diventato presidente che continua ad essere presidente
E vorrei fargli gli auguri perché mi sembra che ci sia una specificità particolare nella sua
La sua presidenza che si vede bene dentro nella relazione con le fatto inizialmente che questo tema dal provare a dare forma più reale e più comprensibile da parte di chi fa le ACLI al tema dell'identità delle ACLI mi sembra che l'aspetto centrale su cui occorre camminare in questo periodo il pensare che l'identità delle ACLI
Non può essere più legata solo a un'appartenenza
E a un'adesione ideali che rischia di essere un po'irrigiditi ma che sia la possibilità di dare forma alla nostra identità attraverso un cammino che integri storie delle persone
Dimensioni di valori visti dentro il cammino delle persone e dati di realtà
Allora in questo senso prendo un po'spunto da questo nel mio intervento dico subito l'idea centrale così se finisco i cinque minuti poi almeno quella l'ho detta
Isaac aspetto che a me sta a cuore particolarmente in termini di sfida sia che le ACLI riesca non rispetta i propri servizi e in particolare rispetto per esempio all'ENEL perché Bin Julio lavoro degli ultimi anni
Ha ricostruito la dimensione di pensiero politico
Che si collochi dentro lo scenario che in questo congresso abbiamo toccato io ho l'impressione che i servizi faccio un po'fatica portati da una serie di ragioni molto concrete molto reale molto legittime a costruire questa dimensione di pensiero politico
E quando parlo rispetto alle inetto ma questo si collega anche col tema della cooperazione l'abbia sentito bene da Scalvini
Mi sembra che la questione del pensiero politico voglia dire per esempio farsi carico di alcuni eventi che riguardano rispetto al tema del lavoro illegalmente dialogo tra identità delle persone Investimenti soggettivi
Dimensione della qualità della propria professione nel proprio lavoro
E sentire questo proprio lavoro e questa proprio identità dentro in una comunità civile
Diceva che occorra tenere dentro questi tre elementi che sono forti anche per la condizione giovanile riuscire a superare il senso di frammentazione che le persone vivono rispetto questi tre passaggi
Seconda sfida che si lega con questo tema del pensiero politico è il tema che riguarda le politiche sociali e il lavoro su questo io in particolare una visione più legata alla Lombardia ma se mi sembra che si leghi bene con uno scenario anche più nazionali e internazionali
Che il colle la fatica collegare dimensione di politiche sociali con dimensioni sanitarie mediche con un'ottica che non è quella di attenzione alla globalità della persona e con un'ottica che discetta più efficienti vista più legata dimensioni di produttività
Che non tengono conto invece della compartecipazione delle persone rispetto alle politiche sociali mi sembra che su questo occorre un pensiero più forte più approfondito e anche il coraggio di fare alcune scelte sapendo che queste col costituiscono a volte dei problemi e dei vincoli
In questo senso ringrazio questo congresso che mi sembra che abbia davvero messo lì una serie di stimoli forti però occorre che su questo poi ogni realtà si sperimenti e provi a dare forma queste cose grazie
Grazie Manuela era campo che non sentivo un intervento di Emanuela sempre bravata
La parola a Salvatore di fede sì prepari Pasquale Orlando
Per l'ultimo intervento
Cari amici il tema del congresso ci invita ad usare il futuro a non accedere alla rassegnazione all'indifferenza ma ci invita a partecipare alla costruzione di una umanità che segue il progetto di Dio
La sede dell'occupazione è stata riconosciuta quale problema fondamentale a livello europeo e riveste la stessa importanza per gli obiettivi Maxicono economici come per quelli fiscali
Occorre in particolare dimostrare che è possibile arrivare a livelli più elevati di occupazione ad una maggiore flessibilità dei mercati del lavoro senza abbandonare i fondamenti della solidarietà e di diritti sociali su cui sono state costruite le società europee
Le politica per l'occupazione incontra oggi difficoltà inedite è necessario una vera e propria svolta nelle politiche europee per lo sviluppo e l'occupazione l'Italia conserva il primato europeo dei senza lavoro al di sotto del venticinque anni della disoccupazione delle disuguaglianze di sviluppo ne soffrono soprattutto i giovani nello ne soffre soprattutto il Mezzogiorno
