"Uniti contro il terrorismo" riunione unitaria del Consiglio generale della CISL, del Comitato Direttivo della CGIL e del Comitato Centrale UIL allargata alle segreterie territoriali e categoriali (c/o Aula Magna del Palazzo dei Congressi - Eur)

Allora
Amici e compagni se
Prendete posto possiamo dare inizio
Alla riunione dei consigli generali di CGIL CISL e UIL
Credo che nessuno di noi avrebbe mai pensato di dover convocare una riunione con questo tema all'ordine del giorno dopo vent'anni dagli anni di piombo e dopo vent'anni dalle stragi dal sangue e dai morti che il terrorismo are
Ha prodotto del nostro Paese
Noi crediamo che oggi questa nuova fase di il non tanto di terrorismo ma quanto di vera e propria crimini criminalità politica
Abbia come bersaglio principale il movimento sindacale
Nella logica del terrorismo
Le azioni servono per intimidire gli avversari
O per costringerli a cambiare la loro politica
Noi abbiamo fatto questa riunione
Per dire due cose molto semplici
Che la crimini da criminalità politica non ci farà cambiare politica
Ne ci lasceremo intimidire
Questo è il senso di questa riunione
Non sottovalutiamo il pericolo
Che oggi è rappresentato da questi atti di intimidazione
Ma siamo neanche
Così sprovveduti da pensare che esso possa rappresentare una pericolo politico
Né per la nostra forza né per la democrazia in questo Paese
Dobbiamo semplicemente prendere atto delle
Di questo pericolo delle sue dimensioni
Sbarrare la strada
Di nuovo a tutti coloro che pensano di risolvere i problemi sociali politici di risolvere i conflitti sociali nel nostro Paese attraverso la violenza il sangue questo non accadrà
E noi saremo sicuramente il Baluardo
Maggiore perché non accada mai più in questo Paese un nuovo una nuova stagione di terrorismo e dissi Necci sia negli anni due mila una nuova stagione de cosiddetti anni di piombo
Diamo la parola a segretario generale della CGIL Sergio Cofferati che farà l'introduzione ai nostri lavori
è passato più di un anno dalla barbara uccisione di Massimo D'Antona
Quell'atto criminoso era stato preceduto
Da attentati contro sedi di partiti
Contro sedi di organizzazioni sindacali
Particolarmente accentuate e violente durante
Il periodo della guerra dei Balcani
Alcuni di quegli atti avevano assunto non so quanto volontariamente anche una dimensione simbolica con
L'aggressione alla Camera del lavoro di Torino il primo di maggio durante la festa dei lavoratori
Le tre organizzazioni confederali italiane denunciarono
Il carattere potenzialmente eversivo di quegli atti pur diversi tra di loro
Per
Tecnica d'esecuzione
Motivazioni addotte
Condizioni oggettive nelle quali si venivano a realizzare
Non furono in molti a credere al pericolo sorgente di forme di criminalità politica di terrorismo
Quella fase
Breve ma violenta culminò poi con l'assassinio del povero Massimo D'Antona
Di una persona cara a tutti noi che siamo qui perché aveva a lungo lavorato con noi
Aveva lavorato con l'organo azioni confederale che era stato poi rappresentante delle istituzioni
Nei governi e aveva in collaborazione con diversi ministeri partecipato alla costruzione di alcuni degli accordi più importanti degli ultimi anni
Massimo era stato
Un riferimento per
I molti che a vario titolo parteciparono alla Costruzioni di intese impegnative
Soprattutto per la costruzione di
Procedure e regole in grado di dare maggiore efficacia al nostro lavoro quotidiano
Alla nostra rappresentanza
Il delirante documento rivendicativo con le quali
Le Brigate Rosse
Si assegnarono
Il delitto di D'Antona
Era già esplicito delle loro intenzioni e del pericolo non più latente a quel punto esplicito
D'Antona era considerato l'uomo delle regole della concertazione
Era considerato cioè
Tra i molti un soggetto importante forse non immediatamente visibile ma di grande capacità professionale
E dunque in grado di produrre lavoro efficace
Di quella parte della nostra attività contrattuale che negli ultimi anni aveva acconsentito
Di dare un contributo importante al risanamento del paese e alla realizzazione di obiettivi ambiziosi per l'economia
Italiani
In quel documento era chiaro
Non soltanto come la persona assassinata fosse stata scelta in virtù del suo lavoro e della sua
Funzione ma anche come simbolo
Ed era chiaro che il sindacato confederale tutto il sindacato confederale era sia pure insieme ad altri un obiettivo prioritario del terrorismo e delle sue pratiche
La descrizione minuziosa dettagliata
Delle ragioni che avevano portato al Patto di Natale
In quel documento non lasciavano dubbi ed era altrettanto evidente
Che tutti noi
Nelle nostre funzioni quotidiane eravamo considerati
Da quelle forze potenzialmente eversive
Dei nemici da colpire
Anche con atti efferati come
L'omicidio politico
Certo a ben guardare caratteri di questo fenomeno rissa urgente
Almeno quelli più netti
Individuabili senza incertezze sono diversi da quelli che caratterizzarono il terrorismo degli anni settanta
Queste diversità non rendono però il fenomeno attuale meno pericoloso di quello di quegli anni passati
è un fenomeno questo che non sembra avere carattere di massa
Sembra più rispondere a piccoli gruppi
Di persone
Esaltate che agiscono
Sulla base di obiettivi dichiarati
Questa mancanza della dimensione di massa non deve tranquillizzare rende almeno potenzialmente
La capacità di colpire
Più
Efficace
C'è una maggiore agilità coloro che praticano oggi queste forme
Di violenza politica
è un fenomeno Esterno i luoghi di lavoro
Non possiamo né sappiamo dire di presenze eventualmente di singole persone ma non c'è certo nulla che sia riconducibile
Allora visibile presenza nei luoghi dove
Si produce
Beni o servizi come invece era capitato negli anni settanta
E però questi luoghi di lavoro il terrorismo si rivolge con la sua propaganda
Dopo ogni atto visibile scatta sistematicamente la diffusione della loro propaganda verso i luoghi di lavoro verso le rappresentanze sindacali elette dai lavoratori
Oramai i punti presi a riferimento per la diffusione dall'esterno
Del loro materiale propagandistico superano abbondantemente
Le cinquanta unità e sono sempre nelle singole categorie nei singoli territori punti a loro modo esemplificativi della nostra storia contrattuale dei nostri insediamenti anche più
Anticipo
Questo fenomeno non ha radici in un conflitto esasperato
Nessuno può affermare
Con onestà intellettuale che questa violenza politica
Attecchisca in virtù del fatto che siamo in presenza di rotture drammatiche o di situazioni che producono tensioni
Oh dolore nelle persone che lavorano tale da generare delle reazioni o di dare copertura ad attività fuori dalle leggi
E altrettanto bisogna dire che questo fenomeno non trova oggi atteggiamenti compiacenti o sottovalutazioni in nessuna parte del sindacalismo confederale
E ben diversa dunque la situazione da quella di quegli anni lontani ma come ho detto
Nessuno di questi elementi di diversità ci deve indurre a sottovalutare la pericolosità del fenomeno
Quello che lascia per un verso è rammaricata e dall'altro profondamente preoccupati che a distanza di oltre un anno da un assassinio politico gli inquirenti non siano ancora giunti a nessuna conclusione della loro attività
Repressiva
Ci sono stati vistosi errori prodotti soprattutto dalla fuga di notizie che abbiamo commentato
Hanno destato e noi preoccupazione
Per il clima che potevano generare perché rischiavano
Oggettivamente
Di rendere ancor più difficile il già difficile lavoro degli inquirenti
E delle forze dell'ordine noi speriamo che si possano da parte loro arrivare rapidamente
A delle conclusioni che riducano l'area del pericolo e che assicurino alla giustizia coloro che hanno commesso quei crimini
Ma lo stato delle cose come sapete non è confortante
Dopo un periodo breve per la verità di interruzione anche dell'attività propagandistica
Del terrorismo ripreso lo stillicidio
Delle loro iniziative
Io credo convenga dare un attimo di attenzione alle caratteristiche di queste iniziative non mi interessa lo confesso
Nessun approfondimento di carattere sociologico sul fenomeno
Se mai si potrà e si dovrà fare quando di criminali saranno stati assicurati
Dalla giustizia alle prigioni italiane oggi a noi conviene guardare
A come
Si estende
L'attività informativa e di propaganda
Dei gruppi che esplicitamente praticano
Ho annunciano di voler praticare violenza
E che Minali fa politica
Il primo di maggio in otto città diverse del Nordest sono stati trovati sui palchi
Ho vicino a luoghi sindacali volantini
La scelta
Di quella parte d'Italia
E della data ovviamente
Non è casuale ancora una volta dunque non semplicemente una sfida al movimento sindacale organizzato ma il tentativo di accreditarsi in uno dei momenti nei quali il movimento sindacale insieme le persone che lavorano festeggia
Gruppi diversi peraltro quelli che promuovono queste iniziative gruppi che con tutta probabilità cercano di accreditarsi
E cercano di mettere insieme i propri progetti criminosi
E proseguito questa loro attività con le minacce a singoli dirigenti sindacali
Minacce a volte deliranti
Apparentemente
Difficili da realizzarsi ma
Anche per questo a loro modo più inquietante
E da ultimo nel periodo più recente insieme la propaganda
In un crescendo che non dovrebbe sfuggire a nessuno
Gli attentati
Attentati di varia natura verso persone
Perciò cose e verso sedi sindacali
E anche attentati di nuovo verso
I luoghi nei quali le persone che lavorano per le istituzioni
Sono chiamate quotidianamente a gestire il sistema di regole che
Gli accordi degli anni passati la pratica dalla concertazione hanno reso consistenti ed efficaci
Sapete come nell'ultimo tempo
Questi attentati abbiamo poi trovato
Il loro punto più alto
Nella bomba contro la sede dalla commissione
Per l'attuazione della legge sulla regolamentazione dello sciopero presieduta da Gino Giugni
E presso la sede provinciale della CISL di Milano
Dobbiamo dare attenzione
Tutta quella che serve alle caratteristiche che questi atti hanno esplicitato
Ma ancor di più dobbiamo prestare attenzione alle rivendicazioni che sono state fate seguire agli attentati a distanza di pochissimo tempo
Ci sono in quei documenti
Elementi di ulteriore preoccupazione per noi
C'è insieme la farneticazioni di sempre
Un'accentuazione degli elementi di conoscenza
Dettagliata di temi che sono proprie della nostra attività
Pensate
A come vengono descritte non soltanto le norme relative
Al diritto di sciopero
Regolato oggi da una legge dello Stato ma come si fa riferimento ad una parte esplicita del dibattito che ha coinvolto non soltanto le ordinazioni sindacali ma le stesse con i loro interlocutori istituzionali
Oppure basterebbe guardare
La descrizione altrettanto minuziosa
Della discussione che ha portato al Patto di Milano
E dei contenuti
Di quell'ipotesi
Oppure ancora a come vengono descritte le varie forme di flessibilità che contratti accordi recenti hanno affrontato qualche volta ratificato e qualche volta Cantona
E c'è una proprietà di linguaggio
Conferma la conoscenza dettagliata
E l'attenzione specifica
E ostile che hanno contro di noi contro il nostro lavoro
Dunque ci conoscono bene
E si può affermare
Senza ombra di dubbio che ci osservano da vicino
Credo che sia giusto non arrivare a nessuna conclusione affrettata
Le conclusioni spettano in questa materia solo agli inquirenti noi possiamo solo registrare
Dire la nostra opinione
Io non arrivo per questo
Ad affermare che
Ci possono essere presenze
Di persone ostili
Anche all'interno delle organizzazioni sindacali
Ma allo stato delle cose non possiamo escludere nulla e chiediamo
Agli inquirenti di fare la chiarezza che serve
Offrendo tutta la trasparenza che il nostro lavoro le nostre sedi le nostre pratiche hanno sempre avuto
Si tratta di osservare
Con attenzione
Quello che è scritto
E di trarne delle conseguenze conseguenze relative nostri comportamenti
è del tutto chiaro che il tema delle regole
Dei rapporti tra le parti sociali
Delle politiche che attraverso la concertazione vengono di volta in volta scelte
Sia il punto dal quale partono
Ma è anche comprensibile
Chi vuole attraverso la criminalità politica
Colpire
Gangli forti della democrazia non poche porsi l'obiettivo di destrutturare il sistema delle relazioni
Ma oggi c'è una cosa in più che ci ha preoccupato
Il
C'era indotto
Anche in un momento difficile come quello attuale a chiedervi di venire a Roma
Dalle vostre città per
La discussione di questa mattina
Le ragioni che ci hanno mosso sono state prima ricordate da Luigi
Vorrei aggiungere
Che il documento con il quale
Gruppo terroristico che
A collocato le bombe davanti alla sede della CISL di Milano
Ma considerato per la pericolosità e l'insidia che contiene
è evidente
Che i criminali cercano giustificazioni nella nostra dialettica
Nella diversità di opinioni che abbiamo sempre informa trasparente e leale confrontato tra di noi
La strumentalità evidente
Ma non va sottovalutata
Io penso che sia molto importante
Anche per questa ragione
Trovarci qui oggi
Aver riunito gli organismi dirigenti aver chiesto ad altre compagne e compagni ed amici di essere presenti
Per affermare una cosa
Netta
Alla quale poi collegare tutti i nostri comportamenti successivi
Il terrorismo non ci troverà mai divisi
Il terrorismo ha un cancro per la democrazia
Il terrorismo un cancro per la democrazia e per i suoi valori fondativi
Il sindacato confederale italiano
Rappresenta e ha rappresentato nel corso di questi lunghi decenni della sua vita
Milioni di persone pensionati lavoratrici e lavoratori
Persone deboli persone anche realizzate nel loro rapporto di lavoro
A persone che hanno sempre fatto riferimento
Con la loro identità culturale politico religiosa
Ai valori decisivi risolutivi della democrazia italiana
Dunque
A partire da questa esigenza
Così come abbiamo fatto tante volte anche nella storia più recente la difesa della democrazia
