Rassegna stampa sull'est europeo

Un buongiorno agli ascoltatori di
Radio radicale benvenuti l'appuntamento settimanale con la rassegna stampa sull'estero nel momenti di oggi Unione Europea dibattito politico interno ed internazionale su due temi in origine distinti dive sì ma che ormai sembrano irrimediabilmente intrecciati parliamo dell'allargamento ad est e di finanziamenti da Bruxelles le regioni povere dei quindici particolari me giorno italiano
Vedremo come si riferì tutto ciò concretamente sui negoziati in corso per l'adesione all'Unione dei paesi dell'Europa centrorientale il seguito che in un analisi sul rischio reale per le regioni del sud Italia di perdere i finanziamenti da Brussel ovvero uscire dall'Obiettivo uno a causa dell'ingresso dell'Unione Europea dei Paesi dell'Est
Nella parte conclusiva ci occuperemo di Caucaso l'annosa questione del Nagorno Karabakh nuovo round di trattative tra Armenia è Azerbaijan il prossimo giugno questo è meno di oggi ma partiamo dal primo rigo
Mento quello che in Italia sta avendo più risalto sulla stampa è in corso un acceso dibattito politico in Italia ed in Europa su una questione che in realtà sono due due facce della stessa medaglia fonde
Ero il futuro il destino dell'Unione europea stiamo parlando di allargamento dell'Unione a destra
E aiuti economici famosi fondi strutturali che arrivano da Brussel alle regioni povere dei quindici particolare Italia e Spagna
Per quanto riguarda il risalto sulla stampa basti citare recenti dichiarazioni sull'argomento di Giulio Tremonti Ministro del Tesoro in pectore che dal governo Berlusconi le reazioni di che queste dichiarazioni di Tremonti hanno scatenato vediamo qualche esempio della sta alla stampa nazionale ed internazionale utile per approfondire la questione cominciamo dal
Sole ventiquattro Ore che il ventitré
Maggio due mila e uno ospitano un articolo nella sezione Europa pagina quattro
Che ci interessa il cui titolo è Hegel critica Spagna Italia due punti non vincolate l'allargamento occhiello per il ministro tedesco la questione dei fondi struttura di non va collegata l'apertura all'Est
Andiamo la lettura Francoforte Germán in rotta di collisione con Spagna e Italia sull'allargamento ad Est dell'Unione Europea il ministro delle Finanze tedesco a un
è lei che l'ha criticato ieri la posizione con la quale madridista cercando di vincolare il proprio via libera all'in
Adesso di nuovi Paesi nella UE a precise garanzie sul mantenimento del flusso di aiuti strutturali anche dopo il due mila e sei quando scadranno gli attuali Accord il finanziamento
Non posso accettare che la Spagna e forse anche l'Italia cerchino di legare al l'allargamento questioni che con l'allargamento non ho nulla a che fare ha dichiarato il ministro nel corso di una conferenza stampa congiunta con il collega ungherese
Mihály Varga Italia è stata chiamata in causa in seguito alle dichiarazioni rese nei giorni scorsi da Giulio Tremonti esponente di punta di Forza Italia e probabile ministro del tesoro
Nuovo governo di centrodestra
Secondo Tremonti infatti il processo di espansione della UE deve essere accompagnato da adeguate garanzie nei confronti dei
E aiuti al Mezzogiorno d'Italia una posizione simile nei mesi scorsi è stata espressa anche dal presidente della Confindustria Antonio Dama
Atto che in quell'occasione solo criticato il presidente la Commissione UE Romano Prodi dal commissario alla concorrenza Mario Monti la Germania ribadì cioè che il
Vuole che l'allargamento avvenga il più presto possibile una volta che tutti i criteri saranno realizzati e non è disposto a farsi ricattare
In altre aree
Le aree di ricatto
Riguardano un aspetto fondamentale del processo di allargamento su qual è la German in prima linea di fronte al previsto fuso di manodopera a basso costo Ballester chiede agli altri Stati europei di condividere una posizione protezionista sette anni di transizione prima di aprire completamente il mercato UE ai lavoratori dei nuovi Paesi membri la Spagna è stata fino alla più esplicita cercano di stabilire un legame tra l'accesso ai fondi strutturali dopo allargamento il proprio cesso a più bassa in Tosku a terra alla posizione di Germania ed Austria sulle limitazioni alla libertà di movimento dei lavoratori dell'Est il timore che la fetta più
Ente dei fondi strutturali di cui Spagna Italia sono state finora i grandi beneficiarie possono andare nuovi membri dovere di te nettamente inferiore alla
Ma dei Paesi UE
A Polonia anche con quasi quaranta milioni di abitanti è il candidato più ingombrante e destinata a ricevere la fetta più grande degli aiuti
Il primo ministro polacco ieri
Sì Busek ieri in visita a Bruxelles ha dichiarato che Varsavia vuole un trattamento simile a quello ricevuto dagli attuali mentre ci aspettiamo che fondi pro capite dei nuovi Paesi membri dello Regione non siano inferiori a quelli concessi finora busecca ritiene che alla Polonia spetti circa il trenta per cento delle risorse destinate al nuovo gruppo pari a circa otto miliardi di euro all'anno che l'Unione europea della quale la