Da troppi anni il numero dei sensi lavoro supera l'undici per cento di coloro che vogliono lavorare ancor più doloroso il trenta per cento di giovani che cercano lavoro non lo trovano
Pensate dall'altra parte dell'oceano
L'India inarrestabile crescita dell'economia statunitense oltre a battere record su record sembra oggi addirittura intenzionata a dar vita ad una nuova figura sinora sconosciuta nelle statistiche del mercato del lavoro
Quella dell'occupato che non voleva lavorare
Sì perché il fabbisogno di manodopera negli Stati Uniti da parte delle imprese assunto negli ultimi anni l'ampiezza e ori timo tali da non potere trovare ormai risposta nell'ambito delle figure classiche del mondo del lavoro
E da qui lo sport quasi Colossus ma dico attivismo di molte aziende che nel tentativo di convincere chi del lavoro non sento l'impellente bisogno sì mentre incentivi e bonus di ogni tipo senza badare a spese
Siamo ancora in una fase in cui lavorare equivale ad avere un progetto di vita lavorare qui vale a vivere coloro che sono esclusi è come se fossero incapacità TIR rispetto alle esperienze fondamentali del vivere
Oggi la storia chiama alleati e in particolar modo Gia a farsi curare la questione lavoro a capire interpretare un conflitto che nella società civile italiano è quanto mai frazionata
E in questo contesto che gira lancia la sua compagna sul lavoro una proposta di ricerca attività e azione sociale rivolta ai giovani che già abitano le ACLI nel circolino nei servizi ma anche giovani che sono altro DG altro del Gia
Che però condividono il fatto di essere i cittadini di questo villaggio globale Gia quindi quale reale soggetto DC di di cittadinanza attiva all'interno del movimento e nei confronti di altre realtà associative politiche dalla società civile
G. ha come soggetto promotore di tutela interno ed ente ed esterno soprattutto rispetto alle denunce di precariato e di assenza di diritti che vengono danno profitti G. ha come soggetto politico autonomo che genera proposte posizioni che sono frutto di studio e del patrimonio culturale spirituale dell'associazione la nostra proposta parte dall'analizzare con l'aiuto di alcune chiavi di lettura la globalizzazione come nuovo contesto politico sociale economico dove lavora assume un significato culturale diverso da quello abituale
Certamente
La mondializzazione dei mercati economici finanziari produce nuovo benessere
Ma rischia di mortificare vocazioni produttive mestieri culture di popoli di a cui le disuguaglianze allora ci si deve chiedere quali saranno i costi sociali del fenomeno e quali opportunità ci saranno per la costruzione di un futuro solidale
La centralità dell'uomo la necessità di affrontare la novità del mercato
E globale ribadendo le radici teologiche della centralità della persona rispetto ai processi economici e finanziari
Crediamo che sia estremamente importante che nelle dinamiche economiche si riaffermi il primato del lavoro sul capitale e il primato dell'uomo sul lavoro
La partecipazione oggi non è più legata all'affermazione dei dei diritti politici vivi ma anche a quelli economici sociali e culturali
Lo sviluppo umano
Oggi che si sta verificando la frattura tra economia reale finanza è quanto mai necessario riflettere sul diritto al lavoro come principale elemento per determinare lo sviluppo umano
Lo sviluppo ma non può essere promosso da una ricerca senso unico dalla sola crescita economica
La quantità della crescita è fondamentale ma altrettanto importante è la distribuzione della crescita vale a dire se le persone partecipano pienamente al processo di crescita senza alimentare forme di povertà o nuove frontiere di esclusione
Rispetto a questi fenomeni che vogliamo interpretare conoscere approfondire c'è sembrato pur opportuno proporre se motori di ricerca
Flessibilità e portati Rita dei diritti
Ci sembra che la globalizzazione il processo tecnologico impongono alle impresa aggiustamenti continui che entro in conflitto con la rigidità degli eventuali sistemi di regolazione all'impresa flessibilità significa percorsi diversi ha passato ma non significa per carità che è altra cosa imprenditoriale formazione
Immigrazione e lavoro terzo settore cultura del lavoro
Lavoro femminile e tempi di vita
è vero che non abbiamo risposte a tutto ciò ma dobbiamo avere il coraggio di porsi queste domande per cominciare a riflettere se il lavoro dei prossimi anni il sistema economico saranno veramente s'era il salone ma testo poi dopo vanno
Chiedo chiedo scusa
L'ultimo intervento Pasquale