è parte integrante dell'attività di organizzazioni di rappresentanza sociale che non hanno soltanto a cuore i problemi delle persone che rappresentano
Ma hanno ugualmente a cuore
I valori della società nella quale quelle persone vivono la nostra dialettica le nostre opinioni le nostre diversità
Culturali di appartenenza
Oppure più banalmente le opinioni diverse che abbiamo sul merito sindacale
Rimangono un valore e non consentiremo a nessuno di poterle usare strumentalmente contro di noi o contro la democrazia
Siamo agli ultimi atti quelli delle ultime ore
C'è la riproposizione
Nel solito schema
Di minacce verso sindacalisti singoli dirigenti minacce dirette minacce che vanno
Combattute respinte
Con uno stato d'animo ben preciso
Noi non ci siamo nemmeno in altre circostanze fatti intimorire
E non capiterà nemmeno in questa circostanza
Le persone che lavorano nelle ore che le azioni sindacali che hanno funzioni di responsabilità sono in primo luogo difese dalle organizzazioni stesse
Hanno non semplicemente la nostra solidarietà
Ma il contributo fattivo nostro tutti i giorni
Per poter svolgere adeguatamente la loro funzione
Non ci siamo fatti intimorire non abbiamo mai considerato anche in anni lontani il fenomeno del terrorismo come un fenomeno difficile da debellare
Oppure vincente
Ci furono momenti delicatissimi e drammatici in anni che ci siamo messi alle spalle
Ebbene neanche in quelle fasi in quelle circostanze
Quando le cose erano oggettivamente più difficili di oggi
Chi ci ha preceduto occhi Dinoi
Già svolgeva funzioni di rappresentanza si è lasciato intimorire lo spirito deve essere lo stesso
Non siamo di fronte a delle persone
Invisibili per l'eternità
Ho imbattibili nei loro progetti deliranti
Siamo di fronte ad una criminalità che può essere debellata purché lo si voglia e purché si mettono in campo le iniziative
Del caso dunque la nostra risposta
Deve essere anche in questa circostanza
Ferma come lo è sempre stato
La fermezza deve essere accompagnata da scelte precise
Noi dobbiamo rafforzare tutte le pratiche democratiche tutte nessuna esclusa
Quelle nelle singole organizzazioni all'interno delle quali la dialettica e la passione con la quale si confrontano opinioni diverse è da sempre un valore e non è mai un elemento di difficoltà nella collocazione sociale delle organizzazioni sindacali
Dobbiamo difendere la democrazia nei rapporti tra le organizzazioni anche quando queste divergono nei giudizi nelle pratiche nei comportamenti la lealtà la trasparenza la franchezza fanno parte storicamente del nostro bagaglio non devono venir meno nemmeno in queste circostanze
Che dobbiamo rafforzare la democrazia nei rapporti con i lavoratori quella che abbiamo sempre praticata
Avendo con loro rapporti dialettici tipici di organizzazioni e di gruppi dirigenti che appunto devono svolgere una funzione di direzione
E non sono mai stati semplicemente soggetti destinati
A registrare le più disparate opinioni la dialettica il confronto è importante
Ma la capacità di orientare di dirigere qualifica i gruppi dirigenti
E anche questo è un elemento della democrazia sostanziale
E non soltanto attraverso le regole di quella democrazia formale che i terroristi vorrebbero affrontare e battere senza lassismo senza sottovalutazioni
Verso tutto ciò che può coprire il terrorismo
Anche qualora ci fossero
Dei varchi verso di noi
Dobbiamo avere consapevolezza che noi siamo uno degli obiettivi prioritari per la violenza e la criminalità politica
Dunque
Siamo vittime
O possiamo diventarlo anche di tentativi strumentali
Noi
Possiamo affrontare anche queste
Fasi delicate
Di accentuazione del tentativo di condizionare
Questo o quel luogo di lavoro questo o quel gruppo di persone che lavorano
Se siamo in grado di tenere molto ferma
La nostra immagine la nostra idea di appartenenza e la nostra identità
Anzi per dire meglio le nostre identità
Considerando il pluralismo
Il pensiero di comportamenti come una straordinaria ricchezza dell'esperienza e della storia del sindacato
Italiano di quel sindacato confederale che non casualmente
In tante circostanze in momenti di difficoltà
Degli assetti istituzionali o della rappresentanza politica è stato preso a riferimento da tante persone come un soggetto importantissimo per la loro vita
E dai nemici della democrazia come un soggetto da battere
Devono sapere
Che non troveranno varchi
Perché il sindacato confederale italiano le tre organizzazioni sono qui
Continueranno a discutere con lealtà e franchezza tra di loro a cercare i punti di convergenza anche nelle situazioni più difficili a registrare lealmente le loro diversità ma sono come vi ho detto
Coese unite di fronte a quello che se non colpito per tempo se non azzerato rischia di diventare un pericolo per la democrazia italiana questa democrazia chi ci ha preceduto l'ha costruita questa democrazia chi ci ha preceduto con molti di voi che siete qui presenti la difesa i momenti difficili
A noi tocca fare
Anche più modestamente di quanto sia toccato a loro però lo stesso sforzo dare certezza le persone che rappresentiamo discutere con loro sempre cercare di risolvere al meglio i loro problemi ma nel contempo difendere la democrazia
Diamo ora la parola a Fabrizio Maria Grazia segretaria generale della CISL e di Mila no
Io sento il dovere iniziando a questo intervento
Ma anche con una certa emozione
Di esprimere la mia profonda gratitudine
Per tutte le manifestazioni di solidarietà davvero incoraggianti
Dopo l'attentato alla sede della CISL di Milano
Che sono un segno di quanto al di là della giusta dialettica tra le organizzazioni sindacali
Sono un segno forte della vivacità che unisce il movimento sindacale italiano
Io credo però che un'occasione come questa
Con la presenza della massima espressione della dirigenza sindacale confederale
Sia particolarmente importante se noi vorremmo che così sia
Per questa ragione cioè considerando alto
Il valore della riunione odierna
Voglio iniziare questo intervento in un modo forse inaspettato
Io so come tutti voi
Che nel mirino dei terroristi è stato posto anche il Patto di Milano
Io inizierò spiegando in poche parole per me che cos'è il Patto di Milano
è una concertazione locale che sia dato uno strumento di gestione e quindi di negoziazione molto forte la commissione di concertazione
Non creando discriminazioni né salariali né di rapporto e condizioni di lavoro rientra pienamente nelle normali strumentazioni che ogni contratto di categoria è in grado di offrire pesa
Perché il sindacato hai dato ai lavoratori e alle lavoratrici tutele e garanzie
E soprattutto sta creando occasioni per migliorare la loro occupabilità
Disoccupati con più di quarant'anni extra comunitari persone con disagio sociale che vengono tutelate dalla contrattazione l'altra Milano cioè quella nascosta che cerca di entrare nella Milano di tutti
è un tentativo che ritengo molto serio
Per innescare un circuito virtuoso
Nuovo occupazione occupazione aggiuntiva per persone appartenenti alla sfera del nero e del sommerso
Attività non di basso profilo come si poteva pensare ma di buon profilo professionale
Tale da richiedere un intervento formativo forte per le settecento persone che verranno avviate sui progetti finora privati dalla Compass dalla commissione di concertazione
La gran parte dei quali il settanta per cento verrà stabilizzata uscendo quindi da quella che viene definita precarietà
Mi sento di dover tranquillizzare tutti coloro che hanno espresso valutazioni critiche strumentali
La CISL ha solo inteso rimanere fortemente coerente alla sua vocazione alla contrattazione quale strumento reale di tutela e garanzia dei lavoratori e delle lavoratrici e delle classi più deboli della società
Il parlarne
Non può che aiutare a capire non solo le proprie ma le ragioni di tutte
Non parlarne significherebbe lasciare spazi alla speculazione e al qualunquismo
Detto questo io credo sia utile cercare di affrontare ciò che oggi abbiamo di fronte come fenomeno davvero nuovo
E che il vero punto da cui partire per capire qual è il senso del nostro impegno
è innegabile che oggi è ancora più evidente l'assenza di un equilibrio mondiale
Cosa che sta provocando e provocherà fenomeni migratori di grande entità nuove povertà nuove schiavitù
Favorite dagli effetti devastanti della continua ricerca del benessere sempre più sofisticato per pochi a scapito di altri
Mentre noi litighiamo per decidere se è giusto o non giusto mettere sulle nostre tavole prodotti sempre più belli fuori stagione che durino di più
Sì in scatoline si consola vino meglio nella maggioranza del mondo il problema non esiste perché non c'è la tavola ma se anche ci fosse non ci sarebbe nulla da mettervi sopra
Mentre da noi si riflette sul fatto che la vera ricchezza il tempo soprattutto se libero celtico si considera fortunato se riesce ad avere tanto tempo da poter sopravvivere all'adolescenza
è di tutta evidenza come taluno fuori dal sindacato soprattutto da noi al nord del nostro Paese sembrerebbe invece pensare che non è possibile affrontare governare questi temi davvero decisivi per le sorti del nostro pianeta con sistemi e strumenti che risultano ormai inefficaci e soprattutto troppo localistici
All'insegna della convinzione sbagliata che nel piccolo sempre più piccolo si possono risolvere meglio anche questi problemi
Non è così e questo apre varchi incredibili negli assetti democratici mondiali che offrono terreno di conflitto
Non voglio partecipare al coro di coloro che dicono ciò che deve fare la politica
Dobbiamo dire che cosa dobbiamo fare voi
Dobbiamo avere il coraggio di dire cose nuove il coraggio di usare di usare uscendo dagli schermi
In altre parole credo che la vera domanda da porsi sia da che parte stiamo noi
La risposta a questa domanda è decisiva per l'argomento che stiamo trattando oggi qual è la scelta di campo che vogliamo fare
Per quanto mi riguarda io dico che opportuno rinsaldare i nostri convincimenti e le nostre politiche rivendicativa
Partendo dall'unico elemento che ci unifica veramente e sul quale non potremo mai a vere divisioni
Il valore e la dignità della persona
Questo ci dà la sicurezza di non doverci sperimentare impero pericolose classifiche su quali siano le persone da cui partire o dentro quali confini muoverci per primi
Credo che i fatti ci dicano che non è più tempo di tattiche o di opportunismi c'è da dire da quale parte si sta e tutto il resto verrà in modo spontaneo
Se è così
Risulterà chiaro che noi siamo e continueremo ad essere la massima autorità in materia di lavoro e l'interlocutore forte il più forte nell'ambito della concertazione per garantire modelli sociali equilibrati
Da sempre il sindacato confederale è riuscito a rappresentare su questi temi un salutare pluralismo a volte trasversale e a volte ed organizzazione
Ma sempre attento a tutte le posizioni dialettiche
Noi siamo sempre stati e siamo un coro a cui a tutti è stato permesso di partecipare
Dialogando anche con chi pur ponendo sì fuori dal coro ha sempre fatto scelte di grande valore simbolico o ideale
Se San Francesco vivesse oggi sarebbe fuori dal coro ma come si potrebbe non comprendere il valore della sua vita
Credo sia di tutta evidenza che al contrario chi sceglie lo spregio della vita la violenza come modalità di rapporto con la società e il sistema non può stare nel coro e non dobbiamo neanche dare dignità di strategia a ciò di cui costoro si fanno portatori allora resto una riflessione
Forse questa nostra capacità di essere pluralisti e di garantire il confronto e l'ascolto dei bisogni della gente non siamo stati capaci di trasmetterlo a sufficienza
Forse non riusciamo a capirci o a farci capire
Io credo che questa fase della nostra storia e ci costringa ancora una volta a metterci sulle spalle un peso una croce
Quella di impegnarci molto di più nell'ascolto nel dibattito nel confronto noi dobbiamo capirci e farci capire
Dobbiamo farcela insieme perché solo questo rende accettabile il grosso sacrificio personale familiare che stiamo sopportando a Milano noi ci proveremo a partire dal mese di settembre in modo unitario
è per un traguardo da raggiungere insieme che stiamo lavorando di questo dobbiamo essere convinti ma soprattutto dobbiamo saper convincere io credo che l'ambizione maggiore per un sindacalista
Sia quello di essere strumento di promozione di valori positivi in una concezione di sindacato ed i sindacalisti che con il loro comportamento continua a rifiutare schemi di tipo burocratico per sentirsi più marcatamente e decisamente popolo tra il popolo
Diamo la parola Silvano Miniati segretario generale dei pensionati della UIL si prepari Scudieri
Io credo amici e compagni
E questa riunione sia importantissima
Non solo perché era necessaria
Ma anche perché diciamocelo francamente
Dopo parecchio tempo
Una iniziativa unitaria dei gruppi dirigenti delle tre confederazioni
La situazione che dobbiamo fronteggiare non è sicuramente una situazione facile
Non c'è in giro la tensione la partecipazione e la preoccupazione
Che il momento richiedere
Le ragioni
Probabilmente sono tante
E un'asta anche nel patto
Che avendo CGIL CISL e UIL
Vinto una sfida che allora si presentava molto più forte molto più drammatica
Come quella degli anni di piombo nei confronti del terrorismo
Probabilmente serpeggia in ognuno di noi la convinzione che tanto siamo in grado di farcela che non c'è da preoccuparsi più vita
E questa è una questione che dobbiamo affrontare con molta con molta chiarezza
E con molta lealtà
Non si può sottovalutare quello che è successo in questi mesi e in queste settimane
Non solo perché sottovalutare questo fenomeno
Vorrebbe in qualche modo poter significare che offriamo
Spazi ulteriori iniziative
Ma anche perché comunque già ai livelli raggiunti in questa fase rischia di diventare una limitazione all'iniziativa
A tutto campo del sindacato e in qualche modo una menomazione