Germana e maggior contribuente netto debbo mentale gli aiuti regionali attualmente la UE destina ai fondi strutturali
Lo zero virgola quarantacinque per cento del proprio prodotto interno lordo aggregato
Una simile posizione non incontrerà certo a favore della Germania contrariato tale risorse in bilancio per gli aiuti regionali nonostante Berlino negli ultimi tempi e dopo aver difeso il rovente
Essi stia mostrando un rinnovato slancio nei confronti del processo di allargamento così Il Sole ventiquattro e di mercoledì ventitré maggio Duemila ed uno
Ma come si rifà
Letto no questi dissidi di
Tra i Quindici in particolare tra Germania da una parte e Spagna Italia dall'altra sul processo di allargamento della UE in concreto approfondiamo grazie ad un articolo sul New
In giorno
Ha detto l'amico di Radio Free Europe radio liberti Radio Europa Libera organizzazione attiva sino alla Guerra fredda prima trasmetteva da Monaco di Baviera oggi da Praga che offre una copertura mediatica si era ha gli occhi internet in particolare aiuto all'Europa centrorientale e l'aria ex sovietica
E ci appoggiamo appunto a alla sua copertura diciamo Elettronica prendiamo da New
Il suo sito internet l'articolo intitolato Unione Europea rinviati i negoziati con i Paesi candidati per l'adesione
Amo leggere qualche stralcio lo europea rinviato al primo di giugno il prossimo round di negoziati per l'adesione con i principali candidati est europeo
Il rinvio concerne la Repubblica Ceca l'Estonia e Ungheria la Polonia e la slovena
Fu John Lennon Lupi hanno dichiarato che rinvia natura squisitamente tecnica ma il corrispondente bus di Radio Free Europe Radio Liberty atollo biacca se ritiene che questo rinvio sia le
Disaccordo con la Spagna sulla questione imporre o meno lunghe limitazioni alla libertà di movimento dei lavoratori dell'Est dopo l'allargamento
Spagna è preoccupata perché teme che quando Yasser poveri paesi delle saranno meste entro l'Unione essa perderà la sua fatuità economici dalla UE i responsabili Pagni spagnoli asseriscono comunque di non volere lega è la questione gli aiuti economici a quella delle limitazioni ai lavoratori ma solo di sera cercano tutele e garanzie nel senso che i livelli di aiuti economici non saranno ridotti
Così tra l'altro News la
A Enna giornale tonico di Radio Free Europe Radio Liberty maggio due mila e uno
Da notare che nell'articolo non si parla affatto di rinvio dei negoziati per Malta e Cipro pure essi candidati in prima fila una volta si diceva che il primo gruppo
Per l'adesione
Ci domandiamo il fatto che non siano Paesi dell'Est cioè geograficamente vicini a Germania ed Austria è solo una coincidenza
Adesso vediamo qual è la situazione quali gli scenari futuri per l'Italia ed in particolare per il Mezzogiorno di riguardo questi aiuti economici questi famosi fondi su
Tali dall'Unione Europea ci aiuta a fare chiarezza di nuovo il Sole ventiquattro Ore del ventitré maggio il titolo del pezzo che ci apprestiamo a leggere è tutto un programma il Sud sul filo dei fondi UE occhiello un buon uso dei finanziamenti di Brussel può dare una spinta al Pil mai risorse sono a rischio dopo il due mila e sei
Sommare sottotitolo ponti settanta mila miliardi per sei regioni il confronto europeo di dati statistici inizierà nel due mila e tre
Leggiamo qualche straccio Basilicata Calabria Campania Puglia Sardegna Sicilia sono queste le selezioni dei sei regioni del Mezzogiorno che attualmente rientrano Obiettivo uno Velone era in ritardo di sviluppo cui sono destinati la maggioranza dei fondi strutturali messi a disposizione dall'Unione Europea una torta che per il periodo due
Sei ha raggiunto i cento mila miliardi di cui settanta mia destina direttamente le sei regioni a cosa accadrà a partire dal mila e sei con la UE allargata
Il confronto è appena agli inizi ma il timore del sud dell'Italia di vedersi negare in futuro quote ingenti di fondi per l'ingresso di Paesi ancora più poveri e già ben presente da scatenato nei giorni scorsi un animato dibattito sugli effetti largamente auguri momento fondamentale di verifica ci sarà a fine due mila e tre sarà allora che comincerà il confronto sui dati statistici relativi alla crescita delle singole aree per verificare qual
Abbiano già allora superato il fatidico parametro del PIL inferiore al settantacinque per cento della media europea
E questo è infatti il principale indicatore dotato
Alla UE per consentire la permanenza o l'estromissione dalle aree Obiettivo uno secondo i dati pubblicati a febbraio nel novantanove da Eurostat sui quali si definì l'Obiettivo uno per il due mila e due mila e sei la Sardegna aveva un PIL pari al settantaquattro per cento o della media UE la Puglia al settantuno per cento sessantotto per cento la Basilicata sessantasei per cento Sicilia e Campania cinquantanove per cento la Calabria