Delle dei nostri diritti democratici e civile ma c'è un problema su quale vorrei richiamare brevissimamente la vostra attenzione
A me è capitato anche recentemente di frequentare otto le scuole le nelle iniziative di contatto che si fanno tra anziani e Giovanni
E c'è un dato con il quale tutti dobbiamo fare i conti quelli che ora hanno venticinque anni non sanno niente da un punto di vista concreto del terrorismo
Erano bambini o non erano ancora nati quando il movimento sindacale italiano le forze le forze democratiche le istituzioni italiane
Hanno per anni dovuto confrontarsi duramente contro il fenomeno De Carolis
Ed allora bisogna ripartire da lì bisogna evitare che ci sia una parte della società quella più giovane
Che non riflette non conoscendo e quindi non riflettendo sulla storia del nostro Paese
Potrebbe essere indotta a pensare che comunque si tratta di piccoli gruppi di gruppi disorganizzati
Che scrivono
Delle cose magari come appaiano dai giornali
Sempre sempre le stesse
Problema è un problema grosso e io credo che dobbiamo attrezzarci a partire a partire da oggi utilizzando anche a settembre la riapertura delle scuole per una grossissima iniziativa unitaria di informazione soprattutto dei giovani perché e da lì che bisogna partire per creare una barriera ideale democratica che impedisca al terrorismo di riprodursi o dei rialzare la testa ma io credo che di non avere nient'altro
Da aggiungere a queste penso che se ci muoviamo così
Penso che se nelle fabbriche in tutti i luoghi di lavoro tra l'opinione pubblica in generale dedichiamo a quello che sta succedendo l'attenzione l'attenzione giusta non solo possiamo possiamo farcela ma ovviamente
Facendo l'avremmo un movimento sindacale che avrà acquistato altri meriti altra forza altro prestigio per le proprio per la sua vocazione democratica il suo incrollabile difendere i diritti tutti avrà in cui è stato anche più forza e più prestigio per difendere i lavoratori cittadini nell'azione di ogni giorno grazie
La parola Vincenzo Scudiere segretario generale della CGIL di Torino si prepari Denis Merloni
Quando l'anno scorso primo dicembre del novantanove subimmo l'attentato presso la Camera del lavoro di Torino
Noi subito pensammo a un atto che non si conclude Pardi e non era un atto collegabile esclusivamente in te le questioni ed alle tensioni che avevamo già registrato nel corteo
Pensammo cioè che quell'atto fosse un atto politico premeditato un atto politico che per l'azione che conteneva in sé stesso
Poteva essere già un campanello d'allarme per il movimento sindacale
La reazione che ci fu in quei giorni ci fece capire che la consapevolezza e la reazione democratica delle forze politiche locali della reazione dei lavoratori ci poteva tranquillizzare ma il punto che io qui voglio sottolineare che noi speriamo per un attimo nonostante questo che fosse un caso isolato invece purtroppo non fu così
Di quell'azione guardate non c'era solo un atto dimostrativo
Fu solo per caso che la Camera del lavoro di Torino non fu distrutta incendiata con le bottiglie molotov fu il caso volle che nella sede della Camera del lavoro mentre si era concluso il corteo ci fossero delle persone
E ci arrivo per incendiare un bambolotto al prima e quelle persone in qualche modo lanciarono l'allarme faccio questo riferimento di cronaca per dire che in quell'azione c'era un atto voluto c'era il tentativo di mettere sostanzialmente sotto o sopra la struttura sindacale della nostra realtà
C'era sostanzialmente l'idea di colpire la nostra struttura sindacale in una fase politica che certo aveva anche un ampio a fronte di dissenso per lo scempio c'era la questione della guerra del Kosovo
Ma noi capimmo che non c'era un nesso politico qualcuno pensò che fosse una ragazzata per la verità
Ma dovette ricredersi subito perché qualche giorno dopo purtroppo fu ucciso Massimo D'Antona
E questa escalation è continuata siamo arrivati ai giorni nostri in questa riunione
Collegabili tra di loro di certo so che questi atti hanno un segno è una natura comune
Di certo so e faccio un altro esempio che un mese fa quando fu imbrattata
E fu tentato di irrompere da parte di alcuni giovinastri dalla Camera del lavoro di Collegno dopo un mese i responsabili sono stati presi
Giovani di destra che avevano deciso di fare quell'azione sono stati già inquisiti dalla magistratura
Dopo un anno noi non sappiamo a Torino oggi invece ha tentato di lanciare di incendiare la nostra è una riflessione che pongo questa assemblea perché questa riflessione secondo me fa il paio anche con gli errori che sono stati i picchi richiamati nella relazione di Sergio Cofferati papaya anche col fatto che forse ci sarebbe bisogno di maggiore attenzione ci sarebbe mi giorni bisogno di maggiore coesione da parte di chi è deputato alla alla indagine e anche alla alla individuazione del responsabile detto questo io penso che oggi questa riunione è importante perché è vero quello che diceva prima miliardi ne abbiamo avuto abbiamo una reazione positiva da parte dei lavoratori e delle lavoratrici però è vero i giovani che sono ci luoghi di lavoro non hanno vissuto l'esperienza del terrorismo io penso che noi faremmo bene
A riaprire una discussione nei luoghi di lavoro sul terrorismo
Dobbiamo fare un'azione preventiva è vero che ci luoghi di lavoro non attecchiscono questi gruppi ma è altrettanto vero che dobbiamo saperlo che ci sono persone che non sanno di cosa si parla quando sentono di queste questioni e sono i giovani
Ci sono persone che potrebbero da un come dire atteggiamento da un'azione di ribellismo generico trovare in questo in queste provocazioni anche qualche risposta alle loro insicurezze
Allora noi dobbiamo essere in grado di trasmettere un un messaggio forte rispetto alla questione del pluralismo e della difesa della democrazia
Io non penso che le risolviamo i problemi del pluralismo per esempio pensando di tra Dinoi di approfittarne in ogni occasione per dimostrare chi ha ragione e chi ha torto
Io faccio parte di quella generazione di quella cultura che ha sempre pensato che ogni volta che non si è d'accordo ciascuno deve farsi carico delle ragioni degli altri
Io spero che tra di noi così continuiamo a fare
Quando non siamo d'accordo se ci facciamo carico ciascuno delle ragioni dell'altro e discutiamo e ci confrontiamo forse il modo migliore per difendere una concezione pluralista
è una concezione democratica della società e delle nostre organizzazioni se facciamo questo forse riusciamo anche a trasmettere un la prima è saggio forte dispetto alle contraddizioni e alle divisioni sindacali
Non è che io penso che il terrorismo è vi sono uso il terrorismo per dire che bisogna superare le divisioni sindacali io penso che non pensarla diversamente non è non è una corsa se non la pensiamo allo stesso modo non è una colpa il problema e sapere quali sono le sedi i modi per dirimere le nostre differenze
Io ne conosco uno che è quello della difesa democratica quello della difesa della democrazia quella di dare l'ultima parola sempre e comunque alla gente che noi rappresentiamo aboliamola io penso che questo è il terreno vero su cui noi riusciamo a rilanciare anche l'unità sindacale
Avere idee diverse difendere ciascuno di noi anche il diritto dell'altro ad avere idee diverse ma costruire dei percorsi perché soluzioni unitarie è sempre possibile trovare se noi invece ci rassegniamo alla divisione al fatto che non ci può essere una sede un modo per risolvere i problemi evidentemente scusate la forzatura noi stessi non diamo una risposta
Coerente alle dichiarazioni che facciamo sulle questioni della difesa della democrazia e sul rafforzamento dei suoi valori
Perché il sindacato confederale in questo Paese ancora una delle organizzazioni che rappresenta effettivamente delle persone
E nel momento in cui si è questa cosa noi abbiamo il dovere democratico di assumerci le nostre responsabilità
Non possiamo un giorno essere responsabili e l'altro giorno dividerci ed esasperare le nostre divisioni appunto per stare dentro uno schema che tutto introiettato dentro le nostre organizzazioni io penso che questo è un punto di riflessione che una riunione come questa deve fare penso pure scusate se insisto che noi dovremmo dovremmo andare avanti nel confronto
Io qui non voglio usare un argomenti che riguardano questioni di visione ho sentito la compagnia l'amica di Milano che difendeva le sue ragioni io potrei difendere un'esperienza diversa che riguarda il patto che abbiamo fatto a Torino nonostante come dire i fenomeni che ci sono costati tentativi di di divisione che ci sono stati e si tentava di introiettare tra CGIL CISL UIL e nonostante il fatto che avessimo anche allora opinioni diverse tra di loro
Ma non utilizzo questa sede per dire ciò io penso che questa è una sede che debba servire per dare un segnale forte per un verso a quanti vogliono insinuarsi nelle nostre contraddizione un segnale forte che serve per dire che noi ci facciamo raggio Carlo ci facciamo carico delle ragioni di tutti le uniche ragioni che non comprendiamo son quelli della violenza
Son quelle di chi vuole utilizzare la violenza per mettere in discussione il movimento sindacale ma soprattutto il diritto dei lavoratori nel nostro Paese
Quindi io penso che è un messaggio forte va dato da questo punto di vista e la lotta al terrorismo riprende da oggi la lotta al terrorismo riprende attraverso un po'gramma che siamo in grado di attuare nel Paese nel rapporto con i lavoratori nei luoghi di lavoro per fare un'azione di prevenzione affinché gli anni di piombo non si ripeta
Io penso che questo l'impegno maggiore che può venire da questa riunione della
La parola Denis Merloni segretario generale della UIL dell'Emilia si prepari Claudio Claudiani
Nel giugno scorso anche in Emilia Romagna pervenuto da alcune rappresentante sindacali unitarie un documento del Nucleo di iniziativa proletaria rivoluzionaria
I contenuti di quel documento come quelli di tanti altri sono notti
Mi rendo anche conto che può sembrare sgradevole
Se non addirittura inopportuno richiamare alcuni passi in un'occasione come quella di oggi
Tuttavia ritengo di dovere sottolineare quanto alta
E drammaticamente forte sia la sfida terroristica che ci viene lanciata in questa fase
In quel documento si parla fra l'altro del ruolo antiproletario di CGIL CISL e UIL
Si richiama la guerra contro l'attuale democrazia formale
Si ribadisce che all'attacco politico alla classe operaia e proletaria si deve rispondere ricostruendo un'alternativa politica di classe rivoluzionaria per la conquista del potere
E l'instaurazione della dittatura del proletariato
Si rivendica che la strategia della lotta armata e terreno adeguato di offensiva politica rivoluzionaria
E che l'azione D'Antona rientra in questa strategia
Questi sono alcuni passi di quel documento recapitato ad alcune rappresentanze sindacali unitarie dell'Emilia Romagna
Ecco cari amici e cari compagni ecco questi sono i nostri avversari anzi
Questi sono i nostri nemici giurati che considerano l'omicidio D'Antona un'azione politica che proseguono con l'intimidazione alle persone
E gli attacchi alle sedi sindacali
Nei confronti di queste persone
Siano esse direttamente coinvolte
Ho fiancheggiata Ricci
Ho semplicemente solidali non può esserci nessuna giustificazione nessuna disponibilità neppure a prendere in minima considerazione le loro analisi
Esiste fra noi e loro un abisso incolmabile
Rappresentato dal rispetto dell'uomo e della sua vita delle sue idee che per noi al di fuori di qualsiasi discussione e al di sopra di qualsiasi contrasto
Mentre per loro e alla stregua di una qualsiasi azione politica
Per noi la democrazia con le sue regole le sue procedure è l'ambito in cui collochiamo la nostra funzione nella società e le nostre azioni
Per loro è un ingombro da cui liberarsi
è per questo che oggi come ieri la nostra pregiudiziale nei confronti degli assassini deve essere assoluta
è per questo
Che oggi come ieri dobbiamo essere attenti e denunciare ogni tipo di intimidazione e di violenza
Dobbiamo tenere alta la nostra Guardia
La dialettica politica e sociale di questa fase che a tratti e anche molto a sparano
Anche fra di noi
Può illudere questi terroristi di potere contare sull'Inter terreno potenzialmente favorevole alla loro strategia la loro è un'illusione ed in quanto tale priva di qualsiasi fondamento e noi siamo qui oggi per confermare questa nostra scelta
Spetta allora tutte le forze democratiche ribadire con i loro comportamenti che non vi saranno nessun ritorno
Agli anni bui del terrorismo
All'azione politica e sociale che continuerà sulla base della tradizionale dialettica deve essere affidato il compito di rinvigorire quella rete di valori che sanno che stanno alla base della nostra società
Mi riferisco ai valori che tutti noi conosciamo e che abbiamo nel nostro DNA
La tolleranza la giustizia sociale la solidarietà
In una parola tutto ciò che può rafforzare una coesione sociale messa a dura prova dall'affermarsi di modelli estranei alla nostra tradizione
Per quanto ci riguarda come sindacato ciò significa rafforzare la nostra azione rivendicativa nei confronti delle nostre controparti pubbliche e private
Tuttavia l'azione di contrasto al terrorismo non può essere affidata solo alla politica ma anche alla magistratura e dalle forze di polizia
La nostra fiducia nei loro confronti è fuori discussione
E sono certo che essi hanno compreso almeno quanto noi la portata e la pericolosità della sfida terroristica
Per cui l'isolamento politico all'azione di contrasto delle forze di sicurezza produrranno risultati tali da farsi dire
Speriamo tutti il più presto possibile che anche questa volta la sfida è vinta
Un'ultima considerazione che nasconde una grande speranza
Queste riunione unitaria dei nostri organismi dovremmo farle anche sulle altre grandi questioni che alimenti hanno il dibattito sindacale
Ritengo che i lavoratori pensionati ci chiedono unità e determinazione non solo su come contrastare il terrorismo ma anche
Su tutto il resto
A partire da come assieme assieme
Intendiamo essere protagonisti in questo mondo che cambia
Diamo la parola Claudio Claudiani segretario generale della FIT CISL
Fallisce e compagni l'occasione che ci vede riuniti qui tutti insieme
A una solennità di cui siamo e dobbiamo essere fortemente consapevoli ed è una solidità che va sottolineata senza inopportuni può pudori
E di apparire retorici
Qui c'è tutto il sindacalismo confederale
Con il peso della sua storia e del suo radicamento profondo nella società italiana e ed è qui non tanto per segnalare un'emergenza
Quanto per affermare con grande determinazione senza tentennamenti senza vada pure
Che i germi tutti i maligni del terrorismo e la violenza brutale diversi rilevare rivela ancora una volta in tutta la sua tragica cecità e tutto uscita disperata saranno sconfitti e debellati
L'obiettivo primario
E dichiarato dell'attentato del sei luglio alla CISL e di Milano
Come quello di tutta una serie di piccole e grandi intimidazioni minacce compresa quella di ieri e che hanno avuto un nuovo inizio con il martirio del professor D'Antona
Puntava e punta ad incunearsi nel confronto interno alle nostre organizzazioni sindacali
Per dividerle in moralmente e prima ancora che sul terreno politico e delle strategie sindacali
Ma il terrorismo non ha imparato niente dalla sua disfatta dopo gli anni di piombo i falsi profeti degli anni settanta hanno impiegato anni di Cuba e solitaria riflessione scontando leggi giuste e pene per i loro in Spagna
Giungendo in gran parte a un pentimento che in omaggio alla nostra etica sociale dobbiamo ritenere sincero
E però la violenza dell'odio non hanno né memoria né cognizione risiede luoghi miserabili abissi
L'illusione di potere piegare il gli uomini e la storia con la forza con il terrore un'Idra dalle cento teste
Un mostro sempre pronto a risorgere e a ubriacarsi nel miraggio di un potere conquistato
Umiliando gli uomini distruggendo i ponti e le strade faticosa cellulite ma pazienti e tenaci della democrazia
La nostra condanna della violenza è stata sempre ferme risoluta
Non solo perché la violenza è politicamente sbagliata ma per la ragione profonda che essa la negazione di ogni dignità umana è la negazione della vita
La nostra interpretazione la nostra mobilitazione l'esatto opposto della rassegnazione
Espressione del necessario coraggio civile e politico
Non solo non passeranno sono condannati alle tenebre possono colpire alle spalle solo volto coperto come tutti i sicari da che il mondo è mondo
Possono rivendicare le loro triste inchiesta solo contraffacendo la Bucci solo da una anonimato impudicamente ammantato di effimeri sigle rivoluzionarie
Ma amici e compagni noi non siamo qui per pronunciare soltanto una condanna
Siamo penso anche del pompiere collettivamente un gesto di consapevolezza politica sociale
Dal gruppo dirigente che si fa carico degli enormi problemi di questa fase travagliata di cambiamenti che investe tutto il mondo gli assetti produttivi all'organizzazione del lavoro
Ma anche culture idee aspettative e speranze è una fase che genera anche angoscia e frustrazioni senso di precarietà forti timori nel più deboli Ribaldi avviare avventurismo nel gruppo orti obiettato inserite
Il nostro sindacalismo confederale consapevole della magnitudo di questo terremoto epocale che tende a scaricarsi con maggiore distrutti vita su strutture fragili come sono quelle del nostro Paese
Sia a livello delle istituzioni della democrazia che negli assetti della convivenza civile come degli apparati produttivi come dello spessore strategico dell'è lite dirigenti in troppi settori della nostra vita pubblica
I disagi notevoli di cui siamo diretti testimoni attraverso la nostra quotidiana azione sindacale
Possono rischiare di provocare allunga andare sfiducia nella stessa efficacia del protagonismo sociale e a poco a poco indifferenza è quasi noia per le pratiche della democrazia
Di fronte a questo rischio noi non solo non chiudiamo gli occhi ma alziamo la voce anche più di quanto una lettura prete razionale della realtà ci potrebbe consigliare di fare ed è questa stessa nostra doverosa ma acuta sensibilità che ci porta alla ricerca di risposte innovative e proprio perché si inoltrano in terreni ambiti non acquisirle tradizionali possono comportare
Come comporta uno in questa fase diversità e dialettica ladino
Non è che la dialettica tra le nostre idee tra le confederazioni le dobbiamo certamente aver paura
Ma il messaggio dell'unità della condizione lavoratrice che ci accomuna deve essere più forte
Anche per accrescere la libertà della ricerca di un rinnovato ruolo strategico della funzione sindacale in tutti i gangli attivi della società italiana
A partire da occupazione e Mezzogiorno sui quali vanno misurati non solo le compatibilità ma la stessa legittimità del sistema
E questo messaggio va rivolta a tutti ma soprattutto ai giovani
Perché è lì che il disagio del più forte e più avvertito perché l'idea cattivi maestri e falsi profeti pensi al Nord industriarsi per Bersani
Io porto qui evidentemente amici e compagni il mio specifico di dirigente sindacale di un settore dei servizi quello dei trasporti
Sottoposto più di altri in questa fase a dinamiche di forte cambiamento
Si tratta di settori spesso protetti in contesto di mono buoni erano innanzitutto geografici e naturali la ferrovia il porto l'azienda municipalizzata del trasporto locale
Ma anche nei settori più avanzati pensate al settore aereo ancora non molto tempo fa si ragionava in termini di compagnia di bandiera
Noi abbiamo sposato senza esitazioni e senza conservatorismi la prospettiva della vettura dei mercati
E lo abbiamo fatto non per scelta ideologica ma perché in questa scelta certamente ineludibile
Vi è un motore di sviluppo con un'opportunità piccole o grandi che siano che non possiamo assolutamente perdere ma governare il cambiamento
Significa anche essere convincenti quando andremo a spiegare ai giovani come e perché è giusto che in tanti nuovi contratti
Compreso quello delle Ferrovie degli autoferrotranvieri ci sono vicini ed è un punto forte di clausola sociale e di tutela del reddito perché è già in produzione e dall'altra viene ha anche per i giovani
La sfida di stare in un mercato del lavoro profondamente innovato e che però costituisce anche esso opportunità di uscire da una condizione di esclusione
Qui uno dei punti sui quali fanno leva le farneticanti analisi degli è obbligato visti
E la suggestione
Del rischio di infarto Prensa su uno squilibrio non esistente ma di far pesa sia esso non è spiegato e se esso non è spiegato con il senso
Delle scelte che intendiamo fare che sono volte ad includere
Ed è anche qui che noi dobbiamo sviluppare unitariamente compattamente sì unitariamente compattamente una capacità di convincimento delle nuove leve lavoratrice
Una capacità di ebbe tradursi in partecipazione vera dei giovani in una rara in una loro rapida promozione ai livelli anche di responsabilità sindacale
In una genere generosa messa a punto e in moto della loro capacità di autotutela
Perché come si indaga ed è consigliere rinasce continuamente generazione dopo generazione ed è così che si trasmettono i valori della democrazia sociale
Non come idoli aspirati da venerare
Ma come un intreccio corposo del reale di interessi e di legalità è solo la pazienza dello stare insieme negli istituti che la nostra autonomia di classe poco al crescere nel rendere vincenti
Il sindacalismo confederale amici e compagni ha già percorso cento e cento volte queste strade sa come si fa sappiamo comicità ed è in questa certezza la vera condanna storica di ogni violenza e Pio ogni rigurgito terrorista
La parola me stesso
Da tutte le analisi che sono state fatte
Da più parti sui documenti
Sui volantini
Dei terroristi emerge chiaramente che noi il sindacato italiano
Siamo il bersaglio il nemico principale da colpire
Non c'è
Non ci sono le strutture dello Stato le strutture
Economiche
Come oggetto principale dei loro attacchi
Questo perché questi gruppi terroristici
Si pongono un obiettivo di utilizzare i conflitti sociali
I normali conflitti sociali che intervengono in qualunque Società pluralista e democratica
Come momento come luogo nel quale reclutare
Forse nuovi militanti nuovi soldatini
E possibilmente tra le generazioni più giovani
Che per la ovvio motivo non hanno conosciuto
Nei crimini del vecchio delle vecchie Brigate rosse né soprattutto gli esiti
Che questi crimini hanno avuto sia per la i soggetti sia per le le le organizzazioni terroristiche
E siccome il sindacato
E CGIL CISL UIL
Sono
I soggetti fondamentali
Della lotta sociale del conflitto della sua soluzione
Evidente che per questo motivo noi rappresentiamo il vero nemico il vero bersaglio
Gli organismi da combattere
E gli organismi dai indicare come assolutamente inefficaci
Sì addirittura ostili ai soggetti deboli vittime di questi conflitti
Ci troviamo di fronte
A piccoli gruppi
Senza una reale base non dico di massa ma una reale base Sissi significativamente numerosa
E questa loro dimensione li rende per certi versi più pericolosi il meno vulnerabili
Anche perché in tutti questi anni
Quando l'intera società
Italiana pensava di aver sconfitto definitivamente il terrorismo in questo Paese
Le stesse strutture di contrasto
Le stesse strutture di Intelligence
Sono state via via ridotte
E queste strutture soprattutto quelle di Intelligence sono quelle più efficaci
Nella lotta al gruppi terroristici
E questa situazione li rende particolarmente pericolosi
Io credo che noi dovremmo essere
Netti
Nel condividere l'idea che non ci troviamo di fronte a degli estremisti
Più o meno radicali
Non abbiamo di fronte a noi dei gruppi politici estremisti
Abbiamo di fronte a noi
Dei criminali politici
Il come tutti i criminali
Pensano che lo strumento della violenza
Lo strumento dell'assassinio della intimidazione
Sia lo strumento più efficace per la lotta politica
Esattamente il contrario di quello che noi siamo
La negazione alla radice del concetto stesso di democrazia
L'idea che la lotta politica il perseguimento di obiettivi sociali e politici sia in realtà perseguibile solo attraverso la violenza
Lei mini azione fisica dell'avversario la sua neutralizzazione dal punto di vista psicologico materiale fisico e la e il suo annullamento della possibilità di essere un soggetto politico quindi un soggetto in grado di avere delle idee
Voi siamo il suo avversario principale
Perché noi crediamo invece che la società la si cambia
Grazie al confronto fra le idee
Al confronto democratico tra diversi possibili opzioni alla necessità vitale fondamentale di ottenere il consenso
Sul tutto ciò che noi pensiamo che debba essere fatto per risolvere i conflitti sociali per cambiare gli assetti
Sociali della nostra società
Per questo noi siamo il vero bersaglio in questo momento
C'è sicuramente una iniziativa di carattere investigativo di contrasto
Da far crescere da rendere adeguata
Al la minaccia che oggi viene rappresentata da questi gruppi
Ma c'è soprattutto la necessità di dimostrare ancora una volta che il sindacato in questo Paese
Rappresenta milioni di persone
La sua forza
Si basa sulla sua democrazia
Sulla capacità di coinvolgere
Lavoratori pensionati giovani a tutte le battaglie necessarie per cambiare per modificare per migliorare la nostra società
Io credo che siccome noi abbiamo storicamente dimostrato sempre di essere a las all'altezza delle sfide che ci vengono lanciate
Io penso che anche questa volta
Pur con qualche problema in più che dovremo sicuramente superare perché non sconfiggeremo rapidamente queste nuove forme di terrorismo
Forse saremo ancora oggetto di qualche intimidazione di qualche attentato ma io credo che noi dovremmo lanciare chiaro il messaggio
Da questa riunione a tutti i lavoratori all'intera società italiana che non ci sarà mai più un ritorno del terrorismo in questo Paese che non torneremo a contare i morti nelle strade
Nei accetteremo che sia rimessa in discussione la nostra convivenza civile e la nostra democrazia abbiamo già pagato abbastanza per a vedere il diritto di svolgere il nostro compito democratico all'interno da Società italiana e CGIL CISL UIL saranno all'altezza anche questa volta di dimostrare che la democrazia in questo Paese a nel sindacato uno dei baluardi principali
La parola Paola Aniello segretaria della funzione pubblica della CGIL si prepari Caprioli
Essere qui oggi mi riporta e capirete ora perché l'emozione
Nella situazione e nei sentimenti
Mi riporta lo sbigottimento al dolore di quattordici mesi fa
Quando noi aspettavamo Massimo D'Antona la nostra conferenza di programma lui non arrivo
Perché qualcuno aveva deciso di stroncare la sua vita non iniziamo i lavori ho ancora negli occhi le facce attonite gli sguardi
Gli occhi rossi il dolore sì non voglio dimenticare questa parola e difficile da affrontare ma voglio ricordarla
Vedete non c'era sempre assoluta identità di vedute con lui non sempre la pensava come lui come me
Pur provenendo anch'egli dalla CGIL ma aveva una caratteristica essenziale è stata scuola per tutti noi
Il rispetto per l'opinione diversa la capacità di ascolto e la ricerca di sintesi per fare dei passi avanti nei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori per la costruzione di una società meno arbitraria e più democratica
Come possiamo dimenticare che anche grazie a lui abbiamo tenuto la legge e poi la portò sulla rappresentanza e abbiamo potuto eleggere le RSU nel pubblico impiego anzi
Credo che sia una norma crediamo che c'è una norma di democrazia che dobbiamo tenere per tutto il mondo del lavoro
Perché questa è la mia e la nostra l'idea di relazione tra le classi sociali
Non ha mai fatto parte del movimento sindacale del movimento operaio l'uso della violenza o peggio della sua degenerazione e della sua declinazione degenerata il terrorismo