Ecco perché molti osservatori ritengono che se verranno confermati i criteri attuali forse soltanto la Calabria potrebbe mantenersi all'interno delle aree in ritardo di sviluppo
Saltiamo avanti un'ipotesi che oltre al dato regionale si prendono in considerazione a
Nemmeno Estée
Sì consentendo così appare di una regione quelle meno sviluppare dove si concentra maggiormente la disoccupazione di continuare a usufruire la basilica divo di fondi strutturali finora questa ipotesi è stata scartata tant'è che una Regione come la Sardegna ha rischiato di rimanere fuori dall'ultima un turn data di fondi strutturali nonostante la pesante arretratezza di alcune province in questo modo peraltro si eviterebbe il paradosso del timore di crescere da parte del le regioni
I rischi e vate che in futuro potrebbe rimane penalizzate proprio quelle aree in cui fondi in cui fondi strutturali risulterebbero aver avuto maggiore efficacia
Una brusca frenata dalle
Delle risorse comunitarie potrebbe in questo che è
Caso avere effetti gravi tant'è che già oggi si ragiona di nuovo phasing out ovvero di un regime di transizione che consenta alle regioni più forti del
Sud un'uscita morbida dall'obiettivo uno così tra l'altro Il Sole ventiquattro e di mercoledì ventitré maggio due mila e uno
Il phasing out e già
In vigore
Per regioni italiane come l'Abruzzo che è uscito già dall'obiettivo uno cioè appunto a questa atterraggio morbido ha avuto in concessione scusate dall'Unione Europea
Ho e per quanto riguarda invece l'allagamento alle ad est che collegato a questa questione c'è una presenta una comune aspetto che non è molto fondato è quello della PAC la politica agricola comune famosa per il sostegno che dovrebbe dare tutto agricoltura comunitaria
Ma è che realtà si rivela essere un sostegno alla produzione la produzione
Il senso diciamo
Molto lato infatti tal segno qualsiasi produzione anche la più bizzarra relativamente alla vocazione di quelle già interessate ad esempio rigida soli sono diventati in un periodo la coltivazione
Molto estese alcune regioni dell'Italia che avevano certo questa vocazione agricola solo perché c'erano negozi sussidi comunitari a quella produzione
Per quanto riguarda l'Est allargamento ai Paesi dell'est europea ci chiediamo da modesti osservatori come si farà ad integrare nella pacche Napoli regola comune un'agricoltura come quella la Polonia una di cultura a grata
Povera meccanizzata solo in minima parte ma dall'altra parte estremamente frazionata due milioni di no famiglie che vivono in fattorie più piccoli di un ettaro
Più di un quarto della popolazione che produce solo il cinque per cento del PIL polacco e queste sono stime ufficiali polacchi dunque molto ottimistiche si riparla di quaranta per cento la popolazione attiva impiegata agricoltura
Questo solo un esempio delle contraddizioni insite nel processo di allargamento a destra ne potremmo citare altri ed invece voltiamo pagina preoccuparci del dell'annosa questione del Nagorno Karabakh il giardino nero conteso tra Armenia e ardeva il già quelle mie novecentottantotto cominciarono i primi gravi disordini all'interno lo spazio sovietico mezza visi ma i ragazzi età quotidiano russo indipendente come dice il nome stesso
Ci offre un un articolo interessante l'edizione del quindici maggio due mila uno il titolo è il Catalin settore del Karabakh funziona sottotitolo Baku e Yerevan sono nello stato di attese attiva
Devo leggere qualche stralcio le parti della contesa per il Karabakh e le forze di pace coinvolta nel processo si stanno attivamente prepara non l'ennesimo round di trattative programmato per il quindici giugno in Svizzera per risolvere il conflitto del Nagorno Karabakh la stessa preparazione provoca una reazione a valanga il risultato della quale sarebbe che la situazione internazionale regione a Ale di interno allo Stato diventa sempre più incandescente sono state azzerate tutte le leve dell'influenza della pressione però la situazione la Regione si sviluppa secondo la logica dell'attesa attiva
Così tra l'altro la Nizza visi Maria Grazia età giornale russo del quindici maggio due mila e uno
Una piccola postilla per concludere tempo addietro il ministro degli esteri della Repubblica d'arme
Veniamo dottor Vaudano Scanni Anna C codice dette una profondità interviste in esclusiva per radio radicale sulla questione proprio del Nagorno Karabakh allora il ministro almeno Genova in visita ufficiale in Italia per proporre la sua soluzione al conflitto decennale
E Azerbaijan per il Nagorno Karabakh per il possesso del Nagorno Karabakh questa in club armena in territorio azero la proposta del ministro era per uno status della Regione sul modello di Andorra
Chi sa che tale proposta non salti fuori di nuovo al prossimo round negoziale previsto per il quindici giugno
Bene e tutto per
Oggi siamo giunti alla conclusione rassegna stampa sull'Est grazie agli ascoltatori ed arrivederci alla prossima settimana Angelantonio Rosato radio radicale