Ne sappiamo di avere avversari politici con questi ci misuriamo ci scontriamo
Ma non ci appartiene non mi appartiene la categoria del nemico
Questa appartiene alla cultura autoritaria la cultura di destra anche quando chiama copertura alla strumentazione di sinistra io non ci vedo niente di comunista in tutto questo io non so che ci vede solo il rosso del sangue non ci appartiene
Perché schiere di donne e di uomini hanno lottato nella storia nell'ultimo secolo negli ultimi decenni per migliorare le condizioni di vita di lavoro sociali della classe lavoratrice
L'hanno fatto lo facciamo tutti noi ciascuno di noi ogni giorno a viso aperto
Non ci nascondiamo nei furgoncini non usiamo i cestini dei rifiuti Olona animato per far conoscere le nostre posizioni
Le discutiamo le verifichiamo con le lavoratrici e i lavoratori a volte non a sufficienza è vero dobbiamo migliorare il nostro rapporto con i posti di lavoro con chi cerca un lavoro con chi è in pensione
Perché credo che solo con l'impegno di milioni di donne e di uomini potremo migliorare le condizioni di tutti
La violenza in nessuna sua espressione risolve i problemi ma rischia solo di generare altra violenza
E così con la guerra e così con la propria abitazione sì bambini sulle donne sui più deboli e così con il terrorismo
Siamo contrari alla pena di morte in qualsiasi forma siamo contrari all'eliminazione fisica dell'avversario siamo a favore della dialettica anche aspra se necessario
Non mi appartiene non mi interessa non ci interessa un modello di società che nasca che si improntato alla violenza del più forte o del più furbo tra virgolette
Perché questa di per sé stimola apparati repressivi autoritarismo autoritarismo politico sociale economico dico di più
Personalmente non credo che la violenza sia un indice di forza c'è un indice di paura invece di debolezza di insicurezza ne siamo qualcosa di diverso ne abbiamo in mente un modello di società diversa fatta di tanti pluralismo i sono presenti anche qui oggi in questa sala
Non tutti la pensiamo allo stesso modo su tutto ci accomunano però valori e assi importanti fondamentali i diritti umani il rispetto della persona il rispetto dell'opinione altrui
L'obiettivo della piena occupazione il miglioramento delle condizioni chi lavora la redistribuzione delle risorse la scelta del confronto il rifiuto ovviamente della violenza e del terrorismo
Oggi questo terrorismo si pone l'obiettivo di colpire gli attori della mediazione sociale cioè il sindacato cioè noi cioè le lavoratrici e i lavoratori
è un salto di qualità rispetto alle vecchie posizioni sconfitte sottolineo sconfitte di colpire al cuore dello Stato
Ma non hanno intimazione sociale
Io credo per un motivo perché non può averla
Il sindacato pur con contraddizioni e limiti viene riconosciuto come strumento indispensabile da milioni di lavoratrici ed i lavoratori
Tutto questo non sminuisce però la per la pericolosità di questa strategia la vigilanza democratica non va abbassata anzi anzi il sindacato noi
Dobbiamo perseguire con maggiore energia impegno di quanto fatto finora l'obiettivo dei diritti del miglioramento delle condizioni di lavoro economiche di vita dei lavoratori e dei pensionati
Io considero come gli altri come tutti noi qui presenti importante l'iniziativa di oggi ma facciamo di più
Torniamo a discutere nei luoghi di lavoro
La democrazia diffusa la democrazia praticata è il maggiore antidoto al terrorismo e alle derive autoritarie
Facciamolo anche per onorare Massimo
Per onorare le tante donne e uomini della CGIL non solo della CGIL
Che con coraggio hanno pagato con sofferenza e con la vita il proprio impegno per la libertà e per la democrazia in Italia in tutti i Paesi del mondo
Riappropriamo CIR rilanciamo la memoria storica e se insegna menti facciamolo anche per difendere chi oggi è minacciato facciamolo per difendere la democrazia che uno dei nostri massimi valori
Giorgio Caprioli presi prepara Stefania Sidoli
Come già hanno detto molti che mi hanno preceduto e anche Sergio nella relazione
C'è una considerazione inquietante che nasce dalla lettura
Dei documenti in particolare dell'ultimo lasciato lasciato in occasione dell'attentato alla sede CISL di Milano
In quel documento
Sono presenti delle conoscenze
Via spetti delle relazioni sindacali
Di contenuti delle trattative in corso
Che certamente non possono essere spiegati soltanto attraverso
Una lettura attenta della stampa
In particolare per quanto riguarda i metalmeccanici nei passaggi del documento relativi alla Zanussi
Ci sono riferimenti a fatti piene meno
L'intero corpo dei lavoratori dipendenti della Zanussi conosceva
Questo naturalmente deve suscitare in noi
Una rafforzamento dell'attenzione
A quello che facciamo
Questo è compito l'investigazione trovare i responsabili trovare i colpevoli
Non è certamente colpito nostro il compito come veniva detto
Delle autorità
Pubbliche
Ma ciò non toglie che noi non possiamo sottovalutare questi segnali così prima pericolosi
E la considerazione che nasce di fronte a questo
è che paradossalmente proprio alcune delle caratteristiche che il movimento sindacale ha da sempre
E che ne fanno un movimento importantissimo per noi e per la democrazia nel nostro Paese diventano a confronto con i fenomeni d'impresa politiche di terrorismo dei punti di debolezza
Noi siamo un movimento partecipato aperto pluralista mi andiamo orgogliosi
Ma proprio queste nostre caratteristiche ci rendono particolarmente
Vulnerabili
A fenomeni di infiltrazione
Come diceva giustamente Sergio chiediamo con forza
Che le indagini in corso Contini no e diano presto risultati
Ma dobbiamo sapere che questo problema esiste
E che questa considerazione non deve certo spingerci a cambiare queste nostre caratteristiche fondamentali
Ma anche io credo non deve portarci a sottovalutare questi segnali così pericolosi
Io mi sento sufficientemente tranquillo
Anzi direi molto tranquillo
Rispetto al fatto che
Il corpo la grande il grande numero di lavoratori in Italia
Possa essere in qualche modo contagiato o affascinato dalle proposte
Politiche dei terroristi
I lavoratori a mano troppo la democrazia
Ne conoscono troppo bene i pregi
Per essere tentati da avventure come quelle che vengono proposti
I lavoratori hanno troppo rifiuto della Pro violenza fisica
Per poter essere contagiati da chi ne fanno lo strumento principale di lotta politica
E anche il ricordo di quante sofferenze di quanti tutti di quanto terrore la precedente fase di terrorismo
Creò nelle fabbriche contribuisce a creare tra coloro che ne vogliamo rappresentare
Una sicura difesa
Resta però il fatto che proprio questa configurazione fortemente minoritaria del terrorismo politico
Lo rende particolarmente pericoloso per alcuni di noi
Pure essendo almeno per ora un fenomeno di dimensioni più ridotte
è in grado di creare tra di noi
Dei momenti di grande dolore di grande lutto di grande sofferenza come quello che abbiamo vissuto insieme un anno fa in occasione dell'omicidio D'Antona
Io confesso che al di là dell'invocazione alla vigilanza
Credo che le possibili contro misure organizzative che possiamo prendere
Sono sostanzialmente frasi di fronte a una strategia dell'infiltrazione e della violenza
Questo non significa che non dobbiamo esercitare tutta l'attenzione possibile
Ma certamente
Io personalmente
Mi sento un possibile bersaglio
Un temo anche per molti dei dirigenti della mia organizzazione
Coinvolti in prima persona in vicende contrattuali
Che
Dettagliatamente analizzato
Sentirsi bersagli non è una bella condizione
Questo almeno ci consente vista la chiarezza con cui veniamo indicati come i nemici principali
Di non dover affrontare il vecchio dibattito su quanto le lotte del movimento sindacale possono ora aver costituito quello che veniva chiamato il brodo di cultura del terrorismo da questo punto di vista siamo decisamente al di sopra di ogni sospetto
Ma certa questo è una consolazione piuttosto limitata
Io vorrei invitare invece a una considerazione che va un po'oltre
I fatti di cui stiamo discutendo oggi
Mi sono chiesto molte volte in questi mesi e ancor di più negli ultimi giorni dopo l'attentato di Milano
Quanto le profonde difficoltà che esistono tra Dinoi nei rapporti unitari possano contribuire ad alimentare tentazioni di delinquenza politica
Aveva ragione Sergio nel dire che
Certamente c'è un tentativo di uso strumentale delle nostre differenze interne
Al quale non dobbiamo concedere nulla
Ma io credo che come gruppo dirigente
Sarebbe utile approfittare di questa rara occasione in cui ci troviamo tutti insieme
Per
Individuare comunemente dei temi di discussione tra di noi
Perché io resto convinto che più il movimento sindacale
Ha al suo interno problemi divisioni motivi di forte contrasto il più complessivamente e debole e e quindi esposto a attacchi di varia natura compreso
Questo di cui stiamo parlando
Non è un caso come veniva ricordato che il motivo politico fondamentale per cui veniamo indicati come bersaglio sono le scelte
Di concertazione le scelte strategiche che movimento sindacale a fare
Bene proprio su questo punto noi stiamo vivendo in questi giorni
Dei momenti molto difficili nel nostro dibattito
Io sono stato ieri insieme a Sabatini ragazzi e un incontro con Federmeccanica
Dal quale abbiamo ricavato tutti e tre è una considerazione di grandissima preoccupazione perché cosa ci sta aspettando nel prossimo autunno
Ci siamo trovati di fronte a delle tesi relativi ai due livelli contrattuali gravissime
Paradossalmente ancor più gravi forse della idea ogni tanto agitata di abolirle uno dei due
Federmeccanica dicendo che questa è la posizione di Confindustria ci ha detto che a loro avviso l'unico argomento su cui è legittimo presentare piattaforme aziendali
è il premio di risultato cioè il salario variabile tutto il resto si può discutere se lo chiedono le aziende altrimenti no
Ci ha riferito che nella giornata di ieri pomeriggio Confindustria si sarebbe riunita
E che avrebbe istituito una propria commissione parlavo rare intorno al tema dei modelli contrattuali
Allora non è certo il primo segnale questo di che cosa sta bollendo in pentola nelle intenzioni le nostre controparti
E io credo che ricordando tante altre occasioni in cui il movimento sindacale si sentiva sfidato sui temi di fondo oggi siamo in gravissimo ritardo nella nostra discussione
Io credo che siccome tutti sappiamo che questi problemi esistono siccome tutti sappiamo che nei prossimi mesi verranno posti non sappiamo forse ancora in quale maniera
Dovrebbe essere responsabilità di tutti noi decidere rapidamente
L'avvio di una discussione in merito finalizzata a tentare di costruire una vera e propria proposta di piattaforma da portare avanti e da confrontare con i lavoratori
Le difficoltà sono decisamente maggiori di altre volte
Ma
Noi stiamo correndo su questo versante credo rischi ben più gravi di quelli che ci propone la ripresa del terrorismo
Noi stiamo ricco correndo il rischio di perdere o di indebolire fortemente non soltanto la strategia della concertazione ma addirittura il diritto a contrattare che il sale della nostra vita
Ci siamo trovati qui per altri motivi
Ma penso che sarebbe assolutamente necessario
Che scattasse nel gruppo dirigente di CGIL CISL e UIL la consapevolezza che presto dovremmo in qualche modo con una strategia chiara affrontare problemi di fondo che avranno ripercussioni nei prossimi anni della nostra attività
Credo
Che un secondo tema di riflessione
Sempre a proposito di difficoltà unitarie
Sia il chiederci
Se il rifiuto evidentissimo nella nostra tradizione
Della violenza fisica
è sufficiente a mettersi al riparo da atteggiamenti che comunque sono violenti
Non violenti sul piano fisico ma violenti sul piano dei rapporti tra di noi e del rispetto reciproco che dobbiamo mantenere anche quando abbiamo opinioni diverse
Mi è capitato mi capita purtroppo
Soprattutto in circostanze nelle quali non abbiamo le stesse opinioni e andiamo a parlarne ai lavoratori
Che nelle argomentazioni a sostegno delle delle proprie tesi si valica il limite del rispetti
Con lui che
Semplicemente uno che la pensa diventa diverso da te viene dipinto come traditore venduto e qui siamo già nel campo della violenza
Dobbiamo stare attenti perché si parte sempre da qua e non si sa fin dove si può arrivare
Il terzo tema
Molto legato alle recentissime dicendo in Zanussi che credo dobbiamo con serenità discutere tra di noi solo le modalità di rapporto con i lavoratori e nelle modalità in cui esercitiamo la democrazia
Confrontarsi col voto dei lavoratori con le loro opinioni per noi è sempre molto importante
Ma io vi dico molto sinceramente
Che
L'utilizzo fortemente radicate tradizionale del referendum
In circostanze nelle quali non non sosteniamo le stesse tesi
Da certe un risultato di grande partecipazione democratica
Ma soprattutto si sia ecceduto i limiti di rispetto reciproco lascia poi delle rotture delle ferite dei baratri tra di noi che possono essere recuperati solo dopo mesi e mesi
E quindi il prezzo di certi strumenti molto elevato dal punto di vista di come appena finita una votazione e necessario riprendere a confrontarsi a lavorare insieme
Con un minimo di serenità
Anche il tema della democrazia quindi è un tema su cui è necessario che le nostre diverse sensibilità si confrontino
Perché parole importanti come democrazia e pluralismo non diventino disgraziatamente il paravento per cose che comunque non è possibile accettare
Naturalmente non è possibile sarebbe illusorio
Pensare che la semplice minaccia
Del terrorismo ci spinga magicamente a trovare un'unità perduta per ben altri motivi
Io penso però che noi questo problema non ce lo dobbiamo dimenticare
Un sindacato chi sa tenere la scena componendo le proprie divergenze
E più autorevole
E perciò meno attaccabile
Credo che la giornata di oggi possa servire almeno riflettere ciascuno
Nella sua testa
Che vale la pena di provarci a riprendere un confronto fino in fondo
Stefania Sidoli poi Michele gravano che l'ultimo intervento prima delle conclusioni di Sergio D'Antoni
Io credo che in senso
Della presenza delle donne
I CGIL CISL UIL
Ad un incontro non è questo
Stia nella loro volontà espressa più volte di sancire un impegno che c'è appartenuto in tante occasioni della vita delle nostre organizzazioni quello di adoperarsi affinché si apra una stagione nuova di unità sindacale
Che l'unica risposta vera forte credibile
Che noi possiamo io credo dobbiamo dare sul piano etico politico e sociale alla violenza del terrorismo
Nel momento in cui gruppi eversivi si pongono nuovamente come antagonisti di questa società
E scelgono come loro bersaglio prioritario non il cuore dello Stato per ricordare frasi di vent'anni fa più o meno
Non è il mondo imprenditoriale ma il sindacalismo confederale
Io credo che CGIL CISL UIL non possono non rendersi conto che solo sindacato coeso capace di ritrovare le buone ragioni per riprendere la strada dell'unità
Può contrapporsi davvero ad una strategia che se realizzasse le condizioni per un raccordo tra i gruppi che ancora e per fortuna paiono divisi
Avrebbe effetti devastanti in una realtà in trasformazione e per certi versi fortemente contraddittoria come la realtà italiana di oggi
E proprio in questa contraddittorietà
E proprio nei rischi di debolezza che noi vediamo in una società come questa
E che CGIL CISL e UIL da tempo stanno cercando di evitare dai quali stanno cercando di contrapporsi
Che potrebbero fare leva
Con loro i quali vogliono fare del sindacato il bersaglio principale della loro azione
Un mondo che lavorino evoluzione come il nostro
E al cui interno convivono forti contraddizioni abbiamo garanzie precarietà
Abbiamo livelli diversi di tutela modelli differenti di lavoro c'è una forbice ancora troppo ampia tra gli occupati del nord e disoccupati del Sud
Una immigrazione sempre più figlia dell'incommensurabile divario tra il Nord ed il Sud del mondo lo sfruttamento che ne deriva
Sono elementi tutti che potrebbero davvero diventare terreno fertile per chi volesse strumentalizzare i più deboli i più fragili più indifesi
Per portare nel Paese un clima di violenza il cui unico esito sarebbe in realtà la riduzione delle libertà individuali e della libertà collettiva a partire da quelle libertà e da quella libertà che il sindacato confederale ha contribuito a realizzare come sanno molto bene quanti Dinoi e io me lo ricordo bene purtroppo
Hanno nella memoria gli anni del terrorismo i cosiddetti anni di piombo
Ecco perché
Dal sindacato individuato strumentalmente come soggetto sul quale fare ricadere le responsabilità delle contraddizioni dei disagi dell'inadeguatezza del Paese
Parte oggi un impegno che io sono certa noi donne siamo certe non sarà un impegno episodico
Non legato alla casualità degli avvenimenti ma la volontà di tornare con maggiore forza e con maggiore chiarezza con la stessa forza la stessa chiarezza e la stessa unitarietà che abbiamo usato nel passato
Fra le lavoratrici ed i lavoratori fra le giovani di giovani fra le immigrate gli immigrati a spiegare perché respingere ogni violenza è il punto di partenza indispensabile
Non soltanto per difendere la libertà di ciascuno e di tutti ma per creare le condizioni vere di cambiamento democratico di questo Paese
Per la costruzione di un sistema sociale ed economico nel quale si modifichi la divisione della ricchezza in senso più eque nel senso più solidale
Ma perché questo sia possibile e necessario che il sindacato confederale recuperi tutte intere le ragioni della sua unità
Senza la quale ben difficilmente le richieste dei più deboli l'aiuto per i meno tutelati l'integrazione tra soggetti diversi si tradurrà in volontà politica vera di cambiamento
Ecco perché le donne del sindacato oggi ecco perché le donne del sindacato oggi e qui perché sempre nei momenti difficili della storia di questo Paese le donne del sindacato hanno scelto di essere insieme
Hanno superato anche forti ragioni di dissenso per difendere rappresentare diritti negati i valori da preservare le libertà da esigere
Io credo che ne sapremo riprendere quello che nel passato abbiamo fatto non soltanto per dare un senso più forte alla nostra militanza ad essere dirigenti di CGIL CISL UIL
Ma soprattutto per impedire che gli ingressi di chi vuole contrapporsi all'anomalia rappresentata nel contesto internazionale dalla forza e dalla rappresentatività del sindacalismo confederale italiano
E la follia di un estremismo che se ne fa strumento non so quanto consapevole
Annullino quello che CGIL CISL minano in modo determinante contribuito a costruire in direzione di uno sviluppo diffuso di un sistema di protezione sociale forte di libertà più condivise davvero per tutte e per tutti
La parola Michele gravano l'ultimo intervento poi le conclusioni di Sergio D'Antoni
Consentitemi di esprimere la mia personale oltre nella realtà che rappresento solidarietà
Agli amici e compagni
Ghezzi e tre il re
Che
Emblematicamente segnalano
La ripresa di una attenzione delle forze terroristiche nei confronti del sì indagato individuando nel loro persona gli obiettivi
Materiale
è un atto doveroso
Ma anche un segnale che noi dovremmo valutare attentamente perché si e scelto
Di puntare su i responsabili di organizzazione
Di CGIL CISL UIL UIL perché loro sono gli obiettivi
Evidente che loro puntano
La fase del terrorismo oggi a intimidire e ha disarticolare la nostra organizzazione nella sua capacità di risposta
All'azione di penetrazione e di adesione che il terrorismo da più di un anno e mezzo sta cercando di fare in più punti del nostro Paese
E nelle diverse realtà produttive e dei servizi
Ma Cofferati ha posto una domanda a questo Consiglio generale unitario
Che io vorrei riprendere e che si lega strettamente alla valutazione del perché è ritornato prepotentemente sulla scena politica del nostro Paese il terrorismo che sembrava abbondantemente
Finito e ha detto e possibile
Che a distanza di un anno dalla morte di Danton noi non riusciamo ancora a conoscere chi sono stati gli esecutori materiali
Di questa azione delittuosa
E questo pone alcune valutazioni
E alcune domande che lo dobbiamo porre al governo e ai responsabili delle forze dell'ordine in questa fase delicata
è ritornato sulla scena politica del nostro Paese il terrorismo
Siamo tornati ad essere come sindacato unitario obiettivi anche materiali della loro azione al nord come al sud
Guardate che il ritorno del terrorismo
Non è comparso con la morte di e con l'assassinio di tanto
Preesistevano elementi e valutazioni
Anche a chi opere interviene su queste questioni
Già abbondantemente prima del mille e novecento del tragico mille novecento novantanove il venti maggio se non sbaglio
Nella nostra realtà napoletana
Nel mille novecentonovantotto ricordo questa data perché importante
Di fronte ad un'offensiva della criminalità sul terreno e l'ordine pubblico avevano appena ammazzato il padre di un boss davanti a Poggioreale
E in piazza i movimenti antagonisti
Spuri di destra
Ma anche di estrema sinistra compresenze torbide
Determinare una situazione di grande attenzione sul terreno dell'ordine pubblico noi rispondemmo il sindacato unitariamente rispose a quella offensiva
Grazie anche all'appoggio calorici dietro i tre segretari generali
Cofferati allora c'era la Rizza e D'Antoni con una grande mobilitazione di massa
Per il lavoro lo sviluppo e contro la criminalità per la sicurezza
E ponendo le premesse poi delle condizioni politiche dell'accordo sul Patto per il lavoro
Ed è terminammo una grande manifestazione conclusa allora da Sergio D'Antoni nel marzo del mille novecento novantotto una manifestazione segnata
Dalla presenza torbida che noi percepì in mano
E fumo allertati
Dalla ripresa di azione e nei movimenti di massa e in alcuni determinati luoghi di lavoro
In collegamento con realtà del nord ma anche fuori Italia la presenza di forze terroristi
Il mille novecentonovantanove maggio del mille novecentonovantanove con il clima che ha descritto bene Cofferati anche con la guerra del Kosovo
Nella realtà napoletana non voi percepì mo'un crocevia di azioni torbide
In cui erano nuovamente presenti queste forza forze nazionali e forse internazionale
Dieci giorni prima dell'assassini D'Antoni D'Antoni fu a Napoli in un importante convegno a cinquant'anni di una rivisto per il lavoro
E in questi mesi ha operato
E allora qui ci sono alcune valutazioni politiche da questa assemblea devono venire fuori
Perché se è considerata chiusa questa fa troppo precipitosamente la fase della lotta al terrorismo dopo
La consegna delle vecchie generazioni perché si sono lasciati indisturbati all'estero personaggi nella clandestinità
Perché non si sono decisi i legami che pur persistevano operanti in diverse realtà del mondo del lavoro del nord della realtà anche dall'anno della mia Provincia e delle forze
Di nuovi soggetti che sono presenti
C'è stato un golpe una colpevole sottovalutazione
Che ha creato le condizioni per il ritorno operativo in forme diverse da quelle conosciute come diceva comprate con consenso diverso
Nella società e nel sistema politico mass
Sì non si sono e si sono smantellati tutti gli apparati
Che hanno segnato positivamente la lotta al terrorismo nel corso di questi a
Allora a distanza di un anno dalla lotta
Con la vicenda che indirettamente ci ha colpito con un impianto accusatorio debole che non resiste
Hanno fatto emergere l'inadeguatezza dei nostri apparati investigativa
Allora qui c'è bisogno di una svolta
Non si può procedere per emergenze sul terreno della sicurezza del Paese
Su una frontiera delicata come quella del terrorismo c'è bisogno di concertazione internazionale ma c'è bisogno anche di un'azione concertata da tutti gli apparati che lavorano operativamente per disinnescato
E isolare e battere questi nuovi assassini che sono più deboli rispetto ai precedenti ma sono più pericolosi e anche più sanguinari
Ed è evidente per questa ragione che cercano il consenso il sindacato per questo contesto ritorna ad essere un punto di riferimento
Universale nei prossimi
E l'allarme che qui è stato mangiato non l'abbiamo percepito
Ed è giusto
Noi dobbiamo riprendere l'unità per nostro conto
A maggior ragione di fronte a questa offensiva
A Napoli siamo riusciti a mettere dopo la morte di Danton una grande risposta democratica sociale e civile istituzionale solennemente
Nel Maschio Angioino
è stato una risposta Outta del movimento sindacale della democrazia
E delle realtà del mondo del lavoro e dei servizi napoletane abbiamo attivato la vigilanza di concerto con le forze più positive che lavorano sul terreno del contrasto
Ma dobbiamo sapere che questa partita e questa sfidarli solamente che ne possiamo fare e solo una parte
Di una strategia più efficace e più determinata che gli organi dello Stato e il Governo in prima persona deve fare in misura deliberata soprattutto dopo queste ultime due lei questo è l'impegno
A Napoli siamo stati uniti perché abbiamo sempre capito
E percepito sulla pelle la pericolosità di questa presenza che si inserisce in una situazione di ordine pubblico e di sicurezza molto complessa e molto delicata
Avendo obiettivi internazionali e avendo una presenza di carnalità avendo alle spalle anche intrecci torbidi che hanno segnato la vita economiche sociali e politiche dalla nostra
Città che hanno il terrorismo lasciato morti feriti e anche ricordi tragici che ci portiamo nel vento
Non vogliamo ripetere quella pagina
Sappiamo la pericolosità di questa sfida ma da questa assemblea deve venire un incoraggiamento a tutti
A fare di più e a fare quando è necessario per stroncare questi assassini e questi criminali che come sempre troveranno voi a ostacolare i loro piani e rafforzare la democrazia soprattutto nei luoghi di lavoro
La parola Sergio D'Antoni per le conclusioni che questi consigli generali
Ma io
Penso che le analisi e le osservazioni
Che ha fatto correre Cofferati all'apertura di questa
Nostra riunione corrispondano
Alla valutazione complessiva che il sindacalismo confederale da
Di questa ripresa terroristica
Delle sue manifestazioni
Delle sue minacce
Penso che
Sia stata fatta una
L'analisi puntuale è anche una risposta efficaci
Per questa ragione le mie osservazioni saranno
Di arricchimenti
Di complessiva maturazione di quello che tocca a noi
Come risposta di quello che tocca lo strato
Di quali politiche dobbiamo cercare di portare avanti per sconfiggere
Questa ripresa terroristica
Va domanda forte credo che ci poniamo tutti che si dovrebbero porre tutti gli osservatori
Responsabili a vari livelli e per quale ragione
Nel mirino ci sia
Il sindacalismo confederale e così spietatamente le sue politiche
Questo forse il vero elemento di novità
Rispetto a tutte le manifestazioni terroristiche che abbiamo conosciute
Nel corso di DTT tutti gli anni
Il sindacalismo confederale si era dentro l'analisi era complice ma non era mai
Preso di mira con questa intensità e con questa virulenza
Io penso che probabilmente al di là delle nostre volontà in questi anni noi abbiamo affermato un ruolo
Abbiamo affermato una indispensabilità del sindacalismo confederale
Di cui spesso noi stessi non ci siamo arresi conto fino in fondo
Sarà stata la debolezza delle istituzioni
Sarà stato un dibattito politico scadente
Sarà stata la mancanza di una visione complessiva
Dei punti di
Elaborazione culturale e politica
Sarà stata anche
La nostra capacità di cogliere pur nelle differenze Ornella problematicità
I veri elementi di cambiamento di saperle adatta
Sarà stata la capacità di avere
Sfidato nei momenti più difficili
Nei momenti in cui era più facile prendere altre strade fuggire
Ma noi invece non siamo fuggiti e ci siamo assunti la responsabilità abbiamo fatto scelte complicate però coi magari e questo sicuramente
Ha lasciato un ruolo a conferma ha determinato un ruolo qualche volta qualcuno dice anche al nostro interno
Sopra esposto oltre il necessario
Io sono tra quelli convinti invece che questo è sicuramente il portato di questi cambiamenti
E quindi che non c'è sovraesposizione c'è soltanto la consapevolezza se siamo in grado di fare scelte coerenti di affrontare questo nuovo e di dargli una risposta che sia tale da garantire
Insieme come in tante occasioni abbiamo detto le ragioni degli interessi di coloro che rappresentiamo lavoratori disoccupati pensionati
Ma in un quadro di interesse regionale del Paese
Che mai come in questi anni abbiamo saputo coglie
Mai come in questi anni abbiamo saputo coniuga
è inutile ripetere sono però ogni tanto molti osservatori se lo scordano spesso ce lo scordiamo anche noi
Ma senza
L'azione il ruolo le scelte del sindacalismo confederale italiano questo Paese in questo momento non sarebbe in Europa non parteciperebbe al dibattito sulla costruzione della nuova Europa
Non sarebbe protagonista pur nelle sue problematicità
Delle grandi questioni aperte in Europa e nel mondo noi questo dobbiamo rivendicarlo non per una questione astratta per una questione di consapevolezza per il fatto che di fronte a tutto il dibattito che poi ripreso di fronte a tanti analisti che continuano a non capire
La realtà del sindacalismo confederale che continua a dare di noi questa visione strana che noi rappresentiamo anziani
Pensionati che noi dura al massimo riusciamo a a consolare i consolati che noi al massimo riusciamo a tutelare tutelati
Non si accorgono invece che in questi anni è avvenuta un grande cambiamento
Che noi siamo riusciti in maniera fortissima pur contante insisto problematicità
A dare una garanzia un rapporto a consolidare una posizione
Non è avvenuto in nessuna parte d'Europa non è avvenuto in nessuna parte del mondo
E questo che dà fastidio e questo che viene preso nel mirino e questa politica che non viene accettata e il paradosso è che non viene accettata da tanti analisti
Che dovrebbero capire che il nuovo si misura solo con il consenso e fanno invocazione astratte a questo nuovo senza guardare con per le le conseguenze e tutti dicono bisogna bisogna bisogno senza mai misurarsi con un problema concreto mai mai
Non riescono a muovere una virgola a spostare una corporazione a inventarsi nulla quando si trovano davanti a processi innovativi
Il che dimostra la grande incapacità delle istituzioni e quaranta non solo italiane
Ma complessivamente perché oggi nel nuovo questa società sono portate a chiudersi ad essere corporative ad impedire qualunque nuovo solo grandi soggetti collettivi possono fare la sintesi se si assumono responsabilità
Se porta avanti una linea se oggi siamo in grado pur con i problemi che abbiamo di avere sconfitto l'inflazione in questo Paese se non potevamo aspettare i comportamenti dalle compagnie petrolifere dei barbari dell'azienda farmaceutica del delle di tutti coloro di tutti coloro che ci vanno le lezioni dalla mattina alla sera sui nostri allenava venti e che quel giorno mentre ci danno lezione si comportano esattamente contro il massimo l'ha raggiunto il presidente
Giovane presidente il che lascia ben sperare del industriali italiani lui petroliere che quel giorno fece a Santa Margherita Ligure quella predica per ribadire nei nostri confronti centocinque di tutti i colori Cofferati era presente noi abbiamo letto può e cioè prescritto
Il giorno in cui l'Antitrust
Faceva l'unico pronunciamento la storia dell'Antitrust sull'esistenza di un cartello e guarda caso al giovane petroliere questo sfuggito
Per questo a dimostrazione che il cambiamento lo si affronta solo se si entra solo se si sporca le mani e che se ognuno si deve chiudere al suo corporativismo questo Paese non fa nessun passo in avanti
E non solo questo e guardate dovunque
Le dovute non è una questione sull'Italia basta guardarsi in giro è capire che oggi devi competere come ci spiegano tutti
E quindi questo pone problemi delicati aderì competere con equità e quindi questo pone problemi altrettanto delicati sull'altro versante
E su questa sfida
Che noi in questi anni ci siamo misurati
E pur con le contraddizioni che abbiamo su cui tornerò e pur con le differenze che abbiano abbiamo tenuto la barra su questo punto
Abbiamo fatto prevalere l'interesse generale del Paese nel momento in cui la più facile far prevalere i nostri interessi immediati abbiamo fatto prevalere una visione più strategica della nostra linea
Pur quando era più facile di cacciarsi ognuno rispetto al proprio particolare
Abbiamo messo in discussione iscritti
Solidità
Rapporti
Tutte cose di cui si scordano tutti
Ma in cui appunto nessuno si misura mai su nessun problema sul nuovo io non ho visto male in questi anni li ho fatti tutti questi dieci anni proprio non c'è mai stato ma
Qualcuno che abbia sfilato se spesso dentro
Per me concertare significa questo e sfidarsi dentro se ciascuno dei soggetti in campo se sfida del
Concertare significa avere questa consapevolezza
Ed è questo che come dire non viene viene non viene percepito nei suoi termini veri da parte di quelli che dovrebbero aiutare questo percorso questi analisti o presunti tali
Ormai gli analisti veri non Arizona più la realtà
Analizzano esclusivamente ai loro desideri
E sperano che i loro desideri corrispondano con la realtà
E quindi spesso si scordano delle cose come avvengono come si misurano
Come si percepiscono nel passaggio lei nemmeno né in termini di vita nel proprio il rapporto nella vita di ciascun lavoratore di ciascun disoccupato ma in grandi annunci capace solo per
Che hanno un cd provocare chissà che cosa cioè sostanzialmente poi chiusura territoriali corporative
Assetti spostamenti che non a me
E qui io penso che qui come scrivono questi sedicenti
E farneticante e qui il cuore lo scritto e il cuoco
Ed è proprio me
Ora badate bene io non voglio minimamente va fatto Sergio lo faccio anch'io ha fatto anche Angeletti però io non voglio credo che nessuno di noi in questa sala
Può dare dignità politica a questi terroristi cioè lo dico con estrema chiarezza
Lo dico
Lo dico con estrema chiarezza non sono compagni che sbagliano questi sono assassini fuori assassini complici di assassini e al più presto più presto lo Stato di garante garantisce questi assassini alla giustizia io come dire avremo guadagnato in termini complessivi non perché in pericolo la democrazia la democrazia italiana è solida non rischia pericoli no non è questo è in pericolo qualcosa d'altro la villa e la vita di innocenti che pagherebbero per colpe non proprie se questi assassini resta una libertà questo è il punto non altre
E se questo è il Ponto bisogna appunto sapere che è vero che nell'analisi precedente del precedente terrorismo ci sono le differenze ma allora c'era appunto anche
Questo indiretto questa indiretta conseguenza che alcune vittime innocenti anche nostre
Sono rimaste
Entro quest'
Io faccio due nomi per tutti ma lo faccio soltanto per ricordare che
Noi non possiamo abbassare di un millimetro nella guardiana la nostra attenzione
I nomi di rosse di Tarantelli per noi sono nomi
Che non potremo scordare mai
Mai
Non a caso
Non a caso un operaio intellettuale
Non a caso due persone dalle origini diversa le culture diversissime ma accomunate soltanto da un grande attaccamento
Ai lavoratori al sindacalismo confederale al suo ruolo e la sua funzione
E se oggi si può fare un parallelismo come faceva Sergio nei confronti del professore tanto allora si può fare proprio perché risalgono e si rivedono
Lo stesso tipo
Di persone che mettono al servizio il proprio sapere la propria saggezza la propria conoscenza di cause alte e per questo
Rischiano la vita per questo gliela lasciano cioè per noi
Non è una questione di un Paese che scorta tutto per noi rossa Tarantelli D'Antoni
Don Tona sono nostri eroi nel senso più pieno del termine cioè nel senso che hanno rischiato per cause
Che noi sosteniamo ogni giorno la loro vita ce l'hanno lasciata non le potremo mai scordare il Paese voi stessi immagino
Ed è per questo che io credo che dobbiamo quindi essere chiari
Sulla
Su quello che ci tocca su quello che dobbiamo fare
Per come io sento queste questioni noi abbiamo cinque linee
Cinque direttrici
Che dobbiamo sapere
Gestire in maniera la prima e noi dobbiamo avere fiducia in questo sport
Dobbiamo avere fiducia in questa
Democrazia e nel suo funzionale
Ci sarebbe la polemizzare da fare tante valutazioni un anno di distanza l'assassino del professore D'Antona non c'è nessun risultato sarebbero tante cose da dire
Ma io penso che questo sarebbe un errore clamoroso
Io penso che tocca a noi un compito diverso
Tocca a noi il compito di dire a questi inquirenti che hanno la capacità professionale gli strumenti tecnologici
Illy insieme di un apparato che possano per pigramente funzionare e recuperare questi ritardi e garantire questi assassinato stile
Questo è possibile
Se non si sottovaluta
Se non si mette da parte si metta da parte ogni strumentalità
Ogni azione di concorrenza tra le armi se si capisce autenticamente che questo è un pericolo e bisogna organizzarsi al meglio per fare in modo che il pericolo che l'impianto scongiura venga sconfitto
Poi io lo voglio dire spassionatamente sono per dire agli inquirenti allo stato alle sue capacità che questo sindacalismo confederale
Crede autenticamente in questo stato ha fiducia il loro
Sì senta no non solo i nel fare quello che facciano ma si mettano in maniera tale da garantire con le loro capacità che questi tipi questi assassini non possano circolare liberamente in questo Paese
Questa è la questione
E senza polemiche ho visto già anche nel corso di queste giornate una politica spesso inconcludente l'unica cosa che ha saputo fare polemizzare su questo
Io penso che questo non serva mi aspetterei di più un dibattito parlamentare forte
Che dica al Paese l'insidia che c'è il rischio che c'è la preoccupazione che c'è dibattono dedotto spesso da argomenti incredibili ma come non capiscono che il Paese debba fermarsi
E vederli discutere di una cosa che è un vero pericolo per la vita di tanti innocenti ma come è possibile che non ci sia questa consapevolezza che tutto venga lasciato così alla alla al al gioco al giorno per giorno che non ci sia questa presa di coscienza
La seconda questione è quella che tocca più direttamente a noi noi dobbiamo alzare il tiro e fare una mobilitazione civile democratiche fra i lavoratori prepensionati per i disoccupati
Noi dobbiamo dire come abbiamo fatto oggi
La natura
Il rischio
Il tipo di conseguenza che questa azione può determinare e questo lo dobbiamo fare in tutte le occasioni possibili in tutti i rapporti facendo una vera e propria
Mobilitazione Totti livelli perché tutto questo possa essere percepito in quanto tale non è nascondendo non è trascurabile non è sottovalutando che noi risolviamo a questi
Perché anzi lasciamo campo libero
E stante menti deboli potrebbero cadere in questi percorsi tortuosi
La terza questione che dobbiamo proseguire sulla strada di questi anni
Sulla strada la concertazione sulla strada del sindacato la partecipazione questa strada non ha alternativi
A tanti attacchi ma non ha alterna
Ora nessuno di noi lo voglio dire con estrema chiarezza nessuno di noi è un errore
Ne
Incoscienti
Non siamo nati né per essere poi né per essere incoscienti
Noi siamo soltanto consapevoli del nostro ruolo
Noi siamo soltanto consapevoli che però oggi tenere insieme
Le ragioni nostre con le ragioni degli altri si può far
In tutto il mondo
E solo se anticipiamo
Se siamo lì se condizioniamo quelle sì
Di politica economica generale di politica redistributiva di politica fiscale noi riusciremo a trovare
Le ragioni per mettere insieme di interesse generali con i nostri se siamo fuori inseguire
Il settimo dal cambiamento del tale che inseguendo veniamo sconfitti non c'è niente da fare
E c'è di più che le istituzioni non saranno in grado proprio per la loro debolezza Pozzetto è quella nuova quale mette i governatori tolte adottato
Lo strano dibattito questo strano dibattito tutti deve decidere le quote del migrazione che veramente incredibile mentre basterebbe dire del Civetta Lezzi scoprirebbe che poi vediamo come De Sica
Per i dibattiti si fanno a priori non si fanno mai sul merito non si fanno mai sul merito di un Paese che oggi deve affrontare
Problemi da ammattiti di disoccupazione incredibile ed immigrazione incredibile e non si affrontano i problemi prima sapendo che oggi non abbiamo una situazione nella quale si è un'azienda al Nord ci dice
Che non può andare anche se non avevano gli immigrati noi dovremmo essere in grado di dirle benissimo vai avanti ethos spostati investe in una zona dove ci sono disoccupati a quest'ora la lava i soldi
E allora il problema degli immigrati
Diventerà un problema di integrazione non di dramma non di incredibile situazione alla quale alla fine
La zona forte del Paese per fermarsi per mancanza dei disoccupati e quella debole del Paese deve arretrare perché ne ha troppi ma che Paese se non sa affrontare questo
Laddove ad attori stato impresa sindacato anziché queste false polemiche inutili e poi dopo di che non si sa dove siamo vivaio li voglio ma sono pericolose e allora che facciamo decido io decine tuo nonno a quel punto mi inviano ecco la vera Bibbia
Che ci troviamo tutti d'accordo
Questa è la condizione
Di avere insistito da parte nostra non per eroismo no non per come dire in coscienza che naviga concertativa L'amica delle decisioni comuni l'unica strada in poi si possono affrontare questi problemi
Ecco io penso che noi dobbiamo dire viola questi terroristi
Se è con queste cose ci vanno ci vogliono intimidire far paura perché noi molliamo questa politica lo devono sapere no non la molliamo perché è l'unica che può fare gli interessi di quelle che rappresentiamo
Essendo l'unica che può fare gli interessi debbono anche sapere che appunto tutte le volte che molliamo come è successo in questi due anni poi le cose del genere
Lo spettacolo sul fisco è indescrivibile è inaccettabile
Io mi fermo qui perché oggi parliamo d'altro ma è incastri
Non possiamo continuare a dire che c'è una riforma tedesca che noi l'abbiamo già fatta che però non sappiamo se ci darà venti mila miliardi dodici mila miliardi cinque mila non se sa
Con una cosa che io trovo quando la concertazione esattamente il contrario risiede bici decide e ognuno sa questo cerchio si va a scadere alla credibilità
Perché se noi abbiamo un accordo nel dicembre novantotto che dice che tutto quello che serve calava la lotta all'evasione fiscale sequestri più alle famiglie
Se tu quello loro rispetti a quel punto i soggetti tutti della concertazione sono credibile nel rapporto con le persone
Se non lo rispetti fai questo balletto intorno la cosa andò da un'altra
E poi non trova di meglio che togliere l'unica cosa che cominciava a funzionare cioè il registratore di cassa così in una mattina battuto grande operazione ai sollevato più evasione contemporaneamente ha messo in canzoni integrazione quindici mila persone che costruiscono il registratore di cassa
Senta catanese accorta perché perché ha mollato la contrattazione perché non hai discusso nel religioso
Ecco perché io penso e lo dico con grande serietà con grande impegno con grande coerenza che dal nostro punto di vista quella linea quel tipo di impegno quel tipo di consequenzialità
Noi dobbiamo portarlo avanti senza tentennamenti
Senza nessuna rende anche affrontato come ha fatto Sergio questa mattina le cose a noi più spiacevoli però dicendo la verità
Non c'è dubbio
Che il linguaggio usato in queste
Rivendicazione la proprietà e conoscenze
Lasciano pensare
Lasciano pensare a qualche infiltrazione a qualche
A qualcuno
In questi casi le ipotesi sono due cioè non non ce ne sono di troppo
O c'è un'opera di intelligenza formidabile che questi riescono a fare controllanti telefoni rapporti e circa oppure
Oppure c'è qualcuno cioè è un infiltrato società ci sono
Di particolare usati le cose usate lasciano pensare questo insisto noi l'anziano inquirenti non tocca a noi lo diceva Sergio lo ripeto non tocca a noi
Stabilire se è vero non è vero anche perché il massimo che possiamo fare fare una vigilanza forte va oltre quello non siamo in grado di andare la cosa che voglio dire con chiarezza che noi siamo vittime di tutto questo e non vorrei che qualcuno presentasse questo come una forma parziale di complicità se noi siamo nel mirino
Anche l'ipotesi dell'inventato fa parte dietro nel mirino quindi quello che possiamo dire all'incoerenti che nel fare queste indagini il più veloce possibile non guardano in faccia nessuno esazione inventato lo pigliano al più presto vanno meglio è per noi per noi
E quindi che non ci sono remore non ci sono atteggiamenti
Parte come dire
Con dicendo di di di di di conflitto e De indiretta del ma neanche per idea cioè c'è soltanto la consapevolezza
Che le strade possono essere con il e siccome noi possiamo fare una parte agli inquirenti tocca l'altra parte quella che per cui
Per cui fanno il loro lavoro e quindi in questo senso non debbono avere nessuna Remo
Quinto percorso il sindacalismo confederale noi
Ora qui è stato detto glielo ripeto
La ricchezza di questo sindacalismo confederale la storia di questo Paese su Prodi
E negli alti e bassi della sua storia
Negli alti e bassi dell'unità
Negli alti e bassi delle dibattito c'è sempre stata questa caratteristica
Nostro pluralismo la diversità
Trovarsi anche siamo tra le poche forze in questo Paese talmente diverso diciamo per certi versi questore confuso fare
Ma anche talmente accomuna
Paradossalmente guardate anche in altri Paesi dove esiste da anni un sindacalismo unitario c'è meno ricchezza sulla lista ma contemporaneamente anche c'è meno incidenza unità
Cioè la questa caratteristica il sindacalismo confederale italiano ha pochi eguali si meravigliano sempre tutti
Che pur divisi pur con dibattiti enorme che sarebbe stupido qui nascondere noi spesso in tante occasioni non solo in questa quando siamo attaccati al terrorismo ma in tante occasioni internazionali in tante occasioni
E a utenti che acceda vediamo Ali e abbiamo ma solo linguaggio solo e poi ci dicono ma allora siete veramente divisionale
E la risposta è che la ricchezza del sindacalismo confederale la sua grande capacità di essere di questo diciamo un elemento decisivo nella democrazia di questo Paese proprio nel momento in cui gli altri soggetti
Non hanno grandi potenzialità guardate
Noi con gli alti e bassi anche quando ci dividiamo anche quando usiamo forme appunto di democrazia diretta abbiamo una le caratteristiche che in questo Paese una lite a nessuno abbiamo una partecipazione al voto dirle se Uddin referente depressione
Che sfiora sempre l'ottanta per cento lo supera
Mentre il Paese abbassa lentamente ogni forma di partecipazione alla democrazia non partecipiamo di questo elemento perché perché c'è un attaccamento
Pur nella critica
Perché c'è una grande voglia di stare lì di esserci di partecipare
Allora io penso che è proprio di questa ricchezza noi dobbiamo fare l'elemento decisivo del nostro confronto io dico che è differenza tra di noi esistono e sono differenza qualche volta importante
Sul ruolo e la concezione alla concertazione sul suolo la concezione di democrazia economica sull'evoluzione del sistema contrattuale
Sul meccanismo che tutto questo determina tra regole flessibilità garanzie contrattuali e tutto questo è vero noi non possiamo annullarlo lo dico a quanti qui hanno fatto un grande appello come risposta unitaria al terrorismo
La risposta militare al terrorismo e certa e sicura
Non c'è da vere il minimo dubbio l'ho detto all'inizio io penso che questo sindacalismo confederale non ha il minimo dubbio nel mobilitarsi democraticamente in termini unitari
Per respingere questo attacco ma guai hanno
Se nel momento in cui facciamo questo per ragioni
Di
Risposta immediata hanno lassismo in maniera ipocrita le cose che ci divide
Perché se lo facciano in maniera ipocrita noi faremmo l'operazione indebolimento complessivo
Noi dobbiamo cercare il punto di sintesi unitaria ma attraverso un dibattito vero
Che faccia vedere le differenze quando ci sono
E che cerchi nel dibattito con i lavoratori di trovare quella sintesi
Non possiamo minimamente guardate Dalio ragione a questi che attaccandoci noi dobbiamo annullare noi stessi in una prosa onte finta di proprietà unità per respingerli dobbiamo dire due cose con certezza
Che intanto la risposta è unitaria e forte come sembra in una democrazia di questo Paese da parte del sindacalismo confederale ma che noi proseguiremo questo dibattito sulle cose che ci dividono
Per fare in modo di trovare una sintesi ma nella chiarezza nella trasparenza senza ipocrisia senza ipocrisia
Perché questo non servirebbe a nessuno
Perché questo indebolirebbe il ruolo del sindacalismo confederale
Perché questo ci trasformerebbe in quello che molti vogliono che noi diventiamo un residuo di qualche
Noi siamo una forza vera autonoma
Non residuale di nessuno in grado di confrontarsi di battersi di mettere in moto processi di concertazione o conflittuali quando ci troviamo di fronte a scelte che sono fatte con
E siccome tutti hanno conosciuto nessuno può avere dubbi
Ecco perché io penso che sia utile in questo senso come abbiamo fatto oggi
Non nasconderci le differenze ma insieme indicano la strada unitaria possibile perché da un lato ci sia una risposta forte e dall'altro lato ci sia marzo prosecuzione autentica di un dibattito che possa produrre
Quella sintesi indispensabili come è successo in altri momenti dalla nostra storia
Ultimo punto
Che un mio chiodo fisso e che in questa circostanza ritorna tutto noi dobbiamo diventare in questo Paese agente di fiducia
Lo dico perché questo è uno dei terreni più in Silvio
Che ci sono e che circolano nella testa delle persone
C'è un recente
Sondaggio una recente indagine
Di un istituto che dimostra che
Siamo al punto più basso della fiducia del popolo italiano nelle istituzioni nel futuro nelle condizioni di vita questa è una cosa in accetta
è un processo incredibile
Di assimilazione culturale
Che forse di questo Paese non solo di questo Paese producono nella condizione di vita di milioni di persone quello di presentare il futuro come peggiore del presente come peggiore del passato
In un futuro in cui avremo nuove tecnologie che potranno farci risparmiare fatti
E che potranno dare il lavoro a tutti
In un futuro in cui avremo una condizione in cui si potrà salvaguardare la sicurezza del lavoro attraverso la tecnologia
In un futuro in cui avremo scoperte mediche le abbiamo in termini tali da garantire un processo di vita di qualità della vita molto più consistente
In un futuro nel quale lo sviluppo tutto questo può aumentare
Il livello di vita di miliardi di persone ci sono una banca
Di cosiddetti intellettuali
Di iettatore rossa pazzo di gente pagata per fare questo perché ogni volta che parla pigliano i cachet
Che debbono dimostrare all'italiane e altri lavoratori ai pensionati che logo Toro sarà peggiore nel presente e del passato
Cioè ed è questo credo nell'evento più insidioso su cui poi si può fare tutto guardate tolto mettetele in fila mettetele in fila le cose che dicono
E spaventoso continuare a dire questa storia il lavoro non è più fisso il lavoro è mobile il lavoro lo avrete
Quando nel mondo nel mondo c'è un'evoluzione una discussione quando avremo tante fin
Gore di lavoro mobile di lavoro fisso ma avremo anche figure che potranno aumentare la qualità della vita per me il part-time è la condizione in cui tu adatti sui tempi di vita con i tempi di lavoro in cui tutto questo può diventare una ricchezza nono tutti questi decide
Fate passare che invece tutto Peugeot tutto sembra e difetti poi tentano di peggiorarla di aggravarlo escludendo il sindacato la contrattazione di tutto questo e trovando in tutto questo la via la linea per poi per fare da soli negli Stati Uniti dove appunto c'è tutto questo dibattito General Motors recentemente ha fatto un accordo con i lavoratori della General Motors in cui lo scambio è
Io ti garantisco il lavoro a vita e tu mi garantisci mobilità flessibilità perché io ho bisogno di fidelizzare il lavoro vivendo Lo Vecchio professionalizzato e in contemporanea appunto questo è
E allora no in Italia tutto questo è scomparso in Giappone in cui come sapete
La grande vitalità giapponese la grande forza che il Giappone ha avuto storicamente
Cioè con quest'anno cose la nazione sconfitta conquistando traguardi incredibile qual è stato lo scambio anche lui che si è fatto un poco esagerato lei lo scambio era io ti garantisco lavorabilità tu mi garantisci o attori e lì obiettivamente poi si sono accorte che non funziona
ANA cioè che quindi c'è una discussione in corso per trovare un nuovo equilibrio diciamo rispetto a questa a questa condizione ma c'è una discussione cioè non si capisce perché noi in ogni caso qui invece tutto diventa mobile tutto diventa lo scoraggiamento la sfiducia che tutto questo produce nei giovani nella loro voglia di studiare a impressionare ante perché è chiaro che se tu li descrive questo mondo di precarizzazione ma poi esprimerò gli darà
Eppure continuano imperterriti non li ferma nessuno adesso se lei c'è una cosa spaventosa
Io penso che noi invece dobbiamo contrastare questo
Dobbiamo dire che è possibile come vent'anni fa come trent'anni fa quando si stava peggio di ora che è possibile impegnandosi studiando lavorando migliora
Era la propria condizione rapportarsi aveva un livello di vita migliore atto utilizzare e nota Chirurgia scope verte per tutti non solo per una parte e la nuova economia sicuramente è una cosa importantissima perché annullare distanze perché crea del delle cose va un'insidia formidabile è quello di creare l'istanza impressiona
Anti tra i pochi che avranno i tanti che assisteranno pensate cosa significherà se andava anche così e se tutti non si convinceranno che la nuova economia e per tutti non per alcuni e calano economia senza la vecchia senza al per tutti è destinata a
Comunque ad avere vita ecco perché il sindacato importante ed è importante la sua partecipazione a sua concertazione ed ecco perché noi dobbiamo dirlo dirlo unitariamente se ce la facciamo unitariamente e formidabile aver fiducia i noi sicuramente aver fiducia in questo Paese nelle sue energico e la sua capacità di accettare di vincere grandi sfide se la politica non ce la fa a noi tocca questo compito e se questo turba isola di sedicenti terroristi questo ci conferma una sola ragione e noi dobbiamo continuare proseguire perché vuol dire che siamo nel giusto e vuol dire che possono arrivare i frutti sperati i risultati che noi vogliamo e se ci presentiamo così
La gente i lavoratori pensionati giovani riscopriranno questa voglia di sindacalismo confederale questa scoraggiamento che gli viene da fuori di non farlo non ci pensare fai da solo comprati la tua macchina ma no dai il giovane si scrivono di era poi finito se scrivono di meno sì sicuramente questo Priamo per ogni volta che quando sono dentro l'azienda dentro l'ufficio sono i primi ad essere in testa se si mobilita qualcosa se si mette in moto un vero progetto certo che essi scrivono meno
Stanno per due-tre anni precari sale sul loro imprenditoriali detta Casa scrivono le agenzie hanno se tutto questo ma era così fu così storicamente negli anni dal cambiamento tra la Q la la la l'era industriale nera agricole l'industriale fu uguale preciso non si capirebbe perché non deve essere così ora il vero problema se noi siamo talmente forti talmente radicate piena
Fine appunto la gente si convince che come diceva Tarantelli abbiate tanto coraggio perché alla fine la gente capisce e arriva grazie
Ringraziamo e ci